Se stai valutando la migrazione dalla tua piattaforma attuale di ecommerce a Shopify, probabilmente ti starai chiedendo in cosa si differenziano i piani base, ovvero Basic, Shopify e Advanced da Shopify Plus. Ok, ha un logo decisamente più figo e addirittura un sito dedicato, ma ne vale veramente la pena? E, sopratutto, quanto costa? Beh, per rispondere alla domanda Quanto costa Shopify Plus? abbiamo già scritto un bellissimo post che delinea perfettamente il prezzo, confrontandolo anche con Magento non-così-tanto-enter-price. Andiamo adesso ad analizzare le 7 principali differenze fra le offerte base e Shopify Plus. 1. Il prezzo Il calcolo del prezzo di Shopify Plus non è più a tariffa fissa tutto-compreso-buffet-acqua-vino-caffè come le offerte base Shopify, ma è una tariffa mensile dello 0,25% sul fatturato del negozio di anno in anno, con una base minima di 2.000$ fino ai 800.000$ di fatturato. Nell'ebook qui sotto analizziamo i prezzi nel dettaglio. 2. Il B2B wholesale Shopify Plus ti mette a disposizione un secondo store per il B2B, nel quale, attingendo ai prodotti già caricati, puoi vendere settando prezzi per quantità, minimi d'ordine, scaglioni di acquisto etc. Tutti questi settaggi vengono applicati a dei listini che possono comprendere tutti o alcuni prodotti, e venire applicati a clienti diversi. In pratica: il professionista che mi acquista dall'Italia può vedere alcuni prodotti con prezzi al dettaglio diversi dal professionista del North Dakota, che magari invece può vedere altri prodotti con calcolata anche la tariffazione doganale. Un appunto: lo store non è personalizzabile graficamente. Perché? Il ragionamento di Shopify é chiaro: in questo caso l'esperienza utente deve essere puramente a livello professionale. È inutile perdere tempo in fonfonate di marketing quando in realtà sia a te che all'altro interessa solo una cosa: vendere e comprare al giusto prezzo articoli di qualità. 3. Shopify Flow La vera chicca di Shopify Plus è l'applicazione Flow per l'e-commerce automation, che nativamente viene preinstallata. Che cosa può fare Shopify Flow? La risposta domanda corretta sarebbe: Cosa vuoi che faccia? Shopify Flow ti permette di impostare trigger su trigger automatici quando i clienti fanno qualsiasi cosa nello store, oppure per qualsiasi azione dell'inventario. O per entrambi. Spesso quando diciamo alle persone questa cosa rimangono ben poco impressionati, purtroppo. Perché? Qui dobbiamo chiederlo all'Uomo Capannonico. Uomo Capannonico: Eh vabbè, che vuoi che sia. Uh, ho impostato che quando un cliente clicca per più di 5 volte in una collection viene taggato con il nome di quella collection. Quindi? Enrico Capitanio: Lo sai, Uomo Capannonico, che agendo a livello codice posso filtrare i clienti con i tag e fargli vedere quello che voglio io? Tipo quella fascia Ultimi Prodotti. Ho impostato che dopo che il cliente ha ricevuto il suo primo tag quella si trasformi e faccia vedere solo i prodotti del tag con il quale è stato contrassegnato. Ogni volta che entrerà nel sito Flow lo verificherà ed eventualmente modificherà il tag sulla base delle sue successive visite. È come cambiare la vetrina del tuo negozio e personalizzarla per ogni singolo cliente. Si tratta davvero di una funzionalità che definire all'avanguardia è ben poco. In questo modo Shopify ti da davvero le chiavi per portare la tua azienda un passo avanti, scopri tutti i perché approfondendo nel dettaglio Cos'è Shopify Plus (e quanto costa) (e a chi serve). 4. Fino a 10 store multipli Ah, si giusto. Puoi avere fino a 10 store diversi, ognuno con la sua lingua, la sua grafica, le sue spese di spedizione e la sua valuta. Domani mattina ti svegli e decidi di aggredire i mercati sudamericani? Oplà. 5. Oltre 100 gateway di pagamento Se hai intenzione di vendere nei paesi sudamericani, sei sicuro di avere il metodo di pagamento corretto? Oh, certo, puoi sempre usare Paypal. L'unico problema è quel 2,9% di commissioni, che su uno store con dei grossi volumi diventa una cifra problematica e importante. Magari i tuoi clienti spenderanno più volentieri con carte certificate del Banco Do Brasil, piuttosto che con la American Express. Shopify Plus ti mette a disposizione più di 100 gateway di pagamento per poter parlare i pagamenti di tutto il mondo, ciascuno di questi applicabile ad alcuni store piuttosto che ad altri. 6. Più API di un alveare in primavera Questa è un po' una visione tecnica, ma le API (Application Programming Interface) che Shopify Plus mette a disposizione per gli sviluppatori è meravigliosa. Si può fare qualunque cosa e far dialogare Shopify con qualunque sistema. Certo, è possibile farlo anche con il base, ma se il base è un rivoletto, la velocità e reattività delle API di Shopify Plus è un fiume in piena: fino a 10.000 chiamate al minuto per gestire connessioni con il gestionale oppure applicativi personalizzati realizzati ad hoc. 7. LaunchPad Ti svegli la mattina. Ok, è il Black Friday. Sapendo questo, torni a dormire cullato dai dolci ding! che provengono dall'app di Shopify che ti avvisa di ogni vendita. Cosa cambia da un normale Shopify? Beh, una settimana prima hai utilizzato LaunchPad, programmando in automatico sconti massivi, impostando il look dello store in maniera differente, aggiungendo codici sconto e programmato automaticamente campagne marketing, ads su Facebook e su Google. Dalla mezzanotte e un minuto, LaunchPad ha attivato tutto da solo. Avessi avuto Shopify Base, avresti dovuto aprire il computer e attivare tutto in manuale, farti le tue campagne, modificare i prezzi almeno una settimana in anticipo. Uau. Conclusione Non voglio sembrare logorroico ripetendolo, ma Shopify Plus è una piattaforma e-commerce che serve per farti crescere. Arrivati ad oggi, non è più il caso di chiedersi Posso fare questa cosa con la tecnologia? ma Che cosa voglio fare per vendere di più, utilizzando la tecnologia?. In Shopify Plus si può trovare una piattaforma che NON risponde alla domanda (ehi, sei tu il venditore qui!) ma che ti offre un ventaglio creativo e scalabile per far diventare il tuo business quello che vuoi.
