Un e-commerce ben strutturato, con un design gradevole e intuitivo e con una vetrina che propone prodotti di qualità è sufficiente per vendere e avere successo? Per quanto possa sembrare incredibile la risposta è no. Per lanciare un progetto vincente devi aggiungere un ulteriore ingrediente: l’assistenza ecommerce di qualità. La customer care, intesa appunto come assistenza al cliente ecommerce, ha una funzione fondamentale per rendere piacevole e gradevole l’esperienza del consumatore. Solo in questo modo è possibile convertire l’utente in cliente e aumentare le vendite dei prodotti online. Non dobbiamo dimenticare che, nonostante il boom delle vendite online, la gente è ancora molto legata al rapporto diretto con il venditore, segno che il contatto umano resta un fattore fondamentale. Ecco perché il servizio clienti va curato con estrema cura, utilizzando strumenti e piattaforme apposite come Shopify. A tal proposito ti invito a leggere l’articolo di approfondimento che ti spiega cos’è Shopify per capire quali sono le funzioni essenziali e come gestire al meglio il servizio di assistenza e supporto alla clientela. Qual è il significato di assistenza ecommerce? Prima di analizzare perché l’assistenza per ecommerce ha un ruolo così importante per la tua attività, vale la pena soffermarci un attimo sul suo significato più intrinseco e che cosa rappresenta. Considera che il customer care spesso è l’unico contatto diretto che la tua azienda può avere con il cliente, quindi devi cercare di essere quanto più esaustivo e preciso possibile. Il servizio clienti infatti è il mezzo per fornire informazioni e chiarimenti sull’utilizzo di prodotti e servizi, per chiarire eventuali dubbi o per risolvere ogni tipo di problema pre e post vendita. L’esperienza che vive il cliente ha un impatto diretto sulla sua soddisfazione e, di conseguenza, sulla sua fidelizzazione. I clienti, nel bene o nel male, hanno un grande potere grazie soprattutto alle recensioni. Questo significa che non devi ignorare critiche o lamentele, poiché a lungo andare potrebbero seriamente compromettere la reputazione del tuo brand. Al contrario una serie di commenti e recensioni positive migliorano notevolmente la tua immagine e trasformano il tuo marchio in un brand affidabile. Perché l’assistenza clienti ecommerce è fondamentale? L’assistenza ecommerce è dunque una componente essenziale per il successo di uno shop online, dal momento che influenza direttamente la soddisfazione del cliente, la fidelizzazione e la reputazione del brand. Di seguito analizziamo le ragioni chiave per le quali l’assistenza sul sito ecommerce diventa fondamentale per il tuo business online. Esperienza del cliente Un elevato livello di assistenza ecommerce contribuisce a creare un’esperienza d’acquisto positiva e piacevole per il cliente. Quando i clienti ricevono un’assistenza veloce, utile e pertinente, sono più propensi non solo a completare l’acquisto nell’immediato, ma anche a ritornare in futuro. Insomma una buona esperienza del cliente può trasformare acquirenti occasionali in clienti abituali. Fidelizzazione del cliente Come è ormai noto il costo per acquisire un nuovo cliente è di gran lunga superiore rispetto a quello per mantenere un cliente già acquisito. Offrire un servizio clienti di qualità contribuisce quindi a fidelizzare i clienti già in “organico”. I clienti soddisfatti non solo tendono a fare acquisti ripetuti nel corso del tempo, ma raccomandano anche il tuo ecommerce ad amici, familiari e colleghi. Reputazione del brand Come abbiamo già accennato, le recensioni online e il passaparola sono strumenti molto potenti nel mondo digitale. Un buon servizio clienti può generare recensioni positive, mentre un servizio scadente, lento e poco affidabile può causare danni significativi alla reputazione del tuo brand. I consumatori condividono tutto online, anche le loro esperienze, quindi offrire un eccellente servizio clienti migliora la reputazione del brand e attira nuovi clienti. Inoltre puoi integrare anche altre strategie, come l’influencer marketing, che ti aiuta a trovare ambasciatori per il tuo brand. Migliore gestione delle critiche e dei problemi Come si suol dire ci sono litigi anche nelle migliori famiglie, quindi anche negli ecommerce più efficienti possono presentarsi intoppi o problemi, che però un buon servizio clienti sa gestire perfettamente e senza troppi affanni. Anzi, risolvere velocemente e professionalmente i problemi dei clienti può trasformare una situazione negativa in un’opportunità. Il cliente infatti apprezza la tua dedizione alla sua causa e la tua capacità di problem solving. Maggiore competitività Oggi il mercato è estremamente competitivo e il servizio clienti può essere un importante punto di differenziazione. I prodotti e i prezzi possono essere simili, ma un servizio di assistenza ecommerce può far risaltare il tuo shop online rispetto ai concorrenti, attirando quei clienti che apprezzano un’assistenza di qualità. Feedback e miglioramento continuo Tramite il servizio clienti puoi raccogliere preziosissimi feedback, che ti aiutano a capire cosa sta funzionando e cosa invece va migliorato. Le domande e le preoccupazioni dei consumatori possono evidenziare aree di miglioramento per i prodotti, per il processo di acquisto e per il sito web in generale. Sfruttare i feedback e raccogliere i suggerimenti che ti arrivano ti aiutano a mantenere alta la competitività dell’ecommerce e migliorare costantemente la soddisfazione del cliente. Miglior conversione delle vendite Un buon servizio clienti può aumentare anche i tassi di conversione. Rispondere rapidamente alle domande sui prodotti, chiarire i dubbi e offrire assistenza durante il processo di acquisto aiuta a ridurre l’abbandono del carrello e aumentare le vendite complessive. Supporto multicanale Offrire un supporto su più canali permette ai clienti di scegliere il metodo di comunicazione che preferiscono, migliorando così la loro esperienza complessiva e garantendo che possono ottenere assistenza come ritengono più opportuno. I principali canali per l’assistenza tecnica ecommerce Lo shopping online deve essere un’esperienza eccitante e divertente, soprattutto da un punto di vista emotivo. Questo significa che ogni cliente preferisce uno o anche più canali per interagire col brand durante lo shopping. Ad esempio potrebbe cercare dei particolari tipi di tute sullo smartphone, per poi completare l’acquisto da pc dove magari è possibile vedere le immagini dei capi d’abbigliamento più grandi e più dettagliate. Possiamo individuare 4 tipologie principali di canali che analizziamo di seguito: email, chat live, social media e telefono. Email L’assistenza via email è uno dei metodi più comuni e tradizionali, preferito da un determinato segmento di consumatori. I clienti inviano la loro richiesta, le loro domande e i loro problemi a un indirizzo indicato dall’azienda che poi risponde. Uno dei principali vantaggi è la tracciabilità della conversazione, che i clienti possono consultare ogni volta che lo desiderano, ma anche la cronologia delle comunicazioni. Inoltre tramite le email i clienti possono fornire dettagli più completi alla loro richiesta ed eventualmente allegare documenti, immagini o anche video. Da sottolineare anche il vantaggio della flessibilità, dal momento che i clienti possono inviare l’email in qualsiasi momento e l’azienda può rispondere durante l’orario di lavoro. Chat live L’assistenza virtuale ecommerce tramite le chat live è sempre più diffusa in quanto offre supporto in tempo reale tramite una finestra di chat presente sul sito. Uno dei principali vantaggi è l’immediatezza, poiché i clienti ricevono risposte immediate e inoltre i clienti possono ottenere aiuto senza dover uscire dal sito. La chat live viene affidata ad operatori, che possono gestire più conversazioni contemporaneamente. In alternativa la chat assistenza ecommerce può essere gestita da chatbot, cioè computer allenati a rispondere alle domande dei clienti attivi 24h. Social media Tra i canali di comunicazione naturalmente non possono mancare i social media, tra i quali possiamo indicare Facebook, X e Instagram tra i più noti. L’assistenza ecommerce tramite social media ti assicura per prima cosa visibilità. Le risposte infatti sono pubbliche, così puoi dimostrare l’efficacia del servizio clienti della tua azienda. C’è poi un’interazione diretta che facilita la comunicazione bidirezionale tra l’azienda e i clienti. A inizio articolo abbiamo fatto accenno a quanto le persone ci tengono ancora ai rapporti umani e i social consentono appunto di mantenere vivo il contatto con persone in carne e ossa dall’altra parte dello schermo. Inoltre non dimenticare un altro aspetto positivo: rispondere efficacemente sui social ti consente di migliorare l’immagine dell’azienda e promuovere il tuo brand. Telefono Qualcuno può ritenerla obsoleta, ma in realtà l’assistenza telefonica ecommerce continua ad essere molto gettonata poiché permette ai clienti di parlare direttamente con un operatore. La comunicazione non solo è immediata ma è anche personalizzata, poiché il cliente può esporre fin nei minimi dettagli i suoi problemi. Con una telefonata per l’operatore diventa più semplice chiarire rapidamente i dubbi un po’ più complessi ai clienti. Inoltre l’assistenza telefonica è la forma di comunicazione preferita per quei clienti che magari non sono perfettamente a loro agio con l’utilizzo di canali digitali. Conclusioni Investire in un servizio clienti di alta qualità non è solo una scelta strategica, ma una necessità per qualsiasi ecommerce che voglia prosperare a lungo termine. Un servizio clienti eccellente può migliorare l’esperienza del cliente, aumentare la fidelizzazione, migliorare la reputazione del brand e portare a un maggiore successo commerciale. I canali andrebbero integrati tra di loro in un’unica piattaforma, cosa che si può fare con un buon CRM. A tal proposito ti consiglio di dotarti di Shopify, dal momento che è una piattaforma compatibile con numerosi e importanti CRM. Se vuoi sapere quali sono i costi di Shopify e come funziona, scarica gratuitamente l’ebook sottostante che mettiamo a tua disposizione!
Cos’è la user experience per ecommerce? Perché è importante? Scopriamolo in questo articolo, andando ad analizzarne ogni aspetto e facendo anche la differenza con l’user interface (UI). L'esperienza utente (User Experience, UX) emerge come pilastro fondamentale per qualsiasi attività commerciale, in particolare per il mondo ecommerce. In un mercato caratterizzato da una saturazione e competitività estreme, distinguersi richiede molto più della sola qualità del prodotto o dell'attrattiva dei prezzi. È cruciale comprendere che l'acquisto non si riduce a una mera transazione, ma si configura come un'esperienza che dovrebbe essere priva di ostacoli e intuitiva, consentendo agli utenti di trovare immediatamente ciò che cercano e rispondere alle loro esigenze con efficacia. Approfondiamo nel prossimo paragrafo qual è la differenza tra UX e UI e quanto è importante che questi due aspetti collaborino per la buona riuscita di un sito ecommerce. Differenza tra user experience per ecommerce e user interface Questa comprensione porta alla luce l'importanza non solo della UX ma anche della User Interface (UI). Due concetti che, seppur strettamente correlati e spesso confusi come interscambiabili, rivestono ruoli distinti nello sviluppo di un ecommerce di successo. Mentre l'UI si concentra sull'aspetto visivo e sull'interattività del sito, fungendo da ponte tra l'utente e il servizio digitale, la UX si occupa dell'esperienza complessiva dell'utente, dall'accessibilità alla soddisfazione derivante dall'utilizzo del sito. L'obiettivo è di guidare i clienti verso l'azione desiderata, che sia essa un acquisto o l'iscrizione a una newsletter, attraverso un percorso che sia piacevole che funzionale. È fondamentale sottolineare come UX e UI, nonostante la loro interdipendenza e i punti di contatto, presentino differenze significative che vanno comprese e valorizzate. Questi concetti non solo formano la base per creare un'esperienza di acquisto eccezionale ma sono anche essenziali per chi opera nel settore dell'ecommerce, inclusi gli approcci innovativi come gli ecommerce headless, dove la separazione tra il frontend e il backend offre una flessibilità e personalizzazione senza precedenti. Nei prossimi paragrafi, esploreremo più a fondo il significato di UX nel contesto dell'ecommerce e come può essere efficacemente implementata per migliorare sia la soddisfazione dell'utente che il successo complessivo dell'attività commerciale. Qual è il significato di user experience La user experience (UX) è fondamentale per il successo di qualsiasi attività online, in quanto influenza sia l'acquisto di prodotti o servizi sia l'interazione generale con un'azienda. Essa abbraccia tutto ciò che l'utente prova navigando su un sito o un e-commerce: dalla scoperta iniziale di un'azienda fino alla consegna del prodotto acquistato. Questo processo è particolarmente complesso per i siti che offrono molti prodotti diversi, dove è cruciale rivolgersi a clienti con esigenze e abitudini variegate. Al contrario, è più semplice per e-commerce più piccoli o specializzati creare esperienze su misura per un pubblico specifico. La UX non si limita alla sola interazione digitale, ma include tutte le emozioni e le sensazioni vissute dal cliente in ogni fase dell'acquisto, dall'esplorazione del sito all'apertura del pacchetto ricevuto. Elementi come la navigazione intuitiva del sito, la chiarezza delle informazioni sui prodotti, le politiche di reso, le opzioni di pagamento, e perfino il packaging giocano un ruolo chiave nell'offrire un'esperienza gratificante e personalizzata. Creando un'esperienza positiva e su misura per ogni utente, le aziende non solo fidelizzano i clienti ma attirano anche più traffico sul loro e-commerce. È necessario fornire un’esperienza moderna e quanto più gratificante possibile per l’utente. Il punto di partenza per un ecommerce è lo sviluppo del proprio sito Shopify, in questo step è fondamentale prevedere un livello di user experience elevato e Shopify è la piattaforma perfetta per sviluppare il proprio ecommerce. Cos’è la user interface e come sfruttarla Passiamo adesso all’analisi della user interface, che possiamo definire anche user interface design. L’UI design in un certo senso può essere definita una costola della user experience design, quella che accompagna il cliente durante tutta la sua esperienza d’acquisto. Più nello specifico l’user interface riguarda la presentazione di un sito agli occhi degli utenti e più nello specifico la sua interfaccia. L’UI design, studiando il modo in cui l’utente generalmente si interfaccia e si rapporta con un sito (sia nel caso degli ecommerce sia nel caso dei siti Hubspot), rende il prodotto web molto più appetibile e fruibile a beneficio di una navigazione fluida e piacevole. L’intera interfaccia deve poi tenere conto di diversi aspetti, come la grafica, lo stile e la comunicazione del brand che devono essere in perfetta armonia tra di loro. Bastano questi elementi per rendere la navigazione del cliente armonica e accompagnarlo verso un’esperienza d'acquisto piacevole e rilassante. Bisogna poi considerare tutti gli altri elementi che ricadono nelle competenze dell’UI design, come l’interfaccia tra l’utente e il contenuto. Il bottone CTA è uno degli elementi fondamentali della user interface, giusto per citarne uno. L’obiettivo è comunque uno solo: mettere il consumatore in una zona di comfort e rendere le sue azioni più fluide. Ti è mai capitato di “atterrare” su un sito e non sapere da dove iniziare? O, peggio ancora, accedere in un’app e trovare funzioni e comandi sparpagliati senza ordine? Ecco, questa è una cosa che non deve mai succedere. L’UI design, oltre a rendere più piacevole la navigazione, facilita anche le scelte dell’utente. Per questo motivo vengono studiati i font e i colori più efficaci e gli elementi sono posizionati in zone strategiche per spingere l’utente a compiere l’azione desiderata, ma sempre secondo le sue reali necessità. L’utente può così accedere rapidamente ai dati e alle informazioni di cui ha bisogno grazie a un’interfaccia intuitiva e una serie di elementi visivi che dà maggior brio e ordine alla sua navigazione. La differenza tra conquistare o perdere un potenziale cliente è determinata da dettagli, come la chiarezza espositiva della grafica dei vari elementi e l’intuitività dell’interfaccia della landing page. Un utente che atterra su una pagina nuova dovrebbe avere a disposizione determinati pulsanti che rendono le sue scelte reattive e immediate, così da poter accedere subito alle informazioni di cui ha bisogno con la massima spontaneità. In tal caso la fidelizzazione è quasi automatica. In caso contrario con ogni probabilità dopo pochi minuti o secondi di navigazione a vuoto uscirà dal sito per non tornare mai più. Risultato? Vendita persa e cliente regalato alla concorrenza! Approfondiamo nel prossimo paragrafo, cosa fa l’UI designer. Cosa fa l'UI designer L’UI designer si concentra maggiormente sull’aspetto grafico come i colori, i font e le immagini di un prodotto o del sito del tuo progetto ecommerce. Il suo lavoro parte dove finisce quello dell’UX designer e il suo obiettivo principale è rendere gli elementi grafici esteticamente accattivanti ma anche funzionali all’obiettivo finale, cioè una navigazione fluida e intuitiva per gli utenti. Questa figura studia le ultime tendenze di mercato e le mosse dei competitor, così da creare interfacce originali che garantiscono un effetto finale di grande impatto visivo ed estetico. L’UI designer inoltre studia la progettazione del design di un prodotto e di tutti gli altri elementi visivi dell’interfaccia tra i quali rientrano i pulsanti, le icone, i caratteri ecc. Ogni scelta va comunque ponderata attentamente, poiché se è vero che bisogna trovare soluzioni estetiche accattivanti e coinvolgenti è anche vero che devono essere in linea con lo stile del brand. Sì quindi a soluzioni creative, ma senza snaturare eccessivamente le grafiche inerenti alla stessa filosofia aziendale. E ancora questo professionista deve assicurarsi che le interfacce siano responsive design, quindi adattabili a ogni dispositivo, e che vengano adottate animazioni o altri elementi interattivi che diano il giusto dinamismo. Approfondiamo ora come ottimizzare la UX per l'e-commerce. Come ottimizzare la user experience nell'ecommerce Per costruire una user experience di successo bisogna partire dall’approccio iniziale del cliente fino alla conclusione della sua esperienza, che può essere l’iscrizione ad una newsletter o un acquisto, tenendo presente tutti i micro-momenti all’interno di questo viaggio ideale. Ognuno può personalizzare la UX come ritiene più opportuno secondo il proprio business e le proprie buyer personas. Ci sono però delle regole d’oro che bisogna seguire sempre e comunque, indipendentemente dalla tipologia di attività. Di seguito esaminiamo gli step necessari per creare un’esperienza piacevole e coinvolgente per i clienti. In questo senso può essere utile un headless ecommerce, che con la separazione del backend e del frontend, garantisce un elevato livello di user experience lato utente. Per saperne di più abbiamo scritto alcuni articoli come argomento l'headless ecommerce. Un processo d'acquisto fluido e piacevole Il tuo obiettivo è convincere gli utenti a svolgere le azioni che desideri, ma in modo fluido e non assolutamente forzato. I comandi, i contenuti e gli altri elementi multimediali devono essere disposti in modo tale da creare un percorso chiaro e mirato. Le persone devono avere la possibilità di navigare sul tuo sito in modo veloce e intuitivo e trovare ciò che desiderano rapidamente, senza dover vagare tra i meandri della piattaforma. L’utente medio è poco paziente e quindi, se non trova le informazioni che desidera in pochi secondi, stai certo che chiuderà il tuo sito e continuerà la sua ricerca altrove. Fai in modo che le informazioni principali siano facilmente raggiungibili, senza che l’utente sia costretto ad un lungo percorso ad ostacoli, e adotta una comunicazione semplice e accessibile per tutti. Questo è sicuramente il primo step imprescindibile per creare una UX piacevole e divertente. L’utente durante la navigazione ha così a disposizione tutti gli elementi principali per scegliere esattamente il prodotto che desidera e raccogliere le informazioni necessarie per completare l’acquisto senza dubbi o domande rimaste senza risposta che potrebbero generare il tanto temuto carrello abbandonato. Una navigazione veloce e scattante I siti e gli e-commerce devono essere “user-friendly”, cioè facilmente utilizzabili anche da chi non ha particolare dimestichezza con la tecnologia. In questo concetto rientra anche la velocità della navigazione, un elemento fondamentale per una piacevole UX. Abbiamo già evidenziato che il cliente moderno ha poca pazienza e non vuole aspettare, quindi pretende di poter spostarsi da una pagina all’altra del sito senza attese bibliche. Se le tue pagine fanno fatica a caricare la pazienza dell’utente si esaurirà presto e non esiterà a “tradirti” per un competitor che si fa preferire semplicemente perché offre una navigazione più veloce e scattante. Assicurati che non ci siano plugin in conflitto tra di loro, foto e video troppo pesanti o qualsiasi altro elemento che possa rallentare la navigazione, altrimenti c’è il rischio elevato di perdere molti clienti e regalarli alla concorrenza. Pagamenti personalizzati Prima abbiamo fatto accenno al carrello abbandonato, una vera disdetta per i marketer che perdono i clienti proprio all’ultimo step. Perché i clienti rinunciano all’acquisto proprio al momento del pagamento? I motivi sono tanti ma, generalmente, la mancanza dell’opzione di pagamento desiderata è quella più frequente. Per prima cosa devi quindi fornire diverse opzioni di pagamento, dalle classiche carte di credito e prepagate fino al bonifico bancario e ai più moderni wallet digitali. Per i local