Il design e il layout del tuo e-commerce giocano un ruolo cruciale nel successo delle tue vendite, fin dalle prime fasi della progettazione dell'e-commerce. È fondamentale che la navigazione sul sito sia intuitiva: è improbabile che tu ti impegni a cercare approfonditamente prodotti o servizi se l'interfaccia non è immediata e reattiva. Pertanto, è essenziale che il tuo sito sia di facile accesso e rapido da consultare per evitare che tu desista e preferisca effettuare una ricerca veloce su Google. Tuttavia, non si limita solo a persuaderti a premere il pulsante “Aggiungi al carrello”. Il tuo sito e-commerce deve essere in grado di fornirti informazioni precise durante ogni fase del tuo percorso di acquisto, supportandoti nelle decisioni con dati affidabili nelle fasi di ricerca, interesse e verifica. Potrebbero interessarti i seguenti articoli: Progetto ecommerce e il suo sviluppo Checkout pagamento: strategie per farlo andare a buon fine Scopri la potenza dirompente delle immagini nell’e-commerce Progettazione dei siti nell’ecommerce: alcuni consigli Progetta il tuo ecommerce con call to action efficaci È fondamentale che la call-to-action (CTA) sia inequivocabile e che le immagini selezionate esaltino un prodotto o una categoria specifica, promuovano una vendita o evidenzino un aspetto unico dei tuoi prodotti o del tuo marchio. Offri ai visitatori motivi autentici per cliccare, che costruiscano fiducia e lealtà, anziché riempire lo spazio con contenuti di scarso valore che sprechino il loro tempo. Nella progettazione del tuo ecommerce punta sulle immagini Invita i tuoi clienti a scoprire i dettagli e il design dei tuoi prodotti: presentali attraverso immagini da diverse angolazioni, mettendo in luce ogni caratteristica rilevante o unica. Incase, ad esempio, utilizzando Shopify, eccelle in questo: le loro presentazioni mostrano immagini dettagliate del fronte, del retro, dei lati e dell'interno delle loro borse e valigie, arricchite da foto di clienti che utilizzano i prodotti in contesti reali. Mostra prodotti correlati Metti in risalto i prodotti correlati. Restando connessi all’esempio delle borse del paragrafo precedente, potrebbe essere una strategia di vendita, quella di proporre accessori come ad esempio pochette abbinabili o porta borse portatili. Fornisci molte informazioni sui prodotti Oltre a dedicare uno spazio alle recensioni sulle pagine dei tuoi prodotti, un metodo efficace per offrire feedback ai tuoi clienti è fornire quante più informazioni possibile. Ciò permette loro di capire immediatamente cosa stanno acquistando, potenzialmente riducendo le recensioni negative in futuro. Crea una navigazione intuitiva quando progetti il tuo ecommerce Ecco alcuni suggerimenti pratici: Organizza i prodotti in categorie e sottocategorie logiche. Fai in modo che gli utenti possano trovare facilmente quello che cercano. Semplifica la navigazione, soprattutto perché è più probabile che tu stia usando un dispositivo mobile. Una navigazione più semplice rende l'esperienza migliore. Ad esempio, Nixon suddivide la navigazione in nuovi prodotti per uomo, donna, orologi e collezioni, con le sottocategorie che includono i migliori articoli come orologi, accessori e abbigliamento. Rendi il checkout semplice nella progettazione del tuo ecommerce Questo è cruciale per il successo del tuo e-commerce: se non funziona bene, tutto il resto è inutile. Per una buona esperienza di checkout considera: Velocità. Checkout come ospite. Moduli facili da compilare. Indicatori di progresso. Riepilogo del carrello sempre visibile. Per esempio, Crate&Barrel offre un processo di checkout efficace: suddivide i passaggi in modo chiaro e mantiene sempre visibile il riepilogo dell'ordine. La loro interfaccia utente è semplice, senza distrazioni che possano deviare l'attenzione dal completamento dell'acquisto. Conclusioni In conclusione, la progettazione di un sito e-commerce efficace richiede attenzione a numerosi dettagli cruciali per garantire una esperienza utente soddisfacente e ottimizzare le vendite. Ricorda che la chiarezza del design, la facilità di navigazione e la velocità di caricamento sono fondamentali per mantenere l'utente interessato e facilitarne il percorso d'acquisto. Assicurati che il tuo sito sia organizzato logicamente con categorie e sottocategorie intuitive, e che offra un processo di checkout rapido e senza intoppi, con opzioni quali il checkout per gli ospiti e indicatori di progresso chiari. Inoltre, non sottovalutare l'importanza di presentare i tuoi prodotti con immagini di alta qualità e descrizioni dettagliate per aiutare i clienti nella loro decisione d'acquisto. Una progettazione e-commerce di successo non è mai statica. È essenziale monitorare, testare e aggiornare regolarmente il tuo sito per rispondere ai cambiamenti delle esigenze dei clienti e alle tendenze del mercato. Implementando queste strategie, il tuo sito e-commerce non solo soddisferà ma supererà le aspettative dei clienti, incrementando le vendite e costruendo una solida reputazione online.
I costi di Shopify sono chiari ed espressi in una tabella che espone tutti i prezzi di Shopify, divisi per i vari piani, nel sito ufficiale che: Shopify Basic, Shopify Standard e Shopify Advanced. Un po' più articolato Shopify Plus, ma ci sta, visto l'offerta. Shopify ad oggi, è una delle piattaforme di e-commerce presenti sul mercato che combina funzionalità, potenza, scalabilità, funzioni in continua evoluzione con dei prezzi pensati dalla piccola azienda all'enterprise, con un’unica soluzione efficiente e semplicissima da utilizzare. Quanto costa Shopify I costi di Shopify sono un ibrido tra un fisso e una parte variabile, che dipende da quanto bene sta andando il tuo e-commerce, essendo collegata al sistema di pagamento. Ma andiamo con ordine. Nell'esporre i prezzi Shopify propone a tutti i clienti dei tre piani standard, un periodo di prova gratuita di 14 giorni, in cui puoi testare tutte le funzioni della piattaforma. Appare abbastanza ovvio che 14 giorni non sono abbastanza per poter mettere in piedi un progetto strutturato di e-commerce, ma sono più che sufficienti per vedere come gira la piattaforma, quali le funzioni principali del software e prenderci un po' di dimestichezza. Un partner di Shopify, a differenza degli utenti end user, ha accesso ad un pannello di controllo, che permette di creare store in sviluppo che non hanno un termine temporale e non portano a costi di Shopify aggiuntivi. Una volta che hai deciso che fa per te, puoi iniziare a pagare e a mettere online il tuo negozio, orientandoti prima tra i prezzi di Shopify, per i vari piani. I costi di Shopify a. Il prezzo di Shopify per i piani entry level Sono disponibili tre diversi piani di abbonamento, con un pricing misto, che combina un canone fisso e una quota variabile, che Shopify introita gestendo il sistema di pagamento con carta di Credito, Shopify Paymens: Basic Shopify, ha un prezzo di 28 € / mese con pagamento mensile, che diventano 21 € / mese on un contrato annuale. Richiede una commissione dell'1,9% più 0,25 € a transazione utilizzando Shopify Payments per ricevere i pagamenti con carta di credito. Se invece si utilizzano altri vettori di pagamento (ad esempio Paypal), la percentuale extra che richiede Shopify con il piano base è del 2%. sulle transazioni avvenute con questi altri gateway. Le commissioni chieste da Shopify si sommano a quelle che pagate già a quei sistemi di pagamento. ATTENZIONE: * si ha un solo account per la gestione dell'ecommerce * 10 location / magazzini * non puoi utilizzare applicazioni personalizzate che utilizzano le API di Shopify per scambiare dati sulle informazioni personali (tra cui nomi, indirizzi, email..) * utilizza na capacità standard del checkout * non si possono calcolare le tariffe di spedizone con app di terze parti o al checkout * si possono creare al massimo 3 mercati internazionali e non se ne possono aggiungere altri * non si possono calcolare dazi ed imposte di spedizione Shopify (standard) ha un prezzo di 78 € / mese con pagamento mensile e 59 € / mese con pagamento annuale. Richiede una commissione percentuale dell'1,8% più 0,25 € a transazione per ricevere i pagamenti, se si utilizza Shopify Payments come gateway di pagamento. La percentuale per le transazioni con altri sistemi di pagamento si abbassa, con questa formula, all'1%, oltre alle commissioni che già pagate a quei sistemi di pagamento. ATTENZIONE: * si ha al massimo 5 account staff * 10 location / magazzini * per utilizzare applicazioni personalizzate che utilizzano le API di Shopify per scambiare dati sulle informazioni personali (tra cui nomi, indirizzi, email..) devi pagare 29$ extra all'anno * utilizza na capacità standard del checkout * non si possono calcolare le tariffe di spedizone con app di terze parti o al checkout * si possono creare al massimo 3 mercati internazionali e non se ne possono aggiungere altri * non si possono calcolare dazi ed imposte di spedizione Advanced Shopify, il prezzo è di 384 / € mese con pagamento mensile, 289 € / mese con pagamento annuale. Prevede una percentuale dell'1,6% più 0,25 € a transazione sulle vendite gestite con Shopify Payments. Per quanto riguarda l'utilizzo di altri sistemi di pagamento, la percentuale richiesta da Shopify è del 0,6%, oltre alle commissioni che già pagate a quei sistemi di pagamento. ATTENZIONE: * si ha al massimo 15 account staff * 10 location / magazzini * per utilizzare applicazioni personalizzate che utilizzano le API di Shopify per scambiare dati sulle informazioni personali (tra cui nomi, indirizzi, email..) devi pagare 29$ extra all'anno * utilizza na capacità standard del checkout * si possono calcolare le tariffe di spedizione con app di terze parti o al checkout * si possono creare 3 mercati internazionali compresi nel prezzo e poi si pagano 59 $ / mese aggiuntivi per ogni altro mercato che si vuole gestire * Si possono calcolare dazi ed imposte di spedizione Tutti e tre i piani hanno, come funzioni predefinite fondamentali: una memoria di utilizzo illimitata la possibilità di inserire un numero infinito di prodotti il supporto 24/7 sito web e blog il certificato SSL gratuito, il quale è un protocollo che assicura la protezione delle comunicazioni e delle informazioni sensibili degli utenti sul web automazioni legati agli eventi marketing la segmentazione dei clienti la gestione dei buoni regalo codici sconto creazione manuale degli ordini la possibilità di gestire listini, prezzi, lingue e valute diversi su ogni mercato (con un numero di mercati differenti a seconda del piano o della spesa) domini e sottodomini associabili ai vari mercati che si creano nello store la traduzione in più lingue la conversione delle valute le applicazioni native e gfratuite di Shopify, come quelle per gestire i bundle, gli abbonamenti, i filtri nelle pagine, la chat, le newsletter sul proprio sito. la possibilità di gestire le vendite fisiche con Shopify POS e le casse fiscali (con Shopify POS Pro a pagamento) Pensando ai costi degli altri e-commerce sul mercato, tra acquisto, implementazione e assistenza successiva, Shopify offre davvero un ottimo prodotto a prezzi limitati, soprattutto pensando che il supporto e la manutenzione, due tra le voci più costose, sono incluse nel prezzo, davvero contenuto. b. I prezzi di Shopify Plus Partiamo da questo video che ho registrato per i social e rilanciato su Youtube quando è cambiato il pricing si Shopify Plus a febbraio 2024: Quanto cosa Shopify Plus? Shopify enterprise si dice Shopify plus è la versione di Shopify destinata a chi ha necessità da granze azienda, con un'infrastruttura a pieno regime (permette di gestire quasi 10.000 casse al minuto e un traffico che si avvicina ai 2 milioni di visitatori al minuto) e la possibilità di gestire un canale B2B con il wholesales. Anche in questo caso, per la tipologia di prodotto, il costo è davvero contenuto. i. Con un contratto triennale: 0,35% del fatturato generato dal tuo negozio online 0,25% del fatturato transato per i negozi fisici 0,18% del fatturato imputabile alle aziende / B2B con un minimale di 2.300 € al mese ii. Con un contratto annuale: 0,40% del fatturato generato dal tuo negozio online 0,25% del fatturato transato per i negozi fisici 0,18% del fatturato imputabile alle aziende / B2B con un minimale di 2.500 € al mese. In entrambi i casi si prevede uno 0,20% addizionale per la gestione di altri gateway di pagamento, se non si utilizza