Questo post del blog che vi apprestate a leggere è in parte informativo/divulgativo, in parte una guida alla configurazione ed è - nel contempo - vettore di spunti strategici e considerazioni politiche. Perché, quando si parla di internazionalizzazione delle aziende, di vendita su nuovi mercati, aumento del fatturato e dell'export, sono coinvolte sì le aziende, i sistemi software, i servizi terzi che permettono alle imprese di agevolare questi percorsi, ma anche le istituzioni, che nella bilancia commerciale trovano un elemento di crescita e armonizzazione del PIL. Ecommerce, vettore per l'internazionalizzazione del business Quando una azienda si trova a pianificare un percorso di crescita, individuare come tappe di questo progetto anche la penetrazione in nuovi mercati, diversi da quello nazionale, nel quale spesso si cresce, diventa una necessità. Dotarsi di una piattaforma ecommerce permette di accelerare il percorso di validazione dell'offerta commerciale in nuove nazioni o nuove zone del mondo. Per questo diventa importante, quando si sceglie un software per costruire un progetto ecommerce, valutare molto bene quali sono le caratteristiche della piattaforma che si andrà ad adottare, da questo punto di vista. Voglio dire: dovreste capire con che facilità, il software ecommerce che sceglierete, vi permetterà di impostare le opzioni che differenziano un mercato dall'altro. In parole povere, la piattaforma ecommerce che andrete ad adottare dovrebbe permettervi di impostare senza troppe complicazioni un nuovo mercato sul quale volete provare a vendere, lasciandovi la possibilità, per ognuno di essi, di scegliere, per esempio: un url o un dominio diverso una o più lingue una o più valute dei costi di spedizioni dedicati delle regole fiscali sulle imposte di importazione regole differenti sulle tasse di vendita (IVA) un comportamento sui dazi un listino di prezzi dedicato un catalogo con un elenco prodotti differente una grafica ed elementi di comunicazione differenti per ogni mercato E tutto questo, magari, all'interno della stessa istanza, senza dovere aprire due ecommerce o due canali differenti. In casi estremi, dove c'è bisogno anche di una grafica differente per un determinato paese, di far accedere (magari) il distributore di quel paese per gestire gli ordini locali e per altre esigenze peculiari, la possibilità di aprire più canali e armonizzarli con il programma gestionale - grazie alla realizzazione di un connettore che si occupa delle data integration per il magazzino e gli ordini - è una soluzione più semplice (anche se all'apparenza potrebbe sembrare più difficoltosa) ma decisamente meno diffusa, soprattutto se l'istanza principale riesce ad accogliere in maniera completa le necessità di apertura di nuovi mercati. Gli elementi necessari per internazionalizzare le vendite (con l'ecommerce) Abbiamo visto velocemente un punto elenco di funzioni necessarie, per permettere al software ecommerce che abbiamo scelto di gestire le vendite in più paesi esteri. Cerchiamo di capire perché. Domini diversi per mercati diversi Avere la possibilità di differenzia il dominio, il sottodominio o l'url per ogni singolo mercato, senza dover aprire più ecommerce, è una funziona alla quale non ci si pensa immediatamente come necessaria. Ma è una delle possibilità fondamentali quando si apre la vendita del proprio ecommerce in una nuova nazione o zona. E questo sia per i bisogni del marketing e di posizionamento verso i consumatori: avere un dominio nazionale dedicato, a volte, è una marcia in più per creare trust e farsi sentire come vicini dai potenziali clienti in zone del mondo lontane dalla casa madre. Ma anche tecnicamente è importante, per poter costruire feed dedicati con l'indirizzo web del mercato specifico che stiamo trattando. Se il software ecommerce ce stai valutando non lo fa - e pensi che nel medio/breve termine avrai bisogno di internazionalizzare il tuo business - cambia strada e cercane un altro. Lingue diverse su differenti mercati Anche questa è, banalmente, una funzione di assoluta importanza: apro il mercato CANADA e associo al mercato canadese la lingua Inglese e quella Francese. A maggior ragione se il mio mercato di riferimento è una zona che contiene più stati (ad esempio SUD AMERICA) potrei aver bisogno di inglobare molte più lingue. Se non potessi associare ad ogni mercato una o più lingue, sarei davvero penalizzato nel mio tentativo di internazionalizzare il mio business. Valute diverse a seconda del mercato Quello detto per le lingue vale anche per le valute. Potrei creare un mercato dove, per svelta, utilizzo solo una valuta , come nel caso del mercato UK al quale potrei associare solo al Sterlina. Oppure un mercato MEDIO ORIENTE dove ho la necessità di permettere ai clienti di selezionare la propria divisa di riferimento nazionale. Anche in questo caso, se il software non mi permettesse di associare una o più valute ad un mercato, sarebbe una piattaforma da scartare nella mia software selecion. Costi e vettori di spedizione personalizzabili per mercato Può sembrare una ovvietà ma è meglio metterlo in questo breve elenco di caratteristiche indispensabili che deve avere un ecommerce per permettere l'internazionalizzazione del business: ogni mercato può avere necessità di costi differenti di spedizione, sia che venga inviato tutto dallo stesso magazzino, sia che ci siano differenti magazzini. E, naturalmente, deve avere la possibilità di differenziare gli spedizionieri che vengono utilizzati. Impostare costi di spedizione differenti in base alla zona e l'utilizzo di differenti vettori è una cosa che praticamente ogni software ecommerce permette di fare. Quando questa funzione viene legata alla gestione dei differenti mercati è ancora più semplice ed immediata la gestione. Regole sulle imposte di vendita e importazione differenti Paesi diversi hanno regole fiscali e dazi di importazioni differenti. Se la tua intenzione è quella di vendere in più zone del mondo, devi sincerarti che il software ecommerce che andrai ad adottare ti permetta di gestire il comportamento delle imposte di vendita per differenti zone e per differenti soggetti. Oltre, per supposto, la possibilità di lavorare sui dazi di importazione, scegliendo di farli pagare direttamente al cliente e di gestirli con il proprio trasportatore. Questa, sopratutto, è una grande facilitazione e supporto, oltre che un rapporto di estrema chiarezza per il cliente di paesi stranieri nei quali, per importare le merci che vendiamo, è necessario pagare delle tasse. Listini prezzi differenti su differenti aree geografiche Quando vuoi utilizzare il tuo ecommerce per vendere su vari mercati devi pensare che ci potrebbero essere differenti situazioni che ti spingono verso dei listini prezzi differenti su ognuno di essi. I motivi possono andare dalla protezione commerciale di un distributore che si trova a pagare dazi di importazione, spese di spedizione e di stoccaggio, per arrivare alla salvaguardia dei prezzi dei punti vendita che, in un determinato mercato, potrebbero avere situazioni contingenti particolari. Ma anche l'assistenza al cliente, i costi di gestione dell'ordine o un allineamento al ribasso dei prezzi della concorrenza potrebbero influire sulla strategia di prezzo in un mercato. Ecco, quindi, che anche la possibilità di gestire differenti listini su differenti mercati è una conditio sine qua non da richiedere al software ecommerce che stai valutando. Cataloghi con prodotti diversi per mercati diversi Non sempre si possono vendere gli stessi prodotti in tutti i mercati. Pensiamo alle differenze culturali tra un mercato e l'altro, alle limitazioni date dalla legislazione sull'importazione di certi prodotti o, semplicemente, per abitudini. Se in un determinato paese esiste una teocrazia religiosa, se si guida con il volante a destra, se alcuni componenti non si possono importare per legge... non resta che togliere dal catalogo in certi contesti una parte dei prodotti che vendiamo. I motivi per cui non includere alcuni oggetti di quelli che mettiamo in vendita in Italia anche in Francia (per esempio), potrebbero essere questi o avere a che fare con la protezione commerciale di determinate situazione, quando ancora l'impossibilità di far breccia, con quelle proposte che escludiamo, in uno stato. Resta anche questa una funzione che dobbiamo mettere nella checklist del deve farlo quando procediamo con la nostra software selection. Magazzini diversi per vari mercati Questa potrebbe non essere una necessità logistica di tutti i negozi che vendono su vari mercati, ma la possibilità di poter impostare diverse sedi nel quale stoccare i prodotti, per portarli più vicini al cliente finale, può essere un bisogno dei brand con necessità più evolute. Ma indipendentemente dai bisogni del giorno zero, ovvero da quando decido di andare online con il mio ecommerce, dove questa necessità potrebbe non essere ancora espressa, non è una funzione di cui io mi priverei nella scelta di una piattaforma per vendere online. E questo significa avere magazzini differenti che possono essere legati ai vari mercati che verranno serviti da quel magazzino e che le disponibilità/giacenze per ogni mercato facciano riferimento al magazzino associato. Elementi di struttura e grafici differenti per i vari mercati Non tutti i mercati hanno le stesse necessità di comunicazione. Ad esempio se prevedo uno spazio per la festa del papà in Italia, non è detto che questa si festeggi in Francia. O in Italia potrei aver bisogno di video ed altri elmenti di spiegazione per un prodotto importati dal Sud America, mentre in quel mercato queste informazioni sarebbero inutili. Ecco, quindi, che la possibilità di poter lavorare su grafiche, struttura e contenuti differenti per ogni mercato, potrebbe essere una condizione molto molto importane. Shopify è il software perfetto per l'internazionalizzazione Shopify permette di impostare tutti questi aspetti. E di fare con estrema semplicità, a differenza di altre piattaforme che hanno scelto strade più complesse e complicate per gestire l'internazionalizzazione del commercio elettronico delle aziende. E se lo fa in modo completo e facilmente, perché andare a complicare le cose con altre piattaforme? Proprio per questo credo sia un ottimo esercizio di comprensione andare a spiare nel dettaglio come Shopify permetta di impostare e gestire nuovi mercati sui quali approntare una strategia di vendita. Diventa un modo per scoprirne le potenzialità e anche una guida per chi ha intenzione di utilizzarlo per sviluppare un progetto ecommerce di ampio respiro. Procediamo quindi, con un bel respiro prima di gettarsi a capofitto nella scoperta del come fare utilizzando Shopify. Come creare e gestire differenti mercati su Shopify Shopify presenta il cuore di tutti i parametri per la gestione dei differenti aspetti dell'ecommerce nelle Impostazioni del sistema. Così anche per i Mercati. Loggati nella tua istanza di Shopify e dal pannello di controllo clicca su IMPOSTAZIONI e, di seguito, seleziona la voce MERCATI. La creazione di un mercato con Shopify Dalla schermata successiva si può scegliere di aggiungere un mercato cliccando in altro a destra AGGIUNGI MERCATO, oppure si può scegliere di andare ad operare nella GESTIONE di un mercato precedentemente creato Se clicchi AGGIUNGERE UN NUOVO MERCATO la prima cosa che devi scegliere è un nome per il nuovo mercato. Può coincidere con il nome di un paese specifico (ad esempio Francia, se poi voglio aggiungere il paese Francia e lavorare sulla Francia, trattandola con le sue peculiarità); oppure con il nome di una zona se poi voi includere più paesi nel mercato (per esempio Nord America se volessi aggiungere USA, CANADA e altri paesi, per necessità commerciali dell'azienda merchant). Successivamente, dopo aver dato un nome al mercato, si devono selezionare i PAESI che si vogliono inserire in quel determinato mercato, Per esempio si può aggiungere il paese ITALIA per il mercato Italia, oppure si possono creare dei mercati aggiungendo più paesi (per esempio se il mercato di riferimento si riferisce ad un'area geografica che commercialmente viene trattata in maniera omogenea dall'azienda). Il risultato, alla fine, è quello di avere un nuovo mercato sul quale posso andare in gestione per personalizzare funzioni e specifiche. La gestione dei mercati di Shopify Quando, a fianco di ogni mercato creato, seleziono GESTISCI, potrò entrare nella sezione dove posso cambiare le impostazioni per quel mercato specifico. Nel caso io abbia creato il mercato Italia e ci abbia associato il paese Italia potrò, da questa schermata, andare a modificare - o a verificare - alcuni aspetti: Dominio e lingua associata al mercato Prezzi e prodotti del mercato Le impostazioni sui dazi ed imposte Le spedizioni Pagamenti Imposte Impostare URL e lingua per il mercato su Shopify Cliccando su DOMINI E LINGUE si aprono delle possibilità particolarmente interessanti Si può scegliere di posizionare l'indirizzo dello store per accedere a quel mercato specifico in un dominio primario. Ad esempio, nel caso di mercato ITALY, potrei scegliere un nomeazienda.it. Oppure si può optare per un altro dominio o un sottodominio, come it.nomeazienda.com o un altro dominio, con altro nome. Infine si può scegliere, come indirizzo per quel mercato, anche una sottocartella, come ad esempio, nomeazienda.com/it. Si può, immediatamente sotto, scegliere anche le LINGUE che vogliamo associare a quel mercato. Possiamo scegliere più lingue, tra quelle che sono già state installate nella nostra istanza di Shopify. Lingue e mercati Per impostare la lingua - o le lingue - da utilizzare in un mercato bisogna spostarsi nella sezione LINGUE, all'interno menù IMPOSTAZIONI. Clicca in AGGIUNGI LINGUA in alto a destra e si aprirà un popup per la selezione della lingua E ora fai click su SELEZIONA per avere un elenco di lingue, tra le quali potrai spuntare quelle che ti interessano per assegnare una o più lingue al mercato che stai configurando. Prezzi e valuta del mercato in Shopify Nella sezione PRODOTTI E PREZZI posso stabilire una valuta da utilizzare per quel mercato. La gestione della valuta è possibile solo se utilizzo Shopify Payments come gateway di pagamento, altrimenti la funzione sarà disabilitata. Per quanto riguarda i prezzi posso lavorare su un aumento o una riduzione % dei prezzi su tutto il listino in modo massivo, oppure posso intervenire sui singoli prezzi per cambiare i prezzi di ogni prodotto. La funzione di caricamento di un catalogo con prezzi completamente diversi è disponibile anche con l'importazione di un file CVS e a breve tramite API (e quindi in connessione diretta con il listino del proprio gestionale, realizzando un connettore per l'integrazione dei dati). Prodotti e personalizzazione frontend del negozio Con Shopify, sempre nella sezione PRODOTTI E PREZZI, è possibile personalizzare i prodotti visualizzati all'interno dello store in base alla località. Una volta selezionato il prodotto è possibile includerlo oppure escluderlo dal mercato con tramite i bottoni in basso. Una volta incluso/escluso un prodotto da un determinato mercato sarà inserito e visualizzabile nella viste filtrate predefinite dedicate ai prodotti inclusi/esclusi. Anche qui Shopify permette l'importazione dei prodotti inclusi ed esclusi tramite file CSV (ti lasciamo tutto il procedimento tratto dalla pagina assistenza di Shopify). Anche il design della pagina può essere personalizzata in base al mercato per la creazione di esperienze personalizzate. Tramite Liquid può essere anche personalizzata la home/vetrina della pagina. Ti lasciamo l'articolo dal blog di Shopify per ulteriori approfondimenti: Come personalizzare i contenuti per ogni mercato con Shopify IVA, dazi ed imposte di importazione Internazionalizzazione significa anche uscire dai confini dell'Unione Europea ed affrontare nazioni che impongono