Shopify Edition, è la rassegna semestrale sulle novità nel mondo di Shopify. Siamo alla terza edizione e per questa Summer Edition 2023 Shopify ha annunciato più di 100 nuove caratteristiche. E, veramente, spaziano in tutti gli ambiti, della realizzazione, passando per la gestione, arrivando alla promozione di un progetto ecommerce. Se volete fare un ripasso veloce di quello che è successo nelle due edizioni precedenti questi sono i link agli articoli che presentano tutte le novità della SHOPIFY SUMMER EDITION 2022 e SHOPIFY WINTER EDITION 2023. E ora che abbiamo fatto le dovute presentazioni del caso... spazio alle novità della SHOPIFY SUMMER EDITION 2023 che ha come sottotitolo Imagine my business, ad indicare il filo conduttore di queste novità, che da spazio alla creatività e alla fantasia per liberare l'immaginazione e potenziare al massimo i progetti ecommerce realizzati con Shopify e Shopify Plus. Conversioni ottimizzate con il checkout di Shopify Partiamo non dalla presentazione di una nuova funzione ma da uno studio sul checkout di Shopify. Tutti dicono che il loro prodotto è il migliore, quindi quando si dice Shopify ha il checkout con le migliori conversioni al mondo, perché crederci? Ecco perché Shopify ha collaborato con una delle tre grandi società di consulenza di gestionale globale, fornendo tutti i dati in possesso, con lo scopo di studiare i checkout e i rendimenti di tutte le principali piattaforme di ecommerce del mondo. Dopo mesi di studi indipendenti la scoperta è che il tasso di conversione complessivo di Shopify supera la concorrenza, in un caso di ben il 36% e in media del 15%. Questo studio ha anche mostrato le potenzialità di Shop Pay, l'offerta di pagamento accelerato di Shopify. Se utilizzato, può aumentare la conversione fino al 50% rispetto al checkout degli ospiti, superando altri checkout accelerati di almeno il 10%. La sola presenza di Shop Pay, secondo lo studio, può aumentare del 5% la conversione di chi entra nel funnel di vendita. Shopify attualmente (luglio 2023) alimenta circa il 10% dell'ecommerce negli Stati Uniti, ha elaborato oltre mezzo trilione di dollari di entrate e ha supportato 561 milioni di acquirenti online unici solo nel 2022 negli USA. Il checkout di Shopify permette Checkout rapidi Ritiro in negozio Completamento e convalida automatico dell'indirizzo Mostrare le date di consegna Selezionare la consegna locale Gestire le tariffe in base alla località Offrire più modalità di pagamento Gestire opzioni di pagamento locali Opzioni per le mance Installare app che estendono le funzioni del checkout Aggiungere banner e messaggi personalizzazioni Aggiungere campi aggiuntivi per raccogliere informazioni extra Mostrare prodotti per upsell, campioni gratuiti o donazioni Si possono altresì, con Shopify Plus, operare delle personalizzazioni visive di base grazie alle funzioni del Checkout Branding API Sidekick Partiamo da Sidekick, presentato con largo anticipo dal CEO di Shopify, Tobias Lütke: un assistente virtuale, con un motore AI che supporta il merchant nella gestione del negozio. Cosa significa? Che si impartiscono con voce umana delle richieste e Sidekick, come un vero e proprio ecommerce manager, le esegue. Gli si può chiedere di produrre dei report per i prodotti più venduti sugli sconti più utilizzati e altre informazioni utili per prendere decisioni strategiche. Gli si può dire di impostare e rimuovere promozioni e sconti. Oppure gli si possono chiedere dei consigli su promozioni o altre strategie. E molto altro. Ovviamente è uno strumento appena nato e destinato a crescere, ma potenzialmente potrebbe intervenire per sistemare foto, testi, descrizioni, traduzioni, grafica del sito, impostazioni ed impaginazione di sezioni... quando metti una AI dietro al motore della gestione di un ecommerce, quali saranno i limiti da varcare? Shopify Magic L'intelligenza artificiale entra in modo prepotente anche nella produzione di contenuti e testi grazie a Shopify Magic: dalle risposte automatiche nella live chat (utilizzando Shopify Inbox), alla creazione di contenuti con il tono di voce desiderato, passando per la creazione di email più efficaci, arrivando ai suggerimenti per la produzione di FAQ in base alle domande più frequenti che arrivano. Personalizzazione del canale Shop Da oggi puoi configurare il canale Shop per gestire il modo in cui il tuo negozio su Shop viene visualizzato dai clienti nell'app Shop e per gestire le tue impostazioni di shopping. L'utilizzo del canale Shop ti permette di gestire nell'app Shop le impostazioni che migliorano l'esperienza di acquisto dei tuoi clienti. I check-out di Shop Pay vengono effettuati su un dispositivo mobile in tre casi su quattro: questo è un'ottima ragione per dedicarci del tempo e presentarti al meglio. Progettazione grafica dei temi 2.0 La riprogettazione del pannello di controllo per il design dei temi di Shopify permette di avere a portata di mano un sistema snello, mirato e funzionale, che permette di concentrarsi sugli elementi importanti senza distrazione. Aggiornamenti del design: i dati e i contenuti sono più chiari e l’interattività è più evidente nel pannello di controllo. Con icone e font migliorati e una maggiore densità delle informazioni, il nuovo design è più pratico, efficiente, espressivo e accessibile. Sistema di impostazioni migliorato: la riprogettazione del sistema delle impostazioni permette di spostarsi semplicemente all'interno del pannello di controllo e trovare i contenuti che servono. Feed di avvisi: è stato aggiornato il feed di avvisi per semplificarne la comprensione e rendere più facilmente identificabili gli avvisi non visualizzati. Sezioni flessibili nei temi Potrebbe sembrare una cosa da poco, di quelle poco importanti da citare nella presentazione di nuove funzionalità ma wow... la possibilità di allargare con il mouse una sezione in modo semplice e naturale, senza preoccuparsi di come poi questo impatterà sul tema, non è cosa da poco per chi cerca un layout aderente alle proprie necessità di presentazione. È sufficiente trascinare le sezioni, ridimensionarle, raggrupparle, modificarle e così via per ottenere un negozio distintamente tuo. Nuove funzionalità per B2B on Shopify Plus Le funzioni B2B di Shopify Plus sono state una delle grandi novità del 2022. Nel 2023 il prodotto è diventato veramente maturo per progetti anche di dimensioni Enterprise, andando ad incorporare tute le funzionalità che servono ad un merchant che fa acquistare i suoi beni dai clienti contrattualizzati, direttamente online. B2B: Il prezzo basato sui volumi di acquisto Finalmente è possibile impostare delle riduzioni di prezzo per quantità grazie alla funzione regole sulla quantità. Puoi utilizzare le regole sulla quantità e i prezzi basati sui volumi per impostare determinati requisiti di quantità o riduzioni di prezzo per gli ordini B2B su Shopify. Ad esempio, se vuoi vendere un prodotto in determinate quantità ai tuoi clienti B2B o devi limitare la quantità di un prodotto che i clienti possono acquistare contemporaneamente, puoi impostare delle regole. Le regole sulla quantità si applicano ad un catalogo e si possono modificare nelle sezioni Prodotti-Cataloghi, scegliendo il catalogo che si intende modificare. QUI puoi trovare le informazioni su come gestire i prezzi basati sui volumi di acquisto con le regole sulla quantità. B2B: Elenchi per gli ordini rapidi Una funzione di frontend sempre apprezzata dai nostri clienti B2B è quella di poter esplodere a tabella, nella pagina prodotto, le varianti di quel prodotto, per poter aggiungere a carrello velocemente quantità di ogni variante, senza frizioni. Ovviamente una personalizzazione del tema che portavamo senza problema e che ora, con le nuove funzioni di Shopify Plus, si può facilmente adottare, con la quick order list B2B: memorizzazione della carta di credito Al momento del check-out o del pagamento di una fattura, ora i clienti aziendali possono utilizzare una carta di credito memorizzata in precedenza. La funzione su chiama Vault. Il vaulting della carta di credito salva in modo sicuro i dati della carta di credito in modo che gli addebiti possano essere effettuati senza dover inserire nuovamente i dati della carta. Il vaulting delle carte di credito è disponibile solo per i commercianti che utilizzano Shopify Payments. Al momento del check-out, i clienti B2B possono fare clic su una casella di controllo per salvare i dati della propria carta di credito oppure possono accedere al proprio account per aggiungere una carta protetta. Dopo che i dati della carta di credito sono stati archiviati, i clienti B2B possono scegliere di utilizzare la carta archiviata per i pagamenti futuri. Le carte Vaulted sono associate a una sede aziendale e possono essere utilizzate per ordini futuri solo per la stessa sede. Tutti i clienti associati a quella posizione possono utilizzare e gestire le tessere archiviate. Se una sede dispone di più carte archiviate, un cliente associato a tale sede può scegliere quale carta utilizzare per un ordine al momento del pagamento. I clienti B2B possono accedere al proprio account per gestire le carte di credito depositate. B2B: pagamenti tramite Paypal Ora i clienti aziendali possono pagare ordini e fatture in tutta comodità con PayPal. Tu potrai riconciliare facilmente i pagamenti nel pannello di controllo. Il collegamento tra Paypal e Shopify consente di avere: Riepilogo degli ordini; Annullamento automatico degli ordini con il rimborso diretto sull'account Paypal; Possibilità di registrazione su PayPal in un secondo momento e di ricevere subito pagamenti; Checkout accelerato per il cliente, con la possibilità di pagare direttamente con un click e di loggarsi all'account paypal senza dover inserire informazioni particolari. A questo si uniscono ulteriori vantaggi nel caso si utilizzi Shopify Payment. Per ulteriori informazioni ti lasciamo il link alla pagina assistenza di Shopify dove puoi trovare tutto sull'integrazione Paypal - Shopify. B2B: richiesta registrazione aziende Si può permettere ai visitatori del tuo negozio di registrarsi come azienda utilizzando l'app Shopify Forms per creare un popup o un modulo in linea. Possono essere aggiunti campi personalizzati previa creazione di metafield che possono essere di vario tipo (es. singole righe di testo, booleani ecc..) come avviene già per i prodotti. La creazione dell'azienda però non viene creata in modo automatico ma è necessaria l'approvazione dal pannello di controllo dell'applicazione Su QUESTA pagina le informazioni per impostare la funzione. App Shopify Subscriptions I tuoi prodotti ora possono essere offerti in abbonamento direttamente con la nuova app Shopify Subscriptions: una customer experience integrata che funziona perfettamente con i nuovi account cliente. I clienti potranno accedere facilmente al proprio account dopo aver acquistato l’abbonamento per gestire le informazioni di pagamento, i dettagli di consegna e altre impostazioni. App Shopify Bundles Era sicuramente una delle funzionalità native più attese, assieme alla possibilità di gestire gli abbonamenti con un'app nativa. L'applicazione di Shopify per gestire i bundle fa esattamente quello che vi aspettate: permette di creare dei bundle, permette di gestire un'offerta legata al bundle e porta al checkout i prodotti compresi nel bundle, senza la possibilità, per i clienti, di rimuovere dei prodotti. Ma si fa prima a provarla che a descriverla. Potete trovarla nell'app store di Shopify oppure potete sempre leggere il nostro articolo dedicato a Shopify Bundles. App Shopify Marketplace Connect Fino ad oggi per poter utilizzare il catalogo caricato su Shopify sui marketplace si doveva ricorrere ad una applicazione / servizio esterno, anche per delle funzionalità base. Ora, per chi vuole provare ad essere presente su Amazon, Ebay o Walmart, è possibile testare una presenza dei propri prodotti sui marketplace direttamente da Shopify, senza dove pagare servizi esterni. Si possono impostare contenuti ed eccezioni ai prezzi solo per determinati marketplace e gestire in blocco tutte le inserzioni senza uscire da Shopify. Anche in questo caso si può facilmente installare e provare direttamente dallo store di Shopify cliccando QUI. Creazione Landing page personalizzate basate sui metaobject In arrivo una nuova soluzione per sviluppare e gestire le landing page personalizzate: potrai aggiungere contenuti strutturati come profili di influencer, domande frequenti e sedi del negozio... semplicemente utilizzando i metaobject. Puoi creare automaticamente nuove landing page per ogni voce, con modelli di pagina dedicati per i vari tipi di metaobject. Un caso pratico è quello di avere vari ambassador del prodotto e dove realizzare una pagina per ognuno di loro. Codificando una serie di informazioni come foto, nome, cognome, descrizione, link dei canali social...all'interno della definizione di un metaobject, si può poi richiamare il metaobject in un template del tema per la creazione del modello di pagina che poi si declinerà per ogni ambassador. Tutte le info sul come utilizzare i metaobject per creare landing page QUI. IN AGGIORNAMENTO Stiamo integrando tutte le informazioni sulla Summer Edition 2023 di Shopify in questo post! Con un po' di pazienza raccogliamo informazioni da più fonti e le inseriamo tutte all'interno della pagina.
