Se stai per lanciare un prodotto nuovo sul mercato e vuoi creare grandissime aspettative per aumentare le vendite, allora devi chiederti come creare hype per il suo lancio. Questa particolare strategia consente di rendere virale il lancio di un prodotto, ma anche una promozione, un evento o un’iniziativa speciale e temporanea. Chi opera nel mondo del marketing deve sapere cosa vuol dire creare hype per differenziarsi dalla concorrenza e suscitare clamore e attenzione intorno ad un prodotto o un evento. L’obiettivo è avvicinare il pubblico e fare in modo che i consumatori ne parlino, sia offline che online, rendendoli ambasciatori del brand a costo zero. L’obiettivo di creare hype fa parte della strategia di partenza per lanciare un progetto ecommerce innovativo e inoltre aumenta anche la brand awareness dell’azienda che vede schizzare alle stelle la sua popolarità se la strategia è studiata nei minimi particolari. Scopriamo allora come creare hype e quali strategie adottare. Creare hype: il significato Prima di addentrarci nelle tecniche da adottare, è opportuno innanzitutto conoscere meglio la definizione di hype. Letteralmente significa “montatura”, “gonfiamento” e il suo obiettivo è proprio quello di montare o gonfiare un evento creando una fortissima aspettativa nel pubblico. Nella tv ad esempio si può creare un hype prima del lancio di un nuovo programma e la stessa cosa si può fare nel cinema prima dell'uscita un nuovo film. Possiamo individuare due tipi di hype. Il primo è creato direttamente dal brand in previsione del lancio di un prodotto o di un evento speciale; il secondo è invece creato dalla stessa fanbase di un brand, che attende con grande ansia l’uscita di un prodotto. Basti pensare all’hype generato da un nuovo film della Marvel, sul quale gli stessi fan hanno creato un notevole hype parlando in anteprima dei possibili protagonisti, della trama e delle loro aspettative. La cosa importante è stuzzicare la curiosità degli utenti, toccando le giuste corde emotive in base al proprio target di pubblico, all’evento da lanciare e ovviamente in base al proprio tipo di business. Possiamo individuare due tipologie di retail trend che analizziamo nei successivi sottoparagrafi: Vendite flash; Product drop. Cosa sono le vendite flash La vendita flash è una promozione breve che viene comunicata ai clienti con poco anticipo e preavviso. Si basa su due principi base del marketing: la scarsità e l’urgenza. La promozione prevede la vendita di pochi prodotti e ha una durata limitata nel tempo. Gli utenti, per non perdere una grande occasione, decidono quindi di sfruttarla. Se non si sbrigano infatti rischiano di non trovare più quel prodotto, venduto in unità limitate ed entro un certo periodo di tempo. La notizia comincia così a circolare sui social diventando virale, innescando nei consumatori il desiderio di acquistare quel prodotto prima che sia troppo tardi. Le vendite flash devono essere sporadiche e imprevedibili, altrimenti non si tratta più di un evento straordinario ma ordinario, perdendo così quel carattere di unicità che invece le contraddistingue. Le vendite flash sono utilissime non solo sul breve periodo, aumentando il numero di vendite, ma anche sul medio-lungo periodo. Come? Basta convertire gli acquirenti in clienti con programmi fedeltà e newsletter, favorendo il processo di fidelizzazione, operazione che si può fare all'interno delle strategia di un progetto costruito con Shopify che aiuta a instaurare un rapporto diretto con i consumatori conoscendo le loro abitudini e le loro preferenze. Un esempio di coniugazione del vantaggio nel breve e medio-lungo termine lo abbiamo con le strategie di vendite flash e la grande Community che è riuscita a creare l'e-commerce Veralab dell'Estetista Cinica. Cos’è un product drop Il product drop è leggermente diverso dalla vendita flash, di cui può essere considerato una sorta di evoluzione, e consiste nel generare grandi aspettative mesi, settimane o giorni prima il lancio di un prodotto o l’annuncio di un grande evento. Un’altra differenza rispetto alla vendita flash è che il product drop prevede il lancio di un prodotto generalmente offline per un periodo ancora più limitato. Di solito si tratta di vendite di prodotti a edizione limitata, che diventano quindi introvabili, disponibili in una certa quantità e per un determinato periodo. I clienti si aggiudicheranno così un prodotto unico che acquista ancora più valore nel tempo, essendo a edizione limitata. I brand possono così cavalcare l’onda del cosiddetto shopping competitivo, che impone agli acquirenti (soprattutto giovani) il desiderio di accaparrarsi quel prodotto anche spendendo cifre molto alte. Il product drop può anche essere usato come test per capire se quel prodotto funziona e, in caso positivo, prepararne un altro dello stesso genere successivamente o prolungarne la vendita. Gli strumenti per creare hype Un notevole impulso lo può dare Launchpad, uno strumento integrato nel pannello di controllo Shopify che consente di pianificare e seguire gli eventi e valutare l’andamento in tempo reale. Launchpad consente di automatizzare tutte le attività di un evento, ad esempio: Modificare il prezzo di un prodotto in corsa; Rendere i prodotti disponibili su più canali di vendita; Aumentare il numero delle unità in vendita; Personalizzare i temi; Pianificare gli script di voci e di spedizioni per modificare i prezzi e concedere eventuali sconti al check-out; Raccogliere i dati sull’evento. Nei seguenti paragrafi ci concentriamo nello specifico sulle tecniche da adottare per creare un hype vincente, ma prima è importante aprire una parentesi sul concetto di FOMO, l’acronimo di Fear Of Missing Out, cioè Paura di Restare Fuori. In una società sempre più inclusiva le persone hanno paura di restare fuori da un evento importante e quindi di non essere popolari. Avere un prodotto esclusivo o comunque di cui parlano tutti rende popolari soprattutto sui social. Instagram è uno dei social a maggior tasso di engagement, perciò è una delle piattaforme migliori per creare hype e fare in modo che il pubblico diventi esso stesso un promoter dell’evento. Analizziamo adesso le strategie più efficaci da adottare su Instagram, che possono tranquillamente essere adattate per ogni social. 1- Creare grafiche e video accattivanti e coinvolgenti Su Instagram i video e le immagini sfruttano il loro grande impatto visivo e possono essere utilizzati per creare un hype capace di rompere la solita routine e suscitare grande interesse. In particolare i video sono più diretti e immediati di articoli e post e sono in grado di creare maggiore engagement. Un’idea? Realizzare Instagram Stories dove raccontare il backstage o il processo di promozione di un prodotto. I risultati saranno ancora più performanti con l’aiuto di influencer di settore che sanno su quali tasti battere per risvegliare l’interesse del pubblico. 2- Ambientazioni spettacolari La parola d’ordine per creare un hype davvero incisivo è spettacolarizzazione. Ecco perché dovresti scegliere un’ambientazione unica nel suo genere, capace di suscitare grande trasporto emotivo e un notevole impatto visivo. Puoi usare posti magnifici immersi nella natura, ambienti storici di un certo rilievo o case e palazzi abbandonati e riadattarli alle tue necessità senza spendere troppo e con la sola forza delle idee! 3- La tecnica della prenotazione Mai sentito parlare della Early Bird? Si tratta di una particolare tecnica di prenotazione che prevede la vendita dei biglietti per un evento ad un prezzo molto basso. Man mano che l’evento si avvicina però il prezzo tende a salire, convincendo i partecipanti ad acquistare il biglietto prima che il costo aumenti ulteriormente. Questa tecnica ha tre obiettivi: Premiare chi acquista subito il biglietto e chi quindi dà fiducia al brand; Puntare al sold out anticipato e ridurre il rischio che ci siano posti vuoti; Dare un carattere di esclusività e grande appeal all’evento stesso. 4- Offri qualcosa di unico ed esclusivo Tra i fattori che contribuiscono a generare e alimentare la cosiddetta FOMO ci sono i gadget e i servizi esclusivi di cui possono beneficiare solo i partecipanti. Non si tratta di semplici regali con il nome del brand che si possono trovare online o nei negozi fisici, ma di articoli speciali e unici che solo i partecipanti ad un evento possono vantarsi di avere. 5- Rendi unico il tuo evento Per far sì che il tuo evento o il lancio di un prodotto sia davvero speciale, c’è un ultimo step che devi fare: renderlo unico. Come? Semplicemente sottolineare il carattere assolutamente irripetibile di quell’evento, facendo sentire i partecipanti dei vari privilegiati. L’uso di location, generalmente non accessibili al pubblico, è un ottimo sistema per dare all’evento quel carattere unico, esclusivo e irripetibile. Conclusioni Sfrutta la tua creatività per creare un hype di successo e rendere un prodotto iconico ancora prima del suo lancio, cavalcando i trend del momento e studiando a fondo le preferenze e le esigenze dei tuoi clienti. La chiave del successo è proprio la conoscenza approfondita della tua clientela, che deve essere prima “nutrita” con contenuti di valore per poi essere avvicinata con offerte e promozioni costruite su misura per lei. L’ebook gratuito, che puoi trovare a fondo pagina, ti svelerà tutti i segreti della lead generation per avvicinare e conoscere meglio i tuoi potenziali clienti.
