I siti web e gli e-commerce rappresentano un importantissimo biglietto da visita che le aziende presentano ai loro clienti, un mercato sempre più competitivo dove l'improvvisazione è sempre più imperdonabile. Devono essere intuitivi, facili da navigare e dotati di tutte le strumentazioni e le funzionalità necessarie per una user experience impeccabile e indimenticabile. Partiamo da questo video: quali sono i motivi che stanno dietro ad un replatforming? Proprio per questo motivo start-up, aziende e merchant stanno sposando il progetto Shopify, scegliendo questa piattaforma che consente di ottimizzare i propri siti web e renderli perfettamente fruibili ai propri clienti. Eccoci dunque alla domanda che maggiormente ci interessa: come fare la migrazione dei clienti Shopify? Rispondiamo a questa domanda nei successivi paragrafi, concentrandoci in particolare sugli aspetti pratici, sulle problematiche e sugli elementi da considerare maggiormente prima di procedere alla migrazione su Shopify. Come importare clienti su Shopify da un’altra piattaforma Una volta che hai creato il tuo negozio su Shopify (o Shopify Plus), puoi procedere al trasferimento dei dati dal vecchio sito. Questa è l’occasione buona per eliminare elementi obsoleti o che comunque non performano più come desideri, tra i quali: Prodotti; Clienti; Storico degli ordini; Blog; Pagine. In questa fase puoi ad esempio eliminare prodotti che non vendi più o articoli di blog obsoleti etc. Completata questa operazione devi verificare che tutte le informazioni riportate siano corrette per evitare problemi futuri, come prezzo, scorte e peso. Nella fase successiva devi personalizzare e ottimizzare l’aspetto del sito web, scegliendo tra un tema gratuito oppure acquistandolo a pagamento dal Theme Store. Altro step fondamentale è la configurazione delle spedizioni e delle tariffe, per evitare pasticci imbarazzanti con i clienti. Altra parte importante è la configurazione delle impostazioni fiscali, che potrebbero cambiare a seconda del mercato e del paese dove operi. Per completare devi configurare un gestore dei pagamenti, che ti permette di scegliere le metodologie di pagamenti più sicure per i tuoi clienti Shopify. Quando hai configurato le impostazioni dei pagamenti fai alcune prove di transazioni per assicurarti che tutto funzioni correttamente. A questo punto è tutto pronto per acquisire un nuovo dominio oppure trasferire il dominio associato al negozio già esistente sul tuo nuovo account Shopify. Shopify: problemi e aspetti da monitorare prima di procedere alla migrazione Come abbiamo già accennato nell’introduzione Shopify è una piattaforma SAS (Software as a Service) di e-commerce che offre una serie di funzionalità che consentono di gestire al meglio la propria attività sul web. Una delle caratteristiche più apprezzate di Shopify è la sua scalabilità, poiché ognuno può realizzare il suo e-commerce come preferisce. Ci sono le funzioni base per chi vuole realizzare un sito semplice, intuitivo e senza particolari personalizzazioni, ma ci sono anche opzioni avanzate per chi al contrario vuole dare un’impronta personale molto forte al sito o che gestisce un business ampio e complesso. In ogni caso bisogna considerare una serie di problematiche e di aspetti da monitorare con attenzione per assicurarsi che la migrazione avvenga senza intoppi e che il sito alla fine rispecchi le proprie peculiari necessità, esigenze e preferenze. Interfaccia Shopify si fa apprezzare per la sua semplicità di utilizzo. Grazie ad apposite funzioni è possibile aggiungere oppure spostare facilmente diversi elementi del sito, anche senza avere alcuna conoscenza di codice. Tuttavia alcuni merchant, proprio perché Shopify è facile da utilizzare, sono troppo superficiali e rischiano quindi di commettere alcuni errori nella personalizzazione dell’interfaccia, che può risultare poco fruibile per i clienti o addirittura non ottimizzata per i motori di ricerca. Sarebbero problematiche molto serie, sia perché sarebbe compromessa la visibilità nei motori di ricerca che è fondamentale sia perché i siti ormai sono realizzati e plasmati sulle esigenze dei clienti che devono vivere una user experience godibile e scorrevole. Migrazione dei dati A seconda dell’abbonamento scelto su Shopify si possono gestire un numero variabile di prodotti. I piani di abbonamento Basic e Shopify Advanced consentono di caricare un numero illimitato di prodotti in magazzino, mentre il piano Starter presenta alcune limitazioni. I prodotti possono comunque essere caricati manualmente oppure tramite un file CSV, la cosa importante è però migrare anche altri contenuti per non rischiare di perdere dei dati preziosi, come gli ordini precedenti o la segmentazione dei clienti su Shopify. Redirect 301 Quando esegui la migrazione di un sito da una piattaforma all’altra, devi presentare grande attenzione al redirect 301, cioè un reindirizzamento permanente di una pagina web ad un’altra. Questo processo è fondamentale in chiave SEO, dal momento che i motori di ricerca utilizzano l’URL per selezionare i contenuti da mostrare nei risultati di ricerca. Se non procedi al redirect 301 quando sposti una pagina c’è il rischio che venga rilevato il tanto temuto errore 404, dal momento che i vecchi URL ormai non esistono più. Assicurati quindi di utilizzare i redirect 301 affinché tutti i link siano costantemente aggiornati e ottimizzati per la nuova piattaforma. Funzionalità extra o personalizzate Su Shopify a tua disposizione ci sono diverse funzionalità native per realizzare il tuo sito. Oltre ai contenuti, come testi o immagini, potresti però anche trasferire direttamente le funzionalità presenti sulla vecchia piattaforma. In questo caso hai 2 opzioni: Usare le app disponibili su Shopify per aggiungere le funzioni extra desiderate; Programmare delle personalizzazioni ad hoc con un apposito sviluppatore. Consulenza Se non hai una particolare esperienza nel settore, è consigliabile evitare la migrazione del sito su Shopify fai da te. Corri il rischio di perdere dati importanti o comunque di non effettuare correttamente la migrazione. Cosa fare in questi casi? La cosa migliore è richiedere la consulenza professionale di esperti, per assicurarti di procedere alla migrazione correttamente e senza perdere dati preziosi. Meglio fare un investimento iniziale, ma una sola volta, piuttosto che apportare interventi di manutenzione di volta in volta che rallentano la tua attività e che risultano anche più onerosi. Migrazione a Shopify: i 5 step da considerare A questo punto non ci resta che analizzare i 5 step principali prima di procedere alla migrazione senza problemi. Pianificazione Nel corso dell’articolo abbiamo sottolineato la necessità di migrare gli elementi più importanti del tuo sito, come clienti, blog, pagine o anche recensioni di prodotti. Ma è importante anche l’ordine con il quale importi i tuoi dati, quindi pianifica attentamente ciò che vuoi trasferire per non perderti nulla. Elementi di design e funzionalità Il design riveste un ruolo di primo piano per il tuo sito, sia in chiave di funzionalità che di estetica. Il tuo sito per prima cosa deve avere un’interfaccia semplice, ma non dimenticare l’importanza dell’estetica che deve essere sufficientemente accattivante per catturare subito l’interesse del visitatore. Il design inoltre deve mettere subito in evidenza le peculiarità e la USP (unique selling proposition), cioè la caratteristica che rende unica la tua attività. Il sito va quindi realizzato in base alle tue preferenze e alle caratteristiche del tuo mercato, ma dai anche uno sguardo ai competitor per trarre ispirazione. La cosa importante è che il tuo sito sia originale e in grado di distinguersi con un design intrigante e una serie di funzionalità efficaci e performanti. Configurazione Altro aspetto che abbiamo avuto modo di affrontare nel corso dell’articolo è la configurazione, uno step da effettuare con grande attenzione e meticolosità. Dopo aver completato la migrazione dei dati e realizzato la struttura del tuo sito web, inizia a configurare tutti i contenuti per le pagine, le tasse, i pagamenti e i profili di spedizione. Come già sottolineato un passaggio cruciale è l’impostazione dei reindirizzamenti, per consentire ai clienti che hanno messo il tuo sito tra i preferiti di poterlo raggiungere senza alcun problema anche dopo la migrazione. Test Prima di lanciare il tuo nuovo negozio su Shopify devi testarlo per assicurarti che tutto funzioni correttamente. Tra le operazioni preliminari che devi fare c’è la richiesta della reimpostazione delle password ai tuoi clienti. Per loro questa può risultare un’operazione seccante, ma è necessaria poiché le password sono crittografate e di conseguenza non possono essere migrate in automatico durante il processo. Testa tutte le pagine del sito, ad esempio effettuando ordini e poi annullandoli, e assicurati che tutte le notifiche email siano pertinenti. Lancio Hai completato tutte queste operazioni? Perfetto! Se tutto funziona correttamente puoi finalmente lanciare il tuo sito nuovo di zecca per sfruttare subito le grandi funzionalità disponibili su Shopify. Conclusioni Shopify è una piattaforma che, grazie alle sue funzionalità, può dare un nuovo volto al tuo sito e dargli la spinta giunta per proiettarlo verso l’alto. La cosa importante è procedere alla migrazione in modo corretto, poiché un piccolo errore potrebbe compromettere tutto il lavoro fatto. Per eseguire le varie operazioni correttamente è consigliabile utilizzare Shopify Plus che offre numerose funzionalità interessanti, come la possibilità di accedere alle app integrate per invitare in blocco i clienti a reimpostare la loro password. Se sei interessato a conoscere le principali funzionalità di Shopify Plus e capire come sfruttarle non devi fare altro che scaricare gratuitamente l’ebook alla fine dell’articolo.
Se stai pensando di lanciare un nuovo e-commerce sono tante le domande da porsi, a partire dalla piattaforma migliore da cui iniziare. Nell'abbondanza di piattaforme disponibili ne possiamo individuare due che rappresentano l’eccellenza: Shopify e Magento. Meglio un negozio Shopify o Magento? Alcuni merchant potrebbero chiedersi se sia il caso di eliminare il negozio Shopify e aprirne uno Magento, o viceversa. Abbiamo realizzato questo articolo proprio per fare chiarezza, aiutarti e indirizzarti verso la scelta più indicata secondo le tue necessità. I vantaggi di Shopify rispetto a Magento Quale piattaforma per e-commerce è più performante? Qual è il modo migliore per presentare i propri prodotti e valorizzare la propria attività? Queste e altre domande affollano la mente dei merchant che desiderano lanciare un nuovo e-commerce o che magari vogliono passare ad un’altra piattaforma per la realizzazione di siti e-commerce e shop online. Ebbene tutte queste domande ci portano ad uno scontro che possiamo definire epico: Shopify vs Magento. Pur trattandosi di due ottime piattaforme, Shopify sembra avere una marcia in più. Elenchiamo di seguito i principali vantaggi che un negozio Shopify offre rispetto a Magento. 1- La piattaforma ideale per l'utilizzatore finale Shopify è la scelta ideale per un venditore che non ha conoscenze lato sviluppo-codice e che non vuole studiare e cimentarsi nell'adozione di skill per la progettazione di un sito, poiché può gestirlo tranquillamente da solo e in totale autonomia. Una volta che con uno Shopify Expert hai creato un negozio con Shopify puoi essere autonomo per le operazioni day by day, ad esempio trascinare elementi ed impaginare gli elementi del tuo sito come preferisci. Diverso è il discorso per Magento, pensato principalmente per chi ha grossi budget da investire nella creazione e gestione del sito, visto che presenta una maggiore complessità. A meno che tu non abbia elevate conoscenze in ambito di sviluppo e configurazione del sito, dovrai rivolgerti ad un professionista per quasi ogni nuova implementazione, cosa che richiede naturalmente ulteriori spese non di poco conto. 2- Notevole facilità di configurazione Il costo di un negozio Shopify tende ad abbassarsi anche grazie alla facilità di configurazione: il setup dello store è meno complicato rispetto a quello che richiede Magento, pur comprendendo una grande vastità di opzioni e possibilità di personalizzazione. Ma un sistema più semplice da gestire diventa un sistema meno costoso da mettere in piedi perché si risparmiano ore lavoro preziose. Ecco perchè il costo di realizzazione di un sito con Shopify è più basso rispetto a Magento. 3- Facile personalizzazione In un mercato così saturo è importante distinguersi dalla concorrenza con un sito personalizzato e dallo stile distintivo e accattivante. Un sito anonimo non ti permetterebbe di emergere nel “mare magnum” del web, navigato da migliaia di siti competitor che vendono i tuoi stessi prodotti. Shopify invece ti permette di personalizzare tutto: colori, caratteri, layout, immagini, valuta e tanto altro ancora grazie all’editor del tema della piattaforma. In questo modo il sito sarà davvero creato a tua immagine e somiglianza e potrai dare un’impronta molto personale e originale. Magento invece spesso richiede l’uso di estensioni di terze parti per personalizzare il sito. 4- Web hosting Aprire un negozio su Shopify è particolarmente conveniente poiché l’abbonamento mensile comprende anche il web hosting. La configurazione risulta ancora più semplice e non devi registrarti manualmente ad alcun provider di web hosting, come invece succede per Magento. 5- Tanti temi moderni e gratuiti Tutti i temi Shopify, compresi quelli gratuiti, hanno un design adattivo. Sulla piattaforma in totale ci sono 177 temi (165 a pagamento e 12 gratuiti) Il più caro ha un costo di 400 $. Su Magento ci sono solo 12 temi, 9 gratuiti e 3 a pagamento e i prezzi arrivano fino a 499 USD. 6- Integrazioni Grazie alle numerose integrazioni a disposizione puoi anche integrare app per il negozio Shopify. Nell’App Store della piattaforma ci sono oltre 6.000 app, che ti consentono di personalizzare a piacimento il tuo negozio online. Su Magento la scelta è molto più limitata, poiché le estensioni disponibili si fermano a 4.000. 7- Assistenza continua Se ti stai chiedendo come aprire un negozio Shopify, quali sono le problematiche o come personalizzare al meglio il tuo e-shop, sappi che la piattaforma ti offre assistenza continua 24h, 7 giorni su 7, indipendentemente dal piano che hai scelto. Inoltre potrai accedere anche al Centro assistenza, agli articoli del blog, ai webinar e ai corsi online per istruzioni e procedure. Il supporto di Magento viene offerto principalmente tramite un centro assistenza, un forum, una documentazione per gli sviluppatori e risorse tecniche, oppure in alternativa tramite telefono, ticket e demo. 8- Sottodominio incluso Non sei ancora pronto ad acquistare un dominio? Nessun problema con Shopify, che ti dà la possibilità di usare il sottodominio .myshopify.com senza spese, poiché è già incluso nell’abbonamento mensile. Non è così per Magento che, rivolgendosi principalmente a medie e grandi imprese, richiede da subito il nome di un dominio. 9- Non è necessaria la programmazione Shopify consente di personalizzare il codice CSS e HTML, ma non necessariamente bisogna avere competenze avanzate di informatica o di sviluppo di siti web. Come già spiegato puoi trascinare gli elementi per personalizzare il tuo negozio, scegliendo tra oltre 6.000 app dedicate. In ogni caso puoi sempre rivolgerti agli Esperti Shopify per applicare modifiche più complesse. Diversamente Magento richiede uno sviluppatore in-house o esterno per configurare il sito, oppure l’alternativa è affidarsi totalmente alle estensioni. 