La ricerca di ogni utente inizia con la digitazione di determinate parole chiave nel motore di ricerca che fornisce una serie di risultati tra i quali scegliere. Ecco perché scegliere le parole chiave giuste è il primo step necessario per far arrivare i clienti sul tuo ecommerce, intercettando i loro intenti di ricerca. Molte persone vengono a conoscenza di nuove aziende ed ecommerce (di cui magari non avevano mai sentito parlare prima) proprio tramite ricerche web. Questo significa che devi trovare le giuste parole chiave e che queste ultime devono essere in linea con le persone in target, cioè potenzialmente interessate ai tuoi servizi e ai tuoi prodotti. Come scegliere le parole chiave? Ovviamente non possono essere selezionate senza alcun criterio, ma è necessario un processo lungo e articolato che richiede una serie di competenze e conoscenze. In questo articolo ti spieghiamo proprio come scegliere le parole chiave e quali strumenti puoi utilizzare. Parola chiave SEO: cos’è? Ogni progetto e-commerce deve adeguarsi e soddisfare regole SEO per collocarsi nelle prime posizioni e ottenere la necessaria visibilità per guadagnare click e traffico. Un negozio online, per quanto ben fatto e ricco dei migliori prodotti del settore, risulta del tutto improduttivo e poco efficace se non ci sono persone che atterrano sul sito. É come un ristorante con prodotti freschissimi e di ottima qualità, dove però non entra mai nessuno. Il motivo potrebbe essere una posizione non ottimale o una scarsa comunicazione. Le keyword, cioè le parole chiave, possono essere considerate come delle insegne luminose che fanno luce sul tuo e-commerce, ma devi usarle nel modo giusto. Non avrebbe senso scegliere di puntare solo a 2-3, così come sarebbe addirittura controproducente sceglierne a centinaia. Devi piuttosto trovare un equilibrio che ti consenta di illuminare la tua attività. Così facendo puoi ottimizzare il tuo sito web facendolo comparire tra i primi risultati nelle pagine dei motori di ricerca. Ma nella pratica cos’è una parola chiave? Sostanzialmente è una parola o una frase che gli utenti generalmente utilizzano per le loro ricerche. Un esempio di parole chiave per un turista che sta cercando un albergo a Roma è per l’appunto “albergo Roma”. Dopo aver inserito queste parole all'interno del motore di ricerca, esso restituirà i risultati ordinati in base a pertinenza e autorevolezza del sito. Per capire meglio come scegliere le parole chiave per il SEO è opportuno fare una distinzione tra keyword a coda lunga e keyword a coda corta. Parole chiave a coda lunga Le parole chiave a coda lunga, dette anche long tail keyword, sono quelle che contengono più di due parole e in alcuni casi sono vere e proprie frasi. Ritornando all’esempio di prima una parola a coda lunga è “albergo a Roma con colazione”, oppure “albergo a Roma vicino al Colosseo”. Queste parole chiave sono più facili da classificare poiché molto più specifiche, quindi consentono di restringere il campo ad un potenziale pubblico interessato al tuo prodotto. In pratica puoi intercettare un pubblico più ristretto ma anche più specifico, quindi con una percentuale più alta di conversione. Parole chiave a coda corta Le parole chiave a coda corta, definite short tail keyword, sono composte da un massimo di due parole ma sono più difficili da gestire. Hanno infatti un’altissima concorrenza e, a meno che il tuo e-commerce non sia già posizionato nei primi posti della SERP, vanno usate con intelligenza e con oculatezza. Queste parole chiave, infatti, attirano una gran quantità di utenti che non necessariamente sono in linea con il tuo target, quindi difficili da convertire e da fidelizzare. Le categorie delle parole chiave negli e-commerce Come scegliere le parole chiave per ottimizzare il tuo e-commerce? Per rispondere a questa domanda devi conoscere i tuoi potenziali