Quando crei una landing page, il copy e il design non bastano. Se vuoi che converta, e quindi ti porti nuovi contatti e potenziali clienti, deve anche essere ottimizzata in chiave SEO. La SEO è un processo formato da tante, tantissime, attività che aumentano la qualità e la quantità del traffico che visita un determinato sito web attraverso l'incremento della visibilità delle sue pagine. Sembra complicato? Un pò lo è, ma andiamo per gradi. Come funziona la SEO? La priorità di Google è quella di mostrare alle persone che effettuano la ricerca dei contenuti pertinenti rispetto al loro intento, ed è proprio qui che viene in aiuto la SEO. SEO è l'acronimo di Search Engine Optimization e si riferisce al processo di modifica ed elaborazione per fare in modo che le pagine del proprio sito siano mostrate da Google (e da tutti gli altri motori di ricerca) tra i primi risultati da chi effettua una ricerca sul web inserendo una determinata parola chiave. Per definire chi va a ricoprire i primi risultati della SERP, Google utilizza un algoritmo proprietario frutto di anni e anni di analisi dei comportamenti degli utenti su internet e proprio per questo viene aggiornato in continuazione. Per saperne di più su SEO e funzionamento dell'algoritmo di Google, consiglio la lettura di The Art of SEO. Come realizzare una landing page ottimizzata SEO Ma nello specifico, come si fa SEO - e più in particolare ancora, come si rende una landing page SEO-friendly? Premessa: in alcune situazioni, lo sforzo di ottimizzare una landing page in ottica SEO non vale la candela, come, per esempio, nel caso in cui la pagina che stai creando è temporanea e verrà messa online per una campagna che scadrà a breve. In tutti gli altri casi, la SEO ti aiuterà a: aumentare le possibilità che tu sia visualizzato nella parte alta dei risultati di ricerca rafforzare il tuo brand migliorare le user experience Detto questo, iniziamo! Ottimizza l'URL Rendere l'URL SEO-friendly comporta principalmente tre vantaggi: migliora l'esperienza di navigazione sia per le persone che cercano informazioni sul web ma anche per il motore di ricerca. Un URL facile da leggere e non troppo lungo fornisce già tutte le informazioni necessarie per capire cosa aspettarsi nel momento in cui viene aperta la pagina; ottimizza il ranking della pagina se viene inserita la parola chiave al suo interno (ne parleremo meglio dopo) se scritto bene, può essere addirittura usato come un vero e proprio anchor text senza dover inserire il link all'interno di una frase, ma utilizzando il link stesso. Perciò un URL deve: essere corto e dritto al punto, includere la keyword - le keyword in alcuni casi - con cui vuoi posizionare la pagina, essere senza spazi bianchi, accenti, segni di punteggiatura e lettere maiuscole. Scegli con cura le keyword Per essere trovati da chi effettua determinate ricerche su Google, lo step in cui scegliere le parole è fondamentale, necessario, irrinunciabile. Il processo di analisi e ricerca delle keyword di interesse è lungo e, per molti versi, faticoso, ma se fatto con cura porta esattamente ai risultati attesi. Per cercare i termini più diffusi con cui le persone effettuano le ricerche su Google, ci sono diversi strumenti a disposizione (gratuiti e non): SEMrush e SEOZoom, le piattaforme di analisi traffico e di ricerca keyword più famose sul mercato, con cui è possibile anche osservare le scelte semantiche dei competitor; Ubersuggest, strumento free con cui capire i volumi di ricerca e i trend stagionali di ogni keyword; la barra di ricerca di Google, che, non appena inizi a scrivere ti propone dei suggerimenti di ricerca Il principale consiglio è quello di utilizzare delle keyword a coda lunga che permettono di raggiungere un mercato più piccolo ma di persone altamente interessate al tuo prodotto o servizio. Al contrario, le keyword più generiche sono tendenzialmente già utilizzate dai big player del mercato (con cui non vuoi competere direttamente, per esempio amazon) e hanno tassi di conversione molto bassi. Inserisci le keyword nei posti giusti Dopo aver scelto la keyword con cui vuoi posizionare la landing page, è importante posizionarla in modo strategico al suo interno (senza cadere nella trappola del keyword stuffing!). Dove inserire la keyword: nel title della pagina, che viene mostrato come prima cosa tra i risultati di ricerca e nella tab in alto una volta aperta la pagina. Il suo scopo non è solo quello di indicare quale sarà l'argomento trattato in pagina, ma anche di attirare l'attenzione delle persone con un titolo accattivante; negli header, in particolare nell'H1 (uno solo per pagina!) e in almeno uno degli H2, i quali vanno a indicare a Google che il contenuti al loro interno è prioritario rispetto al resto; all'interno dell'alt-name dell'immagine nel testo della landing page, integrando la parola in modo armonico perché ricorda, stai parlando con degli esseri umani prima di tutto e l'ottimizzazione SEO dovrebbe essere posta in secondo piano rispetto all'utente. Utilizza i dati strutturati Come dice Riccardo Mares nel blog di SEMrush, i dati strutturati si possono volgarmente tradurre così: “Vuoi che io (motore di ricerca) capisca alla perfezione il tuo messaggio? Perfetto: fammelo trovare scritto così.” Questo è esattamente ciò che fanno: utilizzano uno schema per facilitare la comunicazione a Google dei dati presenti all'interno della pagina web senza dare spazio a interpretazioni errate. Attraverso i dati strutturati le informazioni sono trasmesse al motore di ricerca in modo più accurato e completo, migliorando così anche la possibilità di essere posizionati nelle prime posizione della SERP rispetto a chi, invece, non ne fa uso. Ottimizza per il mobile Il traffico web si sta spostando sempre di più verso il mobile, quindi il minimo che si può fare è rendere la propria landing page ottimizzata per qualsiasi dispositivo e qualsiasi dimensione di schermo. Ricorda che le pagine da mobile: vengono consultate in verticale, qualsiasi scroll orizzontale risulta fastidioso devono caricarsi velocemente (parliamo di secondi, 2 o 3 al massimo) devono avere lo stesso contenuto della landing page visibile da desktop non devono presentare popup o altri elementi che disturbano la concentrazione di chi cerca informazioni Velocizza il tempo di caricamento Vediamo alcune statistiche presentate da Kissmetrics per capire quanto è importante che la tua landing page si carichi il più velocemente possibile: il 47% delle persone si aspetta che una pagina web si carichi in meno di due secondi il 40% delle persone abbandonano la pagina se questa impiega più di 3 secondi per caricarsi un secondo di ritardo sul caricamento può ridurre le conversioni del 7% se un e-commerce guadagna circa 100000 dollari al giorno, il ritardo di un secondo costerebbe potenzialmente 2,5 milioni di dollari di perdite di fatturato in un anno Per capire quanto è veloce la tua landing page, Google mette a disposizione il PageSpeed Insights che fornisce informazioni sia sulla versione mobile del tuo sito che di quella desktop e ti propone delle soluzioni per migliorare le prestazioni. La lunghezza della pagina conta (relativamente) Solitamente si tende a pensare che una landing page debba andare dritta al punto e quindi la lunghezza del copy può essere tranquillamente trascurata. Non proprio: content is king che sta a significare che il contenuto è importantissimo SE di qualità e se fornisce puntuale e complete informazioni alle persone che atterrano sulla tua pagina. Nel caso della landing page, non è necessario scrivere poco, quanto dire le informazioni importanti in modo chiaro e preciso.
