Landing page vs sito one-page: qual è la differenza?

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Landing page o sito one-page? Se recentemente ti stai informando su come costruire da zero una tua presenza professionale online, scommetto che ti sarai già imbattuto in questa domanda.

Molte aziende che non hanno dimestichezza con il web e compiono il loro primo approccio al marketing online non hanno idea di come muoversi: non sanno su che canali operare, quanto budget investire e, soprattutto, non sanno quali strumenti utilizzare.

Del resto, è normale non saper dove guardare quando si è nuovi del settore, specialmente se si parla di un contesto vasto e relativamente nuovo come quello del web marketing: uno scenario sconfinato, denso di terminologia straniera e meccanismi a primo impatto impossibili da comprendere.

Un primo, importante passo sarebbe proprio capire il significato di queste parole, e soprattutto il ruolo che hanno nel business online.

Partiamo da una delle più comuni - e importanti: la landing page.

 

Landing page: cos’è

Una landing page - “pagina di atterraggio”, per chi non mastica bene l’inglese - è dove vogliamo che i nostri potenziali clienti arrivino in seguito alla dimostrazione di un qualche interesse nei confronti delle nostre offerte: per questo è molto spesso lo step successivo ad un click su un link (da qui la metafora dell’atterraggio) o su una CTA (Call to Action), unico modo dal quale si potrà accedere ad essa. Inoltre, non conterrà indizi di navigazione esterna, poiché rischierebbero solamente di distrarre il prospect dall'offerta, che è il nucleo della landing page (infatti essa viene sviluppata unicamente come strumento di conversione per l'offerta stessa).

La landing page è lo strumento di conversione online per eccellenza: è qui che i visitatori vengono convertiti in lead - termine utilizzato per indicare coloro che decidono di affidarci i loro dati in cambio di informazioni utili, generalmente fornite sotto forma di ebook, webinar o video. È anche il cuore di una campagna di inbound marketing, il documento intorno al quale ruotano tutti gli annunci e tutte le pubblicità: i suoi testi dovranno essere rispecchiati in esse, e dal suo contenuto dipenderà la prima conversione prevista, quella da anonimo prospect a lead consapevole della nostra presenza. 

Dovendo convincere i visitatori a compiere una precisa azione, la landing page sarà estremamente concentrata su quel particolare obiettivo: infatti il potere di conversione di una landing page è molto elevato, ma la sua utilità svanisce nel momento in cui la relativa campagna termina.

 

Sito one-page: cos’è

Un sito one-page, come suggerisce il nome, è un sito composto da un’unica pagina - l’homepage, cioè la pagina principale, che dà una vista generale del tuo business e della tua azienda: nel caso tu abbia altre pagine esterne, contiene tutti i link per reindirizzare gli interessati su di esse. Inoltre, dà la possibilità ai visitatori di contattarti per altre vie, per esempio quella telefonica o per mezzo dei social.

In questo modo, chiunque può accedere al tuo sito one-page, che sia per ricerca organica, redirect tramite link o in seguito al click su una CTA presente sui motori di ricerca o sui social: non vi approda, dunque, un solo pubblico ben definito.

Nel caso non si possegga ancora un sito vero e proprio, il sito one-page è anche un'ottima soluzione temporanea ed economica per dimostrare la propria presenza sul web, e utilizzarlo come base per eventuali campagne o iniziative che richiedano un punto d'atterraggio che contenga tutte le informazioni di base: poggiando inoltre su un dominio ben definito, sarà raggiungibile anche da organico, a portata di chiunque conosca già il brand o il nome dell'impresa.

 

Landing page vs sito one-page: utilizzi

Sebbene siano talvolta intercambiabili, landing page e sito one-page si differenziano per alcuni dettagli che vanno a caratterizzarli per scopi diversi: vediamo quali sono le principali differenze tra le due soluzioni, e quando è meglio utilizzare una o l'altra opzione.