10- Convenienza Anche da un punto di vista economico vendere su un negozio Shopify risulta più vantaggioso rispetto a Magento. Le commissioni di transazione su Shopify per i canali di pagamento sono più basse, inoltre sono richiesti meno interventi di sviluppo web. E ancora Shopify comprende web hosting, sottodominio, opzioni di dropshipping, temi gratuiti e altro. Magento richiede invece costi decisamente più alti per creare e gestire il sito web. Perché i merchant preferiscono un negozio Shopify? Una volta che abbiamo messo a confronto le due piattaforme, scopriamo perché i merchant tendono a preferire tendenzialmente Shopify. Shopify adatto ad ogni attività di e-commerce Come abbiamo avuto modo di evidenziare durante l’articolo, Magento è riservato principalmente alle grandi aziende. Al contrario Shopify è una piattaforma indicata per tutte le attività, soprattutto quelle di medie e piccole dimensioni. E, poiché le PMI e le startup rappresentano la spina dorsale dell’e-commerce in Italia, non sorprende che Shopify sia il più gettonato del momento che si adatta perfettamente ad ogni esigenza di business. Migliori funzionalità SEO Shopify offre molte più funzionalità in ambito SEO, che riveste un ruolo di primo piano nell’ottimizzazione e nell’indicizzazione dei siti web. Titoli SEO e meta description integrati sono solo alcune delle funzionalità che contribuiscono all’ottimizzazione della piattaforma. Con il sistema di gestione dei contenuti puoi integrare un blog nel sito web, migliorando notevolmente il posizionamento sui motori di ricerca. Dropshipping Il dropshipping è una pratica molto diffusa tra i merchant che non hanno un magazzino a disposizione e che vogliono abbattere i costi di gestione ed è possibile sia su Shopify che su Magento. La differenza è che su Magento è richiesto il pagamento di una tariffa forfettaria da 249 USD per l’estensione Dropship. Su Shopify invece sono disponibili diversi servizi di dropshipping, come Oberlo che offre un piano gratuito illimitato senza costi di abbonamento mensili. All’occorrenza puoi anche aprire un negozio Shopify senza partita IVA in dropshipping, a patto che si tratti di un’attività temporanea e con un reddito molto contenuto. La sicurezza Altro tema molto sentito dai merchant è la sicurezza, poiché siti ed e-commerce sono sempre più esposti agli attacchi degli hacker. A tal proposito Shopify offre analisi del rischio di frode integrata, conformità PCI-DSS e certificati SSL, inoltre è conforme al GDPR. Su Magento invece devi installare manualmente la certificazione di conformità PCI-DSS, senza la quale non si può vendere, e per aggiungere un certificato SSL devi necessariamente contattare l’assistenza. Sistema POS proprietario Shopify è dotato di un sistema POS proprietario che rende più snelle e fluide le vendite, mentre Magento ha un sistema POS di terze parti, ConnectPOS, tramite le sue estensioni. Il sistema POS di Shopify si integra perfettamente con il negozio online, dandoti la possibilità di vedere e monitorare in modo unificato tutti i dati della tua attività. Conclusioni Eccoci alle considerazioni finali dopo questo confronto tra Shopify e Magento, che restano probabilmente le due migliori piattaforme per la progettazione di siti web. Shopify si fa preferire per molti aspetti, ma soprattutto è la scelta ideale per chi vuole creare un sito fai da te puntando al risparmio e alla convenienza, ma senza rinunciare alla qualità e all’efficienza. Un consiglio che ci sentiamo di darti è quello di integrare un’app con il tuo negozio online, poiché rappresenta il fido scudiero del tuo e-commerce che consente agli utenti di interagire direttamente con lo smartphone. Se vuoi saperne di più puoi scaricare gratuitamente l’ebook alla fine dell’articolo, che ti spiega quali sono i vantaggi di integrare col tuo sito una mobile app, lo strumento più potente ed efficace per rafforzare la credibilità del tuo brand e aumentare la fidelizzazione dei clienti.
Il Direct To Consumer, abbreviato in DTC, è una strategia di vendita che sta guadagnando sempre più popolarità tra le aziende di tutto il mondo. Il modello DTC combina i business convenzionali B2C ed eCommerce. Negli ultimi anni questo modello di business ha subito ancora di più un incremento positivo, sempre più apprezzato. L'adozione di una strategia Direct-to-Consumer (D2C) consente ai brand di ristabilire il controllo sul rapporto con i propri clienti. Questo significa che possono costruire relazioni personalizzate, aumentando il livello di coinvolgimento e il valore a lungo termine del cliente (customer lifetime value). Questo approccio si concentra sulla vendita diretta ai consumatori, bypassando intermediari come rivenditori fisici od online, per raggiungere direttamente il cliente finale. Tale modello di business si basa sull'utilizzo di canali di vendita online, come siti web aziendali o piattaforme di e-commerce, per mettere in contatto direttamente il produttore con il consumatore. Secondo le informazioni fornite da Shopify, un leader nel settore dell'e-commerce, il Direct To Consumer, permette alle aziende di costruire relazioni più solide con i propri clienti e di avere un maggiore controllo sulla presentazione dei prodotti e sulla gestione dei dati dei consumatori. Questa strategia non solo semplifica il processo di acquisto per il cliente, ma offre anche alle aziende l'opportunità di rafforzare la propria identità di marca e migliorare l'esperienza complessiva del consumatore. Ma quali sono i vantaggi concreti di adottare il modello DTC? Scopriamolo nel prossimo paragrafo. Vantaggi del modello D2c Il modello Direct To Consumer (DTC) offre una serie di vantaggi significativi per le aziende che scelgono questa strategia. Ecco alcuni dei principali benefici: Conoscenza approfondita dei clienti. Grazie alla vendita diretta, le aziende possono raccogliere dati dettagliati sui comportamenti di acquisto dei consumatori, consentendo loro di personalizzare le offerte e migliorare l'esperienza del cliente. Relazioni più solide con i clienti. Eliminare la presenza di un intermediario migliora di gran lunga i rapporti con i clienti. I legami si stringono e aumenta quindi anche il customer lifetime value. Controllo dei margini di profitto. Il DTC riduce la dipendenza da intermediari e rivenditori, permettendo alle aziende di mantenere un maggiore controllo sui margini di profitto. Maggiore controllo sulle attività di branding. Con il modello DTC è più facile avere il pieno controllo delle strategie di marketing. Flessibilità nella presentazione dei prodotti. Questo modello favorisce la flessibilità nella presentazione dei prodotti, consentendo alle aziende di comunicare direttamente il proprio messaggio di marca e di adattarsi rapidamente alle tendenze di mercato. Questo modello di marketing indubbiamente è più immediato rispetto agli altri tradizionali e probabilmente ancora più efficace per ciò che concerne il ROI. Approfondiamo nel successivo paragrafo come sfruttare il DTC nell’e-commerce. Come sfruttare il DTC nell’ecommerce L'approccio Direct-to-Consumer (DTC) sta rapidamente guadagnando importanza nell'ambito dell'e-commerce, consentendo alle imprese di stabilire una connessione diretta con i consumatori senza dover passare attraverso intermediari. Per massimizzare l'efficacia di questa strategia nell'ambiente dell'ecommerce, è fondamentale adottare alcune strategie chiave: Creazione di un sito web di alta qualità. Investire nella realizzazione di un sito web ben strutturato, intuitivo e mobile-friendly è essenziale per attrarre e mantenere i clienti. Personalizzazione dell'esperienza. Utilizza dati e analisi per comprender meglio le preferenze dei tuoi clienti, consentendo di offrire un'esperienza d'acquisto altamente personalizzata. Gestione ottimale dell'inventario. Mantieni un controllo preciso dell'inventario, evitando sia situazioni di sovraccarico che di scorte insufficienti. Comunicazione diretta con i clienti. Sfrutta al massimo il potenziale delle email marketing, dei social media e altre forme di comunicazione per mantenere una connessione costante con i tuoi clienti, fornendo loro informazioni su nuovi prodotti, offerte speciali ed eventi. Fornire un servizio clienti impeccabile. Garantire assistenza tempestiva e di qualità ai clienti è fondamentale per instaurare e mantenere la loro fiducia. Raccolta e utilizzo dei feedback dei clienti. Presta attenzione ai suggerimenti e ai commenti dei tuoi clienti, utilizzandoli come fonte preziosa per migliorare costantemente la tua offerta di prodotti e servizi. Costruzione di un'identità di marca forte. Sviluppa un'identità di marca autentica e riconoscibile che ti differenzi dalla concorrenza, offrendo ai clienti una motivazione convincente per scegliere i tuoi prodotti. Esplorazione di nuovi canali di vendita. Oltre al tuo sito web, valuta l'opportunità di vendere i tuoi prodotti su piattaforme di e-commerce di terze parti o di espandere la tua presenza in nuovi mercati. Monitoraggio delle metriche chiave. Tieni sotto controllo le metriche essenziali come il tasso di conversione, il valore medio degli ordini, il tasso di abbandono del carrello e altre, utilizzando queste informazioni per migliorare le tue strategie di marketing e vendita. Adattabilità continua. L'ecommerce è un settore in costante evoluzione, pertanto, rimani flessibile e adattati alle tendenze di mercato e alle esigenze dei clienti per mantenere un vantaggio competitivo. Sfruttare il modello DTC nell'ecommerce richiede una pianificazione oculata e un impegno costante nell'ottimizzazione delle operazioni. Ad esempio è fondamentale scegliere i canali giusti da utilizzare. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli Multi vendor nell'ecommerce: come realizzarlo con Shopify Economia del dato all'interno delle aziende italiane 6 Motivi per cui Produttori e Brand dovrebbero estendere il loro e-commerce B2B per abbracciare il D2C Direct to consumer: quali canali utilizzare I canali di vendita diretta al consumatore (D2C) stanno diventando sempre più vitali. I principali canali tra questi includono showroom, popup store, ecommerce e social network, ognuno dei quali offre vantaggi unici. Gli showroom offrono un'esperienza fisica e tangibile del prodotto, permettendo ai consumatori di toccare e sentire ciò che stanno acquistando. Questo tipo di ambiente è particolarmente utile per prodotti che richiedono un certo livello di coinvolgimento sensoriale o una dimostrazione dal vivo. I popup store sono temporanei e offrono un'esperienza unica e spesso esclusiva. Sono particolarmente efficaci per il lancio di nuovi prodotti, creando un senso di urgenza e rarità. I popup store sono anche un ottimo strumento per testare nuovi mercati e ricevere feedback diretti dai consumatori. L'ecommerce è forse il canale D2C più diffuso e accessibile. Con una presenza online, le marche possono raggiungere un pubblico globale, offrire comodità di acquisto 24/7 e raccogliere dati preziosi sui comportamenti di acquisto dei consumatori. La personalizzazione e l'automazione nelle strategie di marketing sono altri vantaggi chiave dell'ecommerce. I social network sono diventati una piattaforma potente per il D2C. Con milioni di utenti attivi quotidianamente, i social media non solo permettono di costruire un marchio e coinvolgere i consumatori, ma offrono anche opportunità di vendita diretta attraverso funzionalità integrate di shopping. Ogni canale ha il suo insieme unico di forze e sfide, e la scelta di quale utilizzare dipenderà dalla specifica strategia di marca, dal pubblico target e dal tipo di prodotto. 5 esempi di brand che hanno sfruttato il D2C Tra gli esempi che possiamo riportare ne riportiamo alcuni degni di nota, come: Nike: Nike ha fatto grandi passi nel D2C, soprattutto attraverso il suo sito di e-commerce e le app mobili. Ha ridotto la dipendenza dai rivenditori tradizionali, concentrandosi sulla vendita diretta ai consumatori per migliorare i margini di profitto e il controllo del marchio. Utilizza tecnologie avanzate per personalizzare l'esperienza di acquisto e offre prodotti esclusivi attraverso la sua piattaforma online. Covergirl: Tradizionalmente vendeva solo attraverso grandi distributori e mercati online. Strategia DTC: ha sperimentato rapidamente con il Direct-to-Consumer (DTC) sfruttando le precedenti sponsorizzazioni di celebrità. Lancio Ecommerce: con l'assistenza di 1 Rockwell, CoverGirl ha lanciato il proprio sito di ecommerce in soli quattro settimane. Mantenimento delle Partnership Commerciali: nonostante il passaggio al DTC, ha mantenuto partnership con i rivenditori. Approccio Innovativo: utilizza il DTC come strumento di apprendimento per migliorare le vendite tradizionali. Sinergia con i Partner al Dettaglio: fornisce ai partner al dettaglio intuizioni sui prodotti di successo e tecnologie innovative per migliorare l'esperienza di acquisto nei negozi. Dichiarazione del Chief Marketing Officer: ukonwa Ojo ha sottolineato l'importanza del DTC come mezzo per ottimizzare le vendite tradizionali e fornire valore aggiunto ai partner commerciali. Allbirds Pioniere del modello DTC. Crescita Digitale Iniziale: ha sviluppato una fedele base di fan digitali utilizzando Shopify. Esperimento con un Pop-up Shop: ha sperimentato con un primo negozio pop-up. Presenza Globale nel Retail: questo ha aperto la strada a una presenza retail globale, con 22 negozi e oltre. Brand Orientato ai Valori: appellandosi a un pubblico consapevole dell'ambiente. Pratiche di Sostenibilità: Allbirds predica e pratica la sostenibilità. Dichiarazioni di Travis Boyce: vicepresidente del marketing di Allbirds, afferma che la sostenibilità è sempre stata al centro dell'azienda. Strategie di Sostenibilità: la marca prende tutte le misure possibili per compensare il proprio impatto ambientale. Approccio Carbon Neutral: mirano a misurare e compensare completamente il loro impatto carbonico per raggiungere la neutralità del carbonio. Riduzione dell'Impatto Ambientale: costantemente alla ricerca di modi per ridurre l'impatto carbonico in ogni aspetto del loro business. Riscontro Positivo dal Mercato: nel 2022, il fatturato di Allbirds ha raggiunto 297,8 milioni di dollari, con un incremento del 7% rispetto al 2021. Luxottica: Leader mondiale nel settore degli occhiali, Luxottica si è spostata verso il modello D2C con marchi come Ray-Ban e Oakley. Oltre ai punti vendita fisici, ha investito significativamente nel commercio elettronico e nelle vendite online per offrire un'esperienza di acquisto diretta ai consumatori. Sfrutta i suoi canali online per offrire personalizzazioni di prodotto, come occhiali su misura. Gucci: Gucci, una delle principali case di moda di lusso italiane, ha adottato un approccio D2C per incrementare l'engagement dei clienti e il controllo del marchio. Ha rafforzato la sua presenza online attraverso un sito di ecommerce ricco di esperienze e integrato con contenuti esclusivi. Ha anche iniziato a sperimentare con showroom digitali e vendite tramite social media, puntando su un'esperienza di acquisto di lusso e personalizzata. Questi brand dimostrano come il modello D2C possa essere adattato a settori diversi, dallo sport alla moda di lusso, per migliorare l'esperienza del cliente e aumentare il controllo sul marchio e sui prodotti. Conclusioni Il modello Direct To Consumer (DTC) si sta affermando come una strategia fondamentale nel panorama del commercio moderno, offrendo alle aziende un modo innovativo per connettersi direttamente con i loro clienti. Questo approccio non solo migliora l'esperienza del cliente, ma permette anche un maggiore controllo sul marchio e una migliore comprensione del comportamento dei consumatori.
