La visibilità è tutto per un e-commerce. Collegare il tuo negozio Shopify a piattaforme social come Instagram e Facebook non è più un'opzione, ma una necessità. Questo approccio non solo espone i tuoi prodotti a un pubblico più vasto, ma trasforma anche le semplici visualizzazioni in potenziali vendite. In un mondo dove l'immediatezza e la visibilità regnano supreme, collegare il tuo e-commerce Shopify a Instagram non solo aumenta significativamente le conversioni ma migliora anche l'esperienza dell'utente, rendendo l'intero processo di shopping più fluido e diretto. La sinergia tra Shopify e Instagram si traduce in un potente strumento di vendita: i prodotti vengono presentati in un contesto visivo accattivante che invoglia all'acquisto. Grazie a questa integrazione, i potenziali clienti possono scoprire i tuoi prodotti in un ambiente che conoscono bene durante la loro navigazione quotidiana sui social media. Questa non è semplicemente una questione di aumentare il traffico, ma di costruire una presenza di marca coerente e di creare un'esperienza cliente senza soluzione di continuità che inizia dal primo clic e si conclude con la soddisfazione post-acquisto. Nel prosieguo dell'articolo, esploreremo i passaggi per collegare il tuo negozio Shopify a Instagram, evidenziando i benefici tangibili e offrendo consigli pratici per massimizzare la tua visibilità e le tue vendite tramite questa potente sinergia. Benefici di collegare Instagram a Shopify L'integrazione del tuo e-commerce Shopify con Instagram offre una serie di vantaggi chiave che possono trasformare la tua strategia di vendita online: Maggiore visibilità del prodotto: pubblicando i tuoi prodotti direttamente su Instagram, aumenti esponenzialmente la loro visibilità. Instagram, con i suoi miliardi di utenti attivi, diventa una vetrina mondiale per il tuo catalogo, consentendoti di raggiungere un pubblico più ampio e diversificato. Incremento delle conversioni: grazie alla funzione Shopping di Instagram, i potenziali clienti possono acquistare i tuoi prodotti direttamente dalla piattaforma. Questo riduce notevolmente il percorso d'acquisto, migliorando le conversioni da semplici visualizzazioni a vendite effettive. Miglioramento dell'esperienza cliente: l'integrazione rende l'esperienza di acquisto più fluida e piacevole. I clienti possono passare facilmente dall'ispirazione alla transazione senza dover abbandonare l'app di Instagram, migliorando la soddisfazione del cliente e aumentando le probabilità di ripetere gli acquisti. Insight del cliente potenziati: integrando Shopify con Instagram, ottieni accesso a dati preziosi sui tuoi clienti e sulle loro abitudini di acquisto. Queste informazioni ti consentono di ottimizzare le tue strategie di marketing e di vendita, nonché di personalizzare l'esperienza di shopping per soddisfare al meglio le esigenze del tuo pubblico. Aumento dell'engagement: condividere i tuoi prodotti su Instagram non solo aumenta la loro visibilità, ma incoraggia anche l'interazione con il tuo brand. I like, i commenti e le condivisioni aiutano a costruire una comunità attorno al tuo marchio e a fidelizzare la clientela. Promozioni e campagne mira: utilizzando le funzionalità di targeting pubblicitario di Instagram, puoi indirizzare le tue promozioni e campagne pubblicitarie a segmenti specifici del tuo pubblico, massimizzando l'efficacia delle tue attività di marketing e aumentando il ROI. Perchè collegare Shopify a Instagram e Facebook Integrare il tuo negozio Shopify con Instagram e Facebook si configura come una scelta tattica di primaria importanza. Questa integrazione va ben oltre il semplice allineare i prodotti e il perfezionare il processo di acquisto. Si pone piuttosto come un pilastro per lo sviluppo di un dialogo diretto ed efficace con la tua clientela. Tra gli effetti positivi si annoverano: L'ampliamento della platea di potenziali acquirenti: attraverso questo collegamento, la visibilità dei tuoi articoli si estende ben oltre il circolo dei già clienti, abbracciando anche coloro che potrebbero non essere ancora a conoscenza della tua azienda. La creazione di un rapporto più stretto con i consumatori: l'interazione diretta sui social media apre le porte a una comunicazione più genuina e a relazioni di maggiore qualità. L'accesso a funzionalità di vendita innovative: strumenti come l'etichettatura dei prodotti e le transazioni direttamente dall'app di Instagram semplificano e incentivano l'acquisto da parte dei clienti, potenziando il volume d'affari. Il processo di connessione tra Shopify e le piattaforme social non va interpretato meramente come un mezzo per incrementare le vendite, bensì come una strategia per forgiare un'esperienza di marca integrata e avvincente, capace di cimentare la fedeltà dei consumatori nel lungo periodo. Come collegare Shopify a Instagram e Facebook Prima di collegare il tuo ecommerce Shopify a Instagram, è importante che verifichi se i tuoi prodotti possono effettivamente essere venduti sulle piattaforme. Quindi visita la pagina che ti riassume i requisiti di idoneità per le vendite. In secondo luogo è importante che apri un account business di Instagram. Eccome come fare: Vai nel tuoi account, clicca su impostazioni in alto a destra. Vai su tipi di account e strumenti e fai switch su “Passa a un account professionale”. Segui poi il procedimento similare su Facebook: Nella tua pagina Facebook, clicca sulla scheda Negozio (Shop). Clicca su Imposta Negozio (Set Up Shop). Inserisci il tuo indirizzo aziendale e premi Avanti (Next). Seleziona la tua valuta. Inserisci il tuo indirizzo email e premi Avanti (Next). Aggiungi il numero di registrazione fiscale statale. Come terzo step, connetti l’account business Facebook a quello business Instagram e naturalmente Shopify al Facebook Shop. Aggiungi i tuoi prodotti al catalogo Instagram e segui le impostazioni per vendere i tuoi prodotti. Per vendere su Instagram efficacemente, è bene sapere che: il tag dei prodotti nelle immagini Instagram facilita la navigazione e l'acquisto per gli utenti, grazie a collegamenti diretti; il sistema di checkout su Instagram consente acquisti diretti all'interno dell'app, semplificando il processo per gli utenti e migliorando l'esperienza d'acquisto; gli adesivi shopping nelle Storie Instagram permettono alle aziende di collegare direttamente i loro articoli Shopify, facilitando scoperta e acquisto per gli utenti; lo Shopping Live su Instagram offre l'opportunità di vendere prodotti mentre si interagisce in diretta con il pubblico. È bene tenere presente che Instagram non permette più la funzionalità di shopping diretto come il checkout e la scheda negozio, ergo è fondamentale saper creare una campagna pubblicitaria su Instagram. Le campagne ti permettono di raggiungere il tuo target ideale. Se decidi di vendere con il tuo ecommerce su Instagram e Facebook è bene avvalersi di pazienza e costanza nella creazione di contenuti che attraggono i potenziali lead, quindi testi di post, video e foto convincenti. Inoltre è bene imparare a interagire con il proprio pubblico e mantenerlo sempre fidelizzato, oltre che offrirgli supporto al momento dell’acquisto. L’obiettivo è creare un’esperienza positiva con i tuoi potenziali clienti e far sì che si ricordino sempre bene di te. Conclusioni Integrare Shopify a Instagram e Facebook non è complesso, ma è fondamentale farsi aiutare da un’agenzia shopify specializzata per evitare errori. L’integrazione del tuo ecommerche Shopify con le piattaforme social ti consentirà di ampliare le tue opportunità di vendita, ma non senza costanza e attenzione ai contenuti che pubblichi.
