L’errore che commettono molti titolari di negozi e shop online è quello di adottare strategie che puntano esclusivamente ad aumentare il traffico del sito, senza considerare però il tasso di conversione ecommerce. Facciamo chiarezza: il traffico è sicuramente importante ed è necessario cercare di aumentarlo il più possibile. Tuttavia non avrebbe senso avere molti visitatori sul proprio sito, se poi quei visitatori non vengono convertiti in acquirenti e quindi in clienti. É un po’ come avere un bar pieno di persone, dove però nessuno consuma. E allora come aumentare il tasso di conversione delle vendite? Rispondiamo a tale quesito in questo articolo, concentrandoci sulle strategie specifiche da adottare per raggiungere i propri obiettivi. Sicuramente può essere di grande aiuto avviare un progetto Shopify che aiuta a conoscere e segmentare il proprio pubblico e proporre di conseguenza servizi, offerte e contenuti personalizzati per convincere i lead ad acquistare e a diventare clienti. Cosa si intende per tasso di conversione ecommerce? Il tasso di conversione rappresenta il rapporto esistente tra il numero di visitatori di un sito e il numero di utenti che hanno effettuato l’azione desiderata e che quindi sono stati convertiti in clienti. Per conversione si intende lo svolgimento di un’azione desiderata al termine del percorso di marketing, che può variare a seconda degli obiettivi dell’azienda. Quando si parla di conversione generalmente si fa riferimento all’acquisto, ma può comprendere tante altre azioni come: download di un ebook, un file o un documento; visualizzazione di un video; partecipazione ad un evento; iscrizione; installazione di un’app; appuntamento. Naturalmente molto dipende dagli obiettivi prefissati e dal settore in cui opera l’azienda, ma in generale il tasso di conversione è uno strumento preziosissimo per gli e-commerce e per chi vende prodotti o servizi e aiuta a comprendere meglio se una strategia o una campagna di marketing sta funzionando a meno. Utilizzando appositi strumenti come Shopify è possibile anche generare un migliore tasso di conversione all’interno di un processo che rappresenta il percorso d’acquisto del potenziale cliente. Dai dati raccolti è più facile capire su quali criticità intervenire per eliminare gli ostacoli che possono trattenere il lead dal compiere l’azione desiderata e come rendere più snello e fluido il cosiddetto funnel di conversione. Come calcolare il tasso di conversione nel negozio online? Il tasso di conversione medio ecommerce in Italia è compreso tra l’1 e il 4%, con picchi che possono arrivare fino al 10%. Le percentuali possono variare significativamente a seconda del settore di riferimento, ma non si può ignorare che intervengono diversi fattori che influiscono positivamente o negativamente sul tasso di conversione. Fattori cruciali possono essere il dispositivo usato per accedere ad un ecommerce, la geolocalizzazione e la fonte del traffico. La prima cosa da fare è quindi capire come calcolare il tasso di conversione di un ecommerce, che richiede una formula piuttosto semplice. Bisogna innanzitutto conoscere quante persone visitano il sito ogni mese e quante compiono l’azione desiderata. Ipotizziamo che il tuo sito riceva 20.000 visitatori unici, dei quali 300 completano l’azione desiderata. In tal caso è sufficiente dividere il numero di persone che hanno eseguito l’azione desiderata per il numero totale di visitatori e poi moltiplicare per 100. Il calcolo sarà: 300 : 20.000 = 0,015 0,015 x 100 = 1,5. Il tasso di conversione del tuo ecommerce è pari a 1,5, quindi l’1,5% dei tuoi visitatori compie l’azione desiderata. Come aumentare il tasso di conversione nel marketing: le 6 strategie vincenti per trasformare i visitatori in clienti Per aumentare il tasso di conversione del tuo ecommerce puoi partire dalla UI (User Interface), che punta a migliorare l’aspetto del sito web per rendere la navigazione più piacevole e convincere l’utente a fare determinate azioni. Sono interventi mirati che ottimizzano aree strategiche del tuo ecommerce, dalle call to action alla velocità di caricamento, operazioni che puoi portare a termine con estrema professionalità grazie a Shopify Expert. Ci sono poi precise strategie da mettere in atto che analizziamo nei successivi paragrafi. 1- Crea un percorso di navigazione La prima cosa da fare è creare un’interfaccia semplice che accompagni per mano il visitatore a compiere l’azione desiderata. Una volta che il lead atterra sul tuo sito, il percorso di navigazione deve essere estremamente chiaro e piacevole. La parola d’ordine è concretezza, quindi il sito deve essere semplice e consentire al visitatore di trovare subito ciò che sta cercando. Crea elementi di intrattenimento capaci di far rimanere il visitatore quanto più a lungo possibile, ma soprattutto progetta un percorso di navigazione orientato all’azione che desideri far effettuare al visitatore. Se ad esempio il visitatore è atterrato sul tuo sito grazie ad una call to action che lo invita a chiedere un preventivo, rendi subito visibile l’area dove è possibile compiere quell’azione. 2- Velocizza il sito Gli e-commerce sono diversi dai negozi fisici per tanti motivi e uno di questi è la praticità. Se i commessi in un negozio di abbigliamento per bambini sono lenti i clienti non possono far altro che aspettare, magari perché l’altro negozio si trova a 20 km di distanza. Nell’online le distanze vengono abbattute e, se un sito impiega troppo tempo a caricare, gli acquirenti non devono fare altro che andare a fare compere su un altro ecommerce più veloce. Del resto i consumatori moderni sono pigri, poco pazienti e poco fedeli, quindi se il tempo di caricamento di una home page è troppo lento non si fanno problemi a cercare altrove. Il caricamento lento potrebbe dipendere da un server obsoleto o da immagini troppo grandi e pesanti. Cerca di capire quali sono le criticità e risolvile immediatamente, così da guadagnare punti agli occhi di Google e migliorare la user experience dei tuoi utenti, più facilmente convertibili in clienti. 3- Contenuti dinamici e accattivanti Scrivere contenuti in ottica SEO è il primo step da compiere per posizionarsi nella SERP di Google, ma questo non basta. I contenuti devono essere coinvolgenti per il tuo target di pubblico e soprattutto fornire informazioni di valore, cioè che siano effettivamente utili nella realtà. Le parole potrebbero non bastare, per questo motivo per rendere ancora più accattivanti e coinvolgenti i tuoi articoli puoi integrarli con video, infografiche, dati e immagini. Coinvolgere i tuoi lettori significa aumentare l’engagement e la possibilità laterale di aumentare il tasso di conversione. 4- Usa Call to Action efficaci A proposito di engagement, anche le CTA (Call To Action) rivestono un ruolo di primo piano. Devi concentrare in poche parole il tuo messaggio, che deve essere chiaro e conciso ma allo stesso tempo accattivante per il tuo target di pubblico. Se i tuoi potenziali clienti sono adolescenti puoi puntare su slogan più freschi e sensazionalistici, se invece sono utenti over 40 punta maggiormente sulla professionalità e sulla concretezza. Inoltre è fondamentale che il lead, una volta cliccato sulla CTA, sia reindirizzato effettivamente verso l’azione promessa. 5- Regala contenuti gratuiti A tutti piacciono i regali e allora perché non regalare qualcosa ai tuoi lead in cambio di informazioni? Puoi ad esempio offrire gratuitamente ebook, guide, tutorial, webinar o anche coupon sconto. Oppure se sei un SEO per social media potresti offrire una consulenza gratuita, se hai un negozio di profumeria offrire un piccolo profumo o ancora regalare un piccolo trattamento di bellezza se hai una spa. Potresti chiedere in cambio ai lead i loro contatti, le loro email o i loro dati, così da poter proporre offerte personalizzate secondo le loro specifiche esigenze e avere anche più probabilità di vendere i tuoi prodotti o i tuoi servizi. 6- Utilizza i form Per far sì che i visitatori condividano con te i loro dati devi creare dei form o moduli della pagina di destinazione, che devono essere semplici da compilare. Le informazioni principali da chiedere sono 3: il nome, cognome e indirizzo. Puoi anche chiedere più informazioni, ma ricorda che il visitatore sarà disposto a fornire più dati in base al valore promesso e offerto nel contenuto offerto gratuitamente. Conclusioni Convertire i lead in clienti non è difficile, ma serve un lavoro piuttosto minuzioso per creare una navigazione su misura per loro. Per vincere questa sfida puoi avvalerti dell’aiuto di strumenti specifici e uno dei più indicati è Shopify Plus, piattaforma ecommerce che i permette di costruire il tuo negozio online. Per saperne di più ti basta scaricare l’ebook in fondo alla pagina che ti spiega come usare Shopify Plus per creare un negozio online dall’interfaccia semplice e intuitiva, capace di sfruttare le principali opportunità del mercato e convertire in modo naturale i visitatori in clienti.