Shopify Payments. Non male questo pricing, visto che offre: una infrastruttura dedicata l'assenza di costi di server, sistemistica ed aggiornamenti una evoluzione continua garantita da 4.500 sviluppatori 10 canali di vendita 50 mercati gestibili da Shopify Markets 20 Pos Pro compresi nel prezzo la gestione delle aziende con il multilistino, differenti forme di pagamento e condizioni di vendita (ilm B2B su Shopify) 20 chiamate API Rest al minuto (che si possono aumentare su richiesta) applicazioni dedicate a Shopify Plus un'assistenza dedicata protocolli di sicurezza elevati la possibilità di installare applicazioni private ... e molto altro ancora: puoi scaricare l'ebook per scoprire tutte Quanto costa un progetto ecommerce su Shopify Fino a qui abbiamo parlato del software, così come viene fornito, con le funzioni base. Ma ci sono da aggiungere altri costi come la grafica e le funziona aggiuntive, non contemplate nel pacchetto software di Shopify. a. Il costo della grafica su Shopify Quando si parla di personalizzazione grafica di un progetto e-commerce su Shopify ci sono tre strade: I temi di Shopify Shopify ha un suo store online per la vendita dei temi grafici e si può trovare qui. Si può cercare il tema grafico preferito per il proprio negozio e procedere all'installazione (è questione di un click). Quello che manca è poi tutta la configurazione del tema, l'impaginazione delle varie pagine. Ma intanto lo stile grafico del negozio l'abbiamo portato a casa, con un costo che va dal gratis ai 180 $ una tantum. Come può aiutarti un partner Shopify in questo caso? Ti affianca dalla configurazione dello store, per arrivare all'impaginazione e alla sistemazione del tema scelto. Oltre ad offrirti il supporto per la formazione e, cosa più importante, aiutarti a muovere i primi passi nel mondo dell'e-commerce. Significa che il partner di Shopify ti farà pagare la configurazione, l'installazione e l'impaginazione del tema scelto. Il tema custom Il partner di Shopify può sviluppare l'impostazione grafica del tuo store da zero. Significa che puoi avere il tuo sito eCommerce su Shopify con una grafica completamente personalizzata, in base alle tue esigenze di branding e di business. Ovviamente in questo caso il costo della mera grafica sale notevolmente, perché il tempo impiegato per impostare e realizzare una grafica unica e speciale per il tuo negozio online è molto di più di quello impiegato per impaginare e configurare un template già pronto. Per realizzare un tema custom c'è da considerare un prezzo per l'ideazione e il design dell'interfaccia grafica (di solito con la produzione di un file Figma) e quello di sviluppo del tema, aderente alla grafica ideata. Headless ecommerce La terza strada è quella di sviluppare un frontend completamente disaccoppiato rispetto alle funzioni dell'ecommerce, utilizzando un sistema terzo per gestire la parte di grafica. Se vuoi scoprire di più puoi approfondire sul post Cos'è un headless ecommerce. ICT Sviluppo puoi sviluppare il tuo ecommerce headless per progetti enterprise. b. Il costo delle funzioni aggiuntive su Shopify Shopify ha una filosofia molto chiara: mantenere un software core molto basilare e facile da usare, con le funzioni più diffuse e utili per la maggior parte dei merchant che vogliono vendere online. Ma spesso, oltre alle funzioni basilari di un e-commerce, il singolo business esprime delle necessità che queste non possono coprire. Che succede allora? Anche qui, ci sono due opzioni: App store di Shopify Shopify mantiene il suo software snello, certamente, ma offre la possibilità a chiunque di sviluppare applicazioni con funzioni aggiuntive per poi vendere all'interno dell'App Store di Shopify. Le applicazioni presenti sono davvero molte e vanno a coprire un sacco di casistiche differenti; si va dalle app per sincronizzare i prodotti con i marketplace, per arrivare alle app per sincronizzare più store di Shopify tra di loro, dalle soluzioni per facilitare la presenza sui social a quelle per supportare un programma di affiliazione... insomma ce ne sono per tutti i gusti. Come può aiutarti un partner Shopify in questo caso? Beh, affiancandoti nella scelta della giusta applicazione per le tue necessità, configurandotela e facendola funzionare al meglio (cosa non sempre scontata). Sviluppo moduli e funzionalità custom Anche in questo caso, oltre alla possibilità di rivolgersi alle soluzioni già pronte offerte da Shopify, si può pensare di sviluppare un modulo custom per supportare necessità particolare del singolo business. Per esempio, il connettore tra il programma gestionale e l'e-commerce, una delle richieste più frequenti che ci arrivano. Ma potrebbe essere anche una particolare funzione per visualizzare le foto in maniera differente. Visto, ovviamente, il costo piuttosto elevato nello studiare e sviluppare soluzioni personalizzati su Shopify, va valutato bene l'impatto di tale investimento sul business... Voglio dire: perché sia giustificato l'investimento per creare un visualizzatore diverso delle foto dei prodotti... ce ne vuole... ;-) Cosa rende Shopify un così buon prodotto? Innanzitutto la sua natura di SaaS che permette una gestione facilitata, sicura ed implementabile. Oltre, ovviamente, a permettere di gestire il costo di Shopify in abbonamento, proprio come appena visto. Shopify, una piattaforma SaaS La sigla si traduce in Software-as-a-Service, ossia un tipo di distribuzione del software in cui il programma e i servizi legati ad esso sono realizzati ed utilizzati all’interno di uno spazio web a cui gli utenti accedono tramite abbonamento, utilizzando come interfaccia il proprio browser (Chrome, Safari e Firefox per intenderci). Questo significa, quindi, che non paghi per acquistare il software in cui implementare il tuo negozio online, ma paghi un abbonamento per poter usufruire di uno spazio al suo interno. I principali vantaggi di una piattaforma SaaS I vantaggi di una piattaforma SaaS sono riscontrabili sia a livello pratico, che economico: Si evita la spesa di acquista di un software in startup del progetto, togliendo anche tutti i maggiori costi di gestione e di manutenzione di una piattaforma più o meno “proprietaria”: dalla sistemazione di bug, errori, problematiche legate al server, per arrivare alla necessità di aggiornamenti e di dialogare costantemente con sistemisti e programmatori. Parti velocemente: tutto è pronto per la tua configurazione personalizzata. Scalabilità: si parte con una piccola spesa per arrivare, mano a mano che cresce il progetto, a sistemi complessi e costosi, solo e quando se ne avverte la necessità. Un comodo negozio integrato per aggiungere funzionalità; L’app store di Shopify permette di trovare applicazioni a costo zero o a canone mensile che permettono di aggiungere possibilità a quelle date dal software base. Ad esempio, la possibilità di taggare i prodotti su Shopify, di permettere ai tuoi clienti di dare un punteggio ai tuoi prodotti o vendere direttamente dai social, come Facebook. Se i tuoi piani di crescita non sono quelli previsti, nessun problema, si può recedere al punto iniziale senza ulteriori spese. Questo è particolarmente rivelante, perché nel caso in cui avessi acquistato un software più potente, e quindi più costoso, per affrontare volumi maggiori di vendite, ti staresti mangiando le mani. l’assistenza, almeno per Shopify, è inclusa per ogni piano di abbonamento, da quello di base, al più avanzato, e disponibile 24 ore su 24 e sette giorni su sette.
Per le aziende che vendono online la strada da percorrere è una: devono fare mobile commerce e devono farlo bene. Nei primi anni del 2010 il mobile commerce era agli albori e i siti web ottimizzati per i dispositivi mobile erano una grande novità. In quel periodo c’è stato il boom degli smartphone, utilizzati non solo per chattare e telefonare ma anche per navigare online tra social, e-commerce e shop online dove fare acquisti. Nell’ultimo decennio la popolarità dell’e-commerce è cresciuta a dismisura e le aziende, piuttosto che ottimizzare i siti per i dispositivi mobile, progettano direttamente percorsi di customer experience pensando innanzitutto al mobile. Una sorta di percorso inverso: l’ecommerce viene progettato innanzitutto sui dispositivi mobile, poiché è lì che maggiormente navigano e acquistano gli utenti. In tutti questi anni i comportamenti dei consumatori si sono evoluti e si sono modificati e continueranno a farlo proprio perché cambiano le modalità di interazioni anche sugli ecommerce, sempre più simili a negozi fisici con tanto di assistenti reali e virtuali per fare un acquisto mirato e vivere un’esperienza di shopping altamente gradevole. Nei seguenti paragrafi ci concentriamo quindi sul mobile commerce, sulle sue caratteristiche e sulle strategie da adottare. Come fare una strategia di mobile commerce Per sfruttare le nuove abitudini e intercettare le esigenze dei consumatori, alle aziende serve progettare una strategia di sviluppo mobile, che può avvenire su due canali: Avere un sito e-commerce o un sito web ottimizzato per dispositivi mobili; Avere una App per dispositivi mobili. Sito e app, pur se visualizzati sugli stessi dispositivi, si rivolgono a tipologie di clienti differenti. Una App è lo strumento preferito dai clienti fidelizzati, quindi l’e commerce mobile app è progettata per quegli utenti che decidono di scaricare l’applicativo per interagire più facilmente con l'azienda. Le app sono molto efficaci per consolidare la relazione con i clienti più fedeli, ma devono essere progettate per piattaforme specifiche, quindi richiedono maggiori accorgimenti in fase di sviluppo o selezione del target di utenti. I big player hanno saputo ottenere un numero di utenti costante per le loro App e le vendite su questo canale superano quelle da dispositivo mobile. Ma quello che funziona per Amazon potrebbe non fare al caso di altre aziende più piccole. Un sito e-commerce mobile, invece, è destinato a tutti e genera la maggior parte del traffico del sito e-commerce. Dovendo scegliere quindi, la prima priorità per un’azienda dovrà essere la creazione di un sito e-commerce ottimizzato per dispositivi mobili, progettato in modo da soddisfare anche gli utenti abituati alle esperienze in-app. M-commerce: cos'è e come ottimizzarlo Per comprendere meglio cos’è il mobile commerce in Italia, esaminiamo in maniera ancora più approfondita il suo significato. Il mobile commerce, detto anche m-commerce o mcommerce, comprende i processi di acquisto e di vendita di beni e servizi tramite dispositivi mobile, come tablet e smartphone. I clienti per completare l’acquisto necessitano di un dispositivo mobile, una connessione internet e un metodo di pagamento elettronico. I tratti caratteristici dell’ecommerce mobile sono principalmente due: la centralità della shopping experience e la facilità del percorso che conduce all’acquisto finale. In particolare gli utenti che acquistano tramite il mobile commerce si aspettano un alto livello di coinvolgimento e un percorso di pagamento fluido e semplice anche su dispositivi mobile, che hanno schermi più piccoli rispetto ai pc. Inoltre vogliono soddisfare in tempi un bisogno specifico che può presentarsi in un determinato momento. Problemi come il caricamento lento di una pagina o modalità di pagamento troppo complesse rischiano di far fuggire il cliente e aggravare il problema del carrello abbandonato. Esistono strategie contro il carrello abbandonato per recuperare un potenziale cliente, ma è preferibile prevenire a monte il problema e creare una shopping experience fluida e gradevole. Secondo Google sono principalmente 3 i motivi che spingono gli utenti ad abbandonare l’acquisto prima del check-out nell’e-commerce mobile: Affaticamento da scrolling. Su un cellulare è possibile vedere uno o due prodotti alla volta, quindi non ha molto senso offrire centinaia di prodotti che a lungo andare non fanno altro che affaticare il visitatore che dovrebbe fare centinaia di scrolling per vederli tutti. Tanto vale proporre meno prodotti, che rendono la navigazione più leggera e allo stesso tempo restringono il campo di ricerca per una scelta finale più semplice; Riempimento automatico non riuscito. Il riempimento automatico dei dati personali e di pagamento rende il completamento dell’acquisto molto più veloce e snello. Se non c’è il visitatore potrebbe stufarsi e innervosirsi, col rischio di rimandare o annullare definitivamente l’acquisto; Velocità del sito. Questa