acquirenti, operazione che puoi portare a termine con Shopify, magari integrandolo con un CRM. Le due piattaforme integrate ti consentono di creare e ricercare rapidamente i profili dei tuoi clienti, per poi soddisfare le loro esigenze che possono variare a seconda della fase della customer journey in cui si trovano. Proprio perché gli intenti di ricerca possono variare a seconda dei singoli utenti e dello step di acquisto in cui si trovano, è utile suddividere le keyword in 4 categorie: Informazionali; Transazionali; Navigazionali; Georeferenziate. Analizziamole tutte e 4 per provare ad intercettare quante più domande possibili. Keyword informazionali Le keyword informazionali sono quelle che generalmente contengono le seguenti parole: “quando”, “come”, “perché”, “quale” ecc. L’utente si trova nella fase iniziale del suo processo di acquisto e, prima di comprare, sta raccogliendo una serie di informazioni utili per trovare risposte pertinenti alle sue domande. Le risposte a queste domande andrebbero inserite all’interno dei blog, fornendo informazioni utili e professionali agli utenti e dando mostra di essere un brand affidabile al quale rivolgersi per risolvere i propri problemi o soddisfare i propri bisogni. Keyword transazionali Le keyword transazionali sono quelle che comprendono parole come “spedizione gratuita”, “prezzi”, “offerte”, “sconti online” e tutti quei termini che possono influenzare la decisione d’acquisto finale. L’utente si trova in una fase del customer journey differente, poiché è già ben predisposto all’acquisto e sta cercando di capire qual è la soluzione più conveniente per lui. Queste keyword andrebbero inserite nelle schede prodotto, nelle landing page, nelle pagine di categorie prodotti o nelle informazioni di pagamento, spedizione e reso. Keyword navigazionali Le keyword navigazionali sono tutte quelle parole chiave che contengono già il nome del sito o del brand specifico. In questa fase l’utente già sa come soddisfare il suo desiderio e vuole acquistare un prodotto o un servizio specifico su un e-commerce che già conosce. Molti merchant tendono invece a sottovalutare le keyword navigazionali, ritenendole superflue. Non è così, anzi, sarebbe davvero una beffa non essere nella prima posizione della SERP quando la query contiene proprio il nome tuo brand. Keyword georeferenziate Le keyword georeferenziate sono quelle destinate a circoscrivere un’offerta in una determinata area geografica e sono indicate per specifiche attività. L’e-commerce nasce per non avere barriere e per poter raggiungere potenzialmente qualsiasi cliente in ogni parte del mondo, tuttavia ci sono le piccole realtà che puntano tutto sul local marketing o che sono affiancati da punti vendita fisici. In entrambi i casi l’obiettivo è raggiungere persone che sono vicine geograficamente, sia per contenere i costi delle spedizioni sia per attrarre persone anche nel negozio fisico. Puoi ad esempio usare parole chiave per pubblicità se intendi far arrivare la tua offerta ad un numero ristretto e mirato di persone in una specifica area geografica. Gli strumenti per scegliere le parole chiave Teoricamente puoi effettuare anche delle ricerche manuali per identificare le parole chiave più gettonate, ma sarebbe davvero un lavoraccio. Molto meglio usare strumenti specifici che, in abbinamento con le funzionalità di un sito Shopify, ti rendono il lavoro molto più snello e veloce. Esistono strumenti gratuiti e strumenti a pagamento: eccone alcuni tra i quali puoi scegliere. Ricerca parole chiave gratis: gli strumenti a disposizione Ci sono diversi strumenti gratis che, pur avendo meno funzioni rispetto a quelli a pagamento, risultano molto utili per la ricerca delle parole chiave più indicate secondo il proprio business. Uno di questi è Google Keyword Planner, che suggerisce parole chiave per le campagne a pagamento su