e-commerce può essere un’ottima idea quella del Click and Collect, una soluzione che consente al cliente di acquistare il prodotto online e ritirarlo in un punto vendita specifico. Così facendo il cliente, ma anche l’azienda, può risparmiare sulle spese di spedizione e si riducono i rischi di reso. Un’altra opzione, prevista per spese più importanti, è quella di dilazionare il pagamento in più rate. Questa strategia si chiama Buy Now, Pay Later e permette al cliente di affrontare acquisti piuttosto elevati spezzettando il pagamento che altrimenti non avrebbe potuto sostenere in un’unica soluzione. Una perfetta user experience anche da mobile Forse è anche scontato sottolinearlo, ma per garantire una user experience gradevole il tuo e-commerce deve essere mobile-friendly, cioè perfettamente fruibile anche da smartphone. Si stima che proprio lo smartphone sia in assoluto il dispositivo più utilizzato per fare acquisti online, quindi non puoi ignorare questa tendenza in atto ormai da tempo e che sembra destinata a perdurare per molti anni ancora. Il tuo sito mobile-friendly deve quindi dare la possibilità di zoomare le foto dei prodotti, acquistare senza necessariamente registrarsi e adattarsi perfettamente a qualsiasi sistema, sia iOS che Android. In breve deve consentire di fare qualsiasi operazione con pochi clic e senza ostacoli anche da smartphone. User experience design: cos'è Dobbiamo aprire una parentesi sulla user experience design, un processo valido nello sviluppo ecommerce b2b e b2c finalizzato ad innalzare la soddisfazione e la fedeltà dell’utente, migliorando l’esperienza di navigazione e aumentando il piacere dato dall’interazione tra il cliente e il prodotto stesso. Il concetto fu introdotto negli anni ‘90 da Donald Norman, che come riporta Wikipedia spiegò perché coniò questo neologismo: “Ho inventato il termine perché pensavo che i termini User Interface e Usability fossero troppo stretti. Volevo coprire tutti gli aspetti della persona che si interfaccia con il sistema, incluso il design industriale, l’interfaccia, l’interazione fisica e manuale. Da allora il termine si è diffuso ampiamente, tanto da rischiare di perdere significato”. La user experience design, detta anche UXD, spiega nei dettagli come implementare e ottimizzare tutti quegli elementi di un sito finalizzati a rendere più piacevole e semplice la navigazione dell’utente. Sono componenti molto variegati che vanno dalla SEO alla qualità dei contenuti, dal social media marketing alla grafica del sito. La UXD è fondamentale poiché la prima impressione che si ha quando si accede ad un sito può incrementare o al contrario ridurre la possibilità di conversione. In questo caso quindi “l’abito fa il monaco”, poiché anche la grafica, il design e l’estetica sono elementi che contribuiscono al successo di un sito. Se usi un design accattivante riuscirai a superare il primo step, convincendo il cliente a continuare la navigazione e conoscere tutti i servizi offerti dal tuo e-commerce. Non dimenticare sempre la regola d’oro del “less is more”, quindi la grafica del tuo e-commerce deve essere accattivante ma sempre estremamente semplice e intuitiva per i naviganti. Soprattutto in un e-commerce è importante che gli utenti trovino una risposta alle loro domande nel minor tempo possibile, come schede prodotto degli articoli in vendita, prezzi o area informazioni. Riassumendo la UXD comprende 3 discipline principali: Psicologia: intesa come tutti quegli elementi psicologici che hanno un peso sulla scelta finale di un cliente; Interaction design: la disciplina che si occupa dell’interazione tra l’uomo e i sistemi meccanici e informatici; Comprensione del cliente e delle modalità secondo le quali interagisce con il prodotto o servizio. Cosa fa l'UX designer Partiamo dai compiti dell’UX designer che deve capire il percorso del cliente e, di conseguenza, deve saper identificare il target di pubblico di un determinato settore. Il primo step è creare un piano strategico, affinché tutte le parti interessate lavorino in sinergia tra di loro. L’UX designer lavora principalmente sulla risoluzione concettuale di un problema che parte dall’analisi di dati e numeri derivanti da ricerche specifiche. Studia poi la cosiddetta architettura dell’informazione che prevede una precisa alberatura del sito, affinché gli utenti trovino rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno. Questa figura deve saper individuare i bisogni degli utenti e proporre in anticipo soluzioni in grado di risolvere potenziali problemi futuri così da prevenirli. Infine deve effettuare una serie di test per capire se i risultati ottenuti sono soddisfacenti e definire così gli step successivi. Conclusioni L'importanza della user experience (UX) per gli ecommerce è innegabile: è il fulcro intorno al quale ruota l'intera strategia di successo di un'attività online. Partire con il piede giusto, scegliendo piattaforme affidabili e flessibili come Shopify, significa mettere le basi per un sito e-commerce ottimizzato, accessibile e piacevole da navigare. Allo stesso tempo, l'interfaccia utente (UI) gioca un ruolo cruciale nel rendere l'esperienza visiva immediata e intuitiva, complementando la UX con un design che parla direttamente al pubblico target. Dietro questi aspetti, operano professionisti specializzati, quali designer UX/UI e sviluppatori, che lavorano incessantemente per ottimizzare l'interazione tra l'utente e l'e-commerce. Questi esperti si dedicano all'analisi del comportamento degli utenti, alla progettazione di interfacce attrattive e funzionali, e all'implementazione di soluzioni tecnologiche che rendono ogni visita al sito un'esperienza unica e personalizzata. In conclusione, l'UX e l'UI non sono solo dettagli estetici ma elementi strategici che, se curati adeguatamente, possono trasformare un semplice e-commerce in una potente macchina di fidelizzazione e vendita .
Ti stai chiedendo come avviare un progetto e-commerce partendo da zero? Sei nel posto giusto! Abbiamo realizzato questa guida proprio per chi intende aprire un negozio online ma ha scarsa familiarità con il settore. Innanzitutto hai due opzioni: creare un e-commerce da affiancare al tuo negozio fisico, così da offrire due canali di vendita, oppure lanciare ex novo un’attività esclusivamente online. Qualunque sia la tua scelta, l’online rappresenta la soluzione vincente soprattutto in questo periodo storico. Dopo la pandemia da Covid-19 si è accelerato il processo di digitalizzazione dei servizi, spingendo sempre più persone agli acquisti online, anche quelle poco avvezze a questa pratica. Ovviamente il tutto deve essere fatto secondo un filo conduttore, che prevede un’attenta analisi del proprio mercato di riferimento e una strategia pianificata e sviluppata secondo i propri obiettivi. Progetto ecommerce: quanto costa avviarlo? Prima di partire è opportuno conoscere i costi di un e-commerce, così da poter valutare che tipologia di progetto avviare in base al tuo budget. Il primo step da fare è un business plan, grazie al quale puoi pianificare, gestire e ottimizzare le spese e gli investimenti. Stabilire con esattezza quanto costa un progetto e-commerce è complicato, poiché entrano in gioco tantissimi fattori e variabili che possono calmierare oppure far schizzare il prezzo. Proprio perché esistono tante incognite, è opportuno conoscere quelle spese che possiamo considerare fisse e che non puoi bypassare: Licenze e permessi aziendali, per i quali sono previsti determinati costi in base alla tipologia di attività, all’ubicazione e a quello che vendi; Software e-commerce; Nome del dominio e dell’hosting che possono essere già inclusi o acquistati direttamente sulla piattaforma selezionata; Elaborazione dei pagamenti, per la quale devi dotarti di un processore di pagamento che può essere già incluso in appositi software; Inventario e spedizione, spese che riguardano principalmente la gestione del magazzino. Se stai muovendo i primi passi nell’e-commerce inizia con piccoli ordini, poiché probabilmente non sei ancora pronto e non hai la giusta visibilità per vendere un quantitativo ampio di merci; Marketing e pubblicità, altra spesa assolutamente da considerare soprattutto se il tuo è un e-commerce nuovo che ha bisogno di farsi conoscere. Quali sono le migliori piattaforme da usare? Tra i costi fissi abbiamo elencato i software per la creazione di siti di vendita online. Ti stai chiedendo come lanciare un progetto ecommerce gratis? In effetti ci sono delle piattaforme open source da scaricare gratuitamente. Tuttavia le funzioni sono molto limitate e ci sono altri costi associati da sostenere come commissioni, hosting e componenti aggiuntive. Meglio sicuramente affidarsi a piattaforme all-inclusive che, a fronte di un pagamento, offrono una serie di funzionalità estremamente utili per il proprio mercato. In commercio esistono diverse piattaforme per la creazione di e-commerce, ognuna delle quali con le sue peculiarità, le sue caratteristiche e i suoi punti di forza. Quelle più gettonate sono però principalmente due: Shopify e BigCommerce. Analizziamole entrambe. Shopify Tra i software di e-commerce più noti e popolari c’è Shopify, che offre una soluzione all-inclusive e presenta un’interfaccia estremamente intuitiva e facile da usare anche per chi non ha grande dimestichezza con la tecnologia. A tua disposizione ci sono ben 4 piani tra i quali scegliere in base al tuo budget e alle tue esigenze. Se avvii un progetto Shopify puoi veicolare la vendita dei tuoi prodotti sui canali che desideri, sia online che offline, gestendo gli ordini, le spedizioni e i pagamenti con un’unica dashboard e monitorando continuamente le abitudini e i comportamenti dei tuoi utenti. BigCommerce Un’ottima alternativa è BigCommerce, un piattaforma Saas che consente di realizzare siti e-commerce personalizzati capaci di rispondere alle esigenze dei commerci B2B e B2C. Le aziende possono così liberarsi delle problematiche tecniche e concentrarsi unicamente sul proprio business. Se lanci un progetto BigCommerce puoi analizzare il tuo mercato di riferimento, individuare le strategie più adeguate e incrementare le altre attività legate alla SEO, al web marketing e al social media marketing. Con questa piattaforma puoi avere una presentazione del progetto ecommerce ed eventualmente modificare o perfezionare quegli aspetti, estetici o funzionali, che non ti convincono. Quali sono gli adempimenti burocratici per un progetto ecommerce Dopo aver analizzato i costi, passiamo adesso alla parte più “noiosa” ma che va necessariamente analizzata: la burocrazia e gli adempimenti di natura legale. Gli esperti Shopify o BigCommerce possono eventualmente fornirti supporto per il disbrigo delle pratiche burocratiche. Ad ogni modo ecco l’iter che devi necessariamente seguire: Aprire una partita IVA; Iscriverti al Registro delle Imprese; Dare Comunicazione di Inizio Attività; Aprire le posizioni fiscali e previdenziali. Una volta richiesta la partita IVA, puoi ottenere le licenze o i permessi aziendali necessari per iniziare a vendere legalmente. Puoi trovare le informazioni relative ai requisiti richiesti nella tua zona e i permessi previsti dalla Camera di Commercio direttamente sul sito del tuo Comune. Aprire un ecommerce senza partita IVA: è possibile? Prima di passare alla parte che concerne la parte strategica, risolviamo un piccolo quesito. Alcune persone si chiedono se è possibile avviare un ecommerce senza partita IVA. La risposta è no, poiché come specificato l'apertura della partita IVA è una condizione necessaria per avviare un ecommerce. Tuttavia esiste un’eccezione: il temporary shop. Cos’è? Come suggerisce il nome è un negozio online a carattere temporaneo, cioè può restare attivo per un periodo massimo di 30 giorni nell’arco dell’anno. Il temporary shop è una soluzione percorribile per i brand che vogliono lanciare prodotti o servizi innovativi, così da sondare il terreno senza correre rischi; oppure può essere un’ottima idea per vendere la merce in surplus. Se le risposte del mercato sono positive, allora è possibile aprire un ecommerce a tutti gli effetti con tanto di partita IVA. Gli step fondamentali per avviare un e-commerce di successo Possiamo finalmente passare agli aspetti più interessanti, e per certi versi anche più dinamici, da tenere a mente. Un esempio di progetto ecommerce, indipendentemente dal mercato in cui si opera, deve indubbiamente tenere conto dei seguenti elementi: Target di pubblico; Ricerca dei prodotti; Attività di SEO; Studi di mercato. Trova la tua nicchia di mercato A chi è rivolta la tua offerta? Una domande che naturalmente devi porti per capire chi sono i tuoi potenziali clienti e quali potrebbero essere le loro richieste. In base al tuo business individua la tua nicchia di mercato. La tecnologia ad esempio è un settore molto ampio e dispersivo. Vuoi settorializzare la tua offerta? Allora puoi vendere esclusivamente tablet, così da focalizzarti meglio su quella nicchia di mercato. In generale prova a concentrarti su un settore poco battuto, così da colmare quel vuoto lasciato sul mercato e soddisfare al meglio le esigenze della tua clientela. Evita una nicchia troppo affollata o dominata dai grandi brand. Se proprio vuoi scegliere un segmento di mercato piuttosto saturo, allora prova a differenziarti e offrire servizi che gli altri competitor non hanno. Ricerca dei prodotti Se intendi aprire un ecommerce “ex novo”, chiediti che tipologia di prodotti vuoi vendere. Devi trovare articoli che siano difficilmente reperibili sui grandi marketplace, quindi non buttarti in un mercato troppo commerciale. Per farti ispirare puoi esplorare i vari siti e i social, da Pinterest ad Instagram, così da sondare le tendenze del tuo mercato di riferimento e le esigenze degli utenti. Le attività di SEO La SEO rappresenta quel percorso assolutamente imprescindibile per proiettare il tuo sito nella SERP di Google. Soprattutto se il tuo e-commerce è appena stato “sfornato”, ha bisogno come il pane di visibilità. Non sai nulla di SEO? Allora chiedi aiuto agli esperti BigCommerce o ai team di assistenza delle altre piattaforme. Sapranno fornirti le giuste indicazioni, a partire dalla selezione delle parole chiave che andranno spalmate all’interno dei contenuti per richiamare l’attenzione di Google e farsi accreditare come e-commerce credibile e affidabile. Studi di mercato Le analisi di mercato ti forniscono una panoramica ampia e completa del tuo business, dandoti utili indicazioni su dove e come muovere i tuoi primi passi. Puoi ad esempio individuare le nicchie di mercato più o meno competitive, così da capire dove puntare e come realizzare le prime campagne pubblicitarie. Per studiare il mercato hai bisogno di stilare un business plan, un fattore di vitale importanza per conoscere tutti gli aspetti che condizionano il tuo settore di riferimento. Progetto realizzazione di un sito ecommerce: l'importanza di pianificare Progettare un ecommerce non significa realizzare un ecommerce. Ma per realizzarlo nella maniera corretta è impossibile non partire da una progettualità complessiva, che implichi una pianificazione dei lavori per realizzarlo. All’inizio, non sempre le aziende progettano il piano in maniera iper professionale. Questo perché non ci si rende conto del lavoro che implica questa modalità: non tutti sanno cosa significa realmente realizzare un sito come Dio comanda e quanto tempo ci vuole. Senza contare le competenze e l’energia da utilizzare. Infatti, quando non si pianifica, ci si trova di fronte a certe conseguenze che prima o poi ti raggiungono. Come il povero sviluppatore web che non avrà così chiaro quanto e cosa potrebbe essere corretto nella sezione dei contenuti. Lo sviluppo del sito è influenzato inesorabilmente dal modo in cui le pagine vengono realizzate. Senza un’adeguata pianificazione, ti ritroverai catapultato in un contesto in stile post-apocalittico: un progetto governato dal caos, costellato di ritardi di consegna, costi non previsti, comunicazioni continue e sicuramente antiquate tra la tua azienda e il web designer. E questi sono solo alcuni degli aspetti più raccapriccianti. Come se non bastasse c’è il rischio che questo Teatro degli Orrori generi automaticamente insoddisfazione da parte dei tuoi clienti. In sostanza: investi sul tuo sito web pianificandolo con la dovuta cura e attenzione. Fare il contrario risulterebbe solo uno spreco dei tuoi soldi. I requisiti da rispettare per un progetto ecommerce vincente Di fondamentale importanza è creare una lista dei requisiti primari per comprendere dove sta andando la tua azienda: step importantissimo per chiunque voglia sviluppare un sito aziendale. Ricorda che il tuo sito dovrebbe avere dei requisiti minimi: soddisfare le aspettative dei visitatori; essere il più flessibile possibile; rappresentare con chiarezza ciò che si propone; essere in linea con i competitor (cioè posizionarsi per lo meno allo stesso livello); offrire un'esperienza utente unica; lasciare un'esperienza positiva a chi lo visita; rendere facile la navigazione e la conversione; provare a convertire anche chi non è pronto ad acquistare; lasciare libertà al reparto marketing di personalizzare il sito senza ricorrere ogni volta agli sviluppatori; adottare un software che permetta di scalare in base alle necessità ed esigenze (che possono mutare nel tempo); ... e molti altri, dipende dal modello di business e dagli obiettivi prefissati :-) La pianificazione con il modello a cascata Questo metodo viene utilizzato nei dipartimenti informatici che hanno a che fare con grandi progetti. Il risultato è riuscire a realizzare tutte le fasi (una per una) fino a completare l’intera creazione del sito. Con tale metodologia chiamata “modello a cascata”, ogni operazione è ben studiata ed influenzata dalla precedente. Per quanto buona però, anche questo modello può nascondere delle insidie: potrebbe richiedere dettagli ben precisi per ogni singolo step e, nella sostanza, un lavoro ulteriore. Tutto deve essere specificato, anche la lunghezza degli header, la dimensione del carattere e quale tipo di galleria risulta più funzionale rispetto ad un’altra. Diciamo che il modello a cascata è indispensabile per progetti in cui non c’è la possibilità di sbagliare o comunque quando ci sono determinate spese da affrontare. Ripeto: se scegli questa modalità, è essenziale che tutto sia specificato nel minimo dettaglio, così da evitare intoppi nel processo di creazione. Tuttavia, i contenuti web sono intesi per essere cambiati nel tempo. Quindi utilizzare il modello a cascata significa progettare tutto quanto in anticipo ma, allo stesso tempo, rimanere il più flessibili possibile. Saranno poi gli Editor del sito che dovranno avere la perspicacia di cambiare titoli, contenuti, foto chiave e tanto altro sia in fase iniziale che successivamente. Strategia Agile Recentemente, sempre più frequente è lo sviluppo del marketing Agile: una modalità di lavoro che richiede competenze specifiche e prontezza di riflessi. Per semplificare: significa che con poco si riesce a guadagnare tanto (chiaramente questo “poco” deve essere coinciso e deve andare dritto al punto). L’esempio che posso fare è quello di una recente campagna di marketing di Wendy’s. Uno studente chiedeva quanti retweet doveva fare per ricevere chicken nuggets gratuiti. Successivamente, l’azienda, ha risposto “18 milioni”. Così realizzò (quasi) il suo intento di raggiungere più follower possibile con una sola risposta. Questo ovviamente è solo un esempio di marketing Agile e bisogna capire se poi può essere integrato all’interno della strategia aziendale per la realizzazione tuo sito. Ma l'idea base rimane: se è la prima volta che realizzi un progetto ecommerce parti facile, rimani basilare, non andare a complicare le cose con idee delle quali non hai una validazione in termini di ritorno dell'investimento. Molto meglio partire con un progetto dimensionato sulle reali esigenze, per poi, eventualmente ampliarlo, se ci rendiamo conto che ci sono degli aspetti che potrebbero portarci un vantaggio competitivo e garantirci una migliore presenza sul mercato. Il marketing aziendale Quando invece parliamo dell'investimento in advertising (una delle principali tattiche di acquisizione clienti per un ecommerce) un’idea dalla quale partire è quella di considerare dal 5% al 15% del proprio budget totale da investire per la pubblicità sul sito (anche se poi dipende dai margini e dal valore del cliente). In questa maniera potresti avere una stima di massima di quello che potrebbe significare, in termini di impatto economico, la realizzazione di un progetto ecommerce. Gran parte delle compagnie non riconoscono che costruire un sito non è solo un “tecnicismo” informatico, ma deve andare mano nella mano con gli obiettivi di marketing. Il tuo team marketing deve stabilire gli obiettivi da raggiungere all’interno del sito. I marketer sono intesi come comunicatori e necessitano di ideare il design, la struttura e i contenuti del sito. Devono quindi prendersi una certa responsabilità in questo senso, semplicemente perché comunicare con i clienti è la LORO competenza. Chi si occuperà della struttura funzionale dovrà solo aiutare a soddisfare tutti i requisiti tecnici per raggiungere gli obiettivi di marketing previsti dall’azienda. Se ciò non accade, sarà opportuno rivolgersi a comunicatori esperti per costruire il sito in maniera impeccabile. Conclusioni finali Ora hai tutti gli strumenti necessari per lanciare il tuo e-commerce. Non devi fare altro che scegliere il nome della tua attività e iniziare la tua avventura. A proposito, quest’ultimo passaggio è tutt’altro che banale. Il tuo deve essere un nome d’impatto, divertente, facile da ricordare e che non si confonda con altri brand che operano nella stessa nicchia di mercato. Prima di salutarci un ultimo consiglio: troverai un ebook gratuito a fondo pagina, scaricalo! Questa risorsa indica i 10 punti chiave da seguire per progettare, costruire e far prosperare il tuo e-commerce. Una checklist da tenere sempre a portata di mano per avviare da subito uno shop online di successo!
