Si dice che ci sia sempre il tempo giusto per fare ogni cosa, il problema è che, generalmente, gli uomini ci arrivano o troppo presto o troppo tardi. Per partire con un progetto e-commerce per la vendita ai clienti finali è troppo tardi. E già... dovevate svegliarvi prima, sono anni che andiamo ripetendo che è giunto il momento di investire per creare un ramo della vostra azienda che si possa dedicare esclusivamente alla vendita online, Quindi mettetevela via, siete oltre il tempo massimo. Troppi siti web intorno a voi Ogni minuto si calcola che nascano circa 380 nuovi siti web (anche se il numero viene preso per difetto) con oltre mezzo milione di siti al giorno, avete idea di cosa dovreste fare per raggiungere un briciolo di visibilità? Avete idea di quanto difficile sia farsi trovare da chi cerca quello che voi volete proporre? 16 milioni di nuovi siti al mese, quasi 200 milioni l'anno. Di siti web. Con un ritmo di crescita sempre maggiore, perché sempre più persone hanno cose da dire e a vendere agli altri e quasi tutti credono che il loro sito sarà speciale. Fino a qui le brutte notizie. Ma ci sono anche quelle belle... VI HO MENTITO. Non è troppo tardi, ma dovete capire una cosa: per essere diversi dalla stragrande maggioranza di quei duecento milioni di siti web che nascono ogni anno dovete fare una cosa, che presuppone un semplice ma radicale cambio di approccio rispetto a questo sterminio di progetti destinati a fallire: si tratta di SPENDERE SOLDI. Sia per realizzare il sito di e-commerce, sia per migliorarlo continuamente sia per costruirci sopra un progetto credibile di web marketing (che di fatto si traduce in un progetto di advertising, di branding, di ottimizzazione SEO, di contenuti, etc...) 20 anni fa 20 anni fa avreste avuto bisogno di un grosso investimento in tecnologia: non c'era quasi nulla di preconfezionato e quel poco che c'era aveva bisogno di molto lavoro sopra. I migliori progetti di e-commerce erano quelli che partivano con un software altamente customizzato e messo in piedi da team di sviluppatori (lato software e lato design) con le palle, in grado di costruire sistemi scalabili, che funzionavano bene e che andavano a definire i prototipi di quello che successivamente si sarebbe chiamata user experience, usabilità e via discorrendo. Ma al di la dell'investimento in tecnologie e sviluppo, all'epoca non c'era concorrenza. Vero che c'era un mercato molto molto immaturo ma per chi c'era la visibilità si trovava abbastanza facilmente. Google era appena nato e, se fino a qualche anno prima era difficile anche farsi trovare online dai pochi esistenti, finalmente si apriva la possibilità di fare le cose seriamente: dopo una bel motore e una carrozzeria all'altezza delle aspettative del cliente, via in pista a correre per accalappiare i clienti che navigavano online. Ma al di la del giro d'affari che si riusciva a tirar su (o che non si riusciva) chi c'era 20 anni fa... c'era! Sono diventati le pietre miliari dell'e-commerce con le quali siamo cresciuti. Perché per far sapere che c'eri, per l'appunto, era infinitamente meno costoso di quello che ci si aspetta oggi. Un po' di tecniche per apparire, in qualche nicchia, nelle ricerche di Google. Un po' di pubblicità a pagamento in un mondo dove il 90% degli investimenti pubblicitari andava su carta stampata e televisione. Un po' di ufficio stampa e public relation per venir fuori nelle giuste testate e programmi televisivi che ti presentavano come l'innovatore dell'anno. Insomma, lo spazio c'era e costava poco. Ma 20 anni fa eravate troppo impegnati a capire come affrontare gli anni '90 dentro alla vostra bottega o capannone e il web era una cosa quasi da perditempo. 10 anni fa 10 anni fa, lo spazio dei pionieri si era ridotto, ma lo spazio c'era. Aveva cominciato a costare un po' di più questo spazio, si dovevano ancora iniziare ad usare i social in modo massiccio per trovare clienti, ma Google era diventato più maturo e il lavoro di SEO si stava embrionalmente codificando, avevamo capito l'importanza di un blog e del tono di voce, sapevamo utilizzare le ADWords e avevamo trovato il modo di abbattere il costo di startup del progetto grazie all'utilizzo di piattaforme opensource decisamente in maturazione per avviare un progetto e-commerce. E non era troppo tardi. Non era così affollato... almeno, non come oggi: i negozianti più smart e smaliziati sono arrivati in quel periodo, sempre più botteghe fisiche avevano iniziato ad esplorare le potenzialità dell'online, era il periodo in cui chi aveva già un magazzino ci provava. Di certo, sbagliando molto: si trattava il progetto online come una vetrina in più senza magari i giusti investimenti e la giusta prospettiva per trattarlo appunto come un progetto, con un budget necessario e una strategia di business appropriata. Ma anche tutti questi negozi, sia che funzionassero sia che non fatturassero quasi nulla, contribuivano ad accalcare la fila. Il rumore di fondo era sempre più forte, ma se eri abbastanza furbo da stanziare un budget maggiore degli altri che andavano allo sbaraglio e di seguire il progetto nel modo corretto, le probabilità di successo erano discrete. Oggi AH! AH! AH! Scusate, trattengo le risate. Da ora in avanti, intendo. Quanti di quelli che si troveranno a leggere questo articolo sono alla ricerca di conferme per partire con il loro progetto web e quanti si sono già imbattuti in agenzie e consulenti che hanno spiegato che l'online è il presente, che il covid-19 ce l'ha dimostrato, che bisogna aggredire il mercato online eccetra. Consiglio spassionato: DIFFIDATE da chi vuole convincervi ad andare online perché ne trarrebbe un qualche tipo di beneficio. Se volete iniziare con i progetto e-commerce partite dalla consapevolezza che è un business MILIONARIO dove hanno visibilità e spazio quelli che spendono MILIONI per esserci, per farsi trovare e per convincere la gente a comprare. Internet è uno scenario estremamente maturo dal punto di vista del business, decisamente molto più grande ed interessante delle uno, due, cinque botteghe che avete aperto - e fatto funzionare - in qualche città italiana. Per non andare incontro a disastri emotivi ed economici partite dall'assioma che ogni 10 progetti e-commerce ne funzionerà sono uno, e non certamente quell'uno che spende 1000 € per farsi il sito e 2000 € di pubblicità nei 12 mesi seguenti (a meno che non abbiate il prodotto che tutti vogliano e viviate della luce riflessa del vostro brand anche prima di cominciare a vendere online). Quindi in realtà non vi sto dicendo di lasciar perdere (e che cazzo, io per vivere e pagare il mutuo vendo progetti e-commerce, realizzazione di e-commerce con Shopify e progetti di webmarketing per vendere online...) ma che il progetto va affrontato con coscienza e con la giusta prospettiva, dimensionandolo nel modo corretto. O, per l'appunto, si lascia perdere.
Nel 2020, anno di domini post covid-19 le cose per chi fa e-commerce sembrano mettersi sempre meglio: ci sono piattaforme e-commerce come Shopify che permettono di non avere a che fare con le problematiche tecniche-tecnologiche e di concentrarsi sul business; ci sono un sacco di servizi che possono aiutare i commercianti; ci sono sempre più persone disposte -ed abituate - a comprare su internet. Ma non per questo le cose sono sempre semplici. Partire con un e-commerce è un'esperienza di new business affascinante ma sempre impegnativa. Quali sono le sfide principali su cui concentrarsi nel 2020 per far funzionare il proprio progetto e-commerce? Concorrenza diretta con i grandi marchi I grandi marchi online sono la prima sfida - e sicuramente una delle più difficili- che un nuovo arrivato con il suo nuovo e-commerce dovrà affrontare in questo business. Aziende come Walmart, Amazon ed eBay, che sono giganti nel settore della vendita al dettaglio online, faranno facilmente cadere una start-up dal mercato. Le statistiche mostrano che Amazon sta andando sempre meglio con il passare degli anni, superando ogni altro negozio al dettaglio online sia in termini di vendite che di popolarità. La soluzione a questo particolare problema è quella di evitare la concorrenza diretta con i giganti del settore, magari scegliendo una nicchia meno competitiva; oppure andare in un segmento iper-verticale (da esperti) e, in tutti i casi, di puntare a far crescere la propria attività un passo alla volta, senza megaprogetti con investimenti stratosferici che rischierebbero comunque di fallire, aggiungendo l'aggravante del disastro economico che ci si potrebbe portare dietro. Gestione di spedizioni, consegne e resi I nuovi arrivati e le start-up nel settore dell'e-commerce devono affrontare molte sfide quando inizia ad arrivare un flusso continuo di transazioni con gli ordini stati effettuati e pagati: si devono gestire le spese di spedizione, le consegne puntuali e precise e le restituzioni della merce dei clienti insoddisfatti... tutti elementi che possono rappresentare una seria minaccia per i tuoi affari. La maggior parte degli acquirenti si lamenta anche della qualità dei servizi che vengono forniti dopo il pagamento: per rimanere in attività a lungi, le aziende che si affacciano sul mondo delle vendite online, dovranno fare di tutto per offrire ai propri clienti i migliori servizi possibili. Il rischio è quello di non vederli tornare e di recensioni negative, elementi che affossano qualunque tipo di azienda. Esistono diversi modelli di evasione degli ordini collegati alla spedizione dei prodotti, è necessario effettuare ricerche approfondite, per accertare quale si adatta meglio alla tua attività e massimizzare la produttività. Marketing e pubblicità troppo costosi Non sono più gli anni 90, dove si poteva fare un progetto di business improvvisato e raggiungere la popolarità con una botta di culo! Con la crescente concorrenza, il marketing digitale e la pubblicità stanno diventando sempre costosi ogni giorno. La maggior parte delle start-up commette spesso l'errore di spendere l'intero budget per lo sviluppo di siti Web e fantastiche funzioni, ignorando completamente l'aspetto del marketing. Prima di iniziare, tutti gli investimenti che l'azienda dovrà sostenere per farsi conoscere devono essere ipotizzate, messe a budget e ne va verificate correttamente la copertura, per garantire le necessità di crescita e sviluppo del progetto. inoltre, non vuoi spendere troppo per lo sviluppo Web. Puoi iniziare Shopify, che ci permette di partire con un progetto base in startup di 8/10k. Se costa di più togli pezzi. Li aggiungerai quando vedrai che il business funziona. (PS: magari prevedi qualche migliaio di euro aggiuntivo per un connettore con il programma gestionale, se ne hai bisogno, per allineare giacenze e ordini) Insieme alle normali attività di marketing digitale, dovresti anche provare altre tattiche per far tornare i tuoi clienti, come premiare i clienti con punti fedeltà che possono essere riscattati e utilizzati negli acquisti futuri; anche gli sconti contribuiranno a far sì che i clienti tornino. Mantieni un legame con loro, offri continuamente contenuti di valore e non trattarli solo come vacche da mungere. Vabbeh, il concetto l'hai capito: fare l'e-commerce è solo una spesa, poi arrivano le cose serie, ovvero portare clienti all'interno, farli comprare e farli tornare. Rimanere aggiornati su quello che succede I trend setter sono - generalmente - i grandi marchi, sono quelli che tirano fuori le innovazioni, creano nuove idee, battono nuove strade e diventano il punto di riferimento per il grande pubblico. Le aziende più piccole devono quasi sempre recuperare il ritardo tecnologico e di innovazione-visione, che, il più delle volte, comporta un investimento ad alta intensità di capitale o comunque al di sopra della loro portata. Una nuova azienda - o un progetto di business online - che cerca non solo di far quadrare i conti, ma di affermarsi come una realtà che resiste alla prova del tempo nel settore dell'e-commerce, dovrà fare tutto il necessario per aggiornarsi e rimanere aggiornata con gli ultimi progressi tecnologici: parliamo di mobile, di omnicanalità e di marketing automation (a tal proposito, se hai un e-commerce potrebbe essere interessante una soluzione come Salesmanago) Uno dei modi per affrontare questa sfida sarà quello di collaborare con i giusti partner tecnologici che condividono la stessa visione della tua azienda e lavoreranno al tuo fianco per far funzionare il progetto (NDR: sì, si, stiamo parlando di noi, di ICTdigitalthink).
