Shopify Shipping è ora disponibile anche in Italia tramite una partnership con Poste Italiane. Questa è la grande notizia per chi è in procinto di avviare un progetto ecommerce e deve occuparsi inevitabilmente di tutto l'aspetto logistico. Avere attivo uno shop online con cui vendere ai clienti significa anche pianificare tutta la consegna dei prodotti al cliente finale altrimenti il rischio è di avere prodotti fini a sé stessi, impossibilitati ad essere venduti. Durante questo articolo parleremo di Shopify Shipping e di come, recentemente, si sia integrato con Poste Italiane, diventando così disponibile anche in Italia. Questa integrazione tra il servizio ecommerce e servizio di spedizione sta dando e darà una grossa mano a chi è in procinto di diventare un ecommerce manager o a chi ha iniziato da poco a vendere i suoi prodotti online e deve sobbarcarsi spese enormi per stringere accordi con partner logistici. Cos'è Shopify Shipping Shipping è una funzionalità, introdotta da Shopify e disponibile all'interno della piattaforma, pensata per agevolare chi vuol vendere online nella preparazione, evasione e spedizione dei loro ordini. Il grande vantaggio sta nella diminuzione sensibile di errori, tempi e costi impiegati in questi processi. Alla base di tutto questo c'è la costruzione di un sistema di partnership instaurate da Shopify con i più importanti servizi di corriere al mondo come UPS, DHL e molti altri. Trovate la lista completa di quali corrieri siano attivi per ogni paese nella pagina assistenza di Shopify. In Italia di recente la piattaforma ecommerce ha stretto un accordo con Poste Italiane che prevede la possibilità di affidare le spedizioni dei prodotti venduti dallo shop online a loro con tempi di consegna stimati in 1/2 giorni esclusivamente all'interno del territorio nazionale. Le funzionalità di Shopify Shipping La domanda sorge spontanea: cosa permette di fare Shopify Shipping? Le funzionalità e vantaggi che incorpora possono essere riassunti sostanzialmente in 3 punti: Acquisto, stampa e modifica delle etichette direttamente dalla sezione ordini di Shopify; Accesso a tariffe agevolate sull'acquisto delle etichette (quindi con Poste Italiane per le aziende con sede logistica in Italia); Maggiore trasparenza per i clienti: le spese di spedizione saranno calcolate direttamente al checkout, non saranno pertanto più stimate ma effettive; Acquisto delle etichette Uno dei grandi vantaggi offerti da Shopify è quello di poter acquistare le etichette di spedizione direttamente dal pannello di controllo del tuo negozio online, all'interno della sezione ordini. C'è la possibilità inoltre di stampare e modificare le etichette in blocco, potendo creare delle preconfigurazioni riguardo aspetti come imballaggio e servizio di spedizione scelto, che vengono automaticamente applicati alle etichette. Tutto ciò è utilissimo anche in caso di un progetto ecommerce con alte vendite o con la creazione di un alto numero di ordini. Una volta finita la compilazione delle etichette, Shopify ne verifica la correttezza segnalando eventuali errori catalogati in base alla loro gravità. Avremmo pertanto errori di lieve entità, con i quali non viene impedito l'acquisto dell'etichetta ma viene segnalato il rischio di avere problemi in fase di spedizione, ed errori la cui gravità può bloccare direttamente l'acquisto dell'etichetta. Per quanto riguarda il metodo di pagamento delle etichette acquistate, esso avviene secondo soglia. Ciò significa che viene impostato un limite di etichette acquistabili il cui superamento fa scattare in modo automatico la fatturazione e il pagamento tramite il metodo impostato nell'account Shopify. Durante il periodo di elaborazione del pagamento nel caso di superamento della soglia, l'acquisto e la stampa di ulteriori etichette viene permessa nella misura di un ulteriore 10%. Tariffe agevolate Shopify Shipping offre tariffe di spedizione agevolate. Mentre per quanto riguarda la partnership con Poste Italiane non sono ancora indicati dettagli sui costi, per gli altri corrieri (disponibili però solamente in altri stati) si può avere un risparmio considerevole, in alcuni casi anche oltre l'80% sul prezzo totale della spedizione, dipendente da: Piano Shopify sottoscritto; Tratta di spedizione; Caratteristiche del pacco come imballaggio e peso; Oltre ciò c'è la possibilità di ottenere il calcolo della spedizione direttamente al check-out migliorando la pianificazione interna per quanto riguarda le spese di spedizione da sostenere. Resta comunque la possibilità di calcolare al check-out tariffe di spedizione forfettarie. La partnership tra Poste Italiane e Shopify per vendere online Per quanto riguarda la partnership tra Shopify e Poste Italiane, oltre ai vantaggi di Shopify Shipping se ne aggiungono altri che questa collaborazione fornisce a chi vende online tramite ecommerce. Il primo punto fondamentale è riuscire a consegnare i pacchi dei prodotti in 1/2 giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, in tutta Italia tramite il servizio Poste Delivery Business Express. Non c'è al momento quindi la possibilità di gestire spedizioni internazionali. Questa tipologia di servizio è inoltre accompagnata dalla possibilità di acquistare una copertura assicurativa per ogni spedizione al costo di 1 Euro al chilogrammo, il tutto gestito da Poste Italiane. Per poter spedire i prodotti al cliente finale inoltre è possibile prenotare il ritiro dal proprio magazzino. Per fare questo ci sono due strade: dal sito internet di Poste Italiane oppure tramite numero di telefono. Non è pertanto possibile consegnare i prodotti direttamente all'ufficio postale. Per ulteriori informazioni sulle spedizioni vi rimandiamo alla pagina assistenza di Shopify. Per quanto riguarda i reclami a livello di servizio, vengono interamente gestiti da Shopify, ciò significa che in caso di smarrimento o danneggiamento del prodotto, va richiesta assistenza a Shopify che farà da tramite con Poste Italiane. A chi può essere utile Shopify Shipping? Shopify Shipping certamente può essere utile a chi sta iniziando con un progetto ecommerce e non ha la possibilità di investire un grande quantitativo di risorse in un partner logistico affermato. Con Poste Italiane anche il piccolo ecommerce avrà la possibilità di avere un servizio di spedizione efficiente, riuscendo così ad aumentare le vendite e avere una crescita costante del suo progetto. E' difficile partire da zero con un ecommerce e trovarsi a dover organizzare parte produttiva e logistica contemporaneamente. Shopify da questo punto di vista si conferma una piattaforma altamente scalabile, fornendo tutti gli strumenti giusti per semplificare la gestione logistica e dare una grossa mano a chi per la prima volta vuol investire tempo e denaro nel mondo ecommerce, accompagnandolo verso logiche sempre più complesse. Ciò che resta da fare ad una persona con un progetto ecommerce è quella di affidarsi a dei Shopify Expert per partire subito a vendere i suoi prodotti.
