Se hai un’attività online ormai devi aver ben compreso quanto sia importante la customer satisfaction. Non è una semplice metrica da analizzare, ma è un indicatore che tasta il polso delle prestazioni aziendali e che evidenziano il livello di soddisfazione dei tuoi clienti. Il problema è la percezione stessa della customer satisfaction. Molte aziende sono convinte di fornire un servizio di assistenza eccellente e soddisfacente. Un’idea che spesso, nella realtà dei fatti, si scontra invece con il livello di soddisfazione piuttosto basso percepito dai clienti. Cosa determina questa errata percezione? L'indicatore più importante sta nei clienti che abbandonano l’azienda, poiché ritengono di ricevere un servizio di assistenza non all’altezza delle loro aspettative. Se sta succedendo proprio questo alla tua azienda, allora è il caso di rivedere le tue politiche di customer satisfaction. Per correre ai ripari ti consiglio di avviare un progetto HubSpot basato su HubSport Service Hub. Scopriamo di cosa si tratta. Cos’è e come funziona HubSpot Service Hub HubSpot è una delle piattaforme all-in-one più richieste e apprezzate sul mercato e comprende nel suo CRM tante funzionalità e servizi destinati ai team di marketing e post-vendita. HubSpot Service Hub nasce proprio per una corretta gestione dei clienti prospect, ad esempio fornendo: Assistenza continua prima, durante e dopo l’acquisto; Dati e informazioni; Risposte pertinenti a domande o criticità presentate dai clienti. Andando più nello specifico HubSpot Service Hub si snoda in tre principali funzionalità: Ticketing; Sondaggi; Knowledge base. Analizziamole nello specifico tutte e 3. Ticketing Quando si verifica qualche problema o qualche criticità, magari nell’acquisto di un prodotto o nel reso di un articolo, il cliente ha naturalmente bisogno di supporto. Ed è in quest’occasione che subentra il ticketing, un sistema che ti consente di prendere in carico la segnalazione di un problema e smistarlo al team opportuno per risolverlo nel più breve tempo possibile. Il sistema proposto da HubSpot Service Hub ti consente inoltre di dividere i ticket interni da quelli esterni, oppure distribuirli tra i diversi team a seconda delle loro competenze. Su ogni ticket puoi registrare tutte le problematiche riscontrate, mentre i membri dei diversi team possono aggiungere note, creare attività o contattare le persone. Tutto questo direttamente dal ticket, riducendo i tempi morti e velocizzando notevolmente il lavoro del team di assistenza. L’help desk di HubSpot ti permette di ricevere le richieste di supporto, analizzarle, risolverle e migliorarsi in continuazione. Ci sono 4 step del ticket: Apertura; Lavorazione; Attesa; Chiusura. In ogni momento puoi verificare in quale stato si trova il ticket, così da poter dare indicazioni precise al cliente che non si spazientisce dal momento che riceve informazioni dettagliate. Il servizio ti permette poi di gestire le priorità secondo due diversi criteri: Per ordine di arrivo; Per ordine di importanza. Generalmente i ticket vanno smaltiti e risolti in base all’ordine cronologico di arrivo. In alcuni casi però determinati problemi richiedono una priorità maggiore rispetto ad altri. Questo succede spesso nella customer satisfaction nell’ambito della sanità, dove è necessario dare priorità ad alcuni clienti piuttosto che ad altri, proprio perché si tratta di questioni di salute. Infine c’è un’altra domanda alla quale rispondere: quale canale utilizzare per risolvere il ticket? Ogni canale ha i suoi pro e i suoi contro, ma HubSpot Italia te ne mette a disposizione diversi così puoi scegliere quello più in linea con le tue necessità. I canali a disposizione sono: Telefono: un canale tradizionale ma che consente di fornire assistenza in tempo reale e personalizzata ad un cliente che deve risolvere un problema urgente; Email: altro canale di stampo tradizionale per richieste non urgentissime che permette di inserire link e screenshot; Live chat: uno dei canali più efficaci e moderni che può puntare sulla velocità e sull’immediatezza del supporto; Form: per le aziende che hanno risorse limitate il modulo di contatto è una soluzione perfetta per fornire una risposta pertinente senza gravare eccessivamente sul budget aziendale. Ad ogni modo, qualunque sia il canale utilizzato per fornire supporto al cliente, con HubSpot puoi raccogliere tutte le richieste in un unico posto, così da averle costantemente sott’occhio e monitorare lo