è una caratteristica essenziale per ogni mobile e commerce. Gli utenti usano lo smartphone per i loro acquisti per la sua praticità e velocità. Se però il commerce mobile risulta lento o poco performante, si perdono i vantaggi dell’acquisto online. Assicurati quindi che la velocità di caricamento di ogni pagina sia adeguata. Quali caratteristiche ha un sito di e-commerce correttamente ottimizzato per mobile? Google penalizza i siti non responsive, quindi, oltre alle esigenze di navigabilità e user experience, avere un sito che si adatta automaticamente in base al dispositivo è un prerequisito per qualsiasi campagna di posizionamento sui motori di ricerca! In breve un sito commerce mobile deve avere le seguenti caratteristiche: Contenuto mai più largo dello schermo; Link e pulsanti (c.d. target tocco) adeguatamente distanziati per permettere all’utente di selezionare il singolo elemento con il tocco delle dita; Area di visualizzazione impostata correttamente; Testo sufficientemente grande da essere letto su tutti i dispositivi e ridimensionato correttamente in base all’area visibile stabilita per dispositivo; Caricamento pagina rapido. M-commerce ed e-commerce: quali sono le differenze? L’ecommerce indica in via generica il commercio tramite Internet, mentre il mobile commerce è una sottocategoria del commercio elettronico che avviene tramite smartphone, tablet o qualsiasi altro dispositivo mobile. A differenziare l’ecommerce e l’m-commerce non è il prodotto, né il canale di vendita, ma il mezzo usato per portare a termine l’acquisto. Gli utenti acquistano sugli e-commerce, dove i principali dispositivi usati sono il computer fisso o il computer portatile, principalmente quando sono a casa o in ufficio. Sugli m-commerce invece gli utenti hanno maggiore libertà, poiché possono acquistare ogni qualvolta che hanno uno smartphone tra le mani, magari quando aspettano gli amici al bar o quando sono alla fermata della metro. Cambiano anche i canali di vendita. L’e-commerce usa principalmente siti web, marketplace di terze parti e piattaforme di commercio elettronico. L’m-commerce usa app, web app e siti web accessibili da dispositivi mobile. Le modalità di pagamento sono più o meno le stesse (carte di credito, wallet digitali e contrassegno), anche se alcuni mobile commerce accettano anche le criptovalute come pagamento. I vantaggi dell'm-commerce Uno dei primi vantaggi del commerce mobile è l’omnicanalità. Ogni cliente ha le sue preferenze nello shopping: c’è chi preferisce acquistare nei negozi fisici e chi preferisce la comodità dell’online. Offrire un ulteriore canale di vendita, come lo smartphone o il tablet, aumenta chiaramente il numero di potenziali clienti che completano i loro acquisti. Il mobile commerce inoltre ha il vantaggio di essere disponibile 24h, 7 giorni su 7. In questo modo è possibile essere sempre presenti per i clienti che hanno bisogno di un acquisto urgente o semplicemente assecondare i loro acquisti d’impulso. Il cliente può anche scegliere se ritirare il prodotto in negozio o farselo spedire a domicilio, personalizzando ancora di più la sua experience shopping. Il terzo vantaggio è proprio la possibilità di conoscere meglio i propri clienti e migliorare la loro esperienza giorno dopo giorno. A tal proposito i vari social, da Instagram a Facebook fino a TikTok, hanno creato delle vetrine ad hoc che conducono ai siti dove i retailer possono vendere i loro prodotti. Altra soluzione molto efficace è Shopify, una piattaforma che consente di creare un mobile commerce in totale autonomia a proprio piacimento. Shopify è indicato per tutti i retailer che sono alle prime armi e che hanno un catalogo piuttosto ristretto, mentre chi ha già una certa esperienza e un business avviato e piuttosto voluminoso può affidarsi al piano di Shopify Plus. Conclusioni: è sufficiente avere un sito e-commmerce responsive? No, serve una strategia di web marketing per promuovere il progetto, basata sul marketing dei contenuti e, nella fase più evoluta, sulla marketing automation. Dopo aver testato e perfezionato la struttura del sito e-commerce, serve muoversi per incrementare il numero di nuovi visitatori ripetitivi e migliorare la visualizzazione dei prodotti, attività più peculiare del dispositivo mobile che del desktop. Focalizzarsi sulle persone, quindi, utilizzando strumenti di web marketing e strategie pubblicitarie più attente ai comportamenti degli utenti col fine di ottenere l’interesse genuino dei consumatori e una maggiore conversione dei contatti in clienti. Confrontare prezzi, cercare e guardare prodotti sui propri smartphone… e se la visualizzazione è facile e veloce, il processo di checkout sicuro, il passo dalla consultazione all’acquisto è veloce, anzi velocissimo. Per iniziare col piede giusto scarica gratuitamente l’ebook gratuito a fondo pagina, una sorta di decalogo che indica le 10 cose da fare per avviare un e-commerce e farlo crescere in modo prospero.
Il carrello abbandonato è una delle principali criticità per gli e-commerce che fa disperare i merchant. Perché i clienti abbandonano il carrello? C’è un modo per convincerli a tornare sull’e-commerce e completare l’acquisto? Cos’è che li fa fuggire a gambe levate al momento del pagamento? Queste e tante altre domande affollano la testa di molti titolari di e-commerce e in questo articolo diamo una serie di risposte che ti aiuteranno a dare nuovo slancio alla tua attività e recuperare in extremis i clienti. Stai tranquillo: una persona che ha lasciato il carrello in sospeso non è ancora un cliente perso, puoi ancora recuperarlo purché adotti delle strategie mirate e plasmate secondo le necessità dell’acquirente e in linea con la tua comunicazione aziendale. Perché i clienti abbandonano i carrelli? Il tuo progetto ecommerce stenta a decollare a causa dell’elevato tasso di carrello abbandonato? Volendo fare una metafora medica possiamo dire che il carrello abbandonato è una “patologia” che impedisce e blocca la corretta crescita del tuo e-commerce. Prima di trovare la causa bisogna però capire quali sono i motivi che hanno scatenato questa patologia. Tra i diversi motivi che spingono i clienti a non terminare l’acquisto i principali sono: Termini di spedizione: molto spesso questi non vengono specificati se non all’ultimo momento, rivelando così un importo superiore rispetto a quello che si era disposti a pagare. Ricordiamoci che le persone acquistano online soprattutto se risulta più conveniente rispetto al negozio fisico del centro commerciale, sacrificando anche la celerità della spedizione se l’affare è vantaggioso; Mancanza di opzioni di pagamento: nonostante tutte le modalità di pagamento esistenti, c’è sempre il rischio che qualche cliente non possieda nessuna delle opzioni offerte dal tuo ecommerce, pertanto si trova impossibilitato all’acquisto; Necessità di creare un account: le persone arrivano a rinunciare al prodotto se si vedono davanti una richiesta di creare un account. Molti, infatti, trovano una perdita di tempo e un processo troppo lungo compilare un form oppure sono convinti che l’acquisto non valga la cessione dei propri dati personali; Semplice curiosità: alcuni preferiscono effettuare delle comparazioni tra diversi siti per vedere quale delle due offerte sullo stesso prodotto sia la migliore e più conveniente, oppure cercano qualcosa su internet per poi andare ad acquistarlo in negozio; Sicurezza del sistema: a ragione, molti clienti diffidano dall’inserire i propri dati sensibili, come il numero della propria carta di credito, all’interno di un sito a meno che non siano certi della sua sicurezza; Troppi passaggi per concludere l’acquisto: se la prima cosa da considerare quando si vende online è che il prodotto sia conveniente rispetto alla rivendita in negozio fisico, l’altra è quella di offrire un acquisto veloce e immediato. Un processo di vendita con troppi passaggi spinge il potenziale cliente ad abbandonare il carrello; Motivi tecnici: può capitare che il sito abbia problemi, che la pagina non si carichi o che sia troppo lenta, e il cliente è perso. Questo problema però può essere risolto. Come? Approfondiamolo nel prossimo paragrafo. Carrello abbandonato? Come recuperarlo Recuperare i clienti che hanno abbandonato il loro carrello senza risultare invasivi è fondamentale. Evitare tecniche aggressive come i banner pubblicitari che inseguono l'utente online è il primo passo. Esistono strategie più efficaci e discrete: Semplifica l'esperienza di acquisto: rendi il tuo sito facilmente navigabile, ottimizza la SEO e descrivi chiaramente i prodotti, assicurandoti che il processo di acquisto sia intuitivo e senza ostacoli. Precompila il carrello: Conserva gli articoli nel carrello qualora il cliente dovesse abbandonarlo, facilitando il ritorno all'acquisto senza ricominciare da capo. Questo richiede il consenso all'uso dei cookie. Registrazione fase per fase: Riduci l'abbandono del carrello suddividendo la registrazione in due fasi. Chiedi prima informazioni basilari come nome e email, poi i dettagli aggiuntivi. Questo non solo minimizza l'abbandono ma ti permette anche di contattare il cliente per eventuali promemoria o offerte. Automatizza con un workflow: Implementa un sistema automatico per l'invio delle email senza interventi manuali. Un workflow può iniziare con l'abbandono del carrello come condizione e proseguire con l'invio automatico delle email di recupero, ottimizzando ulteriormente la strategia di recupero. Queste tecniche mirano a migliorare l'esperienza utente e a incentivare il completamento dell'acquisto in modo non invasivo, aumentando così le conversioni per il tuo e-commerce. Tra le strategie invece più dirette e d’impatto troviamo invece quella riguardante l’email marketing, la strategia 20-02-24 e l’offerta dello sconto che sono altrettanto valide. Approfondiamole nel prossimo paragrafo. Potrebbe interessarti leggere il seguente articolo Tasso di conversione ecommerce: strategie per conquistare clienti Email marketing, sconto e strategia 20-01-24 per recuperare il carrello abbandonato Per combattere il fenomeno del carrello abbandonato, una strategia efficace è l'uso dell'email marketing supportato da un buon ecommerce CRM. Questo approccio prevede l'invio di email mirate al cliente che ha abbandonato il carrello, seguendo la strategia standard 20-1-24, che consiste nell'invio di tre email: la prima 20 minuti dopo l'abbandono, la seconda dopo un'ora, e la terza dopo 24 ore. Questo metodo sfrutta l'interesse già dimostrato dal cliente per stimolarlo a completare l'acquisto. Un'email efficace per recuperare il carrello abbandonato deve essere tempestiva, coinvolgente, ricordare i prodotti lasciati nel carrello, presentare CTA (Call To Action) accattivanti, e potenzialmente includere prodotti correlati per incentivare il cross-selling. Le recensioni positive di altri utenti possono funzionare come riprova sociale, aumentando la probabilità di conversione. Il successo di queste email dipende anche dalla qualità del copy: deve essere breve, incisivo e capace di toccare le giuste corde emotive. Per prima cosa va curata con estrema attenzione l’oggetto dell’email, che incide notevole sul tasso di apertura. Un titolo squillante con parole chiave capaci di stimolare subito la curiosità dell’utente è un buon viatico per convincerlo ad aprire l’email. Puoi usare diverse frasi per il carrello abbandonato dando libero sfogo alla tua fantasia, purché siano efficaci e coinvolgenti. Eccoti qualche rapido esempio: “Non ti sembra di aver dimenticato qualcosa?”; “Non abbandonare i carrelli d’acquisto”; “Ti sto aspettando, vieni a prendermi!”; “Il tuo wi-fi ti ha abbandonato al momento dell’acquisto? Allora è il momento di completarlo”. Questi sono solo alcuni esempi e tu puoi usare la frase che preferisci a seconda del target di pubblico, della comunicazione aziendale e del prodotto stesso. Puoi usare altri due elementi che giocano a tuo favore per convincere il cliente a completare l’acquisto: l’effetto scarsità e l’effetto urgenza. Gli utenti tendono a rimandare un acquisto poiché sanno che il prodotto è lì a portata di mano e che possono recuperarlo ogni volta che vogliono. E se invece quegli articoli fossero realizzati in edizione limitata? In tal caso riusciresti a generare un senso di urgenza nei tuoi clienti, che sarebbero spinti a completare l’acquisto quanto prima altrimenti corrono il rischio di non trovare più l’articolo desiderato. La questione se