Le caratteristiche di Shopify Plus ne fanno oggi la piattaforma software per la realizzazione di siti e-commerce più avanzata in circolazione. Una frase che si sente spesso negli ambienti di chi sviluppa progetti e-commerce, ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono. Le caratteristiche di Shopify Plus Molte caratteristiche del software sono ovviamente comuni tra la versione standard di Shopify e la versione Plus. Solo che nel Plus ci sono quelle chicche in più che ce lo fanno amare. In questo articolo vediamo le principali, altrimenti puoi scoprire tutte le caratteristiche che rendono Shopify Plus il partner ideale per la tua azienda qui. Shopify Plus è SaaS Shopify è una piattaforma ready to go, pronto a iniziare a vendere online in tempi molto rapidi. Questo grazie alla sua natura, quella di essere una piattaforma in cloud (SaaS, Software As A Service) che non richiede un'installazione su un server. Le soluzioni Software as a Service - o SaaS - sono state ampiamente adottate dalle aziende pubbliche e private in tutto il mondo e hanno aiutato la maggior parte di queste a trasformare alcuni processi, portando ad un cambio di mentalità, aiutando una digital transformation più efficace ed efficiente. Il software come servizio è anche noto come servizio di applicazioni in cloud ed è la soluzione più comunemente utilizzata nel mercato cloud. Il suo scopo è quello di fornire applicazioni ai suoi utenti mentre il software, con relativo server ed infrastruttura condivisa, viene gestito da un fornitore di terze parti. Shopify Plus è multicanale Nativamente Shopify Plus dà la possibilità di aprire 10 canali di vendita, di cui uno B2B. Questo significa che hai la possibilità di sviluppare e-commerce su domini differenti (o sullo stesso, se ragioniamo a sotto cartelle), ognuno con metriche, prezzi e prodotti personalizzati. Con un account Shopify Plus, hai diritto a nove negozi clone aggiuntivi per il tuo marchio. I negozi clone consentono di creare altri shop per la vendita all'ingrosso, internazionale o in altre regioni, con differenti regole, prezzi, cataloghi, valute, unità di misura o personalizzazioni grafiche. Shopify Plus consente ai commercianti di sincronizzare ordini, inventario e clienti attraverso i singoli negozi senza alcun problema. Il tutto utilizzando un'unica interfaccia di gestione. Shopify Plus alza i limiti del tuo e-commerce Quante persone possono navigare in contemporanea nel mio store se utilizzo Shopify plus? Oltre un milione e mezzo al minuto. E quante casse / carrelli vinti (ordini) può gestire Shopify plus nello stesso arco temporale? Oltre 7.000! Sono numeri molto alti, soprattutto se paragonati al costo della piattaforma all inclusive che viene offerta dalla multinazionale canadese. Con Shopify Plus avrai accesso alle API dedicate per apportare integrazioni software più complesse con i tuoi sistemi esistenti come ERP, CRM, ecc. L'integrazione con i sistemi di back-end richiede una maggiore velocità delle API e ogni proprietario di account Shopify Plus otterrà un throughput di API 5 volte maggiore. Solo i clienti Shopify Plus avranno accesso ai maggiori accessi API come le API della Gift Card per consentire la migrazione e la sincronizzazione delle carte regalo, inoltre riceveranno l'API Sign On & Multipass per la migrazione dei login. Shopify Plus è anche B2B La possibilità di gestire il canale wholesales per gli acquisiti dei clienti all'ingrosso è un'altra delle caratteristiche di Shopify Plus che lo rende una scelta vincente per un'azienda con necessità enterprise. Il canale per il B2B di Shopify è stato rilasciato nel 2017. Funziona come un vero e proprio canale, ovvero utilizza il negozio esistente e utilizza gli stessi dati dei prodotti, dei clienti, degli ordini. I clienti sono invitati ad unirsi al canale all'ingrosso e vengono assegnati ad un gruppo, che ne determina i prezzi, la visibilità dei prodotti etc... I clienti e i loro tag, i limiti di spesa e tutto il resto sono gestiti separatamente nell'area del canale B2B. Poi si possono creare, per ogni prodotto, dei prezzi specifici per quella lista, mettendo delle regole sul comportamento a seconda della quantità. Le opzioni di configurazione per ciascun gruppo di clienti sono molto buone e si possono personalizzare differenti cose: La visibilità dei proposti I prezzi dei singoli prodotti Riduzione globale del costo dei prodotti Scaglioni di prezzo Frontend protetto da password Possibilità di invitare, modificare e cancellare gli account dei clienti B2B Possibilità di impostare il minimo e il massimo ordine per i clienti Possibilità di fornire diverse opzioni di pagamenti per diversi clienti (limitata ad alcune opzioni) Possibilità di limitare la visibilità dei prodotti a certi utenti E molto altro ancora... Shopify Plus è personalizzabile Se le versioni basiche di Shopify hanno dei limiti nella gestione delle personalizzazioni (soprattutto del check-out), questi limiti spariscono con la versione di Shopify Plus. Con Shopify Plus puoi rendere la tua piattaforma esclusiva e personalizzarla a tuo piacimento: esempio modificare la homepage, il layout, la tipografia, i colori, il check-out e i menù di intestazione e piè di pagina. Shopify Plus è infatti molto flessibile: può essere modificato per soddisfare ogni esigenza - anche per i brand più importanti, i quali sono alla continua ricerca dell'esclusività. Si ha infatti il pieno controllo di JavaScript e CSS. Grazie a questa padronanza avrai la possibilità di modificare a piacimento il check-out e ottimizzare integrando qualsiasi tipo di tecnica. Shopify Cart Script In Shopify Plus puoi scrivere e distribuire script complessi per eseguire qualsiasi tipo di promozione come Acquista uno prendi due (BOGOF), Concedi sconti su determinati prodotti in determinate zone ecc. Con il complesso sistema di scripting puoi anche targetizzare specifici segmenti di clienti per eseguire promozioni speciali o retargeting. Puoi anche offrire promozioni che potrebbero essere applicate direttamente al carrello. Tutte queste funzionalità non sono disponibili in Shopify (Base), in cui è possibile eseguire determinate azioni con alcune applicazioni di terze parti, mentre altre non sono possibili tout-court. Il Launch Pad Il LaunchPad è una app sviluppata da Shopify dedicata al Plus, che permette di impostare le campagne vendita e farle partire in automatico, settando, per esempio, la data di inizio e di fine di una campagna, i codici sconto da applicare su singoli prodotti o massivamente sulle collezioni durante questa campagna, per arrivare anche a poter impostare un look personalizzato del tuo e-shop durante la campagna. Launchpad è uno strumento di pianificazione integrato nel pannello di controllo Shopify che ti consente di pianificare la visibilità dei prodotti, gli script di Shopify, i temi, gli sconti e altro ancora con date di inizio e fine definite. Ora puoi preparare il tuo negozio Shopify per qualsiasi evento, senza complicazioni. Launchpad offre un modo semplice per automatizzare e pianificare campagne di vendita, lanci di prodotti o flash sale. Alcuni esempi includono: Merchandising: - Selezionare i prodotti specifici da pubblicare per la vendita e aggiornare l'inventario secondo le esigenze - Impostare uno sconto sulla collezione da applicare all'inizio della vendita; nessuna codifica richiesta Temi: - Creare un tema specifico per la campagna per evidenziare i prodotti in vendita - Ottimizzare i temi prima della vendita in modo che non ci siano sorprese - Generare conversioni creando un'esperienza agile per i clienti Script di Shopify: - Sviluppare script di voci dell'ordine per offrire automaticamente un omaggio con l'acquisto durante la vendita - Offrire automaticamente la spedizione gratuita quando un cliente spende oltre € 100 - Con l'aggiunta di tag, tenere traccia dei clienti con rimborso per articoli di valore superiore a € 100. Il costo di Shopify Plus Il costo di Shopify Plus è RI DI CO LO rispetto a quello che offre. Capiamoci: se utilizziamo, per esempio, Magento per provare a fare le stesse cose, solo il costo del server è più alto. E a quello si deve aggiungere l'eventuale licenza per Magento, l'assistenza di esperti che ti seguono con assistenza tecnica, aggiornamenti... Insomma, nel 2021, quando ormai la tecnologia dovrebbe essere un di cui, continuare a fare progetti su Magento può sembrare a volte un po' masochista :-) Ah, il costo. Shopify Plus costa 2.500 € al mese, compreso di *tutto* ovvero traffico, software, spazio server, assistenza tecnica 24 su 24, aggiornamenti di piattaforma (che non si vedono più). Manca poi il costo dell'agenzia per realizzare il sito e-commerce, configurarlo, impaginarlo e, eventualmente, costruire il connettore con il programma gestionale o altri lavori di data integration (e delle varie applicazioni da acquistare nello store di Shopify per aggiungere funzionalità specifiche).