stato di avanzamento. Customer satisfaction: questionari e sondaggi Il questionario è una cassa di risonanza importante per quantificare e capire come calcolare la customer satisfaction. Considera che un cliente soddisfatto diventerà ambasciatore del tuo brand, poiché ne elogia i vantaggi e le caratteristiche peculiari sia online che offline. Occhio però all’altra faccia della medaglia: un cliente poco soddisfatto dei tuoi servizi non parlerà certo bene della tua azienda. Per tastare il polso della situazione puoi quindi effettuare dei sondaggi, per raccogliere feedback, recensioni, commenti e opinioni da parte dei tuoi clienti. Puoi anche raccogliere utili dati e informazioni per individuare le eventuali criticità e migliorarle, oppure per rafforzare ulteriormente i punti di forza. Puoi impostare 3 tipi di sondaggi: Net Promoter Score: puoi capire se un tuo cliente è disposto a consigliare ad un amico, un collega o un conoscente i tuoi servizi o prodotti; Customer Satisfaction Surveys: i clienti in questi sondaggi possono condividere le loro esperienze ed esprimere il loro livello di soddisfazione; Customer Effort Scores: consente di comprendere qual è stato il livello di difficoltà nel risolvere un determinato problema che si è venuto a creare. Ti consiglio di inviarlo al tuo cliente subito dopo aver risolto un problema e chiuso il ticket, sfruttando così l’onda emotiva. Sono tre tipologie di sondaggi facili da completare e intuitivi per i clienti. Per invogliare gli utenti a compilare il questionario puoi incentivarli con uno sconto sul futuro acquisto o comunque con altri benefici tangibili. A corredo dei sondaggi, puoi anche sfruttare i servizi di automation. Dopo un sondaggio tra i clienti è emerso che qualcuno è insoddisfatto del servizio ricevuto? Tramite Service Hub puoi creare automaticamente un ticket da inviare ai clienti per provare a capire quali sono le criticità che hanno riscontrato. Il knowledge di base Il knowledge di base è uno strumento self-service molto utile per te, ma anche per gli stessi clienti. Capita, ad esempio, che molti clienti pongano sempre la stessa domanda o che avanzino perplessità piuttosto diffuse. Perché non trasformare una criticità in un’opportunità? Se tutti fanno la stessa domanda, evidentemente c’è stata qualche frattura nella comunicazione tra te e gli utenti. Come risolvere il problema? Trasformando le domande più frequenti in articoli, affinché i visitatori possano trovare rapidamente una risposta completa ed esaustiva alle loro domande. Tutto questo si traduce in un notevole vantaggio per lo stesso team di assistenza, che viene sgravato di un grande lavoro e può concentrarsi nel rispondere alle domande più complesse e alle problematiche meno frequenti. Una volta raccolte le domande più frequenti, puoi definire gli argomenti sui quali scrivere. Tieni a mente che i tuoi articoli devono rispondere a domande precise e risolvere problemi concreti. Adotta quindi un linguaggio semplice e asciutto, senza giri di parole o argomentazioni troppo tecniche, aiutandoti magari con elenchi puntati, immagini ed eventualmente video. Usa lo stesso template per ogni articolo, così da dare una piacevole continuità stilistica sia al sito sia alla tipologia di comunicazione. Elimina gli articoli che non servono più, oppure aggiornali a seconda delle ultime novità per dare un’idea di freschezza al tuo portale. I vantaggi della customer satisfaction La customer satisfaction è probabilmente la metrica più importante dalla quale partire per costruire le solide basi del tuo brand. Fidelizzare un cliente già acquisito costa molto meno che conquistarne uno nuovo ed è proprio da questo concetto che devi partire. Riassumendo possiamo così elencare i vantaggi della customer satisfaction: Un cliente soddisfatto del servizio ricevuto tornerà ad acquistare presso la tua azienda; Un cliente soddisfatto diventa un ambasciatore della tua azienda, poiché ne parla bene con amici, parenti e colleghi che a loro volta diventano clienti. Si innesca così un passaparola positivo; Un cliente soddisfatto sarà disposto a pagare di più un prodotto nonostante altrove pagherebbe meno; Aumenta la web reputation dell’azienda, altra metrica importante. Con i dovuti accorgimenti rendi il tuo team più operativo e quindi più performante nell’assistenza ai clienti. Conclusioni Con il Service Hub di HubSpot puoi davvero mettere il cliente al centro del tuo progetto e valorizzarlo, facendolo sentire realmente