L' ecommerce o commercio multicanale si riferisce alla pratica di vendere prodotti e/o servizi, sfruttando più canali di vendita: dallo store fisico, ai social media, fino ai marketplace online. In questo modo l’azienda può essere trovata dal cliente in ogni momento. Ciò che in alcuni casi può essere complesso è la raccolta dati. Bisogna pensare che ogni canale social procede in modo autonomo e di conseguenza può diventare difficile conoscere tutti i dati e integrarli tra di loro. In questo panorama Shopify può offrire enormi vantaggi per le imprese, perché permette di sfruttare al massimo il potenziale del multichannel. Shopify permette di gestire oltre 20 canali di vendita diversi, ordini e clienti in un unico pannello di controllo. Questa facilità di gestione ti permette di aumentare le vendite e di semplificare i processi. Approfondiamo nel prossimo paragrafo quali sono i vantaggi del multichannel commerce. ma prima dobbiamo fare una distinzione tra multicanalità, cross channel e omnicanalità. Sono tre tipologie di vendite piuttosto simili tra di loro, ma che presentano delle sfumature e delle differenze sottili relative ai canali di vendita e di comunicazione usati dalle aziende per coinvolgere i clienti, che i merchant devono conoscere per sfruttarne al massimo le potenzialità. Che cos'è la multicanalità La multicanalità, nota anche come multichannel ecommerce, prevede la presenza di più canali di vendita e di comunicazione tramite i quali le aziende raggiungono i loro clienti. Questi canali sono molto variegati e comprendono negozi fisici, siti web, app, social media, email e telefono. La principale peculiarità della multicanalità è che i vari canali operano in modo slegato tra di loro, senza condividere informazioni né offrire un’esperienza unificata al cliente. Ad esempio un cliente potrebbe fare acquisti online e poi ritirare il prodotto in un negozio fisico, ma i due canali potrebbero non essere integrati o sincronizzati tra di loro. Cos'è il cross channel Il cross-channel rappresenta uno step in avanti rispetto all’ecommerce multichannel, poiché i canali di vendita e di comunicazione lavorano insieme in modo sinergico. Nell’approccio cross-channel l’azienda offre al cliente una user experience più fluida tra i vari punti di contatto. Un cliente può quindi iniziare l’esperienza d’acquisto su un’app, proseguirla su un sito web e poi completarla in un negozio fisico. In questo modo l’azienda, oltre ad offrire una shopping experience più piacevole al cliente, può monitorare le sue interazioni tramite i diversi canali. Cosa si intende per omnicanalità Infine l’omnicanalità rappresenta il livello più avanzato di integrazione dei canali, dove l’obiettivo è fornire al cliente un’esperienza d’acquisto fluida e senza alcuna interruzione tra i vari canali. In un approccio omnicanale i vari canali, oltre ad essere integrati tra di loro, condividono anche dati e informazioni per fornire un’esperienza personalizzata al cliente. Un cliente quindi, senza la minima difficoltà, può passare da un canale all’altro durante l’acquisto senza perdere alcuna informazione. Può ad esempio cercare un prodotto su un sito web, aggiungerlo al carrello tramite l’app e poi ricevere assistenza in tempo reale tramite la chat sul sito web. L’azienda può seguire il percorso del cliente e supportarlo continuamente senza interruzioni. Vantaggi dell'ecommerce multichannel con Shopify Il commercio multicanale consente di interagire con un numero potenziale di clienti, ma soprattutto con una frequenza maggiore. Ciò che però è importante è avere una strategia definita e far sì che l’esperienza dell’utente sia quanto più coerente possibile. Indubbiamente questa scelta impone il porsi di alcune domande importanti, che quindi presuppongo uno studio approfondito del target. Quali canali di marketing funzionano meglio? Come posso misurare gli sforzi di marketing multicanale? I vantaggi di un commercio multicanale in un progetto Shopify sono relativi soprattutto alle opportunità di vendita, alla gestione semplificata di inventari e ordini dei clienti, ma soprattutto all’analisi dei dati che può avvenire - proprio perché questo CMS ha la possibilità di integrare tutti i dati dei diversi canali utilizzati - in modo più completo. Vediamo nello specifico in che modo Shopify semplifica il commercio multicanale: Espansione delle opportunità di vendita: utilizzando Shopify, è possibile creare e gestire un negozio online, raggiungendo una vasta gamma di clienti in tutto il mondo. Inoltre Shopify offre integrazioni con marketplace popolari come Amazon ed eBay, consentendo alle aziende di ampliare ulteriormente la propria presenza online e raggiungere nuovi clienti potenziali. Gestione semplificata degli inventari e degli ordini: Shopify fornisce un sistema centralizzato per la gestione degli inventari e degli ordini provenienti da diversi canali di vendita. Ciò significa che gli imprenditori possono tenere traccia delle scorte in tempo reale e coordinare facilmente i processi di spedizione e gestione degli ordini. Questa integrazione semplifica notevolmente le operazioni e riduce la possibilità di errori. Strumenti di marketing e analisi avanzati: Shopify offre una vasta gamma di strumenti di marketing integrati, come campagne promozionali, sconti e funzionalità di monitoraggio delle vendite. Inoltre, la piattaforma fornisce analisi dettagliate sulle prestazioni del negozio, consentendo agli imprenditori di identificare tendenze, monitorare le metriche chiave e prendere decisioni basate sui dati per migliorare le vendite complessive. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come Shopify può essere implementato per il Multichannel Commerce. Implementazione di Shopify per il Multichannel Commerce Per implementare il proprio negozio Shopify per il marketing multicanale, bisogna seguire alcuni passaggi, ovvero: Creare il proprio negozio online, partendo dalle proposte che ti offre Shopify di design e template. Carica i prodotti che vuoi vendere, imposta le corrette opzioni di pagamento, di spedizione e configura la politica di reso; Integrare i canali di vendita sui quali intendi essere presente - Shopify ti dà la possibilità di integrare con tutti i canali che desideri, ma scegli quelli che realmente possono essere utili per te. In questo modo da un’unica piattaforma potrai gestire tutti gli ordini e gli inventari; Ottimizzare l’esperienza del cliente utilizzando il marketing - utilizza gli strumenti di Shopify per creare promozioni, offerte speciali e sconti per nuovi clienti. Altro aspetto molto importante è assicurarsi sempre che il proprio negozio online sia ottimizzato bene per l’esperienza dell’utente. Uno dei punti deboli degli e-commerce, in generale, è la gestione degli ordini e degli inventari. In ottica multicanale, poi, diviene ancora più complesso far sì che tutto venga gestito senza errori. Implementare il tuo ecommerce Shopify per il commercio multicanale, ti permette di gestire le spedizioni e l’inventario in modo più semplice e immediato. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come la gestione delle spedizioni e dell’inventario si semplificano con Shopify. I canali in cui è possibile vendere con Shopify Shopify offre una serie di integrazioni con strumenti di gestione dell'inventario e di monitoraggio delle spedizioni, che semplificano notevolmente questi processi. Gestione dell'inventario centralizzata: con le integrazioni appropriate, Shopify consente di sincronizzare l'inventario tra il negozio online e i diversi canali di vendita. Ciò significa che ogni volta che viene effettuata una vendita, l'inventario viene aggiornato automaticamente su tutti i canali, evitando sovravendite o errori di gestione. Inoltre, gli strumenti di gestione dell'inventario consentono di monitorare le scorte, impostare avvisi di riordino e ottenere report dettagliati sull'andamento delle vendite. In questo la soluzione è con Shopify POS, strumento perfetto per integrare il negozio retail e l'ecommerce; Vendite tramite Youtube: Shopify permette le vendite tramite streaming e video con YouTube Shopping. Così è possibile inserire prodotti durante una streaming oppure un video e farli acquistare dagli utenti senza che escano dalla piattaforma; Vendite tramite social network: Shopify permette le vendite dei prodotti dei negozi tramite social network sui canali come Facebook, Instagram e TikTok. Vendite tramite marketplace: è possibile vendere i prodotti, tramite soluzioni come ChannelEngine, che già si hanno in Shopify anche in canali come Amazon, Ebay; Conclusioni Come evidenziato nel corso dell’articolo, oltre ai canali online, non bisogna sottovalutare l’importanza dei canali offline e cioè gli store fisici. Shopify in questo senso si è mosso molto bene, permettendo di essere utilizzato come un vero e proprio inventario e gestionale per il proprio negozio. Si possono gestire persino i fornitori dal sistema. Un piccolo store non ha più bisogno di un gestionale e poi di doverlo collegare all’ecommerce e alla piattaforma social e al sito: Shopify provvede persino a un sistema di pagamento Point Of Sale per il proprio store. È importante che i venditori smettano di pensare al fisico, al digitale, al sociale al mobile come mercati separati, ma che invece inizino a unire tutti i loro canali assieme, osservandoli sotto una singola lente. Shopify in questo senso è perfetto per un negozio appena nato, per poter cominciare subito a vendere online fin dal primo giorno di apertura. La gestione di un e-commerce può essere complessa, ecco perché è importante affidarsi a un CMS che permette una semplificazione dei processi come Shopify. Per approfondire i temi dell'omnicanalità e della multicanalità, ti consigliamo il nostro ebook gratuito. In alternativa puoi sempre contattare degli Shopify Expert per cercare di capire come vendere online su più canali.