Chi vuole trovare nuovi clienti utilizzando il web sicuramente non è nuovo al termine landing page: lo scopo della cosiddetta pagina di atterraggio è proprio quello di aumentare il tasso di conversione diminuendo al contempo il costo di acquisizione del lead o del cliente, a secondi dello scopo. Perché la landing è uno strumento così potente? Perché propone un'offerta molto mirata oppure un singolo specifico prodotto che corrisponde perfettamente all'intento di ricerca dell'utente che naviga su internet. Se paragoni una pagina di questo tipo alla tua homepage, diventa evidente l'efficacia della prima, perché la home di un sito è pensata per un obiettivo più generale di presentazione del brand, della mission aziendale e dei numerosi servizi che proponi, mentre la seconda ne ha uno solo e inequivocabile. Inoltre presenta dei link in uscita verso altre aree del tuo sito, quindi l'intento di conversione viene accantonato per altri scopi. Creare delle landing page efficaci può diventare un lavoro a tempo pieno tra ideazione grafica, il copy e sviluppo del codice, ma niente paura, esistono numerosi programmi che ci vengono in aiuto. Ecco i migliori. I migliori programmi per creare landing page Unbounce Tra i primi che si sono cimentati nel mettere a disposizione un software per la creazione di landing page c'è Unbounce, società canadese fondata nel 2009. Tra le caratteristiche che la rendono una piattaforma ottima per la creazione di pagine di atterraggio annoveriamo: l'interfaccia di editor intuitiva che utilizza un sistema drag and drop con cui è possibile costruire, testare e ottimizzare facilmente la pagina creata numerosi template tra cui scegliere per la creazione personalizzata della propria landing page integrazioni con altri tool di marketing come Google Analytics, Salesforce, WordPress, HubSpot... un servizio clienti in multilingua che offre supporto via chat, per email e per telefono. Landingi Landingi presenta il suo prodotto così: Il generatore di landing page per chi non è un programmatore, che ci suggerisce già la facilità di utilizzo di questa piattaforma. Inoltre, è un programma consigliato da Neil Patel, imprenditore digitale inserito da Forbes nella top 10 dei marketer più influenti, quindi andiamo sul sicuro! La piattaforma ha un'interfaccia drag and drop molto semplice da utilizzare come Unbounce e consente di scegliere tra più di 100 diversi template per la creazione della propria personalizzata pagina di atterraggio in pochi minuti: per migliorare l'obiettivo di conversione mette a disposizione anche delle integrazioni per la creazione di campagne di marketing efficaci. Launchrock Lauchrock nasce come pagina per creare interi siti web, però ha di positivo che può essere usata anche per realizzare landing page, gratuitamente! Se le altre piattaforme sono dedicate a qualsiasi tipo di necessità, indifferentemente per aziende piccole o grandi, questa si dedica particolarmente a startup e piccoli imprenditori. Magari non ha tutte le caratteristiche che potresti trovare nei servizi a pagamento, come l'A/B test per vedere che versione di landing page funziona meglio, ma possiede una sezione di analisi molto valida per tenere traccia delle performance e consente di accedere a funzioni di promozione e di condivisione sui social integrati. Instapage Come suggerisce il nome stesso, Instapage permette di creare delle landing page quasi all'instante: probabilmente ciò che ti porterà via più tempo e la scelta da fare tra i 200+ template disponibili. La creazione della pagina è davvero intuitiva e non richiede alcuna competenza particolare quindi è un'ottima piattaforma sia per chi è agli inizi, ma anche per chi è già un esperto. HubSpot Marketing Veniamo al pezzo forte. HubSpot è un'azienda americana che mette a disposizione una grandissima quantità di strumenti che aiutano il reparto marketing e quello di vendita a trovare nuovi clienti sul web. Nel momento in cui utilizzi la loro piattaforma, non solo potrai creare tutte le landing page che ti servono, ma potrai anche gestire ogni contatto raccolto direttamente all'interno del programma, creare delle liste di utenti per iniziare delle attività di email marketing mirate, attivare delle automazioni per portare gradualmente l'utente all'acquisto, analizzare le performance senza uscire da HubSpot e molto altro ancora! Non a caso, la stessa compagnia descrive la loro piattaforma come tutto ciò che ti serve per creare delle campagne efficaci che generano interesse verso la tua azienda e che rendono gli utenti felici di essere tuoi clienti. Ma tornando alle landing, HubSpot consente di: creare delle pagine dedicate in pochi minuti mettendo a disposizione anche dei video tutorial e contenuti dedicati mettere mano alla parte di design (in caso non sia alle prime armi quando si parla di codici e fogli di stile) contattare l'assistenza in ogni momento tramite chat, email e telefono Se cerchi un tool completo, scalabile in base alle performance che otterrà la tua azienda dopo aver implementato una strategia efficace di web marketing, HubSpot è proprio la piattaforma che fa per te. >> SCOPRI COS'È HUBSPOT << - Scarica l'ebook gratuito - Come creare la pagina web perfetta La landing page perfetta è data da una grafica accattivante, un testo convincente e tanti altri dettagli che, se tralasciati, fanno diventare anche la più bella pagina di prodotto inutilizzabile. Per facilitarti le cose, abbiamo creato un'infografica dedicata in cui potrai vedere tutti gli elementi essenziali che costituiscono una pagina di atterraggio efficace, il loro ordine e la loro struttura e come trattare l'argomento per raggiungere il tuo obiettivo.
Landing page: letteralmente, significa pagina di atterraggio, e nessun nome potrebbe essere più azzeccato. Se hai già avuto modo di interagire con il vastissimo mondo delle pubblicità online avrai sicuramente già sentito questo nome: anzi, le probabilità che tu abbia già interagito con una di esse sono elevatissime, per non dire scontate. Ma la landing page, come suggerisce il suo nome, è il punto di arrivo di un percorso ben studiato, che parte da un'iniziativa di marketing preparata a tavolino, passa per i motori di ricerca e si conclude infine sulla nostra landing page. In questo articolo vedremo: che cos'è una landing page quali caratteristiche dovrebbe possedere qual è il suo ruolo Partiamo dunque dal principio, e vediamo che cos'è una pagina d'atterraggio e perché si chiama così. Landing page: cos'è La landing page è quel luogo in cui vogliamo far approdare i nostri potenziali clienti nel corso di una ben specifica campagna di marketing. Tecnicamente, è una normale pagina che promuove un prodotto, un servizio o un evento: praticamente, è lo strumento di conversione più potente del marketing. Ma come fa questa semplice pagina web ad essere migliore delle altre? Cosa le rende speciale? La risposta è semplice: è studiata appositamente per un particolare target, così come tutta la campagna di marketing che porta ad essa. Per questo motivo, utilizzerà un linguaggio e un tono molto specifico, mirato ad essere efficace esclusivamente per lui. C'è di più: essendo rivolta ad un particolare pubblico, sarà accessibile solamente (nei limiti del possibile) a lui, grazie alle impostazioni scelte nel momento dell'avvio delle sponsorizzate. La sua forza è proprio la caratterizzazione: immaginate di effettuare una ricerca su Google, cliccare su un risultato che promette bene e trovarvi di fronte una pagina che sembra scritta apposta per voi, dandovi tutte le informazioni che cercavate e la possibilità di effettuare immediatamente un acquisto, un'iscrizione o qualunque cosa stavate cercando. Ecco perché non c'è da stupirsi se il tasso di conversione di una landing page è decisamente elevato. Landing page: le caratteristiche Per rendere efficace una landing page sono fondamentali alcune caratteristiche imprescindibili, dipendenti da te: sii accattivante: cattura l'attenzione del visitatore sin dalle prime parole - o dalle prime immagini: l'impatto visivo iniziale è determinante, e se non catturerai l'attenzione nei primissimi secondi avrai perso la tua opportunità sii coerente: una volta conquistato l'interesse dell'utente dovrai impegnarti per mantenerlo: se andrai fuori tema o dirai banalità, il lettore non ci penserà due volte ad abbandonare la tua pagina per cercare di meglio sii conciso: puoi essere accattivante e coerente, ma più ti dilunghi più rischi che il tuo possibile contatto si annoi e decida di tagliare i ponti; scrivi solo l'essenziale, e rimanda i dettagli alla prima conversazione sii contattabile: tutto quello che è scritto nei punti precedenti andrà in fumo se il tuo visitatore, dopo esser stato conquistato, non avrà modo di contattarti; assicurati di inserire un form e, in caso, qualche call ti action che rimandi ad esso (giusto per essere sicuri) Landing page: il ruolo Parlando di form, arriviamo al vero nocciolo della questione: a cosa serve la landing page? Lo scopo della nostra tanto sudata pagina d'atterraggio è uno e uno soltanto: convertire gli anonimi visitatori in contatti. Infatti, tramite il form, chiediamo al nostro lettore di fornirci le sue informazioni di base per poterlo ricontattare in un secondo momento, e avanzare eventualmente alla proposta commerciale; proposta commerciale che avrà un'alta probabilità di essere accettata, poiché sarà rivolta ad un interlocutore che sa a cosa sta andando incontro e ha dimostrato interesse per il prodotto/servizio in questione. Conclusione Ed ecco spiegato cos'è una landing page e come funziona. Queste informazioni però restano molto generiche, e servono a dare solamente una linea guida per non compiere passi falsi nella creazione di una pagina: se vuoi scoprire come renderla perfetta, scarica la nostra guida gratuita e converti in clienti i tuoi visitatori!
