Se stai pensando di lanciare un nuovo e-commerce sono tante le domande da porsi, a partire dalla piattaforma migliore da cui iniziare. Nell'abbondanza di piattaforme disponibili ne possiamo individuare due che rappresentano l’eccellenza: Shopify e Magento. Meglio un negozio Shopify o Magento? Alcuni merchant potrebbero chiedersi se sia il caso di eliminare il negozio Shopify e aprirne uno Magento, o viceversa. Abbiamo realizzato questo articolo proprio per fare chiarezza, aiutarti e indirizzarti verso la scelta più indicata secondo le tue necessità. I vantaggi di Shopify rispetto a Magento Quale piattaforma per e-commerce è più performante? Qual è il modo migliore per presentare i propri prodotti e valorizzare la propria attività? Queste e altre domande affollano la mente dei merchant che desiderano lanciare un nuovo e-commerce o che magari vogliono passare ad un’altra piattaforma per la realizzazione di siti e-commerce e shop online. Ebbene tutte queste domande ci portano ad uno scontro che possiamo definire epico: Shopify vs Magento. Pur trattandosi di due ottime piattaforme, Shopify sembra avere una marcia in più. Elenchiamo di seguito i principali vantaggi che un negozio Shopify offre rispetto a Magento. 1- La piattaforma ideale per l'utilizzatore finale Shopify è la scelta ideale per un venditore che non ha conoscenze lato sviluppo-codice e che non vuole studiare e cimentarsi nell'adozione di skill per la progettazione di un sito, poiché può gestirlo tranquillamente da solo e in totale autonomia. Una volta che con uno Shopify Expert hai creato un negozio con Shopify puoi essere autonomo per le operazioni day by day, ad esempio trascinare elementi ed impaginare gli elementi del tuo sito come preferisci. Diverso è il discorso per Magento, pensato principalmente per chi ha grossi budget da investire nella creazione e gestione del sito, visto che presenta una maggiore complessità. A meno che tu non abbia elevate conoscenze in ambito di sviluppo e configurazione del sito, dovrai rivolgerti ad un professionista per quasi ogni nuova implementazione, cosa che richiede naturalmente ulteriori spese non di poco conto. 2- Notevole facilità di configurazione Il costo di un negozio Shopify tende ad abbassarsi anche grazie alla facilità di configurazione: il setup dello store è meno complicato rispetto a quello che richiede Magento, pur comprendendo una grande vastità di opzioni e possibilità di personalizzazione. Ma un sistema più semplice da gestire diventa un sistema meno costoso da mettere in piedi perché si risparmiano ore lavoro preziose. Ecco perchè il costo di realizzazione di un sito con Shopify è più basso rispetto a Magento. 3- Facile personalizzazione In un mercato così saturo è importante distinguersi dalla concorrenza con un sito personalizzato e dallo stile distintivo e accattivante. Un sito anonimo non ti permetterebbe di emergere nel “mare magnum” del web, navigato da migliaia di siti competitor che vendono i tuoi stessi prodotti. Shopify invece ti permette di personalizzare tutto: colori, caratteri, layout, immagini, valuta e tanto altro ancora grazie all’editor del tema della piattaforma. In questo modo il sito sarà davvero creato a tua immagine e somiglianza e potrai dare un’impronta molto personale e originale. Magento invece spesso richiede l’uso di estensioni di terze parti per personalizzare il sito. 4- Web hosting Aprire un negozio su Shopify è particolarmente conveniente poiché l’abbonamento mensile comprende anche il web hosting. La configurazione risulta ancora più semplice e non devi registrarti manualmente ad alcun provider di web hosting, come invece succede per Magento. 5- Tanti temi moderni e gratuiti Tutti i temi Shopify, compresi quelli gratuiti, hanno un design adattivo. Sulla piattaforma in totale ci sono 177 temi (165 a pagamento e 12 gratuiti) Il più caro ha un costo di 400 $. Su Magento ci sono solo 12 temi, 9 gratuiti e 3 a pagamento e i prezzi arrivano fino a 499 USD. 6- Integrazioni Grazie alle numerose integrazioni a disposizione puoi anche integrare app per il negozio Shopify. Nell’App Store della piattaforma ci sono oltre 6.000 app, che ti consentono di personalizzare a piacimento il tuo negozio online. Su Magento la scelta è molto più limitata, poiché le estensioni disponibili si fermano a 4.000. 7- Assistenza continua Se ti stai chiedendo come aprire un negozio Shopify, quali sono le problematiche o come personalizzare al meglio il tuo e-shop, sappi che la piattaforma ti offre assistenza continua 24h, 7 giorni su 7, indipendentemente dal piano che hai scelto. Inoltre potrai accedere anche al Centro assistenza, agli articoli del blog, ai webinar e ai corsi online per istruzioni e procedure. Il supporto di Magento viene offerto principalmente tramite un centro assistenza, un forum, una documentazione per gli sviluppatori e risorse tecniche, oppure in alternativa tramite telefono, ticket e demo. 8- Sottodominio incluso Non sei ancora pronto ad acquistare un dominio? Nessun problema con Shopify, che ti dà la possibilità di usare il sottodominio .myshopify.com senza spese, poiché è già incluso nell’abbonamento mensile. Non è così per Magento che, rivolgendosi principalmente a medie e grandi imprese, richiede da subito il nome di un dominio. 9- Non è necessaria la programmazione Shopify consente di personalizzare il codice CSS e HTML, ma non necessariamente bisogna avere competenze avanzate di informatica o di sviluppo di siti web. Come già spiegato puoi trascinare gli elementi per personalizzare il tuo negozio, scegliendo tra oltre 6.000 app dedicate. In ogni caso puoi sempre rivolgerti agli Esperti Shopify per applicare modifiche più complesse. Diversamente Magento richiede uno sviluppatore in-house o esterno per configurare il sito, oppure l’alternativa è affidarsi totalmente alle estensioni. 10- Convenienza Anche da un punto di vista economico vendere su un negozio Shopify risulta più vantaggioso rispetto a Magento. Le commissioni di transazione su Shopify per i canali di pagamento sono più basse, inoltre sono richiesti meno interventi di sviluppo web. E ancora Shopify comprende web hosting, sottodominio, opzioni di dropshipping, temi gratuiti e altro. Magento richiede invece costi decisamente più alti per creare e gestire il sito web. Perché i merchant preferiscono un negozio Shopify? Una volta che abbiamo messo a confronto le due piattaforme, scopriamo perché i merchant tendono a preferire tendenzialmente Shopify. Shopify adatto ad ogni attività di e-commerce Come abbiamo avuto modo di evidenziare durante l’articolo, Magento è riservato principalmente alle grandi aziende. Al contrario Shopify è una piattaforma indicata per tutte le attività, soprattutto quelle di medie e piccole dimensioni. E, poiché le PMI e le startup rappresentano la spina dorsale dell’e-commerce in Italia, non sorprende che Shopify sia il più gettonato del momento che si adatta perfettamente ad ogni esigenza di business. Migliori funzionalità SEO Shopify offre molte più funzionalità in ambito SEO, che riveste un ruolo di primo piano nell’ottimizzazione e nell’indicizzazione dei siti web. Titoli SEO e meta description integrati sono solo alcune delle funzionalità che contribuiscono all’ottimizzazione della piattaforma. Con il sistema di gestione dei contenuti puoi integrare un blog nel sito web, migliorando notevolmente il posizionamento sui motori di ricerca. Dropshipping Il dropshipping è una pratica molto diffusa tra i merchant che non hanno un magazzino a disposizione e che vogliono abbattere i costi di gestione ed è possibile sia su Shopify che su Magento. La differenza è che su Magento è richiesto il pagamento di una tariffa forfettaria da 249 USD per l’estensione Dropship. Su Shopify invece sono disponibili diversi servizi di dropshipping, come Oberlo che offre un piano gratuito illimitato senza costi di abbonamento mensili. All’occorrenza puoi anche aprire un negozio Shopify senza partita IVA in dropshipping, a patto che si tratti di un’attività temporanea e con un reddito molto contenuto. La sicurezza Altro tema molto sentito dai merchant è la sicurezza, poiché siti ed e-commerce sono sempre più esposti agli attacchi degli hacker. A tal proposito Shopify offre analisi del rischio di frode integrata, conformità PCI-DSS e certificati SSL, inoltre è conforme al GDPR. Su Magento invece devi installare manualmente la certificazione di conformità PCI-DSS, senza la quale non si può vendere, e per aggiungere un certificato SSL devi necessariamente contattare l’assistenza. Sistema POS proprietario Shopify è dotato di un sistema POS proprietario che rende più snelle e fluide le vendite, mentre Magento ha un sistema POS di terze parti, ConnectPOS, tramite le sue estensioni. Il sistema POS di Shopify si integra perfettamente con il negozio online, dandoti la possibilità di vedere e monitorare in modo unificato tutti i dati della tua attività. Conclusioni Eccoci alle considerazioni finali dopo questo confronto tra Shopify e Magento, che restano probabilmente le due migliori piattaforme per la progettazione di siti web. Shopify si fa preferire per molti aspetti, ma soprattutto è la scelta ideale per chi vuole creare un sito fai da te puntando al risparmio e alla convenienza, ma senza rinunciare alla qualità e all’efficienza. Un consiglio che ci sentiamo di darti è quello di integrare un’app con il tuo negozio online, poiché rappresenta il fido scudiero del tuo e-commerce che consente agli utenti di interagire direttamente con lo smartphone. Se vuoi saperne di più puoi scaricare gratuitamente l’ebook alla fine dell’articolo, che ti spiega quali sono i vantaggi di integrare col tuo sito una mobile app, lo strumento più potente ed efficace per rafforzare la credibilità del tuo brand e aumentare la fidelizzazione dei clienti.
