Mettere insieme una landing page da 10 e lode è un’operazione parecchio difficile. Ecco perché partire a vedere alcuni esempi di landing page da urlo da cui iniziare è un modo intelligente di avvicinarsi al tema. Ci sono un sacco di elementi che una buona pagina di atterraggio dovrebbe incorporare e per renderla “migliore” bisogna capire quali sono gli obiettivi che si pone la pagina di destinazione. Prendi per esempio la lunghezza del form. Si tratta di una delle componenti da ottimizzare e solo l’esperienza sul caso specifico ti dirà se performa meglio il form corto o lungo. Dipende se vuoi più lead di qualità inferiore e altamente profilati ma, decisamente, in numero assai minore. Quindi, se vuoi giocare al gioco delle landing page, è meglio vedere come funzionano alcune delle migliori in circolazione. E, fidati, ci sono esempi impressionanti là fuori, sul web, di landing page che sono molto di più di un semplice modulo di iscrizione. Cosa valutare negli esempi di una landing page La landing page è una pagina di atterraggio, che solitamente viene usata per fare lead generation e catturare lead. Viene impiegata sia nelle campagne di advertising sia per quanto riguarda campagne di content marketing per offrire dei lead magnet. È importante pertanto che durante la creazione di una landing page vengano rispettate alcune regole per non far abbandonare la landing all'utente: Il messaggio deve essere chiaro e comprensivo al target; Offrire sempre informazioni per convincere l'utente a compilare il form; Inserire il modulo di contatto o l'azione che si intende fare all'utente; Rimuovere link rivolti all'esterno per evitare che l'utente abbandoni la pagina senza convertire (in casi estremi di link puntati verso pagine esterne ricordarsi sempre di impostare l'apertura della pagina in una nuova scheda); Evitare elementi di distrazione che possono distogliere l'attenzione dal vero obiettivo di una landing page: CONVERTIRE; Per ulteriori informazioni ti consigliamo altri articoli tratti dal nostro blog che possono darti una panoramica completa su come funziona una landing page e crearne una che converta: Cos'è una landing page; La struttura di una landing page; Landing page e inbound marketing; Il copy nelle landing page; 10 esempi di landing page da cui puoi prendere spunto Passiamo ora ai 10 esempi che ti possono aiutare a prendere spunto una volta che decidi di creare una landing page per iniziare strategie che ti consentano di acquisire nuovi lead tramite ADV oppure tramite content marketing. Gli esempi riportanti sono stati cercati tra una moltitudine di casistiche, sia che si tratti di un lead magnet, sia che si tratti di una vendita di un prodotto, sia che si tratti di una richiesta informazioni ecc... 1. Netflix Netflix, piattaforma per la visualizzazione di contenuti multimediali in streaming, presenta una landing page ricca di informazioni, con un messaggio molto chiaro e un form in cui è richiesta la compilazione della sola email. Questa ultima caratteristica solitamente è da ricercare nella volontà del brand di vendere di più ed evitare che la grande mole di informazioni richieste all'utente lo spaventi senza invogliarlo alla conversione. Meglio quindi un form lungo oppure un form corto? La lunghezza del form deve essere equilibrata, con il numero giusto delle informazioni. Troppo poche informazioni rischiano rendere i contatti del CRM incompleti, con contatti inoltre non profilati, mentre troppe informazioni rischiano di far perdere la conversione a causa del costo psicologico in carico all'utente finale. Tornando a questo esempio è importante notare anche la quantità di informazioni presenti, anche racchiuse nella sezione FAQ che allo stesso tempo riesce a garantire essenzialità e completezza di informazioni nella landing. Altra cosa da sottolineare è la mancanza del menu di navigazione, per evitare che l'utente lasci la pagina senza aver compilato il form di contatto. 2. Shopify Shopify è una delle migliori piattaforme per sviluppare ecommerce, sia a livello B2C che ecommerce B2B. In questo esempio di landing page, troviamo molti elementi di similitudine rispetto alla landing page esempio di Netflix. Per prima cosa anche in questo caso non abbiamo un menu di navigazione e anche il form è molto breve, formato da un unico campo: la mail. Anche in questo caso, la maggior parte delle informazioni incluse nella pagina di atterraggio, sono racchiuse nella sezione delle FAQ, posta al termine della pagina. Elemento aggiuntivo rispetto all'esempio della pagina di atterraggio di Netflix sono i loghi delle aziende che già hanno provato il prodotto e una citazione riguardo Shopify lasciata dal CEO di Theory11 Jonathan Bayme. Quest'ultima caratteristica è definita come riprova sociale ed è una tecnica utilizzata per dare authority al proprio messaggio e convincere l'utente a convertire, visto che la piattaforma è usata e apprezzata da brand rinomati. Graficamente Shopify inserisce due elementi di rottura rispetto al design della landing page: sono i due elementi paragonabili a degli sticker, molto simile al design dei trust badge, con scritto vendi di tutto, ovunque e dai primi passi alla quotazione. Questi due elementi quindi sono evidenziati grazie alla rottura dal design standard della landing page. 3. BigCommerce Passiamo ora all'altra piattaforma per la realizzazione di siti ecommerce. BigCommerce in questa landing page vuole acquisire nuovi contatti di utenti interessati a vendere online tramite un ecommerce headless. Anche in questo caso non c'è un menu di navigazione e ed è evidenziato il vantaggio che l'utente avrebbe con il prodotto. Sono inoltre esposti, come nel caso di Shopify, i loghi dei brand che hanno deciso di vendere online con un headless ecommerce. Anche per quanto riguarda la descrizione del prodotto offerto è completa, per dare la possibilità alle aziende che stanno decidendo quale piattaforma adottare di avere tutto ciò che serve a loro per compiere la valutazione. La lunghezza del form è dettata dalla necessità di filtrare le persone realmente interessati dalle persone semplicemente curiose, in modo da avere contatti in entrata che siano nella parte BOFU del funnel secondo la metodologia dell'inbound marketing. 4. Amazon Amazon è una di marketplace più famosi al mondo e per la versione dedicata alle imprese, ha usato una landing page per la sua campagna adv di brand protection. Oltre ad una mancanza del menu di navigazione, si può notare un design molto minimal ed un messaggio molto diretto, invitando l'utente alla creazione dell'account. Per quanto riguarda lo stile grafico, i colori sono ben studiati perché ciò che risalta agli occhi sono le tre Call to Action ben evidenziate rispetto al resto dello stile della landing page (CTA in giallo con il resto dello stile della pagina di atterraggio che usa colori come bianco oppure tinte sul blu). In questo caso manca un vero e proprio form all'interno della landing visto che, una volta cliccato sulla CTA, si viene reindirizzati su una pagina apposita contenente solamente il form con una compilazione in più passaggi. In questo caso la pagina si caratterizza per la possibilità di compiere solamente un'azione al suo interno: cliccare il bottone per creare l'account. 5. Hubspot Hubspot è il perfetto esempio di chi vuol creare una landing page efficace e che converta, e non potremmo aspettarci diversamente da chi ha coniato il termine inbound marketing. In questo caso la landing page è pensata, a differenza dei precedenti esempi dedicati a landing page con un taglio più commerciale, per fare lead generation cercando di offrire all'utente che visita la pagina un lead magnet, in questo caso un ebook gratuito. La descrizione del lead magnet richiama il contenuto presente all'interno dell'ebook e ulteriori informazioni sono contenute all'interno della sezione FAQ. Anche in questo caso la Call To Action è ben evidenziata, anche graficamente dal resto della pagina di atterraggio. Non è presente un form ma cliccando il modulo appare per l'inserimento dei dati e il download della risorsa gratuita. L'elemento in questo caso che più attira l'attenzione dell'utente, oltre alla CTA è proprio la raffigurazione dell'ebook. 6. Zendesk Per quanto riguarda l'esempio di landing page dato da Zendesk, esso punta tutto sulla semplicità. Appena aperto il sito il primo elemento è la possibilità di selezionare il target desiderato. Dopodiché si verrà reindirizzati alla landing vera e propria. Una volta entrati nella landing vera e propria, si può notare che permane la semplicità da un punto di vista grafico e di organizzazione delle informazioni presenti. Il messaggio appare ben chiaro ed è sostenuto dalla citazione posta in evidenza sulla sinistra. La semplicità della landing inoltre è riscontrabile all'interno del form, che richiede solamente l'email, risultando così poco impegnativo da compilare. Per quanto riguarda l'organizzazione delle informazioni è intelligente l'uso del tab in modo da non far diventare la landing troppo prolissa, facendo così rimanere concentrato l'utente all'obiettivo finale: la compilazione del form. A fine landing, oltre a ribadire la CTA collegata al form, vengono usati i trust badge, in modo da offrire garanzie all'utente che visita la pagina della pagina. 7. Fastweb Passiamo ora alla landing di Fastweb. Questo genere di landing page è definita sales page perché ha come obiettivo finale la vendita di un prodotto, e non di una semplice consulenza. In questo caso sono presentate tre offerte e tutte e tre hanno: CTA con colore evidente rispetto al resto della landing page; Elementi significativi evidenziati in violetto; Trust badge nella prima e nella seconda offerta proposta; Anche in questa landing il menu di navigazione non è presente e, una volta cliccata la CTA, l'apertura di un form pop-up evita l'uscita dell'utente della pagina. L'unico caso di uscita della pagina è per chi è già cliente che sono invitati ad accedere alla propria area personale. Per tutti gli utenti che volessero avere maggiori informazioni su una delle offerte, qualora cliccassero su scopri l'offerta verrebbero reindirizzati all'interno di un'altra landing page con uno stile grafico e caratteristiche usate per convertire, molto simili a questa. 8. MDirector MDirector è un'azienda spagnola che si occupa di fornire alle imprese le funzionalità base per fare un minimo di marketing all'interno delle imprese. La landing è molto sintetica con le informazioni base per far capire all'utente dei vantaggi derivanti dalla compilazione del form, composto in maniera molto semplice con solo due campi compilabili: email e password. Ciò che risalta in questa landing è la freccia che indica il form: questo è un ottimo metodo per chi deve creare una landing page e vuole un esempio di come dirigere l'attenzione dell'utente. La pecca di questa landing page? Solitamente quando si scrive una landing page bisogna stare molto attenti alla formattazione, sintassi ed evitare di commettere errori di ortografia e refusi. Errori di questo genere possono costare caro in termini di conversioni a causa della percezione che avrà l'utente (errori di questo genere sono percepiti come una mancanza di cura in un qualcosa destinato all'utente finale, che può essere una percezione facilmente associabile anche al prodotto finale). In questo esempio di landing page c'è un errore per quanto riguarda l'uso della punteggiatura: l'uso dei punti interrogativi ed esclamativi spagnoli infatti possono dare uno scarso senso di cura e familiarità, la traduzione potrebbe essere fatta con un traduttore automatico, che potrebbe tradursi in mancate conversioni e abbandono della pagina di atterraggio. 9. Facile ristrutturare Questo esempio di pagina di atterraggio ci viene dato da Facile Ristrutturare. Questa tipologia di landing è molto semplice ed è usata da molte aziende per le loro campagne pubblicitarie perché sono molto semplici da un punto di vista grafico e non richiedono grandi personalizzazioni. Il form in questo caso è ben evidenziato rispetto al resto della landing page, così come il bottone della CTA è ben evidenziato, anche alla fine della pagina in cui è linkato il form in alto. Sempre per quanto riguarda il form sono indicati campi aggiuntivi per duplice finalità: segmentazione all'interno del CRM nelle comunicazioni di marketing e formulazione corretta del preventivo. Il trust badge in questo caso è rappresentato dal logo della nazionale italiana, partner del brand. Come è possibile migliorare ancor di più questa landing page? Molte aziende che usano questa tipologia di pagina di atterraggio usano uno sticky form, in modo che, allo scorrimento della pagina, il modulo di contatto rimanga sempre visibile a lato della pagina per fare in modo che sia sempre disponibile ad accogliere la compilazione da parte dell'utente. Inoltre un altro consiglio utile per attirare ancor di più l'attenzione sul form è l'uso delle icone insieme con le scritte (esempio dove c'è scritto telefono potrebbe essere una mossa giusta inserire l'icona del telefono). 10. ICT Sviluppo Ultimo esempio sono le landing create da ICT Sviluppo tramite la piattaforma di Hubspot, con un editor drag-and-drop facilmente utilizzabile anche da chi non ha alcuna conoscenza di linguaggi di programmazione. L'esempio scelto riguarda una landing page per la realizzazione di progetti Shopify. Le CTA sono chiare e si distinguono dal resto del design della landing page. Sono inoltre richiamate più volte, a causa della lunghezza del testo e sono linkate al form di contatto in modo che nel caso un utente abbia preso la decisione di lasciare il suo contatto può agevolmente arrivare al form senza scorrere infinitamente, specialmente da mobile. Le informazioni sono presentate in maniera completa e, per dare meno pesantezza alla landing, molte sono contenute all'interno della sezione FAQ. A seguire il trust badge di Shopify Expert dal 2016. Inoltre uno delle caratteristiche di questa landing che la rendono una landing molto utile in termini di conversione, è la sezione con i video delle realizzazioni. Questa sezione consente all'utente di vedere in pratica alcune delle realizzazioni in ambito ecommerce direttamente dalla landing e senza uscire dalla stessa. In questo modo si dà un'informazione preziosa all'utente e allo stesso tempo non lo si lascia uscire dalla landing. Conclusioni Spero che questa carrellata sia stata utile per capire come quelli bravi impostano le loro pagine di atterraggio per cercare di acquisire nuovi contatti da trasformare poi in clienti. Ora sostanzialmente hai due strade: Iniziare a creare la landing page di tua iniziativa; Contattare un esperto HubSpot per l'installazione della piattaforma (anche con la versione gratuita) e realizzare una landing page monitorandone i risultati; In ogni caso puoi scaricare la nostra risorsa gratuita che parla di lead generation, come attirare quindi nuovi contatti che possono col tempo trasformarsi in nuovi clienti.
