Vendere su Amazon, indubbiamente il più grande ed importante negozio online, è un'opzione che prima o poi le aziende considerano (o dovrebbero considerare) se già hanno attivato un sistema di e-commerce. A chi non è mai capitato di voler vendere non solo attraverso il proprio sito e-commerce, ma anche attraverso marketplace? In molti si chiedono se è effettivamente vantaggioso utilizzare questo colosso per far conoscere il proprio brand online. La risposta è: sì. Come? Vediamolo insieme partendo dai vantaggi che Amazon comporta. I vantaggi di vendere su Amazon I vantaggi di vendere sui marketplace, in particolare su quello di Amazon, sono numerosi: prenderemo in considerazione i cinque principali, per darti un'idea di base. 1. Guadagni di più Vendendo su un qualsiasi marketplace (ce ne sono altri oltre Amazon: Ebay, Alibaba e anche Facebook, per citare i più importanti), apri il tuo negozio a un pubblico molto più vasto. Amazon conta circa 100 milioni di utenti Prime in tutto il mondo. Vendendo su Amazon puoi raggiungere decine di milioni di clienti, rendendo i tuoi prodotti più facili da trovare, e di conseguenza acquistare. Per fare un esempio pratico: se decidi di aprire la tua attività all'interno di un grande e famoso centro commerciale, è chiaro che la tua vetrina sarà sotto lo sguardo incuriosito di molte persone, molte più che aprendo un negozio in un paese di 1000 abitanti. 2. Sei protetto dalle frodi Amazon mette a disposizione di tutti una serie di sistemi di sicurezza e misure per il rilevamento delle frodi che proteggono le aziende e gli utenti da possibili illeciti. Può decisamente essere considerata una piattaforma affidabile, grazie alla sua più che ventennale esperienza nel mondo dell'e-commerce. 3. Vendi in UE Con un solo account puoi raggiungere i clienti su cinque mercati europei, Amazon.it, Amazon.co.uk, Amazon.de, Amazon.fr e Amazon.es, gestendo le tue offerte in questa vasta area. Considerando che Amazon propone più di 20 categorie di prodotti disponibili, hai la possibilità di realizzare elevati volumi di vendite anche nel solo territorio Europeo. 4. Abbatti i costi Volendo raggiungere lo stesso pubblico con uno o più negozi, i costi promozionali richiederebbero un budget non alla portata di tutti. Un altro fattore di risparmio, è la logistica: Amazon offre un servizio di logistica che consente anche alle aziende più piccole di non dover gestire contratti con spedizionieri per coprire tutte le aree geografiche. Con il servizio di Amazon, puoi inviare i tuoi articoli al centro logistico che verranno poi spediti al momento dell'acquisto. Altra punto a favore della Logistica di Amazon: i tuoi articoli saranno disponibili per la consegna gratuita per gli abbonati Amazon Prime. 5. Risparmi tempo Grazie alla procedura - piuttosto semplice - di vendita Amazon, la tua impresa ha la possibilità di crescere impiegando una quantità di tempo che può essere minore rispetto a quella necessaria con un normale negozio fisico. Riceverai inoltre un'assistenza a te dedicata e avrai a disposizione sia il suo e-commerce, sia tutti gli strumenti e le opzioni di personalizzazione disponibili. Più passa il tempo e più grande diventa il numero di persone che acquista online. Muoversi oggi, sebbene il mercato dell’online sia già affollato, consente di trovarsi in vantaggio rispetto a chi resta ancorato alle vecchie logiche del commercio. Come diventare un venditore Amazon Decidi cosa vuoi (e cosa puoi) vendere È importante sapere che esistono categorie che necessitano l'approvazione alla vendita e che possono essere aggiunte all'inventario solo previa specifica autorizzazione di Amazon e che sono i rivenditori professionali possono richiedere. Perché queste restrizioni? Semplice: l'accesso a queste categorie è limitato per riuscire a garantire gli standard di qualità dei prodotti venduti e dell'inventario. Tutto questo per proteggere e creare fiducia nei clienti Amazon nell'acquisto di prodotti di qualsiasi categoria. Amazon offre poi oltre 20 categorie che non richiedono alcuna approvazione preventiva alla vendita: abbigliamento, alimentari, auto e moto, informatica ed elettrodomestici, tra le più importanti. Seleziona il tuo piano di vendita Distinguiamo fin da subito le tipologie di venditore Amazon. Ci sono quelli che pensano di realizzare un numero minore di 40 vendite al mese (Account di Base) e chi al contrario ritiene di realizzarne più di 40 al mese (Account Pro). Vediamo nel dettaglio le differenze tra questi due tipi di Account. Se parti da zero, soprattutto se sei alle prime armi con la vendita online, il mio consiglio è quello di cominciare a prendere dimestichezza attraverso l’Account Amazon Base. Il concetto è maturare esperienza: comincia con inserire nell’inventario i tuoi primi prodotti e a crearne le schede. Il piano tariffario degli Account Base di Amazon prevede tre tariffe: commissione di chiusura fissa: una commissione fissa che Amazon applica su ogni vendita (soggetta a una tariffa pari a 0,99 euro); commissione per segnalazione: è una commissione variabile che Amazon applica a seconda della categoria dell’articolo per la segnalazione del prodotto; commissione variabile di chiusura: quando si tratta di libri, musica, video e DVD, accanto a quella di segnalazione, Amazon applica anche una commissione variabile di vendita. Limiti dell'account base: Con l’Account Base non potrai accedere alla Buy Box; L’ Account Base ha varie limitazioni sulle sponsorizzazioni dei prodotti ed eventuali modifiche alle schede prodotto; Presenta meno funzionalità rispetto all’Account Pro. Invece, se il tuo obbiettivo è di vendere “seriamente” su Amazon, dovresti prendere in considerazione la registrazione come venditore Amazon Pro. Il piano tariffario degli Account Pro prevede: quota di abbonamento mensile: quota fissa che ogni venditore Pro di Amazon deve pagare come quota minima di 39,00 euro al mese; commissione per segnalazione: è una commissione variabile, a seconda della categoria del prodotto, che Amazon applica sul prodotto venduto per la segnalazione all’acquirente; commissione variabile di chiusura: è una commissione variabile applicata da Amazon sui prodotti cosiddetti Media: libri, musica, video e DVD. Per quanto riguarda la commissione per segnalazione e la commissione variabile di chiusura, suggerisco di fare direttamente riferimento al sito di Amazon. Dopo la registrazione Se la registrazione al marketplace risulta semplice, diventare un vero e proprio Venditore Amazon richiede qualche sforzo in più. Chiunque (quasi), può diventare venditore: il solo aprire un account non significa necessariamente che stai vendendo. Toglietevi dalla testa di poter far tutto in velocità e soprattutto da soli; non funziona così. Elenchiamo alcuni aspetti che un buon venditore Amazon dovrebbe possedere: L’esperienza nelle vendite (che non deve essere a tutti i costi l’esperienza online) Trova qualcuno che possa aiutarti. Nessuno di noi può far tutto e se dice il contrario, probabilmente non lo farà poi così bene. Impara tu stesso e contemporaneamente impara a delegare. In questo campo conta l’esperienza effettiva – un po’ come il primo lavoro. Quanto tempo è passato prima di riuscire a dire “ Sò quello che sto facendo. Sono esperto “. Ci vorrà del tempo per ingranare. Sia per te che per i tuoi collaboratori. Sai fare i conti? Sei sicuro di riuscire a stimare quanto davvero rende, a livello economico, un singolo prodotto? Molti falliscono perché confondono profitto, IVA a credito, IVA a debito, fatturato, costi di logistica e di magazzino, ecc. La negoziazione La negoziazione è in pratica ottenere il prezzo e le condizioni migliori dei prodotti che andrai poi ad acquistare dai fornitori. Naturalmente la negoziazione è legata all’informazione e all’esperienza che possiedi su concorrenza, prodotti e la tua categoria di vendita. Importante: su Amazon la battaglia principale si combatte sul prezzo, ricordiamocelo. La voglia di migliorare Immagino che per molti possa risultare difficile ma per essere un venditore di successo c'è bisogno di un po’ di sana umiltà. Il fatto è che non ci si improvvisa. Insomma, studia. Segui i trends e le abitudini di acquisto Sfrutta le mode. Comprendi le stagionalità di vendita e di approvvigionamento. E soprattutto, ricorda che devi capire le dinamiche e le abitudini degli acquirenti on-line, molto diverse da quelle degli utenti che visita un negozio fisico. Vendere su Amazon è molto più complesso del “caricare prodotti” sulla piattaforma e rimanere pacificamente seduti ad aspettare che qualcuno acquisti. Quindi: mettiti a tavolino, valuta e pianifica la tua strategia nel dettaglio, studia e poi …inizia a vendere!
