Sprecare tempo al lavoro: come smettere di farlo [infografica]

Indice
Siamo tutti lì, impegnati a testa bassa su un progetto in portante e…vai, piantiamo lì tutto per correre alla riunione. Tornando indietro ci fermiamo a scambiare informazioni su un altro tema con un collega. E lo stomaco vola…e allora pensiamo ad un pranzo veloce. E quando si torna alla propria scrivania per continuare a lavorare sul progetto importanti…<pling> che arriva un messaggio email dal capo, per il quale molli tutto come se ci fosse da spegnere un incendio.
Arrivano le 6 di sera e devi scappare a casa dalla famiglia.
E che cacchio hai combinato tutto il giorno!?
Credi nelle distorsioni temporali che ti sbalzano nel futuro senza che tua ti accorga del tempo passato? Ecco, magari pensi di essere stato risucchiato in un vortice spazio-temporale.
Per una risposta più scientifica alla domanda, il team di Scoro ha elaborato un’infografica che mette in evidenza alcune delle più grandi perdite di tempo del mondo, mentre si lavora. E ci sono anche una serie di consigli su come evitarle.
L’abbiamo messa in italiano, giusto nel caso che l’inglese non sia il tuo forte.

Giovanni Fracasso
Digital Manager Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti. BIO Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2. Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri. Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei. Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane. Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.