In termini di mercato e di produzione stiamo vivendo un periodo piuttosto complesso e particolare. Da un lato bisogna soddisfare le richieste sempre più esigenti di un pubblico vasto ed eterogeneo, d’altro lato è necessario ridurre i consumi dettati dalla produzione di massa che equivalgono a costi maggiori per le aziende e determinano un maggior inquinamento. Così sono nati gli shop second hand, cioè negozi online dove vendere prodotti usati e di seconda mano, ma di ottima qualità. Il nuovo contesto mondiale, che prevede un’economia circolare per limitare i consumi energetici e di materie prime e che si basa su un riciclo green e virtuoso, ha notevolmente cambiato le prospettive. I prodotti di seconda mano fino a qualche anno fa venivano acquistati solo dalle persone che avevano poche disponibilità economiche. Oggi invece sono apprezzati da tutti e persino i grandi marchi stanno declinando la loro produzione in chiave second hand per contenere i costi e accontentare le richieste dei loro clienti, che vogliono prodotti di marca e di qualità, ma senza spendere cifre eccessive. L’offerta naturalmente va sempre declinata in base al proprio business e soprattutto al proprio target di pubblico, perciò è opportuno affidarsi a piattaforme specifiche come Shopify che consente di conoscere meglio i propri clienti, le loro preferenze e le loro abitudini d’acquisto. Cosa si intende per second hand shopping online e perché piace così tanto? Per comprendere meglio come e perché si è sviluppato il fenomeno della second hand economy dobbiamo fare un piccolo passo indietro, ai tempi della pandemia. In quel periodo l’intera produzione mondiale, o quasi, era ferma e quindi le persone, volenti o nolenti, hanno dovuto utilizzare articoli e prodotti usati, per l’appunto di seconda mano. Molto ha influito la crisi dei microchip, ma anche l’impennata dei costi energetici e delle materie prime che ha costretto le aziende e le imprese a rivedere i loro modelli di produzione. Piuttosto che produrre di più, si è ritenuto più opportuno riciclare e reimmettere sul mercato prodotti già usati, ma in buone condizioni. Tutto questo va letto nell’ottica dell’economia circolare, poiché bisogna fare i conti anche con un pianeta sempre più malconcio e inquinato. La produzione di massa non è più un modello sostenibile e così il second hand rappresenta la chiave per ridurre i consumi, limitare l’utilizzo di energia e di materie prime e contenere l’inquinamento a beneficio di un minor impatto ambientale. Come ha evidenziato l’Osservatorio Second Hand Economy di Bva Doxa per Subito l’Italia è uno dei paesi che meglio ha recepito questo nuovo trend di mercato. Nel 2023 ben 24 milioni di italiani hanno scelto i second hand online shop per un valore economico generato pari a 25 miliardi di euro, cioè l’1,3% del Pil nazionale. Si è ormai abbattuto il pregiudizio che permeava il mercato di seconda mano e, anzi, è diventato una grande opportunità sia per i consumatori che per le aziende stesse. Gli aspetti peculiari del second hand nell’abbigliamento Secondo il report dell’Osservatorio Second Hand Economy tra i settori più gettonati dell’economia di seconda mano ci sono gli sport e hobby, l’elettronica e i motori. A fare la parte del leone però sono soprattutto gli e-commerce di abbigliamento, come testimonia la nascita di tantissimi second hand shop online che per l’appunto vendono vestiti e accessori di seconda mano. Sono nati molti ecommerce second hand mobile dopo la pandemia che, non dovendo gestire i costi di un negozio fisico, possono tagliare molte spese di gestione. In alternativa molti commercianti hanno affiancato ai loro negozi fisici gli shop online, sfruttando il doppio canale di vendita. In entrambi i casi basta avviare un progetto Shopify, una piattaforma estremamente performante per negozi online e offline, oppure integrati con entrambi i canali di vendita. Comprare abbigliamento di seconda mano allunga la vita di un oggetto che può essere ancora utilizzato. Il livello di usura tra l’altro è soggettivo: alcuni ritengono necessario scartare un prodotto se presenta un difetto impercettibile, mentre per altri piccole imperfezioni non rappresentano un problema, anzi addirittura un valore aggiunto che dona esclusività e originalità all’articolo. La compravendita di abbigliamento usato contribuisce quindi a creare una cultura collettiva basata sul riciclo. Generalmente i capi d’abbigliamento second hand sono più economici, ma questo non significa che siano scadenti. Anzi, i capi usati possono essere addirittura di qualità migliore soprattutto se rapportati ai prodotti della fast fashion, realizzati spesso con materiali scadenti che deperiscono in breve tempo. C’è poi da fare un discorso relativo ai capi vintage, che hanno un’età di 15-20 anni e che col tempo acquisiscono ancora più valore. Basti pensare ai jeans Levi’s degli anni 80 che, se tenuti bene, possono valere anche centinaia di euro. In ogni caso tutti i capi dei brand iconici che hanno fatto la storia della moda diventano “must have” da avere nel proprio armadio, purché tenuti in buone condizioni. Second hand mobile: una nuova opportunità nell’ottica di un e-commerce circolare Fino a qualche anno fa erano soprattutto le vecchie generazioni che, forgiate da anni duri e difficili, pensavano a conservare e riutilizzare tutto o quasi. Le nuove generazioni, forti di un discreto benessere economico, non hanno mai prestato grande attenzione al riciclo e al risparmio. La pandemia, la crisi energetica e le guerre hanno costretto anche le nuove generazioni a cambiare prospettiva e soprattutto ad adottare comportamenti più virtuosi, a partire proprio dagli acquisti. L’economia circolare è stata sdoganata in tutti gli ambiti e si basa su 3 capisaldi principali: Reimmettere in commercio prodotti di seconda mano e favorire il riuso; Ridurre i consumi; Riciclare le materie. Secondo le direttive europee, che prevedono il raggiungimento di specifici obiettivi da centrare entro il 2030 per ridurre l’inquinamento, l’economia circolare si basa su un approccio dinamico al mercato per eliminare il punto di fine vita del prodotto o dei suoi materiali. E così un prodotto che altrimenti sarebbe finito nella discarica viene ripreso, migliorato e reimmesso sul mercato per essere riciclato, noleggiato o rivenduto. Oltre ai capi di abbigliamento, altri esempi di riciclo virtuoso nel settore dell’elettronica sono i dispositivi ricondizionati come tablet o smartphone, cioè riportati a nuova vita dopo approfonditi controlli per verificare che tutte le componenti funzionano perfettamente. Vengono così venduti come nuovi, ma ad un prezzo più contenuto, senza necessariamente utilizzare nuovi materiali. Questo discorso si può ovviare allargare a tutti quei mercati dove è possibile rivendere merce e prodotti riciclabili e riutilizzabili. Quali sono i vantaggi? In parte abbiamo già tracciato i principali benefici dell’economia circolare, ma li elenchiamo in questo paragrafo per avere una panoramica più ampia. I second hand shop, per sviluppare la loro attività commerciale e raggiungere gli obiettivi prefissati in minor tempo, possono affidarsi ad agenzie Shopify Expert che aiutano i merchant a far crescere il loro negozio fornendo servizi di alta qualità. Elenchiamo adesso i vantaggi derivanti da un mercato second hand: Minor impatto ambientale. Vendere prodotti di second hand dà una grande mano al pianeta, pervaso da sconvolgimenti climatici come siccità, trombe d’aria, cicloni e tempeste devastanti che stanno sconvolgendo l’ecosistema mondiale, fenomeni che hanno visto protagonista la nostra stessa nazione. Adottare quindi una produzione più virtuosa ha un minor impatto ambientale e consente di consegnare alle generazioni future un mondo più vivibile. Proprio perché la salvaguardia del pianeta è un tema sempre più centrale nell’opinione pubblica, non bisogna ignorare il positivo ritorno d’immagine per i brand che adottano politiche ambientaliste ed eco-friendly e che guadagnano punti agli occhi dei consumatori; Meno costi. Ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo è il principio di Pareto al quale si ispirano aziende, imprese, e-commerce e qualsiasi altro tipo di attività. Ebbene l’economia seconda hand sembra assolvere in pieno a questo principio, poiché consente di ridurre molti costi inutili e di ottimizzare i materiali e gli articoli già in proprio possesso; Offerta completa e variegata. Vendere articoli vintage e ormai fuori produzione consente agli e-commerce di ottenere un vantaggio competitivo. Alcuni prodotti sono davvero unici e originali, quindi gli e-commerce hanno la possibilità di proporre qualcosa di esclusivo per differenziarsi nei mercati che risultano spesso fin troppo anonimi e appiattiti. Lo shopping diventa anche più divertente per i clienti che possono esaltare le loro individualità acquistando prodotti unici; Qualità. Seconda mano non significa seconda scelta, anzi, i prodotti second hand prima di essere messi sul mercato vengono accuratamente controllati e selezionati. I clienti hanno la certezza di risparmiare, ma anche di acquistare prodotti di qualità che durano a lungo nel tempo. Conclusioni Ormai il percorso è tracciato: è finito il tempo degli sprechi ed è iniziato quello del risparmio, del riciclo e soprattutto dell’economia circolare. Una lezione che i titolari devono apprendere quanto prima per essere competitivi sul mercato e per non lasciarsi sfuggire le nuove opportunità offerte dal mercato. Se hai un e-commerce che vende all’ingrosso può darti una grande mano Shopify Plus e, per conoscere le caratteristiche peculiari, puoi scaricare l’ebook a fine articolo che ti spiega come gestire prezzi e listini personalizzati e le sedi per ogni cliente al fine di ottimizzare i processi della tua attività.