 

Prima campagna online del brand

Sito one-page. Se non hai mai avuto nessun tipo di presenza online è decisamente più raccomandabile affidarsi ad un sito one-page, così da affiancare alla tua offerta - qualunque essa sia - anche le generalità del tuo sito, in modo che un eventuale visitatore possa sapere chi sta proponendo l'offerta. 

Inoltre, considera che il primo approccio online è sempre un tentativo: può funzionare come no, e spendere soldi per una landing page può essere avventato (spendendone pochi otterrai una landing page con degli ovvi limiti che possono precludere i tuoi obiettivi, mentre spendere un patrimonio - che non ti assicurerà risultati - sarà un grosso rischio). Essendo una landing estremamente mirata, se l'iniziativa fallisce la perdita sarà cospicua; al contrario, un sito one-page è molto più versatile, e potrà essere riutilizzato dopo qualche piccola modifica, limitando al minimo i danni in caso di basse prestazioni della tua prima campagna.

Detto ciò, nulla vieta di essere audaci e lanciarsi in una campagna fortemente targetizzata munendosi di una landing page anche se non si possiede una presenza online: è una mossa "high risk high reward", che presenta cioè grandi potenzialità di guadagno a fronte di un certo rischio iniziale. 

 

Campagna a scopo di vendita di un prodotto

Landing page. Se la tua intenzione è quella di pubblicizzare e vendere un prodotto o un servizio particolare, la landing page è sicuramente la scelta migliore: del resto, nasce proprio come strumento di conversione, e focalizza l'attenzione sull'offerta in sé - eliminando ogni distrazione e ogni informazione superflua.

La CTA - proposta anche più di una volta, su diverse altezze della landing - sarà la parte più rilevante dell'intera landing, poiché è lì che dobbiamo far cadere l'occhio: un sito one-page sarebbe troppo dispersivo, e rischierebbe di allontanare il possibile cliente dalla nostra CTA - e quindi dalla nostra proposta - a causa della vastità della pagina, dei link verso l'esterno e della mole di informazioni che contiene.

Inoltre, ad ogni offerta deve corrispondere un pubblico ben definito: se al sito one-page può accedere chiunque non saremo in grado di controllare efficacemente le prestazioni della campagna, mentre una landing page sarà accessibile solamente al pubblico al quale decideremo di aprirla, gestendolo in base alle impostazioni del canale sulla quale la stiamo pubblicizzando.

  

Campagna per dirigere traffico sul sito 

Sito one-page. Essendo una versione ridotta del tuo sito vero e proprio - oppure, a volte, rappresentando la tua intera presenza online - il sito one-page funziona in modo eccellente per promuovere il tuo brand sul web: qualsiasi cosa interessi ai tuoi visitatori sarà presente sul tuo sito one-page, dal numero di telefono aziendale all'indirizzo, nel caso qualcuno voglia passare di persona al tuo ufficio.

Nel caso sia lo specchio del vero sito, è importante che contenga non solo le informazioni di base dell'azienda, ma anche un link di reindirizzamento per ognuna delle tue pagine. Il concetto è un pò come se fosse l'opposto dell'offerta di un prodotto preciso: se in quel caso devi evitare le distrazioni e accentrare l'attenzione su un unico elemento (la Call to Action), in questa situazione dovrai dare la possibilità all'utente di scegliere comodamente e intuitivamente l'elemento del quale ha bisogno.

 

Campagna a pagamento su social media

Landing page. Anche se i social media sono poco alla volta diventati dei terreni fertili per i più diversi tipi di business, non va dimenticato che sono nati come piattaforme di rapporti sociali, come testimonia il nome: non dimentichiamoci che, anche se vengono sempre più riempiti di pubblicità ed offerte, i social media rimangono luoghi in cui gli utenti loggano e trascorrono il loro tempo non per comprare, ma per coltivare interessi e informarsi su determinati argomenti.

Per questo, a nessuno interesserà veder comparire un piccolo manifesto inteso a dirigerli sul tuo sito (effettivo o one-page che sia): piuttosto, è molto più probabile che catturi la loro attenzione un richiamo connesso a qualcosa sul quale desiderano informazioni aggiuntive, che sia un prodotto, un evento od un servizio. E, come abbiamo visto in precedenza, la soluzione migliore per un'offerta mirata è senz'ombra di dubbio la landing page.  