In un momento dove la sicurezza digitale è più importante che mai, le email rappresentano un fronte cruciale nella lotta contro le minacce informatiche. Ogni giorno, milioni di email vengono inviate e ricevute, esponendo aziende e individui a rischi come phishing, spoofing e abusi di varia natura. Questi attacchi possono compromettere non solo la sicurezza delle informazioni, ma anche la fiducia e la reputazione del tuo dominio. La sfida è quindi duplice: garantire che le email inviate siano effettivamente autentiche e proteggere i tuoi sistemi dalle email dannose provenienti da esterni. Affrontare efficacemente questa sfida richiede un approccio complesso e ben strutturato, basato sull'implementazione di standard di sicurezza email consolidati come SPF (Sender Policy Framework), DKIM (DomainKeys Identified Mail) e DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting and Conformance). Questi meccanismi di sicurezza lavorano insieme per assicurare l'integrità e l'autenticità delle tue comunicazioni email, offrendo una solida difesa contro le minacce più comuni. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come questi strumenti possano essere configurati e utilizzati per migliorare la sicurezza delle tue comunicazioni email. Dalla comprensione delle basi alla configurazione pratica, questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per implementare efficacemente SPF, DKIM e DMARC, garantendo così una maggiore protezione per il tuo dominio e per i tuoi utenti. 1. Le Regole SPF (Sender Policy Framework) Le regole SPF sono utilizzate per prevenire l'uso non autorizzato del tuo dominio nelle email. Questo è realizzato creando un record TXT nel DNS che elenca i server di posta autorizzati a inviare email per conto del tuo dominio. Quando un server di posta riceve una mail, può controllare questo record per verificare se il mittente proviene da un server autorizzato. Se non corrisponde, l'email può essere contrassegnata come sospetta o rifiutata. Come configurarlo: Aggiungi un record TXT al tuo DNS. Il valore del record dovrebbe iniziare con v=spf1, seguito da un elenco di indirizzi IP o domini autorizzati, come ip4:192.168.0.1 o include:esempio.com. Puoi anche specificare una politica di default come -all (rifiuta tutti gli altri indirizzi IP) o ~all (contrassegna come sospetti). Funzionamento approfondito delle regole SPF Le regole SPF sono essenziali per verificare l'identità dei mittenti delle email e prevenire la falsificazione del mittente (email spoofing). Questo meccanismo di autenticazione si basa sul confronto tra l'indirizzo IP del mittente dell'email e l'elenco degli IP autorizzati nel record SPF del DNS. Quando un'email viene inviata, il server di posta destinatario verifica il record SPF associato al dominio del mittente. Se l'indirizzo IP del server mittente non è nell'elenco autorizzato nel record SPF, la mail potrebbe essere trattata come non autentica. Configurazione dettagliata del record SPF Creazione del Record: Aggiungi un record TXT nel DNS del tuo dominio. Questo record è essenzialmente una lista di indirizzi IP autorizzati a inviare email per conto del tuo dominio. Struttura del Valore del Record: Il valore del record SPF inizia con v=spf1, che identifica la versione delle regole SPF in uso. Dopo questo prefisso, segui con le specifiche degli indirizzi IP o dei domini autorizzati. Esempi comuni includono: ip4:192.168.0.1 autorizza un singolo indirizzo IPv4. ip6:abcd::1234 autorizza un indirizzo IPv6. include:esempio.com autorizza tutti gli indirizzi IP che sono validi per il dominio specificato. Specificare le Politiche di Default: -all: Questa politica indica che nessun altro server oltre a quelli elencati è autorizzato. Se un'email proviene da un indirizzo IP non elencato, dovrebbe essere rifiutata. ~all: Indica una politica softfail. Se un'email proviene da un IP non elencato, sarà contrassegnata come sospetta ma non necessariamente rifiutata. Questo è spesso usato durante la fase di test. ?all: Indica una politica neutra, dove non viene espressa una preferenza specifica sulla legittimità di email provenienti da IP non elencati. Migliori Pratiche: Mantieni il record SPF aggiornato, specialmente se cambi i provider di servizi email o modifichi la configurazione della rete. Evita di avere un numero eccessivo di 'include' o di voci IP nel record SPF, poiché ciò potrebbe causare problemi di verifica a causa dei limiti sul numero di ricerche DNS consentite durante la verifica SPF. Usa strumenti online per testare e validare il tuo record SPF dopo averlo configurato o modificato. Considerazioni finali Configurare correttamente il record SPF è un passo cruciale per garantire la sicurezza della posta elettronica e proteggere il tuo dominio da abusi. Tuttavia, ricorda che le regole SPF da sole non sono sufficienti per una completa autenticazione delle email. Per una protezione ottimale, è consigliabile combinare SPF con DKIM e DMARC. 2. Il DKIM (DomainKeys Identified Mail) Il DKIM aggiunge una firma digitale alle email inviate. Questa firma è collegata al tuo dominio e garantisce che il contenuto dell'email non sia stato modificato durante il trasferimento. I server di posta che ricevono l'email possono verificare questa firma confrontandola con la chiave pubblica pubblicata nel tuo DNS. Come configurarlo: Genera una coppia di chiavi pubblica/privata. Pubblica la chiave pubblica nel tuo DNS come record TXT. Configura il tuo server di posta per firmare le email con la chiave privata. Funzionamento dettagliato del DKIM Il DKIM fornisce un metodo per associare un dominio a un messaggio email, permettendo così una forma di autenticazione del mittente. Questo è realizzato attraverso l'uso di una firma digitale inserita nell'header del messaggio. Ecco come funziona: Firma Digitale: Quando un'email viene inviata, il server di posta del mittente aggiunge una firma digitale all'header del messaggio. Questa firma è generata usando la chiave privata del dominio del mittente. Verifica: Quando il server di posta destinatario riceve l'email, cerca l'header DKIM e usa la chiave pubblica del mittente, pubblicata nel DNS, per verificare la firma. Se la verifica ha successo, ciò indica che l'email non è stata alterata dopo essere stata inviata e che proviene effettivamente dal dominio dichiarato. Configurazione dettagliata del DKIM Generazione delle Chiavi: Utilizza uno strumento di generazione delle chiavi per creare una coppia di chiavi pubblica/privata. Assicurati che la chiave sia sufficientemente lunga (ad esempio, 2048 bit) per garantire la sicurezza. Pubblicazione della Chiave Pubblica: La chiave pubblica va pubblicata nel tuo DNS come un record TXT. Questo permette ai server di posta riceventi di trovarla e utilizzarla per verificare le firme delle email. Il record TXT per DKIM include un nome specifico, che di solito è una combinazione del prefisso (ad esempio, dkim._domainkey) e del tuo dominio. Configurazione del Server di Posta: Configura il tuo server di posta per utilizzare la chiave privata per firmare tutte le email in uscita con DKIM. Questo di solito può essere fatto attraverso il software del server di posta o un plugin. Considerazioni aggiuntive Rotazione delle Chiavi: È una buona pratica cambiare le chiavi periodicamente per mantenere un alto livello di sicurezza. Quando cambi le chiavi, ricordati di aggiornare il record nel DNS con la nuova chiave pubblica. Compatibilità con SPF e DMARC: DKIM funziona meglio in combinazione con SPF e DMARC. Mentre SPF verifica l'indirizzo IP del mittente, DKIM conferma l'autenticità del contenuto dell'email, e DMARC coordina le politiche e i report tra i due. Test della Configurazione: Dopo aver configurato DKIM, è essenziale testare la configurazione per assicurarsi che le firme vengano create correttamente e che i server di posta riceventi possano verificare queste firme. Esistono diversi strumenti online che possono aiutare in questo. Considerazioni finali L'implementazione del DKIM è un passo fondamentale per garantire l'integrità e l'autenticità delle email inviate dal tuo dominio. Non solo migliora la sicurezza, ma contribuisce anche a migliorare la reputazione del tuo dominio e la deliverability delle tue email. Tuttavia, è importante gestire attentamente la configurazione e la manutenzione delle chiavi per mantenere l'efficacia del sistema. 3. Il DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting and Conformance) Il DMARC è un meccanismo di policy e reporting che utilizza SPF e DKIM per migliorare la sicurezza dell'email. Consente al proprietario del dominio di specificare cosa dovrebbe accadere alle email che non passano i controlli SPF e DKIM, e fornisce un modo per ricevere report su tali email. Come configurarlo: Crea un record TXT per DMARC nel tuo DNS. Il valore del record inizia con v=DMARC1, seguito dalla policy desiderata, come p=none (nessuna azione), p=quarantine (mettere in quarantena le email) o p=reject (rifiutare le email). Puoi anche includere un indirizzo email per ricevere report aggregati sull'autenticazione delle email, usando qualcosa come rua=mailto:report@esempio.com. Funzionamento dettagliato del DMARC DMARC agisce come un livello aggiuntivo di sicurezza per la posta elettronica, integrando e sfruttando le politiche SPF e DKIM. La sua unicità sta nella capacità di fornire istruzioni chiare ai server di posta riceventi su come trattare le email che falliscono i controlli SPF e DKIM, e nel raccogliere informazioni su tali eventi. Verifica e Azione: Quando un server riceve un'email, verifica prima l'SPF e/o DKIM. Se uno di questi controlli fallisce, DMARC interviene per indicare al server ricevente come gestire l'email. Questo può includere l'accettazione, la messa in quarantena o il rifiuto dell'email. Politiche di DMARC: La politica DMARC viene definita nel record TXT nel DNS e può essere impostata su: p=none: Nessuna azione specifica viene intrapresa per le email che falliscono i controlli; serve principalmente a monitorare e raccogliere dati. p=quarantine: Le email che non superano i controlli vengono messe in quarantena (ad esempio, spostate nella cartella spam). p=reject: Le email che falliscono i controlli vengono rifiutate a livello di server. Reporting: DMARC consente al proprietario del dominio di ricevere report aggregati e/o report sui singoli eventi di fallimento (conosciuti come report forensi). Questi report sono inviati agli indirizzi specificati nel record DMARC e sono fondamentali per comprendere come le email del proprio dominio vengono gestite dai vari server e per identificare possibili problemi di sicurezza o configurazione. Configurazione dettagliata del DMARC Creazione del Record TXT: Il record DMARC è un record TXT nel DNS del tuo dominio con un nome specifico, di solito _dmarc.tuodominio.com. Il valore del record inizia con v=DMARC1 per indicare la versione del protocollo DMARC. Specifiche della Politica e del Reporting: Dopo v=DMARC1, specifica la politica desiderata (es. p=none, p=quarantine, p=reject). Per il reporting, aggiungi specificazioni come rua=mailto:report@esempio.com per ricevere report aggregati, e ruf=mailto:forensic@esempio.com per report forensi dettagliati. Questi indirizzi email riceveranno i report sui risultati dei controlli DMARC. Configurazione degli Altri Parametri: sp: Specifica la politica per i sottodomini, se diversa dalla politica del dominio principale. adkim e aspf: Definiscono l'allineamento rispettivamente per DKIM e SPF, che può essere rilassato (r) o stretto (s). L'allineamento determina quanto stretta deve essere la corrispondenza tra il dominio dell'header From dell'email e il dominio verificato da SPF e DKIM. pct: Indica la percentuale di email alle quali applicare la politica DMARC. È utile per l'implementazione graduale di DMARC. Benefici dell'implementazione di DMARC Miglioramento della Sicurezza della Posta Elettronica: DMARC aiuta a proteggere il tuo dominio dall'abuso come lo spoofing e il phishing, garantendo che solo le email autentiche e verificate vengano consegnate. Maggiore Visibilità e Controllo: I report DMARC offrono informazioni preziose sull'uso del tuo dominio nell'invio di email, permettendoti di identificare tentativi di abuso e problemi di configurazione. Aumento della Deliverability: Un'impostazione corretta di DMARC può migliorare la reputazione del tuo dominio presso i provider di servizi email, aumentando le probabilità che le tue email vengano consegnate nella casella di posta anziché nella cartella spam. Considerazioni e consigli L'implementazione di DMARC è un passo importante per qualsiasi organizzazione che desidera proteggere il proprio dominio da abusi e migliorare la gestione delle email. Tuttavia, DMARC può essere complesso e richiede una pianificazione attenta. È consigliabile iniziare con una politica p=none per monitorare l'impatto prima di passare a politiche più restrittive come quarantine o reject. Inoltre, l'analisi regolare dei report DMARC è cruciale per assicurarsi che il sistema funzioni come previsto e per apportare modifiche alla configurazione se necessario. Conclusione Implementando correttamente SPF, DKIM e DMARC, non solo aumenti la probabilità che le tue email vengano consegnate correttamente, ma riduci anche il rischio che il tuo dominio venga utilizzato per attività fraudolente. Questi strumenti forniscono un robusto livello di sicurezza, proteggendo la tua reputazione e quella dei tuoi clienti. Ricorda che la configurazione di questi elementi richiede un'attenzione particolare ai dettagli e una buona comprensione del funzionamento del DNS e del sistema di posta elettronica. Un'implementazione errata può portare a problemi nella consegna delle email, quindi è consigliabile procedere con cautela e, se necessario, consultare un esperto.