Nel dinamico mondo dell'ecommerce, la gestione efficace di un negozio online su Shopify Plus richiede una visione chiara e un monitoraggio costante delle prestazioni. I Key Performance Indicators (KPI) sono gli strumenti indispensabili per navigare con successo in queste acque. Ma quali sono i KPI fondamentali da tenere sotto controllo? Ecco una guida per voi. Prima parte: KPI fondamentali 1. Tasso di Conversione (Conversion Rate): Questo KPI misura il rapporto tra il numero di visitatori del vostro sito e quelli che effettivamente effettuano un acquisto. È un indicatore cruciale dell'efficacia delle vostre strategie di marketing e della qualità dell'esperienza utente sul vostro sito. 2. Valore Medio dell'Ordine (Average Order Value - AOV): Il valore medio dell'ordine aiuta a comprendere quanto spendono in media i clienti nel vostro negozio. Strategie come l'upselling e il cross-selling possono essere efficaci per aumentare l'AOV. 3. Tasso di Abbandono del Carrello (Cart Abandonment Rate): Capire perché i clienti lasciano il loro carrello senza completare l'acquisto è fondamentale. Questo KPI vi aiuta a identificare i problemi nel processo di checkout e ad adottare misure correttive. 4. Lifetime Value del Cliente (Customer Lifetime Value - CLV): Il CLV misura il valore totale che un cliente è previsto portare alla vostra azienda nel corso della sua relazione con voi. È un indicatore essenziale per strategie di fidelizzazione e marketing mirato. 5. Tasso di Ritorno sui Costi di Marketing (Return on Marketing Investment - ROMI): Il ROMI valuta l'efficacia delle vostre campagne pubblicitarie in termini di ritorno economico. Questo KPI è vitale per ottimizzare le spese in pubblicità e per capire quali canali generano più valore. 6. Tasso di Fidelizzazione dei Clienti (Customer Retention Rate): Misura la percentuale di clienti che tornano a fare acquisti dopo il primo. Un alto tasso di fidelizzazione indica una forte lealtà del cliente e una salute generale del vostro business. 7. Tasso di Reso e Cambio (Return and Exchange Rate): Monitorare i resi e gli scambi vi aiuta a comprendere la soddisfazione del cliente e la qualità dei prodotti. Questo KPI è cruciale per la gestione dell'inventario e per la strategia di servizio clienti. In conclusione, conoscere e monitorare questi KPI vi permetterà di prendere decisioni informate e di guidare il vostro ecommerce Shopify Plus verso il successo. Ricordate, la chiave è non solo raccogliere dati, ma interpretarli e agire di conseguenza per ottimizzare continuamente le vostre strategie. Seconda parte: KPI Strategici 8. Costo di Acquisizione del Cliente (Customer Acquisition Cost - CAC): Il CAC rappresenta il costo medio sostenuto per acquisire un nuovo cliente. È fondamentale per valutare l'efficienza delle vostre strategie di marketing e vendita. Un CAC ottimizzato indica una maggiore redditività. 9. Tasso di Crescita delle Vendite: Questo KPI misura l'aumento percentuale delle vendite in un determinato periodo. È un indicatore vitale per capire la traiettoria di crescita del vostro business e l'efficacia delle strategie di vendita e marketing. 10. Rapporto tra Visite e Acquisti (Traffic to Sale Ratio): Misura il rapporto tra il numero di visitatori sul sito e il numero di questi che effettivamente completano un acquisto. Questo KPI aiuta a valutare l'efficacia del sito nel convertire il traffico in vendite. 11. Tasso di Coinvolgimento sui Social Media (Social Media Engagement Rate): Questo indicatore misura il livello di interazione degli utenti con i contenuti del vostro brand sui social media. Un alto tasso di coinvolgimento può tradursi in maggiore traffico al sito e, di conseguenza, in maggiori vendite. 12. Tasso di Soddisfazione del Cliente (Customer Satisfaction Rate): Attraverso sondaggi e feedback, questo KPI valuta quanto i clienti sono soddisfatti dei vostri prodotti e servizi. La soddisfazione del cliente è fondamentale per la fidelizzazione e la promozione del passaparola. 13. Efficienza del Servizio Clienti: Misura la rapidità e l'efficacia con cui il vostro team di supporto risponde e risolve le richieste dei clienti. Un servizio clienti efficiente migliora la soddisfazione e la lealtà del cliente. 14. Tasso di Crescita dell'Email List: Indica la velocità con cui cresce la vostra lista di email. Un rapido aumento suggerisce efficaci strategie di acquisizione e un potenziale maggiore per campagne di email marketing. Integrando questi KPI nella vostra strategia di monitoraggio, potrete ottenere una comprensione più approfondita delle performance del vostro ecommerce e intraprendere azioni mirate per il suo successo. Ricordate, l'obiettivo è sempre quello di tradurre i dati in insights azionabili per una crescita sostenibile. Terza parte: KPI Interessanti 15. Tasso di Click-Through sui Banner (Banner Click-Through Rate - CTR): Misura l'efficacia dei banner pubblicitari sul sito. Un alto CTR indica che i banner sono attraenti e pertinenti per il vostro pubblico. 16. Tasso di Acquisizione del Lead (Lead Acquisition Rate): Valuta l'efficacia delle vostre campagne di marketing nel generare lead, ovvero potenziali clienti interessati ai vostri prodotti o servizi. 17. Tasso di Rinnovo degli Abbonamenti (Subscription Renewal Rate): Per gli ecommerce che offrono prodotti o servizi in abbonamento, questo KPI misura la percentuale di clienti che rinnovano il loro abbonamento. È un indicatore della soddisfazione e della lealtà del cliente. 18. Tasso di Risposta alle Campagne Email (Email Campaign Response Rate): Misura il successo delle vostre campagne di email marketing in termini di apertura, clic e conversioni. È fondamentale per ottimizzare le strategie di comunicazione via email. 19. Tasso di Interazione con i Contenuti (Content Engagement Rate): Valuta quanto i contenuti del vostro sito (blog, guide, video) coinvolgono e interessano i visitatori. Un alto tasso di interazione può aumentare la fiducia nel brand e migliorare il SEO. 20. Costo per Lead (Cost per Lead - CPL): Calcola il costo medio per acquisire un lead attraverso le campagne di marketing. È un KPI cruciale per la gestione del budget e l'ottimizzazione delle spese pubblicitarie. Includendo questi KPI nel vostro monitoraggio, potrete avere una visione ancora più ampia e dettagliata delle dinamiche del vostro ecommerce, permettendovi di affinare le strategie di marketing e vendita per massimizzare le prestazioni del vostro negozio su Shopify Plus Conclusioni Mentre navighiamo nelle acque sempre mutevoli dell'ecommerce, la conoscenza e il monitoraggio dei KPI diventano strumenti di navigazione indispensabili. Ogni KPI che abbiamo discusso in questo articolo offre una finestra unica sulle diverse aree del vostro business, dalla customer experience al rendimento finanziario. Ricordate, il successo nel mondo dell'ecommerce non è solo una questione di seguire le metriche; è anche una questione di interpretarle correttamente e agire in modo proattivo. Le informazioni che i KPI forniscono possono aiutarvi a fare scelte informate, a identificare opportunità di crescita e a rispondere in modo efficace alle sfide. Per gli Ecommerce Manager e i Sales Manager, il monitoraggio dei KPI non è solo una routine operativa, ma una bussola strategica che guida verso il successo. Incorporando questi KPI nella vostra strategia quotidiana, potrete non solo misurare il successo del vostro ecommerce su Shopify Plus, ma anche plasmarlo. In conclusione, l'uso strategico dei KPI è essenziale per ogni aspetto della gestione di un ecommerce di successo. Che si tratti di ottimizzare le campagne di marketing, di migliorare l'esperienza del cliente, o di incrementare le vendite, questi indicatori sono le vostre stelle polari. Sfruttateli per navigare con sicurezza verso il successo nel dinamico mondo dell'ecommerce.
