Se vi state affacciando sul mercato delle vendite online di prodotti o servizi potreste aver sentito parlare dei marketplace. Molto probabilmente siete o siete stati clienti di uno di questi portali. Mai acquistato da terze parti su Amazon? Prenotato un volo aereo su Expedia o un hotel su Booking? Comperato abbigliamento su Asos? Venduto o comprato qualcosa su Ebay? Quindi, in realtà, sapete già cosa sono i marketplace e come funzionano. Ma se avete un’azienda e volete iniziare a vendere online, fanno al caso vostro? Tutto dipende dal tipo di risultati che volete ottenere dal vostro progetto e-commerce, dal tipo di prodotti e dal budget iniziale a disposizione. Potrebbe essere la soluzione ottimale di partenza, richiedendo poche risorse, con potenziali risultati nel breve periodo. Nel lungo periodo però vanno considerati altri aspetti quali il brand aziendale, la personalizzazione, il margine di profitto. Definiamo innanzitutto cosa sono i marketplace I marketplace sono siti web di intermediazione delle compravendite online che aggregano la vendita di prodotti o servizi di più aziende in cambio di commissioni sulle transazioni. Si occupano: Della gestione e manutenzione del sito web Della pubblicazione dei prodotti nel loro portale Del processo di registrazione dei dati degli acquirenti e dell’inoltro degli ordini alle aziende iscritte In alcuni casi, gestiscono anche: I contratti con le aziende di logistica per le spedizioni I portali per la gestione dei pagamenti Il servizio postvendita L’accesso al marketplace può essere vincolato da alcuni criteri di selezione dei prodotti o delle aziende che ne fanno richiesta, questo per assicurare una coerenza di tipologie di prodotto o di certi standard qualitativi. Anche vendere su Amazon è soggetto a limitazioni. Differenze tra e commerce e marketplace ECOMMERCE Pro controllo totale di tutte le operazioni marketing nelle mani dell’imprenditore possibilità di evidenziare i nostri punti forti per tenere testa alla concorrenza gestione del marketing Contro meno clienti, solo quelli strettamente interessati al prodotto, quindi senza possibilità di attrarne altri difficoltà e rischi di gestione marketing costi tutti a carico dell’imprenditore MARKETPLACE Pro no responsabilità di gestione marketing possibilità di lasciare la gestione di alcune fasi come logistica al marketplace presenza di elevato numero di negozi, con più possibilità di farsi conoscere e attrarre più clienti visibilità incredibile grazie alla vasto campo coperto dai marketplace Contro concorrenza interna molto forte rischio di incappare nell’anonimato se non si presentano prodotti personalizzati e unici imparzialità del marketplace nel fare marketing Perché vendere su un marketplace Semplificando ai minimi termini, perché tutto quello che le aziende devono fare è pubblicare il loro prodotto e gli ordini arrivano! I vantaggi di un marketplace sono infatti: Non ha costi iniziali di struttura o di terze parti; Poiché offrono un catalogo ampio e diversificato, sono in grado di raggiungere un pubblico vasto; Sono considerati affidabili dagli acquirenti e hanno, generalmente, tassi di conversione più alti rispetto gli e-shop mono-aziendali; Si delega, se previsto, la scelta e gestione tecnica dei sistemi di pagamento, di spedizione e di assistenza post-vendita; Genera profitti nel breve termine. Perché invece dovrei avere un mio sito di e-commerce? Perché affidandoci ai marketplace lasciamo nelle loro mani il marketing. Il cliente sarà fidelizzato al marketplace ma non necessariamente al vostro brand. Il marketing, infatti, è gestito dalla società che ospita i vostri prodotti che ha quindi l'incarico di promuoverli e di venderli. Ma non tratta solamente i vostri, ha un approccio neutrale rispetto ai brand. Le loro attività di upselling e cross-selling possono portare benefici tanto a voi quanto ai vostri concorrenti. Le opzioni di personalizzazione della pagina prodotti e delle descrizioni sono limitate quindi si rischia di restare anonimi, senza riuscire a trasmettere i valori unici della vostra offerta. Si perde la proprietà dell’esperienza del cliente, prima e dopo la vendita: non sappiamo a che tipo di prodotti è interessato, che abitudini di acquisto ha, ecc. Se il vostro prodotto è personalizzabile dall’acquirente o se si rivolge ad un pubblico esigente, le leve di marketing sono importantissime. La visibilità garantita dal marketplace potrebbe non portare risultati. Una soluzione basata su un proprio sito e-commerce è sicuramente più versatile. Ma allora è meglio vendere con un ecommerce o con un marketplace? Per le startup che non hanno elevati capitali da investire, o se non si vuole rischiare eccessivamente, partire vendendo su un marketplace può comunque essere un’ottima soluzione. È anche un modo per iniziare a capire quali sono le dinamiche e il flusso operativo di un sistema di vendita on-line. Se comunque trattiamo prodotti ad alta personalizzazione o se vogliamo puntare a dare valore al brand aziendale meglio valutare l’implementazione di un proprio e-commerce, magari utilizzando CMS ad alta scalabilità e con costi contenuti come Shopify. Così facendo ci si può concentrare, visto il prodotto, nella formulazione di un piano di marketing per pubblicizzare la nostra azienda e i nostri prodotti e servizi, attirare clienti e ottenere i dati di contatto per promuovere altre iniziative. Si può infine pensare ad un'opzione di co-marketing utilizzando soluzioni di e-commerce integrabili con alcuni marketplace per poter sfruttare la personalizzazione del proprio e-shop e in parallelo la visibilità garantita dai marketplace. Se si vuole vendere utilizzando il web, le scelte sono molteplici e tutte valide per ragioni diverse. Consigliamo di interpellare agenzie specializzate che possono sia indicarvi la soluzione tecnologica migliore per il vostro e-commerce, sia definire il piano di marketing più adatto ai vostri obiettivi. In relazione a ciò, è necessario analizzare bene la propria idea di business e i mercati, valutare tutte le opzioni e fare una scelta ben ponderata e adatta alla propria azienda. Un ecommerce lascia carta bianca per quanto riguarda il marketing e tutte le altre fasi. Ciò significa più controllo e gestione, che può rivelarsi sia positivo (perché abbiamo totale potere decisionale) sia negativo (perché la responsabilità è tutta nostra e se non siamo preparati potremmo sbagliare). Un marketplace, diversamente, si incarica del marketing e di alcune altre fasi come la logistica, ma rimane comunque imparziale con tutte le merci che ospita, rischiando di spedire nell’oblio dell’anonimato le aziende che non spiccano e non si differenziano per originalità. Bisogna anche considerare, però, che un marketplace offre migliaia se non milioni di prodotti diversi e grazie a ciò e alle proprie strategie riesce ad acquisire una popolarità e una visibilità completa, coprendo vaste aree di mercato. Quindi non significa che marketplace uguale anonimato, anzi, operare su una piattaforma come Amazon significa presentare il proprio prodotto a tantissimi occhi interessati, come in una vetrina, e ciò potrebbe rivelarsi vantaggioso per farci conoscere ed aumentare le vendite. Ecommerce o Marketplace? I casi Amazon e Eyewear by David Beckham Mettiamo ora a confronto due diverse strategie facendo due esempi di aziende che vendono tramite ecommerce oppure tramite marketplace (in questo caso prenderemo il caso Amazon per semplicità). Amazon La piattaforma marketplace per eccellenza, prima su tutti e famosa worldwide, non può che essere Amazon. Fondata nel 1994 da Jeff Bezos - che è stato per alcuni anni in vetta alla classifica degli uomini più ricchi del mondo, prima di essere superato da Elon Musk -, la piattaforma marketplace la conosciamo tutti e la utilizziamo pressoché ogni giorno. Come tutti ben sanno, si tratta letteralmente di un centro commerciale virtuale dove le aziende caricano i propri prodotti e lasciano ad Amazon stessa il compito di promuoverli e mostrarli ai clienti interessati. Questo può essere vantaggioso per i venditori, perché significa per loro una responsabilità in meno. Ma è anche vero che la piattaforma ospita tanti articoli dello stesso tipo, molte volte anche gli uni le copie degli altri senza alcun particolare unico che li caratterizza. Questo significa che è difficile tenere testa alla concorrenza, e bisogna dare un tocco personalizzato al proprio prodotto per rimanere visibili e non perdersi tra le migliaia di aziende anonime che vengono poco considerate. In un ecommerce i prodotti sono di una sola azienda, quindi non c’è concorrenza interna e i prodotti hanno già una personalizzazione sufficiente perché non si devono distinguere dagli altri. Come detto, però, il marketplace offre molta visibilità essendo presente in tanti se non praticamente in tutti i settori. David Beckham Eyewear David Beckham Eyewear produce occhiali da sole eleganti e di qualità. L’azienda, il cui fondatore è il famoso giocatore del Manchester United nonché trendsetter David Beckham, collabora con l’azienda padovana di occhiali e lenti Safilo e propone una collezione di occhiali di lusso per tutti i gusti. La sua strategia è ibrida: oltre a gestire un ecommerce sviluppato con Shopify Plus, l’azienda ha optato anche per il marketplace di lusso Farfetch; perde così facendo il controllo del marketing ma si posiziona comunque bene operando su un marketplace adatto alle caratteristiche del prodotto e al target dei clienti a cui vuole vendere. Conclusioni Non c’è un modello migliore in assoluto. Ogni azienda ha le sue caratteristiche e particolarità e richiede una forma di business diversa, a seconda delle strategie e del piano operativo. Non significa “sei una startup quindi marketplace” o “vuoi gestirti il marketing quindi ecommerce”, la scelta richiede molte valutazioni e analisi per comprendere al meglio ciò che si adatta di più e che può portare il business alle stelle. Cosa consigliamo di fare? È doveroso affidarsi a degli Shopify Expert che possono indirizzare l’imprenditore sulla strada migliore per il proprio ecommerce. In alternativa, se vuoi saperne di più su quali marketplace andare a vendere ti consigliamo il nostro ebook gratuito sui migliori marketplace nel settore della moda in cui andiamo nel dettaglio per ogni marketplace, facendo capire al lettore costi, vantaggi e possibilità di personalizzazione.