Per un commerciante online uno dei momenti più delicati e spinosi è la scelta del prezzo del prodotto o del servizio da mettere in vendita. Tendenzialmente si pensa che un prezzo basso e competitivo sia un buon viatico per conquistare nuovi clienti, ma non devi esagerare. Un prodotto in vendita ad un prezzo eccessivamente basso infatti potrebbe essere percepito come di scarsa qualità e quindi venire scartato dai potenziali acquirenti. Al contrario un prezzo alto potrebbe conferire prestigio ad un prodotto, ma molto dipende dal mercato in cui operi. Se ad esempio hai una gioielleria online un prodotto dal costo elevato è sinonimo di pregio e qualità; la stessa cosa non si può dire se vendi prodotti di bigiotteria, che si caratterizzano invece proprio per la convenienza e quindi non puoi impostare prezzi troppo alti. Nell’ambito del pricing marketing devi considerare una serie di aspetti, come il costo di produzione, il costo di fornitura di ulteriori servizi, il ritorno per l’impresa e la qualità finale del prodotto stesso. Tutte voci che incidono in modo significativo sul prezzo finale e di cui devi tenerne conto. Nei seguenti paragrafi analizziamo le principali strategie di prezzo utilizzabili negli ecommerce e quali sono gli aspetti peculiari da tenere a mente. Cos’è il pricing? Prima di approfondire il discorso sulla strategia di prezzo nella vendita è opportuno soffermarci per un momento sul pricing, che può essere considerato quel processo tramite il quale un’azienda sceglie il costo di un prodotto o di un servizio. Le varie tipologie di prezzo nell'ecommerce hanno la capacità di influenzare le decisioni del pubblico al momento dell’acquisto, ma devi essere bravo a scegliere le strategie più indicate in base al tuo target, al mercato in cui operi, alla tipologia di prodotti e servizi che offri e agli obiettivi di prezzo, intesi come il livello di prezzo che un investitore desidera raggiungere in un arco temporale specifico. Se ti trovi in difficoltà nella selezione di un prezzo, allora puoi affidarti al break-even point, che puoi padroneggiare perfettamente con poche nozioni di economia di base per sfruttarlo. Il break-even point è il punto di pareggio, cioè il numero di vendite necessarie per coprire almeno i tuoi costi di produzione, restare in attivo e non andare in rosso. Ecco la formula matematica del break-even point: Punto di pareggio= CF / (PM - CV). con CF = costi fissi; con PM = prezzo medio delle vendite; con CV = costi variabili Per ottenere il punto di pareggio devi conoscere alcuni parametri, a partire dai costi fissi che restano invariabili indipendentemente dal volume di vendita. A questi vanno poi aggiunti i costi variabili che invece possono cambiare a seconda del volume di vendita. Questo metodo può essere utile prima di inserire i prezzi del prodotto all'interno di un ecommerce costruito su Shopify in modo da essere sicuro di fissare dei prezzi che ti consentono di non andare in perdita. Strategie di prezzo: esempi Per scegliere i prezzi più indicati per i tuoi prodotti devi fare affidamento all’inbound sales, cioè la metodologia che mette il cliente al centro del progetto e che modifica la vendita affinché si adatti alle esigenze dei consumatori. Il prezzo quindi rientra nelle strategie di inbound sales poiché rappresenta comunque una forma di comunicazione. Un prezzo alto si rivolge ad una clientela selezionata che punta alla qualità, un prezzo basso invece mira a conquistare una fetta di mercato molto ampio che mira soprattutto alla convenienza. Tuttavia il discorso non è così automatico e proprio per questo motivo esistono tante strategie di prezzo negli ecommerce da adottare di volta in volta a seconda delle variabili circostanti del mercato e delle proprie necessità. Scopriamo quelle più gettonate nei seguenti paragrafi. Prezzo psicologico La strategia del prezzo psicologico è abbastanza diffusa nei supermercati, nei centri commerciali e in ogni progetto ecommerce. Il prezzo è leggermente inferiore alla cifra tonda e così, invece di 10 euro si scrive 9,99 centesimi, con questi ultimi scritti con un font più piccolo. Il consumatore tende a percepire quel prezzo più vicino ai 9 euro che non ai 10 euro. Prezzo civetta Il prezzo civetta è un prezzo tenuto appositamente basso dal merchant, talvolta con margini nulli oppure addirittura negativi. La finalità di questa tipologia di strategia non è quella di creare direttamente profitti per l'impresa ma quella di attirare potenziali clienti in negozio, in modo che possano acquistare anche altri prodotti, recuperando così il margine perso con il prodotto civetta. Prezzo premium Il prezzo premium è l’esatto opposto del prezzo civetta e punta ad impostare un prezzo elevato, sopra la media dei prezzi di mercato. La finalità è per comunicare il valore esclusivo del prodotto, uno status symbol o l’appartenenza ad una specifica community. Se il prezzo civetta si tende a ridurre il valore percepito del prezzo finale per via del suo costo esiguo rispetto agli altri prodotti del mercato, nel prezzo premium il prezzo finale viene fissato esattamente in maniera opposta. L’articolo viene così percepito come un prodotto esclusivo, unico e di qualità. Questa strategia è indicata per i brand di lusso che vogliono imporsi come un’azienda di prestigio. Prezzo di penetrazione Le strategie di prezzo di penetrazione impongono un prezzo piuttosto contenuto per un prodotto di qualità alta e vengono utilizzate quando si entra in un mercato nuovo o quando si lancia un nuovo articolo. L’obiettivo è attirare i consumatori che vengono incuriositi da un prodotto nuovo di alta qualità ma a costi contenuti. Inizialmente ci sarà inevitabilmente qualche perdita, ma l’obiettivo non è tanto monetizzare quanto piuttosto catturare l’attenzione di nuovi consumatori e trasformarli in clienti fidelizzati. Prezzo di scrematura Il prezzo di scrematura, conosciuto anche come skimming price, è l’esatto opposto del prezzo di penetrazione e prevede l’applicazione di un costo piuttosto elevato per dei prodotti nuovi distribuiti sul mercato. L’obiettivo è quello di massimizzare i profitti per quel prodotto, soprattutto perché questa strategia viene applicata quando manca la concorrenza all'interno del mercato, dopodiché i costi vengono abbassati per attirare una fetta di pubblico più ampia. Si tratta di una strategia da adottare con estrema cautela, poiché il successivo calo della domanda dovuto dal prezzo troppo elevato rischia di annullare i benefici previsti. Prezzo differenziato Il prezzo differenziato è una strategia di prezzo di marketing molto diffusa tanto nell’online quanto nell’offline. In tal caso lo sconto viene mostrato in modo molto chiaro: si mette in evidenza il nuovo prezzo di fianco al prezzo vecchio barrato. L’acquirente percepisce subito il vantaggio economico, poiché il nuovo prezzo è chiaramente più basso rispetto al vecchio prezzo. Cost-based pricing e cost-plus pricing Il cost-based pricing e il cost-plus pricing tengono in considerazione i costi di produzione e del livello di maggiorazione desiderato, quindi in un certo senso sono più specifici. In particolare il cost-plus pricing tramite una maggiorazione fissa assicura maggiori margini. Per raggiungere un determinato livello di maggiorazione è sufficiente moltiplicare i costi di produzione previsti, sia fissi che variabili, per la maggiorazione desiderata, in modo da ottenere un prezzo per un livello anticipato di vendite. Questa tecnica è focalizzata solo sul costo del prodotto e non prende in considerazione la domanda dei consumatori e la concorrenza. Bundle pricing Il bundle pricing, noto anche come prezzo a pacchetto, prevede la vendita di un intero pacchetto di prodotti anziché uno solo. Questa tecnica può dare belle soddisfazioni, ma va utilizzata nel modo corretto. I prodotti in vendita devono essere complementari tra di loro, affinché gli acquirenti possano realmente percepire il vantaggio di acquistare un unico pacchetto a prezzi ovviamente più bassi. In caso contrario un acquirente che intende comprare un singolo prodotto potrebbe non trovare conveniente l’acquisto di un pacchetto intero di articoli, di cui magari ne userà solo qualcuno. Considerazioni finali Prima di salutarci è opportuno fare un’ultima considerazione sui fattori interni ed esterni di un’impresa, che potrebbero determinare quale strategia di prezzo negli ecommerce risulti più efficiente. Tra i fattori interni di un’azienda che vanno considerati ci sono: La conoscenza del proprio canale commerciale; La conoscenza dei costi di produzione sia fissi che variabili; Gli obiettivi che devono essere stabiliti in anticipo per poi decidere qual è la strategia di marketing vincente. Possiamo così elencare invece i fattori esterni di un’azienda: Domanda e offerta nel proprio mercato di riferimento; Abitudini e comportamenti tipici dei propri buyer personas; Condizioni macroeconomiche; Le normative che regolamentano il proprio mercato; Comportamenti dei competitor. Bisogna ragionare nell’ottica dell’inbound marketing, cioè quell’insieme di tecniche che mirano ad attrarre i clienti verso la propria azienda tramite contenuti di valore e una comunicazione personalizzata. Anche il prezzo è una forma di comunicazione e va quindi scelto per entrare in perfetta sintonia con il proprio target di pubblico per proporre un’offerta personalizzata. A tal proposito vale la pena approfondire il discorso sull’inbound marketing e per farlo ti basta scaricare la risorsa gratuita a fine articolo che ti spiega come trovare facilmente più clienti online e aumentare il fatturato.