Scopri tutto ciò che devi sapere su Shopify Inbox e come può migliorare la tua esperienza di gestione dei messaggi dei clienti. Cos'è Shopify Inbox e come funziona Shopify Inbox è una potente funzionalità offerta da Shopify che consente di gestire in modo efficiente i messaggi dei clienti. Questo strumento ti permette di centralizzare tutte le conversazioni con i clienti in un'unica inbox, facilitando la comunicazione e migliorando la tua capacità di fornire un servizio clienti di alta qualità. Con Shopify Inbox, puoi ricevere e rispondere a messaggi da diversi canali di comunicazione, come email, chat e SMS. Inoltre, puoi anche visualizzare lo storico delle conversazioni precedenti con un cliente specifico, consentendoti di avere sempre a disposizione tutte le informazioni necessarie per offrire un'esperienza personalizzata e soddisfacente. Per utilizzare Shopify Inbox, è necessario configurarlo correttamente e integrarlo con il tuo negozio Shopify. Questo ti permette di sincronizzare automaticamente tutte le informazioni dei clienti e di gestire efficacemente le conversazioni direttamente dalla piattaforma Shopify. Inoltre, grazie all'integrazione con Shopify Magic, puoi automatizzare alcune operazioni e risparmiare tempo prezioso nella gestione dei messaggi dei clienti. Configurazione di Shopify Inbox La configurazione di Shopify Inbox è semplice e intuitiva. Innanzitutto, accedi al tuo pannello di controllo di Shopify e vai alla sezione 'Impostazioni'. Successivamente, seleziona 'Messaggi' e attiva la funzionalità di Shopify Inbox. Una volta attivato, potrai personalizzare le impostazioni di Inbox, come ad esempio la configurazione delle notifiche e delle risposte automatiche. Inoltre, puoi anche integrare Shopify Inbox con altri strumenti di gestione dei messaggi, come ad esempio un sistema di ticketing o un software di CRM, per ottimizzare ulteriormente la tua esperienza di gestione dei messaggi dei clienti. Utilizzo di Shopify Inbox per gestire i messaggi dei clienti Una volta configurato Shopify Inbox, puoi iniziare a gestire i messaggi dei clienti direttamente dalla piattaforma Shopify. Puoi ricevere e rispondere alle email dei clienti, alle chat dal vivo e agli SMS, tutto da un'unica inbox. Inoltre, puoi assegnare conversazioni specifiche a membri del team o impostare regole di smistamento automatico dei messaggi in base a determinati criteri. Grazie alla visualizzazione dello storico delle conversazioni, puoi accedere facilmente a conversazioni precedenti con un cliente specifico e fornire un'assistenza personalizzata e tempestiva. Inoltre, Shopify Inbox ti consente di inviare risposte automatiche e messaggi predefiniti per risparmiare tempo nella gestione dei messaggi dei clienti. Complessivamente, l'utilizzo di Shopify Inbox semplifica e ottimizza la gestione dei messaggi dei clienti, consentendoti di offrire un servizio clienti di alta qualità e di migliorare l'esperienza complessiva dei tuoi clienti. I vantaggi di utilizzare Shopify Inbox L'utilizzo di Shopify Inbox offre numerosi vantaggi per la gestione dei messaggi dei clienti: Centralizzazione delle conversazioni: grazie alla funzione di inbox unificata, puoi avere tutte le conversazioni con i clienti in un'unica posizione, semplificando la gestione e la ricerca delle comunicazioni. Personalizzazione e tempestività: grazie alla possibilità di visualizzare lo storico delle conversazioni e di inviare risposte automatiche, puoi offrire un'assistenza personalizzata e tempestiva, migliorando l'esperienza dei clienti. Automazione: grazie all'integrazione con Shopify Magic, puoi automatizzare alcune operazioni e risparmiare tempo prezioso nella gestione dei messaggi dei clienti. Miglioramento della produttività: grazie alla centralizzazione delle comunicazioni e alla possibilità di assegnare conversazioni specifiche ai membri del team, puoi migliorare la produttività e l'efficienza nella gestione dei messaggi dei clienti. Complessivamente, l'utilizzo di Shopify Inbox ti consente di ottimizzare la gestione dei messaggi dei clienti, offrendo un servizio clienti di alta qualità e migliorando l'esperienza complessiva dei tuoi clienti. Integrazione con Shopify Magic Shopify Inbox ha un'importante integrazione con Shopify Magic, un potente strumento di Intelligenza Artificiale offerto da Shopify. Grazie a questa integrazione, puoi automatizzare alcune operazioni nella gestione dei messaggi dei clienti, come ad esempio l'invio di messaggi di conferma degli ordini o la gestione dei resi e dei rimborsi. Questo ti permette di risparmiare tempo prezioso e di concentrarti su altre attività chiave per lo sviluppo del tuo business. Inoltre, l'integrazione con Shopify Magic ti consente di personalizzare ulteriormente le risposte automatiche e di implementare flussi di lavoro automatizzati per migliorare l'efficienza nella gestione dei messaggi dei clienti: Shopify Magic, infatti, fornisce delle risposte possibili all'operatore basandosi suklle FAQ, sulle politiche del sito e sulle descrizioni dei prodotti. Un grande aiuto per essere precisi e puntuali. Complessivamente, l'integrazione con Shopify Magic rende Shopify Inbox ancora più potente e versatile, consentendoti di automatizzare alcune operazioni e di offrire un servizio clienti di alta qualità.
Shopify Plus è un software di e-commerce che attualmente sta crescendo molto nelle aziende Italiane. Vediamo come la Business Intelligence (BI) può migliorare le prestazioni su questa piattaforma. In questo articolo, esploreremo gli strumenti, le strategie e gli obiettivi della BI su Shopify Plus. Comprendere la Business Intelligence su Shopify Plus Cos'è la Business Intelligence? La Business Intelligence (BI) è un insieme di processi, architetture e tecnologie che convertono i dati grezzi in informazioni significative che guidano le decisioni aziendali strategiche. Per fare BI occorre raccogliere dati da fonti interne ed esterne, prepararli per l'analisi, sviluppare query su questi dati e creare report, dashboard e visualizzazioni dati e rendere i risultati analitici accessibili agli utenti aziendali per la loro interpretazione e decisione. La Business Intelligence, nello specifico, si concentra sull'utilizzo dei dati generati dalla piattaforma e-commerce per comprendere meglio i comportamenti dei clienti, monitorare le vendite, valutare l'efficacia delle campagne di marketing e ottimizzare le tutte le operazioni di un e-commerce. Perché è cruciale per Shopify Plus? Shopify Plus, essendo una piattaforma di e-commerce progettata per aziende di medio - grandi dimensioni e in rapida crescita, genera un'ampia gamma di dati che possono essere sfruttati per analisi di business. L'adozione della BI in questo contesto aiuta le aziende a: Migliorare l'esperienza del cliente: La BI aiuta a comprendere i comportamenti e le preferenze dei clienti, permettendo alle aziende di personalizzare l'esperienza di shopping, migliorando la soddisfazione e la fedeltà del cliente. Aumentare le vendite: Analizzando i dati di vendita, le aziende possono identificare tendenze, stagionalità e pattern di acquisto, aiutando nella pianificazione del magazzino e nella strategia di prezzo. Migliorare le campagne di marketing: Con la BI, le aziende possono misurare l'efficacia delle campagne di marketing, capire quali canali generano più ROI e ottimizzare le strategie di marketing per target specifici. Migliorare le decisioni strategiche: I dati analizzati possono fornire insights su diversi aspetti dell'attività, come la gestione del magazzino, la logistica, la pianificazione delle risorse aziendali e le previsioni di vendita, contribuendo a decisioni aziendali più informate. Rilevare e risolvere i problemi: La BI consente alle aziende di identificare rapidamente aree problematiche, come interruzioni nella catena di fornitura o problemi nel servizio clienti, e di prendere provvedimenti tempestivi. In sintesi, in un mondo e-commerce competitivo, la Business Intelligence su Shopify Plus non è solo un vantaggio ma una necessità per le aziende che vogliono rimanere agili, orientate ai dati e capaci di prendere decisioni rapide e informate che promuovano la crescita e il successo. Strumenti per la Business Intelligence in Shopify Plus Google Analytics Integrare Google Analytics con Shopify Plus è fondamentale per tracciare il comportamento degli utenti e le conversioni. Questo strumento offre dati dettagliati sul traffico web, le fonti di traffico, il comportamento degli utenti sul sito, i tassi di conversione e molto altro. Attraverso Google Analytics, le aziende possono analizzare l'efficacia delle loro campagne di marketing, comprendere meglio i percorsi dei clienti e ottimizzare il funnel di vendita. Strumenti specifici per Shopify Databox è uno strumento di BI che permette alle aziende di raccogliere tutte le loro metriche di performance in un unico posto. È particolarmente utile per visualizzare dati complessi in modo semplice e intuitivo. Con Databox, è possibile creare dashboard personalizzati che mostrano dati in tempo reale da Shopify Plus e da altre fonti, aiutando a monitorare le prestazioni e a identificare rapidamente aree di miglioramento. IEM Explore è uno strumento di analisi avanzato che può essere utilizzato per esaminare i dati e-commerce in modo più approfondito. Offre capacità di analisi predittiva e di segmentazione del cliente, che sono particolarmente utili per comprendere meglio i modelli di acquisto dei clienti e per prevedere le tendenze future. Questo strumento può essere integrato con Shopify Plus per ottenere una comprensione più dettagliata del comportamento dei clienti e per guidare le strategie di marketing e vendita. Microsoft PowerBI e Google Looker: Questi strumenti offrono dashboard personalizzate e analisi approfondite specifiche per Shopify. Consentono di monitorare le metriche chiave di vendita, di inventario e di clienti, fornendo insights dettagliati che possono aiutare a migliorare l'efficienza operativa e la strategia di marketing. L'integrazione di CRM e ERP Integrare sistemi di Customer Relationship Management (CRM) e Enterprise Resource Planning (ERP) con Shopify Plus è essenziale per avere una visione olistica dei dati aziendali. Questa integrazione consente di centralizzare le informazioni sui clienti, le operazioni di vendita, la gestione dell'inventario e la pianificazione delle risorse, facilitando decisioni basate su dati coerenti e completi. Si evidenzia, quindi, l'importanza di una varietà di strumenti di BI per massimizzare l'efficacia di Shopify Plus. Dall'analisi del traffico web con Google Analytics alla gestione avanzata dei dati con Databox e IEM Explore, ogni strumento svolge un ruolo cruciale nel trasformare i dati in decisioni strategiche informate per le aziende che operano su questa piattaforma. Logiche e pratiche di Business Intelligence per Shopify Plus Analisi predittiva L'analisi predittiva si basa sull'utilizzo di dati storici e algoritmi statistici per prevedere tendenze e comportamenti futuri. Nel contesto di Shopify Plus, ciò può significare prevedere modelli di acquisto dei clienti, anticipare le fluttuazioni della domanda, e identificare potenziali opportunità o rischi. Gli strumenti di BI possono aiutare a modellare scenari futuri basati su queste