Magento è una delle piattaforme di e-commerce più popolari per le aziende di livello enterprise. Con la sua struttura capannonica e un altrettanto capannonico team di sviluppo alle spalle, può diventare una bestia leggendaria in termini di gestione logistica. È inoltre il concorrente più vicino di Shopify. Sapevi che i top 10 brands che utilizzano Magento generano oltre 1 miliardo di dollari di entrate online? Non ci sono molte soluzioni di e-commerce in grado di soddisfare i clienti business con grandi capannoni e grandi esigenze. Shopify vs. Magento è una domanda comune che infesta le notti di tutti i proprietari di mid and high tier businesses. Può essere difficile scegliere un vincitore fra i due. Quale sarà giusto per te dipenderà dalla tua attività. Entrambi, ad esempio, offrono integrazioni di spedizione con un numero impressionante di distributori. Magento Ciò che caratterizza questa piattaforma e-commerce è che: Ha molte grandi aziende nel proprio portfolio clienti. Burger King e Kurt Geiger usano entrambi i servizi di Magento. Offre una grande flessibilità per personalizzare il tuo negozio di e-commerce. Nella nostra esperienza, però, Magento non è facile da usare come Shopify. Spieghiamo però il perché di quest'ultimo punto. A differenza di Shopify plus , che include l'hosting, Magento è house-hosted. Ciò significa che dovrai dedicare più tempo alla gestione tecnica del tuo negozio, mantenere i server e garantire la conformità della sicurezza è una tua responsabilità. Non vedi l'enorme dito puntato del tuo GDPR? Dovresti. Non sudi la notte prima dell'evento di presentazione del tuo prodotto ad un'importante conferenza internazionale che il condizionatore vicino al server vada in blocco? Dovresti, e tanto. Leggi anche: MAGENTO VS. SHOPIFY Shopify Plus Shopify plus fornisce la conformità alla sicurezza PCI attraverso i loro server e provvede regolarmente all'aggiornamento di essi anche quando le normative vengono modificate, quindi puoi dormire sereno. Ma un seller di Magento dovrà assicurarsi che il suo store stia rispettando i regolamenti, pena multimulte galattigigatomiche. Eliminando i costi di gestione, Shopify plus si trasforma così in una Porsche per i professionisti del marketing e rende molto facile concentrarsi sulla promozione del tuo negozio. Puoi apportare modifiche ed eseguire campagne (che richiederebbero uno sviluppatore o un programmatore in Magento) con un semplice click. Se vendi ad altre aziende, Magento Enterprise rimane però un'opzione interessante. Offre complicate modalità di pagamento, ordini rapidi e prezzi negoziabili. Shopify ha intensificato il B2B, però. I commercianti Shopify Plus possono creare una vetrina protetta da password utilizzando la funzionalità di canale e-commerce all'ingrosso. Alcuni clienti potranno accedere a una versione diversa del tuo negozio Shopify rispetto ad altri. Shopify può: Gestire oltre 10.000 ordini al minuto Sostenere 1,5 milioni di visitatori al minuto Personalizzare la navigazione e la ricerca on site per ottimizzare la rilevabilità Conservare i clienti integrando il tuo ERP o CRM attraverso le API aperte Utilizzare oltre 100 gateway di pagamento inclusi gli ordini di bozza per la fatturazione Ripetere gli acquisti da qualsiasi negozio Shopify consente agli utenti di effettuare il checkout del 40% più velocemente con Shopify Pay Offrire un'esperienza di vendita e marketing multicanale nativa Personalizzare il checkout con potenti promozioni tramite gli script di Shopify Consente ai clienti di acquistare, tracciare e riordinare rapidamente Creare elenchi prezzi personalizzati, sconti percentuali o sconti basati sul volume Impostare incrementi minimi, massimi e quantitativi Rivedere e modificare gli ordini prima della fatturazione Sincronizzare inventario, ordini e clienti automaticamente con l'amministratore o il software di terze parti esistente Le vendite globali di e-commerce B2B generano $ 5 miliardi in più di entrate rispetto al B2C. La funzionalità all'ingrosso è sempre più importante per i proprietari di negozi. Punti chiave Shopify vs Magento Le principali differenze del dibattito su Shopify vs Magento sono, riassumendo: Magento ha un back-end più personalizzabile; Shopify ha costi di installazione inferiori e costi di manutenzione stabili; Shopify si prende cura di TUTTA la manutenzione del server e della conformità PCI, in quanto è un servizio completamente ospitato. Migrazione da Magento a Shopify Shopify ha reso molto semplice il passaggio da Magento a Shopify . C'è persino un software di lancio dedicato per guidarti attraverso il processo. Con l'app di migrazione di Shopify, sviluppata da Cart2Cart, puoi importare: Prodotti: inclusi prezzo, nome, peso, immagine. Dettagli dei clienti: indirizzo di posta elettronica, fatturazione e spedizione, preferenze della newsletter. Ordini: stato, dettagli del cliente, sconti, prezzo. Buoni: carta regalo, nome, codice coupon. Recensioni : data, nome utente, valutazione. Google Trends mostra che l'interesse per Shopify è in aumento rispetto ai rivali come Magento e BigCommerce. Questo perché alcuni dei più grandi player del settore sono inattivi da parecchio tempo, causa la crescita esponenziale del mercato e la difficoltà di mantenere il software aggiornato: Shopify ha approfittato di questo migliorando il loro prodotto con nuove app e funzionalità. Se vuoi leggere di prove tangibili, scopri come questi 5 business sono migrati da altre piattaforme a Shopify Plus e cosa questo ha comportato per loro. Quindi, giungendo al dunque, Shopify Plus oppure Magento Enterprise? Se sei ancora in dubbio, puoi contattarci o scriverci nei commenti e potremmo valutare insieme l'opzione migliore per il tuo business. Puoi anche scaricare questo e-book gratuito e scoprire tu stesso perché Shopify Plus è il partner perfetto per la tua crescita.