al consumatore di pagare delle tasse sui beni importati dall'estero (succede anche a noi quando compriamo dei beni fuori dai confini dell'Unione Europea, per esempio dall'a Gran Bretagna). Shopify ha curato particolarmente questa sezione prevedendo tutte le casistiche che potrebbero accadere e con le quali scegli di gestire il tuo ecommerce. IMPOSTE In questa area troviamo sia le informazioni per la gestione dei dazi sia le specifiche sul comportamento con le tasse di vendita (IVA) e possiamo decidere se includerla nei prezzi (devi solo cliccare o meno su INCLUDI IMPOSTE NEI PREZZI) e di escluderla o includerla in base al paese di chi acquista, comodo per il TAX free o nel caso di vendite B2B intracomunitarie. Sempre da questa sezione puoi scegliere se aggiungere l'IVA sui prezzi delle spedizioni (clicca o meno su ADDEBITA IMPOSTA SULLE TARIFE DI SPEDIZIONE) e se addebitare l'IVA sui beni digitali (cliccando o meno su ADDEBITA L'IVA SUI BENI DIGITALI). Possiamo anche scegliere di gestire tutte le casistiche IVA sui mercati che attiviamo con servizi fiscali terzi, come Avalara o altre app dedicate. E questo per quanto riguarda le tasse di vendita sul mercato nazionale ed estero. DAZI [La riscossione dei dazi funziona solo con i piani SHOPIFY ADVANCED e SHOPIFY PLUS] Prima di procedere a definire il comportamento sulla riscossione delle imposte su un determinato paese o area geografica, si deve creare la zona di spedizione corrispondente, al fine di poter attivare la spedizione in quegli stati (lo vediamo nel passo successivo). La prima cosa da capire è se vuoi riscuotere direttamente i dazi di importazione o lasciarli al tuo acquirente. Ovviamente la riscossione diretta dei dazi comporta una semplificazione una maggiore chiarezza per il cliente ma ti obbliga ad utilizzare spedizionieri in grado di supportarti in questo servizio doganale. Devi quindi prima parlare sia con il commercialista che con il tuo vettore di riferimento. Per impostare i Dazi e le imposte di importazione in Shopify devi cliccare nella sezione IMPOSTE E DAZI nelle IMPOSTAZIONI di Shopify (un'altra voce che trovi sul menù dove è presente anche la voce MERCATI). Per iniziare la configurazione del comportamento che vuoi assumere nei mercati internazionali sulla riscossione delle imposte devi cliccare CONTROLLA ED ATTIVA nelle sezione intitolata Riscossione dei dazi e imposte di importazione al momento del checkout. Se scegli di attivare la riscossione dei dazi, devi scegliere come questa avviene. Il tuo corriere, come scrivevo poc'anzi, deve supportare il DDP, ovvero il Delivery Duty Paid, il che ti da la possibilità di riscuotere i dazi di importazione al checkout (si occuperà poi di sistemare le pratiche di riscossione con lo stato di riferimento). Ovviamente selezionando l'opzione del corriere che non supporta il DDP o NON SO, non si può procedere con l'erogazione di questo servizio. In seconda battuta devi scegliere dove applicarla, tra le zone di spedizione che hai creato. E quindi, andando in gestione, puoi spuntare gli stati su cui vuoi riscuotere i dazi di importazione. Naturalmente se desideri includere i dazi sui prodotti al checkout, devi fornire a Shopify le informazioni necessarie per applicare i dazi su ogni prodotto. I dazi variano non solo in base allo stato dove il bene viene importato, ma variano anche in base alla tipologia di prodotto. Dovrai inserire nelle varianti di prodotto l'HS code, un codice numerico di 6 o 10 cifre universale, utilizzato alle dogane per riconoscere e classificare ogni tipo di merce che viene spedito. Puoi importare anche tramite file CVS in maniera massiva. I rimanenti due passaggi sono soprattutto informativi e di conferma. Con il penultimo passaggio, Shopify si sincera che tu abbia un sistema per informare i clienti della metodologia di gestione dei dazi doganali. Alla fine non ti resta che confermare e tutto è pronto per la riscossione dei dazi. La gestione delle spedizioni con Shopify Le spedizioni, per quanto accessibili dalla sezione Mercati del backend di Shopify, sono un'area dedicata accessibile anche a chi non ha bisogno delle funzionalità di cui stiamo trattando, ovvero anche per chi opera in un solo mercato. Nei Mercati è possibile vedere le tariffe applicate all'area geografica in questione. Per andare invece ad impostare nuove tariffe di spedizione per differenti aree geografiche, devi andare nella sezione SPEDIZIONI. E questo non cambia la funzionalità, è molto simile a quella di quasi tutte le piattaforme ecommerce. Puoi definire da dove parte la merce cliccando su GESTISCI nella sezione Spedizione da e puoi CREARE ZONA DI SPEDIZIONE per avere un contenitore, di uno o più stati, a cui associare una o più tariffe di spedizione. Magazzini diversi La gestione di magazzini diversi, con Shopify, avviene tramite le SEDI. La quantità di sedi che hai a disposizione con Shopify dipende dal piano che hai sottoscritto Shopify Starter: 2 Shopify Lite: 3 Basic Shopify: 4 Shopify: 5 Advanced Shopify: 8 Shopify Plus: 250 Risulta chiaro che, per un progetto di internazionalizzazione di ampio respiro, Shopify Plus diventa la scelta scontata (anche per avere a disposizione tutte le funzioni che abbiamo visto). Le scorte possono essere gestite via API, realizzando un connettore con il software gestionale o con caricamento manuale di file CSV. Shopify, per chi gestisce gli ordini da più sedi, ha dato la possibilità ai merchant di introdurre regole personalizzate, in modo che la spedizione possa essere fatta dal magazzino più vicino all'indirizzo di consegna. Ciò è utile perché consente ai merchant di risparmiare costi di spedizione e di offrire un servizio migliore grazie alla diminuzione dei tempi di consegna. Ti lasciamo questo video approfondimento tratto dalle novità della Winter Edition di Shopify che spiega cos'è lo smart order routing. Le scontistiche vanno oltre il mercato Gli sconti diversi su mercati diversi? Certo, ci sono, ma non sono tecnicamente legati al mercato, Perché, anche all'interno dello stesso mercato, si potrebbe avere la necessità di impostare uno sconto solo per una determinata provincia o un singolo stato, nel caso il mercato accorpi più stati. Ecco, quindi, che Shopify ci accompagna nella pagina degli sconti con la possibilità di scegliere il target a cui destinare la promozione. Shopify, dall'ELENCO DEI CLIENTI ci accompagna in maniera semplice per creare dei filtri, che possono includere una selezione di province, di città o di nazioni con i quali segmentare i clienti. Dalla pagina degli SCONTI è possibile selezionare quindi di applicare la promozione solo ad un segmento specifico. E, cliccando su Sfoglia, di scegliere il segmento che ci siamo creati. E, in questa maniera, anche gli sconti possono essere associati a singole zona o a mercati specifici, andando a comprendere gli stati che compongono quel mercato. Conclusione Come si può evincere dal lungo percorso sviluppato in questo post del blog, Shopify presenta degli strumenti estremamente potenti e molto intuitivi per permettere alle aziende di intraprendere (o potenziare) la strada dell'internazionalizzazione. Affare strategico per le singole azienda, ma anche per il sistema paese che, generalmente, vede nell'export un asset determinante per lo sviluppo e la crescita dell'economia. Ma è proprio l'abbattimento delle complesse infrastrutture informatiche e la facilità con la quale Shopify porta innovazione a tutti i livelli della filiera produttiva - che vuole mettersi sul mercato per potenziare i servizi di vendita con B2B o B2C tramite ecommerce - che fanno di Shopify una chiave - non tanto di innovazione generica ma di più - di digital transformation.
E alla fine, dopo la Summer Edition 2022, è arrivata la Winter Edition 2023 che annuncia tutte le novità - già uscite o in corso di rilascio - sulle quali sta lavorando Shopify. Oltre 100 piccoli e grandi cambiamenti, che portano ulteriori funzioni e migliorie ad un ecosistema che sta conquistando gli orizzonti del business enterprise e i grandi marchi con Shopify Plus ed il suo sistema di headless ecommerce, che promette un ulteriore margine di crescita con la versione di composable ecommerce di Shopify Components. Le novità, come accennavo prima, sono veramente tante. E snocciolate una dietro l'altra, fanno davvero una certa impressione, siamo sicuri che questi muscoli in bella vista che esibisce Shopify hanno davvero l'obiettivo di mostrare alle grandi aziende e ai grandi brand che è pensato per loro. Proviamo a scorrere un elenco delle principali novità, con impatti più o meno grandi sulla vita dei mercati di tutti i giorni e sulle potenzialità di crescita dei vari business. (ma prima un piccolo banner pubblicitario...ricordandovi che scegliere ICT Sviluppo come vostra agenzia Shopify, contribuisce a mantenere questo spazio informativo e di approfondimento :-)) Checkout Sono stati apportati dei miglioramenti a livello di checkout, in modo da aiutare i merchant ad aumentare le vendite, diminuendo così il numero di checkout abbandonati. Shopify ha basato i suoi interventi sulle statistiche di Baymard sulle cause dell’abbandono del carrello nel 2022, in cui viene descritto che due tra le cause principali sono il fatto di dover creare un nuovo account (24%) e che il caricamento del checkout è troppo lungo (22%). Checkout one page Basandosi inoltre sui dati delle conversioni al checkout studiate su Shop Pay, Shopify ha pianificato il cambio di tutta la struttura del checkout, con la finalità di aumentare la velocità del completamento del processo di acquisto. Primo intervento è la riprogettazione della pagina di checkout verso quella che viene definita la one page checkout, di cui abbiamo analizzato pro e contro in un altro nostro articolo. Con questo intervento Shopify punta a garantire una velocità di caricamento dei contenuti maggiore e un miglioramento della velocità di chiusura del procedimento grazie alla compilazione automatica dei campi. Grazie a questa riprogettazione Shopify cerca inoltre di diminuire il numero dei campi compilabili, che da sempre rappresentano un costo psicologico per l’utente. Nuove personalizzazioni del checkout Anche per i merchant Shopify Plus sono state introdotte novità per lo sviluppo della pagina di checkout. La prima di queste è il nuovo editor drag-and-drop che permette una customizzazione più agevole della pagina anche a chi non rientra nella categoria dei programmatori. In aggiunta a questo c’è la possibilità di installare applicazioni che possono aiutare i merchant a migliorare diversi aspetti come: fidelizzazione del cliente, possibilità di inserire all’interno della pagina di checkout offerte in upselling e cross selling e molto altro ancora. (Per darti un’idea sulle possibilità presenti ti consigliamo di visitare l’app store di Shopify). Ulteriori miglioramenti sono stati fatti anche per quel che riguarda Shopify Functions, che consente ora di pianificare logiche di checkout maggiormente complesse creando restrizioni o possibilità di acquisto personalizzate all’interno del checkout. Tramite PayPal all’interno del checkout è possibile dilazionare il pagamento e abilitare alcune funzionalità che possono aiutare ad incrementare le conversioni come la prova gratuita prima dell’acquisto. Scopri le App per arricchire le funzioni del checkout di Shopify (facendo click QUI) Scopri di più su Shopify Functions (facendo click QUI) Miglioramenti della customer experience Shopify ha introdotto altre novità per migliorare la customer experience degli utenti al checkout, e per aumentare così le conversioni. Accesso più facile per gli utenti Shop Il primo di questi miglioramenti riguarda la possibilità di accesso al checkout per gli utenti che già acquistano su Shop che non dovranno più inserire ogni volta i propri dati ma potranno accedere con i dati già salvati, diminuendo così il tempo per completare un acquisto, e con esso anche il tasso di abbandono. Scopri come facilitare l'accesso al tuo store con Shop (facendo click QUI) Migliore gestione della grafica (frontend) del negozio Lato caricamento sito, Shopify ha messo a disposizione dei propri merchant la possibilità di ottimizzare le immagini presenti all’interno dello store, focalizzando così l’attenzione sul prodotto. Accedendo al CDN di Shopify puoi: Aumentare la compressione dei file senza intaccare la qualità all’occhio umano. Questo migliora la velocità di caricamento del sito Shopify e la sua SEO. Editing delle immagini base: puoi tagliare le immagini presenti all’interno del sito senza perdere il file originale, in modo da ottimizzare il più possibile l’esperienza visiva dell’utente. Tutto questo in tempo reale con modifiche direttamente visualizzabili sul sito. La possibilità di modificare header e footer senza dover mettere mano al codice e senza uscire dall’editor. La possibilità di inserire del codice CSS personalizzato visualizzando l’anteprima all’interno dell’editor. Per i progetti ecommerce custom questo è una delle più importanti novità perché consente agli sviluppatori di modificare il tema senza mettere mano ai file del tema stesso. Anche per la gestione dei colori sono stati fatti passi in avanti per quanto riguarda la facilità delle impostazioni degli schemi all’interno dello store. Shopify Magic: l’Intelligenza artificiale a servizio dell’ecommerce Shopify ha inoltre implementato la funzionalità Shopify Magic per quanto riguarda la compilazione automatica delle descrizioni dei prodotti. Questa funzionalità è particolarmente utile per tutti i merchant che devono occuparsi dell’inserimento di nuovi prodotti e non riescono ad inserire una descrizione che abbia un senso logico, che sia utile per l’utente che visualizza il prodotto o che sia finalizzata alla conversione. Come funziona? In fase di aggiunta di un nuovo prodotto, quando si deve inserire una nuova descrizione, è possibile inserire solamente alcune parole chiave. A questo punto basterà cliccare in basso il pulsante sulla scrittura automatica e verrà generata una descrizione pertinente alle parole chiave inserite. Non è quello che volevate? Si potrà modificare la descrizione creata oppure richiedere la scrittura di una nuova descrizione. Le descrizioni sono basate su un database di descrizioni dei prodotti Shopify che convertono maggiormente, queste vengono elaborate dall’intelligenza artificiale e viene adattata in base alle parole chiave inserite. Puoi approfondire l'argomento sulla AI integrata su Shopify cliccando QUA. Barra di ricerca migliorata La barra di ricerca all’interno dei siti Shopify è una delle funzionalità che consente al visitatore di ricercare il prodotto che vuole. Molto spesso però questa procedura è intaccata da alcune problematiche che possono sorgere, tra cui: errori di battitura, mancanza del completamento automatico ecc… Shopify ha introdotto miglioramenti in questo soprattutto in termini di pertinenza dei risultati. Ciò è dimostrato dalle migliorie tra le query di ricerca e i risultati restituiti, mostrati correttamente anche in caso dell’inserimento di parole con errori ortografici. Altro punto su cui si sono incentrati gli sforzi di Shopify è la possibilità di prevedere la compilazione automatica grazie ai suggerimenti quando l’utente inizia ad inserire la query all’interno della barra di ricerca. Tutto ciò avviene anche senza che Shopify si basi sui dati di acquisto dei precedenti prodotti ma affidandosi all’intelligenza artificiale. In questa maniera si privilegia la pertinenza dei risultati e si migliora la velocità di ricerca dei risultati e la user experience complessiva. Metaobject, metafield e Search & Discovery Shopify ha introdotto tra le novità anche i metaobject, dei campi personalizzati che aiutano ancor più i merchant ad inserire le informazioni relative ai prodotti, aiutando a catalogarli in maniera migliore. Qual è la loro utilità? Migliorare la gestione dei prodotti per quanto