Shopify Plus è la versione enterprise dedicata alle Aziende con grandi volumi di prodotti della piattaforma e-commerce Shopify. Shopify è il software ecommerce che ha introdotto il SaaS nei processi enterprise legati alla vendita online. Shopify Plus però è più potente, più sicura, più performante, più personalizzabile e, per contro, più costosa, rispetto alle versioni standard entry level di Shopify. Questa piattaforma e-commerce infatti è disponibile in due versioni: Shopify dedicato a piccole e medie aziende e si distingue in 3 piani di abbonamento: Basic, Shopify e Advanced; Shopify Plus, appunto, dedicato alle aziende di grandi dimensioni e con necessità enterprise. Ma prima di vedere le caratteristiche di Shopify Plus, vediamo cosa è un SaaS. Cos'è il software SaaS Una piattaforma SaaS (Software as a Service) è un modello di distribuzione del software in cui un'applicazione viene ospitata da un provider di servizi cloud e resa disponibile agli utenti via Internet. In altre parole, anziché installare e gestire l'applicazione localmente sui propri dispositivi, gli utenti accedono all'applicazione tramite il web, pagando solitamente un canone periodico per l'uso del servizio. Le piattaforme SaaS offrono diversi vantaggi, tra cui: Accesso da qualsiasi luogo: Gli utenti possono accedere all'applicazione da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, rendendo più flessibile l'accesso e il lavoro remoto. Aggiornamenti automatici: Il provider di servizi si occupa di mantenere l'applicazione aggiornata e funzionante senza richiedere interventi da parte degli utenti. Scalabilità: Le piattaforme SaaS sono spesso progettate per essere scalabili, in grado di gestire carichi di lavoro crescenti senza problemi. Costi ridotti iniziali: Spesso, i servizi SaaS prevedono un modello di pricing basato sull'abbonamento, consentendo agli utenti di evitare costi iniziali elevati per l'acquisto di licenze software. Facilità di utilizzo: Le piattaforme SaaS tendono ad essere progettate per essere intuitive e facili da usare, riducendo il tempo necessario per l'implementazione e la formazione degli utenti. Esempi di piattaforme SaaS includono software per la gestione dei progetti, software di contabilità online, servizi di email marketing e molte altre applicazioni che vanno dalle soluzioni aziendali alle app per il consumatore finale. La piattaforma Shopify Prima di vedere cos'è Shopify Plus, vediamo cos'è la piattaforma Shopify. La piattaforma Shopify è concepita per creare un negozio online in modo semplice e intuitivo, anche senza conoscere la programmazione a codice, ma contemporaneamente fornisce un sistema di e-commerce estremamente potente ed efficace per permettere di vendere online in tempi brevissimi. Shopify si presenta nativamente con un sacco di funzioni. Permette di gestire facilmente molti aspetti di un negozio e-commerce, soddisfano i requisiti della maggior parte delle aziende. Ecco alcune caratteristiche, tra quelle principali, che servono la maggior parte delle aziende, che puoi utilizzare fin da subito, con un piano Standard di Shopify: Prodotti: Aggiungi facilmente prodotti, gestisci scorte, crea varianti di prodotto e altro ancora. Inventario: Tieni traccia delle scorte e ricevi avvisi quando è necessario riordinare gli articoli. Ordini: Visualizza ed evasi gli ordini, stampa etichette di spedizione e gestisci i resi. Imposte: gestione delle imposte con possibilità di definire regole sugli incassi iva. Clienti: Visualizza cronologie degli ordini dei clienti, crea account cliente e segmenta i clienti per campagne di marketing mirate. Temi: Scegli tra temi gratuiti e a pagamento per personalizzare l'aspetto del tuo negozio online. Personalizzazione: Modifica il layout del tuo negozio, aggiungi immagini e video e personalizza l'esperienza di acquisto per i tuoi clienti. Il tutto drag & drop in maniera semplice Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO): Shopify include strumenti integrati per aiutarti a migliorare la classifica del tuo negozio nei risultati di ricerca. Carrello abbandonato: Permette di ottimizzare le vendite recuperando i carrelli abbandonati con email automatiche. Codici sconto e promozioni: Crea codici sconto e promozioni per attirare clienti e aumentare le vendite. Marketing multicanale: Vendi attraverso più canali, come il tuo negozio online, social media e marketplace. Shopify Market: aggiungi mercati per vendere in altre zone del mondo con cataloghi dedicati e la personalizzazione grafica del front end per mercati diversi. Shopify Analytics: Tieni traccia delle tue prestazioni di vendita e ottieni informazioni preziose sui tuoi clienti. Pagamento: Shopify si integra con una varietà di gateway di pagamento per consentire ai tuoi clienti di pagare in modo sicuro. Inoltre risponde del suo Gateway, Shopify Payments, per usufruire di funzione avanzate come la gestione delle valute associate ai mercati. Spedizione: Shopify Shipping ti aiuta a calcolare le tariffe di spedizione e stampare etichette di spedizione con i vettori già integrati (in Italia con Poste Italiane) o agganciarti a sistemi esterni come Quaplà e ShippyPro per gestirle esternamente Shopify POS: Vendi di persona con Shopify POS, un sistema di point-of-sale che funziona perfettamente con il tuo negozio online. App Store: dispone inoltre di uno store nativo dove si possono trovare migliaia di app per estendere le funzionalità del tuo negozio Shopify. Cos'è Shopify Plus Shopify Plus è la versione che Shopify offre alle aziende che necessitano di funzionalità di vendita che vanno oltre gli standard tradizionali degli e-commerce: vuoi per le necessità di personalizzazione o per il grande traffico generato, vuoi per poter gestire particolarità complesse del business o perché c'è bisogno di funzionalità extra (B2B, più mercati etc...). Come dicevamo, la versione business di questa piattaforma è stata pensata per quelle aziende che vogliono esplorare tutte le possibilità offerte dai mercati online utilizzando vari canali e mezzi per raggiungere un pubblico sempre più ampio di possibili acquirenti. Così la piattaforma mette a disposizione un vasto numero di funzionalità pensate ad hoc per diventare il partner ideale per le aziende: puoi scoprire perché dando un'occhiata a tutte le caratteristiche che rendono Shopify Plus una piattaforma straordinaria. Vediamo intanto (alcune) delle possibilità implementabili con questa versione: Ma vediamo quali sono le caratteristiche che rendono Shopify Plus il partner ideale delle aziende con volumi importanti per vendere online senza preoccupazioni. Shopify Plus è sicurezza e potenza Tutti quelli che hanno già avuto a che fare con un e-commerce sanno che quando cominci a gestire un gran numero di ordini online, la pressione sui server in particolare cresce di conseguenza e se la tua infrastruttura tecnica non è idonea finisce per non reggere alla pressione. Ecco, con Shopify Plus non hai più bisogno di pensare a questo problema: l tuo e-commerce viene hostato su un server altamente performante messo a disposizione dalla piattaforma. Tu devi semplicemente creare il tuo account e hai accesso a tutto il sistema software e tecnologico creato da Shopify per permetterti di creare il tuo e-commerce. A tutto il sistema di sicurezza e aggiornamento software, ci pensa Shopify. Hosting La piattaforma SaaS di Shopify è tra le più performanti in termini di uptime (tempi di funzionamento), ciò significa che il tuo e-commerce garantisce al tuo cliente un’esperienza di navigazione veloce e sicura. Non ci saranno problemi di caricamento lento delle pagine prodotto né di refresh automatici in fase di pagamento, che si sa sono un grosso problema perché si rischia l’abbandono del cliente. Soprattutto non dovrai preoccuparti di hardware o aggiornamenti software perché saranno fatti in automatico dai programmatori di Shopify, senza che tu ti accorga di nulla. Transazioni Con un’hosting potente e tecnologicamente avanzato che supporta Shopify Plus, il tuo e-commerce potrà gestire agevolmente migliaia di ordini al minuto in perfetta efficienza; può sostenere oltre un milione di visitatori al minuto e presentare un numero illimitato di prodotti (e idealmente di vendite) mantenendo una perfetta fruibilità per i tuoi clienti. Sicurezza Shopify Plus offre una sicurezza avanzata e in linea con le migliori pratiche web con le certificazioni SSL e la conformità PCI DSS di livello uno. Questo significa che i dati dei clienti e le informazioni relative alle carte di credito sono protetti dallo stesso livello di sicurezza e di privacy che applicano le banche per gli stessi dati. Inoltre la piattaforma viene continuamente aggiornata contro malfunzionamenti, frodi o i rischi di attacchi di hacker o informatici. Supporto 24/7 Shopify offre poi un servizio di assistenza e supporto attivo 24 ore su 24 e 7/7 dedicato ai gestori di e-commerce per aiutarli a risolvere eventuali inconveniente e problemi, o ad implementare funzionalità o integrazioni utili a migliorare il negozio online. Un team di esperti e programmatori risponde alle tue richieste via email o telefonicamente, gratuitamente e in tempi rapidi. In pratica hai a disposizione una linea diretta con un team di esperti qualora avessi necessità di supporto. Metodi di Pagamento I pagamenti, quando si compra online, sono per l’acquirente la nota più delicata perché vuole la certezza che siano affidabili e senza inconvenienti. Shopify non solo usa sistemi di sicurezza avanzata, come detto in precedenza, ma permette di scegliere tra svariati metodi di pagamento. Sono oltre 100 infatti i metodi di pagamento che puoi utilizzare, anche a seconda del Paese in cui operi, dai Bitcoin, PayPal, Stripe… con la possibilità anche di negoziare le tariffe delle carte di credito se accetti i pagamenti direttamente con Shopify Payments. Internazionalizzazione dell'e-commerce Con Shopify Plus puoi sviluppare fino a 9 expansion store aggiuntivi per far crescere la tua attività a livello internazionale. Questo significa che puoi avere per esempio il tuo eshop.com, ma anche il eshop.uk, eshop.fr e molti altri, con la possibilità quindi di gestire la lingua di visualizzazione, la valuta e anche i prodotti secondo le tendenze stagionali o di gusto, diversificando appunto a seconda del Paese in cui vuoi vendere. Puoi anche gestire da un'unica istanza fino a 50 mercati, con la comoda funzione dei mercati di Shopify (nella versione Advanced ce ne sono 3 compresi e ogni mercato addizionale ha un costo di 50$ a mercato ogni mese) Vendite multicanale Anche la capacità di vendere su più canali è una caratteristica di Shopify Plus che lo rende particolarmente apprezzato. Attraverso delle Applicazioni che sono state sviluppate appositamente per la piattaforma, puoi decidere di vendere i tuoi prodotti sui marketplace che ritieni idonei al tuo e-commerce, da Ebay ad Amazon, a Facebook e altri ancora. Inoltre si possono utilizzare le API aperte di Shopify nel caso volessi far dialogare il tuo e-commerce con altri software che già usi in azienda, magari quelli di fatturazione, per esempio. Questa capacità di Shopify Plus di essere presente su quei canali dove i clienti si trovano, permette di espandere le possibilità di incontrare la propria clientela e nuovi gli acquirenti. Vendita B2B “all’ingrosso” Tra le grandi possibilità che offre Shopify Plus c'è quella di gestire anche la vendita B2B all'ingrosso. Le vendite tra aziende, ormai, hanno bisogno di logiche marketing e commerciali spinte, che seguono quelle del B2C. Per quello Shopify ha pensato di inserire nel sistema la possibilità di gestire i rapporti di vendita contrattualizzati che prevedono listini diversi e forme di pagamento diversi per differenti aziende o sedi delle stesse, Le caratteristiche principali del B2B su Shopify sono la gestione delle aziende e delle sedi delle aziende i listini/cataloghi associabili alle aziende e alle sedi la possibilità di personalizzare la grafica per gli utenti B2B gli sconti sulla quantità Abbiamo una pagina dedicata del sito dove si posono scoprire le caratteristiche del progetto B2B su Shopify. Design ad hoc Shopify Plus offre un controllo pressoché completo sull’aspetto estetico del tuo e-commerce per rendere maggiormente apprezzabile l’esperienza dell’utente e permette una personalizzazione delle funzionalità che desideri per il suo sito. La piattaforma è poi pensata che adattarsi, sia visivamente, che nelle funzioni, alle diverse visualizzazioni del tuo e-commerce a seconda che sia visto da desktop o da mobile, permettendo sempre una completa fruizione da parte del cliente. Si possono impostare elementi e contenuti diversi per ogni mercato, si possono utilizzare moduli drag & drop creati ad hoc da sviluppatori Shopify capaci di realizzare temi da zero, si possono integrare applicazioni che hanno un impatto sul front end, sia pubbliche che private. Il limite è il budget che si vuole dedicare al progetto. Campagne di vendita automatizzate Il LaunchPad è una funzionalità particolarmente apprezzata da chi vuole sfruttare tutte le opportunità della vendita online. In pratica ti permette di impostare le campagne vendita e farle partire in automatico, settando per esempio la data di inizio e di fine, i codici sconto da applicare su singoli prodotti o massivamente sulle collezioni; puoi perfino attivare un look personalizzato del tuo e-shop durante la campagna. Inoltre ti permette di programmare campagne ADS su Facebook e Google. Diciamo che ti dà la comodità di prepararti in tempo per le tue campagne promozionali e farle partire in automatico. Report Shopify Plus permette di ricavare analisi e report avanzate per aiutare il venditore a comprendere le dinamiche del suo e-commerce, per esempio i flussi di vendita relativi a particolari periodi o legati a certi prodotti piuttosto che altri. Si può ricavare i comportamenti di acquisto dei clienti e da questi dati studiare strategie di vendita per incrementare i guadagni. Checkout extensibility La checkout extensibility di Shopify Plus può essere descritta come il processo di personalizzazione e miglioramento della pagina di pagamento, consentendoti di personalizzare l'esperienza di pagamento per i tuoi clienti. Con Checkout Extensibility puoi aggiungere funzionalità, integrare servizi di terze parti e personalizzare la pagina di pagamento per i tuoi clienti. La spiegazione ufficiale di Shopify la presenta così: ti consente di assumere il pieno controllo del processo di checkout. In questo modo, puoi ottimizzare la tua pagina di pagamento per soddisfare le esigenze della tua attività e servire i tuoi clienti in un modo migliore. Applicazioni private Se stai cercando modi per aggiungere più funzionalità al tuo negozio Shopify Plus, potresti prendere in considerazione l'utilizzo di applicazioni private. Le app private sono realizzate appositamente per il merchant e possono offrire una serie di vantaggi, come l'aggiunta di funzionalità extra al pannello di amministrazione, l'accesso diretto ai dati del tuo negozio utilizzando le API di Shopify o l'estensione del tuo negozio ad altre piattaforme utilizzando l'API Storefront. Tutte funzioni che la app che trovi nello store non hanno, per le caratteristiche del tuo business e le necessità particolari a cui vuoi rispondere. Per installare le applicazioni private che utilizzano Shopify Functions (ed interagire con le logiche di backend al checkout) devi avere Shopify Plus Ma le applicazioni private non sono solo quelle che hanno interazioni con il checkout! Solo per fare tre esempi, e descrivere lo scenario, si potrebbe parlare di sviluppare un'app privata per: Proposte di vendita complesse Potrebbe trattarsi di un piano di vendita in abbonamento che, per esempio, preveda un menu che cambia costantemente di settimana in settimana. La funzionalità richiesta va oltre a ciò che si possono are con altre app dallo tore o con la funzione nativa di Shopidy per gestire gli abbonamenti, Un'applicazione ti consente di creare da zero o basarti su fonti proprietarie, prendendo le funzionalità principali e, quindi adattandole per scopi specifici, al fine di adattarle al tuo modello di business. Incompatibilità di una applicazione dello store Stai cercando di aggiungere un'applicazione di selezione della data di consegna al tuo sito web esistente, offrendo ai clienti la possibilità di selezionare le date di consegna. Tuttavia, l'applicazione di ricarica e di selezione della data non funzionano assieme. Ecco che uno sviluppatore di Shopify può occuparsi della creazione di un'applicazione privata, che consenta alla tua azienda di risolvere quel problema specifico, senza fare affidamento su terze parti. Una qualità migliore per gestire una funzione Tutti i siti Web utilizzano poche o tante applicazioni di terze parti in misura minore (si pensi a Klaviyo, Recharge, TikTok pixel ecc.). A differenza di WordPress, dove la qualità dei plug-in/app può variare notevolmente, le app Shopify tendono ad essere buone, ma ciò non è garantito. Quando le applicazioni di terze parti non funzionano bene come te lo immagini, potresti ritrovarti per volere del supporto tecnico di terze parti. Molti sviluppatori che hanno le app all'interno dello store di Shopify non scendono a compromessi per apportare modifiche personalizzate e, di sicuro, non le riscrivono per migliorare la qualità che tu potresti mettere in dubbio. In questo caso, la soluzione migliore è quella di sviluppare la propria app privata. Differenza tra Shopify e Shopify Plus Riassumiamo le differenze principali tra Shopify e Shopify Plus (e se vuoi una consulenza gratuita per capire se per te ha senso passare a Shopify Plus puoi contattarci). L'infrastruttura dedicata di Shopify Plus offre maggiori performance, velocità e sicurezza. La possibilità di sviluppare personalizzazioni custom della fase di checkout grazie alla checkout extensiblity e a Shopify Functions. La possibilità di utilizzare, all'interno del piano di Shopify Plus, fino a 50 Mercati di Shopify per l'internazionalizzazione del business, contro 3 mercati compresi nella versione Advanced. Shopify Plus può gestire circa 10.000 ordini al minuto, contro il limite di 1.000 delle versioni standard, che sembrano una enormità ma danno metro e misura delle performance del checkoout in termini di robustezza e di velocità. Con Shopify Plus può gestire fino a 200 location / sedi per monitorare le scorte ed evadere gli ordini nelle varie parti del mondo più facilmente. 