Partire con un sito e-commerce con Shopify è facile e alla portata di molti progetti amatoriali. Ma quando le cose si fanno serie, la necessità di rivolgersi ad un partner di Shopify certificato comincia a diventare una garanzia di non buttare i soldi del proprio investimento. Shopify partners in Italia: quando rivolgersi a loro Diventa chiaro che quando il tuo progetto per vendere online assume le caratteristiche di un investimento di business, poter essere affiancato da specialisti e-commerce che conoscono molto bene la piattaforma che utilizzerai per lo sviluppo della tua attività è una necessità. Cosa significa essere Shopify Partner o Shopify Expert Shopify partner, di per se, non comporta chissà quali skill maggiori rispetto ad uno che non lo è. Il semplice status di partner è facilmente ottenibile, entrando nel programma partner e dimostrando di avere un pregresso con Shopify. Designer che non conoscono nulla di programmazione possono diventare facilmente partner, esperti SEO che imbastiscono il sito senza essere front end developer possono esserlo solo per prendersi delle commissioni dalla vendita di Shopify. Insomma, non serve essere uno sviluppatore Shopify per fregiarsi del titolo di partner. Un gradino più alto è lo Shopify Expert, che ha decisamente più esperienza con Shopify... ma anche qui, a fronte di una riconosciuta capacità di intervenire nel settaggio e nelle pieghe delle impostazioni di Shopify, non c'è nessuna garanzia sulla capacità di delivery di un progetto ecommerce. Non tutti hanno bisogno dello stesso partner... Se è vero che fare e-commerce non è fare tecnologia, così come aprire un negozio lungo una strada non è fare architettura, è altrettanto certo che meno preoccupazioni genererà il software scelto più potremmo concentrarci sull'attività di business online, per farlo funzionare. Ci sono più livelli, come sempre, quando si tratta di partire con un nuovo ramo di business. Ci sarà il progetto che mira a minimizzare i costi, ricco di compromessi, oppure il progetto per le aziende con necessità enterprise che invece non possono concedersi il lusso di avere strumenti e personalizzazioni non costruiti su misura del loro modello di business Quando si sceglie Shopify Plus Proprio per questo Shopify ha presentato due linee di prodotti: quella denominata Shopify (rivolta alla piccola e media azienda o per le organizzazioni senza necessità di particolari personalizzazioni dello strumento, con il prezzo di listino esposto sul sito) e Shopify Plus, la perla di diamante dell'offerta, una piattaforma completamente customizzabile e con pochi limiti alla possibilità di fare affari online Differenze principali tra Shopify e Shopify Plus Shopify Plus costa 2.500 € al mese, quindi circa 10 volte di più rispetto al piano standard più evoluto e costoso, Shopify Advanced. Le differenze principali tra Shopify e Shopify Plus sono: prestazioni: una infrastruttura dedicata che garantisce velocità e robustezza sicurezza: protocolli di sicurezza avanzati per maggiori garanzie personalizzazione: è possibile personalizzare il checkout, sviluppare applicazioni private con Shopify Function per intervenire nelle logiche di checkout e di gestione, installare fino a 100 temi. internazionalizzazione: si possono aprire e getire fino a 50 mercati (contro i 3 della versione standard integrazioni: maggiori chiamate api a disposizione, aumentabili a richiesta multicanalità: 9 expansion store a disposizione, la possibilità di utilizzare tutte le funzioni del B2B su Shopify commissioni: 1,4% di costo per utilizzare Shopify Payments e nessuna commissione sui pagamenti terzi se si imposta Payments come forma di pagamento principale Per scoprire maggiori dettagli su Shopify Plus puoi leggere il post del blog che spiega quanto costa un progetto ecommerce con Shopify Plus. Per progetti Plus c'è bisogno di un partner Plus! Proprio per questo motivo, se ci si può improvvisare con l'approccio alla piattaforma base, quando parliamo di Shopify Plus le cose diventano serie e non si può più scherzare e serve rivolgersi ad uno Shopify Plus Partner. Quando una grossa azienda - o un'organizzazione con necessità enterprise, come un brand di medie o grandi dimensioni - decide di sviluppare un e-commerce ha solitamente in testa, oltre alle funzioni base, delle caratteristiche specifiche che desidera per il suo shop online; alcune funzionalità piuttosto che comportamenti di navigazione, o un design particolare. E soprattutto vuole essere seguito da un esperto non solo di e-commerce ma soprattutto della piattaforma su cui va ad implementare l’e-commerce. Poter avere infatti il supporto di un esperto o un team di esperti di quella piattaforma, nel nostro caso della piattaforma Shopify è sinonimo di un lavoro realizzato sfruttando al massimo le potenzialità di Shopify Plus. In questo caso, quale migliore soluzione e garanzia che affidarsi ad un’agenzia partner di Shopify? Chi sono le agenzie partner di Shopify Plus? Le agenzie partner di Shopify Plus sono agenzie dove lavorano esperti selezionati e riconosciuti tali dalla stessa Shopify, persone quindi che padroneggiano non solo il codice con cui è sviluppata la piattaforma e quindi conoscono le potenzialità e le modalità con cui implementare certe funzionalità, ma sono anche capaci di proporti le soluzioni migliori secondo le necessità di sviluppo del tuo progetto online. Inoltre per essere riconosciuti come agenzia Partner di Shopify Plus, si deve dimostrare di avere un portfolio clienti con progetti ad alto indice di crescita del business online. Gli Shopify Plus Partner, dal 2023, sono 8 in Italia, scelti accuratamente da Shopify per la capacità di delivery di progetti complessi (come ICT Sviluppo) e chi, invece, per il servizio completo offerto a 360°, compreso servizio di logistica e fatturazione. Quali sono i vantaggi di scegliere un’agenzia partner di Shopify Plus? Non servirebbe neppure dirlo, ma 1. Grande esperienza con clienti Shopify di settori diversi. Oltre agli elementi che abbiamo appena indicato per essere riconosciuti come agenzia partner da Shopify, viene premiata anche l’esperienza maturata sul campo nella progettazione di e-commerce appartenenti a diverse tipologie merceologiche e che hanno visto accrescere le loro vendite online attraverso l'utilizzo della piattaforma Shopify Plus. Per un’agenzia partner questo infatti è un bagaglio di competenze che puoi avere solo se hai lavorato sia su diverse tipologie di prodotto, sia su diverse tipologie di aziende. Implementare un e-commerce di gioielli, oppure un e-shop di moda multibrand piuttosto che monomarca per esempio, sono tipologie di aziende molto diverse e con esigenze altrettanto diverse. La conoscenza delle complessità di alcune soluzioni o delle possibilità di personalizzazione di alcuni aspetti viene appresa solo se si ha una vasta e approfondita esperienza della piattaforma e di eventuali criticità da risolvere. 2. Le agenzie partner possono implementare le funzionalità di Shopify Plus Le agenzie partner di Shopify Plus hanno accesso alla parte di sviluppo di alcune funzionalità esclusive della piattaforma. Questo permette all’imprenditore che vuole sviluppare il suo e-commerce con Shopify Plus di ottenere il massimo da questa piattaforma attivando degli strumenti idonei e personalizzati pensati per le aziende di livello enterprise. L’implementazione di strumenti come il Flow, il Launchpad etc, rendono il tuo e-commerce altamente performante e adattabile a integrazioni avanzate come la personalizzazione del processo di checkout, all’internazionalizzazione... o di integrarsi con altri software aziendali, per esempio per la gestione della fatturazione elettronica. Altre implementazioni possibili grazie agli accessi referenziati delle agenzie partner sono legate alle automazioni. Tutte funzionalità avanzate che possono trasformare il tuo e-commerce in un’azienda di successo. 3. Le agenzie partner hanno l'obiettivo di aiutarti a crescere. L'attestazione di agenzia partner è garanzia data da Shopify stesso che hai di fronte persone in grado non solo di realizzare il progetto che hai in mente per il tuo e-commerce, ma anche consigliare ulteriori passaggi o implementazioni che possono migliorare le tue performance. La conoscenza della piattaforma da un punto di vista software, permette di conoscere dove o come intervenire per sviluppare le strategie di business che emergono col cliente. La stretta collaborazione infatti tra professionisti di Shopify Plus e cliente è fonte di continue migliorie e ottimizzazioni dell'e-commerce che portano benefici ad entrambe le parti. 4. Le agenzie partner di Shopify Plus hanno accesso a risorse esclusive Uno dei grandi vantaggi delle agenzie partner è la possibilità di accedere a risorse e aggiornamenti prima di tutti gli altri; ciò significa che possono testare nuove funzionalità prima che vengano rese disponibili ai clienti di Shopify. Succede poi, anche spesso, che i programmatori di Shopify decidano di implementare o studiare una certa soluzione proprio perché richiesta da qualche agenzia partner che ha riscontrato magari questa o quella necessità espressa da qualche cliente, oppure una qualche opportunità non ancora sviluppata. A questo proposito, è bene sapere che Shopify tiene relazioni con i maggiori programmatori di App in tutto il mondo e questo garantisce che si sviluppino particolari applicazioni garantendo la piena compatibilità tra App e Shopify. 5. Le agenzie partner di Shopify Plus hanno un supporto diretto dai tecnici Shopify Un altro vantaggio di scegliere un’agenzia partner Shopify Plus è la possibilità di avere un rapporto diretto con i tecnici e lo staff di supporto/ assistenza di Shopify, in questo modo si riesce a risolvere in rapidità e al meglio eventuali complicazioni o errori che il cliente riscontrasse. Supporto riservato, funzionalità in anteprima e conoscenze approfondite fanno delle agenzie partner di Shopify il tuo punto di riferimento privilegiato per ottenere il meglio dal tuo e-commerce e il suo pieno potenziale. Conclusione Lavorare quindi con un'agenzia partner Shopify Plus può essere estremamente vantaggioso, spesso indispensabile per un'azienda che voglia realizzare un e-commerce evoluto e personalizzato con Shopify. Grazie ad una conoscenza approfondita della piattaforma stessa, una vasta esperienza nello sviluppo di e-commerce Shopify, anche dovuto all’accesso esclusivo a risorse e implementazioni, nonché un’attenzione rivolta a far crescere il business del cliente sfruttando appieno tutte le potenzialità della piattaforma, le agenzie partner di Shopify Plus sono la migliore opportunità che puoi concedere a te e al tuo e-commerce per farlo prosperare. E questo possiamo garantirtelo anche noi di ICT Sviluppo perché come agenzia partner di Shopify Plus lavoriamo con competenze conquistate sul campo e possiamo con soddisfazione dire di aver visto crescere gli e-commerce che si sono affidati a noi!