previsioni, consentendo alle aziende di pianificare in modo più efficace per eventi futuri come promozioni stagionali, lanci di nuovi prodotti, o variazioni di inventario. Segmentazione del cliente La segmentazione del cliente è il processo di suddivisione della base clienti in gruppi distinti che condividono caratteristiche simili. Questo può essere fatto in base a diversi fattori come comportamento di acquisto, storico degli ordini, preferenze di prodotto, demografia, e molto altro. Utilizzando i dati di Shopify Plus, le aziende possono creare segmenti di clienti più mirati, permettendo loro di personalizzare l'approccio di marketing, migliorare l'engagement dei clienti e aumentare la fedeltà del marchio. Questo approccio consente anche di ottimizzare le strategie di upselling e cross-selling. Monitoraggio delle prestazioni Il monitoraggio delle prestazioni attraverso KPI (Key Performance Indicators) è vitale per valutare l'efficacia delle diverse iniziative e operazioni aziendali. Gli KPI specifici per Shopify Plus possono includere tassi di conversione, valore medio degli ordini, frequenza di acquisto, costi di acquisizione del cliente, e tassi di ritorno. Tracciando questi indicatori nel tempo, le aziende possono ottenere insights preziosi sulle loro prestazioni, identificare aree di forza e di debolezza, e apportare modifiche strategiche per migliorare la loro efficienza operativa e la redditività. Analisi del sentiment del cliente L'analisi del sentiment del cliente coinvolge l'esame delle opinioni e delle emozioni dei clienti riguardo al brand, ai prodotti e ai servizi. Utilizzando tecniche di BI come il text mining e l'analisi dei sentiment, le aziende possono analizzare i feedback dei clienti provenienti da varie fonti, come i social media, le recensioni online e i sondaggi. Questo aiuta a capire meglio come i clienti percepiscono il brand e a identificare aree per migliorare l'esperienza del cliente. Ottimizzazione delle operazioni La BI può essere usata per ottimizzare le operazioni aziendali su Shopify Plus. Questo include la gestione efficiente delle scorte, l'ottimizzazione dei processi di spedizione e consegna, e la minimizzazione dei costi operativi. Analizzando i dati operativi, le aziende possono identificare inefficienze, ridurre gli sprechi e migliorare la loro linea di fondo. In sintesi, si enfatizza come la Business Intelligence possa essere applicata in maniera pratica su Shopify Plus, sfruttando analisi predittiva, segmentazione del cliente, monitoraggio delle prestazioni, analisi del sentiment e ottimizzazione delle operazioni. Queste pratiche consentono alle aziende di prendere decisioni più informate, personalizzare l'esperienza del cliente e migliorare l'efficienza operativa, guidando così a una crescita sostenibile e al successo nel mercato competitivo dell'e-commerce. Obiettivi della Business Intelligence in Shopify Plus Migliorare l'esperienza del cliente Uno degli obiettivi principali della Business Intelligence in Shopify Plus è ottimizzare l'esperienza del cliente. Questo include la personalizzazione dell'esperienza di shopping online per rendere ogni interazione con il cliente significativa e coinvolgente. Utilizzando i dati analizzati, le aziende possono creare raccomandazioni di prodotto personalizzate, offrire promozioni mirate, e ottimizzare l'interfaccia utente del sito per migliorare la navigabilità e l'usabilità. Un'esperienza cliente migliorata porta a una maggiore soddisfazione, fedeltà e, in ultima analisi, a una maggiore conversione di vendite. Ottimizzazione delle scorte La gestione delle scorte è un aspetto cruciale per ogni azienda di e-commerce. Con l'aiuto della BI, le aziende possono prevedere con maggiore precisione la domanda di prodotti, evitando così eccessi o carenze di inventario. Analizzando i dati storici di vendita e le tendenze attuali, le aziende possono identificare quali prodotti devono essere riforniti e quali possono essere ridotti. Questo non solo migliora l'efficienza operativa ma riduce anche i costi associati all'eccesso di scorte o alle perdite di vendita dovute alla mancanza di inventario. Strategie di marketing mirate L'uso efficace della BI permette alle aziende di sviluppare e implementare strategie di marketing mirate e basate sui dati. Analizzando il comportamento dei clienti, i modelli di acquisto, e le preferenze, le aziende possono creare campagne di marketing più rilevanti e personalizzate. Ciò include la scelta dei canali di marketing più efficaci, la personalizzazione dei messaggi pubblicitari, e l'ottimizzazione delle campagne per massimizzare il ROI. Le strategie di marketing mirate non solo aumentano le vendite ma migliorano anche l'engagement e la fedeltà dei clienti. Incremento delle vendite e della crescita L'obiettivo finale della BI è guidare un aumento delle vendite e sostenere la crescita dell'azienda. Attraverso analisi dettagliate, le aziende possono identificare nuove opportunità di mercato, capire meglio le preferenze dei clienti, e ottimizzare i processi per garantire che i prodotti giusti siano disponibili al momento giusto. Inoltre, l'analisi dei dati può aiutare a identificare e sfruttare tendenze emergenti, aprire nuovi canali di vendita e espandersi in nuovi mercati. Miglioramento Continuo Infine, la BI supporta una cultura del miglioramento continuo. Attraverso un monitoraggio costante e l'analisi dei dati, le aziende possono rapidamente identificare e reagire ai cambiamenti nelle condizioni di mercato, alle preferenze dei clienti, e ad altri fattori esterni. Questo aiuta le aziende a rimanere agili, adattabili e sempre un passo avanti alla concorrenza. In conclusione, si evidenzia come la Business Intelligence su Shopify Plus possa essere sfruttata per migliorare l'esperienza del cliente, ottimizzare le scorte, implementare strategie di marketing mirate, aumentare le vendite e promuovere una cultura di miglioramento continuo. Questi obiettivi, se raggiunti con successo, possono significativamente migliorare la competitività e la sostenibilità di un'azienda nel settore e-commerce. Casi Studio - applicazioni pratiche della Business Intelligence in Shopify Plus Caso d'Uso 1: Ottimizzazione delle scorte per un rivenditore di moda Un grande rivenditore di abbigliamento online, operante su Shopify Plus, ha affrontato sfide nella gestione delle scorte, con frequenti eccessi e carenze di prodotti. Implementando strumenti di BI, l'azienda ha potuto analizzare i dati storici di vendita e le tendenze stagionali, prevedendo la domanda futura con maggiore precisione. Questo ha permesso di ottimizzare i livelli di inventario, riducendo i costi di magazzino e aumentando la disponibilità di prodotti richiesti, portando a un miglioramento significativo della soddisfazione del cliente e a una riduzione delle perdite di vendita. Caso d'Uso 2: personalizzazione dell'esperienza cliente per un negozio di elettronica Un negozio di elettronica su Shopify Plus ha utilizzato la BI per analizzare il comportamento di acquisto e le preferenze dei clienti. Integrando queste informazioni con un sistema di raccomandazione intelligente, l'azienda è stata in grado di offrire suggerimenti di prodotti personalizzati e promozioni mirate ai suoi clienti. Ciò ha portato a un aumento del valore medio degli ordini e a una maggiore fedeltà dei clienti, poiché i clienti apprezzavano le raccomandazioni pertinenti e personalizzate. Caso d'Uso 3: miglioramento delle campagne di marketing per un brand di cosmetici Un brand di cosmetici su Shopify Plus ha impiegato strumenti di BI per analizzare l'efficacia delle sue campagne di marketing. Utilizzando dati dettagliati sulle performance di diverse campagne pubblicitarie e sui canali di vendita, l'azienda è stata in grado di riallocare il budget pubblicitario verso i canali più performanti e di ottimizzare i messaggi pubblicitari per diversi segmenti di clienti. Questo ha portato a un aumento significativo del ROI delle campagne di marketing e a un miglioramento dell'engagement dei clienti. Caso d'Uso 4: previsione delle vendite per un negozio di alimenti e bevande Un'azienda di alimenti e bevande operante su Shopify Plus ha utilizzato la BI per fare previsioni di vendita più accurate. Analizzando i dati di vendita passati e attuali, insieme a fattori esterni come tendenze di mercato e eventi stagionali, l'azienda è stata in grado di prevedere meglio la domanda futura. Questo ha permesso una pianificazione più efficiente delle produzioni e delle scorte, riducendo gli sprechi e assicurando la disponibilità dei prodotti più richiesti nei periodi di picco. Questi casi illustrano come diverse aziende in vari settori abbiano applicato con successo la Business Intelligence su Shopify Plus per affrontare sfide specifiche. Questi casi d'uso dimostrano l'ampio spettro di applicazioni della BI, dalla gestione delle scorte alla personalizzazione del marketing, evidenziando il suo ruolo cruciale nell'ottimizzazione delle operazioni e nel miglioramento dell'esperienza del cliente nell'e-commerce. Conclusioni La Business Intelligence (BI) in Shopify Plus si è rivelata essere uno strumento indispensabile per le aziende che cercano di navigare e avere successo nel dinamico mondo dell'e-commerce. Come illustrato nei capitoli precedenti, l'applicazione della BI spazia dal miglioramento dell'esperienza del cliente all'ottimizzazione delle operazioni di inventario, dalla realizzazione di campagne di marketing mirate all'aumento delle vendite e della crescita aziendale. Personalizzazione e esperienza del cliente: L'uso della BI per analizzare i dati dei clienti consente un'esperienza di shopping altamente personalizzata, migliorando la soddisfazione e la fedeltà del cliente, che sono aspetti fondamentali per il successo nell'e-commerce. Gestione efficiente delle scorte: La BI fornisce alle aziende gli strumenti per anticipare la domanda e ottimizzare la gestione delle scorte, riducendo gli sprechi e assicurando che i prodotti giusti siano disponibili al momento giusto. Marketing mirato e aumento delle vendite: Attraverso l'analisi dettagliata dei dati, le aziende possono sviluppare strategie di marketing più efficaci e mirate, aumentando il ROI e contribuendo significativamente all'aumento delle vendite. Decisioni basate sui dati: La capacità di prendere decisioni informate basate su dati accurati e analisi approfondite è forse il vantaggio più significativo della BI. Questo approccio basato sui dati permette alle aziende di rimanere agili, responsive e competitive. Miglioramento continuo e crescita sostenibile: Infine, la BI supporta una cultura del miglioramento continuo e dell'innovazione, consentendo alle aziende di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e di perseguire una crescita sostenibile. Per concludere, le aziende che utilizzano Shopify Plus e integrano efficacemente la Business Intelligence nelle loro operazioni sono meglio equipaggiate per comprendere e soddisfare le esigenze dei loro clienti, ottimizzare le loro strategie di marketing e operazioni, e prendere decisioni strategiche che guidano il successo a lungo termine. Questo approccio orientato ai dati non è solo una tendenza emergente, ma una necessità fondamentale per prosperare nell'attuale paesaggio e-commerce.