Molti titolari di e-commerce si concentrano unicamente, ed erroneamente, sul traffico sul sito. Benché il traffico sia sicuramente una metrica importante sulla quale lavorare, molti però dimenticano o addirittura ignorano la frequenza di rimbalzo, nota anche come bounce rate. Una frequenza di rimbalzo alta significa che i tuoi utenti, una volta atterrati sul tuo sito, vanno via dopo pochi secondi. Questa cosa non depone certo a tuo favore, poiché l’obiettivo è quello di trattenere i tuoi visitatori quanto più a lungo possibile sul tuo sito, affinché sia più facile spingerli all’acquisto oppure convincerli a compiere l’azione desiderata, che può essere l’iscrizione ad una newsletter, la compilazione di un form, la condivisione di un post o il download di un contenuto. In questo articolo analizziamo il significato di bounce rate, per poi indicare quali azioni intraprendere e contromisure da adottare per diminuire la frequenza di rimbalzo e di uscita. Cos’è la frequenza di rimbalzo? La nostra analisi parte da una domanda: cos’è il bounce rate? Il bounce rate, o frequenza di rimbalzo, indica la percentuale di visitatori che arrivano sul tuo sito dopo aver visitato una pagina e che poi “rimbalzano”via, cioè escono dal sito. Per intenderci è un po’ come avere un negozio di abbigliamento pieno di persone, dove però nessuno acquista. Devi quindi rendere il tuo negozio, o i tuoi prodotti, più appetibili agli occhi dei clienti. Come già specificato una frequenza di rimbalzo elevata in questo caso è un segnale negativo, poiché gli utenti non trovano ciò che stanno cercando o magari ritengono che l’interfaccia del sito sia poco intuitiva e quindi decidono di abbandonarlo. I motivi di una frequenza di rimbalzo elevata possono essere tanti e li analizziamo nel successivo paragrafo. Prima di procedere però è opportuno capire come calcolare la frequenza di rimbalzo, in modo da avere più dati a disposizione e intervenire in modo mirato. Ragionando in termini matematici, possiamo dire che la frequenza di rimbalzo equivale al rapporto che c’è tra il numero di visitatori che hanno visto una solo pagina per il numero totale di visite al sito e moltiplicare il risultato per 100. Partendo da questi dati è possibile tracciare il comportamento dei visitatori e capire se il loro customer journey si blocca su una determinata pagina o in una determinata fase del processo di acquisto o di navigazione. Se la frequenza di rimbalzo risulta piuttosto alta al momento del pagamento, vuol dire che c’è qualche criticità che frena gli utenti proprio al momento dell’acquisto. Ed è proprio lì che devi intervenire per ridurre la frequenza di rimbalzo e rendere il tuo sito più fruibile e navigabile. Fatto ciò puoi sfruttare due metodi per individuare le problematiche: Analisi del web. Se hai un e-commerce devi focalizzare la tua attenzione sulle pagine principali come la home page, la pagina di categoria e la pagina prodotto; Reazione dei clienti. Coinvolgi i tuoi clienti e chiedi direttamente a loro, magari con dei sondaggi, perché abbandonano il tuo sito così rapidamente. Le problematiche potrebbero essere i prezzi troppo alti, un sito poco intuitivo o un caricamento delle pagine troppo lento, ma l’indagine risulterà molto più incisiva poiché saranno gli stessi clienti ad esporti le criticità che incontrano. Bounce rate alto? I possibili motivi Una volta compresa la definizione di frequenza di rimbalzo, bisogna individuare quali sono i motivi che fanno fuggire via i tuoi clienti. Molto dipende anche dal tipo di sito che hai e dal tuo target di pubblico. Se hai un sito di informazione una frequenza di rimbalzo alta non è preoccupante, anzi in un certo senso è fisiologica. Il visitatore entra, legge l’articolo ed esce dal sito. Se hai un sito di vendita invece una frequenza di rimbalzo alto rappresenta un problema, poiché il processo di acquisto richiede un tempo maggiore. Se il visitatore ci sta poco sul sito, naturalmente non ha il tempo per acquistare. La frequenza di rimbalzo negli e-commerce deve essere bassa e, se non lo è, devi correggere gli errori. Ecco un elenco dei principali motivi che potrebbero spingere i clienti ad andare via dal sito. Tempi di caricamento delle pagine troppo lunghi Gli utenti moderni, nell’epoca della tecnologia imperante, sono abituati alla velocità. Vogliono tutto e subito e quindi un tempo di caricamento delle pagine troppo lento rappresenta un problema serio. Oggi la concorrenza è spietata e i clienti sono poco “fedeli”: se non sono soddisfatti del servizio ricevuto non si fanno problemi a cercare altrove ciò di cui hanno bisogno. Un sito lento incide negativamente anche sul ranking poiché viene penalizzato da Google, che punta invece ad offrire ai naviganti la miglior user experience possibile. E-commerce non mobile-friendly Può sembrare una banalità ricordarlo, ma tieni a mente che oggi un e-commerce per essere definito moderno e all’avanguardia deve essere mobile-friendly. Per mobile-friendly non si intende semplicemente che un sito può essere fruibile sui dispositivi mobile, ma deve essere progettato proprio per essere utilizzato su smartphone o tablet. Per intenderci l’interfaccia potrebbe essere programmata e realizzata in modo diverso a seconda che l’utente interagisca col sito dal pc o da dispositivi mobile. Pop-up e banner invadenti Pop-up e banner fin troppo invadenti rendono praticamente impossibile sin da subito la navigazione. Il visitatore potrebbe irritarsi al punto da voler scappare via dal sito. Anche in questo caso bisogna fare i conti con Google che, sempre nell’ottica di una user experience gradevole e positiva, penalizza chi utilizza Ads troppo invadenti che rischiano di rovinare la navigazione da subito. Contenuti di scarsa qualità Non sottovalutare l’importanza dei contenuti: se ci sono informazioni monche, poco chiare o addirittura sbagliate i visitatori avranno una percezione negativa del tuo sito. Un’altra criticità è rappresentata dai bad link, cioè link che non hanno nulla a che fare con la ricerca che l’utente sta facendo o che rimanda ad una pagina sbagliata. Errore 404 Altra problematica molto seria è il cosiddetto errore 404, che può dipendere da tantissimi fattori e addirittura da un traffico eccessivo. Per sapere da cosa dipende l’errore 404 puoi chiedere aiuto a Google, che mette a tua disposizione la Search Control per consultare una sezione dove sono indicate tutte le pagine 404 del tuo sito per comprendere da cosa dipende. Come abbassare il bounce rate nell’e-commerce Per ottenere una frequenza di rimbalzo accettabile devi risolvere le problematiche appena elencate che possono palesarsi. Ecco le “best practices” da seguire regolarmente per garantirti un sito in buono stato di salute: Controlla periodicamente la velocità di caricamento delle pagine. Foto o video troppo pesanti possono rallentare notevolmente il passaggio da una pagina all’altra, quindi monitora attentamente questa situazione; Controlla il bounce rate per ogni pagina; Verifica il bounce rate di ogni fonte di traffico; Scrivi contenuti di qualità. Oltre alla correttezza delle informazioni, lavora attentamente anche in chiave SEO inserendo titoli e meta description in linea con i contenuti che i visitatori troveranno; Link building. Lavora molto sulla link building, inserendo link e collegamenti interni che garantiscono al visitatore una gradevole continuità di navigazione; Rendi il sito mobile-friendly; Elimina le informazioni superflue a beneficio di un design chiaro e intuitivo; Rendi accattivante il design. L’interfaccia deve essere chiara, ma questo non significa che deve essere anonima. Studia soluzioni estrose da un punto di vista estetico per rendere la grafica suggestiva e accattivante, senza intaccare la fruibilità del sito; Formatta bene le pagine; Inserisci le call to action al punto giusto in modo da aumentare anche il tasso di conversione. Conclusioni La cosa migliore da fare è testare periodicamente le prestazioni del sito, per capire se ci sono miglioramenti o peggioramenti. Naviga nel tuo sito così come farebbe un normale cliente e cerca di capire se risulta accessibile e facilmente fruibile. Se hai intenzione di rifare il trucco al tuo ecommerce può darti una grande mano l’ebook sottostante, da scaricare gratuitamente, che ti spiega come presentare al meglio i prodotti e i servizi della tua piattaforma con un’interfaccia semplice, chiara e avvincente allo stesso tempo.
Il desiderio incontrollato e quasi capriccioso di vedersi spedire a casa un articolo o un prodotto acquistato online ha dato vita al Quick Commerce, noto anche come Q-Commerce o Instant Commerce. Questa nuova forma di commercio consiste nel consegnare un articolo acquistato non solo in giornata, ma addirittura nel giro di pochi minuti. Come è possibile tutto questo? Grazie ai cosiddetti dark store, che analizziamo meglio nei successivi paragrafi. I consumatori oggi sono diventati così esigenti che non si accontentano di ricevere il prodotto uno o due giorni dopo l’acquisto, ma lo pretendono nel giro di poche ore o addirittura minuti. Una tendenza che gli ecommerce non possono ignorare, altrimenti rischiano di restare fuori dai giochi. E così è nato il Quick Commerce per assecondare i desideri dei consumatori che hanno iniziato a cambiare il loro modo di acquistare soprattutto durante la pandemia. Cos’è il Quick Commerce e come si è sviluppato Il Quick Commerce è una forma di commercio che si pone come obiettivo quello di evadere l’ordine di un cliente nel minor tempo possibile e che trae spunto dal food delivery. Sappiamo perfettamente cos’è e come funziona il food delivery: si ordina del cibo che viene poi portato direttamente a casa nel giro di una mezz’oretta circa. Nato nel settore dell’e-grocery, il Quick Commerce si è rapidamente diffuso in altri settori come la tecnologia, il beauty, l’oggettistica per la casa ecc. Sicuramente la velocità nel consegnare fisicamente il prodotto è cruciale, ma bisogna considerare anche tutti gli step precedenti che riguardano principalmente la logistica. Ed è qui che entrano in gioco i dark store, cioè magazzini non aperti al pubblico ai quali le aziende si appoggiano e dove stoccano i loro articoli da distribuire rapidamente ai clienti. L’importanza dei dark store nel Quick Commerce I dark store sono magazzini, chiamati anche Dmarts (delivery-only local warehouse) o negozi cloud, e rappresentano i pilastri del Q-Commerce. Devono essere numerosi e collocati nelle zone strategiche delle città, per garantire una distribuzione capillare e veloce. Altrettanto importante è la scelta dei prodotti da stoccare all’interno dei magazzini. I titolari degli e-commerce devono chiedersi quali possono essere gli articoli di cui i clienti hanno immediatamente bisogno, tenendo naturalmente conto del loro settore e del loro target di pubblico. Per questo motivo la scelta deve essere piuttosto contenuta, anche perché nei dark store non può essere conservato di tutto, come magari avviene nei normali magazzini. Bottiglie di vino per una cena non preventivata, latte per la colazione o per i neonati, pezzi di ricambi tecnologici, farmaci contro il raffreddore sono alcuni degli articoli generalmente custoditi nei dark store. Questo desiderio impellente di avere tutto e subito si è diffuso tra i consumatori durante e subito dopo la pandemia e questo trend persiste ancora oggi. Da sottolineare che non sono solo i privati a richiedere servizi di Quick Commerce, ma anche negozietti, fiorai, farmacie e bar che a loro volta destinano i prodotti ai clienti finali. Il mercato è ricco e fiorente e il pubblico è ampio e variegato, per questo motivo gli e-commerce non possono certo ignorare questa tendenza. Quick Commerce vs ecommerce: le differenze Pioniere dell’ecommerce è stato Amazon, che da piccola libreria online in pochi anni è diventato il re dei marketplace. Il colosso di Jeff Bezos pian piano ha allargato il proprio mercato, vendendo praticamente di tutto sulla propria piattaforma. Amazon ha iniziato a pensare in grande e, per soddisfare i clienti e costruire attorno a loro un servizio su misura, ha lavorato per garantire la consegna in 2-3 giorni o addirittura il giorno dopo. La frenesia del mercato però ha reso i consumatori sempre più esigenti e così anche l’attesa di 2-3 giorni è diventata quasi insostenibile. Il tradizionale ecommerce sta gradualmente lasciando spazio al Quick Commerce, una forma di mercato che prevede la consegna del prodotto nel giorno stesso dell’ordine, o addirittura dopo pochissime ore o minuti. Alla luce della crisi della supply chain, che ha toccato il suo picco più alto subito dopo la pandemia, è apparsa subito tangibile la convenienza del Quick Commerce che assicura la consegna dei prodotti entro pochissimo tempo dall’ordine. Questo è uno dei motivi per i quali le nostre strade sono sempre più invase dai rider, che ormai non consegnano più solo pizze o panini, ma anche pannolini, vestiti, prodotti di cosmetici, farmaci e tanto altro ancora. I motivi del successo Il Quick Commerce in Italia è un fenomeno che sta gradualmente prendendo piede, ma è importante capire quali sono stati i motivi che hanno favorito l’ascesa di questa forma di commercio. Come abbiamo già accennato nel corso dell’articolo, una grande spinta al Q-Commerce è stata data dal lockdown. In quel periodo i consumatori erano disposti anche a pagare di più per farsi consegnare in tempi rapidissimi ciò di cui avevano bisogno. Alla luce della diffusione del Q-Commerce molte aziende e retailer hanno deciso di investire, quindi i prezzi dei servizi sono diventati più accessibili. Gli stessi fornitori hanno iniziato a guardare con interesse crescente al Q-Commerce, cosa che ha dato vita a nuove forme di collaborazione e di partnership. Glovo ad esempio collabora da tempo con Carrefour e di Macai, startup italiana che punta alla consegna alla porta di casa in pochissimo tempo dopo l’ordine grazie alla presenza capillare dei dark store. La domanda è in continuo aumento e i consumatori richiedono i servizi di Q-Commerce non solo per i beni di prima necessità, ma di qualsiasi altro prodotto. Non è da escludere che questo mercato presto toccherà anche i servizi: dall’elettricista all’idraulico fino alle imprese di pulizia nel giro di poco tempo. Quali sono i vantaggi? Perché dovresti “convertirti” al Quick Commerce? Ecco una serie di vantaggi che sicuramente possono dare una bella spinta al tuo e-commerce: Possibilità di differenziarsi. Non tutte le aziende stanno cavalcando i trends del Quick Commerce, quindi potresti proporre questo tipo di servizio per differenziarti con un’offerta unica e di valore rispetto ai competitor, soprattutto se il tuo è un mercato altamente competitivo; Maggiore guadagno. Ormai il prezzo non è più l’unica discriminante che fa pendere l’ago della bilancia a favore o a sfavore di un acquisto. I clienti, se hanno impellente bisogno di un articolo, sono disposti a pagare di più. In tal caso è la comodità la molla che fa scattare nei consumatori la voglia di acquistare, anche spendendo qualcosa in più. Potresti quindi vendere meno prodotti ma ad un costo maggiore, cosa che quindi fa aumentare anche i tuoi guadagni; Rapporti più stretti e duraturi con i clienti. Costruire relazioni solide con i clienti che portano alla fidelizzazione è uno dei must del marketing moderno. I servizi di Quick Commerce soddisfano il desiderio o il bisogno immediato del cliente, che riceve in poco tempo il prodotto di cui necessita per risolvere il suo problema. Il cliente è quindi grato verso la tua azienda poiché gli hai risolto in brevissimo tempo il problema che si è palesato e gli hai tolto lo stress di dover reperire quel prodotto; Un’ottima idea per sfruttare i micro moments. I micro moments sono quegli attimi in cui le persone percepiscono il bisogno di qualcosa e desiderano acquistarlo subito. Sfruttare quei momenti è fondamentale, poiché i clienti se non possono ottenere subito ciò che desiderano potrebbero decidere di non acquistare più. Devi invece cavalcare l’euforia di acquistare da parte del consumatore, dandogli appunto la possibilità di ottenere in pochissimi minuti ciò che ardentemente desidera in quel momento; Un servizio attivo 24h. Nell’e-commerce tradizionale le consegne vengono fatte in orario lavorativo. Nel Quick Commerce invece le consegne non si fermano mai e sono attive 24h, 7 giorni su 7. Se un cliente si accorge poco prima di partire di essere senza spazzolino portatile, può ordinarlo subito; oppure se una mamma fa la “traumatica” scoperta che sono finiti i pannolini dei bambini nel cuore della notte, può immediatamente ordinarli online e vederseli recapitare a casa in poco tempo. Conclusioni: le incognite del Quick Commerce Ora sai cosa fanno gli ecommerce per adattarsi alle nuove esigenze del mercato, ma ci sono ancora molte incognite che riguardano il Quick Commerce. Tra le criticità c’è la scalabilità del servizio, abbinata alle difficoltà logistiche. L’aumento degli ordini porterebbe ad un aumento dei costi del personale e del trasporto di ultimo miglio. Inoltre le aziende devono dotarsi di un sistema di intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti, per capire quali sono i prodotti che vanno per la maggiore in base alle varie stagioni. C’è poi da considerare il tema tutt’altro che secondario della sostenibilità. Molte realtà si sono dotate di e-bike da mettere a disposizione dei rider, ma altre ancora effettuano la consegna su gomma, cosa che fa aumentare l’inquinamento. Non dobbiamo dimenticare che la sostenibilità oggi è un tema molto dibattuto e rappresenta addirittura un criterio che usano i consumatori per decidere dove spendere. In sostanza un e-commerce poco green potrebbe non incontrare le simpatie del proprio target di pubblico. Il dibattito sul Quick Commerce è aperto, anche perché si tratta di un fenomeno ancora in fase embrionale e che ha ancora tanti margini di miglioramento. In attesa di ricevere risposte puoi iniziare a conoscere meglio il mondo dell’e-commerce scaricando gratuitamente il nostro ebook a fondo pagina che ti rivela 10 piccoli segreti per una vendita online di successo.