9 negozi addizionali (expansion store) portano a 10 i canali che puoi attivare per vendere online con lo stesso brand I costi di Shopify Payments che partono dall'1,40% per Shopify Plus, contro lo 1,6% per la versione Shopify Advanced (se vuoi scoprire di più sui prezzi di Shopify Plus e i costi di un progetto ecommerce con Shopify Plus puoi leggere questo articolo del blog) Nessun costo addizionale sui pagamenti terzi se si imposta Shopify Payments come pagamento primario, contro lo 0,60% della versione Shopify Advanced. Con Shopify Plus hai a disposizione servizi ed integrazioni esclusivi, come Avalara per gestire i dazi doganali in tutto il mondo. La possibilità di gestire le Aziende, le sedi delle aziende e di associare a queste utenti e listini, per gestire un vero e proprio sistema B2B su Shopify Plus. Chiamate API aggiuntive per Shopify Plus, oltre alla possibilità di richiedere un aumento del limite del numero di richieste API contattando l'assistenza. Solo i merchant Shopify Plus possono utilizzare le seguenti risorse API REST: Buono regalo, Multipass, User e le API GRAPHQL publishablePublish e publishableUnpublish. Account staff illimitati, contro i 15 di Shopify Advanced ed autorizzazioni aggiuntive per i membri dello staff. I primi 20 Shopify POS Pro per 20 negozi fisici sono inclusi nel prezzo (che sarebbero 80 € al mese per ognuni negozi sul quale vuoi usare Shopify POS) Development store illimitati (per testare, provare e studiare). Fino a 100 temi si possono installare per poter lavorare in staging e poter progredire negli sviluppi del proprio store Assistenza dedicata 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, via email, chat e telefono, oltre ad un Merchant Success Manager di Shopify, dedicato al cliente. Il costo di Shopify Plus Quanto costerà Shopify Plus alla tua azienda si calcola facilmente: c'è un costo di listino per la piattaforma e un costo variabile collegato al volume di vendite. Vediamoli assieme. Il prezzo di Shopify Plus Il prezzo minimo è 2.500 € al mese, ma diventano 2.300 € se si stipula un contratto triennale. Questo prezzo è un minimale e corrisponde allo 0,35% di 657.000 € di fatturato mensile. Superata quella cifra di transato sul mese, non si è più coperti dal minimale, ovvero dal prezzo di listino, e si paga semplicemente in percentuale in base a quello che viene fatturato tramite Shopify Plus. Questo è valido per le vendite B2C. Per le vendite B2B la percentuale è, lo 0,18%. Per chi ha un modello B2B, quindi, il prezzo mensile di Shopify copre 1,27 milioni di € di fatturato al mese. Ovviamente, in un modello misto, con un canale B2B e uno B2C, il totale del transato mensile varia a seconda delle vendite su uno o l'altro canale. Il costo di Shopify Payments Separare Shopify da Shopify Payments è sempre più difficile, visto che l'utilizzo del gateway di pagamento di Shopify apre le porte all'internazionalizzazione dell'ecommerce molto spinta e gestita in maniera estremamente semplice. Ecco, quindi, che diventa importante capire anche il costo di Shopify Payments. Per pagamenti in Italia e in Europa il costo è dell'1,4% + 0,25 € a transazione, Per pagamenti internazionali (ed AMEX): 2,9% + 0,25 € a transazione. Questa è una tariffa FLAT e ogni transazione ha lo stesso costo di elaborazione e non è una tariffa interchange, che elaborerebbe un margine forfettario per ogni transazione. Impostando Shopify Payments come pagamento primario non ci sono costi addizionali sulle transazioni di terze parti (ad esempio Paypal). I vantaggi rispetto ai competitor Rispetto ad Adobe Commerce o a Salesforce Commerce Cloud, Shopify Plus sta dominando il mercato, spingendo sempre più aziende verso replatforming con Shopify Plus, per ottimizzare i loro progetti di vendita online. Vediamo quindi... Tre motivi per cui un'azienda enterprise dovrebbe utilizzare Shopify Plus: 1. Costi di ownership inferiori: Canone mensile: Shopify Plus ha un canone mensile base inferiore rispetto a Salesforce Commerce Cloud e Adobe Commerce (Magento) che, di fatto, riassume tutti i costi delle altre piattaforme, in modo chiaro ed univoco, come abbiamo appena visto. Costi di sviluppo: Shopify Plus richiede un minor investimento iniziale in termini di sviluppo grazie alla sua natura SaaS e al suo ecosistema di app. Grazie al Liquid, Shopify Functions e alla natura API first, l'impelementazione di nuove funzionalità è molto più rapida e - spesso - quasi immediata (grazie ad un ecosistma di applicazioni che funziona) Costi di manutenzione: Shopify Plus richiede una minore manutenzione rispetto a Salesforce Commerce Cloud e Adobe Commerce, grazie alla sua infrastruttura gestita e agli aggiornamenti automatici: non c'è un costo di infrastruttura, non ci sono costi di mantenimento (oltre al costo della licenza), non ci sono costi extra di assitenza, bug fixing o altro.. 2. Tempi di realizzazione ridotti: Facilità d'uso: Shopify Plus è una piattaforma intuitiva e facile da usare, anche per utenti con poca esperienza tecnica. Facile da imparare, facile da mantenere, facile da implementare. IDeale per progetti anche molto complessi, dove, con questo approccio, riesce a facilitare la messa a terra e la realizzazione, semplificando le complessità. App Store: Shopify Plus offre un'ampia varietà di app pre-integrate che possono essere utilizzate per aggiungere funzionalità al tuo negozio online. Molte sono di Shopify, totalmente gratuite: altre bisogna pagarle a parte o svilupparle custom. Tempi di implementazione: Shopify Plus può essere implementato in tempi rapidi rispetto a Salesforce Commerce Cloud e Adobe Commerce. Con il Metodo ICT parliamo di progetti che vanno da 3 ai 5 mesi. Non anni. 3. Facilità di mantenimento: Infrastruttura gestita: Shopify Plus si occupa della gestione dell'infrastruttura, liberando il tuo team IT per concentrarsi su altre attività. E minore infrastruttura significa più risorse libere per altre attività, in primis la parte marketing. Aggiornamenti automatici: Shopify Plus viene aggiornato automaticamente con le ultime funzionalità e correzioni di sicurezza. Supporto 24/7: Shopify Plus offre un servizio di supporto 24/7 per aiutarti a risolvere qualsiasi problema. Il supporto è compreso nel costo del canone mensile e, per Shopify Plus, c'è un'assistenza personalizzata, erogata direttamente dal team italiano. Altre considerazioni tecniche: Architettura headless: Shopify Plus supporta l'architettura headless, che consente di separare il frontend dal backend del tuo negozio online. A scalare si possono anche utilizzare dei moduli composable ecommerce, per costruire sistemi altamente personalizzati e performanti. API robuste: Shopify Plus offre un'ampia gamma di API robuste che possono essere utilizzate per integrare il tuo negozio online con altri sistemi. Con questa visione è stato un vero gamechanger, portando lo sviluppo di nuove funzioni personalizzate su sistemi esterni che iniettano le funzioni nella piattaforma via API. Scalabilità: Shopify Plus è una piattaforma altamente scalabile che può supportare un elevato volume di traffico e di transazioni. Parliamo di quasi 10.000 casse al minuto e oltre un milione e mezzo di visitatori Conclusioni Scegliere Shopify Plus quindi significa avere a disposizione tutte le migliori funzionalità e-commerce necessarie alle aziende che hanno numeri di vendite importanti. La sua capacità di essere da un lato semplice nell'utilizzo ma potente nelle funzionalità spinte e nelle possibilità di personalizzazione, ne fanno un prodotto estremamente evoluto perché progettato con l'obiettivo di farti aumentare le tue vendite online. Insomma è l'ideale per chi non vuole perdere tempo a preoccuparsi della tecnologia o della progettazione software, ma vuole dedicarsi solo a studiare le migliori strategie per vendere e far crescere il business aziendale. Non è più il momento di stare a guardare, altrimenti rischi che la tua quota di mercato sia conquistata da qualche tuo competitor che ha visto più in là di te!
Il replatforming / migrazione di un sito ecommerce è il processo di trasferimento del sito da una piattaforma di e-commerce esistente a una nuova piattaforma. Questo può coinvolgere la migrazione di dati, contenuti, funzionalità e di design da un sistema all'altro. Per quanto sia oggi, spesso, un'operazione necessaria, il la migrazione da una piattaforma ecommerce ad un'altra è un'operazione complessa che richiede una pianificazione attenta e una corretta esecuzione per evitare interruzioni del servizio e perdite di dati. Assicurati di valutare attentamente i costi, i benefici e le sfide coinvolte prima di intraprendere un replatforming del tuo sito. Nota personale In ICT Sviluppo, in questi anni, la maggior parte dei progetti ecommerce che affrontiamo sono replatforming da Adobe / Magento. Ovviamente non manca la migrazione su Shopify da altre piattaforme, come per esempio Woocomerce, Opencart e sistemi opensource non proprio ottimali per fare ecommerce oggi, magari da parte di business che stanno crescendo e si trovano stretti con software proposti da agenzie e sviluppatori che non avevano troppa cognizione di causa del mercato dei software ecommerce di questi ultimi anni... anche la migrazione da Prestashop ha il suo bel volume di lavoro. Ma tant'è... e, per fortuna, una migrazione da una di queste piattaforme a Shopify o Shopify Plus è oggi, generalmente, agevole e senza troppe frizioni, grazie ad una metodologia che, giocoforza, abbiamo affinato con gli anni di esperienza. I motivi per un replatforming Prestazioni e scalabilità: La piattaforma e-commerce attuale potrebbe non essere in grado di gestire l'attuale volume di traffico o le future aspettative di crescita. Questo potrebbe portare a tempi di caricamento lenti, tempi di inattività e una scarsa esperienza utente. Una nuova piattaforma può migliorare le prestazioni e la scalabilità, consentendo all'azienda di gestire più traffico e prodotti senza problemi. Funzionalità e personalizzazione: La piattaforma attuale potrebbe non disporre delle funzionalità o delle opzioni di personalizzazione necessarie per soddisfare le esigenze aziendali. Pensiamo per esempio ad Adobe commerce/ Magento / Saleforce Commerce, che obbligano a d impiegare un effort notevole, da aprte degli sviluppatori, per aggiungere anche funzionalità semplici ed intervenire sull'esistente. Una nuova piattaforma in SaaS e pensata per avere tempi di implementazione più brevi, può offrire una maggiore flessibilità, consentendo all'azienda di creare un'esperienza di e-commerce unica e personalizzata. Miglioramento dell'esperienza utente: Un replatforming può consentire di ottimizzare l'esperienza utente, rendendo la navigazione più intuitiva, semplificando il processo di acquisto e migliorando l'interfaccia mobile o desktop, garantire maggiori performance al checkout e avere meno frizioni in tutto il processo di acquisto. Capita infatti che con piattaforme più obsolete sia molto più difficile intervenire su certi elementi strutturali e, giocoforza, i problemi sono più difficili da risolvere. Sicurezza e conformità: La piattaforma attuale potrebbe non essere conforme agli ultimi standard di sicurezza o requisiti di conformità. Una nuova piattaforma può migliorare la sicurezza dei dati e ridurre il rischio di violazioni. Integrazioni ed estensioni: L'azienda potrebbe avere bisogno di integrare il proprio sito di e-commerce con altri sistemi o applicazioni, ma la piattaforma attuale potrebbe non supportarlo. Una nuova piattaforma può offrire migliori opzioni di integrazione e consentire all'azienda di sfruttare al meglio i propri dati e strumenti. Obsolescenza: La piattaforma attuale potrebbe essere obsoleta e non più supportata dal fornitore. Oppure potrebbe aver perso di appeal per gli sviluppatori indipendenti, fornitori di soluzioni, e ogni nuova funzionalità, per quanto piccoli, sopratutto se legata a nuovi servizi esterni, deve essere sviluppata custom Questo può portare a problemi di sicurezza e difficoltà nell'ottenere nuovi funzioni, aggiornamenti dell'esistente e patch che migliorano la sicurezza. La migrazione verso una nuova piattaforma garantirà che l'azienda stia utilizzando una tecnologia moderna e supportata. Il che ci porta direttamente ai motivi per i quali, molte aziende, oggi preferiscono rivolgersi a soluzioni Saas, visto il grado di maturità raggiunto. Manutenibilità: La piattaforma attuale potrebbe essere difficile da mantenere o aggiornare. Una nuova piattaforma può essere più user-friendly e richiedere meno risorse per la gestione, liberando tempo e risorse per altre attività aziendali. Una gestione più efficiente del software ecommerce potrebbe essere, per esempio, una serie di vantaggi a cascata che arrivano quando non ti devi più preoccupare di aggiornare il software alle nuove versioni, quando non ti devi più preoccupare della sicurezza, quando non ti devi più preoccupare della aprte sistemistica perchè scegli una piattaforma SaaS. Costo totale di proprietà (TCO): Sebbene il costo iniziale di un replatforming possa essere elevato, a lungo termine può far risparmiare denaro all'azienda riducendo i costi di manutenzione, licenze e aggiornamenti. Una nuova piattaforma può anche migliorare l'efficienza e la produttività, portando a ulteriori risparmi. Uno degli esempi che ci capita spesso di affrontare è quello dei costi per fre nuove implementazioni, o anche solo mantenere l'esistente, con aziende che hanno scelto anni fa Magento / Adobe Commerce e si trovano ora a pagare un effort spropositato - e difficilmente giustificabile nel 2024 - all'agenzia che deve occuparsi del sistema. Non parliamo poi dei serve dedicati e del personale per saper mettere mano a tutta l'infrastruttura per mantenere l'esistente. Migliorare l'esperienza utente: Un sito web di e-commerce obsoleto o malfunzionante può offrire un'esperienza utente negativa, che porta a tassi di abbandono del carrello più alti e a una minore fidelizzazione dei clienti. Una nuova piattaforma può essere progettata per offrire un'esperienza di acquisto fluida e piacevole, aumentando la soddisfazione dei clienti e le conversioni. Portare il visitatore ad avere una esperienza di navigazione più fluida, senza interruzioni, armonica... non può che trasformarsi in un grande vantaggio per l'azienda che si è sobbarcata una migrazione dal vecchio sistema e-commerce a quello nuovo, perché porta maggiori vendite, maggiore fidelizzazione e un senso di enpatica verso il brand. Prepararsi per il futuro: Un replatforming può essere l'occasione per rivedere la strategia di e-commerce aziendale e identificare nuove opportunità di crescita. Una nuova piattaforma può fornire la flessibilità e la scalabilità necessarie per supportare nuovi prodotti, mercati e modelli di business. Se stai già crescendo come traffico e volume di vendite dovresti prepararti prima che avvenga, perchè poi potrebbe essere già tardi: il nuovo sistema dovrà essere in grado di gestire un aumento del traffico e delle transazioni, senza compromettere le prestazioni. Se ti accorgi che il tuo software ecommerce sta soffrendo per qualunque motivo, significa che non sei stato previdente e non ti sei preso per tempo e il tuo brad sta già pagando gli svantaggi di essere ancora su software obsoleto. I passaggi principali per un replatforming Il replatforming da un sistema ecommerce ad un altro coinvolge diversi passaggi cruciali per assicurare una transizione efficace e senza intoppi. Ecco i principali passaggi da effettuare quando siamo di fronte ad un replatforming: Valutazione delle esigenze e obiettivi: Prima di iniziare il processo di replatforming, è importante valutare le esigenze attuali del tuo business e stabilire gli obiettivi che desideri raggiungere con la nuova piattaforma. Per fare questo è necessaria una prima analisi che individui tutti gli elementi funzionali che si stanno utilizzando nelle piattaforma esistente, definendone il grado di importanza e di impatto che hanno sul business o sulle necessità di interazione che il brand esprime con il suo pubblico. Questo aiuterà, nel passaggio seguente, a valutare eventuali compromessi o dei cambi di approccio con l'adozione del nuovo software ecommerce. Si tratta della fase, molto importante, di software selection. Se infatti, per esempio, il 99% dei progetti ecommerce si può oggi implementare con Shopify o Shopify Plus, rimangono della casistiche in cui ciò non è possibile e conviene esplorare un'altra piattaforma (Commerce Layer, Bigcommerce o altre). E' in questa fase che si capirà se si tratta di un progetto monolitico, headless o composable ecommerce. Selezione della nuova piattaforma: Identifica la piattaforma di e-commerce che meglio si adatta alle esigenze del tuo business e agli obiettivi di replatforming. Considera le funzionalità, la scalabilità, il supporto tecnico e i costi associati. Per arrivarci in maniera sicura e senza sbagli si devono mettere in fila tutte le funzioni essenziali ed accessorie che si vogliono portare dalla vecchia piattaforma a quella nuova e valutare quali di queste sono già presenti di default nel nuovo software, quali necessitino il ricorso a servizi esterni e quali, invece, abbiamo bisogno di uno sviluppo personalizzato. Una volta capiti e sviscerati questi tre macrotemi, ci si occupa di quantificare l'effort necessario a migrare da un sistema all'altro, valutando attentamente anche il costo di sviluppi dedicati. Oltre, ovviamnte, al costo generale di gestione e mantenimento del nuovo sistema. Pianificazione e preparazione: Crea un piano dettagliato per il replatforming, includendo la pianificazione delle attività, la gestione dei rischi, la definizione dei ruoli e delle responsabilità e la preparazione dei dati per la migrazione. Ovviamente lo puoi fare solo dopo aver terminato l'analisi iniziale. In consiglio è quello di produrre un GANTT che preveda non solo quando verranno fatti i vari passaggi ma anche la disponibilità in quel periodo delle persone che, lato fornitore o lato cliente, saranno disponibili per dedicarsi al progetto. Capita spesso, infatti, che la difficoltà, da parte delle persone chiave, di liberare tempo per questo