Quasi tutti i grandi successi di Hollywood hanno due cose in comune. C'è la Star, e poi c'è il cast di supporto. La Star si becca gli applausi. La star riesce a fare gran parte del lavoro. La Star è al centro e ottiene gran parte della gloria. Il film gira attorno alla Star. Quindi cosa fa il cast di supporto? Il cast di supporto ha ruoli più piccoli, meno lineari. Hanno meno lavoro da fare, ma è un lavoro cruciale. La tua landing page è molto simile a un film di Hollywood. E capire come questi due fattori lavorano insieme può fare la differenza nel costruire landing che vendono rapidamente. Come bene o male tutti sanno, una buona landing page ha caratteristiche e vantaggi di un prodotto o servizio. Alcune hanno affascinanti punti elenco. Grandi titoloni forti. Paragrafi di apertura farfallosi e convincenti. Questi elementi sono il tuo cast di supporto. Mettono in evidenza le cose che il cliente ha bisogno e vuole sapere sul tuo prodotto o servizio. Ma non sono la stella. La Star della tua pagina di destinazione è l'unicità del prodotto o del servizio. La Star ottiene molto più spazio. Molte più spiegazioni, descrizioni, copy e immagini. E infatti, lo sceneggiatore (che sei tu) puoi decidere di riscrivere l'intera storia per far brillare una particolare Star. Uomo Capannonico: Ma la mia azienda ha più di 2000 anni di storia! Ho un capannone di quasi settanta ettari! Io DEVO scrivere queste cose, altrimenti nessuno comprerà mai il mio prodotto/servizio! Enrico Capitanio: Mio dolce Uomo Capannonico, eccoti una breve pillola di realtà: nessuno compra il tuo prodotto perché hai un enorme carroponte giallo. La gente compra il tuo prodotto perché è il migliore e soprattutto perchè gli risolve un problema. Capire il concetto di Star e cast di supporto Se capisci questo concetto, non sbattere la testa contro un muro cercando di stuzzicare l' unicità del tuo prodotto o servizio . Renditi conto che sia la Star della tua landing page che il suo cast di supporto hanno ruoli importanti da giocare. C'è un detto teatrale: Non ci sono piccole parti, solo piccoli attori e, nel caso delle vendite online, è vero. Solo un elemento può essere la stella della tua storia. Devi trovare quel singolo notevole vantaggio (potrebbe essere nascosto nella lista dei benefici) a cui puoi collegare la tua storia. Trovare la stella - questo straordinario elemento unico - richiederà un po 'di lavoro, ma se lasci che la gran parte della tua pagina gli punti il faro addosso, ti risolverà un sacco di problemi. Un esempio leggermente imperfetto del concetto di unicità Se chiedi a qualcuno perché hanno acquistato un Apple iPhone 4s, molti risponderanno con una sola parola ... Siri. Siri è un'app per iPhone 4S che, parlandoci, ti consente di inviare messaggi, pianificare riunioni, effettuare telefonate e altro ancora. Siri capisce quello che dici (il più delle volte), e persino capisce il contesto di ciò che hai chiesto. Quindi chiedi a qualcuno perché stanno comprando un 4s conoscono la stella: conoscono il fattore di unicità che li costringe a deporre i propri soldi per un aggiornamento dell'OS e dell'Hardware. Riesci a individuare il difetto nella pagina di destinazione qui sopra? Certo che puoi. Il cliente dell'iPhone sa che Siri è la star - il vantaggio davvero notevole - ma Apple sta cercando di riempire l'intera enchilada in un unico elemento grafico . E peggio, la vera stella viene avvistata in fondo alla pagina. Uomo Capannonico: Ma aspetta, ci sono tutte quelle altre caratteristiche! C'è la risoluzione da 8 megapixel e un obiettivo personalizzato con un'apertura f / 2.4 più ampia. C'è il chip A5 dual-core. Non dimentichiamo la registrazione video in HD a 1080p e il fatto che non sono un vero imprenditore capannonico se non possedessi almeno tre iPhone grossi come piadine! Enrico Capitanio: Stanno tutti interpretando i loro ruoli. Ma sono il cast di supporto, non la stella. Siri assume il ruolo principale qui. Siri è la ragione per cui i 4 si distinguono. E così sarà con ogni singolo iPhone che Apple produrrà in futuro: Ci sarà una stella che porterà a casa l'unicità. E ci sarà il cast di supporto. Sulla tua pagina di destinazione, la stella dovrebbe sempre ottenere il maggior copy. Il più drammatico. La maggior parte del tempo che la gente spende sulla pagina deve essere finalizzato solo a leggere/vedere la Stella. Nulla dovrebbe eclissare l'unicità del tuo prodotto. Una volta che il cliente sa perché desidera acquistare un prodotto, non sta più confrontando i telefoni: ora stanno confrontando gli iPhone. In realtà stanno rigettando l'iPhone 4, anche se è la metà del prezzo o anche meno. Qual è la tua unica ragione di vendita (UPS)? Ogni prodotto o servizio ha diverse grandi caratteristiche e vantaggi. Hai sempre avuto paura di scegliere l'unicità di quel prodotto, perché significherebbe che dovresti massacrare e sacrificare il resto, in particolare il carroponte giallo o la pressopiega ultimo modello che ti sei comprato per Natale. Tecnicamente sì, è necessario il massacro e il sacrificio, ma solo mentre ci si assicura che l'unicità abbia il ruolo di protagonista. Una volta stabiliti i ruoli, i pesi e le azioni della Star della tua landing page, è possibile riportare il resto delle caratteristiche e dei benefici per svolgere il proprio ruolo di personale di supporto. E questo è come si fa un buon film. E una buona landing page. Senza carroponti.
Tutti vogliamo che il nostro pubblico faccia qualcosa, che si tratti di iscriversi a un nuovo prodotto o scaricare un ebook. Questo è il motivo per cui esistono alcuni trucchi del mestiere che si utilizzano per creare la landing page perfetta con cui migliorare le conversioni, e quindi ottenere lead e clienti. In questo post ti darò 15 suggerimenti dettagliati, ad esempio la sintassi ideale del titolo o come progettare e posizionare il tuo invito all'azione (CTA). Ma prima, le basi. Cos'è una landing page? Come molti termini di marketing, landing page significa cose diverse per persone diverse. Alcuni pensano che sia una qualsiasi pagina del tuo sito Web che viene raggiunta da un motore di ricerca. Altri la definiscono come una pagina che cattura le informazioni dei visitatori attraverso la lead generation. Tutte queste descrizioni non sono vere. Se così fosse, qualsiasi post sul blog con una SEO decente sarebbe una landing page per Google, che quindi includerebbe così tanti risultati da rendere il termine inutile. Le pagine di destinazione (landing page) sono generatori di lead: una singola pagina che ha lo scopo di far eseguire al visitatore una singola azione. La Bibbia delle Landing Page è senza dubbio Landing Page Efficace di Luca Orlandini, che in studio teniamo sempre a portata di mano, sia il #TeamProduzione che il #TeamInboud. La potete acquistare QUI Quali sono esempi di azioni per una landing page? Su una landing page posso far fare al mio lead diverse cose, ad esempio: iscriversi a una mailing list richiedere informazioni su un mio prodotto acquistare un prodotto prenotare una demo iscriverlo ad un sito o App Devi pensare alla landing page come al punto focale nel viaggio del tuo cliente ideale per fargli intraprendere l'azione che tu desideri. Qual è lo scopo di una Landing Page? Le landing page, o pagine di destinazione esistono per promuovere una singola linea di azione: non cercano di spingere il pubblico a fare tutto ciò che potrebbe avvantaggiare il tuo business in una sola volta. Non si tratta di spiegare ogni dettaglio o insegnare nuovi concetti. I visitatori dovrebbero atterrare sulla pagina e, vedendo il contenuto, eseguire l'azione desiderata il più presto possibile. Questo significa cercare di ingannare il pubblico. Un pubblico che vuole trarre beneficio dall'azione, quindi acquistare un tuo prodotto o entrare in contatto con la tua azienda, è più importante rispetto a un numero maggiore di iscritti che non guarderanno mai più le tue cose. Qui è dove le cose si complicano perché, anche se stai solo cercando di ispirare un'azione, devi tenere conto dei diversi personas, mindframe, cognitive biases, interessi e livelli di esperienza che il tuo pubblico avrà. Non importa chi siano - se cadono nel tuo pubblico previsto tutti dovrebbero voler eseguire l'azione che stai promuovendo. È qui che entrano in gioco i 15 trucchi per le landing page. I 15 trucchi per una landing page efficace? 1 - Avere un unico scopo Una delle cose più importanti da fare quando si crea una pagina di destinazione è assicurarsi che abbia un unico scopo. Non confondere lo spettatore cercando di fargli fare più di una cosa. Se vuoi che si iscrivano alla tua mailing list, chiedi loro di inserire i loro dettagli. Se vuoi che acquistino un prodotto, vendi il prodotto. Non dividere la loro attenzione cercando di fargli fare più di una cosa. Uomo Capannone: Ma scusa Enrico, ho fatto il duro lavoro di convincerli a visitare il MIO sito web, quindi perché non capitalizzarlo mentre ho la loro attenzione? Enrico: Tre parole, mio caro amico capannonico. Fidelizzazione. Del. Pubblico. Se bombardi il visitatore con troppe CTA su una singola pagina (in particolare una landing page), l'unica cosa che faranno in modo affidabile è premere il pulsante Indietro e contribuire alla tua frequenza di rimbalzo. È lo stesso principio che sta dietro ai pop-up: potresti ottenere un numero maggiore di conversioni, ma quando l'intera pagina web è progettata per farlo in ogni caso, spingerà via più persone di quante ne hai convertite. 