Ecco una domanda per te: cosa hanno in comune i seguenti marchi? Budweiser, WaterAid, The Economist, Penguin Books, Tesla Motors, RedBull, Nestlè? Ok, sono marchi famosi e di successo... ma, quello che ci interessa ora è un altro tema. Che sistema utilizzano per vendere online? Sono tutti esempi di negozi che utilizzano Shopify Plus! Questi marchi di successo mostrano - a chi ancora pensa che Magento o soluzioni sviluppate custom siano la risposta giusta - che la proposta di Shopify Plus è fatta su misura per le grandi aziende che vogliono vendere online, senza rinunciare al software di ecommerce più famoso e performante in circolazione. Certo, se non sei un'enterprise ma una PMI, potresti obiettare: Eh, ma sono grandi marchi e hanno budget e capacità a me negate Giusto, però posso dirti che oltre a questi grandi brand, ci sono anche 2.500 business ad alta crescita che stanno utilizzando Shopify Plus. I ricavi di vendita per commerciante su Shopify Plus, vanno da 1 milione di dollari a oltre 500 milioni di dollari, con una crescita media del 126% su base annua. Questi sono i numeri impressionanti di Shopify Plus. Numeri che spiegano perché molti grandi rivenditori di e-commerce hanno scelto proprio Shopify Plus come soluzione aziendale piuttosto che rimanere ancora alle vecchie proposte enterprise come le soluzioni aziendali Magento. Cerchi ispirazione e vuoi capire se Shopify Plus può essere la soluzione per la tua azienda? Ecco 5 case study di Shopify Plus per te. Case studies e-commerce su Shopify Plus Ti presento 5 esempi di e-commerce che hanno trovato il loro successo migrando su Shopify Plus. 1. Death Wish Coffee Death Wish Coffee PIATTAFORMA PRECEDENTE: Piattaforma personalizzata INDUSTRIA: Cibo e bevande CASO D'USO: Integrazione ERP, scalabilità, affidabilità Fondato nel 2010, Death Wish Coffee vende quello che chiama il caffè più forte del mondo e recentemente ha integrato il suo sistema ERP con Shopify Plus per scalare più velocemente e, capitalizzando il Super Bowl 50 dell'azienda, e ottenere i seguenti risultati: Un quarto di milione di dollari di vendite - $ 2,083 al minuto - nelle due ore successive al Super Bowl Crescita del 200% anno su anno Offerta di abbonamento che genera entrate ricorrenti Commercio all'ingrosso che vende ai grandi magazzini 2. Emazinglights EmazingLights PIATTAFORMA PRECEDENTE: Magento INDUSTRIA: Elettronica di consumo, apparel CASO D'USO: Scalabilità, affidabilità, crescita EmazingLights, che vende guanti LED integrati agli artisti degli show di luci che li usano durante le esibizioni di danza, ha realizzato troppo tardi che necessitava di un sito che potesse scalare su richiesta per gestire i picchi nel traffico che hanno accompagnato eventi di alto profilo (come un'apparizione su Shark Tank USA). Da quando ha sostituito Magento con Shopify Plus, EmazingLights ha...: Le vendite sono cresciute da $ 11,8 milioni a $ 15 milioni nel 2016 Progetta una crescita del 35% nel 2017 Smaltiti 45.000 ordini nel primo trimestre 2017 Aumento delle scorte disponibili da $ 1 a $ 3 milioni Risparmiato $ 250.000 all'anno in costi di sviluppo e server 3. Campusprotein Campusprotein PIATTAFORMA PRECEDENTE: Symphony Commerce, GoKart, Volusion INDUSTRIA: Fitness supplements CASO D'USO: Online store Campus Protein è un negozio online che consente agli studenti di acquistare integratori e vitamine di marca a prezzi adeguati al loro stile di vita. Creato per studenti e studenti, l'operazione una volta a due persone si è evoluta e ha catapultato le Proteine Campus in un'attività multimilionaria. In seguito a tre piattaforme e poi la decisione finale di fare la loro casa su Shopify Plus, i risultati di Campus Protein sono stati: Raddoppio delle conversioni anno dopo anno Ampliamento del loro mercato oltre i campus universitari Sviluppato il loro programma di rappresentanza nei campus degli USA 4. Military Hippie Military Hippie PIATTAFORMA PRECEDENTE: Nato su Shopify INDUSTRIA: Fashion & apparel CASO D'USO: Scalabilità, integrazioni Quando Karolyn Fox - fondatrice di Military Hippie, una boutique online che offre una collezione unica di moda bohémien e vintage - ha recentemente aumentato la spesa pubblicitaria PPC, ha scelto Shopify Plus come piattaforma commerciale. Perché? Perché a differenza delle piattaforme tradizionali, Shopify Plus è scalabile su richiesta e consente a Fox di integrare facilmente soluzioni tecnologiche uniche per offrire un'esperienza cliente migliorata. Con Plus, Military Hippie: Permesso ai clienti di accedere con i loro account di social media Offre sconti personalizzati per la condivisione con gli amici Fornisce community feeds dove gli utenti possono scoprire nuovi prodotti 5. Peepers PEEPERS PIATTAFORMA PRECEDENTE: Magento INDUSTRIA: Ottica CASO D'USO: Online store, Checkout customizzato Peepers è un rivenditore digitale che disegna e vende occhiali, in particolare occhiali da lettura, sia per uomo che per donna. Il team ha lavorato a una riprogettazione del sito Web ed a una revisione dei nomi di dominio per più di un anno, con pochi progressi e risultati frustranti. Dopo il passaggio a Shopify Plus, Peepers