Uno dei più grandi pregi di Shopify Plus è la sua facilità d'uso. La piattaforma è presentata e venduta come Software as a Service o SaaS. Quest'approccio fornisce un modello standard per tutti, ma che è estremamente facile da personalizzare: tradotto significa che chiunque desideri avviare un'attività di e-commerce, può farlo con una conoscenza del codice minima o nulla. Infatti, dopo esserti registrato, puoi già avere un negozio online funzionante nel giro di poche ore. Per venire incontro alla varietà di esigenze delle differenti attività commerciali che utilizzano questa piattaforma, Shopify Plus ha creato una serie di piani di abbonamento che offrono di tutto, dai set di funzionalità più elementari ad opzioni più robuste e complete. Ci sono molte agenzie Shopify Plus Partner (come ICT Sviluppo) e c'è una grande varietà di brand e di aziende che lavorano con Shopify. Dai marchi che vendono un solo prodotto ad aziende multinazionali che vendono ovunque, come Nestlé, MVMT, Red Bull e Tesla Motors. Ovviamente è probabile che i proprietari di piccoli negozi non utilizzino Shopify Plus come queste grosse aziende con necessità enterprise. Ma ci sono anche un sacco di aziende che, proprio per le possibilità in più che offre Shopify Plus, lo adottano. Per i piccoli negozi o chi si affaccia per la prima volta al mondo dell'e-commerce, Shopify ha tre tagli standard presentati sul sito. In questo modo riesce praticamente a soddisfare i bisogni di ogni tipo di azienda, dimensione e necessità. Il pricing di Shopify Shopify offre tre piani standard che si adattano perfettamente alla maggior parte dei clienti, a seconda delle esigenze dell'azienda. Tali piani sono: Shopify base, Shopify e Shopify avanzato. Il piano Shopify Base Questa è la soluzione più economica disponibile e fornisce tutte funzioni basilari per l'avvio di una nuova attività. A soli 29 $ al mese e un 2% sul volume di fatturato che transita per Shopify, è il piano di partenza ideale per coloro che lanciano per la prima volta un nuovo negozio di e-commerce su scala ridotta. Il piano Shopify Questo è il piano standard utilizzato dalla maggior parte dei rivenditori di piccole e medie dimensioni a partire dal loro primo negozio online e costa 79 $ al mese, oltre all'1% del fatturato che transita da Shopify. Questo piano include tutte le funzioni di base, con l'aggiunta di una serie di strumenti di cui le aziende che vogliono crescere possono aver bisogno. Il piano Shopify Advanced È un po' un salto, passando dai 79$ a 299$ al mese, ma con solo lo 0,6% del fatturato generato dallo stesso e-commerce. La soluzione ideale per chi parte - o arriva - ad avere una previsione di crescita sostanziosa, supportato da un piano di marketing all'altezza. E poi c'è Shopify Plus. Shopify Plus è una soluzione di livello enterprise progettata specificamente per i commercianti con grandi volumi o che hanno davvero bisogno di più funzionalità, di personalizzazione avanzata delle funzioni, più spazio per operare e un maggiore controllo sul loro negozi online. Scopri ora tutte le caratteristiche di Shopify Plus e perché questo può diventare il partner perfetto per la tua azienda. I vantaggi di Shopify Plus Man mano che il prezzo aumenta, per ciascuno dei piani Shopify, vengono aggiunte alcune funzionalità aggiuntive. Questo cambia in modo significativo quando esegui l'upgrade a Shopify Plus. Shopify Plus rimuove un numero significativo di barriere e conferisce all'utente un grande controllo e una possibilità di personalizzazione del sistema veramente completa. Ecco alcune delle più interessi funzionalità disponibili con il piano tariffario Shopify Plus. 1. La possibilità di personalizzare la pagina di checkout Ciò che rende così popolari piattaforme come Shopify è, come abbiamo detto all'inizio, la facilità d'uso. L'intero carrello di checkout e il negozio online sono già stati codificati e progettati per funzionare al meglio. Per aprire un negozio, l'utente deve solo personalizzare le impostazioni, applicare un tema adatto al proprio negozio - o fare costruire un tema custom ad un partner di Shopify - , popolarlo con i prodotti, inserire i contenuti e avviare il progetto. Non è richiesto alcun codice: funziona tutto subito. Inoltre, è possibile personalizzare l'esperienza di acquisto e il negozio collaborando con gli sviluppatori per aggiungere nuove funzionalità personalizzate al proprio store. L'unica eccezione è il checkout. Mentre è consentita una serie di personalizzazioni visive nel controllo, gli account Shopify standard non danno accesso alla personalizzazione delle funzionalità della pagina di pagamento stessa. Questa limitazione è stata rimossa per le aziende che utilizzano Shopify Plus. Il checkout standard di due pagine può essere completamente personalizzato, consentendo ai commercianti di modificare il checkout in una singola pagina, portarlo a 3 pagine o qualsiasi altra variante. Questo è un ottimo modo per creare un'esperienza di pagamento completa e utilizzare gli A/B test e massimizzare le conversioni del tuo negozio online. Abbiamo approfondito l'argomento di personalizzazione del check-out in un altro nostro articolo. 2. Le funzionalità di Launchpad Shopify ha diverse funzionalità di base, ma c'è sempre spazio per miglioramenti e funzionalità aggiuntive. Shopify lo sa, quindi ha creato un sistema che consente l'utilizzo di strumenti di terze parti insieme alla sua piattaforma. Gli sviluppatori professionisti hanno creato un ampio numero di applicazioni aggiungendo funzionalità e personalizzazioni alla piattaforma Shopify. La parte migliore di queste app è che possono essere installate con un clic di un pulsante e che sono facilmente personalizzabili, proprio come la piattaforma madre. Alcune app sono disponibili solo per i commercianti di Shopify Plus, come, appunto, l'app Launchpad. Launchpad è uno strumento di pianificazione integrato nel pannello di controllo Shopify che ti consente di pianificare la visibilità dei prodotti, gli script di Shopify, i temi, gli sconti e altro ancora con date di inizio e di fine definite. Launchpad offre una maniera semplice per automatizzare e pianificare campagne di vendita, lanci di prodotti o flash sale. Facciamo alcuni esempi: Merchandising Selezionare i prodotti specifici da pubblicare per la vendita e aggiornare l'inventario secondo le esigenze. Impostare un codice sconto sulla collezione da applicare automaticamente all'inizio della vendita; nessuna codifica richiesta. Ciò significa che appare direttamente il prezzo scontato in modo da dare la possibilità ai propri clienti di paragonare al momento i due valori. Temi Creare un tema specifico per la campagna per evidenziare i prodotti in vendita. Ottimizzare i temi prima della vendita in modo che non ci siano sorprese. Generare conversioni creando un'esperienza agile per i clienti. Script di Shopify Sviluppare script di voci dell'ordine per offrire automaticamente un omaggio con l'acquisto durante la vendita. Offrire automaticamente la spedizione gratuita quando un cliente spende oltre € 100. Con l'aggiunta di tag, tenere traccia dei clienti con rimborso per articoli di valore superiore a € 100. 3. Accesso allo script editor Una delle cose che amiamo di Shopify è che anche i negozi out-of-the-box sono eleganti e altamente personalizzabili. Shopify Plus porta davvero questo al livello successivo dando accesso all'editor di script ai suoi utenti. Mentre la normale personalizzazione per i negozi Shopify viene in genere eseguita con app di terze parti, il sistema di script consente ai commercianti di sviluppare e scrivere script personalizzati ospitati ed eseguiti da Shopify (senza app ospitate su siti esterni). In questo modo è possibile seguire la propria logica aziendale personalizzata per migliorare l'esperienza di pagamento e di acquisto. È l'ideale se hai bisogno di funzionalità specifiche ma non riesci a trovare un'app che fa ciò di cui hai bisogno (senza doverne sviluppare una ad hoc). Utilizzando la funzione di scripting è possibile creare funzionalità per cose come (per fare solamente degli esempi): Sconti basati su percentuale; Pacchetti di prodotti e offerte di combinazioni di prodotti; Prezzi a livelli applicabili a specifici clienti VIP o altri segmenti di clientela; Codici promozionali bloccati che si possono utilizzare durante eventi specifici; Modificare, nascondere o riordinare metodi e prezzi di spedizione o anche gateway di pagamento; Prezzi dinamici per fasce di prezzo basate sul volume di acquisto. Utilizzando gli script per gli elementi pubblicitari, di spedizione e di pagamento è possibile implementare la logica personalizzata e personalizzare l'esperienza dell'utente fino all'arrivo del pagamento. 