Una delle cose che frenano di più i vendor che stanno valutando Shopify per un cambio di piattaforma o per aprire un nuovo negozio online, è il fatto che Shopify non è nativamente multilingua. Come fare per risolvere il problema? Ci sono due modi possibili per risolvere questa limitazione: analizziamoli tutti e due nel dettaglio. 1 - Usare un'app per traduzioni Nello store di Shopify esistono decine di app per rendere Shopify multilingua: alcune offrono anche un servizio di traduzione automatica in modo da non dover per forza star lì a tradurre qualunque cosa. Alcune hanno un costo di 10€ mensili, altre sono un po' più care. Generalmente, in mancanza di informazioni precise, una buona regola è sceglierne e provarne alcune (quasi tutte hanno una settimana di prova gratuita) e vedere come funzionano. Questo tipo di attività consuma tempo e non è detto che le varie app funzionino alla grande. Essendo applicazioni gestite da terze parti, generalmente sono costruite appiccicando un javascript alla pagina che pre-carica la seconda lingua. Quando viene selezionato lo switcher apposito della lingua, il codice semplicemente sostituisce il testo. Pro: È la soluzione più semplice e rapida se sei un negozio nuovo È la soluzione meno costosa e meno time-consuming È la soluzione più semplice, rapida ed economica se i tuoi prodotti non richiedono traduzioni particolarmente elaborate o se non basi il successo del tuo store sul posizionamento sui motori di ricerca di vari stati. Contro: Con grandi volumi di testo nella pagina, il caricamento non è immediato e richiede secondi di pagina vuota; questo perché il motore grafico del browser non riesce a gestire la richiesta in tempi brevissimi. Il sito non è SEO friendly. Checché ne dicano, l'url non viene modificata, non vengono modificati i meta-tag e generalmente abbiamo sperimentato un ranking minore nella seconda lingua in siti dove è installato che non nella lingua principale impostata da Shopify. Non cambia le immagini o la posizione di elementi della pagina a seconda della lingua, ne fa apparire contenuti extra in una lingua. Non modifica il template della pagina, ma solo i testi. Può essere lento o a caricamento ritardato. Può non essere preciso e deve essere controllato per individuare i campi di testo non tradotti. Non permette di tradurre il processo di checkout di Shopify, che sarà sempre nella lingua di riferimento scelta durante la fase di creazione dello store. Conclusione: devo utilizzare un'app per tradurre il mio sito? Si e no. Ci sono alcuni negozi, come ad esempio quelli che lavorano in drop-shipping oppure all'ingrosso, che non hanno grandi pretese e per loro un modulo di traduzione è la soluzione più comoda. Brand con prodotti complessi, come ad esempio quelli che vendono biomedicale o tecnologico, dovrebbero invece effettuare un lavoro più complesso, quindi valutare se procedere ad un'altra soluzione. 2 - Usare Shopify MultiStore Shopify MultiStore è un'opzione leggermente più complessa e che richiede un investimento maggiore, sia in termini di tempo che economici, ma che alla lunga può generare risultati interessanti. In pratica, si tratta di creare due store - solitamente uno Shopify Basic e uno Shopify - e tramite un'app di sincronizzazione inventario tenere aggiornati i due negozi. Questo permette di ottenere una SEO e un posizionamento praticamente perfetto in entrambe le lingue, di gestire i due negozi con template, offerte e persino prodotti differenti. Pro: Una SEO onsite praticamente perfetta sotto ogni aspetto, come Mary Poppins Possibilità di aggredire due mercati rispettando logiche, stilemi e tono comunicativo più adatti. La commissione di Shopify sarà sempre quella dello store più alto. In questo caso, se abbiamo due store - Basic con commissione al 2% e Normale all'1%- la commissione sulle vendite sarà sempre dell'1% anche per il primo. Possibilità di applicare spese di spedizioni e tasse diverse a prodotti diversi Contro: Costoso se gli inventari sono molto grossi già dalla partenza dello store. Il costo dell'app di sincronizzazione infatti è calcolato su base mensile e sul volume dei prodotti da sincronizzare; Alti costi iniziali se la grafica deve essere diversa; Molto tempo deve essere speso nell'ottimizzazione SEO di entrambi gli store. Conclusione: devo aprire due store diversi? E qui devo lasciare parola al mio caro amico, l'Uomo Capannonico Uomo Capannonico: Ma insomma, non è possibile! Due store! Io devo averne uno solo, e deve poter fare tutto! Deve poter farmi anche il caffè se voglio! IO PAGO! IO SONO EL PARON! IO DECIDO! IO: Calmati, Uomo Capannonico! Rispondimi ad una domanda: quanti e-commerce hai gestito fino ad adesso? Uomo Capannonico: Nessuno! IO: Ecco, il problema è questo. Se non sai nulla di come si gestisce l'interfaccia, le logiche e le dinamiche di un ecommerce, perché vuoi aggredire più mercati contemporaneamente? Comincia con uno. Testa, sperimenta, implementa. Poi penseremo oltr'alpe. In sostanza, se sei già un venditore navigato o hai uno store con pochi prodotti questa è la scelta ottimale. Se invece sei alle prime armi e cerchi una soluzione rapida, questo non fa per te. 3 - I costi nel dettaglio Insomma, quanto costa una soluzione per avere Shopify