Shopify è una delle migliori piattaforme che attualmente il mercato propone per creare siti e-commerce. Sia che tu abbia un prodotto della tua azienda o voglia vendere prodotti di altri tramite dropshipping, Shopify ti permette di creare un negozio online, vendere e ricevere pagamenti dandoti allo stesso tempo garanzia di stabilità, performance e sicurezza. Nei 10 anni in cui mi occupo di ecommerce sono cambiate molte cose: prima utilizzavamo principalmente PrestaShop, ma da due anni siamo partner ufficiali Shopify per il mercato italiano, abbiamo sviluppato decine di applicativi e template personalizzati per i nostri clienti. In questo articolo scoprirai cos’è Shopify, come funziona la piattaforma di e-commerce, come fare dropshipping, i costi mensili da sostenere e come ottenere una prova gratuita di 14 giorni. Perché scegliere Shopify per il tuo e-commerce? Quali sono le differenze principali con altri software, come ad esempio WooCommerce? Come si può fare e-commerce in Italia? Tutto questo lo scoprirai leggendo questa recensione e scaricando la nostra guida gratuita sull'introduzione a Shopify. Shopify: perché è considerata la migliore piattaforma per fare e-commerce online? Una delle vie più semplice per aprire un negozio online è utilizzare la piattaforma SaaS Shopify. Lanciato nel 2004 e partito come negozio online che vendeva articoli sportivi, è ora il fornitore della piattaforma più utilizzata al mondo per fare e-commerce. Oltre ad essere la più conosciuta è sicuramente la più user-friendly, e la migliore in termini tecnici, per chiunque voglia aprire la propria attività di e-commerce e vendere prodotti online. Dal principiante all'esperto, la scelta migliore è senza dubbio scegliere Shopify come software per avere un negozio online di successo e un business scalabile e performante. In fondo all’articolo ti darò delle dritte per vendere prodotti in dropshipping tramite questa piattaforma. Il Boom Dell’e-commerce Online con Shopify Il boom del business dell’e-commerce tramite Shopify, sopratutto in Italia, sta avvenendo nel 2019. Sempre più persone stanno abbandonando vecchie soluzioni open source e scelgono questa piattaforma per guadagnare online e sviluppare il proprio business. Data la semplicità di questa piattaforma e-commerce e la possibilità di fare dropshipping, sempre più persone senza alcuna conoscenza di programmazione possono aprire il proprio store online e vendere prodotti. Con Shopify puoi aprire il tuo e-commerce oggi stesso, inserire le immagini dei prodotti e i prezzi e promuoverli su Facebook e Instagram per vedere i primi ordini e soldi arrivare direttamente nel tuo conto PayPal o Stripe (carte di credito). Shopify offre una prova gratis di 14 giorni per ogni negozio. SHOPIFY GRATIS PER 14 GIORNI Durante questi 14 giorni potrai utilizzare la piattaforma completamente gratis e potrai testare e vendere prodotti fisici o digitali fin da subito. Potrai sperimentare i vari temi, provare le app dallo store, provare i metodi di pagamento e analizzare gli altri aspetti di Shopify. In seguito, potrai decidere se questo modello di business fa per te oppure se abbandonare l’idea di vendere prodotti online. Non tutti scelgono Shopify come piattaforma per vendere online. La ragione primaria? Sono spaventati dal costo dei 29$ al mese. Queste persone preferiscono scegliere strumenti gratis quali WordPress unito al plugin WooCommerce che si paga una tantum. Una scelta secondo me sbagliata. Come mai è una scelta migliore utilizzare Shopify anziché altre piattaforme “gratis” come WordPress e WooCommerce? Cos'è e come funziona Shopify Come puoi vedere nel loro sito ufficiale, Shopify ti permette di avere un vero e proprio negozio online senza che tu debba avere conoscenze di programmazione o web design. Tutto quello che dovrai fare sarà solamente collegare il dominio alla piattaforma, scegliere il tema del tuo negozio e cominciare a inserire le immagini dei tuoi prodotti, sceglierne il prezzo e cominciare a vendere per ricevere soldi sul tuo conto PayPal o Stripe. I Costi di Shopify I costi e prezzi mensili si dividono in tre fasce: Basic Shopify per 29$ al mese (circa 25€) Shopify per 79$ al mese (circa 68€) Advanced Shopify per 299$ al mese (circa 257€) Per iniziare puoi provarlo gratis cliccando su questo link e vedere subito tutte le funzionalità. In seguito potrai decidere continuare a vendere o disdire e chiudere il negozio online senza nessun costo aggiuntivo. Tutte le funzionalità che troverai nel piano Basic saranno sufficienti per avere un negozio funzionante al 100%. Avrai tutto quello di cui avrai bisogno per vendere, promuovere, creare offerte e installare app presente nello Shopify store. Quando sarai pronto e avrai necessità di migliorare lo store aggiungendo nuove funzionalità (come ad esempio le reportistiche avanzate o i buoni regalo) potrai senza problemi scalare ad un piano superiore. Naturalmente, più alto il piano, meno si pagherà di commissioni a Shopify. Se per esempio sceglierai il piano “Shopify” a 79$ dollari al mese avrai una commissione dell’1%, anziché del 2% su ogni vendita. Per vedere i dettagli e le differenze di ogni piano puoi cliccare qui. Dove Trovare Il Trial Di 14 Giorni Per Una Prova Gratis Shopify gratis puoi trovarlo cliccando qui o nel bottone che vedi qui sotto: Durante i 14 giorni potrai avere tutte le funzionalità disponibili per creare il tuo negozio online. Sarai in grado di installare e testare i temi, plugin e cominciare a vendere per vedere il processo di ricevimento soldi e gestione degli ordini. Alla scadenza dei 14 giorni gratis riceverai un messaggio per scegliere con quale abbonamento intendi proseguire oppure di cancellare l'iscrizione. Come ho già detto, il piano “Shopify Basic” è più che sufficiente per iniziare con il tuo sito e-commerce. Quando incrementerai le tue vendite potresti pensare di passare al piano successivo per 79$ al mese per risparmiare sulle commissioni. Come Creare un e-commerce Con Shopify? Creare un e-commerce di successo può essere una sfida se non si hanno delle conoscenze di web marketing alle spalle. Ora ti racconterò la storia di Luca, nostro cliente. Come agenzia che lavora nell'ecommerce da 10 anni, e personalmente avendo io gestito e lanciato più di 30 e-commerce negli ultimi 5 anni, abbiamo a vedere i primi ordini dopo qualche giorno. E quando abbiamo iniziato a collegare lo store con Amazon e Ebay, siamo riusciti ad arrivare dopo tre mesi a più di 2000 € al mese di vendite. Tutto così facile? No. Luca aveva innanzitutto molti prodotti complementari in modo da formare un'offerta, aveva avere una struttura in grado di gestire le spedizioni in tempi rapidi e sopratutto un customer service attivo. Come abbiamo fatto? Te lo spiego in breve. In un giorno io e Luca abbiamo: Scelto il nome del brand e creato il logo. Acquistato il dominio su GoDaddy per 0,99$. Attivato l’abbonamento di Shopify. Collegato il dominio alla piattaforma. (Non avviare il tuo shop con il dominio https://tuoshop.myshopify.com, il dominio devo avere un aspetto legittimo, es. https://www.tuoshop.com. Questo, inciderà di molto sulle vendite) Acquistato un tema premium. Un tema premium darà al tuo e-commerce un aspetto subito professionale, e cosa più importante di tutte, avrai un e-commerce ottimizzato alla conversione. Con Luca abbiamo effettuato alcune modifiche al template per dargli un aspetto che riflettesse il mood del suo account Instagram. Collegato la piattaforma con il plugin Oberlo. Scelto i prodotti da AliExpress. Aggiunti i prodotti sul negozio tramite Oberlo. Creato una campagna con Facebook Ads (traffico a pagamento) per promuovere i prodotti. That’s it! Tutto qui. Grazie ad alcuni content producer abbiamo realizzato cinque minivideo e li abbiamo agganciati ad una campagna Ads su Instagram e dal giorno dopo abbiamo cominciato subito a fare qualche vendita. Il gioco sta tutto nel trovare il ROI (Return Of Investment). Shopify Dropshipping per Influencer Il dropshipping fatto con Shopify è uno dei business del momento. Conosco decine di content producer o di giovani influencer che stanno sbancando vendendo prodotti prevalentemente dalla Cina al pubblico Italiano. Per prima cosa, cerca il prodotto su AliExpress, copia e inserisci le immagini nel tuo negozio, scegli il prezzo di vendita e promuovilo online tramite Facebook o Instagram Ads. Grazie a plugin come Oberlo l'ordine arriverà direttamente dentro la tua dashboard di Shopify. Il tuo potenziale cliente vedrà il video promozionale del prodotto che hai appena inserito sul tuo negozio, cliccherà nel link da Instagram o Facebook e verrà reindirizzato nel tuo e-commerce, metterà nel carrello il prodotto, inserirà i dati di spedizione, pagherà tramite PayPal o carta di credito e tu potrai utilizzare i soldi che hai appena ricevuto per andare ad acquistare il prodotto su AliExpress e farlo spedire direttamente al destinatario. Semplice. Se dopo vorrai potrai anche integrare il re-marketing con plugin come Recart o Active Campaign per incrementare ancora di più le vendite, ma già partendo da una base di vendita così semplice, si possono subito generare vendite che possono rendere questo business molto remunerativo. Come Guadagnare Vendendo Prodotti In Dropshipping Con Shopify Se per esempio trovi un prodotto che su AliExpress costa 3€, lo potrai vendere sul tuo negozio a 14,99€. Avrai quindi un margine di 12€ di guadagno per la vendita di un prodotto. Quindi, avrai un ritorno di investimento positivo solo se riesci a vendere quel prodotto ad un costo inferiore a 12€ spesi in pubblicità. Se per esempio riuscirai a vendere quel prodotto ogni 6€ di spesa in Facebook Ads, allora avrai un guadagno di 6€ a vendita. Ciò vuol dire che avrai ottenuto un ROI del 100%. Se spendi 6€ di pubblicità, otterrai un guadagno netto di 6€. Un buon risultato. Una volta che hai trovato un prodotto vincente (che ti da un ROI positivo) puoi cominciare a scalare la campagna pubblicitaria e ottenere entrate maggiori. Il discorso è abbastanza facile da capire. Se finora hai speso 12€ al giorno in pubblicità per vendere 2 prodotti e ottenere un ricavo totale di 29,98€ con un guadagno netto di circa 12€. Allora perché non spendere 24€ dal giorno successivo e vendere 4 prodotti per ottenere un guadagno di circa 24€? È questa la scalabilità che si può ottenere con gli Ads (sia di Google che di Facebook) e un e-commerce con Shopify in dropshipping. Come arrivare a fare 1.000€ al giorno? Dovresti moltiplicare l’investimento in pubblicità giornaliero fino ad ottenere un guadagno netto di 1.000€ al giorno. Avendo un ROI del 100%, dovresti arrivare a spendere 1.000€ al giorno per ottenere 1.000€ in guadagno netto. Queste cifre potrebbero sembrarti alte, potresti, ad esempio, dire “Chi ha 1.000€ da spendere al giorno?“, ma il bello dell’e-commerce in dropshipping è questo. È possibile iniziare con un budget limitato,con un 3€-10€ di budget giornaliero, ma terminato il tuo budget cosa farai? Interromperai il flusso? Interromperai il cash flow? Non con Shopify. Perché qualsiasi prodotto venderai otterrai all’istante i soldi dalla persona che ha effettuato l’acquisto. Ti ritroverai i soldi direttamente sul tuo conto PayPal o Stripe. Soldi che potrai riutilizzare per pubblicità e poter scalare la campagna velocemente fino a cifre a tre zeri. Bisogna precisare che Stripe e Paypal (che accettano pagamenti tramite carta di credito) avranno un ritardo di qualche giorno prima di inviarti i soldi nel tuo conto corrente. Sicuramente ci saranno degli ostacoli durante la crescita. Il cash flow (sopratutto all'inizio) non sarà al 100% fluido, ma l’e-commerce in dropshipping è uno dei business più facili da scalare anche con piccoli budget. Esistono molti case study di persone che sono riuscite a fare anche più di 100.000$ al mese grazie a Shopify e al dropshipping. Sarà impegnativo? Ovviamente. Più crescerai, più ordini riceverai, più aumenteranno le email di assistenza. Alcuni pacchi non arriveranno o arriveranno in ritardo, ad alcuni non piacerà il prodotto, dovrai rimborsare, fare assistenza e tante altre cose. La scelta di quanto spingere e quanto espandere questo modello di business sta a te. Se vedi che il tuo e-commerce sta diventando sempre più grande e gli ordini si fanno sempre più numerosi, per andare avanti, avrai bisogno sicuramente di un VA, un virtual assistant che riesca a gestire tutti gli ordini e fare da assistenza via email. Se i tuoi numeri saranno grandi, dovrai persino doverti trovare ad assumere personale. Cosa Vendere su Shopify? Dove Trovare Le Idee Per Un Prodotto Vincente? Ci sono molti prodotti che puoi vendere sul tuo negozio. In questo articolo ci concentriamo principalmente nel dropshipping con prodotti da AliExpress. Se hai già un prodotto tuo che vuoi vendere tramite Shopify, non dovrai preoccuparti di trovare l’idea vincente, trovare le immagini del prodotto e fare test. Cosa succede se non hai alcuna idea su cosa vendere? Alcune delle idee e prodotti appetibili li puoi vedere proprio navigando tranquillamente su Facebook. Ti sarà sicuramente capitato di vedere alcuni ADS con prodotti che dici “Wow, proprio figo questo gadget. Lo voglio“. Se vedi che quel video ha ricevuto molti likes, commenti e condivisioni, vuol dire che quel prodotto sta vendendo. Clicca sul link che vedi in quel video e controlla se verrai reindirizzato in uno sito e-commerce Shopify (puoi scoprirlo cliccando con il pulsante