Quando realizzi un e-commerce devi pensare come se fossi proprio tu il consumatore finale. I clienti desiderano vivere un’esperienza cucita su misura per loro ma, soprattutto, non vogliono perdere tempo. Per capire se il tuo progetto ecommerce funziona ti basta fare un semplice esperimento e cioè simulare un acquisto sulla tua piattaforma. La navigazione è semplice? L’interfaccia è intuitiva? Riesci a trovare subito il prodotto di cui hai bisogno? La grafica è accattivante? Ponendoti queste domande capirai che alcune funzionalità sono essenziali per una navigazione semplice e intuitiva e tra queste rientra sicuramente il motore di ricerca e-commerce. Tutte le principali piattaforme online, da Amazon a Youtube fino a Google, sono dotate di un motore di ricerca dove digitare il contenuto che si sta cercando per accedervi rapidamente. Si stima che la maggior parte dei clienti che atterrano su un e-commerce vanno direttamente alla barra di ricerca, così da poter visionare, analizzare e studiare il prodotto, l’articolo o il servizio che stanno cercando. Nei seguenti paragrafi analizziamo perché il motore di ricerca in uno shop online è così importante e quali sono gli step necessari per ottimizzarne le prestazioni. Cos'è un motore di ricerca e perché è fondamentale per un e-commerce Il motore di ricerca interno di un e-commerce semplifica in modo straordinario la vita di un utente che sta navigando nel sito e che sta cercando un prodotto specifico. Invece di far “rimbalzare” il cliente da una pagina all’altra del sito, col rischio di farlo innervosire e farlo scappare a gambe levate, basta inserire un motore di ricerca, cioè una barra interna dell’e-commerce dove digitare il nome del prodotto o del servizio desiderato. Il cliente così ha già la “pappa pronta” e non deve scandagliare il sito per cercare ciò di cui ha bisogno. Un po’ come succede con Google dove, una volta inserite le parole chiavi per la ricerca, compaiono tutti i risultati pertinenti che interessano il navigatore. Si tratta di una scorciatoia che accompagna il cliente per mano verso il prodotto di suo interesse, così da poter completare facilmente e in breve tempo l’acquisto. Puoi realizzare il tuo e-commerce con Shopify, BigCommerce o qualsiasi altra piattaforma, ma il motore di ricerca è una funzionalità praticamente irrinunciabile se vuoi restare al passo con i tuoi competitor. Ecco, se il tuo e-commerce, sia sviluppato con Shopify sia con BigCommerce, non dispone di una barra di ricerca, devi provvedere subito a questa mancanza. Ci sono ovviamente delle strategie per ottimizzare il motore, che consentono di affinare ancora di più la ricerca e che analizziamo nei successivi paragrafi. Ottimizzare il motore di ricerca interna: le 3 caratteristiche fondamentali Ci sono delle ulteriori migliorie che puoi apportare per ottimizzare la ricerca dei prodotti e rendere ancora più intuitiva e rapida la navigazione dei tuoi clienti. Un motore di ricerca interna di un sito deve avere 3 caratteristiche fondamentali e deve essere: Immediatamente visibile. Non avrebbe senso nascondere il motore di ricerca in qualche anfratto del sito, ma deve essere subito visibile e riconoscibile. La cosa migliore sarebbe posizionarlo in alto, in modo che occupi quasi per intero la larghezza dello schermo. Fai in modo che la barra sia facilmente riconoscibile, dando al navigatore input chiari e specifici; Perfettamente funzionante. Affinché il tuo motore di ricerca abbia un’effettiva utilità, deve rispondere in modo coerente e pertinente alle ricerche dei clienti. Un motore di ricerca per certi versi deve essere “intelligente” e quindi comprendere le richieste degli utenti anche quando ci sono degli errori di digitazione che sono molto frequenti, oppure i sinonimi di varie parole. Prendiamo come esempio borsa, che potrebbe essere scritto erroneamente “brsa”, borso”, “brsa” ecc., oppure plurali e sinonimi come “borse”, “shopper” o “shopper bag”. Il motore di ricerca deve essere in grado di intercettare queste ricerche “imperfette” o alternative riuscendo a intercettare le intenzioni del cliente; Dotato dei filtri di ricerca. Nel tuo motore di ricerca devi inserire un sistema di filtri per permettere all’utente di portare a termine velocemente una ricerca avanzata. La ricerca per categoria è una delle modalità più efficienti per ottimizzare la navigazione del cliente, così come la ricerca per prezzo. Queste opzioni consentono ai consumatori di fare una selezione preliminare molto accurata, così da restringere la ricerca su quei pochi prodotti che meglio rispondono alle loro esigenze e necessità. Paradossalmente meno opzioni ci sono a disposizione e più è facile individuare il prodotto più idoneo alle proprie necessità. I vantaggi della barra di ricerca per ecommerce In parte abbiamo già analizzato alcuni dei principali vantaggi offerti dal motore di ricerca, sia che si tratti di un ecommerce b2b oppure di un ecommerce b2c. Nei seguenti paragrafi snoccioliamo tutti i benefici tangibili di avere una barra di ricerca ottimizzata per l’ecommerce. Una migliore user experience per gli utenti Come già ampiamente spiegato il motore di ricerca è uno strumento utilissimo per i clienti, che vanno a colpo sicuro sul prodotto di cui hanno bisogno risparmiando tempo prezioso. Perché dovrebbero sprecare tempo a sfogliare categorie e sottocategorie, quando potrebbero cercare direttamente in un motore di ricerca ciò che desiderano? Tutto questo processo porta ad un miglioramento del tasso di conversione e, in generale, rende molto più fluida e piacevole l’esperienza del consumatore. Come risultato finale ottieni una maggiore fidelizzazione dei clienti, ma consegui un altro risultato importante: il miglioramento del ranking della tua pagina web. Maggiori vendite Il motore di ricerca è uno straordinario strumento per aumentare le vendite a 360°. Supponiamo che il tuo cliente stia cercando un prodotto che però non è disponibile sulla tua piattaforma. Cosa si può fare? Potresti inserire una funzionalità tipo “avvisami quando il prodotto è disponibile”, ma pochi acquirenti lasceranno la loro email. Inoltre il consumatore moderno vuole subito soddisfare i suoi bisogni, quindi è probabile che vada a cercare altrove ciò che sta cercando. La barra di ricerca invece potrebbe mostrare prodotti correlati a ciò che sta cercando il cliente. Ipotizziamo che il tuo cliente stia cercando una scarpa sportiva della Nike che però è esaurita. In tal caso puoi proporre altre scarpe griffate Adidas, Puma o Diadora che soddisfano comunque i suoi criteri di ricerca. Oppure, se il prodotto è disponibile, puoi proporre tramite il motore articoli correlati. Il tutto finalizzato a soddisfare le esigenze del cliente e offrirgli un’esperienza d’acquisto costruita intorno a lui e alle sue necessità. Più dati per conoscere i tuoi clienti Il motore di ricerca è un validissimo alleato per un’altra funzione importante: conoscere le abitudini e le preferenze dei tuoi clienti. Tramite un’analisi delle ricerche interne infatti puoi conoscere meglio i tuoi clienti e raccogliere dati preziosissimi per le tue strategie future. Puoi capire quali prodotti vanno per la maggiore in un determinato periodo, e quali invece hanno una minore richiesta. In questo modo puoi ottimizzare l’ordine dei tuoi prodotti, evitando così il rischio di eccedenze, di invenduti o di ammanchi. Puoi controllare le parole digitate per la ricerca interna, quali sono le key più ricercate e come interagiscono i tuoi clienti con la piattaforma. I dati raccolti ti aiutano a conoscere le parole chiave più gettonate relative al tuo business e con i dati a disposizione puoi: creare contenuti più pertinenti rispetto al tuo target di riferimento; revisionare le categorie presenti nel tuo shop online se ritieni che possa migliorare la navigazione degli utenti; migliorare il collegamento tra le stesse pagine. Conoscere meglio i tuoi clienti dà una marcia in più al tuo e-commerce, sul quale puoi apportare tutte le migliorie per renderlo perfettamente fruibile per il tuo pubblico di riferimento. Conclusioni La barra di ricerca del sito Shopify oppure del tuo sito BigCommerce funge da filo diretto che collega l’azienda al cliente, mettendolo nelle condizioni di poter fare un acquisto secondo le sue preferenze e le sue attitudini. Se ti stai chiedendo come mettere un motore di ricerca nel proprio sito, sappi che la procedura non è particolarmente complessa ma servono comunque determinate conoscenze e competenze tecniche. Puoi quindi affidarti gli esperti di Shopify, che avranno cura della realizzazione del tuo e-commerce a 360°, compreso ovviamente l'inserimento del motore di ricerca interno. Del resto Shopify è una delle piattaforme più quotate e gettonate per creare un e-commerce moderno e personalizzabile secondo le proprie necessità. Se vuoi ulteriormente approfondire il discorso puoi scaricare gratuitamente la guida disponibile alla fine dell’articolo, che ti spiega in modo semplice e intuitivo come funziona dalla A alla Z Shopify. La guida ti illustra passo dopo passo come aprire il tuo store online, quali sono le impostazioni principali dalle più semplici alle più complesse e quali sono le singole sezioni della home di amministrazione per realizzare un e-commerce con i fiocchi.