4. Limiti di chiamate più elevati per le API Shopify ha un limite al numero di chiamate API che avvengono per le app utilizzate in un negozio online. In termini semplici, una chiamata API ha luogo quando un'app esegue un'azione, in genere a seguito di un'interazione tra un visitatore/cliente e il tuo negozio. Le chiamate sulle API avvengono anche quando hai un connettore software che allinea ordini e magazzino con il tuo ERP (SAP, Metodo, Zucchetti o qualunque altro). Shopify limita il numero di chiamate che ogni app può effettuare al secondo principalmente per gestire il carico del server: tante chiamate, tradotto, significa tanto carico di operazioni sul server. Per chi utilizza Shopify Plus, aziende che generalmente hanno - o possono avere - volumi di traffico molto più elevati, il limite delle chiamate API è raddoppiato rispetto ai piani standard di Shopify. 5. Accesso al canale wholesale per le vendite all'ingrosso (B2B) Le piattaforme di e-commerce hanno fatto molta strada nel corso degli anni, ma un'area che molte piattaforme, tra cui Shopify standard, hanno un po' lasciato da parte, producendo un'offerta carente sul mercato, è quella relativa alla gestione delle vendite B2B, ossia del commercio all'ingrosso. Gli e-commerce funzionano bene per gli acquisti dei consumatori (B2C), ma cose come la gestione dell'acquirente B2B che ha bisogno di sconti legati al suo account a seconda del prodotto e delle quantità, sconti su gruppi di utenti, non sono state gestite proprio nel migliore dei modi. La tradizionale esperienza di acquisto e i metodo di pagamento proposti non sono ideali per un cliente all'ingrosso, che deve selezionare e acquistare prodotti a volume, magari sull'esperienza di un contratto precedente che stabilisce le sue scontistiche e le sue condizioni. Nel 2017, Shopify ha creato una nuova piattaforma Wholesale disponibile con Shopify Plus che offre ai commercianti il potere di gestire un sito Web B2B separato dal loro account Shopify esistente (mantenendo la possibilità di creare altri canali di vendita B2C). 6. Mobile Store Builder Il Mobile Store Builder consente ai commercianti di Shopify Plus di creare app iOS e Android native senza avere conoscenze tecniche o esperienza di codice. La piattaforma è alimentata da un sistema di template non dissimile dal sistema di temi utilizzato per la personalizzazione del negozio Shopify. Ciò consente ai commercianti di creare facilmente app per i negozi, pensate per i dispositivi mobili, utilizzando temi personalizzabili. 7. Shopify Flow Non è facile tenere il passo con tutte le piccole attività quando il tuo negozio cresce velocemente o quando parti già con delle prospettive di vendita sostenute. La gestione delle singole modifiche a cose come lo stato dei clienti diventa incredibilmente dispendiosa in termini di tempo quando hai a che fare con centinaia o migliaia di clienti. Immagina di dover assumere qualcuno a tempo pieno solo per monitorare e gestire i cambiamenti di stato su clienti di alto valore. Flow è uno strumento di automazione per i commercianti di Shopify Plus che ti consente di creare e gestire flussi di lavoro automatizzati per scenari differenti, come la gestione degli ordini o del marketing. Puoi creare una serie di flussi di lavoro come, per esempio: Modifica dei tag del prodotto in base ai livelli di inventario e ai comportamenti di acquisto Creazione di un'azione specifica quando viene analizzato un ordine di rischio Aggiungere tag al cliente quando aumenta il valore dei suoi acquisti per tenere traccia del tasso di ritorno e alimentarlo ad hoc Ripubblicazione dei prodotti quando l'inventario è di nuovo disponibile Invio di notifiche personalizzate ai clienti in base a comportamenti specifici di ordine/account Flow fornisce l'agilità necessaria a un'azienda in crescita per avere un e-commerce che funziona in modo fluido e snello senza caricare di lavoro ripetitivo le risorse interne all'azienda. 8. Clonazione dello store Una carenza dei piani di Shopify tradizionali viene riscontrata da quei negozi che vendono a livello globale: non è facile creare un negozio che supporti più lingue o più valute. Per ovviare al problema, i commercianti di Shopify hanno dovuto utilizzare app di terze parti che offrono servizi di traduzione e supporto multi-valuta, ma in alcune aree queste app sono risultate carenti. Un'altra soluzione alternativa è che i commercianti clonino i propri negozi con la lingua e la valuta predefinite, modificandolo poi per ciascun negozio. Per un commerciante tipico di Shopify ciò significa pagare per account aggiuntivi. In questa modalità ogni store viene considerato un differente canale dove personalizzare lingua, metriche, spedizioni, prodotti, prezzi... Ma, al di là del nome con il quale vogliamo chiamarli, sono differenti store su Shopify, ognuno con il proprio back-end di evasione dell'ordine e gestione cliente. I commercianti di Shopify Plus si portano a casa il vantaggio di poter clonare il loro negozio fino a nove volte senza pagare piani aggiuntivi (ma quando gli store diventano più di 10 non ci sono grossi problemi per scalare...). È un ottimo modo per creare negozi aggiuntivi per supportare più lingue per quelle aziende che fanno - o vogliono fare - business su più paesi.
Un marketplace online è un sito di e-commerce che apre le porte ad altri rivenditori / brand / produttori / privati ( a seconda della sua vocazione) per dare la possibilità a questi di vendere i loro prodotti attraverso le sue pagine e sezioni. Avete presente Ebay per le transazioni tra privati? E Amazon che invece si occupa di intascare soldi e redistribuirli? Ecco, queste sono le due punte dell'iceberg, modelli molto diversi e inserzionisti molto diversi che definiscono, nella mente di tutti che cos'è un marketplace online. Non sono gli unici ovviamente. Anche in Europa, sono fioriti e stanno nascendo un sacco di piattaforme dedicate all'e-commerce che si ispirano, in varie forme, a modelli di business esistenti o provano ad introdurne di nuovi. Vediamone alcuni. Allegro Allegro è il più grande marketplace polacco e al quarto posto nell'elenco dei marketplace online più visitati d'Europa. Con 13 milioni di utenti attivi, Allegro rappresenta una buona opportunità per i marchi B2C e i rivenditori professionisti per espandersi nel fiorente mercato online della Polonia, che vale 10 miliardi di euro. L'unico ostacolo è la lingua: Allegro opera solo in polacco, quindi la descrizione del prodotti e l'assistenza clienti devono essere localizzati. Che poi non è un problema: è normale, per i brand che vogliono entrare in una determinato mercato, parlare la lingua e adattarsi a quello che i consumatori di quel mercato chiedono. Asos ASOS è uno dei più grandi rivenditori di moda online al mondo con siti di e-commerce nel Regno Unito, Europa, Stati Uniti e Australia. L'azienda si rivolge a giovani venditori e ha intercettato la crescente tendenza dei marketplace di vendere abiti di stilisti emergenti e oggetti da boutique selezionati: la vocazione con cui ha aperto il marketplace è stata proprio questa. Asos presenta a catalogo oltre 80.000 prodotti e ogni settimana ne vengono aggiunti da 2.500 a 7.000 di nuovi. Spedisce in oltre 140 paesi dai centri logistici nel Regno Unito, Stati Uniti, Europa e Cina. Nel 2017, Asos.com fratturata quasi 2 miliardi di sterline ed è diventato il principale sito di abbigliamento online nel Regno Unito. Da marzo 2018 hanno anche introdotto la loro app mobile, che ha avuto 10 milioni di download. L'app consente agli utenti di caricare immagini di abbigliamento che preferiscono e di ricevere una gamma di articoli coordinati. ASOS afferma che nel Regno Unito il 58% degli acquisti avviene su dispositivi mobili. Bol.com Bol.com è il più grande marketplace generalista, che vende ogni tipo di prodotto, attivo nella regione del Benelux (Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo). Ha oltre 6,5 milioni di clienti attivi e una media di oltre 1 milione di visitatori al giorno. Bol.com è il principale rivenditore online nei Paesi Bassi di libri, giocattoli ed elettronica, riuscendo a superare nei numeri di queste categorie merceologiche anche Amazon. La forte presenza del brand lo rende molto rispettato dai consumatori olandesi. Vendere su Bol.com è più semplice di molti altri grandi mercati. Bol associa tutti i prodotti attraverso il loro Global Trade Item Number (GTIN), quindi se hai un GTIN, non è necessario tradurre manualmente la tua inserzione - Bol lo fa per te. Non ci sono inoltre commissioni mensili fisse per il tuo account Bol.com, quindi paghi solo per ogni articolo venduto. Cdiscount Cdiscount è un marketplace francese con circa 8,6 milioni di clienti attivi e 19 milioni di visitatori unici al mese. Vende prodotti in 40 diverse categorie merceologiche con oltre 1 miliardo di euro di fatturato annuo. Fondato nel 1998, è una filiale del Groupe