destro e visualizzando Sorgente Pagina e cercando se nel codice trovi Shopify). Se scopri che quel prodotto è venduto tramite un negozio e-commerce Shopify allora hai un’idea su cosa vendere. Aver cliccato in quell’ad Facebook attiva il Facebook pixel. Ora che Facebook ha visto che ti piacciono quel genere di prodotti ti mostrerà da ora in poi prodotti simili nella tua timeliner. Tutte idee che potresti copiare o da cui prendere spunto. I prodotti si troveranno quasi sempre su AliExpress. In caso contrario, ci vorrà ben poco scoprire dove trovare il fornitore. Una semplice Ricerca per Immagini su Google quasi sicuramente ti darà la soluzione. Oltre a questo metodo ne esistono molti altri per trovare prodotti. Tipo andare su AliExpress e vedere i prodotti più venduti negli ultimi 30 giorni. Oppure utilizzare delle App che analizzano i negozi Shopify che stanno vendendo di più. Un estensione che puoi installare su Google Chrome per analizzare gli e-commerce concorrenti e vedere quale prodotto stanno vendendo di più è Commerce Inspector che puoi scaricare qui. Come Avere Un Negozio Online dall’aspetto Professionale? I Migliori Temi. Uno degli errori più comuni è partire con un negozio che abbia un aspetto amatoriale. L’utente medio non si fida di acquistare su siti che non conosce o che sembrano poco raccomandabili. Devi creare un e-commerce dall’aspetto più professionale e pulito possibile. Il tema deve essere ottimizzato alla vendita. Devi rendere semplicissimo il passaggio tra la pagina del prodotto e la pagina del checkout. Ci sono tanti temi graficamente ottimizzati che puoi installare nel tuo negozio. Ti consiglio assolutamente di NON acquistare temi NON ufficiali da Themeforest. L'ultima volta che l'ho fatto (mea culpa, ero giovane) mi sono trovato a dover sistemare qualcosa come 35000 righe di codice SCSS. Un delirio. La cosa migliore che puoi fare è acquistare uno dei template Premium dallo store di Shopify. Sono sottoposti ad un rigoroso controllo e scritti in maniera pulita ed ottimizzata al 100%. Costano un po' di più, ma non avrai ansia e delirio ogni volta che tenti di modificare lo spessore di un font. L'App Mobile di Shopify Shopify mette a disposizione un applicazione sia per telefoni iOS che per Android. L’app è ben fatta e puoi scaricarla nei seguenti link: iOS: Download. Android: Download Shopify Vs WooCommerce La differenza tra Shopify e WooCommerce sta nel fatto che Shopify ha un costo mensile, mentre invece WooCommerce ha un costo una tantum. WooCommerce non si prende alcuna percentuale di commissione a vendita. Secondo alcune persone chiaramente pazze, alla fine risulta più conveniente utilizzare WooCommerce anziché Shopify. No. Attenzione: abbiamo scritto un intero articolo che confronta i due software punto per punto. Qui sotto c'è solo un breve riassunto. Puoi leggerlo cliccando qui. Il vero prezzo da pagare sta che scegliendo Shopify avrai un esperienza migliore nella gestione degli ordini, nella velocità dell’hosting, nella piattaforma stessa e in tutte le sue funzionalità, nella disponibilità di plugin che WooCommerce non ha (oppure sono buggati), e in tanti altri elementi che impatteranno di molto nel successo del tuo e-commerce. Shopify ha dei plugin di remarketing essenziali. Quelli che esistono per WooCommerce rallentano talmente tanto il sito che mia nonna lo supererebbe con il triciclo e intasano il database peggio dei capelli di mia sorella nella doccia. Shopify permette un tasso di conversione molto superiore a quello che puoi ottenere con WooCommerce. Per Shopify paghi un servizio di hosting ottimizzato e performante hostato sui server Amazon, mentre con WordPress + WooCommerce dovrai pagarlo da te (da chi? DA QUELLO CHE COSTA MENO OVVIAMENTE , e che se domani mattina il tuo sito fa un traffico consistente rischia di crollare come un castello di carte molto sottili, e tu perderai traffico, soldi e il tuo business andrà alle ortiche). Insomma, Shopify vince. Se vuoi quindi creare un e-commerce di successo vai tranquillo inizia con Shopify, questo è il link al trial gratis di 14 giorni. Comunque, prova anche la piattaforma di e-commerce di WooCmmerce. Sono sicuro che tornerai strisciando a Shopify. Perlomeno, tutti i clienti provenienti da Prestashop o da WooCommerce che abbiamo avuto mi hanno ringraziato in ginocchio per averli fatti passare a Shopify. FAQ BREVI ** L'hosting di Shopify è incluso con il costo mensile? Si. Il loro servizio di hosting è incluso nel prezzo ed è ottimizzato al 100% con contenuti CDN su server Amazon, con un 99% di uptime. Oltre a questo, le API del negozio sono aperte e pronte per essere integrate con altri sistemi. ** Il dominio personalizzato per Shopify è incluso nel prezzo? No. Puoi anche acquistarlo tramite Shopify, ma ti consiglio di acquistarlo da qualsiasi servizio esterno (Register, Aruba, Godaddy, quello che preferisci) e poi collegarlo cambiando i DNS. ** Shopify ha incluso il certificato SSL? Sì. Il certificato SSL è gratuito. Se dovessi acquistarlo per Woocommerce o Prestashop sarebbe un costo extra. ** È incluso un indirizzo email personalizzato acquistando un dominio con Shopify? No, ma di solito qualsiasi provider (Register, Aruba, Godaddy, etc.) fornisce 3 email gratuite a dominio. ** Come eliminare o mettere in pausa il negozio e-commerce di Shopify? Puoi mettere in pausa il tuo e-commerce oppure eliminarlo definitivamente. Se vuoi prenderti una pausa puoi decidere di congelare il tuo Shopify Store. Il prezzo si abbasserà dai 29$ al mese a 14$. Mettendo in pausa il tuo e-commerce, il sito resterà online e visibile a tutti, ma non sarà possibile agli utenti di effettuare acquisti. Se invece vuoi cancellare in modo definitivo il tuo e-commerce: Accedi al tuo negozio. Vai su “Settings” > “Account”. Su Store Status clicca su “Sell or close store”. Clicca su “Close store”. Inserisci la tua password e clicca prosegui per confermare. Conclusione Shopify offre tutti gli strumenti per creare un e-commerce performante e sicuro per la tua attività. Potrai cominciare la tua avventura e vedere se fa al tuo caso in modo completamente gratis grazie al trial di 14 giorni. Esistono molteplici tutorial riguardo Shopify e al dropship. Alcuni sono a pagamento, altri li puoi trovare gratuiti su YouTube. Ci sono alcuni siti dedicati all’e-commerce solo ed esclusivamente su Shopify. Inoltre, abbiamo realizzato una breve guida su Shopify. Puoi scaricarla gratuitamente cliccando qui: Sperando di esserti stato utile e di averti motivato a creare il tuo ecommerce, se hai qualsiasi domanda scrivi pure un commento qui sotto, oppure prenota una call gratuita con me per parlare di come il tuo business online può beneficiare di Shopify. Pensi di aver bisogno di un progetto ecommerce sviluppato a noi con Shopify? Contattati per saperne di più!
E-commerce e social media sono compatibili per la vendita online ? Il dubbio di tutti i commercianti che cercano di promuovere il loro store tramite e-commerce è “Come funziona?”, “Come posso vendere tramite i social media?”. Molte ricerche hanno puntualizzato che oggi la piattaforma più fluente nelle vendite online è Facebook. Infatti, uno studio ha stabilito che il 48% degli utenti ha effettuato l’acquisto più recente su Facebook, rispetto all’8.6% di Instagram. La strategia più efficace per avere un riscontro su i social è di sicuro mantenere attiva la relazione con i follower, ad esempio facendo domande, sondando le preferenze, proponendo giochi interattivi o postando abitudinariamente novità e informazioni sui propri brand o sulla propria attività tramite stories, così da avere un rapporto più “intimo” con il diretto interessato. La chiave del commercio si basa sull’engagement, perché, proprio come nella realtà, il commerciante deve saper instaurare la comunicazione e mantenerla sempre aperta, così da poter far leva sul meccanismo di condivisione. Un buon modo per far espandere e conoscere la proprie attività tramite condivisione potrebbe essere il Giveaway. Il Giveaway è un ottima soluzione per far conoscere il tuo account o il tuo e-commerce. Si tratta di un concorso virtuale dove proponi al cliente una possibile vincita di un tuo articolo in cambio di condivisione. Alla fine si estrarrà in modo casuale il vincitore, il quale riceverà il premio. Soffermiamoci però un momento sulla capacità umana di prendere decisioni intuitive per capire a fondo le strategie per influenzare il cliente tramite esperimenti già testati. 1 – Seguire la folla. Ovvero, Vai dove vanno tutti. Hai mai fatto il gioco di fermarti in mezzo alla strada con un gruppo di amici e di guardare tutti verso un punto indefinito verso l’alto? Dopo un po’ tutti i passanti vi guarderanno e in molti seguiranno le vostre azioni, e più le persone guardano, più le persone si fermano. Funziona perché le persone sono incerte nel decidere e nel fare, guardano quello che fanno gli altri e prendono spunto dalle azioni degli altri. Applicazione possibile nel social commerce: Gli elenchi come la lista dei desideri - offrono la prova sociale di quello che le persone vogliono e che le persone chiedono (pensa alla lista nozze) Le liste di popolarità – i più visti, i più venduti, i favoriti, i più commentati offrono la prova sociale di ciò che è meglio avere I sistemi di raccomandazione sociale (Social Proof) - mostrano la prova sociale seconda la quale esistono persone con interessi e profili simili 2 – Riconoscere un consiglio e seguire un principio di autorità Shock box è un esperimento terribile, ma dimostra che gli individui seguono spesso gli ordini che arrivano da un’autorità superiore, spesso senza porsi nessun problema. Funziona perché le persone hanno la naturale tendenza a prendere le decisioni basandosi sull’opinione di un esperto, di una autorità del settore. Applicazione possibile nel social commerce: Referral programs – servono a stimolare le decisioni delle persone basandosi sulla fiducia che si ripone negli altri Recensioni da diffondere nei social media – Recensioni di professionisti, clienti soddisfatti e recensioni su blog creano un principio di autorevolezza Forum degli utenti – come fonte di informazione autorevole, la voce di una comunità 4 – Segui quello che ti piace Dibattito Kennedy - Nixon. Kennedy ne esce vincitore grazie al gradimento del pubblico: non suda, non incespica ed ha un aspetto più fresco, gradevole e rilassato, e per questo la folla lo preferisce. Funziona perché abbiamo una naturale predisposizione ad emulare le persone che ci piacciono, ed è un modo per creare legami sociali. Applicazione possibile nel social commerce: News feed da seguire - notizie da condividere e diffondere sui media sociali (su Twitter, YouTube, Facebook, via RSS), che legano le persone ai marchi tramite il “mi piace” Condividi con il tuo network - fai in modo che gli acquirenti parlino, discutano e promuovano i loro acquisti nel recinto di un network costruito appositamente per loro Compra assieme - sfrutta strumenti che consentano di far trovare altre persone per un acquisto di gruppo, condiviso o cumulato Newsletter personalizzate - appartenere ad una lista di utenti privilegiati fa sentire l'utente importante, e lo spinge ad ascoltarti con più attenzione e aumenta le probabilità di acquisto 5 – La coerenza L’esperimento di riferimento è The Billboard Big. In una ricca zona residenziale di Palo Alto si presentarono dei signori a chiedere l’approvazione per installare un grande cartellone stradale a favore di una campagna sulla sicurezza del traffico. L’effetto, sicuramente deturpante per il paesaggio, venne respinto, ma coloro che si dichiararono favorevoli avevano accettato nei giorni precedenti di mettere un piccolo adesivo della stessa campagna sulla loro auto. Funziona perché quando ci sono incertezze prendiamo decisioni che siano coerenti con le nostre credenze ed i comportamenti conseguenti. Applicazione possibile nel social commerce: Gioco sociale - stimola la coerenza proponendo un gioco con il brand, mostrando poi prodotti del marchio appena messo in luce Commenti sui social media - il commento del cliente lo rende più consapevole e disponibile a ripetere lo stesso acquisto Seguire la conversazione sui social media - potrebbe darti idee per rendere più coerenti gli acquisti dei tuoi clienti partendo dai loro comportamenti Gallerie di utenti - crea un’associazione pubblica tra il marchio ed i clienti che espongono la loro immagine 6 – Ricambia i favori Ricambiare un favore è un istinto naturale, non solo per un senso innato di correttezza, ma perché la reciprocità è un collante sociale molto forte. Applicazione possibile nel social commerce. Gli acquisti incentivati - offri ad un amico la possibilità di acquistare a prezzo scontato, ricambiando con la sua partecipazione al programma o all’evento I programmi di affiliazione - per offrire ad amici condizioni di accesso esclusive ad un bene o servizio I forum degli utenti - dove ci si aiuta e si scambiano informazioni utili ricavate dall'esperienza Conclusione Nel mondo di oggi, i social media sono una parte enorme della vita quotidiana per la maggior parte delle persone. Ti offrono una grande opportunità per diffondere il nome del tuo marchio, fare vendite e creare seguaci fedeli. Ma molte aziende di e-commerce non hanno pienamente visto i benefici dei social media perché non ne hanno completamente investito. Se è il tuo caso, non è troppo tardi per raddoppiare i tuoi sforzi sui social media.
