Il settore e-commerce era in crescita già prima che le nostre abitudini venissero stravolte dalla pandemia, ma dopo il 2020 questo trend ha preso l’impennata, e non sembra rallentare. Ciò si traduce certamente in una buona opportunità per chi gestisce un e-commerce o per chi ha in mente di intraprendere una nuova attività online,ma anche in una concorrenza sempre più alta. Per questo serve sempre più attenzione per la Search Engine Optimization (SEO), ed in questo articolo vedremo perché un blog da una marcia in più al tuo e-commerce. Perché l'e-commerce ha bisogno della SEO Google è il luogo dove le persone svolgono ricerche tutti i giorni, ogni volta che hanno un problema, che interviene un dubbio o che vogliono accontentare un bisogno facendo un acquisto. Ed ogni e-commerce che si affaccia su Google nasce con l’obiettivo di risolvere questi problemi o soddisfare questi bisogni grazie ai propri prodotti o servizi. Ma offrirli nel tuo shop online basta per raggiungere i potenziali clienti? Oggi, data l’enorme competizione su Google, esserci non può bastare - c’è bisogno di fare SEO utilizzando tutti i mezzi possibili per far si che i tuoi contenuti scalino la classifica. Uno di questi mezzi è senza dubbio il blog, grazie al quale potrai posizionarti in modo organico sulla SERP (Search engine results page) per una serie di motivi che ora vedremo insieme. Puoi trovare inoltre altri suggerimenti per fare SEO sul tuo ecommerce qui. Perché inserire un blog nel tuo e-commerce Iniziare un blog per il tuo e-commerce vuol dire ad utilizzare uno strumento efficacissimo per fare SEO, e quindi per farti trovare su Google dai clienti, e quindi per vendere. Vediamo insieme perché. 1. Mantenere aggiornato il sito Ti è mai capitato di entrare in un sito web ed uscirne subito dopo aver realizzato che questo non venisse aggiornato da tempo? Ecco, proprio perché gli utenti non hanno interesse in queste proposte, Google, che cerca di fornire i contenuti più validi, le penalizza, abbassando la loro posizione nella SERP. Da qui l’importanza di fornire spesso contenuti freschi ed aggiornati: quale metodo migliore del blog? Così non solo farai capire a Google - ed ai tuoi visitatori - che sei attivo, ma creerai anche nuovi contenuti di valore per i lead. 2. Attrarre clienti durante l'awareness stage La buyer’s journey inizia molto prima della fase d’acquisto. Il percorso di un cliente comincia nell’awareness stage, ovvero il momento in cui questo realizza di avere un problema/necessità e cerca come porvi rimedio, o se è possibile farlo. E come abbiamo detto prima, la grande maggioranza delle persone, oggi, cercano risposte su Google. Grazie all’utilizzo di un blog, queste risposte potrai fornirle tu stesso, attirando nuovi clienti sin dal primo momento in cui manifestano la necessità che il tuo e-commerce vuole soddisfare. Sfruttando il blog in questo modo, aiutando l’audience a capire in che modo possono risolvere il loro problema o accontentare un loro bisogno, avrai modo di: presentarti da subito come una risorsa utile; creare la consapevolezza del tuo brand; dimostrarti disponibile a chi legge. Facciamo un esempio pratico. Mettiamo caso che tu sia il proprietario di un e-commerce legato al turismo montano in Veneto, e che tu venda pacchetti vacanze. Sul tuo blog, non scriverai solo articoli sull’escursionismo nella tua regione (che andrebbero ad attrarre solo a chi ha già deciso che quella è l’attività che vuole svolgere), ma anche articoli come “Attività da fare in Veneto: 5 esperienze da non perdere”, “10 angoli del Veneto da visitare” e così via. Così avrai modo di allacciarti anche a chi potrebbe essere interessato a ciò che offri, ma ancora non lo sa con precisione. 