Se hai un negozio online sicuramente avrai avuto a che fare almeno una volta con i resi, una criticità che può essere migliorata ma non cancellata del tutto. In questo articolo ci concentriamo sui resi Shopify, che facilitano la vita sia al merchant sia agli acquirenti. Ma perché i clienti effettuano i resi, richiedendo poi il rimborso o il cambio? I motivi sono tra i più svariati. Magari il capo d’abbigliamento è più grande della taglia richiesta o è di un colore diverso da quello ordinato; oppure potrebbe capitare che un dispositivo elettrico o tecnologico non funzioni a dovere. In ogni caso le aziende spesso promuovono resi gratis per accattivarsi i clienti e spingerli ad acquistare con più serenità, con la certezza che possono rimandare indietro i prodotti acquistati senza problemi se non li soddisfano. Tuttavia organizzare una politica di reso efficiente non è così facile come sembra e, se risulta troppo complessa, potrebbe avere l’effetto opposto e allontanare gli acquirenti, aumentando la loro insoddisfazione. Bisogna poi fare i conti con un’altra problematica: i resi saranno anche gratuiti, ma qualcuno deve pur sostenere le spese e nella maggior parte dei casi se le accollano gli stessi e-commerce che vanno a gravare sul loro budget aziendale. C’è un altro problema ancora che i titolari di e-commerce devono risolvere: che fine fanno gli articoli sostituiti? Possono essere rimessi in vendita ma magari ad un prezzo più basso? O è preferibile ritirarli dal mercato poiché hanno dei malfunzionamenti? Insomma i resi creano davvero tanti grattacapi e quindi una gestione oculata e strutturata consente di recuperare tempo prezioso, velocizzare le operazioni e dare un bel taglio alle spese inutili. Grazie al servizio di self service returns su Shopify per le aziende diventa molto più semplice gestire con efficacia i resi, migliorando l’esperienza del cliente e allo stesso modo tagliando i costi superflui e inutili e ottimizzando i tempi. Come configurare e attivare i resi su Shopify PREMESSA: In questo articolo parleremo di come gestire un reso in Shopify se la richiesta viene eseguita tramite mail, telefonate ecc... Per configurare le richieste di reso direttamente dall'ecommerce c'è bisogno di installare un'applicazione che permetta la loro gestione. In questo caso la cosa più giusta da fare è contattare uno Shopify Expert che sarà in grado di guidarti alla migliore soluzione possibile. Prima cosa da fare per rendere le operazioni ancora snelle e fluide puoi aggiungere nel tuo shop online tutte le indicazioni e le istruzioni necessarie per spiegare ai clienti come richiedere i resi. Nel momento in cui un cliente richiede il reso, ti arriva un’email con tutte le specifiche e, una volta letta, puoi creare un reso su un ordine. Se questo è stato creato da un altro utente, puoi approvarlo o rifiutarlo sempre dal pannello di controllo di Shopify. Vediamo come fare nei successivi paragrafi. Approva una richiesta di reso Se approvi il reso al cliente sarà spedita un’email in cui viene confermata che la sua richiesta è stata accettata. Gli step per approvare il reso sul desktop sono i seguenti: Clicca su Ordini dal pannello di controllo di Shopify; Clicca sull’ordine per il quale desideri approvare la richiesta di reso; Accedi alla sezione Reso richiesto e clicca su Approva; Una volta entrato nella sezione Opzioni di spedizione per i resi puoi selezionare una delle seguenti alternative: Seleziona Return items to Shopify Fulfillment Network per restituire i prodotti a Shopify Fulfillment Network. Seleziona Crea un’etichetta per il reso su Shopify per creare un’etichetta di spedizione per il reso del cliente (opzione disponibile solo se la sede e l’indirizzo di spedizione del cliente sono negli Stati Uniti. Seleziona Crea un’etichetta per il reso per poter caricare un’etichetta di spedizione per il reso già esistente per il cliente. Vai nella pagina Aggiungi etichetta per il reso e carica il file dell’etichetta di spedizione in formato JPEG o PDF. Eventualmente puoi anche inserire il Numero di tracking e il Corriere di spedizione. Seleziona Nessuna spedizione di reso per creare un reso senza alcun tipo di informazione; Infine clicca su Crea reso. Rifiuta una richiesta di reso Ritieni che la richiesta di reso non può essere accettata? Allora rifiuta il reso e seleziona il motivo del rifiuto, che comunque non sarà rivelato al cliente e resterà negli archivi interni. Anche in tal caso il cliente riceverà un’email in cui viene comunicato il rifiuto. Gli step da compiere sono i seguenti: Vai su Ordini dal pannello di controllo Shopify; Clicca sull’ordine per il quale vuoi rifiutare il reso; Vai nella sezione Reso richiesto e poi clicca su Rifiuta; Accedi nel campo Motivo del rifiuto e spiega perché hai rigettato la richiesta di reso; Accedi nella sezione Messaggio al cliente e spiegagli perché hai deciso di rifiutare la tua richiesta; Clicca su Rifiuta richiesta di reso. L’approvazione e il rifiuto di un reso possono essere eseguiti anche su dispositivi mobile e se hai problemi con Shopify e con l’utilizzo di questo strumento puoi tranquillamente rivolgerti all’assistenza. Personalizza le notifiche tramite email delle richieste di reso Quando invii al cliente una notifica per rispondere alla sua richiesta di reso, che sia positiva o negativa, puoi personalizzarla andando su Impostazioni, poi su Notifiche e infine su Resi. In base alla tua scelta, puoi personalizzare le notifiche in questo modo: Ricezione della richiesta di reso confermata: il cliente riceve in automatico la notifica dopo aver richiesto un reso usando i resi self service; Approvazione della richiesta di reso: viene inviata una notifica al cliente per comunicargli che la sua richiesta è stata approvata e comprende anche tutte le informazioni relative alla spedizione del reso; Rifiuto della richiesta di reso: viene inviata al cliente una notifica in cui si comunica il perché la sua richiesta non è stata accettata. Puoi anche modificare il messaggio prima di inviare l’email. Come creare una politica di rimborso Quando si pianifica un progetto Shopify è da tenere in considerazione che ogniuno è libero di personalizzare la politica di rimborso come ritiene più opportuno ma, la cosa importante, è che tutto sia perfettamente chiaro e trasparente affinché non ci siano fraintendimenti o equivoci che possono dare adito a frizioni e antipatiche liti che non depongono a favore del tuo e-commerce. I clienti possono annullare gli ordini di Shopify, richiedere un cambio poiché è stato inviato un prodotto con caratteristiche diverse da quelle richieste o pretendere un rimborso poiché non soddisfatti dell’articolo. Assicurati quindi di rendere chiaro: Le modalità di rimborso, specificando se restituirai ai clienti il denaro o se invierai loro un buono acquisto dello stesso valore; Quali articoli possono essere restituiti e rimborsati e quali no; Il tempo massimo entro il quale è possibile effettuare il reso; In quali condizioni possono essere restituiti i prodotti acquistati, indicando ad esempio se possono essere stati usati o se devono essere ancora nella loro confezione originale. Non essere superficiale su questa parte e cerca di essere quanto più preciso e trasparente possibile, senza creare coni d’ombra che possono essere interpretati in modi diversi. Il rapporto di fiducia è importante tra azienda e cliente, anzi essenziale, quindi fai in modo di comunicare ai consumatori tutte le informazioni necessarie in maniera chiara e trasparente. Oltre a fidelizzare i clienti, ti metterai al riparo da eventuali controversie legali. Crea un’area dedicata alle modalità di rimborso su Shopify Hai creato la tua politica di resi e rimborsi del tuo progetto ecommerce? Perfetto! A questo punto devi renderla visibile ai tuoi clienti in diverse aree del sito. Alcuni consumatori potrebbero infatti obiettare che le politiche di reso o rimborso siano volutamente nascoste per rendere l’accesso complicato. Ecco perché le politiche di reso devono essere disponibili in diversi punti del sito, come ad esempio: FAQ. Sono le cosiddette Frequently Asked Questions, cioè le domande poste frequentemente dagli utenti. I clienti moderni amano i servizi self service, cioè preferiscono risolvere da soli i problemi e trovare in totale autonomia le risposte alle loro domande. Ecco perché nella sezione FAQ dovresti inserire una spiegazione dettagliata sul funzionamento della politica dei resi e dei rimborsi; Pagine articoli. Nella scheda prodotto vengono indicati tutti i dettagli tecnici e le informazioni relative a quell’articolo, ma sarebbe un’ottima idea aggiungere anche qui una parte che spiega come funziona la politica dei resi e dei rimborsi; Carrello. Nel carrello i clienti aggiungono i prodotti che intendono acquistare, quindi è un’area tenuta sotto stretta osservazione dagli acquirenti; Pagina di checkout. Questa è la pagina dove i clienti inseriscono i loro dati personali e quelli di spedizione per procedere col pagamento e completare l’acquisto. Trattandosi di un’area attenzionata e monitorata con grande cura, vale la pena certamente inserire anche qui le specifiche relative alle politiche di reso e rimborso. Conclusioni Come specificato all’inizio dell’articolo i resi sono una bella gatta da pelare per i merchant, che per ridurli possono adottare strategie specifiche come un attento monitoraggio delle recensioni dei clienti, per scovare le problematiche più ricorrenti, o una specifica segmentazione degli acquirenti e dei prodotti per un’offerta più personalizzata. I resi con Shopify risultano sicuramente più efficienti ed efficaci con i servizi messi a disposizione dalla piattaforma e consentono ai merchant di personalizzare le loro strategie. A disposizione dei titolari degli e-commerce c’è il servizio di assistenza Shopify per chiarire ogni dubbio o per avere supporto ma, per saperne di più, è consigliabile leggere l’ebook disponibile gratuitamente alla fine dell’articolo.
