Quick Commerce: ora lo Shopping Online si consegna in poche ore

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Il desiderio incontrollato e quasi capriccioso di vedersi spedire a casa un articolo o un prodotto acquistato online ha dato vita al Quick Commerce, noto anche come Q-Commerce o Instant Commerce. Questa nuova forma di commercio consiste nel consegnare un articolo acquistato non solo in giornata, ma addirittura nel giro di pochi minuti.

Come è possibile tutto questo? Grazie ai cosiddetti dark store, che analizziamo meglio nei successivi paragrafi. I consumatori oggi sono diventati così esigenti che non si accontentano di ricevere il prodotto uno o due giorni dopo l’acquisto, ma lo pretendono nel giro di poche ore o addirittura minuti.

Una tendenza che gli ecommerce non possono ignorare, altrimenti rischiano di restare fuori dai giochi. E così è nato il Quick Commerce per assecondare i desideri dei consumatori che hanno iniziato a cambiare il loro modo di acquistare soprattutto durante la pandemia.

Cos’è il Quick Commerce e come si è sviluppato

Il Quick Commerce è una forma di commercio che si pone come obiettivo quello di evadere l’ordine di un cliente nel minor tempo possibile e che trae spunto dal food delivery. Sappiamo perfettamente cos’è e come funziona il food delivery: si ordina del cibo che viene poi portato direttamente a casa nel giro di una mezz’oretta circa. Nato nel settore dell’e-grocery, il Quick Commerce si è rapidamente diffuso in altri settori come la tecnologia, il beauty, l’oggettistica per la casa ecc.

Sicuramente la velocità nel consegnare fisicamente il prodotto è cruciale, ma bisogna considerare anche tutti gli step precedenti che riguardano principalmente la logistica. Ed è qui che entrano in gioco i dark store, cioè magazzini non aperti al pubblico ai quali le aziende si appoggiano e dove stoccano i loro articoli da distribuire rapidamente ai clienti.

L’importanza dei dark store nel Quick Commerce

I dark store sono magazzini, chiamati anche Dmarts (delivery-only local warehouse) o negozi cloud, e rappresentano i pilastri del Q-Commerce. Devono essere numerosi e collocati nelle zone strategiche delle città, per garantire una distribuzione capillare e veloce.

Altrettanto importante è la scelta dei prodotti da stoccare all’interno dei magazzini. I titolari degli e-commerce devono chiedersi quali possono essere gli articoli di cui i clienti hanno immediatamente bisogno, tenendo naturalmente conto del loro settore e del loro target di pubblico. Per questo motivo la scelta deve essere piuttosto contenuta, anche perché nei dark store non può essere conservato di tutto, come magari avviene nei normali magazzini.

Bottiglie di vino per una cena non preventivata, latte per la colazione o per i neonati, pezzi di ricambi tecnologici, farmaci contro il raffreddore sono alcuni degli articoli generalmente custoditi nei dark store. Questo desiderio impellente di avere tutto e subito si è diffuso tra i consumatori durante e subito dopo la pandemia e questo trend persiste ancora oggi.

Da sottolineare che non sono solo i privati a richiedere servizi di Quick Commerce, ma anche negozietti, fiorai, farmacie e bar che a loro volta destinano i prodotti ai clienti finali. Il mercato è ricco e fiorente e il pubblico è ampio e variegato, per questo motivo gli e-commerce non possono certo ignorare questa tendenza.

Quick Commerce vs ecommerce: le differenze 

Pioniere dell’ecommerce è stato Amazon, che da piccola libreria online in pochi anni è diventato il re dei marketplace. Il colosso di Jeff Bezos pian piano ha allargato il proprio mercato, vendendo praticamente di tutto sulla propria piattaforma. Amazon ha iniziato a pensare in grande e, per soddisfare i clienti e costruire attorno a loro un servizio su misura, ha lavorato per garantire la consegna in 2-3 giorni o addirittura il giorno dopo.

La frenesia del mercato però ha reso i consumatori sempre più esigenti e così anche l’attesa di 2-3 giorni è diventata quasi insostenibile. Il tradizionale ecommerce sta gradualmente lasciando spazio al Quick Commerce, una forma di mercato che prevede la consegna del prodotto nel giorno stesso dell’ordine, o addirittura dopo pochissime ore o minuti. Alla luce della crisi della supply chain, che ha toccato il suo picco più alto subito dopo la pandemia, è apparsa subito tangibile la convenienza del Quick Commerce che assicura la consegna dei prodotti entro pochissimo tempo dall’ordine. 

Questo è uno dei motivi per i quali le nostre strade sono sempre più invase dai rider, che ormai non consegnano più solo pizze o panini, ma anche pannolini, vestiti, prodotti di cosmetici, farmaci e tanto altro ancora.

I motivi del successo

Il Quick Commerce in Italia è un fenomeno che sta gradualmente prendendo piede, ma è importante capire quali sono stati i motivi che hanno favorito l’ascesa di questa forma di commercio.