🔮 Ti sei mai chiesto quali saranno le prossime frontiere dell'eCommerce? 🎥 Condividiamo il nostro ultimo video in cui Paolo Picazio, Country Manager di Shopify per l'Italia, ci guida attraverso le tendenze emergenti nel mondo dell'eCommerce. 🔑 Nel video, Paolo sottolinea l'importanza dell'omnicanalità e del social commerce, due concetti che stanno rapidamente diventando fondamentali per i commercianti online. 🧠 Paolo sottolinea l'importanza del mindset e dell'agilità, sia dal punto di vista mentale che tecnologico. Il consumatore non si preoccupa dei limiti tecnologici delle aziende, vuole solo un'esperienza fluida e personalizzata. 📱 Il video mette in luce come le parole chiave di oggi siano il social commerce, l'omnicanalità e l'intelligenza artificiale. Ma chi sa di cosa parleremo domani? L'agilità, sia come mentalità che come possibilità reale di ottenere questa agilità grazie agli strumenti, è fondamentale. 🛍️ Paolo parla anche dell'importanza della personalizzazione nell'omnicanalità. L'esperienza di acquisto dovrebbe riconoscere il cliente e offrire consigli dedicati, indipendentemente dal canale utilizzato. 🌐 Infine, il video esplora il tema del social commerce, evidenziando come i social media abbiano un impatto enorme su ogni parte del funnel di acquisizione e ritenzione.
Per i negozianti e i merchant si avvicina un periodo “caldissimo” e non solo da un punto di vista climatologico: i saldi estivi. É una fase molto importante per tutti i progetti ecommerce, poiché hai la possibilità di aumentare le tue vendite e dare una bella impennata al tuo fatturato, purché ti muova per tempo, seguendo gli step giusti. Il periodo dei saldi non solo ti aiuta a vendere di più e a massimizzare le vendite, ma anche a fidelizzare i clienti e conquistarne di nuovi che potrebbero così conoscere il tuo brand. A tutti piace risparmiare, quindi devi preparare offerte allettanti che attirano lead per aumentare la tua base clienti. Quando iniziano i saldi estivi e come prepararsi al meglio? I saldi estivi solitamente iniziano il primo sabato di luglio e terminano in date diverse da regione a regione. (nel 2023 iniziano giovedì 6 luglio) Come prepararsi al meglio per i saldi online? Devi considerare che il tuo ecommerce Shopify probabilmente sarà preso d’assalto dai consumatori e ci saranno molti ordini, quindi per prima cosa devi effettuare un controllo generale dello shop online. L’esperienza d’acquisto deve essere fluida e intuitiva da qualsiasi dispositivo, soprattutto mobile, considerando che ormai buona parte degli acquisti viene effettuata da smartphone o tablet. Il caricamento del sito deve essere veloce, così come il passaggio da una pagina all’altra, e l’e-commerce deve essere in grado di sostenere un elevato flusso di traffico. Un altro aspetto importante è la comunicazione che deve essere chiara e trasparente. Tira fuori le “armi pesanti” per comunicare le offerte, gli sconti e le promozioni come social network, ads a pagamento, newsletter ecc. Tutta la tua strategia deve seguire un filo comunicativo logico, che indichi in modo chiaro i prezzi scontati lanciando post sui social al momento opportuno e inviando stabilmente le newsletter. In questa fase la concorrenza è altissima, ancora di più che negli altri periodi dell’anno, perciò devi spingere sulle ads sia su Google che sui social network per conquistarti un posto al sole nell’affollato mondo del web e aumentare la visibilità del tuo brand. Come scegliere la migliore strategia per i saldi estivi? Ci sono tantissime strategie per lanciare i saldi estivi e aumentare il fatturato. Usarle tutte può risultare complicato, quindi devi essere bravo a scegliere quelle più pertinenti per il tuo business, cercando di mixarle sapientemente tra di loro e tenendo conto anche del tuo target di pubblico. Diamo quindi uno sguardo alle strategie più gettonate, così puoi avere una panoramica più ampia e scegliere quelle che secondo te possono darti i risultati migliori. Effettua un’analisi di mercato Il primo passo da fare è condurre un’analisi di mercato per capire quali sono le tendenze del momento. Devi tenere conto chiaramente del periodo: se hai un negozio di abbigliamento online, è presumibile che i clienti vadano a caccia di costumi o di capi e vestiti leggeri. Tuttavia alcuni articoli, in base anche al trend della moda, potrebbero essere più ricercati di altri e quelli andrebbero sicuramente scontati per aumentare le vendite e attirare nuovo pubblico. Un’altra idea è quella di testare i social e preparare sondaggi online, chiedendo direttamente al pubblico quali sono le loro esigenze e su quali prodotti gradirebbero avere sconti. Dai uno sguardo agli articoli più venduti in questo periodo negli anni precedenti e “spia” i tuoi competitor, studiando le loro campagne di marketing per differenziarti e per migliorare le tue offerte. In questi casi, se hai un ecommerce, possono esserti utili gli ecommerce CRM, che ti consentono di immagazzinare tutti i dati dei tuoi contatti provenienti da più touchpoint e di utilizzarli per fare del marketing. Prepara sconti e offerte ad hoc per il tuo target di riferimento Non devi limitarti a lanciare offerte e sconti a caso, ma devi personalizzarli secondo le esigenze e le preferenze dei tuoi clienti. Puoi creare pacchetti di prodotti complementari, scegliendo tra quelli più venduti, così da aumentare le vendite in modo intelligente e fornire un’offerta sicuramente gradita al cliente. In alternativa puoi creare offerte limitate nel tempo, oppure offerte riservate ai clienti più fedeli che ottengono così una sorta di riconoscimento e si sentono realmente apprezzati. Potresti anche offrire la spedizione gratuita o una percentuale di sconto al raggiungimento di una determinata cifra. Fai un “refresh” del tuo ecommerce Hai notato che alcuni siti, in prossimità dell’estate, si rifanno il look con uno stile più estivo? Potresti farlo anche tu, sarebbe una buona idea dare una bella rinfrescata al tuo e-commerce. Non devi stravolgere la grafica del sito, sono sufficienti pochi e semplici accorgimenti che conferiscono quel tocco fresco e frizzante tipico dell’estate. L’esperienza cliente sarà ancora più immersiva e divertente e ne trarrà beneficio anche l’immagine del tuo brand, che si presenta fresco e brioso. Il refresh del tuo sito non deve intaccarne la funzionalità, che viene prima di tutto, e non deve essere eccessivamente invasivo perché, terminato il periodo dei saldi, l’e-commerce deve tornare alla sua veste grafica originaria. I ritocchi devono essere pochi e ben assestati. Per ulteriori info leggi il nostro articolo sulla personalizzazione del design di Shopify. Pianifica la strategia di marketing Addentriamoci maggiormente nel discorso di marketing e nello specifico tra gli strumenti da utilizzare per il proprio business e per massimizzare le campagne. In questa fase sarai chiamato a gestire un flusso molto elevato di offerte e richieste, che la semplice forza-lavoro umana difficilmente può sostenere. Devi quindi affidarti alla marketing automation, che automatizza i processi più noiosi e ripetitivi e snellisce le varie attività. L’email marketing, con messaggi, sconti e offerte personalizzate, può aumentare in modo considerevole il tasso di conversione. A tal proposito è importante segmentare il database dei tuoi clienti. All’interno del tuo stesso target di pubblico ci sono persone che potrebbero preferire questo o quel prodotto. Ecco perché devi studiare e analizzare i loro comportamenti d’acquisto, così da poter inviare messaggi personalizzati e utilizzare una call to action accattivante e persuasiva. Un’altra strategia di marketing molto efficace è l’affiliate marketing, grazie alla quale puoi promuovere i tuoi prodotti appoggiandoti a influencer o altri siti web che sponsorizzano il tuo brand in cambio di una commissione. Idee per sfruttare gli sms e le email A proposito di email, puoi anche potenziarle con gli sms per lanciare le tue promozioni e creare un workflow cross-canale che raggiunga più clienti contemporaneamente. Fornire offerte esclusive è sempre un buon metodo sia per potenziare la tua offerta, sia per valorizzare i tuoi clienti. Puoi ad esempio lanciare offerte speciali riservate esclusivamente agli utenti mobile. In estate la voglia di essere social e di condividere foto ed esperienze in vacanza aumenta sempre di più, quindi è il momento opportuno di organizzare contest, challenge o giochi estivi, da pubblicizzare anche con sms. E se oltre all’e-commerce hai anche un’attività fisica, può essere un’ottima idea geolocalizzare gli sms per aumentare il numero di clienti all’interno del negozio. Gli sms transazionali possono essere sfruttati ancora di più in chiave promozionale. Un esempio? Quando invii il messaggio di notifica “Grazie, il tuo ordine è andato a buon fine” puoi aggiungere un’ulteriore scritta come ad esempio “Ecco per te un codice sconto per il tuo prossimo acquisto”. Puoi inserire l’offerta che vuoi trasformando l’sms da transazionale in promozionale. Potenzia il tuo servizio di assistenza Con l’aumentare degli acquisti e dei clienti, inevitabilmente ci sono maggiori possibilità che si verifichino intoppi, problemi o criticità durante gli acquisti. Ecco perché in un progetto Shopify degno di questo nome, devi potenziare maggiormente il servizio assistenza per supportare nel migliore dei modi possibili i tuoi clienti. In questa fase i merchant potrebbero essere concentrati esclusivamente sulle vendite e sulle offerte, trascurando il servizio clienti. Un errore grave poiché i saldi passano, ma un’eventuale esperienza negativa resta nella mente del cliente che difficilmente tornerà a fare acquisti su quel sito e probabilmente ne parlerà male innescando un passaparola negativo. Se pensi che le tue risorse non siano sufficienti per gestire un elevato flusso di lavoro, potenzia il servizio clienti con altro personale. Implementa i canali di comunicazioni, dalle chat alle email fino al telefono, per consentire ai tuoi clienti di raggiungerti come preferiscono e prepara anche una sezione dedicata alle FAQ per snellire il lavoro del servizio assistenza e rendere i consumatori più autonomi. Regole dei saldi: le norme da rispettare I saldi rientrano nelle vendite straordinarie e sono regolamentati dal D.Lgs. n. 114/1998 e L. n. 248/2006. Tra le vendite straordinarie rientrano anche le vendite promozionali o sottocosto, che però non sono la stessa cosa e hanno regole diverse. Le vendite promozionali sono effettuate su tutti i prodotti, o alcuni di loro, per periodi limitati. I saldi invece riguardano solo prodotti di carattere stagionale o di moda, che possono subire un deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo. Le normative possono cambiare da regione a regione, quindi studia bene le regole anche in base all’area geografica in cui operi. Gli sconti devono essere reali, chiari e trasparenti e se ci sono infrazioni puoi andare incontro a multe salatissime. Conclusioni I saldi estivi rappresentano una straordinaria vetrina per il tuo brand, quindi prepara le tue strategie con largo anticipo in base anche al tuo target di pubblico. L’importante è proporre offerte personalizzate, imparando a integrare tutti i canali per un’esperienza d’acquisto gradevole che resti ben impressa nella mente del cliente anche alla conclusione del periodo di saldi, cosa che puoi fare con un buon CRM. La cosa migliore, quando si vuole aumentare le vendite di un ecommerce, si può contattare uno Shopify Expert per un'analisi, in alternativa abbiamo realizzato un contenuto apposito, scaricabile gratuitamente a fine articolo. L'ebook spiega come aumentare le vendite, una risorsa utile sia in tempi di saldi che in qualsiasi altro periodo dell’anno.