Per una qualsiasi attività online è importantissima la fase di lead generation, essa consente ad un ecommerce di dotarsi di una schiera di potenziali clienti, che se adeguatamente alimentati possono acquistare all'interno degli shop online. Ma cos’è la lead generation? Se volessimo definire questo concetto cosa potremmo dire? La parola inglese “Lead” vuol dire contatto e “generation” vuol dire appunto generazione, va da sé che per lead generation si intende l’insieme di attività di marketing preposte a generare nuovi contatti. Ma come fa un’azienda, ed in particolare un ecommerce, a prendere nuovi contatti? Mediante un insieme di azioni come la SEO, il blogging, l’advertising, la pianificazione di una strategia sui social network e tutta la parte di content marketing con relative landing page - ovvero le attività di marketing base. Ok. Ora la domanda potrebbe essere: ma basta fare questo per generare nuovi contatti? Beh no. Queste citate sono quelle attività senza le quali non si arriva molto lontano con un business online, ma è vero anche che devono essere costruite strategicamente, secondo un’idea di funnel marketing molto precisa. Ma non sempre tutte le attività di marketing base sono necessarie per un funnel marketing. A volte quest’ultimo funziona benissimo anche senza il blog per esempio e si riescono a raccogliere nuovi contatti anche con una landing page fatta bene. Insomma, la lead generation è un insieme di strategie e creatività di marketing costruite ad arte per un obiettivo preciso. Per strutturare un funnel marketing efficace è importante conoscere molto bene le buyer persona, ergo studiare attentamente il profilo del target per proporre azioni mirate ed efficaci. Andiamo ora ad approfondire come funzionano le strategie di lead generation nel caso di progetti ecommerce, inoltre analizzeremo come fare pianificarle nel modo migliore possibile. Usare il funnel per fare lead generation per l'ecommerce Prima di tutto è importante soffermarsi sulla definizione della parola inglese “Lead”. Cosa si intende per Lead? I lead rappresentano i clienti potenziali, che potrebbero quindi essere interessati al prodotto o servizio e che dobbiamo convertire in clienti, tramite le strategie di lead nurturing. Fatta questa doverosa premessa che ci sarà utile, nel corso di questo articolo, per meglio comprendere come si struttura una strategia di lead generation per l'ecommerce, andiamo ora ad approfondire i 3 golden point da osservare per generare contatti. Offri ai contatti un lead magnet per attirarli - un contenuto di approfondimento gratuito scaricabile solo previo riempimento di un form contatti; Costruisci delle Call To Action (CTA) parlanti ovvero che invoglino i contatti a compiere un’azione. Sfrutta eventuali landing page per convertire i visitatori anonimi in lead; Questi 3 punti base sono fondamentali per raggiungere almeno il primo obiettivo, ovvero quello di ottenere contatti. Ottenere contatti però non è sufficiente e per trasformarli in clienti è necessario essere costanti. Ad esempio se abbiamo a nostra disposizione i dati del contatto, lasciati spontaneamente, possiamo intraprendere azioni specifiche, come la condivisione di articoli di blog, l’invio di newsletter settimanali o mensili per aggiornarli su nuovi contenuti da leggere, promozioni e offerte. A questi golden point si aggiunge poi, soprattutto se si parla di e-commerce, un servizio molto efficiente di customer care, con live chat e chatbot dedicati sempre disponibili. Come si può vedere sono attività a prima vista banali, ma che hanno un grande riscontro per una strategia di lead generation. Ma una volta acquisito il contatto, quanto è importante la fase di monitoraggio? Qui ci viene in aiuto l’utilizzo di un CRM efficace, come può essere appunto Hubspot CRM. Approfondiamo nel prossimo paragrafo di cosa si tratta. L'importanza della fase di monitoraggio Per un ecommerce è molto importante monitorare attentamente i movimenti dei contatti sul negozio online, è infatti importante dotarsi di un ecommerce CRM, perché ti dà la possibilità di avere una visione completa dei touchpoint dei tuoi clienti attuali. I dati derivanti dalle analisi, sono molto importanti per capire come strutturare una buona strategia di lead generation, sia per avere un'idea dei touchpoint su cui essere presenti, sia per avere chiara la strategia da un punto di vista del contenuto da adottare. L'analisi inoltre è utilissima per capire cosa sta funzionando nella strategia attuale di lead generation e cosa invece c'è da migliorare. Solitamente un report trimestrale ci dà l’idea reale di quanti contatti nuovi abbiamo acquisito e di quanti dormienti abbiamo “svegliato”, grazie per esempio a una landing page o un flusso di re-engagement. Monitorare le conseguenze delle nostre decisioni di marketing, ci aiuta a capire cosa possiamo riproporre e cosa no in futuro nella strategia di acquisizione di contatti per l'ecommerce. Ma quali sono le metriche più importanti che dobbiamo tenere sotto occhio nella fase di monitoraggio per una strategia di lead generation? CPL - Costo Per Lead - quanto si è speso per acquisire ogni lead? Conversion rate - percentuale degli utenti che hanno convertito; Leads per Channel - quali canali di marketing hanno funzionato meglio; Sales Cycle Time - quanto tempo è servito per generare una vendita; CPA - Costo per acquisizione - quanto è costata l’acquisizione di un cliente. Tenendo sott'occhio questi parametri possiamo dedurre se la nostra strategia di lead generation per l'ecommerce funziona o meno. Ma quali possono essere 3 idee vincenti per l’acquisizione di contatti? 9 Idee per fare lead generation per e-commerce Andiamo ora ad approfondire quali sono 9 idee per fare lead generation che ti possono essere utili per generare nuovi contatti. Fai pubblicità mirata Crea preziosi lead magnet Struttura una SEO e Content strategy per rispondere alle domande degli utenti Offri sconti o promozioni in cambio dei dati di contatto Utilizza il principio di scarsità nella tua strategia Aggiungi sempre una scadenza all’offerta Scegli bene le CTA Cerca di essere presente su quanti touchpoint possibili Sfrutta il potere delle recensioni Queste sono 9 idee che possono costituire la base di una buona strategia di lead generation, ma ciò che devi tenere a mente è che è la costanza la vera chiave del successo per un ecommerce. Pertanto per tenersi in contatto con i clienti mensilmente, puoi offrire scontistiche o prodotti in anteprima, condividere contenuti utili per i loro acquisti, avere sempre un controllo degli ordini sul negozio online ed essere sempre a loro disposizione in caso di problemi. Da segnalare inoltre, una volta fatta lead generation, è il fatto che alcune piattaforme, come Shopify o Bigcommerce, mettono a disposizione un app store dove è possibile acquistare applicazioni dedicate alle più svariate finalità. Abbiamo nel corso di questo articolo parlato anche di flussi di re-engagement e lead nurturing e in questo senso Shopify permette ai propri merchant, tramite l'app di Shopify Email, la creazione di email per risvegliare contatti dormienti e la creazione di workflow per automatizzare l'invio delle email. Quello che consigliamo è quello sì di dotarsi della piattaforma ecommerce che permetta di avere la più ampia possibilità di trasformare i contatti in clienti, ma anche quella di dotarsi di un CRM per migliorare tutta la fase di lead generation. Perché la lead generation è importante per un e-commerce Fare lead generation è fondamentale per un ecommerce, così come per qualsiasi altra attività online. Perché? La risposta è semplice, senza nuovi contatti non si avranno a disposizione potenziali clienti. Di conseguenza diventa pressoché impossibile cercare di vendere i propri prodotti online, vista l'iper-competitività che alberga nel mondo degli ecommerce. Per passare successivamente da contatto a cliente, così come nella vita per conquistare una persona, ci vorrà attenzione, pazienza e strategia. Non si passa da contatto a cliente immediatamente. Tutto richiede tempo e programmazione. Bisogna mantenere a mente l’obiettivo e il target con cui parliamo per avere successo nel marketing. Conclusioni Come hai potuto comprendere fare bene lead generation per gli ecommerce conviene, ma è anche necessario avere in mente chiara la strategia da seguire, motivo per cui è fondamentale affidarsi a una piattaforma che possa aiutare nella creazione di un workflow mirato e allo stesso tempo nel monitoraggio dei dati. Se rappresenti un grande ecommerce e avere sotto controllo più parametri per te è importante, sicuramente Hubspot è la piattaforma che fa per le tue esigenze.
WooCommerce è la peggiore scelta quando un'azienda sceglie di mettere in piedi un ecommerce aziendale. Perché? Perché non è un ecommerce ma un plugin per un software che funzionalmente ed architetturalmente non è pensato per diventare un software per cataloghi, listini, account utenti ordini e pagamenti online. Oltre all'enorme falla che apre - come opensource - all'interno del sistema aziendale. E se state pensando che io non parli bene di WooCommerce perché abbiamo scelto di sviluppare i nostri progetti ecommerce su Shopify, Shopify Plus o su BigCommerce... è vero! Perché se pensassi che WooCommerce fosse una soluzione buona per i miei clienti non esiterei a proporlo. Quindi noi sviluppiamo in Shopify o Bigcommerce perché non si può pensare di sviluppare progetti di ampio respiro con WooCommerce. E ci sono dei motivi se non sviluppiamo con un sistema che qualunque programmatore e designer potrebbe utilizzare: Ma andiamo con ordine. Opensource non significa non scegliere un software. Quando si sceglie di sviluppare con WooCommerce il proprio ecommerce si sta facendo una scelta che obbliga a rimanere all'interno di un ecosistema, tanto quanto qualunque altro software. Software che sceglie, ecosistema che ti ritrovi. L'illusione della libertà legata al sistema opensource è fallace: se un domani vuoi cambiare perché ti sei reso conto che dopo i primi 50 ordini al giorno il tuo sistema balla ed è macchinoso da gestire... butti via tutto, ovvero devi rifare il tuo ecommerce con un altro sistema. Come per il passaggio da qualunque software ad un altro, si possono fare delle migrazioni dei contenuti, degli ordini, dei clienti, impostare i redirect per tranquillizzare i motori di ricerca. Ma farlo da WooCommerce a Shopify o da Magento a BigCommerce non cambia: sempre una migrazione dei dati bisogna fare e ricostruire il sito, reimpostando tutto su un nuovo sistema. Siamo vincolati alle scelte dei software che facciamo. Anche con WooCommerce, al pari di qualunque altro. WooCommerce non è un sistema ecommerce Partiamo da una fonte più autorevole di me (quando c'è, bisogna riconoscere i propri limiti), ovvero Gartner, una società per azioni multinazionale che si occupa di consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo della tecnologia dell'informazione con oltre 15.000 clienti nel mondo. Il Gartner Magic Quadrant dell'ecommerce, una ricerca annuale che recensisce tutti i software ecommerce per le aziende e li mette all'interno di una tabella con relativo diagramma, cercando di dare loro un posizionamento e compararli tra di loro. La lista finale, dei migliori, è di 18 software. Beh, tra questi non c'è WooCommerce. Ora, che un sistema tanto usato da smanettoni di tutto il mondo, per la facilità con cui si mette mano a tutto, non sia in una classifica che recensisce i migliori software ecommerce per me dovrebbe già di per se bastare (ripeto: la fonte conta). Ecco laclassifica pubblicata ad Agosto 2023 Shopify, Salesforce, Adobe, SAP e Commercetools sono nel quadrante dei leader per completezza di visione, tallonati da BigCommerce. Come vi dicevo, WooCommerce non è pervenuto. E scendendo nei particolari di cosa è WooCommerce, si capisce anche perché. WooCommerce e la sicurezza (transazioni e dati) Ma, per l'appunto WooCommerce è un plugin del famoso Wordpress, sistema nato per fare blogging, con una struttura leggera e facilmente manipolabile, completamente gratuito nel suo utilizzo, che negli anni è diventato un sistema per costruire siti. E fin qui... per quanto deprecabile in ambito aziendale, si è diffuso grazie ai suoi punti di vantaggio (gratis, facile, completamente aperto a qualunque modifica anche da parte di programmatori non troppo esperti sono sicuramente i cavalli di troia che lo hanno fatto amabilmente entrare in molte aziende). Ma finché parliamo di siti aziendali, progetti di blog e di landing page, vabbeh, chissenefrega della sicurezza e dell'infrastruttura alquanto debole, costruita con una serie di file php che ne disegnano la struttura e un core sul quale imparano a smanettare gli hacker che poi vogliono passare a roba seria. Il problema è quando un sistema che dichiara le vulnerabilità della versione precedente ad ogni release (e ne fa tante) si occupa di muovere soldi ed accettare ordini. No buono... Server senza protocolli destinati alla sicurezza (WooCommerce può essere installato su qualunque server, senza certificati particolari per fare ecommerce), codice aperto e conosciuto anche dai principianti che cominciano a smanettare su php e mysql, falle di sicurezza