riguarda le opzioni di acquisto, i risultati dei prodotti in upselling e cross selling all’interno delle pagine prodotto oppure del carrello. I metaobject sono utilizzabili con l’editor drag-and-drop e il loro inserimento può avvenire manualmente all’interno dell’editor oppure automaticamente via API e possono riguardare: prodotti, collezioni, clienti, ordini e molto altro ancora. I metaobject e metafield possono essere inoltre utilizzati per aggiungere suggerimenti manuali nell’app Search & Discovery su cui sono state apportate migliorie. Per quanto riguarda i metafield inoltre è da segnalare la possibilità di modificarli attraverso il bulk editor, riuscendo così a modificarli molto più rapidamente. Bundle di prodotti Per chi ha un progetto Shopify uno dei miglioramenti più importanti riguarda l'introduzione dell'app di Shopify Bundle, un'applicazione nativa di Shopify dedicata alla gestione dei bundle di prodotti. Quest’app è particolarmente utile per chi vuol vendere pacchetti di prodotti perché consente la creazione dei pacchetti prodotti direttamente dalla piattaforma. Ciò si traduce anche in una migliore gestione della disponibilità dei prodotti in magazzino, i quali verranno automaticamente aggiornati ad ogni acquisto di un bundle e i pacchetti saranno sincronizzati con le giacenze in magazzino. L’utilità dell’applicazione, e dei bundle in generale, è da ricercare nell’aumento della product awareness, nell’aumento del valore dell’ordine medio grazie all’upselling e ad un miglioramento della customer experience. Quest’ultimo punto è reso possibile grazie ad una maggiore agevolazione del cliente nell’acquisto dei prodotti, offrendogli sconti sulla quantità ed evitando che alcuni prodotti vadano in stock out e vengano venduti lo stesso all’interno dei pacchetti. Costo dell'app? Completamente gratuita e disponibile ai merchant di tutti i piani Shopify. Shopify Function: applicazioni e scontistiche Miglioramenti sono stati fatti anche per quanto riguarda Shopify Functions, con la quale è possibile la creazione di applicazioni che possono aiutare nella gestione dei pacchetti di cui abbiamo parlato nel punto precedente. Con Functions è possibile la creazione di applicazioni finalizzate alla gestione di scontistiche particolari come, ad esempio, l’offerta di un prodotto in caso di acquisto di un altro determinato oggetto oppure per particolari canali come Facebook e Google. Cliccando QUI puoi scoprire alcune applicazioni con Functions per la gestione degli sconti Shopify per ecommerce internazionali Shopify è da sempre attento all’internazionalizzazione degli ecommerce e cerca sempre di offrire soluzioni che si adattino ai vari canali esteri dei propri merchant. Collegato a questo punto c’è tutto il tema della personalizzazione dell’offerta prodotti, che è una delle armi fondamentali per riuscire a fidelizzare la clientela ed offrire un prodotto allineato al mercato. Shopify tutto questo lo sa e consente ai propri merchant di scegliere, tramite lo smart order routing, quali prodotti rendere disponibili per determinati mercati. Ogni mercato quindi avrà i propri prodotti dedicati e i prodotti che sono sottoposti a restrizioni all'interno di un mercato o di una regione, saranno automaticamente rimossi. Ovviamente è anche un'operazione manuale che si può eseguire, come potete vedere da questa immagine: Altro punto a favore per gli ecommerce internazionali sta nel miglioramento per quanto riguarda le spedizioni, con la possibilità di decidere nuove regole di smistamento degli ordini per capire quale punto logistico (location) utilizzare, in base alla prossimità del magazzino al mercato e alla disponibilità del prodotto al suo interno. App Translate & Adapt Questo punto ha spinto Shopify a creare l’applicazione Translate & Adapt. L’applicazione in questione consente di tradurre automaticamente fino a due lingue gratuitamente tramite Google Translate. L’interfaccia la rende perfetta per un confronto sulla correttezza della traduzione e ne rende facili eventuali modifiche per adattarle al 100% al linguaggio comune. Tra le ultime novità, la possibilità di tradurre anche le immagini, associandone una diversa per ogni lingua. Shopify e ottica omnicanale Come sappiamo Shopify è da sempre sensibile anche sul tema dell’omnicanalità ed è sempre attento ad offrire ai merchant tutti gli strumenti per aiutarlo a vendere su quanti più touchpoint possibili, compresi i mercati internazionali. Miglioramenti per Youtube Shopping Qualche tempo fa vi avevamo parlato in un nostro articolo di Youtube Shopping e di come questo consenta ai merchant Shopify di inserire all’interno dei video e delle trasmissioni in streaming i prodotti che possono venire pubblicizzati. Sono stati apportati dei miglioramenti sul modo di gestire le informazioni dei prodotti Shopify all’interno della piattaforma. Ora il catalogo di Shopify è sincronizzato con i prodotti presenti su Youtube, consentendo così all’utente di usufruire di informazioni costantemente aggiornate in tempo reale. Miglioramenti dell’app Shop Anche per quanto riguarda l’app Shop, su cui i merchant Shopify possono vendere i propri prodotti, sono aumentate le possibilità di personalizzazione, in modo da creare un’esperienza personalizzata anche per questo touchpoint. In particolare sono stati introdotti miglioramenti su: Gestione di prodotti e collezioni; Accesso grazie a Shop Passkey, con il quale è possibile un accesso sicuro bypassando la verifica a due fattori grazie al riconoscimento facciale e all’impronta digitale. Con Passkey inoltre è agevolato anche il checkout, che è reso così molto più rapido e sicuro; Miglioramento dell’esperienza utente grazie alla possibilità di inserire recensioni prodotti, contenuti sul brand e recensioni video. Aggiornamenti di Shopify B2B Anche per quanto riguarda il B2B su Shopify, la piattaforma ha introdotto e annunciato alcune novità che erano molto attese dalla aziende che fanno vendite con contratti e listini differenti, lavorando nell'ambito dell'ingrosso. Certamente uno degli aspetti sui quali Shopify spinge per entrare nel mercato enterprise. O una delle chiavi. Shopify spiega l'approccio che vogliono avere con il B2B con un Direct To Consumer like. Per approfondire lo puoi fare su questo articolo, cliccando QUI Quantità d’ordine minimo Fondamentale per il commercio all’ingrosso, Shopify ha introdotto il minimo d’ordine per le quantità, in modo da aumentare il valore medio dell’ordine ed ottimizzare i costi di spedizione. Ma di più, questa funzione non solo per una questione di marketing e spinta sulle vendite: la quantità dell'ordine minima è connaturata nel commercio all'ingrosso ed è legata al fatto che per questo tipo di utenti sono riservate scontistiche personalizzate. Ordini ripetuti Altra funzionalità correlata è quella relativa agli ordini ripetuti, frequenti quanto si deve gestire un rapporto di fornitura. I clienti B2B sono infatti molto più fidelizzati rispetto ai clienti B2C ed offrire ordini ripetuti è una delle armi migliori per rafforzare ulteriormente il rapporto, semplificando la fase di riordino (per il cliente) e favorendo un'entrata ripetuta (per il merchant). Se vuoi iniziare ad approfondire il tema degli ordini ripetuti puoi cliccare QUA. Esperienza personalizzata per ogni singolo cliente Anche questa è una delle caratteristiche che distingue un ecommerce B2B da un ecommerce B2C. La personalizzazione può avvenire in più modi: Creazione di cataloghi dedicati, sia a livello di prezzo/sconti sui prodotti, sia con la possibilità di escludere dei set di prodotti su specifici cataloghi. Anche questo è fondamentale per offrire prodotti in esclusiva a determinati clienti, riuscendo così ad avere un potere contrattuale maggiore; Per approfondire la gestione dei cataloghi su Shopify clicca QUA. Logiche custom per il cliente B2B: ogni cliente potrà avere un checkout personalizzato, con la possibilità di richiamare automaticamente metodi di pagamento e spedizione riservati per l'azienda, in linea con quelle che sono le condizioni definite nel contratto di fornitura. Si può usare Functions per creare logiche che incontrano i bisogni dei clienti B2B e DTC. -> Per approfondire l'argomento delle logiche custom clicca QUA. I metafield hanno un ruolo sempre più importante: ora si possono utilizzare anche per le company e le location. -> Per approfondire l'argomento sui metafield puoi fare click QUA. La personalizzazione del checkout inoltre è realizzabile lato sconti, le cui regole possono essere espresse diversamente tra un listino e l’altro. E anche questa, quella degli sconti al checkout riservati per un particolare listino, è una di quelle funzioni killer che possono risolvere un sacco di casistiche. Tramite il linguaggio Liquid, è possibile una personalizzazione delle notifiche esclusivamente per un cliente B2B che, una volta effettuato l’accesso, avrà delle esperienze a lui dedicate, potendo lavorare sulle variabili per le notifiche sia sul tema che sulle email. -> Se vuoi approfondire il tema delle notifiche personalizzate su Shopify clicca QUA. Miglioramenti sulla gestione degli ordini: Draft order e richiesta preventivi Shopify ha ampliato le possibilità di gestione degli ordini dei clienti. La più importante novità in questo senso riguarda l’introduzione dei draft order, ossia degli ordini in bozza. Risultano particolarmente utili per le aziende che raccolgono ordini per il B2B non solo tramite ecommerce, ma anche tramite telefonate, email e altri canali. Una volta inserita l’azienda con cui fare l’ordine tutte le condizioni sono automaticamente aggiornate in base a quanto già impostato all’interno della piattaforma di Shopify. Altro vantaggio dei draft order è quello di evitare di approvare automaticamente gli ordini ma lasciarli in bozza per un’approvazione manuale, con la possibilità di prevedere l’approvazione automatica degli ordini. Una volta approvata la bozza di ordine sarà inviato al cliente una mail per completare l’acquisto procedendo con il pagamento. Oltre agli ordini in bozza è stata introdotta la possibilità da parte dei merchant di inviare preventivi personalizzati, integrati così nelle funzioni native, ai loro clienti che possono richiederli direttamente dallo store online. Miglioramenti anche per quanto riguarda la gestione dei pagamenti, inviabili ora direttamente dal pannello di Shopify: dei solleciti (inviabili tramite Shopify Flow), al salvataggio automatico delle carte di credito aziendali. Il tema degli ordini in bozza può essere approfondito cliccando QUA. Puoi approfondire il tema del salvataggio delle carte di credito QUA. Se invece vuoi approfondire il tema dei termini di pagamento del B2B clicca QUA Nuove API, anche per il B2B API per il B2B E finalmente, dopo 6 mesi di attesa, arrivano le API su B2B. E sì, perché dietro ad un progetto ecommerce che deve gestire un gran numero di aziende e listini, che deve lavorare velocemente sul cambio di listini... è impossibile pensare di non avere le API a disposizione per la data integration con il proprio ERP o altri sistemi di logistica aziendale, per automatizzare il flusso dello scambio informazioni. Con l'arrivo delle API per il B2B possiamo dire che anche questo aspetto corporate-enterprise di Shopify ha raggiunto la maturità. Parliamo infatti dell'apertura dello scambio di informazioni via API per tutti gli elementi necessari alla gestione del B2B: API aziendali; API sui cataloghi; API sui listini dei prezzi; API sulle pubblicazione; API sui metodi di pagamento; API per la gestione del magazzino; API per la gestione dei resi; Per tutto ciò che c'è da sapere sugli API del B2B ti invitiamo a leggere il nostro articolo cliccando qui su Shopify B2B. Il marketing con Shopify Anche per chi si occupa di marketing Shopify ha previsto delle novità affinché i merchant possano aumentare le loro vendite tramite vendite e automazioni. Partiamo da Shopify Form La nuova app Shopify form (ovviamente gratuita) va a colmare un piccolo grande vuoti: finalmente si possono utilizzare dei form nativi per la raccolta delle informazioni sui visitatori e utilizzare queste informazioni per la segmentazione interna. Email marketing tramite automatizzazioni e personalizzazioni Per quel che riguarda l’automatizzazione delle email Shopify ha migliorato la gestione dell’email marketing per quanto riguarda il carrello abbandonato. Oltre a questo è stata introdotta la possibilità di una personalizzazione massima dei template delle email, grazie alla possibilità di inserire del codice Liquid per inserire immagini, CTA e molto altro. Può essere inoltre aggiunto un pulsante per il checkout rapido con il pagamento tramite Shop Pay, con il quale possono essere memorizzati i dati di pagamento per un checkout sempre più rapido e un miglioramento complessivo della customer experience. Questo punto è particolarmente utile in ottica di aumento delle conversioni e di fidelizzazione del cliente. Un ulteriore miglioramento in ottica conversioni riguarda la possibilità di segmentare i clienti in base al comportamento che hanno avuto riguardo determinate email, quindi se l’hanno aperta, hanno acquistato il prodotto ecc… Questo va a favore di chi pratica strategie di inbound marketing e tiene in considerazione il motto “the right message, in the right time in the right place”. Shopify Flow potenziato Sono state potenziate anche le funzionalità di Shopify Flow che, senza mettere mano al codice, consente ai merchant Shopify di automatizzare le attività, dal marketing ad attività routinarie nella gestione del negozio. Sono state introdotte anche automazioni che riguardano l’evasione degli ordini in blocco, con la possibilità di definire automaticamente la priorità di evasione, eliminando anche tutte le attività che sono frequentemente fatte per la preparazione degli ordini. Con Shopify Flow è stato inserito anche un connettore con OpenAI per la generazione di testo, grazie alla tecnologia GPT, basato su parametri inseriti su Shopify Flow. Per saperne di più leggi l'articolo su Shopify Flow sulla pagina di assistenza di Shopify. Gestione del negozio online Anche la gestione del negozio Shopify ha ricevuto alcuni miglioramenti, in modo da semplificare la vita di chi vende online. In particolare le novità riguardano: Gestione delle conversazioni con i potenziali clienti: miglioramenti sono stati adottati per potenziare il rapporto con i clienti e potenziali clienti con i messaggi derivanti da Instagram e l’app Shop direttamente accessibili da Shopify Inbox per riuscire a rispondere ai clienti ancor più rapidamente e consolidare con loro il rapporto. Possibilità di accorpare profili cliente duplicati: capita spesso che un cliente acquistando più prodotti possa creare un secondo profilo. Shopify ha introdotto la possibilità di eliminare i profili cliente duplicati accorpando il profilo secondario con il principale, aumentando così il livello di organizzazione all’interno del negozio. Gestione del profilo cliente migliorata, con la possibilità di gestire i loro ordini e resi in maniera ottimale. Miglioramento del design della piattaforma: Shopify ha migliorato anche l’indice del pannello di controllo per la gestione di tutte le funzionalità della piattaforma, rendendolo estremamente intuitivo e coerente. Nuove autorizzazioni per gli utenti della piattaforma: Shopify ha introdotto nuove possibilità di concedere permessi per chi deve lavorare all’interno della piattaforma. In particolare sono state inserite le autorizzazioni granulari, in modo da avere il pieno controllo degli utenti che possono accedere alla piattaforma e modificare prodotti, collezioni ecc… Per tutte le altre novità ti lasciamo il link all’articolo di Shopify dedicato alle novità della Winter Edition. Wow… mozzafiato, vero? Per partire a vendere online con il tuo progetto ecommerce puoi sempre rivolgerti ad un'agenzia Shopify che saprà aiutarti per il tuo progetto.