Se stai valutando la migrazione dalla tua piattaforma attuale di ecommerce a Shopify, probabilmente ti starai chiedendo in cosa si differenziano i piani base, ovvero Basic, Shopify e Advanced da Shopify Plus. Ok, ha un logo decisamente più figo e addirittura un sito dedicato, ma ne vale veramente la pena? E, sopratutto, quanto costa? Beh, per rispondere alla domanda Quanto costa Shopify Plus? abbiamo già scritto un bellissimo post che delinea perfettamente il prezzo, confrontandolo anche con Magento non-così-tanto-enter-price. Andiamo adesso ad analizzare le 7 principali differenze fra le offerte base e Shopify Plus. 1. Il prezzo Il calcolo del prezzo di Shopify Plus non è più a tariffa fissa tutto-compreso-buffet-acqua-vino-caffè come le offerte base Shopify, ma è una tariffa mensile sul fatturato con una base minima di 2.500€ fino ai 800.000$ di fatturato. 2. Il B2B wholesale Shopify Plus ti mette a disposizione un secondo store per il B2B, nel quale, attingendo ai prodotti già caricati, puoi vendere settando prezzi per quantità, minimi d'ordine, scaglioni di acquisto etc. Tutti questi settaggi vengono applicati a dei listini che possono comprendere tutti o alcuni prodotti, e venire applicati a clienti diversi. In pratica: il professionista che mi acquista dall'Italia può vedere alcuni prodotti con prezzi al dettaglio diversi dal professionista del North Dakota, che magari invece può vedere altri prodotti con calcolata anche la tariffazione doganale. Un appunto: lo store non è personalizzabile graficamente. Perché? Il ragionamento di Shopify é chiaro: in questo caso l'esperienza utente deve essere puramente a livello professionale. È inutile perdere tempo in fonfonate di marketing quando in realtà sia a te che all'altro interessa solo una cosa: vendere e comprare al giusto prezzo articoli di qualità. 3. Shopify Flow La vera chicca di Shopify Plus è l'applicazione Flow per l'e-commerce automation, che nativamente viene preinstallata. Che cosa può fare Shopify Flow? La risposta domanda corretta sarebbe: Cosa vuoi che faccia? Shopify Flow ti permette di impostare trigger su trigger automatici quando i clienti fanno qualsiasi cosa nello store, oppure per qualsiasi azione dell'inventario. O per entrambi. Spesso quando diciamo alle persone questa cosa rimangono ben poco impressionati, purtroppo. Perché? Qui dobbiamo chiederlo all'Uomo Capannonico. Uomo Capannonico: Eh vabbè, che vuoi che sia. Uh, ho impostato che quando un cliente clicca per più di 5 volte in una collection viene taggato con il nome di quella collection. Quindi? Enrico Capitanio: Lo sai, Uomo Capannonico, che agendo a livello codice posso filtrare i clienti con i tag e fargli vedere quello che voglio io? Tipo quella fascia Ultimi Prodotti. Ho impostato che dopo che il cliente ha ricevuto il suo primo tag quella si trasformi e faccia vedere solo i prodotti del tag con il quale è stato contrassegnato. Ogni volta che entrerà nel sito Flow lo verificherà ed eventualmente modificherà il tag sulla base delle sue successive visite. È come cambiare la vetrina del tuo negozio e personalizzarla per ogni singolo cliente. Si tratta davvero di una funzionalità che definire all'avanguardia è ben poco. In questo modo Shopify ti da davvero le chiavi per portare la tua azienda un passo avanti, scopri tutti i perché approfondendo nel dettaglio Cos'è Shopify Plus (e quanto costa) (e a chi serve). 4. Fino a 10 store multipli Ah, si giusto. Puoi avere fino a 10 store diversi, ognuno con la sua lingua, la sua grafica, le sue spese di spedizione e la sua valuta. Domani mattina ti svegli e decidi di aggredire i mercati sudamericani? Oplà. 5. Oltre 100 gateway di pagamento Se hai intenzione di vendere nei paesi sudamericani, sei sicuro di avere il metodo di pagamento corretto? Oh, certo, puoi sempre usare Paypal. L'unico problema è quel 2,9% di commissioni, che su uno store con dei grossi volumi diventa una cifra problematica e importante. Magari i tuoi clienti spenderanno più volentieri con carte certificate del Banco Do Brasil, piuttosto che con la American Express. Shopify Plus ti mette a disposizione più di 100 gateway di pagamento per poter parlare i pagamenti di tutto il mondo, ciascuno di questi applicabile ad alcuni store piuttosto che ad altri. 6. Più API di un alveare in primavera Questa è un po' una visione tecnica, ma le API (Application Programming Interface) che Shopify Plus mette a disposizione per gli sviluppatori è meravigliosa. Si può fare qualunque cosa e far dialogare Shopify con qualunque sistema. Certo, è possibile farlo anche con il base, ma se il base è un rivoletto, la velocità e reattività delle API di Shopify Plus è un fiume in piena: le API rest possono essere aumentate sulla richiesta e su bisogni specifici. 7. LaunchPad Ti svegli la mattina. Ok, è il Black Friday. Sapendo questo, torni a dormire cullato dai dolci ding! che provengono dall'app di Shopify che ti avvisa di ogni vendita. Cosa cambia da un normale Shopify? Beh, una settimana prima hai utilizzato LaunchPad, programmando in automatico sconti massivi, impostando il look dello store in maniera differente, aggiungendo codici sconto e programmato automaticamente campagne marketing, ads su Facebook e su Google. Dalla mezzanotte e un minuto, LaunchPad ha attivato tutto da solo. Avessi avuto Shopify Base, avresti dovuto aprire il computer e attivare tutto in manuale, farti le tue campagne, modificare i prezzi almeno una settimana in anticipo. Uau. 8. Il B2B su Shopify Plus La presenza delle aziende, delle sedi collegate alle aziende, dei cataloghi e dei lsitini associabili alle sedi, la possibilità dei permessi granulari agli utenti sulla vista solo su determinati clienti... fanno di Shopify Plus un ottimo strumento anche per gestire e sviluppare un progetto B2B. Gli sforzi che sta facendo Shopify per implementare le funzioni B2B sono veramente tanti e queste funzioni dedicate al mercato wholesale, siamo sicuri, lo faranno diventare in poco tempo lo standard di riferimento di settore. Conclusione Non voglio sembrare logorroico ripetendolo, ma Shopify Plus è una piattaforma e-commerce che serve per farti crescere. Arrivati ad oggi, non è più il caso di chiedersi Posso fare questa cosa con la tecnologia? ma Che cosa voglio fare per vendere di più, utilizzando la tecnologia?. In Shopify Plus si può trovare una piattaforma che NON risponde alla domanda (ehi, sei tu il venditore qui!) ma che ti offre un ventaglio creativo e scalabile per far diventare il tuo business quello che vuoi.
Una delle cose che frenano di più i vendor che stanno valutando Shopify per un cambio di piattaforma o per aprire un nuovo negozio online, è il fatto che Shopify non è nativamente multilingua. Come fare per risolvere il problema? Ci sono due modi possibili per risolvere questa limitazione: analizziamoli tutti e due nel dettaglio. 1 - Usare un'app per traduzioni Nello store di Shopify esistono decine di app per rendere Shopify multilingua: alcune offrono anche un servizio di traduzione automatica in modo da non dover per forza star lì a tradurre qualunque cosa. Alcune hanno un costo di 10€ mensili, altre sono un po' più care. Generalmente, in mancanza di informazioni precise, una buona regola è sceglierne e provarne alcune (quasi tutte hanno una settimana di prova gratuita) e vedere come funzionano. Questo tipo di attività consuma tempo e non è detto che le varie app funzionino alla grande. Essendo applicazioni gestite da terze parti, generalmente sono costruite appiccicando un javascript alla pagina che pre-carica la seconda lingua. Quando viene selezionato lo switcher apposito della lingua, il codice semplicemente sostituisce il testo. Pro: È la soluzione più semplice e rapida se sei un negozio nuovo È la soluzione meno costosa e meno time-consuming È la soluzione più semplice, rapida ed economica se i tuoi prodotti non richiedono traduzioni particolarmente elaborate o se non basi il successo del tuo store sul posizionamento sui motori di ricerca di vari stati. Contro: Con grandi volumi di testo nella pagina, il caricamento non è immediato e richiede secondi di pagina vuota; questo perché il motore grafico del browser non riesce a gestire la richiesta in tempi brevissimi. Il sito non è SEO friendly. Checché ne dicano, l'url non viene modificata, non vengono modificati i meta-tag e generalmente abbiamo sperimentato un ranking minore nella seconda lingua in siti dove è installato che non nella lingua principale impostata da Shopify. Non cambia le immagini o la posizione di elementi della pagina a seconda della lingua, ne fa apparire contenuti extra in una lingua. Non modifica il template della pagina, ma solo i testi. Può essere lento o a caricamento ritardato. Può non essere preciso e deve essere controllato per individuare i campi di testo non tradotti. Non permette di tradurre il processo di checkout di Shopify, che sarà sempre nella lingua di riferimento scelta durante la fase di creazione dello store. Conclusione: devo utilizzare un'app per tradurre il mio sito? Si e no. Ci sono alcuni negozi, come ad esempio quelli che lavorano in drop-shipping oppure all'ingrosso, che non hanno grandi pretese e per loro un modulo di traduzione è la soluzione più comoda. Brand con prodotti complessi, come ad esempio quelli che vendono biomedicale o tecnologico, dovrebbero invece effettuare un lavoro più complesso, quindi valutare se procedere ad un'altra soluzione. 2 - Usare Shopify MultiStore Shopify MultiStore è un'opzione leggermente più complessa e che richiede un investimento maggiore, sia in termini di tempo che economici, ma che alla lunga può generare risultati interessanti. In pratica, si tratta di creare due store - solitamente uno Shopify Basic e uno Shopify - e tramite un'app di sincronizzazione inventario tenere aggiornati i due negozi. Questo permette di ottenere una SEO e un posizionamento praticamente perfetto in entrambe le lingue, di gestire i due negozi con template, offerte e persino prodotti differenti. Pro: Una SEO onsite praticamente perfetta sotto ogni aspetto, come Mary Poppins Possibilità di aggredire due mercati rispettando logiche, stilemi e tono comunicativo più adatti. La commissione di Shopify sarà sempre quella dello store più alto. In questo caso, se abbiamo due store - Basic con commissione al 2% e Normale all'1%- la commissione sulle vendite sarà sempre dell'1% anche per il primo. Possibilità di applicare spese di spedizioni e tasse diverse a prodotti diversi Contro: Costoso se gli inventari sono molto grossi già dalla partenza dello store. Il costo dell'app di sincronizzazione infatti è calcolato su base mensile e sul volume dei prodotti da sincronizzare; Alti costi iniziali se la grafica deve essere diversa; Molto tempo deve essere speso nell'ottimizzazione SEO di entrambi gli store. Conclusione: devo aprire due store diversi? E qui devo lasciare parola al mio caro amico, l'Uomo Capannonico Uomo Capannonico: Ma insomma, non è possibile! Due store! Io devo averne uno solo, e deve poter fare tutto! Deve poter farmi anche il caffè se voglio! IO PAGO! IO SONO EL PARON! IO DECIDO! IO: Calmati, Uomo Capannonico! Rispondimi ad una domanda: quanti e-commerce hai gestito fino ad adesso? Uomo Capannonico: Nessuno! IO: Ecco, il problema è questo. Se non sai nulla di come si gestisce l'interfaccia, le logiche e le dinamiche di un ecommerce, perché vuoi aggredire più mercati contemporaneamente? Comincia con uno. Testa, sperimenta, implementa. Poi penseremo oltr'alpe. In sostanza, se sei già un venditore navigato o hai uno store con pochi prodotti questa è la scelta ottimale. Se invece sei alle prime armi e cerchi una soluzione rapida, questo non fa per te. 3 - I costi nel dettaglio Insomma, quanto costa una soluzione per avere Shopify in più lingue rispetto all'altra? Vediamolo nel dettaglio: Soluzione 1 - App traduttore Costo Primo Store: Shopify 79€ / mese Costo App Multilingua: dai 9.99€ ai 19.99€ / mese Costo di implementazione: circa 1000€ una tantum Totale Anno: 2170 € Soluzione 2 - Multistore Costo Primo Store: 79€ Shopify Basic / mese Costo Secondo Store: 29€ Shopify Basic / mese Costo App Sincronizzazione: dai 9.99€ ai 19.99€ / mese Costo di implementazione: circa 1000€ una tantum Totale Anno: 2476 € 4 - Conclusione Come vedi, non c'è molta differenza di costo fra le due soluzioni, anche a livello di nuovo store. È più una questione di strategia e di quanto hai voglia di investire tempo e risorse nell'ottimizzazione SEO e nella produzione di contenuti per due store diversi. Domande? Lasciaci un commento o usa la chat per parlare con noi! Stai pensando di aprire uno store con Shopify e vuoi vedere tutte le funzioni principali del backend? Scarica ora la nostra guida gratuita di introduzione a Shopify!