In qualità di titolare di un e-commerce hai tantissime responsabilità che gravano sulle tue spalle: campagne di marketing, targeting dei consumatori, promemoria da inviare ai tuoi team ecc. Tutte queste attività, per quanto importanti, rischiano però di rosicchiare tempo prezioso al tuo business. Come ovviare a questo problema? Con Shopify Flow, funzionalità che puoi sfruttare se utilizzi Shopify per vendere online e che automatizza i processi all’interno del tuo negozio. Le automazioni di Shopify Flow snelliscono le tue attività e ti danno la possibilità di concentrarti maggiormente sul core business della tua azienda. Nei seguenti paragrafi andiamo alla scoperta di Shopify Flow per capire cos’è, come funziona e quali sono i principali vantaggi da sfruttare per ottimizzare le vendite e le funzionalità del proprio e-commerce. Cos’è e quali sono le automazioni di Shopify Flow? Il workflow è un flusso di lavoro, un processo scandito da diverse task concatenate l’una con l’altra che partono da un input iniziale fino a raggiungere l’obiettivo prestabilito. Il tutto ottimizzando il tempo e le risorse aziendali a disposizione. Oltre a velocizzare i processi aziendali, vengono ottimizzate notevolmente le prestazioni finali. Con Shopify i workflow consentono di automatizzare le azioni routinarie e quotidiane, a beneficio dei commercianti che possono concentrarsi su altre mansioni e rendere più efficiente e produttivo il loro business. Shopify Flow è disponibile per tutti i merchant Shopify, con delle limitazioni in base al piano sottoscritto. Ad esempio, gli utenti Shopify Plus possono usare i workflow integrati con altre applicazioni di terza parte e usare il codice Liquid per aumentare le possibilità di automatizzazione. Shopify Flow ha conquistato i commercianti non solo per le sue notevoli capacità di automazione, ma anche per la sua intuitività e la sua facilità di utilizzo. Anche se, per automatizzazioni avanzate, c'è bisogno dell'aiuto di uno Shopify Expert oppure di avere una buona conoscenza del codice. Concetti chiave di Shopify Flow Le aziende possono creare flussi di lavoro con pochi clic sfruttando tre passaggi che analizziamo di seguito, sempre tu non decida di prendere come base workflow già prefabbricati da Shopify: Trigger; Condizione; Azione; Trigger Un trigger è un evento che dà il via ad un flusso di lavoro e può verificarsi sia nel negozio che in un’app. Ogni volta che si verifica l’evento preimpostato che soddisfa le condizioni richieste, allora l’azione viene eseguita automaticamente nel negozio. La procedura è la seguente: Crea un nuovo flusso; Crea un evento per permettere al trigger di avviare il flusso di lavoro. Se ad esempio stai provando l’evento Collection created, cioè Collezione creata, ti basta creare una collezione nel pannello di controllo Shopify; Per verificare che il flusso di lavoro sia stato eseguito correttamente monitora la pagina Activity. Condizione La condizione determina se un’azione verrà eseguita. In pratica devi impostare delle condizioni desiderate che, una volta soddisfatte, avviano l’azione dopo che un trigger ha avviato un flusso di lavoro. Shopify Flow supporta i seguenti tipi di dati: A virgola mobile: i valori a virgola mobile sono numeri con una quantità decimale, come ad esempio 3,25; Numero intero: i valori a numero interi sono numeri interi senza una quantità decimale, come 27; Data: i valori numerici corrispondono alla rappresentazione numerica di una data, come 080112023; Stringa: i valori stringa sono dei testi. I confronti che usano valori stringa non tengono conto delle differenze tra lettere maiuscole e minuscole; Booleano: i valori booleani sono true o false, cioè vero o falso; Enum: i valori enum rappresentano un set di dati che permettono ad una variabile di essere un insieme di costanti predefinite. Azione L’azione è una modifica apportata al tuo negozio o all’interno dell’app se viene soddisfatta la condizione preimpostata. Nel momento in cui selezioni un’azione da eseguire per il tuo flusso di lavoro, le scelte vengono filtrate a seconda del trigger del flusso di lavoro. I vantaggi di utilizzare Shopify Flow Il tuo progetto Shopify può davvero essere ancora più performante con l’utilizzo della funzionalità Flow. Ma quali sono i vantaggi principali? Puoi automatizzare i processi più semplici e per certi versi noiosi e concentrarti su aspetti più rilevanti come la gestione del rapporto con i clienti e l’ottimizzazione delle vendite. Per comprendere meglio quali sono i benefici offerti da Shopify Flow analizziamo più in dettaglio i vantaggi principali. Gestione rapida ed efficiente delle attività Come già sottolineato più volte il recupero del tempo, ottenuto tramite l’automatizzazione delle operazioni ripetitive, è uno dei principali vantaggi da evidenziare. In che modo si risparmia tempo? Innanzitutto con una gestione più efficiente del magazzino. L’out-of-stock è una criticità piuttosto seria che va scongiurata. La puoi risolvere con Shopify Flow taggando gli articoli in esaurimento o esauriti, così da procedere ad un rapido riordino quando quella merce sta per finire. Con Shopify Flow puoi avere un riscontro immediato e diretto dei risultati delle campagne di marketing, venendo informato quando i consumatori effettuano ordini di grandi dimensioni. Hai così una panoramica a volo d’uccello sulle prestazioni delle tue campagne, avendo maggiori dati a disposizione per le tue strategie aziendali future. Un ruolo chiave nel tuo business lo giocano i clienti, che puoi classificare secondo le loro abitudini d’acquisto, indirizzi email, cronologia degli ordini e tanti altri criteri da personalizzare secondo le tue necessità. Scalabilità Se hai una piccola attività, potresti essere in grado di gestire manualmente compiti e processi poco complessi con un personale e un volume di ordini ridotti. Tuttavia devi considerare che la tua azienda col tempo può evolversi e crescere e quindi anche i compiti si accumulano e diventano più complessi. Ipotizziamo che un commerciante voglia applicare un tag a quei consumatori che hanno effettuato più ordini, in tal caso il compito risulta piuttosto semplice se riceve un centinaio di ordini settimanali. Il discorso si complica notevolmente se il volume degli ordini si raddoppia o si triplica nel corso del tempo. In sostanza Shopify Flow rende la tua attività scalabile, cioè in grado di diminuire o aumentare le proprie funzioni e le proprie prestazioni in base alle mutate contingenze esterne senza costi aggiuntivi. Riduzione degli errori umani C’è poi un aspetto assolutamente da non sottovalutare in qualsiasi tipo di azienda: l’errore umano. In piccole attività con volumi d’affari ridotti l’errore umano è meno probabile, ma di certo non impossibile. Il rischio di sbagliare sale notevolmente se i flussi da gestire sono enormi, come quelli di grandi attività o multinazionali, quindi risulta obsoleto affidare compiti così gravosi e importanti a personale umano. Puoi essere meticoloso quanto vuoi, ma l’errore umano è sempre dietro l’angolo e può provocare problemi seri, a volte addirittura catastrofici. Sono tanti, troppi i dati da tenere sotto controllo da personale umano. Ecco perché la soluzione migliore è affidarsi a Shopify Flow che gestisce automaticamente enormi flussi di lavoro azzerando il rischio di errori. Shopify Flow: gli esempi Per comprendere da un punto di vista pratico come funziona Shopify Flow, abbiamo raccolto una serie di esempi pratici, applicabili sia in ecommerce B2C ma anche con il B2B di Shopify. Come già specificato Shopify Flow gioca un ruolo importante nella corretta gestione del magazzino. Basta posizionare i tag sugli articoli in esaurimento o esauriti, così da impostare una mail da inviare quando i prodotti scendono al di sotto di una soglia preimpostata. In questo modo puoi così procedere al riordino di quella merce, senza il rischio di fenomeni come l’out-of-stock. Oppure, quando ci sono articoli con inventario basso, puoi fare leva sul concetto di urgenza e scarsità che spingono i consumatori all’acquisto. Quando la scorta di un prodotto sta per esaurirsi, puoi creare promozioni ad hoc del tipo “Ultima possibilità” oppure “Prezzo valido solo per oggi” per avvisare i clienti che hanno tempo limitato per agire. Con Shopify Flow puoi classificare i clienti in base alla loro spesa totale. In che modo può esserti utile questa funzione? A “premiare” e valorizzare i clienti fissi e abituali o quelli altospendenti, proponendo loro offerte e promozioni personalizzate per aumentare il tasso di fidelizzazione. Secondo lo stesso principio nelle campagne pubblicitarie puoi seguire e taggare i clienti che hanno effettuato ordini importanti. Shopify Flow ti aiuta a costruire relazioni stabili e durature con i tuoi clienti, uno step fondamentale per fidelizzarli e per valorizzarli. Puoi ad esempio impostare la seguente azione: nel momento in cui i clienti forniscono una valutazione superiore a 4 stelle, viene inviata in automatico un’email con la scritta “Grazie per la tua recensione” al cliente. Può sembrare un’azione di poco conto, ma sono proprio i dettagli che fanno la differenza. Il cliente percepirà di essere realmente apprezzato dall’azienda poiché la sua valutazione è stata presa in considerazione. Esempio pratico dell'utilizzo di Shopify Flow Andiamo ora a vedere in concreto il funzionamento di Shopify Flow con alcuni screen presi direttamente dall'applicazione. Obiettivo del flusso di lavoro: in base al tag aggiunto ad un cliente andare a scrivere una nota all'interno dell'anagrafica del cliente. Selezioniamo il trigger che farà partire il workflow, nel nostro caso è l'aggiunta di un tag ad un cliente. Clicchiamo su then, qui avremo due possibilità: fare un controllo oppure effettuare un'azione. In questo caso vogliamo controllare che il tag sia un tag particolare, pertanto aggiungiamo il tag test_flow Se la condizione è vera, cliccare su then altrimenti su otherwise, a questo punto potete aggiungere un controllo aggiuntivo oppure passare direttamente all'azione. Passando direttamente all'azione possiamo, tra le tante possibilità di Shopify Flow, inserire così la nota all'interno dell'anagrafica cliente - tramite update customer note, come nell'immagine sottostante. A questo punto potrete attivare il flow, facendo attenzione ad eventuali errori segnalati da Shopify Flow Conclusioni L’impostazione dei flussi di lavoro con Shopify Flow è relativamente semplice, ma sicuramente, per necessità più complesse, può essere d’aiuto un partner Shopify come ICT Sviluppo che lavorando in sinergia con te ti spiega come integrare i sistemi automatizzati. Shopify Flow può davvero dare quella marcia in più alla tua attività per differenziarsi realmente dalla concorrenza, offrendo un servizio su misura per i propri clienti e velocizzando i processi interni. Per raccogliere ulteriori informazioni su Shopify Plus ti basta scaricare gratuitamente l’ebook a fine articolo, uno strumento molto prezioso per le aziende con grandi volumi di vendita e che necessitano di una personalizzazione molto avanzata dei servizi.