Ti piacerebbe acquistare un prodotto piuttosto costoso, per poi pagarlo in comode rate senza interessi, con la possibilità di fruirne subito? Immagino che la risposta sia sì. Ebbene questo è esattamente il funzionamento del nuovo trend “buy now pay later”, noto anche con l’acronimo BNPL, vale a dire “compra ora e paga dopo”. Il nome del nuovo servizio spiega già tutto ed è piuttosto intuitivo. Se hai intenzione di lanciare un progetto ecommerce o di modernizzare il tuo shop online, sicuramente vale la pena conoscere meglio questo nuovo trend che è esploso soprattutto a cavallo della pandemia. Ecco tutto quello che bisogna sapere. Buy now pay later: cos’è e come funziona La tendenza si è sviluppata soprattutto durante il periodo di lockdown, quando l’online era quasi l’unico canale dove era possibile fare acquisti. Un trend che ha riscosso un grandissimo successo, tant’è che si è registrato un vero e proprio boom anche dopo i vari lockdown. Oggi è praticamente irrinunciabile per gli e-commerce che vogliono offrire un servizio esclusivo e moderno ai loro clienti. Nello specifico come funziona il buy now pay later? Immaginiamo che un cliente voglia acquistare uno smartphone, ma rimanda sempre l’acquisto poiché è piuttosto costoso e non può permettersi di spendere tanti soldi in un sol colpo. Si vengono a determinare due situazioni: il cliente resta insoddisfatto, poiché non può esaudire un suo desiderio, e il negozio online si ritrova con una vendita in meno. Cosa fa quindi il buy later pay later? Semplice, rateizza l’acquisto. Si tratta di un pagamento rateale, sempre più diffuso tanto nell’ecommerce B2B quanto in quello B2C, generalmente senza interessi. Il cliente può quindi acquistare subito il prodotto, per poi pagarlo comodamente in 3 o 4 rate a seconda del dilazionamento previsto dall’azienda. Il cliente soddisfa il suo desiderio e l’azienda raggiunge l’obiettivo della vendita, poco importa se il pagamento sia poi rateizzato. Una soluzione così apprezzata che, pur essendo tipica dei negozi digitali, è stata adottata anche da diversi punti vendita fisici. Il cliente deve semplicemente indicare il conto dal quale prelevare la rata, che viene scalata mensilmente. Alcune attività fissano dei limiti minimi o massimi che si possono rateizzare, altre invece impongono una politica interna meno restrittiva. Non sono previste invece restrizioni per la categoria merceologica, dal momento che il buy now pay later in Italia viene praticato nel settore dell’abbigliamento, dell’arredamento, della tecnologia e in genere dove sono in vendita articoli e prodotti piuttosto cari. Buy now pay later: rischi e vantaggi I vantaggi per gli ecommerce B2B e B2C sono piuttosto evidenti. Per comprenderli meglio può tornarci molto utile l’indagine condotta da Trc Market Research commissionata da Paypal, che ha studiato le prestazioni del buy now pay later. Dai dati emerge che gli acquisti effettuati tramite il sistema buy now pay later sono addirittura tre volte superiori ai normali acquisti online. Inoltre più della metà dei consumatori Millennials e della Generazione Z ha ammesso di aver abbandonato il percorso d’acquisto dopo aver compreso che quest’opzione non era disponibile. Quest’ultimo dato è fondamentale per farci capire due cose: Innanzitutto i Millennials e la Generazione Z rappresentano la maggior percentuale di acquirenti online. In pratica gli utenti con un’età compresa tra i 15 e i 40 anni sono quelli che spendono di più in acquisti online; Secondariamente il loro potere d’acquisto, trattandosi principalmente di ragazzi o comunque di persone giovani in cerca di un lavoro o alle prime esperienze lavorative, non è particolarmente elevato. Naturalmente una soluzione come il dilazionamento a rate è molto gradita. Snocciolando il report escono fuori dati e informazioni ancora più interessanti per gli ecommerce. In base all’indagine: il 76% dei consumatori italiani è più propenso ad acquistare nuovamente su uno shop online se viene proposta la soluzione buy now pay later; il 63% dei consumatori italiani è pronto ad abbandonare il carrello se non è disponibile l’opzione buy now pay later (cifra che sale al 68% tenendo in considerazione i Millennials o la Generazione Z); gli acquirenti apprezzano il fatto di poter fruire di un prodotto anche senza pagarlo completamente (76%), acquistare senza dover aspettare (77%) e gestire al meglio il proprio budget (73%). Al di là dell’aspetto economico, bisogna quindi fare un discorso anche di marketing. I negozi online che adottano la formula buy now pay later possono fidelizzare più facilmente i loro clienti, operazione che risulta meno dispendiosa in termini di energia e sforzi economici rispetto all’acquisizione di nuovi utenti. Considerando la possibilità di rateizzare il pagamento, gli utenti non solo sono più propensi a fare acquisti, ma anche a spendere importi maggiori. Ci sono dei rischi? E' inevitabile che qualcuno ci sia, ma si tratta di rischi calcolati e contenuti. Potresti pensare: “che succede se il conto del cliente è scoperto e non è possibile prelevare la rata?”. In tal caso sarà compito della piattaforma buy now pay later saldare quanto dovuto al merchant, per poi riscuotere il mancato pagamento. Il servizio BNPL offre tantissimi vantaggi tanto agli esercenti quanto ai venditori e, secondo le previsioni, dovrebbe essere un trend in crescita anche negli anni futuri. Sicuramente andrà rivisto qualcosa nella normativa del buy now pay later, poiché ci sono ancora delle piccole lacune legislative. L’ottimizzazione di questa formula porterà sicuramente ad un miglioramento del mercato digitale a beneficio di entrambe le parti in causa: acquirenti e venditori. Shopify si allea con Scalapay per offrire servizi BNPL Shopify Italia, player globale nella fornitura di infrastrutture per la realizzazione di siti web che operano nel commercio online, ha subito intuito le grandi opportunità del BNPL e si è alleato con Scalapay. Scalapay è una start up italiana basata su un innovativo metodo di pagamento, che consente al cliente di acquistare nei negozi online i prodotti, per poi riceverli immediatamente, in tre comode rate mensili di pari importo. Se hai intenzione di lanciare un progetto Shopify, sappi quindi che puoi beneficiare di tutti i vantaggi offerti da Scalapay. Come funziona nel dettaglio? In pratica Shopify, tra i vari sistemi di pagamento, propone anche l’integrazione di Scalapay per acquistare un articolo e pagarlo comodamente in tre rate. Aumentano i clienti soddisfatti e di conseguenza anche le vendite. Scalapay è un’azienda molto giovane, essendo nata nel 2019, ma ha già raccolto 700 milioni di dollari di finanziamenti. Rappresenta quindi un validissimo partner per chi ha intenzione di lanciare una nuova attività imprenditoriale, qualunque siano le dimensioni e il settore di riferimento. Tra agosto e ottobre 2021 la percentuale di negozi che ha abbracciato il BNPL è salita del 57% rispetto ai tre mesi precedenti. Una crescita poderosa che non può assolutamente essere ignorata da parte dei merchant. Attualmente l’integrazione con Shopify è disponibile in Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi e Finlandia. Ben presto dovrebbe approdare in tutti i paesi europei e negli Stati Uniti. Conclusioni Ti stai chiedendo se la tua piattaforma ecommerce dovrebbe adottare la formula del buy now pay later? Assolutamente sì e le motivazioni, oltre a quelle già analizzate, sono principalmente tre: Usabilità. I servizi sono estremamente semplici da integrare sulla propria piattaforma e altrettanto facili da usare per gli utenti al momento dell’acquisto; Flessibilità. Ogni utente, a seconda delle sue preferenze, può dilazionare il pagamento, optando per il pagamento in un’unica soluzione dopo un determinato periodo, oppure in più rate; Incasso immediato. L’esercente incassa subito l’intero importo, sarà poi cura della piattaforma preoccuparsi di riscuotere le successive rate dal conto del cliente. Con lo sviluppo di Shopify e l’implementazione della start up Scalapay, puoi davvero differenziarti dai tuoi competitor e fornire un servizio aggiuntivo che sicuramente sarà apprezzato da nuovi e vecchi clienti. A tal proposito, se vuoi conoscere meglio cos’è e come funziona Shopify, ti consiglio di scaricare l’ebook gratuito a fondo pagina. Si tratta di una guida completa che ti spiega tutte le funzionalità di Shopify e i vantaggi che può apportare alla tua attività.