Shopify Components fornisce uno Stack di strumento per il business enterprise, che ha come target di azienda di riferimento quelle che fatturano almeno 500 milioni di dollari. Questo per un duplice motivo: in primis, il costo di un progetto che si basa sull'aggregazione dei componenti, come dice il nome stesso; il secondo è legato alla necessità... cioè per avere davvero aver bisogno di un ecommerce composable i volumi di vendita del business devono essere davvero elevati. Cos'è un Composable Ecommerce Components by Shopify si basa sul concetto di Composable Ecommerce, ovvero l'ecommerce componibile, è un approccio di sviluppo che consiste nella selezione dei migliori componenti disponibili e nella loro combinazione o composizione in un'applicazione personalizzata, che viene creata quindi custom per esigenze aziendali specifiche. Questo approccio porta ad un risultato che combinando diversi Packaged Business Capabilities (PBC). Ogni PBC è una caratteristica o capacità di un'app specifica: di solito è un componente software completamente autonomo rispetto agli altri che viene integrato con gli altri via API. Ad esempio, un PBC potrebbe essere il carrello degli acquisti e il checkout, un altro le le promozioni o la gestione del login degli utenti aziendali. Un approccio composable, ovvero componibile, utilizza vari elementi software, di uno o più fornitori, che possiedono funzionalità robuste e complete per l'unica cosa che fanno: tante applicazioni (per l'appunto PBC) che fanno bene una cosa e, quindi, una volta messi insieme, restituiscono un sistema che fa benissimo tutte le parti, perché si è preso il meglio da ogni dove. I microservizi sono una maniera in cui un'applicazione è (o può essere) suddivisa in piccole funzioni o caratteristiche. Le PBC sono un set aggregato di microservizi che servono ad una specifica funzione. Ad esempio: la gestione delle promozioni può essere un microservizio. La gestione degli ordini necessita anche della gestione del carrello quindi Carrello e Checkout sono due microservizi che vengono aggregati in una PBC Un progetto ecommerce sviluppato con un approccio composable mette insieme differenti PBC per restituire una applicazione unica. Il commercio elettronico componibile dovrebbe avere una architettura cosiddetta MACH, che sta per: Microservzi API-first Cloud Native Headless Microservizi: l'architettura basata su microservizi è la caratteristica base che consente ai PBC di essere componibili. Infatti le applicazioni monolitiche hanno le funzionalità legate l'una all'altra e troppo difficilmente disacoppiabili. Risulta che con le piattaforme monolitiche è impossibile - o quasi - sviluppare in armonia sistemi che conciliano soluzioni per i singoli microservizi o PBC da diversi produttori. Con la piattaforma monolitica si prende il pacchetto. D'altro canto, le applicazioni monolitiche sono accoppiate troppo strettamente e le funzionalità non possono essere implementate in modo indipendente. API-First: ovviamente tutte queste microapplicazioni-servizi devono poter dialogare e scambiarsi informazioni di continuo e senza API è impossibile pensare a costruire un sistema composable ecommerce. Cloud native: sfruttare le funzionalità offerte da una piattaforma in cloud (proprio dei sistemi SaaS) garantisce la scalabilità e la flessibilità alle applicazioni che vengono coinvolte nel processo di realizzazione dell'ecommerce componibile. Ogni singola funzione gode degli aggiornamenti e dell'assistenza del fornitore di riferimento e non si deve mantenere una infrastruttura proprietaria in house, con un ovvio risparmio sui tempi, costi ed efficienza del sistema. Headless: Avere un approccio senza testa per tutti questi microservizi, significa che vengono progettati per funzionare con altri sistemi e solo la natura disaccoppiata delle applicazioni headless può garantire il funzionamento e il miglioramento continuo dell'interfaccia del cliente, consentendo di estendere l'applicazione a qualsiasi numero di endpoint. Perché in un approccio composable possono essere veramente molti. Con una architettura MACH, il composable ecommerce consente di selezionare e distribuire le migliori applicazioni modulari. Puoi facilmente aggiungere, sostituire o rimuovere varie funzionalità man mano che le tue esigenze crescono e cambiano. Per ulteriori informazioni ti invitiamo a leggere il nostro articolo sull'ecommerce headless. Cos'è Shopify Commerce Components Shopify Commerce Components darà alle aziende l'accesso solo ai componenti di Shopify di cui hanno bisogno, con la possibilità di non utilizzare quello di cui non necessitano e di integrarlo con altri servizi terzi via API. È ottimizzato per i venditori che hanno bisogno di costruire una applicazione ecommerce utilizzando singoli componenti di Shopify à la carte, integrando tali componenti con il resto del loro stack commerciale. Il suo prezzo è basato sull'utilizzo e dipende dai componenti utilizzati da un venditore. I componenti di Shopify Commerce Components STOREFRONT Headless API; Low-code storefronts: per costruire negozi enterprise con Liquid, il linguaggio di Shopify per costruire template; Content: si può utilizzare il data model di Shopify o altri CMS per offrire la possibilità di distribuire contenuti formattatati ed impaginati; Headless SDK: se serve, si può utilizzare il framework basato su reca, Hydrogen, in combinata con Oxigen, il server dedicato di Shopify, per costure esperienze di ecommerce immersivi con l'SDK headless di Shopify; Headless Hosting; Storefront Search; CARRELLO E CHECKOUT Carrello: puoi utilizzare un unico carrello per l'attività del tuo negozio online, sfruttando le API di Shopify e tutte le estensioni dell'app cart. Piattaforma di checkout: Quello di Shopify è il checkout con le migliori conversioni al mondo. Evita il lavoro, il costo e il rischio di costruirne uno tuo da zero. Piattaforma di pagamenti: puoi utilizzare il tuo gateway di pagamenti preferito oppure integrare Shopify Payments o uno degli oltre 100 principali fornitori di pagamenti già presenti. Piattaforma fiscale: Le impostazioni sulle tassazioni si integrano a servizi fiscali attualmente sul mercato (dalle tasse doganali a Shopify POS con l'emissione dello scontrino fiscale). Protezione dalle frodi: Utilizzando il modulo di Shopify hai una protezione dai tentativi di frode che si basa sui dati di milioni di rivenditori in tutto il mondo. FUNZIONALITA' ECOMMERCE Catalogo dei prodotti: si possono integrare e sincronizzare le informazioni sui prodotti, i prezzi e le collezioni da qualsiasi fonte, ERP, PIM, DAM... Modelli di dati personalizzati: Si possono campi e oggetti personalizzati che modellano i tuoi dati aziendali univoci ed estendono i flussi di lavoro aziendali principali. Vendita transfrontaliera: Puoi gestire l'espansione globale in nuovi mercati (o negli esistenti) con un unico sistema che ti consente di vendere, spedire e scalare a livello internazionale. Abbonamenti: con questo modulo si creano soluzioni di abbonamento personalizzate che promuovono entrate certe e fidelizzazione dei clienti, grazie alla formula degli abbonamenti. Dati dei clienti: Potenzia la crescita e la fidelizzazione con dati accurati sui clienti, integrati con il tuo database clienti centralizzato. Sconti: Puoi integrare il componente che gestisce gli sconti e le promozioni personalizzati tramite Shopify o la tua piattaforma di marketing esistente per indirizzare la promozione giusta al cliente giusto. Estendibilità delle funzioni: Estendi la logica aziendale di back-end di Shopify per personalizzare il checkout, l'instradamento degli ordini e altro ancora. B2B: è possibile vendere all'ingrosso e direttamente da un unico store con integrazioni flessibili, API aperte ed elaborazione degli ordini automatizzata, utilizzando i listini personalizzati per le aziende. SICUREZZA DEI DATI E CONFORMITA' Analisi dei dati: è possibile utilizzare il linguaggio ShopifyQL per generare informazioni commerciali oppure esportare i dati direttamente nel tuo database. Marketing insight: è possibile la costruzione di data layer con eventi sicuri che consentono di avere dati dei clienti da vari dispositivi; Dati delle carte di pagamento e depositi: si può usare il deposito di Shopify, con tutta la sua sicurezza, oppure integrare la soluzione esistente per aumentare la velocità di elaborazione dei pagamenti e del numero di autorizzazioni. Sicurezza e conformità agli obblighi di legge per privacy: c'è la possibilità di gestire la privacy e la sicurezza tramite autorizzazioni personalizzate, controlli di sicurezza e standard di conformità SOC 2. SPEDIZIONE E LOGISTICA Fulfillment: puoi offrire una logistica completa, dall'inventario e logistica in entrata, al trasporto fino ad arrivare alla logistica dell'ultimo miglio; Inventario: è possibile collegare il proprio sistema di gestione dell'inventario e sincronizzare in tempo reale i dati, in modo da vendere in modo più tranquillo; Gestione degli ordini: oltre ai sistemi di gestione dell'inventario è possibile integrare anche il sistema di gestione degli ordini, in modo da poter definire regole personalizzate; Gestione dei resi: è possibile avere il controllo di tutta la politica di ritorno tramite un sistema centralizzato per la sua gestione; API per etichette: puoi selezionare le tariffe più basse sulle etichette di spedizione con la API label, in modo da integrarti con la piattaforma di spedizioni che preferisci. OMNICANALITA' POS: è possibile l'integrazione personalizzata delle vendite online oppure offline nei vari sistemi Point Of Sale, incluso Shopify POS; Social commerce: è possibile la vendita dei prodotti nei vari social network e nei marketplace più famosi, tutto con Shopify; Chat e supporto: è possibile integrare chat e tutto ciò che è utile al supporto cliente per la creazione di workflow personalizzati. Come Shopify presenta Components Strategicamente il posizionamento di Components by Shopify è chiaro. Nelle parole del presidente Harley Finkelstein, c'è tutto quello che l'azienda ha messo in campo per arrivare a questo prodotto di punta dell'offerta Shopify si basa su componenti che costituiscono la piattaforma di vendita al dettaglio più potente al mondo. Abbiamo trascorso quasi due decenni a costruire, ottimizzare e ridimensionare quell'infrastruttura, che oggi alimenta oltre il 10% dell'e-commerce statunitense e ha elaborato oltre mezzo trilione di dollari, il tutto dando a milioni di aziende il pieno controllo dell'identità del proprio marchio, delle relazioni con i clienti, e dati. Ora stiamo aprendo quell'infrastruttura per alimentare i più grandi rivenditori del mondo con Commerce Components di Shopify (CCS), lo stack moderno e componibile per la vendita al dettaglio aziendale. Per i rivenditori aziendali di oggi, sfide come il rapido ritmo dell'evoluzione tecnologica e le mutevoli aspettative dei clienti significano che devono raggiungere l'innovazione in tempo reale solo per rimanere competitivi. Per fare ciò, hanno bisogno di una soluzione commerciale che dia la priorità alla scelta, con la flessibilità necessaria per integrare e innovare senza restrizioni, offrendo al contempo componenti di infrastruttura affidabili che aiutino i loro team a muoversi più velocemente. Questi elementi insieme non sono negoziabili e non sono mai esistiti in un'unica offerta per le imprese, fino ad ora. Abbiamo sempre affrontato l'innovazione in Shopify anticipando ciò di cui i rivenditori hanno bisogno, quindi fornendo quelle soluzioni. Commerce Components di Shopify apre la nostra infrastruttura in modo che i rivenditori aziendali non debbano sprecare tempo, potenza ingegneristica e denaro costruendo basi fondamentali che Shopify ha già perfezionato e invece li libera per personalizzare, differenziare e ridimensionare. Insomma la sfida al mondo dominato da Salsforce Commerce Cloud e altre piattaforme dichiaratamente enterprise, è lanciata. Se pensate che sia la vostra soluzione, affidati a noi, siamo degli esperti Shopify che possono darti una mano per quello :-)
Qual è il costo di un progetto con Shopify Plus? Che Budget devo darmi? Chi apre un ecommerce con Shopify, non sempre lo fa per un progetto coerente di business aziendale, ma spesso può essere mosso dalla curiosità o dalla voglia di esplorare. Diverso è quando parliamo della versione enterprise di Shopify, ovvero Shopify Plus, pensato per brand ed aziende con necessità di costruire progetti di business per scalare e trovare un posizionamento nel mondo dell’ecommerce. O che già lo hanno, ma vogliono migrare da soluzioni che fanno venire il mal di testa, con approcci decisamente legati ad un mondo diverso dal SaaS e dalle logiche semplici della digital transformation, un mondo di server, sistemistica, aggiornamenti, bug, siti in down ed assistenza continua. Shopify Plus è una soluzione ideale per i brand, le aziende enterprise e le agenzie che hanno bisogno di un supporto professionale per realizzare un progetto di e-commerce di successo. Tra le sue caratteristiche principali troviamo la possibilità di personalizzare il tema grafico, supporto per configurazioni e lo sviluppo di funzioni avanzate, oltre alla gestione di molti mercati diversi. Inoltre, Shopify Plus offre un connettore per l'integrazione dei dati tra Shopify e l'ERP o il software gestionale, garantendo un'efficace e rapida gestione delle anagrafiche, degli ordini e delle giacenze. Se hai bisogno di un supporto professionale per il tuo progetto di e-commerce, Shopify Plus è sicuramente una soluzione da considerare. Quindi, se rappresenti un brand, una azienda enterprise o una agenzia che ha bisogno del nostro supporto per proporre al tuo cliente un progetto con Shopify Plus, leggendo questo post capirai come puoi definire il costo - di massima - di una messa in linea dell'ecommerce, chiavi in mano. Sì sì, hai letto bene: anche se sei un'agenzia che propone soluzioni ecommerce: ICT Sviluppo, per esempi, collabora con un sacco di partner Shopify che hanno bisogno di esperti e specialisti per sviluppare soluzioni personalizzate... e un'agenzia Shopify Plus Partner con capacità di sviluppo core, è sempre un buon alleato, se si ha bisogno di visioni e messe a terra di sviluppo complesse. Il budget per sviluppare l’ecommerce enterprise con Shopify Plus Ci possono essere, fondamentalmente 3 possibili strade al progetto ecommerce con Shopify Plus, con la metodologia di ICT Sviluppo, che determinano differenti fasce di costo, per inquadrare il budget. Queste tre strade non hanno a che fare con le impostazioni di base del negozio (pagamenti, spedizioni, tasse, privacy…) e neppure con tutti gli elementi extra - che vanno quantificati a parte su bisogni specifici, visto che questi elementi si affrontano sempre con gli stessi paradigmi, in startup. Si basano sulla scelta dell’approccio al tema della grafica, che può variare molto, in prima battuta. Questo perché, nella definizione del costo per avere un budget di un progetto ecommerce con Shopify Plus ci sono 2 livelli su cui si lavora a) Il primo livello è il tema grafico. E qui è semplice, differenti modi di intendere il risultato, determinano progetti distinti anche per la quantificazione. b) Il secondo livello è quello legato a tutti gli aspetti che non c’entrano con la grafica, ovvero il supporto per CONFIGURAZIONI e allo sviluppo di FUNZIONI, in pagina o con app terze. Parliamo, per il secondo caso, dell’eventuale necessità di quantificare lingue aggiuntive, di sostenere una migrazione dei clienti e degli ordini dal vecchio ecommerce, di un allineamento per gestire molti mercati (scegliendo per ognuno se abbiamo bisogno di un Expansion Store di Shopify Plus o di lavorare con la funzione integrata dei “mercati”) il bisogno di integrare uno store locator….e così via, tutte quelle altre funzioni di cui necessita il progetto - alcune delle quali potrebbero aver bisogno anche di uno sviluppo di app private, non presenti nello store. NOTA BENE: Quindi, i budget che andrò ad esporre hanno tutti la premessa che il supporto per configurazione e sviluppo di funzioni più complesse possono incidere in modo impattante sul costo finale. Quindi si consideri come un BUDGET DI MINIMA. Le tre possibili strade per il progetto enterprise con Shopify Plus di ICT SVILUPPO 1. Startup Theme con Shopify Plus Sviluppare l’ecommerce utilizzando tema di Shopify dallo store ufficiale, uno di quelli senza troppe magagne, da scegliere con il cliente, senza apportare modifiche grafiche e strutturali. Su questo andiamo ad impaginare e settare tutto.. Immaginiamo che, mediamente, questo approccio, porta ad un progetto che, sulla base di progetti precedenti, possiamo stimare con un range tra i 20/30k €*. 