Sai cos’è il podcasting marketing? Negli ultimi anni, il podcasting è emerso come un elemento cruciale all'interno delle strategie di marketing aziendale, svelando il suo notevole potenziale, specialmente per la generazione di lead qualificati. Questo formato di contenuto audio digitale ha catturato l'attenzione degli ascoltatori, dimostrando di essere un mezzo altamente efficace per la condivisione di informazioni in modo coinvolgente. Contemporaneamente, nel campo della pubblicità, il podcasting ha conquistato una posizione di rilievo, emergendo come il canale ideale per promuovere prodotti e servizi direttamente e con grande impatto tra i potenziali clienti. Molte aziende hanno adottato il podcasting come il mezzo preferito per comunicare con il loro pubblico, e i risultati positivi in termini di conversione hanno confermato la saggezza di questa scelta strategica. Il Podcasting Marketing, ovvero l'utilizzo dei podcast come strumento di marketing per la promozione di prodotti, servizi o marchi, è stato abbracciato da aziende di tutte le dimensioni. Questo formato audio digitale offre un'ampia gamma di possibilità per le imprese. Possono creare i propri podcast in cui condividono conoscenze rilevanti sul loro settore, offrono preziosi consigli, intervistano esperti del settore o conducono tavole rotonde in formato audio. Questa strategia non solo consente di consolidare la presenza del marchio ma permette anche di costruire una base di fan fedeli all'interno di una nicchia di mercato specifica. In alternativa, le aziende possono optare per la sponsorizzazione di podcast già esistenti. In questa modalità, versano un compenso per inserire annunci o messaggi promozionali all'interno degli episodi di podcast di successo che raggiungono il loro pubblico target. Questa tattica si dimostra particolarmente vantaggiosa, in quanto consente di raggiungere direttamente un pubblico interessato e rappresenta un modo efficace per aumentare la visibilità del marchio. Nel paragrafo successivo, approfondiremo ulteriormente il fenomeno in rapida crescita del podcasting e analizzeremo in dettaglio i vantaggi che questa scelta offre alle aziende nell'era digitale. Podcast marketing: l'aumento della popolarità dei podcast Il podcasting marketing è un trend che stava già guadagnando notorietà prima della pandemia, ma durante il lockdown ha assunto un ruolo cruciale nelle strategie pubblicitarie e di inbound marketing delle aziende. Il tasso di crescita annuale del podcasting è in costante aumento, e questa tendenza è facilmente comprensibile. Le vite delle persone sono diventate sempre più frenetiche, con poco tempo da dedicare alla lettura di articoli o all'analisi di contenuti complessi. Il podcast si inserisce perfettamente in questa realtà, offrendo la possibilità di informarsi su argomenti specifici senza richiedere un impegno eccessivo di tempo o attenzione. Questo ha portato a una chiara deduzione: il podcasting rappresenta un ottimo strumento per la pubblicità. Tuttavia, è importante sottolineare che ci sono regole e linee guida da seguire quando si intraprende il podcast advertising. La chiave del successo sta nel saper creare contenuti pubblicitari che si integrino in modo naturale all'interno degli episodi dei podcast, evitando intrusioni o interruzioni sgradevoli per gli ascoltatori. Nel paragrafo successivo, esamineremo in dettaglio queste regole e scopriremo come sfruttare al meglio il podcasting come strumento efficace di pubblicità aziendale. Podcasting advertising: il boom di un trend Il podcast è un trend che funzionava bene già da prima della pandemia. In seguito però al lockdown, il podcasting ha assunto un ruolo determinante nelle strategie pubblicitarie e di inbound marketing. Il tasso di crescita annuale del podcasting mostra una netta propensione verso questa modalità comunicativa. La motivazione non è difficile comprenderla: le vite delle persone sono diventate molto impegnate e difficilmente si trova il tempo di leggere un articolo. Il podcast in questo senso combacia il perfetto desiderio di informarsi su degli argomenti specifici, con quello di non impegnare tutte le proprie energie e attenzioni su di una sola azione. Da qui è divenuto facile dedurre poi che il podcasting potesse diventare un ottimo modo anche di fare pubblicità. Chiaramente però ci sono delle regole da seguire quando si fa podcast advertising. Vediamo nel prossimo paragrafo di quali si tratta. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: Marketing One-to-One: Cos'è e come funzionano le strategie Strategie vincenti di email marketing Come integrare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale I podcast advertising sono forme di pubblicità che si manifestano mediante spot audio durante gli stessi podcast. Questa tipologia di pubblicità è divenuta molto più impattante rispetto ad altre, in quanto: profila il target meglio di una pubblicità classica, intercettando pubblico di qualità; è in grado di intercettare meglio anche il pubblico più giovane; offre al target la possibilità di avere il pieno controllo di quale argomento ascoltare. A differenza per esempio di piattaforme come Youtube, l’annuncio pubblicitario non viene saltato, perché non se ne ha proprio la possibilità. All'interno del mondo del podcast advertising, emergono tre categorie principali di approcci pubblicitari: Podcast Standard: In questo modello, le aziende o gli sponsor pagano gli host dei podcast, i team di produzione o le aziende stesse per ottenere spazi pubblicitari all'interno delle trasmissioni. Questi annunci possono essere pre-registrati o letti dagli stessi conduttori e possono essere fissi o dinamici; Affiliate Marketing: Questa strategia si concentra sulla monetizzazione dei podcast attraverso recensioni di prodotti. I conduttori dei podcast promuovono prodotti o servizi che conoscono e in cui hanno fiducia, utilizzando link di affiliazione nelle note o trascrizioni dello show. Spesso, vengono offerti codici coupon per incentivare gli ascoltatori all'acquisto; Branded Content: In questa categoria, le aziende creano contenuti propri, integrati nell'ambito del podcast. L'obiettivo è offrire al pubblico contenuti di valore che aumentino l'engagement e la consapevolezza del brand, costruendo la reputazione e la credibilità aziendale e, di conseguenza, stimolando le vendite. Come si può comprendere il podcasting advertising diventa sempre più specifico e personalizzato per le aziende, che oggi hanno maggiori possibilità di farsi conoscere. Tipologie di Podcast advertising Le modalità di podcasting advertising sono diverse. Vediamo di seguito quali sono. Annunci incorporati - il podcast advertising in questo caso è un messaggio pubblicitario facente parte del contenuto del podcast, che viene registrato durante il record dell’originale, restando quindi una parte permanente dell’episodio. Non è ovviamente modificabile e l’annuncio del brand resta in pratica fisso nell’episodio “N” del podcast. In questo modo lo stesso host diviene veicolo promozionale; Annunci inseriti dinamicamente - Viene diffuso attraverso un server pubblicitario e inserito nel momento in cui viene richiesto un file podcast. Gli annunci dinamici, già registrati in anticipo, vengono inseriti in modo selettivo all'interno di un episodio podcast. Questi annunci possono essere registrati dagli inserzionisti stessi o da terze parti, e spiccano facilmente rispetto al resto della trasmissione. Questa evidente distinzione consente agli ascoltatori di saltarli con facilità. Dato che questi annunci non sono incorporati direttamente nell'episodio del podcast, è possibile modificarli in modo semplice, persino dopo il rilascio dell'episodio stesso. Questa flessibilità deriva dal fatto che gli annunci dinamici possono essere adattati in base al contenuto dell'episodio, alle caratteristiche demografiche degli ascoltatori e ai tempi delle promozioni. Ora che ci siamo concentrati sulle potenzialità del podcast e quante tipologie ce ne sono, approfondiamo quali sono i vantaggi nel prossimo paragrafo. Vantaggi del Podcasting advertising per le aziende Sia il podcasting advertising incorporato che quello dinamico presentano vantaggi e svantaggi, vediamo nello specifico di cosa si tratta. Gli annunci incorporati offrono un notevole vantaggio sia all’host che al brand. L’host ha l’opportunità di diventare autorevole per la materia che tratta, infatti solitamente queste persone divengono influencer, nell’ottica in cui sono esperti della materia di cui parlano. Lo svantaggio è che il podcast advertising incorporato non può essere preso in considerazione per le offerte stagionali, così come non è possibile fare dei test per valutare quale tipo di creatività coinvolge di più il pubblico. Gli annunci dinamici hanno il vantaggio di poter prendere in considerazione la stagionalità di un prodotto o servizio, avendo sempre a continua disposizione nuovi dati da analizzare, in base ai quali si possono decidere operazioni di marketing specifiche. Lo svantaggio è che questo tipo di pubblicità è meno efficiente rispetto a quella integrata, in merito alla risposta diretta e al ROI. Un altro aspetto che un’azienda deve considerare è il costo del podcast advertising. In linee generali queste sono le differenze: Posizionamento dello spot - la distinzione che bisogna fare è tra: Pre - roll: annunci inseriti all’inizio del podcast (15-30 secondi); Mid - roll: annunci riprodotti nel mezzo dell’episodio (30-90 secondi); Post - roll - annunci riprodotti alla fine di un episodio (15-30 secondi); Modello di sponsorizzazione CPM (costo per mille). Costo per ogni mille impressioni o riproduzioni dell’audio. Consigliato per i podcast impegnativi; CPA (costo per acquisizione). Costo di un modello di marketing di affiliazione. In questa tipologia di modello funzionano molto i codici sconto o codici promozionali; Forfettario - costo fisso che viene accordato tra brand e azienda. Ora che abbiamo compreso tutto su tipologie, costi e modelli, approfondiamo nel prossimo paragrafo come creare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale. Come integrare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale Integrare una strategia di podcasting di successo in un contesto di marketing aziendale richiede una pianificazione oculata e una comprensione approfondita del proprio pubblico di riferimento. In primo luogo, è fondamentale definire gli obiettivi chiave: se si tratta di aumentare la consapevolezza del brand, creare un rapporto più intimo con i clienti o promuovere prodotti e servizi specifici. Una volta stabiliti gli obiettivi, è essenziale sviluppare contenuti podcast di alta qualità, capaci di coinvolgere ed educare l'audience. Questi contenuti dovrebbero essere mirati, pertinenti e rispecchiare l'identità del brand. Oltre a creare contenuti interessanti, è importante adottare una pianificazione regolare e coerente per mantenere l'attenzione degli ascoltatori nel tempo. Collaborazioni con influencer del settore o esperti riconosciuti possono arricchire ulteriormente il valore dei podcast aziendali. È cruciale anche promuovere i podcast attraverso i canali appropriati, sfruttando i social media, il sito web dell'azienda e altri mezzi di comunicazione. Ad esempio, una linea strategica che può andare di pari passo con il podcasting marketing, è quella di content marketing. Ad esempio, all’interno di un articolo, nell’introduzione, può essere incluso il podcast sul tema trattato dall’articolo. In questo modo sia chi ha tempo per leggere, sia chi invece vuole mantenersi aggiornato, ma deve comunque dedicarsi ad altro, può restare informato ascoltando il podcast. Ad ogni modo è molto importante monitorare attentamente le metriche di ascolto e raccogliere il feedback dell'audience, in modo tale che la strategia possa essere costantemente ottimizzata.. Tutto questo inoltre deve essere integrato con il CRM, in modo da usare i dati derivanti dai podcast per fare ulteriori azioni di marketing per accompagnare il contatto acquisito alla vendita. L'integrazione di una strategia di podcasting ben pianificata può fornire all'azienda una voce autorevole nel settore, rafforzare i legami con il pubblico e raggiungere nuove vette di successo nel marketing. Conclusioni Il podcasting marketing si è affermato come una rivoluzione nel panorama del marketing, dimostrando un impatto significativo e una risposta positiva da parte del pubblico. Questa forma di comunicazione ha saputo cogliere il crescente interesse delle persone per il podcasting, sia in termini di informazione che di intrattenimento. Nel campo pubblicitario, il podcasting si è dimostrato un canale altamente efficace, in grado di combinare informazione e promozione in modo coinvolgente ed efficace. L'esplosione del podcasting advertising, poi, è stata alimentata dal suo adattamento alle dinamiche della vita moderna, in cui il tempo è prezioso e le persone cercano modalità di fruizione flessibili e multitasking. Il podcast offre una soluzione ideale, consentendo agli ascoltatori di informarsi e divertirsi senza dover dedicare un'attenzione esclusiva. In una strategia di Inbound Marketing avvalersi del podcasting advertising può sicuramente rappresentare una scelta corretta per fare lead generation. Hubspot rappresenta un CRM in cui è possibile integrare questa modalità di pubblicità e analizzarne i risultati. Per ulteriori informazioni ti consigliamo di scaricare il nostro ebook gratuito sulla lead generation.
