Partner di Shopify, come scegliere quello giusto

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Un partner di Shopify è la prima cosa da cercare quando vuoi sviluppare un progetto con shopify o Shopify Plus. Ma valutare un’azienda che ti supporti nello sviluppo del tuo progetto con ecommerce con Shopify o Shopify Plus non è così facile: significa saper scegliere un partner strategico che, da lì in avanti, sappia seguire l’evoluzione delle tue necessità nel mondo dell’ecommerce e riesca a rimanere al passo con tutte le novità del mondo Shopify, un mondo in forte e continua evoluzione e cresce tecnologica.
Premessa, a scanso di equivoci: non sto parlando a chi cerca un fornitore che costi poco poco e partire spendendo nulla o quasi. Per chi vuole spendere veramente poco è inutile farsi tante turbe ed elucubrazioni per valutare un fornitore da 1.000-3.000 €. Non è certamente per cifre del genere che vale la pena fare grandi pensieri sul fornitore. Il consiglio, in questo caso, è quello di rivolgersi al ricco mercato dei freelance o degli amici bravi a mettere in piedi ecommerce con Shopify.
Ma se sei un'azienda o un brand che vuole investire in un PROGETTO con un respiro e una dimensione industriale, secondo me, ci sono tre aspetti da tenere in considerazione, che ti possono aiutare a capire se l’azienda che stai scegliendo, per realizzare il tuo ecommerce con Shopify, è quella giusta.
Cioè, ci sono cioè tre valori che devi saper valutare.
Vediamoli insieme.
1. Un'azienda con capacità tecnico-realizzativa
La base. Tutti a dire che un progetto ecommerce non dipende dal software ma dalla qualità dell’idea. Beh, è una minchiata.
Se il tuo ecommerce non funziona bene, se l’azienda che ti segue non è in grado di seguirti per nuove implementazioni impeccabili e ogni nuova funzione soffre bug e lunghi tempi di aggiustamento, quando ancora questa azienda ricorre a stratagemmi per aggirare lo sviluppo diretto della funzione… rischi di avere un meccanico che aggiusta e aggiunge pezzi alla tua auto con il nastro adesivo. E non è la condizione migliore per fare grandi viaggi.
L’azienda che ti segue nello sviluppo del tuo progetto ecommerce deve avere una serie di skill interne. E devi verificare che ci siano davvero, non che vengano utilizzati una serie di freelance che vanno e vengono e non garantiscono il mantenimento di quanto ti viene prodotto.
Queste capacità tecnico-realizzativi toccano tre aree
a. UX-UI: design / grafica
design grafico, almeno la base per poter allineare le idee grafiche all’ottimizzazione delle stesse per il software che andrai ad utilizzare. Voglio dire, se il progetto è in Shopify, facciamo in modo che la grafica si adatti a quella che è la filosofia di base del software o al budget che ti sei dato per la realizzazione del sito. La presenza all’interno di web designer che non “toccano” il codice, ma lavorano sulla grafica (Figma, Adobe XD…) in allineamento con gli sviluppatori, per armonizzare le richieste del brand e le request di una buona realizzazione tecnica (dato il software scelto) non sembra così importante, ad un occhio inesperto, ma per poter rilasciare la delivery di progetti ben realizzati, a mio avviso, è una necessità inderogabile.
b. UX-UI: sviluppo front end
Parliamo di sviluppo front stile html/css/javascript e, ovviamente Liquid, visto che si tratta di un progetto con Shopify (o di Hydrogen se alziamo il livello, andando verso un progetto headless).
Anche qui: verifica che non sia un’agenzia che compra temi grafici già pronti dallo store, sistema due colori e te li (ri)venda come la realizzazione propria e personalizzata del secolo.
Ovviamente il progetto deve poter partire, per una questione di budget, anche da un tema acquistato dallo store, ma le cose devono essere messe in chiaro fin da subito.