ha: Lanciato rapidamente il nuovo sito web Aumentato le conversioni del 30% Aumentato i valori medi dell'ordine dell'ordine del 20% Gestito facilmente il traffico a livello di Oprah Creato funzionalità personalizzate per il loro mercato Le caratteristiche principali di Shopify Plus Quali sono le caratteristiche più interessanti per un'azienda che vuole una soluzione enterprise e si avvicina a Shopify Plus? Principalmente queste: Scalabilità Risparmio costi di sviluppo e server Social selling integrato nativamente Marketing automation avanzato In breve si tratta di questo, ma abbiamo anche scritto un post dove parliamo di tutte le caratteristiche di Shopify. Se vuoi però approfondire tutto il mondo Shopify Plus puoi farlo con questa risorsa gratuita dove parliamo anche di a chi serve e quanto costa. Conclusioni Passare da sistemi più obsoleti verso la piattaforma più smart ed innovativa sul mercato è possibile, esistono società come la nostra che ti possono aiutare a fare questo passo. Ma se vuoi scoprire se Shopify Plus può fare per te, non esitare: scarica ora la guida completa per comprendere perché è il partner perfetto per il tuo business.
Spesso per accontentare tutti si finisce per non accontentare nessuno. Mi spiego meglio: navigando tra gli ecommerce per fare qualche acquisto, mi sono spesso imbattuta in metodi di pagamento per me ‘da matusa’, che ancora però vengono messi a disposizione di quei clienti che, a causa di un connaturato sospetto nei confronti della tecnologia, non si fidano a pagare con carta di credito o tramite gli online wallet come Paypal. Ecco quindi la lista dei quattro più macchinosi, lenti e non poi così tanto affidabili metodi di pagamento per gli ecommerce: 1. CONTRASSEGNO Ecco, il contrassegno è da sempre in cima alla lista dei pagamenti che andrebbero aboliti. Certo, è senza dubbio il più comodo per il cliente, perché chiunque può pagare in contanti alla consegna e quindi non serve avere una carta di credito. Il problema allora qual è? Stando dalla parte del venditore, è capitato spesso che i clienti facessero ordini di prova selezionando come metodo di pagamento proprio il contrassegno. Di conseguenza, partiva la spedizione (costo della spedizione a carico del venditore), il pacco andava in giacenza perché rifiutato dal cliente (costo della giacenza sempre a carico del venditore), e infine il pacco tornava indietro (costo della spedizione di rientro sempre a carico del venditore). Senza parlare poi della gestione a monte, ossia all’arrivo dell’ordine con pagamento in contrassegno: alcuni venditori infatti preferiscono sbloccare manualmente gli ordini in contrassegno ricevuti oppure utilizzano un codice di sblocco da inserire in fase d'ordine che viene mandato al cliente via SMS. Ecco, non vi parlo di quanto tempo si butta per fare questi controlli (considerando che i clienti non rispondo MAI quando li cerchi, stai sicuro). 2. BONIFICO BANCARIO Pagare gli ordini ecommerce con bonifico bancario è un po’ come pagare la spesa al supermercato con un assegno. Certo, dal lato del venditore, il bonifico bancario ha di positivo che non ha un reale costo di incasso, però ti costringe a controllare quotidianamente i pagamenti in bonifico in entrata per sbloccare gli ordini corrispondenti, sperando sempre che il cliente abbia inserito i riferimenti del suo ordine e che la cifra sia corretta. In caso l'importo non fosse corretto, dovrai rincorrere anche qui il cliente, che ti ricordo non risponde MAI (neanche quando ti servono gli estremi per rimborsarlo). 3. BOLLETTINO POSTALE Il bollettino postale mi fa sempre venire in mente il Postalmarket, dove in fondo trovavi l'immancabile bollettino da spedire. Ecco, nonostante gli Anni Ottanta siano passati da un pezzo, è ancora oggi possibile il pagamento tramite bollettino per gli ordini fatti online. Cosa comporta questo tipo di pagamento? Innanzitutto devi avere un conto BancoPostaImpresa; poi ci sarà una commissione che dovrai pagare tu su ogni pagamento in entrata, e un’altra commissione che invece dovrà pagare il tuo cliente. Poi considera che i tempi di accredito sono leggermente più lunghi di quelli di un normale bonifico bancario (6-10 giorni). Per non parlare del fatto che in caso di problemi o domande dovrai rivolgerti alle Poste. Alle. Poste. 4. RICARICA POSTEPAY Questo metodo è particolarmente in voga tra i giovanissimi che non hanno una carta di credito. In pratica, come venditore, accetti come metodo di pagamento una 'ricarica' della tua carta prepagata Poste Pay e non appena ricevi i soldi spedisci il pacco. Potrebbe essere effettivamente un metodo di pagamento comodo per alcune piccole transazioni (20-30 euro). Il problema è che questo metodo di pagamento è stato spesso utilizzato per truffe online, soprattutto su Ebay, da venditori che non volevano pagare le commissioni imposte da Paypal; d'altra parte, sembra anche offrire poca protezione sulle transazioni sia per i venditori che per gli acquirenti. Infine ricordiamoci che cosa significa rivolgersi alle Poste in cerca d'aiuto. Ti stai già immaginando in fila dietro una dozzina di anziani senza nessuna fretta? Ecco.