Shopify Edition, è la rassegna semestrale sulle novità nel mondo di Shopify. Siamo alla terza edizione e per questa Summer Edition 2023 Shopify ha annunciato più di 100 nuove caratteristiche. E, veramente, spaziano in tutti gli ambiti, della realizzazione, passando per la gestione, arrivando alla promozione di un progetto ecommerce. Se volete fare un ripasso veloce di quello che è successo nelle due edizioni precedenti questi sono i link agli articoli che presentano tutte le novità della SHOPIFY SUMMER EDITION 2022 e SHOPIFY WINTER EDITION 2023. E ora che abbiamo fatto le dovute presentazioni del caso... spazio alle novità della SHOPIFY SUMMER EDITION 2023 che ha come sottotitolo Imagine my business, ad indicare il filo conduttore di queste novità, che da spazio alla creatività e alla fantasia per liberare l'immaginazione e potenziare al massimo i progetti ecommerce realizzati con Shopify e Shopify Plus. Conversioni ottimizzate con il checkout di Shopify Partiamo non dalla presentazione di una nuova funzione ma da uno studio sul checkout di Shopify. Tutti dicono che il loro prodotto è il migliore, quindi quando si dice Shopify ha il checkout con le migliori conversioni al mondo, perché crederci? Ecco perché Shopify ha collaborato con una delle tre grandi società di consulenza di gestionale globale, fornendo tutti i dati in possesso, con lo scopo di studiare i checkout e i rendimenti di tutte le principali piattaforme di ecommerce del mondo. Dopo mesi di studi indipendenti la scoperta è che il tasso di conversione complessivo di Shopify supera la concorrenza, in un caso di ben il 36% e in media del 15%. Questo studio ha anche mostrato le potenzialità di Shop Pay, l'offerta di pagamento accelerato di Shopify. Se utilizzato, può aumentare la conversione fino al 50% rispetto al checkout degli ospiti, superando altri checkout accelerati di almeno il 10%. La sola presenza di Shop Pay, secondo lo studio, può aumentare del 5% la conversione di chi entra nel funnel di vendita. Shopify attualmente (luglio 2023) alimenta circa il 10% dell'ecommerce negli Stati Uniti, ha elaborato oltre mezzo trilione di dollari di entrate e ha supportato 561 milioni di acquirenti online unici solo nel 2022 negli USA. Il checkout di Shopify permette Checkout rapidi Ritiro in negozio Completamento e convalida automatico dell'indirizzo Mostrare le date di consegna Selezionare la consegna locale Gestire le tariffe in base alla località Offrire più modalità di pagamento Gestire opzioni di pagamento locali Opzioni per le mance Installare app che estendono le funzioni del checkout Aggiungere banner e messaggi personalizzazioni Aggiungere campi aggiuntivi per raccogliere informazioni extra Mostrare prodotti per upsell, campioni gratuiti o donazioni Si possono altresì, con Shopify Plus, operare delle personalizzazioni visive di base grazie alle funzioni del Checkout Branding API Sidekick Partiamo da Sidekick, presentato con largo anticipo dal CEO di Shopify, Tobias Lütke: un assistente virtuale, con un motore AI che supporta il merchant nella gestione del negozio. Cosa significa? Che si impartiscono con voce umana delle richieste e Sidekick, come un vero e proprio ecommerce manager, le esegue. Gli si può chiedere di produrre dei report per i prodotti più venduti sugli sconti più utilizzati e altre informazioni utili per prendere decisioni strategiche. Gli si può dire di impostare e rimuovere promozioni e sconti. Oppure gli si possono chiedere dei consigli su promozioni o altre strategie. E molto altro. Ovviamente è uno strumento appena nato e destinato a crescere, ma potenzialmente potrebbe intervenire per sistemare foto, testi, descrizioni, traduzioni, grafica del sito, impostazioni ed impaginazione di sezioni... quando metti una AI dietro al motore della gestione di un ecommerce, quali saranno i limiti da varcare? Shopify Magic L'intelligenza artificiale entra in modo prepotente anche nella produzione di contenuti e testi grazie a Shopify Magic: dalle risposte automatiche nella live chat (utilizzando Shopify Inbox), alla creazione di contenuti con il tono di voce desiderato, passando per la creazione di email più efficaci, arrivando ai suggerimenti per la produzione di FAQ in base alle domande più frequenti che arrivano. Personalizzazione del canale Shop Da oggi puoi configurare il canale Shop per gestire il modo in cui il tuo negozio su Shop viene visualizzato dai clienti nell'app Shop e per gestire le tue impostazioni di shopping. L'utilizzo del canale Shop ti permette di gestire nell'app Shop le impostazioni che migliorano l'esperienza di acquisto dei tuoi clienti. I check-out di Shop Pay vengono effettuati su un dispositivo mobile in tre casi su quattro: questo è un'ottima ragione per dedicarci del tempo e presentarti al meglio. Progettazione grafica dei temi 2.0 La riprogettazione del pannello di controllo per il design dei temi di Shopify permette di avere a portata di mano un sistema snello, mirato e funzionale, che permette di concentrarsi sugli elementi importanti senza distrazione. Aggiornamenti del design: i dati e i contenuti sono più chiari e l’interattività è più evidente nel pannello di controllo. Con icone e font migliorati e una maggiore densità delle informazioni, il nuovo design è più pratico, efficiente, espressivo e accessibile. Sistema di impostazioni migliorato: la riprogettazione del sistema delle impostazioni permette di spostarsi semplicemente all'interno del pannello di controllo e trovare i contenuti che servono. Feed di avvisi: è stato aggiornato il feed di avvisi per semplificarne la comprensione e rendere più facilmente identificabili gli avvisi non visualizzati. Sezioni flessibili nei temi Potrebbe sembrare una cosa da poco, di quelle poco importanti da citare nella presentazione di nuove funzionalità ma wow... la possibilità di allargare con il mouse una sezione in modo semplice e naturale, senza preoccuparsi di come poi questo impatterà sul tema, non è cosa da poco per chi cerca un layout aderente alle proprie necessità di presentazione. È sufficiente trascinare le sezioni, ridimensionarle, raggrupparle, modificarle e così via per ottenere un negozio distintamente tuo. Nuove funzionalità per B2B on Shopify Plus Le funzioni B2B di Shopify Plus sono state una delle grandi novità del 2022. Nel 2023 il prodotto è diventato veramente maturo per progetti anche di dimensioni Enterprise, andando ad incorporare tute le funzionalità che servono ad un merchant che fa acquistare i suoi beni dai clienti contrattualizzati, direttamente online. B2B: Il prezzo basato sui volumi di acquisto Finalmente è possibile impostare delle riduzioni di prezzo per quantità grazie alla funzione regole sulla quantità. Puoi utilizzare le regole sulla quantità e i prezzi basati sui volumi per impostare determinati requisiti di quantità o riduzioni di prezzo per gli ordini B2B su Shopify. Ad esempio, se vuoi vendere un prodotto in determinate quantità ai tuoi clienti B2B o devi limitare la quantità di un prodotto che i clienti possono acquistare contemporaneamente, puoi impostare delle regole. Le regole sulla quantità si applicano ad un catalogo e si possono modificare nelle sezioni Prodotti-Cataloghi, scegliendo il catalogo che si intende modificare. QUI puoi trovare le informazioni su come gestire i prezzi basati sui volumi di acquisto con le regole sulla quantità. B2B: Elenchi per gli ordini rapidi Una funzione di frontend sempre apprezzata dai nostri clienti B2B è quella di poter esplodere a tabella, nella pagina prodotto, le varianti di quel prodotto, per poter aggiungere a carrello velocemente quantità di ogni variante, senza frizioni. Ovviamente una personalizzazione del tema che portavamo senza problema e che ora, con le nuove funzioni di Shopify Plus, si può facilmente adottare, con la quick order list B2B: memorizzazione della carta di credito Al momento del check-out o del pagamento di una fattura, ora i clienti aziendali possono utilizzare una carta di credito memorizzata in precedenza. La funzione su chiama Vault. Il vaulting della carta di credito salva in modo sicuro i dati della carta di credito in modo che gli addebiti possano essere effettuati senza dover inserire nuovamente i dati della carta. Il vaulting delle carte di credito è disponibile solo per i commercianti che utilizzano Shopify Payments. Al momento del check-out, i clienti B2B possono fare clic su una casella di controllo per salvare i dati della propria carta di credito oppure possono accedere al proprio account per aggiungere una carta protetta. Dopo che i dati della carta di credito sono stati archiviati, i clienti B2B possono scegliere di utilizzare la carta archiviata per i pagamenti futuri. Le carte Vaulted sono associate a una sede aziendale e possono essere utilizzate per ordini futuri solo per la stessa sede. Tutti i clienti associati a quella posizione possono utilizzare e gestire le tessere archiviate. Se una sede dispone di più carte archiviate, un cliente associato a tale sede può scegliere quale carta utilizzare per un ordine al momento del pagamento. I clienti B2B possono accedere al proprio account per gestire le carte di credito depositate. B2B: pagamenti tramite Paypal Ora i clienti aziendali possono pagare ordini e fatture in tutta comodità con PayPal. Tu potrai riconciliare facilmente i pagamenti nel pannello di controllo. Il collegamento tra Paypal e Shopify consente di avere: Riepilogo degli ordini; Annullamento automatico degli ordini con il rimborso diretto sull'account Paypal; Possibilità di registrazione su PayPal in un secondo momento e di ricevere subito pagamenti; Checkout accelerato per il cliente, con la possibilità di pagare direttamente con un click e di loggarsi all'account paypal senza dover inserire informazioni particolari. A questo si uniscono ulteriori vantaggi nel caso si utilizzi Shopify Payment. Per ulteriori informazioni ti lasciamo il link alla pagina assistenza di Shopify dove puoi trovare tutto sull'integrazione Paypal - Shopify. B2B: richiesta