UnIl modello Multi - vendor ecommerce è un negozio online con più di un venditore. Questa tipologia di store online infatti comprende un’offerta di prodotti diversi per marca e per categoria commerciale. È indubbiamente un modello vantaggioso e fruttuoso per il mondo del business online che richiede però delle attenzioni maggiori in merito alla gestione e all’organizzazione di staff e risorse. Di vantaggi ve ne sono molti, ma il principale è che il proprietario dell’e-commerce ha un’entrata passiva continua, con la metà dello sforzo. Approfondiamo nei prossimi paragrafi come funziona questo modello e perché è vantaggioso prevederlo in un progetto ecommerce. Ecommerce Multivendor: cos’è Il business model di questa tipologia ricorda un grande centro commerciale, dove all’interno sono presenti altri negozi. Il cliente finale ha il vantaggio di trovarli tutti aperti e nello stesso momento. Ovviamente un ecommerce di questa tipologia piace molto ai clienti, in quanto offre un’ampissima varietà di prodotti, così da soddisfare varie preferenze e necessità in un unico luogo. L’idea alla base di questo business è quella di consentire a persone o aziende di creare profili, così da pubblicare i propri prodotti in vendita. Ma come funziona un negozio online multivendor? Scopriamolo nel prossimo paragrafo. Come funziona un negozio online multivendor Un negozio online multi-vendor, noto anche come marketplace, è una piattaforma che consente a più venditori di registrarsi e vendere i loro prodotti o servizi a una vasta gamma di clienti. Questo tipo di negozio funziona come un grande centro commerciale virtuale, dove ogni venditore ha il proprio negozio o pagina all'interno del sito. Il funzionamento inizia quando i venditori si registrano al marketplace, creano il loro profilo e caricano i dettagli dei loro prodotti o servizi, inclusi prezzi, descrizioni e immagini. Il marketplace verifica i venditori per garantire che soddisfino determinati standard di qualità e sicurezza. I clienti visitano il marketplace, navigano tra i diversi prodotti e servizi offerti dai vari venditori e possono effettuare acquisti da più venditori contemporaneamente. La piattaforma gestisce il processo di pagamento, garantendo transazioni sicure e protette. Dopo che un cliente effettua un acquisto, il marketplace notifica al venditore l'ordine, che si occupa della preparazione e della spedizione del prodotto al cliente. Il marketplace guadagna generalmente attraverso commissioni sulle vendite, abbonamenti dei venditori o tariffe pubblicitarie. Offre anche servizi aggiuntivi come assistenza al cliente, marketing e analisi delle vendite per aiutare i venditori a crescere nel marketplace. Prendiamo ad esempio il più grande esempio del negozio multivendor: Amazon. Si tratta di un marketplace che collega chi vende e chi compra e trattiene per sé una commissione sulla transazione. Su Amazon il venditore ha un’ottima visibilità e lo stesso deve essere garantito da uno store multivendor. Chiaramente creare un negozio multi-vendor come Amazon non è sicuramente un’impresa facile, ma si può comunque costruire una base solida che può indubbiamente crescere nel tempo. Vi sono due modelli di Multivendor da prendere in considerazione: verticale - sono negozi incentrati su di una nicchia specifica di mercato, che quindi si rivolge a un determinato pubblico; orizzontale - sono negozi in cui si possono trovare un po’ tutte le tipologie di prodotti e di categorie merceologiche, sia come brand che come prezzi. La scelta del business model dipende sempre dal proprio obiettivo e business plan. Per far sì che però questo modello abbia successo è necessario che vengano garantiti alcuni vantaggi. Approfondiamoli nel prossimo paragrafo. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: Ecommerce o markeplace? Differenze e quando conviene uno o l'altro Che cos'è un marketplace online Vantaggi che l'ecommerce multivoendor deve garantire Una piattaforma multivendita di successo deve avere le seguenti caratteristiche: Chekout intuitivo e immediato: il pagamento deve essere semplice da effettuare. Una procedura di pagamento rapida e non complessa aumenta le vendite, in particolar modo se vengono offerte più modalità di pagamento; Possibilità al cliente di monitorare il suo ordine: le persone devono avere sempre sotto controllo lo stato del proprio ordine; Modalità di pagamento multiple: offrire più modalità di pagamento riduce l’abbandono del carrello. Questa tipologia di modello per la vendita di prodotti online piace molto ai venditori che hanno la possibilità di gestire i metodi di imballaggio e gestione dei resi più facilmente e possono avere sotto controllo lo stato degli ordini e delle vendite da un’unica dashboard. Inoltre scegliere di iniziare un progetto Shopify che consenta a più merchant di vendere con un unico negozio online è utile per garantire una customer experience di alto livello e di comprendere tutti i punti citati sopra. Shop online multi-vendor, negozi fisici e CMS Come anticipavamo all’inizio di questo articolo scegliere il multivendor per il proprio business online può rappresentare indubbiamente un vantaggio, ma non bisogna pensare che questa scelta vada in contrapposizione con i negozi fisici. Avere dei negozi fisici permette di rendere ancora più profittevole il proprio business, perché da un lato si accontentano i clienti virtuali e dall’altro quelli che fisici che adorano fare shopping. Chiaramente in questo panorama riveste un ruolo fondamentale la scelta del CMS. Quest’ultimo deve avere una buona capacità di gestione, un ottimo sistema automazione e monitoraggio degli ordini, nonché una strategia di marketing ben strutturata. Tra i CMS che più possono estinguere queste necessità, vi è Shopify, che ha tutte le potenzialità per trasformare il tuo negozio online multivendor in un possibile competitor dei grandi colossi dell’online. Per farlo, all'interno dello store ci sono applicazioni, come Multi Vendor Marketplace, che permettono di trasformare il proprio negozio online in un vero e proprio ecommerce multivendor. Tutto dipende da come il negozio multivendor è gestito. Domande frequenti sui negozi multi-vendor Cosa vuol dire multi vendor? Multi-vendor significa che su una stessa piattaforma, come un sito web, diversi venditori possono offrire e vendere i loro prodotti o servizi Quali sono le tre principali forme di eCommerce? Le tre principali forme di eCommerce sono: Business-to-Consumer (B2C): aziende che vendono direttamente ai consumatori. Business-to-Business (B2B): aziende che vendono a altre aziende. Consumer-to-Consumer (C2C): consumatori che vendono direttamente ad altri consumatori. Conclusioni Hai un progetto e-commerce in mente che vuoi trasformare in un negozio online multivendor? Il consiglio è di scegliere sempre il CMS migliore, un ecommerce con Shopify è certamente un ottimo punto di partenza per raggiungere degli obiettivi di business. Vuoi avviare un progetto Shopify, affidati agli esperti Shpoify, ti guideranno verso la creazione di un negozio online multivendor o normale.
Il design e il layout del tuo e-commerce giocano un ruolo cruciale nel successo delle tue vendite, fin dalle prime fasi della progettazione dell'e-commerce. È fondamentale che la navigazione sul sito sia intuitiva: è improbabile che tu ti impegni a cercare approfonditamente prodotti o servizi se l'interfaccia non è immediata e reattiva. Pertanto, è essenziale che il tuo sito sia di facile accesso e rapido da consultare per evitare che tu desista e preferisca effettuare una ricerca veloce su Google. Tuttavia, non si limita solo a persuaderti a premere il pulsante “Aggiungi al carrello”. Il tuo sito e-commerce deve essere in grado di fornirti informazioni precise durante ogni fase del tuo percorso di acquisto, supportandoti nelle decisioni con dati affidabili nelle fasi di ricerca, interesse e verifica. Potrebbero interessarti i seguenti articoli: Progetto ecommerce e il suo sviluppo Checkout pagamento: strategie per farlo andare a buon fine Scopri la potenza dirompente delle immagini nell’e-commerce Progettazione dei siti nell’ecommerce: alcuni consigli Progetta il tuo ecommerce con call to action efficaci È fondamentale che la call-to-action (CTA) sia inequivocabile e che le immagini selezionate esaltino un prodotto o una categoria specifica, promuovano una vendita o evidenzino un aspetto unico dei tuoi prodotti o del tuo marchio. Offri ai visitatori motivi autentici per cliccare, che costruiscano fiducia e lealtà, anziché riempire lo spazio con contenuti di scarso valore che sprechino il loro tempo. Nella progettazione del tuo ecommerce punta sulle immagini Invita i tuoi clienti a scoprire i dettagli e il design dei tuoi prodotti: presentali attraverso immagini da diverse angolazioni, mettendo in luce ogni caratteristica rilevante o unica. Incase, ad esempio, utilizzando Shopify, eccelle in questo: le loro presentazioni mostrano immagini dettagliate del fronte, del retro, dei lati e dell'interno delle loro borse e valigie, arricchite da foto di clienti che utilizzano i prodotti in contesti reali. Mostra prodotti correlati Metti in risalto i prodotti correlati. Restando connessi all’esempio delle borse del paragrafo precedente, potrebbe essere una strategia di vendita, quella di proporre accessori come ad esempio pochette abbinabili o porta borse portatili. Fornisci molte informazioni sui prodotti Oltre a dedicare uno spazio alle recensioni sulle pagine dei tuoi prodotti, un metodo efficace per offrire feedback ai tuoi clienti è fornire quante più informazioni possibile. Ciò permette loro di capire immediatamente cosa stanno acquistando, potenzialmente riducendo le recensioni negative in futuro. Crea una navigazione intuitiva quando progetti il tuo ecommerce Ecco alcuni suggerimenti pratici: Organizza i prodotti in categorie e sottocategorie logiche. Fai in modo che gli utenti possano trovare facilmente quello che cercano. Semplifica la navigazione, soprattutto perché è più probabile che tu stia usando un dispositivo mobile. Una navigazione più semplice rende l'esperienza migliore. Ad esempio, Nixon suddivide la navigazione in nuovi prodotti per uomo, donna, orologi e collezioni, con le sottocategorie che includono i migliori articoli come orologi, accessori e abbigliamento. Rendi il checkout semplice nella progettazione del tuo ecommerce Questo è cruciale per il successo del tuo e-commerce: se non funziona bene, tutto il resto è inutile. Per una buona esperienza di checkout considera: Velocità. Checkout come ospite. Moduli facili da compilare. Indicatori di progresso. Riepilogo del carrello sempre visibile. Per esempio, Crate&Barrel offre un processo di checkout efficace: suddivide i passaggi in modo chiaro e mantiene sempre visibile il riepilogo dell'ordine. La loro interfaccia utente è semplice, senza distrazioni che possano deviare l'attenzione dal completamento dell'acquisto. Conclusioni In conclusione, la progettazione di un sito e-commerce efficace richiede attenzione a numerosi dettagli cruciali per garantire una esperienza utente soddisfacente e ottimizzare le vendite. Ricorda che la chiarezza del design, la facilità di navigazione e la velocità di caricamento sono fondamentali per mantenere l'utente interessato e facilitarne il percorso d'acquisto. Assicurati che il tuo sito sia organizzato logicamente con categorie e sottocategorie intuitive, e che offra un processo di checkout rapido e senza intoppi, con opzioni quali il checkout per gli ospiti e indicatori di progresso chiari. Inoltre, non sottovalutare l'importanza di presentare i tuoi prodotti con immagini di alta qualità e descrizioni dettagliate per aiutare i clienti nella loro decisione d'acquisto. Una progettazione e-commerce di successo non è mai statica. È essenziale monitorare, testare e aggiornare regolarmente il tuo sito per rispondere ai cambiamenti delle esigenze dei clienti e alle tendenze del mercato. Implementando queste strategie, il tuo sito e-commerce non solo soddisferà ma supererà le aspettative dei clienti, incrementando le vendite e costruendo una solida reputazione online.