Google Adwords. Inoltre aiuta a valutare il volume di ricerca mensile di determinate keyword e trovare anche le parole correlate. In questo modo puoi programmare i tuoi post sui social e gli articoli sui blog cavalcando le keyword più in voga di un preciso periodo. Puoi identificare con Google Analytics le parole chiave che consentono di mostrare il tuo annuncio ai clienti giusti e, contemporaneamente, pianificare le parole chiave di Google Ads. Tra i migliori strumenti sul mercato c’è Keywords Everywhere, un’estensione di Google Chrome che fornisce dati sul traffico mensile stimato per ogni ricerca e ti mostra le parole chiave correlate. C’è poi da tenere in considerazione che molte persone effettuano le loro ricerche direttamente su Amazon, quindi bypassando Google. Amazon Keyword Research, il motore di ricerca su Amazon, è progettato per rispondere a richieste con un elevato intento di acquisto e quindi le parole suggerite hanno un alto tasso di conversione. Puoi quindi prendere spunto dai suggerimenti automatici di Amazon per poi reperire le tue keyword. Strumenti per la ricerca di parole chiave a pagamento Se devi effettuare un numero di ricerche molto elevato o hai bisogno di dati estremamente precisi per scegliere le parole chiave, allora devi fare affidamento su servizi a pagamento come per esempio KWFinder o Sem Rush. Altro ottimo strumento è SEOZoom, che ti mostra i trend del traffico dei principali motori di ricerca e che ti fornisce indicazioni anche su come si muovono i tuoi competitor. Inoltre puoi ricevere report e analisi per capire se la tua strategia sta funzionando o se devi cambiare qualcosa. Conclusioni Le parole chiave svolgono una funzione di primaria importanza che aiutano i motori di ricerca a classificare i siti secondo le ricerche degli utenti. Identificare le giuste keyword offre due vantaggi: ottimizza il posizionamento del tuo e-commerce e migliora l’esperienza di navigazione degli utenti. Nel corso dell’articolo abbiamo più volte sottolineato l'importanza di avere un progetto Shopify per lo sviluppo di una strategia SEO che consenta al tuo ecommerce di acquisire maggior traffico. Se vuoi saperne di più ti basta scaricare l’ebook gratuito disponibile alla fine dell’articolo.
Hai un ecommerce e non sai da che parte girarti per creare un buon sviluppo dei contenuti? Ma soprattutto, non sai se costruire la tua strategia su una linea basata verso la SEO, o diversamente, verso il tuo Brand? Naturalmente non è come giocarsela a Testa o Croce. Questo è un fattore da valutare con attenzione e con le dovute considerazioni. Quindi, invece di sparare in aria una moneta, cominciamo con il definire perché fare SEO, quando e cosa potrebbe fare al caso tuo, una volta per tutte. Perché fare SEO per ecommerce La SEO per il tuo sito ecommerce è un fattore critico ma di successo. Sembra chiaro che, ad un alto ranking, corrisponde un alto volume di traffico web e quindi maggiori probabilità di vendita. Dove risiede la differenza tra il miglior ecommerce ed un qualunque e-store vattelapesca? Risposta: nella capacità del primo di attrarre grandi quantità di traffico qualificato. Tuttavia, riuscire ad apparire in una pagina dei risultati di un motore di ricerca (SERP), non basta. Esiste la possibilità che il tuo sito ecommerce non venga “cliccato” dai visitatori. Occorre quindi un’ottimizzazione, sia per il ranking, che per un’altra importante metrica: il click-trough-Rate (CTR) organico. Il CTR è definito come la percentuale di utenti che cliccano il link del sito in rapporto alle visualizzazioni ricevute (impression) e calcolato come clicks / impressions = CTR. Quel simpaticone di Google non ha mai ammesso che questa metrica sia importante nel posizionamento sul motore di ricerca, cosa che invece ha fatto Bing. Da uno studio condotto da Moz nel 2014 è risultato che il CTR si abbassa brutalmente