importante e apprezzato. Nelle tue strategie di vendita utilizzare HubSpot Service dovrebbe quindi diventare una priorità, così da rafforzare sempre di più il rapporto tra te e i tuoi clienti. Tramite i dati raccolti puoi costruire una comunicazione sempre più personalizzata con i tuoi clienti, sfruttando alla perfezione le risorse e le informazioni a tua disposizione. Il risultato finale è la fidelizzazione dei clienti che si traduce in una crescita repentina e costante della tua attività. Per scoprire come sfruttare tutte le funzionalità di HubSpot, scarica l’ebook gratuito disponibile a fondo articolo. Si tratta di una guida completa su HubSpot CRM e su tutte le funzionalità a disposizione, da sfruttare per cogliere al volo le opportunità che offre il tuo business. Image by benzoix on Freepik
È il social del presente, ma anche del futuro: TikTok. Stiamo parlando di una piattaforma che nel giro di pochi anni ha avuto una crescita esponenziale e poderosa, tanto da attirare l’attenzione di brand, multinazionali, ma anche piccole e grandi aziende. L’uso di TikTok marketing è rapido e intuitivo, quindi la piattaforma si rivolge ad una platea ampia ed eterogenea. Per poter sfruttare le potenzialità di TikTok e soprattutto metterle al servizio della propria azienda, è importante conoscere esattamente come funziona e soprattutto concentrarsi sui trend. Proprio i trend sono il cuore pulsante del social, quindi devi essere bravo a identificarli e cavalcarli nel momento opportuno. Non sai come si fa? Te lo spiego in questo articolo, indicandoti gli strumenti più adeguati per integrare questa piattaforma al meglio con il tuo sito o e-commerce. TikTok per marketing: tutto quello che devi sapere per un business di successo Per molto tempo aziende, brand e negozi online hanno snobbato TikTok. La consideravano come una piattaforma per giovanissimi e adolescenti dove venivano condivisi brevi video, destinati ad una fruizione finalizzata esclusivamente al divertimento e all’intrattenimento. Probabilmente l’intento iniziale di TikTok era proprio questo, ma col tempo si è evoluto in qualcosa di molto più ampio e interessante soprattutto in termini di marketing. La piattaforma ha raggiunto il suo picco nel 2020, riunendo e raccogliendo milioni di giovanissimi che, non bisogna dimenticarlo, sono anche consumatori. Anzi, tra il pubblico online, sono i consumatori maggiormente attivi in fatto di acquisti, interazioni e condivisioni. I numeri ci dicono che TikTok, dopo Instagram, Facebook e YouTube, è la quarta piattaforma più seguita, davanti ad altri colossi come Twitter e Pinterest. TikTok piace per la sua capacità di creare community, dove si sviluppa maggiormente l’engagement che tanto piace ai brand. Le community sono luoghi dove si scambiano commenti, si interagisce e si chiacchiera di un brand o di un prodotto. Le aziende, oltre a veder crescere la loro popolarità, hanno la possibilità di raccogliere notizie, dati e informazioni utili sulle abitudini, sulle idee e sulle tendenze del momento. Come impostare un’efficace strategia su TikTok: nozioni utili da sapere Molti utenti magari si collegano a TikTok solo per guardare qualche video divertente, ma allo stesso tempo si sentono ispirati a fare acquisti. La piattaforma quindi consente di costruire una community ampia e strutturata, diventa un’ottima vetrina per presentare i propri prodotti e rappresenta un pilastro per la fidelizzazione dei clienti. TikTok business, pensato appositamente per le aziende, sfrutta come elemento principale la musica che gioca un ruolo fondamentale. I suoni e le musichette disponibili per i video assicurano un’esperienza coinvolgente e piacevole per gli utenti. Diverse statistiche rilasciate dallo stesso TikTok confermano che i suoni hanno registrato tassi di visualizzazione video superiori del 47% rispetto agli hashtag. In particolare le canzoni allegre sono quelle maggiormente preferite dagli utenti, proprio perché la navigazione su TikTok è vista come un momento di evasione, durante il quale conoscere nuovi brand e magari concedersi anche qualche acquisto. Gli hashtag continuano a mantenere la loro importanza nel catturare l’attenzione degli utenti, ma è altrettanto fondamentale scegliere il suono giusto. Come individuare le tendenze di TikTok? TikTok ti mette a disposizione diversi strumenti per individuare le tendenze del momento, da scegliere in base alla tua tipologia di attività. I trend cambiano notevolmente anche a seconda