Pretendi chiarezza e onestà sula questione della realizzazione, modifica o semplice impaginazione del tema grafico, essendo uno degli elementi che "impattano" sia sul costo del progetto ecommerce che sulle evoluzioni.
La tipologia di tema, per esempio, è uno degli elementi che determina il costo di un progetto con Shopify con la metodologia di ICT Sviluppo. Ne abbiamo parlato in questo articolo: “Il budget per un progetto con Shopify Plus” (ma vale anche per i progetti con Shopify Standard / Advanced).
Ma questo partner strategico deve sapere mettere le mani nel tema grafico in profondità, quand’anche realizzare un tema da zero.
Nel caso di Shopify deve essere un tema perfettamente canonico e funzionante, e meglio se l’agenzia ha la capacità di mettere a terra un progetto headless con Hydrogen o altre tecnologie per poter far evolvere l’ecommerce verso omnicanalità di ogni genere. Anche di questo ne abbiamo parlato in un post del blog: “L'headless ecommerce di Shopify plus”
Devi sempre tenere in mente che il tuo progetto, da qualunque parte inizi, potrà evolvere oltre ogni idea iniziale. E non puoi essere limitato dalle capacità di chi ti segue. Quindi, il front è importante (e deve essere curato molto bene per non generare problemi e fastidi ai potenziali clienti) ma è anche importante avere qualcosa in più a portata di mano… e qui arrivano alla terza caratteristica che devi cercare nel tuo partner per lo sviluppo del sito su Shopify
c. Sviluppo “core” - programmazione
Il tuo fornitore deve saper sviluppare soluzioni customizzate sui tuoi bisogni: applicazioni private che utilizzino le API font o le nuove Shopify Functions, configuratori, software di data integration… tutto quello che sta dietro lo stile, l’impaginazione e gli effetti sul sito ha a che fare con le funzionalità più profonde del software ecommerce.
Poter lavorare su questi elementi, sviluppando funzionalità ad hoc, ampliando le potenzialità della piattaforma scelta o integrandola con il resto del mondo è una skill assolutamente obbligatoria per un’azienda che deve seguire il tuo progetto ecommerce.
E no, non so parlando di qualcuno che compra e rivende servizi senza sapere di cosa parla.
Devono essere sviluppatori.
Realizzare progetti con Shopify senza essere sviluppatori significa notare sulla superficie del mare senza immergerti e renderti conto dell’immensa profondità che sta sotto di te.
Non si pu, per esempio, intervenire con la realizzazione di configuratori, store locato o realizzazione di applicazioni private per "far succedere cose" (un pagamento con un ente di prestiti, intervenire sulle modifiche al checkout, lavorare sugli sconti in maniera profonda...) se non si sviluppa.
2. Un Expert che segua il tuo progetto con empatia
So che ci sono tanti elementi in questo titolo: ESPERTO, SEGUIRE, EMPATIA sono le tre keyword che, secondo me, determinano il successo di un rapporto proficuoChi ti segue deve averle viste tutte.
O quasi.
No, non necessariamente l’account o il PM che ti segue, ma il know-how combinato del team dello sviluppatore di progetti Shopify deve conoscere le principali app dello store, conoscere i limiti della piattaforma per capire quando è necessario sviluppare soluzioni esterne customizzate ed integrare via API, deve sapere quando è consigliato utilizzare i Mercati o più canali… Ma anche la scelta del giusto abbonamento, che va dal Shopify Basic per arrivare allo Shopify Plus.
Per fare questo, rivolgiti a uno Shopify Expert certificato. Lo riconosci dal logo che esibisce da qualche parte su sito, generalmente, stile questo (indipendentemente dalla variabile cromatica:
E bada bene: chi sviluppa il tuo ecommerce non deve essere anche il consulente o l’esperto che determina, decide e guida le scelte strategiche per il tuo business online.
Anzi: non far valutare al tuo sviluppatore il tuo progetto di business, ma fallo "interpretare" nella maniera corretta. L’esperienza che porta con tutto il team e tutte le competenze nel mondo di Shopify deve essere palpabile e dimostrabile.