Immagina un utente appena atterrato sul tuo sito ecommerce alla ricerca del prodotto desiderato. Vuoi renderlo felice? Di sicuro la tua prima mossa può essere fargli trovare facilmente quello che cerca. Navigare in un sito intuitivo e semplice invoglia i clienti ad acquistare. Ma ancor più importante è garantire un supporto e un servizio clienti all’altezza delle aspettative. Dotare il tuo shop online o il tuo ecommerce Shopify di un assistente vocale può fare la differenza. Gli utenti molto spesso quando ricercano un prodotto online già hanno in mente esattamente quello che desiderano. Perdere tempo nello sfogliare pagine e l’assenza di interazione, sono alcuni dei motivi che penalizzano l’esperienza del cliente e comportano l’abbandono del carrello. In uno store online, la mancanza di un supporto all’acquisto è l’elemento cruciale e l’incoraggiamento che fa passare il consumatore dal “sto pensando di acquistare” al “inserisco nel carrello e compro”. Un Voice Commerce, vale a dire uno shop online dotato di un assistente con intelligenza artificiale, è un’ottima soluzione per risparmiare risorse e mettere a disposizione degli utenti un personale specializzato e disponibile 24 su 24. Se vuoi sapere di più sulle potenzialità degli assistenti vocali digitali continua a leggere, scoprirai perché sono indispensabili per far aumentare le vendite del tuo ecommerce. Assistenti vocali cosa sono e cosa possono fare Il tuo negozio online comincia a dare i suoi frutti? Adesso la vera difficoltà è gestire tutte le richieste e cercare di non perderne nemmeno una. Un solo cliente insoddisfatto può pregiudicare tutto il tuo lavoro. Per questo diventa imprescindibile dotarsi di un assistenza 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 (anche a Natale, a Pasqua e a Ferragosto). Un tuo potenziale cliente può arrivare sul tuo sito in qualsiasi momento ed è importante garantire risposte immediate alle sue richieste. Con un assistente vocale puoi guidare l’utente nella navigazione del sito, aiutarlo nella scelta del prodotto con suggerimenti automatici mirati in modo da ridurre il rischio di uscita da parte della persona. Un assistente vocale per eCommerce, è un sistema dotato di intelligenza artificiale che attraverso il riconoscimento vocale riesce a capire le richieste, interpretare e dare risposte appropriate. Gli utenti in questo modo possono usare i comandi vocali per trovare e acquistare prodotti online. In questo modo il tuo cliente non sarà mai lasciato solo e la sua esperienza sarà unica, dall’atterraggio all’acquisto. L’assistente vocale, inoltre, può seguire il cliente anche dopo aver concluso la vendita per far fronte a problemi che riguardano un eventuale rimborso o reso. Questo strumento innovativo sta rivoluzionando sia gli ecommerce B2B che i B2C. Infatti, tutto il mondo dell'e-commerce si sta adattando ai nuovi trend che vedono l’uso della tecnologia vocale in diversi ambiti. Tecnologia per gli assistenti vocali: in pratica come funzionano? Immagina di cercare l’abito dei tuoi sogni sul tuo computer. Durante la navigazione su un ecommerce si apre una finestra che ti parla e ti chiede se hai bisogno di aiuto. Non dovrai più digitare il prodotto che cerchi o scrivere il tuo problema, ti basterà spiegarlo a voce e il tuo assistente ti risponderà senza esitazioni. Ebbene, in quel momento stai avendo una conversazione con un un robot. Come è possibile che un’assistente virtuale possa ascoltare le tue richieste vocali, conoscere i tuoi problemi e rispondere con la sua voce? Tutto questo è possibile grazie all’intelligenza artificiale, che permette di creare software in grado di simulare una conversazione intelligente con l’utente. Ma non solo, grazie al NLP (Natural Language Processing) e al Machine Learning, l’assistente viene addestrato a comprendere il linguaggio umano e ad apprendere sempre più informazioni. Gli assistenti vocali imparano sul campo fino a comprendere sempre meglio il linguaggio umano per poi replicarlo in modo del tutto autonomo. Fornire ai clienti la possibilità di un’interazione vocale con il tuo ecommerce renderà lo shopping un’esperienza personalizzata aumentando le possibilità di fidelizzazione. Voice ecommerce: un futuro ricco di vantaggi Oggi l’assistenza tradizionale non è più in grado di stare al passo con le esigenze dei clienti che cercano risposte immediate. Basta pensare alla posta elettronica o alla chiamata telefonica. Gli utenti di oggi non hanno più il tempo, né la voglia, di restare ad aspettare ore e ore nell’attesa che qualcuno risponda. Soprattutto nel caso di domande veloci ed immediate. Per questo si va verso un’affermazione sempre più forte del Voice commerce. Molti e-shop hanno integrato la loro piattaforma con sistemi di assistenza vocale, rivoluzionando il servizio di customer care. Le soluzioni disponibili oggi sono diverse, anche se stai portando avanti un progetto Shopify, puoi integrarlo con un’assistente vocale o un chatbot dotato di intelligenza virtuale. Il Voice ecommerce rende l’esperienza d’acquisto memorabile. Ecco i principali vantaggi per il cliente che può fare acquisti comodamente in divano parlando con il suo device: Acquisti veloci. Non è necessario compilare form o inserire manualmente dati; Esperienza personalizzata. Ogni acquisto è unico, ogni interazione porterà a percorsi diversi in base alle diverse esigenze; Risposte in real time 24/7. Si può concludere l’acquisto in qualsiasi momento, come un normale ecommerce, ma in modo più semplice senza un lungo processo di navigazione. Invece, se hai un ecommerce ecco i vantaggi di usare un assistente vocale unito alle altre potenzialità dell’intelligenza artificiale: Conosci il tuo cliente e invia suggerimenti mirati. Dopo l’acquisto puoi inviare suggerimenti personalizzati al cliente; Riduci i carrelli abbandonati. Riprendi le conversazioni interrotte con i potenziali clienti offrendo promozioni o altri prodotti; Risposte senza attesa. L’assistente virtuale vocale permette di smaltire in tempo reale le richieste degli utenti, soprattutto le domande che si ripetono spesso. Un aspetto importante è che gli assistenti intelligenti non lasciano mai il cliente senza risposta. Nel caso in cui non sia in grado di rispondere, l’assistente vocale invierà una richiesta automatica ad un addetto del Customer Service che interverrà nel modo opportuno. Nel frattempo l'assistente vocale apprende le nuove informazioni e aumenta la sua conoscenza. In questo modo potrà rispondere in futuro a domande simili. A tutto ciò si aggiunge la possibilità di sincronizzare tutti i dati dell'ecommerce, comprese le conversazioni avvenute con i clienti, con un valido ecommerce crm. Conclusioni L’intelligenza artificiale ormai fa parte della vita di ognuno di noi (anche se spesso non ce ne accorgiamo). Interagiamo ogni giorno con strumenti che semplificano la vita, compreso lo shopping. Lo sviluppo degli ecommerce B2b e B2c con l’intelligenza artificiale tra portando grandi vantaggi agli shop che sono in grado di sfruttare a pieno le potenzialità. L’acquisto tramite voice assistant sta diventando indispensabile: il cliente riceve l’informazione che cerca in modo veloce ed immediato. Se vuoi iniziare ad ottimizzare al massimo il tuo ecommerce, ti suggerisco di scaricare l’ebook gratuito a fondo pagina che ti spiega le cose da fare per avviare un ecommerce di successo. Una checklist necessaria per partire con il piede giusto e far crescere fin da subito la tua attività online!
Molti retailer commettono l’errore di sottovalutare il servizio di spedizioni e-commerce, che è invece un plus da usare con intelligenza per distinguersi dai competitor. Una consegna sbagliata o in ritardo, un prodotto rotto o danneggiato o un pacco anonimo nel design può avere ripercussioni negative sulle spedizioni e-commerce. Il risultato? Cliente scontento, feedback negativo, aumento dei costi in termini di reso e passaparola negativo. Per evitare tutto questo devi adottare una strategia ben delineata, seguendo passo dopo passo le “best practice” per implementare e ottimizzare il tuo servizio di spedizioni. Per conquistare i clienti non importa qual è il budget a tua disposizione, né tanto meno in quale mercato desideri lanciarti. Ciò che conta è trovare idee e-commerce originali che sappiano vendersi e conquistare il cliente. Gestione delle spedizione per ecommerce in Italia: gli step fondamentali Come gestire spedizioni e-commerce in Italia? Questa non è una domanda scontata né tanto meno la risposta è banale. La spedizione rappresenta il momento della verità, poiché è l’ultimo step della vendita online ed è in quel momento che fidelizzi il cliente o rischi di perderlo: non sono ammessi errori! Non promettere la luna Innanzitutto non devi promettere la luna ai clienti se non puoi realmente dargliela. Se garantisci la spedizione del pacco entro 24h, ma non hai i mezzi e le risorse adeguate per farlo, questa promessa si trasformerà in un boomerang. Il cliente infatti, se riceverà il pacco dopo 3-4 giorni, avrà comunque una percezione negativa dell’azienda anche se il prodotto spedito è in ottime