offrire o meno sconti per recuperare il carrello abbandonato è dibattuta. Offrire uno sconto o la spedizione gratuita può essere una strategia efficace, ma deve essere usata con cautela per non erodere i margini di profitto. Approfondiamo nel prossimo paragrafo. Sconto sì o sconto no? Eccoci a un argomento a cui abbiamo accennato nel corso dell’articolo: bisogna offrire uno sconto al cliente che non ha completato l’acquisto? Questa criticità può avvenire per due motivi: Il cliente quando vede il prezzo finale realizza che è più alto del budget stilato, quindi rinuncia all’acquisto; Il cliente si “raffredda” a causa delle spese di spedizione troppo elevate. Come “salvare” una vendita e convertire un carrello vuoto in una vendita? Puoi offrire un bonus sconto o la spedizione gratuita a tua scelta. Un ottimo alleato per contrastare il carrello abbandonato è Shopify, che consente di inviare email automatizzate o manuali a seconda delle tue esigenze. Naturalmente potresti pensare che, così facendo, rischi di perdere molto margine sulle vendite col rischio addirittura di rimetterci. In effetti lo sconto, il coupon o la spedizione gratuita non vanno proposti sempre a tutti, ma è una strategia che devi usare col contagocce. La prima email inviata deve essere un promemoria, ricordando al cliente che ha lasciato il carrello. L’abbandono talvolta è causato da una semplice dimenticanza, quindi basta un piccolo alert per rinfrescare la memoria del consumatore. La prima email non ha avuto successo? Allora puoi giocarti il “jolly” dello sconto o della spedizione gratuita, indicato soprattutto per i nuovi clienti che devono essere ancora fidelizzati. Anche questa strategia è comunque personalizzabile secondo le tue esigenze di business e puoi sfruttarla come ritieni più opportuno. Shopify emerge come un alleato prezioso in questo contesto, permettendo di inviare email automatizzate per contrastare l'abbandono del carrello. Oltre all'email marketing, esistono altre tecniche per recuperare il carrello abbandonato, come l'uso di chatbot, SMS, notifiche push e, sebbene meno consigliato, il contatto telefonico. Questi strumenti, sebbene vari nella forma, condividono l'obiettivo comune di riconnettersi con il cliente e facilitare il completamento dell'acquisto. Conclusioni Nel mondo dell'e-commerce, l'abbandono del carrello rappresenta una delle sfide più significative, ma anche una grande opportunità. Un carrello abbandonato non deve essere visto solo come una vendita persa, ma come una possibilità di riconnettersi con il cliente e di comprendere meglio le sue esigenze e le ragioni dietro la sua esitazione. In questo contesto, piattaforme come Shopify offrono strumenti avanzati per affrontare proattivamente l'abbandono del carrello, dimostrando nella pratica come funziona Shopify per trasformare potenziali perdite in conversioni riuscite. Questi strumenti non solo consentono di inviare email automatizzate per recuperare i carrelli abbandonati, ma offrono anche analisi dettagliate del comportamento dei clienti, aiutando gli imprenditori a ottimizzare le loro strategie di vendita e marketing per migliorare l'esperienza di acquisto e incrementare le conversioni.
Oggi è naturale visitare un sito e-commerce su un tablet, uno smartphone, un pc o un notebook e godere di un’esperienza di navigazione altamente gratificante e soddisfacente. Tutto questo grazie al responsive design, che per l’appunto consente di navigare su un e-commerce senza alcun problema indipendentemente dal dispositivo che stai usando. Proprio per questo motivo è necessario realizzare un sito responsive, per l’appunto capace di adattarsi a qualsiasi dispositivo, che può essere un computer, un desktop, un laptop, un tablet o uno smartphone. La coerenza grafica e delle funzionalità viene garantita da qualsiasi dispositivo mobile per tutti gli e-commerce, poiché la user experience è un elemento sempre più importante per conquistare nuovi utenti. La user experience parte proprio dalla navigazione, che deve essere fluida e coerente, per poi arrivare all’acquisto che è solo lo step finale. Senza un sito dal design responsive, rischi di perdere in partenza una bella fetta di potenziali clienti che abbandonano il tuo ecommerce perché non riescono a navigarci correttamente. Poiché il responsive design è una caratteristica essenziale da tenere in considerazione quando si parte con un progetto ecommerce, analizziamo meglio come funziona e di cosa si tratta. Significato di sito web responsive Prima di approfondire il discorso e addentrarci nei “meandri” del responsive design, è opportuno fare una riflessione sulla definizione stessa di responsive. Il termine responsive, in lingua inglese, corrisponde a tutto ciò che reagisce o risponde ad uno stimolo in modo rapido e appropriato. La traduzione corretta di responsive in italiano non è “responsivo”, che ha un altro significato, quanto piuttosto “adattivo” in quanto è in grado di adattarsi alle mutate condizioni circostanti e di modificarsi a seconda delle esigenze per soddisfare i nuovi requisiti. In tale ottica un e-commerce responsive sa adattarsi al comportamento dell’utente in base a determinati fattori come il dispositivo usato, la piattaforma, le dimensioni dello schermo ecc. Il sito deve quindi essere perfettamente fruibile e navigabile anche se l’utente naviga su un pc, un tablet o uno smartphone adattandosi automaticamente alle sue preferenze e alle sue scelte. Il responsive design parte dal presupposto che il web è unico, quindi non è necessario creare diverse versioni di un sito e-commerce, anche perché così facendo si perderebbero tempo e risorse preziose. Ciò che conta è che l’e-commerce sia in grado di adattarsi a qualsiasi device garantendo sempre la massima fruibilità. Questo significa che non sono necessari linguaggi difficili né complesse tecnologie. Il responsive design di fatto è una configurazione dove il server invia sempre lo stesso codice HTML a tutti i dispositivi, mentre il codice CSS è usato per modificare il rendering della pagina sul device. Gli stessi Google bot possono così scansionare le pagine di un ecommerce e rilevare in automatico il responsive design HTML. Tale operazione risulta ancora più facile se si avvia un sito Shopify, che consente di creare e plasmare un e-commerce a proprio piacimento. I 4 punti essenziali e gli obiettivi di un sito responsive Affinché un sito e-commerce possa definirsi responsive deve essere fruibile da qualsiasi dispositivo. Fino a qualche anno fa, quando i siti approdarono per la prima volta anche sugli smartphone, per poter leggere un articolo o una scheda prodotto era necessario ingrandire o rimpicciolire lo schermo con le dita. Una situazione che generava stress e fastidio all’utente che viveva un’esperienza di navigazione poco gratificante. Tutto questo oggi non esiste più grazie ad un layout che si ridimensiona a seconda del dispositivo usato per adattare lo schermo. Altri elementi da considerare sono: il peso delle immagini, la perfetta fruizione dei testi e delle funzioni e l’eliminazione di alcuni elementi che risultano inutili o poco funzionali su dispositivi mobile. Tutti questi elementi vanno considerati prima della realizzazione di un sito, quindi sicuramente è consigliabile richiedere in anticipo il preventivo di un e-commerce per stilare il budget da investire. Da un punto di vista tecnico i punti essenziali per un sito responsive sono i seguenti: Media query. Grazie a questi elementi la pagina usa diversi fogli di stile a seconda del dispositivo usato; Testi e immagini flessibili. Tanto i testi quanto le immagini devono poter essere visualizzati con dimensioni diverse, così da adattarsi alle differenti impaginazioni senza sovrapporsi ad altri elementi o risultare sgranati o illeggibili; Griglia flessibile. Gli elementi devono essere dimensionati tramite unità relative, come em e percentuali, e non unità assolute come punti o pixel; Resolution breakpoint. Sono i cosiddetti punti di interruzione della risoluzione e servono per stabilire dei parametri in base ai quali modificare la grafica per adattare lo schermo al dispositivo. Ecco gli obiettivi valevoli per tutti i siti, anche quelli sviluppati con Hubspot CMS: Garantire un’esperienza di navigazione fluida e piacevole agli utenti da qualsiasi dispositivo; Adattare le dimensioni delle immagini alle dimensioni e alla risoluzione dello schermo; Usare immagini meno pesanti per consentire una perfetta navigazione anche quando la connessione non è ottimale; Assicurare un’interfaccia adatta all’interazione touch; Sfruttare le funzioni adatte per i dispositivi mobile, come la geolocalizzazione; Facilitare il layout degli elementi presenti nella pagina per dispositivi con schermi particolarmente piccoli; Nascondere gli elementi ritenuti non essenziali per dispositivi mobile. Come fare un sito ecommerce responsive? Una volta chiarito il significato di sito responsive, passiamo alla parte pratica e nello specifico alla sua realizzazione. Per fare uno shop online responsive ci sono due strade: affidarsi per la parte di backend a piattaforme ecommerce headless come possono essere Shopify e BigCommerce, sviluppando poi la parte di frontend con un altro CMS, oppure scaricare i template disponibili sugli store delle due piattaforme. A tal proposito rimandiamo all’articolo di approfondimento per capire come scegliere la miglior agenzia Shopify partner. Quali sono gli step fondamentali da tenere in considerazione quando si sviluppa un sito ecommerce responsive? Tra gli esempi di sito responsive ne possiamo individuare principalmente 4: Griglia fluida; Galleria; Descrizione dei prodotti; Footer. Analizziamoli tutti e 4 per avere un’idea di come muoversi. La griglia fluida Come già accennato la griglia deve essere fluida e flessibile. Questo significa che gli elementi all’interno di un ecommerce non devono restare fissi, ma adattarsi e ricollocarsi in posizioni diverse per una perfetta navigazione all’interno dello schermo. Anche le immagini devono essere flessibili per adattarsi alle caratteristiche del device utilizzato. Per chi desidera acquistare online sarebbe molto complicato consultare un prodotto se, ad esempio, l’immagine si sovrapponesse sulla scheda descrittiva. Una situazione del genere inoltre non deporrebbe a favore del tuo brand, dando un’idea di incuria e trascuratezza. La galleria Tra gli elementi fondamentali per un ecommerce c’è la galleria, dove il potenziale cliente può visionare il prodotto e valutare tutte le sue caratteristiche. Bisogna inserire vari scatti dei prodotti fotografati da diverse angolazioni e di ottima qualità che all’occorrenza devono potersi ingrandire una volta cliccati. In questo modo gli utenti, da smartphone, tablet o altri dispositivi mobili, usando la funzione touch possono verificare meglio determinate caratteristiche importanti del prodotto come colore, trame o finiture. In questo modo l’utente fa un acquisto a colpo sicuro senza il rischio di resi o lamentele che si trasformano in maggiori costi e una scarsa soddisfazione dell’esperienza d’acquisto. La descrizione dei prodotti Quando si parla di e-commerce altro punto essenziale è la descrizione dei prodotti, che fornisce maggiori dettagli e informazioni agli utenti e allo stesso tempo consente di inserire le parole chiave per posizionarsi nelle prime pagine della SERP. Nell’ottica del design responsive ciò che ci interessa è però proprio la perfetta visibilità della scheda descrittiva del prodotto, che deve indirizzare l’utente verso l’acquisto e aiutarlo a decidere nella scelta finale. La descrizione andrebbe accompagnata dal rating e dai tasti per la condivisione sui social. Altri elementi che possono fare la differenza sono i prodotti correlati a quello acquistato e le recensioni degli utenti. Tutti questi elementi devono essere perfettamente visibili anche su dispositivi mobile che generalmente sono più piccoli, quindi fai attenzione a trovare il giusto spazio per collocarli tutti con ordine. Il menu principale Un utente deve essere in grado di raggiungere le aree e le sezioni che desidera direttamente dal menu principale, senza scervellarsi nella ricerca delle risorse che desidera. Assicurati quindi che sia perfettamente visibile un menu per reperire i contatti, le email, i numeri di telefono, la sezione blog se presente, l’area dedicata al servizio clienti o semplicemente un tasto per ritornare alla pagina principale. In questo modo l’utente può vivere una