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Pro e contro di Facebook, Instagram e dei più popolari social network [infografica]

    Indice

Oggi i social media sono uno dei principali canali utilizzati dalle aziende per raggiungere il loro pubblico di destinazione. 

Ma con così tanti social network disponibili, come si fa a scegliere quale funziona meglio per voi?

La soluzione non è come un giubbetto a taglia unica che deve andre bene a tutti. Ci sono, per esempio, diverse ricerche che gli adolescenti usano meno Facebook e decisamente di più Instagram e Snapchat. Quindi, se mirate agli adolescenti, meglio non concentrare le vostre risorse su Facebook, giusto?


Visage
ha prodotto un'infografica che merita una lettura, per vedere i pro e i contro di Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, Pinterest e SnapChat, corredata da qualche statistica.

Facebook

Facebook quindi, ha 1,65 miliardi di utenti attivi mensilmente, il fatturato del 2015 è arrivato a quasi 18 miliardi di dollari.

Tra i suoi pro:

  • è il vero leader del mercato;
  • un posto facile dove iniziare a far conoscere il proprio business;
  • veicola pensieri e opinioni degli utenti su di voi.

Tra i contro

  • sembra diventato un network a pagamento per ottenere visibilità;
  • i proprietari di pagine aziendali sono soggetti passivi di ogni cambiamento all'algoritmo e devono adattarsi;
  • molti giovanissimi e adolescenti preferiscono altri social.

Twitter

Twitter è arrivato nel 2015 a poco più di 2 miliardi di fatturato e ha 310 milioni di utenti attivi al mese.

Tra i pro:

  • Velocità e update in real time;
  • Periscope sta crescendo come popolarità;
  • sta diventando una piattaforma efficace di pubblicità.

Tra i contro:

  • la crescita degli utenti è in stallo, soprattutto se comparata a quella di altri social;
  • ha implementato un algoritmo per la visibilità dei post sulla timeline;
  • i nuovi arrivati non ci capiscono subito molto.

Instagram

Instagram non ha avuto entrate nel 2015, essendo partita da poco la possibilità di pubblicare le proprie inserzioni utilizzando la piattaforma pubblicitaria di Facebook. Ha oltre 400 milioni di utenti attivi al mese e in forte crescita.

Tra i pro:

  • grandi possibilità e opportunità di engagment
  • ottima opzione per giovanissimi e adolescenti
  • la maggior parte dei top spender di Facebook sono presenti anche qui

Tra i contro:

  • Un algoritmo per mostrare i post sulla timeline potrebbe inficiare le performance in un prossimo futuro;
  • Sempre più inserzionisti pubblicitari rubano visibilità ai post organici;
  • Alcune funzioni importanti (come i link in uscita) sono disponibili solo per la pubblicità.

LinkedIn

 Ha solo 100 milioni di utenti attivi al mese e il fatturato del 2015 si aggirava sui 3 milioni di dollari.

Tra i pro:

  • piattaforma stabile ed autorevole in campo professionale
  • il posto dove andare se vuoi parlare e dimosrtrare di essere un leader
  • le analisi stanno diventano più potenti

Tra i contro:

  • solo 1/4 degli utenti di LinkedIn sono attivi ogni mese;
  • spesso bisogna psotare più volte per riuscire a far vedere un po' il proprio post;
  • richiede un grande impegno di tempo.

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 Pinterest

100 milioni di utenti al mese e 170 milioni di dollari di fatturato nel 2015

Tra i pro:

  • molto usato dalle donne, sempre più popolare tra gli uomini;
  • il pulsante Acquista è un grande punto a favore, per mandare direttamente in porto le vendite;
  • sta crescendo come piattaforma.

 Tra i contro:

  • sicuramente ad una prima occhiata può risultare confuso;
  • c'è un assoluto e disperato bisogno di immagini di qualità;
  • non è il miglior posto per raggiungere un pubblico di uomini.

Snapchat

200 milioni di utenti attivi al mese e creato nel 2011, non si sa ancora quali siano i suoi introiti.

Tra i pro:

  • network di tendenza, popolare tra i giovanissimi;
  • attrae creatori di contenuti professionisti;
  • sta diventando una piattaforma più confortevole.

Tra i contro:

  • pochi modi per capire il successo dei tuoi snap;
  • una curva d'apprendimento difficoltosa, soprattuto per le fasce meno pronte ad adottare tecnologie moderne;
  • continua ad avere la fama di un'app per il sesso.

 [Click sull'immagine per ingrandire]

visage: infografica pro contro social network in inglese

 

 

 Organizza le pubblicazioni sui social: parti da questo modello

 

Giovanni Fracasso

Giovanni Fracasso

Digital Manager Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti. BIO Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2. Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri. Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei. Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane. Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.