Abbiamo spesso stressato nel nostro blog l'importanza di avere una strategia implementata per il proprio e-commerce: è assolutamente essenziale se si vuole sopravvivere nel mercato online a lungo termine. Bisogna considerare ogni aspetto del piano se si vuole eseguirlo correttamente. Avere un negozio online sotto molti aspetti non è dissimile da un negozio tradizionale, ma ci sono alcune variabili delle quali bisogna assolutamente tenere conto. Tra le tante strategie da prendere in considerazione prima di aprire un'attività online e successivamente, noi ne abbiamo selezionati nove: 1- Semplifica tutto I clienti abbandonano il proprio carrello quando il processo di acquisto diventa troppo complicato o richiede troppo tempo. In questo caso, l'automazione può venirti in aiuto eliminando molti passi che ritardano il momento della conversione, ossia dell'acquisto. In parole povere: bisogna sempre mirare a ridurre la distanza fra la tazza e le labbra per evitare di rovesciare il caffè: investi sempre nel metodo di checkout più efficiente e dolce possibile per il tuo cliente. 2- Locale e glocale Hai un negozio fisico e vuoi iniziare a vendere anche online? I tuoi clienti attuali potrebbero essere i migliori acquirenti del tuo nuovo ecommerce. Pensa a questo: perché i tuoi clienti più fidelizzati comprano da te? Per la tua simpatia? Per la scelta mirata dei prodotti? Per il servizio personalizzato? Bene, prendi tutto questo e pensa come tramutarlo in un'esperienza online che puoi offrire ad altri. Questi nuovi clienti molto probabilmente avranno gli stessi bisogni degli attuali: ricorda sempre chi sei e la tua mission. Non tradirli. 3- Sono persone, non robot Ogni cliente che entra nel tuo negozio è unico. Proprio come chi entra nel tuo negozio online. Impara a conoscere i tuoi clienti e proponi i prodotti adatti alle loro esigenze: rivolgiti agli utenti usando il loro nome quando invii newsletter, offerte, o rispondi alle loro richieste attraverso il tuo customer care. Esistono strumenti, come CRM gratuiti e integrati a piattaforme ecommerce come Shopify, che ti permettono di tracciare ogni utente dall'inizio alla fine del loro percorso, spedire email personalizzate con offerte, promozioni o semplicemente con le ultime info per far sapere che hai in vendita quel fantastico paio di pantaloni introvabili da domani pomeriggio, ma lui in quanto Roberto Stefani può acquistarli in anteprima da oggi con lo sconto. 4- Social Media Amore Come comunichi con i tuoi clienti? Li saluti quando vi incontrate per strada? Ti informi se quel paio di scarpe o il vestito per il pranzo di Natale è piaciuto? Visto che visiti le fiere di settore, ti chiedono spesso se una cosa andrà o sarà fuori moda l'anno prossimo? Hai a disposizione uno strumento favoloso per fare tutto questo, e mantenere attiva la conversazione: il social network. Scegli le piattaforme più utilizzate dai tuoi clienti e intrattienili con delle conversazioni stimolanti sui tuoi prodotti. Ricorda: è finito il tempo della pubblicità che urla delle offerte ad un deserto. I tuoi clienti comprano da te perché hanno fiducia nella tua offerta e nel tuo servizio, e questa fiducia devi guadagnartela. 5- Spedizioni gratuite Dobbiamo spiegare ancora perché questa è una grande strategia? Direi di no. 6- Vendite cross-selling Incoraggiare i tuoi clienti a considerare altri prodotti mentre ne stanno osservando un altro è un ottimo modo per incrementare le vendite. Per quel che riguarda questa strategia, dovremmo imparare dai commessi di Foot Locker, che lo hanno capito ormai da anni: un bellissimo paio di jeans ha bisogno di un paio di scarpe, o di una t-shirt, così come le sneakers necessitano dei lacci giusti. e perché non proporre dei total look? Ricorda: sei tu che sei nel settore da oltre 30 anni, ormai hai sviluppato un occhio da esperto per combinare stili, look, mietitrebbia e olio per la manutenzione dello stesso. Ciò a cui devi puntare ad avere è un sistema integrato nel tuo e-commerce che ti permetta di farlo. Ad esempio Shopify ha molti plugin che ti permettono di farlo secondo delle regole fluide pre-impostate, al contrario di altre piattaforme di e-commerce che richiedono un intervento umano o logiche molto rigide. 7- Cura quei dannati contenuti Metteresti un vestito macchiato in vetrina? E una moto senza carene, sporca di olio? Un casco sbeccato? Risposta: ovviamente no. Devi diventare ossessionato con i contenuti: dalle foto al testo, alla catalogazione nel menù e al SEO. Stai vendendo dei prodotti senza che i tuoi clienti li possano toccare, annusare, leccare o sentire. Investi nel colmare queste lacune. Descrivili al meglio usando il testo, assumi un fotografo professionista, pensa a quello che vuoi che appaia se qualcuno ricerca il tuo prodotto su un motore di ricerca. 8- Recensioni L'essere umano sopravvive per imitazione: la migliore strategia di sopravvivenza è copiare chi è già sopravvissuto. La stessa cosa funziona per le vendite. È un dato di fatto che chi vede delle recensioni positive su un prodotto ha un 80% di possibilità in più di comprarlo. Non puoi permetterti di ignorare questo dato. Implementa sempre un sistema che permetta di lasciare delle recensioni sui singoli prodotti o sul tuo e-commerce. Sono medaglie d'onore che potrai portare sempre al petto durante tutta la tua avventura nel commercio online. 