Si avvicinano due degli appuntamenti più attesi per i consumatori e per gli stessi titolari di e-commerce: la giornata del Black Friday 2023 e quella del Cyber Monday 2023, che cadono rispettivamente venerdì 24 novembre 2023 e lunedì 27 novembre 2023. Questi due eventi sono una vetrina straordinaria per rilanciare il tuo progetto ecommerce: non solo puoi aumentare il traffico e le vendite sul tuo sito, ma puoi fidelizzare clienti che continueranno ad acquistare da te anche in seguito. Una buona strategia e-commerce per il Black Friday non si può però improvvisare, ma va studiata con largo anticipo per infiocchettare offerte e promozioni molto appetibili per i tuoi potenziali clienti, differenziandoti così dalla concorrenza che in questo periodo è ancora più agguerrita. In questo articolo ti illustriamo per prima cosa come prepararti ai due eventi, quali strategie adottare e come rendere le tue campagne di marketing virali, in modo che i tuoi stessi clienti diventino ambasciatori del tuo brand e aumentare il traffico sul tuo sito senza sforzi eccessivi. Oltre a questo articolo, abbiamo parlato di Black Friday e di Cyber Monday anche nell'ultimo Shopify Virtual Meetup. Come preparare strategie per il tuo ecommerce in vista del Black Friday e Cyber Monday? In questo particolare periodo il tuo e-commerce potrebbe essere preso d’assalto, ritrovandosi a gestire una domanda massiccia. Non devi farti trovare impreparato, poiché se ci sono situazioni di out of stock nel tuo magazzino, cioè l’esaurimento di un determinato articolo in magazzino o nel punto vendita, perdi un cliente e lo regalerai alla concorrenza. Devi quindi assicurarti che nel weekend dello shopping per eccellenza ci sia uno stock di merce sufficiente a soddisfare tutta la domanda. Come fare? Potresti analizzare i report di vendita dei precedenti Black Friday e Cyber Monday per capire quali sono stati i prodotti più venduti e gettonati. In questo modo puoi inserire nel tuo inventario quei prodotti che ti consentono di ottenere un fatturato alto. Puoi utilizzare i report sulle vendite di Shopify per monitorare l’andamento dei mesi passati, in particolare quelli relativi al Black Friday e al Cyber Monday. In seguito puoi ottimizzare i flussi di lavoro e di evasione degli ordini, così da allestire lo spazio necessario all’interno del magazzino e assumere altro personale se dovesse risultare necessario. Prevedi una politica di reso snella e senza problemi, poiché questo è un aspetto al quale prestano molta attenzione i consumatori che acquistano in questo periodo. Rendi chiare le tue politiche di reso, rassicurando gli utenti che possono restituire la merce acquistata senza particolari problemi se non li soddisfa pienamente. Pianifica per tempo i contenuti e ottimizza il sito web per le vendite festive Quando parliamo di pianificazione facciamo riferimento ad un altro aspetto fondamentale per scalare posizioni nei motori di ricerca e guadagnare posti in termini di visibilità: la SEO. Un vecchio motto recita “content is king” e ci ricorda la straordinaria importanza che hanno i contenuti. Possono essere landing page, schede prodotto o articoli di blog, l’importante è che contengano le parole chiave in linea con il tuo business e che siano utili e pertinenti per il tuo target di pubblico. Naturalmente questi contenuti vanno preparati con largo anticipo, almeno qualche settimana prima dei due appuntamenti, così da poterli pianificare con calma e senza affanno nella marcia di avvicinamento verso il BF e il CM. Oltre alle keyword classiche che ruotano intorno al tuo business, cerca di intercettare i nuovi trend e le parole chiave che potrebbero “esplodere” da un giorno all’altro per un qualsiasi evento. Va bene pianificare, ma resta sempre sul pezzo e preparati a scrivere qualche articolo di tendenza per cavalcare l’onda di un nuovo trend. A proposito di tendenza, secondo un’indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Research il 52,8% degli italiani acquisterà i regali di Natale approfittando degli sconti e delle promozioni del BF e del CM. Tienilo a mente quando realizzi i tuoi slogan e i tuoi contenuti in ottica SEO per incentivare le vendite sul tuo ecommerce. Nello shopping online riveste una grande importanza anche la velocità del sito web. Se le pagine del tuo ecommerce impiegano troppo tempo a caricarsi, l’utente se ne andrà altrove. Ottimizza e velocizza il sito e rendi estremamente lineare anche il processo di check-out, così da evitare fenomeni nefasti e antipatici come l’abbandono dei carrelli. Gli utenti che acquistano nel periodo di Black Friday e Cyber Monday sono frenetici, non hanno tempo da perdere e hanno tantissime opzioni a disposizione: rendi loro lo shopping quanto più pratico e veloce possibile. Come promuovere le tue offerte e promozioni irresistibili? Finora abbiamo analizzato gli aspetti organizzativi per promuovere i tuoi prodotti e rendere visibile e facilmente raggiungibile il tuo sito. A questo punto possiamo concentrarci maggiormente sull’aspetto promozionale della tua strategia, che pure deve essere studiata con criterio per differenziarti dalla concorrenza. Oltre alle campagne promozionali, che devono ricoprire un ruolo centrale della tua strategia ed essere ben studiate in base al business e al tuo target di riferimento, hai a disposizione altre due frecce nel tuo arco: la riprova sociale e il passaparola. Riprova sociale e passaparola La riprova sociale e il passaparola in realtà sono strettamente collegati tra di loro, ma come sfruttarli? La riprova sociale è quella sorta di regola secondo la quale le persone ritengono affidabile e meritevole di approvazione quei comportamenti ampiamente condivisi da un numero elevato di utenti. In sostanza se molte persone acquistano un prodotto e rilasciano recensioni positive, allora sarà sicuramente affidabile. Booking.com, portale di viaggi online, è un maestro nella riprova sociale e si basa soprattutto sulle recensioni e sui feedback dei clienti che aumentano la sua autorevolezza e affidabilità. Cerca quindi di ottenere dai tuoi clienti quante più recensioni possibili, da poter così spendere come riprova sociale per dare lustro e prestigio al tuo brand. Ed è qui che scatta il passaparola: se una persona è rimasta soddisfatta di un prodotto acquistato o di un servizio ricevuto vorrà condividere questa sua esperienza sul web, con gli amici o con i colleghi. I tuoi stessi clienti diventeranno quindi ambasciatori del tuo brand, il tutto a costo zero e senza particolari sforzi. Best practice per il tuo ecommerce per il Black Friday 2023 Quali sono le migliori idee Black Friday per l’ecommerce? Inventarsi qualcosa in un mercato così saturo è complicato, quindi più che di idee potremmo parlare di best practice, cioè una serie di attività virtuose da adottare e di servizi da ottimizzare per rendere ancora più appetibile il tuo shop online. Landing page La landing page svolge un ruolo fondamentale sempre e comunque, a maggior ragione nel periodo del BF e del CM. Se hai la bravura di far atterrare i potenziali clienti sul tuo sito, assicurati di comunicare in modo chiaro e lineare le offerte, le promozioni e gli sconti programmati in questo periodo. Metti in risalto i tuoi prodotti migliori e comunica in modo semplice le informazioni più rilevanti che è opportuno conoscere. Servizio clienti Anche il servizio clienti ricopre da sempre un ruolo chiave per aumentare il tasso di conversione e riveste un’importanza ancora maggiore in questo periodo. Gli acquirenti potrebbero aver bisogno di informazioni più dettagliate, poiché vogliono essere sicuri di fare un acquisto vantaggioso e di comprare realmente ciò di cui hanno bisogno. Rispondi in maniera reattiva alla clientela e fornisci un servizio di qualità per garantire un’esperienza d’acquisto altamente gratificante. I chatbot, da attivare al di fuori degli orari lavorativi, possono essere il tuo asso nella manica. Sicurezza Il Black Friday e il Cyber Monday attirano un gran numero di potenziali acquirenti, ma purtroppo sono un richiamo fortissimo anche per hacker e truffatori. Le truffe online sono tra i principali spauracchi per i consumatori, che giustamente si avvicinano con una certa diffidenza a siti che non conoscono. Per guadagnarti la loro fiducia fornisci tutti i dati della tua azienda e rendi evidenti gli sforzi che hai fatto per proteggere i dati dei tuoi clienti da ogni tipo di minaccia informatica. Mobile-friendly Gran parte degli acquisti online si fa con gli smartphone, una tendenza che prende sempre più piede durante il BF e il CM. Ogni occasione è buona per fare un buon affare col telefonino in questo periodo: in auto mentre si aspetta un amico, in coda al check-in di un aeroporto o alla stazione della metropolitana. Assicurati dunque che il tuo sito sia mobile-friendly e che sia compatibile con i vari dispositivi mobile per consentire a tutti di acquistare come, dove e quando vogliono. Conclusioni Un’attenta pianificazione e l’adozione di strategie mirate sono dunque gli ingredienti necessari per ottimizzare le vendite e consentire al tuo ecommerce di crescere e conquistare nuovi clienti. La ciliegina sulla torta è il lancio di un progetto Shopify, che ti aiuta a programmare le vendite, gestire al meglio il magazzino e intercettare i desideri e le aspettative dei tuoi clienti. Per saperne di più ti basta scaricare l’ebook gratuito sottostante che ti introduce al mondo ricco di opportunità di Shopify.