I costi di Shopify sono chiari ed espressi in una tabella che espone tutti i prezzi di Shopify, divisi per i vari piani, nel sito ufficiale che: Shopify Basic, Shopify Standard e Shopify Advanced. Un po' più articolato Shopify Plus, ma ci sta, visto l'offerta. Shopify ad oggi, è una delle piattaforme di e-commerce presenti sul mercato che combina funzionalità, potenza, scalabilità, funzioni in continua evoluzione con dei prezzi pensati dalla piccola azienda all'enterprise, con un’unica soluzione efficiente e semplicissima da utilizzare. Quanto costa Shopify I costi di Shopify sono un ibrido tra un fisso e una parte variabile, che dipende da quanto bene sta andando il tuo e-commerce, essendo collegata al sistema di pagamento. Ma andiamo con ordine. Nell'esporre i prezzi Shopify propone a tutti i clienti dei tre piani standard, un periodo di prova gratuita di 14 giorni, in cui puoi testare tutte le funzioni della piattaforma. Appare abbastanza ovvio che 14 giorni non sono abbastanza per poter mettere in piedi un progetto strutturato di e-commerce, ma sono più che sufficienti per vedere come gira la piattaforma, quali le funzioni principali del software e prenderci un po' di dimestichezza. Un partner di Shopify, a differenza degli utenti end user, ha accesso ad un pannello di controllo, che permette di creare store in sviluppo che non hanno un termine temporale e non portano a costi di Shopify aggiuntivi. Una volta che hai deciso che fa per te, puoi iniziare a pagare e a mettere online il tuo negozio, orientandoti prima tra i prezzi di Shopify, per i vari piani. I costi di Shopify a. Il prezzo di Shopify per i piani entry level Sono disponibili tre diversi piani di abbonamento, con un pricing misto, che combina un canone fisso e una quota variabile, che Shopify introita gestendo il sistema di pagamento con carta di Credito, Shopify Paymens: Basic Shopify, ha un prezzo di 28 € / mese con pagamento mensile, che diventano 21 € / mese on un contrato annuale. Richiede una commissione dell'1,9% più 0,25 € a transazione utilizzando Shopify Payments per ricevere i pagamenti con carta di credito. Se invece si utilizzano altri vettori di pagamento (ad esempio Paypal), la percentuale extra che richiede Shopify con il piano base è del 2%. sulle transazioni avvenute con questi altri gateway. Le commissioni chieste da Shopify si sommano a quelle che pagate già a quei sistemi di pagamento. ATTENZIONE: * si ha un solo account per la gestione dell'ecommerce * 10 location / magazzini * non puoi utilizzare applicazioni personalizzate che utilizzano le API di Shopify per scambiare dati sulle informazioni personali (tra cui nomi, indirizzi, email..) * utilizza na capacità standard del checkout * non si possono calcolare le tariffe di spedizone con app di terze parti o al checkout * si possono creare al massimo 3 mercati internazionali e non se ne possono aggiungere altri * non si possono calcolare dazi ed imposte di spedizione Shopify (standard) ha un prezzo di 78 € / mese con pagamento mensile e 59 € / mese con pagamento annuale. Richiede una commissione percentuale dell'1,8% più 0,25 € a transazione per ricevere i pagamenti, se si utilizza Shopify Payments come gateway di pagamento. La percentuale per le transazioni con altri sistemi di pagamento si abbassa, con questa formula, all'1%, oltre alle commissioni che già pagate a quei sistemi di pagamento. ATTENZIONE: * si ha al massimo 5 account staff * 10 location / magazzini * per utilizzare applicazioni personalizzate che utilizzano le API di Shopify per scambiare dati sulle informazioni personali (tra cui nomi, indirizzi, email..) devi pagare 29$ extra all'anno * utilizza na capacità standard del checkout * non si possono calcolare le tariffe di spedizone con app di terze parti o al checkout * si possono creare al massimo 3 mercati internazionali e non se ne possono aggiungere altri * non si possono calcolare dazi ed imposte di spedizione Advanced Shopify, il prezzo è di 384 / € mese con pagamento mensile, 289 € / mese con pagamento annuale. Prevede una percentuale dell'1,6% più 0,25 € a transazione sulle vendite gestite con Shopify Payments. Per quanto riguarda l'utilizzo di altri sistemi di pagamento, la percentuale richiesta da Shopify è del 0,6%, oltre alle commissioni che già pagate a quei sistemi di pagamento. ATTENZIONE: * si ha al massimo 15 account staff * 10 location / magazzini * per utilizzare applicazioni personalizzate che utilizzano le API di Shopify per scambiare dati sulle informazioni personali (tra cui nomi, indirizzi, email..) devi pagare 29$ extra all'anno * utilizza na capacità standard del checkout * si possono calcolare le tariffe di spedizione con app di terze parti o al checkout * si possono creare 3 mercati internazionali compresi nel prezzo e poi si pagano 59 $ / mese aggiuntivi per ogni altro mercato che si vuole gestire * Si possono calcolare dazi ed imposte di spedizione Tutti e tre i piani hanno, come funzioni predefinite fondamentali: una memoria di utilizzo illimitata la possibilità di inserire un numero infinito di prodotti il supporto 24/7 sito web e blog il certificato SSL gratuito, il quale è un protocollo che assicura la protezione delle comunicazioni e delle informazioni sensibili degli utenti sul web automazioni legati agli eventi marketing la segmentazione dei clienti la gestione dei buoni regalo codici sconto creazione manuale degli ordini la possibilità di gestire listini, prezzi, lingue e valute diversi su ogni mercato (con un numero di mercati differenti a seconda del piano o della spesa) domini e sottodomini associabili ai vari mercati che si creano nello store la traduzione in più lingue la conversione delle valute le applicazioni native e gfratuite di Shopify, come quelle per gestire i bundle, gli abbonamenti, i filtri nelle pagine, la chat, le newsletter sul proprio sito. la possibilità di gestire le vendite fisiche con Shopify POS e le casse fiscali (con Shopify POS Pro a pagamento) Pensando ai costi degli altri e-commerce sul mercato, tra acquisto, implementazione e assistenza successiva, Shopify offre davvero un ottimo prodotto a prezzi limitati, soprattutto pensando che il supporto e la manutenzione, due tra le voci più costose, sono incluse nel prezzo, davvero contenuto. b. I prezzi di Shopify Plus Partiamo da questo video che ho registrato per i social e rilanciato su Youtube quando è cambiato il pricing si Shopify Plus a febbraio 2024: Quanto cosa Shopify Plus? Shopify enterprise si dice Shopify plus è la versione di Shopify destinata a chi ha necessità da granze azienda, con un'infrastruttura a pieno regime (permette di gestire quasi 10.000 casse al minuto e un traffico che si avvicina ai 2 milioni di visitatori al minuto) e la possibilità di gestire un canale B2B con il wholesales. Anche in questo caso, per la tipologia di prodotto, il costo è davvero contenuto. i. Con un contratto triennale: 0,35% del fatturato generato dal tuo negozio online 0,25% del fatturato transato per i negozi fisici 0,18% del fatturato imputabile alle aziende / B2B con un minimale di 2.300 € al mese ii. Con un contratto annuale: 0,40% del fatturato generato dal tuo negozio online 0,25% del fatturato transato per i negozi fisici 0,18% del fatturato imputabile alle aziende / B2B con un minimale di 2.500 € al mese. In entrambi i casi si prevede uno 0,20% addizionale per la gestione di altri gateway di pagamento, se non si utilizza Shopify Payments. Non male questo pricing, visto che offre: una infrastruttura dedicata l'assenza di costi di server, sistemistica ed aggiornamenti una evoluzione continua garantita da 4.500 sviluppatori 10 canali di vendita 50 mercati gestibili da Shopify Markets 20 Pos Pro compresi nel prezzo la gestione delle aziende con il multilistino, differenti forme di pagamento e condizioni di vendita (ilm B2B su Shopify) 20 chiamate API Rest al minuto (che si possono aumentare su richiesta) applicazioni dedicate a Shopify Plus un'assistenza dedicata protocolli di sicurezza elevati la possibilità di installare applicazioni private ... e molto altro ancora: puoi scaricare l'ebook per scoprire tutte Quanto costa un progetto ecommerce su Shopify Fino a qui abbiamo parlato del software, così come viene fornito, con le funzioni base. Ma ci sono da aggiungere altri costi come la grafica e le funziona aggiuntive, non contemplate nel pacchetto software di Shopify. a. Il costo della grafica su Shopify Quando si parla di personalizzazione grafica di un progetto e-commerce su Shopify ci sono tre strade: I temi di Shopify Shopify ha un suo store online per la vendita dei temi grafici e si può trovare qui. Si può cercare il tema grafico preferito per il proprio negozio e procedere all'installazione (è questione di un click). Quello che manca è poi tutta la configurazione del tema, l'impaginazione delle varie pagine. Ma intanto lo stile grafico del negozio l'abbiamo portato a casa, con un costo che va dal gratis ai 180 $ una tantum. Come può aiutarti un partner Shopify in questo caso? Ti affianca dalla configurazione dello store, per arrivare all'impaginazione e alla sistemazione del tema scelto. Oltre ad offrirti il supporto per la formazione e, cosa più importante, aiutarti a muovere i primi passi nel mondo dell'e-commerce. Significa che il partner di Shopify ti farà pagare la configurazione, l'installazione e l'impaginazione del tema scelto. Il tema custom Il partner di Shopify può sviluppare l'impostazione grafica del tuo store da zero. Significa che puoi avere il tuo sito eCommerce su Shopify con una grafica completamente personalizzata, in base alle tue esigenze di branding e di business. Ovviamente in questo caso il costo della mera grafica sale notevolmente, perché