Molti titolari di e-commerce si concentrano unicamente, ed erroneamente, sul traffico sul sito. Benché il traffico sia sicuramente una metrica importante sulla quale lavorare, molti però dimenticano o addirittura ignorano la frequenza di rimbalzo, nota anche come bounce rate. Una frequenza di rimbalzo alta significa che i tuoi utenti, una volta atterrati sul tuo sito, vanno via dopo pochi secondi. Questa cosa non depone certo a tuo favore, poiché l’obiettivo è quello di trattenere i tuoi visitatori quanto più a lungo possibile sul tuo sito, affinché sia più facile spingerli all’acquisto oppure convincerli a compiere l’azione desiderata, che può essere l’iscrizione ad una newsletter, la compilazione di un form, la condivisione di un post o il download di un contenuto. In questo articolo analizziamo il significato di bounce rate, per poi indicare quali azioni intraprendere e contromisure da adottare per diminuire la frequenza di rimbalzo e di uscita. Cos’è la frequenza di rimbalzo? La nostra analisi parte da una domanda: cos’è il bounce rate? Il bounce rate, o frequenza di rimbalzo, indica la percentuale di visitatori che arrivano sul tuo sito dopo aver visitato una pagina e che poi “rimbalzano”via, cioè escono dal sito. Per intenderci è un po’ come avere un negozio di abbigliamento pieno di persone, dove però nessuno acquista. Devi quindi rendere il tuo negozio, o i tuoi prodotti, più appetibili agli occhi dei clienti. Come già specificato una frequenza di rimbalzo elevata in questo caso è un segnale negativo, poiché gli utenti non trovano ciò che stanno cercando o magari ritengono che l’interfaccia del sito sia poco intuitiva e quindi decidono di abbandonarlo. I motivi di una frequenza di rimbalzo elevata possono essere tanti e li analizziamo nel successivo paragrafo. Prima di procedere però è opportuno capire come calcolare la frequenza di rimbalzo, in modo da avere più dati a disposizione e intervenire in modo mirato. Ragionando in termini matematici, possiamo dire che la frequenza di rimbalzo equivale al rapporto che c’è tra il numero di visitatori che hanno visto una solo pagina per il numero totale di visite al sito e moltiplicare il risultato per 100. Partendo da questi dati è possibile tracciare il comportamento dei visitatori e capire se il loro customer journey si blocca su una determinata pagina o in una determinata fase del processo di acquisto o di navigazione. Se la frequenza di rimbalzo risulta piuttosto alta al momento del pagamento, vuol dire che c’è qualche criticità che frena gli utenti proprio al momento dell’acquisto. Ed è proprio lì che devi intervenire per ridurre la frequenza di rimbalzo e rendere il tuo sito più fruibile e navigabile. Fatto ciò puoi sfruttare due metodi per individuare le problematiche: Analisi del web. Se hai un e-commerce devi focalizzare la tua attenzione sulle pagine principali come la home page, la pagina di categoria e la pagina prodotto; Reazione dei clienti. Coinvolgi i tuoi clienti e chiedi direttamente a loro, magari con dei sondaggi, perché abbandonano il tuo sito così rapidamente. Le problematiche potrebbero essere i prezzi troppo alti, un sito poco intuitivo o un caricamento delle pagine troppo lento, ma l’indagine risulterà molto più incisiva poiché saranno gli stessi clienti ad esporti le criticità che incontrano. Bounce rate alto? I possibili motivi Una volta compresa la definizione di frequenza di rimbalzo, bisogna individuare quali sono i motivi che fanno fuggire via i tuoi clienti. Molto dipende anche dal tipo di sito che hai e dal tuo target di pubblico. Se hai un sito di informazione una frequenza di rimbalzo alta non è preoccupante, anzi in un certo senso è fisiologica. Il visitatore entra, legge l’articolo ed esce dal sito. Se hai un sito di vendita invece una frequenza di rimbalzo alto rappresenta un problema, poiché il processo di acquisto richiede un tempo maggiore. Se il visitatore ci sta poco sul sito, naturalmente non ha il tempo per acquistare. La frequenza di rimbalzo negli e-commerce deve essere bassa e, se non lo è, devi correggere gli errori. Ecco un elenco dei principali motivi che potrebbero spingere i clienti ad andare via dal sito. Tempi di caricamento delle pagine troppo lunghi Gli utenti moderni, nell’epoca della tecnologia imperante, sono abituati alla velocità. Vogliono tutto e subito e quindi un tempo di caricamento delle pagine troppo lento rappresenta un problema serio. Oggi la concorrenza è spietata e i clienti sono poco “fedeli”: se non sono soddisfatti del servizio ricevuto non si fanno problemi a cercare altrove ciò di cui hanno bisogno. Un sito lento incide negativamente anche sul ranking poiché viene penalizzato da Google, che punta invece ad offrire ai naviganti la miglior user experience possibile. E-commerce non mobile-friendly Può sembrare una banalità ricordarlo, ma tieni a mente che oggi un e-commerce per essere definito moderno e all’avanguardia deve essere mobile-friendly. Per mobile-friendly non si intende semplicemente che un sito può essere fruibile sui dispositivi mobile, ma deve essere progettato proprio per essere utilizzato su smartphone o tablet. Per intenderci l’interfaccia potrebbe essere programmata e realizzata in modo diverso a seconda che l’utente interagisca col sito dal pc o da dispositivi mobile. Pop-up e banner invadenti Pop-up e banner fin troppo invadenti rendono praticamente impossibile sin da subito la navigazione. Il visitatore potrebbe irritarsi al punto da voler scappare via dal sito. Anche in questo caso bisogna fare i conti con Google che, sempre nell’ottica di una user experience gradevole e positiva, penalizza chi utilizza Ads troppo invadenti che rischiano di rovinare la navigazione da subito. Contenuti di scarsa qualità Non sottovalutare l’importanza dei contenuti: se ci sono informazioni monche, poco chiare o addirittura sbagliate i visitatori avranno una percezione negativa del tuo sito. Un’altra criticità è rappresentata dai bad link, cioè link che non hanno nulla a che fare con la ricerca che l’utente sta facendo o che rimanda ad una pagina sbagliata. Errore 404 Altra problematica molto seria è il cosiddetto errore 404, che può dipendere da tantissimi fattori e addirittura da un traffico eccessivo. Per sapere da cosa dipende l’errore 404 puoi chiedere aiuto a Google, che mette a tua disposizione la Search Control per consultare una sezione dove sono indicate tutte le pagine 404 del tuo sito per comprendere da cosa dipende. Come abbassare il bounce rate nell’e-commerce Per ottenere una frequenza di rimbalzo accettabile devi risolvere le problematiche appena elencate che possono palesarsi. Ecco le “best practices” da seguire regolarmente per garantirti un sito in buono stato di salute: Controlla periodicamente la velocità di caricamento delle pagine. Foto o video troppo pesanti possono rallentare notevolmente il passaggio da una pagina all’altra, quindi monitora attentamente questa situazione; Controlla il bounce rate per ogni pagina; Verifica il bounce rate di ogni fonte di traffico; Scrivi contenuti di qualità. Oltre alla correttezza delle informazioni, lavora attentamente anche in chiave SEO inserendo titoli e meta description in linea con i contenuti che i visitatori troveranno; Link building. Lavora molto sulla link building, inserendo link e collegamenti interni che garantiscono al visitatore una gradevole continuità di navigazione; Rendi il sito mobile-friendly; Elimina le informazioni superflue a beneficio di un design chiaro e intuitivo; Rendi accattivante il design. L’interfaccia deve essere chiara, ma questo non significa che deve essere anonima. Studia soluzioni estrose da un punto di vista estetico per rendere la grafica suggestiva e accattivante, senza intaccare la fruibilità del sito; Formatta bene le pagine; Inserisci le call to action al punto giusto in modo da aumentare anche il tasso di conversione. Conclusioni La cosa migliore da fare è testare periodicamente le prestazioni del sito, per capire se ci sono miglioramenti o peggioramenti. Naviga nel tuo sito così come farebbe un normale cliente e cerca di capire se risulta accessibile e facilmente fruibile. Se hai intenzione di rifare il trucco al tuo ecommerce può darti una grande mano l’ebook sottostante, da scaricare gratuitamente, che ti spiega come presentare al meglio i prodotti e i servizi della tua piattaforma con un’interfaccia semplice, chiara e avvincente allo stesso tempo.