piacevole navigazione potendo accedere facilmente alle sezioni che desidera visitare senza perdite di tempo. Creare un sito responsive: i vantaggi Una volta capito come rendere un sito responsive, concentriamoci sui vantaggi in termini di navigazione dal lato utente. Come detto il layout, il contenuto e gli elementi del sito si restringono e poi si espandono a seconda delle necessità per offrire un’esperienza fluida da qualsiasi dispositivo. L’obiettivo del sito responsive è assicurare agli utenti di navigare senza problemi e questo è importante in un mercato dove cresce la varietà di dispositivi e di dimensioni degli schermi. In genere un sito web responsive garantisce una buona esperienza di navigazione, risulta più facile da utilizzare e aumenta l’accessibilità per un pubblico più ampio. I siti web responsive si posizionano anche meglio nei motori di ricerca, poiché Google favorisce i siti ottimizzati per i dispositivi mobile. Come testare un sito responsive? Per la verifica del sito responsive puoi effettuare i seguenti passaggi: Utilizza gli strumenti di sviluppo del browser. I browser moderni, da Google Chrome a Safari, offrono strumenti integrati che permettono di simulare diversi dispositivi e soluzioni. Usali per visualizzare il sito su diverse dimensioni dello schermo e verifica il comportamento responsivo; Fai test su dispositivi reali. Testa il sito da vari dispositivi come smartphone, tablet e desktop con dimensioni e sistemi operativi diversi per testare la compatibilità generale; Usa servizi di test online. Ci sono online diversi servizi che permettono di verificare la reattività di un sito web su diversi dispositivi virtuali; Verifica il layout su diverse risoluzioni. Assicurati che il sito si adatti correttamente a varie risoluzioni dello schermo, sia schermi ad alta risoluzione che schermi più piccoli con risoluzioni più basse; Testa l’interattività. Assicurati che tutte le funzionalità interattive del sito, come pulsanti, form e menu a comparsa, funzionino correttamente su tutti i dispositivi; Monitora le prestazioni. Valuta le prestazioni in generali del sito, oltre alla reattività, su diversi dispositivi e connessioni di rete. Controlla se il sito si carica rapidamente e se le prestazioni generali sono fluide su tutti i dispositivi. C’è differenza tra responsive layout e mobile first? Prima di concludere è opportuno fare una distinzione tra responsive layout e mobile first. Molte persone sostengono che i siti moderni devono essere creati innanzitutto per smartphone e in generale per dispositivi mobile. Questo è sicuramente vero, ma tra siti mobile first e siti responsive c’è una differenza importante. Un sito responsive, come sottolineato più volte, si adatta perfettamente ad ogni tipologia di device; un sito mobile first invece è una versione alternativa creata appositamente per l’universo dei dispositivi mobile. Creare due siti, uno responsive e l’altro mobile first, richiederebbe però uno sforzo di energie e di risorse eccessive e soprattutto inutili. Devi quindi creare un e-commerce che racchiuda entrambe le “anime”, tenendo conto delle risorse a disposizione, del target di pubblico al quale ti rivolgi e dei risultati che intendi ottenere. Conclusioni Bisogna ricordare che oggi la maggior parte degli utenti utilizza lo smartphone per svolgere tutte le principali attività, compresi gli acquisti online che sono aumentati in modo vertiginoso dopo il boom degli e-commerce. Creare un sito responsive, più che un’opportunità, è una necessità per le aziende che desiderano aumentare le vendite e raggiungere sempre più clienti, garantendo loro un’esperienza di navigazione gratificante e un acquisto sicuro su qualsiasi dispositivo.
Uno Shopify developer (uno sviluppatore Shopify, per dirla in Italiano) è un professionista esperto nella creazione e personalizzazione di negozi online utilizzando la piattaforma Shopify o Shopify Plus. Gli Shopify developer hanno familiarità con la programmazione web, la progettazione grafica e l'integrazione di applicazioni per creare soluzioni e-commerce su misura per i propri clienti. Grazie alle loro competenze tecniche e alla loro conoscenza approfondita della piattaforma, gli Shopify developer sono in grado di realizzare negozi online altamente funzionali e esteticamente accattivanti, garantendo un'esperienza di shopping online ottimale per gli utenti. Se stai cercando di lanciare o migliorare il tuo negozio online su Shopify, collaborare con uno sviluppatore per Shopify potrebbe fare la differenza nel raggiungimento dei tuoi obiettivi di vendita online. Nota (promozionale): ICT Sviluppo, ad esempio è un data integrator e si occupa di sviluppo su Shopify, sia lato front end (liquid CSS javascript) che lato sviluppo applicazioni private e integrazioni con sviluppo di software dedicato (Shopify Functions, .net, Ruby...). Quindi se hai bisogno di uno Shopify developer, ICT Sviluppo potrebbe essere la tua soluzione. Il know-how di uno sviluppatore Shopify Un Shopify developer è un programmatore front end con skill particolari.Cosa deve conoscere uno sviluppatore Shopify? Liquid: Il linguaggio di templating di Shopify. Uno sviluppatore Shopify dovrebbe essere esperto nella creazione e modifica di temi utilizzando Liquid. Direi che questo linguaggio è proprio la caratteristica principale che differenzia un front end web developer da un developer Shopify. Merita quindi di essere approfondito, in via generale, quali sono le principali caratteristiche di Liquid. Le principali caratteristiche di Liquid Semplicità: Liquid è progettato per essere facile da imparare e utilizzare. Ha una sintassi intuitiva che richiama elementi di altri linguaggi di programmazione come JavaScript e Python. Variabili: Liquid consente l'uso di variabili per memorizzare e manipolare dati. Le variabili possono essere assegnate all'interno dei template e utilizzate per visualizzare dinamicamente contenuti come titoli, prezzi dei prodotti, immagini e altro ancora. Tag: Liquid include una serie di tag predefiniti che consentono di eseguire operazioni come iterazioni, condizioni, inclusione di file e altro ancora. Questi tag forniscono il controllo del flusso all'interno dei template. Filtri: I filtri in Liquid consentono di manipolare i dati in vari modi. Ad esempio, è possibile formattare le stringhe, convertire testo in maiuscolo o minuscolo, eseguire operazioni matematiche e altro ancora utilizzando filtri predefiniti o personalizzati. Blocchi condizionali e di iterazione: Liquid supporta blocchi condizionali come if, else, elsif per controllare il flusso del programma in base a condizioni specifiche. Supporta anche blocchi di iterazione come for per ripetere azioni su un elenco di elementi. Ereditarietà del tema: Liquid consente di creare gerarchie di temi attraverso l'ereditarietà. È possibile estendere e sovrascrivere i template esistenti per creare temi personalizzati senza dover ricreare ogni singolo file. Integrazione con Shopify: Liquid è integrato direttamente con Shopify, consentendo l'accesso a dati e funzionalità specifiche della piattaforma. Ciò include l'accesso ai prodotti, collezioni, informazioni sull'account cliente e altro ancora attraverso variabili e oggetti Liquid. Sicurezza: Liquid è progettato per essere sicuro. Shopify gestisce automaticamente le vulnerabilità di sicurezza e previene l'esecuzione di codice dannoso attraverso i template. Personalizzazione avanzata: Liquid supporta la creazione di temi altamente personalizzati, consentendo agli sviluppatori di estendere e modificare la funzionalità dei negozi Shopify in modo flessibile e potente. HTML/CSS: La conoscenza approfondita di HTML e CSS per la personalizzazione e la creazione di layout e stili per i negozi Shopify è, ovviamente, la base, per qualunque sviluppatore web. Un web developer si definisce tale proprio perchè ha imparato a realizzare delle interfacce html/CSS. JavaScript: Capacità di utilizzare JavaScript per aggiungere funzionalità dinamiche e interattive ai negozi Shopify, come animazioni, controlli di input, e così via... ovvio no? Alla fine Shopify, come qualunque altra piattaforma di ecommerce, presenza un front end che gestisce delle funzioni per agevolare la navigazione e l'acquisto degli utenti. Proprio per questo una buona conoscenza di Javascript è essenziale per uno Shopify developer completo e skillato. App Shopify: La comprensione del funzionamento delle app di terze parti su Shopify e capacità di integrarle e personalizzarle nei negozi dei clienti è sicuramente un altro elemento che serve ad uno sviluppatore di Shopify. Infatti Shopify presenta un ricco ecosistema di funzioni già pronte, anche sviluppate e distribuite dallo stesso Shopify. Conoscere queste applicazioni nel dettaglio - e più ne conosce - agevola il lavoro dello sviluppatore Shopify per rispondere alle richieste specifiche di progetto. Spesso avere una applicazione ricca e completa, per svolgere una particolare funzione, fa la differenza, in una analisi di fattibilità, per scegliere o meno Shopify. Uno Shopify developer che ignora quali sono le applicazioni principali dello store di Shopify, parte svantaggiato e rischia di non svolgere bene il suo lavoro. API di Shopify: Familiarità con le API di Shopify per l'integrazione con altri sistemi, come sistemi di gestione dell'inventario, sistemi di pagamento, sistemi di spedizione, e così via. Le principali API REST di Shopify forniscono agli sviluppatori accesso a varie funzionalità della piattaforma per consentire l'integrazione di servizi esterni, l'automatizzazione dei processi e lo sviluppo di applicazioni personalizzate. Ecco un elenco delle API REST principali di Shopify: API dei prodotti: Consente di gestire i prodotti all'interno di un negozio Shopify, inclusa la creazione, la modifica e l'eliminazione di prodotti, varianti, immagini e altro ancora. API delle ordinazioni: Fornisce funzionalità per gestire le ordinazioni dei clienti, come la creazione di nuove ordinazioni, l'aggiornamento dello stato dell'ordine, l'invio di notifiche agli acquirenti e altro ancora. API dei clienti: Permette di gestire le informazioni sui clienti, inclusa la creazione e la modifica di account cliente, l'invio di e-mail di notifica, l'accesso alla cronologia degli ordini e altro ancora. API dei pagamenti: Fornisce accesso alle transazioni di pagamento e alle informazioni di fatturazione dei clienti, consentendo l'integrazione con diversi gateway di pagamento e la gestione dei pagamenti all'interno del negozio Shopify. API delle collezioni: Permette di gestire le collezioni di prodotti all'interno del negozio, inclusa la creazione, la modifica e l'eliminazione di collezioni, nonché l'associazione di prodotti alle collezioni. API dei report: Fornisce accesso ai dati analitici del negozio, come le vendite, il traffico del sito, le conversioni e altro ancora, consentendo agli sviluppatori di creare report personalizzati o integrazioni con sistemi di analisi esterni. API delle app: Consente agli sviluppatori di creare e gestire applicazioni personalizzate per Shopify, inclusa l'autenticazione degli utenti, l'accesso ai dati del negozio e la comunicazione con altre API Shopify. API dei trasporti: Fornisce funzionalità per la gestione delle informazioni di spedizione e il calcolo dei costi di spedizione all'interno del negozio Shopify, consentendo l'integrazione con diversi servizi di spedizione e corrieri. API dei webhook: Permette agli sviluppatori di registrare eventi specifici del negozio, come nuove ordinazioni o modifiche ai prodotti, e di ricevere notifiche in tempo reale tramite chiamate HTTP. Queste sono solo alcune delle principali API REST offerte da Shopify. Ci sono anche altre API disponibili per funzionalità specifiche, come le API per i report finanziari, le impostazioni del negozio e altro ancora. Puoi trovare sul sito dedicato agli Shopify developer tutte le info sulle API di Shopify. Framework e librerie: Conoscenza di framework e librerie come React.js o Vue.js per la creazione di componenti interattivi all'interno dei temi Shopify. Ok, magari questa è più avanzata, ma se si opta per una soluzione headless anche la conoscenza di altri framework diventa essenziale (a seconda della tecnologia che si sceglie, ovviamente). Conoscenze di SEO: Comprendere i principi di base dell'ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) e come applicarli ai negozi Shopify per migliorare la loro visibilità sui motori di ricerca.