il tempo impiegato per impostare e realizzare una grafica unica e speciale per il tuo negozio online è molto di più di quello impiegato per impaginare e configurare un template già pronto. Per realizzare un tema custom c'è da considerare un prezzo per l'ideazione e il design dell'interfaccia grafica (di solito con la produzione di un file Figma) e quello di sviluppo del tema, aderente alla grafica ideata. Headless ecommerce La terza strada è quella di sviluppare un frontend completamente disaccoppiato rispetto alle funzioni dell'ecommerce, utilizzando un sistema terzo per gestire la parte di grafica. Se vuoi scoprire di più puoi approfondire sul post Cos'è un headless ecommerce. ICT Sviluppo puoi sviluppare il tuo ecommerce headless per progetti enterprise. b. Il costo delle funzioni aggiuntive su Shopify Shopify ha una filosofia molto chiara: mantenere un software core molto basilare e facile da usare, con le funzioni più diffuse e utili per la maggior parte dei merchant che vogliono vendere online. Ma spesso, oltre alle funzioni basilari di un e-commerce, il singolo business esprime delle necessità che queste non possono coprire. Che succede allora? Anche qui, ci sono due opzioni: App store di Shopify Shopify mantiene il suo software snello, certamente, ma offre la possibilità a chiunque di sviluppare applicazioni con funzioni aggiuntive per poi vendere all'interno dell'App Store di Shopify. Le applicazioni presenti sono davvero molte e vanno a coprire un sacco di casistiche differenti; si va dalle app per sincronizzare i prodotti con i marketplace, per arrivare alle app per sincronizzare più store di Shopify tra di loro, dalle soluzioni per facilitare la presenza sui social a quelle per supportare un programma di affiliazione... insomma ce ne sono per tutti i gusti. Come può aiutarti un partner Shopify in questo caso? Beh, affiancandoti nella scelta della giusta applicazione per le tue necessità, configurandotela e facendola funzionare al meglio (cosa non sempre scontata). Sviluppo moduli e funzionalità custom Anche in questo caso, oltre alla possibilità di rivolgersi alle soluzioni già pronte offerte da Shopify, si può pensare di sviluppare un modulo custom per supportare necessità particolare del singolo business. Per esempio, il connettore tra il programma gestionale e l'e-commerce, una delle richieste più frequenti che ci arrivano. Ma potrebbe essere anche una particolare funzione per visualizzare le foto in maniera differente. Visto, ovviamente, il costo piuttosto elevato nello studiare e sviluppare soluzioni personalizzati su Shopify, va valutato bene l'impatto di tale investimento sul business... Voglio dire: perché sia giustificato l'investimento per creare un visualizzatore diverso delle foto dei prodotti... ce ne vuole... ;-) Cosa rende Shopify un così buon prodotto? Innanzitutto la sua natura di SaaS che permette una gestione facilitata, sicura ed implementabile. Oltre, ovviamente, a permettere di gestire il costo di Shopify in abbonamento, proprio come appena visto. Shopify, una piattaforma SaaS La sigla si traduce in Software-as-a-Service, ossia un tipo di distribuzione del software in cui il programma e i servizi legati ad esso sono realizzati ed utilizzati all’interno di uno spazio web a cui gli utenti accedono tramite abbonamento, utilizzando come interfaccia il proprio browser (Chrome, Safari e Firefox per intenderci). Questo significa, quindi, che non paghi per acquistare il software in cui implementare il tuo negozio online, ma paghi un abbonamento per poter usufruire di uno spazio al suo interno. I principali vantaggi di una piattaforma SaaS I vantaggi di una piattaforma SaaS sono riscontrabili sia a livello pratico, che economico: Si evita la spesa di acquista di un software in startup del progetto, togliendo anche tutti i maggiori costi di gestione e di manutenzione di una piattaforma più o meno “proprietaria”: dalla sistemazione di bug, errori, problematiche legate al server, per arrivare alla necessità di aggiornamenti e di dialogare costantemente con sistemisti e programmatori. Parti velocemente: tutto è pronto per la tua configurazione personalizzata. Scalabilità: si parte con una piccola spesa per arrivare, mano a mano che cresce il progetto, a sistemi complessi e costosi, solo e quando se ne avverte la necessità. Un comodo negozio integrato per aggiungere funzionalità; L’app store di Shopify permette di trovare applicazioni a costo zero o a canone mensile che permettono di aggiungere possibilità a quelle date dal software base. Ad esempio, la possibilità di taggare i prodotti su Shopify, di permettere ai tuoi clienti di dare un punteggio ai tuoi prodotti o vendere direttamente dai social, come Facebook. Se i tuoi piani di crescita non sono quelli previsti, nessun problema, si può recedere al punto iniziale senza ulteriori spese. Questo è particolarmente rivelante, perché nel caso in cui avessi acquistato un software più potente, e quindi più costoso, per affrontare volumi maggiori di vendite, ti staresti mangiando le mani. l’assistenza, almeno per Shopify, è inclusa per ogni piano di abbonamento, da quello di base, al più avanzato, e disponibile 24 ore su 24 e sette giorni su sette.
Per le aziende che vendono online la strada da percorrere è una: devono fare mobile commerce e devono farlo bene. Nei primi anni del 2010 il mobile commerce era agli albori e i siti web ottimizzati per i dispositivi mobile erano una grande novità. In quel periodo c’è stato il boom degli smartphone, utilizzati non solo per chattare e telefonare ma anche per navigare online tra social, e-commerce e shop online dove fare acquisti. Nell’ultimo decennio la popolarità dell’e-commerce è cresciuta a dismisura e le aziende, piuttosto che ottimizzare i siti per i dispositivi mobile, progettano direttamente percorsi di customer experience pensando innanzitutto al mobile. Una sorta di percorso inverso: l’ecommerce viene progettato innanzitutto sui dispositivi mobile, poiché è lì che maggiormente navigano e acquistano gli utenti. In tutti questi anni i comportamenti dei consumatori si sono evoluti e si sono modificati e continueranno a farlo proprio perché cambiano le modalità di interazioni anche sugli ecommerce, sempre più simili a negozi fisici con tanto di assistenti reali e virtuali per fare un acquisto mirato e vivere un’esperienza di shopping altamente gradevole. Nei seguenti paragrafi ci concentriamo quindi sul mobile commerce, sulle sue caratteristiche e sulle strategie da adottare. Come fare una strategia di mobile commerce Per sfruttare le nuove abitudini e intercettare le esigenze dei consumatori, alle aziende serve progettare una strategia di sviluppo mobile, che può avvenire su due canali: Avere un sito e-commerce o un sito web ottimizzato per dispositivi mobili; Avere una App per dispositivi mobili. Sito e app, pur se visualizzati sugli stessi dispositivi, si rivolgono a tipologie di clienti differenti. Una App è lo strumento preferito dai clienti fidelizzati, quindi l’e commerce mobile app è progettata per quegli utenti che decidono di scaricare l’applicativo per interagire più facilmente con l'azienda. Le app sono molto efficaci per consolidare la relazione con i clienti più fedeli, ma devono essere progettate per piattaforme specifiche, quindi richiedono maggiori accorgimenti in fase di sviluppo o selezione del target di utenti. I big player hanno saputo ottenere un numero di utenti costante per le loro App e le vendite su questo canale superano quelle da dispositivo mobile. Ma quello che funziona per Amazon potrebbe non fare al caso di altre aziende più piccole. Un sito e-commerce mobile, invece, è destinato a tutti e genera la maggior parte del traffico del sito e-commerce. Dovendo scegliere quindi, la prima priorità per un’azienda dovrà essere la creazione di un sito e-commerce ottimizzato per dispositivi mobili, progettato in modo da soddisfare anche gli utenti abituati alle esperienze in-app. M-commerce: cos'è e come ottimizzarlo Per comprendere meglio cos’è il mobile commerce in Italia, esaminiamo in maniera ancora più approfondita il suo significato. Il mobile commerce, detto anche m-commerce o mcommerce, comprende i processi di acquisto e di vendita di beni e servizi tramite dispositivi mobile, come tablet e smartphone. I clienti per completare l’acquisto necessitano di un dispositivo mobile, una connessione internet e un metodo di pagamento elettronico. I tratti caratteristici dell’ecommerce mobile sono principalmente due: la centralità della shopping experience e la facilità del percorso che conduce all’acquisto finale. In particolare gli utenti che acquistano tramite il mobile commerce si aspettano un alto livello di coinvolgimento e un percorso di pagamento fluido e semplice anche su dispositivi mobile, che hanno schermi più piccoli rispetto ai pc. Inoltre vogliono soddisfare in tempi un bisogno specifico che può presentarsi in un determinato momento. Problemi come il caricamento lento di una pagina o modalità di pagamento troppo complesse rischiano di far fuggire il cliente e aggravare il problema del carrello abbandonato. Esistono strategie contro il carrello abbandonato per recuperare un potenziale cliente, ma è preferibile prevenire a monte il problema e creare una shopping experience fluida e gradevole. Secondo Google sono principalmente 3 i motivi che spingono gli utenti ad abbandonare l’acquisto prima del check-out nell’e-commerce mobile: Affaticamento da scrolling. Su un cellulare è possibile vedere uno o due prodotti alla volta, quindi non ha molto senso offrire centinaia di prodotti che a lungo andare non fanno altro che affaticare il visitatore che dovrebbe fare centinaia di scrolling per vederli