Il replatforming e la miograzione da Magento a Shopify Plus è la naturale evoluzione del tuo progetto? La crescita è da sempre nella mente dell'imprenditore con un negozio online, ma l'attenzione non è solo limitata alla crescita delle entrate. Replatforming della piattaforma per crescere Ci sono spesso molte preoccupazioni: tipo se l'attuale piattaforma e-commerce sia la soluzione migliore per una crescita scalabile. È una preoccupazione legittima quando si guardano le statistiche sulle vendite globali di e-commerce al dettaglio . I dati cumulativi di Statista anticipano un aumento del 246,15% delle vendite mondiali di e-commerce, da $ 1,3 trilioni nel 2014 a $ 4,5 trilioni nel 2021. Si tratta di un aumento quasi triplo delle entrate online. Quel tipo di crescita dipinge un'immagine ottimista (forse intimidatoria?) per i venditori e-commerce. Come ha dichiarato Harvard Business Review : I leader aziendali stanno cercando di adattarsi a un mondo che pochi immaginavano possibile solo un anno fa. Il mito di un mondo senza confini è crollato. I tradizionali pilastri dei mercati aperti - Stati Uniti e Regno Unito - stanno vacillando e la Cina si sta posizionando come il difensore più convinto della globalizzazione . Un modo meno tecnico di dire che molte più persone stanno acquistando online e la crescita non si fermerà. Naturalmente, alcuni marchi stanno cercando di migrare i loro negozi ad altre piattaforme per garantire che possano gestire tale crescita. Ma una migrazione, come lo spostamento da Magento a Shopify Plus, non è priva di sfide. Le sfide di ogni migrazione Le piattaforme di e-commerce più popolari come Shopify Plus sono state progettate per gestire il tipo di traffico, volume degli ordini e velocità dei più grandi marchi e-commerce in tutto il mondo. Ma fare il passaggio è ciò che può essere più intimidatorio per alcuni brand. Alcune delle più grandi sfide in qualsiasi migrazione del sito includono (ma sicuramente non sono limitate a): Transizione delle cronologie degli ordini Migrazione di dati e password dei clienti Mantenimento delle prestazioni di ricerca organica e SEO Mantenere o migliorare l'esperienza di acquisto e pagamento Migrazione di cataloghi di prodotti con decine di migliaia di versioni / varianti Uomo Capannonico: Ma Enrico, quando io devo spostare le pressopieghe nel nuovo capannone appena comprato, gli metto sotto due ruote e le spingo con il muletto. Quando mi sono stancato le risposto nel primo capannone. Cosa cambia da questo a spostare un negozio? Enrico Capitanio: Caro e semplice Uomo Capannonico, non è tanto lo spostamento, ma il fatto che ogni azione che fai, se non la fai ragionata, può essere irreversibile e costarti cara. Di tutte le preoccupazioni e le sfide, un e-commerce o un Migration Manager deve garantire che le entrate non vengano perse o influenzate dalla migrazione. Avere un piano tattico per l'operazione e una dimostrazione del concetto sono è la chiave per evitare perdita di fatturato durante la migrazione. Come parte del piano, bisogna prestare attenzione a queste aree chiave in cui la supervisione potrebbe portare a vendite e / o clienti persi. 1. Identifica le app di cui avrai bisogno con Shopify Plus Durante la migrazione da Magento a Shopify Plus, tieni presente il tipo di funzionalità di cui hai bisogno o che desideri durante l'esperienza di acquisto e pagamento. La natura open source di Magento ha reso facile per i marchi personalizzare le funzionalità con le proprie estensioni. Durante il replatforming da Magento a Shopify Plus, potresti scoprire che hai accumulato un numero di estensioni nel corso degli anni che non ti servono più, poiché le piattaforme come Shopify Plus offrono ora molte più funzionalità native come le risposte automatiche agli ordini, il merchandising, l'integrazione del marketing per cose come il retargeting e altro. Tuttavia, anche le funzioni native di Shopify potrebbero non essere coperte. Per fortuna, il marketplace di Shopify ha oltre 1.000 app quindi non dovresti avere molte difficoltà nel trovare le applicazioni per prendere il posto delle estensioni che hai precedentemente utilizzato. Se non riesci a trovare un'app adatta, per esempio alla fatturazione, ci sono numerosi partner Shopify Plus (si, sto parlando di noi!) che possono collaborare con te per creare la funzionalità di cui hai bisogno. 2. Trova il giusto team di sviluppo Qualsiasi migrazione del sito richiede molto lavoro e una migrazione e-commerce da Magento a Shopify non fa eccezione. Lavorerai fianco a fianco con il tuo team di sviluppo per mesi fino al lancio e dopo la migrazione, quindi trova il giusto team di sviluppo, preferibilmente un partner Shopify Plus. Naturalmente, l'esperienza con entrambi (Magento e Shopify) è importante. Non dovresti collaborare con sviluppatori che hanno una conoscenza limitata delle impostazioni e delle API di Shopify. Tutto questo renderebbe l'intero processo più lungo e potrebbe generare ore fatturabili aggiuntive che fanno un'enorme differenza nel flusso di entrate per il tuo negozio. 3. Pianifica come verranno importati i tuoi dati Esistono più modi per migrare i dati da Magento a Shopify, quindi è importante pianificare in anticipo come trasferire le informazioni sui prodotti. Non dare per scontato che solo perché è disponibile uno strumento di importazione dei dati che quest'ultimo funzionerà perfettamente. Spoiler: Questi strumenti non funzionano mai. Le cose da considerare per la migrazione dei dati includono: Titoli di prodotto e meta-campi Immagini del prodotto Varianti Ma la migrazione non si ferma ai prodotti. È inoltre necessario considerare categorie, informazioni sui clienti, ordini (e stati degli ordini) e persino recensioni. Tutti questi possono avere un impatto sulle entrate se i dati non vengono spostati con precisione: Prodotti / varianti mancanti possono causare vendite perse Le immagini dei prodotti mancanti possono influire sulle conversioni I dati sui prodotti mancanti possono influire sulla SEO e sulla ricerca del sito I dati dei clienti mancanti e i dati della cronologia degli ordini possono frustrare i clienti e impedire le vendite di ritorno Le revisioni mancanti e la perdita di prove sociali possono avere un impatto negativo sulle conversioni 4. Esegui un controllo del contenuto Una verifica completa del contenuto dovrebbe far parte della tua strategia di migrazione. Oltre alle pagine di prodotti e categorie, hai bisogno di un elenco completo di tutte le pagine di destinazione del tuo sito. Una verifica del contenuto ti fornirà un elenco di tutti gli URL e del contenuto associato per evitare collegamenti interrotti dopo la migrazione. Ciò è particolarmente importante se hai un blog dentro il tuo eCommerce poiché tali pagine attraggono un numero significativo di collegamenti e un potenziale traffico di riferimento. Con un controllo completo puoi utilizzare un'app Shopify come Traffic Control per importare in blocco tutti i tuoi reindirizzamenti 301 poiché non sarai in grado di farlo con il file .htaccess. Questi reindirizzamenti 301 ti aiuteranno a evitare le entrate perse derivanti dal traffico dei referral e qualsiasi potenziale impatto negativo sul tuo SEO. 5. Identificare l'impatto sulle e-mail di processo Ogni volta che un cliente intraprende un'azione significativa (vendita, cambio d'ordine, registrazione, richiesta, reso, ecc.), in genere gli viene inviata un'email di conferma. Poiché queste e-mail sono spesso parte integrante della conversione e del processo di soddisfazione del cliente, è necessario garantire che tutte le e-mail vengano migrate sul nuovo sistema. Non è solo una questione di funzionalità; gli elementi di design sono importanti in modo che le e-mail siano importabili nel nuovo sistema, in modo da mantenere lo stesso look and feel. Potrebbe essere necessario apportare modifiche a uno o più template. Dovrai inoltre esaminare ogni email per verificare che tutti i collegamenti siano aggiornati e che tutti i collegamenti dinamici siano configurati correttamente per il nuovo negozio e-commerce. Email transazionali e di follow-up mal impostate possono comportare: Cart email di abbandono con collegamenti di carrello rotti Email di revisione follow-up che non si collegano in modo appropriato o non visualizzano prodotti Modelli rotti che non vengono letti in modo che e-mail promozionali ignorate 6. Migliora l'esperienza di acquisto su più dispositivi Probabilmente se domani mattina perdessi il 30% delle tue entrate avresti bisogno di benzodiazepine, ma questo è esattamente ciò che potrebbe succedere se il tuo store non è impostato per funzionare su più device. Secondo Criteo , tre acquisti su 10 negli Stati Uniti riguardano più dispositivi. Significa che i tuoi clienti iniziano a fare acquisti mentre sono sul telefono e completano l'acquisto su un altro dispositivo come un tablet o un desktop. Quando i clienti devono aggiungere un prodotto al carrello più volte o iniziare l'esperienza di acquisto da capo si creare attriti che avranno un impatto negativo sulle conversioni. Se il tuo negozio Magento non è configurato per semhttps://apps.shopify.com/cart-persistifyplificare lo shopping su più dispositivi sui tuoi clienti, la tua migrazione a Shopify è il momento opportuno per farlo accadere. L' app Persistent Cart per Shopify consente agli utenti registrati di visualizzare il proprio carrello in tempo reale indipendentemente dal dispositivo che stanno utilizzando per un'esperienza di shopping senza interruzioni. 7. Sfrutta le nuove risorse per fidelizzare i clienti e migliorare le conversioni Il piano di migrazione è più che evitare errori costosi. È anche un'opportunità per sfruttare le nuove funzionalità e funzionalità che è possibile aggiungere e che avranno un impatto positivo sulle entrate. Guarda il percorso completo del cliente che hai attualmente quando lavori su Magento e identifica opportunità di miglioramento per deliziare il cliente, migliorare la fidelizzazione e aumentare il valore della vita del cliente. Le email di Shopify non sono male, ma potrebbero essere migliori. Un'app come Spently ti dà più controllo sul design e sull'estetica in modo che tu possa far brillare la tua personalità con e-mail più coinvolgenti. YotPo porta la social proof al livello successivo non solo con una gestione delle revisioni seriamente forte, ma anche la capacità di inserire contenuti generati dagli utenti direttamente nelle pagine dei prodotti con segmenti di domande e risposte, proprio come Amazon. Poiché oltre il 90% dei clienti si fida delle recensioni tra pari per prendere decisioni di acquisto, potresti aver bisogno di un'applicazione come YotPo che offre maggiore controllo sulle social proof nel proprio store. La tua migrazione a Shopify è il momento migliore per migliorare anche l'esperienza del cliente. Ottieni supporto e comunicazione con il tuo team utilizzando le integrazioni di app di Zendesk, inclusa la live chat. 8. Non dimenticare i feed di dati La migrazione a qualsiasi piattaforma può comportare perdita di entrate se gestisci un'attività multicanale con più feed di dati. Per ridurre al minimo i tempi di inattività e evitare entrate perse durante la migrazione e ottenere rapidamente il backup dei canali di vendita, devi utilizzare uno strumento per ottimizzare i feed. DataFeedWatch richiede molto tempo per la configurazione e può mappare i tuoi nuovi feed di prodotto a più di 500 altri canali di shopping come Google e Bing, Amazon, Facebook, eBay e altro ancora. 9. Allena i tuoi dipendenti Mentre piattaforme come Shopify sono progettate per semplificare il funzionamento dei marchi e-commerce, richiedono ancora un certo livello di formazione. Dipendenti e dirigenti hanno bisogno di capire la nuova piattaforma dentro e fuori. Mentre la formazione di base e i tutorial online sono disponibili per dare ai dipendenti una familiarità di base con il sito durante la migrazione, questo non dovrebbe essere l'obiettivo principale. Il tuo team deve essere in grado di gestire i feedback e aggiungere rapidamente i prodotti. La tua preoccupazione principale per la formazione dovrebbe essere identificare i problemi del flusso di lavoro che dovranno essere affrontati prima che la migrazione sia completata. È molto più semplice risolvere potenziali problemi logistici e di evasione degli ordini ora piuttosto che quando possono incidere sugli ordini esistenti e costare denaro dopo la migrazione. 