Come realizzare una landing page? Nel vasto e dinamico mondo del digital marketing esistono alcuni concetti che stanno alla base della struttura pubblicitaria comune a tutte le iniziative sul web, e la landing page è uno di questi: non ci possono dunque permettere errori nella sua creazione, pena una fallimentare campagna di marketing. In questo articolo vedremo perché è così importante per chi vuole farsi trovare online e, soprattutto, come crearne una davvero efficace, capace di trasformare in potenziali clienti i visitatori online. Cose da sapere prima di realizzare una landing page Una landing page è quel luogo dove vogliamo far atterrare i nostri potenziali clienti durante una campagna di web marketing - da qui il nome, pagina di atterraggio: il suo ruolo è quello di convertire in lead i visitatori, ottenendone i dati grazie alla compilazione di un form. [Approfondimenti li trovi sull'articolo del nostro blog dedicato alle landing page] Ovviamente, l'intera pagina sarà creata per convincere l'utente che ci è approdato a inserire le sue generalità nel nostro form: i colori, i testi, le immagini, i bottoni, tutto concorrerà ad invogliare questa operazione. Si può intuire, dunque, l'importanza dello studio preliminare di una pagina di questo genere. Nulla va lasciato al caso, e per questo vanno seguite alcune regole per massimizzare questa possibilità. Caratteristiche per creare una landing page efficace Ci sono alcune caratteristiche che distinguono una landing page accettabile da una davvero efficace, da tenere in considerazione già dalla fase di pianificazione prima ancora di quella della creazione: si tratta di alcuni accorgimenti utili per massimizzare il conversion rate, catalizzando l'attenzione del lettore in particolari punti e dandogli esattamente ciò che vuole. Sinteticità Prima di tutto, non devi annoiare il tuo lettore con un interminabile trattato sulla bellezza e unicità del tuo prodotto / servizio: troverà queste informazioni utili sin dalle primissime battute, potrai dire addio al tuo potenziale lead. Cerca di sintetizzare in poche righe l'essenza di quello che vuoi offrire ai tuoi lettori: sfrutta il più possibile occhiello, titolo e sottotitolo, e mantieni ridotta anche la spiegazione. Stessa cosa per quanto riguarda la realizzazione in termini di design: inutile inserire troppe distrazioni e sovrabbondare di testo, fai in modo che la pagina di atterraggio sia piacevole all'occhio. Coerenza Essere sintetici non servirà a nulla se non scriverai cose sensate: per quanto possa suonare ovvio, non va sottovalutata la scelta delle parole da inserire nei tuoi testi. Scrivi solamente ciò che può essere utile al lettore, poiché è per lui che la pagina deve essere scritta; ragiona come se fossi il tuo Buyer Persona, ed evita tutto quello che non è finalizzato all'attrazione della sua attenzione. Linearità La landing page è lo strumento che ha il compito di convertire un prospect in lead, e per fare questo deve portarlo al form, convincendolo a lasciarti i suoi dati. Quindi, evita qualsiasi collegamento con l'esterno, così da non rischiare che l'utente esca dalla landing page, con il rischio più che concreto che perda interesse o memoria del nostro contenuto. Condivisibilità La tua landing page non apparirà magicamente ai tuoi potenziali clienti: andrà sponsorizzata sui giusti canali (social e Google in primis) e dunque deve poter essere condivisa. La scelta di questi canali non è casuale: in base allo studio del tuo Buyer Persona dovrai ricavare le informazioni su quelli più utilizzati, e fare dei test per verificare se la tua scelta è corretta. Creare una landing page senza sito è possibile? Si, è possibile la creazione di una landing page senza sito, basta avere una piattaforma CMS che ti consenta di farlo. Durante questo articolo analizzeremo come farle con HubSpot, piattaforma che grazie anche al suo piano gratuito, consente la creazione delle pagine di atterraggio senza collegare il proprio dominio. Aprendo il portale verrà direttamente assegnato un dominio di default con cui pubblicare le landing page da utilizzare ad esempio nelle campagne pubblicitarie. Pertanto se hai già deciso di realizzare le tue pagine di atterraggio, rivolgiti a degli esperti HubSpot per farti aiutare. Come creare una landing page: tutti i passaggi Per creare una landing page ci sono alcune considerazioni da fare. Non si tratta solamente di costruire una pagina fatta bene e metterla online, ma va seguita una procedura specifica per evitare errori che possono riversarsi in termini di conversioni, sia essa collegata con un dominio esistente oppure no. 1. Definisci l'obiettivo della landing page Primo passaggio fondamentale per la creazione di una landing page è la definizione dell'obiettivo, importantissimo per mantenere stile e contenuti coerenti lungo tutta la pagina. Bisogna pertanto iniziare a rispondere alla domanda Cosa ti interessa e perché la pagina di atterraggio viene creata? Alcuni obiettivi possono essere legati a: Offerte specifiche o campagne di marketing in corso; Approfondimenti legati ad un argomento specifico; obiettivi di campagne pubblicitarie Pay Per Click; Lead generation; 2. Definisci il tuo buyer persona Uno dei momenti fondamentali nella realizzazione di una landing page nell'inbound marketing è la definizione di un buyer persona su cui andare a pianificare l'obiettivo. Per farlo è necessaria un'analisi preliminare del mercato e dell'azienda, in modo da aver chiaro quali sono gli elementi su cui puntare in fase di creazione della landing page. 3. Dotati di un CMS (anche senza avere il sito) Sembra un passaggio scontato ma per creare una landing serve una piattaforma che ti permetta di realizzarla. Ciò che ti consigliamo noi è Hubspot CMS, che consente la creazione di landing page ottimizzate anche dal punto di vista mobile e dotato di editor drag and drop, che semplifica le cose a chi non è dotato di conoscenza di linguaggi come HTML e CSS. Oltre a questo HubSpot è una piattaforma che, oltre ai vari piani a pagamento, prevede un piano gratuito con funzionalità limitate ma perfetto per chi vuole iniziare. Oltretutto HubSpot permette la creazione di landing page anche senza sito internet, basterà in fase di creazione della landing inserire il nome e la piattaforma userà il dominio predefinito legato all'account, ti lasciamo un esempio nell'immagine sotto. Fonte immagine: kwnowledge base Hubspot Altri programmi per realizzare landing page li abbiamo descritti in altri nostri articoli del blog. 4. Scegli il template Una volta effettuato l'accesso solitamente i CMS prevedono la possibilità di partire da dei temi predefiniti per poi personalizzarlo a seconda delle proprie esigenze. Nel caso particolare di Hubspot puoi decidere se andare a realizzare la tua landing page tramite temi gratuiti oppure scaricare temi a pagamento, che offrono maggiori possibilità di scelta, per poi andare a personalizzarli con l'editor drag-and-drop. 5. Definisci gli elementi della landing page Una landing page, per convertire, deve prima di tutto apparire invitante al target di riferimento dell'azienda che la sta pubblicizzando: per esempio, una landing page che sponsorizza gioielli di lusso utilizzerà un tone of voice e una gamma di colori profondamente diversi da una che pubblicizzerà una fioreria. Ma, nonostante questo, ci sono alcuni elementi testuali che devono essere presenti su una pagina di atterraggio, a prescindere dal prodotto o dal servizio. È pertanto necessario andare a delineare, quando si crea una landing page, tutta una serie di elementi quali: L'occhiello Specifica il prodotto o il servizio che offri, così l'utente che approderà sulla tua pagina avrà una conferma di che cosa puoi offrirgli: anche se non verrà letto per primo, l'occhiello è il primo elemento della pagina e porta con sé informazioni importanti, che serviranno a mantenere il lettore sulla landing page. Il titolo Il testo principale della landing, ed anche il primo che dovrà essere letto dal visitatore: per questo, la sua importanza va esplicitata soprattutto attraverso il font, che deve essere più vistoso degli altri; questa frase deve inoltre essere semplice e concisa, per massimizzare l'impatto sull'attenzione del potenziale cliente. Il sottotitolo Questo testo riprende il tema del titolo, ed è il secondo per priorità di lettura: può specificare informazioni aggiuntive o rispondere ad una domanda posta in precedenza, e ha il ruolo di completare ed arricchire il titolo. La spiegazione La parte di testo più lunga della pagina, ma anche quella meno importante, poiché si limita a rispondere ad esigenze secondarie: ciò nonostante può essere determinante per qualche dettaglio che convincerà i più indecisi, portandoli alla compilazione del form. Ricorda in questa fase di tenere sempre a mente il punto 1 sulla definizione dell'obiettivo e fai in modo che la spiegazione sia coerente con quanto detto e ricorda che per avere una compilazione si deve offrire qualcosa in cambio. Ecco alcuni esempi: Report; White paper (approfondimenti tecnici settoriali, particolarmente utili nel B2B); Ebook gratuiti; Consulenza; Contatto con l'azienda; Formazione via email o corso digitale; Video di formazione; Consultazione di aree riservate; Indipendentemente dall'offerta che proponete, siate inoltre sicuri che: Ci sia un beneficio immediato percepito dal cliente. Ricevano qualcosa in più - come valore - rispetto a quello che si aspettano. Fate in modo che poi vogliano saperne di più. Ulteriori elementi riguardanti l'aspetto contenutistico sono ben spiegati nel prossimo paragrafo. La Call to Action L'occhio deve poi cadere sulla chiamata all'azione, che riprende le parole chiave del titolo e dirige le persone al form: se la landing page è estremamente compatta la CTA può essere compresa nel form - sotto forma di semplice titolo all'interno dello stesso. Assicurati che la tua chiamata all'azione sia: - Chiara e concisa: se il cliente non la capisce non compie l'azione. - Evidenzi l'urgenza e la scarsità: spiega che l'offerta durerà pochi giorni o che ci sono pochi posti o copie disponibili. - Evidenziata con