progetto, possa rallentare il processo. Verifica bene che ci sia un allineamento di volontà corale e che tutti siano coinvolti e si impegnino perché il progetto di replatforming sia portato a compimento nei tempi stabiliti e senza intoppi. Migrazione dei dati: Trasferisci i dati esistenti, come prodotti, clienti, ordini e contenuti, dalla vecchia piattaforma alla nuova. Assicurati che i dati siano correttamente formattati e validati durante il processo di migrazione. Per fare questo devi esportare i dati dal software esistente - e se non ha questa funzione integrata, farti aiutare dagli sviluppatori: dovresti uscirne con un file CSV degli utenti, uno dei prodotti (sopratutto se non hai un PIM da integrare con un progetto di data integration) e fare uno scraping del sito attuale per poter impostare i redirect 301 dai vecchi url ai nuovi url. Attenzione che tutte queste operazioni sono importanti e delicate. L'ultima, sopratutto, potrebbe avere un forte impatto sul posizionamento organico del tuo sito. Una analisi SEO e farsi seguire da una agenzia / freelance specializzato sulla SEO sarebbe opportuno. Personalizzazione e sviluppo: Personalizza la nuova piattaforma per adattarla alle esigenze specifiche del tuo business. Questo potrebbe includere lo sviluppo di moduli, temi personalizzati, integrazioni con sistemi esistenti e ottimizzazione delle funzionalità. Si tratta semplicemente di dare seguito a quanto analizzato e pianificato nelle prime fasi: che si tratti di sviluppare un tema su misura lato UX-UI, integrare una applicazione/ servizio per la ricerca avanzata o ripensare l'alberatura delle collezioni e dei filtri... va fatto tutto con criterio e con lo scopo di progetto definito nelle prime fasi. L'insorgenza di imprevisti, come - ad esempio - una funzione che non era stata analizzata nel kickoff ma ritenuta fondamentale per il tuo business, non obbliga a ripensare all'intero progetto ma a come inserirla in maniera armonica nel processo di delivery e di sviluppo ipotizzato. Ovviamente, utilizzando soluzioni SaaS con grande margine di scalabilità, come Shopify, ti permette di adattarti meglio, in corso di progetto, all'insorgenza di nuove necessità. Ricordati che la scalabilità è uno dei requisiti che chiedi alla nuova piattaforma e se non può adattarsi, già in fase di realizzazione, alle necessità mutevoli del business, forse hai sbagliato la software selection. Test e controllo di qualità: Esegui test approfonditi sulla nuova piattaforma per assicurarti che tutte le funzionalità funzionino correttamente e che non ci siano errori o problemi di compatibilità. Di solito, per un fornitore, questo è il periodo di bug fixing: a seconda della complessità del progetto di migrazione può durare da un mese ai tre mesi. In questa fase, oltre a far emergere eventuali problematiche,. si verifica anche di aver pensato a tutte le funzioni che sarebbero potute servire e si va a tarare qualcosa anche con nuove progettualità per aggiustare il tiro e migliorare quello che si è creato. Formazione del personale: Ovviamente...Assicurati che il personale coinvolto nell'utilizzo della nuova piattaforma sia adeguatamente formato per massimizzare l'efficienza e minimizzare eventuali errori. Per le piattaforme più utilizzate ci sono ricchi siti di approfondimento per ogni funzione, direttamente erogati dallo sviluppatore del software. Ma ci sono anche corsi di approfondimento e articoli informativi da parte di sviluppatori e formatori: il consiglio è di costruire un database aziendale con le informazioni principali, accessibili da tutti i dipendenti, per imparare e andare a cercare il come fare, una sorta di wiki interna facilmente consultabile, con link a tutte le risorse importanti. Questo agevolerà l'inserimento di nuovo personale senza training specifici. Lancio e monitoraggio: Una volta completati tutti i passaggi precedenti, lancia ufficialmente la nuova piattaforma (il famoso go live) e monitora attentamente le prestazioni per identificare eventuali problemi e apportare eventuali correzioni. Un lavoro continuo che, seppure con un effort ridotto rispetto alle piattaforme più obsolete, è consigliato anche con i nuovi software ecommerce come Shopify, sopratutto se il tuo progetto cresce e diventa (o lo è già) un importante asset aziendale.
Aprire un ecommerce di prodotti alimentari è un’idea che solletica la mente di molti merchant. Nel periodo di pandemia la richiesta di prodotti alimentari online è schizzata alle stelle e anche dopo la fine del lockdown molte persone hanno continuato ad acquistare alimenti online, ritenendola una pratica sicura e veloce. Che si tratti di un supermercato, di un famoso cioccolatiere o di un produttore di alcolici, tutti i commercianti con e-commerce possono trarre vantaggio dalle tendenze di crescita degli acquisti online di alimenti e bevande. Il settore è un panorama competitivo che, come qualsiasi altro mercato, richiede le giuste piattaforme di commercio e strategie di marketing per prosperare. A differenza di altri settori, la normativa per creare un ecommerce alimentare è molto più stringente di altri settori e impone delle regole rigide. Anche noi di ICT Sviluppo abbiamo seguito i nostri clienti nel campo alimentare che si sono affacciati al mondo di internet in questi anni e abbiamo assistito alla crescita dei volumi dell'e-commerce di alimenti e bevande. Ed è decisamente il settore che - forse - nella nostra esperienza, sta portando maggiori soddisfazioni a chi investe con un progetto concreto. Ecco perché siamo convinti che chi ha un'attività alimentare, B2B o B2C che sia, oggi debba quanto meno riflettere sull'opportunità di investire nello shop online. Ecco alcuni spunti legati al mondo ecommerce alimentare in Italia che potrebbero darti degli spunti di riflessione. Il mercato con maggiore spinta? Il lusso C'è sempre un pubblico che si aspetta e pretende le cose belle della vita, c'è sempre qualcuno con abbastanza soldi da spendere per cose che i più reputano superflue. Anche l'ecommerce alimentare ha la sua nicchia di lusso. Cibi e bevande di lusso, come liquori rari o cioccolatini unici, sono prodotti difficili da acquistare, soprattutto per chi vive lontano dalle grandi città. Spiegare il tuo marchio, come vengono prodotti i cibi e le bevande che commercializzi e cosa li rende un bene di lusso così speciale, fa parte di una strategia di marketing di successo. Si separano dagli altri produttori di pandori e colombe di fascia alta concentrandosi su ciò che rende unico il loro prodotto, cioè che viene creato utilizzando un processo e una ricetta che si tramanda da generazioni e puntando sui grandi riconoscimenti che sono stati in grado di ottenere grazie a questi processi. Le nicchie di mercato sono più facili da aggredire Alcuni clienti fanno acquisti in determinati negozi per motivi morali ed etici, ad esempio per sostenere le piccole imprese. Altri possono scegliere di farlo per ragioni più specifiche, come esigenze dietetiche, magari per intolleranze di qualche tipo, come per esempio quella al glutine. Un ecommerce alimentare è in una posizione unica qui, rispetto a tutti gli altri settori: Il cibo è un affare che coinvolge tutte le persone e tutti i giorni, quindi c'è un mercato potenzialmente illimitato. Ma come sempre, quando si vendono prodotti di prima necessità, le nicchie sono quelle che possono permettere a chi vende margini migliori. Offrire articoli non comuni, difficili da reperire nei negozi di alimenti e bevande convenzionali, può far risaltare il tuo negozio e-commerce di food e conquistare clienti altamente fidelizzati. Acquisti ripetuti e abbonamenti Il targeting dei clienti appena visto, che vuole prodotti di nicchia o di lusso, non è una novità per chi mastica comunicazione o ha già provato esperienze di ecommerce. Ma c'è una importante strategia di vendita che è possibile con i prodotti alimentari: la possibilità di offrire abbonamenti a dei rifornimenti di articoli prodotti o altre forme di riordino automatico che facilitano gli acquisti ripetuti. Entrambe queste proposte sono legate alla natura stessa del prodotto alimentare: deperibile (quindi non posso fare grandi scorte, generalmente) e consumabile (si consuma mangiandolo o bevendolo, quindi deve essere ricomprato se fa parte della nostra dieta). In linea generale, i clienti consumano naturalmente i prodotti alimentari quando sono ancora freschi. Quanto più freschi sono, più vengono visti di qualità e salutari. I prodotti deperibili costringono i clienti a ripetere l'acquisto molto più rapidamente rispetto ad altri tipi di prodotti. Quindi, i negozi di e-commerce di cibi e bevande hanno un grande vantaggio nel trasformare i consumatori in clienti abituali. L'abbonamento ha un vantaggio rispetto all'acquisto ripetuto: che si automatizza il processo e si riducono le variabili legate alla curiosità dell'acquirente che va, magari, velocemente alla ricerca di un prodotto alternativo. Personalizzazione del servizio e del prodotto Racconto un aneddoto personale. Anni fa avevo programmato una vacanza a Vienna e mi sarei trovato a festeggiare il sesto compleanno di mia figlia lontano dalle sue amiche. Per rendere l'occasione speciale mi sono messo alla ricerca su web di una torta personalizzata da farmi consegnare in hotel: ho trovato il sito ecommerce di una pasticceria che mi ha fatto scegliere il modello di torta, le personalizzazioni (scritte e colori) e luogo ed ora della consegna. Era un po' caro, ma come non farlo per una figlia e il suo compleanno? Molti commercianti, come il negozio di pasticceria che mi ha offerto questo servizio, conoscono il valore della personalizzazione del prodotto come pure dell'assistenza nella personalizzazione del prodotto (quanto grande devo prendere la torta? Devo tenerla in frigo? Per quante persone? Con quali alimenti viene prodotta?). Principali modelli di ecommerce alimentare Passiamo a vedere l'aspetto un po' più tecnico per chi si sta chiedendo come aprire un ecommerce alimentare in Italia. Intanto ci sono a disposizione almeno 4 soluzioni: Negozio online: adattamento 1:1 della spesa online e del modello di business attuale. I rivenditori - spesso già con la loro attività e magazzino fisico - vendono i prodotti anche nei loro negozi online; Marketplace: i rivenditori espandono il proprio catalogo inserendo prodotti propri o di partner su piattaforme di terze parti; Consegna pasti: i fornitori vendono cibo preparato online e consegnano a domicilio con cadenze variabili - a seconda della deperibilità del prodotto; Abbonamento: i rivenditori consegnano ad esempio drogheria preparata per cucinare sulla base di un abbonamento (che, come abbiamo visto, non è un ordine ricorrente) Un mercato internazionale L'internazionalizzazione degli ecommerce ha aperto le porte ai mercati esteri anche per piccole e medie realtà che si occupano di food, dai negozianti ai produttori di generi alimentari, offrendo loro l'accesso a nuovi clienti e l'opportunità di espandersi in nicchie di mercato con prodotti regionali, facendosi conoscere ovunque. I rivenditori di generi alimentari online belgi, ad esempio, ottengono un quarto dei loro acquisti da clienti stranieri. In questo caso i negozi online hanno il vantaggio di essere naturalmente multilingue. Altri esempi dagli Stati Uniti, come Amazon International Food Market e Global Food, dimostrano anche che gli alimenti durevoli sono adatti per la vendita al dettaglio online internazionale. In Italia ci sono un sacco di specialità regionali che possono trovare spazio nel carrello degli acquisti di clienti da tutto il mondo: pensa alla vastità di prodotti (cibi e vini) che vengono osannati in tutto il mondo e godono del supporto di consorzi e promotori locali. Requisiti e normative Per vendere prodotti alimentari online a norma di legge devi conoscere bene sia i requisiti che le normative. Per qualsiasi tipo di e-commerce devi adempiere a determinate regole che scandiscono l’intero processo di vendita e spiegare: Termini d’uso del sito e del servizio; Condizioni generali di vendita per gli acquirenti; Informativa sul trattamento dei dati personali rilasciati dagli utenti durante la navigazione. Per aprire un e-commerce alimentare serve qualche accorgimento in più, trattandosi di prodotti che finiranno sulla tavola e che quindi devono sottostare a maggiori controlli. Nello specifico i beni alimentari devono rispettare le prescrizioni dettate da: Regolamento Europeo 1169/2011/UE che indica gli adempimenti necessari a tutelare la salute del consumatore; D.Lgs. 114/1998 (Decreto Bersani) che impone requisiti morali e professionali al gestore del sito. Approfondiamo il discorso relativo ai requisiti morali e professionali. Requisiti morali Non possono aprire e-commerce alimentari i soggetti che: Sono ritenuti delinquenti abituali, professionali o per tendenza, a meno che non siano stati completamente abilitati; Sono stati condannati per un delitto non colposo con una pena detentiva non inferiore a 3 anni; Hanno riportato una condanna per usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione, riciclaggio, ricettazione, bancarotta fraudolenta e insolvenza fraudolenta; Hanno riportato condanne per reati contro l’igiene e la sanità pubblica; Hanno riportato due o più condanne, nei 5 anni precedenti all’inizio dell’attività, per delitti in frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti. Requisiti professionali Per aprire un e-commerce alimentare è necessario possedere almeno uno dei seguenti requisiti: Aver frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione di alimenti riconosciuto dalle regioni; Aver lavorato per almeno 2 anni negli ultimi 5 presso un’attività di vendita o produzione alimentare; Avere un diploma di scuola secondaria superiore o una laurea attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti; Aver svolto, per almeno 2 anni degli ultimi 5 (anche non continuativi), un’attività di vendita all’ingrosso o al dettaglio di prodotti alimentari, o almeno averci lavorato. Quali informazioni deve riportare il prodotto? Chiudiamo la parte relativa alla normativa con un focus sul prodotto che, alla fine, è il cuore pulsante del tuo business. Il processo di vendita deve essere chiaro e trasparente per il consumatore, sempre e comunque, a maggior ragione quando si tratta di prodotti alimentari. In sostanza devi spiegare come funziona l’intero processo di vendita e indicare chiaramente le caratteristiche del prodotto. Ecco i dati che devi riportare obbligatoriamente: Nome dell’alimento; Ingredienti utilizzati e la quantità; Eventuale presenza di allergeni; Modalità di conservazione; Per i prodotti trattati vanno indicate le metodologie di trattamento applicate; Paese d’origine dell’alimento; Grado alcolico per le bevande che contengono un tasso alcolico superiore all’1,2%; Dichiarazione nutrizionale. Presta la massima attenzione nella descrizione della scheda prodotto, poiché sei tu il diretto responsabile delle informazioni dichiarate e della qualità degli alimenti. Anche per i prodotti alimentari c’è la possibilità di effettuare il reso entro 14 giorni a partire dalla consegna. Diritto che però decade nella vendita di beni che si deteriorano o scadono rapidamente. Altre problematiche dell’ecommerce alimentare Non c’è rosa senza spine e anche nel food ecommerce bisogna analizzare e affrontare alcune problematiche che analizziamo di seguito. Consegne I clienti, dall'altro lato, chiedono consegne sempre più rapide in tutto il settore dell'e-commerce. Le grandi aziende tecnologiche come Amazon e Google stanno persino iniziando a offrire la consegna in giornata per soddisfare le aspettative dei clienti in continua crescita. Per il food è ancora più impellente questa necessità, soprattutto quando si parla di prodotti freschi. Le informazioni sui prodotti Le informazioni sui prodotti e sugli acquirenti sono il carburante per un business online e il settore alimentare non fa eccezione. L'esperienza di acquisto e il successo delle vendite dipendono fortemente dalla qualità dei dati forniti dai rivenditori per le vendite online. I requisiti per la struttura e il contenuto dei dati sono più elevati rispetto alla vendita al dettaglio convenzionale (spedizioni, tempistiche, resi...). Inoltre, i requisiti sulla consegna e gestione del prodotto possono variare anche nei diversi paesi e regioni, il che è rilevante, ad esempio, nel commercio transfrontaliero. I dati sul prodotto qui hanno molte più sfaccettature rispetto alla semplice presentazione dei prodotti. Per quanto riguarda l'etichettatura degli alimenti, si applicano le stesse regole normative dei negozi fisici. Poiché gli acquirenti non possono toccare le merci online per ottenere informazioni dettagliate, i rivenditori dovrebbero rendere le informazioni sui prodotti il più trasparenti possibile. Più informazioni come informazioni dietetiche, data di scadenza e descrizione dettagliata del prodotto possono essere visualizzate dall'acquirente, più fiducia viene creata. Il mercato dell'e-food ha requisiti particolarmente elevati per fornire trasparenza delle informazioni ai consumatori, necessità intrinseca del mercato alimentare. Oltre a soddisfare i requisiti legali, i rivenditori devono fornire ai consumatori la garanzia di ottenere prodotti di alta qualità. Un modo per farlo è fornire agli acquirenti informazioni dettagliate sulla catena di approvvigionamento e raccontare storie sui partner di cui i clienti possono fidarsi. Insomma, lo sforzo legato alle informazioni è maggiore che per gli altri ecommerce. Poi magari ha meno problemi rispetto all'abbigliamento sul decadimento delle informazioni e del catalogo (che di fatto, nell'abbigliamento, diventa nuovo ogni 6 mesi), ma indubbiamente una riflessione sulle informazioni deve essere fatta, prima di partire con un progetto ecommerce. Conclusioni Come in tutte le attività, anche per creare un sito di e-commerce alimentare servono passione, abnegazione e pazienza. Dovrai fare uno sforzo in più poiché sono richiesti ancora più controlli per un sito che vende prodotti alimentari. Sfruttando tutte le potenzialità di Shopify potrai creare un negozio online a seconda delle tue necessità e facilmente navigabile dai tuoi clienti: requisito fondamentale per far scalare il tuo business e creare un sito altamente performante.