10. Metti in pausa le campagne di marketing Rivedi tutte le tue campagne di marketing attuali e pianificate su tutti i canali. Esecuzione di campagne che inviano clienti a pagine errate o, peggio ancora, 404 possono costare non solo perdite di guadagno da mancate vendite, ma anche il costo della campagna che se ne va su per il camino. Esegui un controllo completo e rivedi il tuo calendario di marketing per tenere conto di tutte le campagne in corso. In particolare, ricordati di controllare: Campagne di social media Marketing via email Ricerca a pagamento Retargeting delle reti pubblicitarie Visualizza annunci e annunci partner Qualsiasi campagna pubblicitaria gestita da agenzie esterne 11. Comunica la cosa ai tuoi clienti Una cosa che mantiene fedeli i tuoi clienti è la familiarità con la tua esperienza di acquisto. Sanno cosa aspettarsi dall'inizio alla fine e sanno come trovare i prodotti che vogliono. Sorprendere i tuoi clienti con cambiamenti improvvisi è un modo rapido per introdurre un notevole attrito nell'acquisto - abbastanza da decidere di andare da un concorrente o di effettuare l'acquisto da un marketplace con cui sono più a loro agio. Puoi evitarlo comunicando con i tuoi clienti fin dall'inizio del processo di migrazione. Questo è il punto in cui il team di marketing dovrebbe essere coinvolto pesantemente in modo tale che il coinvolgimento avvenga su più canali di marketing. Concentrati sulle dichiarazioni di valore e sui vantaggi di ciò che stai facendo, nonché su come la migrazione e le eventuali modifiche apportate andranno a vantaggio dei clienti. Una parte importante di questo processo di comunicazione è l'onboarding. Dovresti prendere il tempo per addestrare i tuoi clienti proprio come addestri il tuo staff. Usa le immagini per mostrare ai tuoi clienti le modifiche in modo che sappiano come utilizzare il nuovo sito e-commerce se hai apportato modifiche significative. Il tuo team di marketing dovrebbe essere in grado di mettere insieme semplici istruzioni. Ad esempio, potrebbero creare brevi clip video o file .gif animati che forniscano istruzioni di facile utilizzo per le azioni più importanti per le conversioni e per la soddisfazione del cliente. 12. Effettuare un audit post-migrazione Anche se la tua checklist per la migrazione a Shopify sembra aver superato tutti i punti senza intoppi, devi comunque eseguire un controllo post-migrazione. In particolare, controlla la tua console di ricerca di Google e/o i tuoi strumenti per i webmaster di Bing per verificare eventuali errori di scansione e eventuali problemi di usabilità che potrebbero influire sull'esperienza di acquisto da dispositivo mobile. Inoltre, dovresti esaminare il tuo sito per problemi di navigazione, link non funzionanti, incoerenze, prodotti / varianti mancanti, reindirizzamenti / reindirizzamenti danneggiati, ecc. Conclusione C'è molto da tenere traccia in un periodo prolungato come quello di una migrazione da Magento a Shopify Plus. Spero che questo elenco ti abbia fornito alcune informazioni su cosa puoi aspettarti durante il passaggio, in modo da non perdere soldi. Comunque, come ultimo consiglio posso dirti anche che non devi concentrarti solo sulle aree in cui un errore potrebbe costarti dei soldi. L'offerta di Shopify Plus è meravigliosa, tra funzionalità e app native, e può essere un' opportunità per semplificare l'esperienza di acquisto, premiare e deliziare i clienti e accrescere il valore del tuo cliente.
Confronto Ecco un grafico delle tendenze di Google che mostra l'interesse di ricerca per i sistemi ecommerce più diffusi. Come puoi vedere, Shopify sta facendo saltare tutti fuori dall'acqua ed è di gran lunga la soluzione di e-commerce più popolare. Fai clic qui per visualizzare i dati nelle tendenze di Google. Perché andare con il più popolare? La risposta è semplice: Essere Fighi Su Ogni Schermo (EFSU) La più grande ragione per utilizzare Shopify Plus è che hai più sviluppatori che lavorano su temi e plugin. Su Shopfront Plus i frontend sono pensati prima per i dispositivi mobili, e poi per i desktop. Rendere intuitive le conversioni da mobile-first con i checkout e i gateway di pagamento come Apple Pay, PayPal o la conferma di un clic di Shopify Pay. Puoi unire la vendita al dettaglio in negozio con la navigazione mobile per catturare e coinvolgere il cliente in ogni fase del processo di acquisto. Di seguito sono elencati il numero di temi già impostati e perfettamente responsive per ciascun fornitore software di ecommerce. Il primo numero è la quantità di temi gratuiti (G), il secondo numero è temi a pagamento (P). Shopify - 23 G | 122 P Big Commerce - 2 G | 37 P Volusione - 6 G | 17 P Shopify è il vincitore e ha molti più temi gratuiti e premium tra cui scegliere per soddisfare le esigenze dei tuoi siti web. Prezzi dei temi - Shopify vs. Altri Shopify: $ 120-180 Bigcommerce: $ 140-250 con la maggior parte sotto $ 180 Volusion: $ 895 Shopify ha i prezzi più convenienti rispetto a BigCommerce. Volusion ha prezzi assolutamente improponibili e impone un minimo di $ 895 per un tema premium. Applicazioni - Shopify vs. Altri Shopify: 1.000 + BigCommerce - 293 Volusion - 75 Shopify ha molte più app di BigCommerce e Volusion combinati. Recentemente sono stato allo Shopify Pursuit a Londra e ho avuto occasione di conoscere molte realtà di sviluppatori di applicazioni per Shopify. L'impressione che ho avuto è stata quella di un ecosistema molto attivo e ricettivo, con un forte spirito di collaborazione fra developer, agenzie e Shopify stesso, mirato a creare una fidelizzazione e un ottimo servizio al cliente. Essendo infatti il sistema di e-commerce più popolare, per gli sviluppatori professionisti c'è molto più interesse nel creare applicativi e temi. Come succede sempre nel mercato, più competizione vuol dire prezzi più convenienti per te e più puoi realizzare con Shopify. Questo divario fra Shopify e gli altri fornitori continuerà a crescere man mano che Shopify diventerà la soluzione di e-commerce più popolare. PS: Non parliamo nemmeno degli applicativi sviluppati per le piattaforme OpenSource altrimenti saremo ancora qui domani mattina ad elencare quanto il supporto sia inesistente, l'integrazione caotica e i costi assolutamente inutili spesso non rimborsabili. Design tema personalizzato Shopify Plus È possibile anche partire da zero e affidarsi ad un'agenzia di sviluppo e design web per avere un'interfaccia personalizzata, e qui i costi, ovviamente, variano. Per avere un'idea vi rimando al nostro articolo Il costo di un e-commerce Il sito di Ecommerce non è un sito con 3-4 paginette da sistemare, ma ragiona a modelli: per la home, per la pagina prodotti, per le categorie, il carrello, il checkout, le pagine statiche…E all’interno dei vari elementi ci possono essere carrelli ridotti, prodotti correlati, filtri, categorie esplose, e un sacco di altri elementi che bisogna armonizzare dal punto di vista grafico. Dall’ideazione del modello grafico (con la presentazione al cliente della bozza in jpg della home, della pagina delle categorie, del checkpoint e – importantissima – della pagina prodotto), all’approvazione della grafica con eventuali modifiche e approvazione fino alla realizzazione/personalizzazione del tema, un pacchetto di 70-150 ore lavoro bisognerebbe stimarlo. Il che porta ad una proiezione di un costo di 4.000 €/10.000 € per la realizzazione della grafica.Sempre a seconda di chi vi segue, delle sue capacità, delle struttura che lo supporta e altre variabili, normali in ogni mercato dove le capacità professionali fanno la differenza Il mio consiglio, se siete un'azienda che al momento non ha necessità (leggi anche: budget) di lavorare sul brand, è di utilizzare un tema e farlo personalizzare leggermente in modo da seguire le linee guida. Nel caso decideste in futuro di avere una grafica personalizzata, questa potrà essere applicata senza nessun problema, ovvero: Non c'è necessità di dover reimportare gli articoli Non si devono sistemare tutte le categorie Non viene perso lo storico ordini Non vengono perse le statistiche Non vengono persi i database clienti L'inventario non deve essere sistemato o aggiornato Quindi, senza spendere altre parole, passiamo direttamente al punto successivo. Temi Una delle cose che amo di più di Shopify sono i loro temi. Hanno oltre 100 temi gratuiti e premium responsive per adattarsi esattamente a ciò che stai cercando. La cosa più importante da notare è che tutti questi sono responsive, quindi saranno perfetti su qualsiasi schermo; pc, laptop, tablet e mobile. Lo sapevi che l'80% del tuo traffico arriva da mobile? Ecco alcuni dei temi più popolari, tutti ben progettati, reattivi e ti faranno apparire professionale. Puoi dare un'occhiata tutti i temi cliccando qui. Ci sono un sacco di temi gratuiti e temi premium che costano tra $ 100 e $ 180. L'editor del negozio è anche molto facile da usare. Nel caso avessi bisogno di vedere una demo in azione, fissa pure una call gratuita con me. Costo Ci sono sistemi gratuiti là fuori come Magento (ops, no, non più!), Woocommerce, Opencart e Prestashop. Una cosa che devo avvisarvi è che con tutti questi creare un sito vi costerà sempre più. Perchè? Perchè si spenderà sempre prezioso tempo extra per far funzionare tutto correttamente! Tutti i sistemi OpenSource sono sempre stati un mal di testa continuo sia per noi sviluppatori che per i nostri clienti: Sono troppo complicati o non offrono le funzionalità che voglio. Le cose vanno a catafascio SEMPRE al momento sbagliato. Quando ti stai guadagnando da vivere nel tuo negozio vuoi che tutto funzioni correttamente! Il tempo perso sono vendite perse. Shopify vale ogni centesimo speso in quanto i grattacapi come la manutenzione del server, la gestione e l'installazione di funzionalità extra, la sostituzione di blocchi nel menù o dell'immagine pubblicitaria in copertina sono a due click di distanza. E, a meno che tu non assuma uno sviluppatore completamente incompetente, non avrai MAI problemi dal lato frontend. Come lo so? Beh, è me che chiamano quando qualcosa va storto o non funziona. E appena vedo che è uno dei clienti Prestashop attacco a sudare freddo. Zero Stress Policy Shopify è la soluzione di e-commerce più semplice che ho usato e non ho avuto problemi a consegnare i siti progettati per i clienti. Ottimizzazione SEO Shopify ha un editor SEO molto semplice sui prodotti e le pagine. Ti consente di cambiare titolo, descrizione e url della pagina e di darti un'anteprima di come sarà. Tutti questi sono essenziali o l'ottimizzazione della pagina per ottenere risultati dei motori di ricerca e shopify rende semplice. Blog Un grande vantaggio di Shopify è che ha già un blog integrato. Non ci sono molti ecommerce software che hanno questa opzione o lo fanno bene (ok, tranne Woocommerce, ma Woocommerce è un PLUGIN di un sistema BLOG!). Il blogging è meraviglioso per creare contenuti di qualità e per ottenere il traffico dei motori di ricerca sul tuo sito. Shopify semplifica la creazione di post, il caricamento di immagini e la scrittura di contenuti per ottenere il traffico dei motori di ricerca sul tuo sito. Easy Checkout Il processo di checkout di Shopify è facile e non perderai clienti perché è lungo e/o machiavellico. Sulla pagina del carrello è possibile utilizzare Paypal o Amazon per consentire ai clienti di saltare la pagina di checkout e raccogliere le loro informazioni dai loro account. Se gli utenti vogliono utilizzare una carta di credito, anche allora il processo di checkout è facile e veloce. Ecco un esempio del loro checkout di una pagina. Se non scegli Shopify Plus questa parte non è customizzabile: questo significa che non sarà possibile cambiare: A) I campi da compilare per la fatturazione e la spedizione B) La grafica pesante ovvero tutte le modifiche che vanno a intaccare la disposizione/ aspetto degli elementi, escluso colore e font. Se sei un brand top fashion probabilmente questa è la limitazione più grande, perché qui il tuo brand si diluisce molto. Conclusione Shopify sta attualmente alimentando oltre 175.000 negozi online e ha aiutato le aziende a elaborare vendite per oltre $ 1.000.000.000. Scegliendo Shopify hai tutto il necessario per iniziare a vendere da subito. Se sei un brand Top Fashion con un fatturato di almeno 1mln € online che vuole cambiare il proprio sistema ecommerce, Shopify Plus è l'opzione che fa per te. Domande? Fissa una call con me per parlarne!