2. Custom Theme con Shopify Plus Sviluppare lo store con sviluppo di un tema custom, fatto su misura. Ne beneficia la velocità (ci sono solo i codici che ci servono) e la possibilità di “lavorare” in futuro sul tema riducendo la possibilità di incontrare difficoltà nello sviluppo (non essendoci codici extra che non usiamo inseriti nel tema dallo sviluppatore). Questo permette di essere anche più aderenti alle linee guida del brand e nel “pensare da zero” il sito. Fermo restando tutte le possibilità di costi extra che possono sopraggiungere, per i progetti con grafica custom, e, in base alla nostra esperienza, l’azienda deve considerare un accantonamento di budget di almeno 25-40k €*. 3. Customized theme con Shopify Plus La via di mezzo è quella di scegliere un tema dallo store, molto simile al risultato finale che si vuole ottenere come funzionalità (ad esempio un tema con megamenu, un tema con con l’anteprima dell’acquista in pagina listino… insomma, con le funzioni che grossomodo voglio) e lavorare su un mockup su questo per cambiare la grafica e farla “più personalizzata”. Potremmo definirla una personalizzazione di un tema acquistato dallo store. Su progetti di questo genere, generalmente andiamo su budget di massima di 35/60k €*. . * Perché poi il progetto potrebbe necessitare di un budget più alto? Su questo budget spesso capita di dover aggiungere, come premesso, il supporto per configurazioni o sviluppi extra (come app private, per soddisfare requisiti specifici, o per l’apertura di altri canali di Shopify (come nel caso di differenti cataloghi su nazioni diverse, con sistemi di pagamento differenti e logiche di scoutistiche e promozioni distinte, ovvero per tutti i casi in cui la funzione “Mercati” integrata in Shopify non dovesse bastare). Ma qui è impossibile dare un range, perché dipende dalle applicazioni che si installano, dalle applicazioni che si sviluppano, dalla quantità di espansione store (nuovi canali) che si attivano. Ci sono inoltre tre variabili, valide per ognuno delle tre strade, che vanno a costituire dei COSTI ADDIZIONALI ma spesso NECESSARI: i. Data Integration Oltre allo sviluppo dell’ecommerce, bisogna (quasi) sempre mettere nel budget un connettore, ovvero la parte di data integration tra Shopify e l’ERP / il software gestionale. A corredo del sistema informativo, ci possono essere altri flussi di scambio dati necessari tra Shopify plus e altri software, come con un PIM, un DAM o un software per la gestione del catalogo e delle vendite sui marketplace (alla Channelengine o Langow, per fare un esempio). Ma, almeno per la parte di scambio anagrafiche, ordini e di allineamento giacenze con il gestionale, il connettore con il gestionale è un “sine qua non” difficilmente non ipotizzabile in un progetto ecommerce. Per andare incontro a questa necessità, ICT SVILUPPO propone una soluzione testata da decine e decine di siti online, chiamata Total Data Hub (TDH). TDH è una sistema IAAS (Infrastructure As a Service) di scambio dati tra sistemi software, altamente adattabile e scalabile, sviluppato all’interno del Cloud Microsoft Azure, con un sistema di micro servizi altamente scalabile. TDH si occupa dell’interscambio dati tra diverse fonti e destinazioni, in modo bidirezionale, tramite vari tipi di collegamenti via API, webservice, etc. resi disponibili dai vari software specialistici, per costruire un’infrastruttura che si rifà ai principi essenziali della Digital Transformation. Per stimare il costo di una soluzione di data integration è necessaria un’analisi preliminare, senza la quale è impossibile definire SE (si può) e QUANTO (costa). Ma visto che stiamo parlando di budget di massima, proviamo ad invidiare un primo range, sempre di partenza: se si tratta di un connettore “semplice”, ovvero dove, senza particolari complicazioni e che utilizza uno dei sistemi standard diffusi nelle PMI italiane - alla TeamSystem, Zucchetti, Atelier, Moda, Stealth o software di pari livello - in 15 anni di sviluppo di soluzioni di data integration, possiamo con una certa sicurezza, indicare sui 10-20 k € un'idea di budget. Se fosse invece un connettore con un sistema più enterprise, come SAP o Oracle, ci è capitato spesso di aggirarci su cifre che variano tra i 20-40k € di budget. La cifra dipende molto dalla tipologia di database, dalla sua dimensione (quanti prodotti) e dalle necessità architetturali più o meno complesse (punti vendita, marketplace e altri canali di distribuzione da tenere aggiornati, allineando le giacenze, con grandi quantitativi di codici ean da gestire). Il tutto, ovviamente (non mi stanco di ripeterlo) subordinato ad una analisi preventiva. ii. I canali aggiuntivi di Shopify Plus Non sempre si riesce a gestire tutto con la funzione dei mercati di Shopify, per gestire l’internazionalizzazione del proprio business online. Spesso è necessario disaccoppiare su differenti canali paralleli i vari listi, cataloghi, forme di pagamento, proposte commerciali… Impostare e configurare un nuovo canale, applicargli il tema selezionato è un lavoro che si fa per ogni mercato e che ha peculiarità specifiche, quelle stesse che lo rendono inassimilabile su un’unica istanza di Shopify plus. Anche qui, dipendendo dai casi, potremmo immaginare un budget di minima 5/7.000 € per ogni canale aggiuntivo (e poi dipende da cosa viene sviluppato e dalle complessità delle implementazioni) iii. Il progetto Headless Ecommerce C'è una quarta strada sul tema dell'impostazione grafica, che è quella dell'HEADLESS ecommerce con Shopify, Shopify propone una soluzione completa per la realizzazione degli ecommerce headless. Cosa significa headless? Il disaccoppiamento del software per la gestione dell'ecommerce dalla pagine che vengono navigate, il frontend. In questo modo abbiamo due sistemi, uno che gestisce l'ecommerce e uno sul quale si sviluppano esperienze utente di navigazione, che dialogano tra loro tramite API. Se volete approfondire il tema, ho scritto questo articolo su che cos'è un ecommerce headless. Dato che il backend per le operazioni è sempre Shopify, le pagine dello store, il frontend, viene invece sviluppato, all'interno di questa soluzione nativa con un framework basato su React che si chiama Hydrogen. Hydrogen è la piattaforma per lo sviluppo ufficiale proposta da Shopify per costruire gli storefront (le teste dell'ecommerce headless, ovvero le pagine che vengono viste dal pubblico) personalizzati. Viene promossa sul sito di Shopify come la soluzione a Framework completo che permette di supportare l'azienda che lo vuole implementare sotto diversi aspetti: Permette di accelerare lo sviluppo dell'ecommerce, grazie a dei template da cui partire, incluso un completo store di demo e a dei componenti già pronti, hook ed utility che rendono più facile il lavoro con le API di Shopify. Si presenta completo e flessibile: si appoggia a tecnologie moderne e avanzate ma nel contempo diffuse e collaudate come Typescript, React e Tailwind. (ma soprattutto questo) E' ottimizzato per aver performance eccellenti, grazie al rendering in streaming lato server (server side rendering) con Suspense e le politiche di memorizzazione nella cache, che sbloccano i primi rendering veloci e permettono l'immissione dei dati in maniera progressiva. E poi anche perché è uno dei primi framework costruiti su React 18. Per sviluppare un progetto headless con Shopify Plus, visto che bisogna produrre moduli e funzionalità da zero, sulle richieste specifiche del progetto, a seconda della dimensione del progetto, potremmo ipotizzare un budget dai 70.000 € ai 150.000 €. Anche qui, tutto da definire in fase di analisi. Che tradotto, significa: tutto quello che io scrivo è un grande dipende. Shopify Plus, un PROGETTO ecommerce enterprise Mettere in piedi un sito ecommerce enterprise con Shopify Plus, non è quindi aprire un account sulla piattaforma, caricare i prodotti, fare due configurazioni e andare in linea, sperando di vendere qualcosa. Un’azienda e un brand, che decidono di migrare - o di iniziare con un nuovo progetto - con la soluzione enterprise di Shopify Plus, lo devono dare con un approccio progettuale. Ed è questo che facciamo qui da noi, in ICT SVILUPPO: progetti ecommerce per aziende che vogliono affrontare il mondo dell’online in maniera organica e completa, progetti integrati nell’architettura informatica ed informativa dell’azienda, che scambiano dati con ERP, PIM, CRM e con i touchpoint che possono essere necessari. Nel fare questo, abbracciamo una filosofia che votata alla semplicità: “make it easier” è la nostra ricerca della soluzione più semplice per risolvere questioni spesso complesse. Si scala su qualcosa di “più complesso” solo quando la soluzione più semplice non soddisfa completamente i requisiti. Un approccio che mescola il Growth Drive Design, i paradigmi Lean e una vocazione ai dettami della Digital Transformation. Ma come coniugare la soddisfazione dei requisiti di realtà molto complessi con un approccio votato alla semplicità? Beh, premessa: dovrebbe sempre essere una questione di riduzione ai minimi termini di problematiche complesse 😀 (e non di complicare l’esitante ancora di più, come accade scegliendo certi software blasonati e sviluppatori che hanno fatto le loro fortune su questo). Un progetto ha bisogno di essere redatto e quantificato in seguito alla analisi delle esigenze di business specifiche, per poterlo quantificare. Il nostro esercizio, con questo post, è poter dare un minimo di visione per iniziare a comprendere dei budget da cui partire. E, detto questo, in ICT SVILUPPO facciamo questo con un metodo, un metodo che deriva da un’esperienza di lunga data sul mondo ecommerce. Il METODO di ICT SVILUPPO ICT SVILUPPO è stato uno dei primissimi partner di Shopify italiani, dal 2016, e Shopify Experts, con un know how che si è consolidato, negli ultimi 5 anni, su decine di progetti. Ma il team interno ha messo in piedi, sviluppato e venduto progetti di ecommerce fin dal 1998. Parliamo di quei 25 anni di know how sul tema. Il CEO di ICT Sviluppo, Diego Dal Lago, sviluppava gestiva i suoi ecommerce dalla fine degli anni 90. Lo stesso faceva il COO Giovanni Fracasso. Con esperienze diverse (quella di Diego più tecnologia, quella di Giovanni più votata al marketing) ma in un ambito che, all’epoca, era pionieristico. E oramai, inutile nasconderlo con falsa modestia, quando ci troviamo di fronte ad un progetto ecommerce da sviluppare, le idee sul “come” andrebbe fatto, le abbiamo spesso molto chiare fin dalle prime chiacchiere con il cliente. Negli anni abbiamo costruito un metodo per realizzare i nostri progetti ecommerce, che semplifica e fluidifica i processi per arrivare ad un risultato in tempi ragionevoli e con costi proporzionati alla grandezza ed importanza del progetto che il cliente vuole avviare. Il Project Ecommerce Manager Il metodo di ICT SVILUPPO passa attraverso l’utilizzo di una risorsa senior che, da project manager, Shopify Expert, affianca costantemente il cliente in ogni fase, non solo con lo scopo di accounting, ma di vero e proprio supporto consulenziale, per trovare le migliori soluzioni con la piattaforma scelta. Introduce ed orienta l'ecommerce manager o il team marketing verso le soluzioni e le possibilità nel mondo shopify. I 4 team per il progetto Shopify Plus E poi ci sono 4 team distinti, per seguire le varie fasi del progetto, coordinati dal manager affidato al progetto per i diversi aspetti sviluppo front end (grafica/tema); sviluppo core (connettori, app private); configurazioni, impostazioni ed impaginazioni; supporto per. Implementazioni tattiche di marketing (popup, marketing automation, fidelity…). I 4 team e il Project Manager lavorano sul progetto, partendo da un kick-off, con l’obiettivo di trovare la strada “più semplice” (e che lasci la massima libertà di intervento successiva al team marketing del cliente) per soddisfare tutti i requisiti del cliente. Conclusione: ma insomma, quanto costa un progetto con Shopify Plus? Spero lo abbiate capito: definire un budget per un progetto di Shopify plus senza analizzare nel dettaglio ogni esigenze è praticamente impossibile. Pesa la scelta dell’approccio alla grafica. Pesa la scelta della gestione dei mercati differenti. Pesa il connettore con gli altri sistemi aziendali e la complessità dell’architettura. Pesa la necessità di sviluppare o configurare soluzioni specifiche per necessità di business particolari. Resta quindi una considerazione da progetto, proprio come ricordato prima: e un progetto ha bisogno di essere redatto e quantificato in seguito alla analisi delle esigenze di business specifiche. Ma intanto, se volete giocare con un budget e con le voci inserite in questo post, potete creare uno scenario aziendale per poter affrontare il tema con il metodo di ICT Sviluppo. Di base direi che, a secondo delle complessità da risolvere a livello di data integration, come gestire la questione dei vari mercati e qualche funzionalità aggiuntiva, è un progetto che - se non si sceglie la strada dell'headless ecommerce - si aggira, sulla base del nostro storico e tipologia di gestione dei progetti, tra i 50.000 € e i 100.000 €. E davvero, se pensate che il fatto che costi meno rispetto a Salesforce Commerce Cloud o ad Adobe/Magento sia un minus per un ecommerce enterprise... forse dovreste riconsiderare e ritarare i parametri di giudizio, alla luce della veloce progressione tecnologia e alla spinta dell'innovazione che abbiamo visto negli ultimi anni, che ha abbattuto i costi di soluzioni all'avanguardia. Perché con l'approccio di Shopify Plus si può avere molto di più a decisamente meno, grazie ad una piattaforma che rende facile la gestione, l'implementazione e lo sviluppo. Ulteriori approfondimenti li trovi nel nostro articolo sul prezzo di Shopify Plus. Per approfondire il tema, per capire come ICT Sviluppo potrebbe aiutarvi con il vostro progetto con Shopify Plus, questo il link al mio calendario per fissare una call di presentazione: CALENDARIO GIOVANNI.