superate le prime 3 posizioni in SERP risultando pressoché nullo per un business in seconda pagina. Sembra che i primi 5 risultati della SERP da soli ricevono il 67.60% di tutti i click, mentre quelli dal 6 al 10 solo il 3.73%. Solo dicendo così, capisci come, senza un’adeguata strategia SEO, un ecommerce perda importanti opportunità di vendere. - Scarica gratis l'ebook - Miti della SEO nel 2019 Quando fare SEO La SEO (Search Engine Optimization) risulta uno strumento fondamentale per il tuo sito ecommerce quando vuoi perseguire alcuni o tutti questi obiettivi: la costruzione, il miglioramento o l’aumento della consapevolezza del brand e della sua web reputation; l’incremento di visibilità e il traffico web; l’aumento di prospect (quindi di potenziali vendite); il mantenimento nel tempo dei risultati; l’incremento della customer retention; Brand o non Brand? Ed eccoci all’eterno dilemma amletico: “Meglio una strategia basata sul marchio o una strategia basata su keyword generiche?” Poesia che neanche Shakespeare. Quando decidi di occuparti seriamente della SEO del tuo sito, ti ritrovi in modo quasi inesorabile ad interrogarti sulle keyword: elementi molto importanti per portare il cliente alla visita e di conseguenza all’acquisto del tuo prodotto. Dopo aver riflettuto è giunto il momento di domandarsi: quali sono le keyword più efficaci? Quelle che concentrano sul prodotto oppure sul Brand? La strategia basata sul Brand Esistono alcune grandi aziende che, utilizzando keyword branded, hanno a tutti gli effetti grandi riscontri economici. Prendiamo in considerazione il famoso marchio di abbigliamento H&M: le campagne pubblicitarie, attraverso media come tv o carta stampata, sono abbastanza corpose. La presenza di testimonial del calibro di Katy Perry, Winona Ryder, Elizabeth Olsen (e chi più ne ha più ne metta), fanno sì che le keyword del sito siano soprattutto branded, poiché è un marchio ben veicolato al di fuori del web. Un utente cercherà una keyword brand tipo “maglione natalizio H&M” sui motori di ricerca, piuttosto che una keyword generica tipo “maglione natalizio con renne” . Questo perché conosce il marchio. La strategia basata su keyword generiche Qui ci troviamo di fronte a strategie orientate verso il “no-branded” e possiamo riscontrare due casistiche: Piccole aziende (o ecommerce di nicchia) che non possono investire grandi capitali come i brand già affermati. Queste realtà necessitano di capire cosa cerca il cliente e sicuramente l’attenzione alla SEO e al web marketing è maggiore: una piccola azienda può puntare tutto su quello, naturalmente facendo attenzione al target a cui si rivolge; Grandi aziende che, pur contando su una buona disponibilità di budget per progettare e realizzare campagne pubblicitarie (anche sui media tradizionali), danno il meglio con l’indicizzazione puntata al prodotto. Scelgono delle categorie di prodotti che non cambiano spesso e si concentrano su di essi: questa è una strategia a lungo termine che porta molti benefici. Non scordare MAI il Content Marketing Il futuro del tuo successo nel mondo dell’ecommerce non è solo nel branded o no-branded, ma anche nel content marketing. Curate i contenuti del vostro ecommerce, perché vi aiuteranno a imporvi sul mercato. Se un utente non capisce bene come usare il tuo prodotto, sarà bene creare una descrizione dettagliata ed esplicativa sul sito. Anche con un video, perché no? Una soluzione interessante potrebbe essere quella di utilizzare i suggerimenti d’acquisto aggiungendo alla scheda prodotto la sezione “I clienti interessati al prodotto Y hanno acquistato anche il prodotto X.” Anche commenti e recensioni dei clienti che hanno comprato il prodotto sono utili a livello di content marketing e, ovviamente, di brand reputation. Morale: su cosa dovresti puntare? SEO o Brand? La migliore risposta che ti posso dare è quella di valutare con attenzione che tipo di azienda sei e il budget a tua disposizione. Considera le risorse e il tempo che vuoi dedicare al progetto. Paradossalmente, la prima ricerca, l'analisi vera e propria da effettuare fin da subito, è quella che ti vede come soggetto del tuo Business. Avendo studiato Belle Arti, non posso non citare un famoso pittore (mai piaciuto, ma pazienza), che propose al mondo un'opera dal titolo piuttosto interessante. Gauguin, dipinse una tela che, tralasciando la tecnica e il soggetto, trovo sempre d'ispirazione. Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?. Ecco. Queste sono esattamente le tre domande che dovresti porti all'inizio del tuo investimento nel fantastico mondo dell'ecommerce.
Indipendentemente dal fatto che la SEO abbia il ROI più alto di qualsiasi campagna pubblicitaria di e-commerce, la maggior parte dei negozi online hanno poca o nessuna considerazione nei motori di ricerca. Piuttosto, i merchant si affidano di solito ai social media o agli annunci a pagamento. Che possono dare un sacco di soddisfazione, certo, ma richiedono un duro lavoro continuo e flusso di entrate costante per giustificare gli investimenti in Ads. La SEO, d'altra parte, richiede solo uno sforzo in anticipo: dopo aver scalato il ranking, praticamente ti permette di vendere con il pilota automatico senza costi ricorrenti. Questa è una semplificazione, ovviamente. Ma l'idea non ti attizza? Sotto ho riassunto alcuni punti chiave che devi effettuare (o, se vuoi affidarti ad uno specialista), che devi ESIGERE vengano fatti quando sei nelle fasi finali del tuo e-commerce. Fatta la grafica? Inseriti i prodotti? Settate le tasse? Ok, cominciamo. 1 - Usa le parole chiave corrette Trovare le parole chiave ideali è il trucco per posizionare il tuo sito. In rete trovi molti tool gratuiti che ti permettono di cercare parole chiave sulla base dei contenuti del tuo sito. Le parole chiave a coda lunga ti consentono di posizionarti in alto nei mercati in cui i tuoi avversari non lo sono già. Quelle parole chiave servono a targhetizzare il tipo di traffico che stai cercando e ad aumentare il tasso di conversione. Prova a pensare alle domande dei consumatori. Pensa al tuo Buyer Persona. Pensa a che punto si trova nel suo processo di acquisto. A questo servono le parole chiave, non ad inserile ad cazzum senza nessuna strategia. Devi usare le parole giuste per il cliente giusto. 2 - Utilizzare le parole chiave strategiche nell'anchor text Usare il testo di ancoraggio per aumentare la tua SEO è un'alternativa fantastica. Il tuo sito di e-commerce è sicuramente pieno zeppo di collegamenti ipertestuali che puntano alle tue pagine web e devi ottimizzare l'anchor text per massimizzare il tuo potenziale. Devi renderli naturali, ma puoi anche utilizzare parole chiave tattiche per le quali vuoi classificare le tue immagini. Ricorda, Google non vede le immagini (anche se ha degli algoritmi di AI che possono farlo). Google legge i metadati e gli anchor text delle stesse per determinare il contenuto. Ovviamente, non usare le stesse parole chiave per tutti i tuoi testi per evitare di essere penalizzati da Google. Includere collegamenti importanti sulle descrizioni dei tuoi prodotti può anche portare il traffico a prodotti che sono pagine identiche che vorresti guidare. 3 - Non duplicare i contenuti Copiare i contenuti da altri siti potrebbe non essere la soluzione migliore quando si tratta di un sito di e-commerce. La descrizione dei tuoi prodotti è la cosa più importante del tuo negozio online. Ancora di più dell'immagine. Non ti fa solo vendere il prodotto, te lo fa anche trovare! Dovresti spendere tempo e risorse a curare in modo maniacale la creazione delle descrizioni dei prodotti, e fare in modo che non sia mai l'esatto duplicato del sito di qualcun altro. Inoltre, le scelte di filtri e classi possono causare problemi di contenuti duplicati perché questi filtri creano URL diversi. Come risolvere questi problemi? Beh, noi con Shopify abbiamo sviluppato un modulo filtro che non crea contenuti duplicati, in quanto ogni url è differente dall'altra. Si tratta di un sistema di filtraggio basato sul linguaggio di Shopify, il Liquid, che permette questa flessibilità. Flessibilità che non potrai mai raggiungere se utilizzi un WooCommerce o un PrestaShop. 