9- Usa i marketplace in modo saggio Esistono centinaia di marketplace nel quale vendere i tuoi prodotti. Ma qual è quello giusto per te? Se vendi prodotti di alta moda, magari dei marketplace che puntano al miglior prezzo non fanno per te. Il discorso è diverso invece se parte dei prodotti sopra descritti fanno parte di 3 collezioni fa e vuoi liberarti del magazzino. Analizza le possibilità e scegli i marketplace giusti per i prodotti giusti. Per concludere C'è un film, Valerian e la città dei mille pianeti, in cui una scena è ambientata in uno spiazzo deserto che ospita un mercato virtuale, a cui si accede indossando degli occhiali 3D. Nel momento in cui i protagonisti indossavano questi occhiali, ecco che il posto si animava di migliaia di persone e altrettanti negozi, un via vai continuo. Ecco, è proprio così che mi immagino i negozi online: un gigantesco mercato sul web, un po' incasinato, in cui diventa difficile emergere dalla massa. I consigli di cui abbiamo parlato sopra sono un ottimo modo per attuare una strategia vincente per il tuo e-commerce, ma non devi fermarti qui: ciò che intendiamo dire, è che un cliente vuole sentirsi coccolato e importante, quindi diventa fondamentale trovare sempre delle risposte originali e personalizzate, inventarsi nuove promozioni e sconti dedicati per risaltare sui tuoi competitors.
Molto probabilmente, se stai leggendo questo articolo, significa che hai già affrontato diversi problemi con la piattaforma Magento e non vedi l'ora di passare ad un'altra piattaforma e-commerce, oppure sei ancora indeciso su quale servizio di vendita utilizzare: in ogni caso, il nostro post è fatto apposta per te. Leggi -> Costo di un ecommerce enterprise: Magento e Shopify plus a confronto Qui sotto, troverai le otto ragioni per cui è consigliato non scegliere Magento come e-commerce. Premessa Prima di imbarcarti in un’impresa disastrosa che potrebbe far affondare in breve o alla lunga il tuo progetto ecommerce, accertati di aver valutato tutti i pro e i contro. Magento ha un seguito immenso, questo perché, molto probabilmente, dieci anni fa era difficile trovare un’opzione open source come la sua. È per questa ragione che così tante persone lo hanno scelto e ora si ritrovano bloccate in una trappola senza fine di configurazioni, bug, funzioni limitate e un sito lentissimo. Ma non è colpa di nessuno: purtroppo Magento è difficoltoso anche per gli sviluppatori più capaci. Gestire tutte le strutture richieste da Magento è un lavoro incredibilmente impegnativo che richiede un sacco di soldi come supporto, oppure uno sforzo a tempo pieno. Sarà quasi troppo tardi, prima che tu capisca che ci sono troppe app che fanno funzionare, ognuna, una piccola parte del software differente, che la struttura è troppo sotto tensione e che avresti moltissime cose e novità che vorresti provare, ma che non puoi perché non sono supportate da Magento. Ed è qui che capisci che il programma non è il massimo e che hai bisogno di un’alternativa. Noi lo abbiamo usato per un sacco di tempo e abbiamo deciso che è tempo di cambiare. Le nostre otto ragioni Queste sono le caratteristiche peggiori di Magento che vi faranno scegliere un'altra piattaforma di e-commerce Magento è un bestione: è molto pesante sia dal punto di vista del caricamento, che della navigazione. Per farti un’idea, sono presenti più di 28 000 file solo nell’installazione di default, senza contare i file media del tema che non puoi comunque fare a meno di implementare. Hosting: proprio per il fatto che è grosso, ti servirà un hosting o un server altrettanto potente per fare in modo che il sito sia veloce e facilmente navigabile dai tuoi clienti e utenti. Migrazione: passare da una piattaforma e-commerce a Magento (e viceversa) è un’operazione lunga, dispendiosa e non sempre dà esito positivo. I tool di migrazione sono pochi e poco affidabili. Dimenticati gli aggiornamenti: prima di aggiornare, pensaci molto ma molto bene. L’update ti comporterà un sacco di problemi con i quali perderai giorni di lavoro. Infatti, è possibile che le modifiche applicate alla nuova versione non siano supportate dalla tua. Spesso è consigliato e, anzi, necessario crearsi un ambiente di stage dove testare l’effettiva compatibilità tra componenti in essere e la nuova versione rilasciata. Occhio alle estensioni: dato che non sono controllate dal team di programmazione di Magento, esse potrebbero non essere supportate dalla tua versione del software, oppure potrebbero entrare in conflitto con gli altri plugin. Il rischio è che si blocchi tutto il sito a causa di errori nel codice. Creare i temi: sviluppare (o far sviluppare un tema da un team di web designer) comporta costi e tempi molto onerosi. Senza considerare che non sarà garantito alcun supporto in caso di aggiornamento della piattaforma. Acquistare un tema già comprato vincola alcune scelte di comunicazione, ossia è necessario che la vostra strategia commerciale si adatti al tema, non il contrario. Supporto: la community attorno a Magento, data la sua complessità di utilizzo, vanta pochi membri e lunghi tempi di risoluzione dei casi. I