tutti. Tanto vale proporre meno prodotti, che rendono la navigazione più leggera e allo stesso tempo restringono il campo di ricerca per una scelta finale più semplice; Riempimento automatico non riuscito. Il riempimento automatico dei dati personali e di pagamento rende il completamento dell’acquisto molto più veloce e snello. Se non c’è il visitatore potrebbe stufarsi e innervosirsi, col rischio di rimandare o annullare definitivamente l’acquisto; Velocità del sito. Questa è una caratteristica essenziale per ogni mobile e commerce. Gli utenti usano lo smartphone per i loro acquisti per la sua praticità e velocità. Se però il commerce mobile risulta lento o poco performante, si perdono i vantaggi dell’acquisto online. Assicurati quindi che la velocità di caricamento di ogni pagina sia adeguata. Quali caratteristiche ha un sito di e-commerce correttamente ottimizzato per mobile? Google penalizza i siti non responsive, quindi, oltre alle esigenze di navigabilità e user experience, avere un sito che si adatta automaticamente in base al dispositivo è un prerequisito per qualsiasi campagna di posizionamento sui motori di ricerca! In breve un sito commerce mobile deve avere le seguenti caratteristiche: Contenuto mai più largo dello schermo; Link e pulsanti (c.d. target tocco) adeguatamente distanziati per permettere all’utente di selezionare il singolo elemento con il tocco delle dita; Area di visualizzazione impostata correttamente; Testo sufficientemente grande da essere letto su tutti i dispositivi e ridimensionato correttamente in base all’area visibile stabilita per dispositivo; Caricamento pagina rapido. M-commerce ed e-commerce: quali sono le differenze? L’ecommerce indica in via generica il commercio tramite Internet, mentre il mobile commerce è una sottocategoria del commercio elettronico che avviene tramite smartphone, tablet o qualsiasi altro dispositivo mobile. A differenziare l’ecommerce e l’m-commerce non è il prodotto, né il canale di vendita, ma il mezzo usato per portare a termine l’acquisto. Gli utenti acquistano sugli e-commerce, dove i principali dispositivi usati sono il computer fisso o il computer portatile, principalmente quando sono a casa o in ufficio. Sugli m-commerce invece gli utenti hanno maggiore libertà, poiché possono acquistare ogni qualvolta che hanno uno smartphone tra le mani, magari quando aspettano gli amici al bar o quando sono alla fermata della metro. Cambiano anche i canali di vendita. L’e-commerce usa principalmente siti web, marketplace di terze parti e piattaforme di commercio elettronico. L’m-commerce usa app, web app e siti web accessibili da dispositivi mobile. Le modalità di pagamento sono più o meno le stesse (carte di credito, wallet digitali e contrassegno), anche se alcuni mobile commerce accettano anche le criptovalute come pagamento. I vantaggi dell'm-commerce Uno dei primi vantaggi del commerce mobile è l’omnicanalità. Ogni cliente ha le sue preferenze nello shopping: c’è chi preferisce acquistare nei negozi fisici e chi preferisce la comodità dell’online. Offrire un ulteriore canale di vendita, come lo smartphone o il tablet, aumenta chiaramente il numero di potenziali clienti che completano i loro acquisti. Il mobile commerce inoltre ha il vantaggio di essere disponibile 24h, 7 giorni su 7. In questo modo è possibile essere sempre presenti per i clienti che hanno bisogno di un acquisto urgente o semplicemente assecondare i loro acquisti d’impulso. Il cliente può anche scegliere se ritirare il prodotto in negozio o farselo spedire a domicilio, personalizzando ancora di più la sua experience shopping. Il terzo vantaggio è proprio la possibilità di conoscere meglio i propri clienti e migliorare la loro esperienza giorno dopo giorno. A tal proposito i vari social, da Instagram a Facebook fino a TikTok, hanno creato delle vetrine ad hoc che conducono ai siti dove i retailer possono vendere i loro prodotti. Altra soluzione molto efficace è Shopify, una piattaforma che consente di creare un mobile commerce in totale autonomia a proprio piacimento. Shopify è indicato per tutti i retailer che sono alle prime armi e che hanno un catalogo piuttosto ristretto, mentre chi ha già una certa esperienza e un business avviato e piuttosto voluminoso può affidarsi al piano di Shopify Plus. Conclusioni: è sufficiente avere un sito e-commmerce responsive? No, serve una strategia di web marketing per promuovere il progetto, basata sul marketing dei contenuti e, nella fase più evoluta, sulla marketing automation. Dopo aver testato e perfezionato la struttura del sito e-commerce, serve muoversi per incrementare il numero di nuovi visitatori ripetitivi e migliorare la visualizzazione dei prodotti, attività più peculiare del dispositivo mobile che del desktop. Focalizzarsi sulle persone, quindi, utilizzando strumenti di web marketing e strategie pubblicitarie più attente ai comportamenti degli utenti col fine di ottenere l’interesse genuino dei consumatori e una maggiore conversione dei contatti in clienti. Confrontare prezzi, cercare e guardare prodotti sui propri smartphone… e se la visualizzazione è facile e veloce, il processo di checkout sicuro, il passo dalla consultazione all’acquisto è veloce, anzi velocissimo. Per iniziare col piede giusto scarica gratuitamente l’ebook gratuito a fondo pagina, una sorta di decalogo che indica le 10 cose da fare per avviare un e-commerce e farlo crescere in modo prospero.
Il carrello abbandonato è una delle principali criticità per gli e-commerce che fa disperare i merchant. Perché i clienti abbandonano il carrello? C’è un modo per convincerli a tornare sull’e-commerce e completare l’acquisto? Cos’è che li fa fuggire a gambe levate al momento del pagamento? Queste e tante altre domande affollano la testa di molti titolari di e-commerce e in questo articolo diamo una serie di risposte che ti aiuteranno a dare nuovo slancio alla tua attività e recuperare in extremis i clienti. Stai tranquillo: una persona che ha lasciato il carrello in sospeso non è ancora un cliente perso, puoi ancora recuperarlo purché adotti delle strategie mirate e plasmate secondo le necessità dell’acquirente e in linea con la tua comunicazione aziendale. Perché i clienti abbandonano i carrelli? Il tuo progetto ecommerce stenta a decollare a causa dell’elevato tasso di carrello abbandonato? Volendo fare una metafora medica possiamo dire che il carrello abbandonato è una “patologia” che impedisce e blocca la corretta crescita del tuo e-commerce. Prima di trovare la causa bisogna però capire quali sono i motivi che hanno scatenato questa patologia. Tra i diversi motivi che spingono i clienti a non terminare l’acquisto i principali sono: Termini di spedizione: molto spesso questi non vengono specificati se non all’ultimo momento, rivelando così un importo superiore rispetto a quello che si era disposti a pagare. Ricordiamoci che le persone acquistano online soprattutto se risulta più conveniente rispetto al negozio fisico del centro commerciale, sacrificando anche la celerità della spedizione se l’affare è vantaggioso; Mancanza di opzioni di pagamento: nonostante tutte le modalità di pagamento esistenti, c’è sempre il rischio che qualche cliente non possieda nessuna delle opzioni offerte dal tuo ecommerce, pertanto si trova impossibilitato all’acquisto; Necessità di creare un account: le persone arrivano a rinunciare al prodotto se si vedono davanti una richiesta di creare un account. Molti, infatti, trovano una perdita di tempo e un processo troppo lungo compilare un form oppure sono convinti che l’acquisto non valga la cessione dei propri dati personali; Semplice curiosità: alcuni preferiscono effettuare delle comparazioni tra diversi siti per vedere quale delle due offerte sullo stesso prodotto sia la migliore e più conveniente, oppure cercano qualcosa su internet per poi andare ad acquistarlo in negozio; Sicurezza del sistema: a ragione, molti clienti diffidano dall’inserire i propri dati sensibili, come il numero della propria carta di credito, all’interno di un sito a meno che non siano certi della sua sicurezza; Troppi passaggi per concludere l’acquisto: se la prima cosa da considerare quando si vende online è che il prodotto sia conveniente rispetto alla rivendita in negozio fisico, l’altra è quella di offrire un acquisto veloce e immediato. Un processo di vendita con troppi passaggi spinge il potenziale cliente ad abbandonare il carrello; Motivi tecnici: può capitare che il sito abbia problemi, che la pagina non si carichi o che sia troppo lenta, e il cliente è perso. Questo problema però può essere risolto. Come? Approfondiamolo nel prossimo paragrafo. Carrello abbandonato? Come recuperarlo Recuperare i clienti che hanno abbandonato il loro carrello senza risultare invasivi è fondamentale. Evitare tecniche aggressive come i banner pubblicitari che inseguono l'utente online è il primo passo. Esistono strategie più efficaci e discrete: Semplifica l'esperienza di acquisto: rendi il tuo sito facilmente navigabile, ottimizza la SEO e descrivi chiaramente i prodotti, assicurandoti che il processo di acquisto sia intuitivo e senza ostacoli. Precompila il carrello: Conserva gli articoli nel carrello qualora il cliente dovesse abbandonarlo, facilitando il ritorno all'acquisto senza ricominciare da capo. Questo richiede il consenso all'uso dei cookie. Registrazione fase per fase: Riduci l'abbandono del carrello suddividendo la registrazione in due fasi. Chiedi prima informazioni basilari come nome e email, poi i dettagli aggiuntivi. Questo non solo minimizza l'abbandono ma ti permette anche di contattare il cliente per eventuali promemoria o offerte. Automatizza con un workflow: Implementa un sistema