Il marketing funnel, o imbuto di marketing, è un modello concettuale utilizzato per descrivere il percorso che un potenziale cliente segue dalla prima fase di consapevolezza dell’esistenza di un prodotto o servizio, fino all'acquisto effettivo dello stesso. Questo modello è fondamentale per capire e ottimizzare le strategie di Inbound marketing, le quali si focalizzano su come attrarre i clienti attraverso contenuti rilevanti e utili, piuttosto che intrusivi. L'ottimizzazione del marketing funnel aiuta le aziende a guidare più efficacemente i potenziali clienti attraverso le varie fasi di consapevolezza, considerazione e decisione, massimizzando così le opportunità di conversione e successo commerciale. Il marketing funnel si articola attraverso 3 fasi, anche descritte come quelle che delineano il percorso dell’utente verso il passaggio da lead a contatto. Parliamo delle fasi di awareness, consideration, decision. L’obiettivo di un funnel è quello di fare in modo che il target si convinca ad acquistare un prodotto o servizio di un’azienda. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come si fa un funnel marketing, da cosa bisogna partire. Come si fa funnel marketing Il funnel marketing, come abbiamo spiegato anche nel precedente paragrafo è una strategia di business che impone il susseguirsi di una serie di azioni di marketing. Un esempio di strada possibile da seguire è la seguente: Creazione di landing page: fondamentali per acquisire nuovi lead. Esempio: una pagina che offre un ebook gratuito in cambio dell'indirizzo email del visitatore. Generazione di traffico: usare metodi come annunci a pagamento e social media per indirizzare le persone alle landing page. Utilizzo di Lead Magnet: per raccogliere email, ad esempio offrendo risorse gratuite come guide o webinar. Campagna di email marketing: per costruire relazioni e guidare i lead verso l'acquisto. Analisi e ottimizzazione: monitorare costantemente le prestazioni del funnel e apportare miglioramenti. Chiaramente, per capire se la strada ha funzionato, quindi se ci sono state conversioni, è necessario analizzare bene i dati e valutare cosa ha funzionato e cosa no. In base a questa linea è possibile quindi stabilire la prossima mossa. L’importante quando si acquisiscono nuovi clienti, è di non abbandonarli in seguito alla loro conversione e di reputare quindi concluso il proprio lavoro. Prima abbiamo accennato alle 3 fasi protagoniste di un funnel marketing, approfondiamo quali sono nel prossimo paragrafo. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: Campagna di inbound marketing: cos'è e come si fa Che cos’è un Buyer Personas, a cosa serve ed esempi utili Content marketing: cos'è, esempi e come pianificare una strategia Funnel Marketing: le 3 fasi del percorso Il funnel marketing si articola in tre fasi fondamentali che descrivono il percorso di un potenziale cliente: dalla prima consapevolezza del prodotto o servizio, fino alla decisione di acquisto. Le 3 fasi del funnel marketing sono: Awareness (Consapevolezza). Questa fase riguarda la creazione della consapevolezza del brand o del prodotto tra il pubblico. In questa tappa, i potenziali clienti vengono a conoscenza del prodotto o servizio, spesso attraverso campagne di marketing, contenuti sui social media o pubblicità. Consideration (Considerazione). In questa fase, i potenziali clienti valutano attivamente il prodotto o servizio come una possibile soluzione alle loro esigenze o problemi. Qui, il contenuto informativo ed educativo, come blog, webinar, e recensioni di prodotti, gioca un ruolo chiave. Decision (Decisione). L'ultima fase, in cui i clienti prendono la decisione finale di acquisto. Le attività di marketing qui sono focalizzate su offerte, dimostrazioni di prodotto, testimonianze e incentivi, al fine di convertire il lead in un cliente effettivo. Queste fasi sono essenziali per comprendere come attrarre e convertire i potenziali clienti, utilizzando strategie mirate in ogni step del processo. Comprendere e ottimizzare ciascuna di queste fasi è cruciale per massimizzare l'efficacia del marketing Inbound e migliorare i risultati complessivi della strategia di vendita. Approfondiamo con degli esempi ogni fase del funnel. Awareness La fase di Awareness nel funnel marketing è dedicata alla creazione di consapevolezza del brand, prodotto o servizio. In questa tappa iniziale, l'obiettivo è catturare l'attenzione del pubblico e informarlo dell'esistenza del prodotto o del servizio offerto. Nella maggior parte dei casi, non si conosce l’azienda e non si ha confidenza con la sua offerta, motivo per cui questa è reputata una delle fasi più delicate del funnel. Anche un semplice e minimo errore può decretare l’abbandono da parte del cliente. Le strategie utilizzate solitamente includono pubblicità, contenuti sui social media, articoli di blog, PR e altri metodi di marketing digitale. L'intento è quello di raggiungere un pubblico ampio e diversificato, creando interesse e curiosità verso il marchio o l'offerta. Questa è una fase cruciale, poiché pone le basi per le interazioni future con i potenziali clienti. Un esempio di come possiamo agire nella fase awareness è il seguente. Campagne pubblicitarie digitali: utilizzo di piattaforme come Google Ads o social media per creare annunci mirati che aumentano la visibilità del brand. Content marketing: pubblicazione di articoli di blog, video, infografiche, o podcast che attirano l'attenzione e informano il pubblico sul brand o sui suoi prodotti. Social media marketing: attività su piattaforme social come Facebook, Instagram, e LinkedIn per raggiungere un vasto pubblico e aumentare la consapevolezza del brand. Eventi e sponsorizzazioni: partecipazione a eventi di settore o sponsorizzazione di eventi per aumentare la visibilità del marchio. PR e media relation: collaborazione con i media per ottenere copertura e visibilità attraverso comunicati stampa, interviste, e articoli. Consideration La fase di consideration è la fase del funnel di marketing in cui si creano le basi solide per l’acquisizione di un nuovo cliente. È una fase delicata, dove un minimo errore può far perdere il contatto. In questo momento, il consumatore sta valutando attentamente le sue opzioni, confrontando i vantaggi e gli svantaggi dei diversi prodotti o servizi disponibili sul mercato. Il nostro compito è quello di influenzare positivamente questa fase, offrendo informazioni pertinenti, dimostrando il valore del proprio prodotto o servizio e creando un legame emotivo con il cliente potenziale. La brand consideration si basa sulla comprensione delle esigenze e dei desideri del consumatore, e mira a fornire loro le informazioni necessarie per prendere una decisione informata. È una parte cruciale del percorso del cliente e può influenzare notevolmente il successo di un'azienda nel mercato. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come possiamo guidare il consumatore all’acquisto. Agire in modo strategico utilizzando strumenti di marketing come blog, annunci pubblicitari (ads), email marketing (DEM), e SMS è determinante per diversi motivi: fornire informazioni rilevanti: i blog consentono all'azienda di condividere informazioni dettagliate sui propri prodotti o servizi, rispondendo alle domande e alle preoccupazioni dei consumatori potenziali. Gli annunci pubblicitari possono evidenziare i punti di forza del prodotto o servizio. Le email marketing e gli SMS possono contenere offerte speciali o informazioni promozionali che attirano l'attenzione del consumatore; costruire fiducia: durante la fase di consideration, i consumatori cercano di comprendere se un prodotto o servizio soddisferà le loro esigenze. L'utilizzo del content marketing, di blog informativi e contenuti di qualità può aiutare a stabilire l'azienda come un esperto nel settore, contribuendo a creare fiducia nei confronti del marchio; targeting specifico: gli annunci pubblicitari online consentono di raggiungere in modo mirato il pubblico giusto, mostrando i messaggi di marketing alle persone che sono più propense a essere interessate al prodotto o servizio in questione; personalizzazione: le email marketing (DEM) e gli SMS possono essere personalizzati in base alle preferenze e al comportamento dei consumatori, offrendo loro contenuti pertinenti e offerte su misura; rimozione degli ostacoli: attraverso le varie tattiche di marketing, è possibile affrontare le preoccupazioni o gli ostacoli che i consumatori potenziali potrebbero avere riguardo all'acquisto, aiutandoli a superarli e a prendere una decisione positiva; mantenere l'attenzione: la consideration può essere un periodo prolungato durante il quale i consumatori valutano attentamente le loro opzioni. Utilizzare una combinazione di blog, annunci, email e SMS può mantenere il marchio e il prodotto in cima alla mente del consumatore durante questo processo. Consideration marketing: come guidare il consumatore all’acquisto Per guidare efficacemente un consumatore attraverso la fase di consideration e convincerlo all'acquisto, è fondamentale adottare una strategia mirata. Come possiamo farlo? Agendo in modo strategico e utilizzando strumenti di marketing come blog, annunci pubblicitari (ADS), email marketing (DEM), e SMS, il tutto coordinato grazie a software come i CRM. Vediamo nello specifico in che modi questi strumenti possono guidare il consumatore. Fornendo informazioni rilevanti: i blog consentono all'azienda di condividere informazioni dettagliate sui propri prodotti o servizi, rispondendo alle domande e alle preoccupazioni dei consumatori potenziali. Gli annunci pubblicitari possono evidenziare i punti di forza del prodotto o servizio. Le email marketing e gli SMS possono contenere offerte speciali o informazioni promozionali che attirano l'attenzione del consumatore; costruendo fiducia: durante la fase di consideration, i consumatori cercano di comprendere se un prodotto o servizio soddisferà le loro esigenze. L'utilizzo di blog informativi e contenuti di qualità può aiutare a stabilire l'azienda come un esperto nel settore, contribuendo a creare fiducia nei confronti del marchio; individuando un targeting specifico: gli annunci pubblicitari online consentono di raggiungere in modo mirato il pubblico giusto, mostrando i messaggi di marketing alle persone che sono più propense a essere interessate al prodotto o servizio in questione; personalizzando le azioni: le email marketing (DEM) e gli SMS possono essere personalizzati in base alle preferenze e al comportamento dei consumatori, offrendo loro contenuti pertinenti e offerte su misura; rimuovendo gli ostacoli: attraverso le varie tattiche di marketing, è possibile affrontare le preoccupazioni o gli ostacoli che i consumatori potenziali potrebbero avere