condizioni. Mantieni quindi sempre le aspettative che i clienti hanno su di te. Se sei una piccola azienda locale non puoi certo sfidare colossi del web che garantiscono la spedizione entro poche ore. Opera secondo i tuoi limiti e valorizza i pregi della tua offerta, come ad esempio la qualità del prodotto oppure usando un packaging molto curato nei minimi particolari. Proprio l’aspetto estetico ha una grande importanza e ci ritorneremo più tardi. Occhio ai costi Quando pianifichi una strategia di e-commerce, devi prestare la massima attenzione ai costi e alle tariffe di spedizione. Tieni presente che il costo della spedizione dipende dai seguenti fattori: dimensioni del pacco; peso; città di partenza e città di destinazione; presenza del tracciamento; eventuali assicurazioni di spedizione. Devi fare un po’ l’equilibrista, fornendo agli acquirenti prezzi potenzialmente competitivi e massimizzando al massimo il tuo profitto. Una buona idea è quella di offrire il servizio di spedizione gratuita, che tanto piace ai clienti. Come recuperare però i soldi? Basta aumentare leggermente il prezzo di partenza, così da includere anche le spese di spedizione. Un piccolo aumento che non viene percepito dal cliente e che ti consente di offrire un servizio gratuito senza perdite. In alternativa puoi offrire la spedizione gratuita al superamento di una determinata cifra, invogliando il cliente a fare più acquisti in una sola volta. Migliorare la Customer experience con le spedizioni Un cliente fidelizzato è disposto anche a spendere di più presso un’azienda, poiché si fida. Il 91% dei clienti invece, se vive un’esperienza negativa, non acquisterà mai più presso quell’azienda. Questo è solo un accenno per farti capire l’importanza della customer experience, letteralmente l’esperienza del cliente. Bisogna considerare quindi la customer journey, cioè il viaggio del cliente che prevede 5 tappe: scoperta: il cliente viene a conoscenza di un’azienda e inizia a raccogliere informazioni; valutazione: il cliente comincia a valutare le varie aziende per il suo acquisto e in questo step riveste una grande importanza la precedente fase della scoperta, che deve posizionare il brand in cima ai suoi pensieri; acquisto: il cliente decide di acquistare, quindi l’intero processo deve essere snello e veloce per un’esperienza gradevole e senza problemi; fidelizzazione: il cliente riceve il prodotto e risulta soddisfatto, quindi bisogna restare in contatto con lui per proporgli altri acquisti futuri; raccomandazioni: il cliente innesca un passaparola positivo che si diffonde rapidamente, sia online che offline, a tutto beneficio dell’immagine aziendale. Compito della tua azienda è essere costantemente al fianco del cliente in fase di pre e post-vendita, agendo come una figura rassicurante pronta a supportarlo in ogni momento. Come gestire il rapporto con i fornitori Il rapporto con i fornitori fondamentalmente non è così tanto diverso da quello con i clienti, poiché tutto si basa sulla fiducia reciproca. Innanzitutto non devi pensare solo a te stesso, dal momento che tu e i tuoi fornitori siete sulla stessa barca e remate nella stessa direzione. Se affondano loro, affondi anche tu. Cerca quindi di arrivare in una situazione “win-win” in cui entrambi ne uscite vincenti. Stila delle strategie ben delineate per gli acquisti presso i fornitori e le successive rivendite. Richiedi gli ordini in tempi accettabili e, se prevedi una forte richiesta in un determinato periodo, anticipati con i tempi. Generalmente si pensa sempre al peggio e nei contratti con i fornitori si inseriscono solo penali. Per ottimizzare il rapporto con i fornitori inserisci anche degli incentivi, magari al raggiungimento di determinati obiettivi. Condividete al massimo le rispettive informazioni, così da affrontare al meglio eventuali emergenze o situazioni impreviste. Come usare la piattaforma di spedizioni ecommerce Shopify ai fini della tracciabilità Molte grandi aziende di e-commerce offrono il servizio di tracciabilità, molto apprezzato dai clienti, per verificare in tempo reale la posizione del pacco e valutare il giorno della consegna. Questo servizio viene offerto anche da Shopify, una delle piattaforme per il commercio elettronico più consolidate che consente agli utenti di creare il proprio negozio online. Per ottimizzare le prestazioni del tuo e-commerce puoi usufruire anche di Shopify Plus, che velocizza le operazioni per effettuare le consegne in modo rapido ed efficace. Le scatole per ecommerce? Belle e resistenti Quando si parla di e-commerce, devi considerare tutta una serie di dettagli e di sfumature che però possono fare la differenza. Uno degli step fondamentali per l’e-commerce è la spedizione. Apparentemente potrebbe sembrare un’attività secondaria, l’importante è che il prodotto arrivi al cliente. In realtà non è esattamente così, anzi la spedizione può essere una chiave di volta per differenziarsi dai competitor. Concentriamoci quindi sul design del packaging, che deve assolvere a due requisiti fondamentali: la resistenza e l’estetica. Scatole per spedizioni: solidità e resistenza al primo posto Il packaging della scatola deve garantire robustezza e resistenza, soprattutto quando si inviano prodotti delicati che richiedono un’attenzione maggiore nella fase di imballaggio. Le scatole di cartone ecommerce, generalmente le più utilizzate per la loro duttilità, devono avere le dimensioni adeguate: non devono essere né troppo grandi, altrimenti il prodotto rischierebbe di “ballare” durante la movimentazione e danneggiarsi, né troppo piccole per evitare compressioni o schiacciamenti della merce. Si possono usare scatole, pallet, pluriball e tanti altri prodotti per le corrette spedizioni e-commerce. Per il packaging nella food industry, ad esempio, bisogna scegliere materiali appositi in grado di conservare e isolare adeguatamente i cibi per evitare che deperiscano o che perdano le loro proprietà organolettiche e nutrizionali. In commercio esistono diversi materiali, l’importante è sceglierli con cognizione di causa in base al proprio business e alla tipologia di prodotti spediti. Packaging ecommerce: spedizioni dall’effetto “wow” per differenziarsi dai competitor Viviamo in un’epoca in cui l’immagine ha un’importanza cruciale, perciò bisogna prestare attenzione anche all’aspetto estetico della spedizione. Il packaging ecommerce abbigliamento, ad esempio, deve subito suscitare interesse e curiosità nel cliente che, attratto da colori sgargianti e originali, non vede l’ora di aprire il pacco. Crei così un effetto “wow” già alla consegna del pacco, toccando le giuste corde emotive del cliente. Un’idea carina e simpatica è anche la personalizzazione del pacco spedito con i colori del brand o con slogan simpatici che suscitano l’interesse del consumatore. La tua spedizione “customizzata” assume un valore maggiore agli occhi del cliente, in quanto rafforzi l’idea di professionalità della tua azienda.Inoltre, se ad esempio se inserisci nel pacco un bigliettino di ringraziamento intestandolo con il nome del cliente, fai sicuramente una scelta di customizzazione efficace. Stai sicuro/a che se lo ricorderà per sempre questo dettaglio. Alcuni venditori per le spedizioni usano shopping bag personalizzate, che possono essere eventualmente riutilizzate. In questo modo il cliente, quando va a fare la spesa o semplicemente quando esce per delle commissioni, si trasforma in una pubblicità itinerante sfoggiando la shopping bag riportante il tuo logo nei negozi, nei supermercati, nelle strade ecc. Il packaging personalizzato si trasforma così in un potente strumento gratuito di marketing. Diverse aziende di packaging danno inoltre l’opportunità di scegliere i colori e i materiali più adatti per la spedizione. Il nero e il blu sono più indicati per un articolo elegante, come un profumo o una cravatta, mentre per giocattoli o articoli di intrattenimento si possono usare colori briosi che suscitano gioia e curiosità. Ecosostenibilità, la parola magica per una spedizione di successo Nelle spedizioni e-commerce, ma in generale in tutti i settori commerciali e industriali, riveste una straordinaria importanza il concetto di ecocostenibilità. Si tratta di un tema molto caldo nell’opinione pubblica, ma soprattutto tra la Generazione Z ed i Millennials che rappresentano anche una percentuale altissima degli acquirenti online. Con il packaging sostenibile comunichi che la tutela dell’ambiente è un aspetto cardine della tua filosofia aziendale, inoltre hai la possibilità di ridurre i costi utilizzando materiale riciclato ma assolutamente efficace e affidabile. Conclusione Una semplice idea può avere una forza dirompente e lanciare un messaggio che va dritto al cuore dei tuoi clienti. Trova la strada per apparire davvero unico agli occhi della tua clientela, attingendo a piene mani dalla tua creatività per mettere le ali al tuo business. Se vuoi avere qualche altro spunto utile su come far funzionare il tuo e-commerce puoi scaricare qui sotto l’ebook gratuito contenente tante idee innovative ed esplosive da cui trarre ispirazione.