automatico per l'invio delle email senza interventi manuali. Un workflow può iniziare con l'abbandono del carrello come condizione e proseguire con l'invio automatico delle email di recupero, ottimizzando ulteriormente la strategia di recupero. Queste tecniche mirano a migliorare l'esperienza utente e a incentivare il completamento dell'acquisto in modo non invasivo, aumentando così le conversioni per il tuo e-commerce. Tra le strategie invece più dirette e d’impatto troviamo invece quella riguardante l’email marketing, la strategia 20-02-24 e l’offerta dello sconto che sono altrettanto valide. Approfondiamole nel prossimo paragrafo. Potrebbe interessarti leggere il seguente articolo Tasso di conversione ecommerce: strategie per conquistare clienti Email marketing, sconto e strategia 20-01-24 per recuperare il carrello abbandonato Per combattere il fenomeno del carrello abbandonato, una strategia efficace è l'uso dell'email marketing supportato da un buon ecommerce CRM. Questo approccio prevede l'invio di email mirate al cliente che ha abbandonato il carrello, seguendo la strategia standard 20-1-24, che consiste nell'invio di tre email: la prima 20 minuti dopo l'abbandono, la seconda dopo un'ora, e la terza dopo 24 ore. Questo metodo sfrutta l'interesse già dimostrato dal cliente per stimolarlo a completare l'acquisto. Un'email efficace per recuperare il carrello abbandonato deve essere tempestiva, coinvolgente, ricordare i prodotti lasciati nel carrello, presentare CTA (Call To Action) accattivanti, e potenzialmente includere prodotti correlati per incentivare il cross-selling. Le recensioni positive di altri utenti possono funzionare come riprova sociale, aumentando la probabilità di conversione. Il successo di queste email dipende anche dalla qualità del copy: deve essere breve, incisivo e capace di toccare le giuste corde emotive. Per prima cosa va curata con estrema attenzione l’oggetto dell’email, che incide notevole sul tasso di apertura. Un titolo squillante con parole chiave capaci di stimolare subito la curiosità dell’utente è un buon viatico per convincerlo ad aprire l’email. Puoi usare diverse frasi per il carrello abbandonato dando libero sfogo alla tua fantasia, purché siano efficaci e coinvolgenti. Eccoti qualche rapido esempio: “Non ti sembra di aver dimenticato qualcosa?”; “Non abbandonare i carrelli d’acquisto”; “Ti sto aspettando, vieni a prendermi!”; “Il tuo wi-fi ti ha abbandonato al momento dell’acquisto? Allora è il momento di completarlo”. Questi sono solo alcuni esempi e tu puoi usare la frase che preferisci a seconda del target di pubblico, della comunicazione aziendale e del prodotto stesso. Puoi usare altri due elementi che giocano a tuo favore per convincere il cliente a completare l’acquisto: l’effetto scarsità e l’effetto urgenza. Gli utenti tendono a rimandare un acquisto poiché sanno che il prodotto è lì a portata di mano e che possono recuperarlo ogni volta che vogliono. E se invece quegli articoli fossero realizzati in edizione limitata? In tal caso riusciresti a generare un senso di urgenza nei tuoi clienti, che sarebbero spinti a completare l’acquisto quanto prima altrimenti corrono il rischio di non trovare più l’articolo desiderato. La questione se offrire o meno sconti per recuperare il carrello abbandonato è dibattuta. Offrire uno sconto o la spedizione gratuita può essere una strategia efficace, ma deve essere usata con cautela per non erodere i margini di profitto. Approfondiamo nel prossimo paragrafo. Sconto sì o sconto no? Eccoci a un argomento a cui abbiamo accennato nel corso dell’articolo: bisogna offrire uno sconto al cliente che non ha completato l’acquisto? Questa criticità può avvenire per due motivi: Il cliente quando vede il prezzo finale realizza che è più alto del budget stilato, quindi rinuncia all’acquisto; Il cliente si “raffredda” a causa delle spese di spedizione troppo elevate. Come “salvare” una vendita e convertire un carrello vuoto in una vendita? Puoi offrire un bonus sconto o la spedizione gratuita a tua scelta. Un ottimo alleato per contrastare il carrello abbandonato è Shopify, che consente di inviare email automatizzate o manuali a seconda delle tue esigenze. Naturalmente potresti pensare che, così facendo, rischi di perdere molto margine sulle vendite col rischio addirittura di rimetterci. In effetti lo sconto, il coupon o la spedizione gratuita non vanno proposti sempre a tutti, ma è una strategia che devi usare col contagocce. La prima email inviata deve essere un promemoria, ricordando al cliente che ha lasciato il carrello. L’abbandono talvolta è causato da una semplice dimenticanza, quindi basta un piccolo alert per rinfrescare la memoria del consumatore. La prima email non ha avuto successo? Allora puoi giocarti il “jolly” dello sconto o della spedizione gratuita, indicato soprattutto per i nuovi clienti che devono essere ancora fidelizzati. Anche questa strategia è comunque personalizzabile secondo le tue esigenze di business e puoi sfruttarla come ritieni più opportuno. Shopify emerge come un alleato prezioso in questo contesto, permettendo di inviare email automatizzate per contrastare l'abbandono del carrello. Oltre all'email marketing, esistono altre tecniche per recuperare il carrello abbandonato, come l'uso di chatbot, SMS, notifiche push e, sebbene meno consigliato, il contatto telefonico. Questi strumenti, sebbene vari nella forma, condividono l'obiettivo comune di riconnettersi con il cliente e facilitare il completamento dell'acquisto. Conclusioni Nel mondo dell'e-commerce, l'abbandono del carrello rappresenta una delle sfide più significative, ma anche una grande opportunità. Un carrello abbandonato non deve essere visto solo come una vendita persa, ma come una possibilità di riconnettersi con il cliente e di comprendere meglio le sue esigenze e le ragioni dietro la sua esitazione. In questo contesto, piattaforme come Shopify offrono strumenti avanzati per affrontare proattivamente l'abbandono del carrello, dimostrando nella pratica come funziona Shopify per trasformare potenziali perdite in conversioni riuscite. Questi strumenti non solo consentono di inviare email automatizzate per recuperare i carrelli abbandonati, ma offrono anche analisi dettagliate del comportamento dei clienti, aiutando gli imprenditori a ottimizzare le loro strategie di vendita e marketing per migliorare l'esperienza di acquisto e incrementare le conversioni.
Oggi è naturale visitare un sito e-commerce su un tablet, uno smartphone, un pc o un notebook e godere di un’esperienza di navigazione altamente gratificante e soddisfacente. Tutto questo grazie al responsive design, che per l’appunto consente di navigare su un e-commerce senza alcun problema indipendentemente dal dispositivo che stai usando. Proprio per questo motivo è necessario realizzare un sito responsive, per l’appunto capace di adattarsi a qualsiasi dispositivo, che può essere un computer, un desktop, un laptop, un tablet o uno smartphone. La coerenza grafica e delle funzionalità viene garantita da qualsiasi dispositivo mobile per tutti gli e-commerce, poiché la user experience è un elemento sempre più importante per conquistare nuovi utenti. La user experience parte proprio dalla navigazione, che deve essere fluida e coerente, per poi arrivare all’acquisto che è solo lo step finale. Senza un sito dal design responsive, rischi di perdere in partenza una bella fetta di potenziali clienti che abbandonano il tuo ecommerce perché non riescono a navigarci correttamente. Poiché il responsive design è una caratteristica essenziale da tenere in considerazione quando si parte con un progetto ecommerce, analizziamo meglio come funziona e di cosa si tratta. Significato di sito web responsive Prima di approfondire il discorso e addentrarci nei “meandri” del responsive design, è opportuno fare una riflessione sulla definizione stessa di responsive. Il termine responsive, in lingua inglese, corrisponde a tutto ciò che reagisce o risponde ad uno stimolo in modo rapido e appropriato. La traduzione corretta di responsive in italiano non è “responsivo”, che ha un altro significato, quanto piuttosto “adattivo” in quanto è in grado di adattarsi alle mutate condizioni circostanti e di modificarsi a seconda delle esigenze per soddisfare i nuovi requisiti. In tale ottica un e-commerce responsive sa adattarsi al comportamento dell’utente in base a determinati fattori come il dispositivo usato, la piattaforma, le dimensioni dello schermo ecc. Il sito deve quindi essere perfettamente fruibile e navigabile anche se l’utente naviga su un pc, un tablet o uno smartphone adattandosi automaticamente alle sue preferenze e alle sue scelte. Il responsive design parte dal presupposto che il web è unico, quindi non è necessario creare diverse versioni di un sito e-commerce, anche perché così facendo si perderebbero tempo e risorse preziose. Ciò che conta è che l’e-commerce sia in grado di adattarsi a qualsiasi device garantendo sempre la massima fruibilità. Questo significa che non sono necessari linguaggi difficili né complesse tecnologie. Il responsive design di fatto è una configurazione dove il server invia sempre lo stesso codice HTML a tutti i dispositivi, mentre il codice CSS è usato per modificare il rendering della pagina sul device. Gli stessi Google bot possono così scansionare le pagine di un ecommerce e rilevare in automatico il responsive design HTML. Tale operazione risulta ancora più facile se si avvia un sito Shopify, che consente di creare e plasmare un e-commerce a proprio piacimento. I 4 punti essenziali e gli obiettivi di un sito responsive Affinché un sito e-commerce possa definirsi responsive deve essere fruibile da qualsiasi