Se qualcuno ancora non l'avesse capito, scriviamolo per bene e in modo semplice: Shopify Plus è la piattaforma e-commerce più avanzata in circolazione per realizzare il tuo sito per vendere online. Non ci sono limiti alla fantasie ed è nata apposta per supportare le esigenze di aziende con necessità enterprise o con molto traffico. Abbiamo scritto una serie di post per aiutarvi a capirne un po' di più, ad esempio: Differenze tra Shopify e Shopify Plus Cos'è Shopify Plus Le caratteristiche di Shopify Plus I vantaggi di Shopify Plus 9 vantaggi di Shopify Plus per l'utente Shopify plus Vs Magento Migrazione da Magento a Shopify Plus Prezzo di Shopify plus (i costi di un ecommerce enterprise) In questo post, invece, faremo una carrellata di alcuni e-commerce realizzati su Shopify Plus, senza tante chiacchiere, per farvi capire che non ci sono differenze, per l'utente finale che si trova ad usare un sito (tranne che difficilmente incontrerà dei problemi, la velocità sarà sempre al top e non ci saranno down del vostro server...). Per voi, invece, come spero sia chiaro dagli articoli che ho linkato qui sopra, cambia la vita. Gli esempi che abbiamo considerato variano e comprendono una molteplicità di settori merceologici e di prodotti venduti, a testimonianza della versatilità di Shopify Plus. Oltre a ciò in molti degli esempi troviamo brand che già avevano un ecommerce, realizzati con ecommerce fai da te o con piattaforme come Magento, WooCommerce ecc..., e che sono passati a Shopify Plus per via di molte problematiche emerse, che possono essere: Incapacità di scalare con la vecchia piattaforma; Alti costi di gestione della piattaforma in quelle non SaaS; Incapacità di creare un data lake tramite la data integration; Applicazioni con funzionalità insufficienti; Assenza di possibilità di adottare strategie omnicanale; Ma andiamo ora a vedere gli esempi: Alessi Pittarosso Enecta Oppo Store Italia Heinz to Home (mercato U.K.) Decathlon SEGA Shop Netflix Shop O'Neill David Beckham Eyewear Fashion Nova BAKblade Stussy Steve Madden Italy (e anche USA) Obey Red Bull Shop US LA Lakers Store Farer International AllBirds Stratia Mahabis Chubbies Shorts Death Wish Coffee Company Crabtree & Evelyn PuraVida Bracelets New York Times Store Peepers Campus Protein Altri esempi di siti realizzati con Shopify Plus: Di seguito presentiamo altri esempi di siti ecommerce realizzati con Shopify Plus, dal quale potrete prendere spunto per il vostro progetto Shopify. Outdoor Voices RainbowOPTX Cluse Iloveplum Rebecca Minkoff Fleo PiperWai Good American Denim Clare Urban Planet Trotten Childrenswear Makeup Geek Gaiam Drinks & Co. The Hundreds Journelle Tokyo Smoke Radio Shock Frame denim Bebe Mansur Gavriel Shore Projects NRML Canada Kith Vanity planet REN Skincare Morphe Campus Protein Knix Victoria Bekham Johnny Cupckes Pure Cycles Emma Bridgewater Dr Axe Kylie Cosmetics Skinnydip BlenderBottle BUBS Naturals Moltissimi brand hanno già fatto un passo avanti passando a Shopify Plus. Scopri perché può diventare anche il tuo partner di crescita perfetto scaricando il nostro e-book.
Shopify e Shopify Plus continuano a crescere con l'obiettivo di soddisfare le esigenze specifiche di tutti utenti, indipendentemente dalle necessità e dimensioni del business. Ciò significa che la personalizzazione e la possibilità di sviluppare nuove funzioni. sono fondamentali e costituiscono i principi di base per ogni progetto che coinvolge gli sviluppatori impegnati su Shopify, come ICT Sviluppo. Oltre le funzioni out of-the-box I commercianti ottengono un'ottima esperienza out-of-the-box quando si iscrivono a Shopify, ma la loro necessità di personalizzazione aumenta nel tempo, man mano che il loro business cresce o è già una questione complessa fin dall'inizio quando si hanno necessità enterprise. STOREFRONT API Per i casi in cui commercianti e i loro sviluppatori vogliono avere il pieno controllo su ogni dettaglio del loro negozio, ci sono la Storefront API: con queste si possono costruire app esterne e collegarsi con le API per portare funzioni su Shopify e integrare i dati con altri software. HYDROGEN Con Hydrogen e Remix, Shopify prova ad aiutare gli sviluppatori a muoversi più velocemente nella necessità di avere progetti altamente customizzati, fornendo le migliori pratiche e strumenti integrati. In breve: gli sviluppatori possono personalizzare il front-end completamente, andando a disaccoppiarlo dal backend e costruire un progetto headless. La personalizzazione totale dell'esperienza utente trova la sua completezza. METAFIELD Con i Metafield che hanno un ruolo sempre più centrale nell'ecosistema di Shopify, gli sviluppatori possono salvare e archiviare dati personalizzati nel database (sugli utenti, sugli ordini, sui prodotti, sulle varianti. E qui parliamo della personalizzazione de database, per arricchire i dati e andare verso segmentazioni spinte o richiamare informazioni in frontend. SHOPIFY FUNCTIONS Shopify Functions è l'ultimo pezzo del puzzle: gli sviluppatori possono personalizzare il back-end. Le Shopify Functions forniscono un meccanismo per gli sviluppatori per iniettare il loro codice personalizzato ed eseguirlo sui server di Shopify. L'obiettivo a lungo termine è quello di rendere ogni parte del processo del negozio sostituibile con codice personalizzato, offrendo alla piattaforma Shopify una flessibilità senza precedenti senza compromettere la sicurezza o la scalabilità. La tecnologia chiave qui è WebAssembly (o Wasm per abbreviare). È perfetto, in quanto è progettato per essere un sistema altamente flessibile, sicuro e performante. Wasm un formato di istruzioni binarie per una macchina virtuale basata su stack. Wasm è progettato come destinazione di compilazione per linguaggi di programmazione, per consentire la distribuzione sul Web di applicazioni client e server. Cos'è WebAssembly WebAssembly (abbreviato come wasm) è un formato di codice binario per l'esecuzione di programmi ad alte prestazioni all'interno di un browser web. È stato progettato come un target di compilazione per linguaggi di programmazione ad alto livello come C, C++ e Rust, permettendo ai developer di eseguire il loro codice a velocità quasi-native all'interno del browser. WebAssembly offre una serie di vantaggi rispetto all'utilizzo di JavaScript per l'esecuzione di codice ad alte prestazioni: Performance: Il codice WebAssembly viene eseguito a velocità molto vicine a quelle del codice nativo, grazie alla sua natura a basso livello e ottimizzata per le prestazioni. Portabilità: WebAssembly è progettato per essere indipendente dalla piattaforma e funzionare su diverse architetture e sistemi operativi. Sicurezza: WebAssembly è eseguito all'interno di una sandbox, il che significa che viene isolato dal resto del sistema e non può causare danni involontari. Integrazione con JavaScript: WebAssembly può essere utilizzato insieme a JavaScript per sfruttare le funzionalità e le librerie esistenti nel browser, permettendo un'integrazione più fluida con le applicazioni web. Linguaggi di programmazione supportati: Poiché WebAssembly è un target di compilazione, è possibile utilizzare vari linguaggi di programmazione per scrivere codice che verrà poi eseguito come WebAssembly nel browser. WebAssembly è supportato dalla maggior parte dei browser moderni, tra cui Google Chrome, Mozilla Firefox, Safari e Microsoft Edge, ed è utilizzato per migliorare le performance di applicazioni web complesse, giochi, simulazioni e altre tipologie di software che richiedono alte prestazioni. WASM con Shopify, alla base di Shopify Functions La potente sandbox di Wasm consente a Shopify di eseguire codice non direttamente sviluppato da Shopify con sicurezza; le prestazioni prevedibili consentono a Shopify di definire e imporre limiti di risorse rigorosi; oltre a ciò il ricco - ed in continua crescita - ecosistema di linguaggi che si possono utilizzare per Wasm, dà agli sviluppatori una scelta molto ampia su come vogliono scrivere il loro codice, senza barriere e limitazioni tecnologiche. Ogni funzione che viene eseguita sull'infrastruttura Shopify Functions non è niente di meno e niente di più che un modulo WASI (WebAssembly System Interface, ovvero una interfaccia si sistema per Wasm). Non ci sono giochi di specchi, giri del fumo o altre tecnologie speciali. I moduli Wasm da soli possono fare solo operazioni aritmetiche. Sono completamente in modalità sandbox e viene loro allocato solo un pezzo isolato di memoria con cui lavorare per i loro calcoli. Il sistema host può esporre singole funzioni al modulo Wasm, garantendo un accesso granulare a funzionalità aggiuntive. WASI è una raccolta standardizzata di tali funzioni e capacità, con l'obiettivo di rendere Wasm utile al di fuori del browser. L'unica parte di WASI su cui si fa affidamento è la capacità di leggere da stdin e scrivere su stdout (e, ovviamente, stderr). Per i meno tecnici (come me): Quando un programma scrive qualcosa sullo schermo, sta usando una cosa che si chiama standard output. Lo standard output, abbreviato in stdout, è quello che usano i programmi per scrivere le informazioni all'utente. Il nome per quello che usate voi per comunicare con i programmi è standard input (stdin). Ci sono alcuni vincoli aggiuntivi che ogni modulo deve soddisfare, tra l'altro per garantire che Shopify riesca a ridimensionare le funzioni in modo appropriato, anche durante i carichi di lavoro come il Black Friday: Il modulo non deve superare i 256 KB. Il modulo non deve funzionare per più di 5 ms. Il modulo deve utilizzare una stringa in formato JSON tramite stdin e produrre una stringa in formato JSON su stdout. Nota: 5 ms è un vincolo molto dipendente dalla macchina e dalla situazione. La stessa macchina avrà bisogno di quantità di tempo diverse per eseguire la stessa identica funzione, a seconda del carico a cui è sottoposta la macchina. Con questi vincoli in mente, Shopify ha iniziato a cercare un modo per eseguire JavaScript all'interno di una Virtual Machine WebAssembly. Ma quali sono le funzioni che si possono (oggi) gestire e modificare con Shopify Functions? Esempi di API di Shopify Functions a. API Cart Transform Function Gli sviluppatori possono permettere ai commercianti di creare offerte di pacchetti unici. Per farlo ci sono due punti chiave. In primo luogo, la Cart Transform Function consente ai venditori di configurare quali prodotti specifici possono essere uniti in un bundle. Questi articoli vengono poi visualizzati nel checkout con un prezzo per il loro acquisto come bundle, dove vengono combinati i singoli prodotti che appartengono all'offerta. Inoltre, la funzione di trasformazione del carrello può anche espandere un prodotto del bundle nei suoi singoli componenti, rendendo più facile il completamento di attività sul backend, come il calcolo delle tasse, dei pesi di spedizione, la diminuzione dell'inventario e altro ancora, oltre a garantire che ogni singolo articolo venga evaso in modo appropriato dopo un acquisto. Clicca qui approfondire il tema dell'API Cart Trasformation B. Cart and Checkout validation API L'API di convalida del carrello e del checkout garantisce che i clienti possano completare l'acquisto e il checkout solo se i loro ordini sono conformi a una serie di regole specifiche, determinate dal commerciante. Alcuni dei casi d'uso più comuni per la convalida del carrello e del checkout includono: Assicurarsi che il cliente soddisfi i requisiti di quantità minima o massima per effettuare il check-out. Controllare che l'indirizzo di spedizione possa essere spedito e non sia una casella postale. Assicurarsi che il carrello non contenga articoli che non possono essere acquistati insieme, come ad esempio un accendino e delle batterie al litio. Le API del carrello e quella di validazione del checkout possono lavorare in combinata, per offrire esperienze di acquisto come la ricezione di particolari sconti o sbloccare collezioni esclusive. Clicca qui per approfondire il tema dell'API Cart and Checkout validation C. Order routing API La logistica è una bestia con molte teste e ogni azienda può sviluppare il modo migliore (per ogni azienda) di evadere e spedire gli ordini. Ad esempio, un produttore potrebbe avere un magazzino che deve preparare e spedire determinati articoli, ma altri è meglio stoccarli ed inviarli da un'altra sede, più vicina all'acquirente. Ecco con l'API Order Routing, gli sviluppatori possono sviluppare applicazioni per creare la logica di instradamento degli ordini più adatta per ogni azienda. Un altro esempio? Si possono impostare delle regole di base per evitare i frazionamenti, insieme a una regola secondaria per inviare gli articoli dalla sede più vicina all'indirizzo di spedizione. Questa logica significa che prima di completare una spedizione, Shopify determinerebbe quale sede di evasione ha tutto in magazzino e quindi sceglierebbe il magazzino più vicino al cliente. Altre casistiche, in ordine sparso: si possono mantenere gli ordini all'interno del Paese, bilanciare i livelli di inventario per dare priorità alle sedi con più articoli in magazzino o spedire direttamente dai negozi, solo per citarne alcune. Clicca qui per approfondire il tema dell'API Order routing.