del fatto che tu abbia un e-commerce B2B o B2C. Del resto con i TikTok Ads puoi impostare annunci pubblicitari per il tuo marchio che ti consentono di sviluppare le strategie di conversione più adeguate, ma se conosci i trend hai già una base solida dalla quale partire. A tal proposito se vendi con un sito di e-commerce ti conviene integrare la tua piattaforma con i servizi di data integration, che integrano e scambiamo i dati tra il sito, il CRM e i programmi ERP che usi in azienda. Puoi gestire comodamente tutte le informazioni a disposizione, avendo una panoramica ampia delle prestazioni del tuo business. A questo punto possiamo analizzare gli strumenti che TikTok mette a disposizione per il tuo mercato, sia B2B che B2C. La scheda “Scopri” Uno dei migliori sistemi per scovare i principali trend di TikTok è andare sulla scheda “Scopri”. Qui puoi trovare di tutto: suoni, hashtag e argomenti più popolari del momento insieme ad un’anteprima dei migliori video della categoria. Puoi anche vedere quanti video rientrano in questa categoria, così da avere un’idea di quali tendenze stanno aumentando e stanno per raggiungere il loro boom. Puoi naturalmente prendere spunto per creare eventualmente i tuoi video, cavalcando le principali tendenze del momento. La pagina “Per te” TikTok crea esperienze personalizzate per i suoi utenti. La pagina “Per te” infatti varia a seconda di ogni utente, in base ai contenuti con i quali interagisce maggiormente. In questa sezione compaiono anche gli argomenti di maggiore tendenza, dai quali è possibile prendere spunto. Se quindi ti capita di vedere un video che vanta centinaia di visualizzazioni o Mi piace, sicuramente è consigliabile dare uno sguardo per capire se è collegato a qualche tendenza che rientra nel tuo business. Comincia a controllare il suono, presente nell’angolo in basso a sinistra del video, e poi il contenuto. Cliccando sul tasto del suono vedrai il nome del brano, il numero di video che lo utilizzano e poi potrai scorrere per vedere gli stessi video che lo usano. Grazie a tutte queste informazioni avrai un’idea di quanto è popolare quel suono e in che modo gli utenti lo utilizzano. Se anche non ha una correlazione con la tua attività, puoi comunque lasciarti ispirare per creare qualcosa di simile e attinente al tuo business per cavalcare l’onda. La scheda “Cerca” Vuoi effettuare una ricerca in totale autonomia? Allora puoi usare la scheda “Cerca” che ti consente di individuare subito le nuove tendenze. Prima che tu cominci a digitare nella barra di ricerca, TikTok ti agevola compilando in automatico le ricerche suggerite secondo i principali argomenti di tendenza. Devi semplicemente fare clic sulle ricerche più pertinenti e vedere quali video sono stati creati su quegli stessi argomenti. Come usare l'hashtag #TrendAlert Hai utilizzato tutti i precedenti strumenti, ma ancora non sai bene quale sia la tendenza più indicata da cavalcare secondo il tuo business? Sappi che ci sono già diversi utenti su TikTok in cima. Puoi seguirli oppure cercare l’hashtag #TrendAlert. Ti compariranno subito le nuove tendenze del momento da utilizzare nel modo più opportuno secondo le tue necessità. Le integrazioni possibili con TikTok Si può integrare TikTok con Hubspot CRM? Non solo è possibile, ma è fortemente consigliabile soprattutto per chi ha un sito web o un e-commerce. Anche BigCommerce ha annunciato da tempo la partnership con TikTok. I rivenditori possono sfruttare il programma di incentivazione di BigCommerce e TikTok, scegliendo le offerte più idonee alle loro necessità. Sono disponibili diverse strategie, che sono cucite addosso alle esigenze dei vari merchant. Ogni brand può quindi creare un format plasmato su misura per i suoi clienti, risultando immediatamente riconoscibile e creando interazioni reali e coinvolgenti con i fan. Il tutto si trasforma in una forte presenza del marchio online, che rafforza la web reputation, una delle metriche più importanti per emergere in un mercato sempre più saturo e competitivo. La visibilità sul web è una metrica fondamentale per imporsi come azienda vincente nella mente del cliente. L’integrazione con TikTok consente di aumentare notevolmente i ricavi, sfruttando i servizi innovativi che permettono di differenziarsi dalla concorrenza. Hai la possibilità di instaurare un rapporto diretto e senza filtri con i clienti, che si rispecchiano completamente nel tuo brand. Ed ancora puoi ottimizzare il ROAS (Return on Advertising