Come abbiamo già accennato nel corso dell’articolo, una grande spinta al Q-Commerce è stata data dal lockdown. In quel periodo i consumatori erano disposti anche a pagare di più per farsi consegnare in tempi rapidissimi ciò di cui avevano bisogno.

Alla luce della diffusione del Q-Commerce molte aziende e retailer hanno deciso di investire, quindi i prezzi dei servizi sono diventati più accessibili. Gli stessi fornitori hanno iniziato a guardare con interesse crescente al Q-Commerce, cosa che ha dato vita a nuove forme di collaborazione e di partnership. Glovo ad esempio collabora da tempo con Carrefour e di Macai, startup italiana che punta alla consegna alla porta di casa in pochissimo tempo dopo l’ordine grazie alla presenza capillare dei dark store.

La domanda è in continuo aumento e i consumatori richiedono i servizi di Q-Commerce non solo per i beni di prima necessità, ma di qualsiasi altro prodotto. Non è da escludere che questo mercato presto toccherà anche i servizi: dall’elettricista all’idraulico fino alle imprese di pulizia nel giro di poco tempo.

Quali sono i vantaggi?

Perché dovresti “convertirti” al Quick Commerce? Ecco una serie di vantaggi che sicuramente possono dare una bella spinta al tuo e-commerce:

  • Possibilità di differenziarsi. Non tutte le aziende stanno cavalcando i trends del Quick Commerce, quindi potresti proporre questo tipo di servizio per differenziarti con un’offerta unica e di valore rispetto ai competitor, soprattutto se il tuo è un mercato altamente competitivo;
  • Maggiore guadagno. Ormai il prezzo non è più l’unica discriminante che fa pendere l’ago della bilancia a favore o a sfavore di un acquisto. I clienti, se hanno impellente bisogno di un articolo, sono disposti a pagare di più. In tal caso è la comodità la molla che fa scattare nei consumatori la voglia di acquistare, anche spendendo qualcosa in più. Potresti quindi vendere meno prodotti ma ad un costo maggiore, cosa che quindi fa aumentare anche i tuoi guadagni;
  • Rapporti più stretti e duraturi con i clienti. Costruire relazioni solide con i clienti che portano alla fidelizzazione è uno dei must del marketing moderno. I servizi di Quick Commerce soddisfano il desiderio o il bisogno immediato del cliente, che riceve in poco tempo il prodotto di cui necessita per risolvere il suo problema. Il cliente è quindi grato verso la tua azienda poiché gli hai risolto in brevissimo tempo il problema che si è palesato e gli hai tolto lo stress di dover reperire quel prodotto;
  • Un’ottima idea per sfruttare i micro moments. I micro moments sono quegli attimi in cui le persone percepiscono il bisogno di qualcosa e desiderano acquistarlo subito. Sfruttare quei momenti è fondamentale, poiché i clienti se non possono ottenere subito ciò che desiderano potrebbero decidere di non acquistare più. Devi invece cavalcare l’euforia di acquistare da parte del consumatore, dandogli appunto la possibilità di ottenere in pochissimi minuti ciò che ardentemente desidera in quel momento;
  • Un servizio attivo 24h. Nell’e-commerce tradizionale le consegne vengono fatte in orario lavorativo. Nel Quick Commerce invece le consegne non si fermano mai e sono attive 24h, 7 giorni su 7. Se un cliente si accorge poco prima di partire di essere senza spazzolino portatile, può ordinarlo subito; oppure se una mamma fa la “traumatica” scoperta che sono finiti i pannolini dei bambini nel cuore della notte, può immediatamente ordinarli online e vederseli recapitare a casa in poco tempo.

Conclusioni: le incognite del Quick Commerce

Ora sai cosa fanno gli ecommerce per adattarsi alle nuove esigenze del mercato, ma ci sono ancora molte incognite che riguardano il Quick Commerce.

Tra le criticità c’è la scalabilità del servizio, abbinata alle difficoltà logistiche. L’aumento degli ordini porterebbe ad un aumento dei costi del personale e del trasporto di ultimo miglio. Inoltre le aziende devono dotarsi di un sistema di intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti, per capire quali sono i prodotti che vanno per la maggiore in base alle varie stagioni.

C’è poi da considerare il tema tutt’altro che secondario della sostenibilità. Molte realtà si sono dotate di e-bike da mettere a disposizione dei rider, ma altre ancora effettuano la consegna su gomma, cosa che fa aumentare l’inquinamento. Non dobbiamo dimenticare che la sostenibilità oggi è un tema molto dibattuto e rappresenta addirittura un criterio che usano i consumatori per decidere dove spendere. In sostanza un e-commerce poco green potrebbe non incontrare le simpatie del proprio target di pubblico.

Il dibattito sul Quick Commerce è aperto, anche perché si tratta di un fenomeno ancora in fase embrionale e che ha ancora tanti margini di miglioramento. In attesa di ricevere risposte puoi iniziare a conoscere meglio il mondo dell’e-commerce scaricando gratuitamente il nostro ebook a fondo pagina che ti rivela 10 piccoli segreti per una vendita online di successo.

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Redazione

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