Il 3 luglio 2023 segna la deadline per l'Italia per adeguarsi alla cosiddetta Direttiva Omnibus, che permette più trasparenza e chiarezza nei rapporti tra venditori ed acquirenti e che promette di rendere un web un posto ancora più accessibile e con meno insidie. Ma andiamo per ordine. Come si arriva alla direttiva Omnibus? Perché la Direttiva Omnibus era necessaria La Direttiva sull'indicazione dei prezzi (Direttiva 98/6/CE dell'UE), stabilisce regole comuni per la protezione dei consumatori riguardo all'indicazione dei prezzi dei prodotti offerti ai consumatori. Nel preambolo della Direttiva viene specificato che i consumatori devono essere garantiti con un elevato livello di protezione; inoltre viene ribadito che le informazioni sui prezzi devono essere precise, trasparenti e univoche. Nonostante questa direttiva, nella realtà, l'attuazione effettiva della politica di protezione dei consumatori europei si è sempre rivelata impegnativa e di difficile applicazione. La Commissione Europea, nel 2016 e nel 2017, nell'ambito del programma Regulatory Fitness and Performance, ha condotto una verifica, concludendo che l'efficacia delle leggi sulla protezione dei consumatori dell'UE è stata compromessa dalla scarsa consapevolezza sia da parte dei commercianti che dei consumatori. I risultati di varie indagini a livello dell'UE su negozi online di abbigliamento, calzature, mobili, articoli per la casa ed elettrodomestici, hanno rivelato che la maggior parte dei siti web esaminati non è conforme alle regole di base della protezione dei consumatori dell'UE. Nel 2017 le indagini hanno riguardato i servizi di telecomunicazione e altri servizi digitali; nel 2018 la trasparenza dei prezzi e le scontistiche; nel 2019 la consegna e il diritto di recesso; nel 2020 le truffe ai consumatori legate alla pandemia COVID-19 e le affermazioni fuorvianti sulla sostenibilità; nel 2020 il credito al consumo e nel 2021 le recensioni dei consumatori online Ora, quella che ci interessa maggiormente è decisamente quella che ha a che fare con i prezzi, visto l'argomento di questo articolo L'Indagine sulla trasparenza dei prezzi e delle scontistiche Nel 2018, le reti delle autorità nazionali di applicazione della protezione dei consumatori anno effettuato un controllo su 560 siti di e-commerce delle UE che offrivano di beni, servizi e contenuti digitali. I risultati sono stati pubblicati nel febbraio 2019, evidenziando che il 60% dei siti web controllati presentava irregolarità e non era conforme alle norme dell'UE sulla protezione dei consumatori. Queste irregolarità riguardavano principalmente la presentazione dei prezzi e delle offerte speciali. Inoltre, per oltre il 31% dei siti web controllati che offrivano sconti, le autorità nutrivano sospetti sull'autenticità delle offerte speciali e sul modo in cui veniva calcolato il prezzo scontato. Ad esempio, alcune aziende avevano l'abitudine di aumentare i prezzi poco prima dell'annuncio di una riduzione di prezzo o di una specifica campagna di prezzi, al fine di rendere lo sconto offerto più attraente per il consumatore. Tali pratiche di manipolazione dei prezzi causano incertezza al consumatore sul prezzo effettivo del bene e, in molti casi, possono potenzialmente portare a violazioni delle leggi dell'UE sulla protezione dei consumatori. Strada per l'adozione della Direttiva Omnibus L'aumento drastico dei servizi di e-commerce (in particolare B2C) e i risultati sia dell'indagine del 2018 che della verifica dell'adeguatezza delle leggi sui consumatori e sul marketing, hanno dimostrato la necessità di rafforzare, ampliare e armonizzare l'ambito delle norme sulla protezione dei consumatori tra gli Stati membri dell'UE. Pertanto, le autorità dell'UE hanno dovuto affrontare la dura realtà dell'urgenza di modernizzare le normative frammentate sulle leggi sulla protezione dei consumatori. Il 27 novembre 2019, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato la Direttiva di applicazione e modernizzazione 2019/2161, nota anche come Direttiva Omnibus. Gli Stati membri dell'UE dovevano adottare la Direttiva entro il 28 novembre 2021 e le nuove disposizioni sono entrate in vigore il 28 maggio 2022. La Direttiva Omnibus, che fa parte anche del pacchetto legislativo New Deal for Consumer dell'UE, introduce modifiche a quattro direttive dell'UE sulla protezione dei consumatori: Direttiva sui diritti dei consumatori (2011/83/UE) Direttiva sull'indicazione dei prezzi (98/6/UE) Direttiva sulle clausole abusive nei contratti (93/13/CEE) Direttiva sulle pratiche commerciali sleali (2005/29/CE) La Direttiva Omnibus costituisce una sorta di risposta a una serie di cambiamenti dinamici che ci siamo trovati a gestire con lo sviluppo del mercato digitale. Direttive 2019/770 e 2019/771 Le direttive 2019/770 e 2019/771 prevedono principalmente una maggiore tutela dei consumatori, estendendo i limiti di responsabilità per i venditori di beni con componenti digitali e per i commercianti che forniscono servizi digitali e contenuti digitali ai consumatori. Direttiva 2019/771 La Direttiva 2019/771 riguarda la protezione dei consumatori quando si concludono contratti per la vendita di beni con elementi digitali tra il consumatore e il venditore. Direttiva 2019/770 La Direttiva 2019/770 si applica ai contratti per la fornitura di servizi o contenuti digitali stipulati con un consumatore. L'adozione in Italia della Direttiva Omnibus Il 26 agosto 2022 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge n. 127 del 4 agosto 2022, che contiene la Delega al Governo per la trasposizione e attuazione di alcune direttive e atti normativi dell'UE, la cosiddetta Legge di delegazione europea 2021. I punti salienti: sanzioni per violazione della normativa sulle clausole vessatorie nei contratti di vendita al consumatore (Business To Customer); (quello che ha un impatto più diretto nella realizzazione dell'ecommerce) l'obbligo, da parte di chi vende, di indicare il prezzo che era applicato a un prodotto, in precedenza, in caso di sconto o riduzione del prezzo L'articolo 6 bis, comma 1 e 2, in particolar modo dicono 1. Ogni annuncio di riduzione di un prezzo deve indicare il prezzo precedente applicato dal professionista per un determinato periodo di tempo prima dell’applicazione di tale riduzione. 2. Per prezzo precedente si intende il prezzo più basso applicato dal professionista durante un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni Art. 6 bis, comma 1 e 2 Ogni annuncio di riduzione di un prezzo deve indicare il prezzo precedente applicato dal professionista per un determinato periodo di tempo prima dell’applicazione di tale riduzione. Per prezzo precedente si intende il prezzo più basso applicato dal professionista durante un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni prima dell’applicazione della riduzione del prezzo. dell’applicazione della riduzione del prezzo. l'obbligo, per chi vende, di consentire agli acquirenti che cercano informazioni - per approfondire la loro conoscenza di beni o servizi - di fornire tutti i dati sui principali parametri utilizzati per la classificazione dei prodotti/servizi presentati a questi consumatori, ovvero le variabili per le quali le offerte vengono presentate in quella determinata maniera (ranking); l'obbligo da parte di chi vende, di fornire ai consumatori le informazioni per spiegare quali procedure sono state attivate, per garantire che le recensioni sui prodotti siano effettuate da coloro che hanno veramente acquistato o utilizzato il prodotto; si qualifica anche come pratica commerciale sleale quella di istruire qualcuno per trasmettere false recensioni o apprezzamenti, al fine di promuovere prodotti verso altri acquirenti; l'obbligo di aumentare le informazioni precontrattuali da fornire al consumatore, che dovranno spiegare: - se il prezzo offerto è stato personalizzato sulla base di un processo decisionale automatizzato, - come le offerte sono classificate all'interno dei risultati di una ricerca online, - se il contratto di vendita viene stipulato con una azienda o un soggetto privato, - se si applicano le norme sulla protezione legale dei consumatori. Decreto Legislativo 26/2023, quello per il recepimento della Direttiva 2019/2161 per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’Unione relative alla protezione dei consumatori, c.d. Direttiva Omnibus è stato pubblicato sulla Gazzetta n. 66 del 18 marzo 2023 Le nuove norme si applicano in Italia a partire dal 2 aprile 2023. L'unica eccezione è la norma che fissa i criteri per l'individuazione del prezzo precedente, quando si riduce ad un prezzo: per dare tempo ai vari ecommerce di adeguarsi tecnicamente, l'applicazione a stata fissata dal prossimo 1 luglio 2023. Disposizioni essenziali dei decreti attuativi 1. Principio La novità dell'impianto sta nel fatto che si definisce, con norma di legge, come deve essere fornita una maggiore trasparenza di informazione verso i consumatori (in particolare per quanto riguarda gli annunci di riduzione di prezzo di un prodotto). Oltre al fatto che si definiscono i perimetri di cosa non fare per non ricadere su pratiche commerciali ingannevoli. 2. Sanzioni Da 5 milioni di euro, si aumenta a 10 milioni di euro il tetto massimo per le sanzioni che arrivano dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM). in caso di pratica commerciale scorretta; la sanzione massima sarà pari al 4% del fatturato realizzato in Italia o negli Stati membri coinvolti nelle violazioni transfrontaliere o diffuse; arriva a 10 milioni di euro la sanzione dall’AGCM per l’inottemperanza ai provvedimenti di urgenza e a quelli inibitori o di rimozione degli effetti e degli impegni assunti. 3. Prezzi In caso di riduzioni di prezzo o sconti, deve essere indicato il prezzo precedente anche per i prodotti presenti sul mercato da meno di trenta giorni, nonché in caso di aumenti progressivi di riduzione del prezzo. Questa disposizione non si applica alle merci che si deteriorano o scadono rapidamente. Rispettare la direttiva europea con Shopify Con Shopify adeguarsi alla normativa è facile. 1. Mostrare il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni Per essere adempienti alla normativa, mostrando il prezzo precedente più basso nei 30 giorni antecedenti allo sconto è possibile utilizzare la funzione di default Prezzo di confronto. Vai sul tuo pannello di controllo Shopify e naviga alla sezione Prodotti. Seleziona tutti i prodotti che vuoi contrassegnare e clicca su Modifica Prodotti. Nella sezione Prezzi, inserisci il prezzo precedente più basso nella colonna Prezzo di confronto e salva. Molto utile, volendo, utilizzare i metafiled per richiamare il prezzo antecedente, il prezzo più basso o altre informazioni aggiuntive. Come terza opzione ci sono delle app nello store che possono fare anche qualche passaggio ulteriore, come calcolare in automatico il prezzo medio, o tener traccia del cambiamento di prezzi.... Solo per portare un paio di esempio: Omnibus Pricing (mostra automaticamente il prezzo più basso) Mr Tracker (per certificare tutti i cambiamenti di prezzo) Aulingo Omnibus compliant 2. Lo sconto sul prezzo ma la dicitura sul prezzo più basso applicato negli ultimi 30 giorni ll tema non è soltanto mostrare sempre il prezzo di confronto (ossia il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni), ma che qualsiasi scontistica deve essere applicata sul prezzo più basso degli ultimi 30 gg. Questo significa, per esempio, che se io: GIORNO 1: ho un prodotto che costa 100 euro GIORNO 10: alzo il prezzo a 150 euro GIORNO 20: voglio fare uno sconto del 20% e quindi lo metto a 120 € Se voglio applicare uno sconto del 20%, - portandolo a 120 € - lo applico sul prezzo che ho un quel momento (ovvero sui 150 €) ma devo scrivere anche la dicitura Il prezzo prima era 100 € ovvero che era il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni: significa che non posso lasciare solo i 150€ barrati con poi il prezzo attuale di 120 € (ma deve esserci la specifica sul prezzo più basso degli ultimi 30 giorni, ovvero i 100 €) Per fare questo bisogna inserire nella pagina prodotto 3 info il prezzo attuale (quello di vendita/ scontato), il prezzo precedente su cui applico lo sconto l'informativa sul prezzo più basso raggiunto dall'articolo nei 30 giorni precedenti ATTENZIONE: se siamo in periodo di saldi bisogna specificare anche la percentuale. Per quanto riguarda invece le recensioni il consiglio è quello di utilizzare un sistema di recensioni verificate fornito da terze parti, per fornire tutte le garanzie ai clienti ed avere una metodologia di raccolta delle recensioni con processi semplici e chiari.