Non si sa esattamente quando la gente abbia cominciato a contrattare, costruito il loro primo capannone e scambiarsi le pressopieghe e le macchine a taglio laser gli uni con gli altri. Sappiamo che le monete metalliche sono state usate per comprare e vendere cose per almeno 4000 anni. Dai cavalli e dai carretti a mano a navi, camion e aerei, la necessità di scambiare merci ha stimolato le innovazioni nei trasporti per altrettanto tempo. Oggi, però, tutto cambia: molti di noi ora comprano e vendono con una nuova forma di commercio che non coinvolge né denaro né mezzi di trasporto, almeno non nel senso tradizionale. Ti siedi in poltrona, fai clic con il mouse alcune volte, inserisci il numero della tua carta di credito e attendi che le merci si presentino alla porta. Il mercato degli e-commerce, come è noto, è cresciuto enormemente nell'ultimo decennio, rendendo la vita più conveniente ai i consumatori e aprendo ogni tipo di nuove opportunità per le imprese. Questa breve guida non è intesa per i professionisti o per chi possiede un e-commerce. Quindi se pensate di aprire il vostro negozio online oppure cercate una soluzione avanzata per sostituire il vostro e-commerce attuale, scaricate le nostre guide gratuite cliccando sui link. Fare shopping al computer è il concetto base di e-commerce. Le parti chiave sono quelle di una transazione al dettaglio che accade in negozio (come ispezionare e confrontare prodotti e convalidare una carta di pagamento) devono ora accadere a casa tua e una consegna rapida, economica ed efficiente svolge anche un ruolo cruciale nel processo. Come mostra questa illustrazione, puoi persino comprare un nuovo computer con un computer (anche se non so perché tu voglia un chromebook)! E-commerce: componenti di base Sia che tu stia acquistando in un negozio oppure online, tutto ciò che fai è orientato ad una transazione, ovvero lo scambio di denaro per ottenere beni o servizi. In un negozio del mondo reale, porti i tuoi nuovi jeans alla cassa, consegni un po' di mazuma e lasci il negozio con il tuo acquisto in una borsa: questa è una transazione. Funziona in modo simile se acquisti online, ma c'è un'importante differenza: non riesci mai a toccare (o persino vedere) i prodotti finché non arrivano a casa tua qualche tempo dopo. Se ciò rende l'acquisto online leggermente problematico per l'acquirente, introduce anche due ulteriori problemi per il rivenditore (o l' e-tailer , a volte noto come i rivenditori online). Oltre ad avere alcuni mezzi per elaborare le transazioni online hanno anche bisogno di un modo per verificare che i beni ordinati siano effettivamente disponibili, e un mezzo per spedire e consegnare la merce al tuo indirizzo. In breve, quindi, l'e-commerce riguarda la combinazione di tre diversi sistemi: 1 - Un server Web Che sia in grado di gestire un negozio online ed elaborare transazioni (creando collegamenti appropriati con i computer della banca per verificare i dettagli della carta di credito). 2- Un database Così da poter mantenere un controllo degli articoli che il negozio ha in magazzino (in costante aggiornamento in quanto le persone effettuano ordini e idealmente effettuano nuovi ordini con i fornitori quando le scorte sono scarse). 3- Un sistema di spedizione Che sia collegato a un magazzino in cui le merci possono essere immediatamente localizzate e inviate all'acquirente come rapidamente possibile. Solo il primo di questi tre sistemi è strettamente necessario per l'e-commerce. Molte persone gestiscono con successo negozi online su piccola scala senza complessi database o sistemi di spedizione: hanno semplicemente un sito Web per pubblicizzare la propria attività e prendere ordini e quindi gestiscono il controllo delle scorte e la spedizione in modi più tradizionali. I piccoli commercianti che vendono oggetti sui siti d'aste (tipo Subito.it) spesso lavorano in questo modo, per esempio. I loro database sono nella loro testa; il loro sistema di spedizione è semplicemente una passeggiata per l'ufficio postale locale. Sempre che l'ufficio postale non sia italiano. Ecco un esempio di come potrebbe funzionare un sistema di e-commerce sofisticato e completamente computerizzato. Non tutti i sistemi di e-commerce funzionano esattamente in questo modo: Seduto al suo computer, un cliente cerca di ordinare un libro online. Il suo browser web comunica avanti e indietro su Internet con un server Web che gestisce il sito Web del negozio. Il server Web invia il suo ordine al gestore degli ordini. Questo è un computer centrale che vede gli ordini in ogni fase del processo dall'invio alla spedizione. Il gestore degli ordini interroga un database per scoprire se ciò che il cliente desidera è effettivamente disponibile. Se l'articolo non è in magazzino, il sistema di database azionario può ordinare nuove forniture da grossisti o produttori. Ciò potrebbe comportare la comunicazione con i sistemi di ordine presso il quartier generale del produttore per scoprire i tempi di fornitura stimati mentre il cliente è ancora seduto al suo computer (in altre parole, in tempo reale). Il database di magazzino conferma se l'articolo è in magazzino o suggerisce una data di consegna stimata quando i materiali di consumo saranno ricevuti dal produttore. Supponendo che l'articolo sia disponibile, il gestore degli ordini continua a elaborarlo. Successivamente, comunica con un sistema di merchant (gestito da una società di elaborazione di carte di credito o collegato a una banca) per effettuare il pagamento utilizzando il numero di carta di credito o di debito del cliente. Il sistema mercantile potrebbe effettuare controlli supplementari con il proprio computer della banca. Il computer della banca conferma se il cliente ha fondi sufficienti. Il sistema mercantile autorizza la transazione a procedere, anche se i fondi non saranno trasferiti completamente fino a diversi giorni dopo. Il gestore ordini conferma che la transazione è stata elaborata correttamente e notifica al server Web. Il server Web mostra al cliente una pagina Web che conferma che il suo ordine è stato elaborato e che la transazione è completa. Il gestore degli ordini invia una richiesta al magazzino per spedire la merce al cliente. Un camion di una ditta di spedizioni raccoglie le merci dal magazzino e le consegna. Una volta che le merci sono state spedite, il computer del magazzino invia via e-mail al cliente per confermare che i suoi prodotti sono in viaggio. La merce viene consegnata al cliente. Tutte queste cose sono invisibili - virtuali - al cliente, tranne il computer al quale si siede e il camion di spedizione che arriva alla sua porta. Come progettare un sito di e-commerce? Il design dei negozi virtuali è spesso il fattore più importante per il successo o il fallimento delle attività online. Ciò non significa semplicemente che i siti di e-commerce devono apparire attraenti (anche se lo sono): devono essere utilizzabili, veloci e facili da navigare senza istruzioni irritanti o confusionarie, affidabili -i clienti si aspettano che i siti siano online 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, e di caricare le pagine senza ritardi-, e sicuri (perché nessuno è pronto a digitare i dettagli della propria carta di credito in un sito Web che non è sicuro). La creazione di un negozio online è piuttosto impegnativa. Non solo devi costruire da zero un sito web dedicato, devi anche sviluppare il tuo sistema merchant che deve elaborare in modo sicuro i dati della carta di credito e spedire le transazioni da/e verso i computer della banca. In questi giorni, chiunque può creare un negozio online in pochi minuti. Servizi SaaS come Shopify consentono di costruire un negozio molto rapidamente e, poiché dispongono di funzionalità di elaborazione delle carte di credito integrate, la gestione delle transazioni non potrebbe essere più semplice. Molte persone creano vetrine virtuali sul sito di aste eBay e poi usano PayPal (ora anche parte di eBay) per elaborare le loro transazioni. Alcuni siti Web (in particolare Amazon) consentono di incorporare le mini versioni del proprio negozio all'interno del proprio sito Web, in modo da effettuare una piccola commissione di vendita dei propri prodotti all'interno del proprio sito. Si diceva che il nome di dominio giusto era un requisito essenziale per un business online di successo, ma alcuni dei siti Web più memorabili (compresi pets.com , etoys.com e garden.com) sono stati le prime vittime della dot com boom . Come hanno dimostrato aziende Web di successo come eBay e Amazon, non deve necessariamente esserci un'evidente connessione tra il nome di un sito Web e le cose che effettivamente fa o vende: tutto ciò che conta è che, nel tempo, le persone vorranno conoscere, amare e fidarsi del marchio e visitare il sito istintivamente quando vogliono comprare qualcosa. La gestione del modo in cui i tuoi prodotti vengono forniti ai tuoi clienti è di fondamentale importanza: dai un'occhiata alle recensioni su siti come eBay . Ciò non significa che tu abbia bisogno del tuo magazzino e di una flotta di camion per le consegne. Aziende come Amazon hanno costruito sistemi di magazzino e di spedizione complessi e altamente efficienti per i propri scopi, ed ora consentono anche ad altre persone di utilizzarli. Chiedere a qualcun altro di gestire i tuoi prodotti, prelevarli e spedirli ai tuoi clienti, in tutto il mondo, è chiamato fulfilment - e significa che anche piccole aziende (o una persona che gestisce un'azienda dal suo capanònselo artigiano in affitto) può gestire le consegne in modo efficiente e professionale come se avesse una struttura molto grande. Usare l'e-commerce per vendere informazioni Ci sono un sacco di soldi online, ma non tutto comporta la vendita di beni nel modo tradizionale. Molte aziende online cercano di fare soldi offrendo una combinazione di servizi gratuiti e premium. Google, è probabilmente l'esempio più noto di un sito come questo. Creato come una directory completa di altri siti web, è mutato in un motore di ricerca e quindi in un portale, offrendo un gateway per tutti i tipi di altri servizi premium come gSuite. Ad esempio, puoi sempre farti la tua casella gratuita, ma puoi anche pagare un extra per un sistema di posta elettronica più sofisticato. È possibile memorizzare le foto gratuitamente su Drive, ma è possibile pagare una somma extra per uno spazio di archiviazione più che doppio e una garanzia a vita su tutto quello che carichi. Giornali, riviste e editori di libri cercano anche di fare soldi attraverso una combinazione di servizi gratuiti e premium. Mentre la maggior parte di loro offre i loro contenuti di base gratuitamente, utilizzando la pubblicità per fare soldi. Alcuni offrono anche una parte dei loro articoli per una commissione fissa (una tantum o abbonamento). L'acquisto di un articolo comporta una transazione simile a quella che farai su Amazon o eBay, quindi questo tipo di pubblicazione online è chiaramente una varietà di e-commerce. Vantaggi e svantaggi dell'e-commerce Sebbene le prime reazioni ai siti di shopping online fossero spesso contrastanti, del tipo: Ci vuole troppo tempo per trovare quello che vuoi, Non sono sicuro che siano sicure, Le cose che voglio non sono mai disponibili, I negozi non spariranno mai, perchè la gente deve provare le scarpe prima di comprarle Che cos'è un computer?), le cose sono migliorate notevolmente nell'ultimo decennio e le aziende online hanno trovato il modo di aggirare la maggior parte degli inconvenienti. Ad esempio, alcuni negozi di abbigliamento online offrono ritorni gratuiti se non ti piacciono gli abiti che hai comprato o se non si adattano. Molte persone ora fanno solamente shopping online e non si sognerebbero di mettere piede in un negozio del mondo reale in cui: A) i prezzi sono spesso più alti B) le attese più lunghe e C) le porte si aprono solo durante il normale orario di lavoro. Anche per le aziende l'e-commerce ha aperto nuove opportunità. Non molti possono competere con aziende enormi come Amazon o eBay, ma chiunque può aprire un