Ogni giorno le aziende e gli e-commerce incamerano un gran quantitativo di dati provenienti da diversi canali: piattaforme, supply chain e tante altre fonti interne ed esterne. Per sfruttare al meglio questi dati ed estrapolare informazioni preziose che aiutano a prendere decisioni strategiche vincenti è necessario un moderno sistema di Business Intelligence (BI). Di cosa si tratta? Come funziona? Come sfruttarla al meglio? Domande alle quali diamo risposte in questo articolo. Cosa si intende per Business Intelligence in un ecommerce? Per prima cosa diamo una definizione di Business Intelligence per ecommerce facendo un’analogia con la navigazione nel mare. Il mare magnum dell’e-commerce è in continuo movimento ed è attraversato dai dati raccolti che rappresentano le correnti e le onde. Se ci facciamo guidare da loro in modo corretto veniamo traghettati verso il successo, ma se veniamo travolti da loro rischiamo di andare alla deriva e perdere la rotta. LaBusiness Intelligence interviene proprio per seguire la rotta giusta e aiutarci a prendere le migliori decisioni strategiche secondo le nostre necessità. Tramite appositi strumenti la BI analizza i dati aziendali, storici e attuali, e li trasforma in informazioni da cui partire per adottare le strategie ritenute più adatte in base agli obiettivi da perseguire. I dati raccolti e i risultati vengono poi presentati sotto forma di report, mappe e diagrammi facilmente leggibili e velocemente condivisibili da tutti i team aziendali, che possono così collaborare sinergicamente fianco a fianco con le stesse informazioni a disposizione. La BI è uno strumento preziosissimo per ogni e-commerce, fornendo una visione panoramica sulla propria azienda per comprendere dove e come intervenire. Inoltre si integra perfettamente con ogni strumento e piattaforma e un esempio lampante è l’uso della Business Intelligence per Shopify Plus, con il quale si integra perfettamente per ottimizzare le prestazioni e scegliere le strategie più indicate. Cos’è la cultura aziendale e perché è fondamentale per la Business Intelligence Prima di approfondire il discorso sull’ecommerce Business Intelligence, è opportuno aprire una piccola parentesi sulla cultura aziendale, che determina in modo significativo il successo o il fallimento di tale progetto. La cultura aziendale racchiude tutti i principali valori dell’azienda, dei comportamenti e delle credenze che definiscono l’ambiente di lavoro. Inoltre influisce su come i dipendenti pensano e interagiscono tra di loro e con i clienti, determinando l’approccio verso le nuove sfide e le nuove opportunità. Insomma la cultura aziendale si riflette su tutto a 360°, dalle decisioni quotidiane fino alla strategia complessiva dell’azienda. Cultura aziendale ieri e oggi: le strategie da adottare per favorire il processo di transizione verso il digitale La cultura aziendale negli ultimi anni è profondamente cambiata con la digitalizzazione dei processi e dei servizi, quindi è importante comprendere in modo approfondito i cambiamenti per avviare l’impresa al processo di transizione verso il digitale. La nuova cultura aziendale favorisce e incoraggia la condivisione di notizie, dati e informazioni tra i vari team, altrimenti ognuno rischia di andare per la sua strada senza un progetto condiviso e senza unità d’intenti. La BI è in rapida evoluzione, quindi le aziende devono essere aperte a soluzioni innovative e dotarsi delle nuove tecnologie e metodologie per essere competitive. E ancora la BI non si limita a raccogliere i dati, ma esplora continuamente nuove soluzioni e approcci per migliorare le prestazioni aziendali. Promuovendo un processo di innovazione le aziende sono in grado di conoscere il presente, ma anche di modellare nuove strategie per il loro business futuro. Come scegliere lo strumento giusto per fare Business Intelligence Indipendentemente dal CSM che usi per il tuo sito, che sia Wordpress, Prestashop, Magento o Shopify devi scegliere con oculatezza il database centralizzato che contiene tutti i dati e le informazioni su ordini e clienti. L’integrazione con una tecnologia CRM ti aiuta ad avere una comunicazione multicanale, affinché il tuo ecommerce lavori in maniera efficace per offrire ai tuoi clienti un’esperienza positiva e soddisfacente, che naturalmente aumenta le vendite e il tasso di fidelizzazione. Puoi così creare un progetto di Business Intelligence per ecommerce vincente che consente ai clienti di seguire gli ordini, monitorare e tracciare le spedizioni e in generale essere costantemente informati sulle principali novità del momento. Uno strumento di Business Intelligence indicato per fare BI è HubSpot, che offre notevoli funzionalità che consentono di avere costantemente a portata di mano dati e informazioni preziosissime per la propria attività. Ecommerce Business Intelligence: i vantaggi principali L’obiettivo della BI è fornire dati e informazioni da cui partire per prendere delle decisioni strategicamente vincenti, tenendo conto del proprio settore. Se ti muovi nella direzione giusta puoi incrementare i profitti e le prestazioni, individuare e risolvere in modo mirato i problemi e ottimizzare tutte le attività. Sono davvero tantissimi i vantaggi derivanti da una strategia di Business Intelligence, quindi per comodità abbiamo riassunto i 3 che hanno un impatto diretto sull’andamento in generale del buono stato di salute dell’azienda. Business Intelligence ecommerce: i KPI da implementare per conoscere meglio i clienti I KPI aziendali (Key Performance Indicators) sono indicatori chiave di prestazione, cioè valori misurabili che documentano l’efficacia con la quale un’azienda sta raggiungendo gli obiettivi iniziali prefissati. Utilizzando gli strumenti adeguati è più facile monitorare i KPI ecommerce e in generale tutti i progressi raggiunti rispetto agli obiettivi predefiniti. Inoltre è possibile impostare degli alert per sapere dove e quando effettuare azioni mirate per migliorare determinate attività. Tutto questo è utile per stilare una vera e propria cartografia dei comportamenti di acquisto dei clienti, come ad esempio: Frequenza di acquisto (quante volte un cliente compra nell’arco di un determinato periodo); Valore medio degli ordini (quanto spende mediamente un cliente per ogni acquisto); Categoria dei prodotti (quali sono i prodotti maggiormente acquistati da un cliente). Grazie a questa operazione è possibile scoprire le preferenze dei clienti, segmentarli e suddividerli in categorie per proporre offerte personalizzate e capire il loro “sentiment” per anticipare le loro possibili richieste e necessità. In sostanza la BI si trasforma in una lente di ingrandimento sui tuoi clienti e, una volta comprese le loro esigenze, puoi migliorare la loro esperienza d’acquisto e costruire un rapporto solido che porta in modo naturale alla fidelizzazione. Ottimizzazione del customer journey Restiamo focalizzati sul cliente, che è il fulcro intorno al quale ruota un’azienda, e concentriamoci sul cosiddetto “customer journey”, il viaggio del consumatore che inizia con il primo clic e si conclude con l’acquisto. La BI è la bussola che ci consente di orientare il viaggio del consumatore, affinché ogni tappa sia un’esperienza positiva e memorabile. Durante il funnel di acquisto i clienti potrebbero abbandonare il viaggio, bisogna capire dove e perché questo succede con un’analisi delle interazioni degli utenti con ogni pagina o elemento del sito. Successivamente vanno eliminati tutti gli ostacoli che rendono complicato il viaggio, ad esempio minimizzando i passaggi, rendendo i pagamenti fluidi e veloci e migliorando la navigabilità. Un viaggio per essere memorabile deve essere cucito su misura per il viaggiatore, quindi è utile personalizzare l’esperienza suggerendo articoli e prodotti pertinenti con l’aiuto di algoritmi e fornendo contenuti dinamici che si adattano alle esigenze del cliente. Altro step importante è ascoltare i viaggiatori: le recensioni, i feedback, i sondaggi e i questionari coinvolgono il cliente e aiutano a capire quali sono le cose che funzionano e quelle invece che meritano un miglioramento. Infine bisogna misurare continuamente i risultati ottenuti con appositi test A/B, che aiutano a capire quali processi performano meglio, oppure analizzando l’interazione dei clienti con il sito. Ottimizzare la customer journey non solo rende il viaggio più piacevole, ma porta il cliente alla destinazione finale desiderata dall’azienda: la fidelizzazione. La BI ti consente di analizzare e studiare ogni tappa del viaggio per regalare al cliente un’esperienza positiva e coinvolgente. Analisi predittiva sulle vendite Un altro vantaggio della BI è quello di poter “prevedere il futuro”. Nulla a che vedere ovviamente con la lettura delle carte o una palla di vetro dove leggere gli eventi futuri, ma si tratta molto più semplicemente di analisi predittive. In pratica puoi prevedere la domanda dei clienti così da anticipare e proporre la soluzione ancor prima che un consumatore possa farne richiesta. Come? Ad esempio analizzando i dati storici per identificare tendenze, stagionalità e cicli di acquisto. Con appositi modelli predittivi puoi stimare le vendite future tenendo conto anche delle variabili attuali. L’analisi predittiva ti garantisce anche una corretta gestione del magazzino, evitando eventi “funesti” come rotture di stock o al contrario scorte in eccesso, due condizioni che gravano in modo significativo sul budget aziendale. Con la BI puoi personalizzare i prezzi e le promozioni, “aggiustando” i costi in base alla domanda prevista, alla disponibilità del prodotto e alle strategie dei tuoi concorrenti e concentrando le offerte nei periodi dell’anno dove i consumatori sono più orientati ad acquistare. Con l’analisi predittiva puoi ancora fare delle simulazioni, ipotizzando che si verifichino determinati eventi, orientare gli investimenti futuri a seconda delle previsioni e identificare nuovi trend emergenti per sviluppare e innovare il prodotto. Conclusioni Rifacendoci nuovamente all’esempio del mare, navigare nel mondo dell’ecommerce senza una strategia di BI è come salpare senza una bussola. La Business Intelligence, partendo da dati solidi ed empirici, funge da faro tra la nebbia aiutandoti a comprendere meglio i tuoi clienti, anticipare le tendenze e proporre offerte e promozioni personalizzate. Se vuoi che la BI sia il vento in poppa del tuo ecommerce non perderti l’ebook scaricabile gratuitamente a fondo pagina, una guida che ti spiega come integrare gli strumenti di Business Intelligence nel tuo ecommerce e che impatti può avere in chiave logistica, funzionale e di analisi di mercato.