Shopify Plus ha un potente motore che permette, in maniera nativa, di costruire negozi su Shopify dedicati al B2B (ovvero a clienti con un listino prezzi dedicato) o negozi misti, ovvero utilizzati sia da clienti con un listino dedicato che da clienti B2C, che acquista con i prezzi di listino esposti a tutti, La funzione di Shopify Plus che permette di costruire negozi B2B si chiama, per l'appunto B2B on Shopify. Che cos'è Shopify B2B Con B2B on Shopify le funzionalità più importanti e potenti per la vendita all’ingrosso vengono integrate nel pannello di controllo e si può offrire un’unica esperienza di acquisto, fluida e personalizzata anche all'utente business. Quando Shopify parla di B2B fa riferimento quei clienti/dipendenti di aziende che hanno un qualche contratto con il merchant che permette di riservare a loro, a discrezione, con un listino prezzi dedicato. In questo modo va a differenziarli dai clienti B2C o, comunque, da quei utenti (fosse anche possessori di partita iva) che non hanno un listino dedicato. B2B on Shopify significa... B2B on Shopify significa, in prima battuta, la possibilità di creare uno store dedicato ai clienti con listini dedicati; oppure permettere al merchant di creare un unico sito, un'unica istanza di Shopify, per vendere sia ai clienti B2B che a quelli B2C. Ci sono molte funzioni su Shopify Plus che ne fanno uno strumento eccezionale di vendita e quelle che lo trasformano in un perfetto sistema di raccolta ordini per il B2B permettono di estendere il concetto di digital transformation della customer experience al livello successivo. Le funzioni del B2B su Shopify La gestione delle aziende Il B2B su Shopify offre possibilità di gestire i profili aziendali, ovvero di creare i profili delle aziende, con più sedi e più utenti associati. Le aziende hanno il proprio listino prezzi, i termini di pagamento concordati, i cataloghi e le autorizzazioni per gli utenti associati. Si possono assegnare ad ogni azienda non solo più contatti, ma anche differenti profili con differenti permessi a questi contatti. Trovate le informazioni su come gestire le aziende su Shopify B2B nella pagina assistenza di Shopify. Cataloghi personalizzati Col B2B di Shopify puoi creare anche un numero illimitato di cataloghi personalizzati ed assegnarle a specifiche aziende (massimo 25 per ogni azienda). Ciò significa che ogni azienda avrà determinati prodotti disponibili a determinati prezzi. Ogni prodotto inoltre avrà prezzi personalizzati che possono essere diversi da azienda ad azienda, espressi in numeri fissi oppure in percentuale rispetto ad un prezzo base e nel caso un prodotto sia presente in più cataloghi destinati alla stessa azienda, il prezzo applicato sarà il più basso tra i due. I cataloghi inoltre possono essere creati manualmente tramite la piattaforma oppure tramite l'importazione di un file CSV. Ogni catalogo prodotto inoltre può essere esportato sempre tramite file CSV. Ti lasciamo il link alla pagina assistenza Shopify per saperne di più sui cataloghi nel B2B di Shopify. Il multilistino Il multilistino è la funzione con il quale puoi offrire sconti in percentuale o prezzi fissi alle aziende. Dopo aver creato un listino prezzi, questo viene assegnato a una sede aziendale per consentire ai clienti B2B associati a quella azienda, di acquistare prodotti con i prezzi personalizzati per loro. I prezzi possono essere impostati come percentuale, che si applica a tutti i prodotti dello store. Oppure si possono impostare prezzi fissi, applicabili a prodotti e varianti specifiche. I prezzi fissi per i prodotti o le varianti prevalgono su eventuali rettifiche percentuali complessive, che possono essere inserite, con un sistema di regole che previene le possibili vendite sottocosto indesiderate. Ad esempio, se il tuo tuo negozio vende sigarette elettroniche a 100 € l'una si può creare listino prezzi ed inserire un -20% nella casella Adeguamento globale, che riduce del 20% il prezzo delle tue sigarette elettroniche per le aziende che hanno accesso a quel listino. Ma visto che una sigaretta costa di più quando si produce, si può impostare un costo fisso di 80 € per la produzione di quel prodotto. Quando un cliente con accesso al listino prezzi che ha il -20% visita il tuo negozio, gli vengono offerti i tuoi prodotti con il 20% di sconto, ad eccezione delle sigarette elettroniche per la quale hai inserito un prezzo fisso. Il prodotto a prezzo fisso non è influenzato dall'adeguamento generale e viene offerto a 90 €. Tutte le informazioni sul multilistino e come creare una lista di prezzi da associare ad un'azienda potete trovarle nel link alla pagina assistenza di Shopify. Termini di pagamento Puoi assegnare dei termini di pagamento e dei metodi di pagamento differenti ad ogni azienda. I termini di pagamento ti consentono di impostare il periodo di tempo che l'azienda ha ottenuto per pagare l'ordine che effettua sul tuo store. Con Shopify Flow inoltre è possibile inviare automaticamente i solleciti di pagamento in caso il cliente risulti insolvente. Puoi impostare i termini di pagamento per qualsiasi azienda che crei. Ti linkiamo l'approfondimento per le informazioni sui termini di pagamento. Ordini minimi e ripetuti Grazie al B2B di Shopify possono essere impostati ordini minimi [foto in basso] per evitare che gli ordini all'ingrosso includano solamente piccole quantità di prodotti ed essere dispendiosi in termini di spese di spedizione, che risultano così ottimizzate. Gli ordini minimi sono anche un ottimo modo per chi opera in mercati B2B di aumentare il valore medio dell'ordine. Possono anche essere inseriti ordini ripetuti, che ricalcano così la logica dei contratti di fornitura. Questo dà il grande vantaggio di riuscire a fidelizzare un cliente B2B più facilmente e di ottenere previsioni sui flussi di cassa più accurate per i merchant. B2B check-out Quando un cliente B2B effettua l'accesso, gli viene richiesto di inserire un codice di verifica a sei cifre che viene inviato al suo indirizzo e-mail invece di utilizzare una password. Dopo aver inserito il codice, l'utente viene indirizzato alla pagina del proprio account, che mostra le informazioni anagrafiche e un elenco dei propri ordini. I dettagli dell'ordine possono essere esaminati facendo clic sull'ordine. Per effettuare un ordine, il cliente fa clic su Vai al negozio nella pagina del proprio account. Nelle Impostazioni del pannello di controllo Shopify dell'amministratore di sistema, la sezione Informazioni sul cliente della pagina Checkout e Account non si applica ai clienti B2B. Le impostazioni nella sezione Informazioni sul cliente si applicano solo ai clienti B2C e vengono ignorate per i clienti B2B. Il cliente seleziona i prodotti da aggiungere al carrello come di consueto, con l'eccezione che i prezzi a lui mostrati sono quelli che il merchant ha specificato nel listino per l'azienda associata. Il B2B check-out permette ai clienti di vedere i termini di pagamento, i metodi di pagamento e i prezzi a loro riservati con la possibilità di usare Function per creare logiche personalizzate al checkout, molto simili a quelle del B2C. La personalizzazione al checkout per i negozi B2B avviene anche riguardo agli sconti applicati, su cui possono essere applicate logiche differenti in base al listino associato all'azienda: questa è una funzione che consente ai merchant che operano in mercati B2B di risolvere molte casistiche. Il checkout per i clienti B2B inoltre permette il salvataggio automatico delle carte di credito, così da non dover inserire ogni volta i dati. Ulteriori informazioni sul checkout del B2B si trovano nella pagina assistenza di Shopify. Un approccio personalizzabile e personalizzato Invece di usare applicazioni di terze parti, B2B on Shopify ti permette di avere la libertà di scegliere tra la creazione di un Blended Store, ovvero di un unico store online per i clienti finali e i clienti B2B con un listino dedicato (visibile a loro nel momento dell'autenticazione) o di gestire una seconda istanza di Shopify dedicata solamente al B2B con accesso privato. Qualunque sia l'opzione che si sceglie, specifici clienti possono avere listini dedicati, termini di pagamento dedicati, opzioni per legarli alla valuta e molto altro. Tutto questo, come sempre con Shopify, è gestibile in modo semplice dal pannello di amministrazione di Shopify. Draft order e preventivi Draft order Shopify consente ai suoi merchant B2B di eliminare la raccolta ordini con post-it, EDI e file excel, prevedendo la possibilità di inserire ordini in bozza, i cosiddetti draft order. Questo è perfetto per tutti i merchant che ricevono ordini tramite telefonate, email oppure altri strumenti diversi dall'ecommerce. Una volta inserito l'ordine in bozza per il cliente B2B desiderato, l'ordine verrà aggiornato con tutte le informazioni di quel cliente, comprensivo di prezzi personalizzati, politiche di spedizione, termini e modalità di pagamento personalizzate. I draft order consentono anche di decidere se approvare automaticamente gli ordini di un cliente oppure procedere ad approvazione manuale. Una volta approvato l'ordine, verrà trasmessa una mail al cliente con il bottone per accedere al checkout e chiudere così l'acquisto. Il tema degli ordini in bozza può essere approfondito cliccando QUA. Richiesta di preventivi Integrate alle funzioni native, Shopify ha introdotto per i merchant B2B la funzione che riguarda la richiesta dei preventivi, perfetta per tutti gli ecommerce che vendono, ad esempio prodotti con personalizzazioni avanzate. Le integrazioni via API di Shopify B2B Un ecommerce B2B, deve per forza di cose prevedere altre piattaforme che aiutino il merchant nella gestione di negozio online e ordini. Ecco perché un negozio B2B su Shopify non può non prevedere API da dedicare alla data integration tra la piattaforma ecommerce e altri sistemi come possono essere: gli ERP, i CRM, applicazioni personalizzate, PIM, DAM ed altre piattaforme che sono utili al normale funzionamento dell'ecommerce B2B. Shopify anche da questo punto di vista è una piattaforma matura per progetti B2B con logiche Enterprise e prevede i seguenti API: API aziendali: questi API sono particolarmente utili grazie all’aggiunta di metafield ed una gestione migliore dei clienti B2B; API sui cataloghi: questi API possono migliorare la gestione del catalogo del negozio applicando regole particolari sulla visualizzazione dei prodotti; API sui listini dei prezzi: questi API sono utili per mostrare prezzi personalizzati per i clienti B2B; API sulle pubblicazione: questi API sono utili in termini di personalizzazione di ciò che viene visualizzato all’interno del negozio online per ogni singolo cliente; API sui metodi di pagamento: questi API sono particolarmente utili per la personalizzazione dei metodi di pagamento. Puoi leggere di più sulle API di Shopify per il B2B cliccando QUA. API per la gestione del magazzino API aggiuntive sono stati introdotte anche per il miglioramento della gestione del magazzino, in modo da sincronizzare le quantità e per migliorare il livello della customer experience all’interno del sito Shopify. Per approfondire l'argomento delle API per la gestione del magazzino puoi cliccare QUA. API per la gestione dei resi Anche per quanto riguarda la gestione dei resi Shopify ha fatto passi in avanti e ha migliorato gli API potendo così fornire ai propri merchant funzionalità aggiuntive come: Integrazione delle informazione da parte degli operatori di terze parti che si occupano del reso, fornendo informazioni sullo stato del reso; Ricevere una notifica in caso di cambiamento sulle informazioni di spedizione; Sincronizzazione automatica delle informazioni di spedizione da Shopify. Puoi approfondire il tema dei resi con Shopify leggendo la documentazione QUI. In tutti questi casi, se non si hanno le giuste competenze per sfruttare gli API che la piattaforma dà, il consiglio è sempre quello di affidarsi a degli esperti Shopify che ti sapranno aiutare per trovare la giusta soluzione per sfruttare al 100% le potenzialità degli API di Shopify. I limiti del B2B su Shopify Gli ordini possono avere al massimo 500 righe di prodotti o varianti - Le sottoscrizioni non è una formula compatibile con la logica del B2B - Si può utilizzare con il B2B la localizzazione della valuta attraverso Shopify Markets oppure selezionando quella valuta per un listino, ma non si possono combinare le due modalità - Per attivare: sconti, script che hanno effetto sugli sconti, acquisti con gift card e recupero di carrello abbandonato si deve contattare il supporto di Shopify plus, perché di default non sono attivati - Non si può cambiare un cliente su un ordine B2B - Non si può utilizzare la local delivery o l'acquisto online e il pickup in store. - Non si possono utilizzare gli Shopify script che hanno effetti sul pagamento Note sulle funzionalità degli ecommerce Shopify B2B Se si opta per la realizzazione di un unico store online per B2B e B2C (o comunque clienti senza un listino dedicato) ci saranno delle limitazioni per l'utilizzo di alcune funzioni; limitazioni che cessano di esistere quando si sceglie la strada di costruire due canali separati, uno per il B2C e uno dedicato al B2B Sui Blended store (un unico canale per entrambe le tipologie di clienti): Gli utenti B2B non possono usare i codici sconto, avendo loro un listino dedicato, così come non possono usare le Gift Card e i loro ordini non possono subire sconti a causa di uno Shopify script. I loro prezzino quelli definiti. Notifiche email sul carrello abbandonato, setting sullo stock, sull'inventario e la maggior parte delle analytics, come pure i costi e le impostazioni di trasporto hanno il medesimo comportamento e non distinguono tra utenti B2C e B2B. Sugli store dedicati Essendo uno store dedicato agli utenti B2B tutte le modifiche si applicano solo sui clienti B2B (non ci sono dubbi su alcune regole o comportamenti che si vorrebbero applicare solo ad una certa classe di utenti...) quindi sconti, Gift Card, Shopify script che hanno un impatto sugli sconti dei prodotti... si possono applicare. Ovviamente a questo punto abbiamo anche un inventario dedicato al B2b, notifiche per carrelli abbandonati solo al B2B e analitica solo per il B2B, oltre alla possibilità di dedicare impostazioni e costi i spedizioni solo per il B2B (è naturale, nel momento in cui abbiamo due canali diversi per le due tipologie di utenti, quelli con un listino e quelli senza un listino). Per ulteriori info sul B2B con Shopify, ti consigliamo di scaricare la nostra risorsa gratuita su Shopify Plus, in modo da farti scoprire le potenzialità della piattaforma dedicata ai progetti enterprise e B2B.