2 - Una Call To Action più ovvia che puoi Uno dei trucchi più evidenti per la tua landing page: assicurarti che la tua CTA sia la cosa più ovvia della pagina. Se il pubblico non la vedrà, non la cliccherà. Il metodo per farlo cambia in base al tipo di LP e all'azione promossa, ma esistono un paio di tecniche collaudate: Rendi la tua CTA un grande pulsante con testo in chiaro Usa colori contrastanti per far risaltare la CTA Metti la CTA al centro della pagina Usa le frecce (o le persone) per indicare la CTA Se si tratta di una pagina di grandi dimensioni, è possibile mettere una CTA per la propria azione su ogni lunghezza di scorrimento di una pagina intera Mostra il resto della pagina in grigio overlay se usi i pop-up Molti di questi punti sono auto-esplicativi, ma chiarirò gli ultimi due un po 'di più. Supponiamo che tu abbia una homepage (che è un esempio di landing page base). È probabile che tu voglia includere molte informazioni, immagini, video, prove sociali e così via per convincere il visitatore ad iscriversi (ehi, è la nostra azione!). Invece di avere una sola CTA Registrati nella parte superiore e inferiore della pagina, fai in modo che l'utente possa vedere uno di questi pulsanti indipendentemente da dove sono. In questo modo l'azione è sempre lì, pronta per essere attivata non appena il prospect è convinto. Ancora una volta, i pop-up non sono l'ideale per una landing page, ma se assolutamente devi averli li puoi utilizzare per attirare l'attenzione su una parte specifica dello schermo. 3 - Rimuovi tutte le azioni/opzioni non necessarie È lo stesso pensiero di attieniti ad uno scopo, uno solo. Puoi fare un ulteriore passo avanti, amico capannonico, e rimuovere tutte le altre azioni possibili. Pensala come l'altra metà dell'equazione: prima, smetti di dire al tuo pubblico di fare più di una cosa, poi limita le sue opzioni a quell'unica cosa. Yuppiechef , ad esempio, ha fatto proprio questo quando cercava di ottimizzare le prestazioni della pagina di destinazione del servizio di registro di nozze. Utilizzando Visual Website Optimizer (che ha anche pubblicato il case study Yuppiechef ), hanno testato il tasso di conversione della loro pagina di destinazione se fosse stata rimossa la barra di navigazione. Solamente questo ha aumentato il loro tasso di conversione del 100%. Sebbene non sia necessario rimuovere letteralmente ogni opzione, è senz'altro opportuno valutare il valore di ogni singola opportunità di azione nelle pagine di destinazione e considerare se valga la pena tenerla. Se non hanno almeno lo stesso valore dello scopo della pagina di destinazione principale, sashay away. 4- Usa i video I video sono un modo fantastico per promuovere una determinata azione fornendo al contempo informazioni aggiuntive, persuadendo, fornendo social proof e altro in un formato facile da visualizzare. Sono anche criminalmente sottoutilizzati, o utilizzati male. Sto parlando proprio con te, amico capannonico che hai speso 5000€ per far volare un drone sopra il tuo capannone di cemento indistinguibile dagli altri 50 capannoni di cemento della Zona Industriale Capannonica. In uno studio di oltre 1.000 LP , Crayon ha scoperto che solo il 14% delle aziende utilizza contenuti video. Considerando che i video hanno dimostrato di migliorare i tassi di conversione fino all'80% , il risultato è tristemente eloquente. La mancanza di contenuti video è probabilmente dovuta alla difficoltà di bilanciare le loro funzioni con la loro distrazione. Quando li usi su una pagina di destinazione devi essere molto attento e assicurarti che si adattino al flusso della pagina piuttosto che impedire al pubblico di intraprendere l'azione che desideri. Ted Vrountas ha scritto un'eccellente ripartizione degli esempi di pagine di atterraggio video e quello che fanno (e non fanno) bene. Per riassumere alcuni punti chiave; Mostra direttamente il prodotto / l'azione che stai promuovendo Usa diverse schermate se puoi Spiega e dimostra quale sarà l'azione desiderata Avere un CTA alla fine del video corrispondente a quella della LP Cerca di evitare contenuti che distraggono o fuorvianti (ad esempio, animazioni irrilevanti, voli di drone sui capannoni) Avere un evidente pulsante play per mostrare che si tratta di un video immediatamente Tenerlo breve e dolce - meglio una dimostrazione di 2 minuti, che una presentazione di 10 minuti 5- Fornisci delle Social Proof La prova sociale è potente e diffusa. Mostrare al pubblico ciò che gli altri pensano di te aiuta a rassicurarli che la tua azione è quella giusta da intraprendere. Che si tratti della recensione di una celebrità, un marchio di grandi dimensioni che sia anche un cliente o semplicemente una collezione di utenti attuali, la dimostrazione di prove sociali è un metodo collaudato per aumentare i tassi di conversione. Tuttavia, questo non vuol dire che ogni pagina di destinazione ne abbia bisogno. Questo perché la prova sociale è meno utile quando si tratta di servizi come Amazon , Crunchyroll e Postmates . Le aziende che servono come mercati (per prodotti o contenuti online) o per promuovere altri servizi guadagnano di più saltando direttamente nel vivo della loro offerta piuttosto che fornire un commento di supporto. Vale la pena notare, tuttavia, che queste sono anche delle eccezioni a molte di queste best practice sulla landing page. Ad esempio, un marketplace vuole fornire quante più CTA possibili sulla sua pagina di atterraggio principale (home) per mostrare la varietà di beni o servizi offerti. 6- Il marchio dovrebbe essere immediatamente visibile Anche se non tutte le homepage necessitano di social proof, ogni esempio che abbiamo esaminato aveva i suoi elementi di branding immediatamente visibili. Indipendentemente dal fatto di mostrare il nome del marchio, il logo o un altro elemento di branding, le pagine di destinazione sono una grande opportunità per creare un riconoscimento del marchio con il pubblico e renderlo più memorabile in futuro. Se le persone ti riconoscono e ti ricordano, è più probabile che tornino e interagiscano ulteriormente, magari acquistando un altro prodotto o indirizzandoti ai loro amici. Non è difficile e distrae poco. Tutto ciò che di solito devi fare è includere il nome e / o il logo del tuo marchio nella parte superiore della pagina. Come nota rapida, vale la pena considerare se rendere i tuoi elementi di branding un link alla tua home page. Da un lato, questo dà al pubblico la possibilità di familiarizzare ulteriormente con te e di agire più direttamente. Tuttavia, non vale sempre la pena dare l'opzione extra. Ricorda: se la navigazione verso la tua homepage non è più preziosa dello scopo della LP, potrebbe valere la pena togliere quell'opzione. Per non parlare del fatto che non hanno bisogno di un link alla tua home page se sono già su di essa - gli darai solo una possibilità in più di perdere interesse. 7 - Offri una demo (dove possibile) Anche se non è sempre pertinente, offrire una demo è un ottimo modo per far interagire il pubblico e calmare le paure che hanno. Ciò è fondamentale, poiché le pagine di destinazione che richiedono un video dimostrativo (o un'offerta) spesso si trovano in un punto importante del buyer journey. Le demo sono utilizzate al meglio quando il tuo pubblico ha capito un po' cosa stai offrendo (un servizio, un software, un prodotto SaaS, ecc.) sa quali sono i vantaggi generali. La demo aiuta a chiarire ogni dubbio su come funziona il prodotto, su cosa fa e così via. Ancora una volta, non tutte le pagine di destinazione devono offrire una demo, ma fornire l'opportunità di prenotarne una sulla homepage di un prodotto o accanto al pulsante Crea un account può davvero fare miracoli per il tasso di conversione. 