Come realizzare una campagna SEO di successo: gli step da cui partire

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Come creare una campagna SEO di successo? Una domanda che devono porsi tutti i titolari di siti web ed e-commerce, soprattutto se sono alle prime armi. L’obiettivo principale per ogni sito è collocarsi nei primi risultati dei motori di ricerca, poiché la visibilità è un requisito fondamentale.

Come proiettare il sito ai primi posti della pagina Google? 

Con un’efficiente campagna SEO, che però non va improvvisata, anzi richiede un lavoro approfondito e meticoloso che porta dei risultati dopo diversi mesi. 

Immergiamoci completamente nell’argomento analizzando dalla A alla Z tutto quello che c’è da sapere sulla campagna SEO.

Cos’è una campagna SEO e quali sono i componenti principali

Per capire cosa vuol dire fare SEO devi comprendere quali sono i componenti da cui partire, che rappresentano i mattoni per costruire la tua campagna vincente.

Ecco le fasi essenziali: 

  • Ricerca delle parole chiave: il punto di partenza è proprio l’individuazione delle keyword in base al tuo target di pubblico e alle ricerche più frequenti;
  • Analisi dei competitor: studia e analizza i tuoi competitor per individuare i loro punti di forza e i punti di debolezza. Avvia delle strategie per diversificarti da loro e guadagnare posizione nei motori di ricerca;
  • Ottimizzazione on site: prevede l’intervento su alcune parti del sito per indicizzarlo correttamente secondo i requisiti richiesti dai motori di ricerca;
  • Indicizzazione: tale processo viene effettuato dai software dei motori di ricerca in grado di creare un’associazione tra una parola e una risorsa del web;
  • Ottimizzazione off site: attività finalizzata ad aumentare la popolarità delle risorse del sito. L’obiettivo principale è ottenere backlink da altri siti autorevoli del web;
  • Monitoraggi: dopo aver stabilito gli obiettivi principali da raggiungere si procede al monitoraggio per capire cosa sta funzionando e cosa no per intervenire in modo tempestivo.

Tutte queste azioni devono essere svolte correttamente poiché, se solo una di essa è assente o non fatta nel modo giusto, l’intera campagna rischia di andare a monte. In questi casi devi procedere alla depenalizzazione, cioè l’identificazione delle cause che hanno portato ad un declassamento da parte di Google. Successivamente devi adottare delle azioni finalizzate a rimuovere gli ostacoli per recuperare nuovamente posizioni della SERP.

7 motivi per usare HubSpot nelle tue campagne SEO per Google

SEO significa Search Engine Optimization, la cui traduzione letteraria è ottimizzazione del motore di ricerca. Ebbene esiste un software di marketing automation all-in-one che mette a tua disposizione una serie di funzioni utilissime proprio per il SEO e corrisponde al nome di HubSpot. Con questo strumento puoi rafforzare l’autorevolezza del tuo sito, analizzare le performance, monitorare la posizione nei motori di ricerca e svolgere attività di link building on site e off site. 

Quanto può essere utile HubSpot per la campagna SEO del tuo ecommerce o sito aziendale?

Per capirlo ti basta conoscere i 7 vantaggi che offre e che analizziamo nei successivi paragrafi:

  • Individuazione delle parole chiave;
  • Ottimizzazione delle immagini e degli alt text;
  • Correzione in tempo reale di url e meta dati;
  • Pianificazione della content strategy;
  • Monitoraggio del traffico organico;
  • Analisi del testo;
  • Inserimento di link interni ed esterni

1. Parole chiave

Ogni esperto di campagna SEO indicherà nelle parole chiave il punto di partenza della tua campagna. La parola chiave va inserita per un numero minimo di volte nel testo e poi in punti specifici come il titolo, l’url, la meta description e anche nelle foto. L’editor di HubSpot ti indica se la parola chiave è sufficientemente presente nel contenuto e correttamente inserita nei punti cruciali.

2. Immagini e alt text


Come anticipato nel precedente paragrafo per l’ottimizzazione della campagna SEO è necessario prestare un’attenzione particolare anche alle immagini. In tale ottica HubSpot ha una funzione molto semplice che suggerisce in automatico di inserire l’alt text, o il testo alternativo, più adeguato.

I motori di ricerca non hanno la possibilità di leggere le immagini, quindi è necessario inserire al loro interno un testo alternativo contenente la parola chiave dell’articolo. Grazie a questa informazione i motori di ricerca possono leggere l’immagine e indicizzare il tuo sito.

3. Correggere in tempo reale url e meta dati


Può capitare di creare sullo stesso sito web, o su diversi domini, dei contenuti duplicati o molto simili che rischiano di cannibalizzarsi tra di loro. L’url e i contenuti perdono così la loro efficacia. Anche in questo caso HubSpot risolve il problema, consentendoti di individuare e correggere url e contenuti, ma anche meta dati e meta description per renderli quanto più accattivanti possibili agli occhi degli utenti.

4. Content strategy: uno spunto sugli argomenti da trattare


Non sai quali argomenti trattare? 

HubSpot ti aiuta a pianificare un’efficiente content strategy, suggerendoti gli argomenti più caldi così da pianificare i contenuti mese per mese. All’occorrenza puoi anche tracciare il ROI di ogni contenuto per misurare il successo e la bontà della tua strategia.