Le strategie di marketing per aumentare le vendite e-commerce sono diverse per ogni progetto e ogni azienda. Quanti di voi hanno pensato: ”per vendere online basta aprire un e-commerce e il gioco è fatto”? Forse le cose non stanno proprio così, anzi. Se sei un marchio che gode di una certa awareness nel mercato di riferimento avrai sicuramente più facilità a vendere online, ma se sei un’azienda che deve far conoscere il proprio brand o i propri prodotti, sicuramente dovrai definire un’efficace strategia di marketing che ti permetta di ottenere nei tempi stabiliti gli obiettivi prefissati. Un e-commerce senza vendite è destinato a morire, quindi va migliorato e progettato in modo maniacale attraverso: la comprensione del mercato in cui ci si vuole inserire, l’idea di chi comprerà i propri prodotti, quanto spenderanno, se i clienti torneranno a comprare, chi sono i concorrenti, se è un mercato che esiste o tutto da creare… insomma un’analisi approfondita che aiuti a segnare la via; la selezione del software più idoneo alle proprie esigenze: capire quale piattaforma ti permette di evitare di buttare i soldi rispetto al progetto che vuoi realizzare; come integrare l’e-commerce con il tuo sito web e le pagine social aziendali. A tal proposito è consigliabile dare un’occhiata ai costi di Shopify, una delle piattaforme più efficienti per creare siti e-commerce finalizzati alle vendite e personalizzabili sulle preferenze dell’utente finale; la definizione di un piano di marketing dedicato e di una strategia di comunicazione di brand, di presenza digital per farsi riconoscere o trovare da chi cerca - o adora - i prodotti che vendiamo; la misurazione costante dei risultati per migliorare le tue performance. Per vendere online questi prodotti ci sono logiche e dinamiche tutte da comprendere. Ma se vuoi comprenderle ti conviene misurare le tue azioni e i loro risultati per ottenere dei parametri per fare meglio la volta successiva. La piattaforma e-commerce va scelta in base al tipo di attività e alle proprie esigenze, ma in questo scritto ci focalizzeremo sulla strategia marketing per aumentare il pubblico e ti spiegheremo come aumentare le vendite e-commerce. Per approfondimenti sulla piattaforma ti consigliamo i nostri articoli dedicati alla piattaforma di Shopify oppure quello dedicato alla piattaforma di BigCommerce. Ecommerce marketing e vendite Quando si parla di ecommerce marketing intendiamo un processo fondamentale per un ecommerce su cui si basa tutta la strategia per portare il proprio shop online al successo e attirare l'interesse delle persone sui prodotti o servizi venduti. Quali sono i tipi di marketing? Cosa devo fare per diffondere il mio shop? Quanto sono importanti i social al giorno d’oggi? Come migliorare le vendite di un ecommerce? Queste alcune delle perplessità che si generano appena la nostra attenzione ricade sull’aspetto marketing, soprattutto quando siamo alle prime armi. È determinante la cura che dobbiamo avere nel nostro piano di marketing, che deve essere adatto alla tipologia del progetto ecommerce e capace di attrarre più interlocutori possibili, per poi accompagnarli e trasformarli in clienti. Perché sì, il marketing non si traduce in pubblicità, né in vendita. Ne è piuttosto l’unione delle due, poiché si tratta di tutta la relazione tra il venditore e il compratore. La concorrenza è sempre maggiore, e per gli ecommerce è necessario attuare un buon piano di marketing, che significa massimizzare le vendite ecommerce. Deve essere individuato e compreso il target, ovvero il profilo del cliente ideale che è più probabile entri in contatto con il nostro shop e che decida di acquistare il nostro prodotto o servizio. Deve poi essere messa in atto una buona strategia di pubblicità, che può avvenire attraverso svariati canali che approfondiremo in questo articolo, e deve essere fornito un servizio clienti costante e affidabile per permettere al cliente di spargere una buona voce su di noi. Strategie per aumentare le vendite ecommerce e le varie tipologie di marketing per vendere online Il marketing, in generale, si scorpora in decine di metodologie differenti, ognuna con le sue caratteristiche e le sue strategie. Inutile dire che bisogna analizzare il proprio settore, compreso studiare come si muove la concorrenza, per scegliere il tipo di marketing più appropriato per il proprio ecommerce. Analizziamo ora alcune strategie, sia di inbound marketing che di outbound, per ottenere un incremento delle vendite ecommerce: Content marketing: è una delle strategie generalmente più efficaci di un buon ecommerce, e consiste nell'ideare e creare contenuti volti a diffondere il proprio nome e ad attirare nuovi clienti. Creando magari diversi articoli per il blog su un determinato tema, illustrandone tutti i particolari per chi desidera approfondire, è probabile che il nostro brand venga associato a quel tema, e che se ne sparga la voce sul web. Tale operazione può avvenire attraverso vari canali: blog; infografiche, con dati precisi e aggiornati ma allo stesso tempo facili e rapidi da leggere; social media, con post e storie informative (non sottovalutare Tiktok, è il social del momento; l’abnorme numero di utenti offre profittevoli opportunità di marketing) podcast; video informativi sulle piattaforme online più visitate come Youtube (per approfondimenti su come vendere su questa piattaforma con Shopify, ti consigliamo il nostro articolo su Youtube Shopping); Influencer marketing: quante volte abbiamo visto un influencer maneggiare e pubblicizzare qualche prodotto o servizio, e ci è venuta voglia di comprarlo anche a noi? Contattare un idolo social e fargli fare pubblicità di un nostro servizio è una strategia assai vincente: oltre a diffondere ovviamente il prodotto, i follower saranno più incentivati ad interagire con il produttore, poiché capiscono dal proprio idolo che l’azienda è affidabile. Poi, se l’influencer mostra di usufruire personalmente e quotidianamente del servizio da voi offerto, avete centrato l’obiettivo. Per ulteriori info ti consigliamo il nostro articolo sull'influencer marketing nell'ecommerce. Pay-per-click marketing: questa tecnica ti permette di pagare per mostrare il proprio shop sponsorizzato sul motore di ricerca, tra i primi risultati, quando l’utente cerca una determinata parola chiave. Più gente visita il sito, più alto sarà l’importo da pagare al motore di ricerca. Email marketing: altra importante strategia che consiste nell’inviare delle email agli iscritti e ai clienti per far sentire la propria presenza e per presentare nuovi contenuti o nuovi prodotti. L’importante non è però tartassare l’utente con decine di mail spam, ma inviare dei messaggi mirati (richiesta di feedback, mail di benvenuto, promozioni e nuovi contenuti) per rimanere nella testa della gente. Social media marketing: due strade si possono intraprendere con questa strategia. La prima consiste nel creare un profilo e pubblicizzare i propri contenuti a chiunque, tecnica gratuita ma forse poco mirata, dal momento che molti non saranno troppo interessati. La seconda è pagare per comparire nel feed di un certo gruppo di utenti che potrebbero essere nostri possibili clienti. Qualunque modo tu scelga, l’importante è mantenere una routine di pubblicazione e un programma definito, per dare un senso di continuità e di affidabilità. La regola numero uno è mai trascurare il potenziale dei social per il proprio ecommerce. SEO marketing: il SEO (Search Engine Optimization) è un ottimo strumento da non sottovalutare per apparire tra i primi risultati di una ricerca google. Le statistiche dicono che la maggior parte del traffico online gira intorno alla prima pagina di una ricerca google. Le pagine dalla seconda in poi vengono poco considerate, solitamente da una percentuale a una cifra sola (<10%). CSE: importante è considerare i Comparison Shopping Engine, quelle piattaforme che permettono di mettere a confronto i prezzi dei prodotti nei vari shop (Trovaprezzi, Google Shopping…). Per spiccare nella vetrina di questi siti è ovviamente necessario abbassare i prezzi, purtroppo, quindi è utile valutare se e quali prodotti scontare. Feedback: le recensioni sono uno strumento popolarissimo e discretamente affidabile, a cui tutti gli utenti si affidano quando comprano online. È fondamentale stabilire una relazione leale e gradevole con il cliente, per trasformarlo in un promotore (che spargerà la voce e ci diffonderà nel suo piccolo) e per fare in modo che ci lasci una recensione positiva, per incentivare gli altri utenti a interagire con il nostro ecommerce. I feedback hanno successo perché i consumatori li vedono come commenti autentici di persone come loro, quindi compratori, che non hanno peli sulla lingua e non devono mantenere una linea promozionale, descrivendo tutti i pro e i contro a cui un cliente può andare incontro. Post controversi: una piccola tecnica per ottenere visibilità è quella di progettare con cura e pubblicare dei post sul blog o delle immagini controverse, che esprimono un messaggio trasgressivo o non convenzionale, che attira l’attenzione perché è stravagante o insolito. Attenzione però: se il nostro obiettivo è ottenere notorietà, il motivo che la cagiona può essere di qualunque tipo, buono o cattivo. Ma ciò che interessa a noi, per pubblicizzare il nostro ecommerce, è una notorietà buona. Dovremo quindi tenere molta attenzione se decidiamo di stupire l’audience con qualcosa di particolare e controcorrente. Non deve essere troppo impulsivo o in qualche modo errato, per evitare di ottenere involontariamente una cattiva reputazione sul web. Avendo compreso quali sono i principali tipi di marketing per potenziare e migliorare le vendite ecommerce, sicuramente avrete già intuito quali strategie fanno al caso vostro e si adattano meglio alla forma del vostro shop. L’importante non è usarli tutti e in modo superficiale, ma scegliere quelli più efficaci e promettenti per diffondere al meglio i propri prodotti o servizi. È necessario infatti prestare molta attenzione a come mettere in atto tali tecniche di marketing, nulla deve essere dato al caso. La fama è facile da avere. L’impatto è molto più difficile. Hans Rosling Per questo nel prossimo paragrafo spiegheremo come attuare nell'ecommerce una strategia di marketing che permetta di incrementare le vendite di un ecommerce. Gli strumenti da implementare per aumentare le vendite nel negozio online Per dare una bella spinta alle vendite online del tuo ecommerce, devi dare un’occhiata ad alcuni strumenti che vanno implementati nel tuo negozio online: I saldi Gli articoli correlati I coupon Email marketing Il carrello abbandonato I saldi Un primo modo per aumentare le vendite nel tuo eshop sono le campagne di saldi. Al contrario degli anni passati, adesso non si parla più solo di saldi estivi e invernali, ma anche eventualmente di mid season sale, cioè i saldi fuori stagione, che si possono trovare ogni 2-3 mesi in base al brand e alla frequenza con cui vengono rinnovate le collezioni. Puoi quindi decidere di segnare nel tuo calendario commerciale sia i periodi di saldo (generalmente dopo Natale per quelli invernali, dal primo sabato di luglio per quelli estivi) e programmare lo sconto previsto su tutti gli articoli o solo su una selezione che deciderai tu. Cross selling Utilizza bene la scheda prodotto della tua offerta: oltre alla presentazione del prodotto con foto e descrizione, ti consigliamo di aggiungere gli articoli correlati, ossia quelli che ti saltano fuori sotto la categoria “Potrebbe piacerti anche…”. Non devono essere prodotti sostitutivi a quelli che il cliente desidera acquistare, ma piuttosto accessori che si possano abbinare: se il cliente li troverà utili, sarà più stimolato ad acquistarli in modo da non doverci pensare in un secondo momento. Coupon I coupon, o codici sconto, possono essere di varie tipologie (sconto percentuale, sconto fisso, sconto a raggiungimento di un importo minimo, spedizione gratis, ...) e vengono inseriti dal cliente durante la fase di checkout. I vantaggi: aumento del tasso di conversione del cliente, ossia crescono le vendite; aumento del traffico di clienti all’interno del tuo sito; fidelizzazione del cliente se saprai offrire supporto e risolvere ogni eventuale inconveniente. Gli svantaggi: il valore medio del carrello in termini di costo sarà più basso; tendenza ad acquistare da parte del cliente solo in presenza di promozioni. Email marketing Desideri aumentare la tua lista di contatti mail tramite la newsletter? Nessun problema, offri un 10% di sconto a tutti coloro che decideranno di iscriversi: il coupon arriverà via mail e potranno utilizzarlo già da subito per acquistare. Ti ricordiamo che, in questo modo, raccoglierai anche gli indirizzi mail di tutti coloro che effettueranno un ordine. Come potresti utilizzare poi la lista di email ottenuta? wishlist reminder email: il contatto riceve una mail che gli ricorda che cosa ha lasciato nella sua wishlist, magari accompagnata da un messaggio che invogli all’acquisto (‘presto, stiamo per finire!’ o ‘portaci con te prima che sia troppo tardi!’); recommended product email: mail con selezione di prodotti che potrebbero interessare al cliente in base ad acquisti precedenti; frequent buyers/VIP: puoi selezionare i tuoi clienti migliori in modo che ricevano promozioni esclusive o che possano acquistare in anticipo le nuove collezioni. Carrello abbandonato Spesso capita di fare un giro in un sito, curiosare tra i prodotti, aggiungerne due o tre che ci sembrano interessanti al carrello e poi…uscire. Questo può capitare fino al 70% dei casi, quindi ci sembrava importante fartelo notare. Spesso il cliente è ad un passo dall’acquistare, ma per una piccola indecisione (o un crash del pc!) esce dal sito. Cosa fare in questo caso? Puoi accettare di aver perso un potenziale cliente, oppure puoi implementare nel tuo sito la mail automatica di “Abandoned Cart Recovery”, letteralmente “recupero del carrello abbandonato”, in modo che il cliente riceva, dopo un determinato intervallo di tempo, una mail che riporti gli articoli nel carrello e il link al tuo sito, così che possa concludere l’acquisto. Se vuoi, puoi offrire anche un piccolo sconto (o le spese di spedizione gratuite) come incentivo. Impostare una strategia di marketing per l'e-commerce Definiamo ora tutti i passaggi necessari per impostare una strategia di marketing all'interno di un ecommerce. Definire il target Individuare un preciso segmento di pubblico con delle caratteristiche che rispecchiano la mission aziendale e che con il nostro prodotto/servizio soddisfano un proprio bisogno è il primo passo da compiere. La costruzione di archetipi di clienti ideali (buyer personas) ci permetterà di comprendere le loro esigenze e comportamenti e ci aiuterà a personalizzare l’offerta nei loro confronti. Analizzare la concorrenza diretta è un altro passo da fare, osservando: i canali utilizzati: vendono con un proprio sito e-commerce, si affidano ai marketplace, sfruttano le proprie pagine social; la promozione online e offline: sfruttano i classici strumenti offline: pubblicità radio, tv o stampa, partecipazione a fiere di settore, guerrilla marketing, outdoor marketing statico o dinamico; il livello dei prezzi: applicano un premium price ai propri prodotti, si posizionano sotto il prezzo dei propri competitor diretti; i servizi offerti: come gestiscono le consegne, il post vendita, se comunicano con i propri potenziali clienti con una live chat. Tutto questo per individuare uno spazio in cui inserirsi e differenziarsi dagli altri. Strategia di vendita online Una precisa strategia di business va pensata contemporaneamente alla progettazione di una piattaforma di e-commerce perché ne definisce il funzionamento. Le tecniche di vendita online possono essere: Upselling: propone un prodotto simile, ma qualitativamente superiore e ad un prezzo più elevato rispetto a quello cercato in partenza. Per essere efficace il prodotto offerto deve avere qualcosa in più che faccia percepire al consumatore il maggior valore intrinseco; Cross-selling: consiste nell’offrire i prodotti accessori correlati agli articoli cercati o messi nel carrello; Add-on-selling: propone un prodotto aggiuntivo che risulti utile e completi quello acquistato dal cliente in modo che sembri indispensabile; Bundle: consiste nel vendere pacchetti di più prodotti correlati perché riesce a soddisfare una precisa necessità. Una volta completati questi passaggi potrete scegliere la tipologia, o una loro combinazione, di marketing tra quelle che abbiamo visto nel precedente paragrafo che meglio si allinea all'analisi fatta. Ricordati di dotarti di una piattaforma per il marketing Tutta la strategia marketing per l'ecommerce deve essere supportata da una piattaforma in grado di gestire una grande quantità di dati derivanti da tutti i canali marketing scelti per comunicare con il cliente. L'importanza del dato a supporto del marketing è fondamentale e avere un CRM che si integri con le piattaforme ecommerce per usare i dati derivanti da più touchpoint per migliorare sempre più la strategia di marketing personalizzando l'esperienza utente. Uno dei CRM adatti per costruire una facile gestione del contatto, pipeline di vendita, landing page dedicate all'advertising, è certamente Hubspot CRM che consente un'integrazione nativa con ecommerce come Shopify, oppure tramite lo sviluppo di un connettore per piattaforme come BigCommerce. Per saperne di più ti consigliamo di leggere il nostro articolo sull'ecommerce CRM. User experience Se l’esperienza di navigazione nel nostro sito è positiva, gli utenti decideranno sicuramente di tornarci. Una user experience efficace e soddisfacente potrebbe essere facilitata da: un’interfaccia grafica intuitiva e dal design accattivante; contenuti curati nei dettagli; velocità e semplicità per completare un acquisto; Tutti gli elementi grafici del sito devono interagire tra loro in modo armonioso per trasmettere la filosofia aziendale e lo spirito del brand. Un’altra condizione è che l’e-commerce sia facile da utilizzare senza assistenza, in modo che chi vi accede si senta autonomo e abbia a disposizione in modo chiaro tutte le informazioni. La personalizzazione dell’interfaccia è un fattore importante perché aumenta le vendite ecommerce, cattura l’attenzione dei clienti e ne stimola il ritorno e la fidelizzazione. Quindi cosa devi fare per aumentare la user experience del sito? Modernizza costantemente il tuo sito: per gli ecommerce, negli ultimi anni, accanto ad un'efficace campagna social è fondamentale mantenere un sito fresco con un’interfaccia piacevole e intuitiva. Se è vero che l’abito fa il monaco, l’estetica e la struttura del nostro sito sono i primi biglietti da visita che creano un’opinione nella testa degli utenti. È perciò determinante curare il proprio sito e mantenerlo sempre aggiornato e bello da vedere, oltre che facile da visitare. Senza contare che un ecommerce con problemi di user experience potrebbe inficiare in negativo sui risultati delle campagne di marketing. Riportiamo quindi un esempio banale a testimonianza dell'importanza di modernizzare l'ecommerce: nel caso avessi annunci di ADV in Google che funzionano ma gli utenti che visitano la pagina prodotto non riescono ad acquistare a causa di un bug del sito oppure di una grafica poco intuitiva, quei clienti andranno ad acquistare altrove, avendo un impatto negativo sul tasso di conversione e sul ROAS. In questo caso è sempre bene affidarsi ad uno Shopify Expert, in modo da aiutarti a capire come aumentare la user experience del tuo ecommerce. Obiettivi e soluzioni del marketing per l'ecommerce per aumentare le vendite online Progettare una buona architettura del sito e un’efficace user experience non saranno sufficienti se il sito e-commerce non viene visto dai motori di ricerca. Per questo è necessario unire le strategie di marketing alle tecniche di ottimizzazione web e affidarsi ad una buona agenzia che si occupi dell’aspetto SEO. Vediamo alcune azioni da sviluppare in base all'obiettivo di marketing che si è considerato nell'ecommerce e che puntino all’incremento delle vendite online su ecommerce. Ampliare il pubblico Sviluppare una strategia di comunicazione multicanale permette di intercettare il pubblico in diversi momenti e fasi del proprio buyer’s journey. Si potrebbe supportare nella fase iniziale con campagne su Google Adwords con annunci sponsorizzati che appariranno quando l’utente cerca le parole chiave selezionate dall’azienda. Sfruttare il passaparola sui social partecipando attivamente nelle community dei propri follower fa percepire l’azienda in modo diverso e le fa ottenere maggiore visibilità. Infine, un altro utile strumento è il Direct Mail Marketing con cui si possono inviare comunicazioni personalizzate in base al pubblico, le nuove collezioni di prodotto, codici sconto e offerte speciali. Non essere troppo invadente e dai sempre l’opportunità di abbandonare la newsletter. Fidelizzare il cliente E’ molto più facile fidelizzare i clienti che acquisirne di nuovi. Una soddisfacente shopping experience farà tornare il cliente ad acquistare sul nostro sito. Per valutare bisogna costantemente monitorare il tasso di conversione e la misura media degli ordini in modo da capire se le azioni intraprese sono efficaci e individuare i punti deboli della piattaforma. Aumentare il tasso di conversione Il tasso di conversione è dato dal rapporto tra i visitatori unici del sito e il totale degli ordini effettuati; per la maggior parte degli e-commerce si aggira intorno al 2-3%. La cosa più difficile è convincere i clienti ad acquistare un prodotto. Vediamo alcune soluzioni che potrebbero aiutare ad aumentare il tasso di conversione: Aggiungere una live-chat che fornisca supporto immediato in caso di necessità; Indicare chiaramente le modalità di pagamento e i costi di spedizione; Offrire promozioni soprattutto se personalizzate in base agli acquisti già effettuati; questo permette di fidelizzare e di sfruttare il passaparola tra il pubblico; Permettere gli acquisti anche senza registrazione; Mostrare prodotti correlati che invoglino ad aggiungere qualcosa al prodotto già messo nel carrello; Rispondere alle mail e ai messaggi in tempi rapidi. Aumentare il valore medio degli ordini Possiamo mettere in atto diverse tecniche per far sì che i clienti aggiungano altri prodotti nei propri acquisti online per offrire loro un’esperienza sempre migliore: Mostrare suggerimenti Offrire incentivi e sconti Fornire valutazioni e recensioni Offrire regali o inviare offerte speciali Promuovere i prodotti simili raggruppandoli Tutti questi step sono da considerare sia per quei brand che devono sviluppare ex novo il loro e-commerce sia per quelli che già ne possiedono uno ma vogliono aumentarne il successo. Conclusioni Da questo articolo possiamo concludere che il marketing è il vero veicolo della digital transformation, lo strumento che permette di aumentare le vendite online e offline e che aiuta ad accrescere la brand awareness. Sfruttarlo nel modo giusto aiuta a migliorare le prestazioni generali del sito e di conseguenza aumentare le vendite ecommerce. La base teorica non è cambiata, si deve conoscere i propri clienti e i loro bisogni per offrire, di volta in volta, soluzioni adeguate. E' importante raccogliere il maggior numero di informazioni, sulla base delle quali costruire campagne marketing personalizzate in base all’intero processo d’acquisto. E per fare tutto ciò l’azienda ha bisogno di definire una strategia efficace per la propria presenza web con l'obiettivo di essere in grado di soddisfare le richieste che i clienti moderni evoluti le rivolgono. Se vuoi conoscere altri piccoli “segreti” per aumentare le vendite di un ecommerce ti consigliamo di scaricare gratuitamente l’ebook sottostante, che contiene una sorta di decalogo per far funzionare e soprattutto vedere il tuo ecommerce.