una freccia rossa: in alcuni casi basta questa per migliorare le conversioni del 27%. Non usare parole come invia o clicca qui. Molto meglio che il pulsante evidenzi l'offerta (come ottieni lo sconto del 10% ora). [per maggiori informazioni consulta il nostro articolo sulle CTA nelle landing page] Il form In questa sezione si richiedono i dati essenziali al cliente e ciò è lo strumento di conversione per eccellenza e quello che permette alla landing page di fare il suo lavoro: è la parte meno creativa e più tecnica della pagina, ma va comunque studiata sulla base del cliente che si vuole ottenere. Può essere estremamente basilare - nome, cognome, email - oppure più complesso, nel caso sia finalizzato ad attrarre aziende o particolari figure professionali. Chiedere solo l'email migliora la conversione del 16%. Quindi attenzione a quanti campi in più volete chiedere. La regola generale è che più informazioni chiedete, più abbassate le probabilità di compilazione del form. [Per approfondimenti ti consigliamo il nostro articolo dove parliamo della struttura della landing page] 6. Ottimizza la landing page Queste pagine di destinazione possono essere ottimizzare per essere più idonee possibili per essere trovare tra i risultati organici nei motori di ricerca o per migliorare la rilevanza per le campagne a pagamento. Significa, innanzitutto, applicare quelle regole di ottimizzazione base che dovrebbero essere applicate a tutte le pagine di un sito, come, per esempio: creare meta informazioni uniche; includere importanti keyword nel contenuto in modo naturale, in modo che non suonino artificiose o forzate; formattare i titoli in maniera SEO-friendly; accelerare i tempi di caricamento delle pagine; includere le informazioni di schema.org, se necessario, per aiutare Google ad orientarsi sui contenuti della pagina; ottimizzare le immagini, tra cui il tag ALT. Per approfondire il tema abbiamo scritto un articolo sull'ottimizzazione SEO delle landing page. Ulteriori ottimizzazioni necessarie sono quelle dal punto di vista mobile. Il mobile first sta cambiando tutto ciò che riguarda la creazione non solo delle landing page ma anche dei siti internet in generale. Hubspot, grazie al suo editor, permette di avere un'anteprima del comportamento della pagina di atterraggio nella versione mobile con la possibilità di apportare correzioni qualora venga visualizzata male. 7. Collega la pagina di atterraggio creata con un CRM (opzionale ma conveniente) Avere un nuovo contatto è abbastanza inutile se non puoi lavorarci. Per questo ciò che consigliamo è quella di assicurarsi che ogni nuovo contatto venga inserito all'interno del CRM aziendale. In questo modo possono essere applicate strategie di marketing per accompagnare il visitatore in un percorso che lo porti a diventare un cliente. Nel caso tu decida di creare le tue landing page con HubSpot possiamo darti una buona notizia. Questa piattaforma, già dalla versione gratuita offre la possibilità di avere i benefici di HubSpot CRM già collegati con le landing page. 8. Pubblica tutto monitorando costantemente le performance Le landing page hanno il proprio unico set d’indicatori di performance. Da momento che il loro scopo è principalmente quello di guidare una persona a compiere un’azione sulla pagina, le conversioni sono il metro di misura definitivo - qualunque sia l’azione. L’obiettivo della conversione può essere un’azione semplice come un download o l’acquisto di un prodotto; indipendentemente dal tipo di azione, le conversioni devono avere un valore di business al fine di un impatto sulle entrate (in un ambiente B2B si mira alle richieste di informazioni da trasformare successivamente in lead commerciali con tutti gli iter di vendita propri di ogni azienda). Quando la gente parla di ottimizzazione della landing page, spesso intendono il miglioramento del tasso di conversione su quella stessa pagina. Un modo comune di farlo è attraverso il “test A/B” (o split test), dove abbiamo due versioni della landing page fatte apposta per spartirsi il traffico 50/50. Si mantiene quella che funziona meglio, con la possibilità di modificare e migliorare di volta in volta quella che funziona peggio, finché questa non dà performance migliori e via dicendo, fintantoché non si arriva a degli indici di conversione soddisfacenti. Si può anche fare un testo con varianti multiple, oppure testare differenti elementi sulla pagina per vedere quali funzionano meglio sul tasso di conversione. Generalmente i test di eseguono su questi elementi della landing page: Testata; Contenuto del testo; Segnali di fiducia, come testimonial premi, numeri dai social… Immagini e link; Elementi della call to action; Il posizionamento degli elementi sulla pagina; Landing page per tipologia di device utilizzato per la navigazione; La creazione della landing page: quali contenuti inserire Di seguito vi riportiamo alcuni esempi di contenuti che possono essere inseriti all'interno delle landing page per riuscire ad avere maggiori aspetti informativi che possono portare il visitatore alla compilazione del form. - Dai al lettore una proposta di vendita unica Tutto il tuo marketing dovrebbe ruotare attorno alla proposta di vendita unica. Questa è quella che dice alle persone cosa vendete e perché dovrebbero scegliere voi, quello che vi contraddistingue dagli altri prodotti e servizi venduti dai vostri concorrenti. La vostra proposta di vendita unica dovrebbe essere qualcosa che lasci il segno, qualcosa che non si può rifiutare. Dovrebbe far voglia di iscriversi alla newsletter o chiedere maggiori informazioni. Un buon esempio lo troviamo su Dominio's Pizza: You get fresh, hot pizza delivered to your door in 30 minutes or less – or it’s free.” Oppure se promuovete servizi SEO: in prima pagina o rimborsati (No dai...non si fa...). Alcune idee per costruire la vostra proposta unica di vendita: Inversione del rischio: 100%, 110% o 200% come garanzia di rimborso. Così facendo liberate dal rischio i vostri futuri clienti, aumentando le probabilità che comprino. Gratis, parola forte che dovrebbe trovarsi nella vostra landing page, in qualche modo. E' possibile offrire qualcosa gratuitamente (un periodo di prova, un test, un servizio introduttivo...). Risolvere la loro più grande preoccupazione, esplicitandola: le persone sono motivate da quello che le preoccupa più da quello che provoca loro allevio. Per esempio: Stanco di pagare l'abbonamento per guardare i tuoi programmi televisivi preferiti? . - Fornisci al visitatore i benefici legati a ciò che proponi Inserisci i benefici sotto forma di elenco puntato o numerato. E' possibile introdurli con un paragrafo, ma i benefici vanno esplicitati con un punto elenco. I benefici risolvono una questione aperta nella mente del possibile cliente: che cosa può fare questo prodotto per me?. Per migliorare l'efficacia dei punti elenco è possibile fare leva su: Mistero: usare parole come segreto o rivelare implica che ci sia qualcosa di misterioso e poco conosciuto del tuo prodotto o servizio, che potrebbe risolvere i loro problemi più grandi. Elementi di sofferenza: i problemi che stanno affrontando - e che il tuo prodotto potrebbe risolvere - è un forte driver. Per esempio Ferma le cimici che si cibano del tuo bambino mentre dorme . Parole visuali: trasformare le parole in qualcosa di tangibile e concreto può aumentare la conversione di 2 o 3 volte. Per esempio, anziché dire aumentare il traffico sul tuo sito web si può andare con uno tsunami di visitatori sul tuo sito web. I benefici non sono da confondere con il concetto di valore del contenuto, che abbiamo richiamato più volte in altri articoli. - Fornisci immagini o video per dare più informazioni È possibile inserire immagini o video che mostrano cosa realmente può fare il vostro prodotto/servizio per migliorare la vita dei vostri clienti. Si potrebbe anche prendere in considerazione l'inserimento di una tabella che confronta la vostra offerta con quella dei vostri concorrenti. Ecco un esempio riuscito, da questo punto di vista: È anche interessante utilizzare i video in questa parte, che danno un ottimo ritorno nelle conversioni. Per esempio su questa pagina è stato fatto un ottimo lavoro: - Contesto e social proof Quando si parla del contesto si può inserire all'interno della pagina di atterraggio: Video dei vostri prodotti o servizi quando vengono utilizzati (assicuratevi di mostrare la soddisfazione dei clienti); La lista dei clienti: inserire i loghi dei migliori clienti per i quali lavorate. Le testimonianze: ricordatevi di includere una foto e il nome dei vostri testimonial per dare credibilità alla testimonianza. Sotto l'esempio di un'ottimo utilizzo della recensione: - Fornisci un piano B Nessuna pagina di atterraggio realizza una conversione del 100%. Se non prendono al volo la vostra offerta dategli qualche altra azione che potrebbe legarli a voi in qualche modo. Questa potrebbe essere: Una condivisione social per mostrarla alla loro rete di relazioni. L'aggiunta ai preferiti di quella pagina per consultarla in seguito (un classico che non passa mai di moda). Inviare l'informazione ad un amico (un altro classico che funziona). Un'altra offerta di valore più basso che potrebbe interessare loro. Ulteriori approfondimenti li trovi nei nostri articoli su: Esempi di landing page; Aumentare le conversioni delle landing page; Conclusione C'è una grande differenza, quindi, tra creare una landing page concettualmente corretta e una in grado di convertire bene: si tratta comunque di una pratica che sicuramente è costruita su alcune basi teoriche, ma che si perfeziona con l'esperienza e limando i dati già ottenuti grazie al monitoraggio delle performance delle campagne. Rispetta i punti elencati in quest'articolo, studia bene quali parole chiave utilizzare nei tuoi testi, lavora un po' di fantasia...e avrai una vera landing page, capace di convertire buona parte dei tuoi visitatori in lead. Per tutto il resto puoi contattare un'agenzia HubSpot che possa aiutarti nell'apertura del portale e farti formazione per tutto quello che riguarda le landing page e la loro connessione con i CRM.