Sei convinto che stai usando il potere dei social nel modo giusto? Questa è una domanda che devi porti se vuoi lanciare un progetto ecommerce realmente efficace che sia in grado non solo di individuare potenziali clienti, ma anche di coinvolgerli aumentando in modo significativo il tasso di engagement. I social, nati come strumenti naturali di aggregazione e di condivisione di contenuti da parte degli utenti con amici e parenti, col tempo si sono trasformati per le aziende in una vetrina di straordinaria visibilità. Il cuore di ogni progetto di business è rappresentato dai clienti o potenziali clienti che per l’appunto popolano i social. Saperli intercettare in modo naturale e convertire le visite in vendite sono le nuove sfide per le aziende moderne e in questo processo il social selling può dare una grande mano. Social selling: cos’è e a cosa serve Iniziamo subito la nostra analisi partendo dal significato di social selling. Letteralmente significa vendita social, ma sarebbe una traduzione troppo semplicistica e fuorviante. Secondo il rapporto Global State of Sales di Linkedin il social selling consente di valorizzare il proprio brand e individuare le migliori opportunità di vendita offerte dai social, tramite la condivisione di contenuti pertinenti e la raccolta di dati preziosi degli utenti per proporre loro una shopping experience personalizzata e costruita secondo le loro esigenze. Nell’ottica della lead generation, una pratica che prevede di attirare naturalmente nuovi clienti senza attività invasive, fare social selling non significa rincorrere i lead inviando loro messaggi personali, né tanto meno aggiungerli come amici sui social con l’obiettivo di propinare loro qualche vendita. Queste sono attività obsolete che non portano alcun risultato. I social devono essere sfruttati per raccogliere informazioni utili a convertire il visitatore in cliente tramite un processo ben definito che consente di consolidare il rapporto con la clientela. 3 best practices per fare un social selling perfetto Il social selling prevede un processo che consente di interagire con il cliente, ma bisogna procedere per gradi. Pazienza è la parola d’ordine: non puoi pensare di contattare un utente a caso, senza neanche conoscere le sue preferenze e abitudini d’acquisto, e pretendere che compri subito o che diventi un cliente fidelizzato. Devi offrire prima qualcosa seguendo un percorso che si snoda in 3 fasi fondamentali: Avvicinare il cliente. L’approccio iniziale deve essere molto soft e invece di usare tecniche push, che sono molto invasive come messaggi privati che somigliano molto alle “cold call” o alle email simil-spam, devi adottare tecniche pull che sono molto più soft e discrete. L’interazione sui gruppi di interesse dei tuoi potenziali clienti è una buona mossa e in questo primo step può darti una grande mano un ecommerce CRM, come HubSpot, che ti aiuta a costruire relazione di valore con i lead; Interagire con il cliente. Il secondo step è l’interazione che può avvenire sulle “piazze pubbliche” digitali messe a disposizione dai social, come pagine o gruppi; Pubblicare contenuti di valore. Se vuoi attirare naturalmente il pubblico in target devi offrire contenuti di valore che siano pertinenti, utili e interessanti. Come comprendere le esigenze dei clienti in 5 step Per conoscere meglio i tuoi clienti devi sforzarti ancora di più. Per avere una panoramica completa devi comprendere le loro reali esigenze, conoscere i loro desideri, anticipare le loro domande e di conseguenza proporre prodotti e servizi che siano realmente in linea con le loro aspettative e necessità. Per essere sicuro di intraprendere la strada giusta ecco gli step che devi seguire per fare correttamente social selling. Focalizzati sulla buyer experience La buyer experience ti consente di definire il tuo pubblico e anche di comprendere qual è il social potenzialmente più redditizio e performante in base al tuo target e al tuo business. I social possono fornire utili informazioni come i dati demografici dei tuoi potenziali clienti, sui quali costruire la tua proposta di vendita per una shopping experience quanto più personalizzata possibile. Crea e valorizza il tuo brand Il tuo brand deve essere accattivante e professionale, così da aumentare la reputazione social. Il tuo profilo deve essere completo, chiaro ed esaustivo per dare una sensazione di maggiore credibilità e affidabilità. Parole chiave, hashtag, foto di qualità, una bio breve ma completa, un link al tuo sito e i contatti non possono mancare nel tuo profilo per dare tutte le informazioni utili ai visitatori. Effettua ricerche specifiche Conoscere i tuoi clienti non è sufficiente, devi fare qualcosa in più rispetto alla concorrenza e quindi capire in quale contesto si andranno a costruire i rapporti con loro per rendere più fluido e scorrevole il processo di vendita. Devi quindi effettuare ricerche specifiche che ti diano indicazioni chiare sulle preferenze e sulle abitudini dei tuoi clienti. Content is the king: sviluppa contenuti di qualità Un vecchio detto della SEO recita così: “content is the king”, cioè “il contenuto è il re”. Ed è vero, soprattutto considerando che oggi le strategie più efficaci sono quelle di inbound marketing, dove è il cliente che si avvicina all’azienda e non viceversa. Proponi ai tuoi lead contenuti di loro interesse, costruendo un rapporto “customer-centric” che avvicini in modo naturale i clienti. In questo modo non solo avrai un approccio poco invasivo, ma potrai raccogliere utili informazioni sui clienti per capire come lanciare la presentazione dei tuoi prodotti e dei tuoi servizi. Monitora i risultati Infine per capire se la tua strategia sta funzionando o meno devi monitorare i risultati. Gli stessi social ti mettono a disposizione strumenti avanzati in fase di analisi, grazie ai quali puoi monitorare KPI fondamentali come livello di engagement, conversioni e crescita della pagina in termini di follower. In base ai risultati potrai capire se e come aggiustare il tiro per rendere le tue strategie ancora più efficaci. 8 errori da non commettere nel fare social selling All’inizio dell’articolo abbiamo evidenziato che il social selling potrebbe avere un significato fuorviante se non si hanno le giuste competenze di base. Finora abbiamo analizzato cosa fare, mentre adesso ci concentriamo sugli errori da non commettere per evitare di fare “epic fail” che si trasformano in un boomerang e rendono il social selling inutile o addirittura controproducente. Ecco di seguito le 8 attività che il tuo team dovrebbe evitare: Trattare i social come canali promozionali. Puoi pubblicare un annuncio a pagamento sui social, ma non devi trattarli come meri canali promozionali di vendita. Se si chiamano social ci sarà un motivo e quindi impara a socializzare con i tuoi clienti come se ti stessi approcciando ad un evento di networking dal vivo per costruire relazioni reali. Non investire nella formazione dei team nella vendita social. Il tuo team ha la preparazione adatta per il social selling? Se la risposta è no non esitare e investi nella formazione del tuo team, altrimenti farai fatica a raggiungere risultati concreti. Non utilizzare strumenti digitali. Sfrutta bene gli strumenti digitali messi a disposizione dai social, come quelli che semplificano la condivisione dei contenuti su più piattaforme e in modo automatizzato. In questo modo recuperi tempo prezioso da dedicare al core business della tua attività. Non ottimizzare il tuo profilo. Già abbiamo accennato all’importanza di un profilo completo, che viene analizzato e studiato dai lead se pensano di fare un acquisto da te. Con un profilo social professionale e accattivante, in grado di riflettere l’identità del marchio e la qualità del tuo prodotto, aiuti gli utenti a prendere le loro decisioni d’acquisto. Vendere senza creare solide basi. Anche questo è un discorso in parte già affrontato: prima di provare a vendere devi presentare la tua azienda e i tuoi punti di forza, prima ancora di puntare sul prodotto e sui prezzi. Se ci riesci aumenterai la possibilità di raggiungere persone realmente interessate alla tua offerta. Non anticipare le esigenze dei clienti. Fornire ai tuoi clienti prodotti di loro interesse non basta, devi anticipare le loro esigenze e proporre soluzioni in grado di rispondere alle loro domande prima ancora che le facciano. Non considerare le problematiche del tuo target. I clienti sono più propensi a prendere una decisione d’acquisto favorevole se ritengono che il tuo prodotto sia in grado di risolvere le loro criticità e le loro problematiche. Crea contenuti unici e specifici finalizzati a fornire una risposta concreta ai tuoi clienti. Condividere casualmente contenuti irrilevanti. Risulta inutile condividere contenuti a casaccio che raggiungono un “mare magnum” di persone non in target col tuo business. Punta piuttosto a condividere i tuoi contenuti in un’area più ristretta, dove però hai la certezza che ci siano utenti realmente interessati a quello che offri. Conclusioni Il modo in cui metti in atto la tua strategia di social selling determinerà le tue possibilità di successo nella generazione di lead, che poi è il tuo obiettivo principale. Devi lavorare molto sul tuo team di vendita in termini di formazione e dotarti degli strumenti giusti per creare una presenza sui social efficace e una rete dove i potenziali clienti vogliono interagire. Se hai un progetto Shopify e non sai come sfruttarlo, ti consigliamo il nostro ebook gratuito su come aumentare le vendite del tuo ecommerce.