Il concetto di personalizzazione diviene centrale in ogni progetto di business online, in special modo quando si decide di lanciare il proprio e-commerce su Shopify. Ma perché personalizzare il proprio negozio online è così importante? Dobbiamo pensare al target identificandolo come un insieme persone desiderose di vivere un’esperienza unica di acquisto. Quando si entra in un negozio fisico, si pone attenzione alla disposizione dei capi, alla gentilezza delle commesse e all’ordine del negozio. Allo stesso modo, seppur con strumenti diversi, bisogna fare online, quando una persona visita il nostro e-commerce. Dall’alberatura di un sito e-commerce, alla descrizione di categorie e prodotti, fino alle immagini che vengono scelte per rappresentare un prodotto, in un progetto ecommerce tutto deve essere curato nei minimi dettagli. Il design, il tono di voce dei testi, le foto dei prodotti, devono riflettere l’identità del brand. Nulla può essere lasciato al caso. Per semplicità vogliamo riassumere in alcuni punti fondamentali quali sono i fattori a cui porre attenzione quando si deve personalizzare l’esperienza dell’utente: curare con attenzione la fotografia del tuo e-commerce, perché sarà soprattutto in base a quello che attirerai le persone; rendere le descrizioni di prodotto uniche, con un tono di comunicazione che si identifichi con il tuo brand. Un esempio è che se vendi articoli per arredare casa, il tono of voice dovrà probabilmente essere più sognante, delicato e ispirazionale. La tecnica dello storytelling per descrivere i prodotti, in questo caso, potrebbe aiutare; conferire personalità al tuo e-commerce, scegliendo i colori e il design che è più adatto alla tipologia di prodotti che vendi. Questi sono 3 semplici consigli, ma che in realtà possono aiutarti molto nella costruzione dell’identità del tuo e-commerce. Partiamo però dall'aspetto grafico di un ecommerce sviluppato con Shopify. La personalizzazione grafica del negozio Shopify Per quanto riguarda la personalizzazione grafica, Shopify mette a disposizione più possibilità. La prima è quella di scaricare un tema dallo store Shopify e sicuramente offre possibilità limitate di personalizzazione, che si limitano alla scelta dei colori e, per chi ha un po' di conoscenza di codice CSS, di personalizzazioni limitate. Ti consigliamo per questo di leggere il nostro articolo sui temi di Shopify. Altra possibilità messa in campo da Shopify è lo sviluppo di un tema custom. In questo caso la conoscenza dei linguaggi di programmazione è un requisito fondamentale per avere un ecommerce funzionante. Solitamente qui ci si rivolge ad uno Shopify Expert che si occuperà dell'analisi del progetto ecommerce, realizzazione di un mockup grafico e sviluppo dello store online. Questa soluzione è una delle soluzioni più usate perché permette una personalizzazione avanzata dello store online, a differenza del semplice download. Altra possibilità è la soluzione headless, che è una delle soluzioni che consente una personalizzazione grafica avanzata dividendo la parte del backend da quella del frontend. Ciò significa che Shopify, oppure anche altre piattaforme come BigCommerce, possono essere usate come backend del sito e che la parte frontend può essere gestita da un altro CMS: il tutto è integrato via API. Per ulteriori approfondimenti ti consigliamo il nostro articolo sull'ecommerce headless. Il personalizza di Shopify Come abbiamo spiegato all’inizio di questo articolo, la personalizzazione diviene fondamentale quando si compete online con altri e-commerce. Ma da dove bisogna partire? Indubbiamente il design rappresenta un aspetto fondamentale nella costruzione di un negozio online, in quanto aiuta a conferire identità al tuo brand. Pensiamo ad esempio alla scelta del logo, quest’ultima non deve mai essere guidata dalle preferenze personali e dai propri gusti, ma deve sempre essere fatta pensando a ciò che comunichi al tuo potenziale target. Il logo deve far capire subito di cosa ti occupi, qual è il core business della tua azienda, deve aiutare a definire la personalità del tuo e-commerce. Posta la dovuta attenzione a questo aspetto, bisogna valutare le possibilità di personalizzazione che permette Shopify. Shopify, una volta definito il tipo di tema sul quale lavorare, tramite il suo personalizza all'interno dell'editor del tema permette di effettuare le seguenti personalizzazioni: contenuti; layout; caratteri tipografici; colori del tuo negozio online; aggiunta della pagina contatti al negozio online; aggiunta della barra degli annunci al tuo negozio online per evidenziare informazioni importanti; aggiunta dell’iscrizione alla newsletter; per i temi che comprendono più lingue, se appunto vendi anche all’estero, c’è la possibilità di traduzione di tutti i testi contenuti nel negozio online; aggiunta dei prodotti complementari a quelli a cui il cliente è interessato. In questa sede però non ci occuperemo di approfondire tutte le personalizzazioni che permette Shopify. Puoi scoprirle però tutte, visitando la pagina centro assistenza Shopify. Questo, in termini strategici, può definirsi come primo step per attirare nuovi clienti sul tuo e-commerce. Approfondiamo nel prossimo paragrafo in che altro modo puoi aumentare l’engagement del tuo e-commerce. Leggi anche: I prodotti non vendibili su Shopify Come attirare i clienti personalizzando l'e-commerce I clienti sono attirati prima di tutto dalla chiarezza con la quale comunichi il tuo brand e quindi dalla scelta del design, dai colori e dalle parole che utilizzi per comunicare con loro. Così come quando sei attirato da una bella vetrina con vari prodotti e articoli, allo stesso modo la presentazione online dei tuoi articoli deve essere particolarmente curata. Opta sempre per immagini di qualità, magari possibilmente con l’aggiunta di video che mostrino i prodotti. In questo modo avvicinerai le persone alla tua vetrina digitale. Le foto devono dare ancora più valore al tuo prodotto e allo stesso tempo devi fornire le informazioni giuste ai clienti affinché possano fare i loro acquisti serenamente. Il consiglio resta sempre di non creare descrizioni di prodotto lunghe e ripetitive, ma di esporre subito le caratteristiche del prodotto o servizio, evidenziandone tutti gli aspetti positivi. Bisogna ispirare le persone e far immaginare come sarebbe possedere quel prodotto, una volta acquistato. È importante riportare sempre l’attenzione sull’utilità del prodotto. Ad esempio se vendi scarpe da running, devi porre l’attenzione con parole e immagini sulle potenzialità dell’articolo (leggerezza della scarpa, comodità, traspirazione). Se invece il tuo negozio online vende elettrodomestici, allora bisognerà porre l’accento sulla semplificazione di azioni quotidiane, come ad esempio la preparazione dei pasti. Un altro modo per attirare clienti sul tuo e-commerce sono i feedback degli altri clienti. Renderli sempre pubblici e far vedere che i tuoi prodotti sono apprezzati da altri è fondamentale. Perché è importante avere sempre un sito e-commerce aggiornato Quando si parla di aggiornamento, si pensa, erroneamente, soltanto ai prodotti che devono aggiornati rispetto alle quantità e alle varianti disponibili sul negozio online. In realtà tutto il sito e-commerce deve essere aggiornato, quindi anche descrizioni di categorie, prodotti e ovviamente blog. I clienti oggi pongono molta attenzione alla cura del sito ecommerce. Quest’ultimo è un parametro che può influire sulle decisioni di acquisto. È lo stesso ragionamento di quando si entra in un negozio fisico e si nota disordine, polvere e poca gentilezza delle commesse. Tutto di un e-commerce deve essere curato in ogni minimo aspetto e dettaglio: dalla fase di pre-acquisto a quella post. Si è rivelato molto importante, ad esempio, curare i rapporti con i clienti dopo la fase di acquisto, con l’invio di ulteriori offerte personalizzate per lui. Rispettivamente invece al design, i colori e l’identità del sito non devono cambiare troppo negli anni, ma di sicuro è importante che l’aspetto grafico sia curato e al passo con i tempi - ovviamente sempre tenendo ben a mente le aspettative del target. Anche rispettivamente alla navigabilità di un sito e-commerce, è fondamentale verificare che sempre tutto funzioni e che anche le modalità di pagamento siano aggiornate. Conclusione La personalizzazione, come accennato all’inizio di questo articolo, è un concetto chiave per diventare davvero competitivi sul mercato e far funzionare così il tuo ecommerce. A proposito di funzionamento corretto dell'ecommerce, ti lasciamo il nostro ebook gratuito per capire i segreti di come far funzionare un ecommerce in maniera corretta.