BUG: i bug sono una vera piaga di Magento. Purtroppo, anche il bug più stupido può arrivare a bloccarvi il sito. Inoltre, essendo open source e sviluppato in PHP, è soggetto ad attacchi se non protetto a sufficienza. In questo caso, il problema può diventare critico: pensaci, come e-commerce, devi garantire la sicurezza dei dati e dei pagamenti dei tuoi clienti. Le alternative Tra tutti gli e-commerce presenti sul mercato, la soluzione che noi abbiamo scelto per i nostri clienti è Shopify. Shopify è la prima alternativa, semplice e velocissima, per vendere online: i suoi costi non arriveranno mai a raggiungere quelli di Magento (a meno che tu non abbia necessità di Shopify Plus, il quale viene utilizzato da colossi come Nestlé) e tra le tantissime qualità, sono da elencare in particolare la sua facilità di utilizzo e il supporto da parte del team Shopify 24 ore su 24. Se vuoi approfondire l'argomento, leggi i nostri articoli su: Comparazione Magento vs Shopify Come funziona un e-commerce? Ulteriore alternativa è data da BigCommerce, piattaforma ecommerce più complessa rispetto a Shopify ma con funzionalità avanzate per grandi business ed ecommerce con logiche B2B. Ti lasciamo questo ebook gratuito per un confronto tra le piattaforme di Magento e BigCommerce e un approfondimento riguardo quest'ultima, utilissimo in caso volessi iniziare (...o scegliere una piattaforma su cui migrare) con un tuo progetto ecommerce.
Tra la moltitudine di piattaforme e-commerce presenti sull'Internet, chiunque abbia anche solo un minimo di esperienza nel settore avrà sentito parlare di Magento, una delle più utilizzate al mondo sia nell'ambito B2B che nell'ambito B2C, sebbene con una predominanza nel primo dei due. La nascita e la vita di Magento La compagnia californiana Varien ha iniziato a lavorare su Magento agli inizi del 2007, producendo una versione beta il 31 agosto dello stesso anno: questa rimase attiva per 7 mesi, prima di essere sostituita dalla prima versione ufficiale, che si presentava come un CMS open source. Con i suoi pregi e i suoi difetti, esso si è inizialmente diffuso a macchia d'olio negli USA, per poi trovare spazio anche in Europa, sebbene lì abbia dovuto confrontarsi con altre piattaforme importate precedentemente; si sono susseguite diverse versioni, la più importante delle quali (Magento 2.0) è stata rilasciata il 17 novembre 2015. Un fattore che ha contribuito enormemente alla diffusione di Magento è stata, nel febbraio 2011, l'acquisizione della piattaforma da parte di eBay, prima parziale e poi totale: l'accordo durò per oltre un anno, prima di concludersi con la rinascita di Magento come società indipendente. Leggi -> Costo di un e-commerce enterprise: Magento e Shopify plus a confronto Efficienza e funzionalità: pro e contro Vediamo di analizzare i motivi per cui Magento ha visto un così largo utilizzo. La piattaforma di Magento è una delle più complete ed efficienti su tutto il web: dà accesso a gestione e personalizzazione pressoché assolute del catalogo online dei tuoi prodotti, dei metodi di pagamento e dell'aspetto estetico del tuo e-commerce, il tutto in modo impeccabile e professionale. Ma il vantaggio forse più importante è la possibilità di ottimizzazione SEO, oggi come oggi uno degli elementi fondamentali per un negozio online al fine di farsi notare dai suoi potenziali clienti. Vi chiederete perché, dunque, Magento sta venendo superato (stando ai dati di Google Trends), in numeri di users, da altre piattaforme e-commerce, prima delle quali Shopify: la risposta sta primariamente nella complessità insita di Magento, in quanto pensato per le grandi aziende dotate di staff specializzati; qualunque compagnia che non disponga di esperti sarà per questo molto svantaggiata, a meno di non assumere nuovo personale o assoldare qualche professionista esterno, soluzioni problematiche per la maggior parte delle piccole e medie aziende. La natura complessa di Magento richiede anche periodici aggiornamenti e quindi costi aggiuntivi, nonché attenzioni extra che possono sfociare in malumori del personale adibito. Costi della piattaforma In teoria, Magento è gratis, poiché scaricarlo e installarlo non costa nulla; in pratica, però, bisogna fare i conti con l'inevitabile affitto, o acquisto, di un piano dedicato all'host del CMS stesso: questo, oltre al costo di un professionista per la possibile installazione, richiede sia un investimento iniziale che un costo di mantenimento mensile. Inoltre, se si vuole aggiornare alla versione Enterprise (quella più avanzata), bisognerà richiedere un preventivo. Questo è un altro dei motivi principali per il quale altre realtà e-commerce stanno emergendo a scapito di Magento: i costi di queste sono talvolta molto minori, sebbene offrano di fondo gli stessi servizi, in alcuni casi (come per esempio il già citato Shopify: se sei interessato a confrontare le due proposte, leggi questo articolo) addirittura migliori in certi ambiti. Si può intuire, quindi, quanto il concetto di gratuito, se riferito a Magento, sia di fatto ingannevole: è per questo che può essere uno strumento potente in mano ad aziende ben avviate e con un certo numero di impiegati (in poche parole, a quelle che possono permettersi un investimento