in più lingue rispetto all'altra? Vediamolo nel dettaglio: Soluzione 1 - App traduttore Costo Primo Store: Shopify 79€ / mese Costo App Multilingua: dai 9.99€ ai 19.99€ / mese Costo di implementazione: circa 1000€ una tantum Totale Anno: 2170 € Soluzione 2 - Multistore Costo Primo Store: 79€ Shopify Basic / mese Costo Secondo Store: 29€ Shopify Basic / mese Costo App Sincronizzazione: dai 9.99€ ai 19.99€ / mese Costo di implementazione: circa 1000€ una tantum Totale Anno: 2476 € 4 - Conclusione Come vedi, non c'è molta differenza di costo fra le due soluzioni, anche a livello di nuovo store. È più una questione di strategia e di quanto hai voglia di investire tempo e risorse nell'ottimizzazione SEO e nella produzione di contenuti per due store diversi. Domande? Lasciaci un commento o usa la chat per parlare con noi! Stai pensando di aprire uno store con Shopify e vuoi vedere tutte le funzioni principali del backend? Scarica ora la nostra guida gratuita di introduzione a Shopify!
Confronto Ecco un grafico delle tendenze di Google che mostra l'interesse di ricerca per i sistemi ecommerce più diffusi. Come puoi vedere, Shopify sta facendo saltare tutti fuori dall'acqua ed è di gran lunga la soluzione di e-commerce più popolare. Fai clic qui per visualizzare i dati nelle tendenze di Google. Perché andare con il più popolare? La risposta è semplice: Essere Fighi Su Ogni Schermo (EFSU) La più grande ragione per utilizzare Shopify Plus è che hai più sviluppatori che lavorano su temi e plugin. Su Shopfront Plus i frontend sono pensati prima per i dispositivi mobili, e poi per i desktop. Rendere intuitive le conversioni da mobile-first con i checkout e i gateway di pagamento come Apple Pay, PayPal o la conferma di un clic di Shopify Pay. Puoi unire la vendita al dettaglio in negozio con la navigazione mobile per catturare e coinvolgere il cliente in ogni fase del processo di acquisto. Di seguito sono elencati il numero di temi già impostati e perfettamente responsive per ciascun fornitore software di ecommerce. Il primo numero è la quantità di temi gratuiti (G), il secondo numero è temi a pagamento (P). Shopify - 23 G | 122 P Big Commerce - 2 G | 37 P Volusione - 6 G | 17 P Shopify è il vincitore e ha molti più temi gratuiti e premium tra cui scegliere per soddisfare le esigenze dei tuoi siti web. Prezzi dei temi - Shopify vs. Altri Shopify: $ 120-180 Bigcommerce: $ 140-250 con la maggior parte sotto $ 180 Volusion: $ 895 Shopify ha i prezzi più convenienti rispetto a BigCommerce. Volusion ha prezzi assolutamente improponibili e impone un minimo di $ 895 per un tema premium. Applicazioni - Shopify vs. Altri Shopify: 1.000 + BigCommerce - 293 Volusion - 75 Shopify ha molte più app di BigCommerce e Volusion combinati. Recentemente sono stato allo Shopify Pursuit a Londra e ho avuto occasione di conoscere molte realtà di sviluppatori di applicazioni per Shopify. L'impressione che ho avuto è stata quella di un ecosistema molto attivo e ricettivo, con un forte spirito di collaborazione fra developer, agenzie e Shopify stesso, mirato a creare una fidelizzazione e un ottimo servizio al cliente. Essendo infatti il sistema di e-commerce più popolare, per gli sviluppatori professionisti c'è molto più interesse nel creare applicativi e temi. Come succede sempre nel mercato, più competizione vuol dire prezzi più convenienti per te e più puoi realizzare con Shopify. Questo divario fra Shopify e gli altri fornitori continuerà a crescere man mano che Shopify diventerà la soluzione di e-commerce più popolare. PS: Non parliamo nemmeno degli applicativi sviluppati per le piattaforme OpenSource altrimenti saremo ancora qui domani mattina ad elencare quanto il supporto sia inesistente, l'integrazione caotica e i costi assolutamente inutili spesso non rimborsabili. Design tema personalizzato Shopify Plus È possibile anche partire da zero e affidarsi ad un'agenzia di sviluppo e design web per avere un'interfaccia personalizzata, e qui i costi, ovviamente, variano. Per avere un'idea vi rimando al nostro articolo Il costo di un e-commerce Il sito di Ecommerce non è un sito con 3-4 paginette da sistemare, ma ragiona a modelli: per la home, per la pagina prodotti, per le categorie, il carrello, il checkout, le pagine statiche…E all’interno dei vari elementi ci possono essere carrelli ridotti, prodotti correlati, filtri, categorie esplose, e un sacco di altri elementi che bisogna armonizzare dal punto di vista grafico. Dall’ideazione del modello grafico (con la presentazione al cliente della bozza in jpg della home, della pagina delle categorie, del checkpoint e – importantissima – della pagina prodotto), all’approvazione della grafica con eventuali modifiche e approvazione fino alla realizzazione/personalizzazione del tema, un pacchetto di 70-150 ore lavoro bisognerebbe stimarlo. Il che porta ad una proiezione di un costo di 4.000 €/10.000 € per la realizzazione della grafica.Sempre a seconda di chi vi segue, delle sue capacità, delle struttura che lo supporta e altre variabili, normali in ogni mercato dove le capacità professionali fanno la differenza Il mio consiglio, se siete un'azienda che al momento non ha necessità (leggi anche: budget) di lavorare sul brand, è di utilizzare un tema e farlo personalizzare leggermente in modo da seguire le linee guida. Nel caso decideste in futuro di avere una grafica personalizzata, questa potrà essere applicata senza nessun problema, ovvero: Non c'è necessità di dover reimportare gli articoli Non si devono sistemare tutte le categorie Non viene perso lo storico ordini Non vengono perse le statistiche Non vengono persi i database clienti L'inventario non deve essere