Casino, un gruppo di vendita al dettaglio francese creato oltre 100 anni fa. Il marketplace consente ai rivenditori online di elencare media, elettronica di consumo e altri prodotti. Cdiscount è il secondo sito di e-commerce in Francia (dopo Amazon) con 16 milioni di acquirenti registrati e oltre 1 miliardo di euro di vendite. I requisiti di entrata non sono onerosi per il venditore (non serve firmare un contratto o assumersi un impegno), ma i venditori debbano avere un numero di registrazione dell'azienda, le informazioni sui prodotti e la capacità di offrire il servizio clienti in francese. Dal 2018 Cdiscount ha iniziato a vendere e spedire alcuni prodotti in Belgio, Germania, Italia e Spagna, mossa che ha di fatto segnato l'inizio della sua espansione internazionale. La crescente presenza transfrontaliera di Cdiscount è il risultato della sua crescita annuale del 15% di entrate nette. Nel secondo trimestre del 2018, i clienti di Cdiscount hanno effettuato 5,8 milioni di ordini acquistano 11 milioni di articoli. Il marketplace di Cdiscount ha 10.000 venditori in continua ascesa. Emag Emag è il più grande sito di e-commerce della Romania con oltre 500.000 clienti unici che lo visitano ogni giorno. I venditori possono elencare i propri prodotti in oltre 1.600 categorie disponibili. La piattaforma ospita attualmente 3.500 venditori e oltre 1.4 milioni di prodotti, genera oltre 100 milioni di € di ricavi e oltre 1,9 milioni di ordini per i partner del marketplace. Le maggiori vendite sono quelle dei prodotti nelle categorie di accessori per auto, casa e arredamento, bambini e giocattoli, moda e sport. Fnac Originario della Francia, ma operante in gran parte dell'Europa, Fnac rappresenta un'enorme opportunità per chiunque già venda all'estero nell'area dell'euro. Inizialmente un rivenditore di elettronica ha recentemente aperto categorie di moda, sport e articoli per la casa. Come marchio affermato in Francia, Fnac ha costruito una solida base di clienti e la sua rete di negozi lo rende riconosciuto e autorevole per i navigatori. Fruugo Fruugo è un marketplace con sede nel Regno Unito che vende in 32 paesi e con oltre 25 milioni di utenti attivi. I venditori possono registrarsi una sola volta per poi vendere in tutti i mercati disponibili nel loro portafoglio. Il sito supporta 22 valute e 17 lingue. Il marketplace di Fruugo opera con centinaia di rivenditori e offre loro servizi di traduzione, assistenza clienti, marketing e supporto al cambio valuta: l'unico compito del rivenditore è l'evasione dell'ordine. Rispetto ai suoi concorrenti europei, Fruugo è un marketplace relativamente giovane, ma si prospetta una crescita del 200% nei prossimi anni. Flubit Flubit è il più grande marketplace del Regno Unito di proprietà nazionale. Ospita un catalogo di oltre 70 milioni di prodotti in categorie molto diverse, tra cui casa, giardino, giocattoli, libri ed elettronica; quindi, per la vastità del catalogo, si posiziona come un concorrente diretto di Amazon. Ha 1.500 venditori del Regno Unito e Irlandesi. Nel novembre 2017, Flubit è stata classificata la 10° più importante società di e-commerce in Europa e la seconda nel Regno Unito. Nel 2018, Flubit.com è stata acquisita dal noto gruppo tecnologico blockchain MonetaryUnit. La decisione, al momento dell'accordo, avrebbe reso Flubit.com il più grande marketplace al mondo che permette di visualizzare i prezzi in criptovalute. LaRedoute Con la sua attività iniziata nel 1837, La Redoute è un nome familiare in Francia ed è il secondo venditore di abbigliamento femminile d'oltralpe. È diventato il sito di e-commerce di moda e di riferimento in Francia con oltre 9,2 milioni di visitatori unici al mese e con migliaia di marchi famosi che vendono i loro prodotti, mettendoli a listino in questo marketplace. La Redoute ha una presenza internazionale significativa, operando in 26 paesi e con oltre 10 milioni di clienti attivi. Il marketplace di La Redoute ospita oltre 1.000 venditori. I venditori devono fornire il servizio clienti in francese e i prezzi devono essere in euro. Mobile.de Mobile.de è un marketplace tedesco per la vendita di veicoli ad aziende e consumatori privati. Il sito ha clienti da tutta Europa ed è il più grande marketplace automobilistico in Germania. La sua piattaforma consente di acquistare e vendere auto usate e nuove, motociclette, camper e roulotte, nonché camion e veicoli commerciali. La piattaforma consente inoltre agli utenti di cercare rivenditori, nonché di trovare offerte finanziarie e assicurative. La società è stata fondata nel 1996 e ha sede a Kleinmachnow, in Germania, ma dal 2004 opera come filiale di eBay Inc. OnBuy OnBuy è un marketplace online B2C in cui i venditori di aziende terze possono elencare prodotti nuovi, usati o ricondizionati e gli acquirenti possono sfogliare migliaia di categorie, confrontare e acquistare in modo sicuro con la Protezione acquirenti fornita da PayPal. Con migliaia di venditori e oltre 10 milioni di prodotti, gli acquirenti possono fare acquisti da più venditori in un'unica transazione con una soluzione di pagamento semplice e sicura, libera da molti rischi di frode online. Grazie alle sue ragionevoli commissioni di vendita e al pagamento immediato da parte di PayPal, i venditori godono della vendita senza rischi e dell'accesso a milioni di potenziali acquirenti, senza concorrenza diretta da parte di OnBuy. Il marketplace è stato lanciato nel 2016 e sta vivendo una crescita meteorica; pronto a essere lanciato a livello internazionale, con un piano che prevede di aprirsi a più di 140 paesi nei prossimi anni. PriceMinister PriceMinister è stata fondata nel 2001 ed è un marketplace francese leader in Francia con 22 milioni di membri e 9 milioni di visitatori al mese. Che equivale ad un terzo di tutti gli utenti di Internet francesi. Nel 2010, è stato acquistato da Rakuten e da allora è cresciuto costantemente. Ora opera in 20 paesi e ospita in media oltre 30.000 transazioni al giorno, il che la rende la seconda piattaforma di e-commerce più visitata in Francia (indovinate? Proprio dietro ad Amazon). PriceMinister ha 11 milioni di visitatori unici al mese, 130 milioni di prodotti elencati e 5.000 venditori attivi. Real.de Prima si chiamava Hitmeister, poi diventato Real.de ed affermatosi come il terzo marketplace online più grande della Germania. Vende milioni di prodotti in 5.000 diverse categorie tra cui mobili, media, musica, elettronica, articoli da cucina, articoli per la casa e da giardino, attrezzature sportive, cosmetici, articoli per bambini, auto e accessori per esterni. Real.de offre spedizioni in circa 30 paesi diversi, ha 10 milioni di visitatori mensili e 6,5 milioni di clienti. Spartoo Spartoo è una società di e-commerce francese specializzata in abbigliamento e calzature. Lanciato nel 2006 come venditore online di calzature, Spartoo ora vende oltre 1.000 marchi di abbigliamento in tutta Europa. Spartoo ha lanciato il proprio marketplace online nel 2014. Attualmente opera in 30 paesi e ospita oltre 350 commercianti. Spartoo è ottimo per i venditori di moda online, in particolare i rivenditori di scarpe, e riceve circa 14 milioni di visite al mese. Spartoo ha alcune condizioni specifiche per i venditori online, incluso l'impegno a consegnare i prodotti entro 2-3 giorni dall'ordine, con tracciabilità disponibile. I venditori devono anche avere un servizio clienti reattivo (sul quale vengono testati) e la modalità dei resi deve essere facile ed intuitiva. Zalando Zalando è un marketplace tedesco che si è esteso a più mercati nazionali europei. È particolarmente importante in Germania, dove vanta il 95% di riconoscimento del brand tra consumatori adulti, ma si è anche diffuso in altri paesi negli ultimi anni e ha aperto anche dei centri di distribuzione in Svezia e Belgio. Gli ultimi dati dicono che ha 20 milioni di acquirenti attivi e una quota del 7,4% del mercato della moda dell'Europa occidentale (il che, per fare 4 conti, ammonta a 42 miliardi di dollari). Zalando ha oltre 22 milioni di clienti e vende oltre 250.000 prodotti da 2.000 marchi commerciali. Conclusione Amazon ed eBay sono ottimi marketplace per la vendita di articoli di largo consumo in Europa, ma non sono privi di concorrenza. In alcuni paesi e categorie di prodotti, le loro vendite sono superate da siti Web locali più forti. Il mercato è particolarmente diversificato in Francia, Germania, Europa orientale e nel settore della moda. Quindi provare ad estendere la tua rete di vendita oltre Amazon e eBay può essere un modo molto efficace per raggiungere un maggior numero di clienti nel mercato europeo, con lo stesso inventario, risorse e processi che hai già messo a punto oggi. PS: spero che questo post ti abbia aiutato a identificare nuovi canali per far crescere la tua attività in Europa!