Al giorno d'oggi, l'integrazione tra fisico e online è sempre più resa necessaria dalla numerosità dei touchpoints nella customer journey del cliente. Shopify da sempre fornisce tutto ciò che è necessario per integrare online e offline: l'ultima novità si chiama Shopify POS. Questo sistema consente di avere sotto controllo vendite del negozio fisico, online e scorte di magazzino. Se hai un negozio fisico o un negozio di shop online, è essenziale considerare un sistema di punto vendita (POS) efficace per gestire le transazioni e semplificare le operazioni quotidiane. In questo contesto, Shopify POS emerge come una soluzione versatile e intuitiva, progettata per soddisfare le esigenze del commercio al dettaglio moderno. In seguito andremo a fare una panoramica di quello che è Shopify POS andando ad esaminarne tutte le funzionalità. Cos'è Shopify POS Shopify POS, acronimo di Point of Sale, è un sistema Hardware e software sviluppato da Shopify che si integra perfettamente con il tuo negozio online Shopify, consentendoti di gestire sia le vendite online che offline in un'unica dashboard centralizzata. A tutto ciò va ad aggiungersi il grande vantaggio di tenere sotto controllo le scorte di prodotto presenti nel proprio magazzino. Questa soluzione nasce dalla tendenza, sempre più diffusa, di aziende come Apple che ha annunciato di aggiungere la funzione POS nei propri prodotti che vengono utilizzati dalle imprese, e Amazon tramite il sistema di pagamento palmare Amazon One. Queste aziende sempre più stanno proponendo soluzioni per integrare i pagamenti digitali nel mondo offline. Il grande vantaggio derivante dall'integrazione dei pagamenti digitali è quello di avere a disposizione una quantità maggiore di informazioni riguardo ai clienti da usare nel proprio business permettendo di pianificare efficientemente le attività di vendita e di marketing, migliorando così i risultati del proprio business. Vediamo come funziona nel dettaglio Shopify POS app. Shopify POS si collega alla cassa fiscale! Shopify POS, per essere pienamente funzionante, necessita, oltre all'app scaricabile, anche degli hardware come lettore di carte, cassa fiscale ecc... Per iniziare ad accettare i pagamenti tramite POS, hai bisogno di una configurazione hardware minima, che si compone in un tablet, o smartphone, e un lettore di carte Shopify che trovi disponibile nello Store Shopify (come il lettore WisePad3). Con questa configurazione minimal potrai andare a riscuotere pagamenti sia in negozio, sia a casa dei clienti in caso di lavoro porta a porta, sia durante eventi, mercatini oppure fiere. Tutto questo è utile solo in caso di negozi temporanei. In caso di negozi più complessi gli hardware necessari cambiano: per un negozio permanente è infatti necessario avere anche una stampante per ricevute compatibile con Shopify. Invece se si volesse integrare più negozi oppure il magazzino bisogna possedere, oltre al lettore di carte, al dispositivo e alla stampante per ricevute, anche del lettore dei codici a barre e un cassetto portadenaro. Tutti questi hardware, ad eccezione del dispositivo per scaricare Shopify Pos app per il quale comunque sono richiesti requisiti minimi a livello di sistema operativo, devono essere supportati da Shopify POS quindi possono essere acquistati direttamente dallo store di Shopify oppure da rivenditori terzi autorizzati. In caso invece l'utente possieda già tutto, potrà controllarne la compatibilità sulla pagina dell'assistenza di Shopify. Per collegare la cassa o ulteriori dispositivi come lettori di codici a barre è molto semplice: dalla home dell’applicazione di Shopify POS c'è la possibilità di accedere alla sezione impostazioni. Da lì si potranno configurare tutti gli hardware necessari. Per quanto riguarda invece il collegamento con la cassa, basterà collegare la cassa alla stampante delle ricevute, anche quest'ultima acquistabile in due modelli disponibili a breve (Epson FP-81II o Epson FP-90 III RT) nello store di Shopify. La cassa potrà aprirsi in automatico ad ogni checkout oppure manualmente con la chiave, e successivamente si potrà stampare la ricevuta di pagamento. Shopify POS, con i suoi hardware, è perfettamente compatibile per quanto riguarda la fiscalità italiana e c'è la possibilità di inserimento del codice per quanto riguarda la lotteria degli scontrini. Shopify POS app sincronizza i tuoi prodotti con Google Local Inventory La sincronizzazione dell'inventario del tuo negozio con Google è stata aggiunta solamente per i possessori di Shopify POS. Tutto questo perché si sono moltiplicate le ricerche da parte delle persone con termini che includono parole come ad esempio vicino a me. La sincronizzazione del tuo inventario con Google Local Inventory darà la possibilità a chi cerca un prodotto con un'indicazione sulla località specifica (esempio vicino a me, a Roma, in provincia di Milano) di mostrare il proprio prodotto presente nel negozio. C'è poi la possibilità di evidenziare il prodotto con la dicitura che si desidera, valutando inoltre il tipo di consegna proposta dal negozio. Ad esempio si può scegliere se evidenziare un prodotto con presente in negozio in caso abbia la disponibilità del prodotto in negozio, curbside pickup con pagamento online e ritiro nel parcheggio del negozio (modalità usata da Decathlon), ritira in negozio o tante altre modalità. Tutto ciò per spingere il cliente nel negozio. C'è da considerare anche che i prodotti vengono mostrati nei risultati di Google attraverso due modalità: tramite le inserzioni di Google ADS oppure tramite le schede locali gratuite di Google. In ogni caso però il passaggio necessario da fare è collegare l'account Shopify a Google Merchant Center, l'assistenza di Shopify spiega nel dettaglio come fare. Collegando l'account Shopify a Google permetterà ai prodotti di comparire non solamente all'interno di Google Search, ma anche all'interno di: Google Maps con un riquadro dedicato ai prodotti disponibili in negozio; Google Immagini (da un sondaggio Google il 50% degli utenti ricerca i prodotti anche attraverso Google Immagini); Google Assistant, vista la crescita dell'uso degli assistenti vocali nel mondo dello shopping online. Quali sono i costi che emergono dalla sincronizzazione e dalla pubblicazione dei prodotti nell'inventario locale di Google? La risposta farà felice tutti: non ci sono costi aggiuntivi. L'unico costo eventualmente da pianificare è quello relativo alle inserzioni pubblicitarie relative a Google Shopping. Per quest'ultimo caso, sono da registrare inoltre miglioramenti nei risultati delle campagne di chi utilizza questo tipo di sincronizzazione. Il motivo è molto semplice: il pubblico è molto più profilato e propenso all'acquisto. Sempre per gli amanti dell'advertising, cambiano così anche le metriche con le quali misurare i risultati delle campagne. Possono essere nuove metriche: Visite in negozio: nel caso l'utente abbia abilitato la sua posizione, tramite i report forniti da Google ADS, è possibile conoscere quanti clienti che hanno visto l'annuncio hanno poi visitato il negozio. Clic su annunci locali Visite alla vetrina: una volta che l'utente clicca sull'annuncio, entrerà all'interno della vetrina del tuo negozio online. Tramite Google Analytics puoi monitorare il comportamento dell'utente all'interno della vetrina. Vantaggi e funzionalità Shopify POS Shopify POS offre molteplici vantaggi che riguardano diversi aspetti della gestione di un commercio elettronico e fisico congiunti. Molti di questi sono inclusi nel piano Shopify Pos Pro. Vediamoli. 1. Omnicanalità Il primo grande vantaggio, come già detto, è quello di integrare il mondo online dell'ecommerce con il mondo offline del negozio. Il grande vantaggio sarà il miglioramento della customer experience che si baserà sulla fluidità del processo di acquisto, senza la presenza di problematiche che potrebbero ostacolare l'utente nell'acquisto. Gestione degli acquisti online con ritiro locale [piano PRO] Con Shopify POS potrai gestire direttamente dall'applicazione tutti gli ordini che provengono dall'ecommerce e che prevedono il ritiro presso il tuo negozio, il così detto click and collect. Gestione degli acquisti in negozio con spedizione al cliente [piano PRO] Con l'applicazione si potrà avere la gestione completa degli acquisti che vengono fatti nel negozio fisico e che prevedono la spedizione della merce al cliente. Si possono inoltre impostare tariffe di spedizione ed eventuali imposte aggiuntive che verranno incluse automaticamente al check-out. Gestione degli acquisti online con cambio e reso in negozio [piano PRO] C'è la possibilità di integrazione nel negozio offline anche i resi e il cambio della merce degli acquisti effettuati online o in altri negozi fisici, il tutto aggiornando automaticamente il livello delle scorte del magazzino. Gestione degli acquisti online con consegna locale [piano PRO] Se hai a che fare con clienti che vogliono una consegna locale della loro merce, c'è la possibilità di evasione e gestione degli ordini online direttamente dall'applicazione Shopify POS. Crea e applica Codici QR ai tuoi prodotti L'applicazioni di codici QR ai propri prodotti è una delle funzionalità che aiuterà il cliente ad acquisire maggiori info sul prodotto in modo da poter effettuare più velocemente il suo acquisto online. Invia il carrello abbandonato al tuo cliente Con Shopify POS si ha inoltre la possibilità di spedire una mail al cliente con un carrello già composto dei prodotti a cui il cliente era interessato ma che per qualche motivo non ha acquistato, facilitando così l'acquisto. 