sistemato o aggiornato Quindi, senza spendere altre parole, passiamo direttamente al punto successivo. Temi Una delle cose che amo di più di Shopify sono i loro temi. Hanno oltre 100 temi gratuiti e premium responsive per adattarsi esattamente a ciò che stai cercando. La cosa più importante da notare è che tutti questi sono responsive, quindi saranno perfetti su qualsiasi schermo; pc, laptop, tablet e mobile. Lo sapevi che l'80% del tuo traffico arriva da mobile? Ecco alcuni dei temi più popolari, tutti ben progettati, reattivi e ti faranno apparire professionale. Puoi dare un'occhiata tutti i temi cliccando qui. Ci sono un sacco di temi gratuiti e temi premium che costano tra $ 100 e $ 180. L'editor del negozio è anche molto facile da usare. Nel caso avessi bisogno di vedere una demo in azione, fissa pure una call gratuita con me. Costo Ci sono sistemi gratuiti là fuori come Magento (ops, no, non più!), Woocommerce, Opencart e Prestashop. Una cosa che devo avvisarvi è che con tutti questi creare un sito vi costerà sempre più. Perchè? Perchè si spenderà sempre prezioso tempo extra per far funzionare tutto correttamente! Tutti i sistemi OpenSource sono sempre stati un mal di testa continuo sia per noi sviluppatori che per i nostri clienti: Sono troppo complicati o non offrono le funzionalità che voglio. Le cose vanno a catafascio SEMPRE al momento sbagliato. Quando ti stai guadagnando da vivere nel tuo negozio vuoi che tutto funzioni correttamente! Il tempo perso sono vendite perse. Shopify vale ogni centesimo speso in quanto i grattacapi come la manutenzione del server, la gestione e l'installazione di funzionalità extra, la sostituzione di blocchi nel menù o dell'immagine pubblicitaria in copertina sono a due click di distanza. E, a meno che tu non assuma uno sviluppatore completamente incompetente, non avrai MAI problemi dal lato frontend. Come lo so? Beh, è me che chiamano quando qualcosa va storto o non funziona. E appena vedo che è uno dei clienti Prestashop attacco a sudare freddo. Zero Stress Policy Shopify è la soluzione di e-commerce più semplice che ho usato e non ho avuto problemi a consegnare i siti progettati per i clienti. Ottimizzazione SEO Shopify ha un editor SEO molto semplice sui prodotti e le pagine. Ti consente di cambiare titolo, descrizione e url della pagina e di darti un'anteprima di come sarà. Tutti questi sono essenziali o l'ottimizzazione della pagina per ottenere risultati dei motori di ricerca e shopify rende semplice. Blog Un grande vantaggio di Shopify è che ha già un blog integrato. Non ci sono molti ecommerce software che hanno questa opzione o lo fanno bene (ok, tranne Woocommerce, ma Woocommerce è un PLUGIN di un sistema BLOG!). Il blogging è meraviglioso per creare contenuti di qualità e per ottenere il traffico dei motori di ricerca sul tuo sito. Shopify semplifica la creazione di post, il caricamento di immagini e la scrittura di contenuti per ottenere il traffico dei motori di ricerca sul tuo sito. Easy Checkout Il processo di checkout di Shopify è facile e non perderai clienti perché è lungo e/o machiavellico. Sulla pagina del carrello è possibile utilizzare Paypal o Amazon per consentire ai clienti di saltare la pagina di checkout e raccogliere le loro informazioni dai loro account. Se gli utenti vogliono utilizzare una carta di credito, anche allora il processo di checkout è facile e veloce. Ecco un esempio del loro checkout di una pagina. Se non scegli Shopify Plus questa parte non è customizzabile: questo significa che non sarà possibile cambiare: A) I campi da compilare per la fatturazione e la spedizione B) La grafica pesante ovvero tutte le modifiche che vanno a intaccare la disposizione/ aspetto degli elementi, escluso colore e font. Se sei un brand top fashion probabilmente questa è la limitazione più grande, perché qui il tuo brand si diluisce molto. Conclusione Shopify sta attualmente alimentando oltre 175.000 negozi online e ha aiutato le aziende a elaborare vendite per oltre $ 1.000.000.000. Scegliendo Shopify hai tutto il necessario per iniziare a vendere da subito. Se sei un brand Top Fashion con un fatturato di almeno 1mln € online che vuole cambiare il proprio sistema ecommerce, Shopify Plus è l'opzione che fa per te. Domande? Fissa una call con me per parlarne!
Non si sa esattamente quando la gente abbia cominciato a contrattare, costruito il loro primo capannone e scambiarsi le pressopieghe e le macchine a taglio laser gli uni con gli altri. Sappiamo che le monete metalliche sono state usate per comprare e vendere cose per almeno 4000 anni. Dai cavalli e dai carretti a mano a navi, camion e aerei, la necessità di scambiare merci ha stimolato le innovazioni nei trasporti per altrettanto tempo. Oggi, però, tutto cambia: molti di noi ora comprano e vendono con una nuova forma di commercio che non coinvolge né denaro né mezzi di trasporto, almeno non nel senso tradizionale. Ti siedi in poltrona, fai clic con il mouse alcune volte, inserisci il numero della tua carta di credito e attendi che le merci si presentino alla porta. Il mercato degli e-commerce, come è noto, è cresciuto enormemente nell'ultimo decennio, rendendo la vita più conveniente ai i consumatori e aprendo ogni tipo di nuove opportunità per le imprese. Questa breve guida non è intesa per i professionisti o per chi possiede un e-commerce. Quindi se pensate di aprire il vostro negozio online oppure cercate una soluzione avanzata per sostituire il vostro e-commerce attuale, scaricate le nostre guide gratuite cliccando sui link. Fare shopping al computer è il concetto base di e-commerce. Le parti chiave sono quelle di una transazione al dettaglio che accade in