riguardo all'acquisto, aiutandoli a superarli e a prendere una decisione positiva; mantenendo l'attenzione: la consideration può essere un periodo prolungato durante il quale i consumatori valutano attentamente le loro opzioni. Utilizzare una combinazione di blog, annunci, email e SMS può mantenere il marchio e il prodotto in cima alla mente del consumatore durante questo processo. Qualsiasi azienda entri nel business del digital marketing, sa che costruire una strategia di funnel marketing efficace è fondamentale. Approfondiamo nel prossimo paragrafo il perché di questa affermazione. Decision La fase Decision del funnel marketing è il momento in cui i potenziali clienti decidono se acquistare o meno il prodotto o servizio offerto. In questa fase, le azioni di marketing si concentrano su: Offerte e promozioni: proporre sconti limitati nel tempo, pacchetti speciali od offerte esclusive per incentivare l'acquisto. Prove e dimostrazioni: fornire demo del prodotto, campioni gratuiti o versioni di prova per permettere ai clienti di testare il prodotto prima dell'acquisto. Testimonianze e recensioni: utilizzare feedback positivi di altri clienti per aumentare la fiducia nel prodotto o servizio. Follow-up personalizzato: invio di email o messaggi personalizzati che rispondono a dubbi specifici o offrono assistenza personalizzata per la decisione di acquisto. Costruire una strategia di Inbound marketing: perché conviene a un’azienda Adottare una strategia di inbound marketing è una scelta fondamentale per le aziende, poiché offre numerosi vantaggi che possono avere un impatto significativo sul successo complessivo. Innanzitutto, il funnel fornisce un quadro chiaro e strutturato per comprendere il percorso del cliente, dalla fase iniziale di sensibilizzazione fino all'acquisto effettivo e, in alcuni casi, oltre l'acquisto stesso. Questa suddivisione in fasi consente alle aziende di identificare con precisione dove si trovano i potenziali clienti nel processo decisionale e di adottare approcci mirati per catturare l'attenzione e convincerli. Inoltre, l'inbound marketing permette alle aziende di ottimizzare le proprie risorse, concentrando gli sforzi e le risorse sulla conversione dei lead più promettenti. Ciò significa che le aziende possono massimizzare l'efficienza e ottenere un migliore ritorno sull'investimento (ROI) dalle proprie attività di marketing. Oltre a ciò, la strategia dell'inbound marketing promuove una comunicazione mirata e personalizzata con i clienti potenziali, aumentando le probabilità di conversione. Un altro vantaggio significativo è la possibilità di misurare e analizzare i risultati in ogni fase del funnel, consentendo alle aziende di apportare miglioramenti continui e ottimizzare la strategia di marketing. In questo caso è molto utile avere un progetto CRM, che aiuta l'impresa a raccogliere dati, segmentare e avere la percezione dei problemi che ci sono in tutta la strategia di marketing. Inoltre, il funnel marketing favorisce l'acquisizione di dati preziosi sui comportamenti e le preferenze dei clienti, che possono essere utilizzati per adattare ulteriormente le tattiche di marketing e perfezionare le strategie di vendita. È soprattutto la fase di analisi dei dati che ci aiuta a capire come procedere e che decisioni prendere per il futuro, in merito alla nostra strategia di marketing. A volte capita di dover cambiare piano di marketing strada facendo, poiché ci si rende conto che in realtà i dati ci dicono cose diverse da quelle che pensavamo. Conclusioni In conclusione, l'inbound marketing si dimostra sempre più cruciale nell'ambito delle strategie di marketing moderno. Attraverso un approccio centrato sul cliente, l'inbound marketing attira, coinvolge e fidelizza i clienti in modo efficace. Inoltre, l'implementazione di un progetto CRM (Customer Relationship Management) può essere fondamentale per gestire e migliorare le relazioni con i clienti, raccogliendo dati preziosi che alimentano strategie sempre più mirate. In sintesi, un'efficace strategia di inbound marketing, integrata con un progetto CRM ben strutturato, può portare a un incremento delle conversioni, della fedeltà dei clienti e del successo aziendale nel mercato competitivo di oggi.
La customer satisfaction non è solo una metrica, ma un indicatore importante delle prestazioni aziendali e del livello di soddisfazione dei clienti. È un parametro che non può e non deve essere sottovalutato, in special modo quando si ha l’obiettivo di creare una strategia di marketing efficace sul lungo periodo. Spesso, però, le aziende hanno una percezione errata di questo aspetto, credendo di offrire un servizio eccellente che non corrisponde alla realtà percepita dai clienti. Da qui nasce l’esigenza di utilizzare parametri e tool specifici per fare la propria analisi e stabilire magari una nuova strada seguire. In questi casi, è fondamentale rivedere le politiche di customer satisfaction: una soluzione efficace può essere l'adozione del HubSpot Service Hub. Approfondiamo nei prossimi paragrafi di cosa si tratta e come può aiutarti nella definizione del servizio di assistenza clienti aziendale. Cos’è e come funziona HubSpot Service Hub HubSpot Service Hub è una sezione di Hubspot integrata direttamente con la parte di CRM di HubSpot. È stata creata per una gestione ottimale dei clienti prospect, offrendo assistenza continua prima, durante e dopo l'acquisto, fornendo dati e informazioni pertinenti e risposte a eventuali criticità presentate dai clienti. Questo approccio all-in-one consente alle aziende di gestire le interazioni con il cliente in modo più efficiente e personalizzato. Il presidente e responsabile delle operazioni interne di HubSpot, JD Sherman, ha spiegato che è stato un passo logico e quasi obbligato per HubSpot, visto che con l’inbound marketing la possibilità di attirare nuovi clienti utilizzando il web è diventata alla portata di tutti, semplicemente creando i propri contenuti e gestendo l’attività di attrazione e vendita con una piattaforma come HubSpot. Ma poi “ha senso prendersi cura dei proprio clienti, sia per mantenerli fedeli, sia per trasformarli in ambasciatori, che con il passaparola potrebbero aiutare ad attirare nuovi clienti”, dice Sherman. Vuoi approfondire l’argomento leggendo di più in merito alla customer satisfacton? Leggi i seguenti articoli Come calcolare la Customer Satisfaction? Customer Care: come prendersi cura dei propri clienti Come aumentare la customer satisfaction con Hubspot Service Hub L'importanza del Customer Service nell'ecommerce Come utilizzare l'Agile CX per la gestione della customer experience Come costruire una strategia digital che spacca! (Con NPS e Referral Program) Servizio di ticketing per migliorare l’assistenza clienti Quando si verifica qualche problema o qualche criticità, magari nell’acquisto di un prodotto o nel reso di un articolo, il cliente ha naturalmente bisogno di supporto. Ed è in quest’occasione che subentra il ticketing, un sistema che ti consente di prendere in carico la segnalazione di un problema e smistarlo al team opportuno per risolverlo nel più breve tempo possibile. Il sistema proposto da HubSpot Service Hub ti consente inoltre di dividere i ticket interni da quelli esterni, oppure distribuirli tra i diversi team a seconda delle loro competenze. Su ogni ticket puoi registrare tutte le problematiche riscontrate, mentre i membri dei diversi team possono aggiungere note, creare attività o contattare le persone. Tutto questo direttamente dal ticket, riducendo i tempi morti e velocizzando notevolmente il lavoro del team di assistenza. L’help desk di HubSpot ti permette di ricevere le richieste di supporto, analizzarle, risolverle e migliorarsi in continuazione. Ci sono 4 step del ticket: Apertura; Lavorazione; Attesa; Chiusura. In ogni momento puoi verificare in quale stato si trova il ticket, così da poter dare indicazioni precise al cliente che non si spazientisce dal momento che riceve informazioni dettagliate. Il servizio ti permette poi di gestire le priorità secondo due diversi criteri: Per ordine di arrivo; Per ordine di importanza. Generalmente i ticket vanno smaltiti e risolti in base all’ordine cronologico di arrivo. In alcuni casi però determinati problemi richiedono una priorità maggiore rispetto ad altri. Questo succede spesso nella customer satisfaction nell’ambito della sanità, dove è necessario dare priorità ad alcuni clienti piuttosto che ad altri, proprio perché si tratta di questioni di salute. Infine c’è un’altra domanda alla quale rispondere: quale canale utilizzare per risolvere il ticket? Ogni canale ha i suoi pro e i suoi contro, ma HubSpot Italia te ne mette a disposizione diversi così puoi scegliere quello più in linea con le tue necessità. I canali a disposizione sono: Telefono: un canale tradizionale ma che consente di fornire assistenza in tempo reale e personalizzata ad un cliente che deve risolvere un problema urgente; Email: altro canale di stampo tradizionale per richieste non urgentissime che permette di inserire link e screenshot; Live chat: uno dei canali più efficaci e moderni che può puntare sulla velocità e sull’immediatezza del supporto; Form: per le aziende che hanno risorse limitate il modulo di contatto è una soluzione perfetta per fornire una risposta pertinente senza gravare eccessivamente sul budget aziendale. Ad ogni modo, qualunque sia il canale utilizzato per fornire supporto al cliente, con HubSpot puoi raccogliere tutte le richieste in un unico posto, così da averle costantemente sott’occhio e monitorare lo stato di avanzamento. Customer satisfaction: questionari e sondaggi Il questionario è una cassa di risonanza importante per quantificare e capire come calcolare la customer satisfaction. Considera che un cliente soddisfatto diventerà ambasciatore del tuo brand, poiché ne elogia i vantaggi e le caratteristiche peculiari sia online che offline. Occhio però all’altra faccia della medaglia: un cliente poco soddisfatto dei tuoi servizi non parlerà certo bene della tua azienda. Per tastare il polso della situazione puoi quindi effettuare dei sondaggi, per raccogliere feedback, recensioni, commenti e opinioni da parte dei tuoi clienti. Puoi anche raccogliere utili dati e informazioni per individuare le eventuali criticità e migliorarle, oppure per rafforzare ulteriormente i punti di forza. Puoi impostare 3 tipi di sondaggi: Net Promoter Score: puoi capire se un tuo cliente è disposto a consigliare a un amico, un collega o un conoscente i tuoi servizi o prodotti; Customer Satisfaction Surveys: i clienti in questi sondaggi possono condividere le loro esperienze ed esprimere il loro livello di soddisfazione; Customer Effort Scores: consente di comprendere qual è stato il livello di difficoltà