Pensare ad una migrazione / replatforming da Magento / Adobe Commerce è una delle piattaforme di e-commerce più popolari al mondo, ma come ogni software, presenta anche alcuni problemi che le aziende che lo utilizzano spesso evidenziano. Sono problemi che, con la metodologia di ICT Sviluppo per la realizzazione dei siti, utilizzando Shopify o Shopify Plus, risolviamo alla radice. Questo per ottenere sistemi altamente personalizzati, performanti, facili da gestire e che rendono semplice scalare ogniqualvolta si presenta la necessità di farlo, con tempi di messa a terra delle idee e un go to market veramente ridotti. I problemi più comuni di Magento / Adobe Commerce secondo i nostri clienti che hanno scelto di migrare a Shopify? 1. La complessità del backend di Adobe Commerce / Magento In primo luogo, molti utenti si lamentano della complessità dell'interfaccia di amministrazione di Magento, che può risultare confusa e poco intuitiva per chi non è esperto. Magento è progettato per gestire una vasta gamma di esigenze aziendali e di e-commerce. La sua architettura flessibile e estensibile consente di personalizzare ampiamente le funzionalità del sistema. Tuttavia, questa flessibilità può portare a un aumento della complessità per gli sviluppatori che devono lavorare con una varietà di moduli e configurazioni personalizzate. Inoltre Magento offre una vasta gamma di funzionalità per la gestione di un negozio online, inclusi strumenti avanzati per la gestione delle scorte, la gestione degli ordini, la personalizzazione del catalogo e altro ancora. Questa ricchezza di funzionalità può rendere il backend più complesso per gli utenti che devono navigare tra diverse opzioni e configurazioni. Invece Shopify... è progettato per essere user-friendly e ha un'interfaccia più intuitiva e semplificata rispetto a Magento. La curva di apprendimento è generalmente più dolce, il che facilita l'avvio e la gestione quotidiana di un negozio online per gli utenti meno tecnici. Ricordiamoci anche che Shopify è una soluzione SaaS, basata su cloud, che gestisce molte delle complessità legate all'infrastruttura e alle risorse di server. Questo riduce il carico amministrativo per i proprietari di negozi, poiché non devono preoccuparsi di gestire l'hosting, la scalabilità dei server o i requisiti di sistema. Se parliamo dei pagamenti, possiamo dire solo che sono semplici da gestire: Shopify semplifica la gestione delle transazioni di pagamento integrando un sistema di pagamento nativo, il che può essere più agevole per gli utenti che non vogliono gestire direttamente le integrazioni di pagamento come possono richiedere alcune configurazioni in Magento. Anche l'apertura di nuovi mercati a cui associare nazioni, valute, imposte, costi di spedizione e listini diversi è estremamente semplice e rapida. Insomma, per i negozianti su Shopify non c'è bisogno di dedicare troppe ore al backend di gestione e ci si può concentrare sul proprio progetto di business. 2. Lentezza del sito in Magento / Adobe Commerce In secondo luogo, la lentezza del sito è un problema frequente, soprattutto quando si gestiscono grandi quantità di prodotti o traffico elevato: non tutte le aziende si dotano di infrastrutture sistemistiche in grado di reggere facilmente i carichi che richiede al server e al database questo software estremamente importante. Invece Shopify... offre un servizio di hosting integrato, semplificando l'approccio tecnico per i negozi online. La piattaforma è anche progettata per essere altamente scalabile, garantendo che i negozi possano crescere senza doversi preoccupare eccessivamente della gestione delle risorse di server. Significa che non perdi un minuto a preoccuparti del server e dei settaggi per garantire che il sistema sia performante. OVVIAMENTE non devi fare l'errore di farti sviluppare un tema custom o un progetto headless da chi non ha le capacità tecniche (altrimenti il problema si ripercuote sul frontend) e non devi fare l'errore - da utilizzatore finale - di installare decine di applicazioni che impattano sulle funzioni di grafica per non affossare il sito. Ma, se non ti fai prendere la mano dalla smania delle applicazioni e se vai da un'agenzia con dimostrate e comprovate capacità di sviluppo, Shopify Plus puoi gestire fino a 10.000 casse al minuto e oltre un milione e mezzo di visitatori al minuti. Risorse che crescono con il crescere delle esigenze: con Shopify Components (la versione composable commerce di Shopify) le casse al minuto arrivano a 40.000 - e i visitatori seguono la stessa curva di incremento, arrivando a qualche milione al minuto). Ovviamente Shopify Components presuppone progetti molto complessi per aziende con necessità enterprise molto spinte (visto anche i costi del progetto). 3. Assistenza difficile da trovare e sempre più costosa. Inoltre, la mancanza di supporto tecnico adeguato è un altro problema segnalato da molte aziende. Non sempre è facile trovare assistenza qualificata e tempestiva per risolvere eventuali problemi o bug. Negli anni le aziende che si occupano di Magento, sviluppando a livello core ad alto livello, sono diminuite drasticamente. Shopify invece... Proprio la complessità di gestione e di sviluppo di Adobe Commerce / Magento rende difficile per molte agenzie e sviluppatori fornire un livello di assistenza e di realizzazione di nuove funzioni soddisfacente per le aziende clienti. Significa difficoltà di trovare sviluppatori capaci e difficoltà di mantenere i costi di assistenza e sviluppo nei range accettabili ai giorni nostri, quando le piattaforme SaaS stanno dimostrando che quel costo è assolutamente evitabile. Ma un sistema complesso implica maggior effort da dedicare per essere mantenuto (non solo sviluppato)... è tutto abbastanza logico. Va aggiunto che se anche sempre più agenzie propongono la realizzazione di siti con Shopify, quelle in grado di sviluppare soluzioni perfettamente in linea con la filosofia di Shopify e in grado di fare questi sviluppi di alto livello sono veramente poche. Parlando per ICT Sviluppo (e non degli altri) possiamo dire che siamo partner di Shopify dal 2013, siamo Shopify Expert e tra i pochissimi Shopify Plus Partner in Italia. Negli anni abbiamo sviluppato un know-how e un metodo che ci permettono di realizzare una gamma di servizi completa su Shopify: sviluppo di temi personalizzati, data integration con gestionali, pim e altre infrastrutture aziendali, applicazioni private e pubbliche di Shopify, per arrivare a sistemi composable commerce o headless di qualunque genere. 4. Complessità delle personalizzazioni e degli aggiornamenti di Magento Un altro problema comune è la complessità delle personalizzazioni. Anche le modifiche più semplici possono richiedere molto tempo e competenze tecniche avanzate. Infine, molti utenti lamentano la mancanza di funzionalità di base, che spesso richiedono l'installazione di estensioni aggiuntive a pagamento. Mantenere Magento aggiornato e gestire gli aggiornamenti può essere un compito impegnativo, specialmente quando si hanno personalizzazioni o moduli di terze parti. La necessità di evitare problemi di compatibilità e assicurare che tutte le estensioni funzionino correttamente può aumentare la complessità del processo di aggiornamento. Shopify invece... Partiamo da un primo grosso problema di tutti i sistemi come Mgento, Prestashop e alri software installati su un server proprietario: gli aggiornamenti: Shopify gestisce gli aggiornamenti automaticamente, garantendo che i negozi siano sempre sulla versione più recente del software senza richiedere interventi manuali. Questo semplifica la manutenzione e riduce la probabilità di problemi legati agli aggiornamenti. Nessuna necessità di aggiornamento. Le personalizzazioni spesso passano attraverso l'installazione di app dello store di Shopify, la cui compatibilità è garantita dal sistema in SaaS. Ma se c'è la necessità di sviluppare una nuova funzione per il proprio sistema B2B o B2C, una funzione particolare che non esiste nello store e mira a personalizzare in maniera pesante alcuni processi di navigazione, di acquisto o altro, nessun problema: si possono sviluppare app private ad hoc. Le applicazioni possono essere sviluppate con qualunque linguaggio e posizionate su un server esterno a Shopify (è in SaaS, non c'è un FTP per caricare applicazioni terze e non si possono modificare i file di sistema), facendolo comunicare via API con Shopify, ovvero iniettando le funzioni dell'esterno. Oppure si possono sviluppare con Shopify Functions all'interno di sandbox direttamente su Shopify, per cambiare funzioni e logiche del backend. Questo permette di estendere funzioni e personalizzare al massimo il tuo ecommerce, senza pregiudicare l'integrità del sistema. Uno sguardo comparativo Ma visto che io potrei essere parzialmente interessato a vendere progetti con Shopify Plus, vediamo cosa ne pensa una fonte esterna con ChatGPT. Chiediamogli quali sono le criticità e vediamo che ne esce. Le criticità di Adobe Commerce/Magento (secondo ChatGPT) a. Complessità Adobe Commerce è noto per la sua complessità. La sua potenza e flessibilità possono richiedere un lungo periodo di apprendimento per gli utenti e gli sviluppatori. Questo può portare a costi aggiuntivi per la formazione e la gestione. b. Costi: Adobe Commerce è spesso più costoso rispetto ad altre soluzioni di e-commerce: di sicuro rispetto alle soluzioni opensource (ma con quelle condivide un sacco di criticità) e di sicuro rispetto ai sistemi SaaS che arrivano con una soluzione all inclusive. Le licenze e i costi di manutenzione possono rappresentare un onere finanziario significativo per le piccole e medie imprese. c. Requisiti hardware: L'esecuzione di Adobe Commerce richiede spesso server potenti e infrastrutture di hosting di qualità, il che può comportare costi aggiuntivi. d. Sicurezza: Come qualsiasi piattaforma di e-commerce in house o su un proprio server, Adobe Commerce è soggetto a minacce di sicurezza come hacker e violazioni dei dati. La gestione della sicurezza e gli aggiornamenti regolari sono essenziali per proteggere il tuo negozio online. e. Personalizzazione: Sebbene Adobe Commerce offra molte opzioni di personalizzazione, apportare modifiche significative alla piattaforma può essere complesso e richiedere l'intervento di sviluppatori esperti. f. Scalabilità: La scalabilità può essere un problema se il tuo negozio online cresce rapidamente. È importante pianificare la scalabilità in anticipo per evitare tempi di inattività e problemi di prestazioni. g. Supporto: Anche se Adobe Commerce offre un supporto tecnico, alcune aziende potrebbero non essere soddisfatte del livello di assistenza ricevuto. h. Aggiornamenti: Mantenere il software aggiornato è fondamentale per la sicurezza e le prestazioni, ma gli aggiornamenti possono causare problemi di compatibilità con le personalizzazioni esistenti. i. Integrazioni di terze parti: Adobe Commerce supporta numerose integrazioni, ma possono sorgere problemi se le integrazioni non sono ben implementate o non sono aggiornate regolarmente. l. Prestazioni: In ambienti con carichi di lavoro elevati, potrebbero verificarsi problemi di prestazioni, che richiedono una gestione attenta e possibili ottimizzazioni. È importante notare che molti dei problemi sopra elencati possono essere affrontati con la giusta pianificazione, risorse e competenze tecniche. La scelta di Adobe Commerce dovrebbe essere basata sulle esigenze specifiche del tuo business e sulla tua capacità di affrontare le sfide associate Shopify Plus risolve le criticità di Adobe Commerce / Magento (secondo ChatGPT) Shopify Plus può offrire alcune soluzioni per i problemi comuni associati ad Adobe Commerce: a. Facilità d'uso: Shopify Plus è noto per la sua facilità d'uso. La piattaforma è progettata per essere intuitiva e richiede meno tempo di apprendimento rispetto ad Adobe Commerce. Questo può aiutare a ridurre i costi di formazione per il personale. b. Autonomia Modifiche alla pagina prodotto, al listino e alla homepage? Tutto drag & drop, con la possibilità di personalizzare differenti modelli di pagina prodotto o di elenco prodotti, fino ad arrivare alla possibilità per cambiare gli elementi delle pagine a seconda del mercato a cui ci si rivolge, grazie alla funzionalità Shopify Markets. c. Gestione dei costi: Shopify Plus offre una struttura di prezzi più chiara e prevedibile rispetto ad Adobe Commerce, che spesso richiede investimenti significativi in licenze e hosting. Shopify Plus ha un costo fisso mensile con alcune tariffe transazionali. d. Requisiti hardware: Con Shopify Plus, non devi preoccuparti della gestione dei server o dell'infrastruttura, poiché tutto è ospitato nel cloud. Questo può ridurre i costi e semplificare la gestione tecnica. e. Sicurezza: Shopify Plus gestisce la sicurezza del tuo negozio online, comprese le minacce di sicurezza e gli aggiornamenti. Questo può alleviare alcune delle preoccupazioni sulla sicurezza che potrebbero sorgere con Adobe Commerce. f. Personalizzazione: Anche se Shopify Plus offre opzioni di personalizzazione molto spinte, grazie ai temi 2.0 o alla completa integrazione con sistemi headless, alle applicazioni private, fino ad arrivare al composable commerce di Shopify, Shopify Components, per progetti di dimensioni Enterprise e con fatturati di diverse centinaia di milioni di euro online. Anche i costi di personalizzazione sono più basi rispetto ad Adobe commerce, visto la facilità di costruzione di temi, progetti headless o applicazioni per funzioni aggiuntive. g. Scalabilità: Shopify Plus è noto per la sua capacità di scalare rapidamente per adattarsi alle esigenze crescenti del tuo business. La piattaforma è progettata per gestire carichi di lavoro elevati senza problemi. Può gestire 7.000 casse al minuto e un milioni e mezzo di visitatori nella soluzione standard di Shopify Plus h. Supporto: Shopify Plus offre un supporto clienti 24/7 e mette a disposizione un launch engeneer, come supporto tecnico per la realizzazione del sito, e - successivamente - un success manager per dare supporto alla crescita del business. i. Aggiornamenti: Shopify si occupa degli aggiornamenti della piattaforma in modo automatico, il che semplifica la gestione dei cambiamenti di versione. l. Integrazioni di terze parti: Shopify Plus supporta numerose integrazioni con app e servizi di terze parti, semplificando l'estensione delle funzionalità del tuo negozio. Prestazioni: Shopify Plus è noto per le sue prestazioni affidabili, anche in caso di picchi di traffico. Conclusione ed avvertenze Lo so: mi si potrebbe dire che scrivo questo post per tirare acqua al mulino di Shopify, visto che è la soluzione che noi proponiamo e il fatturato lo generiamo con migrazioni da Adobe Comemrce/Magento, da Prestashop, da Woocommerce e da altri sistemi a Shopify Plus. Lo ammetto, in parte è vero. Ma se pensassi che Adobe Commerce sia la soluzione migliore per le aziende probabilmente avremmo scelto un partner diverso no? La scelta di proporre Shopify ai nostri clienti, già da molti anni, è una scelta che consideriamo di morale universale, al fine di liberarli dalle questioni problematiche e complesse legate ad altri sistemi ecommerce. Crediamo che il nostro lavoro sia dare soluzioni di lungo periodo per le aziende, non offrire prodotti che convengono a noi perchè implicano una assistenza continua (e costosa). Vogliamo ovviamente vendere e migliorare continuamente le nostre performance, proponendo e vendendo soluzioni ai nostri clienti, ma siamo convinti che sia meglio sedersi ad un tavolo per parlare di evolutive, nuovi funzioni e nuove tattiche, piuttosto che essere continuamente impegnati su aggiornamenti, bug fixing e destinare grossa parte del budget a questa complessità maggiore, la stessa che con Shopify possiamo evitare di mettere in campo, senza pregiudicare il risultato finale. QUINDI, le conclusioni per noi sono semplici: proponiamo Shopify perchè nella quasi totalità dei casi si può rispondere alle esigenze B2B e B2C dell'azienda, investendo su un sistema stabile, semplice da far evolvere ed assolutamente affidabile per fare business.