dichiarate e sbandierate dagli stessi sviluppatori... appunto: no buono per costruire un sistema ecommerce aziendale che vuole scalare e fare business. Scalare? E chi ha detto che sia facile scalare con WooCommerce? WooCommerce e la struttura del database Al suo interno, WooCommerce utilizza la struttura flessibile del database di WordPress, che è un ottimo modo per creare rapidamente situazioni semplici (come comporre una pagina il titolo, il corpo e l'immagine di un post o di una pagina web). Fondamentalmente invece fallisce quando si tratta di qualsiasi tipo di query o manipolazione complicata di accorpamento di dati, come innescare chiamate che richiedono di mettere assieme le informazioni di fatturazione del cliente, con quelle di spedizioni, legate all'ordine e al listino dei prodotti, con le informazioni sui prodotti, il tutto gestito con un click sul compra ora... un delirio per un sistema simile) Il progetto WooCommerce sta affrontando questo problema e si sta muovendo verso una struttura di dati personalizzata che scalerà significativamente meglio. Ma al momento non è neppure comparabile con le altre piattaforme che fanno ecommerce, come quelle citate dalla ricerca di Gartner. WooCommerce e i plugin Un rischio enorme che rimane ancora - intrinsecamente legato al mondo di Wordpress - è il modo in cui gli sviluppatori di terze parti o i componenti aggiuntivi di WooCommerce aggiungono funzioni per gestire cataloghi, clienti e pagamenti: completamente opensource e lontano da ogni validazione a monte (necessaria per garantire armonia del sistema, ma in primis la sicurezza). Tradotto in pratica significa che l'utilizzo di un plug-in scritto male (o di un aggiornamento dello stesso) ha il potenziale per degradare significativamente le prestazioni complessive del sistema... O la sua sicurezza, che è peggio ancora. Il processo per trovare dei plug-in adatti, per aggiungere funzioni al proprio ecommerce adatti, non è qualcosa di standard. Quando acquisti un'app per Shopify, l'installazione passa attraverso lo store ufficiale e deve rispettare dei requisiti, da chiunque venga sviluppata. Un sistema di controllo che garantisce in primis il merchant, offrendogli la possibilità di accedere a sistemi con un minimo di garanzia. Esistono market di WooCommerce ufficiali e non ufficiali e tutti questi siti dove acquistare plugin vendono applicazioni costruite con standard diversi, con diverse politiche di rinnovo, con diverso policy di supporto e diversi costi di abbonamento. Una babele. E succede sovente che più plug-in di WooCommerce, se utilizzati contemporaneamente, possano causare conflitti imprevisti. Quando ciò si verifica, è spesso molto difficile eseguire il debug alla ricerca della causa principale. Ovviamente sono ore lavoro interne o dell'agenzia che supporta l'azienda (che spesso costruisce un modello di business sull'assistenza dei siti in WooCommerce). I plugin non ti danno neppure la garanzia di continuare a funzionare dopo un aggiornamento di WooCommerce. Ma quando questi plugin sono gateway di pagamento o altre funzioni essenziali, legate al business online, che smettano di funzionare no buono. No buono in un sacco di casi insomma. WooCommerce è gratis e fa tutto... ma non è il più amato dagli utenti Ora, nel mare magnum di chi ha un negozio ecommerce, non tutte sono aziende e non tutte hanno un business plan votato a far crescere il business, con necessità di sistemi ed integrazioni da più fonti... insomma, tra i milioni di siti online la #pellegrinanza può essere trovata ovunque. Ma il web è democratico e permette a tutti di realizzare un sito, con due spiccioli e studiando un po'. Un sistema per gestire transazioni online (nota: non lo sto chiamando ecommerce) che si appoggia al più famose sistema per costruire siti, è ovvio che venga utilizzato, sopratutto da chi non si ferma a riflettere sulle considerazioni appena riportate. E nonostante la sua gratuità, nonostante sia facilmente implementabile (ovvero che il suo sviluppo costi poco poco e non richieda grandi conoscenze in ambito programmazione - anzi), quando guardiamo i sistemi ecommerce più amati dagli utilizzatori vince Shopify. Ce lo dice un sito completamente indipendente, G2.com, il più grande e autorevole marketplace di recensioni software a livello mondiale, che ogni anno indirizza più di 60 milioni di persone verso decisioni più informate in merito alla software selection, per i più svariati campi. Anche G2.com costruisce un diagramma per mostrarci i software meglio recensiti e più amati del mondo ecommerce. Ovviamente qui - dove la parola va agli utenti - è presente (grazie alla sua diffusione) anche WooCommerce. E questa è la situazione per gli utenti SMALL BUSINESS, ovvero per le piccole aziende che non hanno ancora scalato il business online, dove WooCommerce continua ad essere abbondantemente diffuso, nonostante abbia perso da tempo il ruolo di leader e stia subendo - ogni giorno di più - una progressiva erosione da parte del software Saas, non solo Shopify, leader indiscusso, ma anche nei confronti di Shopify Plus (ricordo: anche le piccole aziende potrebbero puntare a grandi progetti) e BigCommerce. Quando ci spostiamo nelle MEDIE AZIENDE, dove il volume di fatturato online comincia ad essere significativo, la posizione di WooCommerce diventa più eterea, come si vede dall'immagine seguente, lasciando spazio anche a Saleforce Cloud e sprofondando verso il basso, Nel mercato delle aziende ENTERPRISE WooCommerce, pace all'anima sua, perde ulteriori posizioni e sarà interessante capire, da un lato, quale scelta sia quella di WooCommerce in ambito enterprise, dall'altro, per quanto ancora riuscirà a resistere in uno scenario di know-how e competenze che diventa sempre più maturo. Conclusione Lo so che sembro antipatico, sopratutto se tu che stai leggendo sei un'agenzia, un consulente o uno sviluppatore che lavora vendendo WooCommerce o marginalizzando sulla sua gestione nel tempo. E anche se sei un'azienda che lo sta usando e non ha trovato finora grossi problemi (è solo questione di tempo, fidatevi, specialmente se cominciate a vendere tanto). O potrei sembrarti dissonante, sopratutto se ha dei fornitori, agenzie o consulenti che ti trapano le orecchie con WooCommerce, perché sono legati a questo mondo dello smanettamento, della messa in produzione di sistemi Frankenstein, del software traballante che fa continui compromessi con prestazione, sicurezza e scalabilità. Io la scelta verso sistemi SaaS ed API first, che scalano prestazioni e potenza sulle reali necessità di business l'ho fatta da più di 5 anni. Era facile utilizzare opensource, php e sistemi da hostare su server, era facile fare upselling con manutenzioni e bugfixing, era facile avere clienti a cui cascava il server il sabato mattina e far pagare l'intervento come urgente e fuori orario di lavoro. Ma quanto viviamo meglio ora noi e i nostri clienti? UN SACCO!
Perché si parla tanto di realizzare progetti di headless ecommerce? Che vantaggi porta alle aziende e ai brand che scelgono questa strada? Proviamo a capirlo in questo post del blog, partendo prima da una piccola rinfrescata sul cos'è un headless ecommerce. Introduzione Cos'è un headless ecommerce si fa presto a spiegarlo: è un sistema ecommerce in cui il software che gestisce il carrello, l'acquisto, gli utenti, gli indirizzi, le spedizioni e tutte le funzioni che stanno alla base di un sistema per vendere online è diviso, separato, nettamente distinto dal software che gestisce le pagine, i contenuti, la disposizione degli elementi... insomma tutta la parte di front-end. Il back-end e il front end sono tecnicamente disaccoppiati. I due software (il CMS, che gestisce pagine e contenuti, e quello di ecommerce, deputato alla gestione delle funzioni per la vendita online) si scambiano informazioni grazie al sistema di API. Le API (Application Program Interface) contengono funzioni, procedure, variabili e strutture dati e sono quelle, per esempio, che utilizziamo per sviluppare connettori tra sistemi, quelli che permettono di passare l'inventario dal programma gestionale all'ecommerce, di fornire la funzione aggiungi al carrello ad un pulsante e molto, molto altro ancora. Perché si dovrebbe procedere alla realizzazione di questo tipo di progetto anziché uno tradizionale? Per una serie di vantaggi intrinsechi. Vediamo quindi perché un'azienda o un brand dovrebbe scegliere la strada dell'ecommerce headless. Per le potenzialità di personalizzazione Una piattaforma di ecommerce headless mantiene una separazione totale tra il front-end e back-end (sono proprio due livelli separati): questo ti permette infinite possibilità di personalizzazione per progettare il tuo negozio online, non dovendo più dipendere dalle logiche della piattaforma che gestisce le funzioni ecommerce per l'esperienza utente front end. Puoi scegliere di utilizzare una soluzione sviluppata custom per le pagine del sito o un CMS headless che si accoppia alla tecnologia per la gestione dell'ecommerce che preferisci. Tra i CMS che puoi utilizzare merita di essere citato sicuramente Hydrogen, la soluzione headless di Shopify; oppure Vue Storefront o Shogun front-end, tutti sistemi che permettono al gestore del negozio online di gestirsi i contenuti in autonomia senza dover ricorrere per ogni modifica al tema di sviluppo. Insomma consiglio fortemente, anzichè ricorrere a sviluppi custom delle pagine, di utilizzare un CMS per il progetto di ecommerce headless, in modo da avere il pieno controllo sulle - necessarie - modifiche e aggiornamenti contenutistici. Per la scalabilità Ogni azienda che inizia a vendere online con il proprio ecommerce ha l'obiettivo di crescere nelle vendite e nel fatturato. Tutti le aziende che partono con un ecommerce potrebbero, nel giro di qualche tempo, aver bisogno di scalare funzioni, potenza, infrastruttura. L'utilizzo di una piattaforma di ecommerce headless prepara il sito della tua azienda a quello che succederà domani, perchè il sistema di interscambio tra front end e backedn gestito via API ti consentirà di estendere i limiti della tua piattaforma attuale, sia a livello di funzionalità che di performance. Con le piattaforme basate su API, non è necessario creare un nuovo sito da zero. È del tutto possibile sostituire le funzioni datate e integrare nuove funzionalità man mano che il tuo sito cresce e ha nuovi bisogni. Per l'esperienza personalizzata Il commercio personalizzato è la chiave per conquistare il cuore dei clienti nella feroce concorrenza dell'eCommerce. Seguire l'approccio headless ti aiuta a personalizzare un'esperienza di acquisto senza interruzioni, dinamica e personalizzata per i tuoi visitatori. Hai il pieno controllo del design della vetrina e della gestione dei contenuti grazie alla flessibilità del front-end, mentre ti godi l'elevata velocità di caricamento e le prestazioni senza interruzioni dal back-end commerciale scelto. Per le possibilità di omnicanalità La multicanalità - o l'omnicanalità - e l'headless ecommerce sono una combinazione perfetta poiché l'approccio senza testa ti consente di offrire un'esperienza di acquisto senza interruzioni indipendentemente dal modo in cui i clienti contattano la tua attività. Un CMS headless può ottimizzare i contenuti per qualsiasi dispositivo connesso tramite IoT (Internet of Things), come smartwatch o acquisti vocali. Ti offre l'opportunità di differenziare l'esperienza tra chi acquista su un totem in un negozio, da mobile o da browser. Oppure di differenziare l'approccio in modo drastico tra i vari canali, pur mantenendo un unico back-end. L'esperienza di relazione con il tuo brand rimane la stessa senza alcuna interruzione dovuta al cambio di canale e i clienti possono godersi i tuoi prodotti nei loro canali di acquisto preferiti. Per le potenzialità di integrazione Quando parti con un ecommerce spesso intraprendi una strada che ti porterà ad ampliarne le funzioni nel tempo, a seconda dell'evoluzione del mercato e dei bisogno dei tuoi clienti e potenziali tali. Quando dovrai aggiungere nuove funzionalità, un sistema costruito sulle integrazioni e sullo scambio di dati via API ti offre infinite opportunità di integrazione con altri software e sistemi, per offrire un'esperienza di acquisto sempre migliore e al passo con i tempi, grazie ad una facilità di go to market delle esperienze utente che un ecommerce monolitico non può avere. Per l'innata velocità Sappiamo quanto importante sia mantenere il codice di un sito pulito, senza troppi fronzoli, con foto non eccessivamente pesanti, con gli script che si caricano dopo la visualizzazione dei contenuti e tutte quelle attenzioni che abbiamo imparato negli anni perché il nostro sito di ecommerce risulti brillante, reattivo, veloce. Negli ecommerce monolitici, però, il carrozzone va tutto insieme: con il front-end, un sacco di funzioni legate al funzionamento del'ecommerce vengono caricate. Non succede così per l'headless ecommerce: i touchpoint del negozio online e il back-end sono separati, quindi, alla fine, solo il front-end deve essere caricato. Questo permette di risparmiare un sacco di tempo e ne trae vantaggio la navigazione dell'utente, come pure l'ottimizzazione del sito per i motori di ricerca.