nel risolvere un determinato problema che si è venuto a creare. Ti consiglio di inviarlo al tuo cliente subito dopo aver risolto un problema e chiuso il ticket, sfruttando così l’onda emotiva. Sono tre tipologie di sondaggi facili da completare e intuitivi per i clienti. Per invogliare gli utenti a compilare il questionario puoi incentivarli con uno sconto sul futuro acquisto o comunque con altri benefici tangibili. A corredo dei sondaggi, puoi anche sfruttare i servizi di automation. Dopo un sondaggio tra i clienti è emerso che qualcuno è insoddisfatto del servizio ricevuto? Tramite Service Hub puoi creare automaticamente un ticket da inviare ai clienti per provare a capire quali sono le criticità che hanno riscontrato. Il knowledge base Il knowledge di base è uno strumento self-service molto utile per te, ma anche per gli stessi clienti. Capita, ad esempio, che molti clienti pongano sempre la stessa domanda o che avanzino perplessità piuttosto diffuse. Perché non trasformare una criticità in un’opportunità? Se tutti fanno la stessa domanda, evidentemente c’è stata qualche frattura nella comunicazione tra te e gli utenti. Come risolvere il problema? Trasformando le domande più frequenti in articoli, affinché i visitatori possano trovare rapidamente una risposta completa ed esaustiva alle loro domande. Tutto questo si traduce in un notevole vantaggio per lo stesso team di assistenza, che viene sgravato di un grande lavoro e può concentrarsi nel rispondere alle domande più complesse e alle problematiche meno frequenti. Una volta raccolte le domande più frequenti, puoi definire gli argomenti sui quali scrivere. Tieni a mente che i tuoi articoli devono rispondere a domande precise e risolvere problemi concreti. Adotta quindi un linguaggio semplice e asciutto, senza giri di parole o argomentazioni troppo tecniche, aiutandoti magari con elenchi puntati, immagini ed eventualmente video. Usa lo stesso template per ogni articolo, così da dare una piacevole continuità stilistica sia al sito sia alla tipologia di comunicazione. Elimina gli articoli che non servono più, oppure aggiornali a seconda delle ultime novità per dare un’idea di freschezza al tuo portale. I vantaggi della customer satisfaction La customer satisfaction è essenziale per il successo di un'azienda, offrendo diversi benefici: Fidelizzazione: un cliente soddisfatto è più incline a effettuare ulteriori acquisti. Ambasciatori del brand: clienti contenti spesso parlano positivamente dell'azienda, attirando nuovi clienti. Disponibilità a spendere di più: i clienti soddisfatti possono essere disposti a pagare di più per i prodotti o servizi, incrementando la reputazione online dell'azienda. Personalizzazione e fidelizzazione con HubSpot: utilizzando HubSpot Service Hub, le aziende possono porre il cliente al centro del loro progetto, migliorando la comunicazione e utilizzando le informazioni disponibili per incrementare la fidelizzazione. Conclusioni L'implementazione di HubSpot Service Hub rappresenta un passo essenziale per qualsiasi azienda che desidera migliorare la sua assistenza clienti e la customer satisfaction. Con il suo approccio integrato, HubSpot Service Hub offre una piattaforma completa per gestire le interazioni con i clienti, migliorare la loro esperienza e costruire relazioni più forti e durature. Se hai un progetto CRM da implementare, di sicuro questo strumento di Hubspot può darti un aiuto concreto.
Il Pay-Per-Click (PPC) è un modello della pubblicità tipico del web marketing, particolarmente utilizzato dalle aziende per generare conversione e quindi vendite. La caratteristica distintiva del PPC è che l’inserzionista si assume un costo, noto come Costo Per Click (CPC), solo quando un utente effettivamente interagisce con l'annuncio, cliccandolo. Questa metodologia offre un approccio mirato e misurabile per attirare traffico qualificato, rendendola un'opzione attraente per molte aziende che cercano di massimizzare l'efficacia delle loro campagne pubblicitarie online. Approfondiamo nei prossimi paragrafi come sono strutturate le campagne Pay-per-click e come funzionano. Cosa sono le pubblicità Pay per Click Le pubblicità Pay per Click (PPC) sono una forma di pubblicità digitale dove gli inserzionisti pubblicano annunci su una piattaforma come quella di Google Ads e ogni volta che qualcuna clicca su quell'annuncio pagano una commissione. Nell'aspetto più pratico il risultato sarà quello di vedere gli annunci visualizzati nella parte superiore della pagina dei risultati del motore di ricerca in utilizzo. Un aspetto distintivo del PPC è la sua capacità di targettizzare con precisione il pubblico, collegando gli annunci a specifiche parole chiave ricercate dagli utenti. Questo rende il PPC un metodo efficace per raggiungere un pubblico altamente interessato, massimizzando le opportunità di conversione e migliorando il ritorno sull'investimento pubblicitario. Indubbiamente con la pubblicità PPC è più facile ottenere risultati nell’immediato, ma non può essere certamente considerata la sola base solida di una strategia di marketing. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come creare campagne Pay-per-click efficaci. Pay per Click: tipi di campagne e come crearne di efficaci Prima di focalizzarci su come strutturare una campagna efficace, è importante distinguere tra le varie tipologie a disposizione. A seconda dell’obiettivo che ti sei predisposto, al tempo che hai a disposizione e a quello che puoi investire, puoi optare per un determinato tipo di pubblicità. Vediamo di seguito le principali tipologie di campagne che si possono creare su Google ADS, la principale piattaforma da cui poter creare campagne pay per click. Tipologie di campagne PPC Search campaigns: si tratta di annunci testuali nei risultati di ricerca, ottimi per guidare vendite, lead o traffico al sito web. Queste campagne consentono di raggiungere persone che cercano attivamente prodotti o servizi offerti e sono caratterizzate da una configurazione semplice e un targeting molto specifico. Display campaigns: queste campagne permettono di raggiungere un pubblico rilevante con annunci visivamente accattivanti mentre navigano su milioni di siti web, app e proprietà di Google come YouTube. Sono ideali per espandere la portata e rimanere impressi nella mente del pubblico, con la possibilità di utilizzare segmenti di dati per seguire persone che hanno già visitato il sito web o utilizzato l'app. Video campaigns: consentono di mostrare annunci video su YouTube e altri siti web. Queste campagne possono aumentare la consapevolezza generale del brand o essere orientate a guidare conversioni o acquisti sul sito web. Offrono diverse sottocategorie, come campagne per massimizzare la portata o per raccontare una storia attraverso una sequenza di annunci video. Shopping campaigns: campagne ideali per i rivenditori che desiderano vendere il proprio inventario di prodotti. Gli annunci di shopping compaiono nei risultati di ricerca e nella scheda Google Shopping, e ci sono anche annunci di inventario locale per promuovere prodotti disponibili nelle sedi fisiche Ora che abbiamo chiarito il punto sulle campagne pay-per-click tra le quali puoi scegliere, possiamo concentrarci sulle fasi più importanti che serve seguire per creare una campagna pubblicitaria online. Creare campagne PPC efficaci: da dove partire Per lanciare campagne PPC di successo, inizia definendo un obiettivo pubblicitario chiaro, come migliorare le vendite, acquisire lead, o aumentare la notorietà del brand. Questa scelta guiderà la selezione del tipo di campagna più efficace per il tuo target. Successivamente, seleziona il tipo di campagna che meglio si adatta alle tue esigenze, tenendo conto delle varie opzioni e delle loro specifiche best practice. Prendiamo in prestito la fonte di Google in merito alla creazione di una campagna e mostriamo lo screenshot delle fasi da seguire passo dopo passo. Fase 1 Fase 2 Durante la configurazione della campagna, è cruciale prestare attenzione alle notifiche e suggerimenti forniti dalla piattaforma. L’ottimizzazione di una campagna durante la sua creazione è probabilmente una delle fasi determinanti per raggiungere il successo. Le indicazioni che trapelano in questa fase possono aiutare a identificare e risolvere potenziali problemi che influiscono sul rendimento della campagna, come il targeting, le offerte, il budget e altre impostazioni. Ma quali sono gli strumenti delle campagne PPC? Vediamolo nel prossimo paragrafo. Strumenti delle campagne Pay per Click Probabilmente lo strumento di cui hai sentito parlare di più è Google Ads, ma non è l’unico. Vediamo quali sono tutti gli strumenti più utili di una campagna Pay-per-click. Google Ads Questo strumento tuttofare consente di effettuare ricerche, lanciare e monitorare annunci. Include funzioni come il Keyword Planner per la ricerca di parole chiave. Gli annunci possono apparire su piattaforme Google come il motore di ricerca, YouTube e Gmail, nonché su siti partner. Google Analytics Collegando il tuo account Google Ads a Google Analytics, puoi ottenere informazioni più dettagliate sulle tue campagne, come il numero di clic, il costo per clic (CPC) e metriche del sito web come sessioni, tasso di rimbalzo e tasso di conversione. 5 vantaggi di una campagna PPC Risultati rapidi: approvazione degli annunci che consente di pubblicare rapidamente le inserzioni in posizioni privilegiate online. Targetizzazione mirata: possibilità di selezionare accuratamente il pubblico target basandosi su vari criteri, come la collocazione geografica e le abitudini di navigazione. Varietà di formati di annunci: ampia gamma di formati disponibili, adatti a diversi obiettivi di campagna, da annunci per e-commerce a strategie di remarketing. Monitoraggio efficiente delle campagne: strumenti per tracciare il rendimento delle campagne, compresi dati su conversioni, valore degli ordini, lead e ROI. Controllo totale: gestione completa su pubblicazione degli annunci, costi per click e budget, permettendo flessibilità e trasparenza nella pianificazione degli investimenti. Conclusioni Se sei alla guida di un'azienda e desideri massimizzare la visibilità e l'efficienza delle tue strategie di marketing, le campagne Pay-Per-Click (PPC) offrono una soluzione potente e flessibile. Attraverso il PPC, puoi avere un controllo preciso sulla tua pubblicità, targettizzare segmenti specifici di mercato e monitorare i risultati in modo dettagliato. Questo metodo ti permette di raggiungere un pubblico altamente interessato, incrementando le possibilità di conversione. In breve, il PPC rappresenta uno strumento strategico che può arricchire significativamente la tua strategia di marketing digitale, offrendoti risultati rapidi e misurabili.