2. Gestione inventario SMART Gestione delle scorte [piano PRO] Con l'abbonamento PRO di Shopify POS c'è la possibilità di usufruire anche delle funzionalità dell'app Stocky: un'app che permette all'utente di avere una gestione completa delle scorte, riducendo i problemi legati all'inventario grazie alle raccomandazioni proposte. Crea i tuoi ordini d’acquisto [piano PRO] Con l'app si possono creare comodamente ordini di acquisto già costruiti da inviare ai fornitori. Previsioni sulla domanda del mercato [piano PRO] L'app permetterà agli utenti di avere suggerimenti sulla logistica sullo stato delle scorte in base a dati che provengono sia dal mercato sia dalle vendite, tenendo conto anche delle caratteristiche della domanda del prodotto. Ad esempio un prodotto stagionale avrà una domanda totalmente differente rispetto ad un prodotto che ha una domanda costante tutto l'anno. Gestione dei trasferimenti di stock del materiale [piano PRO] Con Shopify POS c'è la possibilità di monitorare le merci presenti nei magazzini, impostando inoltre eventuali trasferimenti da un magazzino all'altro in modo da non andare in stockout, danno economico rilevante per ogni impresa. Ricevi avvisi se le tue scorte sono sotto la soglia di sicurezza [piano PRO] Per evitare lo stockout Shopify POS permette ai suoi utenti di attivare la notifica riguardante il basso livello delle scorte. La notifica non arriverà semplicemente quando il livello di scorte è inferiore al livello di sicurezza ma si attiverà in base ad una valutazione tenendo conto del tasso di vendita attuale e dei tempi di consegna di ogni fornitore. Ricevi suggerimenti basati sui dati delle tue vendite [piano PRO] Si possono impostare i suggerimenti per identificare i prodotti invenduti e prodotti di tendenza, in modo da pianificare eventuali promozioni per lo smaltimento delle scorte in eccesso e non andare in overstock. Disponibilità dell'analisi dell'impatto delle scorte del tuo magazzino [piano PRO] L'analisi della performance delle scorte è utile per riordinare il tuo stock di magazzino. Ci sono scorte che occupano spazio prezioso del magazzino, con conseguenti costi di mantenimento e obsolescenza, e che risultano invendute bloccando inoltre la liquidità in entrata per l'impresa. Tutto ciò permette di comprendere quali prodotti siano da eliminare e quali necessitino di un aumento delle scorte. Gestione completa delle scorte di magazzino [piano PRO] Con Shopify POS c'è la possibilità di tenere traccia di tutte le variazioni subite dalle scorte dei tuoi prodotti nel tempo. Visualizzazione in tempo reale delle scorte presenti in magazzino [piano PRO] Con Shopify POS si può verificare il quantitativo di scorte presenti nel magazzino relativo ad un particolare prodotto usando lo scanner per i codici a barre riuscendo ad effettuare una comparazione con i dati a disposizione del negozio, verificando quindi l'allineamento tra i dati e le scorte reali. Ricevi aggiornamenti su entrate e uscite delle scorte [piano PRO] Tieni sott'occhio il numero di prodotti in arrivo dai fornitori che faranno parte dello stock di magazzino con lo scanner per codici a barre Ricevi report dettagliati sullo stato delle tue scorte [piano PRO] Tramite i report sulle scorte, potrai tenere sotto controllo le performance delle tue scorte nelle varie sedi identificando eventuali tendenze di mercato che potresti sfruttare sia per pianificare le scorte sia per pianificare nuovi prodotti. Monitora le scorte presenti in magazzino Altra funzionalità riguardo alle scorte è l'aggiornamento automatico delle scorte ad ogni ordine ricevuto o da un negozio fisico oppure direttamente dall'ecommerce. 3. Gestisci in maniera più efficiente il tuo personale Con Shopify POS app puoi inoltre gestire il tuo personale di vendita in modo da dare ruoli e organizzazione, monitorando inoltre il loro operato e coordinando il tuo team di vendita. Gestisci le azioni che richiedono l'approvazione di un manager [piano PRO] Con l'applicazione puoi tenere inoltre sotto controllo le azioni svolte dallo staff, richiedendo un'approvazione dal manager. Così si arriverà ad allineare i team aziendali in modo che non possano essere applicate scontistiche o modifiche importanti senza il permesso dei manager. Inserisci membri dello staff POS illimitatamente e gestiscine i ruoli [piano PRO] L'accesso di nuovi membri, diverso dai ruoli amministrativi, dello Staff POS è illimitato e possono essere assegnati loro specifiche autorizzazioni in modo che tutti i team operino in armonia. Attribuisci le vendite ai membri del tuo staff [piano PRO] Puoi attribuire le vendite ai singoli membri dello staff in modo da avere la possibilità di premiarli tramite premi vendita, commissioni o elogi. Crea PIN ad hoc per i membri del tuo staff Per dare accesso al POS ai membri dello staff puoi inoltre dare loro dei PIN unici con i quali accedere facilmente. 4. Check-out più rapido ed efficace. Gestisci facilmente il cambio merce [piano PRO] Con l'applicazione puoi gestire comodamente i cambi della merce sia che sia stata acquistata tramite ecommerce sia che sia stata effettuata nel negozio fisico. Ogni cambio comporterà l'aggiornamento automatico dei livelli delle scorte del tuo magazzino. Salva e recupera i carrelli dei clienti [piano PRO] Con Shopify POS potrai inoltre gestire e salvare i carrelli dei clienti in modo da ottimizzare le operazioni di check-out, avendo inoltre la possibilità di recuperare il carrello. Crea e stampa ricevute personalizzate [piano PRO] Shopify POS ti dà inoltre la possibilità di stampare ricevute con elementi personalizzati come URL del sito web, orari del negozio, informative su negozio o prodotti, promo che stai effettuando. Possibilità di check-out ovunque desideri Altra possibilità è quella di poter portare il tablet o lo smartphone con l'applicazione installata ovunque il cliente si trovi in modo da facilitare il check-out e il pagamento. Costruisci la tua griglia smart Con l'app Shopify POS puoi costruire la tua griglia smart adattandola in base alle necessità sia del cliente sia dello staff. Crea e gestisci i tuoi codici sconto Potrai inoltre gestire tutte la parte delle promozioni e scontistiche sia offline sia online con la creazione di codici sconto. Calcola automaticamente le imposte dovute Altro vantaggio è quello del calcolo automatico delle imposte. Niente più errori relativi al loro calcolo: basterà inserire la sede del tuo punto vendita e verrà calcolato in automatico. Puoi inoltre decidere se impostarle specificatamente per una tipologia di prodotto/ordine oppure se disattivarle. Invia email o SMS personalizzati ai tuoi clienti Hai la possibilità di inviare comunicazioni personalizzate tramite la messaggistica oppure tramite email. Puoi inoltre creare una lista di contatti ad hoc per interagire con loro. Personalizza gli sconti che vuoi offrire Una possibilità messa in campo per chi ha la necessità di applicare scontistiche su prodotti o carrelli, è il fatto di scegliere se inserire sconti fissi oppure sconti basati su una percentuale dell'intero ammontare del carrello. Inserisci note sugli ordini effettuati Niente più dimenticanze su punti chiave segnalati dal cliente perché Shopify POS ti dà la possibilità di inserire delle note sugli ordini effettuati, in modo da tenere in considerazione le richieste particolari dei clienti. Organizza i tuoi prodotti in vendita Hai la possibilità di raggruppare i prodotti del tuo listino e di fissare un nome per ogni gruppo, in modo da aiutare il tuo team vendite ad identificare i prodotti. Per ogni gruppo potrai modificare il prezzo di vendita che verrà modificato per tutti i prodotti. Scansiona i codici a barre con la fotocamera Per i dispositivi iOS viene offerta la possibilità, tramite la fotocamera, di scansionare etichette e codici a barre dei prodotti. Accetta le transazioni in contanti Non solo pagamenti digitali perché Shopify POS accetta anche i pagamenti in contanti avvenuti all'interno del tuo negozio, tenendone traccia. Gestisci facilmente i resi Puoi avere una gestione dei resi più efficace con la possibilità di gestire sia i resi del tuo ecommerce sia del tuo negozio fisico, con la possibilità di aggiornamento automatico delle scorte del tuo magazzino. 5. Fissa l'attenzione sul prodotto Concentrati sui prodotti della tua impresa e non pensare alle mansioni amministrative che diventeranno il problema minore se metterai in campo un'organizzazione efficiente. Inserimento di prodotti illimitati La possibilità di inserire prodotti all'interno del tuo POS è illimitata sia a livello quantitativo (non c'è un limite massimo di prodotti) sia qualitativo (non c'è un limite massimo di varianti di prodotto). Organizza in modo migliore i tuoi prodotti Metti l'organizzazione del tuo business in primo piano: puoi dividere i tuoi prodotti in base alle tue preferenze: promozioni fatte, stagionalità del prodotto ecc... Shopify POS inoltre mette a disposizione suddivisioni automatiche ed intelligenti che creano in automatico gruppi di prodotti in base al fornitore, prezzo oppure in base al livello delle scorte nel tuo magazzino. Aggiungi illimitatamente le varianti dei prodotti Le possibilità di aggiungere varianti di prodotto sono potenzialmente infinite e possono essere inserite in base alla taglia o ad altre specifiche del prodotto. Puoi inoltre assegnare ad ogni variante diverse caratteristiche come SKU, peso, quantità di scorte presenti nel magazzino e prezzi. Controlla lo stato delle scorte Con Shopify POS hai la possibilità di tenere sott'occhio la quantità di scorte relative ad un prodotto che sono presenti in magazzino e controllarlo in tempo reale ad ogni ordine processato. Organizza tutte le scorte in tutte le tue sedi Organizza le tue scorte in base ai vari canali di vendita che la tua azienda possiede, quindi ecommerce, magazzini e punti vendita offline. Utilizza i codice a barre per organizzare il tuo inventario Organizza l'inventario creando codici a barre assegnandoli ai tuoi prodotti. Tutto ciò ti offre la possibilità di monitorare le scorte in real time velocizzando inoltre il processo di acquisto del cliente. 6. I vantaggi per i clienti Quanto è importante la fidelizzazione del cliente per la tua impresa? Molti studi dimostrano che andare ad acquisire un nuovo cliente costi molto di più che non andare a fidelizzarne uno, tesi che è uno dei fondamenti dell'inbound marketing. Shopify POS ti permette inoltre di fidelizzare il cliente migliorando la sua customer experience con il tuo brand attraverso le sue funzionalità. Creazione di un profilo per ogni cliente Ogni acquisto effettuato da un cliente è una possibilità di conoscenza della tipologia di prodotto acquistata, permettendo così di pianificare una segmentazione dei clienti in base alle loro preferenze. Shopify POS permette di creare dei profili con i loro dati in ogni acquisto effettuato sia nel negozio fisico sia sullo shop online durante il check-out. Aggiungi dettagli nei profili dei tuoi clienti Con il profilo del cliente puoi accedere ad una grande quantità di informazioni sia anagrafiche sia info riguardanti acquisti effettuati online, note inserite, preferenze di marketing e molto altro. Consulta la cronologia degli ordini per ogni cliente L'anagrafica del cliente creatasi va ad aggiornarsi ogni qualvolta l'utente faccia un acquisto sia nel caso dell'ecommerce sia nel caso del negozio fisico. Usa i recapiti per contattare i tuoi clienti Dall'anagrafica del contatto puoi utilizzare i recapiti, sempre previo consenso del cliente, per contattarlo tramite email, SMS o telefono. Fidelizza il tuo cliente premiandolo Un cliente fidelizzato è un cliente propenso a spendere e un cliente propenso a spendere è un cliente redditivo per il tuo business. Il trattamento che devi riservare a questo tipo di clienti deve essere premium pertanto dovresti per costruire una relazione potresti premiare il cliente con gli strumenti che ti mette a disposizione Shopify POS come eventi, sconti o contenuti esclusivi. Gestisci le preferenze di marketing per i tuoi clienti Al momento del check-out, puoi ricevere tutti i dati dei clienti che si registrano, con la possibilità di vedere mail e numero di telefono inseriti per inviare loro comunicazioni di marketing relative a scontistiche oppure lancio di nuovi prodotti. Filtra i tuoi clienti per tipologia Per ogni cliente puoi assegnare dei tag personalizzati che puoi usare per filtrare la tua clientela. 