Su internet, oggi, la concorrenza nel settore e-commerce si fa sempre più alta. I venditori che cercano di distribuire i loro prodotti o servizi online aumentano ogni giorno, e per questo per raggiungere i tuoi obiettivi di vendita c’è bisogno di offrire anche altro. Parlo di contenuti di valore per l’audience, che ti permettano di attrarre, intrattenere ed infine convertire (e quindi vendere), creando rapporti umani e di qualità, che possano fidelizzare i clienti. Per poter distribuire questi contenuti uno strumento indispensabile è senza dubbio il blog, il quale non ti permette solo di condividere i tuoi articoli, ma anche di mettere in campo delle vere e proprie strategie per aumentare le vendite: scopriamo di più insieme. Incrementare le vendite dell'e-commerce Quindi, se il tuo goal attuale è quello di aumentare le vendite del tuo e-commerce e non stai ancora utilizzando il blog, o non lo sfrutti ancora al massimo, è ora di passare in rassegna tutti i metodi in cui questo ti permette di far crescere gli acquisti e di raggiungere i tuoi obiettivi. 1. Content marketing per e-commerce Il content marketing è una strategia fondamentale per le attività che oggi lavorano su internet. È un approccio che si concentra sulla creazione e sulla distribuzione di contenuti utili e di valore, con l’obiettivo di accompagnare i visitatori lungo gli stage della Buyer’s Journey, e quindi verso la vendita. Le strategie di content marketing pongono le sue basi sul cliente, in quanto lo scopo è aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi, mettendo a disposizione mezzi per educarlo e farlo crescere. Grazie a questo potrai fidelizzare l’audience, passo fondamentale per poter convertire un visitatore in cliente. E quale piattaforma ti permette di mettere in campo strategie di content marketing meglio del blog? Non solo questo nasce con l’obiettivo di condividere materiale interessante con chi si relaziona con te, ma inoltre, secondo Hubspot, chi lo utilizza nelle proprie strategie di content marketing ottiene il 67% in più di lead (rispetto a chi non lo usa). Nessun dubbio, quindi. Se oggi sono i contenuti a permetterti di attirare le persone e trasformarle in clienti, è necessario iniziare ad utilizzare al meglio un blog per fornirli. Ma da dove partire? E cosa condividere? Per iniziare a fare content marketing con il blog è importante anzitutto definire una strategia, che ti permetta di mantenere la rotta e di capire se stai ottenendo i risultati desiderati. Per farlo è necessario: impostare i tuoi obiettivi, sia per avere una visione a lungo termine e sia per assicurarsi una motivazione giornaliera; raccogliere e valutare le idee e le iniziative, per organizzare nel tempo ciò che proporrai sul blog per attirare, intrattenere e convertire; identificare la buyer’s journey della tua buyer personas, così da comprendere a fondo sia cosa interessa al tuo pubblico sia come guidarlo da uno stage all’altro. Una volta stabilita la strategia, potrai iniziare man mano a creare i contenuti da condividere. Perché si tratti di content marketing e non di articoli fine a sé stessi, c’è bisogno di: scegliere il key-topic sulla quale sviluppare il blog. È uno step fondamentale, sia per far riconoscere la tua autorità su un determinato argomento, sia per non confondere l'audience o motori di ricerca scrivendo articoli su topic non correlati. Per capirsi, un key-topic potrebbe essere la salute dei cani, ed attorno a questo argomento si possono condividere contenuti tipo come prendersi cura del proprio cane, la giusta alimentazione per i cani ecc. - non si andrà a scrivere un articolo su perché il mio gatto si gratta; pensare a quale fase della customer journey ci stiamo rivolgendo quando scriviamo un articolo. Così sarai sia in grado di fornire del materiale rilevante per lo stage in cui il lettore si trova, sia in grado di guidare chi legge allo step successivo; inserire sempre una CTA “ad hoc” per l’articolo che stai scrivendo, coerente con il contenuto proposto e rilevante per chi vuole continuare ad arricchirsi in proposito. Aggiungere una CTA è fondamentale, perché senza i tuoi visitatori non avranno ne modo di restituirti valore ne modo di proseguire il loro percorso di arricchimento. Ma per far si che la CTA sia davvero efficacie, è importante che l’azione che inviti a fare offra valore a chi legge, ad esempio proponendo gratuitamente una checklist, delle video lezioni sull’argomento, una demo ecc. (scelta da fare in base allo stage a cui ti rivolgi). Seguendo questi passi content marketing e blog si uniscono, creando un potente mezzo per attirare, intrattenere e convertire sempre più persone, garantendo l'aumento delle vendite al tuo e-commerce. 2. Email marketing per e-commerce L’email marketing è quel processo che permette di creare e distribuire contenuti di valore tramite mail, e secondo le statistiche Hubspot oggi ben due terzi dei consumatori dichiarano a di aver effettuato un acquisto a seguito di mail di questo genere. Ma qual è il collegamento tra il blog e questa utilissima strategia per aumentare le vendite? Nel punto precedente abbiamo parlato dell’inserimento di CTA sui blog post. Ecco, è grazie a queste CTA che potrai iniziare a raccogliere gli indirizzi mail di chi è interessato a ricevere i contenuti che proponi, ponendo così le basi del tuo email marketing. Ma non solo. Se crei CTA diverse e su misura per ciascuna fase della buyer’s journey potrai anche segmentare immediatamente le mail raccolte in liste personalizzate. Così sarà possibile far partire campagne email automatiche, adattate sulle esigenze, gli interessi ed i bisogni di ciascuna lista. Per effettuare al meglio questi passaggi c’è tuttavia bisogno di collegare un CRM (Customer Relationship Management) al tuo e-commerce, in modo da poter appunto raccogliere e segmentare efficientemente i dati che il blog ti fornisce. Vale la pena approfondire l’argomento, in quanto il CRM fa parte di quegli strumenti che, se utilizzati bene, supportano l'incremento delle vendite: per questo abbiamo scritto un articolo sia su come sfruttare al meglio un CRM per fare email marketing, sia su come utilizzare un CRM per aumentare le vendite del tuo e-commerce. 3. Aumentare il posizionamento Posizionarsi in alto sulla Search Engine Results Page (SERP) è di estrema importanza per far si che i clienti trovino il tuo negozio su internet, e quindi per far si che le tue vendite aumentino. Ma sulla SERP la rivalità è estremamente alta, e limitarsi ad offrire i tuoi prodotti o servizi sullo shop non è sufficiente per scalare le classifiche. Per questo c’è bisogno di utilizzare uno strumento valido come il blog, che fornisce varie modalità per fare SEO per l’e-commerce, come ad esempio: mantenere il sito aggiornato, fattore importante per dimostrare sia a chi ti trova sia a Google che che sei attivo, permettendoti di salire sulla SERP; indicizzare le long tail keyword, con la quale potrai raggiungere un pubblico più qualificato ed avere meno concorrenza; fare link-building, che è la chiave per far crescere la tua autorità “agli occhi” di Google; dimostrare la tua esperienza, utile sia per creare rapporti di fiducia che per aumentare la rilevanza del tuo sito per Google; Questi sono in breve i modi in cui un blog ti permette di fare al meglio SEO, facendoti posizionare in alto ed aiutandoti ad aumentare le vendite. Se vuoi approfondire meglio l’argomento puoi leggere questo articolo. 4. Fare branding Costruire un brand forte ed autorevole è una strategia a lungo termine, ma utilissima per aumentare la notorietà del tuo e-commerce, il tuo successo e quindi le vendite. Fare attività di branding significa infatti lavorare per far si che il tuo prodotto o servizio venga riconosciuto come unico rispetto quelli presenti nel mercato, spingendo sempre più persone a volerlo acquistare. Per raggiungere questo risultato serve curare la percezione visiva, emotiva e culturale che l’e-commerce trasmette ai clienti. Ed utilizzare il blog è un ottimo modo per riuscirci: molti consumatori percepiscono infatti in maniera più affidabile ed autoritaria gli e-commerce che presentano un blog strutturato e ricco di contenuti di valore, rispetto a quelli che non lo presentano. Le ragioni per cui fare blogging aiuta a costruire l’immagine del brand, permettendoti di aumentare le vendite, sono principalmente due: anzitutto, la presenza di blog post ben scritti, mirati ed utili dimostrano l’esperienza del brand e la sua disponibilità ad aiutare il buyer, attraverso la condivisione di informazioni vantaggiose; in secondo luogo il blog permette di mostrare il lato umano del tuo e-commerce. Con uno store online non hai modo di accogliere i clienti in negozio, ma grazie al blog potrai delineare questo lato del tuo brand anche sul digitale. Questa familiarità farà crescere la fiducia verso il tuo business, migliorando le tue relazioni e portando quindi più persone all’acquisto. Grazie al blog potrai quindi far leva sul branding, aiutando le persone a crearsi un’immagine costruita e coerente del tuo brand e posizionandoti un passo avanti rispetto ai tuoi competitor. 5. Aumentare traffico sul sito Con il blog crei entrate al tuo sito e-commerce: tutti i nuovi blog post che pubblichi rappresentano nuove opportunità di accesso sul tuo shop online, e questo vuol dire costruire sempre più porte per accogliere traffico. Ma non solo. Ogni volta che pubblichi articoli e contenuti interessanti sul tuo blog dai anche modo a chi ti segue e ti trova utile di condividere il tuo materiale sui propri profili social, sulla loro newsletter oppure di nominarti sul proprio blog - oltre ovviamente avere modo tu stesso di promuovere questi contenuti sui tuoi diversi canali guidando nuovo traffico. Crescendo i punti d'accesso e le condivisioni, aumenteranno anche le visite sul tuo sito. E più crescono le visite più saranno le opportunità di trovare nuovi clienti. 6. Mettere in mostra i propri prodotti Sul blog hai l’occasione di mostrare in modo più approfondito o più coinvolgente i beni o i servizi che vendi. Ovviamente non tutti i blog post possono basarsi su questo, anzi. Come detto lungo l’articolo, è bene che i tuoi contenuti si concentrino principalmente sul fornire consigli utili all’audience senza essere prettamente promozionali: altrimenti mancherebbe quella dimostrazione di esperienza e di umanità che, come detto prima, un brand deve riuscire a trasmettere. Ciò non vuol dire però che nessuno dei tuoi articoli possa trattare nello specifico di ciò che vendi. D’altronde, come si scrivono articoli per chi si trova nel awareness stage (e cerca di comprendere qual è il suo problema/bisogno) e per chi si trova nel consideration stage (e si chiede come risolvere la questione), è opportuno dedicare contenuti anche a coloro che si trovano già nella fase di decisione, e che quindi sta cercando di individuare a chi rivolgersi per l'acquisto, facendo attenzione a compiere la scelta migliore. In questo modo potrai sia di aumentare le pagine dedicate ai tuoi prodotti sia di allacciarti a persone che sono già alla fine della buyer’s journey, e quindi a un passo dall’acquisto. Ma come promuovere al meglio i tuoi prodotti sul blog? La chiave è sempre concentrarsi sull’utilità, ad esempio: condividere le storie dei tuoi clienti esistenti, su come e perché utilizzano il tuo prodotto; scrivere di problemi con cui le persone si interfacciano e parlare dei modi in cui il tuo prodotto li risolve; intrecciare il tuo prodotto o servizio in racconti di vita quotidiana. 