 

Campagna a pagamento su motori di ricerca

Dipende. I motori di ricerca hanno molti tratti in comune con i social media, e per questo motivo la strategia più efficace - la maggior parte delle volte - risulta essere la landing page: essendo maggiormente definita, sarà più semplice posizionarla a livello SEO, poiché le keyword che avrai scelto saranno molto più evidenziate qui piuttosto che su un sito one-page. 

Attenzione, però: su Google può essere efficace semplicemente apparire come attività - ed essere rappresentati dunque da un sito one-page - nel caso si voglia essere trovati dalle ricerche "a zone", basate dunque sulla geolocalizzazione.

 

Conclusione

In conclusione, possiamo osservare che non c'è una soluzione univoca alle diverse possibilità di apparire sul web. In sintesi, ecco quando utilizzare le due opzioni viste in quest'articolo: 

  • landing page: quando vorrai far compiere al tuo pubblico di riferimento un'azione precisa, come scaricare un documento o chiamare il tuo numero; ricorda di essere essenziale e far ruotare tutti i testi intorno a keyword ben definite, mettendo in primo piano la Call to Action
  • sito one-page:  quando intendi semplicemente raggiungere una grossa fetta di pubblico non targetizzato - senza mirare a generare nessuna interazione particolare - per generare brand awareness ("consapevolezza del marchio", ovvero pura e semplice pubblicità sul tuo nome)

Qualunque sia la soluzione più adatta alla campagna che hai in mente, avrai bisogno di uno strumento in grado di misurarne e regolarne le prestazioni: la scelta migliore è il CRM - Customer Relationship Management - che serve appunto per gestire nuovi contatti, clienti acquisiti, dati ottenuti e parametri di conversione. Uno dei migliori, quello di HubSpot, si contraddistingue dalla massa per la sua intuitività, la sua capacità di segmentazione e, soprattutto, la sua possibilità di scalare in base alle esigenze di un'azienda: a questo proposito, esiste anche una versione gratuita, adatta a chi intende testarne l'efficacia. 

HubSpot permette anche, grazie al pacchetto extra del marketing, la possibilità di creare landing page e website pages: vale la pena di provarlo, non trovi? 

 

Realizzazione landing page e campagne di lead generation

Francesco Gremes

Francesco Gremes

Inbound Specialist Figlio di una maestra e di un medico, sin da piccolo ho subito un’attrazione irresistibile nei confronti delle parole. Prima ancora di saper leggere, restavo incantato dalla voce di mia madre o di mio padre che mi leggevano qualcosa, e quando ho appreso come decifrare quei curiosi segni chiamati lettere il mio mondo si è tinto di nero su bianco. A scuola, l’italiano si è subito imposto sulle altre materie, specie quando si trattava di scrittura creativa: però, per qualche strano motivo - probabilmente un adolescenziale miscuglio di testardaggine e orgoglio - ho deciso di frequentare il liceo scientifico, nonostante la mia mediocrità nelle matematica. Conclusosi quello strazio durato sei anni - nei quali ho collezionato il mio 5 in matematica con regolarità ammirevole - ho deciso di concedermi alla mia vera passione, e mi sono iscritto a Lettere Moderne a Padova, immergendomi in un cosmo in cui regnavano sovrani il Medioevo e il Trecento italiano. Come sono arrivato qui? Per puro caso, mentre mi dedicavo alle ripetizioni con il quale cercavo di tirar su qualche soldo da spendere prontamente il weekend stesso: da sempre un pò diffidente della tecnologia (datemi carta e penna e sarò felice, mettetemi di fronte ad uno schermo e lo sarò un pò meno), non credevo che sarebbe stato un lavoro adatto a me. Beh, errare è umano, e quanto mi sbagliavo. Adoro quello che faccio in azienda - copywriting, produzione dei contenuti, creazione di campagne pubblicitarie e consulenza su strategie di marketing - e penso seriamente di voler continuare a farlo per molto, mooolto tempo.