Vuoi dare un nuovo slancio al tuo sito, far crescere il tuo e-commerce, migliorarne le prestazioni e immetterti su altri canali? A tutte queste domande c’è una sola risposta: BigCommerce. La soluzione perfetta non solo per grandi aziende già avviate, ma soprattutto per brand giovani ma con una gran voglia di crescere in fretta. Il funzionamento della piattaforma è piuttosto semplice e intuitivo, anche se lo sviluppo del sito non é proprio accessibile sia per chi è alle prime armi o per chi ha solo una certa dimestichezza con la creazione di siti. Ci vuole un po’ di capacità di sviluppo front end per avere un buon risultato finale, sopratutto se sei un’azienda che mira a presentarsi al mercato in maniera efficiente ed efficace. Le recensioni su BigCommerce online sono tutte lusinghiere ed elogiano la piattaforma come un valido alleato per aumentare il fatturato e acquisire nuovi clienti. BigCommerce: come funziona? Se hai intenzione di lanciare un progetto BigCommerce, allora devi sapere innanzitutto cos’è e come funziona. Si tratta di un servizio Saas (software as a service) che consente di realizzare e-commerce estremamente personalizzabili e adattabili in base alle varie esigenze. Cosa puoi realizzare con BigCommerce? Quello che vuoi! Hai la possibilità di far sviluppare siti con BigCommerce b2b e b2c a seconda delle tue necessità, fornendo un’esperienza personalizzata per ognuno dei tuoi clienti. Se vuoi provare a cimentarti nella creazione di un sito, BigCommerce ti permette di provare anche il “fai da te”… potrebbe essere una esperienza interessante. Anche se un avvertimento è d'obbligo: è una piattaforma strutturata, robusta e complessa, che per uno sviluppo completo e degno di un'azienda o un. brand ha bisogno di gente che sa sviluppare e mettere mano al codice... Per iniziare devi andare sulla home page di BigCommerce, dove già puoi scegliere la tipologia di progetto aziendale che preferisci, come un sito aziendale, un sito web o un e-commerce. A tua disposizione ci sono demo e prove gratuite che ti consentono di individuare il progetto che meglio si adatta alle tue necessità, così da realizzare un prodotto cucito su misura addosso a te. Bastano un’email e pochi passaggi per aprire un e-commerce. Ti stai affacciando da poco nel mondo degli e-commerce e preferisci iniziare con una soluzione semplice, pensata però per l’ottimizzazione SEO e per una gestione fluida dello shop online? Allora puoi optare per la soluzione base. Hai invece già alti volumi di traffico e punti ad una soluzione più professionale che ti garantisca la massima personalizzazione della gestione dello shop online? Allora meglio virare sulla soluzione premium. Il range di prezzi di BigCommerce è molto ampio, quindi puoi spendere come e quanto vuoi in base al tuo budget e agli obiettivi prefissati. Per chi è indicato BigCommerce? Probabilmente ti stai chiedendo se BigCommerce è la scelta adatta per il tuo progetto ecommerce. Sappi che, qualunque sia il progetto che hai in mente, BigCommerce è la soluzione molto buona e flessibile Oggi sono tanti i piccoli e grandi e-commerce che faticano ad emergere in un mercato sempre più saturo e competitivo. Ebbene BigCommerce si rivolge sua alle piccole e medie imprese che vogliono crescere ed espandere il loro business che alle aziende con necessità enterprise per sviluppare progetti altamente personalizzati. Decisamente è il partner ideale anche per le grandi aziende grazie alle ricche funzionalità che permettono di personalizzare ogni piattaforma. Anche se questo non deve scoraggiare le piccole aziende che vogliono provarlo. Il multilistino della versione enterprise, il fatto di non essere legato ad un sistema di pagamento in particolare, il limite delle 400 chiamate API al secondo... sono decisamente punti a suo favore che potrebbero farlo preferire ad altre piattaforme SaaS. Ma sfatiamo un mito: il suo concorrente non è Shopify, il competitor - per mercato a cui si rivolge e complessità/completezza di sistema, è decisamente Magento. Se il vostro progetto non ha particolari logiche legate al B2B, non ha prodotti che necessitano di complessità degne di nota e volete un software che faccia il suo lavoro di e-commerce e vi permetta di crescere velocemente forse dovreste pensare a Shopify. Perché scegliere un partner BigCommerce? I principali vantaggi Cosa può fare per te un partner BigCommerce per sviluppare il tuo progetto? Quali sono i principali vantaggi? Questo è probabilmente la parte più interessante, ma anche più dinamica e divertente. La piattaforma ti consente di perseguire una serie di obiettivi fondamentali per dare quella marcia in più che stai cercando per il tuo e-commerce. Analizziamo i principali benefici. E-commerce b2b o b2c? In entrambi i casi il partner ideale è BigCommerce Indipendentemente che tu debba creare un e-commerce b2b o b2b, BigCommerce è la scelta ideale. In un mercato b2c, quindi destinato ai consumatori finali, sembra tutto più facile. Il funnel di vendita è diretto e se sfrutti bene l’onda emotiva puoi trascinare più semplicemente gli utenti all’acquisto. Nel mercato b2b, cioè quando devi vendere ad un’azienda, diventa tutto più serio e complicato. Le aziende non acquistano sull’onda dell’emotività, ma devono ponderare una serie di aspetti. Proprio per questo motivo BigCommerce ti mette a disposizione diversi strumenti di marketing pensati proprio per il b2b. Inoltre puoi avere una versione del sito b2c e una b2b con BigCommerce. In sostanza puoi vendere ai clienti finali e all’ingrosso dalla stessa piattaforma di vendita, snellendo notevolmente i tempi e tagliando i costi, il tutto a beneficio della produttività aziendale. L’approccio multicanale di BigCommerce con i marketplace Oggi un sito, per avere successo, deve essere multicanale. Questo significa che deve sfruttare tutti i canali a disposizione poiché la concorrenza è spietata. Innanzitutto è un’ottima idea offrire vendite integrate sui marketplace, come Amazon, Ebay, Facebook o Pinterest. Sempre nell’ottica della multicanalità, devi inserirti in una rete diversificata comprensiva di siti Internet, social, portali e appunto marketplace. Tutto questo puoi farlo con BigCommerce, piattaforma che fa delle soluzioni multicanali uno dei suoi fiori all’occhiello. In un unico posto puoi elaborare tutte le vendite online, indipendentemente che siano create sul sito, sui social o su qualche marketplace esterno. Massima libertà per espandere il tuo mercato! Analisi del tuo business in tempo reale Analytics è uno dei migliori alleati per comprendere come sta andando il tuo traffico ed è perfettamente integrato con BigCommerce. Sulla piattaforma hai a disposizione una dashboard, che ti fornisce indicazioni chiare sull’andamento del traffico. Analizzando i vari report puoi capire quali prodotti tirano di più, quali invece di meno e ancora come stanno andando le tue campagne di marketing e quanti sono i carrelli abbandonati. Uno strumento preziosissimo che ti suggerisce come investire le risorse a tua disposizione e che ti fornisce utili indicazioni sulle future strategie da adottare per migliorare il merchandising, studiare le tendenze del momento e far crescere la tua brand awareness. Ottimizzazione SEO Il lato SEO è uno degli aspetti fondamentali per un e-commerce, che molti merchant ignorano. Magari hai prodotti di ottima qualità a prezzi competitivi, un blog curato, un’interfaccia grafica pulita e un design esteticamente accattivante. Perché allora il sito non funziona? Evidentemente perché non hai lavorato abbastanza in chiave SEO. BigCommerce invece, come principale obiettivo, si pone quello di soddisfare tutti i principali obiettivi in chiave SEO. Come? Innanzitutto mettendoti a disposizione gli url SEO-friendly per prodotti, categorie e altre pagine. Poi riserva una grande attenzione ai microdati. Puoi infatti implementare i rich snippet nelle varie pagine dei prodotti, così da migliorare gli snippet per far comparire la tua offerta completa di recensioni e prezzi nella SERP. A tutto questo si aggiungono poi tanti altri strumenti utilissimi e gratuiti di email marketing, Google Shopping, app per confrontare i prodotti e tanto altro ancora. Design responsive e velocità di caricamento della pagina Ci sono poi due altri elementi che impattano in maniera significativa sulla fruibilità del sito: il design e la velocità di caricamento della pagina. La maggior parte degli utenti oggi naviga sullo smartphone, quindi il sito deve essere responsive, cioè adattarsi perfettamente sia ai desktop che ai dispositivi mobile. BigCommerce ti offre una serie di temi, gratuiti e premium, completamente responsive e personalizzabili. Il back end è facile e intuitivo, quindi ideale sia per chi si avvicina alla programmazione di e-commerce per le prime volte sia per chi vuole migliorarlo. La grafica da sola non basta, un sito deve essere anche veloce e scattante per risultare facilmente fruibile. Il tempo medio di caricamento delle pagine non deve superare i 3 secondi. Questo è il limite massimo della pazienza degli utenti che, dopo questo lasso di tempo, senza pensarci due volte chiudono il tuo sito e cercano altrove ciò di cui hanno bisogno. Perché regalare così clienti ai tuoi competitor? BigCommerce ti offre una serie di funzionalità per velocizzare il caricamento della pagina e migliorare i ranking di ricerca. Non sottovalutare i danni che può crearti un sito lento, ma assicurati che tutte le pagine, dalle schede prodotto alla landing page, siano scattanti e veloci. Altri vantaggi per gli e-commerce: metodi di pagamento alternativi e ottimizzazione delle spedizioni Se gestisci un e-commerce, devi considerare una serie di piccoli dettagli che però fanno la differenza. Un altro aspetto che generalmente viene ignorato è la modalità di pagamento. Se offri pochi sistemi di pagamento, il cliente potrebbe non trovare quello che preferisce. In questi casi c’è il rischio che rinunci all’acquisto e quindi sale il tasso di abbandono. Con BigCommerce puoi invece usare una serie di metodi di pagamento innovativi e alternativi, come Amazon Pay e Apple Pay, senza che ti venga addebitato alcun costo di transazione. In questo modo per gli stessi clienti diventa molto più semplice e rapido completare l’acquisto comodamente, tanto da pc quanto da smartphone. Anche le operazioni di spedizione sono “dettagli” che fanno la differenza. BigCommerce le rende molto più veloci ed efficienti e inoltre ti dà la possibilità di monitorare in tempo reale lo stato delle transazioni. Considerazioni finali BigCommerce in Italia è una delle piattaforme più apprezzate per la facilità di utilizzo e per il gran numero di funzionalità che offre per creare un sito su misura delle proprie esigenze. Puoi creare un sito “ex novo” oppure trasferire quello che hai direttamente su BigCommerce tramite un processo di migrazione piuttosto rapido. A tua disposizione c’è uno staff professionale pronto a supportarti per ogni esigenza. Se sei in cerca di ispirazione puoi scaricare il nostro ebook gratuito a fondo pagina, che ti spiega come realizzare una pagina perfetta per presentare i prodotti e i servizi sul tuo sito web, affinché i visitatori capiscono subito chi sei e di cosa parli, spingendoli così a chiedere maggiori informazioni.