negozio (come ispezionare e confrontare prodotti e convalidare una carta di pagamento) devono ora accadere a casa tua e una consegna rapida, economica ed efficiente svolge anche un ruolo cruciale nel processo. Come mostra questa illustrazione, puoi persino comprare un nuovo computer con un computer (anche se non so perché tu voglia un chromebook)! E-commerce: componenti di base Sia che tu stia acquistando in un negozio oppure online, tutto ciò che fai è orientato ad una transazione, ovvero lo scambio di denaro per ottenere beni o servizi. In un negozio del mondo reale, porti i tuoi nuovi jeans alla cassa, consegni un po' di mazuma e lasci il negozio con il tuo acquisto in una borsa: questa è una transazione. Funziona in modo simile se acquisti online, ma c'è un'importante differenza: non riesci mai a toccare (o persino vedere) i prodotti finché non arrivano a casa tua qualche tempo dopo. Se ciò rende l'acquisto online leggermente problematico per l'acquirente, introduce anche due ulteriori problemi per il rivenditore (o l' e-tailer , a volte noto come i rivenditori online). Oltre ad avere alcuni mezzi per elaborare le transazioni online hanno anche bisogno di un modo per verificare che i beni ordinati siano effettivamente disponibili, e un mezzo per spedire e consegnare la merce al tuo indirizzo. In breve, quindi, l'e-commerce riguarda la combinazione di tre diversi sistemi: 1 - Un server Web Che sia in grado di gestire un negozio online ed elaborare transazioni (creando collegamenti appropriati con i computer della banca per verificare i dettagli della carta di credito). 2- Un database Così da poter mantenere un controllo degli articoli che il negozio ha in magazzino (in costante aggiornamento in quanto le persone effettuano ordini e idealmente effettuano nuovi ordini con i fornitori quando le scorte sono scarse). 3- Un sistema di spedizione Che sia collegato a un magazzino in cui le merci possono essere immediatamente localizzate e inviate all'acquirente come rapidamente possibile. Solo il primo di questi tre sistemi è strettamente necessario per l'e-commerce. Molte persone gestiscono con successo negozi online su piccola scala senza complessi database o sistemi di spedizione: hanno semplicemente un sito Web per pubblicizzare la propria attività e prendere ordini e quindi gestiscono il controllo delle scorte e la spedizione in modi più tradizionali. I piccoli commercianti che vendono oggetti sui siti d'aste (tipo Subito.it) spesso lavorano in questo modo, per esempio. I loro database sono nella loro testa; il loro sistema di spedizione è semplicemente una passeggiata per l'ufficio postale locale. Sempre che l'ufficio postale non sia italiano. Ecco un esempio di come potrebbe funzionare un sistema di e-commerce sofisticato e completamente computerizzato. Non tutti i sistemi di e-commerce funzionano esattamente in questo modo: Seduto al suo computer, un cliente cerca di ordinare un libro online. Il suo browser web comunica avanti e indietro su Internet con un server Web che gestisce il sito Web del negozio. Il server Web invia il suo ordine al gestore degli ordini. Questo è un computer centrale che vede gli ordini in ogni fase del processo dall'invio alla spedizione. Il gestore degli ordini interroga un database per scoprire se ciò che il cliente desidera è effettivamente disponibile. Se l'articolo non è in magazzino, il sistema di database azionario può ordinare nuove forniture da grossisti o produttori. Ciò potrebbe comportare la comunicazione con i sistemi di ordine presso il quartier generale del produttore per scoprire i tempi di fornitura stimati mentre il cliente è ancora seduto al suo computer (in altre parole, in tempo reale). Il database di magazzino conferma se l'articolo è in magazzino o suggerisce una data di consegna stimata quando i materiali di consumo saranno ricevuti dal produttore. Supponendo che l'articolo sia disponibile, il gestore degli ordini continua a elaborarlo. Successivamente, comunica con un sistema di merchant (gestito da una società di elaborazione di carte di credito o collegato a una banca) per effettuare il pagamento utilizzando il numero di carta di credito o di debito del cliente. Il sistema mercantile potrebbe effettuare controlli supplementari con il proprio computer della banca. Il computer della banca conferma se il cliente ha fondi sufficienti. Il sistema mercantile autorizza la transazione a procedere, anche se i fondi non saranno trasferiti completamente fino a diversi giorni dopo. Il gestore ordini conferma che la transazione è stata elaborata correttamente e notifica al server Web. Il server Web mostra al cliente una pagina Web che conferma che il suo ordine è stato elaborato e che la transazione è completa. Il gestore degli ordini invia una richiesta al magazzino per spedire la merce al cliente. Un camion di una ditta di spedizioni raccoglie le merci dal magazzino e le consegna. Una volta che le merci sono state spedite, il computer del magazzino invia via e-mail al cliente per confermare che i suoi prodotti sono in viaggio. La merce viene consegnata al cliente. Tutte queste cose sono invisibili - virtuali - al cliente, tranne il computer al quale si siede e il camion di spedizione che arriva alla sua porta. Come progettare un sito di e-commerce? Il design dei negozi virtuali è spesso il fattore più importante per il successo o il fallimento delle attività online. Ciò non significa semplicemente che i siti di e-commerce devono apparire attraenti (anche se lo sono): devono essere utilizzabili, veloci e facili da navigare senza istruzioni irritanti o confusionarie, affidabili -i clienti si aspettano che i siti siano online 