I siti web di e-commerce esistono per un motivo: fare soldi. Ciò significa che tutto ciò che ha a che fare con il sito dovrebbe essere progettato per convincere i visitatori ad acquistare. Oggi vi parlo di una possibilità in più, che non state utilizzando, per avere più conversioni di acquirenti: una landing page post-click per un e-commerce. Che cos'è una landing page post click L'ottimizzazione post clic è il processo che viene costruito per garantire che il click sull'annuncio generi la massima conversione possibile, indirizzando i visitatori ad una landing page (pagina di destinazione) che corrisponda al messaggio dell'annuncio, che sia più aderente e vicino possibile alle aspettative di chi ha cliccato sull'annuncio. Per esempio, nelle AdWords, alla query inbound marketing B2B abbiamo associato questo annuncio a pagamento: Che punta su una landing page ad hoc che parla di inbound marketing B2B: Quando si ottimizza l'esperienza post clic, si motiva l'utente che ha già fatto clic sull'annuncio a fare clic anche sul pulsante CTA della pagina di destinazione. Sebbene quasi 1 acquirente online su 4 inizi il percorso di acquisto sulla pagina di un prodotto, circa il 96% dei visitatori non è ancora pronto per acquistare quando arriva su una pagina (altrimenti le vostre percentuali di conversione sarebbero le 25%). Questi visitatori hanno maggiori probabilità di rimbalzo rispetto a quelle che atterrano su una landing page post-clic effettiva, indipendentemente dal canale in cui la inseriamo: La ricerca mostra anche che le pagine dei prodotti sottoperformano rispetto alle pagine di destinazione post clic per l'e-commerce anche in altri modi. Non ci credi? Stando ai dati di quasi 2 miliardi di sessioni di shopping avvenute nel primo trimestre del 2018, le pagine dei prodotti non riescono a coinvolgere i clienti: I visitatori che arrivano alla pagina di un prodotto visualizzano il 42% in meno di pagine (8,8 per sessione di acquisto) rispetto a quelli che vedono landing page di destinazione post clic (12,5 per sessione di acquisto); I visitatori della pagina del prodotto convertono a circa la metà del tasso di visitatori della pagina di destinazione post clic (rispettivamente 1,5% e 2,9%) Le entrate per sessione nelle pagine dei prodotti ($ 1,72) sono circa la metà di quelle per sessione delle landing page post clic ($ 3,43) Quindi ora che vedi la differenza nei dati, riesci ad immaginarti la differenza delle pagine? Landing page post click Vs pagine dei prodotti La principale differenza tra una pagina di destinazione post click e una pagina di prodotto è il suo scopo. Nonostante ciò che pensano in molti, le pagine di destinazione post click non sono semplicemente la pagina su cui atterri. Una landing post click è una pagina web autonoma, creata al solo scopo di convincere i visitatori ad agire ( registrati, acquista, scarica, ecc.). Queste pagine vengono utilizzate per indirizzare il traffico mirato verso una conversione specifica, concentrandosi su un solo messaggio con un obiettivo in mente (completamente allineato con l'annuncio che ha spinto a cliccare) Lo scopo di una pagina di prodotto, invece, è fare appello indiscriminatamente a tutti i visitatori che ci capitano sopra. È progettata per presentare il tuo marchio / brand e informare al massimo i visitatori sul prodotto o servizio che la pagina propone di acquistare. Inoltre fornisce tutti i collegamenti necessari per visitare altre pagine e sezioni del tuo sito web in modo da non limitare la volontà di scoperta dei potenziali clienti. Perché utilizzare le landing page post-click in un e-commerce? Man mano che le aziende diventano pronte e preparate a farsi guidare dai dati (data driven decision), le pagine di destinazione post-click stanno diventando la scelta preferita, grazie alla loro capacità di generare più conversioni, generare più lead e, alla fine, generare un ROI elevato. In effetti, il famoso rapporto di HubSpot mostra che i brand che utilizzano 40 o più landing page post click generano il 120% di lead in più rispetto alle aziende che utilizzano meno di 5 pagine di destinazione post click. La ragione di ciò è che ogni cliente è unico e richiede attenzione e impegno personalizzati per essere convinto all'acquisto. Le migliori landing page post-clic per e-commerce (ovvero pagine di destinazione che puntano alla conversione pre-carrello) ti consentono di fare questo: adattare la tua offerta di business ai singoli clienti attraverso vetrine digitali specializzate, che a loro volta aumentano il coinvolgimento e aumentano le vendite. Le le migliori landing page post-clic per l'e-commerce includono: Iscrizione agli aggiornamenti via e-mail; Effettuare un acquisto; Download di contenuti premium gratuiti; Aggiornamento a un prodotto migliore o un livello di servizio superiore. Esempi (e migliori pratiche) per le landing page per un e-commerce Oltre a spiegare le migliori pratiche da utilizzare sulle landing page di aziende che vendono online, questa sezione mostra alcuni esempi di landing page post-clic che puoi prendere come ispirazione per il tuo prossimo progetto. 1. Elimina la navigazione del sito Poiché una pagina di destinazione post-click è una pagina autonoma dal tuo sito Web, non deve includere una barra di navigazione da nessuna parte; né dovrebbe includere altre opportunità di click-through oltre alla Call-To-Action principale. Includere eventuali collegamenti aggiuntivi consentirebbe alle persone di allontanarsi facilmente dalla tua offerta senza prima compiere l'azione per la quale le abbiamo portate in questa pagina. Doodly ci presenta una buona idea per una landing page: Dalla pagina è stata omessa tutta la navigazione (a parte i pochi collegamenti presenti nella parte inferiore della pagina, nel footer), quindi i visitatori si concentrano solo sull'offerta della landing page dopo essere arrivati da un annuncio. Esistono numerosi collegamenti di ancoraggio in tutto il contenuto che indirizzano i visitatori nella parte inferiore della pagina dove possono cliccare per acquistare. La rimozione dei collegamenti a piè di pagina renderebbe ancora più forte il focus della pagina, anche se si perderebbe un certo inquadramento istituzionale Rimuovendo i collegamenti di navigazione e altre distrazioni di una normale pagina Web, le landing page post-clic di e-commerce si concentrano al 100% sull'attività da svolgere: ottenere prospect coinvolte con il tuo marchio. 2. Includi l'ovvia CtA Non puoi presumere che tutti siano allineati con i tuoi percorsi mentali e che sappiano esattamente cosa fare una volta arrivati sulla tua pagina. Per evitare qualsiasi dubbio, motivi di confusione (e frequenze di rimbalzo più elevate) includi sempre un invito all'azione (una CtA) chiara e specifica, come fa Grace Lever sulla sua landing page post click: Non c'è dubbio che facendo click sul pulsante della CtA rosa in questa pagina si permetta ai visitatori di ordinare il libro nella pagina successiva. Un pulsante della CtA chiaro, pertinente e realizzato ad hoc per questa pagina aiuta a mantenere chiaro, per il visitatore, l'obiettivo della pagina, e gli consente di concentrarsi su questo obiettivo. 3. Incorpora più CtA La differenza tra CtA di pagine prodotto e CtA di landing page post click è che queste ultime dovrebbero avere un solo obiettivo. Ciò non significa però solo un pulsante di CtA. I pulsanti CtA multipli sono accettabili nelle pagine di destinazione post-click per un e-commerce, purché cooperino tra loro. Hearst Magazines utilizzava più pulsanti CTA nella landing page, tutti con lo stesso obiettivo, per aumentare le iscrizioni alle riviste per Eat for Abs: Aumentando le opportunità di cliccare Ordina ora in tutta la pagina, è più probabile che i visitatori facciano click su uno dei pulsanti, vengano indirizzati in fondo alla pagina e completino il modulo per l'iscrizione, qui pensato in più passaggi. Questa è la chiave per una landing page post-click per un e-commerce di successo - un unico scopo senza inserire non hanno dubbi per completare l'obiettivo da te desiderato. 4. Aggiungi una descrizione specifica del prodotto o del servizio Sebbene sia le landing page post-click sia le pagine dei prodotti debbano includere un testo descrittivo del prodotto o del servizio, la landing dovrebbe essere più specifica per il pubblico che pensiamo di catturare sulla pagina, rispetto al testo più generico che si trova nelle pagine di quel prodotto, che avrà lo stesso format standard di tutte le altre pagine prodotto del sito. Invece di fare in modo che i visitatori desiderino di andare in cerca di una descrizione più completa del prodotto o servizio presentato, assicurati che sia presente una ricca e completa descrizione, distribuendo i pesi di comunicazione nel modo più corretto (non troppo piccola o nascosta nella parte inferiore della pagina, per esempio). HelloFresh rende la descrizione della sua offerta molto chiara e visibile, above the folder (ovvero nella prima parte della pagina, quella che è visibile dal visitatore quando ci arriva, senza dover scorrere il mouse) direttamente sopra il pulsante CTA: Il resto della landing descrive il funzionamento di HelloFresh, elenca i principali vantaggi e condivide le migliori recensioni ricevute. Include anche un secondo pulsante CtA nella parte inferiore della pagina, cge ha lo stesso obiettivo di conversione. La pratica dimostra che le conversioni possono aumentare anche del 124%, incorporando immagini per integrare le descrizioni dei prodotti, come è successo a Strategyn: 5. Concentrati esclusivamente sulle conversioni Le pagine dei prodotti sono fortemente ottimizzate per la SEO poiché uno dei loro obiettivi principali è attrarre traffico organico in modo diretto, per abbattere il costo delle inserzioni su Google o su altri circuiti di pubblicità. Le landing page post click possono anche essere ottimizzate per il SEO; tuttavia, non è una necessità, perché le pagine di destinazione post clic sono pensate e sviluppate proprio per la pubblicità, non per il traffico organico. Pertanto, anche se le landing page post-click possono potenzialmente essere ottimizzate per la SEO, per posizionarsi più in alto sulle SERP e ottenere più visibilità e traffico dagli utenti che stanno effettuando ricerche, dovrebbero essere principalmente pensate per la conversione. 6. Ottimizza per dispositivi mobili Avere una landing page post-clic in un e-commerce, quindi pensata in logica pre-carrello, per non averla ottimizzata perfettamente per i dispositivi mobile significa darsi la zappa sui piedi dia soli, perché molti dei clienti che fanno acquisti utilizzano dispositivi mobili. Crea pagine e moduli allineati verticalmente, formatta correttamente immagini e video per adattarli perfettamente al dispositivo e includi pulsanti che siano facili da cliccare con il dito. The Honest Company sta attenta a tutte queste indicazioni per realizzare la sua landing page post-click per il suo e-commerce: L'ottimizzazione mobile degli elementi della landing consente agli utenti che utilizzano uno smartphone di accedere comodamente ai tuoi contenuti, offrendo loro un'esperienza utente ideale e maggiori possibilità di conversione.