L'affiliate marketing rappresenta una delle strategie di marketing digitale più efficaci e in rapida espansione. Si basa sulla creazione di una partnership tra un'azienda, l'inserzionista, e un affiliato esterno, che si assume il compito di promuovere i prodotti o servizi dell'azienda alla propria audience. Ma come funzionano le affiliazioni? E quali sono i suoi vantaggi? Questa strategia di marketing si fonda sul principio della condivisione dei profitti: ogni volta che un cliente acquista un prodotto tramite il link fornito dall'affiliato, quest'ultimo riceve una commissione. Questo modello offre vantaggi significativi sia per l'inserzionista che per l'affiliato. Per l'azienda, significa ridurre i costi pubblicitari e i rischi associati, poiché paga solo per i risultati effettivi. Inoltre, consente di raggiungere un pubblico più ampio attraverso la rete dell'affiliato. Per l'affiliato invece, questa strategia offre l'opportunità di creare un flusso di entrate passivo, pubblicizzando prodotti che risuonano con la propria base di follower. In altre parole, permette agli influencer, blogger, o proprietari di siti web di monetizzare il proprio pubblico consigliando prodotti che ritengono validi. La chiave del successo dell'affiliate marketing risiede nella creazione di una partnership forte e trasparente tra azienda e affiliato. È fondamentale quindi che l'affiliato creda nel prodotto che sta promuovendo e che ne parli in modo autentico e convincente alla sua audience. Allo stesso tempo, l'azienda deve fornire tutto il supporto necessario, inclusi materiali promozionali di alta qualità e valutare con attenzione il contenuto fornito dall'affiliato. In conclusione, l'affiliate marketing è una strategia che, quando implementata correttamente, può portare a un incremento significativo delle vendite per l'azienda e a un flusso di entrate sostanzioso per l'affiliato. Potrebbe esserti utile leggere l’articolo Come usare i programmi di affiliazione per il tuo ecommerce se vuoi saperne di più sul mondo dell’affiliazione. È fondamentale approcciarsi a questa tecnica con una strategia ben definita e una comprensione chiara dei propri obiettivi e del pubblico di riferimento. Vuoi approfondire il significato dell’affiliate marketing? Continua la lettura di questo articolo. Cos’è e definizione dell’affiliate marketing Abbiamo parlato di affiliate marketing in modo generico, ma se dovessimo soffermarci esattamente su una definizione di marketing di affiliazione, potremo dire che è una tipologia di performance marketing che aiuta il brand a generare nuovi clienti. L’obiettivo è fare leva sulla capacità di promozione di alcuni prodotti presenti in specifiche nicchie di mercato, in modo continuativo e mirato. L’affiliazione si concretizza in un accordo commerciale tra advertiser e un affiliato, dove il primo è rappresentato da un’azienda che intende vendere un prodotto e un servizio e il secondo, invece, è colui che promuove il servizio o prodotto dell’advertiser. Ora che abbiamo chiara cos’è l’affiliazione, approfondiamo nel prossimo paragrafo come funziona e quali sono i suoi protagonisti. Marketing di affiliazione: come funziona e quali sono i protagonisti Gli attori dell'affiliate marketing sono fondamentali per il suo funzionamento, che è intuitivo e coinvolge diverse parti. I 4 soggetti principali in questo scenario includono: L'affiliante o inserzionista: questa è l'azienda che produce prodotti o servizi e sceglie di esternalizzare una parte della loro pubblicità a degli affiliati esterni. L'affiliante paga questi affiliati solamente quando una vendita è effettuata tramite il loro link di affiliazione, riducendo così le spese pubblicitarie. L'affiliato: questo è l'individuo o l'entità con capacità di marketing e vendita, che promuove i prodotti dell'affiliante e guadagna una commissione per ogni vendita o azione effettuata tramite il suo link di affiliazione. Il guadagno dell'affiliato dipende dalla quantità di vendite generate tramite il suo link. La piattaforma di affiliazione: questa piattaforma funge da intermediario tra gli inserzionisti e gli affiliati, facilitando la comunicazione, la gestione e il monitoraggio delle pubblicità. L'utilizzo di queste piattaforme è opzionale, ma si è rivelato molto efficace. Il cliente: è il consumatore finale che acquista i prodotti o servizi dell'affiliante, permettendo all'affiliato di guadagnare una commissione. Il processo inizia con l'inserzionista che fornisce un link di affiliazione all'affiliato, il quale ha il compito di promuovere i prodotti in modo convincente, spingendo l'audience all'acquisto tramite il link. È importante però ricordare che l'affiliate marketing non si basa solo sulle vendite. Esistono diversi modelli di compenso, come CPA (Cost Per Action), CPC (Cost Per Click), CPM (Cost Per Mille), e CPL (Cost Per Lead). Questi modelli permettono all'affiliato di guadagnare in vari modi, ad esempio, per ogni azione compiuta tramite il link, per ogni click sul link, per mille visualizzazioni della pubblicità, o per ogni lead acquisito. Altre forme di compenso possono essere concordate tramite specifiche clausole contrattuali, adattando la strategia alle esigenze di entrambe le parti. Ora che i punti base di una strategia di affiliazione sono stati affrontati è importante capire come avere successo con questa strategia. Affiliation marketing: come iniziare ad avere successo Iniziare un percorso di successo nell'ambito dell'affiliate marketing richiede una strategia ben ponderata e un approccio interdisciplinare. Se stai pensando di avventurarti in questo settore, ci sono diversi aspetti fondamentali da considerare per garantire una partenza efficace e fruttuosa. Per l'azienda ciò che è importante è concentrarsi sulle diverse aree chiave che servono a massimizzare il successo della propria strategia di affiliate marketing. Gli step che potremmo consigliare di seguire per raggiungere obiettivi interessanti con l’affiliate marketing sono i seguenti: 1. Scelta degli Affiliati Inizia facendo una vera e propria ricerca e selezione degli affiliati che sono in linea con i valori e il pubblico del tuo e-commerce. Seleziona affiliati che abbiano una presenza online consolidata e un pubblico ricettivo e rilevante. 2. Condizioni di pagamento/commissioni Offri all'affiliato scelto commissioni competitive in modo da incentivarlo a promuovere i tuoi prodotti o servizi. Chiarezza e trasparenza sono due aspetti che devono essere rispettati da entrambi i protagonisti della strategia. 4. Fornire materiali di marketing Per l'affiliato è importante ricevere risorse e materiali di marketing di qualità, banner, link di tracciamento, contenuti promozionali da poter utilizzare ect.. in modo da semplificare il lavoro degli affiliati nella promozione dei tuoi prodotti o servizi 5. Assistenza e supporto Con gli affiliati mantieni una comunicazione un rapporto chiaro, rimani disponibile a rispondere alle loro domande, fornisci assistenza e cerca di anticipare eventuali dubbi. 6. Monitora e analizza Utilizza strumenti analitici per monitorare il traffico e le conversioni dei link di affiliazione. Strumenti di tracciamento in grado di monitorare le prestazioni degli affiliati in modo da valutarne l'efficacia e ottimizzare dove è necessario. 7. Ritorno sull'investimento (ROI) Analizza il ritorno sugli investimenti generato attraverso il programma di affiliazione. Quanto e cosa mi ha effettivamente portato a casa la strategia di affiliation marketing? 8. Aggiornamenti regolari Da non dimenticare di mantenere il programma di affiliazione aggiornato (link, sconti eventuali, prodotti pubblicizzati). Rispondi alle tendenze di mercato per mantere alto l'interesse sia degli affiliati che dei clienti finali Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’affiliate marketing? Scopriamolo nel prossimo paragrafo. Affiliate marketing: vantaggi e svantaggi Questa interessante forma di marketing presenta diversi vantaggi e svantaggi. Vantaggi del marketing di affiliazione L'affiliate marketing rappresenta un'opportunità di business pratica e conveniente per gli affiliati che desiderano guadagnare denaro extra. Inoltre, l'affiliato può scegliere di promuovere solo prodotti a lui cari e interessanti, in modo da consigliare utili servizi alla propria audience e costruire una relazione di fiducia con i propri seguaci. Per l'azienda, invece, l'affiliate marketing rappresenta un'ottima opportunità per testare la domanda e capire quali prodotti vanno di più in un certo settore, a bassi costi. Inoltre, i costi per la pubblicità sono ridotti, poiché il compenso viene rilasciato solo in base alla performance e alle vendite o azioni effettuate. Affidarsi a un affiliato con un'audience di un certo tipo, che rispecchia certi interessi e certe preferenze, permette di pubblicizzare uno o l'altro prodotto a seconda di cosa potrebbe essere più adatto a quel pubblico. In questo modo, il ROI incrementa e i rischi di pubblicità diminuiscono, poiché la promozione viene veicolata ad un pubblico già interessato e coinvolto. In definitiva, l'affiliate marketing rappresenta una soluzione vincente per tutte le parti coinvolte, che possono beneficiare di una maggiore visibilità, vendite e profitti. Svantaggi dell’affiliate marketing Per quanto riguarda gli ostacoli, è impegnativo per l'affiliato monitorare e cercare di sorpassare la concorrenza, quindi gli altri affiliati con lo stesso inserzionista che promuovono lo stesso prodotto. Devono escogitare nuove strategie per sembrare più convincenti degli altri per fare lead generation. Inoltre, è importante ragionare e selezionare con cura i prodotti da promuovere, perché si potrebbe rischiare una perdita di credibilità se si pubblicizza qualcosa non in linea con le tematiche tipiche della persona (le stesse che la rendono conosciuta e famosa). Anche da parte dell'azienda ci sono degli ostacoli a cui far fronte: deve essere prestata una particolare attenzione alla scelta dell'appropriato affiliato tramite il quale promuovere i propri prodotti. Infine, non bisogna dare per scontato che l'affiliato scelto sia un venditore professionista e che faccia tutto il lavoro per noi senza alcun bisogno di monitoraggio: è consigliato seguire l'attività promozionale del nostro affiliato per assicurarsi che veicoli una promozione efficace e adatta alla sua audience e all'incremento delle vendite. Differenze tra affiliate marketing, dropshipping e referral marketing? L'affiliate marketing, il dropshipping e il referral marketing sono 3 modelli di business popolari nel mondo dell'e-commerce, ma presentano differenze sostanziali nel funzionamento e nella struttura. Marketing di affiliazione Nell'affiliate marketing, l'affiliato promuove prodotti o servizi di un'altra azienda, guadagnando una commissione su ogni vendita realizzata tramite i suoi link di affiliazione. L'affiliato non gestisce l'inventario né si occupa di spedizioni; la sua principale responsabilità è quella di guidare i consumatori verso i prodotti, utilizzando vari canali come blog, siti web o social media. In questo modello, l'investimento iniziale è generalmente basso, concentrato principalmente su attività di marketing e creazione di contenuti. Un esempio concreto di affiliate marketing potrebbe essere un blogger che scrive recensioni di prodotti tecnologici; ogni volta che un lettore acquista un prodotto tramite il link fornito nel suo blog, il blogger guadagna una percentuale della vendita. Qui, l'affiliato si concentra principalmente su attività di marketing e creazione di contenuti, senza gestire l'inventario né occuparsi delle spedizioni. Dropshipping Il dropshipping, d'altra parte, coinvolge la vendita di prodotti al consumatore senza tenerli fisicamente in stock. Quando un cliente effettua un ordine, il dettagliante (dropshipper) lo acquista da un terzo fornitore, che poi spedisce direttamente il prodotto al cliente. In questo modello, il dropshipper gestisce il proprio negozio online, stabilisce i prezzi dei prodotti e si occupa del servizio clienti, ma non ha l'onere della gestione dell'inventario o della spedizione. Tuttavia, richiede un maggior controllo sulla qualità dei prodotti e sulla logistica di consegna. Nel dropshipping si assume un ruolo più attivo nella vendita e nel processo post-vendita, pur non gestendo direttamente l'inventario. Entrambi i modelli offrono la flessibilità e il potenziale per generare entrate online, ma richiedono approcci diversi in termini di marketing, gestione della clientela e controllo della catena di fornitura. Referral Marketing Il referral marketing è una tecnica invece, che sfrutta il passaparola, fondamentale per promuovere prodotti o servizi. Al centro di questa strategia vi è il referral, ossia un cliente che, soddisfatto di un servizio o prodotto, lo raccomanda ad altre persone. Questo genera un effetto a catena benefico, particolarmente prezioso per le piccole e medie imprese che, avendo risorse limitate rispetto