registrazione aziende Si può permettere ai visitatori del tuo negozio di registrarsi come azienda utilizzando l'app Shopify Forms per creare un popup o un modulo in linea. Possono essere aggiunti campi personalizzati previa creazione di metafield che possono essere di vario tipo (es. singole righe di testo, booleani ecc..) come avviene già per i prodotti. La creazione dell'azienda però non viene creata in modo automatico ma è necessaria l'approvazione dal pannello di controllo dell'applicazione Su QUESTA pagina le informazioni per impostare la funzione. App Shopify Subscriptions I tuoi prodotti ora possono essere offerti in abbonamento direttamente con la nuova app Shopify Subscriptions: una customer experience integrata che funziona perfettamente con i nuovi account cliente. I clienti potranno accedere facilmente al proprio account dopo aver acquistato l’abbonamento per gestire le informazioni di pagamento, i dettagli di consegna e altre impostazioni. App Shopify Bundles Era sicuramente una delle funzionalità native più attese, assieme alla possibilità di gestire gli abbonamenti con un'app nativa. L'applicazione di Shopify per gestire i bundle fa esattamente quello che vi aspettate: permette di creare dei bundle, permette di gestire un'offerta legata al bundle e porta al checkout i prodotti compresi nel bundle, senza la possibilità, per i clienti, di rimuovere dei prodotti. Ma si fa prima a provarla che a descriverla. Potete trovarla nell'app store di Shopify oppure potete sempre leggere il nostro articolo dedicato a Shopify Bundles. App Shopify Marketplace Connect Fino ad oggi per poter utilizzare il catalogo caricato su Shopify sui marketplace si doveva ricorrere ad una applicazione / servizio esterno, anche per delle funzionalità base. Ora, per chi vuole provare ad essere presente su Amazon, Ebay o Walmart, è possibile testare una presenza dei propri prodotti sui marketplace direttamente da Shopify, senza dove pagare servizi esterni. Si possono impostare contenuti ed eccezioni ai prezzi solo per determinati marketplace e gestire in blocco tutte le inserzioni senza uscire da Shopify. Anche in questo caso si può facilmente installare e provare direttamente dallo store di Shopify cliccando QUI. Creazione Landing page personalizzate basate sui metaobject In arrivo una nuova soluzione per sviluppare e gestire le landing page personalizzate: potrai aggiungere contenuti strutturati come profili di influencer, domande frequenti e sedi del negozio... semplicemente utilizzando i metaobject. Puoi creare automaticamente nuove landing page per ogni voce, con modelli di pagina dedicati per i vari tipi di metaobject. Un caso pratico è quello di avere vari ambassador del prodotto e dove realizzare una pagina per ognuno di loro. Codificando una serie di informazioni come foto, nome, cognome, descrizione, link dei canali social...all'interno della definizione di un metaobject, si può poi richiamare il metaobject in un template del tema per la creazione del modello di pagina che poi si declinerà per ogni ambassador. Tutte le info sul come utilizzare i metaobject per creare landing page QUI. IN AGGIORNAMENTO Stiamo integrando tutte le informazioni sulla Summer Edition 2023 di Shopify in questo post! Con un po' di pazienza raccogliamo informazioni da più fonti e le inseriamo tutte all'interno della pagina.
Nel periodo del Covid è letteralmente esplosa la voglia da parte dei merchant di partire con dei progetti e-commerce e questa tendenza è proseguita anche dopo la fine della pandemia. Chi abitualmente acquistava online ha consolidato questa pratica, mentre chi non lo aveva mai fatto prima si è trovato talmente bene da continuare a comprare sul web anche dopo la riapertura dei negozi fisici. Questo significa che i vecchi punti vendita tradizionali, dove le persone si recano fisicamente per fare acquisti, scompariranno entro breve? La risposta è no per almeno due motivi. Innanzitutto i clienti apprezzano ancora, fortunatamente, il rapporto umano e preferiscono avere il consulto e il parere di personale esperto della materia. Questo succede, ad esempio, nei negozi di abbigliamento o di tecnologia dove è preferibile avere un consiglio professionale. I titolari di negozi fisici inoltre hanno “accusato” gli e-commerce di averli tagliati fuori dal mercato, ma le cose non stanno esattamente così. La vendita online non deve essere vista come una nemica dei negozi fisici ma, al contrario, come un partner con cui allearsi. La commistione tra online e offline ha dato vita a fenomeni nuovi, come webrooming e showrooming. Con webrooming si fa riferimento alla pratica di cercare online il prodotto desiderato per poi acquistarlo in un negozio fisico ad un prezzo più basso; lo showrooming è esattamente il contrario e consiste nella pratica di visionare e provare prima i prodotti nei negozi fisici per poi completare l’acquisto negli shop online. L’e-commerce non è quindi un nemico ma, anzi, opportunamente integrato con i negozi fisici (grazie a piattaforme come Shopify, che vedremo in seguito) aiuta ad aumentare in modo significativo le vendite e fornire ai clienti un’esperienza sempre più personalizzata e cucita su misura per loro. Nei seguenti paragrafi analizziamo questi due fenomeni, come funzionano e come sfruttarli al meglio. Showrooming: cos'è e come funziona Lo showrooming, così come il webrooming, è un fenomeno che ha iniziato a svilupparsi poco dopo l’avvento degli e-commerce. I clienti si recano prima in negozio per visionare e toccare con mano l’oggetto desiderato, per essere sicuri di cercare lo stesso sul web. Le motivazioni che spingono i consumatori ad adottare questa pratica sono differenti e li possiamo così elencare: non sempre nel negozio fisico c’è la taglia o il colore desiderato; la consegna è veloce e spesso gratuita; è possibile accedere a maggiori sconti e non si pagano tasse. La motivazione che spinge i clienti allo showrooming è principalmente di natura economica, poiché generalmente online i costi tendono ad essere minori dal momento che gli e-commerce devono sostenere meno spese fisse rispetto ai negozi fisici. Inoltre sul web è possibile confrontare lo stesso prodotto su siti diversi, individuando più facilmente quello che costa di meno o che ha i requisiti richiesti, come colori o misure. Tra gli stessi e-commerce gli acquirenti possono scegliere comodamente seduti sul divano e con pochi clic lo shop online che offre le condizioni più convenienti di vendita e anche, eventualmente, di cambio o di reso. Webrooming: definizione e funzionalità Il webrooming è un fenomeno in base al quale un acquirente cerca sulla rete tutte le informazioni possibili su un prodotto, confrontando i prezzi e leggendo le recensioni, per poi completare l’acquisto nei negozi fisici. Il procedimento è quindi inversamente opposto allo showrooming, dove l’esperienza d’acquisto inizia nei negozi fisici e si conclude nell’online. Con il webrooming succede l’esatto opposto. Il fenomeno è letteralmente esploso proprio grazie alla diffusione dei dispositivi online, che consentono in qualsiasi momento e in qualsiasi posto di accedere ad ogni tipo di informazione relativa ad un articolo in vendita. Sono tantissimi i canali offerti dal web per reperire dati e per informarsi: motori di ricerca, social, app, siti ecc. I consumatori, comodamente dal web, possono confrontare i prezzi e le caratteristiche dei vari prodotti per individuare quello più indicato secondo le loro necessità. Una volta individuato l’articolo desiderato, si recano in negozio e concludono rapidamente l’acquisto. Questa è una soluzione ideale per chi non ha tempo per fare shopping e quindi si reca nel negozio fisico semplicemente per acquistare “a colpo sicuro” senza ulteriori perdite di tempo. C’è da sottolineare un altro aspetto che ha favorito la diffusione del webrooming: la possibilità di leggere sui marketplace le recensioni di altri clienti per avere un’idea dell’efficacia del prodotto. Anche le piattaforme di video tutorial, Youtube in primis, hanno contribuito a diffondere il fenomeno del webrooming. Gli utenti infatti tramite i video tutorial possono conoscere non solo le caratteristiche di un prodotto, ma anche come utilizzarlo nel modo migliore. Infine hanno giocato un ruolo importante anche i social network, dove gli utenti possono informarsi sulla reputazione di un brand leggendo i commenti o le discussioni. Strategie di webrooming e showrooming: due facce della stessa medaglia Una volta compreso cos’è il webrooming e cos’è lo showrooming, è importante capire che entrambi i fenomeni rappresentano la volontà crescente degli acquirenti di intraprendere percorsi multicanali e personalizzati. Tali fenomeni dimostrano che ogni cliente ha un suo canale privilegiato per completare un acquisto, ma preferisce comunque sfruttare vari punti di contatto sia online sia offline per raccogliere informazioni preziose sull’articolo da acquistare e anche sul brand. Webrooming e showrooming sono due facce della stessa medaglia e rappresentano due delle ultime tendenze degli acquirenti che, in un mercato sempre più tecnologico e digitalizzato, cambiano frequentemente abitudini e preferenze. Proprio perché sono tra i principali trend d’acquisto, i merchant che si apprestano a pianificare un progetto Shopify non possono certo ignorarli. Anche una piccola azienda deve adottare strategie multicanale per provare ad ampliare la sua clientela che, altrimenti, rimarrebbe sempre quella. Dalla multicanalità all’omnicanalità poi il passo è breve e i clienti devono avere la possibilità di interfacciarsi con il brand sfruttando i vari touchpoint disponibili: dai social ai video Youtube, dagli shop online ai negozi fisici che devono comunicare ed essere collegati tra di loro per garantire continuità all’esperienza d’acquisto. Sono disponibili ad esempio delle web app che inviano dei messaggi push al cliente quando si trova in prossimità del punto vendita. Questo sorta di promemoria ricorda al cliente che si trova vicino ad un negozio