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, e di caricare le pagine senza ritardi-, e sicuri (perché nessuno è pronto a digitare i dettagli della propria carta di credito in un sito Web che non è sicuro). La creazione di un negozio online è piuttosto impegnativa. Non solo devi costruire da zero un sito web dedicato, devi anche sviluppare il tuo sistema merchant che deve elaborare in modo sicuro i dati della carta di credito e spedire le transazioni da/e verso i computer della banca. In questi giorni, chiunque può creare un negozio online in pochi minuti. Servizi SaaS come Shopify consentono di costruire un negozio molto rapidamente e, poiché dispongono di funzionalità di elaborazione delle carte di credito integrate, la gestione delle transazioni non potrebbe essere più semplice. Molte persone creano vetrine virtuali sul sito di aste eBay e poi usano PayPal (ora anche parte di eBay) per elaborare le loro transazioni. Alcuni siti Web (in particolare Amazon) consentono di incorporare le mini versioni del proprio negozio all'interno del proprio sito Web, in modo da effettuare una piccola commissione di vendita dei propri prodotti all'interno del proprio sito. Si diceva che il nome di dominio giusto era un requisito essenziale per un business online di successo, ma alcuni dei siti Web più memorabili (compresi pets.com , etoys.com e garden.com) sono stati le prime vittime della dot com boom . Come hanno dimostrato aziende Web di successo come eBay e Amazon, non deve necessariamente esserci un'evidente connessione tra il nome di un sito Web e le cose che effettivamente fa o vende: tutto ciò che conta è che, nel tempo, le persone vorranno conoscere, amare e fidarsi del marchio e visitare il sito istintivamente quando vogliono comprare qualcosa. La gestione del modo in cui i tuoi prodotti vengono forniti ai tuoi clienti è di fondamentale importanza: dai un'occhiata alle recensioni su siti come eBay . Ciò non significa che tu abbia bisogno del tuo magazzino e di una flotta di camion per le consegne. Aziende come Amazon hanno costruito sistemi di magazzino e di spedizione complessi e altamente efficienti per i propri scopi, ed ora consentono anche ad altre persone di utilizzarli. Chiedere a qualcun altro di gestire i tuoi prodotti, prelevarli e spedirli ai tuoi clienti, in tutto il mondo, è chiamato fulfilment - e significa che anche piccole aziende (o una persona che gestisce un'azienda dal suo capanònselo artigiano in affitto) può gestire le consegne in modo efficiente e professionale come se avesse una struttura molto grande. Usare l'e-commerce per vendere informazioni Ci sono un sacco di soldi online, ma non tutto comporta la vendita di beni nel modo tradizionale. Molte aziende online cercano di fare soldi offrendo una combinazione di servizi gratuiti e premium. Google, è probabilmente l'esempio più noto di un sito come questo. Creato come una directory completa di altri siti web, è mutato in un motore di ricerca e quindi in un portale, offrendo un gateway per tutti i tipi di altri servizi premium come gSuite. Ad esempio, puoi sempre farti la tua casella gratuita, ma puoi anche pagare un extra per un sistema di posta elettronica più sofisticato. È possibile memorizzare le foto gratuitamente su Drive, ma è possibile pagare una somma extra per uno spazio di archiviazione più che doppio e una garanzia a vita su tutto quello che carichi. Giornali, riviste e editori di libri cercano anche di fare soldi attraverso una combinazione di servizi gratuiti e premium. Mentre la maggior parte di loro offre i loro contenuti di base gratuitamente, utilizzando la pubblicità per fare soldi. Alcuni offrono anche una parte dei loro articoli per una commissione fissa (una tantum o abbonamento). L'acquisto di un articolo comporta una transazione simile a quella che farai su Amazon o eBay, quindi questo tipo di pubblicazione online è chiaramente una varietà di e-commerce. Vantaggi e svantaggi dell'e-commerce Sebbene le prime reazioni ai siti di shopping online fossero spesso contrastanti, del tipo: Ci vuole troppo tempo per trovare quello che vuoi, Non sono sicuro che siano sicure, Le cose che voglio non sono mai disponibili, I negozi non spariranno mai, perchè la gente deve provare le scarpe prima di comprarle Che cos'è un computer?), le cose sono migliorate notevolmente nell'ultimo decennio e le aziende online hanno trovato il modo di aggirare la maggior parte degli inconvenienti. Ad esempio, alcuni negozi di abbigliamento online offrono ritorni gratuiti se non ti piacciono gli abiti che hai comprato o se non si adattano. Molte persone ora fanno solamente shopping online e non si sognerebbero di mettere piede in un negozio del mondo reale in cui: A) i prezzi sono spesso più alti B) le attese più lunghe e C) le porte si aprono solo durante il normale orario di lavoro. Anche per le aziende l'e-commerce ha aperto nuove opportunità. Non molti possono competere con aziende enormi come Amazon o eBay, ma chiunque può aprire un negozio online e iniziare a fare trading in pochi minuti. I piccoli negozi locali, a lungo minacciati dalla crescita di giganti rivenditori come Wal-Mart e Tesco, hanno trovato una nuova prospettiva di vita commerciando online e vendendo i loro prodotti per corrispondenza. L'e-commerce ha anche minacciato molti modi tradizionali di fare affari. Quando le persone si affollano nei negozi online per la corsa al Natale, spendono di meno nei negozi del mondo reale. Le aziende già affermate come Wal-Mart hanno cercato di compensare la minaccia cogliendo l'opportunità: mattoni e clic(avere negozi del mondo reale e un sito web perfettamente integrato) è ora generalmente visto come la strada da