alle multinazionali, devono fare affidamento sulla potenza delle idee e sul coinvolgimento dei clienti. Anche le grandi aziende, in un mercato sempre più competitivo, traggono vantaggio da questa strategia. Il referral marketing, però, non si limita semplicemente al consigliare un prodotto o un servizio ad amici o conoscenti; include anche attività come lasciare recensioni positive su siti web o sui social media. Sebbene idealmente questo processo dovrebbe svilupparsi spontaneamente, non sempre accade in modo naturale. Per incentivare il passaparola, le aziende possono adottare diverse strategie e tecniche. Queste possono includere la creazione di programmi di referral con incentivi, sconti o benefici per i clienti che condividono recensioni positive o raccomandano i prodotti a nuovi potenziali clienti. Questo tipo di strategia stimola i clienti a diventare ambasciatori del marchio, promuovendolo attivamente sia online che offline, e contribuendo così alla crescita organica dell'azienda. Nella branca dell’affiliate marketing esiste un altro settore che è in procinto di ottenere ottimi risultati: l’high ticket affiliate marketing. Approfondiamo nel prossimo paragrafo di cosa si tratta. Cos'è l'high ticket affiliate marketing e perché è così efficace L'high ticket affiliate marketing è una branca dell'affiliate marketing che si concentra sulla promozione e vendita di prodotti o servizi con un elevato valore monetario. A differenza dell'affiliate marketing tradizionale, dove gli affiliati guadagnano commissioni relativamente basse promuovendo prodotti a basso costo, l'high ticket affiliate marketing mira a prodotti di lusso o soluzioni costose, come software aziendali, corsi di formazione avanzati, servizi finanziari, o articoli di fascia alta. La chiave di questo approccio è che, nonostante il numero di vendite possa essere inferiore rispetto a prodotti più economici, le commissioni per ogni vendita sono significativamente più alte, risultando in potenziali guadagni maggiori per vendita. Questo rende l'high ticket affiliate marketing particolarmente efficace per gli affiliati che possono raggiungere e convincere un pubblico disposto a spendere somme maggiori, sfruttando strategie di marketing mirate e costruendo relazioni di fiducia con una clientela di fascia alta. Conclusioni L’affiliazione è certamente una strada che può portare molti frutti al tuo business, se progettata bene. Un progetto ecommerce che investe in affiliate marketing ha il 50% in più di possibilità di fare una buona lead generation, aumentando quindi le conversioni. Un progetto Shopify per il tuo ecommerce potrebbe essere il primo passo verso un importante evoluzione del tuo business.
L'email marketing si afferma come una delle strategie di comunicazione più efficaci e rilevanti per le aziende di ogni dimensione. Al centro di questa considerazione vi è l'utilizzo dell'email, inteso come un mezzo diretto e personale per raggiungere sia i clienti attuali sia quelli potenziali. Attraverso l'email marketing, le aziende hanno la possibilità di inviare messaggi personalizzati, promuovere prodotti e servizi, aggiornare i clienti su eventi o novità importanti e molto altro. L'utilizzo dell'email marketing non solo aiuta a mantenere e rafforzare le relazioni con il proprio pubblico, ma promuove anche la fedeltà al marchio e può stimolare un significativo aumento delle vendite. L'importanza di questa strategia non può essere sottovalutata. Grazie alla sua natura diretta e all'alta personalizzazione dei messaggi, l'email marketing offre un ritorno sull'investimento più elevato rispetto ad altre forme di marketing digitale. Le aziende possono così creare campagne mirate che rispondono in modo specifico agli interessi dei loro clienti, migliorando l'engagement e rafforzando il rapporto con il loro pubblico. Approfondiamo nei successivi paragrafi quali sono gli step da seguire per rendere efficace l’email marketing e quali saranno i trend del 2024 in questo ambito. Protezione dei dati e privacy: uno dei primi cpisaldi Il rispetto per la privacy dei dati è diventato un aspetto chiave per i consumatori. Ad esempio, sembra che oltre il 60% dei consumatori online abbia smesso di fare affari con le aziende che richiedono troppe informazioni personali. Le persone, in primo luogo, non hanno tempo da dedicare a questo aspetto e, in secondo luogo, non vogliono farlo. Questo trend sottolinea l'importanza di raccogliere solo i dati necessari e di offrire ai destinatari delle email la possibilità di cancellare l’iscrizione o di modificare le loro preferenze di email. Le leggi come il GDPR enfatizzano ulteriormente questa necessità, introducendo requisiti rigorosi per il consenso, la trasparenza e il diritto alla cancellazione. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell'Unione Europea è un esempio di normativa che ha ridefinito il panorama della privacy dei dati a livello globale. Il GDPR non solo regola il trattamento e la protezione dei dati personali all'interno dell'UE, ma si applica anche alle aziende al di fuori dell'UE che trattano dati di residenti nell'UE. Questa normativa impone alle aziende di adottare un approccio proattivo alla protezione dei dati, richiedendo che si assumano responsabilità e trasparenza nell'elaborazione dei dati personali. In base al GDPR, per l'email marketing è essenziale ottenere un consenso chiaro e inequivocabile da parte degli utenti prima di raccogliere e utilizzare i loro dati personali. Le aziende devono fornire informazioni chiare su come i dati saranno utilizzati, conservati e protetti, garantendo la possibilità di revocare il consenso e di accedere ai propri dati per la verifica, la rettifica o la cancellazione. La conservazione dei dati deve essere gestita attentamente, conservando i dati solo per il tempo necessario per le finalità raccolte e implementando misure adeguate per la loro sicurezza. Inoltre, il GDPR sottolinea l'importanza della trasparenza e della responsabilità. Le aziende devono essere in grado di dimostrare la conformità con il regolamento e rispondere prontamente a eventuali richieste o reclami degli utenti. Questo richiede un impegno costante nel monitorare, rivedere e, se necessario, adeguare le pratiche di gestione dei dati per assicurare la conformità continua. Le metriche interessanti cambiano Focalizzarsi sulla metrica del tasso di apertura, in vista di altre che sembrano essere molto più importanti per delineare il proprio pubblico, non conviene. Le metriche di apertura delle email stanno diventando meno affidabili a causa di nuove funzionalità di privacy, come la protezione della privacy della posta di Apple. Diviene quindi necessario spostare la loro attenzione su metriche più significative come i tassi di clic, tassi di conversione e crescita della lista. GIF Nonostante il calo di popolarità sui social media, le GIF rimangono uno strumento efficace nelle email. Questo strumento di grafica, seppur semplice, attrae i lettori e gli fa venire voglia di saperne di più in merito al prodotto o servizio. Per esempio, un'email di ThredUp utilizza una GIF per evidenziare l'opportunità di vincere un credito di $500 nel negozio, dimostrando come le GIF possano essere utilizzate per catturare l'attenzione e coinvolgere i destinatari. Gamification La gamification sta guadagnando terreno come strumento per aumentare l'engagement e la fedeltà. Prendiamo ad esempio una email di Midnight Hour. Il contenuto della mail verte sull’informare i destinatari di aver guadagnato punti dai loro acquisti precedenti, avvicinandoli a premi come la spedizione gratuita. In questo modo si può rendere la mail un gioco a cui conviene partecipare. Per rendere le tue email più coinvolgenti attraverso la gamificazione, potresti implementare un sistema di punti riscattabili per ottenere vantaggi o premi, simile a quello adottato da Midnight Hour. Un'altra strategia consiste nell'invitare gli iscritti a effettuare acquisti tramite email, offrendo loro la possibilità di vincere premi attraenti come l'attivazione gratuita di un servizio o tre mesi di accesso gratuito a funzionalità normalmente a pagamento. Sfide nelle mail Questa strategia può essere considerata parte del trend della gamificazione, ma la sua efficacia è tale da meritare un'analisi approfondita. Un'innovazione interessante nel campo dell'email marketing è l'introduzione di sfide all'interno delle email. Un esempio concreto è un'email ricevuta da Canva, che proponeva agli abbonati la sfida di creare una mood board utilizzando gli strumenti di design della piattaforma. Partecipando alla sfida e condividendo la propria creazione con Canva, gli utenti avevano la possibilità di vincere premi. Dal punto di vista del consumatore, questa iniziativa di Canva è apprezzabile perché stimola la creatività e offre un divertimento in cambio di un potenziale premio. Dal punto di vista del marketing, è una mossa astuta: mostra le diverse funzionalità e strumenti di Canva, incoraggiando gli utenti a sperimentarli autonomamente. La sfida si integra anche con i social media, invitando gli utenti a esibire le loro opere su Instagram con l'hashtag #CanvaDesignChallenge. Canva può poi ripubblicare e condividere queste creazioni come contenuto generato dagli utenti. Sondaggi coinvolgenti I sondaggi di feedback, spesso percepiti come strumenti standard, hanno assunto un nuovo significato grazie a iniziative come quelle del New York Comic Con. In queste email, l'obiettivo va oltre la semplice richiesta di feedback: si chiede ai partecipanti di contribuire attivamente alla formazione futura dell'evento. Questo approccio risulta essere più coinvolgente e personale rispetto ai tradizionali sondaggi che si limitano a domande generiche come Come siamo andati?. Inviare sondaggi di feedback diventa così un'opportunità per le aziende di far sapere ai consumatori che il loro contributo è prezioso e può effettivamente influenzare le direzioni future dell'organizzazione. Il feedback del consumatore si rivela essenziale per assicurare che l'organizzazione soddisfi le esigenze della propria audience. Emoji ed enfasi sui numeri L'uso di emoji nelle linee oggetto delle email è un modo efficace per attirare l'attenzione in una casella di posta affollata. Allo stesso modo, Includere informazioni quantitative nelle linee oggetto delle email, come sconti o premi, può essere un potente incentivo per i destinatari a leggere e interagire con le email. Personalizzazione La personalizzazione è diventata una necessità. Brand come Spotify stanno alzando l'asticella offrendo esperienze personalizzate basate sulle preferenze e sul comportamento degli utenti. Bisogna partire dal concetto che oggi le persone ricevono una quantità spropositata di mail al giorno e ciò rende difficilissimo attrarre la loro attenzione. Un altro esempio molto caro ai proprietari dei piccoli amici a 4 zampe (gatti o cani), è quello del brand Arcaplanet. In fase di registrazione ti vengono richieste informazioni sul tuo PET e nella mail che invia periodicamente, vengono mostrati sia i prodotti complementari a quelli che hai scelto, sia prodotti che ti potrebbero interessare. In questo modo la sensazione che hai è quella di essere seguito e coccolato. In futuro, grazie a questa attenzione da parte del brand, sei più proiettato a visitare il sito e fare altri acquisti. La personalizzazione è la chiave per raggiungere questo obiettivo. Esclusività Proporre offerte esclusive ai soli iscritti può aumentare la fedeltà e il coinvolgimento. Ad esempio, Amazon Prime ha inviato inviti esclusivi per una proiezione, enfatizzando l'esclusività dell'offerta. Questo concetto di rendere esclusiva un’offerta, ovviamente, contribuisce a darle ancora più valore e quindi a renderla più attraente per chi la riceve in mail. Creare senso di urgenza Creare un senso di urgenza nelle email può stimolare azioni rapide da parte dei destinatari. Alcuni esempi includono email che comunicano la fine imminente di vendite o l'ultima possibilità di ottenere un certo sconto. Sebbene però questa tattica a volte possa sembrare controproducente, in realtà è molto utile, in quanto stimola un aspetto psicologico delle persone: la paura di perdersi un’occasione. Conclusioni In conclusione, l'adattamento alle tendenze dell'email marketing del 2024 richiede un approccio focalizzato sulla personalizzazione e l'interattività. L'implementazione di queste strategie diventa più efficace attraverso l'utilizzo di una solida piattaforma di CRM. In particolare, Hubspot offre strumenti avanzati che possono rivoluzionare il modo in cui le aziende interagiscono con i loro clienti. Per coloro che sono interessati a esplorare più a fondo le potenzialità di Hubspot CRM, è disponibile una ricca gamma di risorse. Inoltre, per sfruttare appieno queste opportunità, può essere utile collaborare con esperti Hubspot, capaci di guidare le aziende attraverso l'implementazione e l'ottimizzazione di queste potenti soluzioni di marketing.