Questo post del blog che vi apprestate a leggere è in parte informativo/divulgativo, in parte una guida alla configurazione ed è - nel contempo - vettore di spunti strategici e considerazioni politiche. Perché, quando si parla di internazionalizzazione delle aziende, di vendita su nuovi mercati, aumento del fatturato e dell'export, sono coinvolte sì le aziende, i sistemi software, i servizi terzi che permettono alle imprese di agevolare questi percorsi, ma anche le istituzioni, che nella bilancia commerciale trovano un elemento di crescita e armonizzazione del PIL. Ecommerce, vettore per l'internazionalizzazione del business Quando una azienda si trova a pianificare un percorso di crescita, individuare come tappe di questo progetto anche la penetrazione in nuovi mercati, diversi da quello nazionale, nel quale spesso si cresce, diventa una necessità. Dotarsi di una piattaforma ecommerce permette di accelerare il percorso di validazione dell'offerta commerciale in nuove nazioni o nuove zone del mondo. Per questo diventa importante, quando si sceglie un software per costruire un progetto ecommerce, valutare molto bene quali sono le caratteristiche della piattaforma che si andrà ad adottare, da questo punto di vista. Voglio dire: dovreste capire con che facilità, il software ecommerce che sceglierete, vi permetterà di impostare le opzioni che differenziano un mercato dall'altro. In parole povere, la piattaforma ecommerce che andrete ad adottare dovrebbe permettervi di impostare senza troppe complicazioni un nuovo mercato sul quale volete provare a vendere, lasciandovi la possibilità, per ognuno di essi, di scegliere, per esempio: un url o un dominio diverso una o più lingue una o più valute dei costi di spedizioni dedicati delle regole fiscali sulle imposte di importazione regole differenti sulle tasse di vendita (IVA) un comportamento sui dazi un listino di prezzi dedicato un catalogo con un elenco prodotti differente una grafica ed elementi di comunicazione differenti per ogni mercato E tutto questo, magari, all'interno della stessa istanza, senza dovere aprire due ecommerce o due canali differenti. In casi estremi, dove c'è bisogno anche di una grafica differente per un determinato paese, di far accedere (magari) il distributore di quel paese per gestire gli ordini locali e per altre esigenze peculiari, la possibilità di aprire più canali e armonizzarli con il programma gestionale - grazie alla realizzazione di un connettore che si occupa delle data integration per il magazzino e gli ordini - è una soluzione più semplice (anche se all'apparenza potrebbe sembrare più difficoltosa) ma decisamente meno diffusa, soprattutto se l'istanza principale riesce ad accogliere in maniera completa le necessità di apertura di nuovi mercati. Gli elementi necessari per internazionalizzare le vendite (con l'ecommerce) Abbiamo visto velocemente un punto elenco di funzioni necessarie, per permettere al software ecommerce che abbiamo scelto di gestire le vendite in più paesi esteri. Cerchiamo di capire perché. Domini diversi per mercati diversi Avere la possibilità di differenzia il dominio, il sottodominio o l'url per ogni singolo mercato, senza dover aprire più ecommerce, è una funziona alla quale non ci si pensa immediatamente come necessaria. Ma è una delle possibilità fondamentali quando si apre la vendita del proprio ecommerce in una nuova nazione o zona. E questo sia per i bisogni del marketing e di posizionamento verso i consumatori: avere un dominio nazionale dedicato, a volte, è una marcia in più per creare trust e farsi sentire come vicini dai potenziali clienti in zone del mondo lontane dalla casa madre. Ma anche tecnicamente è importante, per poter costruire feed dedicati con l'indirizzo web del mercato specifico che stiamo trattando. Se il software ecommerce ce stai valutando non lo fa - e pensi che nel medio/breve termine avrai bisogno di internazionalizzare il tuo business - cambia strada e cercane un altro. Lingue diverse su differenti mercati Anche questa è, banalmente, una funzione di assoluta importanza: apro il mercato CANADA e associo al mercato canadese la lingua Inglese e quella Francese. A maggior ragione se il mio mercato di riferimento è una zona che contiene più stati (ad esempio SUD AMERICA) potrei aver bisogno di inglobare molte più lingue. Se non potessi associare ad ogni mercato una o più lingue, sarei davvero penalizzato nel mio tentativo di internazionalizzare il mio business. Valute diverse a seconda del mercato Quello detto per le lingue vale anche per le valute. Potrei creare un mercato dove, per svelta, utilizzo solo una valuta , come nel caso del mercato UK al quale potrei associare solo al Sterlina. Oppure un mercato MEDIO ORIENTE dove ho la necessità di permettere ai clienti di selezionare la propria divisa di riferimento nazionale. Anche in questo caso, se il software non mi permettesse di associare una o più valute ad un mercato, sarebbe una piattaforma da scartare nella mia software selecion. Costi e vettori di spedizione personalizzabili per mercato Può sembrare una ovvietà ma è meglio metterlo in questo breve elenco di caratteristiche indispensabili che deve avere un ecommerce per permettere l'internazionalizzazione del business: ogni mercato può avere necessità di costi differenti di spedizione, sia che venga inviato tutto dallo stesso magazzino, sia che ci siano differenti magazzini. E, naturalmente, deve avere la possibilità di differenziare gli spedizionieri che vengono utilizzati. Impostare costi di spedizione differenti in base alla zona e l'utilizzo di differenti vettori è una cosa che praticamente ogni software ecommerce permette di fare. Quando questa funzione viene legata alla gestione dei differenti mercati è ancora più semplice ed immediata la gestione. Regole sulle imposte di vendita e importazione differenti Paesi diversi hanno regole fiscali e dazi di importazioni differenti. Se la tua intenzione è quella di vendere in più zone del mondo, devi sincerarti che il software ecommerce che andrai ad adottare ti permetta di gestire il comportamento delle imposte di vendita per differenti zone e per differenti soggetti. Oltre, per supposto, la possibilità di lavorare sui dazi di importazione, scegliendo di farli pagare direttamente al cliente e di gestirli con il proprio trasportatore. Questa, sopratutto, è una grande facilitazione e supporto, oltre che un rapporto di estrema chiarezza per il cliente di paesi stranieri nei quali, per importare le merci che vendiamo, è necessario pagare delle tasse. Listini prezzi differenti su differenti aree geografiche Quando vuoi utilizzare il tuo ecommerce per vendere su vari mercati devi pensare che ci potrebbero essere differenti situazioni che ti spingono verso dei listini prezzi differenti su ognuno di essi. I motivi possono andare dalla protezione commerciale di un distributore che si trova a pagare dazi di importazione, spese di spedizione e di stoccaggio, per arrivare alla salvaguardia dei prezzi dei punti vendita che, in un determinato mercato, potrebbero avere situazioni contingenti particolari. Ma anche l'assistenza al cliente, i costi di gestione dell'ordine o un allineamento al ribasso dei prezzi della concorrenza potrebbero influire sulla strategia di prezzo in un mercato. Ecco, quindi, che anche la possibilità di gestire differenti listini su differenti mercati è una conditio sine qua non da richiedere al software ecommerce che stai valutando. Cataloghi con prodotti diversi per mercati diversi Non sempre si possono vendere gli stessi prodotti in tutti i mercati. Pensiamo alle differenze culturali tra un mercato e l'altro, alle limitazioni date dalla legislazione sull'importazione di certi prodotti o, semplicemente, per abitudini. Se in un determinato paese esiste una teocrazia religiosa, se si guida con il volante a destra, se alcuni componenti non si possono importare per legge... non resta che togliere dal catalogo in certi contesti una parte dei prodotti che vendiamo. I motivi per cui non includere alcuni oggetti di quelli che mettiamo in vendita in Italia anche in Francia (per esempio), potrebbero essere questi o avere a che fare con la protezione commerciale di determinate situazione, quando ancora l'impossibilità di far breccia, con quelle proposte che escludiamo, in uno stato. Resta anche questa una funzione che dobbiamo mettere nella checklist del deve farlo quando procediamo con la nostra software selection. Magazzini diversi per vari mercati Questa potrebbe non essere una necessità logistica di tutti i negozi che vendono su vari mercati, ma la possibilità di poter impostare diverse sedi nel quale stoccare i prodotti, per portarli più vicini al cliente finale, può essere un bisogno dei brand con necessità più evolute. Ma indipendentemente dai bisogni del giorno zero, ovvero da quando decido di andare online con il mio ecommerce, dove questa necessità potrebbe non essere ancora espressa, non è una funzione di cui io mi priverei nella scelta di una piattaforma per vendere online. E questo significa avere magazzini differenti che possono essere legati ai vari mercati che verranno serviti da quel magazzino e che le disponibilità/giacenze per ogni mercato facciano riferimento al magazzino associato. Elementi di struttura e grafici differenti per i vari mercati Non tutti i mercati hanno le stesse necessità di comunicazione. Ad esempio se prevedo uno spazio per la festa del papà in Italia, non è detto che questa si festeggi in Francia. O in Italia potrei aver bisogno di video ed altri elmenti di spiegazione per un prodotto importati dal Sud America, mentre in quel mercato queste informazioni sarebbero inutili. Ecco, quindi, che la possibilità di poter lavorare su grafiche, struttura e contenuti differenti per ogni mercato, potrebbe essere una condizione molto molto importane. Shopify è il software perfetto per l'internazionalizzazione Shopify permette di impostare tutti questi aspetti. E di fare con estrema semplicità, a differenza di altre piattaforme che hanno scelto strade più complesse e complicate per gestire l'internazionalizzazione del commercio elettronico delle aziende. E se lo fa in modo completo e facilmente, perché andare a complicare le cose con altre piattaforme? Proprio per questo credo sia un ottimo esercizio di comprensione andare a spiare nel dettaglio come Shopify permetta di impostare e gestire nuovi mercati sui quali approntare una strategia di vendita. Diventa un modo per scoprirne le potenzialità e anche una guida per chi ha intenzione di utilizzarlo per sviluppare un progetto ecommerce di ampio respiro. Procediamo quindi, con un bel respiro prima di gettarsi a capofitto nella scoperta del come fare utilizzando Shopify. Come creare e gestire differenti mercati su Shopify Shopify presenta il cuore di tutti i parametri per la gestione dei differenti aspetti dell'ecommerce nelle Impostazioni del sistema. Così anche per i Mercati. Loggati nella tua istanza di Shopify e dal pannello di controllo clicca su IMPOSTAZIONI e, di seguito, seleziona la voce MERCATI. La creazione di un mercato con Shopify Dalla schermata successiva si può scegliere di aggiungere un mercato cliccando in altro a destra AGGIUNGI MERCATO, oppure si può scegliere di andare ad operare nella GESTIONE di un mercato precedentemente creato Se clicchi AGGIUNGERE UN NUOVO MERCATO la prima cosa che devi scegliere è un nome per il nuovo mercato. Può coincidere con il nome di un paese specifico (ad esempio Francia, se poi voglio aggiungere il paese Francia e lavorare sulla Francia, trattandola con le sue peculiarità); oppure con il nome di una zona se poi voi includere più paesi nel mercato (per esempio Nord America se volessi aggiungere USA, CANADA e altri paesi, per necessità commerciali dell'azienda merchant). Successivamente, dopo aver dato un nome al mercato, si devono selezionare i PAESI che si vogliono inserire in quel determinato mercato, Per esempio si può aggiungere il paese ITALIA per il mercato Italia, oppure si possono creare dei mercati aggiungendo più paesi (per esempio se il mercato di riferimento si riferisce ad un'area geografica che commercialmente viene trattata in maniera omogenea dall'azienda). Il risultato, alla fine, è quello di avere un nuovo mercato sul quale posso andare in gestione per personalizzare funzioni e specifiche. La gestione dei mercati di Shopify Quando, a fianco di ogni mercato creato, seleziono GESTISCI, potrò entrare nella sezione dove posso cambiare le impostazioni per quel mercato specifico. Nel caso io abbia creato il mercato Italia e ci abbia associato il paese Italia potrò, da questa schermata, andare a modificare - o a verificare - alcuni aspetti: Dominio e lingua associata al mercato Prezzi e prodotti del mercato Le impostazioni sui dazi ed imposte Le spedizioni Pagamenti Imposte Impostare URL e lingua per il mercato su Shopify Cliccando su DOMINI E LINGUE si aprono delle possibilità particolarmente interessanti Si può scegliere di posizionare l'indirizzo dello store per accedere a quel mercato specifico in un dominio primario. Ad esempio, nel caso di mercato ITALY, potrei scegliere un nomeazienda.it. Oppure si può optare per un altro dominio o un sottodominio, come it.nomeazienda.com o un altro dominio, con altro nome. Infine si può scegliere, come indirizzo per quel mercato, anche una sottocartella, come ad esempio, nomeazienda.com/it. Si può, immediatamente sotto, scegliere anche le LINGUE che vogliamo associare a quel mercato. Possiamo scegliere più lingue, tra quelle che sono già state installate nella nostra istanza di Shopify. Lingue e mercati Per impostare la lingua - o le lingue - da utilizzare in un mercato bisogna spostarsi nella sezione LINGUE, all'interno menù IMPOSTAZIONI. Clicca in AGGIUNGI LINGUA in alto a destra e si aprirà un popup per la selezione della lingua E ora fai click su SELEZIONA per avere un elenco di lingue, tra le quali potrai spuntare quelle che ti interessano per assegnare una o più lingue al mercato che stai configurando. Prezzi e valuta del mercato in Shopify Nella sezione PRODOTTI E PREZZI posso stabilire una valuta da utilizzare per quel mercato. La gestione della valuta è possibile solo se utilizzo Shopify Payments come gateway di pagamento, altrimenti la funzione sarà disabilitata. Per quanto riguarda i prezzi posso lavorare su un aumento o una riduzione % dei prezzi su tutto il listino in modo massivo, oppure posso intervenire sui singoli prezzi per cambiare i prezzi di ogni prodotto. La funzione di caricamento di un catalogo con prezzi completamente diversi è disponibile anche con l'importazione di un file CVS e a breve tramite API (e quindi in connessione diretta con il listino del proprio gestionale, realizzando un connettore per l'integrazione dei dati). Prodotti e personalizzazione frontend del negozio Con Shopify, sempre nella sezione PRODOTTI E PREZZI, è possibile personalizzare i prodotti visualizzati all'interno dello store in base alla località. Una volta selezionato il prodotto è possibile includerlo oppure escluderlo dal mercato con tramite i bottoni in basso. Una volta incluso/escluso un prodotto da un determinato mercato sarà inserito e visualizzabile nella viste filtrate predefinite dedicate ai prodotti inclusi/esclusi. Anche qui Shopify permette l'importazione dei prodotti inclusi ed esclusi tramite file CSV (ti lasciamo tutto il procedimento tratto dalla pagina assistenza di Shopify). Anche il design della pagina può essere personalizzata in base al mercato per la creazione di esperienze personalizzate. Tramite Liquid può essere anche personalizzata la home/vetrina della pagina. Ti lasciamo l'articolo dal blog di Shopify per ulteriori approfondimenti: Come personalizzare i contenuti per ogni mercato con Shopify IVA, dazi ed imposte di importazione Internazionalizzazione significa anche uscire dai confini dell'Unione Europea ed affrontare nazioni che impongono