3. Utilizzare le long-tail keyword Le long tail keyword sono l’insieme di tre o più parole chiavi legate ad un argomento, che identificano il contenuto trattato in modo più specifico rispetto alle contrapposte short tail keyword. Si tratta di un mezzo estremamente importante per fare SEO per il tuo e-commerce, in quanto le “parole chiave a coda lunga” sono molto più targettizzate ed anche meno competitive. Riprendiamo l’esempio dell’e-commerce che vende pacchetti vacanze per scoprire le montagne venete. Se la tua keyword fosse “Vacanze Veneto”, a meno che tu non sia Booking, purtroppo, la difficoltà che avrai per scalare la SERP è altissima. Invece, con una keyword come “Escursioni guidate sulle Dolomiti venete”, non solo troverai meno concorrenza SEO, ma il traffico al tuo sito sarà anche molto più qualificato rispetto a quello che riceveresti con la prima opzione. Ed avere traffico qualificato è più importante che ricevere tonnellate di visite, se si tratta di persone che entrano sul tuo sito cercando il mare e trovando la montagna. Grazie al blog avrai la possibilità di targettizzare queste long tail keyword molto più frequentemente, e sarà anche più semplice che non inserirle all’interno di una pagina prodotto. 4. Possibilità di fare link-building Una strategia fondamentale per fare SEO è quella di costruire una buona rete di link (interni o esterni) tra contenuti collegati e rilevanti: Google, infatti, riconosce la tua autorità grazie a questi collegamenti. Nel tuo sito e-commerce qualche possibilità di creare link interni c’è, ma con un blog queste opportunità fioriscono, in quanto: scrivendo articoli avrai modo di linkare sia argomenti correlati di cui hai già parlato, sia dei prodotti che offri e che sono rilevanti rispetto ciò che stai scrivendo; se scrivi dei blogpost interessati o di valore, altri siti potrebbero concederti backlink più facilmente (in quanto saranno pochissimi quelli che si offrono di fornire un link ad un tuo prodotto). Così potrai mettere in campo una tattica di link building per creare autorità intorno al tuo e-commerce grazie al blog. 5. Dimostrare la tua esperienza Ultimo ma non per importanza, sul blog hai la possibilità di mostrare a chi entra nel tuo e-commerce la tua esperienza. Acquistare a scatola chiusa per i consumatori non è il massimo, ma grazie al blog avrai un mezzo per condividere la tua competenza rispetto al settore di riferimento, dimostrando a chi si sta avvicinando a te che si trovano in buone mani. E non solo. Mostrare la tua esperienza fornendo contenuti di valore aumenta anche la tua rilevanza agli “occhi” di Google, in quanto questo premia quei siti che dimostrano di voler realmente aiutare chi compie ricerche. E ciò può avvenire ad esempio se utilizzi il blog del tuo e-commerce per esaminare un topic in maniera approfondita, con competenza e rispondendo alle esigenze degli utenti. Sicuramente, nella pagina del “Chi Siamo” o in quella in cui descrivi il tuo prodotto/servizio hai la possibilità di condividere il valore del tuo shop online: ma solo grazie al blog potrai architettare in modo approfondito una serie di contenuti che lo dimostrano in pieno. Come strutturare il tuo blog Ora che abbiamo capito perché il blog è un utilissimo strumento SEO da utilizzare per il tuo e-commerce, sei pronto a partire. Ma da dove? Fare blogging può aiutarti a salire su Google, ma solo se dietro ai contenuti proposti c’è logica e strategia. Quindi, come strutturare il tuo blog efficacemente? Questi sono sei punti cruciali dai quali partire: identificare le tue buyer personas. In breve, si tratta delle rappresentazioni dei tuoi acquirenti ideali basate su dati raccolti, interviste ed ipotesi ragionate. Avere bene in mente quali siano le Buyer personas del tuo e-commerce ti farà capire quali sono i loro interessi, i loro dubbi, i loro obiettivi, come potertici rivolgere al meglio, dove poterli raggiungere ecc.; identificare la loro buyer’s journey, ovvero il percorso di ricerca attiva che le buyer personas intraprendono dal momento in cui diventano consapevoli di avere un problema fino al momento dell’acquisto. Conoscere la buyer’s journey ti da la