Spend), cioè il ritorno economico sulle spese pubblicitarie, così da individuare le prestazioni delle tue campagne e strategie di marketing e ottimizzarle secondo i dati raccolti. Conclusioni Tutte le aziende che operano sul mercato online ormai non possono più ignorare TikTok. Analizzare il pubblico di oggi ti permette di capire come sarà il mercato di domani, anche perché la Generazione Z è quella che tra 10 anni avrà il maggiore potere d’acquisto e abitudini piuttosto ricorrenti. TikTok sta crescendo e con esso il pubblico che sarà sempre più diversificato a seconda dei settori. Comincia quindi a conoscere i trend di oggi e studia le possibili strategie future per farti trovare pronto quando le cose cambieranno, poiché in un mondo così frenetico cambieranno sicuramente. Ti consiglio di leggere un buon libro su TikTok marketing per avere una panoramica più ampia della questione. Intanto puoi già scaricare l’ebook a fondo pagina che ti spiega come fare inbound marketing nel mercato B2B. Image by wayhomestudio on Freepik
Nell’online marketing hanno avuto un impatto rivoluzionario i CMS (Content Management System), poiché consentono anche alle persone con scarsa dimestichezza con la tecnologia di gestire i siti web e pubblicare rapidamente i contenuti. Oggi i marketers hanno bisogno di un’autonomia sempre maggiore per gestire i siti web e tenerli aggiornati, così da potersi concentrare maggiormente sul loro core business e ridurre significativamente i tempi di intervento. Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom di CMS, tanto che può risultare difficile scegliere quello più indicato alle proprie necessità. Tra i migliori c’è sicuramente HubSpot CMS, di cui parliamo approfonditamente in questo articolo. Come scegliere il migliore CMS? Indipendentemente che tu sia una grande azienda, una PMI, un ecommerce o un libero professionista, non devi domandarti quale sia il miglior CMS in assoluto, ma quale sia il migliore in base alle tue necessità. HubSpot è riuscito a farsi strada imponendosi come uno dei migliori CMS grazie alla sua versatilità e adattabilità che lo rende una delle migliori alternative a Wordpress, uno dei CMS più usati. Offre infatti una serie di strumenti e funzionalità per creare esperienze personalizzate per i clienti. Hubspot è una piattaforma all-in-one, capace di gestire in modo centralizzato ed efficiente varie attività come il marketing, lo sviluppo web, il customer service e la rete di vendita. HubSpot è un ecosistema ampio all’interno del quale muoversi, ma con percorsi facili da intraprendere sia per lo sviluppatore sia per lo stesso cliente che naviga all’interno del sito. I vantaggi di Hubspot CMS se fai digital marketing Indipendentemente che tu abbia una piccola o grande azienda, B2B o B2C, hai bisogno di registrare i dati e le informazioni di lead e clienti su un unico strumento di lavoro. Questi software si chiamano CRM (Customer Relationship Management) che curano per l’appunto i rapporti con i clienti. In commercio ce ne sono diversi, ma uno dei più gettonati è HubSpot, soprattutto nell’ambito delle strategie di marketing digitale. HubSpot si differenzia principalmente poiché si integra perfettamente con gli altri hub del CMS, migliorando e ottimizzando le sue prestazioni. Ad esempio HubSpot CMS in combinazione con i tool di HubSpot CRM consente di sfruttare al massimo l’integrazione di tutti gli strumenti di marketing e del sito web. Tutti gli strumenti di cui hai bisogno sono lì a portata di mano in un unico posto. Le diverse attività, dall’automazione del marketing alla creazione di report fino all’acquisizione di lead, sono perfettamente allineate con il sito web. I campi di azione in cui HubSpot svolge un ruolo fondamentale nell’ottica dell'inbound marketing sono 3: Lead generation; Automatizzazione dei processi; Benefici in chiave ROI. Lead generation HubSpot CMS mette a disposizione landing page e form, per stimolare continuamente la curiosità e l’attenzione degli utenti che, uniti agli strumenti CRM, permette all’utente di avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per riuscire a pianificare perfettamente le strategie di lead generation e lead nurturing. La lead generation ha il compito principale di attrarre il cliente, valorizzando i punti forti dell’azienda, come magari il know-how acquisito nel tempo, la qualità delle materie prime o la forte riconoscibilità sul web. Già questi fattori sono sufficienti per attirare naturalmente