Shopify è il più avanzato sistema di e-commerce oggi in circolazione, che permette di creare il proprio negozio online in modo semplice ed efficace e di iniziare subito a vendere online, anche con poche competenze tecniche. Al giorno d’oggi, mettere in piedi un e-commerce per iniziare a vendere online è una soluzione alla portata di tutte le aziende, sia B2B (ovvero destinato alla aziende che producono o offrono servizi destinati ad altre aziende) che B2C (aziende che vendono direttamente al pubblico privato). Risulta essere anche una formula per esplorare nuovi business e nuovi mercati, poiché permette di superare un ostacolo cruciale, quello della distanza, permettendo anche alle piccole attività di mettersi in gioco a livello a globale. Come iniziare a muovere i primi passi nelle vendite online senza dover affrontare grandi investimenti iniziali su piattaforma tecnologica, consulenza e sviluppo? Partendo da Shopify: il sito è ricchissimo di informazioni e di know-how tecnico che segue sia i meno esperti ma accontenta anche i tecnici iperskillati. Oppure, più velocemente, puoi leggere questo post del blog che cerca di fornirti le risposte e una prima bussola per orientarti nel mondo di Shopify e di Shopify Plus. Cos’è Shopify Shopify è una piattaforma e-commerce tutto in uno che permette di creare, personalizzare e gestire il proprio negozio online. Shopify è Saas È un software “SaaS” (Software as a Service), pertanto fornisce tutte le infrastrutture informatiche dell'e-commerce e lo mantiene aggiornato e operativo 24/7 in cambio di un canone mensile e di un fee sulle vendite del negozio, che varia in base al piano scelto. La creazione di un account e l'apertura di uno shop è un procedimento relativamente semplice ed intuitivo e consiste, essenzialmente, nel fornire i dati di base al sistema; a tutto il resto penserà Shopify. Shopify semplifica le complessità Facilità d'uso non è banalità, ma possibilità di concentrarsi sul business. Ma non pensare che questa facilità d'uso sia sinonimo di banalità del prodotto: Shopify è uno strumento estremamente potente per la gestione delle operazioni di vendita online. Se per la messa online potrebbe anche bastare un weekend, i professionisti possono comunque aggiungere funzionalità e sviluppare soluzioni personalizzate che meglio sanno rispondere alle esigenze dello specifico business. Come accennato, l'infrastruttura è gestita interamente da Shopify e non c'è bisogno di installazione di software in locale, né, tantomeno, su server terzi, che richiedono poi operazioni di settaggio e di manutenzione. Dopo un primo periodo di test gratuito, si deve attivare un account a pagamento, scegliendo tra i vari pacchetti disponibili (ne parliamo di seguito). A chi è consigliato Shopify Sconsigliato a smanettoni e a chi vuol perder tempo, per via della sua immediata disponibilità e della sua innegabile semplicità, Shopify può enormemente semplificare la vita a chi si approccia per la prima volta alle vendite online, e a chi preferisce investire nel marketing e nella promozione che nelle infrastrutture. I negozi e le piccole e medie aziende che vogliono aprire un nuovo canale di vendita, sia, o forse soprattutto, le start-up, che hanno necessità di partire in fretta con i progetti e un budget iniziale limitato; le grandi aziende (è già sfruttato da Redbull e Nestlè, Supreme, Dechatlon, Los Angels Lakers, Pittarosso, Save The Duck per citarne alcuni) per gestione di singoli progetti o sistemi di vendita online più complessi: vendere su Shopify può essere utile davvero a tutte le realtà aziendali. Come funziona Shopify Shopify non richiede l’installazione di software su un proprio server: basterà creare un account e subito si potrà iniziare a configurare e a gestire il proprio negozio online. Il processo di creazione dell'account è rapido e in pochi semplici passaggi si è completamente attivi ed operativi all'interno del software per la gestione dello store online. Una volta sistemate le impostazioni di base, sarà possibile scegliere uno dei temi grafici proposti (ce ne sono tantissimi, gratuiti e a pagamento) che sarà successivamente personalizzabile, anche a livello di codice. A questo punto, si potrà passare all’inserimento dei propri prodotti e organizzarli eventualmente in diverse categorie, specificando tutte le informazioni utili per i nostri clienti, aggiungendo foto, descrizioni, varianti, taglie ecc. Sono molte le opzioni disponibili fin da subito per configurare il proprio punto vendita; centinaia, inoltre, le applicazioni fornite da terze parti per ampliare le potenzialità del tuo e-commerce. Una particolarità di Shopify è la possibilità di accedere alla piattaforma e gestire ordini ed inserimenti da qualsiasi dispositivo con la possibilità di collegarsi al pannello di amministrazione dal web, oppure utilizzando l'app per tablet e smartphone. Con Shopify posso vendere qualunque genere di prodotto? No, la piattaforma pone dei limiti sulle tipologie di prodotti che possono essere venduti, anche in base alle legislazioni dei vari Stati (in modo che chi inizia a vendere su Shopify possa farlo con una certa tranquillità). Per ulteriori info leggi il nostro articolo sui prodotti vietati da Shopify. I prezzi di Shopify Quando si adotta una piattaforma SaaS, a differenza di una piattaforma software da scaricare ed installare su un serve proprietario, si abbraccia un grande vantaggio: quello della sicurezza dei costi. Prezzo All inclusive Non dovrai più preoccuparti di costose manutenzioni quando le cose non funzionano come dovrebbero, di aggiornamenti all'ultima versione per risolvere bug e problemi di sicurezza, di server che aumentano di prezzo per far fronte al traffico crescente nel tuo store... Tutto è compreso nel servizio, scalabile indipendentemente dai prodotti o visitatori e qualsiasi cosa è molto chiara e definita, sin da quando si decide di attivare il proprio e-commerce. Quanto costa Shopify Shopify si può provare gratuitamente per 14 giorni. Successivamente, si potrà scegliere tra tre diversi piani di abbonamento mensile, diversi per numero di funzionalità e percentuale sulle vendite: Basic Shopify A 28 € al mese (21 € al mese con pagamento annuale): la scelta più economica, e di gran lunga la più sensata se si ha appena deciso di investire sul commercio online e non si è certi del proprio successo personale. Possiede tutte le funzioni di base per vendere prodotti online comprese buoni regalo, gestione degli sconti su Shopify, analisi anti frode e automazioni per l'invio di email e il recupero dei carrelli abbandonati. Si hanno solo 3 mercati internazionali a disposizione e non si possono utilizzare le APi per connettere applicazioni che utilizzano i dati personali. Shopify a 78 € al mese (59 € al mese con pagamento annuale): lo stadio avanzato del Basic, un necessario salto di qualità da intraprendere se la propria attività online è in fase di espansione. Garantisce funzioni extra come le automazioni con Shopify flow, un aumento degli account staff (da 2 a 5) ed un aumento del livello della qualità della reportistica. Advanced Shopify a 384 € al mese (289 € al mese con pagamento annuale): l’opzione più avanzata, da considerare se le proprie vendite garantiscono un ampio margine di guadagno mensile. Questo piano è adatto alle grandi aziende, in quanto permette di sfruttare un calcolatore automatico di spese di spedizione per UPS e Fedex, un calcolatore automatico di dazi e imposte sulle importazioni e la gestione di 15 account staff. Anche con questa versione si hanno solo 3 mercati internazionali compresi nel prezzo, ma è possibile aumentarli al costo di 59 € al mese ciascuno. Il piano Lite Oltre a queste tre possibilità, Shopify è dotato inoltre di un piano Lite, al costo di 8€ al mese. Questo piano però non è dedicato a chi ha la necessità di vendere i propri prodotti tramite un ecommerce, ma è ideato per tutti i merchant che vogliono vendere con il loro negozio fisico oppure che vogliono aggiungere un buy button all'interno del loro sito internet (già esistente). Shopify inoltre permette di risparmiare a chi intende pagare da subito per un periodo che può andare da 1 a 3 anni, ottenendo così un cospicuo sconto sul lungo termine. Per essere aggiornato potete consultare la pagina dei prezzi di Shopify direttamente sul sito ufficiale. Le commissioni di Shopify Per quanto riguarda i costi delle commissioni sul venduto, Shopify lascia ai merchant la scelta. C'è infatti una doppia possibilità: Usare Shopify Payments come gateway di pagamento; Usare un gateway di pagamento di terze parti; Le percentuali delle commissioni sono diversi a seconda della scelta intrapresa. Nel caso dell'uso di un gateway di pagamento di terze parti, c'è da considerare oltre alla commissione a Shopify anche quella dovuta al fornitore di servizi. Riportiamo in seguito il costo totale delle commissioni prese dal sito di Shopify. Le commissioni di Shopify Payment (per le commissioni europee): Con Shopify Basic: 1,9% + 0,25 € a transazione Con Shopify: 1,8% + 0,25 € a transazione Con Shopify Advanced: 1,6% +0,25 € a transazione Le commissioni per i sistemi di pagamento terzi Con Shopify Basic: 2% Con Shopify: 1% Con Shopify Advanced: 0,6% Shopify e Shopify Plus Esistono inoltre due versioni: Shopify, disponibile nei pacchetti Basic, Shopify e Advanced, che abbiamo appena visto, e Shopify Plus. Shopify Plus è la versione enterprise di Shopify, che risiede su una infrastruttura diversa e fornisce maggiore assistenza e garanzie di sicurezza. Sinteticamente, le due versioni si differenziano principalmente per: Il pricing: Quanto costa Shopify Plus? lo 0,30% del transato, con un minimale di 2.300 € al mese con un contratto triennale, che copre i primi 657.000 € di fatturato del B2C B2B on Shopify con Shopify Plus l'azienda ha la possibilità di avere un negozio dedicato al B2B. Le transazioni B2B, al fine della fee mensile, non vengono calcolate sullo 0,30% ma sullo 0,18%. Per semplificare, se io vendessi con Shopify Plus solo alle aziende B2B, la tariffa di 2.300 € al mese mi coprirebbe 1.270.000 € di transato. Store singolo/multiplo Shopify Plus mette a disposizione 10 store compresi nell'abbonamento, ognuno con una propria valuta, lingua, grafica, ecc... Oltre ai 10 store c'è la possibilità di aggiungere store al costo di 250$ al mese. Internazionalizzazione è possibile configurare 50 mercati con listini diversi, grazie alla funzione Shopify Markets. In questo articolo del blog parliamo dell'internazionalizzazione con Shopify. Personalizzazione a livello di personalizzazione del tema, Shopify Plus offre un altissimo livello di personalizzazione grazie al linguaggio Liquid e alla possibilità di costruire applicazioni private con Shopify Functions. per intervenire direttamente nelle funzioni di backend (scontistica, checkout e altri elementi). Potenza :Shopify Plus dispone di una architettura dedicata che permette ai merchant che lo scelgono di avere siti più veloci e performanti. Per darvi una idea potrebbe tenere il traffico di un milione e mezzo di visitatori al minuto e arrivare a quasi 10.000 checkout al minuto. Solo questo? No! Puoi scoprire tutte le caratteristiche di questa piattaforma e perché quest'ultima sia il partner perfetto per la tua azienda con il nostro e-book gratuito Cos'è Shopify Plus, con utili insight a tutto ciò che lo rende unico. In comune tra le due resta la facilità di utilizzo e la sicurezza, ma le diverse versioni riescono a venire ben incontro alle diverse esigenze di business delle aziende. Shopify è più indicato per negozi e-commerce di piccole e medie dimensioni mentre la sua versione Plus è progettata per i business di livello enterprise. Shopify plus è una bomba: coniuga la semplicità d'uso della sua versione base con la possibilità di personalizzazione spinta e le performance a cui permette di arrivare. Con Shopify Plus puoi anche costruire un progetto di ecommerce headless, grazie alle api native della piattaforma e alla potenza di cui disponi per collegarsi via API con il resto dell'architetura informatica, dal CMs all'ERP aziendale. A chi è consigliato Shopify Plus Con le differenti soluzioni presentate, a cui va aggiunto un Shopify Plus, per le grosse realtà aziendali che prevedono numeri importanti fin dal primo giorno di vendita - e Shopify Components, per le aziende che vogliono sviluppare progetti customizzati utilizzando alcuni moduli di Shopify - Shopify è la piattaforma e-commerce che può andare bene davvero per tutti, dal piccolo negozio di vicinato che vuole provare a vendere i suoi prodotti in un raggio territoriale più ampio al negozio che vuole vendere all'ingrosso con il B2B, per arrivare alla grande multinazionale con prodotti conosciuti e stimati in tutto il mondo. La scalabilità della soluzione e la possibilità di adattarsi ad ogni modello di business ne fanno qualcosa di unico. Puoi approfondire il discorso su Shopify Plus nel post Come funziona Shopify Plus e perchè lo scelgo Negozio B2B con Shopify Plus Con Shopify, per i sottoscrittori dell'abbonamento Shopify Plus, c'è la possibilità inoltre di avere un negozio B2B. In particolare per quanto riguarda gli ecommerce B2B vi riportiamo in seguito alcune funzionalità: Multilistino: puoi quindi offrire prezzi fissi o in percentuale alle aziende, personalizzando così i prezzi per ogni azienda cliente; Differenti metodi e termini di pagamento: il concetto chiave nel B2B è quello di offrire opzioni di pagamento differenti per ogni azienda. Lo stesso vale per i termini di pagamento (esempio c'è la possibilità di far pagare un cliente con termine a 30 giorni e un altro a 90); Checkout B2B: questa tipologia di checkout permette ai clienti di vedere prezzi e condizioni a loro riservate senza avere informazioni dalle imprese concorrenti. Per approfondire il tema degli ecommerce B2B, potete leggere l'articolo scritto da noi riguardo il B2B on Shopify oppure scaricare il nostro ebook gratuito. Quanto costa realizzare un sito con Shopify Con la metodologia di realizzazione di ecommerce su Shopify adottata da ICT Sviluppo, abbiamo inquadrato tre fasce di costo, per consegnare progetti chiavi in mano. Le tre fasce dipendono dall'approccio alla GRAFICA. Poi ovviamente ci sono i costi legati alle CONFIGURAZIONE e allo sviluppo di FUNZIONI, ma quelli sono elementi variabili che entrano sulle necessità del progetto, dopo l'inquadramento grafico. 1. Partire con un tema dallo store Sviluppare l’ecommerce utilizzando tema di Shopify dallo store ufficiale, senza apportare modifiche grafiche e strutturali. Possiamo stimare con un range tra i 15/25k €*. 2. Tema realizzato su misura Sviluppare lo store con sviluppo di un tema custom, fatto su misura. Ne beneficia la velocità (ci sono solo i codici che ci servono) e la possibilità di “lavorare” in futuro sul tema riducendo la possibilità di incontrare difficoltà nello sviluppo (non essendoci codici extra che non usiamo inseriti nel tema dallo sviluppatore). Per i progetti con grafica custom, l’azienda deve considerar un budget di almeno 35-60k €*. 3. Tema dallo store customizzato La via di mezzo è quella di scegliere un tema dallo store, molto simile al risultato finale che si vuole ottenere come funzionalità e lavorare su un mockup su questo per cambiare la grafica e farla “più personalizzata”. Su progetti di questo genere, generalmente andiamo su budget di massima di 25/35k €*. Ovviamente intervenire su un tema realizzato e testato, già denso di funzioni e stili. non è la strada da percorrere se si cerca una iperottimizzazione e se si vuole spingere sulla personalizzazione grafica. Ci sono inoltre tre variabili, valide per ognuno delle tre strade, che vanno a costituire dei COSTI ADDIZIONALI ma spesso NECESSARI: i. Data Integration Oltre allo sviluppo dell’ecommerce, bisogna (quasi) sempre mettere nel budget un connettore, ovvero la parte di data integration tra Shopify e l’ERP / il software gestionale. Senza particolari complicazioni e per utilizza uno dei sistemi standard diffusi nelle PMI italiane - alla TeamSystem, Zucchetti, Atelier, Moda, Stealth o software di pari livello - il budget potrebbe essere 10-15k una tantum Se fosse invece un connettore con un sistema più enterprise, come SAP o Oracle, ci è capitato spesso di aggirarci su cifre che variano tra i 15-30k € di budget. NOTA BENE Il tutto, ovviamente (non mi stanco di ripeterlo) subordinato ad una analisi preventiva perché, si a livello grafico, di funzionalità e di necssità diverse, i progetti possono variare anche di molto e, in alcuni casi, essere molto più costosi. Si pensi ad esempio d una progetto HEADLESS con Shopify (partiamo dai 50/60.000 € in su) o la creazione di un composable ecommerce con Shopify COMPONENTS, per il quale i costi possono saire a diverse centianaia di migliaia di euro. In questo post del blog potete approfondire il tema dei Costi di realizzazione di un progetto con Shopify. Le funzioni principali di Shopify Ci sono molte altre piattaforme che “ci provano”, ma quella di cui stiamo parlando dall'inizio di questo articolo ha vinto su tutte per la sua semplicità, convenienza e perché permette, anche a chi non ha molta esperienza e nessuna conoscenza informatica, di poter gestire un negozio online. Mentre ci si può avvalere di un Shopify expert per tarare a puntino le necessità della propria azienda e per sviluppare una soluzione personalizzata, la successiva gestione è veramente alla portata di tutti. Quando si inizia ci sono già un sacco di funzioni attive e questa piattaforma ti propone numerose altre applicazioni di terze parti per ampliare le potenzialità del tuo e-commerce. Quelli di Shopify sono stati molto bravi ad ottimizzare la loro piattaforma per favorire al massimo l’interazione umana e hanno lavorato parecchio sulla user experience, proprio per superare le difficoltà dei software di vecchia concezione che necessitavano di supporto tecnologico e di esperti più o meno continuo. Iniziare con Shopify, le funzioni di base Devi caricare i tuoi prodotti con: la descrizione; la quantità di ogni prodotto; le possibili varianti (come taglio o colore, per capirci); Una o più foto; i METAFIELD, ovvero tutte quelle informazioni aggiuntive che poi ti aiuteranno a filtrarli nella pagina delle categorie, ad aggiungere informazioni strutturate in pagina ed arricchire le funzioni della ricerca (soprattutto se utilizzi tool terzi); i METAOBJECT per nuclei di informazioni strutturate più complesse. E ci devi aggiungere: la configurazione e il costo delle spedizioni; attivare i sistemi di pagamento che vorrai accettare dai tuoi clienti (il più semplice