cospicuo), ma decisamente sconsigliabile se rivolto a chi non abbia grandi conoscenze informatiche e/o discreti budget a disposizione. In conclusione... Analizzate le caratteristiche di Magento, non sarebbe corretto imputare a qualche suo difetto il fatto che altre piattaforme e-commerce lo stiano superando in visibilità e utilizzo: semplicemente, le sue caratteristiche non sono adatte alle piccole imprese, che rappresentano una grossissima fetta del panorama e-commerce attuale; di contro, una media o grande azienda potrebbe non trovare nulla di meglio per la gestione dei suoi affari, dopo aver valutato attentamente l'investimento di tempo e denaro richiesti per padroneggiare la piattaforma. - > Per approfondire: Comparazione Magento vs Shopify - > Per approfondire: Che cos'è Shopify
L'ecommerce B2B porta un sacco di vantaggi alle aziende. Il mondo digitale ci permette ormai da qualche anno di fare i nostri acquisti online. Non per niente siamo ormai piombati a 360° nell’era del web e cerchiamo di sfruttare nel miglior modo possibile ciò che esso ci offre, entrando anche nell’ottica del “questo è il futuro”. Dalla parte opposta, troviamo lo stesso ragionamento anche da parte delle aziende, le quali, proprio per cercare di essere di tendenza, realizzano all’interno del loro sito la sezione e-commerce. Ma vediamo intanto come l’e-commerce, nello specifico, possa svilupparsi in ben due ambiti: il B2C e il B2B. La differenza è alquanto semplice e viene tradotta così di seguito: B2C (BUSINESS TO CONSUMER) sta ad indicare la vendita di prodotti o servizi diretti ai consumatori finali.Alcuni esempi di questa tipologia possono essere la vendita di prodotti al dettaglio, come alimenti, abbigliamento, ecc, e i servizi diretti alla persona, come l’ home banking; B2B (BUSINESS TO BUSINESS) sta ad indicare invece la vendita di prodotti o servizi diretti ad altre aziende. Portiamo come esempio la vendita di prodotti all’ingrosso e il corporate banking (attività bancaria dedicata alle imprese). Il B2C ha indubbiamente potenziato il mercato della vendita on-line, permettendo ai consumatori di interfacciarsi con il gigantesco mondo del commercio elettronico, ma è in realtà con il B2B che si è riusciti persino a triplicare le somme (oggi si parla di circa 200 miliardi/anno!) e i numeri sono in costante aumento. Il B2B è il modo in cui tutte le aziende che vendono ad altre aziende possono organizzare il loro sistema di ordini sia per clienti acquisiti sia per trovarne di nuovi. Cerchiamo allora di capire quali sono i vantaggi di avere un e-commerce B2B. E-commerce B2B: tutti i vantaggi I rappresentanti e i venditori in primis possono usufruire della piattaforma e-commerce per gestire i loro clienti. Ma cosa cambia? Non è più necessario scrivere ordini su fogli volanti (e il commerciale è ben felice di non doverli più tradurre!) o inviare mail, rischiando di perdere tempo e pazienza in dovute specifiche; tutto ciò che riguarda il cliente viene comodamente riportato sul programma, ovviamente tramite un “accesso riservato agli agenti” e permette in egual misura di inserire gli ordini, senza perdere la giusta percentuale che spetta a loro; I clienti stessi preferiscono utilizzare il self-service per fare i loro acquisti, piuttosto che passare per il venditore/rappresentante. Non per niente, l’autonomia è una grande libertà. E infatti online possono comodamente consultare il catalogo, trovando schede tecniche, foto, disponibilità e giacenze, prezzi. Ma non solo, possono vedere lo storico dei loro acquisti passati e le tempistiche della spedizione; Tramite l'allineamento con il gestionale aziendale ogni cliente possiede il suo profilo, accompagnato da metodi e condizioni di vendita, listino prezzi personalizzato, storico ordini, ecc. Ciò permette di avere dati costantemente aggiornati e a disposizione per tutta la rete vendita dell’azienda; I prezzi, sommati a costi di spedizione e tasse, risultano trasparenti nella loro totalità. Il cliente è consapevole di quello che acquista (e paga), quindi da una parte si sente portato ad effettuare spese più grandi (un bancale anziché qualche pezzo) e dall’altra è incentivato a fare ulteriori nuovi acquisti. Nella pratica quindi, questo si traduce nel rinnovo dei contratti di fornitura e in un legame distributore-cliente che può durare anche anni; Il supporto della chat, la quale permette di interagire e conseguire risposte nell’immediato, durante la fase di esplorazione e di acquisto. Quale modo migliore di fornire il servizio di customer care, se non rendendosi utili ed esaurienti in tempo reale? Il cliente non ha possibilità di aspettare, necessita di aiuto per velocizzare i suoi acquisti; ottenere ciò può solo portare a reazioni positive; La possibilità di essere più competitivi. Il canale e-commerce B2B intercetta un maggior numero di aziende, anche al di fuori dei confini nazionali, incrementando così le vendite (e consequenzialmente aumentando il fatturato), il numero di clienti e rimanendo, di conseguenza, concorrenziali, cercando di contrastare la crisi economica; La riduzione dei costi di un sistema di e-commerce B2B. E’ inevitabile: automatizzando e gestendo il tutto online, non solo l’intera procedura risulta più snella e semplice, ma porta a risultati veramente significativi sia a livello di risparmio di tempi e costi, sia a livello di soddisfazione del cliente. A questo punto spero risulti chiaro come il mondo dell’e-commerce B2B possa portare enormi vantaggi alle aziende che decidono (o hanno già deciso) di affacciarsi a questa modalità di vendita. Prendiamo quindi atto che questa, oltre ad essere una realtà che continua a crescere a ritmo sostenuto, è la chiave giusta da sfruttare per far acquistare i vostri prodotti alimentari online. Scritto da Serena Dal Santo come esercizio di classe nell'ambito del corso di formazione Equasoft Web ADV novembre 2017