Le strategie di marketing per aumentare le vendite di un e-commerce, sono diverse per ogni progetto e ogni azienda. Quanti di voi hanno pensato: ”per vendere online basta aprire un e-commerce e il gioco è fatto”. Forse le cose non stanno proprio così, anzi. Se sei un marchio che gode di una certa awareness nel mercato di riferimento avrai sicuramente più facilità a vendere online, ma se sei un’azienda che deve far conoscere il proprio brand o i propri prodotti, sicuramente dovrai definire un’efficace strategia di marketing che ti permetta di ottenere nei tempi stabiliti gli obiettivi prefissati. Un e-commerce va progettato in modo maniacale attraverso: la comprensione del mercato in cui ci si vuole inserire, l’idea di chi comprerà i propri prodotti, quanto spenderanno, se i clienti torneranno a comprare, chi sono i concorrenti, se è un mercato che esiste o tutto da creare… insomma un’analisi approfondita che aiuti a segnare la via; la selezione del software più idoneo alle proprie esigenze: capire quale piattaforma ti permette di evitare di buttare i soldi rispetto al progetto che vuoi realizzare; come integrare l’e-commerce con il tuo sito web e le pagine social aziendali; la definizione di un piano di marketing dedicato e di una strategia di comunicazione di brand, di presenza digital per farsi riconoscere o trovare da chi cerca - o adora - i prodotti che vendiamo; la misurazione costante dei risultati per migliorare le tue performance. Per vendere online questi prodotti ci sono logiche e dinamiche tutte da comprendere. Ma se vuoi comprenderle ti conviene misurare le tue azioni e i loro risultati per ottenere dei parametri per fare meglio la volta successiva. La piattaforma e-commerce va scelta in base al tipo di attività e alle proprie esigenze, ma in questo scritto ci focalizzeremo sulla strategia marketing per aumentare il pubblico e le vendite dell’e-commerce. Per approfondimenti sulla piattaforma ti consigliamo i nostri articoli dedicati alla piattaforma di Shopify oppure quello dedicato alla piattaforma di BigCommerce. L'ecommerce e il marketing Quando si parla di ecommerce marketing intendiamo un processo fondamentale per un ecommerce su cui si basa tutta la strategia per portare il proprio shop online al successo e attirare l'interesse delle persone sui prodotti o servizi venduti. Quali sono i tipi di marketing? Cosa devo fare per diffondere il mio shop? Quanto sono importanti i social al giorno d’oggi? Queste alcune delle perplessità che si generano appena la nostra attenzione ricade sull’aspetto marketing, soprattutto quando siamo alle prime armi. È determinante la cura che dobbiamo avere nel nostro piano di marketing, che deve essere adatto alla tipologia del progetto ecommerce e capace di attrarre più interlocutori possibili, per poi accompagnarli e trasformarli in clienti. Perché sì, il marketing non si traduce in pubblicità, né in vendita. Ne è piuttosto l’unione delle due, poiché si tratta di tutta la relazione tra il venditore e il compratore. La concorrenza è sempre maggiore, e per gli ecommerce è necessario attuare un buon piano di marketing, che si traduce auspicabilmente in un incremento delle vendite. Deve essere individuato e compreso il target, ovvero il profilo del cliente ideale che è più probabile entri in contatto con il nostro shop e che decida di acquistare il nostro prodotto o servizio. Deve poi essere messa in atto una buona strategia di pubblicità, che può avvenire attraverso svariati canali che approfondiremo in questo articolo, e deve essere fornito un servizio clienti costante e affidabile per permettere al cliente di spargere una buona voce su di noi. Le varie tipologie di marketing per l'ecommerce Il marketing, in generale, si scorpora in decine di metodologie differenti, ognuna con le sue caratteristiche e le sue strategie. Inutile dire che bisogna analizzare il proprio settore, compreso studiare come si muove la concorrenza, per scegliere il tipo di marketing più appropriato per il proprio ecommerce. Analizziamo ora alcune strategie, sia di inbound marketing che di outbound, per fare dell'ecommerce marketing: Content marketing: è una delle strategie generalmente più efficaci di un buon ecommerce, e consiste nell'ideare e creare contenuti volti a diffondere il proprio nome e ad attirare nuovi clienti. Creando magari diversi articoli per il blog su un determinato tema, illustrandone tutti i particolari per chi desidera approfondire, è probabile che il nostro brand venga associato a quel tema, e che se ne sparga la voce sul web. Tale operazione può avvenire attraverso vari canali: blog; infografiche, con dati precisi e aggiornati ma allo stesso tempo facili e rapidi da leggere; social media, con post e storie informative (non sottovalutare Tiktok, è il social del momento; l’abnorme numero di utenti offre profittevoli opportunità di marketing) podcast; video informativi sulle piattaforme online più visitate come Youtube (per approfondimenti su come vendere su questa piattaforma con Shopify, ti consigliamo il nostro articolo su Youtube Shopping); Influencer marketing: quante volte abbiamo visto un influencer maneggiare e pubblicizzare qualche prodotto o servizio, e ci è venuta voglia di comprarlo anche a noi? Contattare un idolo social e fargli fare pubblicità di un nostro servizio è una strategia assai vincente: oltre a diffondere ovviamente il prodotto, i follower saranno più incentivati ad interagire con il produttore, poiché capiscono dal proprio idolo che l’azienda è affidabile. Poi, se l’influencer mostra di usufruire personalmente e quotidianamente del servizio da voi offerto, avete centrato l’obiettivo. Per ulteriori info ti consigliamo il nostro articolo sull'influencer marketing nell'ecommerce. Pay-per-click marketing: questa tecnica ti permette di pagare per mostrare il proprio shop sponsorizzato sul motore di ricerca, tra i primi risultati, quando l’utente cerca una determinata parola chiave. Più gente visita il sito, più alto sarà l’importo da pagare al motore di ricerca. Email marketing: altra importante strategia che consiste nell’inviare delle email agli iscritti e ai clienti per far sentire la propria presenza e per presentare nuovi contenuti o nuovi prodotti. L’importante non è però tartassare l’utente con decine di mail spam, ma inviare dei messaggi mirati (richiesta di feedback, mail di benvenuto, promozioni e nuovi contenuti) per rimanere nella testa della gente. Social media marketing: due strade si possono intraprendere con questa strategia. La prima consiste nel creare un profilo e pubblicizzare i propri contenuti a chiunque, tecnica gratuita ma forse poco mirata, dal momento che molti non saranno troppo interessati. La seconda è pagare per comparire nel feed di un certo gruppo di utenti che potrebbero essere nostri possibili clienti. Qualunque modo tu scelga, l’importante è mantenere una routine di pubblicazione e un programma definito, per dare un senso di continuità e di affidabilità. La regola numero uno è mai trascurare il potenziale dei social per il proprio ecommerce. SEO marketing: il SEO (Search Engine Optimization) è un ottimo strumento da non sottovalutare per apparire tra i primi risultati di una ricerca google. Le statistiche dicono che la maggior parte del traffico online gira intorno alla prima pagina di una ricerca google. Le pagine dalla seconda in poi vengono poco considerate, solitamente da una percentuale a una cifra sola (<10%). CSE: importante è considerare i Comparison Shopping Engine, quelle piattaforme che permettono di mettere a confronto i prezzi dei prodotti nei vari shop (Trovaprezzi, Google Shopping…). Per spiccare nella vetrina di questi siti è ovviamente necessario abbassare i prezzi, purtroppo, quindi è utile valutare se e quali prodotti scontare. Feedback: le recensioni sono uno strumento popolarissimo e discretamente affidabile, a cui tutti gli utenti si affidano quando comprano online. È fondamentale stabilire una relazione leale e gradevole con il cliente, per trasformarlo in un promotore (che spargerà la voce e ci diffonderà nel suo piccolo) e per fare in modo che ci lasci una recensione positiva, per incentivare gli altri utenti a interagire con il nostro ecommerce. I feedback hanno successo perché i consumatori li vedono come commenti autentici di persone come loro, quindi compratori, che non hanno peli sulla lingua e non devono mantenere una linea promozionale, descrivendo tutti i pro e i contro a cui un cliente può andare incontro. Post controversi: una piccola tecnica per ottenere visibilità è quella di progettare con cura e pubblicare dei post sul blog o delle immagini controverse, che esprimono un messaggio trasgressivo o non convenzionale, che attira l’attenzione perché è stravagante o insolito. Attenzione però: se il nostro obiettivo è ottenere notorietà, il motivo che la cagiona può essere di qualunque tipo, buono o cattivo. Ma ciò che interessa a noi, per pubblicizzare il nostro ecommerce, è una notorietà buona. Dovremo quindi tenere molta attenzione se decidiamo di stupire l’audience con qualcosa di particolare e controcorrente. Non deve essere troppo impulsivo o in qualche modo errato, per evitare di ottenere involontariamente una cattiva reputazione sul web. Avendo compreso quali sono i principali tipi di marketing per potenziare il proprio ecommerce, sicuramente avrete già intuito quali strategie fanno al caso vostro e si adattano meglio alla forma del vostro shop. L’importante non è usarli tutti e in modo superficiale, ma scegliere quelli più efficaci e promettenti per diffondere al meglio i propri prodotti o