Il migliore software ecommerce è quello che fa per te. Capire però qual è, sopratutto se è la prima volta che ti approcci ad un progetto web per vendere online non è semplice. Oggi sono qui per questo. Introduzione Se pensi che mettere in piedi un sito per vender online sia un passatempo, lascia perdere questo articolo. Se credi che sia un'attività sbrigativa sulla quale impiegare qualche giorno, lascia perdere questo articolo. Se non hai voglia di leggere un lungo articolo con tante parole e nessuna immagine, lascia perdere questo articolo. La premessa è: realizzare un sito di ecommerce necessita un alto grado di consapevolezza, anche quando si va da un'azienda che sviluppa questi progetti (come la nostra) e demandate ogni cosa. Se mancano la conoscenza, l'abc, le nozioni base... il progetto non può funzionare. Quindi prima di venire da noi (o da qualche nostro competitor) dovresti studiare. e più studierete più facile sarà capire che il progetto ecommerce è una cosa cazzutamente seria. E ci si deve applicare. Con questo post del blog proverò a darvi alcuni parametri, concetti ed indicazioni per poter orientarvi nella scelta della piattaforma ecommerce per realizzare il vostro sito per vendere online. E no, non è un elenco di software e di comparazioni, ma di pensieri da elaborare per poi mettersi alla ricerca del software adatto per il proprio progetto. Partire con un'attività di e-commerce ex novo è più che difficile che pubblicare schede dei tuoi prodotto sul web. È molto più complicato di quanto immagini. Potremmo dire che realizzare e gestire un spuntito di ecommerce ha stessa di difficoltà della gestire di una catena di negozi o un impianto di produzione: devi adottare lo stesso livello di pensiero strategico e pianificazione anche nella costruzione e nella gestione della tua attività di ecommerce. E se ne hai avuto uno finora messo in piedi alla bella e buona e al quale non hai mai dedicato troppe energie, potresti riconsiderare il tutto, soprattutto se non ti sta generando business. Se capisci questo punto fondamentale, che un'attività ecommerce è qualcosa di difficile e che necessità di know-how, risorse, capacità e tempo, puoi pensare di sfruttare l'ambiente digitale per realizzare un sito per la vendita online per avere un sistema in cui puoi automatizzare e semplificare molte delle attività che avrebbero richiesto l'intervento umano. L'importanza del software scelto Molti sono gli elementi che concorrono al successo del tuo negozio online, ma partiamo dal punto base: il software che scegli per costruirlo determina cosa e come lo gestirai. Poi dovrai metterci energie, tempo, marketing, strategie ecc... ma il software detta le condizioni del tuo progetto. Quando si tratta di selezionare il software con il quale costruire il tuo progetto devi ricordare che il tuo sito di eCommerce gestirà le seguenti 4 cose: Crescita del progetto ecommerce: quanto velocemente la tua azienda è in grado di crescere? Quanto il software che ha scelto potrà accompagnarti in questa crescita? Quanto la frenerà? Ti costringerà a ripensare ad una migrazione in tempi brevi con il grandissimo dispendio di energie che comporta? Costi di gestione dell'infrastruttura e del software: include il costo di creazione della piattaforma di eCommerce e i costi di sviluppo e manutenzione in corso. Quindi, non parliamo solo di quanto costa realizzare l'ecommerce (un costo una tantum per avere un progetto chiavi in mano, magari) ma dei costi che dovresti gestire ogni anno: quanto potrai spendere per mantenere il tuo negozio e tenerlo aggiornato? Quanto tempo potrai dedicarci? Coinvolgimento dei clienti: questo punto ha a che fare sul come puoi controllare il modo in cui i tuoi clienti interagiscono con la tua attività. Che possibilità di interazione con il ricco e variegato mondo del marketing ha il software scelto? Quanto costano le integrazioni con i vari sistemi? Quanto integrabile è con il resto del mondo? Quanti servizi aggiuntivi dovrai acquistare perché non compresi tra gli strumenti della piattaforma? Obiettivi del progetto di business: la giusta piattaforma di ecommerce ti consentirà di fornire il servizio che ti sei prefissato di ottenere. È importante un accenno al fatto che molte manager ed imprenditori, quando si approcciano ad un progetto online, tendono a concentrarsi su questioni di primo impatto, come la grafica del sito, gli elementi di design, l'interazione con il brand, la user experience e i contenuti. Ma i veri problemi di un ecommerce si trovano sotto al cofano, non si vedono; le cause dell'insuccesso di un progetto di vendita online possono trovarsi nei processi aziendali, nel mancato coinvolgimento dei clienti e nella scarsa generazione di potenziali clienti. E, ovviamente, nella scelta di un software ecommerce che non è in grado di seguirti in modo armonico nell'idea di business e crescita del progetto che hai in mente. La necessità di dotarsi di una piattaforma ecommerce Una cosa ovvia, se non banale: se non hai una piattaforma di eCommerce, è impossibile per te competere online, perché per vendere hai bisogno di un software che ti permetta di gestire pagine prodotti, account dei clienti, scontistiche, carrelli, pagamenti ecc... insomma tutti gli elementi che sicuramente conosci dei vari ecommerce e che vengono controllati dal software che utilizzi. La piattaforma di ecommerce scelta diventa la spina dorsale di un'azienda che vendita al dettaglio online, sia che si tratti di un'azienda B2B o B2C. L'adozione, all'inizio del progetto, della giusta piattaforma, può aiutarti a semplificare il modo in cui la tua azienda interagisce con i tuoi clienti e con il mondo digitale che la circonda Le piattaforme di eCommerce sono essenzialmente applicazioni software che consentono alle aziende di eseguire funzioni complesse sia nel front-end che nel back-end. Ciò include gestione dei clienti, gestione dell'inventario, web design, gestione del magazzino, incassi. Qualche decina di anni fa i primi a muove i passi nel mondo dell'ecommerce non avevano soluzioni già pronte, infatti non esistevano software specializzati nella vendita online e le aziende dovevano creare la propria piattaforma internamente con un proprio team IT. Questo è un lavoro molto laborioso e parecchio costoso. Queste soluzioni autocostruite erano generalmente non scalabili, difficili da gestire e non erano in grado di integrarsi con altre soluzioni software utilizzate dall'azienda. Piccoli mondi a se stanti che generavano molto lavoro anche per la loro stessa gestione. Costose nel mantenimento, nell'infrastruttura e per sviluppare nuove idee. Oggi il metodo costruisci da te è utilizzato da una piccola minoranza di aziende, ovvero da quelle che hanno necessità molto particolari, che sfuggono dalle logiche degli ecommerce standard: oggi abbiamo una gamma di soluzioni specializzate che vanno dalle piattaforme open source gratuite, che si possono personalizzare a piacimento grazie all'intervento di uno sviluppatore, alle soluzioni software proprietarie, che possono essere personalizzate solo grazie ad un team di sviluppatori certificato dal vendor, per arrivare alle piattaforme come Amazon o Ebay in cui ti registri per vendere i tuoi prodotti - nonostante non sia il tuo ecommerce, i così detti marketplace - o piattaforme già pronte all'uso, con logiche SaaS, ospitate nel cloud che necessitano di un abbonamento per essere utilizzate. Come scegliere la migliore piattaforma ecommerce (per te)? Scegliere il software per costruire il proprio ecommerce in base alla popolarità del momento, non è il modo migliore per scegliere la piattaforma con la quale realizzare il proprio progetto. La verità è che la migliore piattaforma di ecommerce è quella che fornisce gli strumenti e le metodologie per arrivare ai risultati e agli obiettivi che ti sei prefisso con la tua attività online. Questi obiettivi possono essere cose semplici come un aumento delle vendite, il miglioramento del coinvolgimento dei clienti per lavorare sull'upselling o la penetrazione un nuovo mercato. Oppure potrebbero essere obiettivi complessi quando sono coinvolti molti stakeholder che hanno compiti differenti e contrastanti (il marketing, il servizio vendite, il commerciale dell'azienda...). In questi casi è necessaria una forte leadership per portare tutti sulla stessa barca perché senza una visione chiara e una rotta prestabilita da perseguire il tuo progetto di eCommerce difficilmente rimarrà a galla. La miglior piattaforma di ecommerce, quindi, non esiste... tanto che nel titolo del paragrafo ho aggiunto per te. Si parla quindi della giusta piattaforma di eCommerce dovrebbe adattarsi bene alle attuali esigenze. Ma il giusto software per la vendita online dovrebbe anche essere in linea con le competenze tecniche del tuo team. Ad esempio, se selezioni una piattaforma di ecommerce che è estremamente popolare ma richiede un grosso know how ingegneristico e di sviluppo per essere personalizzata anche in maniera semplice, questo non andrà bene con un team che ha una bassa competenza tecnica. In questo caso, dovrai formare in un team tecnico che ti assista verso il tuo obiettivo finale (o prendere decisioni diverse a livello di progetto). Un altro fattore che può contribuire in maniera importante alla scelta della piattaforma è il panorama competitivo della tua azienda. Se competi in un settore frenetico, dove sei destinato a incontrare una miriade di interruzioni tecnologiche, allora avrai bisogno di una piattaforma in grado di muoversi e adattarsi alla stessa velocità della tua attività. Tipologie di piattaforme e-commerce Ci sono diversi approcci che si possono adottare nella realizzazione del software ecommerce. Fondamentalmente le casistiche si riducono a queste. 1. Software sviluppato custom (software autocostruito ) Sebbene questo sia più un metodo che un tipo di piattaforma di eCommerce, richiede avere assunto qualcuno internamente o ingaggiato esternamente, per svilupparlo. Come accennato in precedenza, questo è meno comune al giorno d'oggi: era una via obbligata quando non esisteva soluzioni software per fare un ecommerce, e richiede un team tecnico di assoluto livello. Sviluppare le funzioni core di un ecommerce non è semplice e i rischi di ingegnierizzarlo nel modo incorretto o poco scalabile sono dieto l'angolo. Ma se la tua attività richiede logiche particolarmente complesse o fuori standard diventa una soluzione obbligata. 2. Piattaforme software tradizionali Con questo tipo di soluzioni,paghi in anticipo un canone, la licenza d'uso del software, che dovrai poi rinnovare annualmente. Si scarica il software e si installa su un server e poi il tuo team IT (o un team di sviluppatori esterno) si dedica alla costruzione e alla personalizzazione della piattaforma, per poi installarla in locale o nel cloud. Esempi di piattaforme di questo genere possono essere includono Kentico, Hybris, Oracle Commerce e IBM Digital Commerce. 3. Piattaforme open source Questi software sono simili alle piattaforme tradizionali, in cui seguono la stessa procedura di sviluppo. La differenza principale è che non devi sostenere un costo iniziale per l'acquisto di una licenza, essendo per l'appunto open source. Tuttavia devi pagare per lo sviluppo iniziale, l'implementazione, lo sviluppo continuo, gli aggiornamenti e la migrazione. Attenzione: il fatto di non pagare una licenza software significa dipendere completamente da chi fa lo sviluppo per risolvere problematiche legate al software, non essendoci un'azienda che paghi per ricevere questo tipo di servizio. Esempio di piattaforme ecommerce open source sono Magento o Prestashop. 4. Piattaforme cloud Le piattaforme cloud la summa di soluzioni diverse, che arrivano ad essere cloud dopo una evoluzione storica. Alcune piattaforme tradizionali e open source si sono imbullonate con un sistema di hosting e ora si chiamano piattaforme cloud. Gli esempi includono Magento Enterprise Cloud, Demandware, Salesforce Commerce cloud e Volusion. 