L'evoluzione del panorama commerciale moderno ha portato molte aziende a gestire le proprie attività su diverse piattaforme di vendita, online e offline. Questo ha reso indispensabile l'utilizzo di tecnologie avanzate per gestire gli ordini provenienti da diversi canali e garantire una gestione efficiente del processo di vendita. In questo contesto, l'Order Management System (OMS) svolge un ruolo chiave nel garantire che l'intero flusso di lavoro degli ordini sia integrato e ottimizzato. Cos'è un Order Management System (OMS)? Un Order Management System (OMS) è un software sviluppato per la gestione degli ordini all'interno di un'azienda. Questo sistema consente ai responsabili della logistica di tenere traccia di tutte le informazioni relative all'elaborazione e alla spedizione degli ordini, inclusi i dettagli delle vendite, i processi di separazione degli articoli, il controllo delle scorte, la spedizione al destinatario e il supporto post-vendita. L'OMS si occupa di gestire tutte le fasi coinvolte nella gestione degli ordini dei clienti, fornendo un quadro completo e trasparente del processo, dall'inizio alla fine. Grazie all'OMS, il tuo team e i tuoi clienti possono monitorare lo stato degli ordini e analizzare l'efficienza del processo. Vantaggi dell'utilizzo di un Order Management System (OMS) L'implementazione di un Order Management System (OMS) offre numerosi vantaggi alle aziende di qualsiasi dimensione. Vediamo i principali vantaggi che derivano dall'utilizzo di un OMS: 1. Automazione e precisione dell'ordine L'utilizzo di un OMS consente di automatizzare il processo di gestione degli ordini, eliminando la necessità di inserimenti manuali e riducendo il rischio di errori umani. Questo porta a un miglioramento della precisione degli ordini e a una riduzione delle inefficienze. Un OMS tiene traccia delle informazioni sui clienti, dei dettagli dell'ordine e dell'inventario in modo centralizzato, facilitando la gestione e la coordinazione delle attività. 2. Velocità nell'evasione degli ordini Con un OMS, il processo di evasione degli ordini diventa più efficiente e veloce. L'OMS ottimizza la selezione, l'imballaggio e la spedizione dei prodotti, identificando il magazzino più vicino al cliente e avviando la richiesta di consegna al corriere in base alle regole predefinite. Ciò consente di ridurre i tempi di consegna e di soddisfare le aspettative dei clienti, che spesso richiedono spedizioni rapide. 3. Gestione dell'inventario La gestione dell'inventario su diversi canali rappresenta una sfida per molte aziende. Un OMS consente di tenere traccia dei livelli di inventario in modo centralizzato e di gestire l'inventario attraverso i vari canali di vendita. Questo garantisce che i prodotti siano disponibili per la vendita e riduce il rischio di scorte insufficienti o eccessive. Inoltre, un OMS può aiutare a identificare i punti vendita o i magazzini più adatti per l'evasione di determinati ordini, migliorando l'efficienza complessiva del processo. 4. Gestione della logistica inversa La gestione dei resi è un aspetto cruciale per molte aziende. Un OMS semplifica il processo di gestione dei resi, consentendo di generare automaticamente etichette di reso e di gestire il flusso di resi in modo efficiente. Questo aiuta a fornire un'esperienza senza complicazioni ai clienti che desiderano restituire o scambiare un prodotto. L'OMS tiene traccia delle informazioni di reso e fornisce aggiornamenti sullo stato del reso ai clienti, garantendo una gestione efficace e trasparente di questa fase del processo. 5. Integrazione dei canali di vendita Un OMS consente di integrare i diversi canali di vendita, come negozi fisici, negozi online e servizio clienti, fornendo una visione consolidata delle attività di vendita. Questo facilita la gestione delle operazioni e consente di fornire un'esperienza di acquisto omogenea ai clienti su diversi canali. L'OMS sincronizza le informazioni sugli ordini e le scorte tra i vari canali, evitando discrepanze e migliorando la coerenza delle informazioni. Come scegliere il giusto Order Management System (OMS) per la tua azienda La scelta del giusto Order Management System (OMS) per la tua azienda dipende da vari fattori, tra cui le dimensioni dell'azienda, il volume degli ordini, i canali di vendita utilizzati e le esigenze specifiche del tuo settore. Ecco alcuni punti chiave da considerare quando valuti il tipo di OMS di cui la tua azienda ha bisogno: 1. Scalabilità Assicurati che l'OMS sia in grado di gestire il volume di ordini previsto e la crescita futura della tua azienda. Se prevedi un aumento significativo del volume degli ordini nel tempo, scegli un OMS che sia in grado di scalare e soddisfare le tue esigenze in termini di capacità e prestazioni. 2. Integrazioni Verifica che l'OMS sia in grado di integrarsi con i tuoi sistemi esistenti, come il tuo sistema di gestione dell'inventario o il tuo sistema di contabilità. Un'adeguata integrazione tra i sistemi ti permetterà di automatizzare e semplificare il flusso di lavoro degli ordini, evitando la duplicazione dei dati e migliorando l'efficienza complessiva. 3. Funzionalità personalizzabili Assicurati che l'OMS offra funzionalità personalizzabili per soddisfare le esigenze specifiche della tua azienda. Ad esempio, potresti aver bisogno di funzionalità avanzate di gestione delle scorte o di supporto per la logistica inversa. Verifica che l'OMS sia in grado di adattarsi alle tue esigenze e di fornire le funzionalità richieste. 4. Supporto e assistenza Considera anche il supporto e l'assistenza offerti dal fornitore dell'OMS. Assicurati che ci sia un team di supporto disponibile per rispondere alle tue domande e risolvere eventuali problemi che potresti incontrare durante l'utilizzo dell'OMS. Verifica anche se ci sono risorse di formazione disponibili per aiutarti a sfruttare al massimo le funzionalità dell'OMS. 5. Costi Infine, valuta i costi associati all'implementazione e all'utilizzo dell'OMS. Considera sia i costi iniziali che quelli ricorrenti, come le licenze software e gli eventuali costi di manutenzione o aggiornamento. Assicurati di avere un budget adeguato per sostenere l'implementazione e l'utilizzo dell'OMS nel lungo termine. Esempi di OMS Shopify Plus: È una soluzione ideale per i marchi in crescita. Offre un dashboard centralizzato per gestire gli ordini provenienti da diversi canali. Una delle sue caratteristiche principali è l'integrazione con il network logistico di Shopify, che consente un aggiornamento accurato dei livelli di stock. Keros: Un OMS che si distingue per la sua completezza di gestione omnicanale e per l'integrazione con tutti vari punti vendita fisici e digitali ERP con Integrazione Dati: Questo tipo di sistema offre una soluzione integrata che combina funzionalità di gestione ordini con un sistema ERP (Enterprise Resource Planning) collegato ai vari canali di vendita con il sistema TDH di ICT Sviluppo). Questo consente una sincronizzazione completa tra ordini, gestione dell'inventario, finanze e altre operazioni aziendali, rendendo l'intero sistema più efficiente e riducendo gli errori. Conclusioni L'Order Management System (OMS) svolge un ruolo cruciale nella gestione efficiente degli ordini all'interno delle aziende. Automatizza il processo di gestione degli ordini, migliorando la precisione e la velocità dell'evasione degli ordini. Inoltre, consente di gestire l'inventario su diversi canali, semplifica la logistica inversa e integra i canali di vendita. Quando scegli un OMS per la tua azienda, considera la scalabilità, le integrazioni, le funzionalità personalizzabili, il supporto e l'assistenza, nonché i costi associati. Scegliere il giusto OMS può aiutarti a migliorare l'efficienza complessiva del tuo processo di gestione degli ordini e a fornire un'esperienza di acquisto ottimale ai tuoi clienti.