dove spesso fa acquisti, così da attirarlo in negozio e convincerlo a comprare. In ogni caso i titolari di negozi e di e-commerce devono adottare tutte le strategie che ritengono più opportune per aumentare gli acquisti in negozio con un approccio multicanale e omnicanale. Le “best practices” che i negozianti devono adottare Cosa devono fare i negozianti per sfruttare al massimo le opportunità offerte dallo showrooming e dal webrooming? Il primo passo, se non l’hanno già fatto, è sicuramente affiancare un sito web al punto vendita fisico. Ormai tutti gli acquirenti, indipendentemente dal prodotto che devono comprare, cercano online il sito del negozio o dell’azienda dove stanno pensando di fare shopping. Essere presenti online con un sito ben curato e ben strutturato è un eccellente biglietto da visita. Al contrario, non essere presenti online non depone certo a favore del negozio che rischia di apparire antiquato e non al passo dei tempi. I negozianti devono quindi seguire determinate “best practices” che analizziamo nei seguenti paragrafi: Essere multicanali e omnicanali. Come ribadito più volte nel corso dell’articolo, i negozi devono fornire touchpoint intercambiabili sia online sia offline che consentono ai clienti di seguire il percorso preferito secondo le loro abitudini d’acquisto. Social, app, aree fisiche, e-commerce e siti web devono essere perfettamente interconnessi tra di loro per offrire una shopping experience piacevole e cucita su misura per loro; Adottare soluzioni come Shopify POS. Questo punto si aggancia con il precedente perché se si parla di ominanalità, se si ha un ecommerce Shopify, è d'obbligo menzionare Shopify POS, la soluzione di Shopify che integra negozio online e negozio fisico. In questo modo un cliente che arriva in negozio, visualizza il prodotto e vuole acquistare online, è possibile inviargli il carrello tramite email. Viceversa un cliente che vede il prodotto online, può essere impostata l'opzione del ritiro in negozio. Per non parlare delle integrazioni anche con i programmi di fedeltà (ti invitiamo a riprendere il nostro articolo su Shopify POS); Offrire incentivi e servizi eccellenti ai clienti. Le relazioni continuano ad essere importanti per i clienti, sia per avere un’interazione umana sia per ricevere assistenza da personale esperto e qualificato. Questa è una situazione che i venditori devono sfruttare a loro vantaggio, aumentando proprio il livello di interazione tra commessi e clienti e fornendo servizi personalizzati che possono riguardare le modalità di ritiro, cambio o rimborso. Sconti e promozioni nei negozi fisici sono ancora ottimi strumenti per fidelizzare il cliente; Chiedere recensioni ai clienti. Ogni cliente che entra in negozio ha sicuramente in tasca o in borsa uno smartphone e anche questa è una situazione che va assolutamente sfruttata. Come? Ad esempio chiedendo di mettere un like alla propria pagina social, o di scattare una foto simpatica nel negozio o del prodotto acquistato e condividerla sui social con tanto di hashtag, o semplicemente di rilasciare una recensioni sull’esperienza avuta. E ancora puoi realizzare contest coinvolgenti, avviare campagne di giveaway o lanciare idee promozionali innovative e creative che tanto piacciono ai clienti moderni. Meglio potenziare il negozio fisico o l’e-commerce? Abbiamo chiarito che i negozi fisici e gli e-commerce non sono rivali, resta da capire dove indirizzare le proprie energie e le proprie finanze. Sicuramente bisogna investire nella digitalizzazione, uno step fondamentale per consolidare la propria attività e restare al passo coi tempi, senza rischiare di essere superati dai competitor. Ognuno quindi deve capire come muoversi, in base alla propria mission aziendale e al proprio target, per potenziare maggiormente il negozio fisico o l’e-commerce. Sicuramente serve coraggio e per offrire un processo di vendita fluido e piacevole è necessario unire e integrare l’esperienza fisica e l’esperienza virtuale. Anche i piccoli negozi di quartiere hanno deciso di fare il grande passo verso l’online, così da aumentare la visibilità, la fidelizzazione, i clienti e di conseguenza le vendite. Ti consigliamo in ogni caso di affidarti ad uno Shopify Expert che saprà indirizzarti in maniera migliore verso la soluzione più in linea con le tue esigenze. Poiché nel corso dell’articolo abbiamo parlato spesso di integrazioni e di piattaforme, ti consigliamo di scaricare l’ebook gratuito a fine articolo dove puoi conoscere come far funzionare il tuo progetto ecommerce e vendere di più anche nel retail.
Di progetti ecommerce ce ne sono veramente tanti e per distinguersi dalla massa sono state rese necessarie strategie particolari che sappiano adattarsi al contesto in continua evoluzione. Alla luce dei cambiamenti sempre più schizofrenici e frenetici, raggiungere i consumatori sta diventando una vera sfida e i canali tradizionali di certo non sono sufficienti per vincerla. Stanno così nascendo canali innovativi e alternativi a quelli tradizionali, come il retail media, che sta in parte rivoluzionando il mercato online e che consente di raggiungere in maniera più fluida eventuali clienti o lead. I canali retail possono essere integrati con altri strumenti di marketing per trovare strade alternative, ottenere introiti e superare alcune delle difficoltà tipiche del momento, come l’aumento dei costi dell’advertising, il cambiamento nelle politiche di cookie di terze parti e il potere d’acquisto dei consumatori in calo. Cos’è il retail media network e come è nato? Il retail media marketing può essere considerato come un insieme di spazi, sia online che offline, che vanno dai social alle app, dalle newsletter ai siti web, realizzati appositamente da retailer e messi a disposizione dei brand inserzionisti, i quali possono acquistarli e sfruttarli per mostrare annunci ai clienti e lanciare delle sponsorizzazioni. Il fenomeno è nato circa 10 anni fa negli Stati Uniti e porta la firma di un colosso dell’e-commerce, Amazon, che ha fatto da scuola e che è diventato un modello da imitare. Il retail media ha avuto una vera impennata soprattutto durante il periodo della pandemia, quando era praticamente impossibile spostarsi e fare acquisti nei negozi fisici (fatta eccezione per i beni di prima necessità). La concorrenza ha iniziato a svilupparsi proprio sul web, dove gli ecommerce Shopify già consolidati hanno dovuto fronteggiare e competere con nuovi punti vendita online che hanno cominciato a spuntare come funghi. Da un lato c’era la necessità di trovare canali alternativi per reggere all’assalto dei nuovi competitor e raggiungere un pubblico molto ampio, fornendo contenuti sempre più personalizzati, d’altro lato però era sempre più difficile reperire dati provenienti da terze parti per studiare il proprio target. Le aziende online hanno così cominciato a sfruttare meglio i dati e le informazioni di prima parte, per conoscere meglio la loro clientela e fornire un servizio personalizzato, e allo stesso modo hanno messo a disposizione nuovi spazi per i brand, ma sempre tenendo conto del loro target di riferimento. Come funziona il retail media? Il funzionamento del retail media in realtà è più semplice di quanto possa sembrare. I clienti del retail, dopo aver creato un retail media network, possono conoscere nuovi prodotti oppure offerte di altri e-commerce, o progetti Shopify, per mezzo degli annunci che sono stati realizzati su misura per loro su piattaforme proprietarie, siti, newsletter o anche su spazi offline. In un certo senso i retail media network funzionano in parte come l’affiliate advertising, anche se con le dovute differenze. In pratica gli advertiser sponsorizzano prodotti e servizi di altri e-commerce su piattaforme offerte dai publisher, conseguendo comunque dei vantaggi in termini di conversioni. I retailer tra l’altro hanno la possibilità di creare il proprio retail media network in automatico e, se non hanno le capacità o le strumentazioni per farlo, possono comunque affidarsi a delle piattaforme apposite che rappresentano piazze virtuali dove i retailer si incontrano per avviare delle partnership vantaggiose per tutti. Quali sono i principali vantaggi dei retail media network? Molti marketplace, sull’esempio di Amazon, si stanno affidando ai retail media network che rappresentano una grande opportunità per le stesse aziende che possono personalizzate e ottimizzare le strategie di vendita e di marketing. Ogni retail media network fornisce opzioni e alternative diverse, tenendo conto dei dati raccolti, ma tutti conferiscono maggiore affidabilità alle attività pubblicitarie dei marchi che risultano anche più trasparenti. Aziende e marketplace possono infatti monitorare più facilmente i dati raccolti, così da avere un’idea più chiara sia delle spese che delle vendite. In questo modo risulta più facile anche personalizzare le proprie strategie di marketing in base agli obiettivi da perseguire. Analizziamo quindi quali sono i principali vantaggi tanto per i marketplace che per le aziende. Vantaggi per aziende Le aziende, sfruttando i retail media network, possono valorizzare e arricchire ulteriormente le loro strategie di vendita e di marketing. Al di là dell’aspetto economico, che sicuramente ha la sua importanza, le aziende vedono rafforzare in modo importante anche la loro brand awareness che, in un contesto così competitivo come è il mercato ideale, riveste un ruolo di primo piano. Sono sempre di più gli utenti che, invece di usare i classici motori di ricerca tradizionali, si affidano proprio ai retail media network per effettuare le loro ricerche e magari completare anche gli acquisti. Vantaggi per marketplace I marketplace, integrando il retail media sulle loro piattaforme, possono incrementare la loro redditività e i loro guadagni dal momento che possono aumentare le loro vendite. Questa rappresenta una nuova forma di business per i marketplace che, fornendo spazi digitali ai marchi, generano entrate piuttosto interessanti. Gli inserzionisti