5. Piattaforme SaaS Le piattaforme di eCommerce fornite come SaaS sono generalmente basate su un'unica base di codice, un unico software condiviso da tutti i merchant. Tutti coloro che utilizzano una piattaforma SaaS di ecommerce utilizzano la stessa tecnologia a un canone mensile fisso, che copre l'uso del server, la manutenzione, la sicurezza e gli aggiornamenti. Per iniziare con una piattaforma SaaS non si richiede una grande competenza tecnica (anche se sviluppare soluzioni custom prevede invece l'intervento di sviluppatori di esperienza). Gli esempi, in questo caso, sono BigCommerce e, naturalmente, Shopify - o la sua versione enterprise, Shopify plus). Avviso: SaaS e Cloud sono cose diverse. C'è un misunderstanding attorno alle parole SaaS e Cloud, che spesso - troppo spesso - vengono fraintese e sovrapposte, quando si parla di software ecommerce. L'errore è quella di supporre che piattaforma ospitata nel cloud sia un prodotto SaaS. Sbagliato. Molte piattaforme ospitate nel cloud sono solo piattaforme legacy ospitate su una piattaforma cloud che richiede comunque la manutenzione e l'installazione di aggiornamenti, simili alle piattaforme tradizionali e open source. In fondo, se ci pensate, se prendete Prestashop o Woocommerce e lo installate su un server cloud non avete un SaaS. Un software ospitato in cloud (o installato dallo sviluppatore in cloud) necessita - permette -di passare attraverso il setup, lo sviluppo e la personalizzazione come si farebbe con le piattaforme tradizionali e open source, tranne che, anziché essere installate su un serve proprietario o condiviso, vengono installate e configurate in una istanza di un service cloud Per quanto riguarda le piattaforme SaaS, non è necessario installare alcunché, non ci sono lavori di sistematica e non ci sono servizi né di hosting basato su cloud né server fisici. Si paga solo un abbonamento mensile per accedere all'applicazione software già sviluppata tramite un web browser. Tutto viene mantenuto dall'abbonamento che si paga per la soluzione SaaS. I costi di gestione di un ecommerce Il costo di un progetto ecommerce non è solo quello che si spende per creare la piattaforma, ma la somma di diverse voci che concorrono a farlo diventare più o meno alto, a seconda delle soluzioni scelte. Non sto dicendo che bisogna scegliere il software e la soluzione con i costi minori, che ma differenze di scelte - dettate dal progetto di business che si persegue - fanno si che si debbano tenere in conto differenti tipologie e dimensioni di spese. Vediamo le principali voci di costo per la gestione di un progetto ecommerce, quelli che devi affrontare post messa in linea. 1. Costi di manutenzione di un ecommerce Se decidi di scegliere una piattaforma tradizionale/open source, devi poi occuparti della manutenzione del sistema, in modo che il tuo sito di ecommerce sia sempre funzionante e soddisfi i requisiti per permettere ai visitatori di godere di un'esperienza di acquisto armonica e senza problemi. A seconda delle dimensioni e della complessità del tuo sito di eCommerce, questi costi di manutenzione potrebbero variare, fino a dover richiedere l'assunzione di persone dedicate alla manutenzione internamente (quando i costi dell'agenzia dovessero risultare troppo impattanti). Con le piattaforme SaaS, invece, la manutenzione rientra nel canone mensile fisso. 2. Costi di aggiornamento Le piattaforme open source, in particolare, richiedono il download e l'installazione di aggiornamenti continuo, ogni volta che vengono rilasciati. Se non installi questi aggiornamenti in tempo, la tua piattaforma è a rischio per hacker e attacchi informatici, visto che ogni nuovo aggiornamento dichiara le vulnerabilità e i problemi che va a risolvere, L'installazione di questi aggiornamenti richiede un certo livello di conoscenza tecnica, quindi, ancora una volta, dovrai assumere un aiuto esterno. Anche il processo non è semplice: a meno che tu non voglia applicare un aggiornamento direttamente sul sito che sta lavorando, rischiando di far saltare tutto. In questi casi la soluzione migliore è utilizzare un ambiente di staging e portare gli aggiornamenti sul sito dopo aver fatto test. Procedure costose e che impattano sui costi di gestione. Con le piattaforme SaaS, proprio come la manutenzione, qualsiasi aggiornamento è coperto dal canone mensile risultando pertanto continuo ed indolore per il venditore. 3. Aggiunta di nuove funzionalità/costi di miglioramento Il comportamento dei consumatori cambia nel tempo, esattamente come gli obiettivi di business o i miglioramenti tattico-strategici possono essere continui. Ecco perché devi assicurarti che il tuo sito di ecommerce mantenga la sua pertinenza implementando miglioramenti continui e aggiungendo funzionalità ogni volta che è necessario. 4. L'UX impatta sui costi Oltre ad aggiungere funzionalità e miglioramenti, potresti dover modificare l'esperienza utente complessiva della tua piattaforma di ecommerce. Ancora una volta, ciò si può ricondurre ai cambiamenti nelle tendenze e nei comportamenti dei consumatori. Maggiore attenzione al mobile, difficoltà in alcuni percorsi interni, la necessità di dare risalto ad una sezione anziché all'altra, nuove funzionalità del browser che creano problemi nella struttura che avevi messo in piedi...Se il tuo attuale ecommerce diventa troppo rigido - e le implementazioni dev'essere cominciare a costate troppo - potresti dover migrare su un altro sistema che ti consenta di apportare queste modifiche UX. Migrare da un sistema ecommerce ad un altro significa ripartire da zero, con una serie di complicazioni in più (l'importazione dei clienti, degli ordini, problemi di redirect per evitare penalizzazioni SEO...). I fattori da considerare quando si sceglie un software per sviluppare l'ecommerce Oltre allo sviluppo e al funzionamento del sistema, ci sono molti altri fattori che si possono considerare quando ci si trova di fronte alla scelta di una piattaforma di ecommerce. 1. La competenza del fornitore Verificare se il fornitore ha effettivamente esperienza e competenze tecniche necessarie per soddisfare le esigenze e le complessità dei requisiti del progetto è una condizione indispensabile per essere più tranquilli sulla delivery del progetto. Per esempio: ICT Sviluppo ha una consolidata esperienza nello sviluppo di piattaforme ecommerce: abbiamo lavorato con costruzione di ecommerce custom da zero su progetti di grosse dimensioni, come pure su software opensource, mondo che abbiamo abbandonato nel 2017 per dedicarci allo sviluppo di soluzioni SaaS. Abbiamo alla spalle centinaia di progetti web, con un team che si occupa dello sviluppo front end e un altro di implementazioni più core (connettori, software, funzionalità). Ecco, quando valuti un fornitore valuta anche la sua capacità di mettere in piedi un progetto dimensionato sulle tue necessità. 2. Supporto Quando le cose vanno male e, credeteci, le cose possono andare storte, il fornitore vi fornirà il supporto necessario per aiutarvi a risolvere il problema? Cerca sempre dei partner che possano fornirti un supporto continuo e che possono essere contattati attraverso diversi canali tra cui e-mail, chat web e telefono. Meglio se dispongono di un sistema di ticketing per gestire e monitorare l'avanzamento della tua richiesta. 3. Scalabilità Man mano che la tua attività cresce, la tua piattaforma di ecommerce crescerà con te? Il tuo ecommerce è il fulcro centrale della tua attività. Una piattaforma difficile da scalare può ostacolare la crescita della tua attività. 4. SEO-friendly Le piattaforme di ecommerce dotate di funzionalità SEO complete permetteranno al tuo team che si occupa del sito eCommerce di poter lavorare per provare a posizionare in alto, nei risultati dei motori di ricerca, il tuo dominio. I fattori importanti da considerare quando si cerca una piattaforma SEO friendly possono essere: - Aggiunta di un blog alla tua piattaforma di eCommerce; - Usare il tuo nome di dominio; - Consentire ai clienti di lasciare recensioni; - La possibilità di gestire title, description, url e poterli differenziare per ogni lingua 5. Mobile Uno sviluppo di un tema grafico mobile friendly è d'obbligo, la piattaforma quindi deve permetterlo strutturalmente. Ma, volendo spingere oltre, potrebbe permettersi di spingersi fino alla gestione di temi grafici differenti tra il desktop ed il mobile. 6. Sicurezza Forse la cosa più importante da considerare è la sicurezza. Poiché l'ecommerce è una piattaforma digitale che accetta attivamente pagamenti finanziari, devi assicurarti che il tuo provider di ecommerce disponga dei protocolli di sicurezza necessari. 7. Catalogo Il tuo catalogo prodotti rappresenta il cuore del tuo inventario, che sta alla base di ogni possibilità per la vendita online all'interno del sistema ecommerce. Verifica se il catalogo è facile da gestire, da aggiornare e intuitivo. Ma soprattutto, controlla se il catalogo prodotti soddisfa i requisiti del tuo settore. Ad esempio, se lavori nel settore della moda o dell'abbigliamento, il tuo catalogo prodotti deve essere dotato di una funzionalità che consenta al tuo cliente di selezionare una taglia o un colore di un prodotto. Devi anche verificare che sia possibile utilizzare le API del software di ecommerce per collegarsi (anche sviluppando un connettore ad hoc) al tuo gestionale o al tuo CRM. 8. Prezzi e scontistiche Ti consigliamo di verificare attentamente le possibilità del software di gestire facilmente promozioni, saldi o sconti. Il supporto per più valute è un'altra considerazione che devi mettere sul piatto, come anche prezzi diversi per diverse località geografiche (mercati o nazioni che siano). 9. Personalizzazione dell'esperienza utente Gli acquirenti online ora vogliono un'esperienza personalizzata, trovare i prodotti che a loro interessano facilmente... e non è detto che per tutti ci sia un unico modo. Il suggerimento, in questo caso è quello di cerca le piattaforme di ecommerce che possono dotarsi di un motore per i suggerimenti che invita ad acquistare i prodotti, cercando di intuire i tuoi interessi, desunti dalla navigazione e comportamento sul sito. Se queste funzioni non sono integrate out of the box, cerca di individuare un software che si inferfacci / integri facilmente con le soluzioni presenti sul mercato adibite per questo scopo. 10. Spedizioni Le richieste di spedizione sono cambiate drasticamente negli ultimi anni. Il cliente desidera che le cose vengano consegnate il giorno dell'acquisto o il giorno successivo. Assicurati che la piattaforma sia ben supportata da un'azienda di distribuzione e logistica decente o che ci siano integrazioni con soluzioni terze che permettono di gestire le spedizioni in maniera impeccabile. 11. Analytics C'è una gamma di metriche e KPI che sono decisamente importanti per capire come sta andando l'ecommerce, metriche che dovresti monitorare senza troppa difficoltà (ovvero in modo semplice e possibilmente nativo nel software ecommerce). Per fortuna, la maggior parte delle piattaforme per la vendita online ha le proprie analisi out of the box, anche se ognuna le presenta in maniera diversa. Verifica quindi che la piattaforma che scegli possa piuttosto integrarsi con sistemi esterni di business intelligence. 12. Integrazione con Google Merchant Google Merchant consente alle aziende di utilizzare le informazioni presenti nel catalogo prodotti per caricarle sul sistema di google Merchant ed essere visualizzate nei risultati pertinenti di Google Shopping quando si attiva una campagna AD a pagamento. Google Shopping aiuta a indirizzare più traffico alla pagina dell'elenco dei prodotti, generalmente ad un costo per click piuttosto basso. Un ottimo modo per validare il funzionamento dei tuoi prodotti quando vengono trovati dai navigatori che cercano proprio qualcosa di simile. 