Diffida da chi sviluppa, fa consulenza, gestisce campagna, si vende come esperto di SEO, realizza concept creativi e cataloghi. Cerca un'azienda che abbia un expertise verticale e non così generalista da abbracciare tutto lo scibile umano.
Per determinare se ha le capacità tecnico-realizzative, fatti delle domande su questo (o falle a lui):
Da quanti anni è partner di Shopify? (Se lo è diventato da poco avrà per forza meno dimestichezza rispetto a chi lo dia da più tempi).
E’ uno Shopify Expert? (Condizione fondamentale, altrimenti di cosa parliamo?)
Ha intrapreso un percorso di certificazioni ed esami di Shopify per gli interni? (Dimostra la volontà di continuare a studiare e approfondire sulla piattaforma).
Quanti progetti ha sviluppato? (E non mi interessa quali ma la varietà di soluzioni che possa aver toccato).
Ha già realizzato soluzioni custom? (Non tanto come quelle che potrebbero interessarti ma anche altre che danno l’idea della versatilità e capacità di affrontare sfide diverse).
Con che linguaggio di programmazione e su che architetture lavorano i dipendenti di questa azienda? (Non è che devi capire di tutti i linguaggi di programmazione, ma - anche qui - cercare di intuire se hanno quella esperienza e conoscenza dei sistemi per poter supportarti nel tuo percorso online, dal punto di vista tecnico-realizzativo).
Ecco, probabilmente ci sono altre domande che potresti mettere in campo, ma poi dipende molto anche dalle tue necessità, budget e bisogni.
Come devi interagire questo fornitore così importante con la tua azienda?
Metodologicamente deve seguirti in tutte le fasi: dal primo kickoff, passando per le varie fasi dello sviluppo, il go live, il bug fixing e poi deve essere in grado di mantenere aperto un dialogo anche dopo la fine del progetto.
Per fare questo il mio consiglio è uno e molto semplice: trova un fornitore EMPATICO.
E, bada bene, deve servire per forza un contratto di assistenza post go live per poter parlare con chi ti ha sviluppato il sito su Shopify se hai bisogno di fare scouting di nuove soluzioni e trovare sistemi per migliorare il tuo ecommerce.
E' ovvio che ogni azienda non può regalare il tempo (se le aziende che vendono servizi regalassero il tempo fallirebbero e un fornitore che fallisce non fa bene a nessun cliente), ma deve, in primis, essere un rapporto tra persone, tra esseri umani, che cercano, con la loro relazione, di fare del bene alle loro due aziende, per farle crescere grazie a questo rapporto.
Quindi, valuta attentamente le eventuali proposte di assistenza post go live, spulcia cosa c'è tra le righe, perché, in realtà, se realizzi il sito con shopify, al giorno uno, quando tutto funziona, non c'è motivo reale di una assistenza su quanto realizzato: sei in Saas e le cose o vanno o non vanno... e. non hai bisogno di aggiornamenti, patch, backup o altro.
Il rapporto di assistenza deve basarsi su degli elementi reali e che vengono erogati, ad esempio, sull'evoluzione delle funzioni dell'ecommerce, sul supporto alla gestione, sul confronto per l'adozione di nuove app o la configurazione/sistemazione delle stesse... Insomma, non farti presentare un contratto di assistenza come se tu avessi ancora in mano un sito in Magento / Adobe.
Parliamo di mondi diversi. E per pagarsi il mutuo, il tuo fornitore deve pensare a dei servizi continuativi nel tempo che ti diano un valore.
3. Un appassionato di Shopify che si aggiorna e ti coinvolge
Shopify è in costante e continuo cambiamento. Le funzioni a disposizione dei milioni di venditori online che lo hanno scelto come piattaforma software continuano ad evolvere. E se ne aggiungono mensilmente di nuove, a volte che possono avere un impatto importante nelle gestione del tuo business - quand'anche nelle possibilità di ampliarlo con facilità.