Se stai per lanciare un prodotto nuovo sul mercato e vuoi creare grandissime aspettative per aumentare le vendite, allora devi chiederti come creare hype per il suo lancio. Questa particolare strategia consente di rendere virale il lancio di un prodotto, ma anche una promozione, un evento o un’iniziativa speciale e temporanea. Chi opera nel mondo del marketing deve sapere cosa vuol dire creare hype per differenziarsi dalla concorrenza e suscitare clamore e attenzione intorno ad un prodotto o un evento. L’obiettivo è avvicinare il pubblico e fare in modo che i consumatori ne parlino, sia offline che online, rendendoli ambasciatori del brand a costo zero. L’obiettivo di creare hype fa parte della strategia di partenza per lanciare un progetto ecommerce innovativo e inoltre aumenta anche la brand awareness dell’azienda che vede schizzare alle stelle la sua popolarità se la strategia è studiata nei minimi particolari. Scopriamo allora come creare hype e quali strategie adottare. Creare hype: il significato Prima di addentrarci nelle tecniche da adottare, è opportuno innanzitutto conoscere meglio la definizione di hype. Letteralmente significa “montatura”, “gonfiamento” e il suo obiettivo è proprio quello di montare o gonfiare un evento creando una fortissima aspettativa nel pubblico. Nella tv ad esempio si può creare un hype prima del lancio di un nuovo programma e la stessa cosa si può fare nel cinema prima dell'uscita un nuovo film. Possiamo individuare due tipi di hype. Il primo è creato direttamente dal brand in previsione del lancio di un prodotto o di un evento speciale; il secondo è invece creato dalla stessa fanbase di un brand, che attende con grande ansia l’uscita di un prodotto. Basti pensare all’hype generato da un nuovo film della Marvel, sul quale gli stessi fan hanno creato un notevole hype parlando in anteprima dei possibili protagonisti, della trama e delle loro aspettative. La cosa importante è stuzzicare la curiosità degli utenti, toccando le giuste corde emotive in base al proprio target di pubblico, all’evento da lanciare e ovviamente in base al proprio tipo di business. Possiamo individuare due tipologie di retail trend che analizziamo nei successivi sottoparagrafi: Vendite flash; Product drop. Cosa sono le vendite flash La vendita flash è una promozione breve che viene comunicata ai clienti con poco anticipo e preavviso. Si basa su due principi base del marketing: la scarsità e l’urgenza. La promozione prevede la vendita di pochi prodotti e ha una durata limitata nel tempo. Gli utenti, per non perdere una grande occasione, decidono quindi di sfruttarla. Se non si sbrigano infatti rischiano di non trovare più quel prodotto, venduto in unità limitate ed entro un certo periodo di tempo. La notizia comincia così a circolare sui social diventando virale, innescando nei consumatori il desiderio di acquistare quel prodotto prima che sia troppo tardi. Le vendite flash devono essere sporadiche e imprevedibili, altrimenti non si tratta più di un evento straordinario ma ordinario, perdendo così quel carattere di unicità che invece le contraddistingue. Le vendite flash sono utilissime non solo sul breve periodo, aumentando il numero di vendite, ma anche sul medio-lungo periodo. Come? Basta convertire gli acquirenti in clienti con programmi fedeltà e newsletter, favorendo il processo di fidelizzazione, operazione che si può fare all'interno delle strategia di un progetto costruito con Shopify che aiuta a instaurare un rapporto diretto con i consumatori conoscendo le loro abitudini e le loro preferenze. Un esempio di coniugazione del vantaggio nel breve e medio-lungo termine lo abbiamo con le strategie di vendite flash e la grande Community che è riuscita a creare l'e-commerce Veralab dell'Estetista Cinica. Cos’è un product drop Il product drop è leggermente diverso dalla vendita flash, di cui può essere considerato una sorta di evoluzione, e consiste nel generare grandi aspettative mesi, settimane o giorni prima il lancio di un prodotto o l’annuncio di un grande evento. Un’altra differenza rispetto alla vendita flash è che il product drop prevede il lancio di un prodotto generalmente offline per un periodo ancora più limitato. Di solito si tratta di vendite di prodotti a edizione limitata, che diventano quindi introvabili, disponibili in una certa quantità e per un determinato periodo. I clienti si aggiudicheranno così un prodotto unico che acquista ancora più valore nel tempo, essendo a edizione limitata. I brand possono così cavalcare l’onda del cosiddetto shopping competitivo, che impone agli acquirenti (soprattutto giovani) il desiderio di accaparrarsi quel prodotto anche spendendo cifre molto alte. Il product drop può anche essere usato come test per capire se quel prodotto funziona e, in caso positivo, prepararne un altro dello stesso genere successivamente o prolungarne la vendita. Gli strumenti per creare hype Un notevole impulso lo può dare Launchpad, uno strumento integrato nel pannello di controllo Shopify che consente di pianificare e seguire gli eventi e valutare l’andamento in tempo reale. Launchpad consente di automatizzare tutte le attività di un evento, ad esempio: Modificare il prezzo di un prodotto in corsa; Rendere i prodotti disponibili su più canali di vendita; Aumentare il numero delle unità in vendita; Personalizzare i temi; Pianificare gli script di voci e di spedizioni per modificare i prezzi e concedere eventuali sconti al check-out; Raccogliere i dati sull’evento. Nei seguenti paragrafi ci concentriamo nello specifico sulle tecniche da adottare per creare un hype vincente, ma prima è importante aprire una parentesi sul concetto di FOMO, l’acronimo di Fear Of Missing Out, cioè Paura di Restare Fuori. In una società sempre più inclusiva le persone hanno paura di restare fuori da un evento importante e quindi di non essere popolari. Avere un prodotto esclusivo o comunque di cui parlano tutti rende popolari soprattutto sui social. Instagram è uno dei social a maggior tasso di engagement, perciò è una delle piattaforme migliori per creare hype e fare in modo che il pubblico diventi esso stesso un promoter dell’evento. Analizziamo adesso le strategie più efficaci da adottare su Instagram, che possono tranquillamente essere adattate per ogni social. 1- Creare grafiche e video accattivanti e coinvolgenti Su Instagram i video e le immagini sfruttano il loro grande impatto visivo e possono essere utilizzati per creare un hype capace di rompere la solita routine e suscitare grande interesse. In particolare i video sono più diretti e immediati di articoli e post e sono in grado di creare maggiore engagement. Un’idea? Realizzare Instagram Stories dove raccontare il backstage o il processo di promozione di un prodotto. I risultati saranno ancora più performanti con l’aiuto di influencer di settore che sanno su quali tasti battere per risvegliare l’interesse del pubblico. 2- Ambientazioni spettacolari La parola d’ordine per creare un hype davvero incisivo è spettacolarizzazione. Ecco perché dovresti scegliere un’ambientazione unica nel suo genere, capace di suscitare grande trasporto emotivo e un notevole impatto visivo. Puoi usare posti magnifici immersi nella natura, ambienti storici di un certo rilievo o case e palazzi abbandonati e riadattarli alle tue necessità senza spendere troppo e con la sola forza delle idee! 3- La tecnica della prenotazione Mai sentito parlare della Early Bird? Si tratta di una particolare tecnica di prenotazione che prevede la vendita dei biglietti per un evento ad un prezzo molto basso. Man mano che l’evento si avvicina però il prezzo tende a salire, convincendo i partecipanti ad acquistare il biglietto prima che il costo aumenti ulteriormente. Questa tecnica ha tre obiettivi: Premiare chi acquista subito il biglietto e chi quindi dà fiducia al brand; Puntare al sold out anticipato e ridurre il rischio che ci siano posti vuoti; Dare un carattere di esclusività e grande appeal all’evento stesso. 4- Offri qualcosa di unico ed esclusivo Tra i fattori che contribuiscono a generare e alimentare la cosiddetta FOMO ci sono i gadget e i servizi esclusivi di cui possono beneficiare solo i partecipanti. Non si tratta di semplici regali con il nome del brand che si possono trovare online o nei negozi fisici, ma di articoli speciali e unici che solo i partecipanti ad un evento possono vantarsi di avere. 5- Rendi unico il tuo evento Per far sì che il tuo evento o il lancio di un prodotto sia davvero speciale, c’è un ultimo step che devi fare: renderlo unico. Come? Semplicemente sottolineare il carattere assolutamente irripetibile di quell’evento, facendo sentire i partecipanti dei vari privilegiati. L’uso di location, generalmente non accessibili al pubblico, è un ottimo sistema per dare all’evento quel carattere unico, esclusivo e irripetibile. Conclusioni Sfrutta la tua creatività per creare un hype di successo e rendere un prodotto iconico ancora prima del suo lancio, cavalcando i trend del momento e studiando a fondo le preferenze e le esigenze dei tuoi clienti. La chiave del successo è proprio la conoscenza approfondita della tua clientela, che deve essere prima “nutrita” con contenuti di valore per poi essere avvicinata con offerte e promozioni costruite su misura per lei. L’ebook gratuito, che puoi trovare a fondo pagina, ti svelerà tutti i segreti della lead generation per avvicinare e conoscere meglio i tuoi potenziali clienti.