13. Integrazione con Facebook Un'integrazione con il tuo account aziendale di Facebook ti consente di sincronizzare i tuoi prodotti su Facebook, Instagram e Facebook Messenger. Dopo aver creato un catalogo, puoi utilizzarlo per diversi casi d'uso aziendali, come la visualizzazione di prodotti in un annuncio di raccolta o l'aggiunta di tag ai prodotti su Instagram. 14. Sistema di recensioni dei clienti I plugin o le piattaforme terze per le recensioni dei clienti, consentono valutazioni e recensioni dei clienti che, esposti nella pagina del prodotto, possono influire notevolmente sul tasso di conversione. In effetti, uno studio ha rivelato che le recensioni positive aumentano la fiducia per il 72% dei consumatori, mentre i Millennial in particolare si fidano dei contenuti generati dagli alti utenti il 50% in più rispetto a qualsiasi altro media. La fiducia del passaparola viene magnificata dalla social proof, la riprova sociale. Ovviamente per dissipare dubbi sull'autenticità delle recensioni, sistemi di terze parti come Trust Pilot sono decisamente migliori rispetto alle recensioni autogestite. 15. Tassazione ed imposte. Se sei un'azienda di ecommerce che pensa internazionalmente e vende in diversi paesi del mondo, devi rispettare le leggi fiscali e, probabilmente, anche ai loro requisiti di valuta. Il mancato rispetto delle leggi fiscali può portare a un'azione legale di alto profilo: verifica quindi che la piattaforma scelta possa gestire partite iva e tassazione europea, vendite intracomunitarie (se sei un B2B), vendite internazionali e sia compliance con tutte le regole che sono tanto care al tuo CFO e consulente finanziario. 10. Differenti gateway di pagamento Avere più opzioni di pagamento che includono PayPal, carta di credito, pagamento rateale (es. Scalapay), bonifico o altro, ha dimostrato di aiutare il miglioramento dei tassi di conversione. Inoltre, se hai intenzione di far crescere il tuo negozio ecommerce a livello internazionale, ti consigliamo di utilizzare i gateway di pagamento locali per ottenere la fiducia e le abitudini dei mercati locali. 16. Vista sul singolo cliente Questa funzione ti consente di monitorare i tuoi clienti (gli acquisti, le comunicazioni, i carrelli). Particolarmente importante per attivare funzioni di marketing direttamente dal back-end dell'ecommerce, oltre che per fornire il giusto livello di assistenza nel caso di problematiche. 17. Ecommerce Headless Le vendite dei tuoi prodotti, nel tempo, potrebbero aumentare su diversi canali, non solo nel sito ecommerce, ma anche grazie agli assistenti locali, all'interno dell'app mobile o in altre canali. Hai bisogno di una piattaforma che ti permetta di fornire funzioni ed attività di ecommerce a vari punti di contatto con il tuo potenziali clienti, non puoi ricostruire una piattaforma per la gestione di prodotti, carrello, utente, sconti etc... in ogni canale dove vuoi provare ad andare a vendere. Sarebbe un investimento abnorme e una replicazione delle stesse logiche per n canali. Per risolvere questo problema, e creare una architettura infrastrutturale armonica, puoi farlo solo con un ecommerce headless. Verifica quindi che il software ecommerce che scegli possa gestire questa funzionalità. Potresti non averne bisogno oggi, ma non sai domani: la scalabilità oggi può significare anche questo. L'attenzione a tutte queste funzioni può portarti a scegliere il miglior software ecommerce in commercio. L'ecommerce perde la testa - l'ecommerce headless. Un piccolo avviso: la stragrande maggioranza delle aziende ha il suo ecommerce su web e quello risulta sufficiente - a volte anche più che sufficiente. Ma brand ed aziende con necessità enteprise potrebbero aver bisogno di valutare anche questo aspetto, ovvero capire se la piattaforma ecommerce che si sta vagliando permette questo sviluppo (anche in ottica scalabilità). Sicuramente nel mondo moderno, dove i brand devono essere in grado di intercettare in clienti ovunque (sito web, app android, app ios, totem fisici nei negozi, acquisti all'interno di app e quant'altro) uno dei temi fondamentali diventa la multicanalità. Ma questa non deve portarsi appresso decine di piattaforme differenti per gestire prodotti e vendite. Per questo motivo le moderne piattaforme ecommerce (Shopify plus e BigCommerce, per esempio), sfruttando la loro natura di SaaS e le API che mettono a disposizione, permettono di disaccoppiare il loro backend di gestione di tutte le funzioni dell'ecommerce dallo sviluppo delle soluzioni front end. Parliamo della realizzazione di ecommerce così detti headless. Il termine headless significa, letteralmente tradotto “senza testa” ovvero, in un primo livello molto semplice, che il frontend - il sito o l’app che si si sta navigando - è disaccoppiato dal backend, dal sistema di gestione del sito e-commerce (cioè la testa non è letteralmente lì, è separata dal corpo). Staccare il backend dal frontend significa che l’esperienza utente e le logiche con cui funzionano siti ed app, sono complementari ripensate ex novo per un progetto, che poi utilizzerà gli strumenti di gestione del sito, indipendentemente da quello su cui si trova a navigare l’utente. I sistemi headless permettono di arrivare a costruire dei progetti iper personalizzati dal punto di vista del front end grazie alle API, che si dipanano su ogni sistema/canale. Ambienti diversi, tecnologie diverse, canali diversi... tutte che fanno riferimento alle funzioni dell'ecommerce che hanno una funzione centralizzata, mentre si declinano su differenti formati. Gli ordini li gestisco da un unico backend e non rinuncio a trovare clienti su ogni canale. Quella che potrebbe sembrare al profano una soluzione più complicata, in realtà permette di abbattere i costi di sviluppo degli ecommerce (ne basta uno per ogni piattaforma) e di lavorare con connettori/data integration sui vari canali. Per approfondire il tema si può leggere l'articolo del blog Cos'è l'ecommerce headless CMS headless alle spalle di un ecommerce headless Ci sono molti sviluppatori e data integrator che così propongono il progetto headless: si concentrano sul backend di gestione dell'ecommerce senza poi dare al cliente la possibilità di poter gestire anche i contenuti sui differenti touch point. In ICT Sviluppo per sviluppare un ecommerce headless crediamo che il modo migliore sia dotare il nostro cliente non sono di sistemi ecommerce SaaS che offrono la più grande versatilità, ma anche di abilitare all'interno del sistema un CMS headless per dare l'opportunità ai merchant di poter gestire in autonomia sistemi avanzati di distribuzione dei contenuti headless (e con l'uso di un CMS di poter anche concentrarsi sulla struttura grafica e design). Sistemi CMS con impaginazione drag & drop, che permettono di costruire nuove pagine velocemente, di modificare i contenuti sull'esistente, di scrivere articoli e news che possono essere ripresi da più canali e altri sistemi che vengono studiati per dare piena autonomia al marketing aziendale (o una grande velocità di esecuzione), sono per noi una necessità inderogabile di un progetto che nasce con questi obiettivi. L'argomento si può approfondire nel post del blog Un e-commerce headless ha bisogno di un CMS headless Conclusione Oggi abbiamo visto quali sono le funzioni, gli elementi e le caratteristiche che dovresti prendere in esame quando ti approcci ad un progetto per vendere online, al fine di scegliere il miglior software ecommerce... per te. Ovviamente non tutte le piattaforme vanno bene per ogni esigenza espressa dal singolo progetto di business. Spesso bisogna saper fare sintesi ed essere capaci di trovare il giusto compromesso. Scalabilità, performance, facilità d'uso, un mercato di sviluppatori e data integrator tra cui scegliere, garanzie di sicurezza ed apertura al resto del mondo (garantendo facilità di integrazioni con una miriade di servizi e fornitori) oggi sono caratteristiche essenziali nella scelta della miglior piattaforma ecommerce per te. Dal nostro punto di vista, le due piattaforme migliori del momento sono Shopify (con Shopify plus) e BigCommerce, che - in maniera diversa - rispondono a tutte le esigenze citate in questo articolo. Se vuoi partire con il piede giusto clicca nel banner e fissa un appuntamento con un nostro esperto. Ti aiuteremo a capire di che tipo di progetto ecommerce hai bisogno e con che piattaforma ecommerce si può realizzare.
BigCommerce ha annunciato l’espansione della sua offerta relativa a TikTok for Business a beneficio dei rivenditori in Francia, in Olanda, in Nuova Zelanda e anche in Italia. In seguito alla partnership tra i due colossi l’offerta fino a questo momento era attiva solo negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Nello specifico cosa propone questa nuova collaborazione? Quali sono i vantaggi principali per i merchant? Tutti i venditori di BigCommerce possono valorizzare ulteriormente il loro brand, personalizzare il rapporto con i clienti e raggiungere altri potenziali acquirenti veicolando più traffico verso le proprie vetrine online. BigCommerce e TikTok: come nasce questa collaborazione? BigCommerce ha intuito le straordinarie potenzialità dei social network che, da semplici alfieri dei siti web, sono diventati i principali protagonisti delle vendite online. Sempre più utenti infatti utilizzano i social non solo per raccogliere informazioni su brand, servizi e prodotti, ma anche per acquistarli direttamente. Ecco quindi che i social, grazie anche ad un linguaggio più fresco e una serie di funzioni estremamente rapide e intuitive, rappresentano strumenti ideali per la conversione. In base ad una ricerca condotta proprio da TikTok, il 57% degli utenti europei ha acquistato prodotti spinti dalle piattaforme social, anche se non stavano navigando per acquistare. BigCommerce ha quindi puntato forte su TikTok, dando vita ad una collaborazione che si sta rivelando decisamente fruttuosa per entrambe. Nei successivi paragrafi analizziamo quali sono i principali vantaggi per i venditori nati in seguito a questa partnership, ma prima conosciamo meglio i due colossi in questione. BigCommerce, la piattaforma ideale per far crescere il proprio negozio online Tra le principali piattaforme software per realizzare siti e-commerce spicca BigCommerce, scelto da aziende affermate e startup in fase di lancio. Si tratta di un Saas, un Software-as-a-Service, che quindi prevede unicamente il pagamento di un canone mensile senza la necessità di installare server o effettuare download. L’interfaccia è molto intuitiva e sono presenti tantissime funzionalità che ti consentono di creare un sito a tua immagine e somiglianza. Puoi, a tua discrezione e senza un aiuto esterno, includere nuovi prodotti, aggiungere foto, elaborare gli ordini, gestire buoni sconto ecc. Per il tuo negozio online hai a disposizione tantissimi modelli personalizzabili, indipendentemente dal mercato in cui operi. Cos’è TikTok, il social pensato per i giovani L’ascesa di TikTok è stata rapidissima, tanto che risulta l’app più scaricata al mondo, superando i giganti Facebook e Instagram. In pratica si tratta di un social dove realizzare e condividere video divertenti di pochi secondi, resi più accattivanti da filtri ed effetti speciali. Inizialmente si è diffuso tra giovanissimi e adolescenti, ma pian piano ha iniziato a conquistare anche gli adulti. Il boom di TikTok ha attirato subito l’attenzione di aziende e brand, che hanno intuito le grandi potenzialità del social anche in chiave di marketing. Così TikTok ha esteso le sue collaborazioni e soprattutto è diventato un social più “commerciale”, dove appunto brand, aziende e negozi online possono promuovere e sponsorizzare i loro prodotti. C’è da considerare poi un altro aspetto: TikTok è frequentato da giovani, adolescenti e Millennials, che rappresentano anche la percentuale maggiore degli acquirenti online. Facile capire perché moltissime aziende hanno deciso di sbarcare sul social cinese