Per fare qualche esempio, nell'ultimo anno sono arrivati
I mercati, ovvero la possibilità di raggruppare diversi stati in mercati con listini e cataloghi differenti, per arrivare alla personalizzazione delle immagini della home e delle pagine dei prodotti, per cambiare anche il marketing. Questo, di punto in bianco, ha cambiato lo scenario di un sacco di progetto che, fino al giorno prima, avevano bisogno di essere duplicati su differenti istanze di Shopify, per avere listini, cataloghi e contenuti differenti.
La marketing automation interna (Shopify Mail), che mescola un tool per costruire le newsletter drag & drop, con la possibilità di segmentare gli utenti e di inviare email al succedere di determinati eventi (integrta anche con Flow per portare gli automatismi a livelli più profondi).
Oppure il B2B su Shopify Plus, con la gestione delle aziende, i listini personalizzati per ogni azienda, i ruoli degli utenti associati e altri strumenti molto utili a chi vende all'ngrosso o ad una rete di acquirenti contratualizzati.
E queste funzioni - ne ho citate tre, ma sono davvero, tra quelle più piccole e quelle più impattati, diverse centinaia solo nell'ultimo anno - continuano a loro volta ad essere aggiornate, migliorate ed evolute.
In uno scenario simile DEVI trovare un partner di Shopify che sappia il fatto suo e che sia altamente ed intimamente legato a questo mondo. Che abbia la passione per quello che fa, al fine di rimanere aggiornato su tutte le novità di questo mondo che ribolle.
Ok... (la parte promozionale) vuoi scegliere noi?
Scontato no?
Data comunque la validità di quanto esposto finora, nella vostra ricerca di un partner di Shopify, potete anche considerare ICT Sviluppo :-) Poi se noi - per qualche ragione - non andassimo bene, tenete a mente i consigli che vi ho dato per trovare quello che potrebbe fare al caso vostro.
Ma perché dovrebbe essere ICT Sviluppo il partner di Shopify per sviluppare il vostro progetto con Shopify o Shopify Plus? Secondo me ci sono un sacco di motivi per sceglierci e provo ad elencarne alcuni
- Siamo partner di Shopify dal 2014
- Siamo Shopify Expert
- Abbiamo alle spalle decine di progetti realizzati (con Shopify, shopify Plus e headless)
- Internamente gestiamo l'art direction per la realizzazione grafica dei progetti (sviluppando il mockup in Canva / Adobe Xd)
- Ovviamente ci sono gli sviluppatori front end che portano sul tema di Shopify le grafiche approvate
- Abbiamo un reparto di sviluppo / programmazione core su architettura Micosoft Azure/dot.net per sviluppare applicazioni custom e data integration in SaaS
- Abbiamo alle spalle l'organizzazione e la partecipazione a decine di Shopify Meetup, sia fisici che online, per spiegare e divulgare le novità di shopify in italia
- Con questo blog continuiamo a parlare e ad investire nella formazione con Shopify, Shopify ci piace e sosteniamo la sua diffusione in Italia non solo presso i mercaht, ma anche con un programma di formazione e supporto specifiche per agenzie.
- Siamo così chiari e cristallini sui costi dei un progetto ecommerce con Shopify, tanto che scriviamo post del blog che indicano il budget da allocare per realizzare un sito con Shopify.
- Con la nostra metodologia avrete un affiancamento pre-sales per aiutarvi a definire tutti gli elementi del progetto con Shopify, al fine arrivare alla quantificazione e passare quindi alla fase realizzativa dove verrete affiancati da un Project Manager - Shopify Expert, che vi assisterà in ogni singola decisione / soluzione, al fine di portare le vostre necessità su Shopify con meno frizioni possibili.
- Che altro? direi che come parte promozionale in chiusura di post ci sta, vero?
E se volete fissare un appuntamento direttamente sulla nostra agenda... ben, ecco il calendario :-)

Giovanni Fracasso
Digital Manager Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti. BIO Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2. Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri. Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei. Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane. Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.