il cliente e fidelizzarlo. La strategia di lead generation deve poi essere integrata con un’attenta strategia di marketing, intesa come comunicazione. La lead generation ha l’obiettivo di raccogliere e generare contatti tramite una serie di azioni mirate, sfruttando gli strumenti messi a disposizione proprio da HubSpot. La comunicazione e i messaggi devono essere ovviamente mirati e verticalizzati su un determinato target di pubblico, che ha mostrato interesse verso i tuoi servizi o prodotti. La tua azienda si concentra quindi unicamente verso quel target di pubblico realmente interessato alla tua proposta, così puoi creare una comunicazione diretta e ottimizzare le risorse a tua disposizione. HubSpot ti aiuta proprio a monitorare l’andamento delle tue campagne di marketing, adottando le opportune modifiche laddove lo ritieni necessario. Ovviamente devi concentrarti soprattutto sui lead, cioè visitatori che hanno mostrato interesse e che vanno trasformati in clienti. Il tuo obiettivo è spingerli a rilasciare un contatto, così da poter inviare messaggi personalizzati sulle loro effettive esigenze. Alla strategia di lead generation fa seguito quella di lead nurturing, che significa “nutrire”. Devi letteralmente nutrire il potenziale cliente in target con informazioni, messaggi e una comunicazione attenta e verticalizzata sui suoi bisogni. Il lead si rende conto che la tua proposta può davvero risolvere il suo problema, fino ad “innamorarsi” del tuo brand. Dopo l’acquisto vanno poi adottate le giuste strategie di fidelizzazione, conducendo l’utente ad effettuare anche altri acquisti fino a diventare un cliente affezionato. Automatizzazione dei processi L’automatizzazione dei processi è un altro passaggio chiave per creare un’azienda perfettamente efficiente, operativa e in grado di ridurre gli sprechi operativi. Affidare azioni ripetitive a risorse umane è una pratica non solo obsoleta, ma addirittura dannosa. Perché rubare tempo prezioso ai dipendenti della tua azienda, quando tutte queste azioni noiose possono essere svolte da HubSpot? L’automatizzazione dei processi aziendali sostanzialmente prevede un’attenta pianificazione di una serie di azioni finalizzate a gestire al meglio dati e informazioni per tagliare i costi e ridurre le inefficienze. Tutto questo naturalmente a beneficio della produttività aziendale. In questo campo rientra la marketing automation, che ottimizza le attività operative dei team che lavorano nell’ambito del marketing, fornendo metriche e dati utili per migliorare e rendere più efficienti le campagne pubblicitarie. Tali processi consentono di raggiungere le persone giuste, al momento opportuno e con la comunicazione più indicata. Un altro aspetto fondamentale nell’ambito dell’automatizzazione è la SEO. Ogni sito HubSpot è stato creato e progettato per soddisfare le richieste e adattarsi all’algoritmo di Google, aggiornandosi continuamente secondo gli ultimi trend di ottimizzazione della ricerca. Le funzionalità SEO di HubSpot CMS ti aiutano a creare contenuti ottimizzati in chiave SEO, suggerendoti le parole chiave di tendenza per quanto riguarda i titoli, la meta description, gli alt-tag, le immagini ecc. A proposito di SEO, a tua disposizione c’è il blog HubSpot perfettamente integrato con tutti gli altri strumenti HubSpot, così da poter inserire CTA, video o altri contenuti dinamici che creano un’esperienza godibile e coinvolgente per l’utente. In questo modo hai la possibilità di tracciare la navigazione dell’utente, individuando cosa piace di più e quali sono invece i punti critici del percorso che vanno migliorati. Il tool blog di HubSpot è collegato direttamente agli strumenti di email marketing, quindi puoi inviare automaticamente aggiornamenti tramite mail agli iscritti per comunicare la pubblicazione di nuovi contenuti. Nell’automatizzazione dei processi rientrano anche le campagne pubblicitarie, che devono essere costantemente monitorate e tarate secondo i dati raccolti. HubSpot ti fornisce continuamente una serie di report e, tramite dashboard avanzate, puoi monitorare le prestazioni e le visite non solo del sito, ma anche delle landing page, dei social, dell’email marketing, dei canali di advertising Google, Facebook e LinkedIn. Puoi così capire dove intervenire, cosa migliorare e cosa implementare. I benefici in chiave ROI Considera che HubSpot CMS non è gratuito e nel suo pacchetto comprende diversi tool del CRM, come l'email marketing, la reportistica, con