negozio online e iniziare a fare trading in pochi minuti. I piccoli negozi locali, a lungo minacciati dalla crescita di giganti rivenditori come Wal-Mart e Tesco, hanno trovato una nuova prospettiva di vita commerciando online e vendendo i loro prodotti per corrispondenza. L'e-commerce ha anche minacciato molti modi tradizionali di fare affari. Quando le persone si affollano nei negozi online per la corsa al Natale, spendono di meno nei negozi del mondo reale. Le aziende già affermate come Wal-Mart hanno cercato di compensare la minaccia cogliendo l'opportunità: mattoni e clic(avere negozi del mondo reale e un sito web perfettamente integrato) è ora generalmente visto come la strada da percorrere. Gli acquirenti sono diventati ugualmente esperti e sono esperti nell'ispezionare i prodotti nei negozi del mondo reale prima di acquistare online o utilizzare siti Web per localizzare filiali locali di negozi in cui possono ispezionare e acquistare esattamente i prodotti che desiderano. È importante ricordare che l'e-commerce rappresenta ancora solo una frazione di tutto il commercio che svolgiamo (per il secondo trimestre del 2018, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha segnalato che l'e-commerce raggiunge circa il 9,6 per cento del totale delle vendite al dettaglio, come mostrato nella tabella sottostante), ma quella frazione è cresciuta molto costantemente e continuerà a farlo. La crescita costante dell'e-commerce: questo grafico mostra come lo shopping online attualmente rappresenti quasi il 10% di tutte le vendite al dettaglio, il doppio rispetto alla situazione di un decennio fa. Più formalmente, mostra Vendite trimestrali trimestrate di e-commerce al dettaglio negli Stati Uniti come percentuale del totale delle vendite al dettaglio trimestrali: dal 1 ° trimestre 2009 al 2 ° trimestre 2018. Per gentile concessione di US Census Bureau . Come sempre, i clienti scelgono di andare dove è più conveniente, e continueranno a farlo. Mentre alcuni commercianti (in particolare commercianti di automobili, ottici e agenti immobiliari) hanno cercato di resistere alla minaccia dello shopping online, le tattiche protezionistiche sono destinate a fallire nel lungo periodo. È fin troppo facile ora che i clienti portino i loro soldi e il loro potere di spesa da qualche altra parte, anche ai rivenditori di un altro paese. Il cliente e il loro mouse hanno sempre ragione. E sempre sarà. Il presente mobile dell'e-commerce Se gestisci un'attività di vendita al dettaglio di lunga data, è probabile che tu abbia un sito Web che raccoglie ordini dai tuoi clienti e li elabora attraverso l'e-commerce. Ma proprio come ti sei abituato alle regole del gioco online, arriva qualcosa di nuovo che sposta i pali: il commercio mobile , noto anche come m-commerce. Non puoi fare a meno di notare che sempre più persone stanno passando online tramite cellulari, iPad e altri dispositivi portatili. Una volta eravamo incurvati sui PC desktop facendo clic sui mouse; ora siamo sempre più propensi a colpire i telefoni touchscreen mentre ci aggrappiamo al divano e guardiamo contemporaneamente la TV. Se hai qualche dubbio sul fatto che l'm-commerce sia il futuro, devi solo guardare i giganti del mondo online e vedere quanto seriamente lo stanno prendendo. Amazon, Google e Facebook vedono il mobile computing come un campo di battaglia decisivo nei prossimi anni. Google ha sottolineato l'importanza di gestire un sito ottimizzato per dispositivi mobili per anni; In un sondaggio del 2012 , Google ha riferito che il 74% degli utenti aveva maggiori probabilità di tornare ai siti ottimizzati per i dispositivi mobili e il 67% era più propenso ad acquistare da siti ottimizzati per i dispositivi mobili. Tuttavia, un enorme 96% ha riferito di aver incontrato siti Web incompatibili mentre era online con il proprio cellulare. Secondo uno studio del 2017 sponsorizzato da UPS il commercio mobile rappresenterà circa la metà di tutti gli e-commerce (entrate del commercio digitale) entro il 2020, per un valore totale di circa $ 250 miliardi. Statistiche di un nostro cliente nel mese di Novembre 2018. La percentuale di utenti mobile è più del doppio di quella Desktop. Una tendenza molto interessante è che il traffico dei siti mobili equivale regolarmente o supera il traffico desktop nei fine settimana (quando le persone non sono seduti alla scrivania a perdere tempo (fare ricerca) nei loro computer di lavoro). Se si dispone solo di un sito desktop, si sta potenzialmente perdendo un sacco di soldi. Naturalmente, i clienti professionisti o aziende che acquistano da siti aziendali (il cosiddetto e-commerce B2B) potrebbero essere felici sui siti Web solo desktop. Tuttavia, i clienti comuni, -i ragazzi con smartphone e gli adulti che navigano a casa con gli smartphone sul divano - si aspettano di trovarsi a utilizzare i siti ottimizzati per i dispositivi mobili. L'importanza sempre crescente del mobile spiega perché Google ha ora spostato l'intero indice del Web in una visualizzazione mobile-first, in cui la versione mobile di ciascun sito Web viene indicizzata principalmente anziché la versione desktop. Cosa puoi fare per diventare mobile? Il primo passo è verificare come funziona il tuo sito esistente su un dispositivo mobile (preferibilmente uno collegato a una rete di cellulari, e non tramite Wi-Fi, in modo da ottenere un senso di velocità e di usabilità). Esistono emulatori e tester che puoi utilizzare per simulare i dispositivi mobili su un PC (tra cui uno eccezionale integrato nel browser Chrome di Google e l'equivalente Chromium open source), ma è molto meglio procurarti un cellulare moderno con un browser o un tablet computer e vedi come funziona veramente il tuo sito. Se non l'hai mai visto lavorare su uno schermo piccolo, potresti rimanere sorpreso da come appare. Se il tuo sito è stato progettato per funzionare con un tipico laptop widescreen, probabilmente troverai qualcosa di terribile: le colonne probabilmente si sovrappongono e si sovrappongono, il testo potrebbe essere troppo piccolo per essere letto, i collegamenti potrebbero essere troppo piccoli per fare clic e così via. Don' t panic! Una volta valutata la portata del problema, puoi iniziare a fare qualcosa al riguardo. Ci sono essenzialmente quattro opzioni se vuoi andare su mobile: Design Responsive: ridisegnare il sito esistente in modo che lo stesso codice HTML funzioni ugualmente bene sia su desktop sia su mobile, utilizzando un foglio di stile comune che contiene regole condizionali applicabili a dispositivi di diversa larghezza dello schermo. Puoi capire quando un sito è reattivo sfogliandolo su un desktop; se si riduce la larghezza del browser, il sito verrà riformattato improvvisamente dal desktop alla versione mobile. I siti reattivi sono facili da mantenere e adatti ai motori di ricerca, ma non offrono sempre la migliore esperienza agli utenti, perché presentano essenzialmente le stesse pagine per tutti gli utenti (solo formattati in modo diverso). Dynamic serving : crea le tue pagine in modo leggermente diverso per i dispositivi desktop e mobili senza modificare i loro URL (con un foglio di stile comune o includendo un foglio di stile appropriato per ciascun dispositivo). In genere, dovresti utilizzare PHP o ASP per testare un dispositivo mobile e quindi creare una pagina ottimizzata per desktop o dispositivi mobili, magari utilizzando un foglio di stile per desktop o mobile che riformatta di conseguenza il codice HTML comune. (Oppure potresti usare anche un foglio di stile responsive). La pubblicazione dinamica è orientata ai motori di ricerca (a condizione di segnalare che il contenuto delle tue pagine varia in base allo user-agent) e offre una buona esperienza utente (perché puoi ottimizzare le pagine per desktop e mobile molto più che con design reattivo), ma può essere complesso da implementare. Sito mobile separato: Rileva se gli utenti si trovano su un PC desktop o su un dispositivo palmare e quindi reindirizzano a una versione mobile completamente separata del tuo sito. Ciò significa che puoi ottimizzare il tuo sito per gli utenti mobili senza compromettere l'usabilità per le persone sul desktop, ma lo svantaggio è dover mantenere una seconda versione duplicata del tuo sito e il rischio che diverse versioni delle tue pagine sfuggano di passo. Ricorda che i motori di ricerca come Google non amano i contenuti duplicati, quindi utilizza tecniche come gli URL canonici per aiutarli a capire dove trovare la versione definitiva di ogni pagina. Se lo desideri, puoi impostare un cookie per ricordare quale versione del sito deve servire quando gli utenti passano da una pagina all'altra. È una buona idea dare agli utenti mobili la possibilità di visualizzare il tuo sito desktop, se preferiscono. I siti con URL separati tendono ad essere ostili ai motori di ricerca. App mobile separata : sviluppa un'app gratuita per dispositivi mobili che aggiri del tutto il tuo sito web. C'è una spesa anticipata nell'avere sviluppato app, ma generalmente offrono un'esperienza utente molto migliore rispetto ai siti web mobili. Non solo, ma impediscono agli utenti di distrarsi, di fare clic su altri collegamenti e di accedere ai siti della concorrenza. In altre parole, le app mobili sono un ottimo modo per catturare gli utenti mobili e tenerli. Oltre a questi, ci sono metodi in continua evoluzione come AMP (Accelerated Mobile Pages) , che ti permettono di sviluppare un sito mobile molto più veloce utilizzando un sottoinsieme di HTML ridotto (ma potenzialmente sacrificando alcune funzionalità del tuo sito web nel processo). Una breve storia dell' e-commerce 1887: lo statistico statunitense Herman Hollerith (1860-1929) costituisce il precursore di IBM (International Business Machines), una società che diventerà pioniera delle forme elettroniche di fare affari nei decenni successivi. Anni '50 -'60: IBM pioniera dell'elaborazione delle transazioni online (OLTP): un modo per gestire le transazioni monetarie istantaneamente (in tempo reale) utilizzando sofisticati sistemi computerizzati. Con American Airlines , IBM sviluppa un sistema OLTP chiamato SABER (Semi-Automatic Business Research Environment) che rivoluziona le prenotazioni aeree. Nel 1969, il software di elaborazione delle transazioni di IBM si evolve in CICS (Customer Information Control System) , uno dei suoi prodotti meno conosciuti ma di maggior successo. 1970: la società statunitense Docutel inventa l'ATM (cassiere automatizzato, noto anche come bancomat), che funziona utilizzando transazioni online effettuate tramite computer bancari. La popolarità degli sportelli automatici porta a forme di elaborazione delle transazioni ancora più sofisticate. Anni Ottanta: CompuServe , Prodigy e AOL (America Online) permettono alle persone di fare acquisti da casa usando i loro computer e le loro linee telefoniche. 1989: Tim Berners-Lee (1955-) inventa il World Wide Web, gettando involontariamente le basi per una crescita esplosiva dell'e-commerce negli anni seguenti. 1994: Jeff Bezos (1964-) fonda Amazon.com, l'iconico e-store. 1994: Marc Andreessen (1971-) sviluppa il browser Web Netscape Navigator, che viene fornito con una funzionalità denominata SSL (Secure Sockets Layer): crittografia incorporata che consente di eseguire transazioni di carte di credito in modo sicuro online. C'è un'enorme esplosione nello shopping online e negli affari e inizia il fenomeno di dot.com. 2000/2001: la bolla di dot.com scoppia e oltre 750 aziende online vanno al muro. Ad un certo punto, il prezzo delle azioni di Amazon.com scende a meno del 10% del suo valore originale. 2008: l'e-commerce rappresenta circa il 3,4 percento delle vendite totali. 2018: lo US Census Bureau riporta che le vendite al dettaglio dell'e-commerce negli Stati Uniti per il secondo trimestre del 2018 sono $ 127,3 miliardi (quasi 2,5 volte i $ 51,2 miliardi dello stesso periodo del 2012, aggiustate per variazione stagionale). Nel 2Q 2018, l'e-commerce rappresenta circa il 9,6% delle vendite totali (in aumento dal 4,7% nel 2012).