Il lavoro del futuro è "digital": ecco le figure più richieste

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Il futuro del mondo del lavoro è tutto digitale. Perché? Perché oggi la merce più preziosa, quella che permette di guadagnare davvero, è il dato, e coloro che sanno come sfruttarlo appieno sono dunque la superstar del futuro, poiché ti aiutano a chiudere con i clienti prima e meglio.

Ebbene sì, ovunque cercherete troverete prove a sostegno di questa affermazione: ciò che permette alle aziende e alle compagnie odierne di fatturare grandi cifre sono i cosiddetti Big Data, ovvero quell'immane quantità di dati immessi quotidianamente nell'abnorme matassa di informazioni che chiamiamo Internet.

Per dirla tutta, non sono i Big Data in sé a garantire un guadagno a chi ne immagazzina il più elevato numero possibile: infatti, ciò che permette di vendere i propri prodotti o i propri servizi online non è la cifra effettiva dei dati raccolti, quanto piuttosto l'analisi degli stessi e le previsioni che ne derivano. Da qui si può facilmente intuire perché la richiesta di chi sappia come manipolarli al meglio sia in costante aumento.

 

Quali sono le figure più legate ai Big Data?

Lo scenario dello studio e dell'analisi dei dati è molto vasto, e per questo motivo si sono sviluppati diversi profili, specializzati in differenti mansioni: i più ricercati sono il Digital CRM Manager, il Profiling Manager, il Digital Strategist e l'Export Area Manager, tutti ruoli accomunati dall'ottima capacità di parlare il linguaggio digitale e di gestire grosse quantità di dati. E poi ci sono le aziende (ok come la nostra ma non volevo parlare della nostra) che affiancano altre aziende per aiutarle ad implementare metodi, tecnologie e know how con la finalità di costruire queste competenze all'interno.

 

Digital CRM Manager

Il suo compito è lo sviluppo di strategie di marketing elaborate in seguito alla segmentazione dei dati dei contatti raccolti su siti aziendali, cookies, social network e articoli di blog: in base alla differenziazione delle diverse personalità emerse dall'analisi dei dati, egli proporrà appropriati approcci con i potenziali clienti, elaborando soluzioni personalizzate per ognuno. Sono necessarie un'ottima conoscenza dell'inglese, una conoscenza di base delle tendenze del mercato, buone nozioni tecniche sull'analisi del dato ed una laurea in Informatica o Economia con master in digital marketing.

 

Profiling Manager 

Ruolo simile e in larga parte collegato al precedente, si occupa esclusivamente della parte di profilazione dei dati raccolti, creando diverse categorie di potenziali clienti per quanto riguarda interessi, importanza commerciale e possibilità di concludere una vendita. I requisiti sono gli stessi della classe precedente, poiché opera nella stessa area del CRM.

 

Digital Strategist

Dedicato alla creazione di vie di comunicazione con i contatti, deve sapersi muovere agilmente tra social network e infrastrutture mediatiche per raccogliere le informazioni utili atte alla formulazione di una strategia di attrazione. Deve possedere una laurea in Comunicazione e marketing, più un master in ambito digital che ne provi le capacità informatiche.

 

Export Area Manager

La più "particolare" delle personalità sopraelencate, poiché il suo ruolo tende ad essere molto trasversale: non tocca con mano propria i Big Data, ma elabora le informazioni da essi ricavate per creare, e in seguito gestire, un nucleo di clienti esteri, selezionati all'interno di un area extraterritoriale ben precisa. La sua preparazione è piuttosto varia, e deve spaziare dalla conoscenza del marketing a quella dell'economia straniera, comprendendo un'ottima conoscenza delle lingue e dei rudimenti della comunicazione.

 

Per tutti questi profili, negli ultimi anni, c'è stato (e continua ad esserci) un grande aumento di richiesta lavorativa, molto ben retribuita per di più: la media dell'offerta base si assesta tra i 45.000-50.000 euro all'anno, destinata a crescere in relazione all'esperienza e alle capacità. 

 

Come mai il dato è la nuova moneta?

Come può un'informazione semplice come il dato essere arrivata ad un livello di preziosità così elevata?

Vediamo di approfondire la breve risposta data nell'introduzione: abbiamo detto che il punto di svolta non avviene nell'acquisizione del dato in sé, ma nell'analisi della totalità delle informazioni raccolte e dalle strategie di marketing pianificate su quelle basi.