Se operi nel settore del marketing online sicuramente ti sarai imbattuto almeno una volta nel termine CRO, l’acronimo di Conversion Rate Optimization. In questo articolo analizziamo a fondo cos’è il CRO per ecommerce e come sfruttarlo al meglio per ottimizzare i risultati soprattutto in termini di conversione. Per prima cosa è importante sapere che il CRO interviene in una seconda fase del business, cioè quando il sito è già costruito e completato. Serve quindi un sito ben strutturato, user-friendly e intuitivo e in questa fase è una buona idea avviare un progetto Shopify, che consente di realizzare una piattaforma personalizzata secondo le proprie esigenze e preferenze. Fatta questa premessa possiamo concentrarci sull’ecommerce CRO, sulle strategie più efficaci e sulle fasi fondamentali. Cos’è il CRO negli ecommerce e come funziona? Il CRO è una via di mezzo tra arte e scienza e ha come obiettivo finale ottimizzare tutti i dettagli del sito per migliorare le prestazioni e aumentare il tasso di conversione. É un’arte perché sta alla bravura e al talento di chi gestisce il sito capire come e quali sono i punti da migliorare e implementare; è anche una scienza poiché si basa su dati empirici e concreti che danno chiare indicazioni da sfruttare con intelligenza per monitorare le prestazioni del sito e intervenire in maniera mirata. L’obiettivo del CRO è sicuramente aumentare il traffico, ma soprattutto il tasso di conversione, inteso come rapporto tra visitatori unici, ordini e azioni effettuate durante una visita sull’ecommerce. Il lavoro in ottica SEO, le campagne a pagamento con Google ADS o quelle sui social network possono facilmente aumentare il traffico, ma questo non significa incrementare automaticamente il tasso di conversione. Se sul tuo e-commerce arrivano 300 utenti, ma ci sono solo due conversioni, non puoi certo essere soddisfatto. Magari lavori bene per veicolare il traffico sul tuo sito, ma devi fare qualcosa in più per favorire la conversione. Il CRO punta principalmente a migliorare il tasso di conversione lavorando su alcuni aspetti del sito come il content marketing, la grafica, il design, i colori, la posizione delle CTA e dei pulsanti per l’acquisto e altro ancora. Il tutto deve essere supportato da un ottimo CRM, un sistema che consente di gestire i processi aziendali e soprattutto le relazioni con i clienti per rendere i flussi operativi più snelli e fluidi e fornire ai consumatori servizi costruiti su misura per loro. La formula esatta per calcolare il tasso di conversione nella CRO Per migliorare le prestazioni del tuo sito devi conoscere il tasso di conversione, che può essere ricavato con una semplice formula. Supponiamo che in un mese accedono 2.000 persone al tuo sito e che di queste 20 compiano un’azione desiderata, come effettuare un acquisto o iscriversi ad una newsletter. Per ottenere il tasso di conversione devi dividere le azioni, dette transazioni, con le visite uniche e poi moltiplicare per 100. La formula è la seguente: transazioni/visite per 100. In questo caso per calcolare il tasso di conversione la formula è la seguente: 20/2.000 per 100= 1% tasso di conversione del sito. Un sito che converte sopra l’1% sta ottenendo risultati abbastanza soddisfacenti. Se il tasso di conversione resta stabile o addirittura migliora con l’aumento dei visitatori, allora vuol dire che i processi di acquisto o le fasi che portano l’utente a completare l’azione desiderata sono ben strutturati. Se invece scende notevolmente sotto l’1%, c’è qualcosa che non funziona e quindi devi intervenire subito. Strategie di Conversion Rate Optimization (CRO) per ecommerce La CRO può darti una grande mano, ma devi applicare le giuste strategie e gli approcci corretti tenendo conto del tuo business, ma anche del tuo pubblico di riferimento. Per quanto le visite siano importanti, devi considerare anche altri fattori che hanno un impatto diretto sulla conversione. Una di queste è la durata media di permanenza sulla pagina: se un utente resta più a lungo su una pagina, è più probabile che venga convertito o che esegua l’azione desiderata. Hai notato invece che i tuoi utenti restano poco tempo sul tuo sito? Allora forse la landing page non offre subito le risposte che l’utente sta cercando. Cerca di migliorarla rendendola più intuitiva da un punto di vista grafico, più accattivante con video, foto di maggiore impatto e simpatiche animazioni e in generale offrendo una navigazione più fluida e scorrevole. Oggi i consumatori online sono pigri e poco pazienti e, se non trovano subito le informazioni di cui hanno bisogno, non si fanno problemi a cercare altrove. Come alternativa se vendi prodotti fisici puoi aggiungere più foto e di maggiore qualità: in questo modo non solo aumenti il tempo di durata media della permanenza sulla pagina, ma consenti al visitatore di avere una visione più ampia di quell’articolo. Questa è una strategia che funziona bene soprattutto per gli shop online di scarpe e di abbigliamento, ma in generale per chi vende prodotti fisici. Un altro problema è rappresentato invece dai carrelli abbandonati, un vero incubo per i titolari di ecommerce poiché si perde il cliente proprio all’ultimo miglio del funnel di vendita. I consumatori decidono di rinunciare all’acquisto all’ultimo momento poiché forse non sono convinti delle politiche di reso o non è presente la modalità d’acquisto a loro più congeniale. Sono davvero tanti gli aspetti da considerare per realizzare un progetto ecommerce efficace e il CRO consente proprio di ispezionare e vivisezionare ogni singolo aspetto del sito per migliorare le prestazioni. Le 6 fasi fondamentali per fare CRO nei negozi online Anche se le strategie possono essere personalizzate, il CRO si snoda in 6 fasi fondamentali che devono essere seguite attentamente per ottenere risultati concreti e dati tangibili dai quali estrapolare informazioni preziose. Nei seguenti paragrafi analizziamo quali sono gli step principali da seguire. L’analisi commerciale L’analisi commerciale riguarda gli aspetti legati soprattutto al business, come ad esempio i prezzi rispetto ai competitor e al mercato di riferimento, i fornitori, i cataloghi, le offerte, la logistica, le spedizioni, la customer care o le campagne promozionali. Talvolta basta limare uno solo di questi dettagli per vedere migliorare notevolmente le prestazioni del sito. La web analytics La web analytics è un’analisi più tecnica, in quanto analizza i dati che riguardano più strettamente la struttura del sito o dell’ecommerce. Tale analisi può concentrarsi sui percorsi di navigazione degli utenti, su quali aree del sito si soffermano maggiormente e dove invece tendono a interrompersi bruscamente. Puoi così comprendere quali sono le pagine ad alto traffico o al contrario a basso traffico per prendere le contromisure necessarie. L’analisi euristica L’analisi euristica è una tecnica che si pone come obiettivo migliorare specifiche pagine del web analizzando l’interfaccia e individuare eventuali minacce come virus e malware. Oltre a migliorare la fruibilità del sito si ottimizza notevolmente la user experience a beneficio della fidelizzazione. Tra l’altro l’analisi risulta abbastanza breve e in poco tempo può intercettare virus o programmi indesiderati. Inoltre è una tecnica dinamica e non statica, quindi si sviluppa e si evolve col tempo fino a costruire una memoria che raccoglie tutte le informazioni relative a un’intera famiglia di malware. Monitoraggio del comportamento degli utenti Un altro step fondamentale per il CRO è il monitoraggio dei comportamenti degli utenti e la relativa raccolta dei dati. Ci sono diversi strumenti a disposizione, come le mappe di calore che aiutano i proprietari dei siti web a capire cosa guardano gli utenti e dove si soffermano principalmente. Altri strumenti che possono essere utilizzati sono i sondaggi online, le analisi dei form, i questionari e le interviste telefoniche. Analisi delle buyer personas Monitorare il comportamento degli utenti è importantissimo, ma lo è anche stilare un identikit perfetto delle proprie buyer personas. In questo modo si possono creare campagne di marketing e di advertising costruite su misura per i propri clienti, ma si possono anche offrire e vendere prodotti maggiormente in linea con le tendenze del momento tenendo sempre conto delle preferenze del proprio pubblico. Test A/B Tra gli strumenti a tua disposizione ci sono i test A/B, che consentono di testare due versioni del sito, o alcuni dei suoi elementi, per capire chi offre le prestazioni migliori. I test A/B però hanno un senso solo se il tuo sito ha raggiunto un livello di traffico significativo, altrimenti sarebbe inutile cambiare radicalmente il layout se non hai dati a sufficienza. Inoltre i test devono raggiungere la cosiddetta statistica di significanza, arrivare ad un massimo di 2-4 settimane ed essere ripetuti in maniera ciclica. Conclusioni Il CRO è utilissimo per qualsiasi sito, indipendentemente che abbia poco traffico o che ne abbia parecchio. Il web è un mondo in costante movimento e quindi è necessario testare continuamente lo stato di salute del proprio sito e apportare le modifiche ai piccoli particolari che poi sono i dettagli che fanno la differenza. Nell’applicare le tue strategie non dimenticarti dell’importanza del marketing automation, una tecnologia che consente di automatizzare le mansioni ripetitive che aiutano a misurare gli obiettivi e le prestazioni. La tua strategia di CRO può partire proprio dal marketing automation e dalla lettura dell’ebook sottostante che puoi scaricare gratuitamente.