Le caselle di posta dal Black Friday in poi vengono letteralmente bombardate da sconti, offerte e promozioni. Per chi ha un E-commerce riuscire a stimolare ulteriormente l’acquisto, dopo il periodo natalizio, diventa una missione alquanto ardua. Se hai un E-commerce, sai bene di cosa stiamo parlando. Dal Black Friday al Cyber Monday, fino alle feste di Natale avrai tentato in tutti i modi di incentivare gli acquisti e, ora, come ogni anno, dopo il picco di vendite durante le feste, risenti del calo del tuo E-commerce. Per non parlare della depressione che ti assale quando vedi che inizia il tran tran dei resi, che creano ovviamente disordine e confusione. Cosa fare quindi per rimediare a questo calo delle vendite? Se non sai più che carte giocarti, in questo articolo ti forniremo alcuni consigli per rendere il periodo dopo le feste più fruttuoso. 1. Anno nuovo-vita nuova Chi non pensa agli errori commessi nell’anno precedente e a come migliorarsi nell'anno che inizierà? Dopo le abbuffate e i regali di fine anno arrivano i buoni propositi per l’anno nuovo all’insegna dell’autocontrollo, della parsimonia e del benessere. L'arrivo del nuovo anno cambia drasticamente la mentalità dei consumatori, infonde in loro il voler essere delle persone migliori. Aiutali a realizzare i loro buoni propositi, in linea con la loro nuova mentalità depurata e con i piani futuri. Proponi loro prodotti che permettano di essere più organizzati e produttivi, prodotti che migliorano lo stato di salute e il fisico, insomma può andare bene tutto quello che può essere logicamente collegato con i buoni propositi dell'anno nuovo. 2. Invita i tuoi clienti a coccolarsi Le feste di Natale sono, o dovrebbero essere, all’insegna dell’altruismo. Le persone sono rimaste focalizzate per settimane nella ricerca del regalo perfetto per i loro cari, nell'organizzazione di eventi, cene, pranzi, nell'elaborare ogni volta un nuovo menù...e spesso hanno trascurato loro stesse. Porta l’attenzione dei tuoi clienti su loro stessi, invitandoli a prendersi del tempo dedicato esclusivamente a loro e mostrando quei prodotti che potrebbero farli sentire viziati e coccolati. Incentivali a farsi un regalo speciale! 3. Super saldi sui prodotti avanzati Potresti essere stanco di inviare coupon, sconti, offerte speciali...ma forse non tutti i tuoi clienti sono stanchi di riceverli! Tenta i tuoi clienti con offerte super vantaggiose sulla merce che ha una scadenza vicina (come i prodotti alimentari), o i prodotti che “portano la scritta” dell’anno appena passato o di tutti quelli relativi a mode del momento. Mentre ti starai sbarazzando dei prodotti ormai diventati meno appetibili starai facendo spazio nel tuo magazzino e, allo stesso tempo, portando traffico al tuo sito…non lasciarti sfuggire l’occasione per proporre altri articoli! 4. Cross-selling e Up-selling sugli acquisti di Natale Conoscere la cronologia degli acquisti di Natale ti offre un vantaggio per suggerire dei prodotti correlati che stuzzichino la fantasia dei clienti. Mostra e consiglia prodotti caratterizzati da una qualità maggiore, un valore più elevato che siano in qualche modo collegati a quelli acquistati durante il periodo natalizio. N.B: Gli acquisti effettuati erano probabilmente regali destinati ad altre persone. Quando offri ai tuoi clienti una promozione, incoraggiali a condividerla con altri, in questo modo potrai ovviare al fatto di non sapere per chi fosse l'acquisto avvenuto durante il periodo natalizio. 5. Non dimenticarti dei Social media e del Remarketing I social media tornano sempre utili, in qualsiasi periodo dell'anno. Utilizzali per proporre nuove offerte e mettere in mostra con foto e video accattivanti i tuoi prodotti o per organizzare concorsi post-Natale. Inoltre, secondo KissMetrics le azioni di remarketing sono incredibilmente potenti, infatti: il remarketing porta a un aumento del tasso di conversione Il Click Through Rate medio nelle ads di remarketing è migliore rispetto a quello delle ads display Gli utenti che visualizzano ads di remarketing avranno maggiori probabilità di convertire sul sito 6. Coinvolgi i tuoi clienti con un sondaggio Lanciare un sondaggio è un ottimo modo per comunicare con i tuoi clienti e per darti un'idea di cosa pensano della tua attività e dei tuoi prodotti. Inoltre è un'occasione d'oro per raccogliere informazioni utili su futuri acquisti, dove prefertiscono ricevere informazioni di marketing e altre informazioni più o meno generiche. Questi sono solo alcuni consigli per incentivare le vendite dopo il periodo natalizio. Buon lavoro!