Sei pronto per vendere online, giocandoti tutte le tue carte con un negozio di e-commerce. Ma, che tua una negoziante o un produttore, dovrai scegliere in che marketplace essere presente. Un marketplace è un sito o una applicazione in cui molti altri produttori o commercianti si trovano a venere gli stessi prodotti o prodotti simili. per approfondire il tema puoi leggere il post che cos'è un marketplace. Sul fatto poi che sia caldamente consigliato, oggi, avere una strategia di vendita online che abbraccia anche i marketplace, è una questione di opportunità o numeri, quindi, se non sei ancora convinto di farlo, leggiti il posto perché vendere nei marketplace. A questo punto, se sei arrivato fino a qui, è perché sei convinto dell'importanza di essere online con il tuo sito e-commerce ma, nel contempo, non vuoi tralasciare le grandi opportunità che offre il sistema dei marketplace online. Scegliere un marketplace non è semplice come trovare il sito più usato e dedicarsi a vendere al suo interno. Hai bisogno di una piattaforma adatta alle tue esigenze e ogni opzione ha i suoi pro e contro. Un marketplace online è un tuo negozio virtuale: i tuoi clienti potranno sfogliare i tuoi prodotti qui ed effettuare acquisti. Ciò che fanno i canali di vendita online è assistertu in questo processo nei seguenti modi: Ti consentono di creare cataloghi di prodotti ed elencarli sul loro negozio virtuale Ti forniscono una base di clienti, i clienti del loro marketplace Agiscono come intermediari durante la transazione Ti assistono (o ti possono assistere) nella parte logistica del process In cambio del loro supporto, prendono una certa percentuale di commissione su ogni vendita o un mix tra fisso e percentuale. Se scegli di vendere in cada loro sevi anche aderire alle loro regole e politiche e hanno il potere (dovere) di penalizzarti se non lo fai. In sostanza, il negozio potrebbe essere tuo, ma è il loro centro commerciale. Al contrario, avere il tuo negozio online ti restituisce la tua sovranità nel mondo virtuale, promuove il tuo brand, ti permette di vendere direttamente... ed è proprio per questo che la scelta di vendere in uno o più marketplace è complementare / parallela alla scelta di aprire il proprio e-commerce online. C'è una domanda dalla quale partire: Cosa sto vendendo e a chi sto vendendo? Il tuo prodotto determinerà quale direzione prendere con i marketplace e il tuo pubblico di destinazione determinerà il tipo di sito di cui avrai bisogno. Se il tuo cliente tipico è, per esempio, un millennial, potresti aver bisogno di un sito mobile forte con grafica accattivante e una grande narrazione. Dovrebbe essere alla moda, minimalista e di stile, sia ricco che accattivante, con un marchio lucido. Un sito web del genere può costare più soldi e richiedere un occhio attento ed esperto per gli elementi visivi: un forte team creativo, con esperienza consolidata, si traduce in un maggior costo a monte. D'altra parte, se il tuo cliente target è più vecchio o meno esperto di tecnologia, potresti concentrarti molto di più su un sistema di carrello tradizionale semplice. Mantenerlo semplice e non preoccuparsi tanto della grafica chic o di un aspetto calcolato o raffinato, è un'opzione comune quando dall'altra parte si ha un potenziale cliente poco. Questo percorso dovrebbe costare meno e richiedere meno attenzione al design, ma raggiungerà meglio i tuoi clienti e li aiuterà attraverso l'esperienza di shopping e-commerce tradizionale e semplice. Un ragionamento simile va fatto quando scegli il marketplace: la principale domanda a cui deve risponde è se quel canale sarà quello giusto per il prodotto che vendi. Ci sono diverse tipologie di marketplace: B2B, B2C e C2C e ognuno di questi può essere verticale (concentrandosi su una specifica categoria di prodotti), orizzontale (con diverse categorie ma un quid, un minimo comune denominatore che li accomuna) o generalista. Partire dal pubblico e dal prodotto è quindi il primo ragionamento da fare (con il quale poi riuscirai a trovare risposte) sia per la realizzazione del tuo sito di e-commerce che per la scelta del marketplace. Quindi, ecco una serie di punti da cui partire per scegliere in quale marketplace essere presente (il SE essere presente, per me è già smarcato). 1. Il tuo prodotto Se sei solo un rivenditore, aprire il tuo negozio online ha un senso se lo combini con una certa dose di attività di marketing online per la promozione anche della tua attività di rivendita; soprattutto nelle categorie di prodotti più popolari come l'elettronica e l'abbigliamento è difficile emergere con il proprio negozio online e trovare clienti. Quindi se l'idea è di trasformare rapidamente il tuo investimento per il sito di commerce in un business redditizio dal canale web, se vendi elettronica ed abbigliamento, per esempio, potrebbe essere più difficile di quanto pensi. Non significa non tentare, ma, consci della difficoltà, partire con strategie alternative per monetizzare più velocemente. Se si tratta di mercati ad alto volume, con una domanda enorme e un'offerta che difficilmente risponde al bisogno (come l'inventario di un singolo negozio) , opta innegabilmente per essere presente almeno in un marketplace, allineando la tua offerta con i marketplace esistenti, trovando quello che fa al casa tuo. Al contrario, se anche tu sei un produttore / brand o vendi un prodotto di nicchia, puoi davvero sviluppare il tuo marchio da zero nel mondo online. Anche in questo caso la scelta non è obbligatoriamente a senso unico: puoi comunque essere presente in alcuni marketplace e lavorare per la tua supremazia di brand all'interno del marketplace, proprio in virtù del fatto che sei il produttore. 2. Il supporto logistico Pensa alla logistica prima di iscriverti ad un marketplace. Se un particolare canale di vendita non è in grado di fornire assistenza logistica nell'area in cui si trovano i tuoi prodotti / magazzino, potresti trovarti in una situazione difficile. Se hai intenzione di avviare il tuo mercato, studia attentamente i fornitori di servizi logistici e come possono interfacciarsi con a tua attività. Le scelte possono andare verso un marketplace che offre supporto logistico. Il caso scuola è quello di Amazon che con il suo servizio di logistica, si occupa di stoccaggio, imballaggio e delle spedizioni per i prodotti venduti all'interno del suo marketplace. In questo caso, quello del servizio di Amazon, si pagano le tariffe di gestione e le tariffe di stoccaggio in magazzino, che si sommano alle percentuali sulla vendita del prodotto. Per molti venditori il problema della logistica e delle spedizioni può diventare pesante, perché obbliga qualcuno ad occuparsi dei rapporti con i corrieri, dell'imballaggio, delle difficoltà di consegna e di resi... insomma, per brand che sono abituati a vendere ai distributori o, al contrario, per negozianti che hanno sempre lavorato come commessi, un'attività nuova, per la quale bisogna calcolare attentamente i costi interni (pacchi, tempistiche di imballaggio, costo della spedizione...). 3. La popolarità del marketplace I canali di vendita come Amazon e Ebay sono praticamente sinonimo di vendita al dettaglio online nel mercato di oggi. I canali di vendita, in generale, sono la prima scelta dei consumatori quando si tratta di acquisti online. Iscriversi a uno o più di questi significa avere accesso a quella grande base di clienti potenziali. Ma la popolarità potrebbe non essere l'unico parametro per scegliere il marketplace nel quale essere presente. Potresti optare per dei marketplace con meno nome, magari interessanti per la tua base di utenti, ma con un affollamento decisamente meno ingombrante. Oppure dedicati ad una nicchia specifica, sempre ragionando sul prodotto che proponi. 4. L'immagine del tuo brand L'iscrizione a un canale di vendita online non ti dà molto spazio in termini di crescita del brand. Qui, le persone non acquistano prodotti da seller123 (sostituisci con il nome del tuo negozio o brand); acquistano prodotti da Ebay o Amazon. Sei ridotto a un fornitore senza nome. Questo è il lato negativo, non essendoci spazio per il tuo marchio e una reputazione / autorità che ha sempre bisogno di crescere. D'altro canto, nel tuo negozio personale, puoi personalizzare con cura l'immagine del tuo brand, sfruttando appieno il potere dei social e del marketing online. Ma la difficoltà di attirare un pubblico che acquisto sul tuo store è palese: autorità, SEO, brand awareness... oltre al fatto che molti navigatori scelgono direttamente i marketplace. Conclusione Questi spunti per alcune riflessioni per scegliere il giusto marketplace per vendere i tuoi prodotti online non è complementare alla decisione di avere il proprio e-commerce online, magari sviluppato con un sistema smart e innovativo come Shopify (per piccole aziende o rivenditori) o Shopify Plus (per aziende con necessità enterprise). Risulta facile, al tuo store online, in questo caso, attivare un connettore per gestire le tue vendite sui marketplace direttamente da Shopify. Le indicazioni di massima, da valutare caso per caso spingono per: Amazon: Beauty Electronics & Tech Toys Pets Home and Household Fashion Books Ebay: Automotive Elettronica Abbigliamento unbranded Oggetti unici per collezionisti Etsy: Oggetti unici fatti a mano / artigianali E se vuoi saperne di più... siamo qui :-)