al consumatore di pagare delle tasse sui beni importati dall'estero (succede anche a noi quando compriamo dei beni fuori dai confini dell'Unione Europea, per esempio dall'a Gran Bretagna). Shopify ha curato particolarmente questa sezione prevedendo tutte le casistiche che potrebbero accadere e con le quali scegli di gestire il tuo ecommerce. IMPOSTE In questa area troviamo sia le informazioni per la gestione dei dazi sia le specifiche sul comportamento con le tasse di vendita (IVA) e possiamo decidere se includerla nei prezzi (devi solo cliccare o meno su INCLUDI IMPOSTE NEI PREZZI) e di escluderla o includerla in base al paese di chi acquista, comodo per il TAX free o nel caso di vendite B2B intracomunitarie. Sempre da questa sezione puoi scegliere se aggiungere l'IVA sui prezzi delle spedizioni (clicca o meno su ADDEBITA IMPOSTA SULLE TARIFE DI SPEDIZIONE) e se addebitare l'IVA sui beni digitali (cliccando o meno su ADDEBITA L'IVA SUI BENI DIGITALI). Possiamo anche scegliere di gestire tutte le casistiche IVA sui mercati che attiviamo con servizi fiscali terzi, come Avalara o altre app dedicate. E questo per quanto riguarda le tasse di vendita sul mercato nazionale ed estero. DAZI [La riscossione dei dazi funziona solo con i piani SHOPIFY ADVANCED e SHOPIFY PLUS] Prima di procedere a definire il comportamento sulla riscossione delle imposte su un determinato paese o area geografica, si deve creare la zona di spedizione corrispondente, al fine di poter attivare la spedizione in quegli stati (lo vediamo nel passo successivo). La prima cosa da capire è se vuoi riscuotere direttamente i dazi di importazione o lasciarli al tuo acquirente. Ovviamente la riscossione diretta dei dazi comporta una semplificazione una maggiore chiarezza per il cliente ma ti obbliga ad utilizzare spedizionieri in grado di supportarti in questo servizio doganale. Devi quindi prima parlare sia con il commercialista che con il tuo vettore di riferimento. Per impostare i Dazi e le imposte di importazione in Shopify devi cliccare nella sezione IMPOSTE E DAZI nelle IMPOSTAZIONI di Shopify (un'altra voce che trovi sul menù dove è presente anche la voce MERCATI). Per iniziare la configurazione del comportamento che vuoi assumere nei mercati internazionali sulla riscossione delle imposte devi cliccare CONTROLLA ED ATTIVA nelle sezione intitolata Riscossione dei dazi e imposte di importazione al momento del checkout. Se scegli di attivare la riscossione dei dazi, devi scegliere come questa avviene. Il tuo corriere, come scrivevo poc'anzi, deve supportare il DDP, ovvero il Delivery Duty Paid, il che ti da la possibilità di riscuotere i dazi di importazione al checkout (si occuperà poi di sistemare le pratiche di riscossione con lo stato di riferimento). Ovviamente selezionando l'opzione del corriere che non supporta il DDP o NON SO, non si può procedere con l'erogazione di questo servizio. In seconda battuta devi scegliere dove applicarla, tra le zone di spedizione che hai creato. E quindi, andando in gestione, puoi spuntare gli stati su cui vuoi riscuotere i dazi di importazione. Naturalmente se desideri includere i dazi sui prodotti al checkout, devi fornire a Shopify le informazioni necessarie per applicare i dazi su ogni prodotto. I dazi variano non solo in base allo stato dove il bene viene importato, ma variano anche in base alla tipologia di prodotto. Dovrai inserire nelle varianti di prodotto l'HS code, un codice numerico di 6 o 10 cifre universale, utilizzato alle dogane per riconoscere e classificare ogni tipo di merce che viene spedito. Puoi importare anche tramite file CVS in maniera massiva. I rimanenti due passaggi sono soprattutto informativi e di conferma. Con il penultimo passaggio, Shopify si sincera che tu abbia un sistema per informare i clienti della metodologia di gestione dei dazi doganali. Alla fine non ti resta che confermare e tutto è pronto per la riscossione dei dazi. La gestione delle spedizioni con Shopify Le spedizioni, per quanto accessibili dalla sezione Mercati del backend di Shopify, sono un'area dedicata accessibile anche a chi non ha bisogno delle funzionalità di cui stiamo trattando, ovvero anche per chi opera in un solo mercato. Nei Mercati è possibile vedere le tariffe applicate all'area geografica in questione. Per andare invece ad impostare nuove tariffe di spedizione per differenti aree geografiche, devi andare nella sezione SPEDIZIONI. E questo non cambia la funzionalità, è molto simile a quella di quasi tutte le piattaforme ecommerce. Puoi definire da dove parte la merce cliccando su GESTISCI nella sezione Spedizione da e puoi CREARE ZONA DI SPEDIZIONE per avere un contenitore, di uno o più stati, a cui associare una o più tariffe di spedizione. Magazzini diversi La gestione di magazzini diversi, con Shopify, avviene tramite le SEDI. La quantità di sedi che hai a disposizione con Shopify dipende dal piano che hai sottoscritto Shopify Starter: 2 Shopify Lite: 3 Basic Shopify: 4 Shopify: 5 Advanced Shopify: 8 Shopify Plus: 250 Risulta chiaro che, per un progetto di internazionalizzazione di ampio respiro, Shopify Plus diventa la scelta scontata (anche per avere a disposizione tutte le funzioni che abbiamo visto). Le scorte possono essere gestite via API, realizzando un connettore con il software gestionale o con caricamento manuale di file CSV. Shopify, per chi gestisce gli ordini da più sedi, ha dato la possibilità ai merchant di introdurre regole personalizzate, in modo che la spedizione possa essere fatta dal magazzino più vicino all'indirizzo di consegna. Ciò è utile perché consente ai merchant di risparmiare costi di spedizione e di offrire un servizio migliore grazie alla diminuzione dei tempi di consegna. Ti lasciamo questo video approfondimento tratto dalle novità della Winter Edition di Shopify che spiega cos'è lo smart order routing. Le scontistiche vanno oltre il mercato Gli sconti diversi su mercati diversi? Certo, ci sono, ma non sono tecnicamente legati al mercato, Perché, anche all'interno dello stesso mercato, si potrebbe avere la necessità di impostare uno sconto solo per una determinata provincia o un singolo stato, nel caso il mercato accorpi più stati. Ecco, quindi, che Shopify ci accompagna nella pagina degli sconti con la possibilità di scegliere il target a cui destinare la promozione. Shopify, dall'ELENCO DEI CLIENTI ci accompagna in maniera semplice per creare dei filtri, che possono includere una selezione di province, di città o di nazioni con i quali segmentare i clienti. Dalla pagina degli SCONTI è possibile selezionare quindi di applicare la promozione solo ad un segmento specifico. E, cliccando su Sfoglia, di scegliere il segmento che ci siamo creati. E, in questa maniera, anche gli sconti possono essere associati a singole zona o a mercati specifici, andando a comprendere gli stati che compongono quel mercato. Conclusione Come si può evincere dal lungo percorso sviluppato in questo post del blog, Shopify presenta degli strumenti estremamente potenti e molto intuitivi per permettere alle aziende di intraprendere (o potenziare) la strada dell'internazionalizzazione. Affare strategico per le singole azienda, ma anche per il sistema paese che, generalmente, vede nell'export un asset determinante per lo sviluppo e la crescita dell'economia. Ma è proprio l'abbattimento delle complesse infrastrutture informatiche e la facilità con la quale Shopify porta innovazione a tutti i livelli della filiera produttiva - che vuole mettersi sul mercato per potenziare i servizi di vendita con B2B o B2C tramite ecommerce - che fanno di Shopify una chiave - non tanto di innovazione generica ma di più - di digital transformation.
E alla fine, dopo la Summer Edition 2022, è arrivata la Winter Edition 2023 che annuncia tutte le novità - già uscite o in corso di rilascio - sulle quali sta lavorando Shopify. Oltre 100 piccoli e grandi cambiamenti, che portano ulteriori funzioni e migliorie ad un ecosistema che sta conquistando gli orizzonti del business enterprise e i grandi marchi con Shopify Plus ed il suo sistema di headless ecommerce, che promette un ulteriore margine di crescita con la versione di composable ecommerce di Shopify Components. Le novità, come accennavo prima, sono veramente tante. E snocciolate una dietro l'altra, fanno davvero una certa impressione, siamo sicuri che questi muscoli in bella vista che esibisce Shopify hanno davvero l'obiettivo di mostrare alle grandi aziende e ai grandi brand che è pensato per loro. Proviamo a scorrere un elenco delle principali novità, con impatti più o meno grandi sulla vita dei mercati di tutti i giorni e sulle potenzialità di crescita dei vari business. (ma prima un piccolo banner pubblicitario...ricordandovi che scegliere ICT Sviluppo come vostra agenzia Shopify, contribuisce a mantenere questo spazio informativo e di approfondimento :-)) Checkout Sono stati apportati dei miglioramenti a livello di checkout, in modo da aiutare i merchant ad aumentare le vendite, diminuendo così il numero di checkout abbandonati. Shopify ha basato i suoi interventi sulle statistiche di Baymard sulle cause dell’abbandono del carrello nel 2022, in cui viene descritto che due tra le cause principali sono il fatto di dover creare un nuovo account (24%) e che il caricamento del checkout è troppo lungo (22%). Checkout one page Basandosi inoltre sui dati delle conversioni al checkout studiate su Shop Pay, Shopify ha pianificato il cambio di tutta la struttura del checkout, con la finalità di aumentare la velocità del completamento del processo di acquisto. Primo intervento è la riprogettazione della pagina di checkout verso quella che viene definita la one page checkout, di cui abbiamo analizzato pro e contro in un altro nostro articolo. Con questo intervento Shopify punta a garantire una velocità di caricamento dei contenuti maggiore e un miglioramento della velocità di chiusura del procedimento grazie alla compilazione automatica dei campi. Grazie a questa riprogettazione Shopify cerca inoltre di diminuire il numero dei campi compilabili, che da sempre rappresentano un costo psicologico per l’utente. Nuove personalizzazioni del checkout Anche per i merchant Shopify Plus sono state introdotte novità per lo sviluppo della pagina di checkout. La prima di queste è il nuovo editor drag-and-drop che permette una customizzazione più agevole della pagina anche a chi non rientra nella categoria dei programmatori. In aggiunta a questo c’è la possibilità di installare applicazioni che possono aiutare i merchant a migliorare diversi aspetti come: fidelizzazione del cliente, possibilità di inserire all’interno della pagina di checkout offerte in upselling e cross selling e molto altro ancora. (Per darti un’idea sulle possibilità presenti ti consigliamo di visitare l’app store di Shopify). Ulteriori miglioramenti sono stati fatti anche per quel che riguarda Shopify Functions, che consente ora di pianificare logiche di checkout maggiormente complesse creando restrizioni o possibilità di acquisto personalizzate all’interno del checkout. Tramite PayPal all’interno del checkout è possibile dilazionare il pagamento e abilitare alcune funzionalità che possono aiutare ad incrementare le conversioni come la prova gratuita prima dell’acquisto. Scopri le App per arricchire le funzioni del checkout di Shopify (facendo click QUI) Scopri di più su Shopify Functions (facendo click QUI) Miglioramenti della customer experience Shopify ha introdotto altre novità per migliorare la customer experience degli utenti al checkout, e per aumentare così le conversioni. Accesso più facile per gli utenti Shop Il primo di questi miglioramenti riguarda la possibilità di accesso al checkout per gli utenti che già acquistano su Shop che non dovranno più inserire ogni volta i propri dati ma potranno accedere con i dati già salvati, diminuendo così il tempo per completare un acquisto, e con esso anche il tasso di abbandono. Scopri come facilitare l'accesso al tuo store con Shop (facendo click QUI) Migliore gestione della grafica (frontend) del negozio Lato caricamento sito, Shopify ha messo a disposizione dei propri merchant la possibilità di ottimizzare le immagini presenti all’interno dello store, focalizzando così l’attenzione sul prodotto. Accedendo al CDN di Shopify puoi: Aumentare la compressione dei file senza intaccare la qualità all’occhio umano. Questo migliora la velocità di caricamento del sito Shopify e la sua SEO. Editing delle immagini base: puoi tagliare le immagini presenti all’interno del sito senza perdere il file originale, in modo da ottimizzare il più possibile l’esperienza visiva dell’utente. Tutto questo in tempo reale con modifiche direttamente visualizzabili sul sito. La possibilità di modificare header e footer senza dover mettere mano al codice e senza uscire dall’editor. La possibilità di inserire del codice CSS personalizzato visualizzando l’anteprima all’interno dell’editor. Per i progetti ecommerce custom questo è una delle più importanti novità perché consente agli sviluppatori di modificare il tema senza mettere mano ai file del tema stesso. Anche per la gestione dei colori sono stati fatti passi in avanti per quanto riguarda la facilità delle impostazioni degli schemi all’interno dello store. Shopify Magic: l’Intelligenza artificiale a servizio dell’ecommerce Shopify ha inoltre implementato la funzionalità Shopify Magic per quanto riguarda la compilazione automatica delle descrizioni dei prodotti. Questa funzionalità è particolarmente utile per tutti i merchant che devono occuparsi dell’inserimento di nuovi prodotti e non riescono ad inserire una descrizione che abbia un senso logico, che sia utile per l’utente che visualizza il prodotto o che sia finalizzata alla conversione. Come funziona? In fase di aggiunta di un nuovo prodotto, quando si deve inserire una nuova descrizione, è possibile inserire solamente alcune parole chiave. A questo punto basterà cliccare in basso il pulsante sulla scrittura automatica e verrà generata una descrizione pertinente alle parole chiave inserite. Non è quello che volevate? Si potrà modificare la descrizione creata oppure richiedere la scrittura di una nuova descrizione. Le descrizioni sono basate su un database di descrizioni dei prodotti Shopify che convertono maggiormente, queste vengono elaborate dall’intelligenza artificiale e viene adattata in base alle parole chiave inserite. Puoi approfondire l'argomento sulla AI integrata su Shopify cliccando QUA. Barra di ricerca migliorata La barra di ricerca all’interno dei siti Shopify è una delle funzionalità che consente al visitatore di ricercare il prodotto che vuole. Molto spesso però questa procedura è intaccata da alcune problematiche che possono sorgere, tra cui: errori di battitura, mancanza del completamento automatico ecc… Shopify ha introdotto miglioramenti in questo soprattutto in termini di pertinenza dei risultati. Ciò è dimostrato dalle migliorie tra le query di ricerca e i risultati restituiti, mostrati correttamente anche in caso dell’inserimento di parole con errori ortografici. Altro punto su cui si sono incentrati gli sforzi di Shopify è la possibilità di prevedere la compilazione automatica grazie ai suggerimenti quando l’utente inizia ad inserire la query all’interno della barra di ricerca. Tutto ciò avviene anche senza che Shopify si basi sui dati di acquisto dei precedenti prodotti ma affidandosi all’intelligenza artificiale. In questa maniera si privilegia la pertinenza dei risultati e si migliora la velocità di ricerca dei risultati e la user experience complessiva. Metaobject, metafield e Search & Discovery Shopify ha introdotto tra le novità anche i metaobject, dei campi personalizzati che aiutano ancor più i merchant ad inserire le informazioni relative ai prodotti, aiutando a catalogarli in maniera migliore. Qual è la loro utilità? Migliorare la gestione dei prodotti per quanto