WooCommerce è la peggiore scelta quando un'azienda sceglie di mettere in piedi un ecommerce aziendale. Perché? Perché non è un ecommerce ma un plugin per un software che funzionalmente ed architetturalmente non è pensato per diventare un software per cataloghi, listini, account utenti ordini e pagamenti online. Oltre all'enorme falla che apre - come opensource - all'interno del sistema aziendale. E se state pensando che io non parli bene di WooCommerce perché abbiamo scelto di sviluppare i nostri progetti ecommerce su Shopify, Shopify Plus o su BigCommerce... è vero! Perché se pensassi che WooCommerce fosse una soluzione buona per i miei clienti non esiterei a proporlo. Quindi noi sviluppiamo in Shopify o Bigcommerce perché non si può pensare di sviluppare progetti di ampio respiro con WooCommerce. E ci sono dei motivi se non sviluppiamo con un sistema che qualunque programmatore e designer potrebbe utilizzare: Ma andiamo con ordine. Opensource non significa non scegliere un software. Quando si sceglie di sviluppare con WooCommerce il proprio ecommerce si sta facendo una scelta che obbliga a rimanere all'interno di un ecosistema, tanto quanto qualunque altro software. Software che sceglie, ecosistema che ti ritrovi. L'illusione della libertà legata al sistema opensource è fallace: se un domani vuoi cambiare perché ti sei reso conto che dopo i primi 50 ordini al giorno il tuo sistema balla ed è macchinoso da gestire... butti via tutto, ovvero devi rifare il tuo ecommerce con un altro sistema. Come per il passaggio da qualunque software ad un altro, si possono fare delle migrazioni dei contenuti, degli ordini, dei clienti, impostare i redirect per tranquillizzare i motori di ricerca. Ma farlo da WooCommerce a Shopify o da Magento a BigCommerce non cambia: sempre una migrazione dei dati bisogna fare e ricostruire il sito, reimpostando tutto su un nuovo sistema. Siamo vincolati alle scelte dei software che facciamo. Anche con WooCommerce, al pari di qualunque altro. WooCommerce non è un sistema ecommerce Partiamo da una fonte più autorevole di me (quando c'è, bisogna riconoscere i propri limiti), ovvero Gartner, una società per azioni multinazionale che si occupa di consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo della tecnologia dell'informazione con oltre 15.000 clienti nel mondo. Il Gartner Magic Quadrant dell'ecommerce, una ricerca annuale che recensisce tutti i software ecommerce per le aziende e li mette all'interno di una tabella con relativo diagramma, cercando di dare loro un posizionamento e compararli tra di loro. La lista finale, dei migliori, è di 18 software. Beh, tra questi non c'è WooCommerce. Ora, che un sistema tanto usato da smanettoni di tutto il mondo, per la facilità con cui si mette mano a tutto, non sia in una classifica che recensisce i migliori software ecommerce per me dovrebbe già di per se bastare (ripeto: la fonte conta). Ecco laclassifica pubblicata ad Agosto 2023 Shopify, Salesforce, Adobe, SAP e Commercetools sono nel quadrante dei leader per completezza di visione, tallonati da BigCommerce. Come vi dicevo, WooCommerce non è pervenuto. E scendendo nei particolari di cosa è WooCommerce, si capisce anche perché. WooCommerce e la sicurezza (transazioni e dati) Ma, per l'appunto WooCommerce è un plugin del famoso Wordpress, sistema nato per fare blogging, con una struttura leggera e facilmente manipolabile, completamente gratuito nel suo utilizzo, che negli anni è diventato un sistema per costruire siti. E fin qui... per quanto deprecabile in ambito aziendale, si è diffuso grazie ai suoi punti di vantaggio (gratis, facile, completamente aperto a qualunque modifica anche da parte di programmatori non troppo esperti sono sicuramente i cavalli di troia che lo hanno fatto amabilmente entrare in molte aziende). Ma finché parliamo di siti aziendali, progetti di blog e di landing page, vabbeh, chissenefrega della sicurezza e dell'infrastruttura alquanto debole, costruita con una serie di file php che ne disegnano la struttura e un core sul quale imparano a smanettare gli hacker che poi vogliono passare a roba seria. Il problema è quando un sistema che dichiara le vulnerabilità della versione precedente ad ogni release (e ne fa tante) si occupa di muovere soldi ed accettare ordini. No buono... Server senza protocolli destinati alla sicurezza (WooCommerce può essere installato su qualunque server, senza certificati particolari per fare ecommerce), codice aperto e conosciuto anche dai principianti che cominciano a smanettare su php e mysql, falle di sicurezza dichiarate e sbandierate dagli stessi sviluppatori... appunto: no buono per costruire un sistema ecommerce aziendale che vuole scalare e fare business. Scalare? E chi ha detto che sia facile scalare con WooCommerce? WooCommerce e la struttura del database Al suo interno, WooCommerce utilizza la struttura flessibile del database di WordPress, che è un ottimo modo per creare rapidamente situazioni semplici (come comporre una pagina il titolo, il corpo e l'immagine di un post o di una pagina web). Fondamentalmente invece fallisce quando si tratta di qualsiasi tipo di query o manipolazione complicata di accorpamento di dati, come innescare chiamate che richiedono di mettere assieme le informazioni di fatturazione del cliente, con quelle di spedizioni, legate all'ordine e al listino dei prodotti, con le informazioni sui prodotti, il tutto gestito con un click sul compra ora... un delirio per un sistema simile) Il progetto WooCommerce sta affrontando questo problema e si sta muovendo verso una struttura di dati personalizzata che scalerà significativamente meglio. Ma al momento non è neppure comparabile con le altre piattaforme che fanno ecommerce, come quelle citate dalla ricerca di Gartner. WooCommerce e i plugin Un rischio enorme che rimane ancora - intrinsecamente legato al mondo di Wordpress - è il modo in cui gli sviluppatori di terze parti o i componenti aggiuntivi di WooCommerce aggiungono funzioni per gestire cataloghi, clienti e pagamenti: completamente opensource e lontano da ogni validazione a monte (necessaria per garantire armonia del sistema, ma in primis la sicurezza). Tradotto in pratica significa che l'utilizzo di un plug-in scritto male (o di un aggiornamento dello stesso) ha il potenziale per degradare significativamente le prestazioni complessive del sistema... O la sua sicurezza, che è peggio ancora. Il processo per trovare dei plug-in adatti, per aggiungere funzioni al proprio ecommerce adatti, non è qualcosa di standard. Quando acquisti un'app per Shopify, l'installazione passa attraverso lo store ufficiale e deve rispettare dei requisiti, da chiunque venga sviluppata. Un sistema di controllo che garantisce in primis il merchant, offrendogli la possibilità di accedere a sistemi con un minimo di garanzia. Esistono market di WooCommerce ufficiali e non ufficiali e tutti questi siti dove acquistare plugin vendono applicazioni costruite con standard diversi, con diverse politiche di rinnovo, con diverso policy di supporto e diversi costi di abbonamento. Una babele. E succede sovente che più plug-in di WooCommerce, se utilizzati contemporaneamente, possano causare conflitti imprevisti. Quando ciò si verifica, è spesso molto difficile eseguire il debug alla ricerca della causa principale. Ovviamente sono ore lavoro interne o dell'agenzia che supporta l'azienda (che spesso costruisce un modello di business sull'assistenza dei siti in WooCommerce). I plugin non ti danno neppure la garanzia di continuare a funzionare dopo un aggiornamento di WooCommerce. Ma quando questi plugin sono gateway di pagamento o altre funzioni essenziali, legate al business online, che smettano di funzionare no buono. No buono in un sacco di casi insomma. WooCommerce è gratis e fa tutto... ma non è il più amato dagli utenti Ora, nel mare magnum di chi ha un negozio ecommerce, non tutte sono aziende e non tutte hanno un business plan votato a far crescere il business, con necessità di sistemi ed integrazioni da più fonti... insomma, tra i milioni di siti online la #pellegrinanza può essere trovata ovunque. Ma il web è democratico e permette a tutti di realizzare un sito, con due spiccioli e studiando un po'. Un sistema per gestire transazioni online (nota: non lo sto chiamando ecommerce) che si appoggia al più famose sistema per costruire siti, è ovvio che venga utilizzato, sopratutto da chi non si ferma a riflettere sulle considerazioni appena riportate. E nonostante la sua gratuità, nonostante sia facilmente implementabile (ovvero che il suo sviluppo costi poco poco e non richieda grandi conoscenze in ambito programmazione - anzi), quando guardiamo i sistemi ecommerce più amati dagli utilizzatori vince Shopify. Ce lo dice un sito completamente indipendente, G2.com, il più grande e autorevole marketplace di recensioni software a livello mondiale, che ogni anno indirizza più di 60 milioni di persone verso decisioni più informate in merito alla software selection, per i più svariati campi. Anche G2.com costruisce un diagramma per mostrarci i software meglio recensiti e più amati del mondo ecommerce. Ovviamente qui - dove la parola va agli utenti - è presente (grazie alla sua diffusione) anche WooCommerce. E questa è la situazione per gli utenti SMALL BUSINESS, ovvero per le piccole aziende che non hanno ancora scalato il business online, dove WooCommerce continua ad essere abbondantemente diffuso, nonostante abbia perso da tempo il ruolo di leader e stia subendo - ogni giorno di più - una progressiva erosione da parte del software Saas, non solo Shopify, leader indiscusso, ma anche nei confronti di Shopify Plus (ricordo: anche le piccole aziende potrebbero puntare a grandi progetti) e BigCommerce. Quando ci spostiamo nelle MEDIE AZIENDE, dove il volume di fatturato online comincia ad essere significativo, la posizione di WooCommerce diventa più eterea, come si vede dall'immagine seguente, lasciando spazio anche a Saleforce Cloud e sprofondando verso il basso, Nel mercato delle aziende ENTERPRISE WooCommerce, pace all'anima sua, perde ulteriori posizioni e sarà interessante capire, da un lato, quale scelta sia quella di WooCommerce in ambito enterprise, dall'altro, per quanto ancora riuscirà a resistere in uno scenario di know-how e competenze che diventa sempre più maturo. Conclusione Lo so che sembro antipatico, sopratutto se tu che stai leggendo sei un'agenzia, un consulente o uno sviluppatore che lavora vendendo WooCommerce o marginalizzando sulla sua gestione nel tempo. E anche se sei un'azienda che lo sta usando e non ha trovato finora grossi problemi (è solo questione di tempo, fidatevi, specialmente se cominciate a vendere tanto). O potrei sembrarti dissonante, sopratutto se ha dei fornitori, agenzie o consulenti che ti trapano le orecchie con WooCommerce, perché sono legati a questo mondo dello smanettamento, della messa in produzione di sistemi Frankenstein, del software traballante che fa continui compromessi con prestazione, sicurezza e scalabilità. Io la scelta verso sistemi SaaS ed API first, che scalano prestazioni e potenza sulle reali necessità di business l'ho fatta da più di 5 anni. Era facile utilizzare opensource, php e sistemi da hostare su server, era facile fare upselling con manutenzioni e bugfixing, era facile avere clienti a cui cascava il server il sabato mattina e far pagare l'intervento come urgente e fuori orario di lavoro. Ma quanto viviamo meglio ora noi e i nostri clienti? UN SACCO!