possono infatti acquistare annunci da presentare sotto forma di immagini e video. I retail media network, sfruttando i dati dei clienti e le informazioni relative alle loro preferenze e ai comportanti durante lo shopping online, offrono promozioni alternative efficaci e mirate. Esempi di retail media network Negli ultimi anni ci sono stati diversi retailer che hanno lanciato network di retail media dedicati. In alcuni casi si tratta di soluzioni interne, cioè sviluppate e realizzate dagli stessi retailer, mentre in altri casi sono soluzioni ibride che mixano diverse alternative di retail media presenti sul mercato. Diamo adesso uno sguardo agli esempi più efficaci di retail media network da cui eventualmente prendere ispirazione. Walmart Connect Oltre al già citato Amazon, un altro ottimo esempio di retail media network è Walmart Connect che serve più del 90% delle famiglie statunitensi e rappresenta quindi una straordinaria importanza per i brand che possono raggiungere una platea pressoché illimitata o comunque vastissima. In pratica Walmart Connect mette a disposizione delle agenzie pubblicitarie spazi comprensivi di annunci di ricerca, display e altre interazioni con il brand che aumentano anche l’engagement degli stessi acquirenti. Una delle principali innovazioni di Walmart Connect è stata il lancio di una DSP che, mixando i dati e l’inventario di Walmart, aiuta le agenzie pubblicitarie a raggiungere i clienti ovunque essi siano. La DSP comprende display, video in streaming, mobile e audio che rendono l’esperienza dell’acquirente ancora più coinvolgente. Carrefour Links Carrefour Links può essere considerato una sorta di esperimento di retail media network ibrido, tant’è vero che è stato sviluppato da colossi come Google, LiveRamp e Criteo, ognuna delle quali ha chiaramente sfruttato i suoi punti di forza: Google ha fornito la sua collaborazione in relazione al cloud; LiveRamp ha dato supporto per quanto riguarda l’analisi dei dati; Criteo ha dato assistenza per quanto riguarda la tecnologia per il marketing. Sfruttando le competenze e i punti di forza di questi 3 giganti Carrefour Links ha sviluppato le proprie strategie secondo le 4 C: catturare; convertire; conversare; comprendere. La piattaforma griffata Carrefour aumenta la visibilità dei brand che possono trovare più facilmente nuovi clienti, ottimizzare i loro acquisti e migliorare la shopping experience. In un certo senso questa forma di retail media network somiglia alla pubblicità tradizionale in televisione, con la differenza che può raggiungere quei consumatori che guardano poco la tv ma che utilizzano molto l’online per fare acquisti. Del resto anche durante le pubblicità in tv i telespettatori sono soliti dare uno sguardo allo smartphone e quello diventa un ottimo momento per attirare l’attenzione di nuovi clienti, catturarli e fidelizzarli. Come si sta evolvendo il fenomeno in Europa? Conclusioni finali A che punto è la strategia di retail media in Europa? Considerando che è nata negli Stati Uniti una decina d’anni fa e che è approdata nel Vecchio Continente solo da pochi anni, si tratta chiaramente di una forma di advertising ancora acerba e per certi versi embrionale. Benché ci siano ampi margini di miglioramento, il retail media ha però già dimostrato tutte le sue potenzialità e rappresenta una grande opportunità per i marchi che vogliono crescere rapidamente. I retail media network sono in grado di aumentare il traffico e di conseguenza le vendite, convertire i lead in clienti e raccogliere dati. Rappresentano quindi eccellenti canali pubblicitari per i brand e le aziende, che devono essere bravi a salire subito su questo treno. Bisogna comunque tener conto dei rischi di una strategia ancora non del tutto perfezionata, come l’assenza di una tecnologia “ad hoc”. In pratica non c’è una soluzione valida o praticabile per tutti, ma ogni brand deve trovare e perfezionare la sua strategia. Qualunque sia la strategia adottata comunque è importante sfruttare tutti i canali o comunque quelli ritenuti più idonei per il proprio marchio. A tal proposito per comprendere meglio il funzionamento dell’omnicanalità per i brand e i principali vantaggi puoi scaricare l’ebook disponibile alla fine dell’articolo, trovando gli spunti adatti per dare il giusto slancio al tuo business.
I merchant devono fare i conti con tante criticità e situazioni complesse, come ad esempio il reclamo sugli e-commerce. Può capitare, per qualsiasi motivo, che si verifichi qualche intoppo durante l’acquisto online, ciò che conta è risolverlo tempestivamente e rispondere adeguatamente ai reclami o alle lamentele dei consumatori. Nelle aziende moderne che vogliono aumentare la loro competitività la soddisfazione del cliente è uno degli obiettivi primari, soprattutto alla luce di una concorrenza sempre più agguerrita. Oggi i progetti ecommerce sono pensati per non vendere solo prodotti o servizi, ma vere esperienze che devono essere integrate con servizi di assistenza e di supporto a 360°. I reclami dei consumatori non devono quindi essere considerate come delle seccature, ma come contenitori di dati utili da cui estrapolare preziosi informazioni per capire come prevenire i problemi e garantire ai clienti un’esperienza fluida e godibile. Reclamo del consumatore online e l'assistenza post-vendita Partiamo dal presupposto che il post-vendita non è una fase a parte, ma è un servizio che rappresenta una parte integrante dell’intero processo di vendita. Se il prodotto acquistato non risolve il problema o non soddisfa il desiderio del cliente o magari presenta malfunzionamenti o elementi non congrui a quanto venduto online, allora devi intervenire tempestivamente e in modo pertinente per salvaguarda la fiducia del cliente e mantenere con lui un rapporto lungo e duraturo. Se non lo fai rischi di perdere quel cliente, che a sua volta innesca un passaparola negativo che si trasforma in un vero boomerang. Di conseguenza puoi perdere altri potenziali clienti, allontanati dalle recensioni negative rilasciate dai precedenti acquirenti. Per garantire un servizio post-vendita ottimale devi puntare su tre aspetti: Creazione di valore reale per il cliente; Analisi delle informazioni fondamentali relative ai clienti, come esigenze e abitudini d’acquisto, e sugli stessi prodotti, come caratteristiche, criticità o aspetti da migliorare; Tracciare tutte le iterazioni con un ecommerce CRM; Strategie efficaci per migliorare diminuire i reclami Aumentano le ricerche sui motori di ricerca su come scrivere un reclamo, a dimostrazione che gli utenti ormai siano sempre più informati ed esigenti. Devi quindi studiare delle strategie efficaci che migliorano l’esperienza di shopping plasmata sulle reali esigenze della clientela. Di seguito ecco alcune strategie efficaci che possono esserti di grande aiuto: Personalizzazione. Il primo step da compiere è creare un servizio di vendita, dall’inizio alla fine, che sia estremamente personalizzato e costruito su misura secondo le esigenze del cliente. Per prima cosa devi quindi conoscere il tuo target di pubblico, così da offrire prodotti e servizi in linea con le sue esigenze. In questo senso sono utili software come Hubspot, che ti permettono di tenere traccia di tutte le attività, migliorando la gestione del reclamo all'interno dell'ecommerce. Ma questo non è sufficiente. Per personalizzare ulteriormente la sua esperienza devi mettere a disposizione del cliente uno staff preparato e qualificato che, anche online, sia in grado di fornire il giusto supporto ad esempio dando consigli o informazioni sulle ultime tendenze del momento o sulla qualità dei materiali usati; Immersività. Per immersività si intende quella sensazione in cui l’utente si sente perfettamente calato all’interno di un ambiente. Oggi i clienti vogliono vivere negli shop online un’esperienza quanto più simile possibile a quella dei negozi fisici. Devi quindi creare un sito che, come design e struttura, sembri proprio un negozio, con tanto di reparti, aree camerini dove provare virtualmente i vestiti e cassa. Come già specificato non guasta un’assistente personale, come la chat o i chatbot, pronti a dare supporto se necessario; Coerenza. Sempre più negozi fisici decidono di aprire anche un sito web, così da raggiungere potenzialmente più clienti e aprire un doppio canale di vendita. É un’ottima soluzione, ma sia il sito che il negozio fisico, così come le pagine social, devono essere coerenti tra di loro e usare lo stesso linguaggio, le stesse grafiche e gli stessi design. In questo modo il tuo brand diventa subito riconoscibile e per certi versi iconico; Comunità. Viviamo nell’epoca dei social, quindi sarebbe un’ottima idea creare una comunità intorno al tuo brand dove i clienti possono interagire tra di loro per confrontarsi, scambiarsi consigli o anche promuovere uno stile di vita condiviso con altre persone. Identificare le cause delle delusioni nel negozio online Le recensioni negative sono killer silenziosi che “uccidono” le attività online, poiché sono pubbliche e possono generare il già citato e temuto passaparola negativo. La prima cosa da fare è quindi identificare le cause più comuni delle delusioni dei clienti che, dato sicuramente curioso, raramente riguarda la qualità del prodotto. Nella maggior parte dei casi i clienti si lamentano per i ritardi di consegna o per la consegna di prodotti sbagliati. I ritardi di consegna generalmente sono da attribuire alle ditte di spedizione, ma in alcuni casi è colpa dello stesso e-commerce che ha venduto un prodotto benché non fosse presente nel magazzino. In tal caso è utile avere un efficace gestionale che consente di tenere traccia degli articoli presenti in magazzino e di quelli venduti online. In ogni caso la cosa più importante è verificare quali sono le problematiche che si verificano più spesso, così da intervenire in modo mirato con le necessarie migliorie ed evitare o quanto meno ridurre le criticità più frequenti. Per ulteriori informazioni ti lasciamo il nostro