possibilità di guidare i tuoi lead all’acquisto, incontrandoli nel punto in cui si trovano; scrivere articoli su misura per ciascuna fase della buyer’s journey, in modo da poter incontrare i buyer con contenuti coerenti e rilevanti in qualsiasi stage (consapevolezza, considerazione, conversione) in cui si trovano, e da sapere come portarli al passo successivo; inserire sempre una Call to Action (CTA), perché solo così chi ha trovato il tuo contenuto interessante avrà modo di restituirti valore. Senza CTA chi atterra sul tuo blog non avrà modo di proseguire il suo percorso verso il tuo e-commerce ed il tuo shop online non potrà raggiungere gli obiettivi; ideare Call To Action che offrano valore al visitatore, che mettano a disposizione ulteriori contenuti utili, cosicché chi ha trovato il tuo blog post interessante possa continuare ad arricchirsi, comprendendo la tua competenza e trasformandosi in lead; affiancare al blog un sistema per raccogliere e segmentare i dati, per poterli sfruttare al meglio per le tue attività di business. Utilizzando i dati creerai più valore sia per chi entra in contatto con te sia per il tuo e-commerce; parliamo di come fare qui. Seguendo questi step fondamentali potrai strutturare il tuo blog in modo che porti valore ai tuoi lead ed al tuo shop, aiutandoti di conseguenza a fare SEO. Aggiungere la sezione “blog” al tuo e-commerce L’ultimo argomento che è importante approfondire è, nella pratica, come aprire un blog nel tuo e-commerce. Le piattaforme che ospitano shop online sono moltissime, e tante tra queste, per integrare un blog, richiedono l’uso di un estensione. Ce ne sono anche alcune che permettono di farlo in modo semplice ed intuitivo, ad esempio Shopify, e non a caso la semplicità è una delle chiavi vincenti di questa piattaforma. Su Shopify, per aprire un blog, bastano pochi passi e non è necessario ricorrere a plug-in: basterà andare sul tuo pannello di controllo, fare clic su “Negozio Online”>“Articoli del blog”, cliccare su “Gestisci blog” ed infine fare “Aggiungi blog” ed il gioco è fatto. Puoi trovare la guida su come farlo qui. Conclusione Analizzati i motivi per cui sul tuo e-commerce non può mancare un blog, non ti resta che strutturare la strategia ed iniziare a condividere i tuoi contenuti unici. Se al momento stai cercando di far crescere il tuo e-commerce e hai bisogno d’aiuto, puoi dare un’occhiata a tutti i modi in cui ICT Digital Think può supportare lo sviluppo del tuo shop. Per altri consigli pratici su come far funzionare al meglio il tuo shop online, non perdere il nostro ebook gratuito: qui sotto ti sveliamo tutti gli step necessari per poter raggiungere i tuoi obiettivi.
Hai un ecommerce e non sai da che parte girarti per creare un buon sviluppo dei contenuti? Ma soprattutto, non sai se costruire la tua strategia su una linea basata verso la SEO, o diversamente, verso il tuo Brand? Naturalmente non è come giocarsela a Testa o Croce. Questo è un fattore da valutare con attenzione e con le dovute considerazioni. Quindi, invece di sparare in aria una moneta, cominciamo con il definire perché fare SEO, quando e cosa potrebbe fare al caso tuo, una volta per tutte. Perché fare SEO per ecommerce La SEO per il tuo sito ecommerce è un fattore critico ma di successo. Sembra chiaro che, ad un alto ranking, corrisponde un alto volume di traffico web e quindi maggiori probabilità di vendita. Dove risiede la differenza tra il miglior ecommerce ed un qualunque e-store vattelapesca? Risposta: nella capacità del primo di attrarre grandi quantità di traffico qualificato. Tuttavia, riuscire ad apparire in una pagina dei risultati di un motore di ricerca (SERP), non basta. Esiste la possibilità che il tuo sito ecommerce non venga “cliccato” dai visitatori. Occorre quindi un’ottimizzazione, sia per il ranking, che per un’altra importante metrica: il click-trough-Rate (CTR) organico. Il CTR è definito come la percentuale di utenti