servizi. È necessario infatti prestare molta attenzione a come mettere in atto tali tecniche di marketing, nulla deve essere dato al caso. La fama è facile da avere. L’impatto è molto più difficile. Hans Rosling Per questo nel prossimo paragrafo spiegheremo come attuare nell'ecommerce una strategia di marketing che permetta di aumentarne le vendite. Impostare una strategia di marketing per l'e-commerce Definiamo ora tutti i passaggi necessari per impostare una strategia di marketing all'interno di un ecommerce. Definire il target Individuare un preciso segmento di pubblico con delle caratteristiche che rispecchiano la mission aziendale e che con il nostro prodotto/servizio soddisfano un proprio bisogno è il primo passo da compiere. La costruzione di archetipi di clienti ideali (buyer personas) ci permetterà di comprendere le loro esigenze e comportamenti e ci aiuterà a personalizzare l’offerta nei loro confronti. Analizzare la concorrenza diretta è un altro passo da fare, osservando: i canali utilizzati: vendono con un proprio sito e-commerce, si affidano ai marketplace, sfruttano le proprie pagine social; la promozione online e offline: sfruttano i classici strumenti offline: pubblicità radio, tv o stampa, partecipazione a fiere di settore, guerrilla marketing, outdoor marketing statico o dinamico; il livello dei prezzi: applicano un premium price ai propri prodotti, si posizionano sotto il prezzo dei propri competitor diretti; i servizi offerti: come gestiscono le consegne, il post vendita, se comunicano con i propri potenziali clienti con una live chat. Tutto questo per individuare uno spazio in cui inserirsi e differenziarsi dagli altri. Strategia di vendita online Una precisa strategia di business va pensata contemporaneamente alla progettazione di una piattaforma di e-commerce perché ne definisce il funzionamento. Le tecniche di vendita online possono essere: Upselling: propone un prodotto simile, ma qualitativamente superiore e ad un prezzo più elevato rispetto a quello cercato in partenza. Per essere efficace il prodotto offerto deve avere qualcosa in più che faccia percepire al consumatore il maggior valore intrinseco; Cross-selling: consiste nell’offrire i prodotti accessori correlati agli articoli cercati o messi nel carrello; Add-on-selling: propone un prodotto aggiuntivo che risulti utile e completi quello acquistato dal cliente in modo che sembri indispensabile; Bundle: consiste nel vendere pacchetti di più prodotti correlati perché riesce a soddisfare una precisa necessità. Una volta completati questi passaggi potrete scegliere la tipologia, o una loro combinazione, di marketing tra quelle che abbiamo visto nel precedente paragrafo che meglio si allinea all'analisi fatta. Ricordati di dotarti di una piattaforma per il marketing Tutta la strategia marketing per l'ecommerce deve essere supportata da una piattaforma in grado di gestire una grande quantità di dati derivanti da tutti i canali marketing scelti per comunicare con il cliente. L'importanza del dato a supporto del marketing è fondamentale e avere un CRM che si integri con le piattaforme ecommerce per usare i dati derivanti da più touchpoint per migliorare sempre più la strategia di marketing personalizzando l'esperienza utente. Uno dei CRM adatti per costruire una facile gestione del contatto, pipeline di vendita, landing page dedicate all'advertising, è certamente Hubspot CRM che consente un'integrazione nativa con ecommerce come Shopify, oppure tramite lo sviluppo di un connettore per piattaforme come BigCommerce. Per saperne di più ti consigliamo di leggere il nostro articolo sull'ecommerce CRM. User experience Se l’esperienza di navigazione nel nostro sito è positiva, gli utenti decideranno sicuramente di tornarci. Una user experience efficace e soddisfacente potrebbe essere facilitata da: un’interfaccia grafica intuitiva e dal design accattivante; contenuti curati nei dettagli; velocità e semplicità per completare un acquisto; Tutti gli elementi grafici del sito devono interagire tra loro in modo armonioso per trasmettere la filosofia aziendale e lo spirito del brand. Un’altra condizione è che l’e-commerce sia facile da utilizzare senza assistenza, in modo che chi vi accede si senta autonomo e abbia a disposizione in modo chiaro tutte le informazioni. La personalizzazione dell’interfaccia è un fattore importante nella strategia e-commerce perché aumenta l’attenzione dei clienti e ne stimola il ritorno e la fidelizzazione. Quindi cosa devi fare per aumentare la user experience del sito? Modernizza costantemente il tuo sito: per gli ecommerce, negli ultimi anni, accanto ad un'efficace campagna social è fondamentale mantenere un sito fresco con un’interfaccia piacevole e intuitiva. Se è vero che l’abito fa il monaco, l’estetica e la struttura del nostro sito sono i primi biglietti da visita che creano un’opinione nella testa degli utenti. È perciò determinante curare il proprio sito e mantenerlo sempre aggiornato e bello da vedere, oltre che facile da visitare. Senza contare che un ecommerce con problemi di user experience potrebbe inficiare in negativo sui risultati delle campagne di marketing. Riportiamo quindi un esempio banale a testimonianza dell'importanza di modernizzare l'ecommerce: nel caso avessi annunci di ADV in Google che funzionano ma gli utenti che visitano la pagina prodotto non riescono ad acquistare a causa di un bug del sito oppure di una grafica poco intuitiva, quei clienti andranno ad acquistare altrove, avendo un impatto negativo sul tasso di conversione e sul ROAS. In questo caso è sempre bene affidarsi ad uno Shopify Expert, in modo da aiutarti a capire come aumentare la user experience del tuo ecommerce. Obiettivi e soluzioni del marketing per l'ecommerce per aumentare le vendite online Progettare una buona architettura del sito e un’efficace user experience non saranno sufficienti se il sito e-commerce non viene visto dai motori di ricerca. Per questo è necessario unire le strategie di marketing alle tecniche di ottimizzazione web e affidarsi ad una buona agenzia che si occupi dell’aspetto SEO. Vediamo alcune azioni da sviluppare in base all'obiettivo di marketing che si è considerato nell'ecommerce. Ampliare il pubblico Sviluppare una strategia di comunicazione multicanale permette di intercettare il pubblico in diversi momenti e fasi del proprio buyer’s journey. Si potrebbe supportare nella fase iniziale con campagne su Google Adwords con annunci sponsorizzati che appariranno quando l’utente cerca le parole chiave selezionate dall’azienda. Sfruttare il passaparola sui social partecipando attivamente nelle community dei propri follower fa percepire l’azienda in modo diverso e le fa ottenere maggiore visibilità. Infine, un altro utile strumento è il Direct Mail Marketing con cui si possono inviare comunicazioni personalizzate in base al pubblico, le nuove collezioni di prodotto, codici sconto e offerte speciali. Non essere troppo invadente e dai sempre l’opportunità di abbandonare la newsletter. Fidelizzare il cliente E’ molto più facile fidelizzare i clienti che acquisirne di nuovi. Una soddisfacente shopping experience farà tornare il cliente ad acquistare sul nostro sito. Per valutare bisogna costantemente monitorare il tasso di conversione e la misura media degli ordini in modo da capire se le azioni intraprese sono efficaci e individuare i punti deboli della piattaforma. Aumentare il tasso di conversione Il tasso di conversione è dato dal rapporto tra i visitatori unici del sito e il totale degli ordini effettuati; per la maggior parte degli e-commerce si aggira intorno al 2-3%. La cosa più difficile è convincere i clienti ad acquistare un prodotto. Vediamo alcune soluzioni che potrebbero aiutare ad aumentare il tasso di conversione: Aggiungere una live-chat che fornisca supporto immediato in caso di necessità; Indicare chiaramente le modalità di pagamento e i costi di spedizione; Offrire promozioni soprattutto se personalizzate in base agli acquisti già effettuati; questo permette di fidelizzare e di sfruttare il passaparola tra il pubblico; Permettere gli acquisti anche senza registrazione; Mostrare prodotti correlati che invoglino ad aggiungere qualcosa al prodotto già messo nel carrello; Rispondere alle mail e ai messaggi in tempi rapidi. Aumentare il valore medio degli ordini Possiamo mettere in atto diverse tecniche per far sì che i clienti aggiungano altri prodotti nei propri acquisti online per offrire loro un’esperienza sempre migliore: Mostrare suggerimenti Offrire incentivi e sconti Fornire valutazioni e recensioni Offrire regali o inviare offerte speciali Promuovere i prodotti simili raggruppandoli Tutti questi step sono da considerare sia per quei brand che devono sviluppare ex novo il loro e-commerce sia per quelli che già ne possiedono uno ma vogliono aumentarne il successo. Conclusioni Da questo articolo possiamo concludere che il marketing è il vero veicolo della digital transformation, lo strumento che permette di aumentare le vendite online e offline e che aiuta ad accrescere la brand awareness. La base teorica non è cambiata, si deve conoscere i propri clienti e i loro bisogni per offrire, di volta in volta, soluzioni adeguate. E' importante raccogliere il maggior numero di informazioni, sulla base delle quali costruire campagne marketing personalizzate in base all’intero processo d’acquisto. E per fare tutto ciò l’azienda ha bisogno di definire una strategia efficace per la propria presenza web con l'obiettivo di essere in grado di soddisfare le richieste che i clienti moderni evoluti le rivolgono.
