Bounce Rate nell'Ecommerce: come ridurlo

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Da una recente analisi del tuo e-commerce hai constatato che la frequenza di rimbalzo o bounce rate è alta? Se non sai da cosa potrebbe dipendere, proviamo ad aiutarti a capirlo in questo articolo. 

Le motivazioni di un bounce rate alto possono essere molteplici, in questo articolo proveremo a spiegartelo. 

Bounce rate nell'ecommerce: cos'è

Tecnicamente indica la percentuale di visitatori che lasciano una pagina di un sito web, o di un e-commerce, poco dopo averla visitata. 

In linee generali: una frequenza di rimbalzo bassa, indica un apprezzamento da parte degli utenti verso contenuti e visual. 

Al contrario, una frequenza di rimbalzo alta, potrebbe indicare che i messaggi del sito non sono chiari, che la parte visual è troppo caotica o che il modulo di chekout è poco chiaro o lento. Queste sono solo alcune delle motivazioni principali. 

Approfondiamo nel prossimo paragrafo da cosa può dipendere il bounce rate alto in un progetto ecommerce.

Da cosa può dipendere il bounce rate alto nel tuo ecommerce

Un bounce rate alto non sempre è sinonimo di un parametro negativo, dipende anche molto dal sito che analizziamo. Ad esempio se il tuo sito è un contenitore di informazioni è assolutamente normale che il bounce rate sia alto, quindi non c’è da allarmarsi particolarmente.

Se gestisci un e-commerce con Shopify e noti che il bounce rate è alto rispettivamente alla pagina del checkout, vuol dire che devi modificare qualcosa. Differentemente se il bounce rate è alto nella home page, non c’è molto da preoccuparsi in quanto è normale che un utente visiti la pagina dell’ecommerce che gli interessa, senza perdere tempo nella home page.

D’altronde l’obiettivo di un ecommerce è quello di convertire i lead in acquirenti di un prodotto o servizio. 

Il bounce rate è un parametro da osservare soprattutto nelle landing page, ad esempio. In questo caso, una frequenza di rimbalzo alta può voler dire che il lavoro di contenuti e di design non è per niente chiaro a chi visita la pagina. Ergo, bisogna ristrutturarla. 

Riassumendo, una frequenza di rimbalzo nel tuo ecommerce alta può dipendere:

  • dal caricamento delle pagine lento;
  • dall’eccessiva presenza di pop-up;
  • dalla presenza di plug-in non necessari;
  • dalla scarsa usabilità;
  • dalla mancanza di ottimizzazioni in title e meta description.

Come si può comprendere, il motivo di una frequenza di rimbalzo alta è tutt’altro che semplice da capire.

Approfondiamo nel prossimo paragrafo qual è la formula del bounce rate.

Qual è la formula del bounce rate

Il bounce rate si può tradurre con questa formula: 

Bounce rate = Numero totale di utenti che visitano una pagina: Numero totale di entries sulle pagine. 

In merito ai parametri migliori di bounce rate, quali sono quelli preoccupanti?

Per avere un benchmark bisogna valutare più variabili: innanzitutto il dispositivo, infatti da mobile e desktop si avranno bouncerate diversi, poi a seconda dell'industria. Ci sono però anche altri parametri che determinano se un bounce rate può essere definito preoccupante o meno.

A puro scopo indicativo ti lasciamo una fonte per vedere i bounce rate medi nell'ecommerce. --> (benchmark bounce rate ecommerce)

Ma come si fa ad abbassare il bounce rate? Scopriamolo nel prossimo paragrafo. 

Come abbassare il bounce rate nell'ecommerce: strategie

Abbassare il bounce rate di un progetto Shopify non è impossibile, l’importante è avere sempre il sito o l’e-commerce sotto controllo. In un progetto ecommerce il bounce rate non dovrebbe essere alto, ma mantenersi nella media. Questo risultato dipende dal seguire o meno alcuni consigli e strategie.

Tra i consigli che andrebbero sempre seguiti vi sono: 

  • controllo del bounce rate per ogni pagina;
  • verificare il bounce rate di ogni fonte di traffico;
  • controllare in modo regolare la velocità di caricamento delle pagine;
  • realizzare titoli e meta description lineari con il contenuto che si troverà nelle pagine;
  • effettuare dei collegamenti interni utili per l’utente;
  • rendere il design accattivante;
  • rendere sempre il sito mobile friendly.

In merito invece alle strategie per abbassare il bounce rate, cosa si può fare?

  • rendere il design del sito più accattivante;
  • inserire le call to action nei punti giusti della pagina;
  • formattare bene le pagine;
  • eliminare le informazioni superflue.

In sostanza, per abbassare il bounce rate bisogna lavorare bene su ogni dettaglio del sito e renderlo user friendly e utile.

Conclusioni

Nell'era digitale, la presenza di un e-commerce ben strutturato e funzionale è fondamentale per raggiungere il successo. L'analisi del bounce rate, come abbiamo visto, è un indicatore prezioso per comprendere come viene percepito il tuo ecommerce dai tuoi utenti e come puoi ottimizzarlo per migliorare la loro esperienza.

Se desideri avviare o rifinire un progetto e-commerce, piattaforme come Shopify  offrono strumenti avanzati e personalizzabili. E per chi non ha competenze specifiche, rivolgersi a un Shopify Expert  può fare la differenza.

Un esperto conosce in profondità tutti gli aspetti della piattaforma e può aiutarti a realizzare un progetto Shopify che non solo abbia un basso bounce rate, ma che sia anche efficiente, accattivante e centrato sulle necessità dei tuoi clienti.

Ogni dettaglio conta: dalla velocità di caricamento, al design, alla chiarezza dei contenuti. Investire tempo e risorse per ottimizzare questi aspetti significa costruire le fondamenta per un e-commerce di successo.

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Redazione

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