articolo sulle recensioni negative e come trasformarle in opportunità. Creare canali di comunicazione aperti per i reclami dei consumatori Fino a poco tempo fa il telefono era l’unico canale di comunicazione tra azienda e cliente. Oggi il servizio clienti ha fatto passi da giganti e offre diversi canali di comunicazione, sempre nell’ottica della personalizzazione del servizio clienti. Diamo un’occhiata quindi alle principali tipologie di canali di comunicazione che puoi mettere a disposizione dei tuoi clienti. Offrire soluzioni personalizzate per soddisfare le aspettative dei clienti Benché il tuo pubblico sia targettizzato, ogni cliente può avere le sue preferenze quando si tratta di comunicazione. Ecco una serie di soluzioni personalizzate particolarmente apprezzate dai clienti: Chatbot. Sempre più merchant che hanno un progetto Shopify optano per le soluzioni “self service”, cioè preferiscono raccogliere da soli le informazioni di cui hanno bisogno senza perdere tempo. Ecco quindi che i chatbot sono soluzioni perfette per reperire dati e informazioni utili. I chatbot sono intelligenze artificiali che, tramite il machine learning, apprendono nuovi dati e migliorano giorno dopo giorno in seguito alle interazioni con i clienti. Magari non sono in grado di risolvere problemi particolarmente complessi, ma possono sicuramente essere utili per rispondere alle domande più frequenti alleggerendo il carico di lavoro per il servizio clienti; Social. Per chi invece preferisce interagire in modo più diretto con l’azienda, e magari confrontarsi anche con una community, i social sono la soluzione ideale. Devi garantire una presenza costante sui social, sia per rispondere tempestivamente alle domande sia per monitorare eventuali commenti o conversazioni fuori luogo che non depongono certo a favore dell’immagine del tuo brand; SMS. Potrebbe sembrare un canale obsoleto ma, paradossalmente, gli SMS sono amati soprattutto dai più giovani. Gli e-commerce in genere usano gli SMS per confermare l’ordine, la spedizione e la consegna o per rispondere a domande specifiche; E-mail. I clienti vecchio stampo generalmente preferiscono le email, dove possono esporre le loro problematiche o le loro lamentele in modo più completo. Può sembrare un servizio seccante per le aziende, poiché risulta sicuramente più lento, ma consente per l’appunto di dare una risposta più esaustiva. Monitoraggio e miglioramento continuo dell'esperienza di shopping online Per garantire un’esperienza gradevole e personalizzata ai tuoi consumatori, devi costantemente monitorare le prestazioni del tuo servizio clienti e migliorarlo. La parola d’ordine per il tuo servizio clienti deve essere scalabilità, intesa come capacità di adattarsi ad un aumento di domanda o di carico di lavoro. In tale ottica può esserti molto utile un CRM che, oltre a gestire e migliorare le relazioni con i clienti, fornisce una grande mano nella gestione di servizi di vendita o di post vendita. Prendiamo come esempio un e-commerce di costumi da bagno, che vedrà sicuramente aumentare gli acquisti e le richieste di informazioni in prossimità della stagione estiva. In tal caso devi potenziare il servizio clienti che, se eccessivamente stressato, rischia di fornire informazioni errate o peggio ancora di rispondere in modo sgarbato al cliente. Tieni sempre d’occhio le prestazioni del tuo servizio clienti e, anche in base alle lamentele o alle criticità emerse, intervieni in modo mirato per apportare i miglioramenti necessari. Trasformare i reclami in opportunità Il reclamo sugli ecommerce Shopify e le lamentele dei clienti non devono essere visti come noie o fastidi da nascondere o da cancellare, ma piuttosto come un’opportunità da prendere al volo per migliorarsi. Si dice che dalle crisi nascono sempre nuove opportunità e, ragionando con questa mentalità, devi trasformare gli aspetti negativi di reclami in aspetti positivi. Molti clienti si lamentano, ad esempio, del ritardo delle consegne? Allora potresti semplicemente affidarti ad una ditta di spedizione più affidabile. O magari molti clienti si lamentano di aver acquistato un prodotto di colore diverso da quello presente sul sito? Allora cambia le foto sull’e-commerce affinché non si faccia confusione tra i vari colori dei prodotti. Se stai cercando un modo per far funzionare e far vendere di più al tuo e-commerce, scarica l’ebook gratuito sottostante dove troverai una guida che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi di vendita e migliorare le prestazioni della tua attività.
Per i negozianti e i merchant si avvicina un periodo “caldissimo” e non solo da un punto di vista climatologico: i saldi estivi. É una fase molto importante per tutti i progetti ecommerce, poiché hai la possibilità di aumentare le tue vendite e dare una bella impennata al tuo fatturato, purché ti muova per tempo, seguendo gli step giusti. Il periodo dei saldi non solo ti aiuta a vendere di più e a massimizzare le vendite, ma anche a fidelizzare i clienti e conquistarne di nuovi che potrebbero così conoscere il tuo brand. A tutti piace risparmiare, quindi devi preparare offerte allettanti che attirano lead per aumentare la tua base clienti. Quando iniziano i saldi estivi e come prepararsi al meglio? I saldi estivi solitamente iniziano il primo sabato di luglio e terminano in date diverse da regione a regione. (nel 2023 iniziano giovedì 6 luglio) Come prepararsi al meglio per i saldi online? Devi considerare che il tuo ecommerce Shopify probabilmente sarà preso d’assalto dai consumatori e ci saranno molti ordini, quindi per prima cosa devi effettuare un controllo generale dello shop online. L’esperienza d’acquisto deve essere fluida e intuitiva da qualsiasi dispositivo, soprattutto mobile, considerando che ormai buona parte degli acquisti viene effettuata da smartphone o tablet. Il caricamento del sito deve essere veloce, così come il passaggio da una pagina all’altra, e l’e-commerce deve essere in grado di sostenere un elevato flusso di traffico. Un altro aspetto importante è la comunicazione che deve essere chiara e trasparente. Tira fuori le “armi pesanti” per comunicare le offerte, gli sconti e le promozioni come social network, ads a pagamento, newsletter ecc. Tutta la tua strategia deve seguire un filo comunicativo logico, che indichi in modo chiaro i prezzi scontati lanciando post sui social al momento opportuno e inviando stabilmente le newsletter. In questa fase la concorrenza è altissima, ancora di più che negli altri periodi dell’anno, perciò devi spingere sulle ads sia su Google che sui social network per conquistarti un posto al sole nell’affollato mondo del web e aumentare la visibilità del tuo brand. Come scegliere la migliore strategia per i saldi estivi? Ci sono tantissime strategie per lanciare i saldi estivi e aumentare il fatturato. Usarle tutte può risultare complicato, quindi devi essere bravo a scegliere quelle più pertinenti per il tuo business, cercando di mixarle sapientemente tra di loro e tenendo conto anche del tuo target di pubblico. Diamo quindi uno sguardo alle strategie più gettonate, così puoi avere una panoramica più ampia e scegliere quelle che secondo te possono darti i risultati migliori. Effettua un’analisi di mercato Il primo passo da fare è condurre un’analisi di mercato per capire quali sono le tendenze del momento. Devi tenere conto chiaramente del periodo: se hai un negozio di abbigliamento online, è presumibile che i clienti vadano a caccia di costumi o di capi e vestiti leggeri. Tuttavia alcuni articoli, in base anche al trend della moda, potrebbero essere più ricercati di altri e quelli andrebbero sicuramente scontati per aumentare le vendite e attirare nuovo pubblico. Un’altra idea è quella di testare i social e preparare sondaggi online, chiedendo direttamente al pubblico quali sono le loro esigenze e su quali prodotti gradirebbero avere sconti. Dai uno sguardo agli articoli più venduti in questo periodo negli anni precedenti e “spia” i tuoi competitor, studiando le loro campagne di marketing per differenziarti e per migliorare le tue offerte. In questi casi, se hai un ecommerce, possono esserti utili gli ecommerce CRM, che ti consentono di immagazzinare tutti i dati dei tuoi contatti provenienti da più touchpoint e di utilizzarli per fare del marketing. Prepara sconti e offerte ad hoc per il tuo target di riferimento Non devi limitarti a lanciare offerte e sconti a caso, ma devi personalizzarli secondo le esigenze e le preferenze dei tuoi clienti. Puoi creare pacchetti di prodotti complementari, scegliendo tra quelli più venduti, così da aumentare le vendite in modo intelligente e fornire un’offerta sicuramente gradita al cliente. In alternativa puoi creare offerte limitate nel tempo, oppure offerte riservate ai clienti più fedeli che ottengono così una sorta di riconoscimento e si sentono realmente apprezzati. Potresti anche offrire la spedizione gratuita o una percentuale di sconto al raggiungimento di una determinata cifra. Fai un “refresh” del tuo ecommerce Hai notato che alcuni siti, in prossimità dell’estate, si rifanno il look con uno stile più estivo? Potresti farlo anche tu, sarebbe una buona idea dare una bella rinfrescata al tuo e-commerce. Non devi stravolgere la grafica del sito, sono sufficienti pochi e semplici accorgimenti che conferiscono quel tocco fresco e frizzante tipico dell’estate. L’esperienza cliente sarà ancora più immersiva e divertente e ne trarrà beneficio anche l’immagine del tuo brand, che si presenta fresco e brioso. Il refresh del tuo sito non deve intaccarne la funzionalità, che viene prima di tutto, e non deve essere eccessivamente invasivo perché, terminato il periodo dei saldi, l’e-commerce deve tornare alla sua veste grafica originaria. I ritocchi devono essere pochi e ben assestati. Per ulteriori info leggi il nostro articolo sulla personalizzazione del design di Shopify. Pianifica la strategia di marketing Addentriamoci maggiormente nel discorso di marketing e nello specifico tra gli strumenti da utilizzare