La varietà dei prodotti vendibili su Shopify e su Shopify Plus è sterminata. Ci sono però alcune limitazioni. La piattaforma canadese, in vita già da ormai 17 anni, consente di vendere praticamente di tutto, il che contribuisce chiaramente alla sempre più veloce diffusione e al grande successo dell’e-commerce. Tuttavia il team di Shopify - gestendo anche i pagamenti, tramite Shopify Payments - ha optato per la proibizione di una lista di merci non propriamente adatti alla vendita, lista che peraltro non tutti conoscono. È plausibile che in chi legge sia nato il dubbio: quali potrebbero mai essere dunque questi prodotti banditi? Cosa succede se si ignorano le regole? Ma soprattutto, è possibile vendere prodotti proibiti? È ora di scoprirlo. È possibile vendere prodotti vietati su Shopify? (Premessa) La risposta a questa domanda è dipende. Shopify infatti, di base, non vieta la vendita di articoli sulla propria piattaforma. Quello che invece fa Shopify è cercare di dettare delle regole base nell'utilizzo della piattaforma e la pubblicazione dei contenuti (nel prossimo paragrafo), che vanno a ricadere sui prodotti. Discorso diverso per chi nel proprio negozio online utilizza Shopify Payments. Questo gateway di pagamento ha delle limitazioni e vieta il suo uso per determinati prodotti, elencati in questo paragrafo. Pertanto lo sviluppo di uno store online su Shopify per la vendita degli articoli non è mai vietata di per sé perché la cosa da tenere in considerazione sono le politiche sui prodotti adottate da Shopify Payments e la policy generica di Shopify. Shopify e la sua policy Di seguito elenchiamo alcune regole base imposte da Shopify sull'utilizzo della sua piattaforma, che inevitabilmente va a ricadere sulla legalità o meno di determinati prodotti. Sono vietate infatti le attività, indirettamente anche la pubblicazione di prodotti, che abbiano a che fare con: Sfruttamento minorile; Molestie, bullismo, diffamazione e minacce; Incitamento all'odio (comprese: etnia, età, sesso, orientamento sessuale ecc...); Attività illegali (differenti per ogni paese in cui si va a vendere i prodotti); Proprietà intellettuale (violazione di copyright); Pratiche dannose o ingannevoli; Divulgazione di informazioni personali o protette; Autolesionismo; Spam; Terrorismo; Per ulteriori info ti consigliamo di leggere le policy di Shopify che possono avere un impatto notevole sul tuo progetto ecommerce: Termini e condizioni d'uso di Shopify; Perché Shopify e Shopify Payments vietano certi prodotti È logico che per mantenere la credibilità e l’autorevolezza sul mercato - per non incappare in bufere legali infinite e dannose - la piattaforma curi minuziosamente l’infinita lista dei prodotti vendibili. È stato ritenuto importante, chiaramente, bloccare la vendita di tutte le tipologie di prodotti illegali, quindi prodotti proibiti dalla legge e dai governi (prevalentemente per motivi di sicurezza). Si poteva evitare di bandire anche tutta la serie di merci contraffatte o false? Assolutamente no, infatti Shopify ha scelto di non lasciare spazio a qualsiasi prodotto che potrebbe violare la proprietà intellettuale. Il tutto ad interesse del consumatore finale. La piattaforma ha pensato anche alla sicurezza dei clienti, gli acquirenti dei merchant, bloccando la vendita sull'ecommerce di qualsiasi cosa che possa risultare nociva o dannosa per l’ambiente - prodotti chimici tossici, corrosivi o infiammabili - e per il consumatore finale. I rischi di vendere prodotti proibiti usando Shopify Nella pagina legale di Shopify, viene illustrato tutto il regolamento e le conseguenze in caso di violazione… e non si lascia ombra di dubbio: in caso un’azienda abbia la malsana idea di vendere uno o più prodotti vietati dalla piattaforma, il dipartimento interno che si occupa del rischio procederà immediatamente a togliere dalla vendita ogni articolo fuori regolamento e a chiudere l’account dello shop (anche senza alcun preavviso, nei casi più gravi). La piattaforma ricorda quindi che è un’importante responsabilità del merchant quella di dare un’occhiata rigorosa alle politiche della piattaforma per essere sempre al corrente della merce che non è consentito vendere. Tutto per evitare guai non solo a Shopify ma anche per il venditore stesso. Quali sono i prodotti banditi da Shopify Payments? Nella premessa che abbiamo fatto all'inizio dell'articolo abbiamo anche parlato del divieto di vendere determinati prodotti se si utilizza come gateway di pagamento Shopify Payments. I prodotti di Shopify che non possono essere venduti con il metodo di pagamento di Shopify Payments possono appartenere a diverse casistiche. Le elenchiamo di seguito. Pornografia: materiale di qualsiasi tipo (video, immagini, altri media e persino materiale letterario); raffigurante in tutto o in parte elementi correlati alla pornografia, alla nudità e a espliciti atti sessuali; siti che offrono servizi orientati alla sfera sessuale, come prostituzione, chat live per adulti o app di appuntamenti per adulti; giochi per adulti collegati alla sfera sessuale; stripclub e simili; Gioco d’azzardo: lotterie, schedine di partecipazione ai pronostici per eventi sportivi, gratta e vinci e simili, premi monetari, campionati di fantasport con premi in denaro; qualsiasi forma di gioco d’azzardo legale o illegale, concorsi con premi in denaro, lotterie di carità e lotterie con lo specifico scopo di raccolta fondi; Violazione della proprietà intellettuale: film, canzoni, software e altri materiali senza autorizzazione ad essere venduti da parte del soggetto ne che detiene i diritti; prodotti o servizi che infrangono diritti d’autore, brevetti, privacy e segreti aziendali di terze parti: uso del nome e del logo e violazione della proprietà intellettuale del brand Shopify, incluso l’uso del marchio in qualsiasi modo non rispetti le regole delle linee guida sull’uso del marchio Shopify; Illegalità e elementi regolati dalla legge: tabacco, sigarette elettroniche, cannabis; farmacie online, prodotti farmaceutici, prodotti che richiedono prescrizione medica, prodotti chimici ricercati; servizi che offrono documenti falsificati, false referenze e servizi di prestanome; armi e munizioni, esplosivi e polvere da sparo, anche coltelli; fuochi d’artificio, materiali tossici, radioattivi e infiammabili; servizi che hanno un diverso stato legale o sono regolati a seconda del paese; servizi o prodotti la cui vendita è illegale o ristretta nei paesi verso cui l’azienda mira a vendere; uso del servizio di pagamento di Shopify a vantaggio di paesi, organizzazioni o enti su cui è applicato un embargo o una restrizione, incluse entità o persone inserite dai governi nelle liste sanzioni; in certi paesi, anche videogiochi con limiti di età; Contraffazione e merce falsa: prodotti contraffatti, merce non autorizzata alla vendita e rivendita di prodotti di marca o servizi firmati; vendita di beni illegalmente importati o esportati; Droghe e alcol: alcol di qualsiasi tipo, elementi che contengono alcol; droghe di qualsiasi tipo, elementi che contengono droghe; sostanze legali che possono avere effetti simili alle droghe (come salvia, kratom…); strumentazione per creazione e consumo di droga (come bong, vaporizzatori…); nutraceutici e pseudo-medicinali, o altre sostanze relative alla salute che non sono state approvate dal corpo sanitario locale e/o nazionale; Valuta virtuale: qualsiasi valuta di videogiochi (a meno che non sia venduta dallo stesso creatore del gioco); Uso del sistema di pagamento di Shopify in modo illecito: uso del sistema di pagamento di Shopify come terminale virtuale; transazione in cui non è venduto nessun bene o servizio in buona fede, o una donazione non accettata; test delle carte, elusione dei programmi di monitoraggio del chargeback della rete delle carte, acquisizione transfrontaliera; condivisione delle informazioni del titolare della carta con un altro commerciante per il pagamento di prodotti o servizi di vendita incrociata; Attività dei social media: vendita di like di Facebook, visualizzazioni di Youtube, follower di Instagram e Twitter; Aggregazione: facilitazione dei pagamenti e impegnarsi in qualsiasi forma di aggregazione autorizzata o non autorizzata di fondi dovuti a terzi o altre attività volte a offuscare l'origine dei fondi; Multi-level marketing: schemi piramidali di network marketing e programmi di referral marketing; Business ad alto rischio: qualsiasi azienda o organizzazione che intraprende, incoraggia, promuove o celebra la violenza illegale nei confronti di qualsiasi gruppo in base a razza, religione, disabilità, genere, orientamento sessuale, origine nazionale o qualsiasi altra caratteristica immutabile; servizi psichici, supporto tecnico a distanza, catene di Sant'Antonio, pacchetti di benefici medici, vendite porta a porta, telemedicina e servizi di telemedicina; qualsiasi azienda o organizzazione che intraprende, incoraggia, promuove o celebra danni fisici o violenza illecita a persone o proprietà; servizi di prenotazione viaggi e club, compagnie aeree, crociere, multiproprietà, dispositivi di disturbo e interferenza, carte telefoniche prepagate, servizi telefonici, telemarketing; spedizionieri, abbonamenti superiori a un anno, garanzie estese, contributi pubblici; investimenti che promettono metodi per diventare ricchi in poco tempo; siti che secondo Shopify sono fraudolenti, sleali, ingannevoli o predatori; Servizi di credito e investimento: consulenza e riparazione di credito, riduzione del debito, servizi di investimento, broker di titoli e opportunità immobiliari; strumenti di prestito; Servizi monetari e legali: assicurazioni, crowdfunding, cambio valutario, servizi di pagamento del conto; Criptovalute: valute virtuali che possono essere vendute, usate e convertite in monete fisiche o prodotti e servizi (l’esempio più conosciuto è Bitcoin); strumentazione utilizzata per il mining delle criptovalute; wallet digitali; Cosa fare se i pagamenti vengono bloccati e ritenete che un prodotto non sia proibito? Una volta che verranno bloccati i pagamenti sul tuo account Shopify, se utilizzi Shopify Payments, apparirà un banner grande che ti segnalerà che i tuoi prodotti non rispettano le linee guida dettate da Shopify. Nel caso siate in disaccordo con quanto segnalato da Shopify la soluzione è contattare il supporto di Shopify Payments che si occuperà della risoluzione del problema in caso il blocco sia stato commesso per errore. Se il blocco verrà confermato si dovrà procedere alla rimozione dei prodotti problematici dallo store. Una volta che verranno bloccati i prodotti verrà inviata una mail al proprietario dell’account (da ricordarsi eventualmente di controllare quindi spam e archiviate). Rispondendo direttamente si entrerà in contatto con il team di supporto che aiuterà il merchant nella risoluzione dell’eventuale problema. Consigli su come aggirare i divieti e vendere su Shopify Ci sono però alcune soluzioni per vendere prodotti su Shopify. Se il vostro prodotto è bloccato a monte dalle condizioni d'uso di Shopify qui quello che resta da fare è ben poco perché si tratta di un prodotto che probabilmente non è legale. Per quanto riguarda invece il blocco dei prodotti previsto da Shopify Payments, in questo caso la soluzione è realizzare il proprio negozio Shopify con il controllo delle policy di altri gateway di pagamento e abilitare quello con le policy che meglio fanno al caso del merchant. In ogni caso quando vendi online puoi sempre affidarti ad uno Shopify Expert, che ti saprà sicuramente consigliare la strada migliore per evitare questo tipo di problematiche. Conclusioni La cosa che preme sottolineare quando si inizia a vendere su Shopify, è quella di verificare anticipatamente cosa è possibile vendere oppure no all'interno della piattaforma. Se stai decidendo di partire a vendere online con Shopify, ti lasciamo il nostro ebook gratuito che fornisce un'introduzione sulla piattaforma leader sul campo dello sviluppo di ecommerce.
Se qualcuno ancora non l'avesse capito, scriviamolo per bene e in modo semplice: Shopify Plus è la piattaforma e-commerce più avanzata in circolazione per realizzare il tuo sito per vendere online. Non ci sono limiti alla fantasie ed è nata apposta per supportare le esigenze di aziende con necessità enterprise o con molto traffico. Abbiamo scritto una serie di post per aiutarvi a capirne un po' di più, ad esempio: Differenze tra Shopify e Shopify Plus Cos'è Shopify Plus Le caratteristiche di Shopify Plus I vantaggi di Shopify Plus 9 vantaggi di Shopify Plus per l'utente Shopify plus Vs Magento Migrazione da Magento a Shopify Plus Prezzo di Shopify plus (i costi di un ecommerce enterprise) In questo post, invece, faremo una carrellata di alcuni e-commerce realizzati su Shopify Plus, senza tante chiacchiere, per farvi capire che non ci sono differenze, per l'utente finale che si trova ad usare un sito (tranne che difficilmente incontrerà dei problemi, la velocità sarà sempre al top e non ci saranno down del vostro server...). Per voi, invece, come spero sia chiaro dagli articoli che ho linkato qui sopra, cambia la vita. Gli esempi che abbiamo considerato variano e comprendono una molteplicità di settori merceologici e di prodotti venduti, a testimonianza della versatilità di Shopify Plus. Oltre a ciò in molti degli esempi troviamo brand che già avevano un ecommerce, realizzati con ecommerce fai da te o con piattaforme come Magento, WooCommerce ecc..., e che sono passati a Shopify Plus per via di molte problematiche emerse, che possono essere: Incapacità di scalare con la vecchia piattaforma; Alti costi di gestione della piattaforma in quelle non SaaS; Incapacità di creare un data lake tramite la data integration; Applicazioni con funzionalità insufficienti; Assenza di possibilità di adottare strategie omnicanale; Ma andiamo ora a vedere gli esempi: Alessi Pittarosso Enecta Oppo Store Italia Heinz to Home (mercato U.K.) Decathlon SEGA Shop Netflix Shop O'Neill David Beckham Eyewear Fashion Nova BAKblade Stussy Steve Madden Italy (e anche USA) Obey Red Bull Shop US LA Lakers Store Farer International AllBirds Stratia Mahabis Chubbies Shorts Death Wish Coffee Company Crabtree & Evelyn PuraVida Bracelets New York Times Store Peepers Campus Protein Altri esempi di siti realizzati con Shopify Plus: Di seguito presentiamo altri esempi di siti ecommerce realizzati con Shopify Plus, dal quale potrete prendere spunto per il vostro progetto Shopify. Outdoor Voices RainbowOPTX Cluse Iloveplum Rebecca Minkoff Fleo PiperWai Good American Denim Clare Urban Planet Trotten Childrenswear Makeup Geek Gaiam Drinks & Co. The Hundreds Journelle Tokyo Smoke Radio Shock Frame denim Bebe Mansur Gavriel Shore Projects NRML Canada Kith Vanity planet REN Skincare Morphe Campus Protein Knix Victoria Bekham Johnny Cupckes Pure Cycles Emma Bridgewater Dr Axe Kylie Cosmetics Skinnydip BlenderBottle BUBS Naturals Moltissimi brand hanno già fatto un passo avanti passando a Shopify Plus. Scopri perché può diventare anche il tuo partner di crescita perfetto scaricando il nostro e-book.