percorrere. Gli acquirenti sono diventati ugualmente esperti e sono esperti nell'ispezionare i prodotti nei negozi del mondo reale prima di acquistare online o utilizzare siti Web per localizzare filiali locali di negozi in cui possono ispezionare e acquistare esattamente i prodotti che desiderano. È importante ricordare che l'e-commerce rappresenta ancora solo una frazione di tutto il commercio che svolgiamo (per il secondo trimestre del 2018, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha segnalato che l'e-commerce raggiunge circa il 9,6 per cento del totale delle vendite al dettaglio, come mostrato nella tabella sottostante), ma quella frazione è cresciuta molto costantemente e continuerà a farlo. La crescita costante dell'e-commerce: questo grafico mostra come lo shopping online attualmente rappresenti quasi il 10% di tutte le vendite al dettaglio, il doppio rispetto alla situazione di un decennio fa. Più formalmente, mostra Vendite trimestrali trimestrate di e-commerce al dettaglio negli Stati Uniti come percentuale del totale delle vendite al dettaglio trimestrali: dal 1 ° trimestre 2009 al 2 ° trimestre 2018. Per gentile concessione di US Census Bureau . Come sempre, i clienti scelgono di andare dove è più conveniente, e continueranno a farlo. Mentre alcuni commercianti (in particolare commercianti di automobili, ottici e agenti immobiliari) hanno cercato di resistere alla minaccia dello shopping online, le tattiche protezionistiche sono destinate a fallire nel lungo periodo. È fin troppo facile ora che i clienti portino i loro soldi e il loro potere di spesa da qualche altra parte, anche ai rivenditori di un altro paese. Il cliente e il loro mouse hanno sempre ragione. E sempre sarà. Il presente mobile dell'e-commerce Se gestisci un'attività di vendita al dettaglio di lunga data, è probabile che tu abbia un sito Web che raccoglie ordini dai tuoi clienti e li elabora attraverso l'e-commerce. Ma proprio come ti sei abituato alle regole del gioco online, arriva qualcosa di nuovo che sposta i pali: il commercio mobile , noto anche come m-commerce. Non puoi fare a meno di notare che sempre più persone stanno passando online tramite cellulari, iPad e altri dispositivi portatili. Una volta eravamo incurvati sui PC desktop facendo clic sui mouse; ora siamo sempre più propensi a colpire i telefoni touchscreen mentre ci aggrappiamo al divano e guardiamo contemporaneamente la TV. Se hai qualche dubbio sul fatto che l'm-commerce sia il futuro, devi solo guardare i giganti del mondo online e vedere quanto seriamente lo stanno prendendo. Amazon, Google e Facebook vedono il mobile computing come un campo di battaglia decisivo nei prossimi anni. Google ha sottolineato l'importanza di gestire un sito ottimizzato per dispositivi mobili per anni; In un sondaggio del 2012 , Google ha riferito che il 74% degli utenti aveva maggiori probabilità di tornare ai siti ottimizzati per i dispositivi mobili e il 67% era più propenso ad acquistare da siti ottimizzati per i dispositivi mobili. Tuttavia, un enorme 96% ha riferito di aver incontrato siti Web incompatibili mentre era online con il proprio cellulare. Secondo uno studio del 2017 sponsorizzato da UPS il commercio mobile rappresenterà circa la metà di tutti gli e-commerce (entrate del commercio digitale) entro il 2020, per un valore totale di circa $ 250 miliardi. Statistiche di un nostro cliente nel mese di Novembre 2018. La percentuale di utenti mobile è più del doppio di quella Desktop. Una tendenza molto interessante è che il traffico dei siti mobili equivale regolarmente o supera il traffico desktop nei fine settimana (quando le persone non sono seduti alla scrivania a perdere tempo (fare ricerca) nei loro computer di lavoro). Se si dispone solo di un sito desktop, si sta potenzialmente perdendo un sacco di soldi. Naturalmente, i clienti professionisti o aziende che acquistano da siti aziendali (il cosiddetto e-commerce B2B) potrebbero essere felici sui siti Web solo desktop. Tuttavia, i clienti comuni, -i ragazzi con smartphone e gli adulti che navigano a casa con gli smartphone sul divano - si aspettano di trovarsi a utilizzare i siti ottimizzati per i dispositivi mobili. L'importanza sempre crescente del mobile spiega perché Google ha ora spostato l'intero indice del Web in una visualizzazione mobile-first, in cui la versione mobile di ciascun sito Web viene indicizzata principalmente anziché la versione desktop. Cosa puoi fare per diventare mobile? Il primo passo è verificare come funziona il tuo sito esistente su un dispositivo mobile (preferibilmente uno collegato a una rete di cellulari, e non tramite Wi-Fi, in modo da ottenere un senso di velocità e di usabilità). Esistono emulatori e tester che puoi utilizzare per simulare i dispositivi mobili su un PC (tra cui uno eccezionale integrato nel browser Chrome di Google e l'equivalente Chromium open source), ma è molto meglio procurarti un cellulare moderno con un browser o un tablet computer e vedi come funziona veramente il tuo sito. Se non l'hai mai visto lavorare su uno schermo piccolo, potresti rimanere sorpreso da come appare. Se il tuo sito è stato progettato per funzionare con un tipico laptop widescreen, probabilmente troverai qualcosa di terribile: le colonne probabilmente si sovrappongono e si sovrappongono, il testo potrebbe essere troppo piccolo per essere letto, i collegamenti potrebbero essere troppo piccoli per fare clic e così via. Don' t panic! Una volta valutata la portata del problema, puoi iniziare a fare qualcosa al riguardo. Ci sono essenzialmente quattro opzioni se vuoi andare su mobile: Design Responsive: ridisegnare il sito esistente in modo che lo