La gestione degli sconti è una delle basilari di ogni software ecommerce, ma ogni ecommerce ha una sua filosofia, quando si tratta di quali sconti rende disponibili e con quali dinamiche. Shopify non fa eccezione, presentando una serie di possibilità piuttosto essenziale. Vediamo cosa si può fare e come si possono superare i limiti dell’offerta out of the box in maniera semplice e senza sacrificare nulla. Categorie di sconto Con Shopify si possono creare 2 categorie di scontistiche: - i codici sconto: sono dei codici che si possono creare e condividere con i propri utenti affinché questi li applichino sul carrello e possano così vedere scontato il loro importo. - gli sconti automatici: sono quelli sconti che in maniera automatica, senza che l’utente compia una azione apposita, vengono applicati al checkout o al carrello. Ci può essere UN SOLO codice sconto automatico attivo. Attenzione: non si possono associare codici sconto e sconti automatici da utilizzare contemporaneamente. Gli sconti automatici hanno la precedenza sui codici sconto. Classi di sconto Gli sconti, siano essi codici sconto o sconti automatici, si possono associare a diverse entità. Le classi di sconto sono, a tutti gli effetti, applicabili: - agli ordini - ai prodotti - alla spedizioni Tipologie di sconto I tipo di sconto che puoi usare vanno ad essere delle proprie tattiche specifiche di offerte: - paghi X e ricevi Y - sconti per la spedizione gratuita - importi di sconto I codici sconto Quando crei un codice sconto puoi selezionare una serie di informazioni che ne determinano il funzionamenti: - il periodo di validità (data), non obbligatoria se sempre valido, che fa riferimento al fuso orario selezionato nel pannello di controllo di Shopify; - la quantità di utilizzi possibili (numero); - la possibile esistenza di un minimo d’ordine per poter essere utilizzabile, non obbligatorio se il minimo d’ordine non c’è; - i clienti che possono usare lo sconto; - le collezioni, i prodotti o le varianti alle quali può essere applicato lo sconto (che può essere valido anche sull’intero catalogo). Il numero massimo di clienti, prodotti o varianti a cui si può associare uno sconto è 100. Il limite dei codici sconto è 20milioni di codi sconto univoci per negozio Gli sconti automatici Gli sconti automatici si possono applicare al carrello o al checkout. Si possono associare a collezioni o a prodotti specifici e possono essere una percentuale o un importo fisso. I requisiti minimi possono essere un importo minimo di acquisto da impostare o una quantità minima di articoli. Anche gli sconti automatici hanno la funzione del periodo di validità con la funzione dell’impostazione di scadenza. I codici sconti non si possono applicare se il cliente ha nel carrello già dei prodotti che usufruiscono dello sconto automatico. Solo uno sconto automatico per volta... (limite) Qui però c’è il primo “vero limite” di Shopify sugli sconti (poi vedremo come superarlo): un solo sconto automatico può essere attivo nel negozio. Questo significa che se vuoi sconti diversi per quantità diverse per un prodotto, prodotti diversi o collezioni diverse, non lo puoi fare. Le combinazioni di sconti Non tutte le tipologie di sconto sono accumulabili, ovvero, non tutti gli sconti si possono combinare per offrire un maggiore vantaggio al tuo cliente, nel momento dell'acquisto. Le classi di sconto accumulabili sono - sconto sugli ordini + spedizione gratuita - sconto sui prodotti (paghi questo e ricevi anche quello e importo scontato) + spedizione gratuita - sconto sui prodotti con altri sconti sui prodotti. Se è attivo uno sconto automatico e il cliente utilizza un codice sconto verrà applicato al carrello la combinazione già vantaggiosa per il cliente. Lo stesso quando si prova ad accumulare due codici sconto non accumulabili: verrà applicato lo sconto più vantaggioso per il cliente Per verificare la possibilità di cumulare degli sconti c'è una funzione nativa in Shopify: andando nella pagina degli sconti, a fianco di ogni sconto creato nel tuo negozio, c'è una colonna Comunabile con che ti permette di verificarlo velocemente. Funzioni degli sconti di Shopify Timeline dello sconto Ogni sconto presenta una timeline che mostra la cronologia delle attività su quello sconto. Quando è stato creato, se è abilitato o disabilitato, l'ora in cui vengono registrate delle modifiche... sono tutti elementi che si possono trovare nella timeline dello sconto. Nella timeline si possono anche inserire i commenti dei membri dello staff sullo sconto. Link di condivisione Si possono creare dei link che puntano alla home, ad una collezione o ad un prodotto specifico, con il quale si applica automaticamente lo sconto al prossimo carrello del visitatore (o al carrello aperto). I link di condivisione si applicano solo sugli sconti attivi. Scopri tutte le funzioni degli sconti di Shopify cliccando qui, sul sito ufficiale. Sconti automatici per quantità diverse su diversi prodotti Uno dei limiti più grandi degli sconti di Shopify è forse quello di non potere applicare delle scontistiche su differenti quantità di un prodotto che si aggiungono al carrello e - di conseguenza - tantomeno di poter differenziare fasce di sconti automatici sulle quantità di prodotto che si acquistano. Per sopperire al problema - in perfetta aderenza con la visione di Shopify - arrivano delle app. Ne riporto qui un paio, ma in realtà ce ne sono molte altre che DOVETE testare prima di scegliere quella che fa per voi. Si prendano queste a puro scopo esemplificativo (per capire cosa fanno) Amigo Quantity Breaks Discounts (app) Una delle più interessanti sembra essere Amigo Quantity Breaks Discounts, perché, oltre a permettere di stabilire varie fasce di sconto per quantità di prodotti aggiunti al carrello (creando varie offerte con queste fasce di sconto, applicabili a prodotti, collezioni etc...), presenta queste fasce di sconto in tabella, all'interno della pagina prodotto. Questa la schermata principale della creazione offerta, dove si vedono le varie opzioni possibili: Come si vede in questo screen possiamo definire per ogni offerta: Un nome interno per identificare l'offerta Possiamo abilitarla o disabilitarla Andiamo a definire le varie fasce di prezzo (ad esempio, su questo test ho impostato il 10% di sconto per 10 prodotto, il 20% per 20 prodotti e il 30% per 30 prodotti) Scegliamo poi se mostrare la tabella nella pagina prodotto Scegliamo se mostrare il titolo della tabella e la descrizione Scriviamo il titolo e la descrizione della tabella Selezioniamo uno degli stili pre-impostati che vogliamo dare alla nostra tabella Scegliamo a quali prodotti, tipologie di prodotti, collezioni, varianti o vendor associare questa offerta Se creiamo un'altra offerta, potremmo definire delle fasce completamente diverse, per associarla ad altri prodotti, tipologie, collezioni: In questa seconda offerta, che poi assoceremo ad un altro prodotto, ho impostato delle fasce diverse: 5 prodotti 5%, 15 il 15% e 25 il 25% di sconto. VolumeBoost ‑ Volume Discount (app) Altra applicazione interessante VolumeBoost ‑ Volume Discount che permette di creare fasce di prezzo per differenti quantità di prodotto. Partiamo dalla pagina offerta: Come si vede in questo screen possiamo definire per ogni offerta: Un nome per identificare l'offerta Un nome da utilizzare univoco come codice identificativo interno La selezione della tipologia di offerta (sul prodotto, sulla variante, sulla collezione, sul carrello) La selezione di dettaglio del prodotto, della variante o della collezione su cui applicare l'offerta Le fasce con le scontistiche I setting aggiuntivi Da notare tre particolari: 1- la possibilità di scegliere, per ogni offerta, se mostrarla tabellare o a elenco: 2- la possibilità di scegliere, una volta decisa la vista, la modalità di visualizzazione: 3- Nelle impostazioni aggiuntive c'è la possibilità di aggiungere questa offerta con le fasce di prezzo per quantità (applicata in base al prodotto, alla collezione o alla variante) solo a clienti con determinati TAG o solo in determinate nazioni...Interessante vero? Sconti su kit / bundle di prodotti Un'altra mancanza che in parecchi progetti può emergere è quella legata alla possibilità di promuovere la vendita combinata di prodotti con uno sconto: è quello che generalmente si definisce un kit o un bundle di prodotti. Compri questi 3 prodotti insiemi? Hai diritto alla spedizione gratis, ad uno sconto percentuale o ad un buono. Insomma, non è poi così insolita come casistica. Anche qui ci viene in soccorso l'App Store di Shopify che presenta una grande quantità di soluzioni, alcune che combinano pure gli sconti per quantità (come quelle che abbiamo visto) con la capacità di creare offerte anche per kit di prodotti. Guardiamo un esempio. Anche qui vale quello scritto sopra, sulle app: il mio non è che un esempio e ce ne sono a bizzeffe con cui passare un po' di tempo per una sorta di software selection che permetta di scegliere quella che meglio si confà alle esigenze d ogni store. Insomma, non esiste una app migliore di altre, ma dipende dagli obiettivi e dal comportamento che ci si aspetta da questa funzione. Unlimited Bundles & Discounts (app) Questa app, Unlimited Bundles & Discounts, fa proprio quello che dicevo un attimo fa: permette di impostare sconti a quantità (funzione che non vedremo, avendone già esaminate due... e più o meno il comportamento segue le stesse logiche) ma anche di creare dei bundle di prodotto in offerta. Per crearla i passaggi sono estremamente semplici: si sceglie un nome interno e una priorità nel caso ci fossero offerte che si sormontano si sceglie se è un bundle/kit oppure uno sconto per quantità Scegliamo ovviamente - stiamo parlando di quello, l'opzione per i kit e poi avremo le opzioni per definirne il comportamento: Possiamo scegliere i prodotti da includere; definire la tipologia di sconto (storno fisso su un totale, percentuale, prezzo fisso o spedizioni gratuita); impostiamo la traduzione per i messaggi; completiamo con le opzioni finali (che non ho incluso nello screen) come la data d'inizio e di fine, dove farlo apparire in pagina e altre impostazioni secondarie. Conclusioni Come si può vedere, Shopify arriva con delle possibilità abbastanza limitate per quanto riguarda gli sconti, ma con un ricco ecosistema di app che va ad ampliare queste funzioni. Il problema più grande con queste applicazioni è l'impossibilità di costruire un connettore con il software ERP per portare in pancia a Shopify già queste scontistiche in maniera automatica (è raro cioè che gli sviluppatori di queste app le mettano a disposizione per fare questo). Resta comunque la strada dello sviluppo di un'app custom in quel caso, strada costosa ma percorribile se la sincronizzazione automatica via API con l'ERP è un passaggio determinante di un progetto ecommerce. Negli esempi di applicazioni esterne che abbiamo visto, andiamo a risolvere il problema di non poter creare diversi scontistiche per diverse quantità di prodotti acquistabili, che è una delle casistiche che può capitare più spesso quando ci si allontana dalle richieste standard di negozi in startup. Resta aperta la casistica dei prodotti in Kit o bundle di prodotti, di cui parleremo nelle prossime settimane.