7. Attirare le persone all’inizio della buyer’s journey Per finire, grazie al blog è possibile aumentare le vendite in quanto questo ti permette di intercettare le persone sin dal momento in cui queste si immettono nella customer’s journey. Infatti, limitandoti esclusivamente ad offrire i tuoi prodotti sullo shop, permetterai al pubblico di interfacciarsi con te solo nell’ultimo step del processo di acquisto, senza aver creato l'opportuna fiducia a monte. E questo, a meno che tu non abbia un brand conosciuto, renderà più difficile la vendita. Creando invece contenuti per tutti gli stage della journey grazie al blog, attirando le persone in precedenza, ti garantirai un vantaggio nel momento in cui qualcuno passa alla decisione finale: ovvero da chi comprare. Come aggiungere un blog all’e-commerce Ora che è chiaro perché al tuo shop online serve un blog per aumentare le vendite, capiamo come come aprire, nella pratica, questa sezione sul tuo e-commerce. Esistono moltissime piattaforme che permettono di creare negozi online, ma su molte di queste per aggiungere un blog c’è bisogno di un plug-in. Tra queste però, una delle più importanti ed avanzate, ovvero Shopify, permette di farlo invece in maniera davvero intuitiva. Qui infatti si può aprire un blog in pochi step, senza ricorrere ad estensioni: basta andare sul pannello di controllo, cliccare su “Negozio Online”>“Articoli del blog”, fare clic su “Gestisci blog” e poi fare “Aggiungi blog”. Qui puoi trovare la guida completa fornita da Shopify. Conclusione Nonostante il blog sia, come visto, uno strumento di gran valore, molti e-commerce ancora non lo riconoscono come mezzo di supporto alle vendite. Ma ora che abbiamo scoperto tutti i modi in cui questo permette di iniziare ad aumentare le vendite, non ti rimane che mettere a punto la tua strategia e partire! Inoltre, se stai stai cercando altri metodi per sviluppare al meglio il tuo shop online e hai bisogno di supporto, puoi dare un’occhiata a tutti i modi in cui ICT Digital Think può affiancare la tua crescita. Ti lascio qui sotto anche un e-book gratuito ricco di ulteriori consigli per far funzionare al meglio il tuo e-commerce. Scaricalo per non perderti i segreti su come raggiungere gli obiettivi del tuo shop online.
Qualsiasi attività commerciale, oggi, per poter competere con la concorrenza ed avere successo deve necessariamente mettere al centro del suo business il cliente. È una pratica ormai essenziale, perché, all’interno di un mercato saturo, i consumatori sono sempre più alla ricerca della miglior customer experience possibile, oltre che del prodotto più adatto a loro. E questo cambio di prospettiva vale anche per gli e-commerce. Se gestisci un e-commerce e ti stai domandando come crescere e migliorare le tue vendite, devi sapere che, anzitutto, è indispensabile comprendere quali sono gli interessi dei tuoi clienti, qual è il loro pensiero, qual è la buyer's journey che intraprendono e così via. Per farlo c’è bisogno di raccogliere e registrare le informazioni che i clienti stessi ti forniscono ogni volta che interagiscono con te, cliccando su un annuncio nei social, leggendo uno dei tuoi blog post, interessandosi ad uno dei tuoi prodotti oppure facendo un acquisto. Questi sono tutti dati utili a capire esattamente ciò che i tuoi clienti stanno cercando, e non tenerne traccia vorrebbe dire perdere un sacco di vantaggi. Ed è qui che l’uso di un CRM (Customer Management System) si rivela utile, se non indispensabile. Vediamo quindi insieme cos’è un CRM e perché implementarlo al tuo e-commerce può aiutarti a migliorare il tuo business. Cos’è un CRM? In breve, un Customer Management System è un software che ti permette di tenere traccia di tutti i rapporti che instauri con i clienti. Con un CRM puoi monitorare la customer journey di tutti coloro che interagiscono con te, dal primo momento in cui vengono a conoscenza della tua offerta fino all’eventuale acquisto, registrando lungo il percorso i vari punti di contatto che ci sono stati. E questa è solo la base dell’aiuto che un CRM può dare a qualsiasi business. Se ti interessa approfondire l’argomento, in un articolo del nostro blog vi parliamo nello specifico del CRM, cos'è e qual è la sua storia. I vantaggi del CRM per uno shop online Ora che abbiamo riassunto brevemente cos’è un CRM, vediamo insieme cinque motivi per cui utilizzarne uno ti aiuterà a far crescere il tuo e-commerce, implementando le vendite ed aiutandoti ad offrire una migliore customer experience. 1. Identificare e segmentare la tua audience Anzitutto, l’utilizzo di questo software ti permette di registrare immediatamente in un unico database tutti i dati relativi ai clienti. Perciò, collegando un buon CRM alle tue piattaforme, sarà possibile avere una visione d’insieme su moltissimi elementi, tra cui: le informazioni dei tuoi contatti le fonti d’origine dei lead il loro comportamento gli interessi il tasso di conversione Questa raccolta dati, ovviamente, non è fine a se stessa. Tutt’altro: con queste informazioni avrai la possibilità di segmentare nel modo più opportuno la tua clientela, creando delle liste personalizzate sulla base di ciò che è più importante per la tua attività. Solo così, quando sarà il momento di raggiungere la tua audience, potrai presentare il contenuto giusto, alla persona giusta, e nel momento più opportuno. 2. Migliorare l’email marketing A supporto della tua strategia di email marketing, il CRM ti consentirà non solo di automizzare le campagne, ma anche di offrire a ciascun lead un'esperienza personalizzata in base alle preferenze che ha manifestato in precedenza. Ciò significa che chi ha interagito con te troverà nella propria casella di posta solo mail relative a prodotti o i servizi alla quale è realmente interessato, oppure offerte su misura, con l’obiettivo di guidarlo lungo la buyer’s journey esattamente dallo stage in cui si trova. Offrire questo genere di campagne personalizzate non solo darà un impatto positivo alle tue vendite, ma diminuirà la possibilità che il tuo email-marketing faccia fiasco, raggiungendo persone non interessate o spedendo contenuti non adatti a loro. Parliamo di come strutturare al meglio le campagne di email-marketing. 3. Ottimizzare la tua strategia sulla base dei report Un buon CRM dovrebbe fornire report completi sulla tua audience, e quindi ad esempio permetterti di scoprire: per quali prodotti o servizi c’è più interesse qual è il canale più efficiente per attrarre nuova lead quali delle tue campagne ha avuto maggior impatto sulla tua crescita quale genere di contenuti hanno i maggiori tassi di conversione Grazie alla raccolta di questi insight, il CRM ti permette di analizzare i risultati che hai ottenuto in passato e, sulla base di questi, potrai modificare il tuoi approcci futuri, ottimizzando le strategie che metterai in campo. Solo con questo processo di revisione dei dati e perfezionamento permetterai alla tua attività di crescere. 4. Sostenere il supporto ai clienti Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, al giorno d’oggi la centralità del cliente è una colonna portante per tutti i business: qualsiasi visitatore o lead che entri in contatto con te dovrebbe sentirsi apprezzato e soddisfatto. È per questo che fornire un buon servizio di supporto è indispensabile, soprattutto negli shop online dove manca l’esperienza in-store. In modo pratico, ciò si può fare fornendo risposte e risolvendo problemi in maniera veloce, oltre che assicurando un supporto personalizzato quando necessario. Anche in questo, avere un progetto CRM adatto torna in aiuto. Infatti, alcuni di questi software permettono o di integrare gli strumenti di supporto che già usi nel tuo shop online, oppure, se ancora non ne usi uno, possono fornirne a loro volta. Inoltre, collegando questi strumenti al tuo CRM potrai tenere traccia delle richieste che ti vengono fatte dai clienti, in modo da continuare ad ottimizzare il supporto offerto sulla base di ciò che registri. 5. Migliorare l’engagement dei clienti Oltre a facilitare la segmentazione della tua audience per migliorare l’email marketing, i migliori CRM sul mercato offrono anche altri strumenti pensati non solo per attirare nuovi clienti sul tuo e-commerce, ma anche per riallacciarti con chi ha già acquistato da te. Ad esempio, alcuni di questi software permettono di inviare notifiche riguardanti sconti, nuovi prodotti, coupon per offerte speciali ed altro, in modo da mantenere l’engagement attivo. Fornire contenuti utili e restare in contatto con i clienti esistenti, per lo più, è utile per fidelizzare i tuoi buyers, fattore importantissimo per il successo degli e-commerce e di tutti i business. Si parla di quel ciclo di “attract, engage and delight” alla quale si affianca il metodo inbound, ovvero il nuovo modo di fare business oggi, in linea con la centralità del cliente citata all'inizio. Come iniziare ad utilizzare un CRM Ricapitolando quindi, ci sono svariati motivi per cui implementare un CRM al tuo e-commerce ti aiuterà a migliorare il tuo business e le tue vendite online. Ma come procedere? Se sei nuovo all’utilizzo di questo software, non possiamo che consigliarti HubSpot CRM. Perché Hubspot? La cosa sorprendente di questa piattaforma è che non solo offre una delle migliori soluzioni di CRM sul mercato, ma la offre in modo gratuito. Avrai libero accesso ad una efficacissima dashboard di analisi della lead, potrai visualizzare le attività dei tuoi contatti ed analizzare gli insight del tuo e-commerce, oltre che avere la possibilità di integrarlo con una vastità di altri software online e altro ancora. Tutto questo attivando il tuo account in pochi minuti. Conclusione Ora sei pronto ad aumentare le tue vendite e far crescere il tuo shop on-line. Abbiamo visto insieme cos’è il CRM, i vari motivi per cui il tuo e-commerce ne ha bisogno e come iniziare ad utilizzarlo subito ed in modo gratuito. Non ti resta che scaricare il nostro ebook gratuito per assicurarti di non perdere nessuno dei vantaggi che questo software ti fornisce.