riguarda le opzioni di acquisto, i risultati dei prodotti in upselling e cross selling all’interno delle pagine prodotto oppure del carrello. I metaobject sono utilizzabili con l’editor drag-and-drop e il loro inserimento può avvenire manualmente all’interno dell’editor oppure automaticamente via API e possono riguardare: prodotti, collezioni, clienti, ordini e molto altro ancora. I metaobject e metafield possono essere inoltre utilizzati per aggiungere suggerimenti manuali nell’app Search & Discovery su cui sono state apportate migliorie. Per quanto riguarda i metafield inoltre è da segnalare la possibilità di modificarli attraverso il bulk editor, riuscendo così a modificarli molto più rapidamente. Bundle di prodotti Per chi ha un progetto Shopify uno dei miglioramenti più importanti riguarda l'introduzione dell'app di Shopify Bundle, un'applicazione nativa di Shopify dedicata alla gestione dei bundle di prodotti. Quest’app è particolarmente utile per chi vuol vendere pacchetti di prodotti perché consente la creazione dei pacchetti prodotti direttamente dalla piattaforma. Ciò si traduce anche in una migliore gestione della disponibilità dei prodotti in magazzino, i quali verranno automaticamente aggiornati ad ogni acquisto di un bundle e i pacchetti saranno sincronizzati con le giacenze in magazzino. L’utilità dell’applicazione, e dei bundle in generale, è da ricercare nell’aumento della product awareness, nell’aumento del valore dell’ordine medio grazie all’upselling e ad un miglioramento della customer experience. Quest’ultimo punto è reso possibile grazie ad una maggiore agevolazione del cliente nell’acquisto dei prodotti, offrendogli sconti sulla quantità ed evitando che alcuni prodotti vadano in stock out e vengano venduti lo stesso all’interno dei pacchetti. Costo dell'app? Completamente gratuita e disponibile ai merchant di tutti i piani Shopify. Shopify Function: applicazioni e scontistiche Miglioramenti sono stati fatti anche per quanto riguarda Shopify Functions, con la quale è possibile la creazione di applicazioni che possono aiutare nella gestione dei pacchetti di cui abbiamo parlato nel punto precedente. Con Functions è possibile la creazione di applicazioni finalizzate alla gestione di scontistiche particolari come, ad esempio, l’offerta di un prodotto in caso di acquisto di un altro determinato oggetto oppure per particolari canali come Facebook e Google. Cliccando QUI puoi scoprire alcune applicazioni con Functions per la gestione degli sconti Shopify per ecommerce internazionali Shopify è da sempre attento all’internazionalizzazione degli ecommerce e cerca sempre di offrire soluzioni che si adattino ai vari canali esteri dei propri merchant. Collegato a questo punto c’è tutto il tema della personalizzazione dell’offerta prodotti, che è una delle armi fondamentali per riuscire a fidelizzare la clientela ed offrire un prodotto allineato al mercato. Shopify tutto questo lo sa e consente ai propri merchant di scegliere, tramite lo smart order routing, quali prodotti rendere disponibili per determinati mercati. Ogni mercato quindi avrà i propri prodotti dedicati e i prodotti che sono sottoposti a restrizioni all'interno di un mercato o di una regione, saranno automaticamente rimossi. Ovviamente è anche un'operazione manuale che si può eseguire, come potete vedere da questa immagine: Altro punto a favore per gli ecommerce internazionali sta nel miglioramento per quanto riguarda le spedizioni, con la possibilità di decidere nuove regole di smistamento degli ordini per capire quale punto logistico (location) utilizzare, in base alla prossimità del magazzino al mercato e alla disponibilità del prodotto al suo interno. App Translate & Adapt Questo punto ha spinto Shopify a creare l’applicazione Translate & Adapt. L’applicazione in questione consente di tradurre automaticamente fino a due lingue gratuitamente tramite Google Translate. L’interfaccia la rende perfetta per un confronto sulla correttezza della traduzione e ne rende facili eventuali modifiche per adattarle al 100% al linguaggio comune. Tra le ultime novità, la possibilità di tradurre anche le immagini, associandone una diversa per ogni lingua. Shopify e ottica omnicanale Come sappiamo Shopify è da sempre sensibile anche sul tema dell’omnicanalità ed è sempre attento ad offrire ai merchant tutti gli strumenti per aiutarlo a vendere su quanti più touchpoint possibili, compresi i mercati internazionali. Miglioramenti per Youtube Shopping Qualche tempo fa vi avevamo parlato in un nostro articolo di Youtube Shopping e di come questo consenta ai merchant Shopify di inserire all’interno dei video e delle trasmissioni in streaming i prodotti che possono venire pubblicizzati. Sono stati apportati dei miglioramenti sul modo di gestire le informazioni dei prodotti Shopify all’interno della piattaforma. Ora il catalogo di Shopify è sincronizzato con i prodotti presenti su Youtube, consentendo così all’utente di usufruire di informazioni costantemente aggiornate in tempo reale. Miglioramenti dell’app Shop Anche per quanto riguarda l’app Shop, su cui i merchant Shopify possono vendere i propri prodotti, sono aumentate le possibilità di personalizzazione, in modo da creare un’esperienza personalizzata anche per questo touchpoint. In particolare sono stati introdotti miglioramenti su: Gestione di prodotti e collezioni; Accesso grazie a Shop Passkey, con il quale è possibile un accesso sicuro bypassando la verifica a due fattori grazie al riconoscimento facciale e all’impronta digitale. Con Passkey inoltre è agevolato anche il checkout, che è reso così molto più rapido e sicuro; Miglioramento dell’esperienza utente grazie alla possibilità di inserire recensioni prodotti, contenuti sul brand e recensioni video. Aggiornamenti di Shopify B2B Anche per quanto riguarda il B2B su Shopify, la piattaforma ha introdotto e annunciato alcune novità che erano molto attese dalla aziende che fanno vendite con contratti e listini differenti, lavorando nell'ambito dell'ingrosso. Certamente uno degli aspetti sui quali Shopify spinge per entrare nel mercato enterprise. O una delle chiavi. Shopify spiega l'approccio che vogliono avere con il B2B con un Direct To Consumer like. Per approfondire lo puoi fare su questo articolo, cliccando QUI Quantità d’ordine minimo Fondamentale per il commercio all’ingrosso, Shopify ha introdotto il minimo d’ordine per le quantità, in modo da aumentare il valore medio dell’ordine ed ottimizzare i costi di spedizione. Ma di più, questa funzione non solo per una questione di marketing e spinta sulle vendite: la quantità dell'ordine minima è connaturata nel commercio all'ingrosso ed è legata al fatto che per questo tipo di utenti sono riservate scontistiche personalizzate. Ordini ripetuti Altra funzionalità correlata è quella relativa agli ordini ripetuti, frequenti quanto si deve gestire un rapporto di fornitura. I clienti B2B sono infatti molto più fidelizzati rispetto ai clienti B2C ed offrire ordini ripetuti è una delle armi migliori per rafforzare ulteriormente il rapporto, semplificando la fase di riordino (per il cliente) e favorendo un'entrata ripetuta (per il merchant). Se vuoi iniziare ad approfondire il tema degli ordini ripetuti puoi cliccare QUA. Esperienza personalizzata per ogni singolo cliente Anche questa è una delle caratteristiche che distingue un ecommerce B2B da un ecommerce B2C. La personalizzazione può avvenire in più modi: Creazione di cataloghi dedicati, sia a livello di prezzo/sconti sui prodotti, sia con la possibilità di escludere dei set di prodotti su specifici cataloghi. Anche questo è fondamentale per offrire prodotti in esclusiva a determinati clienti, riuscendo così ad avere un potere contrattuale maggiore; Per approfondire la gestione dei cataloghi su Shopify clicca QUA. Logiche custom per il cliente B2B: ogni cliente potrà avere un checkout personalizzato, con la possibilità di richiamare automaticamente metodi di pagamento e spedizione riservati per l'azienda, in linea con quelle che sono le condizioni definite nel contratto di fornitura. Si può usare Functions per creare logiche che incontrano i bisogni dei clienti B2B e DTC. -> Per approfondire l'argomento delle logiche custom clicca QUA. I metafield hanno un ruolo sempre più importante: ora si possono utilizzare anche per le company e le location. -> Per approfondire l'argomento sui metafield puoi fare click QUA. La personalizzazione del checkout inoltre è realizzabile lato sconti, le cui regole possono essere espresse diversamente tra un listino e l’altro. E anche questa, quella degli sconti al checkout riservati per un particolare listino, è una di quelle funzioni killer che possono risolvere un sacco di casistiche. Tramite il linguaggio Liquid, è possibile una personalizzazione delle notifiche esclusivamente per un cliente B2B che, una volta effettuato l’accesso, avrà delle esperienze a lui dedicate, potendo lavorare sulle variabili per le notifiche sia sul tema che sulle email. -> Se vuoi approfondire il tema delle notifiche personalizzate su Shopify clicca QUA. Miglioramenti sulla gestione degli ordini: Draft order e richiesta preventivi Shopify ha ampliato le possibilità di gestione degli ordini dei clienti. La più importante novità in questo senso riguarda l’introduzione dei draft order, ossia degli ordini in bozza. Risultano particolarmente utili per le aziende che raccolgono ordini per il B2B non solo tramite ecommerce, ma anche tramite telefonate, email e altri canali. Una volta inserita l’azienda con cui fare l’ordine tutte le condizioni sono automaticamente aggiornate in base a quanto già impostato all’interno della piattaforma di Shopify. Altro vantaggio dei draft order è quello di evitare di approvare automaticamente gli ordini ma lasciarli in bozza per un’approvazione manuale, con la possibilità di prevedere l’approvazione automatica degli ordini. Una volta approvata la bozza di ordine sarà inviato al cliente una mail per completare l’acquisto procedendo con il pagamento. Oltre agli ordini in bozza è stata introdotta la possibilità da parte dei merchant di inviare preventivi personalizzati, integrati così nelle funzioni native, ai loro clienti che possono richiederli direttamente dallo store online. Miglioramenti anche per quanto riguarda la gestione dei pagamenti, inviabili ora direttamente dal pannello di Shopify: dei solleciti (inviabili tramite Shopify Flow), al salvataggio automatico delle carte di credito aziendali. Il tema degli ordini in bozza può essere approfondito cliccando QUA. Puoi approfondire il tema del salvataggio delle carte di credito QUA. Se invece vuoi approfondire il tema dei termini di pagamento del B2B clicca QUA Nuove API, anche per il B2B API per il B2B E finalmente, dopo 6 mesi di attesa, arrivano le API su B2B. E sì, perché dietro ad un progetto ecommerce che deve gestire un gran numero di aziende e listini, che deve lavorare velocemente sul cambio di listini... è impossibile pensare di non avere le API a disposizione per la data integration con il proprio ERP o altri sistemi di logistica aziendale, per automatizzare il flusso dello scambio informazioni. Con l'arrivo delle API per il B2B possiamo dire che anche questo aspetto corporate-enterprise di Shopify ha raggiunto la maturità. Parliamo infatti dell'apertura dello scambio di informazioni via API per tutti gli elementi necessari alla gestione del B2B: API aziendali; API sui cataloghi; API sui listini dei prezzi; API sulle pubblicazione; API sui metodi di pagamento; API per la gestione del magazzino; API per la gestione dei resi; Per tutto ciò che c'è da sapere sugli API del B2B ti invitiamo a leggere il nostro articolo cliccando qui su Shopify B2B. Il marketing con Shopify Anche per chi si occupa di marketing Shopify ha previsto delle novità affinché i merchant possano aumentare le loro vendite tramite vendite e automazioni. Partiamo da Shopify Form La nuova app Shopify form (ovviamente gratuita) va a colmare un piccolo grande vuoti: finalmente si possono utilizzare dei form nativi per la raccolta delle informazioni sui visitatori e utilizzare queste informazioni per la segmentazione interna. Email marketing tramite automatizzazioni e personalizzazioni Per quel che riguarda l’automatizzazione delle email Shopify ha migliorato la gestione dell’email marketing per quanto riguarda il carrello abbandonato. Oltre a questo è stata introdotta la possibilità di una personalizzazione massima dei template delle email, grazie alla possibilità di inserire del codice Liquid per inserire immagini, CTA e molto altro. Può essere inoltre aggiunto un pulsante per il checkout rapido con il pagamento tramite Shop Pay, con il quale possono essere memorizzati i dati di pagamento per un checkout sempre più rapido e un miglioramento complessivo della customer experience. Questo punto è particolarmente utile in ottica di aumento delle conversioni e di fidelizzazione del cliente. Un ulteriore miglioramento in ottica conversioni riguarda la possibilità di segmentare i clienti in base al comportamento che hanno avuto riguardo determinate email, quindi se l’hanno aperta, hanno acquistato il prodotto ecc… Questo va a favore di chi pratica strategie di inbound marketing e tiene in considerazione il motto “the right message, in the right time in the right place”. Shopify Flow potenziato Sono state potenziate anche le funzionalità di Shopify Flow che, senza mettere mano al codice, consente ai merchant Shopify di automatizzare le attività, dal marketing ad attività routinarie nella gestione del negozio. Sono state introdotte anche automazioni che riguardano l’evasione degli ordini in blocco, con la possibilità di definire automaticamente la priorità di evasione, eliminando anche tutte le attività che sono frequentemente fatte per la preparazione degli ordini. Con Shopify Flow è stato inserito anche un connettore con OpenAI per la generazione di testo, grazie alla tecnologia GPT, basato su parametri inseriti su Shopify Flow. Per saperne di più leggi l'articolo su Shopify Flow sulla pagina di assistenza di Shopify. Gestione del negozio online Anche la gestione del negozio Shopify ha ricevuto alcuni miglioramenti, in modo da semplificare la vita di chi vende online. In particolare le novità riguardano: Gestione delle conversazioni con i potenziali clienti: miglioramenti sono stati adottati per potenziare il rapporto con i clienti e potenziali clienti con i messaggi derivanti da Instagram e l’app Shop direttamente accessibili da Shopify Inbox per riuscire a rispondere ai clienti ancor più rapidamente e consolidare con loro il rapporto. Possibilità di accorpare profili cliente duplicati: capita spesso che un cliente acquistando più prodotti possa creare un secondo profilo. Shopify ha introdotto la possibilità di eliminare i profili cliente duplicati accorpando il profilo secondario con il principale, aumentando così il livello di organizzazione all’interno del negozio. Gestione del profilo cliente migliorata, con la possibilità di gestire i loro ordini e resi in maniera ottimale. Miglioramento del design della piattaforma: Shopify ha migliorato anche l’indice del pannello di controllo per la gestione di tutte le funzionalità della piattaforma, rendendolo estremamente intuitivo e coerente. Nuove autorizzazioni per gli utenti della piattaforma: Shopify ha introdotto nuove possibilità di concedere permessi per chi deve lavorare all’interno della piattaforma. In particolare sono state inserite le autorizzazioni granulari, in modo da avere il pieno controllo degli utenti che possono accedere alla piattaforma e modificare prodotti, collezioni ecc… Per tutte le altre novità ti lasciamo il link all’articolo di Shopify dedicato alle novità della Winter Edition. Wow… mozzafiato, vero? Per partire a vendere online con il tuo progetto ecommerce puoi sempre rivolgerti ad un'agenzia Shopify che saprà aiutarti per il tuo progetto.