7. Reportistica e analisi Altro grande vantaggio messo a disposizione da Shopify POS è quello di accedere alle reportistiche che non sono i classici report teorici ma ti consentono di prendere decisioni sul lato pratico. Consulta il report sulle vendite giornaliere [piano PRO] La reportistica è uno degli strumenti più importanti messi a disposizione da Shopify POS e uno dei report fondamentali è quello relativo alle vendite giornaliere dove puoi avere dettagli su vendite effettuate, prodotti e performance del tuo personale. Tutto ciò aiuterà il tuo team a prendere le decisioni migliori possibili avendo una visione a 360° del contesto nel quale stai operando. Gestisci la panoramica della dashboard Non può mancare tra i report quello dedicato alla visione generale della tua attività, sia relativa al tuo ecommerce sia relativa al tuo negozio fisico. Consulta i report sulle vendite retail Altro report messo a disposizione da Shopify POS è quello che riguarda le vendite, che possono essere visualizzate incrociando diversi fattori come: membro dello staff responsabile delle vendite, sede in cui avvengono le vendite, intervallo di tempo nel quale possono avvenire le vendite oppure puoi visualizzare il report relativo alle vendite per un cliente specifico. Questo report è già incluso dal piano Shopify e avanzati. Traccia i pagamenti in contanti del negozio fisico L'integrazione tra online e negozio fisico non può non avere il tracciamento dei contanti per quanto riguarda il negozio fisico, in modo da avere sottomano una visione ancora più chiara dei flussi di cassa del tuo negozio. Il POS di Shopify permette il tracciamento di ciò. Controlla i tuoi flussi di cassa Strumento importante per la reportistica è inoltre il report sui flussi di cassa, già incluso nei piani Shopify. Questa tipologia di report permette al negoziante di vedere quanto è l'ammontare della vendita e quando verrà incassato. Questo report è già incluso dal piano Shopify e avanzati. Report sulle performance dei prodotti Altro report che non può mancare per un negoziante è quello relativo ai prodotti. Sapere se un prodotto venga apprezzato dal mercato, venendo quindi venduto o meno, è fondamentale per eliminare i prodotti basso vendenti, che rischiano di rappresentare un costo per l'impresa a causa del loro eccessivo immobilizzo. Questo report è già incluso dal piano Shopify e avanzati. Report sulle scontistiche applicate Per i negozi che sono attivi sul campo delle promozioni, Shopify POS mette a disposizione il report sulle scontistiche. Questo tipo di reportistica consente di vedere quali campagne promozionali hanno alta performance e quali invece necessitano di un cambio di strategia. Questo report è già incluso dal piano Shopify e avanzati. Report sulla performance delle scorte Il report sulle scorte invece fornisce una visione chiara sulle referenze presenti nel tuo magazzino alla fine di ogni mese e ti comunica la percentuale di scorta consumata day by day. Report sullo stato finanziario del tuo negozio Tra i report ci sono anche i report finanziari che forniscono una visione dettagliata riguardo la situazione finanziaria del tuo negozio, includendo inoltre vendite, resi, pagamenti ecc... 8. Hardware Abbiamo già trattato in questo articolo l'importanza degli hardware in Shopify POS. Shopify ha comunicato anche alcune caratteristiche, specialmente a livello di servizio, che li riguardano. Integrazione Hardware per Shopify POS Come già detto puoi personalizzare, in base alle esigenze del tuo business, la configurazione della tua cassa usando o hardware che già usi, verificandone la compatibilità, oppure acquistandoli dallo store di Shopify. Servizio di garanzia offerto per gli hardware Shopify offre un servizio di garanzia per gli hardware di Shopify POS della durata di un anno con l'abbonamento a POS Lite, 2 anni in caso di abbonamento a POS Pro. In sostanza Shopify si occuperà della sostituzione dell'hardware in caso di guasti durante il periodo di garanzia, mettendo inoltre un servizio di assistenza disponibile 24 ore su 24 7 giorni su 7. Schermate per la connettività In caso integrassi gli hardware compatibili a Shopify POS, quest'ultimo ti metterà a disposizione una sezione apposita all'interno della applicazione, utile per verificare eventuali problemi di connettività. Spedizione e reso gratuito dell’hardware Il livello di servizio su cui punta Shopify è molto alto, tanto da mettere a disposizione ai suoi utenti il servizio di prova gratuita per 30 giorni comprensivo sia di spedizione sia di reso degli hardware scelti. 9. Migliora il tuo sistema di pagamenti Di fondamentale importanza, al giorno d'oggi, sono i metodi di pagamento da avere in negozio viste le innumerevoli possibilità che ha a disposizione il cliente. Shopify POS accetta i metodi di pagamento più comuni, in modo che da non farti perdere alcun pagamento e da rendere l'esperienza di acquisto migliore per il cliente. Gestisci i buoni regalo dei tuoi clienti Con Shopify POS hai la possibilità di vendere e incassare buoni regalo sia direttamente al check-out del tuo ecommerce, sia nel tuo negozio fisico. Crea e invia buoni regalo Con Shopify POS hai inoltre la possibilità di inviare tramite mail dei buoni sconto. I buoni possono poi essere riscattati o nel tuo ecommerce oppure fisicamente nel tuo negozio. Aggiungi buoni regalo digitali all’Apple Wallet Shopify POS inoltre è perfettamente integrato con Apple Wallet e consente ai clienti, che usano iOS come sistema operativo, di vedere il proprio saldo e aggiungere i buoni regalo direttamente dal loro wallet. Gestisci metodi di pagamento personalizzati Con Shopify POS puoi inoltre gestire metodi di pagamento personalizzati, in modo da avere la possibilità di accettare eventuali pagamenti con assegni o cambiali. Possibilità di gestione dei pagamenti con più metodi Con Shopify POS hai la possibilità di accettare anche i pagamenti eseguiti con più metodi, in modo da dare al cliente più possibilità possibile. Gestione di anticipi e dilazioni di pagamento Con Shopify POS puoi accettare inoltre pagamenti parziali. Hai quindi la possibilità di dare al cliente o la facoltà di pagare anticipatamente oppure di optare per la dilazione del pagamento. 10. Shopify Payments Shopify Payments è un gateway di pagamento messo a disposizione direttamente da Shopify che consente di accettare i più importanti metodi di pagamento online. Shopify Payments elimina la necessità di configurare gateway di terze parti, eliminando inoltre le commissioni correlate. I vantaggi di usare Shopify Payments e Shopify POS possono essere sintetizzati in: Vastità dei metodi di pagamento Abbiamo parlato all'inizio dell'articolo del lettore di carte Wisepad 3 come uno degli strumenti minimi per poter accettare i pagamenti tramite Shopify POS. L'integrazione con Shopify Payments permette di accettare una grande numerosità di metodi di pagamento, specialmente come Visa, Google Pay, Apple Pay, American Express, Mastercard e molti altri. Massima trasparenza di prezzo Shopify in ambito trasparenza di prezzi cerca di essere all'avanguardia e non nasconde alcuna commissione, non impone spese aggiuntive e non prevede costi iniziali. Gli unici costi sono quelli relativi al canone mensile in caso di abbonamento PRO e alle commissioni sulle transazioni con carta di credito. Ottima Gestione del flusso di cassa Shopify prevede una gestione dei flussi di cassa ottima con la possibilità di conoscere anticipatamente l'importo incassato nella transazione, con le commissioni dedotte automaticamente in ogni vendita. Riconciliazione automatica Gestisci in modo migliore quelli che sono gli ordini, gli importi ed eventuali accrediti tramite la riconciliazione automatica. Migliore gestione del chargeback Puoi gestire tutti i chargeback aperti direttamente dal pannello di controllo grazie ai collegamenti di tutte le informazioni utili direttamente all'ordine originale. Tieni sotto controllo le tue finanze Con Shopify POS e Payments avrai accesso a numerosi report finanziari, che ti permetteranno di tenere sotto controllo gli incassi e gli accrediti (con la conoscenza anche della data di incasso dei due) sia per quanto riguarda l'ecommerce sia per quanto riguarda il negozio fisico. 11. Strumenti di marketing Al giorno d'oggi non c'è negozio senza avere una parte marketing e Shopify POS ti mette a disposizione tutta una serie di strumenti utili sia al tuo ecommerce sia al tuo negozio fisico. Anche qui la finalità è l'aumento della qualità della customer experience. Possibilità di recensione sui tuoi prodotti Shopify POS permette l'inserimento di recensioni per i tuoi prodotti, in modo da consigliare agli altri utenti i tuoi prodotti. Le recensioni poi possono essere visualizzate quando un utente ricerca il tuo negozio su Google oppure sono utilizzabili anche nel tuo ecommerce. Usa l'email marketing come strategia d'impresa Con Shopify POS hai la possibilità di impostare campagne di email marketing in modo sia da fidelizzare il cliente sia da aumentare le tue vendite con promozioni esclusive. Come acquisisco le mail dei miei clienti? Al momento del check-out il tuo cliente dovrà inserire la mail e, a quel punto, finirà all'interno del tuo database. Integra i social media per contattare i tuoi clienti Shopify POS è facilmente integrabile con i tuoi social media e potrai creare campagne per connetterti con i tuoi clienti, in modo che possano far visita al tuo negozio. Sincronizza i tuoi prodotti con Google Merchant Center Con Shopify POS potrai facilmente sincronizzare i tuoi prodotti con Google Merchant Center in modo da poter promuovere il tuo negozio sul motore di ricerca. I costi di Shopify POS Shopify POS, come si è visto nella parte dedicata alle funzioni, è disponibile secondo due abbonamenti: una versione Lite con le funzioni base e una versione PRO. Le due versioni hanno costi differenti: La versione base è gratuita ed è compresa nell'abbonamento di Shopify, qualsiasi piano l'utente abbia scelto. La versione PRO invece, ha un costo mensile di 77€ per ogni sede di vendita, ai quali andrà ad aggiungersi il costo del piano optato del tuo progetto ecommerce (Abbonamento Basic 21€ al mese, abbonamento Shopify 59€ al mese, abbonamento Advanced 289€ al mese mentre è già incluso nel piano Shopify Plus). Con l'abbonamento a Shopify POS c'è da considerare che non sono inclusi i costi degli hardware necessari, come il registratore di cassa, la stampante per le ricevute e scontrini, i lettori di carte ecc... Per quanto riguarda i due piani inoltre, sono previste delle commissioni in caso di pagamenti fisici con carta di credito: sia per il piano Lite che per il piano PRO le commissioni variano a seconda della sottoscrizione dei piani. Riportiamo in seguito il piano con le commissioni applicate: Basic: 1,5% senza costi fissi Shopify: 1,4% senza costi fissi Advanced: 1,3% senza costi fissi Conclusione Shopify è un sistema sempre più completo: da una piattaforma ecommerce che faceva una semplice promessa di poter funzionare bene e senza pensieri (liberando i merchant dalle ansie continue di bug fixing, da sistemistica, aggiornamenti di versioni e mantenimento...), sta diventando un riferimento per un mercato maturo che ha sempre più necessità e richieste, che va sul territorio e permette di costruire un sistema per fare business. Shopify POS si presenta come una soluzione completa e accessibile per gestire le vendite in negozio. La sua integrazione perfetta con l'e-commerce e le sue funzionalità avanzate lo rendono un alleato prezioso per i rivenditori di oggi. Considera l'implementazione di Shopify POS per semplificare le tue operazioni e offrire un'esperienza di acquisto impeccabile ai tuoi clienti.