Cos'è e come funziona Shopify Plus è una domanda che sempre più frequentemente si fanno i marketing manager, i CIO e i CDO di brand che producono beni che vengono venuti nella catena del B2C e del B2B, dalla moda al design, dal food all'edilizia e, in generale beni... ICT Sviluppo è uno dei primi (ed attualmente unici) Shopify Plus Partner in Italia. Capita quindi con una certa frequenza di sviluppare progetti con Shopify Plus. Ma quando Shopify Plus è consigliato e quanto costa utilizzarlo come base per i propri progetti? Shopify Plus, la riduzione delle complicazioni inutili Shopify Plus è stato creato per le aziende che desiderano di più dalla propria piattaforma di e-commerce e consente loro di portare il proprio negozio al livello enterprise ed essere pronti a scalare con grande facilità. È incredibilmente flessibile, ma comunque facile da usare, consente una grande velocità di messa a terra di nuovi progetti, dispone di app dedicate, API flessibili e molto altro. È la piattaforma più conveniente per le grandi aziende e l'esperienza utente migliorata che ha convinto molti grandi marchi ad abbandonare altre piattaforme di e-commerce e a migrare su Shopify Plus. Una delle principali motivazioni che portano all'adozione di Shopify Plus è quella di essere la prima opzione di piattaforma SaaS per le aziende di fascia middle market ed enterprise, che permette di eliminare i costi generali di manutenzione della piattaforma, aggiornamenti, server, patch di sicurezza ecc. Questa è stata, da sempre, una grande frustrazione di chi si è avvicinato all'e-commerce con software di qualunque tipo, da Magento, WooCommerce , SAP Hybris e varie altre piattaforme. Shopify Plus è stato ideato e sviluppato per ridurre il più possibile le spese operative e di manutenzione e permettere a chi vuole vendere online di concentrarsi sulla parte marketing, vendita ed assistenza al cliente I vantaggi della natura minimale e auto-gestita di Shopify possono essere piuttosto importanti per i team marketing, IT e sales dei merchant, poiché, oltre a ridurre le spese tecniche, le funzioni di amministrazione dello store permettono di efficentare anche sulla riduzione del tempo che veniva perso in precedenza con le piattaforme tradizionali: Magento e Salesforce Commerce Cloud richiedono molto più tempo per implementare, gestire e modificare l'esistente, oltre che essere decisamente più complicati da mantenere. Le app costruite da Shopify apposta per Shopify Plus, come Launchpad e Flow aiutano a ridurre ulteriormente il tempo necessario per attività di merchandising e amministrazione, liberando risorse per concentrarsi sul marketing e sulla crescita del proprio business La natura rigida e semplificata della piattaforma, con il nucleo non modificabile della software, sono i pilastri fondamentali per questo vantaggio competitivo, oltre ad essere tra i punti di vendita chiave della vision di Shopify. Questo porta anche ad un differente approccio nella gestione delle funzionalità aggiuntive, che si installano sulla piattaforma e-commerce tramite app - con i partner tecnologici che possono sviluppare solo soluzioni all'esterno (residenti su AWS, per esempio) in grado di connettersi con la piattaforma Shopify e semplicemente sincronizzare i dati tramite API specifiche, anziché adottare un approccio basato su moduli che vengono installati sul server dove risiede l'e-commerce e con codice aggiuntivo (che spesso può andare in conflitto) nel software della piattaforma - rischiando, appunto, conflitti, che richiedono aggiornamenti costanti, manutenzioni ecc. Ciò consente al software di ogni negozio di rimanere sostanzialmente lo stesso, con conseguente minore manutenzione e minor rischio sia per la piattaforma che per i commercianti. Il costo di realizzazione di un ecommerce di Shopify Plus In molti non hanno idea di quanto costa realizzare un progetto con Shopify Plus. Shopify ha fatto un ottimo lavoro per mantenere bassi i costi per le aziende che vogliono vendere online: le licenze sono rimaste estremamente competitive e il commerciante non ha bisogno di pagare per i servizi di manutenzione, gli aggiornamenti, ecc. Hanno anche mantenuto semplice la piattaforma e i loro framework, il che aiuta a mantenere bassi sia i costi iniziali di costruzione del sito che i costi successivi di mantenimento. Recentemente i costi di sviluppo del progetto sono aumentati, ma il nostro progetto medio negli ultimi 12 mesi si è attestato su queste cifre: Costo di realizzazione del sito in Shopify Plus, progetto completo, chiavi in mano, con sviluppo del tema customizzato: 40/60.000 €. Significa che ci sono progetti che vanno a 25.000 €, magari usando un tema delllo store, e altri che viaggiano sopra ai 100.000 €, con integrazioni ed applicazioni private realizzate custom Il costo, oggi, della licenza di Shopify è di 2.500 € a mese, ma si abbassa a 2.300 € se si sceglie un contratto triennale (cosa consigliata, visto che in tre anni non si cambia certamente piattaforma) Costi di app terze che vengono implementate: 500 € al mese è una stima di massima prudenziale, in molti casi Se si confrontano questi numeri con Magento Commerce o Salesforce Commerce Cloud, probabilmente vi andreste a trovare: costi di licenza più alti, costi di sviluppo più alti e costi di manutenzione più alti. Con sistemi che non sono certamente paragonabili a livelli di performance e di velocità di messa a terra. Se hai bisogno di sviluppare app personalizzate, si possono aggiungere, per sviluppare nuove funzionalità, che non si trovano nello store o nel core di Shopify. L'app personalizzata può andare dai 3.000 € ai 20.000 €. Ad esempio, una app realizzata per permettere di richiedere i finanziamenti ad un istituto di credito specializzato al checkout e far ritornare l'informazione dell'approvazione o meno in maniera automatica, l'abbiamo sviluppata per circa 13.000 €. Insomma: dipende. La tariffa oraria media per un'agenzia Shopify in UK non è tra le più alte, circa £ 90 l'ora, con alcuni che sono più alti e altri più bassi. Più alto negli Stati Uniti ed è più simile a $ 125- $ 150 all'ora- In Italia si assesta tra gli 80/120 € a seconda delle skill di agenzia e l'esperienza portata su campo. L'assistenza post messa in linea, con SLA variabili, può andare, a seconda delle necessità del cliente e l'offerta dell'agenzia, tra i 500 € e i 2000 € al mese, grossomodo. A cui aggiungere, ovviamente, i costi delle evolutive o delle modifiche, ovvero il lavoro pratico. 3 motivi per scegliere Shopify Plus A volte mi si chiede quali sono i 3 vantaggi che fanno la differenza per scegliere Shopify Plus. Direi che, per me, sono abbastanza chiare. 1. Prestazioni incredibili e zero crash Senza alcun dubbio, al primo posto delle motivazioni che mi portano a spingere su Shopify Plus (oltre a tutti i vantaggi che si ereditano da Shopify Standard), ci sono le prestazioni incredibili della sua infrastruttura. Anche quando il traffico in un negozio online cresce e diventa molto sostenuto, Shopify Plus garantisce prestazioni elevate. Può accadere durante il lancio di prodotti, per eventi speciali che sostengono le vendite, come il Natale, il Black Friday o gli sconti. Questa è una caratteristica estremamente importante per un'azienda con un catalogo esteso di prodotti, lanci di prodotti frequenti o capacità di generare traffico e vendite grazie a tattiche di marketing. Con altre piattaforme di e-commerce, a volte capita che il server non sia preparato per tutto il traffico ricevuto dal negozio online, provocandone il crash e causando perdite considerevoli e clienti insoddisfatti. Non è certamente un problema che ti capiterà con Shopify Plus: è progettato per le aziende con traffico elevato che necessitano di un uptime del 100%. Ovvio, il tema e le funzioni devono essere state sviluppate bene, ma quello, crediamo, sia una condizione basilare, il vero motivo per cui si dovrebbe rivolgere ad aziende come ICT Sviluppo: se la parte di sviluppo front è una ciofeca, non ci sono prestazioni e server che tengano. 2. Gli addon di Shopify Plus, rispetto al Shopify Advanced Diciamo la verità: non a tutti interessano tutte le funzioni di Shopify Plus... ma tutti possono trovare quella funzione specifica che lo giustifica rispetto ad altre versioni. Ecco le principali, in breve: I mercati e l'internazionalizzazione con Shopify: rimuovi il limite dei 3 mercati e sei libero di impostare la tua strategia multicountry, permettendo di arrivare fino a 50 mercati (con Shopify advanced si paga 59 $ / mese per ogni mercato extra, dopo i primi 3). La possibilità di utilizzare Checkout Extensibility per personalizzare le pagine di informazioni spedizione e pagamento al checkout. I costi dei primi 20 punti fisici gestiti con Shopify POS Pro assorbiti nel costo di Shopify Plus (80 € al mese x 20 sono 1.600 €) La possibilità di incrementare il numero di chiamate API e di utilizzare le API REST per i buoni regalo, multipass e gestione utenti, oltre alla GraphQL per la pubblicazione dei contenuti. Gli inviti bulk ai clienti. Account staff illimitati e autorizzazioni aggiuntive sui permessi dello staff. Developer store illimitati. 9 negozi di espansione per l'internazionalizzazione, le sedi fisiche o altri scopi correlati. La gestione delle Aziende, delle sedi delle aziende, degli utenti associati alle sedi delle aziende, con la possibilità di associare un listino ad ogni sede aziendale... ovvero Shopify on B2B. 3. La sicurezza di Shopify Plus Un elemento che troppo spesso si sottostima, a livello informatico, è quello rappresentato dalla sicurezza del sistema e delle piattaforme che si utilizzando. Questo è tanto più importante, quando parliamo di un sistema e-commerce dove avvengono transazioni online, utilizzo di carte di credito, spostamento di soldi e di beni. HTTPS Per prima cosa Shopify Plus compie garantisce un hosting sicuro utilizzando una connessione HTTP sicura. Shopify Plus crea un ambiente che consente la comunicazione crittografata tra il server e il browser web. Ciò crea una versione sicura del sito Web in modo che i clienti che visitano il negozio possano essere certi che le loro informazioni siano private e protette. Protocolli di sicurezza (TLS) Un altro modo per creare un hosting sicuro con Shopify Plus è utilizzare i più recenti protocolli di sicurezza standard del settore. Ciò include l'uso di TLS, che sta per Transport Layer Security. Si tratta di un protocollo che crittografa i dati e ne impedisce l'intercettazione. Inoltre, esistono anche firewall a livello di rete per prevenire attacchi Internet. Audit annuale sull'infrastruttura Shopify Plus fa un altro passo in termini di sicurezza offrendo ai propri clienti un controllo di sicurezza annuale. Lo scopo di questo audit è fornire una panoramica dettagliata dei protocolli di sicurezza utilizzati e fornire suggerimenti per migliorarli. Inoltre, vengono identificate potenziali vulnerabilità e, se necessario, viene creato un piano d'azione per affrontare tali vulnerabilità. PCI-DSS Infine, Shopify Plus offre anche un pacchetto di conformità PCI-DSS. Questo pacchetto fornisce la certificazione PCI-DSS per i siti Web di e-commerce, garantendo la sicurezza dei dati dei titolari di carta. Questa certificazione aiuta a creare fiducia nei clienti poiché possono essere certi che i loro dati sono al sicuro. Nel loro insieme, queste misure garantiscono che Shopify Plus offra uno degli hosting di negozi online più sicuri sul mercato. Una nota in chiusura A fonte di quello che ho scritto qui sopra credo che Shopify Plus costi davvero poco. 2.300 € al mese per sistemistica, hosting, assistenza, software, aggiornamenti e continue nuove funzioni (garantite da 4.500 sviluppatori)... sono veramente un prezzo sottocosto. Ben lo sanno quello che arrivano da Magento / Adobe Commerce, da SAP commerce, da Salesforce Commerce Cloud. Insomma, credo che il posizionamento nel quadrante Gartner sia ancora troppo basso, a dispetto che Shopify non ha assolutamente concorrenza per funzioni, velocità di implementazione e autonomia di gestione da parte del merchant. Per approfondire questi temi possiamo fare una call: CLICCA QUI e blocca direttamente sul mio calendario, confrontando le nostre disponibilità.