ed integrato è Shopify Payments); una pagina con le condizioni di vendita; una pagina con le regole sulla spedizione e la restituzione; una pagina con la politica sulla privacy e dei cookie (e consigliamo un servizio per la creazione automatica - ed aggiornata - dei testi di questa sezione). la configurazione dei filtri sulla pagina delle collezioni Ovviamente - o non così ovviamente - devi pensare anche alla grafica. Shopify funziona con i temi, ovvero dei pacchetti che si occupano di dare gli stili e le funzioni di ux-ui al tuo store. C'è una sezione dedicata del sito di Shopify dedicato ala vendita-acquisto dei temi: si possono scoprire e provare, per arrivare all'acquisto. Li trovate qui, sullo store dei temi per Shopify Attenzione che non basta scaricare il tema, ma dovrai impaginare gli elementi, inserire le foto di contesto o istituzionali, spiegare chi sei su una pagina dedicata, prevedere una sezione per i contatti... Insomma, comprare un tema non è avere il sito, ma avere il modello grafico pronto con cui costruirlo. Poi ci sono delle funzioni aggiuntive (moltissime), tra le quali, per citarne alcune: Puoi configurare la vendita su paesi diversi con prezzi e cataloghi diversi (markets - o mercati - by Shopify); La gestione eventuale dei costi di dogana; Puoi gestire tutte le sconti su Shopify o installare app per supportarti; Puoi personalizzare il checkout con Shopify Plus; Shopify Mail per gestire le newsletter o la marketing automation mescolato le funzioni di Mail e di Flow; La possibilità di creare segmenti di clienti per targetizzare le comunicazioni; L'applicazione nativa di Shopify per le traduzioni (Shopify Translate and Adapt); L'applicazione nativa di Shopify per la gestione dei filtri e delle ricerche (Search and Discovery); L'applicazione nativa di Shopify per la gestione dei form per la raccolta dei dati; Un sito di informazioni al tuo servizio Per aggiungere i prodotti e gestire le vendite del tuo store, Shopify non ti lascia solo e ti aiuta con una serie di guide molto complete sulle possibilità che hai a disposizione per l'aggiunta e la gestione dei prodotti: Capire la struttura del prodotto Aggiungere prodotti al tuo store La gestione delle varianti La gestione delle immagini La gestione delle collezioni Le carte regalo Importazioni ed esportazioni Ricerca e filtri Gestire l'inventario ... Insomma... come potete vedere nel ricco ecosistema di shopify le guide non mancano di certo Dovrebbe, a questo punto, risultare chiaro: Shopify pur essendo molto semplice ed intuitivo, rende le cose ancora più facili con comode guide per aiutare tutti, più o meno esperti, ad ottimizzare la gestione del prodotto, dei clienti, dell'ordine, del marketing e della crescita del progetto in generale. Ed è proprio per questo che rende questa piattaforma unica: parti e vendi senza conoscere il mondo dell’e-commerce. Mano a mano che lo conosci e diventi consapevole dei bisogni e delle possibilità, scatta la possibilità di acquistare funzioni aggiuntive nel Shopify App Store e diventa sempre più competitivo. Capita spesso che un'azienda provi e si arrangi con il personale interno e metta in piedi un piccolo ecommerce, anche senza troppe pretese, nella prima fase, realizzi testi e verifichi come funziona, per poi arriva un partner di Shopify, per sviluppare un progetto su Shopify. In quel caso sarebbe bene confrontarsi con un argomento importante, come il budget da mettere a disposizione per un progetto con Shopify. Per aiutarvi ho scritto questo articolo che parla del costo di un sito con Shopify Plus (ma per traslato, cambiando il costo della piattaforma, può esser preso come riferimento anche per Shopify) Altre funzioni di Shopify Shopify, dal giorno uno, ti offre strumenti e funzioni per fare anche qualcosa in più dello standard per iniziare a vendere online, consapevole che per vendere online il progetto complessivo è importante tanto quanto realizzare il sito, visto che quello è solo il primo passo. Spedizioni con Shopify Shipping per chi inizia (...o vuol continuare a vendere) Ma torniamo a chi inizia il proprio progetto ecommerce Shopify ha pensato anche all'organizzazione della logistica dell'ecommerce, in particolar modo è fondamentale la scelta del giusto partner logistico. Vendere i prodotti e non poterli spedire è un controsenso, Shopify per questo ha stretto una collaborazione con Poste Italiane per aiutare i propri merchant a spedire i propri prodotti con tariffe agevolate. L'integrazione inoltre tra la piattaforma ecommerce e il partner logistico, consente inoltre di: Acquistare, stampare e modificare le etichette di spedizione direttamente dal pannello di controllo di Shopify; Calcolare al checkout le tariffe di spedizione in modo trasparente ed effettivo; Poste Italiane inoltre permette sia di prenotare il ritiro dal proprio magazzino sia di avere tempi di consegna di 1/2 giorni lavorativi tramite il servizio Poste Delivery Business. Per ulteriori informazioni, ti consigliamo di leggere il nostro articolo su Shopify Shipping, dove vengono spiegati nel dettaglio costi e funzionalità della partnership tra Poste Italiane e Shopify. Strumenti per webdesigner La parte divertente della storia di Shopify è che all’inizio, quando sono partiti, si pubblicizzavano come una piattaforma per webdesigner che permetteva loro di esplorare le infinite possibilità del design per la creazione di siti web. Hanno subito abbandonato quella via per presentarsi e hanno preferito puntare tutto sulla semplicità d’uso. E questa è diventata la loro carta vincente. La facilità di startup, unito ad un'ingegnerizzazione pensata ad hoc, hanno trasformato Shopify nella piattaforma e-commerce preferita quando si vuole essere presenti all'interno di altri marketplace, come Amazon (particolarmente utile, per i venditori dei marketplace, la possibilità di gestire i permessi in vari termini ai venditori, per uplodare e gestire i prodotti in massa). Integrazioni multicanale con Shopify POS Shopify è adatto anche per chi ha un negozio offline perché grazie a Shopify POS permette di essere la soluzione ideale per chi ha un ecommerce e un negozio fisico. Tra le funzionalità più importanti di Shopify POS ci sono: accettare pagamenti con il gateway di pagamento Shopify Payments, la gestione in tempo reale delle scorte, la gestione del ritiro degli acquisti online in negozio (modalità click and collect), gestione degli sconti online anche all'interno del negozio fisico, reportistica dettagliata e integrata per ogni tipologia di negozio. In aggiunta a ciò c'è la possibilità di creazione della scheda cliente anche per i visitatori del negozio, potendo così applicare loro strategie di marketing mirate. Shopify POS inoltre si divide in due piani: Piano Lite, incluso in tutti i piani Shopify, e Piano Pro incluso solamente nell'abbonamento Shopify Plus. Per ulteriori dettagli sulle funzionalità e pricing ti consigliamo di leggere l'articolo che abbiamo scritto a riguardo di Shopify POS. Automatizzazioni con Shopify Flow Per tutti i merchant con un piano Advanced, Shopify o Plus, c'è la possibilità di accedere a Shopify Flow, con il quale pianificare azioni automatizzate per risparmiare tempo e ottimizzare la gestione. Alcuni workflow che possono essere: Avviso di eventuali stockout di magazzino (utile per fermare ad esempio campagne pubblicitarie attive incentrate su determinati prodotti); Avviso relativi a possibili frodi in caso di ordini atipici; Apertura di ticket automatici in caso di problemi da parte dei clienti; Attivazione programmata di promozioni e scontistiche; Gestione dei programmi di fidelizzazione; Per ulteriori informazioni ti lasciamo il nostro articolo che parla di Shopify Flow. Possibilità di pianificare strategie di marketing Shopify inoltre all'interno del suo ecosistema offre inoltre delle possibilità di pianificare strategie di marketing per i propri clienti. Shopify Email consente ai merchant di Shopify di creare e inviare email di marketing ai propri clienti, con la possibilità inoltre di tenere monitorate le loro prestazioni. Shopify Email è disponibile gratuitamente per tutti i piani sottoscritti con la limitazione che oltre alle 10.000 mail il prezzo sarà di 1$ ogni 1.000 mail inviate. Vantaggi e svantaggi di Shopify Quando si pensa ad un software di e-commerce, si cercano punti di forza e criticità per poter selezionare quello che fa al caso nostro e meglio si adatta al nostro progetto ecommerce. In un software selection fatta bene, risulteranno chiari una serie di vantaggi nell'adozione di Shopify. Semplicità nella gestione Il primo vantaggio di Shopify in assoluto è l'innegabile semplicità del front-end: chiunque, anche chi non ha esperienza non solo con le vendite online, ma con internet stesso, può riuscire a realizzare uno shop basico e a gestirne le operatività. Gestione piattaforma SaaS Il secondo grande vantaggio è dato dal fatto che tutta la parte tecnica e il motore software che fa funzionare l'e-commerce sono gestite direttamente dalla piattaforma; questo permette al cliente di concentrarsi davvero sulla creazione e sulla personalizzazione del proprio negozio online e di non preoccuparsi né dell'infrastruttura tecnologica né tantomeno della manutenzione e aggiornamento del sistema. Piattaforma headless Shopify inoltre offre lato sviluppo di essere la piattaforma perfetta per chi vuole un ecommerce customizzato. Essere un ecommerce headless infatti offre la possibilità di avere la gestione del backend e la gestione del frontend separata. Ciò significa che alla gestione dei prodotti di Shopify puoi abbinare lo sviluppo di qualsiasi tipo di front end. Ciò permette al proprio ecommerce di dare un alto livello di user experience combinando design e prestazione dello store. Per saperne di più sui vantaggi, il dettaglio di come un vengano integrati frontend e backend, costi, ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento su cos'è un headless ecommerce e come funziona. Nessun download e nessuna installazione Con PrestaShop, si deve sempre fare attenzione che i moduli e i template attivi sul proprio server siano compatibili con la nuova versione dell’aggiornamento. Nel caso di aggiornamento con upgrade alla versione superiore, la buona pratica consiglia di effettuarlo in una installazione di prova e poi, una volta verificato che tutto funzioni, passarla sul server/installazione di produzione. A differenza di altri siti e-commerce, non richiede né installazione né download, e non necessita dell'acquisto della piattaforma. Questo libera - letteralmente - il proprietario dell'e-commerce dalla necessità di aggiornamenti, dai problemi di sicurezza, dalla necessità di incrociare e dita ogni volta che si vuole implementare il sistema e si aggiunge una nuova funzionalità. Questo è possibile grazie al fatto che ogni store è ospitato sul sistema e sui server di Shopify, non si scarica e non si installa nulla, quindi non c'è nulla da mantenere. Si paga un canone. Un ecosistema di app certificate per sviluppare nuove funzioni Gli utenti hanno a disposizione numerose soluzioni, chiamate App, fornite da Shopify stesso o da terze parti, gratuite e pagamento, per la personalizzazione dell'aspetto grafico e delle funzionalità complementari. Il rigido controllo sulle App di terze parti, ne garantisce un corretto funzionamento, un aggiornamento continuo e una garanzia sugli standard di qualità. Esattamente come il più famoso Apple Store, il nostro punto vendita online ha la possibilità di accedere ad un mondo di applicazioni e nuove funzionalità per l'e-commerce che stiamo costruendo o che già abbiamo avviato. Perché uno dei grandi vantaggi di una piattaforma in cloud è la scalabilità, ovvero la possibilità di crescere con gli investimenti, avendo tempo da dedicare allo store e alle funzionalità erogate dal proprio e-commerce. Intanto apri la tua attività, comincia a vendere e porta a casa dei soldi. Con quelli, se vuoi migliorare quello che hai, i servizi che eroghi e come funziona il tutto, investi per una crescita armonica del tutto. Opensource non significa gratis Altre piattaforme software per e-commerce sono gratuite, ma attenzione: opensource non significa gratis, e, come abbiamo visto prima, possono presentare svantaggi notevoli, perché nessuno è responsabile di eventuali bug bloccanti della tua piattaforma e ti toccherà pagare per risolverli. E se questo non ti sembra un limite quando rifletti sulla scelta dell'e-commerce, lo diventa nel momento in cui stai vendendo, incassando denaro in un flusso quotidiano... e all'improvviso tutto si blocca. Per questi motivi Shopify vale abbondantemente i soldi che costa, poiché non soffre di queste seccature. Se vuoi approfondire maggiormente l'argomento abbiamo scritto un articolo sui vantaggi di Shopify. Visione omnicanale e orientata al futuro Shopify è una piattaforma ecommerce in costante aggiornamento per quanto riguarda le integrazioni con altre piattaforme, in particolare anche per quanto riguarda i social network. Shopify consente già da tempo ai propri merchant di sincronizzare e vendere i propri prodotti su Instagram e Facebook. Di recente Shopify ha annunciato, oltre alla possibilità di vendere i propri prodotti su Twitter, anche una partnership con Youtube, per permettere ai negozianti di proporre i propri prodotti durante i video oppure durante le streaming con la possibilità di acquisto senza far uscire l'utente dal video che sta guardando. Essendo un social network pubblico inoltre, Youtube permette di ampliare il proprio bacino d'utenza potenzialmente all'infinito. Ciò significa che con un'adeguata strategia di content marketing, è possibile aumentare le proprie vendite. Per ulteriori informazioni su come vendere su Youtube grazie a video e streaming con Shopify, ti invitiamo a leggere il nostro articolo su Youtube Shopping. Questa novità testimonia come Shopfiy sia una piattaforma in costante crescita anche da questo punto di vista, mettendo a disposizione dei venditori qualunque strumento possa essere utile per essere presenti in ogni touchpoint del cliente. E per quanto riguarda l'influencer marketing? Shopify con l'acquisizione della piattaforma Dovetail, permette di scaricare Shopify Collabs, con la quale è possibile la ricerca di nuovi brand ambassador e influencer. È possibile creare un questionario per le candidature per diventare il tuo brand ambassador in modo da selezionare i testimonial perfetti per il tuo brand Svantaggi di Shopify? Solo uno, alla fin fine... Parlando invece dei lati negativi, lo svantaggio principale, comune a tutti i software Saas, è dato dal fatto che il prodotto è così com'è: se alcune funzionalità o proprietà non sono disponibili, nemmeno con l'ausilio di app di terze parti, non c'è possibilità di intervenire personalmente. Per questo motivo è possibile provare il programma gratuitamente. C'è da dire che la community è molto attiva e diverse richieste di implementazioni sono quasi sempre state accolte e incluse nel tempo (un esempio, fino a poco tempo fa, il sito presentava alcune pagine visualizzabili dai clienti - nel carrello - esclusivamente inglese, causando disagi agli utenti meno affini con tale lingua: oggi il problema è quasi risolto nella sua totalità, in quanto sono state implementate oltre 30 lingue diverse). Se non ci sono particolari necessità di configurazioni altamente personalizzate, il prodotto così com'è è davvero un grande alleato dell'imprenditore: dimenticarsi di aver un software alle spalle, con le relative problematiche tecniche da affrontare ogni volta che si aggiunge un servizio o si modifica qualcosa, è uno dei punti di forza assoluti di Shopify. Chiedete a chi ha un negozio online sviluppato su Magento o su PrestaShop se può dire la stessa cosa. Ma quello che ho scritto è vero fino ad un certo punto :-) In realtà con Shopify, anche se sei in SaaS, puoi fare praticamente tutto. Si possono superare i limiti di Shopify grazie ad una buona conoscenza della piattaforma e un buon budget a disposizione. Ci sono una serie di stack tecnologici all'interno che non pongono limiti al tuo progetto. Vediamo alcuni STOREFRONT API Per i casi in cui commercianti e i loro sviluppatori vogliono avere il pieno controllo su ogni dettaglio del loro negozio, ci sono la Storefront API: con queste si possono costruire app esterne e collegarsi con le API per portare funzioni su Shopify e integrare i dati con altri software. HYDROGEN Con Hydrogen e Remix, Shopify prova ad aiutare gli sviluppatori a muoversi più velocemente nella necessità di avere progetti altamente customizzati, fornendo le migliori pratiche e strumenti integrati. In breve: gli sviluppatori possono personalizzare il front-end completamente, andando a disaccoppiarlo dal backend e costruire un progetto headless ecommerce. La personalizzazione totale dell'esperienza utente trova la sua completezza. METAFIELD Con i Metafield che hanno un ruolo sempre più centrale nell'ecosistema di Shopify, gli sviluppatori possono salvare e archiviare dati personalizzati nel database (sugli utenti, sugli ordini, sui prodotti, sulle varianti. E qui parliamo della personalizzazione de database, per arricchire i dati e andare verso segmentazioni spinte o richiamare informazioni in frontend. SHOPIFY FUNCTIONS Shopify Functions è l'ultimo pezzo del puzzle: gli sviluppatori possono personalizzare il back-end. Questo crea delle sandbox (ambienti isolati che non possono fare danni al sistema) dove eseguire le applicazioni all'interno dei serve di Shopify... una funzione sbalorditiva che permetterà - a tendere - di modificare quasi tutte le funzioni di backend di Shopify. SHOPIFY COMPONENTS Components by Shopify si basa sul concetto di Composable Ecommerce, ovvero l'ecommerce componibile, è un approccio di sviluppo che consiste nella selezione dei migliori componenti disponibili e nella loro combinazione o composizione in un'applicazione personalizzata, che viene creata quindi custom per esigenze aziendali specifiche. Praticamente sviluppo il sistema che vuoi ed utilizzi i pezzi di Shopify che ti interessano. Confronto (veloce) tra Shopify e altre piattaforme e-commerce Shopify si potrebbe quasi definire l'ultimo arrivato nel mondo delle piattaforme e-commerce: è nato solo nel 2006. Da allora di strada ne ha fatta e ne sta facendo ancora, soprattutto oltre i confini del Nord America. Con una quota del 34%, è il sistema di e-commerce più utilizzato al mondo. Magento è la piattaforma per fare e-commerce più famosa e più diffusa negli USA, mentre in Europa, Shopify deve vedersela con Prestashop. Entrambe sono piattaforme OpenSource, scaricabili