L’errore che commettono molti titolari di negozi e shop online è quello di adottare strategie che puntano esclusivamente ad aumentare il traffico del sito, senza considerare però il tasso di conversione ecommerce. Facciamo chiarezza: il traffico è sicuramente importante ed è necessario cercare di aumentarlo il più possibile. Tuttavia non avrebbe senso avere molti visitatori sul proprio sito, se poi quei visitatori non vengono convertiti in acquirenti e quindi in clienti. É un po’ come avere un bar pieno di persone, dove però nessuno consuma. E allora come aumentare il tasso di conversione delle vendite? Rispondiamo a tale quesito in questo articolo, concentrandoci sulle strategie specifiche da adottare per raggiungere i propri obiettivi. Sicuramente può essere di grande aiuto avviare un progetto Shopify che aiuta a conoscere e segmentare il proprio pubblico e proporre di conseguenza servizi, offerte e contenuti personalizzati per convincere i lead ad acquistare e a diventare clienti. Cosa si intende per tasso di conversione ecommerce? Il tasso di conversione rappresenta il rapporto esistente tra il numero di visitatori di un sito e il numero di utenti che hanno effettuato l’azione desiderata e che quindi sono stati convertiti in clienti. Per conversione si intende lo svolgimento di un’azione desiderata al termine del percorso di marketing, che può variare a seconda degli obiettivi dell’azienda. Quando si parla di conversione generalmente si fa riferimento all’acquisto, ma può comprendere tante altre azioni come: download di un ebook, un file o un documento; visualizzazione di un video; partecipazione ad un evento; iscrizione; installazione di un’app; appuntamento. Naturalmente molto dipende dagli obiettivi prefissati e dal settore in cui opera l’azienda, ma in generale il tasso di conversione è uno strumento preziosissimo per gli e-commerce e per chi vende prodotti o servizi e aiuta a comprendere meglio se una strategia o una campagna di marketing sta funzionando a meno. Utilizzando appositi strumenti come Shopify è possibile anche generare un migliore tasso di conversione all’interno di un processo che rappresenta il percorso d’acquisto del potenziale cliente. Dai dati raccolti è più facile capire su quali criticità intervenire per eliminare gli ostacoli che possono trattenere il lead dal compiere l’azione desiderata e come rendere più snello e fluido il cosiddetto funnel di conversione. Come calcolare il tasso di conversione nel negozio online? Il tasso di conversione medio ecommerce in Italia è compreso tra l’1 e il 4%, con picchi che possono arrivare fino al 10%. Le percentuali possono variare significativamente a seconda del settore di riferimento, ma non si può ignorare che intervengono diversi fattori che influiscono positivamente o negativamente sul tasso di conversione. Fattori cruciali possono essere il dispositivo usato per accedere ad un ecommerce, la geolocalizzazione e la fonte del traffico. La prima cosa da fare è quindi capire come calcolare il tasso di conversione di un ecommerce, che richiede una formula piuttosto semplice. Bisogna innanzitutto conoscere quante persone visitano il sito ogni mese e quante compiono l’azione desiderata. Ipotizziamo che il tuo sito riceva 20.000 visitatori unici, dei quali 300 completano l’azione desiderata. In tal caso è sufficiente dividere il numero di persone che hanno eseguito l’azione desiderata per il numero totale di visitatori e poi moltiplicare per 100. Il calcolo sarà: 300 : 20.000 = 0,015 0,015 x 100 = 1,5. Il tasso di conversione del tuo ecommerce è pari a 1,5, quindi l’1,5% dei tuoi visitatori compie l’azione desiderata. Come aumentare il tasso di conversione nel marketing: le 6 strategie vincenti per trasformare i visitatori in clienti Per aumentare il tasso di conversione del tuo ecommerce puoi partire dalla UI (User Interface), che punta a migliorare l’aspetto del sito web per rendere la navigazione più piacevole e convincere l’utente a fare determinate azioni. Sono interventi mirati che ottimizzano aree strategiche del tuo ecommerce, dalle call to action alla velocità di caricamento, operazioni che puoi portare a termine con estrema professionalità grazie a Shopify Expert. Ci sono poi precise strategie da mettere in atto che analizziamo nei successivi paragrafi. 1- Crea un percorso di navigazione La prima cosa da fare è creare un’interfaccia semplice che accompagni per mano il visitatore a compiere l’azione desiderata. Una volta che il lead atterra sul tuo sito, il percorso di navigazione deve essere estremamente chiaro e piacevole. La parola d’ordine è concretezza, quindi il sito deve essere semplice e consentire al visitatore di trovare subito ciò che sta cercando. Crea elementi di intrattenimento capaci di far rimanere il visitatore quanto più a lungo possibile, ma soprattutto progetta un percorso di navigazione orientato all’azione che desideri far effettuare al visitatore. Se ad esempio il visitatore è atterrato sul tuo sito grazie ad una call to action che lo invita a chiedere un preventivo, rendi subito visibile l’area dove è possibile compiere quell’azione. 2- Velocizza il sito Gli e-commerce sono diversi dai negozi fisici per tanti motivi e uno di questi è la praticità. Se i commessi in un negozio di abbigliamento per bambini sono lenti i clienti non possono far altro che aspettare, magari perché l’altro negozio si trova a 20 km di distanza. Nell’online le distanze vengono abbattute e, se un sito impiega troppo tempo a caricare, gli acquirenti non devono fare altro che andare a fare compere su un altro ecommerce più veloce. Del resto i consumatori moderni sono pigri, poco pazienti e poco fedeli, quindi se il tempo di caricamento di una home page è troppo lento non si fanno problemi a cercare altrove. Il caricamento lento potrebbe dipendere da un server obsoleto o da immagini troppo grandi e pesanti. Cerca di capire quali sono le criticità e risolvile immediatamente, così da guadagnare punti agli occhi di Google e migliorare la user experience dei tuoi utenti, più facilmente convertibili in clienti. 3- Contenuti dinamici e accattivanti Scrivere contenuti in ottica SEO è il primo step da compiere per posizionarsi nella SERP di Google, ma questo non basta. I contenuti devono essere coinvolgenti per il tuo target di pubblico e soprattutto fornire informazioni di valore, cioè che siano effettivamente utili nella realtà. Le parole potrebbero non bastare, per questo motivo per rendere ancora più accattivanti e coinvolgenti i tuoi articoli puoi integrarli con video, infografiche, dati e immagini. Coinvolgere i tuoi lettori significa aumentare l’engagement e la possibilità laterale di aumentare il tasso di conversione. 4- Usa Call to Action efficaci A proposito di engagement, anche le CTA (Call To Action) rivestono un ruolo di primo piano. Devi concentrare in poche parole il tuo messaggio, che deve essere chiaro e conciso ma allo stesso tempo accattivante per il tuo target di pubblico. Se i tuoi potenziali clienti sono adolescenti puoi puntare su slogan più freschi e sensazionalistici, se invece sono utenti over 40 punta maggiormente sulla professionalità e sulla concretezza. Inoltre è fondamentale che il lead, una volta cliccato sulla CTA, sia reindirizzato effettivamente verso l’azione promessa. 5- Regala contenuti gratuiti A tutti piacciono i regali e allora perché non regalare qualcosa ai tuoi lead in cambio di informazioni? Puoi ad esempio offrire gratuitamente ebook, guide, tutorial, webinar o anche coupon sconto. Oppure se sei un SEO per social media potresti offrire una consulenza gratuita, se hai un negozio di profumeria offrire un piccolo profumo o ancora regalare un piccolo trattamento di bellezza se hai una spa. Potresti chiedere in cambio ai lead i loro contatti, le loro email o i loro dati, così da poter proporre offerte personalizzate secondo le loro specifiche esigenze e avere anche più probabilità di vendere i tuoi prodotti o i tuoi servizi. 6- Utilizza i form Per far sì che i visitatori condividano con te i loro dati devi creare dei form o moduli della pagina di destinazione, che devono essere semplici da compilare. Le informazioni principali da chiedere sono 3: il nome, cognome e indirizzo. Puoi anche chiedere più informazioni, ma ricorda che il visitatore sarà disposto a fornire più dati in base al valore promesso e offerto nel contenuto offerto gratuitamente. Conclusioni Convertire i lead in clienti non è difficile, ma serve un lavoro piuttosto minuzioso per creare una navigazione su misura per loro. Per vincere questa sfida puoi avvalerti dell’aiuto di strumenti specifici e uno dei più indicati è Shopify Plus, piattaforma ecommerce che i permette di costruire il tuo negozio online. Per saperne di più ti basta scaricare l’ebook in fondo alla pagina che ti spiega come usare Shopify Plus per creare un negozio online dall’interfaccia semplice e intuitiva, capace di sfruttare le principali opportunità del mercato e convertire in modo naturale i visitatori in clienti.