che cliccano il link del sito in rapporto alle visualizzazioni ricevute (impression) e calcolato come clicks / impressions = CTR. Quel simpaticone di Google non ha mai ammesso che questa metrica sia importante nel posizionamento sul motore di ricerca, cosa che invece ha fatto Bing. Da uno studio condotto da Moz nel 2014 è risultato che il CTR si abbassa brutalmente superate le prime 3 posizioni in SERP risultando pressoché nullo per un business in seconda pagina. Sembra che i primi 5 risultati della SERP da soli ricevono il 67.60% di tutti i click, mentre quelli dal 6 al 10 solo il 3.73%. Solo dicendo così, capisci come, senza un’adeguata strategia SEO, un ecommerce perda importanti opportunità di vendere. - Scarica gratis l'ebook - Miti della SEO nel 2019 Quando fare SEO La SEO (Search Engine Optimization) risulta uno strumento fondamentale per il tuo sito ecommerce quando vuoi perseguire alcuni o tutti questi obiettivi: la costruzione, il miglioramento o l’aumento della consapevolezza del brand e della sua web reputation; l’incremento di visibilità e il traffico web; l’aumento di prospect (quindi di potenziali vendite); il mantenimento nel tempo dei risultati; l’incremento della customer retention; Brand o non Brand? Ed eccoci all’eterno dilemma amletico: “Meglio una strategia basata sul marchio o una strategia basata su keyword generiche?” Poesia che neanche Shakespeare. Quando decidi di occuparti seriamente della SEO del tuo sito, ti ritrovi in modo quasi inesorabile ad interrogarti sulle keyword: elementi molto importanti per portare il cliente alla visita e di conseguenza all’acquisto del tuo prodotto. Dopo aver riflettuto è giunto il momento di domandarsi: quali sono le keyword più efficaci? Quelle che concentrano sul prodotto oppure sul Brand? La strategia basata sul Brand Esistono alcune grandi aziende che, utilizzando keyword branded, hanno a tutti gli effetti grandi riscontri economici. Prendiamo in considerazione il famoso marchio di abbigliamento H&M: le campagne pubblicitarie, attraverso media come tv o carta stampata, sono abbastanza corpose. La presenza di testimonial del calibro di Katy Perry, Winona Ryder, Elizabeth Olsen (e chi più ne ha più ne metta), fanno sì che le keyword del sito siano soprattutto branded, poiché è un marchio ben veicolato al di fuori del web. Un utente cercherà una keyword brand tipo “maglione natalizio H&M” sui motori di ricerca, piuttosto che una keyword generica tipo “maglione natalizio con renne” . Questo perché conosce il marchio. La strategia basata su keyword generiche Qui ci troviamo di fronte a strategie orientate verso il “no-branded” e possiamo riscontrare due casistiche: Piccole aziende (o ecommerce di nicchia) che non possono investire grandi capitali come i brand già affermati. Queste realtà necessitano di capire cosa cerca il cliente e sicuramente l’attenzione alla SEO e al web marketing è maggiore: una piccola azienda può puntare tutto su quello, naturalmente facendo attenzione al target a cui si rivolge; Grandi aziende che, pur contando su una buona disponibilità di budget per progettare e realizzare campagne pubblicitarie (anche sui media tradizionali), danno il meglio con l’indicizzazione puntata al prodotto. Scelgono delle categorie di prodotti che non cambiano spesso e si concentrano su di essi: questa è una strategia a lungo termine che porta molti benefici. Non scordare MAI il Content Marketing Il futuro del tuo successo nel mondo dell’ecommerce non è solo nel branded o no-branded, ma anche nel content marketing. Curate i contenuti del vostro ecommerce, perché vi aiuteranno a imporvi sul mercato. Se un utente non capisce bene come usare il tuo prodotto, sarà bene creare una descrizione dettagliata ed esplicativa sul sito. Anche con un video, perché no? Una soluzione interessante potrebbe essere quella di utilizzare i suggerimenti d’acquisto aggiungendo alla scheda prodotto la sezione “I clienti interessati