8 - Mostra le informazioni di contatto Nonostante questo punto neutralizzi la pratica del focus su una cosa spiegata prima, vale comunque la pena includere alcuni dettagli di contatto sulla pagina di destinazione, anche se sono piccoli e nascosti in fondo in caratteri più piccoli. Sì, la tua pagina di destinazione è progettata per soddisfare uno scopo, non per convincere la gente a fare X e poi chattare con noi. Tuttavia, entrare in contatto con la tua azienda è quasi sempre un buon segno. Ehi, l'azienda esiste e non è uno scam! Lo so, caro amico capannonico, che vuoi che le persone siano curiose del tuo marchio e di ciò che può offrire. Vuoi che il tuo pubblico abbia un'esperienza diretta con il tuo team perché questo significa che è più probabile che ti ricordino. Ciò è particolarmente vero se i servizi di assistenza clienti sono all'altezza del compito. Aiuta anche a limitare le paure e / o la confusione del pubblico. Pensaci: se sei interessato a un servizio in abbonamento ma non sei sicuro dei dettagli di consegna, ci penseresti seriamente prima di attivarlo. Per avere queste informazioni extra hai bisogno delle informazioni di contatto del marchio sotto (o anche sopra) la landing. Certo, è meglio avere una pagina di destinazione che risponda a tutte le domande e le paure del pubblico senza la necessità di contattarti, ma questa è un'altra best practice del dare informazioni di contatto. Se ricevi un sacco di domande sull'offerta di una determinata landing page, dovresti cambiare la pagina e migliorarla. 9 - Rimuovi i fattori di rischio Mentre siamo sull'argomento dei fattori di rischio, vale la pena dedicare del tempo a pensare alla tua pagina di destinazione per esaminare come può interessare oppure confondere uno spettatore. Dovremmo lavorare per sedare i sentimenti di paura prima che si radichino e spaventino lo spettatore. Ad esempio, alcuni fattori di rischio comuni che possono essere risolti con un minimo di informazioni sono: Contenuto dell'offerta Cosa deve fare lo spettatore Punti di prezzo Benefici Prova sociale Orizzonte temporale Questi fattori cambieranno a seconda della pagina di destinazione e dell'offerta, ma la teoria è la stessa per tutti. Fornire informazioni sufficienti per soddisfare i rischi percepiti, in quanto la maggior parte degli spettatori non agirà se spaventata. 10 - + 500 parole Hai bisogno di informazioni sufficienti su una pagina di destinazione per promuovere e spiegare ciò che vuoi che lo spettatore faccia. Anche se è preferibile assicurarsi che sappiano tutto in anticipo, dovresti sempre prepararti ad ogni evenienza. Ad esempio, supponiamo che tu voglia promuovere un prodotto specifico. Scrivi un post di Facebook con una buona foto e una breve descrizione, insieme a qualsiasi offerta attualmente disponibile, abbinala a un post del blog e mandala alla tua mailing list: tutto questo con un collegamento alla landing page. Nonostante tutti questi collegamenti e il fatto che siano circondati dalle informazioni pertinenti, non è possibile garantire che tutti coloro che fanno clic conoscano tutto ciò che desiderano o di cui hanno bisogno prima che prendano una decisione definitiva. Se un utente legge tutto prima di andare alla landing page o semplicemente vede una foto che gli piace e fa clic su di essa, è necessario fornire tutte le informazioni necessarie per consentire loro di prendere una decisione informata. In quanto tale, è raro che una buona pagina di destinazione contenga meno di 500 parole. Non vi è alcun limite per il conteggio delle parole, ma non si dice mai di no ad un altro waffle oltre il primo. Usa 500 parole come una linea guida minima approssimativa, copri tutto ciò che devono sapere i tuoi utenti mentre promuovi l'azione che vuoi che facciano, ed eventualmente implementa in seguito. 11 - Usa un linguaggio semplice Un altro errore facile da fare è usare un linguaggio che risulta troppo complicato per leggere e comprendere facilmente. Più è difficile per gli spettatori ottenere le informazioni di cui hanno bisogno, più è probabile che facciano clic in alto a destra e sashay away. È ancora un'altra prova alla metodologia di rendere il più semplice possibile l'invito all'azione e perché dovrebbero farla. Più difficile è vederlo, peggiore sarà il tuo tasso di conversione. Per quanto riguarda alcuni suggerimenti generali: Semplifica le tue parole Usa frasi brevi Evita le frasi passive 12 - Metti alla prova il tuo flusso di visitatori Questa best practice è forse la migliore. Se non esegui il test del flusso di visitatori sulla landing page, come puoi essere sicuro che un nuovo visitatore seguirà la tua logica? Innanzitutto, prendi nota di tutti i link che portano alla LP. Considera il contesto di questi collegamenti, quali sono le informazioni circostanti, quanto è specifico ed esperto il tuo pubblico e se vuoi prendere in considerazione coloro che incappano attraverso la pagina o il link senza prima leggere dell'argomento. Quindi, avvia la landing page. Con le note sul tuo pubblico, pensa a quanto è ovvia la tua CTA e dove sono inizialmente i tuoi occhi. Prova ad immaginare i movimenti di un osservatore e la progressione logica, insieme a qualsiasi punto in cui potrebbero esitare o porsi una domanda. Questi punti di attrito sono le cose che hai bisogno di appianare. Se scopri che la CTA non è la prima cosa su cui punti gli occhi, la grafica della pagina o della CTA deve cambiare. Se ti fermi per fare domande importanti o se non vuoi informazioni, è il momento di aggiungerlo al copy, ma senza distogliere l'attenzione dalla CTA principale. 13 - Crea più landing page Le landing page non sono limitate alle home page o alle descrizioni dei prodotti. Infatti, più pagine di destinazione è possibile creare per scopi diversi, meglio è. Non credetemi: Krista Bunskoek di Wishpond ha dimostrato che i siti con oltre 30 landing ottengono sette volte il vantaggio di quelli con solo 10. Se un'azione è abbastanza importante per il tuo pubblico, creaci una landing. Questo non è solo un vantaggio in termini di avere cose da promuovere nei propri contenuti -ma offre alla tua squadra una libreria di landing approvate da cui attingere in quasi tutte le situazioni. Sia che si tratti di conversazioni casuali, assistenza clienti o di una nuova campagna, avere pagine di destinazione specifiche è sempre una buona cosa. 14 - Segmenta le landing per utente e fonte di traffico Se vuoi portare le tue landing page ad uno step successivo, prendi in considerazione la creazione di più LP con lo stesso scopo ma rivolte a personas differenti. Questo ti consente quindi di segmentare il tuo flusso e le sorgenti di traffico per inviare personas diverse a LP specializzate. Uomo Capannonico: Ah, Enrico, credo di aver capito! Quindi se io aggiorno il mio servizio, manderò un'email a TUTTA la mia mailing list tirata fuori fresca fresca dal gestionale delle fatture per fargli conoscere nuove funzionalità con un link alla LP che le promuove! Enrico: Si, uomo capannonico, tuttavia non tutta la tua mailing list sta già utilizzando il servizio in generale. Uomo Capannonico: Ah, e allora cosa bisogna fare? Enrico: La soluzione? Invia ai non utenti il link a una pagina di destinazione che promuove il servizio in generale. Evidenzia gli aggiornamenti insieme alle funzioni più potenti / comunemente utilizzate per mostrare tutto ciò che il tuo servizio ha da offrire. Quindi, invece di inviare gli utenti correnti alla stessa pagina di destinazione generica, valuta di spingerli verso una pagina di destinazione orientata a promuovere un piano a pagamento più elevato utilizzando alcuni dei vantaggi delle nuove funzionalità. In questo modo stai incoraggiando nuove iscrizioni e promuovi anche aggiornamenti per il tuo pubblico esistente. Basta una LP in più e una piccola segmentazione. 15 - Considera le nove formule principali per le startup Tutti sanno che i titoli dei giornali sono importanti. Dopotutto, creare un buon titolo anziché accontentarsi di uno generico o cattivo può far variare il traffico fino al 500%. Lo stesso vale per le landing pages. Solo perché stai creando una pagina per promuovere un singolo tipo di azione non significa che puoi dedicare meno attenzione al titolo rispetto ai post del blog e ad altri contenuti. Anzi, è necessario impegnarsi per affinare e perfezionare il titolo più del solito, in quanto queste sono le pagine che saranno responsabili della maggior parte delle conversioni. Per fortuna, il lavoro è già stato fatto in parte. Dopo aver analizzato il copy di 87 landing page di startup qui a Process Street, Ben Brandall ha scoperto che le formule dei loro titoli si dividevano in una delle nove categorie: [Software] per [target] Il modo [superlativo] per [obiettivo] [Imperativo] [vantaggio] Meglio [scopo] [Software] che [beneficio] [Beneficiare]. [Beneficiare] [Benefit] senza [inconveniente] [Domanda] [Scopo] Evaluate Faster! Faster, ho detto! Ovvero: Crea e aggiorna le pagine di destinazione man mano che cresci. Le pagine di destinazione non sono statiche: non puoi lasciarle così come sono e aspettarti che eseguano qualcosa perché peggiorano nel tempo. Per non parlare del fatto che anche le migliori pagine di destinazione possono migliorare il loro gioco attraverso il miglioramento continuo. Sia che tu provi un nuovo titolo, aggiorni il copy, ridisegni completamente la pagina o collaudi una delle best practice per landing page menzionate sopra, ci sono centinaia (se non migliaia) di modi in cui puoi cambiare, testare e migliorare le tue pagine di destinazione . Tutto ciò che resta da fare è cominciare e provare, provare, provare!