In termini di mercato e di produzione stiamo vivendo un periodo piuttosto complesso e particolare. Da un lato bisogna soddisfare le richieste sempre più esigenti di un pubblico vasto ed eterogeneo, d’altro lato è necessario ridurre i consumi dettati dalla produzione di massa che equivalgono a costi maggiori per le aziende e determinano un maggior inquinamento. Così sono nati gli shop second hand, cioè negozi online dove vendere prodotti usati e di seconda mano, ma di ottima qualità. Il nuovo contesto mondiale, che prevede un’economia circolare per limitare i consumi energetici e di materie prime e che si basa su un riciclo green e virtuoso, ha notevolmente cambiato le prospettive. I prodotti di seconda mano fino a qualche anno fa venivano acquistati solo dalle persone che avevano poche disponibilità economiche. Oggi invece sono apprezzati da tutti e persino i grandi marchi stanno declinando la loro produzione in chiave second hand per contenere i costi e accontentare le richieste dei loro clienti, che vogliono prodotti di marca e di qualità, ma senza spendere cifre eccessive. L’offerta naturalmente va sempre declinata in base al proprio business e soprattutto al proprio target di pubblico, perciò è opportuno affidarsi a piattaforme specifiche come Shopify che consente di conoscere meglio i propri clienti, le loro preferenze e le loro abitudini d’acquisto. Cosa si intende per second hand shopping online e perché piace così tanto? Per comprendere meglio come e perché si è sviluppato il fenomeno della second hand economy dobbiamo fare un piccolo passo indietro, ai tempi della pandemia. In quel periodo l’intera produzione mondiale, o quasi, era ferma e quindi le persone, volenti o nolenti, hanno dovuto utilizzare articoli e prodotti usati, per l’appunto di seconda mano. Molto ha influito la crisi dei microchip, ma anche l’impennata dei costi energetici e delle materie prime che ha costretto le aziende e le imprese a rivedere i loro modelli di produzione. Piuttosto che produrre di più, si è ritenuto più opportuno riciclare e reimmettere sul mercato prodotti già usati, ma in buone condizioni. Tutto questo va letto nell’ottica dell’economia circolare, poiché bisogna fare i conti anche con un pianeta sempre più malconcio e inquinato. La produzione di massa non è più un modello sostenibile e così il second hand rappresenta la chiave per ridurre i consumi, limitare l’utilizzo di energia e di materie prime e contenere l’inquinamento a beneficio di un minor impatto ambientale. Come ha evidenziato l’Osservatorio Second Hand Economy di Bva Doxa per Subito l’Italia è uno dei paesi che meglio ha recepito questo nuovo trend di mercato. Nel 2023 ben 24 milioni di italiani hanno scelto i second hand online shop per un valore economico generato pari a 25 miliardi di euro, cioè l’1,3% del Pil nazionale. Si è ormai abbattuto il pregiudizio che permeava il mercato di seconda mano e, anzi, è diventato una grande opportunità sia per i consumatori che per le aziende stesse. Gli aspetti peculiari del second hand nell’abbigliamento Secondo il report dell’Osservatorio Second Hand Economy tra i settori più gettonati dell’economia di seconda mano ci sono gli sport e hobby, l’elettronica e i motori. A fare la parte del leone però sono soprattutto gli e-commerce di abbigliamento, come testimonia la nascita di tantissimi second hand shop online che per l’appunto vendono vestiti e accessori di seconda mano. Sono nati molti ecommerce second hand mobile dopo la pandemia che, non dovendo gestire i costi di un negozio fisico, possono tagliare molte spese di gestione. In alternativa molti commercianti hanno affiancato ai loro negozi fisici gli shop online, sfruttando il doppio canale di vendita. In entrambi i casi basta avviare un progetto Shopify, una piattaforma estremamente performante per negozi online e offline, oppure integrati con entrambi i canali di vendita. Comprare abbigliamento di seconda mano allunga la vita di un oggetto che può essere ancora utilizzato. Il livello di usura tra l’altro è soggettivo: alcuni ritengono necessario scartare un prodotto se presenta un difetto impercettibile, mentre per altri piccole imperfezioni non rappresentano un problema, anzi addirittura un valore aggiunto che dona esclusività e originalità all’articolo. La compravendita di abbigliamento usato contribuisce quindi a creare una cultura collettiva basata sul riciclo. Generalmente i capi d’abbigliamento second hand sono più economici, ma questo non significa che siano scadenti. Anzi, i capi usati possono essere addirittura di qualità migliore soprattutto se rapportati ai prodotti della fast fashion, realizzati spesso con materiali scadenti che deperiscono in breve tempo. C’è poi da fare un discorso relativo ai capi vintage, che hanno un’età di 15-20 anni e che col tempo acquisiscono ancora più valore. Basti pensare ai jeans Levi’s degli anni 80 che, se tenuti bene, possono valere anche centinaia di euro. In ogni caso tutti i capi dei brand iconici che hanno fatto la storia della moda diventano “must have” da avere nel proprio armadio, purché tenuti in buone condizioni. Second hand mobile: una nuova opportunità nell’ottica di un e-commerce circolare Fino a qualche anno fa erano soprattutto le vecchie generazioni che, forgiate da anni duri e difficili, pensavano a conservare e riutilizzare tutto o quasi. Le nuove generazioni, forti di un discreto benessere economico, non hanno mai prestato grande attenzione al riciclo e al risparmio. La pandemia, la crisi energetica e le guerre hanno costretto anche le nuove generazioni a cambiare prospettiva e soprattutto ad adottare comportamenti più virtuosi, a partire proprio dagli acquisti. L’economia circolare è stata sdoganata in tutti gli ambiti e si basa su 3 capisaldi principali: Reimmettere in commercio prodotti di seconda mano e favorire il riuso; Ridurre i consumi; Riciclare le materie. Secondo le direttive europee, che prevedono il raggiungimento di specifici obiettivi da centrare entro il 2030 per ridurre l’inquinamento, l’economia circolare si basa su un approccio dinamico al mercato per eliminare il punto di fine vita del prodotto o dei suoi materiali. E così un prodotto che altrimenti sarebbe finito nella discarica viene ripreso, migliorato e reimmesso sul mercato per essere riciclato, noleggiato o rivenduto. Oltre ai capi di abbigliamento, altri esempi di riciclo virtuoso nel settore dell’elettronica sono i dispositivi ricondizionati come tablet o smartphone, cioè riportati a nuova vita dopo approfonditi controlli per verificare che tutte le componenti funzionano perfettamente. Vengono così venduti come nuovi, ma ad un prezzo più contenuto, senza necessariamente utilizzare nuovi materiali. Questo discorso si può ovviare allargare a tutti quei mercati dove è possibile rivendere merce e prodotti riciclabili e riutilizzabili. Quali sono i vantaggi? In parte abbiamo già tracciato i principali benefici dell’economia circolare, ma li elenchiamo in questo paragrafo per avere una panoramica più ampia. I second hand shop, per sviluppare la loro attività commerciale e raggiungere gli obiettivi prefissati in minor tempo, possono affidarsi ad agenzie Shopify Expert che aiutano i merchant a far crescere il loro negozio fornendo servizi di alta qualità. Elenchiamo adesso i vantaggi derivanti da un mercato second hand: Minor impatto ambientale. Vendere prodotti di second hand dà una grande mano al pianeta, pervaso da sconvolgimenti climatici come siccità, trombe d’aria, cicloni e tempeste devastanti che stanno sconvolgendo l’ecosistema mondiale, fenomeni che hanno visto protagonista la nostra stessa nazione. Adottare quindi una produzione più virtuosa ha un minor impatto ambientale e consente di consegnare alle generazioni future un mondo più vivibile. Proprio perché la salvaguardia del pianeta è un tema sempre più centrale nell’opinione pubblica, non bisogna ignorare il positivo ritorno d’immagine per i brand che adottano politiche ambientaliste ed eco-friendly e che guadagnano punti agli occhi dei consumatori; Meno costi. Ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo è il principio di Pareto al quale si ispirano aziende, imprese, e-commerce e qualsiasi altro tipo di attività. Ebbene l’economia seconda hand sembra assolvere in pieno a questo principio, poiché consente di ridurre molti costi inutili e di ottimizzare i materiali e gli articoli già in proprio possesso; Offerta completa e variegata. Vendere articoli vintage e ormai fuori produzione consente agli e-commerce di ottenere un vantaggio competitivo. Alcuni prodotti sono davvero unici e originali, quindi gli e-commerce hanno la possibilità di proporre qualcosa di esclusivo per differenziarsi nei mercati che risultano spesso fin troppo anonimi e appiattiti. Lo shopping diventa anche più divertente per i clienti che possono esaltare le loro individualità acquistando prodotti unici; Qualità. Seconda mano non significa seconda scelta, anzi, i prodotti second hand prima di essere messi sul mercato vengono accuratamente controllati e selezionati. I clienti hanno la certezza di risparmiare, ma anche di acquistare prodotti di qualità che durano a lungo nel tempo. Conclusioni Ormai il percorso è tracciato: è finito il tempo degli sprechi ed è iniziato quello del risparmio, del riciclo e soprattutto dell’economia circolare. Una lezione che i titolari devono apprendere quanto prima per essere competitivi sul mercato e per non lasciarsi sfuggire le nuove opportunità offerte dal mercato. Se hai un e-commerce che vende all’ingrosso può darti una grande mano Shopify Plus e, per conoscere le caratteristiche peculiari, puoi scaricare l’ebook a fine articolo che ti spiega come gestire prezzi e listini personalizzati e le sedi per ogni cliente al fine di ottimizzare i processi della tua attività.
Ogni giorno le aziende e gli e-commerce incamerano un gran quantitativo di dati provenienti da diversi canali: piattaforme, supply chain e tante altre fonti interne ed esterne. Per sfruttare al meglio questi dati ed estrapolare informazioni preziose che aiutano a prendere decisioni strategiche vincenti è necessario un moderno sistema di Business Intelligence (BI). Di cosa si tratta? Come funziona? Come sfruttarla al meglio? Domande alle quali diamo risposte in questo articolo. Cosa si intende per Business Intelligence in un ecommerce? Per prima cosa diamo una definizione di Business Intelligence per ecommerce facendo un’analogia con la navigazione nel mare. Il mare magnum dell’e-commerce è in continuo movimento ed è attraversato dai dati raccolti che rappresentano le correnti e le onde. Se ci facciamo guidare da loro in modo corretto veniamo traghettati verso il successo, ma se veniamo travolti da loro rischiamo di andare alla deriva e perdere la rotta. LaBusiness Intelligence interviene proprio per seguire la rotta giusta e aiutarci a prendere le migliori decisioni strategiche secondo le nostre necessità. Tramite appositi strumenti la BI analizza i dati aziendali, storici e attuali, e li trasforma in informazioni da cui partire per adottare le strategie ritenute più adatte in base agli obiettivi da perseguire. I dati raccolti e i risultati vengono poi presentati sotto forma di report, mappe e diagrammi facilmente leggibili e velocemente condivisibili da tutti i team aziendali, che possono così collaborare sinergicamente fianco a fianco con le stesse informazioni a disposizione. La BI è uno strumento preziosissimo per ogni e-commerce, fornendo una visione panoramica sulla propria azienda per comprendere dove e come intervenire. Inoltre si integra perfettamente con ogni strumento e piattaforma e un esempio lampante è l’uso della Business Intelligence per Shopify Plus, con il quale si integra perfettamente per ottimizzare le prestazioni e scegliere le strategie più indicate. Cos’è la cultura aziendale e perché è fondamentale per la Business Intelligence Prima di approfondire il discorso sull’ecommerce Business Intelligence, è opportuno aprire una piccola parentesi sulla cultura aziendale, che determina in modo significativo il successo o il fallimento di tale progetto. La cultura aziendale racchiude tutti i principali valori dell’azienda, dei comportamenti e delle credenze che definiscono l’ambiente di lavoro. Inoltre influisce su come i dipendenti pensano e interagiscono tra di loro e con i clienti, determinando l’approccio verso le nuove sfide e le nuove opportunità. Insomma la cultura aziendale si riflette su tutto a 360°, dalle decisioni quotidiane fino alla strategia complessiva dell’azienda. Cultura aziendale ieri e oggi: le strategie da adottare per favorire il processo di transizione verso il digitale La cultura aziendale negli ultimi anni è profondamente cambiata con la digitalizzazione dei processi e dei servizi, quindi è importante comprendere in modo approfondito i cambiamenti per avviare l’impresa al processo di transizione verso il digitale. La nuova cultura aziendale favorisce e incoraggia la condivisione di notizie, dati e informazioni tra i vari team, altrimenti ognuno rischia di andare per la sua strada senza un progetto condiviso e senza unità d’intenti. La BI è in rapida evoluzione, quindi le aziende devono essere aperte a soluzioni innovative e dotarsi delle nuove tecnologie e metodologie per essere competitive. E ancora la BI non si limita a raccogliere i dati, ma esplora continuamente nuove soluzioni e approcci per migliorare le prestazioni aziendali. Promuovendo un processo di innovazione le aziende sono in grado di conoscere il presente, ma anche di modellare nuove strategie per il loro business futuro. Come scegliere lo strumento giusto per fare Business Intelligence Indipendentemente dal CSM che usi per il tuo sito, che sia Wordpress, Prestashop, Magento o Shopify devi scegliere con oculatezza il database centralizzato che contiene tutti i dati e le informazioni su ordini e clienti. L’integrazione con una tecnologia CRM ti aiuta ad avere una comunicazione multicanale, affinché il tuo ecommerce lavori in maniera efficace per offrire ai tuoi clienti un’esperienza positiva e soddisfacente, che naturalmente aumenta le vendite e il tasso di fidelizzazione. Puoi