Nel marketing una delle cose più importanti per la conversione dei visitatori dei siti web, sono le landing page che possono essere utili sia per chi si occupa di SEO, per chi si occupa di content marketing e per chi si occupa di advertising. Cos'è e cosa significa landing page Alla domanda cos'è una landing page? Possiamo rispondere con la sua traduzione e il suo significato in italiano: “pagina di atterraggio”. Nel marketing, in particolare, si usa come una pagina in cui vogliamo far atterrare il visitatore del sito, praticamente un punto di ingresso da cui i visitatori possono entrare in contatto con noi. È tra i punti cardine delle strategie di inbound marketing, perché è il punto dove avviene la conversione del visitatore in lead. In generale, comunque, una landing page è quella pagina del sito web dove il visitatore viene trasformato in un contatto; per dirla in altra parole, viene convertito in lead e inserito all'interno del tuo database, o CRM. Le pagine di atterraggio sono diventate il cavallo di battaglia di molte aziende, che le creano appositamente nelle loro strategie di marketing per cercare una conversione, che può essere di vari tipi: richiesta di informazioni, l’acquisto di un prodotto, l'offerta di contenuti gratuiti. Questa tipologia di pagine diventando il più delle volte le pagine di destinazione dell'intera strategia dei contenuti del sito. La landing page inoltre è studiata appositamente per un particolare target, così come tutta la campagna di marketing che porta ad essa. Per questo motivo, utilizza un linguaggio e una scrittura della landing page con un tono molto specifico, mirato ad essere efficace esclusivamente per chi ci atterra sopra. C'è di più: essendo rivolta ad un particolare pubblico, è accessibile solamente (nei limiti del possibile) ad un visitatore profilato, grazie alle impostazioni scelte nel momento dell'avvio delle sponsorizzate. La sua forza è proprio la caratterizzazione: immaginate di effettuare una ricerca su Google e, dopo aver cliccato su un risultato che promette bene, di trovarvi di fronte una pagina che sembra scritta apposta per voi, dandovi tutte le informazioni che cercavate e la possibilità di effettuare immediatamente un acquisto, un'iscrizione o qualunque cosa stavate cercando. Ecco perché non c'è da stupirsi se il tasso di conversione è decisamente elevato nelle landing page rispetto alle pagine di un sito web. I differenti modi in cui le landing page possono essere utilizzate dal marketing sono: Offerte specifiche; Proposta di una prova gratuita; Campagne di marketing; Approfondimento di un particolare argomento; Landing finalizzate ad intercettare vari segmenti di pubblico; Campagne di content marketing (es. offerta di un ebook); Campagne pubblicitarie, le famose pagine di atterraggio Pay Per Click; Campagne di lead generation; Perché sono importanti le landing page? Riducendola ai minimi termini: perché una landing page è importante? La risposta breve è perché aiutano ad aumentare i tassi di conversione. Il motivo principale è che, con una promozione mirata, le pagine di destinazione specifiche che si concentrano presentando un prodotto o un servizio da vendere si concentrano su un unico obiettivo: l'obiettivo corrisponde allo scopo dell'annuncio o della Call-to-Action sul quale i tuoi visitatori hanno fatto click, per raggiungere la landing page. Analizziamo però 4 motivi per cui le landing page sono importanti nelle strategie di marketing. 1. Le pagine di atterraggio possono generare lead Una buona pagina di destinazione non attira solo visitatori. Ti consente anche di stabilire un contatto con loro, gestire l'inizio di una relazione di qualche genere tra la tua azienda e il visitatore, e valutare se sono interessati ai servizi o ai prodotti che proponi. Puoi farlo impostando un modulo che chieda ai lettori le loro informazioni di contatto in cambio di uno sconto o di contenuti, come whitepaper e informazioni utili esclusive. I potenziali clienti compileranno il modulo, dandoti informazioni che il tuo team di vendita potrà in seguito utilizzare per mettersi in contatto e per fare strategie di lead nurturing. Attenzione: non basta mettere il form in una pagina del sito web per trasformarla in una landing page. Ad esempio, la pagina contatti anche se contiene un form, non viene fatta con il preciso scopo di far arrivare in quella pagina il visitatore per convertirlo, ma, più in generale, ha lo scopo di garantire una certa facilità di connessione tra il visitatore e i dipendenti dell'azienda o informare dove questa sia ubicata. Naturalmente lo scopo successivo è quello di lavorare per farlo diventare un nostro cliente, in perfetta aderenza con la metodologia inbound, senza essere invadenti, ma riuscendo a cogliere il momento giusto per proporgli qualcosa di interessante. Per sintetizzare questo punto: La landing page è la carta moschicida che trasforma prospect in contatti. 2. Possono semplificare le decisioni per il tuo pubblico Quando stai progettando un sito web, è allettante cercare di pensare a quello che succederà quando ci saranno dei visitatori sulle sue pagine. Lo progetti bene per essere sicuro che i potenziali clienti possano trovare ciò che stanno cercando, quindi potresti aver bisogno di inserire nel sito più informazioni possibili. Anche se questo non è necessariamente dannoso per il tuo sito web nel suo insieme, può essere fatale per la tua pagina di destinazione. Le landing page hanno lo scopo di indirizzare il pubblico a fare in una determinata cosa. Se le presenti con troppe scelte e opzioni, i visitatori potrebbero distrarsi e non riuscire a portare a termine l'azione per la quale l'hai pensata. Le pagine di destinazione sono importanti perché limitano il numero di opzioni che vengono presentate ad un visitatore, consentendoti di guidare le persone verso il risultato che desideri. 3. Le pagine di atterraggio sono essenziali per l'inbound marketing e la segmentazione dei contatti Ecco perché la landing page è il fulcro delle nostre attività di comunicazione digital, in particolare di quelle in ottica inbound marketing finalizzate alla lead generation; argomenti che consiglio di approfondire perché sono tutti correlati. Puoi leggere: Cos'è l'inbound marketing Differenze inbound & outbound marketing Quanto costa fare inbound markerting Generare lead però non è l'unico motivo per cui le landing page sono importanti. Possono anche aiutarti a massimizzare l'efficienza del tuo sito web e saperne di più sul tuo pubblico. Tutto ciò è possibile strategie di marketing con HubSpot. La metodologia inbound, attraverso la creazione di URL e cookie di tracciamento sul tuo sito web o nei post sui social media che utilizzi per condividere i tuoi contenuti, permettono di tracciare il comportamento dei visitatori. Quando i visitatori arrivano sul tuo sito devi riuscire a far compilare loro un form, in modo da riuscire poi a tracciarli: puoi utilizzare Hubspot CRM per determinare da dove arrivano (email, social media, motore di ricerca, ecc.) e che pagine vedono, per segmentarli in base agli interessi ed alimentarli con la marketing automation. La condizione per poter far questo è, per l'appunto, la conversione: di qui l'importanza di pagine di destinazione dedicate ad offerte di valore per i prospect con le quali si creano i lead all'interno del sistema. 4. Aiutano la tua campagna pubblicitaria ad essere un successo Se stai pagando per un alto posizionamento sui motori di ricerca (attività SEO) o per una campagna AdWords con Google, devi assicurarti di ottenere il miglior rendimento dalla tua spesa. Di conseguenza, devi convertire i visitatori in lead in modo rapido ed efficiente per poter aumentare le vendite e dimostrare con i numeri che quello che fai sta funzionando. Quando paghi per gli annunci hai un metro di misura: il costo di un click e la possibilità che questo diventi una conversione di successo. Qui viene in aiuto la grande specificità delle landing page e la loro caratteristica di non distrarre il visitatore, accompagnandolo alla conversione. Landing page: l'anatomia Per farti un’idea di come appaiono e vengono realizzate, puoi vederne alcune nell'articolo che abbiamo scritto sugli esempi di landing page. E per approfondire il ruolo delle landing page nella metodologia inbound puoi leggere l'articolo: Il ruolo delle landing page nella metodologia inbound marketing. Torniamo quindi alle landing page. Caratteristiche di una landing page Prendiamo in esame ora alcune delle caratteristiche che differenziano le landing page dalle altre pagine web, che per chi volesse crearne una deve tenere in considerazione. Assenza di link e del menu di navigazione: La landing page non deve avere il menù di navigazione che invece c’è nelle altre pagine del sito. Questo per eliminare le distrazioni del visitatore; per evitare che prenda altre direzioni e quindi per farlo andare dritto alla compilazione del form, perché è la sola azione che potrà fare. Ogni link della tua landing page che non è il tuo obiettivo di conversione del contatto è una distrazione che diluirà il tuo messaggio e ridurrà il tuo tasso di conversione. La landing page deve essere molto specifica ed evitare ogni distrazione. Tutto questo perché il cervello umano prende una decisione in pochissimi secondi, quindi meno distrazioni offriamo e più probabilità ci sono perché il visitatore esegua proprio l’azione che vogliamo. Chiarezza e brevità: Mai scrivere un trattato sulla landing page! Il visitatore che arriva su una LP ha già capito nello step precedente cosa sta facendo e cosa otterrà. Qui serve essere concisi nelle frasi e chiari nelle azioni da far compiere al visitatore e non confonderlo. Considerate che la maggior parte dei visitatori è molto impaziente e lascerà il tuo sito entro pochi secondi dall'arrivo se non rafforzi la missione della landing page con un titolo che, in modo rapido e chiaro, faccia capire al visitatore che si trova nella pagina giusta, nella quale trova quello che cercava. Anche il form di contatto non deve chiedere più dei dati necessari; form troppo lunghi o puntigliosi rischiano di far abbandonare il processo di conversione senza che il visitatore abbia lasciato i propri dati perché a tutti infastidisce quando ti chiedono vita morte e miracoli della tua vita, gusto? La chiarezza va considerata anche nel design della landing page: se visivamente la pagina risulta poco comprensibile e poco piacevole nella navigazione oltre che nell’estetica (perché anche la piacevolezza ha valore...) può inficiare l’efficacia della proposta. Coerenza e rilevanza: Offri un contenuto che sia in linea con le ricerche e gli interessi che il tuo visitatore ha espresso. In altre parole “mantieni la promessa che hai fatto”! Se ha cercato una vernice per pavimenti esterni… offrigli per esempio un vademecum su come ottenere il migliore risultato con quella tua vernice, oppure mostragli un video con le fasi di stesura per ottenere un pavimento perfetto. Non offrirgli un e-book su come preparare il cemento! A lui non interessa quello e non ti lascerà i suoi dati per una cosa che non vuole o che è lontana da quello che gli hai promesso. Alta capacità di conversione: Questa caratteristica è da tenere in considerazione quando si imposta la pagina di atterraggio da un punto di vista grafico. Fai cioè in modo che visivamente la landing page sia strutturata per condurre l’attenzione del visitatore verso il form di contatto in modo naturale, senza rischiare di perdere conversioni. Permetti la condivisione sui social: Inserisci le icone dei Social per consentire al tuo visitatore di condividere la landing page, e in fondo il contenuto offerto, ai suoi “amici” su Facebook, piuttosto che la sua rete su LinkedIn. In questo modo puoi aumentare il numero di possibili lead/contatti in quanto si presume che il tuo visitatore farà conoscere la tua offerta a chi lui presume possa essere interessato. Questi sono solo alcuni consigli affinché la tua landing page sia una pagina che converte, ma se vuoi approfondire, prova a leggere Landing Page: il cuore dell'Inbound Marketing. Se vuoi approfondire ulteriormente, puoi sempre leggere il libro di Luca Orlandini Landing page efficaci o leggere alcuni suoi consigli nell'intervista che ci ha rilasciato. Non è detto poi che una landing page funzioni al primo colpo; magari fosse cosi e la prima versione della landing page fosse quella buona! Quindi non aver paura a fare delle piccole modifiche per sperimentare la strada che converte meglio: a volte basta cambiare il colore, l’immagine, a volte solo la grandezza del testo… Insomma prova e verifica come funziona. Migliorare è sempre possibile. Per analizzare i rendimenti di differenti versioni della stessa landing page, di solito si utilizzano gli A/B test, che altro non sono che 2 versioni della stessa pagina che vengono monitorate per stabilire quale funziona meglio. Per gestire al meglio questo percorso consigliamo di utilizzare un software che permette, per l'appunto, di gestire e verificare direttamente queste performance. Con l'A/B test inoltre possono essere evitati alcuni errori presenti nella maggior parte delle landing page che non fanno convertire come sperato. Gli obiettivi di una landing page Le landing page hanno 2 obiettivi essenzialmente: ottenere i dati del possibile cliente (convincendolo a compilare un form di contatto in qualche modo) oppure farlo acquistare direttamente (nel caso di un e-commerce, per esempio). Naturalmente a seconda dell’obiettivo, la landing page sarà strutturata in maniera diversa, quindi ogni singola landing page persegue un obiettivo unico e specifico. Risulta più difficile che una stessa landing page possa avere come obiettivo sia quello di acquisire dati del possibile lead promettendogli un valore di qualche genere (ad esempio uno sconto del 5% per l'iscrizione alla newsletter) e anche quello di farlo acquistare. Si deve far concentrare il visitatore su un'unica offerta! Come ottenere i dati da uno sconosciuto con una landing page? Intanto precisiamo che il processo attraverso il quale un visitatore sconosciuto lascia i suoi dati su un form di contatto viene definito conversione. Un processo di conversione, inizia sempre con una giusta Call-To-Action, cioè con una chiamata all’azione, normalmente molto esplicita che invita il visitatore a compiere un’azione, per esempio “scarica l’e-book”, “visualizza la demo” ecc. Prima delle pagine di atterraggio: la CTA Il visitatore cliccando sulla CTA sarà dirottato su una landing page che contiene un form di contatto in cui andrà ad inserire i dati richiesti dall’azienda. Una volta compilato il form e dopo aver lasciato i propri dati sarà convogliato in una Thank You Page (testualmente “pagina di ringraziamento”) dove potrà scaricare gratuitamente un certo contenuto. Ma quale contenuto varrà i dati che il visitatore ti lascia? Cioè… per avere quale contenuto è disposto a darti i suoi dati anagrafici ecc.? in questa scelta si gioca molto sull’efficacia della landing page. Il contenuto che tu azienda dovrai offrire al visitatore dovrà essere in linea con i suoi interessi, con le sue ricerche, con le sue curiosità... e con la fase del Buyer’s Journey in cui si trova quello specifico Buyer Persona. Anche qui ritroviamo una delle caratteristiche dell’inbound marketing: alla base di ogni tua azione di marketing c'è il pensare a ciò che attrae e interessa il tuo cliente. Conclusioni Ed ecco spiegato cos'è una landing page e come funziona. Queste informazioni però restano molto generiche, e servono a dare solamente una linea introduttiva per capire uno dei passaggi chiave per chi vuol fare lead generation. Se vuoi ulteriori approfondimenti, puoi scaricare la nostra guida gratuita. Se invece vuoi già iniziare, abbiamo scritto un articolo riguardo a come creare una landing page che ti consiglio di visitare.