4 - Scrivi descrizioni interessanti e intriganti dei prodotti Come i titoli convincenti, le descrizioni accattivanti dei prodotti hanno un'influenza fantastica sul tuo tasso di conversione. Ecco perché non dovresti usare le descrizioni dei prodotti del produttore. Rendili attraenti e unici con parole chiave pertinenti per renderli più compatibili con Google. (vedi punto 3) 5 - Ottimizza le immagini del tuo prodotto I negozi si basano sulle immagini. Sono l'elemento scatenante di una vendita. Le tue immagini devono essere uniche, avvincenti e di alta qualità. Se vuoi che i robot li vedano, tuttavia, avere immagini eccezionali - quindi ad alta risoluzione, può essere un problema. Le immagini hanno un grande potenziale di ottimizzazione per i motori di ricerca dato che i risultati di ricerca tipo Google Images possono riportare una grande quantità di traffico sul tuo sito. 6 - Ottimizza l'URL per l'indicizzazione dei motori di ricerca Gli URL sono importanti per la tua SEO più di quanto sembrino. Gli URL ottimizzati possono davvero aiutare i robot dei motori di ricerca a trovare e scansionare il tuo sito e sapere di cosa si tratta. Strutture appropriate degli URL facilitano anche l'indicizzazione del sito. D'altra parte, gli URL efficienti possono informare i tuoi visitatori su cosa stai per fare e migliorare la loro esperienza. Inoltre, un'esperienza utente che è fantastica conserva i tuoi spettatori. Rappresenta ulteriori possibilità di convertirli. Non pensare che la SEO sia solo per i motori di ricerca, è anche un elemento importante per l'esperienza del tuo cliente! Aggiungere un breadcrumb e un URL flow pulito è un win-win per te e per il tuo cliente. 7 - Presta attenzione al tasso di conversione del tuo traffico Mentre far crescere i visitatori è una cosa, convertire queste visite in vendite è un altro paio di maniche. Devi verificare se i tuoi visitatori si stanno trasformando in clienti paganti. Google Analytics ti viene in aiuto. Puoi determinare da dove proviene il tuo traffico, i dispositivi utilizzati, le persone che potrebbero convertire le conversioni create tramite SEO, ecc. 8 - Migliora l'usabilità Semplifica la navigazione del tuo sito. Il peggiore errore che potresti fare è quello di non fornire un chiaro percorso di navigazione. Non dimenticare di offrire landing page (accidenti, ogni pagina prodotto dovrebbe essere una landing page!) e di collegare la tua home page ad almeno una pagina di prodotto. Ciò aiuterà anche il tuo sito Web a essere sottoposto a scansione da parte dei bot. 9 - Evitare come la peste i broken url Ok, lo sappiamo: vuoi fornire la migliore esperienza possibile per i tuoi clienti. Cliccando su una pagina particolare e facendoli atterrare in una pagina 404 non trovata non è sicuramente il modo giusto. Avere dei collegamenti interrotti o errori 404 è una pessima cosa. Esegui scansioni per rilevare se hai dei problemi. Avere molti 404 può essere un disastro per la tua azienda. Dove Disastro si intende un calo di traffico anche del 40%. È possibile utilizzare OnCrawl per eseguire la scansione del tuo sito e rilevare questi errori. 