la quale tenere sempre sotto osservazione i KPI della tua attività, come appunto il ROI. Con Hubspot CMS unito agli strumenti del CRM avrai costruito un grande asset di marketing con il quale andare sul mercato. Tutto ciò è considerabile un investimento che non può e non deve essere fine a se stesso e, prima o poi, quanto speso dalla tua azienda deve ritornare indietro. Questo asset messo in piedi dalla tua impresa può risultare utile per ottimizzare le campagne di marketing, far entrare nuovi lead e, cosa più importante, trasformare i lead in clienti con conseguente abbassamento del ROI. Prima cosa da fare per migliorare la tua attività di impresa però è scegliere i tuoi obiettivi, focalizzarti su di loro e capire se e come possono essere raggiunti. HubSpot ti fornisce tutti gli strumenti necessari per fare pratica e comprendere, giorno dopo giorno, come ottimizzare le tue attività di marketing. Sarà più facile in futuro implementare il tuo piano di sviluppo commerciale secondo le mete che ti sei prefisso di raggiungere. Conclusioni Possiamo concludere che HubSpot CMS, che sia per un sito aziendale o per un ecommerce, è sicuramente la scelta ideale per chi vuole gestire, implementare e ottimizzare la sua piattaforma Il prezzo di HubSpot varia a seconda delle necessità. Chi ha un sito per una piccola azienda può optare per i servizi basici, per poi eventualmente implementarli col tempo. Chi invece ha un sito per una grande azienda o per una multinazionale farebbe bene a scegliere una soluzione all-inclusive comprensiva di tutte le funzioni. Qualunque siano le tue esigenze, hai a disposizione un’ampia gamma di funzionalità che ti consentono di personalizzare il tuo sito o ecommerce. Se hai intenzione di integrare il tuo sito HubSpot con un marketplace, puoi sfruttare la funzione multilingua. Puoi gestire alla perfezione i contenuti in diverse lingue, traducendo in maniera perfetta i vari contenuti sempre con un occhio di riguardo alla SEO in ogni area di ricerca. Oppure puoi usare diversi moduli sia costruiti direttamente all’interno del designer di HubSpot, sia quelli sviluppati custom. Tra le varie opzioni puoi scegliere i diversi temi di Themeforest HubSpot. Infine l’HubSpot mette a disposizione un ottimo servizio di assistenza clienti, sempre operativo, per rispondere ad ogni domanda. All’occorrenza c’è anche una community attiva dove confrontarsi, reperire informazioni, fare domande e chiedere consigli ad una rete di partner certificati. Per conoscere tutte le funzioni gratuite di HubSpot, con le quali iniziare, puoi scaricare il contenuto gratuito disponibile alla fine dell’articolo. Una guida completa per utilizzare uno dei migliori strumenti per organizzare i tuoi contatti, la tua attività commerciale e tutte le informazioni sui tuoi clienti e su quelli potenziali. Image by pikisuperstar on Freepik
Quando si scrive un contenuto che ha come obiettivo la vendita o l’acquisizione di lead bisogna persuadere o convincere? La scrittura persuasiva è il primo passo che porta a convincere il lettore ad acquistare un prodotto o a contattare un’azienda. Scrivere frasi persuasive richiede una certa abilità e la conoscenza di tecniche che fanno leva sulle emozioni di chi legge, andando a toccare i loro bisogni e portandoli al click. Uno dei contenuti che si basa su tecniche di scrittura persuasiva è la landing page. Questa pagina web rappresenta un elemento fondamentale per chi fa marketing online, poiché è il “luogo virtuale” dove atterrano gli utenti dopo aver cliccato su un link o una pubblicità. Lo scopo principale di una landing page è convertire, quindi spingere l’utente a compiere un’azione: ed è proprio qui che gioca un ruolo fondamentale il saper scrivere in modo persuasivo. In questo articolo vedremo quali sono le tecniche di scrittura che funzionano e generano traffico per le landing page. Se vuoi scoprire come creare il funnel della tua strategia di inbound marketing che ti consentirà di raggiungere il risultato continua a leggere. Esempi di scrittura persuasiva: cosa fare e cosa no Ma arriviamo al cuore dell’argomento. Come si scrive in maniera persuasiva? Per scrivere in maniera convincente bisogna fare un ragionamento a ritroso pensando al risultato: quali sono le motivazioni che portano il nostro utente ad una scelta? Questo vuol dire pensare al bisogno che voglio soddisfare con il mio prodotto e servizio e far sentire il mio utente al centro. La prima cosa da monitorare, dunque, è