Quando crei una landing page, il copy e il design non bastano. Se vuoi che converta, e quindi ti porti nuovi contatti e potenziali clienti, deve anche essere ottimizzata in chiave SEO. La SEO è un processo formato da tante, tantissime, attività che aumentano la qualità e la quantità del traffico che visita un determinato sito web attraverso l'incremento della visibilità delle sue pagine. Sembra complicato? Un pò lo è, ma andiamo per gradi. Come funziona la SEO? La priorità di Google è quella di mostrare alle persone che effettuano la ricerca dei contenuti pertinenti rispetto al loro intento, ed è proprio qui che viene in aiuto la SEO. SEO è l'acronimo di Search Engine Optimization e si riferisce al processo di modifica ed elaborazione per fare in modo che le pagine del proprio sito siano mostrate da Google (e da tutti gli altri motori di ricerca) tra i primi risultati da chi effettua una ricerca sul web inserendo una determinata parola chiave. Per definire chi va a ricoprire i primi risultati della SERP, Google utilizza un algoritmo proprietario frutto di anni e anni di analisi dei comportamenti degli utenti su internet e proprio per questo viene aggiornato in continuazione. Per saperne di più su SEO e funzionamento dell'algoritmo di Google, consiglio la lettura di The Art of SEO. Come realizzare una landing page ottimizzata SEO Ma nello specifico, come si fa SEO - e più in particolare ancora, come si rende una landing page SEO-friendly? Premessa: in alcune situazioni, lo sforzo di ottimizzare una landing page in ottica SEO non vale la candela, come, per esempio, nel caso in cui la pagina che stai creando è temporanea e verrà messa online per una campagna che scadrà a breve. In tutti gli altri casi, la SEO ti aiuterà a: aumentare le possibilità che tu sia visualizzato nella parte alta dei risultati di ricerca rafforzare il tuo brand migliorare le user experience Detto questo, iniziamo! Ottimizza l'URL Rendere l'URL SEO-friendly comporta principalmente tre vantaggi: migliora l'esperienza di navigazione sia per le persone che cercano informazioni sul web ma anche per il motore di ricerca. Un URL facile da leggere e non troppo lungo fornisce già tutte le informazioni necessarie per capire cosa aspettarsi nel momento in cui viene aperta la pagina; ottimizza il ranking della pagina se viene inserita la parola chiave al suo interno (ne parleremo meglio dopo) se scritto bene, può essere addirittura usato come un vero e proprio anchor text senza dover inserire il link all'interno di una frase, ma utilizzando il link stesso. Perciò un URL deve: essere corto e dritto al punto, includere la keyword - le keyword in alcuni casi - con cui vuoi posizionare la pagina, essere senza spazi bianchi, accenti, segni di punteggiatura e lettere maiuscole. Scegli con cura le keyword Per essere trovati da chi effettua determinate ricerche su Google, lo step in cui scegliere le parole è fondamentale, necessario, irrinunciabile. Il processo di analisi e ricerca delle keyword di interesse è lungo e, per molti versi, faticoso, ma se fatto con cura porta esattamente ai risultati attesi. Per cercare i termini più diffusi con cui le persone effettuano le ricerche su Google, ci sono diversi strumenti a disposizione (gratuiti e non): SEMrush e SEOZoom, le piattaforme di analisi traffico e di ricerca keyword più famose sul mercato, con cui è possibile anche osservare le scelte semantiche dei competitor; Ubersuggest, strumento free con cui capire i volumi di ricerca e i trend stagionali di ogni keyword; la barra di ricerca di Google, che, non appena inizi a scrivere ti propone dei suggerimenti di ricerca Il principale consiglio è quello di utilizzare delle keyword a coda lunga che permettono di raggiungere un mercato più piccolo ma di persone altamente interessate al tuo prodotto o servizio. Al contrario, le keyword più generiche sono tendenzialmente già utilizzate dai big player del mercato (con cui non vuoi competere direttamente, per esempio amazon) e hanno tassi di conversione molto bassi. Inserisci le keyword nei posti giusti Dopo aver scelto la keyword con cui vuoi posizionare la landing page, è importante posizionarla in modo strategico al suo interno (senza cadere nella trappola del keyword stuffing!). Dove inserire la keyword: nel title della pagina, che viene mostrato come prima cosa tra i risultati di ricerca e nella tab in alto una volta aperta la pagina. Il suo scopo non è solo quello di indicare quale sarà l'argomento trattato in pagina, ma anche di attirare l'attenzione delle persone con un titolo accattivante; negli header, in particolare nell'H1 (uno solo per pagina!) e in almeno uno degli H2, i quali vanno a indicare a Google che il contenuti al loro interno è prioritario rispetto al resto; all'interno dell'alt-name dell'immagine nel testo della landing page, integrando la parola in modo armonico perché ricorda, stai parlando con degli esseri umani prima di tutto e l'ottimizzazione SEO dovrebbe essere posta in secondo piano rispetto all'utente. Utilizza i dati strutturati Come dice Riccardo Mares nel blog di SEMrush, i dati strutturati si possono volgarmente tradurre così: “Vuoi che io (motore di ricerca) capisca alla perfezione il tuo messaggio? Perfetto: fammelo trovare scritto così.” Questo è esattamente ciò che fanno: utilizzano uno schema per facilitare la comunicazione a Google dei dati presenti all'interno della pagina web senza dare spazio a interpretazioni errate. Attraverso i dati strutturati le informazioni sono trasmesse al motore di ricerca in modo più accurato e completo, migliorando così anche la possibilità di essere posizionati nelle prime posizione della SERP rispetto a chi, invece, non ne fa uso. Ottimizza per il mobile Il traffico web si sta spostando sempre di più verso il mobile, quindi il minimo che si può fare è rendere la propria landing page ottimizzata per qualsiasi dispositivo e qualsiasi dimensione di schermo. Ricorda che le pagine da mobile: vengono consultate in verticale, qualsiasi scroll orizzontale risulta fastidioso devono caricarsi velocemente (parliamo di secondi, 2 o 3 al massimo) devono avere lo stesso contenuto della landing page visibile da desktop non devono presentare popup o altri elementi che disturbano la concentrazione di chi cerca informazioni Velocizza il tempo di caricamento Vediamo alcune statistiche presentate da Kissmetrics per capire quanto è importante che la tua landing page si carichi il più velocemente possibile: il 47% delle persone si aspetta che una pagina web si carichi in meno di due secondi il 40% delle persone abbandonano la pagina se questa impiega più di 3 secondi per caricarsi un secondo di ritardo sul caricamento può ridurre le conversioni del 7% se un e-commerce guadagna circa 100000 dollari al giorno, il ritardo di un secondo costerebbe potenzialmente 2,5 milioni di dollari di perdite di fatturato in un anno Per capire quanto è veloce la tua landing page, Google mette a disposizione il PageSpeed Insights che fornisce informazioni sia sulla versione mobile del tuo sito che di quella desktop e ti propone delle soluzioni per migliorare le prestazioni. La lunghezza della pagina conta (relativamente) Solitamente si tende a pensare che una landing page debba andare dritta al punto e quindi la lunghezza del copy può essere tranquillamente trascurata. Non proprio: content is king che sta a significare che il contenuto è importantissimo SE di qualità e se fornisce puntuale e complete informazioni alle persone che atterrano sulla tua pagina. Nel caso della landing page, non è necessario scrivere poco, quanto dire le informazioni importanti in modo chiaro e preciso.
Chi vuole trovare nuovi clienti utilizzando il web sicuramente non è nuovo al termine landing page: lo scopo della cosiddetta pagina di atterraggio è proprio quello di aumentare il tasso di conversione diminuendo al contempo il costo di acquisizione del lead o del cliente, a secondi dello scopo. Perché la landing è uno strumento così potente? Perché propone un'offerta molto mirata oppure un singolo specifico prodotto che corrisponde perfettamente all'intento di ricerca dell'utente che naviga su internet. Se paragoni una pagina di questo tipo alla tua homepage, diventa evidente l'efficacia della prima, perché la home di un sito è pensata per un obiettivo più generale di presentazione del brand, della mission aziendale e dei numerosi servizi che proponi, mentre la seconda ne ha uno solo e inequivocabile. Inoltre presenta dei link in uscita verso altre aree del tuo sito, quindi l'intento di conversione viene accantonato per altri scopi. Creare delle landing page efficaci può diventare un lavoro a tempo pieno tra ideazione grafica, il copy e sviluppo del codice, ma niente paura, esistono numerosi programmi che ci vengono in aiuto. Ecco i migliori. I migliori programmi per creare landing page Unbounce Tra i primi che si sono cimentati nel mettere a disposizione un software per la creazione di landing page c'è Unbounce, società canadese fondata nel 2009. Tra le caratteristiche che la rendono una piattaforma ottima per la creazione di pagine di atterraggio annoveriamo: l'interfaccia di editor intuitiva che utilizza un sistema drag and drop con cui è possibile costruire, testare e ottimizzare facilmente la pagina creata numerosi template tra cui scegliere per la creazione personalizzata della propria landing page integrazioni con altri tool di marketing come Google Analytics, Salesforce, WordPress, HubSpot... un servizio clienti in multilingua che offre supporto via chat, per email e per telefono. Landingi Landingi presenta il suo prodotto così: Il generatore di landing page per chi non è un programmatore, che ci suggerisce già la facilità di utilizzo di questa piattaforma. Inoltre, è un programma consigliato da Neil Patel, imprenditore digitale inserito da Forbes nella top 10 dei marketer più influenti, quindi andiamo sul sicuro! La piattaforma ha un'interfaccia drag and drop molto semplice da utilizzare come Unbounce e consente di scegliere tra più di 100 diversi template per la creazione della propria personalizzata pagina di atterraggio in pochi minuti: per migliorare l'obiettivo di conversione mette a disposizione anche delle integrazioni per la creazione di campagne di marketing efficaci. Launchrock Lauchrock nasce come pagina per creare interi siti web, però ha di positivo che può essere usata anche per realizzare landing page, gratuitamente! Se le altre piattaforme sono dedicate a qualsiasi tipo di necessità, indifferentemente per aziende piccole o grandi, questa si dedica particolarmente a startup e piccoli imprenditori. Magari non ha tutte le caratteristiche che potresti trovare nei servizi a pagamento, come l'A/B test per vedere che versione di landing page funziona meglio, ma possiede una sezione di analisi molto valida per tenere traccia delle performance e consente di accedere a funzioni di promozione e di condivisione sui social integrati. Instapage Come suggerisce il nome stesso, Instapage permette di creare delle landing page quasi all'instante: probabilmente ciò che ti porterà via più tempo e la scelta da fare tra i 200+ template disponibili. La creazione della pagina è davvero intuitiva e non richiede alcuna competenza particolare quindi è un'ottima piattaforma sia per chi è agli inizi, ma anche per chi è già un esperto. HubSpot Marketing Veniamo al pezzo forte. HubSpot è un'azienda americana che mette a disposizione una grandissima quantità di strumenti che aiutano il reparto marketing e quello di vendita a trovare nuovi clienti sul web. Nel momento in cui utilizzi la loro piattaforma, non solo potrai creare tutte le landing page che ti servono, ma potrai anche gestire ogni contatto raccolto direttamente all'interno del programma, creare delle liste di utenti per iniziare delle attività di email marketing mirate, attivare delle automazioni per portare gradualmente l'utente all'acquisto, analizzare le performance senza uscire da HubSpot e molto altro ancora! Non a caso, la stessa compagnia descrive la loro piattaforma come tutto ciò che ti serve per creare delle campagne efficaci che generano interesse verso la tua azienda e che rendono gli utenti felici di essere tuoi clienti. Ma tornando alle landing, HubSpot consente di: creare delle pagine dedicate in pochi minuti mettendo a disposizione anche dei video tutorial e contenuti dedicati mettere mano alla parte di design (in caso non sia alle prime armi quando si parla di codici e fogli di stile) contattare l'assistenza in ogni momento tramite chat, email e telefono Se cerchi un tool completo, scalabile in base alle performance che otterrà la tua azienda dopo aver implementato una strategia efficace di web marketing, HubSpot è proprio la piattaforma che fa per te. >> SCOPRI COS'È HUBSPOT << - Scarica l'ebook gratuito - Come creare la pagina web perfetta La landing page perfetta è data da una grafica accattivante, un testo convincente e tanti altri dettagli che, se tralasciati, fanno diventare anche la più bella pagina di prodotto inutilizzabile. Per facilitarti le cose, abbiamo creato un'infografica dedicata in cui potrai vedere tutti gli elementi essenziali che costituiscono una pagina di atterraggio efficace, il loro ordine e la loro struttura e come trattare l'argomento per raggiungere il tuo obiettivo.