10 - I Dati Strutturati sono i tuoi nuovi migliori amici La Ricerca Google si impegna a comprendere i contenuti di una pagina. I dati strutturati forniscono indizi espliciti sul significato di una pagina. I dati strutturati sono un formato standardizzato per fornire informazioni su una pagina e classificarne il contenuto; ad esempio, nella pagina di una ricetta sono gli ingredienti, il tempo di cottura e la temperatura, le calorie e così via. Google utilizza i dati strutturati che trova sul Web per comprendere il contenuto della pagina, nonché per raccogliere informazioni sul Web e sul mondo in generale. I dati strutturati sono codificati tramite il markup in-page sulla pagina a cui si applicano le informazioni. I dati strutturati sulla pagina dovrebbero descriverne il contenuto. Non devi creare pagine vuote solo per contenere dati strutturati, né devi aggiungere dati strutturati su informazioni che non sono visibili all'utente, anche se queste sono accurate. Per ulteriori istruzioni tecniche e norme sulla qualità, consulta le linee guida generali sui dati strutturati. I dati strutturati compongono la tua pagina di prodotto, di categoria, i post del blog e persino la pagina About della tua azienda. Sono ESTREMAMENTE UTILI e assolutamente necessari per una SEO ottimizzata nel 2019. Conclusione Bene, spero di non averti eccessivamente spaventato con la mole di lavoro da fare per ottimizzare la SEO del tuo e-commerce. Ricorda, non occorre fare tutto in una volta. Ottimizzazioni come queste richiedono tempo e uno sforzo costante, ma sono sicuro che ce la farai!
Aumentare le vendite e il fatturato di uno shop online è il tuo obbiettivo? Spesso la soluzione è creare delle migliorie dall’interno. Un esempio può essere quello di ottimizzare la categorizzazione dei tuoi prodotti e, nello specifico, le schede prodotto del tuo eCommerce, puntando anche verso la SEO. Se vuoi migliorare queste pagine devi capire come scrivere una scheda prodotto per eCommerce sia rispettando la user experience che le principali regole SEO copywriting. Gli errori più comuni che puoi commettere Detto ciò, andiamo a vedere insieme, gli errori più comuni che puoi commettere con il tuo eCommerce. 1. Non conoscere i tuoi obbiettivi Per ottimizzare una scheda di vendita e fare SEO per eCommerce devi capire dove dirigere la tua attenzione. Ad esempio, se devi scrivere un testo SEO oriented, comprendi prima qual è l’obiettivo da raggiungere. Come vuoi farti trovare dai tuoi potenziali clienti? Su un sito eCommerce l’analisi delle parole chiave è un’attività complessa, soprattutto quando si lavora su categorie e sotto-categorie. Queste pagine permettono di raggiungere ricerche transazionali preziose che vanno dalle fat head più interessanti alle long tail di nicchia. Ma se vuoi farti trovare per le ricerche di nome prodotto, è sulla scheda eXommerce che devi lavorare. Lavora anche su due punti ben precisi: tempo e costanza. Non basta ottimizzare una singola scheda prodotto ma dovresti applicare questo lavoro su ogni pagina prodotto. 2. Sbattersene dei tag title Eccola là. La base SEO. Il tag è uno dei meta tag Google richiamati nella SERP e influenza il ranking. Sembra quindi un’ottima idea lavorare verso questo miglioramento. L’obbiettivo è informare l’utente, farti trovare da lui e il motore di ricerca, per spiegare cosa c’è nella pagina. Quindi, stringendo, come deve essere il di una scheda eCommerce? Keyword più importanti all’inizio, SEMPRE. Parole chiave secondarie e brand a seguire, SEMPRE 2. Non oltre le 65 battute (suppergiù, è inutile essere fiscali in merito). Evitate un tag generico come il numero dell’articolo. 3. Non ottimizzare l’URL per i motori di ricerca Chiameremo questo passaggio “Uso corretto dell’URL SEO Friendly”. Quando pubblichi una scheda eCommerce assicurati che abbia l’URL ottimizzata per i motori di ricerca e gli utenti: Poche keyword, chiare, semplici; Bandisci le sigle strane e numeri senza senso per l’utente. In questo caso, replicare la keyword principale del nome prodotto - tag title - può essere una buona soluzione per una URL SEO friendly. 