per il proprio business e per massimizzare le campagne. In questa fase sarai chiamato a gestire un flusso molto elevato di offerte e richieste, che la semplice forza-lavoro umana difficilmente può sostenere. Devi quindi affidarti alla marketing automation, che automatizza i processi più noiosi e ripetitivi e snellisce le varie attività. L’email marketing, con messaggi, sconti e offerte personalizzate, può aumentare in modo considerevole il tasso di conversione. A tal proposito è importante segmentare il database dei tuoi clienti. All’interno del tuo stesso target di pubblico ci sono persone che potrebbero preferire questo o quel prodotto. Ecco perché devi studiare e analizzare i loro comportamenti d’acquisto, così da poter inviare messaggi personalizzati e utilizzare una call to action accattivante e persuasiva. Un’altra strategia di marketing molto efficace è l’affiliate marketing, grazie alla quale puoi promuovere i tuoi prodotti appoggiandoti a influencer o altri siti web che sponsorizzano il tuo brand in cambio di una commissione. Idee per sfruttare gli sms e le email A proposito di email, puoi anche potenziarle con gli sms per lanciare le tue promozioni e creare un workflow cross-canale che raggiunga più clienti contemporaneamente. Fornire offerte esclusive è sempre un buon metodo sia per potenziare la tua offerta, sia per valorizzare i tuoi clienti. Puoi ad esempio lanciare offerte speciali riservate esclusivamente agli utenti mobile. In estate la voglia di essere social e di condividere foto ed esperienze in vacanza aumenta sempre di più, quindi è il momento opportuno di organizzare contest, challenge o giochi estivi, da pubblicizzare anche con sms. E se oltre all’e-commerce hai anche un’attività fisica, può essere un’ottima idea geolocalizzare gli sms per aumentare il numero di clienti all’interno del negozio. Gli sms transazionali possono essere sfruttati ancora di più in chiave promozionale. Un esempio? Quando invii il messaggio di notifica “Grazie, il tuo ordine è andato a buon fine” puoi aggiungere un’ulteriore scritta come ad esempio “Ecco per te un codice sconto per il tuo prossimo acquisto”. Puoi inserire l’offerta che vuoi trasformando l’sms da transazionale in promozionale. Potenzia il tuo servizio di assistenza Con l’aumentare degli acquisti e dei clienti, inevitabilmente ci sono maggiori possibilità che si verifichino intoppi, problemi o criticità durante gli acquisti. Ecco perché in un progetto Shopify degno di questo nome, devi potenziare maggiormente il servizio assistenza per supportare nel migliore dei modi possibili i tuoi clienti. In questa fase i merchant potrebbero essere concentrati esclusivamente sulle vendite e sulle offerte, trascurando il servizio clienti. Un errore grave poiché i saldi passano, ma un’eventuale esperienza negativa resta nella mente del cliente che difficilmente tornerà a fare acquisti su quel sito e probabilmente ne parlerà male innescando un passaparola negativo. Se pensi che le tue risorse non siano sufficienti per gestire un elevato flusso di lavoro, potenzia il servizio clienti con altro personale. Implementa i canali di comunicazioni, dalle chat alle email fino al telefono, per consentire ai tuoi clienti di raggiungerti come preferiscono e prepara anche una sezione dedicata alle FAQ per snellire il lavoro del servizio assistenza e rendere i consumatori più autonomi. Regole dei saldi: le norme da rispettare I saldi rientrano nelle vendite straordinarie e sono regolamentati dal D.Lgs. n. 114/1998 e L. n. 248/2006. Tra le vendite straordinarie rientrano anche le vendite promozionali o sottocosto, che però non sono la stessa cosa e hanno regole diverse. Le vendite promozionali sono effettuate su tutti i prodotti, o alcuni di loro, per periodi limitati. I saldi invece riguardano solo prodotti di carattere stagionale o di moda, che possono subire un deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo. Le normative possono cambiare da regione a regione, quindi studia bene le regole anche in base all’area geografica in cui operi. Gli sconti devono essere reali, chiari e trasparenti e se ci sono infrazioni puoi andare incontro a multe salatissime. Conclusioni I saldi estivi rappresentano una straordinaria vetrina per il tuo brand, quindi prepara le tue strategie con largo anticipo in base anche al tuo target di pubblico. L’importante è proporre offerte personalizzate, imparando a integrare tutti i canali per un’esperienza d’acquisto gradevole che resti ben impressa nella mente del cliente anche alla conclusione del periodo di saldi, cosa che puoi fare con un buon CRM. La cosa migliore, quando si vuole aumentare le vendite di un ecommerce, si può contattare uno Shopify Expert per un'analisi, in alternativa abbiamo realizzato un contenuto apposito, scaricabile gratuitamente a fine articolo. L'ebook spiega come aumentare le vendite, una risorsa utile sia in tempi di saldi che in qualsiasi altro periodo dell’anno.
La varietà dei prodotti vendibili su Shopify e su Shopify Plus è sterminata. Ci sono però alcune limitazioni. La piattaforma canadese, in vita già da ormai 17 anni, consente di vendere praticamente di tutto, il che contribuisce chiaramente alla sempre più veloce diffusione e al grande successo dell’e-commerce. Tuttavia il team di Shopify - gestendo anche i pagamenti, tramite Shopify Payments - ha optato per la proibizione di una lista di merci non propriamente adatti alla vendita, lista che peraltro non tutti conoscono. È plausibile che in chi legge sia nato il dubbio: quali potrebbero mai essere dunque questi prodotti banditi? Cosa succede se si ignorano le regole? Ma soprattutto, è possibile vendere prodotti proibiti? È ora di scoprirlo. È possibile vendere prodotti vietati su Shopify? (Premessa) La risposta a questa domanda è dipende. Shopify infatti, di base, non vieta la vendita di articoli sulla propria piattaforma. Quello che invece fa Shopify è cercare di dettare delle regole base nell'utilizzo della piattaforma e la pubblicazione dei contenuti (nel prossimo paragrafo), che vanno a ricadere sui prodotti. Discorso diverso per chi nel proprio negozio online utilizza Shopify Payments. Questo gateway di pagamento ha delle limitazioni e vieta il suo uso per determinati prodotti, elencati in questo paragrafo. Pertanto lo sviluppo di uno store online su Shopify per la vendita degli articoli non è mai vietata di per sé perché la cosa da tenere in considerazione sono le politiche sui prodotti adottate da Shopify Payments e la policy generica di Shopify. Shopify e la sua policy Di seguito elenchiamo alcune regole base imposte da Shopify sull'utilizzo della sua piattaforma, che inevitabilmente va a ricadere sulla legalità o meno di determinati prodotti. Sono vietate infatti le attività, indirettamente anche la pubblicazione di prodotti, che abbiano a che fare con: Sfruttamento minorile; Molestie, bullismo, diffamazione e minacce; Incitamento all'odio (comprese: etnia, età, sesso, orientamento sessuale ecc...); Attività illegali (differenti per ogni paese in cui si va a vendere i prodotti); Proprietà intellettuale (violazione di copyright); Pratiche dannose o ingannevoli; Divulgazione di informazioni personali o protette; Autolesionismo; Spam; Terrorismo; Per ulteriori info ti consigliamo di leggere le policy di Shopify che possono avere un impatto notevole sul tuo progetto ecommerce: Termini e condizioni d'uso di Shopify; Perché Shopify e Shopify Payments vietano certi prodotti È logico che per mantenere la credibilità e l’autorevolezza sul mercato - per non incappare in bufere legali infinite e dannose - la piattaforma curi minuziosamente l’infinita lista dei prodotti vendibili. È stato ritenuto importante, chiaramente, bloccare la vendita di tutte le tipologie di prodotti illegali, quindi prodotti proibiti dalla legge e dai governi (prevalentemente per motivi di sicurezza). Si poteva evitare di bandire anche tutta la serie di merci contraffatte o false? Assolutamente no, infatti Shopify ha scelto di non lasciare spazio a qualsiasi prodotto che potrebbe violare la proprietà intellettuale. Il tutto ad interesse del consumatore finale. La piattaforma ha pensato anche alla sicurezza dei clienti, gli acquirenti dei merchant, bloccando la vendita sull'ecommerce di qualsiasi cosa che possa risultare nociva o dannosa per l’ambiente - prodotti chimici tossici, corrosivi o infiammabili - e per il consumatore finale. I rischi di vendere prodotti proibiti usando Shopify Nella pagina legale di Shopify, viene illustrato tutto il regolamento e le conseguenze in caso di violazione… e non si lascia ombra di dubbio: in caso un’azienda abbia la malsana idea di vendere uno o più prodotti vietati dalla piattaforma, il dipartimento interno che si occupa del rischio procederà immediatamente a togliere dalla vendita ogni articolo fuori regolamento e a chiudere l’account dello shop (anche senza alcun preavviso, nei casi più gravi). La piattaforma ricorda quindi che è un’importante responsabilità del merchant quella di dare un’occhiata rigorosa alle politiche della piattaforma per essere sempre al corrente della merce che non è consentito vendere. Tutto per evitare guai non solo a Shopify ma anche per il venditore stesso. Quali sono i prodotti banditi da Shopify Payments? Nella premessa che abbiamo fatto all'inizio dell'articolo abbiamo anche parlato del divieto di vendere determinati prodotti se si utilizza come gateway di pagamento Shopify Payments. I prodotti di Shopify che non possono essere venduti con il metodo di pagamento di Shopify Payments possono appartenere a diverse casistiche. Le elenchiamo di seguito. Pornografia: materiale di qualsiasi tipo (video, immagini, altri media e persino materiale letterario); raffigurante in tutto o in parte elementi correlati alla pornografia, alla nudità e a espliciti atti sessuali; siti che offrono servizi orientati alla sfera sessuale, come prostituzione, chat live per adulti o app di appuntamenti per adulti; giochi per adulti collegati alla sfera sessuale; stripclub