Cosa significa questo? 

Significa che, collezionando il più alto numero di dati possibile (ovviamente contestualizzando le informazioni sulle reali metriche che possono essere utilizzate per fare business e non dati completamente avulsi dall'applicazione marketing o commerciale), un'azienda sarà in grado di tracciare - grazie tanto alle capacità dei professionisti e aziende con le capacità di cui abbiamo parlato prima -  delle linee generali sui profili più diffusi tra coloro che dimostrano di essere in qualche modo interessati ai suoi prodotti o ai suoi servizi: da qui risulterà più semplice proporre articoli con una maggiore possibilità di acquisto.

Praticamente: vendi farina integrale e vedi che c'è una signora di 50 anni che ama la pizza? Le parleremo di come la nostra farina sia perfetta per la pizza e cosa significhi utilizzare la nostra farina per farla. Ma, banalmente, arrivando a conoscere i problemi delle persone, intuendoli dal loro comportamento online, in base a cosa le persone cliccano, gli articoli che leggano, i video che guardano etc... è molto più facile costruire dei profili che ci permettono di relazionarci in maniera migliore con i potenziali clienti

Più un esperto di dati è in gamba - e migliori sono gli strumenti a disposizione - maggiormente sarà in grado di ipotizzare con precisione che cosa vuole il suo pubblico: e, neanche a dirlo, non c'è miglior acquirente di quello interessato.

Tanto più se per ottenere informazioni riguardo ciò che gli serve dovrà semplicemente fornire i suoi dati in via assolutamente gratuita e senza impegno, per decidere dell'acquisto in un secondo momento e senza pressioni.

In altre parole, i dati sono la moneta per arrivare ad un guadagno effettivo e su larga scala, ed è responsabilità degli esperti di Big Data procacciarseli: essi sono dunque la base e lo sviluppo del marketing del futuro, poiché ricavano e raffinano la materia prima di cui esso si nutrirà, utilizzando i CRM migliori per ottimizzare il loro lavoro.

 

La bella notizia

La notizia fantastica è che oggi metodi e tecnologia sono alla portate delle tasche di qualunque media azienda (a volte anche piccola) proprio perché le tecnologie hanno costi sempre più abbordabili. Ad esempio con HubSpot e la metodologia inbound marketing è possibile portarsi a casa dati e conoscenza, facendosi però guidare da chi questo dato lo utilizza pr segmentare . per vendere. Voglio dire... se ci volete chiamare siamo qua :)

 

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Francesco Gremes

Francesco Gremes

Inbound Specialist Figlio di una maestra e di un medico, sin da piccolo ho subito un’attrazione irresistibile nei confronti delle parole. Prima ancora di saper leggere, restavo incantato dalla voce di mia madre o di mio padre che mi leggevano qualcosa, e quando ho appreso come decifrare quei curiosi segni chiamati lettere il mio mondo si è tinto di nero su bianco. A scuola, l’italiano si è subito imposto sulle altre materie, specie quando si trattava di scrittura creativa: però, per qualche strano motivo - probabilmente un adolescenziale miscuglio di testardaggine e orgoglio - ho deciso di frequentare il liceo scientifico, nonostante la mia mediocrità nelle matematica. Conclusosi quello strazio durato sei anni - nei quali ho collezionato il mio 5 in matematica con regolarità ammirevole - ho deciso di concedermi alla mia vera passione, e mi sono iscritto a Lettere Moderne a Padova, immergendomi in un cosmo in cui regnavano sovrani il Medioevo e il Trecento italiano. Come sono arrivato qui? Per puro caso, mentre mi dedicavo alle ripetizioni con il quale cercavo di tirar su qualche soldo da spendere prontamente il weekend stesso: da sempre un pò diffidente della tecnologia (datemi carta e penna e sarò felice, mettetemi di fronte ad uno schermo e lo sarò un pò meno), non credevo che sarebbe stato un lavoro adatto a me. Beh, errare è umano, e quanto mi sbagliavo. Adoro quello che faccio in azienda - copywriting, produzione dei contenuti, creazione di campagne pubblicitarie e consulenza su strategie di marketing - e penso seriamente di voler continuare a farlo per molto, mooolto tempo.