Nel dinamico mondo dell'ecommerce, la gestione efficace di un negozio online su Shopify Plus richiede una visione chiara e un monitoraggio costante delle prestazioni. I Key Performance Indicators (KPI) sono gli strumenti indispensabili per navigare con successo in queste acque. Ma quali sono i KPI fondamentali da tenere sotto controllo? Ecco una guida per voi. Prima parte: KPI fondamentali 1. Tasso di Conversione (Conversion Rate): Questo KPI misura il rapporto tra il numero di visitatori del vostro sito e quelli che effettivamente effettuano un acquisto. È un indicatore cruciale dell'efficacia delle vostre strategie di marketing e della qualità dell'esperienza utente sul vostro sito. 2. Valore Medio dell'Ordine (Average Order Value - AOV): Il valore medio dell'ordine aiuta a comprendere quanto spendono in media i clienti nel vostro negozio. Strategie come l'upselling e il cross-selling possono essere efficaci per aumentare l'AOV. 3. Tasso di Abbandono del Carrello (Cart Abandonment Rate): Capire perché i clienti lasciano il loro carrello senza completare l'acquisto è fondamentale. Questo KPI vi aiuta a identificare i problemi nel processo di checkout e ad adottare misure correttive. 4. Lifetime Value del Cliente (Customer Lifetime Value - CLV): Il CLV misura il valore totale che un cliente è previsto portare alla vostra azienda nel corso della sua relazione con voi. È un indicatore essenziale per strategie di fidelizzazione e marketing mirato. 5. Tasso di Ritorno sui Costi di Marketing (Return on Marketing Investment - ROMI): Il ROMI valuta l'efficacia delle vostre campagne pubblicitarie in termini di ritorno economico. Questo KPI è vitale per ottimizzare le spese in pubblicità e per capire quali canali generano più valore. 6. Tasso di Fidelizzazione dei Clienti (Customer Retention Rate): Misura la percentuale di clienti che tornano a fare acquisti dopo il primo. Un alto tasso di fidelizzazione indica una forte lealtà del cliente e una salute generale del vostro business. 7. Tasso di Reso e Cambio (Return and Exchange Rate): Monitorare i resi e gli scambi vi aiuta a comprendere la soddisfazione del cliente e la qualità dei prodotti. Questo KPI è cruciale per la gestione dell'inventario e per la strategia di servizio clienti. In conclusione, conoscere e monitorare questi KPI vi permetterà di prendere decisioni informate e di guidare il vostro ecommerce Shopify Plus verso il successo. Ricordate, la chiave è non solo raccogliere dati, ma interpretarli e agire di conseguenza per ottimizzare continuamente le vostre strategie. Seconda parte: KPI Strategici 8. Costo di Acquisizione del Cliente (Customer Acquisition Cost - CAC): Il CAC rappresenta il costo medio sostenuto per acquisire un nuovo cliente. È fondamentale per valutare l'efficienza delle vostre strategie di marketing e vendita. Un CAC ottimizzato indica una maggiore redditività. 9. Tasso di Crescita delle Vendite: Questo KPI misura l'aumento percentuale delle vendite in un determinato periodo. È un indicatore vitale per capire la traiettoria di crescita del vostro business e l'efficacia delle strategie di vendita e marketing. 10. Rapporto tra Visite e Acquisti (Traffic to Sale Ratio): Misura il rapporto tra il numero di visitatori sul sito e il numero di questi che effettivamente completano un acquisto. Questo KPI aiuta a valutare l'efficacia del sito nel convertire il traffico in vendite. 11. Tasso di Coinvolgimento sui Social Media (Social Media Engagement Rate): Questo indicatore misura il livello di interazione degli utenti con i contenuti del vostro brand sui social media. Un alto tasso di coinvolgimento può tradursi in maggiore traffico al sito e, di conseguenza, in maggiori vendite. 12. Tasso di Soddisfazione del Cliente (Customer Satisfaction Rate): Attraverso sondaggi e feedback, questo KPI valuta quanto i clienti sono soddisfatti dei vostri prodotti e servizi. La soddisfazione del cliente è fondamentale per la fidelizzazione e la promozione del passaparola. 13. Efficienza del Servizio Clienti: Misura la rapidità e l'efficacia con cui il vostro team di supporto risponde e risolve le richieste dei clienti. Un servizio clienti efficiente migliora la soddisfazione e la lealtà del cliente. 14. Tasso di Crescita dell'Email List: Indica la velocità con cui cresce la vostra lista di email. Un rapido aumento suggerisce efficaci strategie di acquisizione e un potenziale maggiore per campagne di email marketing. Integrando questi KPI nella vostra strategia di monitoraggio, potrete ottenere una comprensione più approfondita delle performance del vostro ecommerce e intraprendere azioni mirate per il suo successo. Ricordate, l'obiettivo è sempre quello di tradurre i dati in insights azionabili per una crescita sostenibile. Terza parte: KPI Interessanti 15. Tasso di Click-Through sui Banner (Banner Click-Through Rate - CTR): Misura l'efficacia dei banner pubblicitari sul sito. Un alto CTR indica che i banner sono attraenti e pertinenti per il vostro pubblico. 16. Tasso di Acquisizione del Lead (Lead Acquisition Rate): Valuta l'efficacia delle vostre campagne di marketing nel generare lead, ovvero potenziali clienti interessati ai vostri prodotti o servizi. 17. Tasso di Rinnovo degli Abbonamenti (Subscription Renewal Rate): Per gli ecommerce che offrono prodotti o servizi in abbonamento, questo KPI misura la percentuale di clienti che rinnovano il loro abbonamento. È un indicatore della soddisfazione e della lealtà del cliente. 18. Tasso di Risposta alle Campagne Email (Email Campaign Response Rate): Misura il successo delle vostre campagne di email marketing in termini di apertura, clic e conversioni. È fondamentale per ottimizzare le strategie di comunicazione via email. 19. Tasso di Interazione con i Contenuti (Content Engagement Rate): Valuta quanto i contenuti del vostro sito (blog, guide, video) coinvolgono e interessano i visitatori. Un alto tasso di interazione può aumentare la fiducia nel brand e migliorare il SEO. 20. Costo per Lead (Cost per Lead - CPL): Calcola il costo medio per acquisire un lead attraverso le campagne di marketing. È un KPI cruciale per la gestione del budget e l'ottimizzazione delle spese pubblicitarie. Includendo questi KPI nel vostro monitoraggio, potrete avere una visione ancora più ampia e dettagliata delle dinamiche del vostro ecommerce, permettendovi di affinare le strategie di marketing e vendita per massimizzare le prestazioni del vostro negozio su Shopify Plus Conclusioni Mentre navighiamo nelle acque sempre mutevoli dell'ecommerce, la conoscenza e il monitoraggio dei KPI diventano strumenti di navigazione indispensabili. Ogni KPI che abbiamo discusso in questo articolo offre una finestra unica sulle diverse aree del vostro business, dalla customer experience al rendimento finanziario. Ricordate, il successo nel mondo dell'ecommerce non è solo una questione di seguire le metriche; è anche una questione di interpretarle correttamente e agire in modo proattivo. Le informazioni che i KPI forniscono possono aiutarvi a fare scelte informate, a identificare opportunità di crescita e a rispondere in modo efficace alle sfide. Per gli Ecommerce Manager e i Sales Manager, il monitoraggio dei KPI non è solo una routine operativa, ma una bussola strategica che guida verso il successo. Incorporando questi KPI nella vostra strategia quotidiana, potrete non solo misurare il successo del vostro ecommerce su Shopify Plus, ma anche plasmarlo. In conclusione, l'uso strategico dei KPI è essenziale per ogni aspetto della gestione di un ecommerce di successo. Che si tratti di ottimizzare le campagne di marketing, di migliorare l'esperienza del cliente, o di incrementare le vendite, questi indicatori sono le vostre stelle polari. Sfruttateli per navigare con sicurezza verso il successo nel dinamico mondo dell'ecommerce.
Scopri tutto ciò che devi sapere su Shopify Inbox e come può migliorare la tua esperienza di gestione dei messaggi dei clienti. Cos'è Shopify Inbox e come funziona Shopify Inbox è una potente funzionalità offerta da Shopify che consente di gestire in modo efficiente i messaggi dei clienti. Questo strumento ti permette di centralizzare tutte le conversazioni con i clienti in un'unica inbox, facilitando la comunicazione e migliorando la tua capacità di fornire un servizio clienti di alta qualità. Con Shopify Inbox, puoi ricevere e rispondere a messaggi da diversi canali di comunicazione, come email, chat e SMS. Inoltre, puoi anche visualizzare lo storico delle conversazioni precedenti con un cliente specifico, consentendoti di avere sempre a disposizione tutte le informazioni necessarie per offrire un'esperienza personalizzata e soddisfacente. Per utilizzare Shopify Inbox, è necessario configurarlo correttamente e integrarlo con il tuo negozio Shopify. Questo ti permette di sincronizzare automaticamente tutte le informazioni dei clienti e di gestire efficacemente le conversazioni direttamente dalla piattaforma Shopify. Inoltre, grazie all'integrazione con Shopify Magic, puoi automatizzare alcune operazioni e risparmiare tempo prezioso nella gestione dei messaggi dei clienti. Configurazione di Shopify Inbox La configurazione di Shopify Inbox è semplice e intuitiva. Innanzitutto, accedi al tuo pannello di controllo di Shopify e vai alla sezione 'Impostazioni'. Successivamente, seleziona 'Messaggi' e attiva la funzionalità di Shopify Inbox. Una volta attivato, potrai personalizzare le impostazioni di Inbox, come ad esempio la configurazione delle notifiche e delle risposte automatiche. Inoltre, puoi anche integrare Shopify Inbox con altri strumenti di gestione dei messaggi, come ad esempio un sistema di ticketing o un software di CRM, per ottimizzare ulteriormente la tua esperienza di gestione dei messaggi dei clienti. Utilizzo di Shopify Inbox per gestire i messaggi dei clienti Una volta configurato Shopify Inbox, puoi iniziare a gestire i messaggi dei clienti direttamente dalla piattaforma Shopify. Puoi ricevere e rispondere alle email dei clienti, alle chat dal vivo e agli SMS, tutto da un'unica inbox. Inoltre, puoi assegnare conversazioni specifiche a membri del team o impostare regole di smistamento automatico dei messaggi in base a determinati criteri. Grazie alla visualizzazione dello storico delle conversazioni, puoi accedere facilmente a conversazioni precedenti con un cliente specifico e fornire un'assistenza personalizzata e tempestiva. Inoltre, Shopify Inbox ti consente di inviare risposte automatiche e messaggi predefiniti per risparmiare tempo nella gestione dei messaggi dei clienti. Complessivamente, l'utilizzo di Shopify Inbox semplifica e ottimizza la gestione dei messaggi dei clienti, consentendoti di offrire un servizio clienti di alta qualità e di migliorare l'esperienza complessiva dei tuoi clienti. I vantaggi di utilizzare Shopify Inbox L'utilizzo di Shopify Inbox offre numerosi vantaggi per la gestione dei messaggi dei clienti: Centralizzazione delle conversazioni: grazie alla funzione di inbox unificata, puoi avere tutte le conversazioni con i clienti in un'unica posizione, semplificando la gestione e la ricerca delle comunicazioni. Personalizzazione e tempestività: grazie alla possibilità di visualizzare lo storico delle conversazioni e di inviare risposte automatiche, puoi offrire un'assistenza personalizzata e tempestiva, migliorando l'esperienza dei clienti. Automazione: grazie all'integrazione con Shopify Magic, puoi automatizzare alcune operazioni e risparmiare tempo prezioso nella gestione dei messaggi dei clienti. Miglioramento della produttività: grazie alla centralizzazione delle comunicazioni e alla possibilità di assegnare conversazioni specifiche ai membri del team, puoi migliorare la produttività e l'efficienza nella gestione dei messaggi dei clienti. Complessivamente, l'utilizzo di Shopify Inbox ti consente di ottimizzare la gestione dei messaggi dei clienti, offrendo un servizio clienti di alta qualità e migliorando l'esperienza complessiva dei tuoi clienti. Integrazione con Shopify Magic Shopify Inbox ha un'importante integrazione con Shopify Magic, un potente strumento di Intelligenza Artificiale offerto da Shopify. Grazie a questa integrazione, puoi automatizzare alcune operazioni nella gestione dei messaggi dei clienti, come ad esempio l'invio di messaggi di conferma degli ordini o la gestione dei resi e dei rimborsi. Questo ti permette di risparmiare tempo prezioso e di concentrarti su altre attività chiave per lo sviluppo del tuo business. Inoltre, l'integrazione con Shopify Magic ti consente di personalizzare ulteriormente le risposte automatiche e di implementare flussi di lavoro automatizzati per migliorare l'efficienza nella gestione dei messaggi dei clienti: Shopify Magic, infatti, fornisce delle risposte possibili all'operatore basandosi suklle FAQ, sulle politiche del sito e sulle descrizioni dei prodotti. Un grande aiuto per essere precisi e puntuali. Complessivamente, l'integrazione con Shopify Magic rende Shopify Inbox ancora più potente e versatile, consentendoti di automatizzare alcune operazioni e di offrire un servizio clienti di alta qualità.