dispositivo. Fino a qualche anno fa, quando i siti approdarono per la prima volta anche sugli smartphone, per poter leggere un articolo o una scheda prodotto era necessario ingrandire o rimpicciolire lo schermo con le dita. Una situazione che generava stress e fastidio all’utente che viveva un’esperienza di navigazione poco gratificante. Tutto questo oggi non esiste più grazie ad un layout che si ridimensiona a seconda del dispositivo usato per adattare lo schermo. Altri elementi da considerare sono: il peso delle immagini, la perfetta fruizione dei testi e delle funzioni e l’eliminazione di alcuni elementi che risultano inutili o poco funzionali su dispositivi mobile. Tutti questi elementi vanno considerati prima della realizzazione di un sito, quindi sicuramente è consigliabile richiedere in anticipo il preventivo di un e-commerce per stilare il budget da investire. Da un punto di vista tecnico i punti essenziali per un sito responsive sono i seguenti: Media query. Grazie a questi elementi la pagina usa diversi fogli di stile a seconda del dispositivo usato; Testi e immagini flessibili. Tanto i testi quanto le immagini devono poter essere visualizzati con dimensioni diverse, così da adattarsi alle differenti impaginazioni senza sovrapporsi ad altri elementi o risultare sgranati o illeggibili; Griglia flessibile. Gli elementi devono essere dimensionati tramite unità relative, come em e percentuali, e non unità assolute come punti o pixel; Resolution breakpoint. Sono i cosiddetti punti di interruzione della risoluzione e servono per stabilire dei parametri in base ai quali modificare la grafica per adattare lo schermo al dispositivo. Ecco gli obiettivi valevoli per tutti i siti, anche quelli sviluppati con Hubspot CMS: Garantire un’esperienza di navigazione fluida e piacevole agli utenti da qualsiasi dispositivo; Adattare le dimensioni delle immagini alle dimensioni e alla risoluzione dello schermo; Usare immagini meno pesanti per consentire una perfetta navigazione anche quando la connessione non è ottimale; Assicurare un’interfaccia adatta all’interazione touch; Sfruttare le funzioni adatte per i dispositivi mobile, come la geolocalizzazione; Facilitare il layout degli elementi presenti nella pagina per dispositivi con schermi particolarmente piccoli; Nascondere gli elementi ritenuti non essenziali per dispositivi mobile. Come fare un sito ecommerce responsive? Una volta chiarito il significato di sito responsive, passiamo alla parte pratica e nello specifico alla sua realizzazione. Per fare uno shop online responsive ci sono due strade: affidarsi per la parte di backend a piattaforme ecommerce headless come possono essere Shopify e BigCommerce, sviluppando poi la parte di frontend con un altro CMS, oppure scaricare i template disponibili sugli store delle due piattaforme. A tal proposito rimandiamo all’articolo di approfondimento per capire come scegliere la miglior agenzia Shopify partner. Quali sono gli step fondamentali da tenere in considerazione quando si sviluppa un sito ecommerce responsive? Tra gli esempi di sito responsive ne possiamo individuare principalmente 4: Griglia fluida; Galleria; Descrizione dei prodotti; Footer. Analizziamoli tutti e 4 per avere un’idea di come muoversi. La griglia fluida Come già accennato la griglia deve essere fluida e flessibile. Questo significa che gli elementi all’interno di un ecommerce non devono restare fissi, ma adattarsi e ricollocarsi in posizioni diverse per una perfetta navigazione all’interno dello schermo. Anche le immagini devono essere flessibili per adattarsi alle caratteristiche del device utilizzato. Per chi desidera acquistare online sarebbe molto complicato consultare un prodotto se, ad esempio, l’immagine si sovrapponesse sulla scheda descrittiva. Una situazione del genere inoltre non deporrebbe a favore del tuo brand, dando un’idea di incuria e trascuratezza. La galleria Tra gli elementi fondamentali per un ecommerce c’è la galleria, dove il potenziale cliente può visionare il prodotto e valutare tutte le sue caratteristiche. Bisogna inserire vari scatti dei prodotti fotografati da diverse angolazioni e di ottima qualità che all’occorrenza devono potersi ingrandire una volta cliccati. In questo modo gli utenti, da smartphone, tablet o altri dispositivi mobili, usando la funzione touch possono verificare meglio determinate caratteristiche importanti del prodotto come colore, trame o finiture. In questo modo l’utente fa un acquisto a colpo sicuro senza il rischio di resi o lamentele che si trasformano in maggiori costi e una scarsa soddisfazione dell’esperienza d’acquisto. La descrizione dei prodotti Quando si parla di e-commerce altro punto essenziale è la descrizione dei prodotti, che fornisce maggiori dettagli e informazioni agli utenti e allo stesso tempo consente di inserire le parole chiave per posizionarsi nelle prime pagine della SERP. Nell’ottica del design responsive ciò che ci interessa è però proprio la perfetta visibilità della scheda descrittiva del prodotto, che deve indirizzare l’utente verso l’acquisto e aiutarlo a decidere nella scelta finale. La descrizione andrebbe accompagnata dal rating e dai tasti per la condivisione sui social. Altri elementi che possono fare la differenza sono i prodotti correlati a quello acquistato e le recensioni degli utenti. Tutti questi elementi devono essere perfettamente visibili anche su dispositivi mobile che generalmente sono più piccoli, quindi fai attenzione a trovare il giusto spazio per collocarli tutti con ordine. Il menu principale Un utente deve essere in grado di raggiungere le aree e le sezioni che desidera direttamente dal menu principale, senza scervellarsi nella ricerca delle risorse che desidera. Assicurati quindi che sia perfettamente visibile un menu per reperire i contatti, le email, i numeri di telefono, la sezione blog se presente, l’area dedicata al servizio clienti o semplicemente un tasto per ritornare alla pagina principale. In questo modo l’utente può vivere una piacevole navigazione potendo accedere facilmente alle sezioni che desidera visitare senza perdite di tempo. Creare un sito responsive: i vantaggi Una volta capito come rendere un sito responsive, concentriamoci sui vantaggi in termini di navigazione dal lato utente. Come detto il layout, il contenuto e gli elementi del sito si restringono e poi si espandono a seconda delle necessità per offrire un’esperienza fluida da qualsiasi dispositivo. L’obiettivo del sito responsive è assicurare agli utenti di navigare senza problemi e questo è importante in un mercato dove cresce la varietà di dispositivi e di dimensioni degli schermi. In genere un sito web responsive garantisce una buona esperienza di navigazione, risulta più facile da utilizzare e aumenta l’accessibilità per un pubblico più ampio. I siti web responsive si posizionano anche meglio nei motori di ricerca, poiché Google favorisce i siti ottimizzati per i dispositivi mobile. Come testare un sito responsive? Per la verifica del sito responsive puoi effettuare i seguenti passaggi: Utilizza gli strumenti di sviluppo del browser. I browser moderni, da Google Chrome a Safari, offrono strumenti integrati che permettono di simulare diversi dispositivi e soluzioni. Usali per visualizzare il sito su diverse dimensioni dello schermo e verifica il comportamento responsivo; Fai test su dispositivi reali. Testa il sito da vari dispositivi come smartphone, tablet e desktop con dimensioni e sistemi operativi diversi per testare la compatibilità generale; Usa servizi di test online. Ci sono online diversi servizi che permettono di verificare la reattività di un sito web su diversi dispositivi virtuali; Verifica il layout su diverse risoluzioni. Assicurati che il sito si adatti correttamente a varie risoluzioni dello schermo, sia schermi ad alta risoluzione che schermi più piccoli con risoluzioni più basse; Testa l’interattività. Assicurati che tutte le funzionalità interattive del sito, come pulsanti, form e menu a comparsa, funzionino correttamente su tutti i dispositivi; Monitora le prestazioni. Valuta le prestazioni in generali del sito, oltre alla reattività, su diversi dispositivi e connessioni di rete. Controlla se il sito si carica rapidamente e se le prestazioni generali sono fluide su tutti i dispositivi. C’è differenza tra responsive layout e mobile first? Prima di concludere è opportuno fare una distinzione tra responsive layout e mobile first. Molte persone sostengono che i siti moderni devono essere creati innanzitutto per smartphone e in generale per dispositivi mobile. Questo è sicuramente vero, ma tra siti mobile first e siti responsive c’è una differenza importante. Un sito responsive, come sottolineato più volte, si adatta perfettamente ad ogni tipologia di device; un sito mobile first invece è una versione alternativa creata appositamente per l’universo dei dispositivi mobile. Creare due siti, uno responsive e l’altro mobile first, richiederebbe però uno sforzo di energie e di risorse eccessive e soprattutto inutili. Devi quindi creare un e-commerce che racchiuda entrambe le “anime”, tenendo conto delle risorse a disposizione, del target di pubblico al quale ti rivolgi e dei risultati che intendi ottenere. Conclusioni Bisogna ricordare che oggi la maggior parte degli utenti utilizza lo smartphone per svolgere tutte le principali attività, compresi gli acquisti online che sono aumentati in modo vertiginoso dopo il boom degli e-commerce. Creare un sito responsive, più che un’opportunità, è una necessità per le aziende che desiderano aumentare le vendite e raggiungere sempre più clienti, garantendo loro un’esperienza di navigazione gratificante e un acquisto sicuro su qualsiasi dispositivo.