Il desiderio incontrollato e quasi capriccioso di vedersi spedire a casa un articolo o un prodotto acquistato online ha dato vita al Quick Commerce, noto anche come Q-Commerce o Instant Commerce. Questa nuova forma di commercio consiste nel consegnare un articolo acquistato non solo in giornata, ma addirittura nel giro di pochi minuti. Come è possibile tutto questo? Grazie ai cosiddetti dark store, che analizziamo meglio nei successivi paragrafi. I consumatori oggi sono diventati così esigenti che non si accontentano di ricevere il prodotto uno o due giorni dopo l’acquisto, ma lo pretendono nel giro di poche ore o addirittura minuti. Una tendenza che gli ecommerce non possono ignorare, altrimenti rischiano di restare fuori dai giochi. E così è nato il Quick Commerce per assecondare i desideri dei consumatori che hanno iniziato a cambiare il loro modo di acquistare soprattutto durante la pandemia. Cos’è il Quick Commerce e come si è sviluppato Il Quick Commerce è una forma di commercio che si pone come obiettivo quello di evadere l’ordine di un cliente nel minor tempo possibile e che trae spunto dal food delivery. Sappiamo perfettamente cos’è e come funziona il food delivery: si ordina del cibo che viene poi portato direttamente a casa nel giro di una mezz’oretta circa. Nato nel settore dell’e-grocery, il Quick Commerce si è rapidamente diffuso in altri settori come la tecnologia, il beauty, l’oggettistica per la casa ecc. Sicuramente la velocità nel consegnare fisicamente il prodotto è cruciale, ma bisogna considerare anche tutti gli step precedenti che riguardano principalmente la logistica. Ed è qui che entrano in gioco i dark store, cioè magazzini non aperti al pubblico ai quali le aziende si appoggiano e dove stoccano i loro articoli da distribuire rapidamente ai clienti. L’importanza dei dark store nel Quick Commerce I dark store sono magazzini, chiamati anche Dmarts (delivery-only local warehouse) o negozi cloud, e rappresentano i pilastri del Q-Commerce. Devono essere numerosi e collocati nelle zone strategiche delle città, per garantire una distribuzione capillare e veloce. Altrettanto importante è la scelta dei prodotti da stoccare all’interno dei magazzini. I titolari degli e-commerce devono chiedersi quali possono essere gli articoli di cui i clienti hanno immediatamente bisogno, tenendo naturalmente conto del loro settore e del loro target di pubblico. Per questo motivo la scelta deve essere piuttosto contenuta, anche perché nei dark store non può essere conservato di tutto, come magari avviene nei normali magazzini. Bottiglie di vino per una cena non preventivata, latte per la colazione o per i neonati, pezzi di ricambi tecnologici, farmaci contro il raffreddore sono alcuni degli articoli generalmente custoditi nei dark store. Questo desiderio impellente di avere tutto e subito si è diffuso tra i consumatori durante e subito dopo la pandemia e questo trend persiste ancora oggi. Da sottolineare che non sono solo i privati a richiedere servizi di Quick Commerce, ma anche negozietti, fiorai, farmacie e bar che a loro volta destinano i prodotti ai clienti finali. Il mercato è ricco e fiorente e il pubblico è ampio e variegato, per questo motivo gli e-commerce non possono certo ignorare questa tendenza. Quick Commerce vs ecommerce: le differenze Pioniere dell’ecommerce è stato Amazon, che da piccola libreria online in pochi anni è diventato il re dei marketplace. Il colosso di Jeff Bezos pian piano ha allargato il proprio mercato, vendendo praticamente di tutto sulla propria piattaforma. Amazon ha iniziato a pensare in grande e, per soddisfare i clienti e costruire attorno a loro un servizio su misura, ha lavorato per garantire la consegna in 2-3 giorni o addirittura il giorno dopo. La frenesia del mercato però ha reso i consumatori sempre più esigenti e così anche l’attesa di 2-3 giorni è diventata quasi insostenibile. Il tradizionale ecommerce sta gradualmente lasciando spazio al Quick Commerce, una forma di mercato che prevede la consegna del prodotto nel giorno stesso dell’ordine, o addirittura dopo pochissime ore o minuti. Alla luce della crisi della supply chain, che ha toccato il suo picco più alto subito dopo la pandemia, è apparsa subito tangibile la convenienza del Quick Commerce che assicura la consegna dei prodotti entro pochissimo tempo dall’ordine. Questo è uno dei motivi per i quali le nostre strade sono sempre più invase dai rider, che ormai non consegnano più solo pizze o panini, ma anche pannolini, vestiti, prodotti di cosmetici, farmaci e tanto altro ancora. I motivi del successo Il Quick Commerce in Italia è un fenomeno che sta gradualmente prendendo piede, ma è importante capire quali sono stati i motivi che hanno favorito l’ascesa di questa forma di commercio. Come abbiamo già accennato nel corso dell’articolo, una grande spinta al Q-Commerce è stata data dal lockdown. In quel periodo i consumatori erano disposti anche a pagare di più per farsi consegnare in tempi rapidissimi ciò di cui avevano bisogno. Alla luce della diffusione del Q-Commerce molte aziende e retailer hanno deciso di investire, quindi i prezzi dei servizi sono diventati più accessibili. Gli stessi fornitori hanno iniziato a guardare con interesse crescente al Q-Commerce, cosa che ha dato vita a nuove forme di collaborazione e di partnership. Glovo ad esempio collabora da tempo con Carrefour e di Macai, startup italiana che punta alla consegna alla porta di casa in pochissimo tempo dopo l’ordine grazie alla presenza capillare dei dark store. La domanda è in continuo aumento e i consumatori richiedono i servizi di Q-Commerce non solo per i beni di prima necessità, ma di qualsiasi altro prodotto. Non è da escludere che questo mercato presto toccherà anche i servizi: dall’elettricista all’idraulico fino alle imprese di pulizia nel giro di poco tempo. Quali sono i vantaggi? Perché dovresti “convertirti” al Quick Commerce? Ecco una serie di vantaggi che sicuramente possono dare una bella spinta al tuo e-commerce: Possibilità di differenziarsi. Non tutte le aziende stanno cavalcando i trends del Quick Commerce, quindi potresti proporre questo tipo di servizio per differenziarti con un’offerta unica e di valore rispetto ai competitor, soprattutto se il tuo è un mercato altamente competitivo; Maggiore guadagno. Ormai il prezzo non è più l’unica discriminante che fa pendere l’ago della bilancia a favore o a sfavore di un acquisto. I clienti, se hanno impellente bisogno di un articolo, sono disposti a pagare di più. In tal caso è la comodità la molla che fa scattare nei consumatori la voglia di acquistare, anche spendendo qualcosa in più. Potresti quindi vendere meno prodotti ma ad un costo maggiore, cosa che quindi fa aumentare anche i tuoi guadagni; Rapporti più stretti e duraturi con i clienti. Costruire relazioni solide con i clienti che portano alla fidelizzazione è uno dei must del marketing moderno. I servizi di Quick Commerce soddisfano il desiderio o il bisogno immediato del cliente, che riceve in poco tempo il prodotto di cui necessita per risolvere il suo problema. Il cliente è quindi grato verso la tua azienda poiché gli hai risolto in brevissimo tempo il problema che si è palesato e gli hai tolto lo stress di dover reperire quel prodotto; Un’ottima idea per sfruttare i micro moments. I micro moments sono quegli attimi in cui le persone percepiscono il bisogno di qualcosa e desiderano acquistarlo subito. Sfruttare quei momenti è fondamentale, poiché i clienti se non possono ottenere subito ciò che desiderano potrebbero decidere di non acquistare più. Devi invece cavalcare l’euforia di acquistare da parte del consumatore, dandogli appunto la possibilità di ottenere in pochissimi minuti ciò che ardentemente desidera in quel momento; Un servizio attivo 24h. Nell’e-commerce tradizionale le consegne vengono fatte in orario lavorativo. Nel Quick Commerce invece le consegne non si fermano mai e sono attive 24h, 7 giorni su 7. Se un cliente si accorge poco prima di partire di essere senza spazzolino portatile, può ordinarlo subito; oppure se una mamma fa la “traumatica” scoperta che sono finiti i pannolini dei bambini nel cuore della notte, può immediatamente ordinarli online e vederseli recapitare a casa in poco tempo. Conclusioni: le incognite del Quick Commerce Ora sai cosa fanno gli ecommerce per adattarsi alle nuove esigenze del mercato, ma ci sono ancora molte incognite che riguardano il Quick Commerce. Tra le criticità c’è la scalabilità del servizio, abbinata alle difficoltà logistiche. L’aumento degli ordini porterebbe ad un aumento dei costi del personale e del trasporto di ultimo miglio. Inoltre le aziende devono dotarsi di un sistema di intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti, per capire quali sono i prodotti che vanno per la maggiore in base alle varie stagioni. C’è poi da considerare il tema tutt’altro che secondario della sostenibilità. Molte realtà si sono dotate di e-bike da mettere a disposizione dei rider, ma altre ancora effettuano la consegna su gomma, cosa che fa aumentare l’inquinamento. Non dobbiamo dimenticare che la sostenibilità oggi è un tema molto dibattuto e rappresenta addirittura un criterio che usano i consumatori per decidere dove spendere. In sostanza un e-commerce poco green potrebbe non incontrare le simpatie del proprio target di pubblico. Il dibattito sul Quick Commerce è aperto, anche perché si tratta di un fenomeno ancora in fase embrionale e che ha ancora tanti margini di miglioramento. In attesa di ricevere risposte puoi iniziare a conoscere meglio il mondo dell’e-commerce scaricando gratuitamente il nostro ebook a fondo pagina che ti rivela 10 piccoli segreti per una vendita online di successo.
Al giorno d'oggi, l'integrazione tra fisico e online è sempre più resa necessaria dalla numerosità dei touchpoints nella customer journey del cliente. Shopify da sempre fornisce tutto ciò che è necessario per integrare online e offline: l'ultima novità si chiama Shopify POS. Questo sistema consente di avere sotto controllo vendite del negozio fisico, online e scorte di magazzino. Se hai un negozio fisico o un negozio di shop online, è essenziale considerare un sistema di punto vendita (POS) efficace per gestire le transazioni e semplificare le operazioni quotidiane. In questo contesto, Shopify POS emerge come una soluzione versatile e intuitiva, progettata per soddisfare le esigenze del commercio al dettaglio moderno. In seguito andremo a fare una panoramica di quello che è Shopify POS andando ad esaminarne tutte le funzionalità. Cos'è Shopify POS Shopify POS, acronimo di Point of Sale, è un sistema Hardware e software sviluppato da Shopify che si integra perfettamente con il tuo negozio online Shopify, consentendoti di gestire sia le vendite online che offline in un'unica dashboard centralizzata. A tutto ciò va ad aggiungersi il grande vantaggio di tenere sotto controllo le scorte di prodotto presenti nel proprio magazzino. Questa soluzione nasce dalla tendenza, sempre più diffusa, di aziende come Apple che ha annunciato di aggiungere la funzione POS nei propri prodotti che vengono utilizzati dalle imprese, e Amazon tramite il sistema di pagamento palmare Amazon One. Queste aziende sempre più stanno proponendo soluzioni per integrare i pagamenti digitali nel mondo offline. Il grande vantaggio derivante dall'integrazione dei pagamenti digitali è quello di avere a disposizione una quantità maggiore di informazioni riguardo ai clienti da usare nel proprio business permettendo di pianificare efficientemente le attività di vendita e di marketing, migliorando così i risultati del proprio business. Vediamo come funziona nel dettaglio Shopify POS app. Shopify POS si collega alla cassa fiscale! Shopify POS, per essere pienamente funzionante, necessita, oltre all'app scaricabile, anche degli hardware come lettore di carte, cassa fiscale ecc... Per iniziare ad accettare i pagamenti tramite POS, hai bisogno di una configurazione hardware minima, che si compone in un tablet, o smartphone, e un lettore di carte Shopify che trovi disponibile nello Store Shopify (come il lettore WisePad3). Con questa configurazione minimal potrai andare a riscuotere pagamenti sia in negozio, sia a casa dei clienti in caso di lavoro porta a porta, sia durante eventi, mercatini oppure fiere. Tutto questo è utile solo in caso di negozi temporanei. In caso di negozi più complessi gli hardware necessari cambiano: per un negozio permanente è infatti necessario avere anche una stampante per ricevute compatibile con Shopify. Invece se si volesse integrare più negozi oppure il magazzino bisogna possedere, oltre al lettore di carte, al dispositivo e alla stampante per ricevute, anche del lettore dei codici a barre e un cassetto portadenaro. Tutti questi hardware, ad eccezione del dispositivo per scaricare Shopify Pos app per il quale comunque sono richiesti requisiti minimi a livello di sistema operativo, devono essere supportati da Shopify POS quindi possono essere acquistati direttamente dallo store di Shopify oppure da rivenditori terzi autorizzati. In caso invece l'utente possieda già tutto, potrà controllarne la compatibilità sulla pagina dell'assistenza di Shopify. Per collegare la cassa o ulteriori dispositivi come lettori di codici a barre è molto semplice: dalla home dell’applicazione di Shopify POS c'è la possibilità di accedere alla sezione impostazioni. Da lì si potranno configurare tutti gli hardware necessari. Per quanto riguarda invece il collegamento con la cassa, basterà collegare la cassa alla stampante delle ricevute, anche quest'ultima acquistabile in due modelli disponibili a breve (Epson FP-81II o Epson FP-90 III RT) nello store di Shopify. La cassa potrà aprirsi in automatico ad ogni checkout oppure manualmente con la chiave, e successivamente si potrà stampare la ricevuta di pagamento. Shopify POS, con i suoi hardware, è perfettamente compatibile per quanto riguarda la fiscalità italiana e c'è la possibilità di inserimento del codice per quanto riguarda la lotteria degli scontrini. Shopify POS app sincronizza i tuoi prodotti con Google Local Inventory La sincronizzazione dell'inventario del tuo negozio con Google è stata aggiunta solamente per i possessori di Shopify POS. Tutto questo perché si sono moltiplicate le ricerche da parte delle persone con termini che includono parole come ad esempio vicino a me. La sincronizzazione del tuo inventario con Google Local Inventory darà la possibilità a chi cerca un