al prodotto Y hanno acquistato anche il prodotto X.” Anche commenti e recensioni dei clienti che hanno comprato il prodotto sono utili a livello di content marketing e, ovviamente, di brand reputation. Morale: su cosa dovresti puntare? SEO o Brand? La migliore risposta che ti posso dare è quella di valutare con attenzione che tipo di azienda sei e il budget a tua disposizione. Considera le risorse e il tempo che vuoi dedicare al progetto. Paradossalmente, la prima ricerca, l'analisi vera e propria da effettuare fin da subito, è quella che ti vede come soggetto del tuo Business. Avendo studiato Belle Arti, non posso non citare un famoso pittore (mai piaciuto, ma pazienza), che propose al mondo un'opera dal titolo piuttosto interessante. Gauguin, dipinse una tela che, tralasciando la tecnica e il soggetto, trovo sempre d'ispirazione. Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?. Ecco. Queste sono esattamente le tre domande che dovresti porti all'inizio del tuo investimento nel fantastico mondo dell'ecommerce.
Indipendentemente dal fatto che la SEO abbia il ROI più alto di qualsiasi campagna pubblicitaria di e-commerce, la maggior parte dei negozi online hanno poca o nessuna considerazione nei motori di ricerca. Piuttosto, i merchant si affidano di solito ai social media o agli annunci a pagamento. Che possono dare un sacco di soddisfazione, certo, ma richiedono un duro lavoro continuo e flusso di entrate costante per giustificare gli investimenti in Ads. La SEO, d'altra parte, richiede solo uno sforzo in anticipo: dopo aver scalato il ranking, praticamente ti permette di vendere con il pilota automatico senza costi ricorrenti. Questa è una semplificazione, ovviamente. Ma l'idea non ti attizza? Sotto ho riassunto alcuni punti chiave che devi effettuare (o, se vuoi affidarti ad uno specialista), che devi ESIGERE vengano fatti quando sei nelle fasi finali del tuo e-commerce. Fatta la grafica? Inseriti i prodotti? Settate le tasse? Ok, cominciamo. 1 - Usa le parole chiave corrette Trovare le parole chiave ideali è il trucco per posizionare il tuo sito. In rete trovi molti tool gratuiti che ti permettono di cercare parole chiave sulla base dei contenuti del tuo sito. Le parole chiave a coda lunga ti consentono di posizionarti in alto nei mercati in cui i tuoi avversari non lo sono già. Quelle parole chiave servono a targhetizzare il tipo di traffico che stai cercando e ad aumentare il tasso di conversione. Prova a pensare alle domande dei consumatori. Pensa al tuo Buyer Persona. Pensa a che punto si trova nel suo processo di acquisto. A questo servono le parole chiave, non ad inserile ad cazzum senza nessuna strategia. Devi usare le parole giuste per il cliente giusto. 2 - Utilizzare le parole chiave strategiche nell'anchor text Usare il testo di ancoraggio per aumentare la tua SEO è un'alternativa fantastica. Il tuo sito di e-commerce è sicuramente pieno zeppo di collegamenti ipertestuali che puntano alle tue pagine web e devi ottimizzare l'anchor text per massimizzare il tuo potenziale. Devi renderli naturali, ma puoi anche utilizzare parole chiave tattiche per le quali vuoi classificare le tue immagini. Ricorda, Google non vede le immagini (anche se ha degli algoritmi di AI che possono farlo). Google legge i metadati e gli anchor text delle stesse per determinare il contenuto. Ovviamente, non usare le stesse parole chiave per tutti i tuoi testi per evitare di essere penalizzati da Google. Includere collegamenti importanti sulle descrizioni dei tuoi prodotti può anche portare il traffico a prodotti che sono pagine identiche che vorresti guidare. 