Quasi tutti i grandi successi di Hollywood hanno due cose in comune. C'è la Star, e poi c'è il cast di supporto. La Star si becca gli applausi. La star riesce a fare gran parte del lavoro. La Star è al centro e ottiene gran parte della gloria. Il film gira attorno alla Star. Quindi cosa fa il cast di supporto? Il cast di supporto ha ruoli più piccoli, meno lineari. Hanno meno lavoro da fare, ma è un lavoro cruciale. La tua landing page è molto simile a un film di Hollywood. E capire come questi due fattori lavorano insieme può fare la differenza nel costruire landing che vendono rapidamente. Come bene o male tutti sanno, una buona landing page ha caratteristiche e vantaggi di un prodotto o servizio. Alcune hanno affascinanti punti elenco. Grandi titoloni forti. Paragrafi di apertura farfallosi e convincenti. Questi elementi sono il tuo cast di supporto. Mettono in evidenza le cose che il cliente ha bisogno e vuole sapere sul tuo prodotto o servizio. Ma non sono la stella. La Star della tua pagina di destinazione è l'unicità del prodotto o del servizio. La Star ottiene molto più spazio. Molte più spiegazioni, descrizioni, copy e immagini. E infatti, lo sceneggiatore (che sei tu) puoi decidere di riscrivere l'intera storia per far brillare una particolare Star. Uomo Capannonico: Ma la mia azienda ha più di 2000 anni di storia! Ho un capannone di quasi settanta ettari! Io DEVO scrivere queste cose, altrimenti nessuno comprerà mai il mio prodotto/servizio! Enrico Capitanio: Mio dolce Uomo Capannonico, eccoti una breve pillola di realtà: nessuno compra il tuo prodotto perché hai un enorme carroponte giallo. La gente compra il tuo prodotto perché è il migliore e soprattutto perchè gli risolve un problema. Capire il concetto di Star e cast di supporto Se capisci questo concetto, non sbattere la testa contro un muro cercando di stuzzicare l' unicità del tuo prodotto o servizio . Renditi conto che sia la Star della tua landing page che il suo cast di supporto hanno ruoli importanti da giocare. C'è un detto teatrale: Non ci sono piccole parti, solo piccoli attori e, nel caso delle vendite online, è vero. Solo un elemento può essere la stella della tua storia. Devi trovare quel singolo notevole vantaggio (potrebbe essere nascosto nella lista dei benefici) a cui puoi collegare la tua storia. Trovare la stella - questo straordinario elemento unico - richiederà un po 'di lavoro, ma se lasci che la gran parte della tua pagina gli punti il faro addosso, ti risolverà un sacco di problemi. Un esempio leggermente imperfetto del concetto di unicità Se chiedi a qualcuno perché hanno acquistato un Apple iPhone 4s, molti risponderanno con una sola parola ... Siri. Siri è un'app per iPhone 4S che, parlandoci, ti consente di inviare messaggi, pianificare riunioni, effettuare telefonate e altro ancora. Siri capisce quello che dici (il più delle volte), e persino capisce il contesto di ciò che hai chiesto. Quindi chiedi a qualcuno perché stanno comprando un 4s conoscono la stella: conoscono il fattore di unicità che li costringe a deporre i propri soldi per un aggiornamento dell'OS e dell'Hardware. Riesci a individuare il difetto nella pagina di destinazione qui sopra? Certo che puoi. Il cliente dell'iPhone sa che Siri è la star - il vantaggio davvero notevole - ma Apple sta cercando di riempire l'intera enchilada in un unico elemento grafico . E peggio, la vera stella viene avvistata in fondo alla pagina. Uomo Capannonico: Ma aspetta, ci sono tutte quelle altre caratteristiche! C'è la risoluzione da 8 megapixel e un obiettivo personalizzato con un'apertura f / 2.4 più ampia. C'è il chip A5 dual-core. Non dimentichiamo la registrazione video in HD a 1080p e il fatto che non sono un vero imprenditore capannonico se non possedessi almeno tre iPhone grossi come piadine! Enrico Capitanio: Stanno tutti interpretando i loro ruoli. Ma sono il cast di supporto, non la stella. Siri assume il ruolo principale qui. Siri è la ragione per cui i 4 si distinguono. E così sarà con ogni singolo iPhone che Apple produrrà in futuro: Ci sarà una stella che porterà a casa l'unicità. E ci sarà il cast di supporto. Sulla tua pagina di destinazione, la stella dovrebbe sempre ottenere il maggior copy. Il più drammatico. La maggior parte del tempo che la gente spende sulla pagina deve essere finalizzato solo a leggere/vedere la Stella. Nulla dovrebbe eclissare l'unicità del tuo prodotto. Una volta che il cliente sa perché desidera acquistare un prodotto, non sta più confrontando i telefoni: ora stanno confrontando gli iPhone. In realtà stanno rigettando l'iPhone 4, anche se è la metà del prezzo o anche meno. Qual è la tua unica ragione di vendita (UPS)? Ogni prodotto o servizio ha diverse grandi caratteristiche e vantaggi. Hai sempre avuto paura di scegliere l'unicità di quel prodotto, perché significherebbe che dovresti massacrare e sacrificare il resto, in particolare il carroponte giallo o la pressopiega ultimo modello che ti sei comprato per Natale. Tecnicamente sì, è necessario il massacro e il sacrificio, ma solo mentre ci si assicura che l'unicità abbia il ruolo di protagonista. Una volta stabiliti i ruoli, i pesi e le azioni della Star della tua landing page, è possibile riportare il resto delle caratteristiche e dei benefici per svolgere il proprio ruolo di personale di supporto. E questo è come si fa un buon film. E una buona landing page. Senza carroponti.
Tutti vogliamo che il nostro pubblico faccia qualcosa, che si tratti di iscriversi a un nuovo prodotto o scaricare un ebook. Questo è il motivo per cui esistono alcuni trucchi del mestiere che si utilizzano per creare la landing page perfetta con cui migliorare le conversioni, e quindi ottenere lead e clienti. In questo post ti darò 15 suggerimenti dettagliati, ad esempio la sintassi ideale del titolo o come progettare e posizionare il tuo invito all'azione (CTA). Ma prima, le basi. Cos'è una landing page? Come molti termini di marketing, landing page significa cose diverse per persone diverse. Alcuni pensano che sia una qualsiasi pagina del tuo sito Web che viene raggiunta da un motore di ricerca. Altri la definiscono come una pagina che cattura le informazioni dei visitatori attraverso la lead generation. Tutte queste descrizioni non sono vere. Se così fosse, qualsiasi post sul blog con una SEO decente sarebbe una landing page per Google, che quindi includerebbe così tanti risultati da rendere il termine inutile. Le pagine di destinazione (landing page) sono generatori di lead: una singola pagina che ha lo scopo di far eseguire al visitatore una singola azione. La Bibbia delle Landing Page è senza dubbio Landing Page Efficace di Luca Orlandini, che in studio teniamo sempre a portata di mano, sia il #TeamProduzione che il #TeamInboud. La potete acquistare QUI Quali sono esempi di azioni per una landing page? Su una landing page posso far fare al mio lead diverse cose, ad esempio: iscriversi a una mailing list richiedere informazioni su un mio prodotto acquistare un prodotto prenotare una demo iscriverlo ad un sito o App Devi pensare alla landing page come al punto focale nel viaggio del tuo cliente ideale per fargli intraprendere l'azione che tu desideri. Qual è lo scopo di una Landing Page? Le landing page, o pagine di destinazione esistono per promuovere una singola linea di azione: non cercano di spingere il pubblico a fare tutto ciò che potrebbe avvantaggiare il tuo business in una sola volta. Non si tratta di spiegare ogni dettaglio o insegnare nuovi concetti. I visitatori dovrebbero atterrare sulla pagina e, vedendo il contenuto, eseguire l'azione desiderata il più presto possibile. Questo significa cercare di ingannare il pubblico. Un pubblico che vuole trarre beneficio dall'azione, quindi acquistare un tuo prodotto o entrare in contatto con la tua azienda, è più importante rispetto a un numero maggiore di iscritti che non guarderanno mai più le tue cose. Qui è dove le cose si complicano perché, anche se stai solo cercando di ispirare un'azione, devi tenere conto dei diversi personas, mindframe, cognitive biases, interessi e livelli di esperienza che il tuo pubblico avrà. Non importa chi siano - se cadono nel tuo pubblico previsto tutti dovrebbero voler eseguire l'azione che stai promuovendo. È qui che entrano in gioco i 15 trucchi per le landing page. I 15 trucchi per una landing page efficace? 1 - Avere un unico scopo Una delle cose più importanti da fare quando si crea una pagina di destinazione è assicurarsi che abbia un unico scopo. Non confondere lo spettatore cercando di fargli fare più di una cosa. Se vuoi che si iscrivano alla tua mailing list, chiedi loro di inserire i loro dettagli. Se vuoi che acquistino un prodotto, vendi il prodotto. Non dividere la loro attenzione cercando di fargli fare più di una cosa. Uomo Capannone: Ma scusa Enrico, ho fatto il duro lavoro di convincerli a visitare il MIO sito web, quindi perché non capitalizzarlo mentre ho la loro attenzione? Enrico: Tre parole, mio caro amico capannonico. Fidelizzazione. Del. Pubblico. Se bombardi il visitatore con troppe CTA su una singola pagina (in particolare una landing page), l'unica cosa che faranno in modo affidabile è premere il pulsante Indietro e contribuire alla tua frequenza di rimbalzo. È lo stesso principio che sta dietro ai pop-up: potresti ottenere un numero maggiore di conversioni, ma quando l'intera pagina web è progettata per farlo in ogni caso, spingerà via più persone di quante ne hai convertite. 2 - Una Call To Action più ovvia che puoi Uno dei trucchi più evidenti per la tua landing page: assicurarti che la tua CTA sia la cosa più ovvia della pagina. Se il pubblico non la vedrà, non la cliccherà. Il metodo per farlo cambia in base al tipo di LP e all'azione promossa, ma esistono un paio di tecniche collaudate: Rendi la tua CTA un grande pulsante con testo in chiaro Usa colori contrastanti per far risaltare la CTA Metti la CTA al centro della pagina Usa le frecce (o le persone) per indicare la CTA Se si tratta di una pagina di grandi dimensioni, è possibile mettere una CTA per la propria azione su ogni lunghezza di scorrimento di una pagina intera Mostra il resto della pagina in grigio overlay se usi i pop-up Molti di questi punti sono auto-esplicativi, ma chiarirò gli ultimi due un po 'di più. Supponiamo che tu abbia una homepage (che è un esempio di landing page base). È probabile che tu voglia includere molte informazioni, immagini, video, prove sociali e così via per convincere il visitatore ad iscriversi (ehi, è la nostra azione!). Invece di avere una sola CTA Registrati nella parte superiore e inferiore della pagina, fai in modo che l'utente possa vedere uno di questi pulsanti indipendentemente da dove sono. In questo modo l'azione è sempre lì, pronta per essere attivata non appena il prospect è convinto. Ancora una volta, i pop-up non sono l'ideale per una landing page, ma se assolutamente devi averli li puoi utilizzare per attirare l'attenzione su una parte specifica dello schermo. 