e simili; Gioco d’azzardo: lotterie, schedine di partecipazione ai pronostici per eventi sportivi, gratta e vinci e simili, premi monetari, campionati di fantasport con premi in denaro; qualsiasi forma di gioco d’azzardo legale o illegale, concorsi con premi in denaro, lotterie di carità e lotterie con lo specifico scopo di raccolta fondi; Violazione della proprietà intellettuale: film, canzoni, software e altri materiali senza autorizzazione ad essere venduti da parte del soggetto ne che detiene i diritti; prodotti o servizi che infrangono diritti d’autore, brevetti, privacy e segreti aziendali di terze parti: uso del nome e del logo e violazione della proprietà intellettuale del brand Shopify, incluso l’uso del marchio in qualsiasi modo non rispetti le regole delle linee guida sull’uso del marchio Shopify; Illegalità e elementi regolati dalla legge: tabacco, sigarette elettroniche, cannabis; farmacie online, prodotti farmaceutici, prodotti che richiedono prescrizione medica, prodotti chimici ricercati; servizi che offrono documenti falsificati, false referenze e servizi di prestanome; armi e munizioni, esplosivi e polvere da sparo, anche coltelli; fuochi d’artificio, materiali tossici, radioattivi e infiammabili; servizi che hanno un diverso stato legale o sono regolati a seconda del paese; servizi o prodotti la cui vendita è illegale o ristretta nei paesi verso cui l’azienda mira a vendere; uso del servizio di pagamento di Shopify a vantaggio di paesi, organizzazioni o enti su cui è applicato un embargo o una restrizione, incluse entità o persone inserite dai governi nelle liste sanzioni; in certi paesi, anche videogiochi con limiti di età; Contraffazione e merce falsa: prodotti contraffatti, merce non autorizzata alla vendita e rivendita di prodotti di marca o servizi firmati; vendita di beni illegalmente importati o esportati; Droghe e alcol: alcol di qualsiasi tipo, elementi che contengono alcol; droghe di qualsiasi tipo, elementi che contengono droghe; sostanze legali che possono avere effetti simili alle droghe (come salvia, kratom…); strumentazione per creazione e consumo di droga (come bong, vaporizzatori…); nutraceutici e pseudo-medicinali, o altre sostanze relative alla salute che non sono state approvate dal corpo sanitario locale e/o nazionale; Valuta virtuale: qualsiasi valuta di videogiochi (a meno che non sia venduta dallo stesso creatore del gioco); Uso del sistema di pagamento di Shopify in modo illecito: uso del sistema di pagamento di Shopify come terminale virtuale; transazione in cui non è venduto nessun bene o servizio in buona fede, o una donazione non accettata; test delle carte, elusione dei programmi di monitoraggio del chargeback della rete delle carte, acquisizione transfrontaliera; condivisione delle informazioni del titolare della carta con un altro commerciante per il pagamento di prodotti o servizi di vendita incrociata; Attività dei social media: vendita di like di Facebook, visualizzazioni di Youtube, follower di Instagram e Twitter; Aggregazione: facilitazione dei pagamenti e impegnarsi in qualsiasi forma di aggregazione autorizzata o non autorizzata di fondi dovuti a terzi o altre attività volte a offuscare l'origine dei fondi; Multi-level marketing: schemi piramidali di network marketing e programmi di referral marketing; Business ad alto rischio: qualsiasi azienda o organizzazione che intraprende, incoraggia, promuove o celebra la violenza illegale nei confronti di qualsiasi gruppo in base a razza, religione, disabilità, genere, orientamento sessuale, origine nazionale o qualsiasi altra caratteristica immutabile; servizi psichici, supporto tecnico a distanza, catene di Sant'Antonio, pacchetti di benefici medici, vendite porta a porta, telemedicina e servizi di telemedicina; qualsiasi azienda o organizzazione che intraprende, incoraggia, promuove o celebra danni fisici o violenza illecita a persone o proprietà; servizi di prenotazione viaggi e club, compagnie aeree, crociere, multiproprietà, dispositivi di disturbo e interferenza, carte telefoniche prepagate, servizi telefonici, telemarketing; spedizionieri, abbonamenti superiori a un anno, garanzie estese, contributi pubblici; investimenti che promettono metodi per diventare ricchi in poco tempo; siti che secondo Shopify sono fraudolenti, sleali, ingannevoli o predatori; Servizi di credito e investimento: consulenza e riparazione di credito, riduzione del debito, servizi di investimento, broker di titoli e opportunità immobiliari; strumenti di prestito; Servizi monetari e legali: assicurazioni, crowdfunding, cambio valutario, servizi di pagamento del conto; Criptovalute: valute virtuali che possono essere vendute, usate e convertite in monete fisiche o prodotti e servizi (l’esempio più conosciuto è Bitcoin); strumentazione utilizzata per il mining delle criptovalute; wallet digitali; Cosa fare se i pagamenti vengono bloccati e ritenete che un prodotto non sia proibito? Una volta che verranno bloccati i pagamenti sul tuo account Shopify, se utilizzi Shopify Payments, apparirà un banner grande che ti segnalerà che i tuoi prodotti non rispettano le linee guida dettate da Shopify. Nel caso siate in disaccordo con quanto segnalato da Shopify la soluzione è contattare il supporto di Shopify Payments che si occuperà della risoluzione del problema in caso il blocco sia stato commesso per errore. Se il blocco verrà confermato si dovrà procedere alla rimozione dei prodotti problematici dallo store. Una volta che verranno bloccati i prodotti verrà inviata una mail al proprietario dell’account (da ricordarsi eventualmente di controllare quindi spam e archiviate). Rispondendo direttamente si entrerà in contatto con il team di supporto che aiuterà il merchant nella risoluzione dell’eventuale problema. Consigli su come aggirare i divieti e vendere su Shopify Ci sono però alcune soluzioni per vendere prodotti su Shopify. Se il vostro prodotto è bloccato a monte dalle condizioni d'uso di Shopify qui quello che resta da fare è ben poco perché si tratta di un prodotto che probabilmente non è legale. Per quanto riguarda invece il blocco dei prodotti previsto da Shopify Payments, in questo caso la soluzione è realizzare il proprio negozio Shopify con il controllo delle policy di altri gateway di pagamento e abilitare quello con le policy che meglio fanno al caso del merchant. In ogni caso quando vendi online puoi sempre affidarti ad uno Shopify Expert, che ti saprà sicuramente consigliare la strada migliore per evitare questo tipo di problematiche. Conclusioni La cosa che preme sottolineare quando si inizia a vendere su Shopify, è quella di verificare anticipatamente cosa è possibile vendere oppure no all'interno della piattaforma. Se stai decidendo di partire a vendere online con Shopify, ti lasciamo il nostro ebook gratuito che fornisce un'introduzione sulla piattaforma leader sul campo dello sviluppo di ecommerce.
Se qualcuno ancora non l'avesse capito, scriviamolo per bene e in modo semplice: Shopify Plus è la piattaforma e-commerce più avanzata in circolazione per realizzare il tuo sito per vendere online. Non ci sono limiti alla fantasie ed è nata apposta per supportare le esigenze di aziende con necessità enterprise o con molto traffico. Abbiamo scritto una serie di post per aiutarvi a capirne un po' di più, ad esempio: Differenze tra Shopify e Shopify Plus Cos'è Shopify Plus Le caratteristiche di Shopify Plus I vantaggi di Shopify Plus 9 vantaggi di Shopify Plus per l'utente Shopify plus Vs Magento Migrazione da Magento a Shopify Plus Prezzo di Shopify plus (i costi di un ecommerce enterprise) In questo post, invece, faremo una carrellata di alcuni e-commerce realizzati su Shopify Plus, senza tante chiacchiere, per farvi capire che non ci sono differenze, per l'utente finale che si trova ad usare un sito (tranne che difficilmente incontrerà dei problemi, la velocità sarà sempre al top e non ci saranno down del vostro server...). Per voi, invece, come spero sia chiaro dagli articoli che ho linkato qui sopra, cambia la vita. Gli esempi che abbiamo considerato variano e comprendono una molteplicità di settori merceologici e di prodotti venduti, a testimonianza della versatilità di Shopify Plus. Oltre a ciò in molti degli esempi troviamo brand che già avevano un ecommerce, realizzati con ecommerce fai da te o con piattaforme come Magento, WooCommerce ecc..., e che sono passati a Shopify Plus per via di molte problematiche emerse, che possono essere: Incapacità di scalare con la vecchia piattaforma; Alti costi di gestione della piattaforma in quelle non SaaS; Incapacità di creare un data lake tramite la data integration; Applicazioni con funzionalità insufficienti; Assenza di possibilità di adottare strategie omnicanale; Ma andiamo ora a vedere gli esempi: Alessi Pittarosso Enecta Oppo Store Italia Heinz to Home (mercato U.K.) Decathlon SEGA Shop Netflix Shop O'Neill David Beckham Eyewear Fashion Nova BAKblade Stussy Steve Madden Italy (e anche USA) Obey Red Bull Shop US LA Lakers Store Farer International AllBirds Stratia Mahabis Chubbies Shorts Death Wish Coffee Company Crabtree & Evelyn PuraVida Bracelets New York Times Store Peepers Campus Protein Altri esempi di siti realizzati con Shopify Plus: Di seguito presentiamo altri esempi di siti ecommerce realizzati con Shopify Plus, dal quale potrete prendere spunto per il vostro progetto Shopify. Outdoor Voices RainbowOPTX Cluse Iloveplum Rebecca Minkoff Fleo PiperWai Good American Denim Clare Urban Planet Trotten Childrenswear Makeup Geek Gaiam Drinks & Co. The Hundreds Journelle Tokyo Smoke Radio Shock Frame denim Bebe Mansur Gavriel Shore Projects NRML Canada Kith Vanity planet REN Skincare Morphe Campus Protein Knix Victoria Bekham Johnny Cupckes Pure Cycles Emma Bridgewater Dr Axe Kylie Cosmetics Skinnydip BlenderBottle BUBS Naturals Moltissimi brand hanno già fatto un passo avanti passando a Shopify Plus. Scopri perché può diventare anche il tuo partner di crescita perfetto scaricando il nostro e-book.