per sfruttarne tutte le potenzialità. Ecco i vantaggi per i rivenditori derivanti dall’alleanza tra BigCommerce e TikTok Una volta conosciuti meglio BigCommerce e TikTok, concentriamoci su quello che realmente interessa i merchant: i vantaggi per i venditori. Innanzitutto i rivenditori possono partecipare al programma di incentivazione di BigCommerce e TikTok, valutando tutte le offerte in base alle loro esigenze e possibilità economiche con l’obiettivo primario di dare una spinta decisiva alla propria attività e conquistare quanti più clienti possibile. Il programma si basa sul concetto di “più spendi più guadagni”. Infatti i venditori che spendono 300 dollari in pubblicità hanno diritto ad un credito pubblicitario di 1.000 dollari. I venditori, che possono accedere all’app di TikTok For Business direttamente dal Channel Manager di BigCommerce, hanno a disposizione diverse strategie per le vendite omnicanali. Una delle parole chiave per un business vincente è omnicanalità, che consente ai clienti di fruire di un servizio omnicanale per assicurare una customer experience plasmata sulle loro caratteristiche. I partner ricevono inoltre assistenza in termini di contenuti, ma anche di ottimizzazione del sito e per tanti altri servizi. Il plugin di TikTok è davvero molto semplice e consente di: Sincronizzare il catalogo dei prodotti; Sbloccare le funzionalità Pixel avanzate; Accedere alle opportunità organiche e a pagamento online; Impostare le campagne pubblicitarie direttamente dall’app. Facendo una valutazione generale possiamo così riassumere i principali vantaggi derivanti da questa partnership a beneficio dei venditori: Aumento dei ricavi con servizi innovativi. Oggi il mercato è sempre più saturo e competitivo, quindi bisogna inventarsi qualcosa per differenziarsi realmente dai competitor. In tale ottica gli strumenti di TikTok, che forniscono anche utili consigli, consentono di dare libero sfogo alla propria creatività, creando così un prodotto personalizzato, lanciando campagne pubblicitarie innovative e avviando una comunicazione giovanile in base al proprio target di pubblico; Creare un filo diretto e relazioni autentiche con i clienti. I brand devono essere immediatamente riconoscibili e i fan devono potersi identificare nello stile dei marchi. TikTok permette di creare format e video creativi e stimolanti, capaci di fidelizzare i clienti e instaurare con loro un rapporto diretto e senza filtri; Ottimizzazione del ROAS. ROAS è l’acronimo di Return on Advertising Spend, ossia il ritorno economico sulle spese pubblicitarie, un indicatore di performance che fornisce utili strumenti per stilare le proprie strategie di marketing. É di fondamentale importanza che le proprie campagne di marketing raggiungano un pubblico specifico e realmente interessato ai prodotti offerti, affinché siano quanto più efficaci possibili. Una volta assegnati gli obiettivi ad ogni evento, bisogna misurarne le prestazioni delle campagne, che vengono giudicate proprio dalla percentuale di conversione. Diventa anche più facile adottare le strategie aziendali più performanti; Imporre la presenza del marchio sul web. Farsi conoscere online e conquistare nuovi clienti richiede programmazione e strategia, ma anche innovazione e creatività. Con TikTok Shopping è possibile promuovere i propri prodotti con contenuti accattivanti e coinvolgenti, capaci di veicolare gli utenti direttamente nelle pagine di pagamento del negozio online. Per gli stessi utenti l’acquisto risulta più snello e veloce. Aspetto tutt’altro da sottovalutare, in un mondo che va a 100 all’ora dove i consumatori non vogliono perdere tempo e desiderano chiudere un acquisto in meno tempo possibile. Cosa si dice nella stanza dei bottoni? Le parole dei manager di BigCommerce e TikTok Le due aziende alleate hanno elogiato questa partnership, evidenziando i grandi vantaggi derivanti per i merchant. Jim Herbert, vice presidente e direttore generale EMEA di BigCommerce, sottolinea quanto sia diventato importante TikTok come canale per gli e-commerce, elogiandone la grande carica innovativa e per certi versi rivoluzionaria. Nell’epoca della digital transformation, TikTok diventa un alleato preziosissimo per raggiungere giovani e adolescenti, che rappresentano un’importante fetta di mercato per quanto riguarda l’online. Herbert ribadisce la volontà di BigCommerce di essere sempre più punto di riferimento per i venditori, che possono espandere i loro mercati e sfruttare tutti i canali a disposizione a seconda delle preferenze e delle abitudini dei clienti. Considerando che su TikTok oggi si conta circa un miliardo di utenti, è facile capire le potenzialità enormi e le straordinarie opportunità di crescita che il social offre ai merchant. Fare pubblicità su TikTok significa raggiungere un pubblico potenzialmente illimitato. Anche tra i manager di TikTok c’è grande entusiasmo, come traspira dalle parole di Melissa Yang, Head of Ecosystem Partnership per TikTok. La Yang dichiara che l’esperienza d’acquisto sul social cinese si basa sull’innovazione e sulla scoperta. Non a caso piccole, medie e grandi aziende hanno usufruito di TikTok per raggiungere nuovi clienti e aumentare le vendite. La piattaforma risulta essere una vetrina sul mondo per aziende ed e-commerce desiderosi di ampliare il loro parco clienti senza limiti. Le tipologie di annunci su TikTok Come specificato TikTok si fa apprezzare per la varietà degli annunci, che possono essere scelti in base al proprio target di pubblico. Nello specifico ecco alcune delle tipologie più apprezzate: Acquisizione di marchi. Questo annuncio viene visualizzato quando un utente apre un’applicazione e può essere presentato anche sotto forma di immagine o video; Annuncio nel feed. Quando un utente scorre il feed “per te” visualizza i cosiddetti annunci In-Feed, cioè pubblicità che si riproducono in automatico; Annuncio sfida hashtag. Un annuncio pubblicitario a schermo intero, come gli altri due, che spinge gli utenti a creare contenuti personalizzati in base all’hashtag selezionato. Un modo innovativo e creativo per coinvolgere maggiormente il pubblico. Conclusioni finali Se stai pensando ad un modo innovativo per mettere le ali alla tua attività, BigCommerce e TikTok sono gli alleati ideali. Creatività e inventiva oggi sono le parole magiche per differenziarsi dai competitor e fornire un’esperienza unica ed esclusiva ai tuoi utenti. Per raggiungere questi obiettivi può tornarti utile il nostro ebook, scaricabile in fondo all’articolo, dedicato alle strategie più idonee per l’inbound marketing. Capirai come trovare nuovi clienti, generare contatti di qualità e aumentare il tuo fatturato con mosse semplici ma mirate.
I prezzi di BigCommerce prevedono un rapporto scalare con dei piani differenti che determinano quanto costa BigCommerce a seconda di quello di cui hai bisogno, ovvero a quali funzioni di questa piattaforma e-commerce molto completa vuoi accedere. BigCommerce è una piattaforma SaaS per realizzare progetti ecommerce anche complessi e che abbraccia tutte le logiche del B2B nei piani più avanzati. Puoi leggere questo post del blog per approfondire Cos'è BigCommerce. Capire quanto costa BigCommerce non è difficile, i costi dei pacchetti sono in chiaro, ovvero comunicati al pubblico in modo trasparente e senza troppe complicazioni. Ecco i prezzi per i quattro piani mensili BigCommerce: BigCommerce Standard: $ 29,95 al mese BigCommerce Plus: $ 79,95 al mese BigCommerce Pro: $ 299,95 al mese BigCommerce Enterprise: i prezzi variano a seconda delle esigenze aziendali 1. BigCommerce Standard 29,95 $ / mese 29,95 $ al al mese per avere; Un negozio e-commerce da poter gestire in completa autonomia Funzionalità AMP (Accelerated Mobile Pages) Ottimizzazione automatica delle immagini Funzionalità POS (Point-of-Sale) che ti consente di utilizzare il tuo negozio online per vendere anche nel negozio fisico Gestione di più tipi di valute Conversione automatica delle valute Analisi e reportistica professionale La possibilità di offrire e accettare carte regalo La possibilità di vendere una quantità illimitata di prodotti L'opzione per accettare le recensioni dei clienti Spazio illimitato per archiviazione dei file Larghezza di banda illimitata Account illimitati per i coworker/operatori Inoltre, già dal piano Standard, BigCommerce mette a disposizione più di 50 metodi di pagamento senza trattenere nessuna fee di transazione sulle vendite; ciò che però BigCommerce richiede è di avanzare di piano nel momento in cui il fatturato annuo supera un certo tot. Nel caso del piano Standard, questo fatturato limite sono 50k $ / annui, dopo i quali si deve scalare a BigCommerce Plus. 2. BigCommerce Plus 79,95 $ / mese 79,95 $ al mese per aggiungere, alle funzioni di BigCommerce Standard elencate sopra: Uno strumento per il recupero del carrello abbandonato. Uno strumento per salvare il carrello persistente, che ricorderà tutti i prodotti che un cliente ha lasciato nel carrello. Strumenti per la segmentazione della clientela e poter lavorare sul marketing in maniera più puntuale. Supporto per le carte di credito memorizzate in modo che i clienti abituali possano salvare i dettagli della loro carta nel tuo negozio online e non doverla reinserire. Nel caso di BigCommerce Plus, il limite di fatturato annuo dopo il quale viene richiesto di passare a BigCommerce Pro è di 180k $. 3. BigCommerce Pro 299,95 $ / mese 299,95 $ al mese e arrivano in dotazione un sacco di funzionalità, tra cui spiccano: Certificati SSL personalizzati Recensioni dei clienti integrate con Google Filtraggio avanzato dei prodotti, con la possibilità per gli acquirenti di cercare nel negozio utilizzando i tuoi campi personalizzati, creati ad hoc. Il piano BigCommerce Pro consente di arrivare ad un fatturato di 400k $ annui, pagando appunto 299,95 $ / mese. Una volta superato questo fatturato però, se non si desidera passare subito alla versione enterprise, BigCommerce offre la possibilità di aumentare questo fatturato-massimo aggiungendo al piano mensile 150 $ / mese ogni 200 k $ di fatturato annuo in più, ponendo il vero e proprio limite di fatturato annuo di questo piano solo raggiunta la quota di un milione di dollari (momento in cui BigCommerce Enterprise può solo fare comodo!). 4. BigCommerce Enterprise Il piano più importante e costoso di BigCommerce è BigCommerce Enterprise, per il quale il pricing è definito da un preventivo su misura, in grossa parte dipendente dall'ordine medio e dal fatturato prodotto. A tutte le funzioni già presenti nei pacchetti più basici, aggiunge una serie di sfiziose possibilità: Differenti listini per i prezzi dei prodotti, che permette di creare regole di prezzo basate su gruppi di clienti, in modo che diversi gruppi di clienti vedano prezzi diversi per gli stessi prodotti, in base a come vengono classificati Le chiamate API illimitate permettono di passare e sincronizzare i dati tra il tuo negozio e le app che desideri utilizzare (il caso già comune: la sincronizzazione con l'ERP/programma gestionale) senza limiti, per agevolare business con grandi volumi di traffico o di prodotti. Un manager personale che fornisce assistenza per la creazione, l'esecuzione e l'ottimizzazione del tuo negozio BigCommerce Supporto prioritario: hai un'emergenza? Non preoccuparti. Con il piano BigCommerce Enterprise, le tue esigenze immediate ricevono la priorità dagli esperti. Conclusione I prezzi di BigCommerce sono abbastanza il linea con i prezzi di Shopify, ma quello che cambia sono le logiche di implementazione interne alla piattaforma: BigCommerce rinuncia un po' all'estrema semplicità di Shopify per puntare sulla possibilità di personalizzazione avanzata. Se vuoi approfondire la comparazione tra di due sistemi puoi leggere il posto Differenze tra BigCommerce e Shopify Clicca QUI se vuoi conoscere quanto può costare l'implementazione di un progetto ecommerce con BigCommerce!