quindi gratuitamente dagli utenti, e self-hosted: forniscono quindi tanta libertà agli utenti quindi di personalizzazione e controllo proprietario ma richiedono capacità tecniche elevate e una infrastruttura tecnologica non sempre alla portate di piccole aziende. Shopify, Magento e Prestashop sono tutte ottime soluzioni per avviare un progetto e-commerce: a far la differenza sarà il budget disponibile, il desiderio - e la capacità tecnica - di tenere sotto controllo la macchina. I software che Shopify sta soppiantando quindi: Magento La prima differenza, quella più marcata, è che Magento è un software self-hosted, cioè significa che devi dotarti di un server e gestire anche quello, mentre Shopify è una piattaforma con accesso al sistema tramite abbonamento e completamente gestibile senza nessun altro servizio esterno, in totale autonomia. Magento è una piattaforma open Ovviamente, Magento, essendo una essendo una piattaforma completamente in mano tua, ti permette di fare tutto quello che vuoi sul tuo server; per esempio puoi installare sullo stesso dominio anche un blog, senza bisogno di sottodomini. Avendo il controllo del tuo codice, puoi fare quello che vuoi. Ovviamente i costi sono proporzionati al tipo di intervento di personalizzazione e alla quantità di questi interventi. Non è così per Shopify, che proprio per la su natura SaaS non permette di stravolgere il software nelle sue componenti essenziali. Permette qualunque personalizzazione grafica e si sviluppare funzionalità tramite plugin / applicazioni esterne, ma il controllo del codice del software no. Magento è complesso e costoso Tra i tanti contro di Magento c'è sicuramente il fatto che è complesso e spesso costoso: un e-commerce che sta funzionando necessita di procedure da svolgere in sicurezza, come la duplicazione del negozio su uno spazio test e il successivo allineamento dei database, con l'incognita del funzionamento alla prima botta (certo, non è un problema per lo sviluppatore che si fa pagare e consiglia Magento, ma può esserlo per l'azienda). La tecnologia in primo piano Con queste condizioni appare ovvio che con Magento la questione tecnologica obbliga ad una continua attenzione al software e alla tecnologia a supporto. Nel progetto con Magento, devi tenere in conto che sarà sempre una spesa da mettere a budget e controllare, devi fare i conti periodicamente con il fatto che hai un software su un tuo server e che necessita di manutenzione Magento si ferma però con l'acquisizione di Adobe... ed è diventato decisamente più enterprise di quanto non lo fosse MAgento. In questo post puoi leggere tutte le differenze tra Magento e Shopify. Prestashop Entrambi, Prestashop e Shoipify, sono due prodotti molto validi, ciò che cambia è la differente offerta che propongono ai potenziali clienti: Shopify è rivolto a tutti, anche ai meno “smanettoni”, ossia a coloro che vogliono aprire un negozio online, ma che non parlano la lingua dei codici e vogliono un prodotto semplice ma subito efficace. PrestaShop è dedicato, invece, a chi già riesce a destreggiarsi con i linguaggi di programmazione (o, in alternativa, può permettersi da subito un buon tecnico) e preferisce avere tutto sotto il proprio controllo. PrestaShop è una soluzione e-commerce nata nel 2005 in Francia e utilizzata da più di 250 mila negozi online. Hosting vs Saas La piattaforma è gratuita (non lo sono, invece, i moduli da installare per implementare una specifica funzionalità) e l’interfaccia si presenta anch’essa piuttosto intuitiva. La prima differenza tra i due eCommerce è la loro diversa natura: PrestaShop è un software che necessita di un hosting esterno in cui essere installato, che si traduce in maggior libertà operativa (che è una cosa positiva e negativa al contempo, dipende dalla vostra esperienza), mentre Shopify è una piattaforma utilizzabile da subito online inserendo semplicemente le tue credenziali. Una piattaforma in mano tua Come per Magento, anche con Prestashop è una piattaforma in mano tua, quindi puoi fare ciò che vuoi sul tuo store, come, modificare il codice sorgente dei file e cambiare le logiche di funzionamento di alcune parti: attenzione, ci vuole un programmatore esperto e non è così economico un intervento core. I costi sono proporzionati agli interventi Avendo il controllo del tuo software, puoi intervenire sul codice del software, puoi fare ciò che vuoi; tenendo conto, però, che i costi sono proporzionati al tipo di intervento di personalizzazione e alla quantità di questi interventi. Interventi continui Con PrestaShop, si deve sempre fare attenzione che i moduli e i template attivi sul proprio server siano compatibili con la nuova versione dell’aggiornamento. Nel caso di aggiornamento con upgrade alla versione superiore, la buona pratica consiglia di effettuarlo in una installazione di prova e poi, una volta verificato che tutto funzioni, passarla sul server/installazione di produzione. Per scoprire tutte le differenze tra i due software puoi leggere Shopify vs Prestashop Woocommerce Che devo dire? Non lo considero neppure un software di ecommerce. Più che altro è un plugin - per un software sviluppato per creare blog e siti - che porta le funzioni di ecommerce in un sistema che non è pensato per avere un ecommerce. Penso di aver sviluppato negozi online con tutti i principali software usciti dal 1998 in poii, ma di non aver mai usato Woocommerce per un progetto serio. Mi autocito, partendo da una fonte più autorevole di me (quando c'è, bisogna riconoscere i propri limiti), ovvero Gartner, una società per azioni multinazionale che si occupa di consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo della tecnologia dell'informazione con oltre 15.000 clienti nel mondo. Il Gartner Magic Quadrant dell'ecommerce, una ricerca annuale che recensisce tutti i software ecommerce per le aziende e li mette all'interno di una tabella con relativo diagramma, cercando di dare loro un posizionamento e compararli tra di loro. La lista finale, dei migliori, è di 18 software. Beh, tra questi non c'è WooCommerce. Nel quadrante dei leader c'è invece Shopify. Scopri in questo articolo perché Woocommerce è la peggiore scelta per un ecommerce aziendale L'esperienza di ICT Sviluppo con Shopify Perché abbiamo scelto di sviluppare i progetti e-commerce con Shopify? Ce lo racconta Giovanni Fracasso, COO e marketing manager di ICT Sviluppo. Veniamo da quel mondo che installava i primi e-commerce su server php, con programmi sviluppati da zero alla fine degli anni '90, con mesi di lavoro e risultati - con il senno di poi - totalmente discutibili. Quando vedemmo per la prima volta un software open source come OScommerce fu un tripudio di felicità. sistemi con la grafica in linea, dove un nuovo aggiornamento della piattaforma significava rifare il sito. Li abbiamo visto - e provati, sia sulla nostra pelle che su quella dei clienti - tutti. Prima di approdare, definitivamente, a Shopify, siamo anche stati partner di Prestashop, un open source francese, abbastanza diffuso in Italia. Esperienza da dimenticare anche questa, con un supporto da parte di Prestashop vicino allo zero quando trovavamo dei bug del software e il costo dell'intervento ricadeva sul cliente. Perché alla fine, tutti i software che fanno aumentare le ore lavoro del fornitore, costringendolo a dedicare risorse per sistema problemi del software scarica, installato e configurato, per far funzionare bene l'e-commerce del cliente, si trasformano in costi. Costi spesso solo stimabili all'inizio del progetto, quando nulla è veramente chiaro e poche cose sono certe, sulle dinamiche di funzionamento della piattaforma che si va ad usare. Quindi, che parliamo di OpenCart, Woocommerce, Prestashop o Magento, poco cambia: con Shopify siamo passati dalla gestione del progetto e-commerce prettamente basata sulla tecnologia, le funzionalità, i bug da sistemare, il modulo da riuscire a far girare ad una gestione dell'e-commerce esclusivamente come progetto di marketing, vendita e service, dimenticandoci che alle spalle ci fosse un e-commerce. In questo modo i nostri sforzi vengono allineati a quelli del cliente, con l'obiettivo dedicato ala vendita... e non vediamo più il cliente che si allinea ai nostri sforzi, per fare riunioni in cui si parla di moduli, tabelle e problemi tecnologici. Alla fine, posso dirlo: con Shopify siamo tornato a fare il lavoro che ci piace anche con l'e-commerce, facendo entrare la tecnologia solo dove e quando serve. Perché la sua più grande innovazione è stata quella di farci dimenticare che alle spalle c'è la migliore tecnologia del mondo per un e-commerce.
Hai presente quando stai per lanciare sul mercato una nuova campagna pubblicitaria, un nuovo prodotto o un nuovo servizio? Quel momento viene chiamato roll out e rappresenta una strategia che consente di raccogliere feedback preziosi, ridurre i rischi e di conseguenza ottimizzare le risorse a propria disposizione. Il rollout dunque, detto anche out roll o rolling launch, garantisce un successo non solo nell’immediato, ma anche sul medio-lungo termine della campagna, del servizio o del prodotto. Talvolta infatti l’euforia di qualcosa di nuovo, sia esso un articolo lanciato sul mercato o un servizio innovativo, può evaporare nel giro di pochi giorni o di poche settimane dopo la fiammata iniziale. Questa strategia permette invece di tenere sempre viva l’attenzione dei clienti, toccando i giusti tasti e fornendo soluzioni adatte per risolvere i loro problemi. Da qui nasce l’esigenza di avere a disposizione un sito web capace di monitorare le preferenze e le abitudini dei consumatori e, al momento opportuno, presentare l’offerta più adatta secondo le loro esigenze. Una piattaforma come Shopify può essere di grande aiuto per mantenere un rapporto diretto costante con i propri clienti e creare per loro un’esperienza personalizzata su misura. Rollout: il significato Da un punto di vista semantico il significato di roll out è “mettere in campo”, “lanciare”, “diffondere” o “introdurre”. Viene detto anche rolling launch, con riferimento all’intero processo di introduzione sul mercato di un prodotto che deve essere graduale e non immediato. È importante sottolineare questo aspetto, poiché la caratteristica principale del roll out è proprio quella di espandersi in maniera proporzionale e non improvvisa. Prendiamo come esempio l’espansione geografica, che è progressiva e procede in base alle dimensioni e alle capacità dell’azienda. Un’azienda che ha importanti risorse finanziarie può espandersi in tempo minore e su un mercato più ampio. Diverso è il discorso per un’azienda di piccole dimensioni, magari nata da poco, che ha risorse limitate e che quindi può espandersi in uno spazio più ridotto ed entro un lasso di tempo più dilatato. Vivisezionando ulteriormente il concetto di roll-out, possiamo dire che “roll” può essere tradotto con “srotolare”, come a voler suggerire proprio un movimento continuo e progressivo. Con “out” si fa invece riferimento all’azione verso l’esterno, dove si porta il prodotto o il servizio partendo da un punto preciso. Le due tipologie di roll out Una volta compreso per grandi linee cosa si intende con roll out, ne possiamo individuare due tipologie: di prodotto e operativo. Il roll out di prodotto, come già spiegato nel precedente paragrafo, indica il lancio di un prodotto in una determinata area o tra un gruppo specifico di clienti. Se parliamo di ecommerce, il lancio di un prodotto potrebbe quindi essere limitato ad un’area geografica, o magari ad un gruppo ristretto di tester appositamente scelti o semplicemente ad una nicchia di mercato che rispecchia il proprio target. Il roll out operativo invece prevede l’introduzione graduale di cambiamenti all’interno di un’azienda, sia da un punto di vista organizzativo che strutturale, in modo che i vari team possano familiarizzare con le novità introdotte senza “traumi”, prevenendo eventuali problemi o malumori che possono verificarsi quando ci sono cambi drastici e improvvisi. Come fare un piano di roll out? La prima cosa da cosa è creare un piano di roll out, che deve cominciare con una definizione chiara di tutti gli obiettivi che intendi perseguire. Puoi scegliere come obiettivo quello di aumentare le vendite, incrementare il numero dei clienti o rafforzare la posizione del tuo brand: ciò che conta è che i target siano noti a tutti i team. Fatta questa operazione devi identificare i segmenti di mercato o le zone geografiche dove intendi lanciare il prodotto. Tra questi potrebbero rientrare mercati di prova o clienti chiave.Ti consiglio di fare una valutazione generale anche da un punto di vista logistico, assicurandoti che la catena di approvvigionamento e la distribuzione siano adatte a supportare il lancio. Se il tuo prodotto dovesse avere un notevole successo, devi essere pronto sia a far fronte ad una richiesta elevatissima sia ad evadere gli ordini in tempi ragionevoli. Da un punto strategico devi studiare attentamente i messaggi in rete, realizzandoli e adattandoli in base al tuo target di pubblico. Per la realizzazione di questo progetto puoi affidarti ai professionisti di Shopify Expert che possono seguirti passo dopo passo e darti consigli preziosi. Le fasi di test per il roll out Mai sentito parlare di beta test o di A/B test? Si tratta per l’appunto di test effettuati in aree geografiche selezionate che precedono il lancio vero e proprio del prodotto o del servizio. Durante questa fase il prodotto viene distribuito ad un numero ristretto di punti vendita, così può essere acquistato solo da un determinato target di pubblico. In seguito vanno poi analizzati i risultati dei test, dai quali è possibile reperire utili informazioni e capire se quel prodotto può avere successo o se invece devono essere apportate delle modifiche, prima del lancio effettivo. Le attività principali Il processo di roll out comprende diverse fasi dalla pianificazione iniziale allo sviluppo fino al test. Ognuno di questi step deve essere portato a termine con grande attenzione e cura dei particolari, poiché sono concatenati gli uni agli altri. In sostanza se si blocca uno solo di questi step, l’intero processo rischia di fallire. Nello specifico le principali attività coinvolte nel roll out sono le seguenti: Pianificazione: vengono definiti gli obiettivi, le tempistiche e le risorse necessarie per il lancio. Questa attività comprende la pianificazione di strategie di marketing e la promozione; Sviluppo: a seconda dei risultati ottenuti dai test e dalle informazioni raccolte, si crea o si modifica il prodotto, il servizio o la campagna pubblicitaria. Questo potrebbe includere anche la progettazione di nuove pagine web e lo sviluppo di nuove funzionalità software; Testing: questa fase aiuta non solo a sondare il gradimento del pubblico, ma è utile anche a testare il prodotto per verificare che funzioni correttamente. Test interni, beta test con un gruppo selezionato di utenti e correzione di bug sono alcune delle possibili operazioni; Formazione: il personale e i team devono essere addestrati ad usare nel modo corretto i nuovi prodotti o le nuove funzionalità. Questa fase risulta particolarmente importante per il servizio clienti o il supporto tecnico; Lancio: questa è la fase in cui il prodotto o il servizio viene commercializzato e reso disponibile per i clienti. Il lancio può essere fatto in un’unica fase, o in fasi successive per ridurre i rischi e garantire che tutto funzioni come previsto. In quest’ultimo caso si parla di lancio graduale; Promozione: attività di marketing e comunicazione per informare i clienti che è disponibile sul mercato un nuovo prodotto o un nuovo servizio, promuovendolo e sponsorizzandolo. Tra le attività comprese in questa fase ci sono email marketing, pubblicità sui social media e campagne promozionali; Monitoraggio e feedback: raccolta di dati sull’uso del nuovo prodotto o servizio e di feedback rilasciati dagli utenti per identificare eventuali problemi e opportunità di miglioramento. I vantaggi del roll out Ma quali sono i vantaggi del roll out in ambito di marketing? Uno dei primi vantaggi è rappresentato sicuramente dalla riduzione dei rischi. Lanciare un prodotto su larga scala, senza alcun test precedente, è un bel rischio. Se quel prodotto non piace sarebbe necessario apportare modifiche significative e in breve tempo, senza considerare che il suo appeal è ormai stato “bruciato” e diventerebbe complicato rilanciarlo in chiave marketing. Questo discorso naturalmente vale sia per quanto riguarda le campagne di marketing che il lancio di nuovi servizi. Se emergono criticità in un’area ristretta, è più facile risolvere i problemi e lavorare sul prodotto per ottenere il gradimento del pubblico. Meno rischi significa anche meno investimenti, o quanto meno investimenti ottimizzati e intelligenti. In ogni azienda, a maggior ragione in un e-commerce di piccole dimensioni o nato da poco, è fondamentale fare investimenti oculati e gestire al meglio il budget. Con il roll out inoltre è possibile raccogliere in tempo reale i feedback degli utenti, che forniscono utili indicazioni su ciò che funziona e su ciò che invece non funziona e che quindi deve essere riveduto e corretto. In questo modo è possibile migliorare il prodotto, il servizio o la campagna pubblicitaria prima della diffusione di larga scala. Potendo contare su informazioni concrete e tangibili e su dati reali, puoi adattare di volta in volta le tue strategie in base ai risultati ottenuti, apportando le modifiche ritenute necessarie. Hai quindi più probabilità che il tuo prodotto abbia successo una volta lanciato definitivamente sul mercato, poiché è stato corretto per venire incontro alle esigenze e rispondere alle domande del tuo target di pubblico. Infine puoi gestire in maniera più efficace le risorse aziendali, ottimizzando la funzionalità della logistica e facilitando i team di produzione e di distribuzione. Conclusioni Per concludere è opportuno fare un’ultima considerazione: il lancio graduale di un prodotto genera hype e ogni fase del lancio aumenta ulteriormente l’interesse del pubblico che, venendo coinvolto, sviluppa un maggior senso di fidelizzazione e di partecipazione. Ci sono comunque tante dinamiche che ruotano attorno all’e-commerce che vanno attentamente esaminate e analizzate. Ciò che funziona per un tipo di e-commerce potrebbe non funzionare per un altro. Per questo motivo ti invitiamo a scaricare gratuitamente l’ebook sottostante che ti spiega per filo e per segno quali sono le regole da seguire per far funzionare e vendere un e-commerce. Buona lettura!