3 - Non duplicare i contenuti Copiare i contenuti da altri siti potrebbe non essere la soluzione migliore quando si tratta di un sito di e-commerce. La descrizione dei tuoi prodotti è la cosa più importante del tuo negozio online. Ancora di più dell'immagine. Non ti fa solo vendere il prodotto, te lo fa anche trovare! Dovresti spendere tempo e risorse a curare in modo maniacale la creazione delle descrizioni dei prodotti, e fare in modo che non sia mai l'esatto duplicato del sito di qualcun altro. Inoltre, le scelte di filtri e classi possono causare problemi di contenuti duplicati perché questi filtri creano URL diversi. Come risolvere questi problemi? Beh, noi con Shopify abbiamo sviluppato un modulo filtro che non crea contenuti duplicati, in quanto ogni url è differente dall'altra. Si tratta di un sistema di filtraggio basato sul linguaggio di Shopify, il Liquid, che permette questa flessibilità. Flessibilità che non potrai mai raggiungere se utilizzi un WooCommerce o un PrestaShop. 4 - Scrivi descrizioni interessanti e intriganti dei prodotti Come i titoli convincenti, le descrizioni accattivanti dei prodotti hanno un'influenza fantastica sul tuo tasso di conversione. Ecco perché non dovresti usare le descrizioni dei prodotti del produttore. Rendili attraenti e unici con parole chiave pertinenti per renderli più compatibili con Google. (vedi punto 3) 5 - Ottimizza le immagini del tuo prodotto I negozi si basano sulle immagini. Sono l'elemento scatenante di una vendita. Le tue immagini devono essere uniche, avvincenti e di alta qualità. Se vuoi che i robot li vedano, tuttavia, avere immagini eccezionali - quindi ad alta risoluzione, può essere un problema. Le immagini hanno un grande potenziale di ottimizzazione per i motori di ricerca dato che i risultati di ricerca tipo Google Images possono riportare una grande quantità di traffico sul tuo sito. 6 - Ottimizza l'URL per l'indicizzazione dei motori di ricerca Gli URL sono importanti per la tua SEO più di quanto sembrino. Gli URL ottimizzati possono davvero aiutare i robot dei motori di ricerca a trovare e scansionare il tuo sito e sapere di cosa si tratta. Strutture appropriate degli URL facilitano anche l'indicizzazione del sito. D'altra parte, gli URL efficienti possono informare i tuoi visitatori su cosa stai per fare e migliorare la loro esperienza. Inoltre, un'esperienza utente che è fantastica conserva i tuoi spettatori. Rappresenta ulteriori possibilità di convertirli. Non pensare che la SEO sia solo per i motori di ricerca, è anche un elemento importante per l'esperienza del tuo cliente! Aggiungere un breadcrumb e un URL flow pulito è un win-win per te e per il tuo cliente. 7 - Presta attenzione al tasso di conversione del tuo traffico Mentre far crescere i visitatori è una cosa, convertire queste visite in vendite è un altro paio di maniche. Devi verificare se i tuoi visitatori si stanno trasformando in clienti paganti. Google Analytics ti viene in aiuto. Puoi determinare da dove proviene il tuo traffico, i dispositivi utilizzati, le persone che potrebbero convertire le conversioni create tramite SEO, ecc. 8 - Migliora l'usabilità Semplifica la navigazione del tuo sito. Il peggiore errore che potresti fare è quello di non fornire un chiaro percorso di navigazione. Non dimenticare di offrire landing page (accidenti, ogni pagina prodotto dovrebbe essere una landing page!) e di collegare la tua home page ad almeno una pagina di prodotto. Ciò aiuterà anche il tuo sito Web a essere sottoposto a scansione da parte dei bot. 9 - Evitare come la peste i broken url Ok, lo sappiamo: vuoi fornire la migliore esperienza possibile per i tuoi clienti. Cliccando su una pagina particolare e facendoli atterrare in una pagina 404 non trovata non è sicuramente il modo giusto. Avere dei collegamenti interrotti o errori 404 è una pessima cosa. Esegui scansioni per rilevare se hai dei problemi. Avere molti 404 può essere un disastro per la tua azienda. Dove Disastro si intende un calo di traffico anche del 40%. È possibile utilizzare OnCrawl per eseguire la scansione del tuo sito e rilevare questi errori. 