La landing page dovrebbe essere il mantra e l'ossessione del direttore commerciale di ogni azienda, il passaggio determinate per trasformare tutta l'attività digital in contatti da trasformare in clienti. Riducendola ai minimi termini: perché una landing page è importante? La risposta breve è perché aiutano ad aumentare i tassi di conversione. Il motivo principale è che, con una promozione mirata, le pagine di destinazione specifiche che si concentrano presentando un prodotto o un servizio da vendere si concentrano su un unico obiettivo: l'obiettivo corrisponde allo scopo dell'annuncio o della Call-to-Action sul quale i tuoi visitatori hanno fatto click, per raggiungere la landing page. [Puoi approfondire leggendo il post Cos'è una landing page] Immagina di inviare di traffico alla tua home page rispetto a una pagina di destinazione con un preciso obiettivo: ovviamente tua home page è stata progettata con uno scopo più generale, di presentazione, di smistamento nelle varie aree del sito. L'home page parla di più del tuo marchio e dei valori aziendali e, in genere, presenta link per la navigazione verso altre aree del tuo sito. Ogni link della tua landing page che non è il tuo obiettivo di conversione del contatto è una distrazione che diluirà il tuo messaggio e ridurrà il tuo tasso di conversione. La landing page deve essere molto specifica ed evitare ogni distrazione. Un aspetto fondamentale del design di una landing page è questa maniacale e continua attenzione sulla conversione, che si riflette sull'analisi della corrispondenza dei messaggi, ovvero la capacità della pagina di destinazione di riflettere in modo accurato la messaggistica presentata nell'annuncio o nella call-to-action che ha condotto il visitatone nella pagina. La maggior parte dei visitatori è molto impaziente e lascerà il tuo sito entro pochi secondi dall'arrivo se non rafforzi la missione della landing page con un titolo che, in modo rapido e chiaro, faccia capire al visitatore che si trova nella pagina giusta, nella quale trova quello che cercava. Le prime impressioni sono importanti. Se a un cliente non piace quello che vede appena apre la pagina, probabilmente non cercherà di dare un'occhiata più approfondita. Di conseguenza, le aziende dedicano tempo, denaro e risorse per rendere il più accattivanti possibile le pagine del sito. Eppure molti non fanno una riflessione, dividendo le pagine geniali, più informative, da quelle che hanno lo scopo della conversione. Se la tua azienda non ha una pagina di destinazione, il business generato da web sarà sempre e comunque meno di quanto ci si può aspettare, per quanto si investa sui social media, SEO e pubblicità online. Perché le landing page sono importanti: 4 motivi Analizziamo in 4 punti perché le landing page sono importanti e capiamo come possono aiutarti a portare a casa risultati. 1. Possono semplificare le decisioni per il tuo pubblico Quando stai progettando un sito web, è allettante cercare di pensare a quello che succederà quando ci saranno dei visitatori sulle sue pagine. Lo progetti bene per essere sicuro che i potenziali clienti possano trovare ciò che stanno cercando, quindi potresti aver bisogno di inserire nel sito più informazioni possibili. Anche se questo non è necessariamente dannoso per il tuo sito web nel suo insieme, può essere fatale per la tua pagina di destinazione. Le landing page hanno lo scopo di indirizzare il pubblico a fare in una determinata cosa. Se le presenti con troppe scelte e opzioni, i visitatori potrebbero distrarsi e non riuscire a portare a termine l'azione per la quale l'hai pensata. Le pagine di destinazione sono importanti perché limitano il numero di opzioni che vengono presentate ad un visitatore, consentendoti di guidare le persone verso il risultato che desideri. 2. Possono generare lead Una buona pagina di destinazione non attira solo visitatori. Ti consente anche di stabilire un contatto con loro, gestire l'inizio di una relazione di qualche genere tra la tua azienda e il visitatore, e valutare se sono interessati ai servizi o ai prodotti che proponi. Puoi farlo impostando un modulo che chiede ai lettori le loro informazioni di contatto in cambio di uno sconto o di contenuti come whitepaper e informazioni utili esclusive. I potenziali clienti compileranno il modulo, dandoti un informazioni che il tuo team di vendita potrà in seguito utilizzare per mettersi in contatto. 3. Sono essenziali per l'inbound marketing e la segmentazione dei contatti Ma generare lead non è l'unico motivo per cui le pagine di destinazione sono importanti. Possono anche aiutarti a massimizzare l'efficienza del tuo sito web e saperne di più sul tuo pubblico. Tutto ciò è possibile attraverso la metodologia inbound marketing (leggi Cos'è l'inbound marketing) e HubSpot (leggi Cos'è HubSpot). La metodologia inbound, attraverso la creazione di URL e cookie di tracciamento sul tuo sito web o nei post sui social media che utilizzi per condividere i tuoi contenuti, permettono di tracciare il comportamento dei visitatori. Quando i visitatori arrivano sul tuo sito devi riuscire a far compilare loro un form, in modo da riuscire poi a tracciarli: puoi utilizzare il CRM HubSpot per determinare da dove arrivano (email, social media, motore di ricerca, ecc.) e che pagine vedono, per segmentarli in base agli interessi ed alimentarli con la marketing automation (leggi Cos'è la marketing Automation). La condizione per poter far questo è, per l'appunto, la conversione: di qui l'importanza di pagine dedicate ad offerte di valore per i prospect con le quali si creano i lead all'interno del sistema. 4. Aiutano la tua campagna pubblicitaria ad essere un successo Se stai pagando per un alto posizionamento sui motori di ricerca (attività SEO) o per una campagna AdWords con Google, devi assicurarti di ottenere il miglior rendimento dalla tua spesa. Di conseguenza, devi convertire i visitatori in lead in modo rapido ed efficiente per poter aumentare le vendite e dimostrare con i numeri che quello che fai sta funzionando. Quando paghi per gli annunci hai un metro di misura: il costo di un click e la possibilità che questo diventi una conversione di successo.
Se riesci a creare landing page efficaci, riesci a guadagnare grazie al web. Forse può sembrare una banalità ma è proprio il punto centrale. Non vogliamo certamente sostituirci all’ottimo libro di Luca Orlandini, Landing page efficace (acquistabile QUI) ma, piuttosto, andare ad identificare quali sono gli elementi su cui devi cominciare a lavorare subito per migliorare le performance delle tue landing page. Innanzitutto cosa sono le landing page di un sito? Se vuoi approfondire il tema, abbiamo scritto un post del blog “Cos’è una landing page”, ma se vuoi correre spedito verso la comprensione sul come creare landing page efficaci, ci limitiamo a dire che le landing page sono le reti che catturano i pesci nell’oceano del traffico che passa sul tuo sito web ed è lo strumento principale a disposizione di un’azienda per trovare nuovi contatti su web. Le landing page hanno uno scopo: portare qualcuno a fare qualcosa che tu vuoi egli faccia, compilare un form, scaricare qualcosa, creare un account, telefonare ad un numero… E quindi si capisce perché creare landing page efficaci sia uno dei punti chiave in una metodologia Inbound marketing (volta ad acquisire contatti, segmentarli in base agli interessi e alimentarli finché non vengono trasformati in clienti). Ci sono 3 regole d’oro da rispettare quando progetti una landing page: Spiega ai visitatori esattamente quello che offri a loro. Non devono avere dubbi e devono capirlo in fretta. Deve essere chiaro e facile da capire. Spiega ai visitatori perché non possono vivere senza quello che stai proponendo loro. Devi far loro desiderare di averlo, perché se non lo desiderano se ne andranno senza aver compilato un form. Spiega ai visitatori cosa devono fare per ottenerlo. In modo comprensibile e lineare, a prova di u-tonto. Una volta che sei in linea con la tua landing page devi capire come funziona, per intervenire e migliorarla continuamente. Ci sono due metriche fondamentali associate alle tua landing page. a. Traccia le origini dei visitatori, per capire da dove arrivano tutti i visitatori e, sopratutto, quelli che decidono di compilare il form. In questo modo, se hai campagna Facebook ADS, Google Adwords o altro attivo, riesci a monitorare il costo per contatto da ogni segmento di campagna. b. Monitora la frequenza di conversione, ovvero ogni quanti visitatori ti arriva un lead, in moda da riuscire a capire da risalire dal costo a contatto al costo per lead. Quali sono gli elementi primari da prendere in esame, sui quali lavorare e, successivamente, testare, quando si crea una landing page? 1. Call to Action - inviti all’azione - per spingere verso la compilazione Quello che guida la compilazione, ovvero, l’invito all’azione è forse il primo elemento da prendere in considerazione. Quello generalmente si trova su un post di un blog che guida verso la landing page o all’inizio del form da compilare. Parlando della landing page, ci focalizziamo ovviamente sull’invito all’azione che si trova nella pagina. Quando si passa da inviti generici (compila il form per una strategia personalizzata) ad inviti che già introducono al vantaggio che si può ottenere (inizia ora a costruire una strategia personalizzata per guadagnare di più), in linea generale si può dire che il tasso di click o di compilazione cresce. Va sicuramente messo all’inizio form per invitare le persone a compilare, come pure sul pulsante da cliccare per fare “invio” (dove, ovviamente, la parola “invio” funziona molto meno di “inizia ora a guadagnare di più”). 