3 - Rimuovi tutte le azioni/opzioni non necessarie È lo stesso pensiero di attieniti ad uno scopo, uno solo. Puoi fare un ulteriore passo avanti, amico capannonico, e rimuovere tutte le altre azioni possibili. Pensala come l'altra metà dell'equazione: prima, smetti di dire al tuo pubblico di fare più di una cosa, poi limita le sue opzioni a quell'unica cosa. Yuppiechef , ad esempio, ha fatto proprio questo quando cercava di ottimizzare le prestazioni della pagina di destinazione del servizio di registro di nozze. Utilizzando Visual Website Optimizer (che ha anche pubblicato il case study Yuppiechef ), hanno testato il tasso di conversione della loro pagina di destinazione se fosse stata rimossa la barra di navigazione. Solamente questo ha aumentato il loro tasso di conversione del 100%. Sebbene non sia necessario rimuovere letteralmente ogni opzione, è senz'altro opportuno valutare il valore di ogni singola opportunità di azione nelle pagine di destinazione e considerare se valga la pena tenerla. Se non hanno almeno lo stesso valore dello scopo della pagina di destinazione principale, sashay away. 4- Usa i video I video sono un modo fantastico per promuovere una determinata azione fornendo al contempo informazioni aggiuntive, persuadendo, fornendo social proof e altro in un formato facile da visualizzare. Sono anche criminalmente sottoutilizzati, o utilizzati male. Sto parlando proprio con te, amico capannonico che hai speso 5000€ per far volare un drone sopra il tuo capannone di cemento indistinguibile dagli altri 50 capannoni di cemento della Zona Industriale Capannonica. In uno studio di oltre 1.000 LP , Crayon ha scoperto che solo il 14% delle aziende utilizza contenuti video. Considerando che i video hanno dimostrato di migliorare i tassi di conversione fino all'80% , il risultato è tristemente eloquente. La mancanza di contenuti video è probabilmente dovuta alla difficoltà di bilanciare le loro funzioni con la loro distrazione. Quando li usi su una pagina di destinazione devi essere molto attento e assicurarti che si adattino al flusso della pagina piuttosto che impedire al pubblico di intraprendere l'azione che desideri. Ted Vrountas ha scritto un'eccellente ripartizione degli esempi di pagine di atterraggio video e quello che fanno (e non fanno) bene. Per riassumere alcuni punti chiave; Mostra direttamente il prodotto / l'azione che stai promuovendo Usa diverse schermate se puoi Spiega e dimostra quale sarà l'azione desiderata Avere un CTA alla fine del video corrispondente a quella della LP Cerca di evitare contenuti che distraggono o fuorvianti (ad esempio, animazioni irrilevanti, voli di drone sui capannoni) Avere un evidente pulsante play per mostrare che si tratta di un video immediatamente Tenerlo breve e dolce - meglio una dimostrazione di 2 minuti, che una presentazione di 10 minuti 5- Fornisci delle Social Proof La prova sociale è potente e diffusa. Mostrare al pubblico ciò che gli altri pensano di te aiuta a rassicurarli che la tua azione è quella giusta da intraprendere. Che si tratti della recensione di una celebrità, un marchio di grandi dimensioni che sia anche un cliente o semplicemente una collezione di utenti attuali, la dimostrazione di prove sociali è un metodo collaudato per aumentare i tassi di conversione. Tuttavia, questo non vuol dire che ogni pagina di destinazione ne abbia bisogno. Questo perché la prova sociale è meno utile quando si tratta di servizi come Amazon , Crunchyroll e Postmates . Le aziende che servono come mercati (per prodotti o contenuti online) o per promuovere altri servizi guadagnano di più saltando direttamente nel vivo della loro offerta piuttosto che fornire un commento di supporto. Vale la pena notare, tuttavia, che queste sono anche delle eccezioni a molte di queste best practice sulla landing page. Ad esempio, un marketplace vuole fornire quante più CTA possibili sulla sua pagina di atterraggio principale (home) per mostrare la varietà di beni o servizi offerti. 6- Il marchio dovrebbe essere immediatamente visibile Anche se non tutte le homepage necessitano di social proof, ogni esempio che abbiamo esaminato aveva i suoi elementi di branding immediatamente visibili. Indipendentemente dal fatto di mostrare il nome del marchio, il logo o un altro elemento di branding, le pagine di destinazione sono una grande opportunità per creare un riconoscimento del marchio con il pubblico e renderlo più memorabile in futuro. Se le persone ti riconoscono e ti ricordano, è più probabile che tornino e interagiscano ulteriormente, magari acquistando un altro prodotto o indirizzandoti ai loro amici. Non è difficile e distrae poco. Tutto ciò che di solito devi fare è includere il nome e / o il logo del tuo marchio nella parte superiore della pagina. Come nota rapida, vale la pena considerare se rendere i tuoi elementi di branding un link alla tua home page. Da un lato, questo dà al pubblico la possibilità di familiarizzare ulteriormente con te e di agire più direttamente. Tuttavia, non vale sempre la pena dare l'opzione extra. Ricorda: se la navigazione verso la tua homepage non è più preziosa dello scopo della LP, potrebbe valere la pena togliere quell'opzione. Per non parlare del fatto che non hanno bisogno di un link alla tua home page se sono già su di essa - gli darai solo una possibilità in più di perdere interesse. 7 - Offri una demo (dove possibile) Anche se non è sempre pertinente, offrire una demo è un ottimo modo per far interagire il pubblico e calmare le paure che hanno. Ciò è fondamentale, poiché le pagine di destinazione che richiedono un video dimostrativo (o un'offerta) spesso si trovano in un punto importante del buyer journey. Le demo sono utilizzate al meglio quando il tuo pubblico ha capito un po' cosa stai offrendo (un servizio, un software, un prodotto SaaS, ecc.) sa quali sono i vantaggi generali. La demo aiuta a chiarire ogni dubbio su come funziona il prodotto, su cosa fa e così via. Ancora una volta, non tutte le pagine di destinazione devono offrire una demo, ma fornire l'opportunità di prenotarne una sulla homepage di un prodotto o accanto al pulsante Crea un account può davvero fare miracoli per il tasso di conversione. 8 - Mostra le informazioni di contatto Nonostante questo punto neutralizzi la pratica del focus su una cosa spiegata prima, vale comunque la pena includere alcuni dettagli di contatto sulla pagina di destinazione, anche se sono piccoli e nascosti in fondo in caratteri più piccoli. Sì, la tua pagina di destinazione è progettata per soddisfare uno scopo, non per convincere la gente a fare X e poi chattare con noi. Tuttavia, entrare in contatto con la tua azienda è quasi sempre un buon segno. Ehi, l'azienda esiste e non è uno scam! Lo so, caro amico capannonico, che vuoi che le persone siano curiose del tuo marchio e di ciò che può offrire. Vuoi che il tuo pubblico abbia un'esperienza diretta con il tuo team perché questo significa che è più probabile che ti ricordino. Ciò è particolarmente vero se i servizi di assistenza clienti sono all'altezza del compito. Aiuta anche a limitare le paure e / o la confusione del pubblico. Pensaci: se sei interessato a un servizio in abbonamento ma non sei sicuro dei dettagli di consegna, ci penseresti seriamente prima di attivarlo. Per avere queste informazioni extra hai bisogno delle informazioni di contatto del marchio sotto (o anche sopra) la landing. Certo, è meglio avere una pagina di destinazione che risponda a tutte le domande e le paure del pubblico senza la necessità di contattarti, ma questa è un'altra best practice del dare informazioni di contatto. Se ricevi un sacco di domande sull'offerta di una determinata landing page, dovresti cambiare la pagina e migliorarla. 9 - Rimuovi i fattori di rischio Mentre siamo sull'argomento dei fattori di rischio, vale la pena dedicare del tempo a pensare alla tua pagina di destinazione per esaminare come può interessare oppure confondere uno spettatore. Dovremmo lavorare per sedare i sentimenti di paura prima che si radichino e spaventino lo spettatore. Ad esempio, alcuni fattori di rischio comuni che possono essere risolti con un minimo di informazioni sono: Contenuto dell'offerta Cosa deve fare lo spettatore Punti di prezzo Benefici Prova sociale Orizzonte temporale Questi fattori cambieranno a seconda della pagina di destinazione e dell'offerta, ma la teoria è la stessa per tutti. Fornire informazioni sufficienti per soddisfare i rischi percepiti, in quanto la maggior parte degli spettatori non agirà se spaventata. 10 - + 500 parole Hai bisogno di informazioni sufficienti su una pagina di destinazione per promuovere e spiegare ciò che vuoi che lo spettatore faccia. Anche se è preferibile assicurarsi che sappiano tutto in anticipo, dovresti sempre prepararti ad ogni evenienza. Ad esempio, supponiamo che tu voglia promuovere un prodotto specifico. Scrivi un post di Facebook con una buona foto e una breve descrizione, insieme a qualsiasi offerta attualmente disponibile, abbinala a un post del blog e mandala alla tua mailing list: tutto questo con un collegamento alla landing page. Nonostante tutti questi collegamenti e il fatto che siano circondati dalle informazioni pertinenti, non è possibile garantire che tutti coloro che fanno clic conoscano tutto ciò che desiderano o di cui hanno bisogno prima che prendano una decisione definitiva. Se un utente legge tutto prima di andare alla landing page o semplicemente vede una foto che gli piace e fa clic su di essa, è necessario fornire tutte le informazioni necessarie per consentire loro di prendere una decisione informata. In quanto tale, è raro che una buona pagina di destinazione contenga meno di 500 parole. Non vi è alcun limite per il conteggio delle parole, ma non si dice mai di no ad un altro waffle oltre il primo. Usa 500 parole come una linea guida minima approssimativa, copri tutto ciò che devono sapere i tuoi utenti mentre promuovi l'azione che vuoi che facciano, ed eventualmente implementa in seguito. 11 - Usa un linguaggio semplice Un altro errore facile da fare è usare un linguaggio che risulta troppo complicato per leggere e comprendere facilmente. Più è difficile per gli spettatori ottenere le informazioni di cui hanno bisogno, più è probabile che facciano clic in alto a destra e sashay away. È ancora un'altra prova alla metodologia di rendere il più semplice possibile l'invito all'azione e perché dovrebbero farla. Più difficile è vederlo, peggiore sarà il tuo tasso di conversione. Per quanto riguarda alcuni suggerimenti generali: Semplifica le tue parole Usa frasi brevi Evita le frasi passive 12 - Metti alla prova il tuo flusso di visitatori Questa best practice è forse la migliore. Se non esegui il test del flusso di visitatori sulla landing page, come puoi essere sicuro che un nuovo visitatore seguirà la tua logica? Innanzitutto, prendi nota di tutti i link che portano alla LP. Considera il contesto di questi collegamenti, quali sono le informazioni circostanti, quanto è specifico ed esperto il tuo pubblico e se vuoi prendere in considerazione coloro che incappano attraverso la pagina o il link senza prima leggere dell'argomento. Quindi, avvia la landing page. Con le note sul tuo pubblico, pensa a quanto è ovvia la tua CTA e dove sono inizialmente i tuoi occhi. Prova ad immaginare i movimenti di un osservatore e la progressione logica, insieme a qualsiasi punto in cui potrebbero esitare o porsi una domanda. Questi punti di attrito sono le cose che hai bisogno di appianare. Se scopri che la CTA non è la prima cosa su cui punti gli occhi, la grafica della pagina o della CTA deve cambiare. Se ti fermi per fare domande importanti o se non vuoi informazioni, è il momento di aggiungerlo al copy, ma senza distogliere l'attenzione dalla CTA principale. 