Tutti i siti online, indipendentemente dalle loro dimensioni e dai loro obiettivi, devono avere un respiro internazionale e quindi essere fruibili per utenti da tutto il mondo. Sono molti i casi di siti che, nati come progetti locali, hanno iniziato a ricevere richieste dall’estero e che quindi si sono dovuti adattare, traducendo i contenuti anche in lingue straniere. Ecco perché le traduzioni per ecommerce ricoprono, in un mondo online così globale e internazionale, un ruolo di primo piano. I marketer possono trovarsi di fronte a due problematiche: tradurre un sito già esistente, oppure lanciare un sito ex novo che però deve avere i contenuti in italiano ma anche in altre lingue straniere. Il problema è stato brillantemente risolto con Shopify Translate & Adapt, una soluzione nativa per la gestione delle traduzioni e del multilingua. Questo strumento consente di realizzare un progetto ecommerce dal respiro internazionale ed era richiesto da tempo dai partner e dai merchant che usavano Shopify per semplificare la gestione di più lingue nel proprio store online. Traduzione per ecommerce: perché è importante tradurre siti multi-lingue? Prima di approfondire il discorso su Shopify Translate & Adapt e sul suo funzionamento, è opportuno capire qual è l’importanza della traduzione nell’ecommerce. Nel processo di internazionalizzazione dell'ecommerce devi fare attenzione a due aspetti fondamentali: la traduzione e la localizzazione. Gli utenti del web chiaramente preferiscono acquistare su un sito dove sia presente la loro lingua madre. Se quindi traduci il tuo sito web nella lingua locale del tuo potenziale pubblico sicuramente garantirai una comunicazione più efficace. Tradurre però non è sufficiente, ma devi anche localizzare i contenuti. In pratica devi tener conto delle sfumature linguistiche, dei detti e dei proverbi intraducibili in altre lingue, del lessico e della semantica dell’area geografica dove intendi espandere il tuo business. Realizzare siti per vendere all’estero ti consente di ottenere i seguenti vantaggi: Aumento delle vendite. Comunicare col tuo target di pubblico nella sua lingua madre ti permette di raggiungere un numero maggiore di utenti e, potenzialmente, di aumentare quindi le vendite; Una migliore customer experience. Il mercato oggi è sempre più saturo e l’esperienza clienti è uno dei fattori che può far pendere l’ago della bilancia a favore di questo o quel sito. In sostanza gli utenti non vogliono solo acquistare, ma vivere uno shopping online altamente gratificante e costruito su misura per loro. Una migliore esperienza d’acquisto fidelizza anche i clienti, che vedono le loro necessità e i loro bisogni soddisfatti da quello specifico brand; Una marcia in più rispetto alla concorrenza. Anche se il tuo sito nasce come attività locale o per vendere esclusivamente in Italia, non devi mai porti limiti. Il tuo mercato potrebbe diventare così saturo da essere schiacciato dalla concorrenza e, in questi casi, la cosa migliore è cercare altri mercati oltre confine. E poi mai porsi limiti: anche se vendi prodotti nell’area locale, non è da escludere che clienti stranieri possano essere interessati alla tua attività. Creare un sito multilingue ti consente quindi di avere un vantaggio competitivo sulla concorrenza, offrendo un servizio extra, e anticipare possibili strategie future gettando le basi per un mercato globale; Consolidamento del brand. Un sito che si presenta tradotto in diverse lingue vede notevolmente rafforzare il suo brand a livello internazionale. Agli occhi dei partner e dei clienti il tuo e-commerce acquisisce ancora più pregio e valore, creando un positivo ritorno d’immagine. Infine un’ultima considerazione: l’inglese è generalmente la lingua più gettonata, essendo quella generalmente usata a livello internazionale, ma non è la più parlata in assoluto. Quando decidi di tradurre il tuo e-commerce al momento della scelta delle lingue tieni sempre presente a quale area geografica ti rivolgi. Cosa bisogna tradurre nel sito ecommerce? Un sito deve essere tradotto in tutte le sue parti, ma ce ne sono alcune che meritano un’attenzione particolare. Analizziamo di seguito quali sono i punti di un e-commerce che vanno tradotti con estrema scrupolosità e precisione per evitare errori e garantire ai clienti un’esperienza d’acquisto impeccabile. Titolo e descrizione del prodotto Il titolo di un prodotto deve essere tradotto in modo molto minuzioso e deve corrispondere alle ricerche che i clienti effettuano nei motori di ricerca, soprattutto se ci sono attribuiti più specifici. Lo stesso discorso vale per la descrizione del prodotto, che deve essere chiara e tradotta in modo preciso nella lingua nativa dei tuoi clienti. Questo è importante anche in chiave SEO, affinché il tuo sito possa indicizzarsi perfettamente e raggiungere le prime posizioni della SERP. Le FAQ Le pagine FAQ (Frequently Asked Questions) sono i quesiti che maggiormente i clienti pongono e, se predisponi un apposito box con domande e risposte, puoi risolvere tutti i dubbi degli utenti. Se non prepari un’area FAQ accurata e completa, o se la traduzione è sgangherata e non fornisce risposte adeguate, i tuoi clienti chiuderanno il sito e andranno a cercare altrove ciò di cui hanno bisogno. In questo modo regali clienti alla concorrenza e vedi alzarsi pericolosamente il tasso di rimbalzo, cosa che non deporrebbe certo a tuo favore e che sarebbe mal visto dai motori di ricerca. Plugin di terze parti I plugin sono alleati preziosissimi che rendono molto più fruibile un e-commerce. Tuttavia anche i plugin vanno tradotti in modo accurato per offrire una navigazione gradevole e scorrevole. Non sarebbe molto professionale presentare plugin in lingua originale e il resto del sito in un’altra lingua. Il processo di pagamento Un’altra parte importantissima da tradurre con grande attenzione è quella relativa al processo di pagamento che deve essere comprensibile in ogni punto. Il checkout è una fase importantissima per il tuo business, poiché è il momento in cui l’utente deposita i soldi per completare l’acquisto diventando di fatto cliente. (A testimonianza di questo gli utenti Shopify Plus hanno un checkout totalmente customizzabile) Ebbene buona parte dei carrelli vengono abbandonati proprio nella fase di checkout, magari perché ci sono errori nei processi di pagamento, come appunto le traduzioni che possono presentare incoerenze o aspetti poco chiari. Sarebbe davvero un peccato perdere un cliente all’ultimo miglio per una parola tradotta male o poco comprensibile. Poni quindi la massima attenzione alla traduzione delle varie parti del processo di pagamento per rassicurare i tuoi clienti e convincerli ad acquistare in un ambiente sicuro e affidabile. Shopify per vendere all’estero: quali sono le principali funzionalità dell’app? Eccoci arrivati a Shopify Translate & Adapt, lo strumento ideale per tradurre il proprio e-commerce in varie lingue. Da tempo Shopify sta studiando soluzioni per aiutare i suoi partner a vendere all’estero e per questo motivo ha rilasciato nel 2019 un’estensione API per gestire le traduzioni e favorire la navigazione in multilingua su un unico store Shopify. Benché questa soluzione abbia notevolmente migliorato la gestione dei siti multi-lingue, restava il problema di dover usare un plugin di terze parti per registrare le traduzioni, costringendo gli utenti a pagare un abbonamento aggiuntivo nel proprio piano Shopify. Il problema è stato risolto con l’app Translate & Adapt, perfettamente integrato con Shopify Markets e che consente di creare siti con traduzioni personalizzate in base al proprio business e all’area geografica. Di seguito ecco le principali funzionalità offerte dall’app: presenza di un editor intuitivo e facile da usare per le traduzioni manuali che affianca contemporaneamente il testo originale e la traduzione; possibilità di tradurre automaticamente e gratuitamente fino a due lingue sfruttando Google Translate; l’app consente di gestire le traduzioni per lingua, ma anche per i mercati registrati su Shopify Markets. In questo modo la traduzione risulta molto più lineare e precisa per chiarire ogni possibile dubbio degli utenti. Ogni lingua ha le sue sfumature ma, al di là della questione linguistica, bisogna tenere conto che alcuni aspetti possono variare da regione a regione, come ad esempio i metodi di spedizione; l’app è integrata perfettamente con il pannello di Shopify, quindi è possibile accedere direttamente alla parte da tradurre in modo semplice e con pochissimi clic; l’app presenta una funzione in grado di tradurre anche contenuti multimediali, come foto e video. Questa soluzione è utile per chi usa media con elementi di testo durante la comunicazione, come le infografiche, ma anche per rendere più briosa e alternativa la presentazione del sito che può adattarsi così ai vari mercati. Conclusioni Shopify Translate & Adapt è un prodotto ancora giovane, che sicuramente dovrà essere perfezionato e che sarà implementato per offrire altre funzionalità. In ogni caso al momento resta uno degli strumenti migliori per tradurre il proprio sito e provare così a solcare i confini nazionali e conquistare nuove fette di mercato anche all’estero. Ci sarebbe da affrontare anche il discorso del costo della traduzione del sito per ecommerce, ma ci sarebbero troppi aspetti da valutare. Il costo varia da diversi fattori, come le dimensioni del sito e gli elementi da tradurre, ma in ogni caso è accessibile per tutte le tasche e per una valutazione puntuale sarebbe sempre bene contattare degli Shopify Expert. Tieni presente che, sia per le traduzioni per ecommerce che per qualsiasi altro dubbio, puoi sempre rivolgerti agli esperti Shopify pronti a darti il loro supporto. Per saperne di più puoi tranquillamente scaricare la risorsa gratuita a fine articolo che ti spiega nel dettaglio come funziona Shopify, la piattaforma e-commerce per eccellenza.