Shopify Plus è un software di e-commerce che attualmente sta crescendo molto nelle aziende Italiane. Vediamo come la Business Intelligence (BI) può migliorare le prestazioni su questa piattaforma. In questo articolo, esploreremo gli strumenti, le strategie e gli obiettivi della BI su Shopify Plus. Comprendere la Business Intelligence su Shopify Plus Cos'è la Business Intelligence? La Business Intelligence (BI) è un insieme di processi, architetture e tecnologie che convertono i dati grezzi in informazioni significative che guidano le decisioni aziendali strategiche. Per fare BI occorre raccogliere dati da fonti interne ed esterne, prepararli per l'analisi, sviluppare query su questi dati e creare report, dashboard e visualizzazioni dati e rendere i risultati analitici accessibili agli utenti aziendali per la loro interpretazione e decisione. La Business Intelligence, nello specifico, si concentra sull'utilizzo dei dati generati dalla piattaforma e-commerce per comprendere meglio i comportamenti dei clienti, monitorare le vendite, valutare l'efficacia delle campagne di marketing e ottimizzare le tutte le operazioni di un e-commerce. Perché è cruciale per Shopify Plus? Shopify Plus, essendo una piattaforma di e-commerce progettata per aziende di medio - grandi dimensioni e in rapida crescita, genera un'ampia gamma di dati che possono essere sfruttati per analisi di business. L'adozione della BI in questo contesto aiuta le aziende a: Migliorare l'esperienza del cliente: La BI aiuta a comprendere i comportamenti e le preferenze dei clienti, permettendo alle aziende di personalizzare l'esperienza di shopping, migliorando la soddisfazione e la fedeltà del cliente. Aumentare le vendite: Analizzando i dati di vendita, le aziende possono identificare tendenze, stagionalità e pattern di acquisto, aiutando nella pianificazione del magazzino e nella strategia di prezzo. Migliorare le campagne di marketing: Con la BI, le aziende possono misurare l'efficacia delle campagne di marketing, capire quali canali generano più ROI e ottimizzare le strategie di marketing per target specifici. Migliorare le decisioni strategiche: I dati analizzati possono fornire insights su diversi aspetti dell'attività, come la gestione del magazzino, la logistica, la pianificazione delle risorse aziendali e le previsioni di vendita, contribuendo a decisioni aziendali più informate. Rilevare e risolvere i problemi: La BI consente alle aziende di identificare rapidamente aree problematiche, come interruzioni nella catena di fornitura o problemi nel servizio clienti, e di prendere provvedimenti tempestivi. In sintesi, in un mondo e-commerce competitivo, la Business Intelligence su Shopify Plus non è solo un vantaggio ma una necessità per le aziende che vogliono rimanere agili, orientate ai dati e capaci di prendere decisioni rapide e informate che promuovano la crescita e il successo. Strumenti per la Business Intelligence in Shopify Plus Google Analytics Integrare Google Analytics con Shopify Plus è fondamentale per tracciare il comportamento degli utenti e le conversioni. Questo strumento offre dati dettagliati sul traffico web, le fonti di traffico, il comportamento degli utenti sul sito, i tassi di conversione e molto altro. Attraverso Google Analytics, le aziende possono analizzare l'efficacia delle loro campagne di marketing, comprendere meglio i percorsi dei clienti e ottimizzare il funnel di vendita. Strumenti specifici per Shopify Databox è uno strumento di BI che permette alle aziende di raccogliere tutte le loro metriche di performance in un unico posto. È particolarmente utile per visualizzare dati complessi in modo semplice e intuitivo. Con Databox, è possibile creare dashboard personalizzati che mostrano dati in tempo reale da Shopify Plus e da altre fonti, aiutando a monitorare le prestazioni e a identificare rapidamente aree di miglioramento. IEM Explore è uno strumento di analisi avanzato che può essere utilizzato per esaminare i dati e-commerce in modo più approfondito. Offre capacità di analisi predittiva e di segmentazione del cliente, che sono particolarmente utili per comprendere meglio i modelli di acquisto dei clienti e per prevedere le tendenze future. Questo strumento può essere integrato con Shopify Plus per ottenere una comprensione più dettagliata del comportamento dei clienti e per guidare le strategie di marketing e vendita. Microsoft PowerBI e Google Looker: Questi strumenti offrono dashboard personalizzate e analisi approfondite specifiche per Shopify. Consentono di monitorare le metriche chiave di vendita, di inventario e di clienti, fornendo insights dettagliati che possono aiutare a migliorare l'efficienza operativa e la strategia di marketing. L'integrazione di CRM e ERP Integrare sistemi di Customer Relationship Management (CRM) e Enterprise Resource Planning (ERP) con Shopify Plus è essenziale per avere una visione olistica dei dati aziendali. Questa integrazione consente di centralizzare le informazioni sui clienti, le operazioni di vendita, la gestione dell'inventario e la pianificazione delle risorse, facilitando decisioni basate su dati coerenti e completi. Si evidenzia, quindi, l'importanza di una varietà di strumenti di BI per massimizzare l'efficacia di Shopify Plus. Dall'analisi del traffico web con Google Analytics alla gestione avanzata dei dati con Databox e IEM Explore, ogni strumento svolge un ruolo cruciale nel trasformare i dati in decisioni strategiche informate per le aziende che operano su questa piattaforma. Logiche e pratiche di Business Intelligence per Shopify Plus Analisi predittiva L'analisi predittiva si basa sull'utilizzo di dati storici e algoritmi statistici per prevedere tendenze e comportamenti futuri. Nel contesto di Shopify Plus, ciò può significare prevedere modelli di acquisto dei clienti, anticipare le fluttuazioni della domanda, e identificare potenziali opportunità o rischi. Gli strumenti di BI possono aiutare a modellare scenari futuri basati su queste previsioni, consentendo alle aziende di pianificare in modo più efficace per eventi futuri come promozioni stagionali, lanci di nuovi prodotti, o variazioni di inventario. Segmentazione del cliente La segmentazione del cliente è il processo di suddivisione della base clienti in gruppi distinti che condividono caratteristiche simili. Questo può essere fatto in base a diversi fattori come comportamento di acquisto, storico degli ordini, preferenze di prodotto, demografia, e molto altro. Utilizzando i dati di Shopify Plus, le aziende possono creare segmenti di clienti più mirati, permettendo loro di personalizzare l'approccio di marketing, migliorare l'engagement dei clienti e aumentare la fedeltà del marchio. Questo approccio consente anche di ottimizzare le strategie di upselling e cross-selling. Monitoraggio delle prestazioni Il monitoraggio delle prestazioni attraverso KPI (Key Performance Indicators) è vitale per valutare l'efficacia delle diverse iniziative e operazioni aziendali. Gli KPI specifici per Shopify Plus possono includere tassi di conversione, valore medio degli ordini, frequenza di acquisto, costi di acquisizione del cliente, e tassi di ritorno. Tracciando questi indicatori nel tempo, le aziende possono ottenere insights preziosi sulle loro prestazioni, identificare aree di forza e di debolezza, e apportare modifiche strategiche per migliorare la loro efficienza operativa e la redditività. Analisi del sentiment del cliente L'analisi del sentiment del cliente coinvolge l'esame delle opinioni e delle emozioni dei clienti riguardo al brand, ai prodotti e ai servizi. Utilizzando tecniche di BI come il text mining e l'analisi dei sentiment, le aziende possono analizzare i feedback dei clienti provenienti da varie fonti, come i social media, le recensioni online e i sondaggi. Questo aiuta a capire meglio come i clienti percepiscono il brand e a identificare aree per migliorare l'esperienza del cliente. Ottimizzazione delle operazioni La BI può essere usata per ottimizzare le operazioni aziendali su Shopify Plus. Questo include la gestione efficiente delle scorte, l'ottimizzazione dei processi di spedizione e consegna, e la minimizzazione dei costi operativi. Analizzando i dati operativi, le aziende possono identificare inefficienze, ridurre gli sprechi e migliorare la loro linea di fondo. In sintesi, si enfatizza come la Business Intelligence possa essere applicata in maniera pratica su Shopify Plus, sfruttando analisi predittiva, segmentazione del cliente, monitoraggio delle prestazioni, analisi del sentiment e ottimizzazione delle operazioni. Queste pratiche consentono alle aziende di prendere