2. Navigazione Il secondo elemento è la possibilità di navigare il resto del sito o di uscire dalla pagina. Se non c’è il menu per navigare nel resto del sito è più facile che il visitatore si concentri sul contenuto della pagina. Quindi non dovreste inserire il menù o la possibilità di girovagare in altri lidi del web. Tenete lì le persone. E’ anche vero che inserire la landing page in un contesto più ampio di informazioni, potrebbe dare credibilità a chi propone l’offerta… e quindi, bisognerebbe anche testare il contrario (per quanto resti valida, in linea generale, la prima opzione, quella di non inserire il menù e altri alimenti per navigare il sito). 3. Copy Essere chiari, essere brevi e articolare in modo completo il valore per il visitatore, in modo che queste tre cose si riescano a percepire in 3 secondi, ti obbliga a rifuggire la complessità. La struttura di una landing, generalmente, è composta da un titolo, una introduzione, un punto elenco e una conclusione, con una CTA sul form, oltre ad una immagine o qualcosa che mi dia un’anteprima di quello che mi porto a casa compilando il form. 4. Immagini e anteprima Le immagini e altri contenuti di anteprima mostrano al visitatore qualcosa di quello che sarebbe suo semplicemente compilando il form. Inutile dire che qui si deve mettere qualcosa di importante ma non la cosa più importante che offrirai a quelli che diventeranno contatti del tuo database. Dovrebbe essere qualcosa che genera un impatto profondo sul desiderio del tuo prospect, per spingerlo verso la compilazione. I contenuti che propri dovrebbero avere una sostanza, essere una parte della tua offerta e dare agli utenti la sicurezza che quello che riceveranno è quello che si aspettano. 5. Form Qui è determinate commisurare la quantità di informazioni che chiedi con il valore che ti appresti a dare. A volte non puoi andare oltre a nome, cognome ed email. Altre volte puoi aggiungere il telefono e informazioni sul ruolo. Altre ancora molto di più. Tutto dipende da cosa stai dando e quanto importante è per i tuoi prospect. Di base tieni presente che più aumenti i campi, più riduci la possibilità di farlo compilare. Quindi diventa un elemento da soppesare con attenzione. 6. Altra CtA Oltre alla Call to Action che fa accedere all’offerta, sarebbe sempre utile pensare a una CTA alternativa per chi non vuole compilare il form. Non deve - ovviamente - essere in concorrenza con la CtA principale e deve dare al visitatore una via d’uscita secondaria, verso un valore differente che non sia in conflitto con la principale. Si deve fare attenzione a posizionarla come alternativa e secondaria rispetto alla principale, sia graficamente, sia a livello di posizione che di copy, pena il rischio di invalidare il percorso ad imbuto che stai studiando per far compilare il form in quella landing page. 7. Velocità di caricamento Le landing page che si caricano velocemente convertono più visitatori. Quando si va a creare una landing page, prendete in esame questo aspetto prima di infarcirla di immagini, di javascript ed effetti di tutti i colori. Tieni la il tempo di caricamento sotto i tre secondi per evitare che le persone chiudano la pagina e neppure comincino a leggere la tua offerta. Il 40% dei visitatori abbandona una pagina dopo i 3 secondi e l’80% non ritornerà mai più. 8. Pagina di ringraziamento / Thank-you page Cosa succede dopo aver creato la landing page, essere andati in linea e cominciato portar a casa lead? Che i visitatori che compilano il form vanno finire su un’altra pagina, dove generalmente, accedono all’offerta. La pagina dopo il form, quella di cui si parla molto meno quando si spiega come creare una landing page, è la thank-you page, la pagina di ringraziamento. E quando crei una landing page devi pensare anche alla thank-you page, altrimenti lasci le cose a metà. Non devi usare la stessa thank-you page per ogni offerta e non devi dimenticarti di inserire delle informazioni su cosa vorresti facessero poi i visitatori. Quindi: Fornisci al lead il materiale per il quale ha compilato il form. Rimetti il menù di navigazione per permettergli di andare a scoprire altre pagine del tuo sito. Fornisci altri percorsi che il lead, a questo punto, può seguire. Metti una CtA per proporgli qualcos’altro di importante.
Per fare un web marketing che funzioni non è possibile oggi non parlare delle landing page. Quando si parla poi, di inbound marketing, non è possibile non puntare i riflettori sulle landing page, visto che sono il primo e il principale vettore di lead, senza il quale l'intera strategia inbound non ha ragione d'essere. Puoi anche vedere altri post del blog dove abbiamo sviluppato l'argomento: Cosa sono le landing page Come costruire una landing page Esempi di landing page Le landing page per l'inbound marketing Anche quando sei solo un professionista della SEO, guidare il traffico dei clienti sul contenuto corretto è uno dei primi obiettivi della tua strategia. Alcuni professionisti potrebbero fermarsi lì, sapendo che portando le persone al contenuto cercato, hanno svolto un buon lavoro. Ma i clienti sono sempre più interessati a fare in modo che il canale della ricerca organica contribuisca alle conversioni (e non solo alle conversioni generiche, ma a quelle che generano entrate). Ecco che, per fornire un servizio che sia in linea con le aspettative del cliente, occuparsi anche della conversione del traffico è diventata una necessità anche per chi vuole fornire un servizio SEO completo e competitivo. Ecco perché la prossima fermata del marketing di ricerca, dopo l’ottimizzazione della strategia sulle performance del traffico organico, è quella della pagina di destinazione e delle conversioni. Nelle grandi organizzazioni chi si occupa del marketing sui motori di ricerca può lavorare con il membri del team che hanno competenze specifiche nel disegnare le landing page, ovvero le pagine web dove si vuole condurre i navigatori alla conversione. Ma nelle piccole e medie aziende fare marketing può voler dire dover affrontare tutto da soli, con l’aiuto di consulenti esterni o di strumenti professionali. Ora vedremo alcuni mondi in cui, chi si occupa di contenuti e di marketing sulle ricerche organiche (SEO) possono passare al livello successivo, ovvero quello di convertire il traffico. 1# La ricerca organica, un’opportunità impressionante per guidare le conversioni. Quanche anno fa BrightEdge ha condotto una ricerca che ha dimostrato come la ricerca organica sia il più grande canale che conduce il traffico ad un sito web, indipendentemente dal settore industriale al quale fanno riferimento i contenuti visualizzati dai navigatori. E, pur cambiando qualche numero, il quandro continua ad essere valido (con i social che si sono affiancati in modo spesso prepotente). Traffico organico nei vari settori industriali, diviso per canale di acquisizione Questo studio ha evidenziato che il traffico organico è anche la più grande origine di reddito su web. Fatturato da traffico organico nei vari settori industriali, diviso per canale di acquisizione La ricerca organica e i contenuti come strumento di acquisizione ha il potere di generare fatturato e avere un impatto positivo sull’azienda. A volte l’unico problema è che, anche avendo i contenuti che portano utenti interessanti, manca il pezzo che fare la conversione. E qui entra in scena la scienza della conversione grazie alle landing page. 2# Landing Page: Che cosa sono? Nel senso più elementare della definizione, la landing page (letteralmente: pagine di atterraggio, di destinazione) sono quelle pagine che guidano il punto d’ingresso del tuo sito web. In questo senso la pagina di destinazione può essere un post sul blog, una home, una pagina informatica o una pagina dedicata al prodotto sul tuo sito. Ma le landing page sono diventate l’arma segreta di molte aziende, che le creano appositamente per creare una conversione di qualche tipo (dal richiedere informazioni su qualcosa all’acquisto di un prodotto). E quindi diventano le pagine di destinazione di tutta la strategia dei contenuti del sito. In alternativa, si lavora su quelle landing page, affinché siano queste a generare il traffico organico al sito. I differenti modi in cui le pagine di atterraggio possono essere utilizzate dal marketing sono: Landing page su offerte specifiche o campagne di marketing in corso Landing page che approfondiscono un argomento Landing page che possono servire ad intercettare segmenti differenti del pubblico Landing page per campagne pubblicitarie Pay Per Click. Landing page per acquisire informazioni sul cliente (come l’email) in cambio di qualcosa di valore. 