così creare un progetto di Business Intelligence per ecommerce vincente che consente ai clienti di seguire gli ordini, monitorare e tracciare le spedizioni e in generale essere costantemente informati sulle principali novità del momento. Uno strumento di Business Intelligence indicato per fare BI è HubSpot, che offre notevoli funzionalità che consentono di avere costantemente a portata di mano dati e informazioni preziosissime per la propria attività. Ecommerce Business Intelligence: i vantaggi principali L’obiettivo della BI è fornire dati e informazioni da cui partire per prendere delle decisioni strategicamente vincenti, tenendo conto del proprio settore. Se ti muovi nella direzione giusta puoi incrementare i profitti e le prestazioni, individuare e risolvere in modo mirato i problemi e ottimizzare tutte le attività. Sono davvero tantissimi i vantaggi derivanti da una strategia di Business Intelligence, quindi per comodità abbiamo riassunto i 3 che hanno un impatto diretto sull’andamento in generale del buono stato di salute dell’azienda. Business Intelligence ecommerce: i KPI da implementare per conoscere meglio i clienti I KPI aziendali (Key Performance Indicators) sono indicatori chiave di prestazione, cioè valori misurabili che documentano l’efficacia con la quale un’azienda sta raggiungendo gli obiettivi iniziali prefissati. Utilizzando gli strumenti adeguati è più facile monitorare i KPI ecommerce e in generale tutti i progressi raggiunti rispetto agli obiettivi predefiniti. Inoltre è possibile impostare degli alert per sapere dove e quando effettuare azioni mirate per migliorare determinate attività. Tutto questo è utile per stilare una vera e propria cartografia dei comportamenti di acquisto dei clienti, come ad esempio: Frequenza di acquisto (quante volte un cliente compra nell’arco di un determinato periodo); Valore medio degli ordini (quanto spende mediamente un cliente per ogni acquisto); Categoria dei prodotti (quali sono i prodotti maggiormente acquistati da un cliente). Grazie a questa operazione è possibile scoprire le preferenze dei clienti, segmentarli e suddividerli in categorie per proporre offerte personalizzate e capire il loro “sentiment” per anticipare le loro possibili richieste e necessità. In sostanza la BI si trasforma in una lente di ingrandimento sui tuoi clienti e, una volta comprese le loro esigenze, puoi migliorare la loro esperienza d’acquisto e costruire un rapporto solido che porta in modo naturale alla fidelizzazione. Ottimizzazione del customer journey Restiamo focalizzati sul cliente, che è il fulcro intorno al quale ruota un’azienda, e concentriamoci sul cosiddetto “customer journey”, il viaggio del consumatore che inizia con il primo clic e si conclude con l’acquisto. La BI è la bussola che ci consente di orientare il viaggio del consumatore, affinché ogni tappa sia un’esperienza positiva e memorabile. Durante il funnel di acquisto i clienti potrebbero abbandonare il viaggio, bisogna capire dove e perché questo succede con un’analisi delle interazioni degli utenti con ogni pagina o elemento del sito. Successivamente vanno eliminati tutti gli ostacoli che rendono complicato il viaggio, ad esempio minimizzando i passaggi, rendendo i pagamenti fluidi e veloci e migliorando la navigabilità. Un viaggio per essere memorabile deve essere cucito su misura per il viaggiatore, quindi è utile personalizzare l’esperienza suggerendo articoli e prodotti pertinenti con l’aiuto di algoritmi e fornendo contenuti dinamici che si adattano alle esigenze del cliente. Altro step importante è ascoltare i viaggiatori: le recensioni, i feedback, i sondaggi e i questionari coinvolgono il cliente e aiutano a capire quali sono le cose che funzionano e quelle invece che meritano un miglioramento. Infine bisogna misurare continuamente i risultati ottenuti con appositi test A/B, che aiutano a capire quali processi performano meglio, oppure analizzando l’interazione dei clienti con il sito. Ottimizzare la customer journey non solo rende il viaggio più piacevole, ma porta il cliente alla destinazione finale desiderata dall’azienda: la fidelizzazione. La BI ti consente di analizzare e studiare ogni tappa del viaggio per regalare al cliente un’esperienza positiva e coinvolgente. Analisi predittiva sulle vendite Un altro vantaggio della BI è quello di poter “prevedere il futuro”. Nulla a che vedere ovviamente con la lettura delle carte o una palla di vetro dove leggere gli eventi futuri, ma si tratta molto più semplicemente di analisi predittive. In pratica puoi prevedere la domanda dei clienti così da anticipare e proporre la soluzione ancor prima che un consumatore possa farne richiesta. Come? Ad esempio analizzando i dati storici per identificare tendenze, stagionalità e cicli di acquisto. Con appositi modelli predittivi puoi stimare le vendite future tenendo conto anche delle variabili attuali. L’analisi predittiva ti garantisce anche una corretta gestione del magazzino, evitando eventi “funesti” come rotture di stock o al contrario scorte in eccesso, due condizioni che gravano in modo significativo sul budget aziendale. Con la BI puoi personalizzare i prezzi e le promozioni, “aggiustando” i costi in base alla domanda prevista, alla disponibilità del prodotto e alle strategie dei tuoi concorrenti e concentrando le offerte nei periodi dell’anno dove i consumatori sono più orientati ad acquistare. Con l’analisi predittiva puoi ancora fare delle simulazioni, ipotizzando che si verifichino determinati eventi, orientare gli investimenti futuri a seconda delle previsioni e identificare nuovi trend emergenti per sviluppare e innovare il prodotto. Conclusioni Rifacendoci nuovamente all’esempio del mare, navigare nel mondo dell’ecommerce senza una strategia di BI è come salpare senza una bussola. La Business Intelligence, partendo da dati solidi ed empirici, funge da faro tra la nebbia aiutandoti a comprendere meglio i tuoi clienti, anticipare le tendenze e proporre offerte e promozioni personalizzate. Se vuoi che la BI sia il vento in poppa del tuo ecommerce non perderti l’ebook scaricabile gratuitamente a fondo pagina, una guida che ti spiega come integrare gli strumenti di Business Intelligence nel tuo ecommerce e che impatti può avere in chiave logistica, funzionale e di analisi di mercato.
L'evoluzione del panorama commerciale moderno ha portato molte aziende a gestire le proprie attività su diverse piattaforme di vendita, online e offline. Questo ha reso indispensabile l'utilizzo di tecnologie avanzate per gestire gli ordini provenienti da diversi canali e garantire una gestione efficiente del processo di vendita. In questo contesto, l'Order Management System (OMS) svolge un ruolo chiave nel garantire che l'intero flusso di lavoro degli ordini sia integrato e ottimizzato. Cos'è un Order Management System (OMS)? Un Order Management System (OMS) è un software sviluppato per la gestione degli ordini all'interno di un'azienda. Questo sistema consente ai responsabili della logistica di tenere traccia di tutte le informazioni relative all'elaborazione e alla spedizione degli ordini, inclusi i dettagli delle vendite, i processi di separazione degli articoli, il controllo delle scorte, la spedizione al destinatario e il supporto post-vendita. L'OMS si occupa di gestire tutte le fasi coinvolte nella gestione degli ordini dei clienti, fornendo un quadro completo e trasparente del processo, dall'inizio alla fine. Grazie all'OMS, il tuo team e i tuoi clienti possono monitorare lo stato degli ordini e analizzare l'efficienza del processo. Vantaggi dell'utilizzo di un Order Management System (OMS) L'implementazione di un Order Management System (OMS) offre numerosi vantaggi alle aziende di qualsiasi dimensione. Vediamo i principali vantaggi che derivano dall'utilizzo di un OMS: 1. Automazione e precisione dell'ordine L'utilizzo di un OMS consente di automatizzare il processo di gestione degli ordini, eliminando la necessità di inserimenti manuali e riducendo il rischio di errori umani. Questo porta a un miglioramento della precisione degli ordini e a una riduzione delle inefficienze. Un OMS tiene traccia delle informazioni sui clienti, dei dettagli dell'ordine e dell'inventario in modo centralizzato, facilitando la gestione e la coordinazione delle attività. 2. Velocità nell'evasione degli ordini Con un OMS, il processo di evasione degli ordini diventa più efficiente e veloce. L'OMS ottimizza la selezione, l'imballaggio e la spedizione dei prodotti, identificando il magazzino più vicino al cliente e avviando la richiesta di consegna al corriere in base alle regole predefinite. Ciò consente di ridurre i tempi di consegna e di soddisfare le aspettative dei clienti, che spesso richiedono spedizioni rapide. 3. Gestione dell'inventario La gestione dell'inventario su diversi canali rappresenta una sfida per molte aziende. Un OMS consente di tenere traccia dei livelli di inventario in modo centralizzato e di gestire l'inventario attraverso i vari canali di vendita. Questo garantisce che i prodotti siano disponibili per la vendita e riduce il rischio di scorte insufficienti o eccessive. Inoltre, un OMS può aiutare a identificare i punti vendita o i magazzini più adatti per l'evasione di determinati ordini, migliorando l'efficienza complessiva del processo. 4. Gestione della logistica inversa La gestione dei resi è un aspetto cruciale per molte aziende. Un OMS semplifica il processo di gestione dei resi, consentendo di generare automaticamente etichette di reso e di gestire il flusso di resi in modo efficiente. Questo aiuta a fornire un'esperienza senza complicazioni ai clienti che desiderano restituire o scambiare un prodotto. L'OMS tiene traccia delle informazioni di reso e fornisce aggiornamenti sullo stato del reso ai clienti, garantendo una gestione efficace e trasparente di questa fase del processo. 5. Integrazione dei canali di vendita Un OMS consente di integrare i diversi canali di vendita, come negozi fisici, negozi online e servizio clienti, fornendo una visione consolidata delle attività di vendita. Questo facilita la gestione delle operazioni e consente di fornire un'esperienza di acquisto omogenea ai clienti su diversi canali. L'OMS sincronizza le informazioni sugli ordini e le scorte tra i vari canali, evitando discrepanze e migliorando la coerenza delle informazioni. Come scegliere il giusto Order Management System (OMS) per la tua azienda La scelta del giusto Order Management System (OMS) per la tua azienda dipende da vari fattori, tra cui le dimensioni dell'azienda, il volume degli ordini, i canali di vendita utilizzati e le esigenze specifiche del tuo settore. Ecco alcuni punti chiave da considerare quando valuti il tipo di OMS di cui la tua azienda ha bisogno: 1. Scalabilità Assicurati che l'OMS sia in grado di gestire il volume di ordini previsto e la crescita futura della tua azienda. Se prevedi un aumento significativo del volume degli ordini nel tempo, scegli un OMS che sia in grado di scalare e soddisfare le tue esigenze in termini di capacità e prestazioni. 2. Integrazioni Verifica che l'OMS sia in grado di integrarsi con i tuoi sistemi esistenti, come il tuo sistema di gestione dell'inventario o il tuo sistema di contabilità. Un'adeguata integrazione tra i sistemi ti permetterà di automatizzare e semplificare il flusso di lavoro degli ordini, evitando la duplicazione dei dati e migliorando l'efficienza complessiva. 3. Funzionalità personalizzabili Assicurati che l'OMS offra funzionalità personalizzabili per soddisfare le esigenze specifiche della tua azienda. Ad esempio, potresti aver bisogno di funzionalità avanzate di gestione delle scorte o di supporto per la logistica inversa. Verifica che l'OMS sia in grado di adattarsi alle tue esigenze e di fornire le funzionalità richieste. 4. Supporto e assistenza Considera anche il supporto e l'assistenza offerti dal fornitore dell'OMS. Assicurati che ci sia un team di supporto disponibile per rispondere alle tue domande e risolvere eventuali problemi che potresti incontrare durante l'utilizzo dell'OMS. Verifica anche se ci sono risorse di formazione disponibili per aiutarti a sfruttare al massimo le funzionalità dell'OMS. 5. Costi Infine, valuta i costi associati all'implementazione e all'utilizzo dell'OMS. Considera sia i costi iniziali che quelli ricorrenti, come le licenze software e gli eventuali costi di manutenzione o aggiornamento. Assicurati di avere un budget adeguato per sostenere l'implementazione e l'utilizzo dell'OMS nel lungo termine. Esempi di OMS Shopify Plus: È una soluzione ideale per i marchi in crescita. Offre un dashboard centralizzato per gestire gli ordini provenienti da diversi canali. Una delle sue caratteristiche principali è l'integrazione con il network logistico di Shopify, che consente un aggiornamento accurato dei livelli di stock. Keros: Un OMS che si distingue per la sua completezza di gestione omnicanale e per l'integrazione con tutti vari punti vendita fisici e digitali ERP con Integrazione Dati: Questo tipo di sistema offre una soluzione integrata che combina funzionalità di gestione ordini con un sistema ERP (Enterprise Resource Planning) collegato ai vari canali di vendita con il sistema TDH di ICT Sviluppo). Questo consente una sincronizzazione completa tra ordini, gestione dell'inventario, finanze e altre operazioni aziendali, rendendo l'intero sistema più efficiente e riducendo gli errori. Conclusioni L'Order Management System (OMS) svolge un ruolo cruciale nella gestione efficiente degli ordini all'interno delle aziende. Automatizza il processo di gestione degli ordini, migliorando la precisione e la velocità dell'evasione degli ordini. Inoltre, consente di gestire l'inventario su diversi canali, semplifica la logistica inversa e integra i canali di vendita. Quando scegli un OMS per la tua azienda, considera la scalabilità, le integrazioni, le funzionalità personalizzabili, il supporto e l'assistenza, nonché i costi associati. Scegliere il giusto OMS può aiutarti a migliorare l'efficienza complessiva del tuo processo di gestione degli ordini e a fornire un'esperienza di acquisto ottimale ai tuoi clienti.