stesso codice HTML funzioni ugualmente bene sia su desktop sia su mobile, utilizzando un foglio di stile comune che contiene regole condizionali applicabili a dispositivi di diversa larghezza dello schermo. Puoi capire quando un sito è reattivo sfogliandolo su un desktop; se si riduce la larghezza del browser, il sito verrà riformattato improvvisamente dal desktop alla versione mobile. I siti reattivi sono facili da mantenere e adatti ai motori di ricerca, ma non offrono sempre la migliore esperienza agli utenti, perché presentano essenzialmente le stesse pagine per tutti gli utenti (solo formattati in modo diverso). Dynamic serving : crea le tue pagine in modo leggermente diverso per i dispositivi desktop e mobili senza modificare i loro URL (con un foglio di stile comune o includendo un foglio di stile appropriato per ciascun dispositivo). In genere, dovresti utilizzare PHP o ASP per testare un dispositivo mobile e quindi creare una pagina ottimizzata per desktop o dispositivi mobili, magari utilizzando un foglio di stile per desktop o mobile che riformatta di conseguenza il codice HTML comune. (Oppure potresti usare anche un foglio di stile responsive). La pubblicazione dinamica è orientata ai motori di ricerca (a condizione di segnalare che il contenuto delle tue pagine varia in base allo user-agent) e offre una buona esperienza utente (perché puoi ottimizzare le pagine per desktop e mobile molto più che con design reattivo), ma può essere complesso da implementare. Sito mobile separato: Rileva se gli utenti si trovano su un PC desktop o su un dispositivo palmare e quindi reindirizzano a una versione mobile completamente separata del tuo sito. Ciò significa che puoi ottimizzare il tuo sito per gli utenti mobili senza compromettere l'usabilità per le persone sul desktop, ma lo svantaggio è dover mantenere una seconda versione duplicata del tuo sito e il rischio che diverse versioni delle tue pagine sfuggano di passo. Ricorda che i motori di ricerca come Google non amano i contenuti duplicati, quindi utilizza tecniche come gli URL canonici per aiutarli a capire dove trovare la versione definitiva di ogni pagina. Se lo desideri, puoi impostare un cookie per ricordare quale versione del sito deve servire quando gli utenti passano da una pagina all'altra. È una buona idea dare agli utenti mobili la possibilità di visualizzare il tuo sito desktop, se preferiscono. I siti con URL separati tendono ad essere ostili ai motori di ricerca. App mobile separata : sviluppa un'app gratuita per dispositivi mobili che aggiri del tutto il tuo sito web. C'è una spesa anticipata nell'avere sviluppato app, ma generalmente offrono un'esperienza utente molto migliore rispetto ai siti web mobili. Non solo, ma impediscono agli utenti di distrarsi, di fare clic su altri collegamenti e di accedere ai siti della concorrenza. In altre parole, le app mobili sono un ottimo modo per catturare gli utenti mobili e tenerli. Oltre a questi, ci sono metodi in continua evoluzione come AMP (Accelerated Mobile Pages) , che ti permettono di sviluppare un sito mobile molto più veloce utilizzando un sottoinsieme di HTML ridotto (ma potenzialmente sacrificando alcune funzionalità del tuo sito web nel processo). Una breve storia dell' e-commerce 1887: lo statistico statunitense Herman Hollerith (1860-1929) costituisce il precursore di IBM (International Business Machines), una società che diventerà pioniera delle forme elettroniche di fare affari nei decenni successivi. Anni '50 -'60: IBM pioniera dell'elaborazione delle transazioni online (OLTP): un modo per gestire le transazioni monetarie istantaneamente (in tempo reale) utilizzando sofisticati sistemi computerizzati. Con American Airlines , IBM sviluppa un sistema OLTP chiamato SABER (Semi-Automatic Business Research Environment) che rivoluziona le prenotazioni aeree. Nel 1969, il software di elaborazione delle transazioni di IBM si evolve in CICS (Customer Information Control System) , uno dei suoi prodotti meno conosciuti ma di maggior successo. 1970: la società statunitense Docutel inventa l'ATM (cassiere automatizzato, noto anche come bancomat), che funziona utilizzando transazioni online effettuate tramite computer bancari. La popolarità degli sportelli automatici porta a forme di elaborazione delle transazioni ancora più sofisticate. Anni Ottanta: CompuServe , Prodigy e AOL (America Online) permettono alle persone di fare acquisti da casa usando i loro computer e le loro linee telefoniche. 1989: Tim Berners-Lee (1955-) inventa il World Wide Web, gettando involontariamente le basi per una crescita esplosiva dell'e-commerce negli anni seguenti. 1994: Jeff Bezos (1964-) fonda Amazon.com, l'iconico e-store. 1994: Marc Andreessen (1971-) sviluppa il browser Web Netscape Navigator, che viene fornito con una funzionalità denominata SSL (Secure Sockets Layer): crittografia incorporata che consente di eseguire transazioni di carte di credito in modo sicuro online. C'è un'enorme esplosione nello shopping online e negli affari e inizia il fenomeno di dot.com. 2000/2001: la bolla di dot.com scoppia e oltre 750 aziende online vanno al muro. Ad un certo punto, il prezzo delle azioni di Amazon.com scende a meno del 10% del suo valore originale. 2008: l'e-commerce rappresenta circa il 3,4 percento delle vendite totali. 2018: lo US Census Bureau riporta che le vendite al dettaglio dell'e-commerce negli Stati Uniti per il secondo trimestre del 2018 sono $ 127,3 miliardi (quasi 2,5 volte i $ 51,2 miliardi dello stesso periodo del 2012, aggiustate per variazione stagionale). Nel 2Q 2018, l'e-commerce rappresenta circa il 9,6% delle vendite totali (in aumento dal 4,7% nel 2012).