prodotto con un'indicazione sulla località specifica (esempio vicino a me, a Roma, in provincia di Milano) di mostrare il proprio prodotto presente nel negozio. C'è poi la possibilità di evidenziare il prodotto con la dicitura che si desidera, valutando inoltre il tipo di consegna proposta dal negozio. Ad esempio si può scegliere se evidenziare un prodotto con presente in negozio in caso abbia la disponibilità del prodotto in negozio, curbside pickup con pagamento online e ritiro nel parcheggio del negozio (modalità usata da Decathlon), ritira in negozio o tante altre modalità. Tutto ciò per spingere il cliente nel negozio. C'è da considerare anche che i prodotti vengono mostrati nei risultati di Google attraverso due modalità: tramite le inserzioni di Google ADS oppure tramite le schede locali gratuite di Google. In ogni caso però il passaggio necessario da fare è collegare l'account Shopify a Google Merchant Center, l'assistenza di Shopify spiega nel dettaglio come fare. Collegando l'account Shopify a Google permetterà ai prodotti di comparire non solamente all'interno di Google Search, ma anche all'interno di: Google Maps con un riquadro dedicato ai prodotti disponibili in negozio; Google Immagini (da un sondaggio Google il 50% degli utenti ricerca i prodotti anche attraverso Google Immagini); Google Assistant, vista la crescita dell'uso degli assistenti vocali nel mondo dello shopping online. Quali sono i costi che emergono dalla sincronizzazione e dalla pubblicazione dei prodotti nell'inventario locale di Google? La risposta farà felice tutti: non ci sono costi aggiuntivi. L'unico costo eventualmente da pianificare è quello relativo alle inserzioni pubblicitarie relative a Google Shopping. Per quest'ultimo caso, sono da registrare inoltre miglioramenti nei risultati delle campagne di chi utilizza questo tipo di sincronizzazione. Il motivo è molto semplice: il pubblico è molto più profilato e propenso all'acquisto. Sempre per gli amanti dell'advertising, cambiano così anche le metriche con le quali misurare i risultati delle campagne. Possono essere nuove metriche: Visite in negozio: nel caso l'utente abbia abilitato la sua posizione, tramite i report forniti da Google ADS, è possibile conoscere quanti clienti che hanno visto l'annuncio hanno poi visitato il negozio. Clic su annunci locali Visite alla vetrina: una volta che l'utente clicca sull'annuncio, entrerà all'interno della vetrina del tuo negozio online. Tramite Google Analytics puoi monitorare il comportamento dell'utente all'interno della vetrina. Vantaggi e funzionalità Shopify POS Shopify POS offre molteplici vantaggi che riguardano diversi aspetti della gestione di un commercio elettronico e fisico congiunti. Molti di questi sono inclusi nel piano Shopify Pos Pro. Vediamoli. 1. Omnicanalità Il primo grande vantaggio, come già detto, è quello di integrare il mondo online dell'ecommerce con il mondo offline del negozio. Il grande vantaggio sarà il miglioramento della customer experience che si baserà sulla fluidità del processo di acquisto, senza la presenza di problematiche che potrebbero ostacolare l'utente nell'acquisto. Gestione degli acquisti online con ritiro locale [piano PRO] Con Shopify POS potrai gestire direttamente dall'applicazione tutti gli ordini che provengono dall'ecommerce e che prevedono il ritiro presso il tuo negozio, il così detto click and collect. Gestione degli acquisti in negozio con spedizione al cliente [piano PRO] Con l'applicazione si potrà avere la gestione completa degli acquisti che vengono fatti nel negozio fisico e che prevedono la spedizione della merce al cliente. Si possono inoltre impostare tariffe di spedizione ed eventuali imposte aggiuntive che verranno incluse automaticamente al check-out. Gestione degli acquisti online con cambio e reso in negozio [piano PRO] C'è la possibilità di integrazione nel negozio offline anche i resi e il cambio della merce degli acquisti effettuati online o in altri negozi fisici, il tutto aggiornando automaticamente il livello delle scorte del magazzino. Gestione degli acquisti online con consegna locale [piano PRO] Se hai a che fare con clienti che vogliono una consegna locale della loro merce, c'è la possibilità di evasione e gestione degli ordini online direttamente dall'applicazione Shopify POS. Crea e applica Codici QR ai tuoi prodotti L'applicazioni di codici QR ai propri prodotti è una delle funzionalità che aiuterà il cliente ad acquisire maggiori info sul prodotto in modo da poter effettuare più velocemente il suo acquisto online. Invia il carrello abbandonato al tuo cliente Con Shopify POS si ha inoltre la possibilità di spedire una mail al cliente con un carrello già composto dei prodotti a cui il cliente era interessato ma che per qualche motivo non ha acquistato, facilitando così l'acquisto. 2. Gestione inventario SMART Gestione delle scorte [piano PRO] Con l'abbonamento PRO di Shopify POS c'è la possibilità di usufruire anche delle funzionalità dell'app Stocky: un'app che permette all'utente di avere una gestione completa delle scorte, riducendo i problemi legati all'inventario grazie alle raccomandazioni proposte. Crea i tuoi ordini d’acquisto [piano PRO] Con l'app si possono creare comodamente ordini di acquisto già costruiti da inviare ai fornitori. Previsioni sulla domanda del mercato [piano PRO] L'app permetterà agli utenti di avere suggerimenti sulla logistica sullo stato delle scorte in base a dati che provengono sia dal mercato sia dalle vendite, tenendo conto anche delle caratteristiche della domanda del prodotto. Ad esempio un prodotto stagionale avrà una domanda totalmente differente rispetto ad un prodotto che ha una domanda costante tutto l'anno. Gestione dei trasferimenti di stock del materiale [piano PRO] Con Shopify POS c'è la possibilità di monitorare le merci presenti nei magazzini, impostando inoltre eventuali trasferimenti da un magazzino all'altro in modo da non andare in stockout, danno economico rilevante per ogni impresa. Ricevi avvisi se le tue scorte sono sotto la soglia di sicurezza [piano PRO] Per evitare lo stockout Shopify POS permette ai suoi utenti di attivare la notifica riguardante il basso livello delle scorte. La notifica non arriverà semplicemente quando il livello di scorte è inferiore al livello di sicurezza ma si attiverà in base ad una valutazione tenendo conto del tasso di vendita attuale e dei tempi di consegna di ogni fornitore. Ricevi suggerimenti basati sui dati delle tue vendite [piano PRO] Si possono impostare i suggerimenti per identificare i prodotti invenduti e prodotti di tendenza, in modo da pianificare eventuali promozioni per lo smaltimento delle scorte in eccesso e non andare in overstock. Disponibilità dell'analisi dell'impatto delle scorte del tuo magazzino [piano PRO] L'analisi della performance delle scorte è utile per riordinare il tuo stock di magazzino. Ci sono scorte che occupano spazio prezioso del magazzino, con conseguenti costi di mantenimento e obsolescenza, e che risultano invendute bloccando inoltre la liquidità in entrata per l'impresa. Tutto ciò permette di comprendere quali prodotti siano da eliminare e quali necessitino di un aumento delle scorte. Gestione completa delle scorte di magazzino [piano PRO] Con Shopify POS c'è la possibilità di tenere traccia di tutte le variazioni subite dalle scorte dei tuoi prodotti nel tempo. Visualizzazione in tempo reale delle scorte presenti in magazzino [piano PRO] Con Shopify POS si può verificare il quantitativo di scorte presenti nel magazzino relativo ad un particolare prodotto usando lo scanner per i codici a barre riuscendo ad effettuare una comparazione con i dati a disposizione del negozio, verificando quindi l'allineamento tra i dati e le scorte reali. Ricevi aggiornamenti su entrate e uscite delle scorte [piano PRO] Tieni sott'occhio il numero di prodotti in arrivo dai fornitori che faranno parte dello stock di magazzino con lo scanner per codici a barre Ricevi report dettagliati sullo stato delle tue scorte [piano PRO] Tramite i report sulle scorte, potrai tenere sotto controllo le performance delle tue scorte nelle varie sedi identificando eventuali tendenze di mercato che potresti sfruttare sia per pianificare le scorte sia per pianificare nuovi prodotti. Monitora le scorte presenti in magazzino Altra funzionalità riguardo alle scorte è l'aggiornamento automatico delle scorte ad ogni ordine ricevuto o da un negozio fisico oppure direttamente dall'ecommerce. 3. Gestisci in maniera più efficiente il tuo personale Con Shopify POS app puoi inoltre gestire il tuo personale di vendita in modo da dare ruoli e organizzazione, monitorando inoltre il loro operato e coordinando il tuo team di vendita. Gestisci le azioni che richiedono l'approvazione di un manager [piano PRO] Con l'applicazione puoi tenere inoltre sotto controllo le azioni svolte dallo staff, richiedendo un'approvazione dal manager. Così si arriverà ad allineare i team aziendali in modo che non possano essere applicate scontistiche o modifiche importanti senza il permesso dei manager. Inserisci membri dello staff POS illimitatamente e gestiscine i ruoli [piano PRO] L'accesso di nuovi membri, diverso dai ruoli amministrativi, dello Staff POS è illimitato e possono essere assegnati loro specifiche autorizzazioni in modo che tutti i team operino in armonia. Attribuisci le vendite ai membri del tuo staff [piano PRO] Puoi attribuire le vendite ai singoli membri dello staff in modo da avere la possibilità di premiarli tramite premi vendita, commissioni o elogi. Crea PIN ad hoc per i membri del tuo staff Per dare accesso al POS ai membri dello staff puoi inoltre dare loro dei PIN unici con i quali accedere facilmente. 4. Check-out più rapido ed efficace. Gestisci facilmente il cambio merce [piano PRO] Con l'applicazione puoi gestire comodamente i cambi della merce sia che sia stata acquistata tramite ecommerce sia che sia stata effettuata nel negozio fisico. Ogni cambio comporterà l'aggiornamento automatico dei livelli delle scorte del tuo magazzino. Salva e recupera i carrelli dei clienti [piano PRO] Con Shopify POS potrai inoltre gestire e salvare i carrelli dei clienti in modo da ottimizzare le operazioni di check-out, avendo inoltre la possibilità di recuperare il carrello. Crea e stampa ricevute personalizzate [piano PRO] Shopify POS ti dà inoltre la possibilità di stampare ricevute con elementi personalizzati come URL del sito web, orari del negozio, informative su negozio o prodotti, promo che stai effettuando. Possibilità di check-out ovunque desideri Altra possibilità è quella di poter portare il tablet o lo smartphone con l'applicazione installata ovunque il cliente si trovi in modo da facilitare il check-out e il pagamento. Costruisci la tua griglia smart Con l'app Shopify POS puoi costruire la tua griglia smart adattandola in base alle necessità sia del cliente sia dello staff. Crea e gestisci i tuoi codici sconto Potrai inoltre gestire tutte la parte delle promozioni e scontistiche sia offline sia online con la creazione di codici sconto. Calcola automaticamente le imposte dovute Altro vantaggio è quello del calcolo automatico delle imposte. Niente più errori relativi al loro calcolo: basterà inserire la sede del tuo punto vendita e verrà calcolato in automatico. Puoi inoltre decidere se impostarle specificatamente per una tipologia di prodotto/ordine oppure se disattivarle. Invia email o SMS personalizzati ai tuoi clienti Hai la possibilità di inviare comunicazioni personalizzate tramite la messaggistica oppure tramite email. Puoi inoltre creare una lista di contatti ad hoc per interagire con loro. Personalizza gli sconti che vuoi offrire Una possibilità messa in campo per chi ha la necessità di applicare scontistiche su prodotti o carrelli, è il fatto di scegliere se inserire sconti fissi oppure sconti basati su una percentuale dell'intero ammontare del carrello. Inserisci note sugli ordini effettuati Niente più dimenticanze su punti chiave segnalati dal cliente perché Shopify POS ti dà la possibilità di inserire delle note sugli ordini effettuati, in modo da tenere in considerazione le richieste particolari dei clienti. Organizza i tuoi prodotti in vendita Hai la possibilità di raggruppare i prodotti del tuo listino e di fissare un nome per ogni gruppo, in modo da aiutare il tuo team vendite ad identificare i prodotti. Per ogni gruppo potrai modificare il prezzo di vendita che verrà modificato per tutti i prodotti. Scansiona i codici a barre con la fotocamera Per i dispositivi iOS viene offerta la possibilità, tramite la fotocamera, di scansionare etichette e codici a barre dei prodotti. Accetta le transazioni in contanti Non solo pagamenti digitali perché Shopify POS accetta anche i pagamenti in contanti avvenuti all'interno del tuo negozio, tenendone traccia. Gestisci facilmente i resi Puoi avere una gestione dei resi più efficace con la possibilità di gestire sia i resi del tuo ecommerce sia del tuo negozio fisico, con la possibilità di aggiornamento automatico delle scorte del tuo magazzino. 5. Fissa l'attenzione sul prodotto Concentrati sui prodotti della tua impresa e non pensare alle mansioni amministrative che diventeranno il problema minore se metterai in campo un'organizzazione efficiente. Inserimento di prodotti illimitati La possibilità di inserire prodotti all'interno del tuo POS è illimitata sia a livello quantitativo (non c'è un limite massimo di prodotti) sia qualitativo (non c'è un limite massimo di varianti di prodotto). Organizza in modo migliore i tuoi prodotti Metti l'organizzazione del tuo business in primo piano: puoi dividere i tuoi prodotti in base alle tue preferenze: promozioni fatte, stagionalità del prodotto ecc... Shopify POS inoltre mette a disposizione suddivisioni automatiche ed intelligenti che creano in automatico gruppi di prodotti in base al fornitore, prezzo oppure in base al livello delle scorte nel tuo magazzino. Aggiungi illimitatamente le varianti dei prodotti Le possibilità di aggiungere varianti di prodotto sono potenzialmente infinite e possono essere inserite in base alla taglia o ad altre specifiche del prodotto. Puoi inoltre assegnare ad ogni variante diverse caratteristiche come SKU, peso, quantità di scorte presenti nel magazzino e prezzi. Controlla lo stato delle scorte Con Shopify POS hai la possibilità di tenere sott'occhio la quantità di scorte relative ad un prodotto che sono presenti in magazzino e controllarlo in tempo reale ad ogni ordine processato. Organizza tutte le scorte in tutte le tue sedi Organizza le tue scorte in base ai vari canali di vendita che la tua azienda possiede, quindi ecommerce, magazzini e punti vendita offline. Utilizza i codice a barre per organizzare il tuo inventario Organizza l'inventario creando codici a barre assegnandoli ai tuoi prodotti. Tutto ciò ti offre la possibilità di monitorare le scorte in real time velocizzando inoltre il processo di acquisto del cliente. 