Quali sono quelle leve che spingono un consumatore a effettuare un acquisto? Cosa scatta nella sua mente che lo spinge a voler avere a tutti i costi un prodotto? Quali sono le emozioni e le necessità che cristallizzano le abitudini dei consumatori spingendoli a compiere una determinata azione per soddisfare i suoi bisogni? Per rispondere a queste domande dobbiamo chiederci cosa sono i trigger marketing, cioè quei fattori che agiscono a livello motivazionale e psicologico e che fanno scattare la necessità di un acquisto, spingendo i consumatori all’azione. I trigger marketing possono essere scatenati da un evento esterno, come ad esempio un attore famoso che sfoggia un cappello particolare o un tipo di occhiali da sole che diventano improvvisamente “must have”; oppure da un bisogno personale, come ad esempio l’acquisto di qualche giacca nuova dopo essere stati assunti in un’azienda importante; o ancora dipendono da associazioni mentali dopo aver visto un film, ascoltato una canzone o frequentato un gruppo di persone. Nell’ambito del marketing automation i trigger svolgono un ruolo di primo piano ed è importantissimo capire come funzionano e come sfruttarli per coinvolgere e spingere il consumatore all’azione desiderata. In questo articolo però parleremo in maniera più generale del concetto di trigger. Trigger: significato nel linguaggio del marketing Partiamo dalla definizione di trigger marketing: “trigger” significa innescare e infatti viene innescato l’invio di un messaggio automatico a clienti o lead che hanno mostrato interesse. Il messaggio può essere inviato tramite email, e in tal caso si parla di trigger email marketing, oppure tramite sms o una notifica via app ed è legato ad un’azione compiuta dal cliente. I trigger nel marketing sono attivati da azioni specifiche come l’iscrizione ad una newsletter, la compilazione di un form di registrazione, le abitudini d’acquisto ecc. Si tratta di informazioni preziose che le aziende devono tenere a mente per contattare i clienti in modo mirato e fornire loro proposte e offerte pertinenti che possono realmente interessare. In questo modo vengono rispettate le direttive e le indicazioni dell’inbound marketing, che attirano i consumatori in modo naturale facendo in modo che siano loro ad avvicinarsi all’azienda di loro spontanea volontà. Il principale vantaggio dei trigger di marketing è proprio la comunicazione personalizzata, che non risulta invasiva ma anzi estremamente utile per il cliente che può reperire notizie e informazioni effettivamente interessanti e pertinenti alle sue necessità. Trigger point nel marketing Il trigger point nel marketing è un concetto preso in prestito dalla medicina cinese e fa riferimento ad un particolare punto di attivazione, in grado di catturare l’attenzione del consumatore spingendo sull’aspetto emotivo. I trigger point marketing quindi sono quei messaggi capaci di incuriosire, stimolare e colpire i consumatori invitandoli a fare un’azione per saperne di più. Come accennato nell’introduzione esistono diversi tipi di trigger che possiamo differenziare tra esterni e interni. Li analizziamo entrambi nei successivi paragrafi. Trigger esterni Esistono diverse tipologie di trigger esterni che le aziende devono essere brave a intercettare, tenendo conto ovviamente delle abitudini dei clienti e del loro target di pubblico. Li possiamo così elencare: Trigger sociali. La riprova sociale e il far parte di una comunità sono trigger esterni sui quali fare leva. Leggere molti commenti positivi su un prodotto convince della bontà dell’acquisto il consumatore, che si sentirà parte integrante della comunità avendolo a disposizione; Trigger di scarsità. Questo concetto è piuttosto diffuso nell’ambito del neuro-marketing. Quando un prodotto sta per esaurirsi, scatta nella mente dell’acquirente la necessità di acquistarlo per non rischiare di perdere una grande occasione; Trigger di urgenza. Strettamente collegato al concetto di scarsità, il concetto di urgenza allo stesso modo spinge il consumatore a fare l’acquisto poiché una determinata offerta è limitata nel tempo. In tal caso i consumatori sono soliti prendere decisioni rapide e immediate. Perfetti esempi di trigger marketing di urgenza e di scarsità li troviamo in Amazon, che invita i clienti all’acquisto evidenziando le caratteristiche di temporaneità dei prodotti o ricordando le quantità limitate; Trigger di reciprocità. Un principio che si basa sul cosiddetto “do ut des”, do per avere. Un cliente che riceve un campione omaggio di un prodotto, una consulenza gratuita o un ebook gratis può sentirsi in obbligo, sviluppando così un senso di riconoscenza e di fiducia verso quel brand; Trigger di riferimento. Un cliente soddisfatto di un servizio sarà il miglior sponsor di quel brand, diventandone un ambasciatore; Trigger stagionali. Nel corso dell’anno ci sono tantissimi eventi da sfruttare per studiare campagne di marketing coinvolgenti e performanti, capaci di suscitare l’interesse degli acquirenti; Trigger di personalizzazione. Un messaggio personalizzato e plasmato sulle necessità di ogni cliente aumenta il livello di engagement e le possibilità di fidelizzazzione; Trigger di gamification. Competizioni, challenge, badge e punti stimolano i clienti a interagire col brand, creando un coinvolgimento che dura a lungo nel tempo. Trigger interni I trigger interni sono più complessi, poiché nascono da bisogni, desideri e motivazioni personali che chiaramente sono diversi da persona a persona e più complicati da intercettare. Le aziende sono chiamate ad uno sforzo aggiuntivo per creare un rapporto personale, quasi intimo con i loro clienti per spingerli all’acquisto secondo le loro necessità. I principali trigger interni sono i seguenti: Bisogni fisiologici. Alla base della piramide di Maslow ci sono i bisogni fisiologici, cioè mangiare, bere e dormire. Un fast food può utilizzare slogan o usare colori che stimolano l’appetito e spingono l’utente a mangiare; Bisogno di gratificazione. Gli acquisti soddisfano non solo esigenze fisiologiche, ma anche esigenze emotive. Lo shopping aiuta le persone a cercare gratificazioni negli acquisti e i brand devono essere bravi a sottolineare i benefici esperienziali derivanti; Bisogno di appartenenza. Ogni persona ha bisogno di sentirsi parte di un gruppo e alcuni prodotti consentono di identificarsi con quella comunità di cui si vuole far parte; Bisogno di novità. Le novità e le sorprese piacciono ai consumatori e, in tale ottica, le aziende devono offrire sempre esperienze e prodotti innovativi ai loro clienti per stimolare continuamente il loro interesse e la loro curiosità; Paura di esclusione. Come già specificato nei trigger di scarsità e di urgenza, i clienti hanno paura di perdere un’offerta irripetibile e questa è una leva sulla quale le aziende devono spingere. Cosa sono i trigger di vendita: le 5 macro-aree fondamentali Volendo fare un discorso brutalmente pratico, alla fine ciò che conta è che i clienti acquistino. Devi considerare che per loro fare un acquisto è uno step importante: stanno investendo soldi per soddisfare un loro desiderio, una loro necessità o una loro esigenza. Se vuoi quindi differenziarti dalla concorrenza devi offrire un elemento distintivo, un dettaglio che li convinca della bontà dell’acquisto. In questa fase può darti una grande mano HubSpot CRM, che ti aiuta a catalogare i tuoi clienti e ti fornisce preziosissime informazioni sulle loro abitudini d’acquisto, sulle loro preferenze e sulle loro necessità. Sono almeno 5 le macro-aree sulle quali puoi spingere per ottenere un vantaggio competitivo. Sicurezza degli acquisti Un consumatore quando fa un acquisto ha paura. Può aver timore di spendere troppo per un prodotto che forse vale di meno, o di effettuare un acquisto che poi alla fine si rivela inutile o comunque non in grado di risolvere la sua problematica. Come già detto la riprova sociale è una delle leve sulle quali spingere, quindi devi mettere in mostra tutti quegli elementi che accrescono la tua credibilità e autorevolezza in quel determinato settore. Un ottimo servizio clienti pronto a supportare l’acquirente dal pre-vendita al post-vendita può aiutare ad abbattere le sue resistenze. Prezzo Abbassare il prezzo e proporre sconti per invogliare i clienti ad acquistare? Questa strategia si può adottare per un periodo limitato, ma non può essere riproposta sempre. Per convincere i clienti ad acquistare puoi proporre il prodotto in 3 versioni e con 3 prezzi diversi, dando così diverse opzioni di scelta. I regali piacciono a tutti, quindi è un’ottima idea aggiungere anche un piccolo omaggio che sicuramente sarà apprezzato. Bisogni Abbiamo già parlato della piramide di Maslow, che comprende 5 diversi bisogni (fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di stima e di auto-realizzazione). Quali bisogni soddisfano i tuoi prodotti? Quali sono i bisogni dei tuoi clienti? In base alle risposte puoi enfatizzare questo o quel bisogno. Emotività A differenza di quanto generalmente si possa pensare, gli acquisti non vengono fatti razionalmente ma emotivamente. La personalizzazione del prodotto deve quindi creare un rapporto emotivo tra il cliente e il prodotto stesso, acquistato più di pancia che di testa. Brand Devi rendere il tuo brand unico nel tuo settore, o quanto meno immediatamente riconoscibile. La cosa migliore sarebbe rivolgersi ad una nicchia di mercato, differenziandoti nel tuo settore soprattutto se è particolarmente saturo. Offri qualcosa di unico che hai solo tu e il tuo brand può così diventare un punto di riferimento autorevole e affidabile. Lavora molto anche sulla grafica, sul tone of voice e sull’esposizione che devono essere in linea con i tuoi clienti. Conclusioni Per sfruttare alla perfezione i trigger in marketing bisogna essere bravi venditori, ma anche bravi psicologi per intercettare le reali necessità dei clienti. Già, i clienti, la chiave per avere successo nel proprio business sono proprio loro. Devi conoscerli meglio e per farlo puoi scaricare l’ebook disponibile gratuitamente a fine pagina, dove vengono spiegati i segreti di HubSpot marketing e i suoi principali vantaggi.