4. Nessuna immagine Lavora sulle foto e migliorale. Una corretta scheda ecommerce dovrebbe avere: Nome file significativo; Testo descrittivo; Peso delle foto minimo cercando di lasciare inalterata la qualità perché, chi arriva sulla tua pagina, deve poter apprezzare appieno i tuoi prodotti. 5. La meta description è inutile NO! La meta ti aiuta a vendere! Possibile? Certo. Nell’ottimizzazione di una pagina web dedicata allo shopping online, la meta tag è ciò che ti serve per ottimizzare la presenza nella SERP. Ciò significa convincere il cliente a scegliere la tua proposta. Questo è importante per aumentare il click through rate (la percentuale di persone che cliccano sullo snippet dopo averlo trovato nella SERP dopo aver digitato una ricerca). Vediamo le caratteristiche: La meta tag non deve andare oltre le 145 battute (altrimenti potresti ritrovartela troncata – però è vero anche che può essere riformulata a piacere del motore di ricerca); Google non usa la meta per il posizionamento ma un buon uso del persuasive copywriting può fare la differenza. D’altro canto ti offre la search console per monitorare l’efficacia del CTR e testare la bontà delle meta description. 6. Non creare i contenuti Il passo di cui devi assolutamente tenere conto per ottenere un buon risultato: inserisci un contenuto unico alla tua scheda prodotto! Il testo è l’elemento che non può mancare: è necessario descrivere il bene che stai offrendo. Questo significa che devi scrivere e aggiungere testo per dare a Google le informazioni giuste. Come? Ricordati di curare la leggibilità del testo; Dividi il testo in paragrafi (insomma fallo respirare un po’); Usa accordion e menu interni; Usa keyword negli H2 e H3; Non vuoi applicarti in stesure bibliche e tediose? Tranquillo: anche se hai poco testo nella scheda l’importante è che sia sempre unico. Questi punti possono fare la differenza. Soprattutto, è bene fare uno studio delle correlate per capire se le persone cercano degli aspetti specifici per poi metterli in evidenza. 7. Proporre contenuti barbosi e/o complessi La scheda eXommerce non deve essere un tutorial. Non allungare il testo a dismisura e annoiare il lettore a morte. Puoi comunque aggiungere un bel po’ di testo usando tab e accordion a scomparsa che mostrano il testo quando serve. 8. Non inserire link interni a prodotti correlati Collegamenti ipertestuali: la SEO per eCommerce è fatta anche di questo aspetto. I link interni che collegano le varie schede sono un elemento decisivo perché rendono il contenuto più pertinente e completo. Inoltre puoi ottenere dei risultati migliori in termini di conversione. Con uno shop online il bounce rate deve essere basso. Ogni visita deve uscire con il maggior numero possibile di prodotti acquistati, principio chiave per aumentare le vendite con l’ecommerce. 9. Non credo ci sia molto altro da fare Nein! C’è sempre qualcos’altro da fare! Per migliorare l’indicizzazione delle pagine dedicate ai prodotti puoi creare una sitemap.xml dedicata a categorie e schede dei beni in commercio. Puoi anche caricare un file XML sitemap specifico per migliorare la scansione dei prodotti (restando che la presenza di questa soluzione è il metodo migliore per ottimizzare il processo di indicizzazione delle nuove pagine). Ogni aspetto di un sito e-commerce deve essere ponderato con cura. Certamente il posizionamento su Google è un fattore determinante e allo stesso tempo complesso, ma tutto questo rappresenta le pagine che diventeranno indispensabili se il tuo obiettivo è quello di monetizzare. Rappresentano delle landing page dedicate alla vendita diretta, senza intermediari: sono risorse che devi assolutamente sfruttare al massimo. In definitiva: se, come dicevamo all’inizio, il tuo obbiettivo è aumentare fatturato e vendite del tuo shop online, miglioralo internamente, ottimizza la SEO. Chiaramente con le tue tempistiche e valutando ogni sfaccettatura.