10 - I Dati Strutturati sono i tuoi nuovi migliori amici La Ricerca Google si impegna a comprendere i contenuti di una pagina. I dati strutturati forniscono indizi espliciti sul significato di una pagina. I dati strutturati sono un formato standardizzato per fornire informazioni su una pagina e classificarne il contenuto; ad esempio, nella pagina di una ricetta sono gli ingredienti, il tempo di cottura e la temperatura, le calorie e così via. Google utilizza i dati strutturati che trova sul Web per comprendere il contenuto della pagina, nonché per raccogliere informazioni sul Web e sul mondo in generale. I dati strutturati sono codificati tramite il markup in-page sulla pagina a cui si applicano le informazioni. I dati strutturati sulla pagina dovrebbero descriverne il contenuto. Non devi creare pagine vuote solo per contenere dati strutturati, né devi aggiungere dati strutturati su informazioni che non sono visibili all'utente, anche se queste sono accurate. Per ulteriori istruzioni tecniche e norme sulla qualità, consulta le linee guida generali sui dati strutturati. I dati strutturati compongono la tua pagina di prodotto, di categoria, i post del blog e persino la pagina About della tua azienda. Sono ESTREMAMENTE UTILI e assolutamente necessari per una SEO ottimizzata nel 2019. Conclusione Bene, spero di non averti eccessivamente spaventato con la mole di lavoro da fare per ottimizzare la SEO del tuo e-commerce. Ricorda, non occorre fare tutto in una volta. Ottimizzazioni come queste richiedono tempo e uno sforzo costante, ma sono sicuro che ce la farai!
Aumentare le vendite e il fatturato di uno shop online è il tuo obbiettivo? Spesso la soluzione è creare delle migliorie dall’interno. Un esempio può essere quello di ottimizzare la categorizzazione dei tuoi prodotti e, nello specifico, le schede prodotto del tuo eCommerce, puntando anche verso la SEO. Se vuoi migliorare queste pagine devi capire come scrivere una scheda prodotto per eCommerce sia rispettando la user experience che le principali regole SEO copywriting. Gli errori più comuni che puoi commettere Detto ciò, andiamo a vedere insieme, gli errori più comuni che puoi commettere con il tuo eCommerce. 1. Non conoscere i tuoi obbiettivi Per ottimizzare una scheda di vendita e fare SEO per eCommerce devi capire dove dirigere la tua attenzione. Ad esempio, se devi scrivere un testo SEO oriented, comprendi prima qual è l’obiettivo da raggiungere. Come vuoi farti trovare dai tuoi potenziali clienti? Su un sito eCommerce l’analisi delle parole chiave è un’attività complessa, soprattutto quando si lavora su categorie e sotto-categorie. Queste pagine permettono di raggiungere ricerche transazionali preziose che vanno dalle fat head più interessanti alle long tail di nicchia. Ma se vuoi farti trovare per le ricerche di nome prodotto, è sulla scheda eXommerce che devi lavorare. Lavora anche su due punti ben precisi: tempo e costanza. Non basta ottimizzare una singola scheda prodotto ma dovresti applicare questo lavoro su ogni pagina prodotto. 2. Sbattersene dei tag title Eccola là. La base SEO. Il tag è uno dei meta tag Google richiamati nella SERP e influenza il ranking. Sembra quindi un’ottima idea lavorare verso questo miglioramento. L’obbiettivo è informare l’utente, farti trovare da lui e il motore di ricerca, per spiegare cosa c’è nella pagina. Quindi, stringendo, come deve essere il di una scheda eCommerce? Keyword più importanti all’inizio, SEMPRE. Parole chiave secondarie e brand a seguire, SEMPRE 2. Non oltre le 65 battute (suppergiù, è inutile essere fiscali in merito). Evitate un tag generico come il numero dell’articolo. 3. Non ottimizzare l’URL per i motori di ricerca Chiameremo questo passaggio “Uso corretto dell’URL SEO Friendly”. Quando pubblichi una scheda eCommerce assicurati che abbia l’URL ottimizzata per i motori di ricerca e gli utenti: Poche keyword, chiare, semplici; Bandisci le sigle strane e numeri senza senso per l’utente. In questo caso, replicare la keyword principale del nome prodotto - tag title - può essere una buona soluzione per una URL SEO friendly. 