Nel panorama digitale in continua evoluzione, la gestione efficace dei social media è diventata cruciale per il successo di qualsiasi strategia di marketing. Con la crescente complessità delle piattaforme social e la necessità di mantenere un'impronta digitale coesa, le aziende sono alla ricerca di soluzioni che semplifichino il processo di gestione dei propri canali social. In questo contesto, HubSpot Social Inbox emerge come una risorsa fondamentale, offrendo un approccio unificato e intuitivo per gestire tutte le attività legate ai social media in un'unica piattaforma integrata. Questo strumento consente di raccogliere tutte le interazioni provenienti dagli account e dai post dei social, così da essere sempre informato sulle tendenze del momento che riguardano la tua attività. Inoltre puoi pubblicare i contenuti sui social dallo stesso posto da dove crei le tue campagne di marketing, impostare il monitoraggio delle parole chiave e collegare le interazioni al CRM per avere sempre conversazioni contestuali e pertinenti. Insomma HubSpot Social Inbox è uno strumento preziosissimo che può dare una grande spinta alla tua attività, quindi vale sicuramente la pena conoscere meglio le funzionalità. Scopriamo insieme come questa potente soluzione può trasformare radicalmente la tua strategia di social media marketing, consentendoti di concentrarti sulle relazioni e sulla crescita del tuo brand. Social media marketing con Hubspot: le funzionalità a portata di clic Con HubSpot puoi gestire i tuoi profili social dalle principali piattaforme: Facebook, Instagram, LinkedIn, X ecc. Avrai sempre una finestra aperta sui tuoi social per capire quali sono le tendenze del momento, se le tue campagne stanno avendo successo e come stanno interagendo i tuoi follower. Nello specifico ecco cosa puoi fare con lo strumento di HubSpot: Controlli tutti i dati derivanti dai tuoi social direttamente da un’unica piattaforma. Il lavoro risulta quindi molto più snello e fluido e soprattutto ti fornisce dati più indicativi e chiari da leggere e interpretare; Ricevi le notifiche relative alle tue pagine social direttamente nella Social Inbox, che di fatto funge da vera e propria casella di posta. Non dovrai quindi scorrere ed esaminare i vari social, recuperando tempo ed energie preziose; Con il tool Reports hai la possibilità di confrontare i risultati di tutto i tuoi social e valutare quale di loro offre le prestazioni migliori filtrando per periodi di tempo. Così facendo capirai dove convogliare maggiormente i tuoi sforzi o come diversificare le strategie per migliorare le prestazioni e le interazioni sui diversi social; Puoi programmare i post per tutti i social da un’unica piattaforma e analizzare menzioni, clic, commenti o discussioni sui diversi profili. L’analisi finale dell’andamento dei tuoi social è decisamente molto più accurata e ti consente di ispezionare con attenzione ogni pagina. Puoi così paragonare e confrontare i dati di maggiore interesse. Magari una strategia potrebbe funzionare su un social e non offrire le stesse prestazioni su un altro. In tal caso ti basta limare alcuni aspetti per capire come ottimizzare le strategie e le campagne di marketing via social. Come utilizzare Hubspot Social Inbox per centralizzare la gestione dei social per semplificare il lavoro e i report Il tuo team di social media marketing con HubSpot può fare davvero un salto di qualità in termini di prestazioni e di produttività. Proviamo ad immaginare il monitoraggio dei social senza uno strumento come HubSpot CRM e quindi senza alcun supporto. Come dovrebbe agire il tuo team? Dovrebbe fare un lavoro mastodontico e sfiancante, monitorando tutti i giorni 24h uno a uno i singoli social. Se hai una presenza fissa sui principali social, come è consigliabile, puoi ben immaginare quanto sia complicato fare questo lavoro. I membri del team non solo dovrebbero monitorare le pagine social aziendali, rispondere a richieste e scorrere i vari commenti e le discussioni tra i follower, ma dovrebbero anche andare alla ricerca di eventuali menzioni dell’azienda in pagine o gruppi o di parole chiave che possono risultare interessanti e pertinenti per il tuo business. Tutto questo si traduce in una notevole perdita di tempo, di energie e anche di soldi. Per fortuna tutto ciò non è necessario grazie a HubSpot CRM che ti consente di centralizzare la gestione dei social e alleggerire il lavoro del team, che può concentrarsi maggiormente sul core business dell’azienda. Inoltre puoi tenere tutto perfettamente sotto controllo con un solo strumento. Il tuo team risulterà più produttivo e potrai impostare e studiare strategie mirate per raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. I vantaggi della gestione integrata dei social con HubSpot CRM Avere una gestione integrata di tutti i tuoi social da un’unica piattaforma ti permette di interagire con i tuoi follower in modo diretto e personalizzato, creando una comunicazione diretta e plasmata secondo le loro preferenze e aspettative. HubSpot CRM ti aiuta a mantenere alto il livello di engagement e suscitare sempre l’interesse, necessario per mantenere vitale e dinamica una pagina social. Analizziamo i principali vantaggi derivanti dall’uso di questo preziosissimo strumento. Centralizza la tua presenza Online Puoi centralizzare la tua presenza online grazie a Social Inbox, uno degli strumenti più efficaci di HubSpot a metà tra una casella di posta e i feed dei tuoi social. A tua disposizione hai uno strumento che raccoglie e ti mostra tutte le principali interazioni sui social in un unico spazio. Puoi così visualizzare chi sono i clienti che interagiscono maggiormente con i tuoi post o quelli altospendenti che quindi hanno una grande importanza per la tua attività. Proprio a questi follower devi dedicare qualche attenzione in più, non solo perché ti consentono di aumentare le vendite ma anche perché possono diventare ambasciatori del tuo brand che vede aumentare la sua popolarità con il passaparola, strumento straordinariamente efficiente e soprattutto gratuito. Monitoraggio dei Social Media in tempo reale Monitorando in tempo reale tutte le interazioni sulle tue pagine social di interesse, puoi scoprire quali sono le tendenze del momento e le nuove esigenze dei tuoi follower. Uno degli strumenti più efficaci di HubSpot è Social Monitoring che ti consente di seguire le conversazioni più rilevanti per il tuo business e tracciare i messaggi su X, seguire le liste contatti e rispondere alle ultime notizie social. Pianifica e pubblica contenuti da un'unica Dashboard Per quanto riguarda la pianificazione e la pubblicazione dei tuoi contenuti da un’unica Dashboard lo strumento da usare è Publishing, grazie al quale puoi pubblicare ciò che desideri su tutti i tuoi account e generare e monitorare il traffico. Publishing fa tanto altro ancora, come ad esempio promuovere e lanciare i contenuti social e inserire i link nei post dei blog, delle landing page o delle immagini. E ancora puoi valutare l’efficacia dei tuoi messaggi e se hanno presa sui tuoi follower, includendo click e date di pubblicazione per avere una panoramica ancora più ampia della loro efficacia. Analisi delle prestazioni: ottimizza la tua Strategia Social Con lo strumento Reports puoi analizzare le singole prestazioni dei vari account social e allo stesso tempo confrontarle tra le diverse piattaforme e tra i diversi periodi di tempo. Potresti scoprire che determinati argomenti tirano di più su un social per un periodo, per poi perdere di efficacia in un altro periodo. O magari potresti scoprire che alcuni tuoi account social performano meglio nelle ore mattutine e altri invece nelle ore serali. Più dati hai a disposizione e maggiormente puoi personalizzare e ottimizzare la tua strategia social. Oggi i consumatori e in generale gli utenti dei social sono molto volubili. Un trend potrebbe durare qualche giorno, ma poi cadere nel dimenticatoio dopo una o due settimane. Ecco perché è fondamentale essere sempre sul pezzo e tenere pronto un piano B per cavalcare di volta in volta i nuovi trend che si susseguono a velocità vorticosa. Integrazione con altri strumenti HubSpot: un approccio sinergico al Marketing Digitale Quando parliamo di marketing chiaramente il discorso non può fermarsi unicamente ai social, ma bisogna fare un ragionamento a tutto tondo. Tanto per cominciare riveste un ruolo fondamentale la SEO, per la quale HubSpot mette a disposizione diversi tool come quello per scansionare la pagina e verificare se ci sono problematiche o semplicemente se si può ottimizzarla. HubSpot è anche un eccellente strumento per creare una landing page, altrettanto importante perché un sito deve essere subito accattivante e offrire una user experience fluida e intuitiva. E ancora con HubSpot puoi raccogliere i dati degli utenti, creare campagne di marketing personalizzate, analizzare il rendimento delle tue pagine, migliorare il supporto ai clienti e tanto altro ancora. Conclusioni HubSpot Social Inbox, strumento specifico per gestire al meglio i social, è solo una delle tantissime funzionalità a tua disposizione. Le aziende oggi sono come delle auto e, per funzionare correttamente, devono avere tutti i componenti al posto giusto che lavorano in perfetta sinergia tra di loro. In questo articolo ci siamo concentrati soprattutto sui social, che rappresentano una vetrina di straordinaria visibilità. Per essere sicuro di utilizzarli al meglio ti consigliamo di scaricare l’ebook gratuito alla fine dell’articolo, dove puoi avere una checklist su come iniziare la campagna di inbound marketing, per aumentare l'engagement in modo da avere ancora più conversazioni social.