13 - Crea più landing page Le landing page non sono limitate alle home page o alle descrizioni dei prodotti. Infatti, più pagine di destinazione è possibile creare per scopi diversi, meglio è. Non credetemi: Krista Bunskoek di Wishpond ha dimostrato che i siti con oltre 30 landing ottengono sette volte il vantaggio di quelli con solo 10. Se un'azione è abbastanza importante per il tuo pubblico, creaci una landing. Questo non è solo un vantaggio in termini di avere cose da promuovere nei propri contenuti -ma offre alla tua squadra una libreria di landing approvate da cui attingere in quasi tutte le situazioni. Sia che si tratti di conversazioni casuali, assistenza clienti o di una nuova campagna, avere pagine di destinazione specifiche è sempre una buona cosa. 14 - Segmenta le landing per utente e fonte di traffico Se vuoi portare le tue landing page ad uno step successivo, prendi in considerazione la creazione di più LP con lo stesso scopo ma rivolte a personas differenti. Questo ti consente quindi di segmentare il tuo flusso e le sorgenti di traffico per inviare personas diverse a LP specializzate. Uomo Capannonico: Ah, Enrico, credo di aver capito! Quindi se io aggiorno il mio servizio, manderò un'email a TUTTA la mia mailing list tirata fuori fresca fresca dal gestionale delle fatture per fargli conoscere nuove funzionalità con un link alla LP che le promuove! Enrico: Si, uomo capannonico, tuttavia non tutta la tua mailing list sta già utilizzando il servizio in generale. Uomo Capannonico: Ah, e allora cosa bisogna fare? Enrico: La soluzione? Invia ai non utenti il link a una pagina di destinazione che promuove il servizio in generale. Evidenzia gli aggiornamenti insieme alle funzioni più potenti / comunemente utilizzate per mostrare tutto ciò che il tuo servizio ha da offrire. Quindi, invece di inviare gli utenti correnti alla stessa pagina di destinazione generica, valuta di spingerli verso una pagina di destinazione orientata a promuovere un piano a pagamento più elevato utilizzando alcuni dei vantaggi delle nuove funzionalità. In questo modo stai incoraggiando nuove iscrizioni e promuovi anche aggiornamenti per il tuo pubblico esistente. Basta una LP in più e una piccola segmentazione. 15 - Considera le nove formule principali per le startup Tutti sanno che i titoli dei giornali sono importanti. Dopotutto, creare un buon titolo anziché accontentarsi di uno generico o cattivo può far variare il traffico fino al 500%. Lo stesso vale per le landing pages. Solo perché stai creando una pagina per promuovere un singolo tipo di azione non significa che puoi dedicare meno attenzione al titolo rispetto ai post del blog e ad altri contenuti. Anzi, è necessario impegnarsi per affinare e perfezionare il titolo più del solito, in quanto queste sono le pagine che saranno responsabili della maggior parte delle conversioni. Per fortuna, il lavoro è già stato fatto in parte. Dopo aver analizzato il copy di 87 landing page di startup qui a Process Street, Ben Brandall ha scoperto che le formule dei loro titoli si dividevano in una delle nove categorie: [Software] per [target] Il modo [superlativo] per [obiettivo] [Imperativo] [vantaggio] Meglio [scopo] [Software] che [beneficio] [Beneficiare]. [Beneficiare] [Benefit] senza [inconveniente] [Domanda] [Scopo] Evaluate Faster! Faster, ho detto! Ovvero: Crea e aggiorna le pagine di destinazione man mano che cresci. Le pagine di destinazione non sono statiche: non puoi lasciarle così come sono e aspettarti che eseguano qualcosa perché peggiorano nel tempo. Per non parlare del fatto che anche le migliori pagine di destinazione possono migliorare il loro gioco attraverso il miglioramento continuo. Sia che tu provi un nuovo titolo, aggiorni il copy, ridisegni completamente la pagina o collaudi una delle best practice per landing page menzionate sopra, ci sono centinaia (se non migliaia) di modi in cui puoi cambiare, testare e migliorare le tue pagine di destinazione . Tutto ciò che resta da fare è cominciare e provare, provare, provare!
Se riesci a strutturare una landing page in maniera efficiente, riesci a guadagnare grazie al web. Forse può sembrare una banalità ma è proprio il punto centrale. Non vogliamo certamente sostituirci all’ottimo libro di Luca Orlandini, Landing page efficace ma, piuttosto, andare ad identificare quali sono gli elementi su cui devi cominciare a lavorare subito per migliorare le performance delle tue landing page. Innanzitutto cosa sono le landing page di un sito? Se vuoi approfondire il tema, abbiamo scritto un post del blog che parla delle landing page, ma se vuoi correre spedito verso la comprensione sul come strutturarne una, ci limitiamo a dire che le landing page sono le reti che catturano i pesci nell’oceano del traffico che passa sul tuo sito web ed è lo strumento principale a disposizione di un’azienda per trovare nuovi contatti su web. Le pagine di atterraggio hanno uno scopo: portare qualcuno a fare qualcosa che tu vuoi egli faccia, compilare un form, scaricare qualcosa, creare un account, telefonare ad un numero… E quindi si capisce perché la struttura della landing page sia uno dei punti chiave in una metodologia Inbound marketing (volta ad acquisire contatti, segmentarli in base agli interessi e alimentarli finché non vengono trasformati in clienti). Ci sono 3 regole d’oro da rispettare quando si struttura una landing page: Spiega ai visitatori esattamente quello che offri a loro. Non devono avere dubbi e devono capirlo in fretta. Deve essere chiaro e facile da capire. Spiega ai visitatori perché non possono vivere senza quello che stai proponendo loro. Devi far loro desiderare di averlo, perché se non lo desiderano se ne andranno senza aver compilato un form. Spiega ai visitatori cosa devono fare per ottenerlo. In modo comprensibile e lineare, a prova di u-tonto. Una volta che sei in linea con la tua pagina di atterraggio devi capire come funziona, per intervenire e migliorarla continuamente. Ci sono due metriche fondamentali associate alle tua landing page. a. Traccia le origini dei visitatori, per capire da dove arrivano tutti i visitatori e, soprattutto, quelli che decidono di compilare il form. In questo modo, se hai campagna Facebook ADS, Google Adwords o altro attivo, riesci a monitorare il costo per contatto da ogni segmento di campagna. b. Monitora la frequenza di conversione, ovvero ogni quanti visitatori ti arriva un lead, in moda da riuscire a capire da risalire dal costo a contatto al costo per lead. Per questi punti esiste Hubspot CRM che consente, oltre alla creazione delle landing page, anche di monitorare tutte le sue performance. Come strutturare una landing page Quali sono gli elementi primari da prendere in esame, sui quali lavorare e, successivamente, testare, quando si crea una landing page? Gli elementi della struttura della landing page Passiamo ora ad esaminare ogni elemento necessario per strutturare una landing page. Ulteriori approfondimenti sono indicati durante i punti. 1. Call to Action - inviti all’azione - per spingere verso la compilazione Quello che guida la compilazione, ovvero, l’invito all’azione è forse il primo elemento da prendere in considerazione. Quello generalmente si trova su un post di un blog che guida verso la landing page o all’inizio del form da compilare. Parlando della landing page, ci focalizziamo ovviamente sull’invito all’azione che si trova nella pagina. Quando si passa da inviti generici (compila il form per una strategia personalizzata) ad inviti che già introducono al vantaggio che si può ottenere (inizia ora a costruire una strategia personalizzata per guadagnare di più), in linea generale si può dire che il tasso di click o di compilazione cresce. Va sicuramente messo all’inizio form per invitare le persone a compilare, come pure sul pulsante da cliccare per fare “invio” (dove, ovviamente, la parola “invio” funziona molto meno di “inizia ora a guadagnare di più”). Per ulteriori approfondimenti ti invitiamo a leggere il nostro articolo sull'importanza delle CTA nelle landing page. 2. Navigazione Il secondo elemento è la possibilità di navigare il resto del sito o di uscire dalla pagina. Se non c’è il menu per navigare nel resto del sito è più facile che il visitatore si concentri sul contenuto della pagina. Quindi non dovreste inserire il menù o la possibilità di girovagare in altri lidi del web. Tenete lì le persone. E’ anche vero che inserire la landing page in un contesto più ampio di informazioni, potrebbe dare credibilità a chi propone l’offerta… e quindi, bisognerebbe anche testare il contrario (per quanto resti valida, in linea generale, la prima opzione, quella di non inserire il menù e altri alimenti per navigare il sito). 3. Copy Essere chiari, essere brevi e articolare in modo completo il valore per il visitatore, in modo che queste tre cose si riescano a percepire in 3 secondi, ti obbliga a rifuggire la complessità. La struttura di una landing, generalmente, è composta da un titolo, una introduzione, un punto elenco e una conclusione, con una CTA sul form, oltre ad una immagine o qualcosa che mi dia un’anteprima di quello che mi porto a casa compilando il form. Puoi inoltre usare tecniche pensare a tecniche di copywriting persuasivo per la landing page, in modo da cercare di convertire il semplice visitatore in un lead. 4. Immagini e anteprima Le immagini e altri contenuti di anteprima mostrano al visitatore qualcosa di quello che sarebbe suo semplicemente compilando il form. Inutile dire che qui si deve mettere qualcosa di importante ma non la cosa più importante che offrirai a quelli che diventeranno contatti del tuo database. Dovrebbe essere qualcosa che genera un impatto profondo sul desiderio del tuo prospect, per spingerlo verso la compilazione. I contenuti che proponi dovrebbero avere una sostanza, essere una parte della tua offerta e dare agli utenti la sicurezza che quello che riceveranno è quello che si aspettano. 5. Form Qui è determinate commisurare la quantità di informazioni che chiedi con il valore che ti appresti a dare. A volte non puoi andare oltre a nome, cognome ed email. Altre volte puoi aggiungere il telefono e informazioni sul ruolo. Altre ancora molto di più. Tutto dipende da cosa stai dando e quanto importante è per i tuoi prospect. Di base tieni presente che più aumenti i campi, più riduci la possibilità di farlo compilare. Quindi diventa un elemento da soppesare con attenzione. 6. Altra CtA Oltre alla Call to Action che fa accedere all’offerta, sarebbe sempre utile pensare a una CTA alternativa per chi non vuole compilare il form. Non deve - ovviamente - essere in concorrenza con la CTA principale e deve dare al visitatore una via d’uscita secondaria, verso un valore differente che non sia in conflitto con la principale. Si deve fare attenzione a posizionarla come alternativa e secondaria rispetto alla principale, sia graficamente, sia a livello di posizione che di copy, pena il rischio di invalidare il percorso ad imbuto che stai studiando per far compilare il form in quella landing page. 7. Velocità di caricamento Le landing page che si caricano velocemente convertono più visitatori. Quando si va a pianificare la struttura della landing page, prendete in esame questo aspetto prima di infarcirla di immagini, di javascript ed effetti di tutti i colori. Tieni la il tempo di caricamento sotto i tre secondi per evitare che le persone chiudano la pagina e neppure comincino a leggere la tua offerta. Il 40% dei visitatori abbandona una pagina dopo i 3 secondi e l’80% non ritornerà mai più. Il CMS con cui strutturi la tua landing è di fondamentale importanza per il caricamento della stessa. Hubspot in questo senso è una delle migliori piattaforme per quanto riguarda la velocità di caricamento, consentendo inoltre anche l'inserimento dei contatti grazie alle sue funzionalità CRM. 8. Pagina di ringraziamento / Thank-you page Cosa succede dopo aver creato la landing page, essere andati in linea e cominciato portar a casa lead? Che i visitatori che compilano il form vanno finire su un’altra pagina, dove generalmente, accedono all’offerta. La pagina dopo il form, quella di cui si parla molto meno quando si spiega come creare una landing page, è la thank you page, la pagina di ringraziamento. E quando crei una landing page devi pensare anche alla struttura della thank you page, altrimenti lasci le cose a metà. Non devi usare la stessa thank-you page per ogni offerta e non devi dimenticarti di inserire delle informazioni su cosa vorresti facessero poi i visitatori. Quindi: Fornisci al lead il materiale per il quale ha compilato il form. Rimetti il menù di navigazione per permettergli di andare a scoprire altre pagine del tuo sito. Fornisci altri percorsi che il lead, a questo punto, può seguire. Metti una CTA per proporgli qualcos’altro di importante.