È il grande dibattito in questo momento. Qual è il futuro dei negozi fisici, dei piccoli rivenditori, dei brick & mortar, delle boutique di paese, magari con cent'anni di storia alle spalle? La mia visione: la vendita al dettaglio sta per finire e i negozianti dovrebbero innovarsi, e in fretta. La prospettiva più luminosa è che i negozi ritorneranno a fatturare attraverso lo stesso digital che li ha distrutti. Innanzitutto, facciamo un piccolo reality-check: I clic devono ancora superare i mattoni. L'e-commerce rappresenta ancora solo una piccola parte delle vendite al dettaglio totali. Nel 2017, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha riferito che il commercio elettronico rappresentava solo $ 452 miliardi degli oltre $ 5 trilioni nelle vendite al dettaglio. Questo è solo l'8,9% delle vendite totali al dettaglio nel 2017. Con marchi online come Amazon, Etsy e Wayfair che stanno scavando in vendite che altrimenti andrebbero ai negozi al dettaglio, i big della situazione non stanno ancora rivendicando l'enorme quota di mercato suggerita dalle statistiche. Stanno, tuttavia, cambiando il modo in cui i consumatori si comportano quando si tratta di acquistare e ne modificano le aspettative. L'evoluzione della vendita al dettaglio dei piccoli commercianti Cosa cercano davvero i clienti? I clienti desiderano ispirazione, gratificazione, convenienza, trazione (la sensazione di provare qualcosa e acquisire fiducia in un acquisto), nonché esperienze positive complessive dallo shopping in generale. Parliamoci chiaro: i clienti dei piccoli retail non cercano veramente i prodotti che state vendendo. Cercano SICUREZZA nei loro acquisti, GARANZIA che il prodotto è di qualità, ISPIRAZIONE per il proprio stile personale che si rifletta nella quotidianità. I negozi capannonici forniscono ancora molto di questo e si stanno persino sovrapponendo a solide strategie digitali per integrare le esperienze in negozio. Grandi catene come Walmart e Target hanno implementato servizi di portineria, ritiro in negozio per acquisti online, consegna in giornata e molto altro ancora per raggiungere il livello di comodità offerto dai marchi online. Nel frattempo, i marchi online non si allontanano dallo sviluppo di una presenza sul campo (ad esempio, il lancio di AmazonGo da parte di Amazon e l'acquisto di Whole Foods da parte della società nel 2017). L'e-commerce sta diventando fisico in molti modi, poiché i negozi fisici sono sempre più visti come un nuovo canale di marketing che può ridurre i costi di acquisizione dei clienti - mentre i prezzi del marketing digitale continuano ad aumentare. Sia i negozi fisici che i rivenditori online stanno diventando omnicanale. Stanno riconoscendo che il percorso del cliente non si basa più esclusivamente sullo shopping in negozio. L'ondata di influencer, acquisti in-app e dispositivi connessi ha stravolto i vecchi modi o la vendita al dettaglio. Con il cambiamento delle abitudini dei consumatori, i rivenditori non stanno scomparendo: si stanno evolvendo. Il software sta trasformando il settore I negozianti più esperti stanno permettendo alla tecnologia emergente di trasformare le esperienze di vendita al dettaglio dei clienti anziché acquisirle interamente. Lo stanno facendo attraverso l'uso ponderato dei dati e l'applicazione intelligente delle opinioni dei consumatori. L'esperienza del cliente è ancora fondamentale e fondere il proprio negozio fisico con la vendita al dettaglio online può migliorare tale esperienza in molti modi. Un esempio forte di ciò è Nike di Melrose, che ha messo insieme un'esperienza locale, personalizzata e social-digitale per i clienti Nike. Micro-viaggi + consegna = massima praticità I marchi online hanno davvero alzato il gioco di un altro livello quando si parla delle consegne. Hanno dato ai consumatori un livello di praticità molto più elevato pur di ordinare e ricevere i loro prodotti. Allo stesso tempo, marchi come Home Depot e Walmart hanno abbracciato il modello di ritiro in negozio attraverso armadietti e altre opzioni di consegna. Le sedi di Whole Foods con armadietti Amazon hanno registrato un aumento dell'11% delle visite rapide dei clienti, in parte a causa dell'offerta di questa utile opzione di deposito e pick up. Ora si tratta di unire le piattaforme di e-commerce con le esperienze fisiche dei clienti. I clienti sono al posto di guida e decidono quando, dove e come afferreranno quell'avocado, quando passeranno al negozio durante il loro tragitto giornaliero o programmando una consegna online per quando arriveranno a casa dopo una giornata di lavoro. Questi micro-viaggi sono disponibili in forme digitali e fisiche. La chiave è accoppiarli insieme alla comodità del cliente. Digitalizza o muori Immagina che i sensori e le telecamere in negozio completino gli acquisti istantanei in modo che i clienti abbiano meno tempo per indovinare e riporre un oggetto sullo scaffale. Immagina che i tuoi dipendenti siano liberi dalle normali attività di pulizia e stoccaggio - con più tempo libero per offrire esperienze personalizzate ai clienti. Immagina una partnership con un collega rivenditore che offra un'esperienza pop-up, store-in-store per un cliente i cui dati dimostrano che ama entrambi i marchi. La digitalizzazione dei negozi fisici è alle porte. I rivenditori stanno cercando di organizzare un percorso omnicanale tra i clienti attraverso automazione, apprendimento automatico e personalizzazione su vasta scala. Stanno approfondendo la loro comprensione dei clienti e offrendo loro esperienze in tempo reale e in evoluzione. I marchi che offrono il giusto mix di esperienze e ambienti di acquisto per i clienti svilupperanno la dinamica ideale tra il loro marchio e il cliente. Questa attenzione a 360 gradi crescerà nel prossimo anno. Il COVID non ha fatto altro che accelerare questa spinta innovativa creando una situazione assurdamente distruttiva. E' quella che - nelle teorie filosofiche e scientifiche - viene descritta come EMERGENZA. In filosofia, teoria dei sistemi, scienza e arte, l'emergenza si verifica quando si osserva che un'entità ha proprietà che le sue parti non hanno da sole. Queste proprietà o comportamenti emergono solo quando le parti interagiscono in un insieme più ampio. Ad esempio, un movimento in avanti regolare emerge quando una bicicletta e il suo ciclista interagiscono, ma nessuna delle due parti può produrre il comportamento da sola. Il futuro del commercio al dettaglio: adattarsi o morire Mentre il futuro della vendita al dettaglio non è chiaro, i rivenditori stanno rispondendo in grandi modi. Stanno abbracciando le nuove tecnologie e integrandole nei loro modelli di business. Dall'intelligenza artificiale ai programmi di fidelizzazione personalizzati in serie, fino alle integrazioni dei negozi e ai luoghi fisici riproposti, i rivenditori stanno assumendo il grande lavoro della trasformazione digitale. I rivenditori stanno adottando un approccio omnicanale e stanno rimodellando il futuro della vendita al dettaglio di mattoni e malta: un'esperienza cliente basata sui dati alla volta. Ti è piaciuto questo post? Noi in ICTSviluppo stiamo lavorando a delle soluzioni di processo e di software che permettono di abbracciare la metodologia di vendita ominicanale nel tuo store fisico e in quello online. Clicca qui sotto per prenotare una call gratuita per capire meglio come possiamo aiutarti a gestire l'emergenza digitale.