5. Monitoraggio del traffico organico


Grazie ad una funzione specifica HubSpot può tracciare il traffico in entrata nel sito web e anche l’intero percorso del lead, tenendo traccia del primo url visitato. In questo modo puoi valutare l’efficacia della tua strategia, ma anche capire se il tuo traffico proviene dall’email marketing, dai social network o dal blog.

6. Analisi del testo


Con l’analisi del testo HubSpot ti riporta idealmente sui banchi di scuola! Il corpo del testo deve contenere determinati elementi fondamentali come le parole chiave, le call to action, i link interni ecc. Durante la stesura di un contenuto può sfuggire qualcosa, quindi HubSpot ti indica quali sono le correzioni da apportare anche dopo la pubblicazione.

7. Inserimento di link interni ed esterni


La progettazione di una campagna SEO prevede l’inserimento di link interni ed esterni. 

I link interni svolgono due compiti: aumentare il tempo di navigazione dell’utente sul sito e reinviarlo a contenuti interni più approfonditi per fornire ulteriori informazioni sull’argomento. Laddove possibile è consigliabile inserire anche link esterni verso fonti autorevoli, per dare ulteriore autorevolezza al contenuto e avvalorare quanto scritto.

Cosa fa HubSpot? 

Isola le parole chiave di una pagina e suggerisce i titoli degli articoli correlati, così da avviare una campagna di SEO link building perfettamente strutturata e armonizzata.

L’importanza del contenuto: lunghezza, buyer personas suddivisione dei titoli e utilizzo di foto e video

Tutto il discorso fatto finora sul come si fa una campagna SEO crollerebbe completamente senza prestare la giusta attenzione ai contenuti, e soprattutto alla loro qualità. Non basta rispettare tutte le regole SEO, ma è importante scrivere contenuti pertinenti, chiari e privi di parole troppo complesse.

Un primo aspetto da considerare è la lunghezza, anche se su questo argomento ci sono diverse scuole di pensiero. Alcuni ritengono che la cosa più importante sia essere chiari e concisi e fornire tutte le indicazioni più importanti, indicando come lunghezza massima 300-400 parole. Altri ritengono invece che un articolo debba essere molto lungo per approfondire in maniera esauriente tutti i punti, indicando una lunghezza di circa 800-1.000 parole.

Come al solito “in medio stat virtus”, cioè la virtù sta nel mezzo. Partendo dal presupposto che la lunghezza di un articolo dipende anche dall’argomento, in linea di massima 500-600 parole sono sufficienti. Bisogna considerare che oggi il lettore medio è abbastanza pigro e ha una soglia dell’attenzione piuttosto bassa. Un discorso a parte merita il “pillar”, ossia il pilastro, una pagina estremamente lunga e completa che copre tutti gli aspetti principali di un argomento. Può avere più di 2.000 parole proprio perché deve affrontare tutti gli aspetti peculiari di un determinato contenuto.

A proposito di contenuto, è doveroso aprire una parentesi sulle buyer personas che rappresentano per larghi tratti il tuo cliente ideale. Dopo aver stilato un identikit del tuo lettore, ti risulta anche più facile individuare le parole chiave più indicate per intercettare le ricerche di un determinato target di pubblico.

Facciamo un esempio: supponiamo che tu venda cucine che hanno nella modularità e nel design moderno le loro principali caratteristiche. Le tue buyer personas ideali saranno probabilmente donne sui 40 anni, sposate o comunque con una certa indipendenza economica, alla ricerca di ambienti emozionali, creativi e innovativi. Parole chiave come “cucina” o “arredamento” non sono sufficienti per attirare il tuo target di pubblico. Al contrario keyword come “arredamento particolare”, “cucina in muratura originale” o “cucine particolari moderne” sono in grado di intercettare la tua clientela.

Ritornando alla struttura dei contenuti, una buona campagna di SEO Google non può prescindere dai titoli, che vanno dagli H1 fino addirittura agli H6. L’H1 rappresenta il titolo principale e deve contenere la parola chiave. I paragrafi sono divisi in H2, che a loro volta possono suddividersi in tanti piccoli sotto paragrafi (dall’H3 fino all’H6) per approfondire ulteriormente determinati argomenti.

Infine è opportuno scegliere con cura gli elementi visivi, come immagini, foto e anche video, che danno maggiore dinamismo all’articolo e risvegliano l’interesse del lettore. Ad esempio è buona norma inserire a metà articolo una foto, collegata all’argomento trattato in quel paragrafo, per proiettare il lettore ancora più nel vivo del contenuto.

Considerazioni finali

Se hai una buona dimestichezza in ottica SEO puoi agire da autodidatta, soprattutto grazie ai nuovi strumenti come HubSpot che ti consentono di conseguire rapidamente i tuoi obiettivi. Oppure puoi rivolgerti ad un’azienda specializzata o un professionista del settore. 

Tieni a mente una cosa: i risultati di una campagna SEO sono visibili non prima di 4-6 mesi, quindi non preoccuparti se non vedi cambiamenti nelle prime settimane. 

C’è ancora qualche argomento che vorresti approfondire? 

Puoi trovare risposte alle tue domande scaricando gratis il templateModello per ottimizzazione SEO” che ti consente di indicizzare il sito con pochi e semplici step, anche se non hai grande dimestichezza della materia.

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Redazione

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