4. Nessuna immagine Lavora sulle foto e migliorale. Una corretta scheda ecommerce dovrebbe avere: Nome file significativo; Testo descrittivo; Peso delle foto minimo cercando di lasciare inalterata la qualità perché, chi arriva sulla tua pagina, deve poter apprezzare appieno i tuoi prodotti. 5. La meta description è inutile NO! La meta ti aiuta a vendere! Possibile? Certo. Nell’ottimizzazione di una pagina web dedicata allo shopping online, la meta tag è ciò che ti serve per ottimizzare la presenza nella SERP. Ciò significa convincere il cliente a scegliere la tua proposta. Questo è importante per aumentare il click through rate (la percentuale di persone che cliccano sullo snippet dopo averlo trovato nella SERP dopo aver digitato una ricerca). Vediamo le caratteristiche: La meta tag non deve andare oltre le 145 battute (altrimenti potresti ritrovartela troncata – però è vero anche che può essere riformulata a piacere del motore di ricerca); Google non usa la meta per il posizionamento ma un buon uso del persuasive copywriting può fare la differenza. D’altro canto ti offre la search console per monitorare l’efficacia del CTR e testare la bontà delle meta description. 6. Non creare i contenuti Il passo di cui devi assolutamente tenere conto per ottenere un buon risultato: inserisci un contenuto unico alla tua scheda prodotto! Il testo è l’elemento che non può mancare: è necessario descrivere il bene che stai offrendo. Questo significa che devi scrivere e aggiungere testo per dare a Google le informazioni giuste. Come? Ricordati di curare la leggibilità del testo; Dividi il testo in paragrafi (insomma fallo respirare un po’); Usa accordion e menu interni; Usa keyword negli H2 e H3; Non vuoi applicarti in stesure bibliche e tediose? Tranquillo: anche se hai poco testo nella scheda l’importante è che sia sempre unico. Questi punti possono fare la differenza. Soprattutto, è bene fare uno studio delle correlate per capire se le persone cercano degli aspetti specifici per poi metterli in evidenza. 7. Proporre contenuti barbosi e/o complessi La scheda eXommerce non deve essere un tutorial. Non allungare il testo a dismisura e annoiare il lettore a morte. Puoi comunque aggiungere un bel po’ di testo usando tab e accordion a scomparsa che mostrano il testo quando serve. 8. Non inserire link interni a prodotti correlati Collegamenti ipertestuali: la SEO per eCommerce è fatta anche di questo aspetto. I link interni che collegano le varie schede sono un elemento decisivo perché rendono il contenuto più pertinente e completo. Inoltre puoi ottenere dei risultati migliori in termini di conversione. Con uno shop online il bounce rate deve essere basso. Ogni visita deve uscire con il maggior numero possibile di prodotti acquistati, principio chiave per aumentare le vendite con l’ecommerce. 9. Non credo ci sia molto altro da fare Nein! C’è sempre qualcos’altro da fare! Per migliorare l’indicizzazione delle pagine dedicate ai prodotti puoi creare una sitemap.xml dedicata a categorie e schede dei beni in commercio. Puoi anche caricare un file XML sitemap specifico per migliorare la scansione dei prodotti (restando che la presenza di questa soluzione è il metodo migliore per ottimizzare il processo di indicizzazione delle nuove pagine). Ogni aspetto di un sito e-commerce deve essere ponderato con cura. Certamente il posizionamento su Google è un fattore determinante e allo stesso tempo complesso, ma tutto questo rappresenta le pagine che diventeranno indispensabili se il tuo obiettivo è quello di monetizzare. Rappresentano delle landing page dedicate alla vendita diretta, senza intermediari: sono risorse che devi assolutamente sfruttare al massimo. In definitiva: se, come dicevamo all’inizio, il tuo obbiettivo è aumentare fatturato e vendite del tuo shop online, miglioralo internamente, ottimizza la SEO. Chiaramente con le tue tempistiche e valutando ogni sfaccettatura.