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Magic Quadrant ecommerce 2023 di Gartner: Shopify tra i leader

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Gartner sputa fuori i report annuali includendo nel #MagicQuadrant quelle che reputano le migliori piattaforme per fare ecommerce del mondo.
Una delle novità più interessanti è l'entrata di Shopify nella parte in alto a destra, quella dei #leader.

Il quadrante magico di Gartner ecommerce 2023

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Ora... potremmo questionare ore se la "Capacità di esecuzione" di Salesforce lo debba posizionare così in alto sull'asse verticale, oppure del perché Shopify sia così indietro sull'asse orizzontale per la "completezza di visione" (le novità sul B2B, i Markets, Shopify Functions e giusto qualche altro centinaio di funzioni presentate ultimamente la raccontano differente).

Diciamo che per me dovrebbe stare decisamente più a destra :-)

Ma la discussione lascia il tempo che trova: loro il report, loro il posizionamento definito.

I miglioramenti individuati

Gartner, nell'elencare i pro di Shopify - che lo hanno posizionato tra i leader -  presenta 3 punti

Offerta consolidata: Secondo Garner Shopify offre un solido set di strumenti specifici B2C e integrati nativamente, tra cui una piattaforma di commercio headless, un framework di sviluppo front-end e un SDK per la creazione di vetrine, un'offerta di pagamento nativa e l'integrazione del social commerce.

Focus su un nuovo mercato: il secondo pro individuato, che spinge Shopify nei leader, è - sempre secondo Gartner - quello del rilascia du nuove funzionalità dedicate alle aziende e, in particolare, il B2B

Velocità dell'innovazione: il terzo punto deriva all'impulso che Shopify sta mettendo per migliorare la piattaforma, ricordando che ci sono state centinaia di innovazioni solo nel 2022.

Le criticità persistenti (??)

Però ci sono anche delle criticità a loro avviso.

Secondo Gartner soffre la mancanza di funzionalità B2B di base, come flussi di lavoro di approvazione configurabili, richieste di offerta e limiti di spesa specifici per account e utente. 
(Ma nel 2023 sono arrivate una valanga di novità sul B2B, tranne proprio forse queste due...)

Individuano una debolezza nel non offrire la possibilità all'amministratore di un utente aziendale di configurare un sito aggiuntivo e condividere prodotti su più siti.
(Ovviabile con una piccola app)

Ma quali criticità :-)

Verrebbe da dire che si sono persi per strada, solo per citare i primi che mi vengono in mente...
- Nel B2B: la gestione delle aziende, con la possibilità di inserire più sedi per ogni azienda, associare gli utenti alle sedi, associare alle stesse cataloghi con prezzi e prodotti differenti, fornire sconti per quantità sul catalogo, gestire pagamenti differenti associati ad aziende diverse.
- La possibilità di utilizzare un solo canale di Shopify per gestire mercati che hanno prodotti, lingue, valute, cataloghi e listini differenti, permettendo di personalizzare sui differenti mercati e sulle differenti lingue i contenuti promozionali.
- Le funzioni che stanno implementando nitidamente, prima demandate ad app esterne: i bundle, le traduzioni, il miglioramento della ricerca, i filtri, i form per la raccolta contatti, le email di marketing automatico, il chatbot, l'intelligenza artificiale integrata coma servizio, sia alla produzione di contenuti che alla gestione dell'ecommerce
- L'estrema potenza di Shopfy Flow, che porta la marketing automatico legata anche alla parte "operations" interna.

Fatto sta che il report di Gartner testimonia che Shopify si è messo a fare le cose seriamente per il mercato enterprise e che oramai è una soluzione più che matura per competere con Adobe Commerce  Salesforce Commerce e tutti gli altri. Con in più una velocità di esecuzione, un continuo innovare che li sta spingendo molto molto velocemente verso la parte alta di questo gruppo.

Un consiglio: rimanete sintonizzati su quello che stanno facendo questi ragazzi, perché - sono sicuro - ne vedrete delle belle!

 

Giovanni Fracasso

Giovanni Fracasso

Digital Manager Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti. BIO Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2. Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri. Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei. Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane. Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.