Shopify Hydrogen è un framework basato su React per la creazione delle pagine del sito headless di Shopify. Hydrogen include tutta la struttura, i componenti e gli strumenti di cui gli sviluppatori hanno bisogno per iniziare lo sviluppo e creare velocemente delle pagine per un ecommerce headless, per poter offrire la migliore esperienza utente personalizzata, così come si propone di fare un progetto headless di Shopify. L'obiettivo di Shopify, con Hydrogen, è quello di dare agli sviluppatori maggiore flessibilità, rispetto ad alti strumenti, per creare e personalizzare i negozio Shopify senza limitazioni del frontend o senza pagare integrazioni di software esterni. Ci sono anche dei temi gratuiti già pronti da cui partire per accelerare lo sviluppo. Tutto è pensato per rimanere nell'ecosistema di Shopify e garantire la massima compatibilità senza costi aggiuntivi Nel frattempo, tutte le funzionalità di gestione delle operazioni di commercio elettronico (da back-end) fornite da Shopify funzionano ancora senza interruzioni e sottendono l'infrastruttura che fornisce ad Hydrogen gli strumenti per fare ecommerce. In questo modo, il negozio su Shopify può avere un approccio completamente headless senza il trambusto e le complicazioni dell'integrazione di terze parti. In questo momento, Hydrogen è completamente open source e puoi aiutare a sviluppare Hydrogen provandolo e inviando dei feedback per renderlo migliore. Come funziona Hydrogen Lavorando con milioni di commercianti in tutto il mondo, il team di sviluppatori di Shopify si è reso conto che l'ecommerce oggi richiede esperienze utente sempre rapide, sempre più omnicanale e con una esperienza di brand completa, che vuole essere personalizzata e contestualizzata allo stesso tempo. L'approccio Headless si trova in mezzo tra implementazioni di differenti tecnologie e la necessità di avere sistemi armonici e funzionali. Hydrogen vuole proprio andare incontro questo tema introducendo un framework con una tecnologia che ti consentono di creare esperienze di commercio personalizzate, perfettamente integrate e che ti aiutano a migliorare ulteriormente le velocità del sito, grazie all'approccio disaccoppiato tra backend e frontend. Hydrogen comprende un ambiente disviluppo con componenti specifici per il commercio e strumenti di sviluppo pronti per essere utilizzati: Framework di Hydrogen: c'è il plug-in Vite che offre rendering lato server (SSR), middleware di idratazione (ovvero il processo di aggiunta dei comportamenti delle funzioni JavaScript nell'HTML compilato nella pagina quando questo HTML viene visualizzato nel browser) e trasformazioni del codice dei componenti del client. Componenti dell'interfaccia utente di Hydrogen: componenti, hook e utility che supportano funzionalità e concetti già esistenti in Shopify (facilitando la loro trasposizione in frontend). Il framework Hydrogen agisce come blocchi che ti consentono di costruire le pagine raggiungendo l'equilibrio tra esperienza utente e funzionalità dell'ecommerce. Hydrogen utilizza il massimo potenziale di React e Vite e presta una particolare attenzione allo sviluppo di componenti ottimizzati. Shopify ha fatto anche qualcosa in più: ti aiuta a risparmiare tempo sull'impalcatura e sulla configurazione del design del negozio di Shopify includendo un modello iniziale che ti permette di partire più velocemente con lo sviluppo del frontend headless: in questo modello è già elaborata la struttura dei file di base di un progetto che già integrato con un negozio Shopify. Questo permette di saltare la configurazione e di iniziare a personalizzare le pagine in pochissimo tempo. Vantaggi di Hydrogen Permette di accelerare lo sviluppo dell'ecommerce, grazie a dei template da cui partire, incluso un completo store di demo e a dei componenti già pronti, hook ed utility che rendono più facile il lavoro con le API di Shopify. Si presenta completo e flessibile: si appoggia a tecnologie moderne e avanzate ma nel contempo diffuse e collaudate come Typescript, React e Tailwind. E' ottimizzato per aver performance eccellenti, grazie al rendering in streaming lato server (server side rendering) con Suspense e le politiche di memorizzazione nella cache, che sbloccano i primi rendering veloci e permettono l'immissione dei dati in maniera progressiva. E poi anche perché è uno dei primi framework costruiti su React 18. In questa maniera il Server Side Rendering (SSR) di un'applicazione javascript (che nativamente sarebbe pensata esattamente per l'opposto, ovvero per il Client Side Rendering), permette primariamente di velocizza il primo caricamento, in quanto la pagina viene fornita già pronta per il browser e non va sia calcolata che renderizzata dal browser stesso; di aumentare la sicurezza in quanto non espone dati grezzi e non richiede l'accesso ad API; di ottimizzare per le performance lato SEO. Il lato negativo è che qualunque interazione successiva da parte dell'utente sulla pagina, richiede il reload della stessa, interamente. Ovviamente la quantità di elementi che troviamo nella pagina possono incidere in maniera impattante sui tempi di caricamento (anche del primo caricamento, non solo dei reload). Quindi va sviluppata con buon senso e con cognizione di causa. Rispetto al Client Side Rendering , il Server Side Rendering ha un piccolo vantaggio in più in questo caso: la pagina viene mostrata immediatamente e poi carica in maniera progressiva tutti i dati che ci stanno dietro (ad esempio le variabili del prodotto, le funzioni sulle Call to action e altri elementi non visivi). Differenza tra Hydrogen e Liquid Liquid è un modello di linguaggio scritto in Ruby e creato da Shopify. Questa è la spina dorsale di tutti i temi Shopify e viene utilizzata per caricare contenuti dinamici sulle pagine del negozio. Hydrogen un framework per costruire un negozio headless con Shopify. Sebbene molti sviluppatori, quando ne parlano, facciano spesso riferimento al modello di linguaggio e al framework in modo intercambiabile, come se fossero la stessa in realtà ci sono alcune sottili differenze tra i due. Differenze tra framework e linguaggio Un framework è una raccolta di strumenti e componenti già pronti per creare applicazioni, è cioè una struttura su cui è possibile creare software. Serve come base, quindi ti permette di non iniziare completamente da zero. I framework sono in genere associati a un linguaggio di programmazione specifico e sono adatti a diversi tipi di attività. Hydrogen è quindi un framework in React pensato per costruire le pagine di un negozio in Shopify pensato in headless Diciamo che stai costruendo una casa. Potresti getta le fondamenta e tirare su le mura la casa da solo. Ci vorrebbe molto tempo, ma potresti farlo. Se tutto ciò fosse già stato fatto per te, tuttavia, ti risparmierebbe un bel po' di fatica, specialmente se fosse fatto da esperti costruttori di case. Nello sviluppo del software, un framework ha uno scopo simile. È stato progettato e testato da altri sviluppatori e ingegneri di software, quindi sai che è una solida base Al contrario, un modello di linguaggio come il Liquid viene utilizzato per creare pagine Web che combinano contenuto statico (che è lo stesso su più pagine) e contenuto dinamico (che cambia da una pagina all'altra). I modelli si concentrano su funzionalità predeterminate e hanno meno opzioni di personalizzazione rispetto a un framework. I limiti di Liquid superati da Hydrogen Nei prossimi paragrafi risponderemo alla domanda: perché dovrei sviluppare un ecommerce headless con Shopify e non sviluppare un tema integrato nello store? Nel caso di Shopify, grazie al modello di linguaggio Liquid, è possibile riutilizzare gli elementi statici che definiscono il layout di una pagina web, migrando dinamicamente i dati da un negozio Shopify alla pagina. Combinando Liquid con altri modelli di linguaggi, come HTML, CSS, JavaScript, puoi creare e personalizzare un tema Shopify. Hydrogen include tutta la struttura, i componenti e gli strumenti necessari per creare negozi di Shopify personalizzati. Con il suo framework e i componenti dell'interfaccia utente, Hydrogen ti aiuta a creare vetrine personalizzate in grado di offrire la migliore esperienza utente. Poiché Liquid richiede elementi statici e non statici per creare un tema, si può vedere che Liquid pone alcune limitazioni alla personalizzazione e alle prestazioni delle pagine che vengono realizzate. Inoltre, creare e personalizzare un tema utilizzando Liquid richiede molto tempo. Pertanto, Hydrogen funge da soluzione di nuova generazione per i negozi basate su Shopify, grazie alla sua apertura a infinite possibilità per creare UX e UI per avere siti Web unici. Sviluppando componenti all'interno del framework, poi questi elementi possono facilmente essere modificati ed utilizzati nelle pagine dove vogliamo e come vogliamo. 3 motivi per passare all'ecommerce headless di Shopify 1. Ottimizza le prestazioni del sito Uno degli ovvi vantaggi di seguire l'approccio headless con Shopify Hydrogen è quello delle eccellenti prestazioni che il sito può raggiungere, sotto il profilo dela velocità. Infatti, separando il front-end dal suo back-end, acquisti una velocità di caricamento della pagina fulminea (beh... poi dipende da cosa ci metti dentro...), pur mantenendo tutti i contenuti dinamici e le funzionalità dell'ecommerce che vengono presi del back-end. Il passaggio a Shopify Hydrogen può aiutarti a ridurre il tempo di caricamento della pagina da pochi secondi a millisecondi, sfruttando così i Core Web Vitals dello store. 2. Un server... integrato (per scalare più facilmente) Qualsiasi sviluppatore esperto vi spiegherà che potrebbe essere semplice offrire un'esperienza di acquisto altamente interattiva e personalizzata, garantendo nel contempo prestazioni ultraveloci, se il traffico è relativamente basso. Tuttavia, man mano che il tuo negozio cresce di popolarità e di traffico, il sito potrebbe non essere grado di gestire un nuovo afflusso di visitatori ogni giorno, continuando a mantenere le stesse performance; questo può causare problemi di velocità e portare scarse prestazioni al sito. Shopify Hydrogen ha risolto questo problema dalla radice con Shopify Oxygen, la soluzione di hosting per i negozi Hydrogen. Non è necessario fare affidamento su servizi di hosting di terze parti poiché il tuo negozio Shopify sarà ospitato direttamente su Oxygen. E se hai Shopify plus è compreso nel prezzo! Shopify ha investito molto nella struttura globale di Oxygen( con oltre 100 sedi di server in tutto il mondo). Oxygen fa in modo che i tuoi clienti abbiamo sempre un caricamento istantaneo del negozio, indipendentemente da dove si trovino (ovvio... ripeto: dipende poi da cosa ci metti dentro alle pagine). 3. Libertà ai designer per progettare Forse a questo punto non servirebbe neppure dirlo, ma visto che Hydrogen permette un approccio headless, separando le pagine di frontend del tuo sito Shopify dal back-end, che contiene tutti i dati e le funzionalità del sito, offre maggiore flessibilità e libertà per costruire e personalizzare nel modo desiderato le pagine. La capacità di progettazione con Shopify Hydrogen è infinita e puoi creare design UX/UI unici per offrire ai visitatori un'esperienza di acquisto personalizzata e dinamica. Sarà un esempio abusato, ma se vuoi il sito come la Apple, con Hydrogen si può. Potrei dire che diventa semplice ma poi pensereste che ci vogliano pochi giorni. Ma l'utilizzo di uno strumento per la creazione di pagine specializzato frontend come Hydrogen, può rendere il processo di progettazione più veloce e fluido... non immediato :-)
Perché si parla tanto di realizzare progetti di headless ecommerce? Che vantaggi porta alle aziende e ai brand che scelgono questa strada? Proviamo a capirlo in questo post del blog, partendo prima da una piccola rinfrescata sul cos'è un headless ecommerce. Introduzione Cos'è un headless ecommerce si fa presto a spiegarlo: è un sistema ecommerce in cui il software che gestisce il carrello, l'acquisto, gli utenti, gli indirizzi, le spedizioni e tutte le funzioni che stanno alla base di un sistema per vendere online è diviso, separato, nettamente distinto dal software che gestisce le pagine, i contenuti, la disposizione degli elementi... insomma tutta la parte di front-end. Il back-end e il front end sono tecnicamente disaccoppiati. I due software (il CMS, che gestisce pagine e contenuti, e quello di ecommerce, deputato alla gestione delle funzioni per la vendita online) si scambiano informazioni grazie al sistema di API. Le API (Application Program Interface) contengono funzioni, procedure, variabili e strutture dati e sono quelle, per esempio, che utilizziamo per sviluppare connettori tra sistemi, quelli che permettono di passare l'inventario dal programma gestionale all'ecommerce, di fornire la funzione aggiungi al carrello ad un pulsante e molto, molto altro ancora. Perché si dovrebbe procedere alla realizzazione di questo tipo di progetto anziché uno tradizionale? Per una serie di vantaggi intrinsechi. Vediamo quindi perché un'azienda o un brand dovrebbe scegliere la strada dell'ecommerce headless. Per le potenzialità di personalizzazione Una piattaforma di ecommerce headless mantiene una separazione totale tra il front-end e back-end (sono proprio due livelli separati): questo ti permette infinite possibilità di personalizzazione per progettare il tuo negozio online, non dovendo più dipendere dalle logiche della piattaforma che gestisce le funzioni ecommerce per l'esperienza utente front end. Puoi scegliere di utilizzare una soluzione sviluppata custom per le pagine del sito o un CMS headless che si accoppia alla tecnologia per la gestione dell'ecommerce che preferisci. Tra i CMS che puoi utilizzare merita di essere citato sicuramente Hydrogen, la soluzione headless di Shopify; oppure Vue Storefront o Shogun front-end, tutti sistemi che permettono al gestore del negozio online di gestirsi i contenuti in autonomia senza dover ricorrere per ogni modifica al tema di sviluppo. Insomma consiglio fortemente, anzichè ricorrere a sviluppi custom delle pagine, di utilizzare un CMS per il progetto di ecommerce headless, in modo da avere il pieno controllo sulle - necessarie - modifiche e aggiornamenti contenutistici. Per la scalabilità Ogni azienda che inizia a vendere online con il proprio ecommerce ha l'obiettivo di crescere nelle vendite e nel fatturato. Tutti le aziende che partono con un ecommerce potrebbero, nel giro di qualche tempo, aver bisogno di scalare funzioni, potenza, infrastruttura. L'utilizzo di una piattaforma di ecommerce headless prepara il sito della tua azienda a quello che succederà domani, perchè il sistema di interscambio tra front end e backedn gestito via API ti consentirà di estendere i limiti della tua piattaforma attuale, sia a livello di funzionalità che di performance. Con le piattaforme basate su API, non è necessario creare un nuovo sito da zero. È del tutto possibile sostituire le funzioni datate e integrare nuove funzionalità man mano che il tuo sito cresce e ha nuovi bisogni. Per l'esperienza personalizzata Il commercio personalizzato è la chiave per conquistare il cuore dei clienti nella feroce concorrenza dell'eCommerce. Seguire l'approccio headless ti aiuta a personalizzare un'esperienza di acquisto senza interruzioni, dinamica e personalizzata per i tuoi visitatori. Hai il pieno controllo del design della vetrina e della gestione dei contenuti grazie alla flessibilità del front-end, mentre ti godi l'elevata velocità di caricamento e le prestazioni senza interruzioni dal back-end commerciale scelto. Per le possibilità di omnicanalità La multicanalità - o l'omnicanalità - e l'headless ecommerce sono una combinazione perfetta poiché l'approccio senza testa ti consente di offrire un'esperienza di acquisto senza interruzioni indipendentemente dal modo in cui i clienti contattano la tua attività. Un CMS headless può ottimizzare i contenuti per qualsiasi dispositivo connesso tramite IoT (Internet of Things), come smartwatch o acquisti vocali. Ti offre l'opportunità di differenziare l'esperienza tra chi acquista su un totem in un negozio, da mobile o da browser. Oppure di differenziare l'approccio in modo drastico tra i vari canali, pur mantenendo un unico back-end. L'esperienza di relazione con il tuo brand rimane la stessa senza alcuna interruzione dovuta al cambio di canale e i clienti possono godersi i tuoi prodotti nei loro canali di acquisto preferiti. Per le potenzialità di integrazione Quando parti con un ecommerce spesso intraprendi una strada che ti porterà ad ampliarne le funzioni nel tempo, a seconda dell'evoluzione del mercato e dei bisogno dei tuoi clienti e potenziali tali. Quando dovrai aggiungere nuove funzionalità, un sistema costruito sulle integrazioni e sullo scambio di dati via API ti offre infinite opportunità di integrazione con altri software e sistemi, per offrire un'esperienza di acquisto sempre migliore e al passo con i tempi, grazie ad una facilità di go to market delle esperienze utente che un ecommerce monolitico non può avere. Per l'innata velocità Sappiamo quanto importante sia mantenere il codice di un sito pulito, senza troppi fronzoli, con foto non eccessivamente pesanti, con gli script che si caricano dopo la visualizzazione dei contenuti e tutte quelle attenzioni che abbiamo imparato negli anni perché il nostro sito di ecommerce risulti brillante, reattivo, veloce. Negli ecommerce monolitici, però, il carrozzone va tutto insieme: con il front-end, un sacco di funzioni legate al funzionamento del'ecommerce vengono caricate. Non succede così per l'headless ecommerce: i touchpoint del negozio online e il back-end sono separati, quindi, alla fine, solo il front-end deve essere caricato. Questo permette di risparmiare un sacco di tempo e ne trae vantaggio la navigazione dell'utente, come pure l'ottimizzazione del sito per i motori di ricerca.