3# L’ottimizzazione della landing page Se da un lato è vero che qualsiasi pagina d’ingresso al vostro sito può essere una landing page, è però preferibile creare pagine di destinazione specifiche per i fini elencati in precedenza. Queste pagine di destinazione possono essere ottimizzare per essere più idonee possibili per essere trovare tra i risultati organici nei motori di ricerca o per migliorare la rilevanza per le campagne a pagamento. Significa, innanzitutto, applicare quelle regole di ottimizzazione base che dovrebbero essere applicate a tutte le pagine di un sito, come, per esempio: creare meta informazioni uniche; includere importanti parole chiave nel contenuto in modo naturale, in modo che non suonino artificiose o forzate; formattare i titoli in maniera SEO-friendly; accelerare i tempi di caricamento delle pagine; includere le informazioni di schema.org, se necessario, per aiutare Google ad orientarsi sui contenuti della pagina; ottimizzare le immagini, tra ci il tag ALT. 4# Ottimizzazione delle performance e delle conversioni delle landing page Le landing page hanno il proprio unico set d’indicatori di performance. Da momento che il loro scopo è principalmente quello di guidare una persona a compiere un’azione sulla pagina, le conversioni sono il metro di misura definitivo - qualunque sia l’azione. L’obiettivo della conversione può essere un’azione semplice come un download o l’acquisto di un prodotto; indipendentemente dal tipo di azione, le conversioni devono avere un valore di business al fine di un impatto sulle entrate (in un ambiente B2B si mira alle richieste di informazioni da trasformare successivamente in lead commerciali con tutti gli iter di vendita propri di ogni azienda). Quando la gente parla di ottimizzazione della landing page, spesso intendono il miglioramento del tasso di conversione su quella stessa pagina. Un modo comune di farlo è attraverso il “test A/B” (o split test), dove abbiamo due versioni della landing page fatte apposta per spartirsi il traffico 50/50. Si mantiene quella che funziona meglio, con la possibilità di modificare e migliorare di volta in volta quella che funziona peggio, finché questa non da performace migliori e via dicendo, fintantoché non si arriva a degli indici di conversione soddisfacenti. Si può anche fare un testo con varianti multiple, oppure testare differenti elementi sulla pagina per vedere quali funzionano meglio sul tasso di conversione. Generalmente i test di eseguono su questi elementi della landing page: Testata Contenuto del testo Segnali di fiducia, come testimonial premi, numeri dai social… Immagini e link Elementi della call to action Il posizionamento degli elementi sulla pagina Landing page per tipologia di device utilizzato per la navigazione 5# Ridurre la distanza tra traffico e fatturato In linea generale, le aziende aumenteranno sempre di più i loro sforzi per acquisire clienti. Secondo il “Marketing Budgets Report 2015” il 60% dei business plan prevedono di incrementare l’investimento del traffico organico e il 73% di aumentare il budget a disposizione per il marketing contenutistico. Il tempo, il denaro e gli sforzi per convincere le persone ad arrivare al to sito web attraverso il canale delle ricerche organiche, dovranno essere accompagnati da professionisti in grado di garantire un rapporto di lungo termine mirato ai risultati. 6# Costruire la perfetta landing page PS: questo non significa che bisogna seguire esattamente questa struttura, ma di valutare gli elementi inseriti ragionando sui pesi/importanza da dare ad ognuno di essi. Partendo da questi potrete realizzare dei test personalizzati sul vostro segmento i mercato. 1. Proposta di vendita unica Tutto il tuo marketing dovrebbe ruotare attorno alla proposta di vendita unica. Questa è quella che dice alle persone cosa vendete e perché dovrebbero scegliere voi, quello che vi contraddistingue dagli altri prodotti e servizi venduti dai vostri concorrenti. La vostra proposta di vendita unica dovrebbe essere qualcosa che lascia il segno, qualcosa che non si può rifiutare. Dovrebbe far voglia di iscriversi alla newsletter o chiedere maggiori informazioni. Un buon esempio lo troviamo su Dominio's Pizza: You get fresh, hot pizza delivered to your door in 30 minutes or less – or it’s free.” Oppure se promuovete servizi SEO: in prima pagina o rimborsati (No dai...non si fa...). Alcune idee per costruire la vostra proposta unica di vendita - Inversione del rischio: 100%, 110% o 200% come garanzia di rimborso. Così facendo liberate dal rischio i vostri futuri clienti, aumentando le probabilità che comprino. - Gratis, parola forte che dovrebbe trovarsi nella vostra landing page, in qualche modo. E' possibile offrire qualcosa gratuitamente (un periodo di prova, un test, un servizio introduttivo...). - Risolvere la loro più grande preoccupazione, esplicitandola: le persone sono motivate da quello che le preoccupa più da quello che provoca loro allevio. Per esempio: Stanco di pagare l'abbonamento per guardare i tuoi programmi televisivi preferiti?. 2. I benefici Inserisci i benefici sotto forma di elenco puntato o numerato. E' possibile introdurli con un paragrafo, ma i benefici vanno esplicitati con un punto elenco. I benefici risolvono una questione aperta nella mente del possibile cliente: che cosa può fare questo prodotto per me?. Per migliorare l'efficacia dei punti elenco è possibile fare leva su: - Mistero: usare parole come segreto o rivelare implica che ci sia qualcosa di misterioso e poco conosciuto del tuo prodotto o servizio, che potrebbe risolvere i loro problemi più grandi. - Elementi di sofferenza: i problemi che stanno affrontando - e che il tuo prodotto potrebbe risolvere - è un forte driver. Per esempio Ferma le cimici che si cibano del tuo bambino mentre dorme. - Parole visuali: trasformare le parole in qualcosa di tangibile e concreto può aumentare la conversione di 2 o 3 volte. Per esempio, anziché dire aumentareil traffico sul tuo sito web si può andare con uno tsunami di visitatori sul tuo sito web. I benefici non sono da confondere con il concetto di valore del contenuto, che abbiamo richiamato più volte in altri articoli. 3.Video o immagini che spiegano E' possibile inserire immagini o video che mostrano cosa realmente può fare il vostro prodotto/servizio per migliorare la vita dei vostri clienti. Si potrebbe anche prendere in considerazione l'inserimento di una tabella che confronta la vostra offerta con quella dei vostri concorrenti. Ecco un esempio riuscito, da questo punto di vista: E' anche interessante utilizzare i video in questa parte, che danno un ottimo ritorno nelle conversioni. Per esempio su questa pagina è stato fatto un ottimo lavoro: 4. Contesto d'uso In questa parte si includono: - video dei vostri prodotti o servizi quando vengono utilizzati (assicuratevi di mostrare la soddisfazione dei clienti); - le testimonianze: ricordatevi di includere una foto, il nome, l'indirizzo email e altre informazioni di contatto dei vostri testimonial per dare credibilità alla testimonianza. Sotto l'esempio di un'ottimo utilizzo della recensione: - La lista dei clienti: inserire i loghi dei migliori clienti per i quali lavorate. Nota: un piccolo segreto di cui nessuno parla. Avete presente la lista dei siti nei quali sono apparse le pubblicazioni di un'azienda? Di solito vengono presentate più o meno così: Bene...è probabile che in questi media siano apparse solo le pubblicità e non esista alcuna relazione o collaborazione che non sia l'acquisto di uno spazio pubblicitario. E' una strategia che mira a creare velocemente una credibilità per il visitatore che arriva sulla pagina. 5. La richiesta di informazioni In questa sezione si richiedono i dati essenziali al cliente. Chiedere solo l'email migliora la conversione del 16%. Quindi attenzione a quanti campi in più volete chiedere. La regola generale è che più informazioni chiedete, più abbassate le probabilità di compilazione del form. Per favorire la compilazione potete offrire qualcosa in cambio. Ecco alcuni esempi: - Report - White paper (approfondimenti tecnici settoriali, particolarmente utili nel B2B) - Formazione via email o corso digitale - Video di formazione - Consultazione di aree riservate (che comunque richiede uno sforzo in più per il cliente, quindi - se potete - fatene a meno) Indipendentemente dall'offerta che proponete, siate sicuri che: - Ci sia un beneficio immediato percepito dal cliente. - Ricevano qualcosa in più - come valore - rispetto a quello che si aspettano. - Fate in modo che poi vogliano saperne di più. 6. Un piano B Nessuna pagina realizza una conversione del 100%. Se non prendono al volo la vostra offerta dategli qualche altra azione che potrebbe legarli a voi in qualche modo. Questa potrebbe essere: - Una condivisione social per mostrarla alla loro rete di relazioni. - L'aggiunta ai preferiti di quella pagina per consultarla in seguito (un classico che non passa mai di moda). - Inviare l'informazione ad un amico (un altro classico che funziona). - Un'altra offerta di valore più basso che potrebbe interessare loro. Mi piace utilizzare dei redirect di uscita, per fare una seconda possibilità ad un navigatore d'incontrare qualcosa che gli interessi. Da usare con cautela, per non sembrare quello che ti voglio vendere qualcosa a tutti i costi. 7. Call to action Il più importante - e spesso trascurato - elemento della pagina è la CALL TO ACTION, ovvero la chiamata all'azione principale. Assicurati che la tua chiamata all'azione sia: - Chiara e concisa: se il cliente non la capisce non compie l'azione. - Evidenzi l'urgenza e la scarsità: spiega che l'offerta durerà pochi giorni o che ci sono pochi posti o copie disponibili. - Evidenziata con una freccia rossa: in alcuni casi basta questa per migliorare le conversioni del 27%. Non usare parole come invia o clicca qui. Molto meglio che il pulsante evidenzi l'offerta (come ottieni lo sconto del 10% ora). Per qualche ragione se utilizzate il pulsante arancione...funziona meglio. Riassumendo: non puoi ottenere la landing page perfetta al primo tentativo. Puoi dovere fare decine di test, tenendo il sistema A/B. Ma quando generate pagine di destinazione, tenete in mente tutto quello che abbiamo detto finora. Fonti: http://searchenginewatch.com/sew/how-to/2399909/landing-page-conversion-organic-content-optimization http://optimizepress2preview.com/perfect-landing-page/