6. I vantaggi per i clienti Quanto è importante la fidelizzazione del cliente per la tua impresa? Molti studi dimostrano che andare ad acquisire un nuovo cliente costi molto di più che non andare a fidelizzarne uno, tesi che è uno dei fondamenti dell'inbound marketing. Shopify POS ti permette inoltre di fidelizzare il cliente migliorando la sua customer experience con il tuo brand attraverso le sue funzionalità. Creazione di un profilo per ogni cliente Ogni acquisto effettuato da un cliente è una possibilità di conoscenza della tipologia di prodotto acquistata, permettendo così di pianificare una segmentazione dei clienti in base alle loro preferenze. Shopify POS permette di creare dei profili con i loro dati in ogni acquisto effettuato sia nel negozio fisico sia sullo shop online durante il check-out. Aggiungi dettagli nei profili dei tuoi clienti Con il profilo del cliente puoi accedere ad una grande quantità di informazioni sia anagrafiche sia info riguardanti acquisti effettuati online, note inserite, preferenze di marketing e molto altro. Consulta la cronologia degli ordini per ogni cliente L'anagrafica del cliente creatasi va ad aggiornarsi ogni qualvolta l'utente faccia un acquisto sia nel caso dell'ecommerce sia nel caso del negozio fisico. Usa i recapiti per contattare i tuoi clienti Dall'anagrafica del contatto puoi utilizzare i recapiti, sempre previo consenso del cliente, per contattarlo tramite email, SMS o telefono. Fidelizza il tuo cliente premiandolo Un cliente fidelizzato è un cliente propenso a spendere e un cliente propenso a spendere è un cliente redditivo per il tuo business. Il trattamento che devi riservare a questo tipo di clienti deve essere premium pertanto dovresti per costruire una relazione potresti premiare il cliente con gli strumenti che ti mette a disposizione Shopify POS come eventi, sconti o contenuti esclusivi. Gestisci le preferenze di marketing per i tuoi clienti Al momento del check-out, puoi ricevere tutti i dati dei clienti che si registrano, con la possibilità di vedere mail e numero di telefono inseriti per inviare loro comunicazioni di marketing relative a scontistiche oppure lancio di nuovi prodotti. Filtra i tuoi clienti per tipologia Per ogni cliente puoi assegnare dei tag personalizzati che puoi usare per filtrare la tua clientela. 7. Reportistica e analisi Altro grande vantaggio messo a disposizione da Shopify POS è quello di accedere alle reportistiche che non sono i classici report teorici ma ti consentono di prendere decisioni sul lato pratico. Consulta il report sulle vendite giornaliere [piano PRO] La reportistica è uno degli strumenti più importanti messi a disposizione da Shopify POS e uno dei report fondamentali è quello relativo alle vendite giornaliere dove puoi avere dettagli su vendite effettuate, prodotti e performance del tuo personale. Tutto ciò aiuterà il tuo team a prendere le decisioni migliori possibili avendo una visione a 360° del contesto nel quale stai operando. Gestisci la panoramica della dashboard Non può mancare tra i report quello dedicato alla visione generale della tua attività, sia relativa al tuo ecommerce sia relativa al tuo negozio fisico. Consulta i report sulle vendite retail Altro report messo a disposizione da Shopify POS è quello che riguarda le vendite, che possono essere visualizzate incrociando diversi fattori come: membro dello staff responsabile delle vendite, sede in cui avvengono le vendite, intervallo di tempo nel quale possono avvenire le vendite oppure puoi visualizzare il report relativo alle vendite per un cliente specifico. Questo report è già incluso dal piano Shopify e avanzati. Traccia i pagamenti in contanti del negozio fisico L'integrazione tra online e negozio fisico non può non avere il tracciamento dei contanti per quanto riguarda il negozio fisico, in modo da avere sottomano una visione ancora più chiara dei flussi di cassa del tuo negozio. Il POS di Shopify permette il tracciamento di ciò. Controlla i tuoi flussi di cassa Strumento importante per la reportistica è inoltre il report sui flussi di cassa, già incluso nei piani Shopify. Questa tipologia di report permette al negoziante di vedere quanto è l'ammontare della vendita e quando verrà incassato. Questo report è già incluso dal piano Shopify e avanzati. Report sulle performance dei prodotti Altro report che non può mancare per un negoziante è quello relativo ai prodotti. Sapere se un prodotto venga apprezzato dal mercato, venendo quindi venduto o meno, è fondamentale per eliminare i prodotti basso vendenti, che rischiano di rappresentare un costo per l'impresa a causa del loro eccessivo immobilizzo. Questo report è già incluso dal piano Shopify e avanzati. Report sulle scontistiche applicate Per i negozi che sono attivi sul campo delle promozioni, Shopify POS mette a disposizione il report sulle scontistiche. Questo tipo di reportistica consente di vedere quali campagne promozionali hanno alta performance e quali invece necessitano di un cambio di strategia. Questo report è già incluso dal piano Shopify e avanzati. Report sulla performance delle scorte Il report sulle scorte invece fornisce una visione chiara sulle referenze presenti nel tuo magazzino alla fine di ogni mese e ti comunica la percentuale di scorta consumata day by day. Report sullo stato finanziario del tuo negozio Tra i report ci sono anche i report finanziari che forniscono una visione dettagliata riguardo la situazione finanziaria del tuo negozio, includendo inoltre vendite, resi, pagamenti ecc... 8. Hardware Abbiamo già trattato in questo articolo l'importanza degli hardware in Shopify POS. Shopify ha comunicato anche alcune caratteristiche, specialmente a livello di servizio, che li riguardano. Integrazione Hardware per Shopify POS Come già detto puoi personalizzare, in base alle esigenze del tuo business, la configurazione della tua cassa usando o hardware che già usi, verificandone la compatibilità, oppure acquistandoli dallo store di Shopify. Servizio di garanzia offerto per gli hardware Shopify offre un servizio di garanzia per gli hardware di Shopify POS della durata di un anno con l'abbonamento a POS Lite, 2 anni in caso di abbonamento a POS Pro. In sostanza Shopify si occuperà della sostituzione dell'hardware in caso di guasti durante il periodo di garanzia, mettendo inoltre un servizio di assistenza disponibile 24 ore su 24 7 giorni su 7. Schermate per la connettività In caso integrassi gli hardware compatibili a Shopify POS, quest'ultimo ti metterà a disposizione una sezione apposita all'interno della applicazione, utile per verificare eventuali problemi di connettività. Spedizione e reso gratuito dell’hardware Il livello di servizio su cui punta Shopify è molto alto, tanto da mettere a disposizione ai suoi utenti il servizio di prova gratuita per 30 giorni comprensivo sia di spedizione sia di reso degli hardware scelti. 9. Migliora il tuo sistema di pagamenti Di fondamentale importanza, al giorno d'oggi, sono i metodi di pagamento da avere in negozio viste le innumerevoli possibilità che ha a disposizione il cliente. Shopify POS accetta i metodi di pagamento più comuni, in modo che da non farti perdere alcun pagamento e da rendere l'esperienza di acquisto migliore per il cliente. Gestisci i buoni regalo dei tuoi clienti Con Shopify POS hai la possibilità di vendere e incassare buoni regalo sia direttamente al check-out del tuo ecommerce, sia nel tuo negozio fisico. Crea e invia buoni regalo Con Shopify POS hai inoltre la possibilità di inviare tramite mail dei buoni sconto. I buoni possono poi essere riscattati o nel tuo ecommerce oppure fisicamente nel tuo negozio. Aggiungi buoni regalo digitali all’Apple Wallet Shopify POS inoltre è perfettamente integrato con Apple Wallet e consente ai clienti, che usano iOS come sistema operativo, di vedere il proprio saldo e aggiungere i buoni regalo direttamente dal loro wallet. Gestisci metodi di pagamento personalizzati Con Shopify POS puoi inoltre gestire metodi di pagamento personalizzati, in modo da avere la possibilità di accettare eventuali pagamenti con assegni o cambiali. Possibilità di gestione dei pagamenti con più metodi Con Shopify POS hai la possibilità di accettare anche i pagamenti eseguiti con più metodi, in modo da dare al cliente più possibilità possibile. Gestione di anticipi e dilazioni di pagamento Con Shopify POS puoi accettare inoltre pagamenti parziali. Hai quindi la possibilità di dare al cliente o la facoltà di pagare anticipatamente oppure di optare per la dilazione del pagamento. 10. Shopify Payments Shopify Payments è un gateway di pagamento messo a disposizione direttamente da Shopify che consente di accettare i più importanti metodi di pagamento online. Shopify Payments elimina la necessità di configurare gateway di terze parti, eliminando inoltre le commissioni correlate. I vantaggi di usare Shopify Payments e Shopify POS possono essere sintetizzati in: Vastità dei metodi di pagamento Abbiamo parlato all'inizio dell'articolo del lettore di carte Wisepad 3 come uno degli strumenti minimi per poter accettare i pagamenti tramite Shopify POS. L'integrazione con Shopify Payments permette di accettare una grande numerosità di metodi di pagamento, specialmente come Visa, Google Pay, Apple Pay, American Express, Mastercard e molti altri. Massima trasparenza di prezzo Shopify in ambito trasparenza di prezzi cerca di essere all'avanguardia e non nasconde alcuna commissione, non impone spese aggiuntive e non prevede costi iniziali. Gli unici costi sono quelli relativi al canone mensile in caso di abbonamento PRO e alle commissioni sulle transazioni con carta di credito. Ottima Gestione del flusso di cassa Shopify prevede una gestione dei flussi di cassa ottima con la possibilità di conoscere anticipatamente l'importo incassato nella transazione, con le commissioni dedotte automaticamente in ogni vendita. Riconciliazione automatica Gestisci in modo migliore quelli che sono gli ordini, gli importi ed eventuali accrediti tramite la riconciliazione automatica. Migliore gestione del chargeback Puoi gestire tutti i chargeback aperti direttamente dal pannello di controllo grazie ai collegamenti di tutte le informazioni utili direttamente all'ordine originale. Tieni sotto controllo le tue finanze Con Shopify POS e Payments avrai accesso a numerosi report finanziari, che ti permetteranno di tenere sotto controllo gli incassi e gli accrediti (con la conoscenza anche della data di incasso dei due) sia per quanto riguarda l'ecommerce sia per quanto riguarda il negozio fisico. 11. Strumenti di marketing Al giorno d'oggi non c'è negozio senza avere una parte marketing e Shopify POS ti mette a disposizione tutta una serie di strumenti utili sia al tuo ecommerce sia al tuo negozio fisico. Anche qui la finalità è l'aumento della qualità della customer experience. Possibilità di recensione sui tuoi prodotti Shopify POS permette l'inserimento di recensioni per i tuoi prodotti, in modo da consigliare agli altri utenti i tuoi prodotti. Le recensioni poi possono essere visualizzate quando un utente ricerca il tuo negozio su Google oppure sono utilizzabili anche nel tuo ecommerce. Usa l'email marketing come strategia d'impresa Con Shopify POS hai la possibilità di impostare campagne di email marketing in modo sia da fidelizzare il cliente sia da aumentare le tue vendite con promozioni esclusive. Come acquisisco le mail dei miei clienti? Al momento del check-out il tuo cliente dovrà inserire la mail e, a quel punto, finirà all'interno del tuo database. Integra i social media per contattare i tuoi clienti Shopify POS è facilmente integrabile con i tuoi social media e potrai creare campagne per connetterti con i tuoi clienti, in modo che possano far visita al tuo negozio. Sincronizza i tuoi prodotti con Google Merchant Center Con Shopify POS potrai facilmente sincronizzare i tuoi prodotti con Google Merchant Center in modo da poter promuovere il tuo negozio sul motore di ricerca. I costi di Shopify POS Shopify POS, come si è visto nella parte dedicata alle funzioni, è disponibile secondo due abbonamenti: una versione Lite con le funzioni base e una versione PRO. Le due versioni hanno costi differenti: La versione base è gratuita ed è compresa nell'abbonamento di Shopify, qualsiasi piano l'utente abbia scelto. La versione PRO invece, ha un costo mensile di 77€ per ogni sede di vendita, ai quali andrà ad aggiungersi il costo del piano optato del tuo progetto ecommerce (Abbonamento Basic 21€ al mese, abbonamento Shopify 59€ al mese, abbonamento Advanced 289€ al mese mentre è già incluso nel piano Shopify Plus). Con l'abbonamento a Shopify POS c'è da considerare che non sono inclusi i costi degli hardware necessari, come il registratore di cassa, la stampante per le ricevute e scontrini, i lettori di carte ecc... Per quanto riguarda i due piani inoltre, sono previste delle commissioni in caso di pagamenti fisici con carta di credito: sia per il piano Lite che per il piano PRO le commissioni variano a seconda della sottoscrizione dei piani. Riportiamo in seguito il piano con le commissioni applicate: Basic: 1,5% senza costi fissi Shopify: 1,4% senza costi fissi Advanced: 1,3% senza costi fissi Conclusione Shopify è un sistema sempre più completo: da una piattaforma ecommerce che faceva una semplice promessa di poter funzionare bene e senza pensieri (liberando i merchant dalle ansie continue di bug fixing, da sistemistica, aggiornamenti di versioni e mantenimento...), sta diventando un riferimento per un mercato maturo che ha sempre più necessità e richieste, che va sul territorio e permette di costruire un sistema per fare business. Shopify POS si presenta come una soluzione completa e accessibile per gestire le vendite in negozio. La sua integrazione perfetta con l'e-commerce e le sue funzionalità avanzate lo rendono un alleato prezioso per i rivenditori di oggi. Considera l'implementazione di Shopify POS per semplificare le tue operazioni e offrire un'esperienza di acquisto impeccabile ai tuoi clienti.