decisioni più informate, personalizzare l'esperienza del cliente e migliorare l'efficienza operativa, guidando così a una crescita sostenibile e al successo nel mercato competitivo dell'e-commerce. Obiettivi della Business Intelligence in Shopify Plus Migliorare l'esperienza del cliente Uno degli obiettivi principali della Business Intelligence in Shopify Plus è ottimizzare l'esperienza del cliente. Questo include la personalizzazione dell'esperienza di shopping online per rendere ogni interazione con il cliente significativa e coinvolgente. Utilizzando i dati analizzati, le aziende possono creare raccomandazioni di prodotto personalizzate, offrire promozioni mirate, e ottimizzare l'interfaccia utente del sito per migliorare la navigabilità e l'usabilità. Un'esperienza cliente migliorata porta a una maggiore soddisfazione, fedeltà e, in ultima analisi, a una maggiore conversione di vendite. Ottimizzazione delle scorte La gestione delle scorte è un aspetto cruciale per ogni azienda di e-commerce. Con l'aiuto della BI, le aziende possono prevedere con maggiore precisione la domanda di prodotti, evitando così eccessi o carenze di inventario. Analizzando i dati storici di vendita e le tendenze attuali, le aziende possono identificare quali prodotti devono essere riforniti e quali possono essere ridotti. Questo non solo migliora l'efficienza operativa ma riduce anche i costi associati all'eccesso di scorte o alle perdite di vendita dovute alla mancanza di inventario. Strategie di marketing mirate L'uso efficace della BI permette alle aziende di sviluppare e implementare strategie di marketing mirate e basate sui dati. Analizzando il comportamento dei clienti, i modelli di acquisto, e le preferenze, le aziende possono creare campagne di marketing più rilevanti e personalizzate. Ciò include la scelta dei canali di marketing più efficaci, la personalizzazione dei messaggi pubblicitari, e l'ottimizzazione delle campagne per massimizzare il ROI. Le strategie di marketing mirate non solo aumentano le vendite ma migliorano anche l'engagement e la fedeltà dei clienti. Incremento delle vendite e della crescita L'obiettivo finale della BI è guidare un aumento delle vendite e sostenere la crescita dell'azienda. Attraverso analisi dettagliate, le aziende possono identificare nuove opportunità di mercato, capire meglio le preferenze dei clienti, e ottimizzare i processi per garantire che i prodotti giusti siano disponibili al momento giusto. Inoltre, l'analisi dei dati può aiutare a identificare e sfruttare tendenze emergenti, aprire nuovi canali di vendita e espandersi in nuovi mercati. Miglioramento Continuo Infine, la BI supporta una cultura del miglioramento continuo. Attraverso un monitoraggio costante e l'analisi dei dati, le aziende possono rapidamente identificare e reagire ai cambiamenti nelle condizioni di mercato, alle preferenze dei clienti, e ad altri fattori esterni. Questo aiuta le aziende a rimanere agili, adattabili e sempre un passo avanti alla concorrenza. In conclusione, si evidenzia come la Business Intelligence su Shopify Plus possa essere sfruttata per migliorare l'esperienza del cliente, ottimizzare le scorte, implementare strategie di marketing mirate, aumentare le vendite e promuovere una cultura di miglioramento continuo. Questi obiettivi, se raggiunti con successo, possono significativamente migliorare la competitività e la sostenibilità di un'azienda nel settore e-commerce. Casi Studio - applicazioni pratiche della Business Intelligence in Shopify Plus Caso d'Uso 1: Ottimizzazione delle scorte per un rivenditore di moda Un grande rivenditore di abbigliamento online, operante su Shopify Plus, ha affrontato sfide nella gestione delle scorte, con frequenti eccessi e carenze di prodotti. Implementando strumenti di BI, l'azienda ha potuto analizzare i dati storici di vendita e le tendenze stagionali, prevedendo la domanda futura con maggiore precisione. Questo ha permesso di ottimizzare i livelli di inventario, riducendo i costi di magazzino e aumentando la disponibilità di prodotti richiesti, portando a un miglioramento significativo della soddisfazione del cliente e a una riduzione delle perdite di vendita. Caso d'Uso 2: personalizzazione dell'esperienza cliente per un negozio di elettronica Un negozio di elettronica su Shopify Plus ha utilizzato la BI per analizzare il comportamento di acquisto e le preferenze dei clienti. Integrando queste informazioni con un sistema di raccomandazione intelligente, l'azienda è stata in grado di offrire suggerimenti di prodotti personalizzati e promozioni mirate ai suoi clienti. Ciò ha portato a un aumento del valore medio degli ordini e a una maggiore fedeltà dei clienti, poiché i clienti apprezzavano le raccomandazioni pertinenti e personalizzate. Caso d'Uso 3: miglioramento delle campagne di marketing per un brand di cosmetici Un brand di cosmetici su Shopify Plus ha impiegato strumenti di BI per analizzare l'efficacia delle sue campagne di marketing. Utilizzando dati dettagliati sulle performance di diverse campagne pubblicitarie e sui canali di vendita, l'azienda è stata in grado di riallocare il budget pubblicitario verso i canali più performanti e di ottimizzare i messaggi pubblicitari per diversi segmenti di clienti. Questo ha portato a un aumento significativo del ROI delle campagne di marketing e a un miglioramento dell'engagement dei clienti. Caso d'Uso 4: previsione delle vendite per un negozio di alimenti e bevande Un'azienda di alimenti e bevande operante su Shopify Plus ha utilizzato la BI per fare previsioni di vendita più accurate. Analizzando i dati di vendita passati e attuali, insieme a fattori esterni come tendenze di mercato e eventi stagionali, l'azienda è stata in grado di prevedere meglio la domanda futura. Questo ha permesso una pianificazione più efficiente delle produzioni e delle scorte, riducendo gli sprechi e assicurando la disponibilità dei prodotti più richiesti nei periodi di picco. Questi casi illustrano come diverse aziende in vari settori abbiano applicato con successo la Business Intelligence su Shopify Plus per affrontare sfide specifiche. Questi casi d'uso dimostrano l'ampio spettro di applicazioni della BI, dalla gestione delle scorte alla personalizzazione del marketing, evidenziando il suo ruolo cruciale nell'ottimizzazione delle operazioni e nel miglioramento dell'esperienza del cliente nell'e-commerce. Conclusioni La Business Intelligence (BI) in Shopify Plus si è rivelata essere uno strumento indispensabile per le aziende che cercano di navigare e avere successo nel dinamico mondo dell'e-commerce. Come illustrato nei capitoli precedenti, l'applicazione della BI spazia dal miglioramento dell'esperienza del cliente all'ottimizzazione delle operazioni di inventario, dalla realizzazione di campagne di marketing mirate all'aumento delle vendite e della crescita aziendale. Personalizzazione e esperienza del cliente: L'uso della BI per analizzare i dati dei clienti consente un'esperienza di shopping altamente personalizzata, migliorando la soddisfazione e la fedeltà del cliente, che sono aspetti fondamentali per il successo nell'e-commerce. Gestione efficiente delle scorte: La BI fornisce alle aziende gli strumenti per anticipare la domanda e ottimizzare la gestione delle scorte, riducendo gli sprechi e assicurando che i prodotti giusti siano disponibili al momento giusto. Marketing mirato e aumento delle vendite: Attraverso l'analisi dettagliata dei dati, le aziende possono sviluppare strategie di marketing più efficaci e mirate, aumentando il ROI e contribuendo significativamente all'aumento delle vendite. Decisioni basate sui dati: La capacità di prendere decisioni informate basate su dati accurati e analisi approfondite è forse il vantaggio più significativo della BI. Questo approccio basato sui dati permette alle aziende di rimanere agili, responsive e competitive. Miglioramento continuo e crescita sostenibile: Infine, la BI supporta una cultura del miglioramento continuo e dell'innovazione, consentendo alle aziende di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e di perseguire una crescita sostenibile. Per concludere, le aziende che utilizzano Shopify Plus e integrano efficacemente la Business Intelligence nelle loro operazioni sono meglio equipaggiate per comprendere e soddisfare le esigenze dei loro clienti, ottimizzare le loro strategie di marketing e operazioni, e prendere decisioni strategiche che guidano il successo a lungo termine. Questo approccio orientato ai dati non è solo una tendenza emergente, ma una necessità fondamentale per prosperare nell'attuale paesaggio e-commerce.