Shopify Components fornisce uno Stack di strumento per il business enterprise, che ha come target di azienda di riferimento quelle che fatturano almeno 500 milioni di dollari. Questo per un duplice motivo: in primis, il costo di un progetto che si basa sull'aggregazione dei componenti, come dice il nome stesso; il secondo è legato alla necessità... cioè per avere davvero aver bisogno di un ecommerce composable i volumi di vendita del business devono essere davvero elevati. Cos'è un Composable Ecommerce Components by Shopify si basa sul concetto di Composable Ecommerce, ovvero l'ecommerce componibile, è un approccio di sviluppo che consiste nella selezione dei migliori componenti disponibili e nella loro combinazione o composizione in un'applicazione personalizzata, che viene creata quindi custom per esigenze aziendali specifiche. Questo approccio porta ad un risultato che combinando diversi Packaged Business Capabilities (PBC). Ogni PBC è una caratteristica o capacità di un'app specifica: di solito è un componente software completamente autonomo rispetto agli altri che viene integrato con gli altri via API. Ad esempio, un PBC potrebbe essere il carrello degli acquisti e il checkout, un altro le le promozioni o la gestione del login degli utenti aziendali. Un approccio composable, ovvero componibile, utilizza vari elementi software, di uno o più fornitori, che possiedono funzionalità robuste e complete per l'unica cosa che fanno: tante applicazioni (per l'appunto PBC) che fanno bene una cosa e, quindi, una volta messi insieme, restituiscono un sistema che fa benissimo tutte le parti, perché si è preso il meglio da ogni dove. I microservizi sono una maniera in cui un'applicazione è (o può essere) suddivisa in piccole funzioni o caratteristiche. Le PBC sono un set aggregato di microservizi che servono ad una specifica funzione. Ad esempio: la gestione delle promozioni può essere un microservizio. La gestione degli ordini necessita anche della gestione del carrello quindi Carrello e Checkout sono due microservizi che vengono aggregati in una PBC Un progetto ecommerce sviluppato con un approccio composable mette insieme differenti PBC per restituire una applicazione unica. Il commercio elettronico componibile dovrebbe avere una architettura cosiddetta MACH, che sta per: Microservzi API-first Cloud Native Headless Microservizi: l'architettura basata su microservizi è la caratteristica base che consente ai PBC di essere componibili. Infatti le applicazioni monolitiche hanno le funzionalità legate l'una all'altra e troppo difficilmente disacoppiabili. Risulta che con le piattaforme monolitiche è impossibile - o quasi - sviluppare in armonia sistemi che conciliano soluzioni per i singoli microservizi o PBC da diversi produttori. Con la piattaforma monolitica si prende il pacchetto. D'altro canto, le applicazioni monolitiche sono accoppiate troppo strettamente e le funzionalità non possono essere implementate in modo indipendente. API-First: ovviamente tutte queste microapplicazioni-servizi devono poter dialogare e scambiarsi informazioni di continuo e senza API è impossibile pensare a costruire un sistema composable ecommerce. Cloud native: sfruttare le funzionalità offerte da una piattaforma in cloud (proprio dei sistemi SaaS) garantisce la scalabilità e la flessibilità alle applicazioni che vengono coinvolte nel processo di realizzazione dell'ecommerce componibile. Ogni singola funzione gode degli aggiornamenti e dell'assistenza del fornitore di riferimento e non si deve mantenere una infrastruttura proprietaria in house, con un ovvio risparmio sui tempi, costi ed efficienza del sistema. Headless: Avere un approccio senza testa per tutti questi microservizi, significa che vengono progettati per funzionare con altri sistemi e solo la natura disaccoppiata delle applicazioni headless può garantire il funzionamento e il miglioramento continuo dell'interfaccia del cliente, consentendo di estendere l'applicazione a qualsiasi numero di endpoint. Perché in un approccio composable possono essere veramente molti. Con una architettura MACH, il composable ecommerce consente di selezionare e distribuire le migliori applicazioni modulari. Puoi facilmente aggiungere, sostituire o rimuovere varie funzionalità man mano che le tue esigenze crescono e cambiano. Per ulteriori informazioni ti invitiamo a leggere il nostro articolo sull'ecommerce headless. Cos'è Shopify Commerce Components Shopify Commerce Components darà alle aziende l'accesso solo ai componenti di Shopify di cui hanno bisogno, con la possibilità di non utilizzare quello di cui non necessitano e di integrarlo con altri servizi terzi via API. È ottimizzato per i venditori che hanno bisogno di costruire una applicazione ecommerce utilizzando singoli componenti di Shopify à la carte, integrando tali componenti con il resto del loro stack commerciale. Il suo prezzo è basato sull'utilizzo e dipende dai componenti utilizzati da un venditore. I componenti di Shopify Commerce Components STOREFRONT Headless API; Low-code storefronts: per costruire negozi enterprise con Liquid, il linguaggio di Shopify per costruire template; Content: si può utilizzare il data model di Shopify o altri CMS per offrire la possibilità di distribuire contenuti formattatati ed impaginati; Headless SDK: se serve, si può utilizzare il framework basato su reca, Hydrogen, in combinata con Oxigen, il server dedicato di Shopify, per costure esperienze di ecommerce immersivi con l'SDK headless di Shopify; Headless Hosting; Storefront Search; CARRELLO E CHECKOUT Carrello: puoi utilizzare un unico carrello per l'attività del tuo negozio online, sfruttando le API di Shopify e tutte le estensioni dell'app cart. Piattaforma di checkout: Quello di Shopify è il checkout con le migliori conversioni al mondo. Evita il lavoro, il costo e il rischio di costruirne uno tuo da zero. Piattaforma di pagamenti: puoi utilizzare il tuo gateway di pagamenti preferito oppure integrare Shopify Payments o uno degli oltre 100 principali fornitori di pagamenti già presenti. Piattaforma fiscale: Le impostazioni sulle tassazioni si integrano a servizi fiscali attualmente sul mercato (dalle tasse doganali a Shopify POS con l'emissione dello scontrino fiscale). Protezione dalle frodi: Utilizzando il modulo di Shopify hai una protezione dai tentativi di frode che si basa sui dati di milioni di rivenditori in tutto il mondo. FUNZIONALITA' ECOMMERCE Catalogo dei prodotti: si possono integrare e sincronizzare le informazioni sui prodotti, i prezzi e le collezioni da qualsiasi fonte, ERP, PIM, DAM... Modelli di dati personalizzati: Si possono campi e oggetti personalizzati che modellano i tuoi dati aziendali univoci ed estendono i flussi di lavoro aziendali principali. Vendita transfrontaliera: Puoi gestire l'espansione globale in nuovi mercati (o negli esistenti) con un unico sistema che ti consente di vendere, spedire e scalare a livello internazionale. Abbonamenti: con questo modulo si creano soluzioni di abbonamento personalizzate che promuovono entrate certe e fidelizzazione dei clienti, grazie alla formula degli abbonamenti. Dati dei clienti: Potenzia la crescita e la fidelizzazione con dati accurati sui clienti, integrati con il tuo database clienti centralizzato. Sconti: Puoi integrare il componente che gestisce gli sconti e le promozioni personalizzati tramite Shopify o la tua piattaforma di marketing esistente per indirizzare la promozione giusta al cliente giusto. Estendibilità delle funzioni: Estendi la logica aziendale di back-end di Shopify per personalizzare il checkout, l'instradamento degli ordini e altro ancora. B2B: è possibile vendere all'ingrosso e direttamente da un unico store con integrazioni flessibili, API aperte ed elaborazione degli ordini automatizzata, utilizzando i listini personalizzati per le aziende. SICUREZZA DEI DATI E CONFORMITA' Analisi dei dati: è possibile utilizzare il linguaggio ShopifyQL per generare informazioni commerciali oppure esportare i dati direttamente nel tuo database. Marketing insight: è possibile la costruzione di data layer con eventi sicuri che consentono di avere dati dei clienti da vari dispositivi; Dati delle carte di pagamento e depositi: si può usare il deposito di Shopify, con tutta la sua sicurezza, oppure integrare la soluzione esistente per aumentare la velocità di elaborazione dei pagamenti e del numero di autorizzazioni. Sicurezza e conformità agli obblighi di legge per privacy: c'è la possibilità di gestire la privacy e la sicurezza tramite autorizzazioni personalizzate, controlli di sicurezza e standard di conformità SOC 2. SPEDIZIONE E LOGISTICA Fulfillment: puoi offrire una logistica completa, dall'inventario e logistica in entrata, al trasporto fino ad arrivare alla logistica dell'ultimo miglio; Inventario: è possibile collegare il proprio sistema di gestione dell'inventario e sincronizzare in tempo reale i dati, in modo da vendere in modo più tranquillo; Gestione degli ordini: oltre ai sistemi di gestione dell'inventario è possibile integrare anche il sistema di gestione degli ordini, in modo da poter definire regole personalizzate; Gestione dei resi: è possibile avere il controllo di tutta la politica di ritorno tramite un sistema centralizzato per la sua gestione; API per etichette: puoi selezionare le tariffe più basse sulle etichette di spedizione con la API label, in modo da integrarti con la piattaforma di spedizioni che preferisci. OMNICANALITA' POS: è possibile l'integrazione personalizzata delle vendite online oppure offline nei vari sistemi Point Of Sale, incluso Shopify POS; Social commerce: è possibile la vendita dei prodotti nei vari social network e nei marketplace più famosi, tutto con Shopify; Chat e supporto: è possibile integrare chat e tutto ciò che è utile al supporto cliente per la creazione di workflow personalizzati. Come Shopify presenta Components Strategicamente il posizionamento di Components by Shopify è chiaro. Nelle parole del presidente Harley Finkelstein, c'è tutto quello che l'azienda ha messo in campo per arrivare a questo prodotto di punta dell'offerta Shopify si basa su componenti che costituiscono la piattaforma di vendita al dettaglio più potente al mondo. Abbiamo trascorso quasi due decenni a costruire, ottimizzare e ridimensionare quell'infrastruttura, che oggi alimenta oltre il 10% dell'e-commerce statunitense e ha elaborato oltre mezzo trilione di dollari, il tutto dando a milioni di aziende il pieno controllo dell'identità del proprio marchio, delle relazioni con i clienti, e dati. Ora stiamo aprendo quell'infrastruttura per alimentare i più grandi rivenditori del mondo con Commerce Components di Shopify (CCS), lo stack moderno e componibile per la vendita al dettaglio aziendale. Per i rivenditori aziendali di oggi, sfide come il rapido ritmo dell'evoluzione tecnologica e le mutevoli aspettative dei clienti significano che devono raggiungere l'innovazione in tempo reale solo per rimanere competitivi. Per fare ciò, hanno bisogno di una soluzione commerciale che dia la priorità alla scelta, con la flessibilità necessaria per integrare e innovare senza restrizioni, offrendo al contempo componenti di infrastruttura affidabili che aiutino i loro team a muoversi più velocemente. Questi elementi insieme non sono negoziabili e non sono mai esistiti in un'unica offerta per le imprese, fino ad ora. Abbiamo sempre affrontato l'innovazione in Shopify anticipando ciò di cui i rivenditori hanno bisogno, quindi fornendo quelle soluzioni. Commerce Components di Shopify apre la nostra infrastruttura in modo che i rivenditori aziendali non debbano sprecare tempo, potenza ingegneristica e denaro costruendo basi fondamentali che Shopify ha già perfezionato e invece li libera per personalizzare, differenziare e ridimensionare. Insomma la sfida al mondo dominato da Salsforce Commerce Cloud e altre piattaforme dichiaratamente enterprise, è lanciata. Se pensate che sia la vostra soluzione, affidati a noi, siamo degli esperti Shopify che possono darti una mano per quello :-)