il contenuto, che deve essere chiaro, conciso e dare tutte le informazioni necessarie e i benefici che gli utenti possono trarre dall’acquisto di un prodotto, dall’iscrizione ad una newsletter o da qualsiasi altra azione suggerita. La scelta delle terminologie e del tono di voce deve sempre andare di pari passo con l’impressione che vogliamo dare di noi, del brand o del prodotto, ma anche e soprattutto con il target a cui ci rivolgiamo. Questo è il momento in cui entra in campo il copywriting persuasivo. Una landing page persuasiva per raggiungere il suo scopo deve avere 2 caratteristiche fondamentali: Essere ordinata e leggibile; Convincere che il prodotto o servizio offerto è la soluzione migliore ad un problema. Detto questo possiamo dedurre che la persuasione è l’arte di saper argomentare i motivi per cui quella esposta è l’unica soluzione possibile per chi legge. Ecco gli elementi che non possono mancare in una landing page persuasiva: Headline Il titolo della landing page deve destare curiosità e catturare l’attenzione. Un headline convincente deve essere ben visibile, chiaro ed empatico. Per esempio Risparmia il 40% dei costi con un CRM” è un titolo persuasivo che mostra subito i vantaggi dell’offerta che promuovi, in questo modo gli utenti interessati seguiranno il tuo invito all’azione. Form di contatto Una componente che non deve mancare in una Landing Page è il Form di contatto che serve a reperire informazioni personali del visitatore, tra cui email, numero di telefono, sesso, città ecc.. Per creare un form ottimizzato bisogna far attenzione a richiedere solo le informazioni essenziali e non intimidire l’utente facendo un quarto grado. Se chiediamo troppe informazioni l’utente inizierà a farsi delle domande e potrebbe desistere dal compilare il modulo. Call to Action La CTA è il punto cruciale della tua landing page. Il copy del pulsante della Call to Action deve essere redatto con attenzione. Di solito si limita al “Scarica”, “Registrati”, “invia”. Queste parole siamo abituati a leggerle ovunque e risultano noiose e banali. Per raggiungere il tuo obiettivo, anche il testo della tua CTA deve essere persuasivo. Per farlo dovrai descrivere quello che la persona otterrà cliccando: Ottieni subito un risparmio”, “Prova la demo gratuita, “Parla con un consulente”. Dati e numeri Per poter ottenere più conversioni con la landing page devi dimostrare ai visitatori che possono fidarsi di te e della tua azienda. Un modo per farlo è inserire dati, testimonianze, brand e certificazioni. Per esempio “Ecco le aziende che abbiamo aiutato”, con loghi e testimonianze. Questo rassicura l’utente. Le tecniche per scrivere una buona landing page partono sempre dal cliente come nelle strategie di inbound sales: un commerciale inbound non è una persona che vende ma è una persona che aiuta a comprare. Tecniche di copywriting persuasivo: quali usare nelle landing page Quando vuoi guardare un film cosa ti porta alla decisione? Il titolo, il trailer, la recensione: sono tutti fattori che ti spingono a scegliere un film invece di un altro. Lo stesso ragionamento si può trasferire alle landing page il cui risultato è molto legato alla comunicazione. Vediamo nel dettaglio quali sono le tecniche di scrittura persuasiva da usare nelle landing page. Lascia parlare i tuoi clienti con esperienze e testimonianze I testimonial costituiscono un elemento molto persuasivo, sono convincenti perché mostrano al possibile acquirente cosa potrà ottenere se deciderà di acquistare il tuo prodotto o servizio. Le landing page che funzionano di più mostrano testimonianze convincenti corredate di foto, che prova la veridicità. 1. Punta sui benefici, non sul prodotto Oggi, nella maggior parte dei casi, gli utenti già conoscono la soluzione ai loro problemi, stanno solo cercando la migliore e la più conveniente. Per questo motivo devi puntare sui vantaggi e benefici della tua soluzione rispetto alla concorrenza. Per esempio “Ottieni più clienti in 15 giorni”. 2. Usa un linguaggio semplice e diretto Gli utenti che atterrano sulla tua landing page vogliono subito trovare quello che cercano: arrivare al punto di loro interesse. Non fargli perdere tempo con blocchi di testo troppo lunghi, ti basterà sottolineare i vantaggi ed evidenziare le informazioni più importanti. A questo scopo un consiglio è utilizzare gli elenchi puntati, i paragrafi brevi e le parole chiave in grassetto. In questo modo il lettore individuerà subito quello che gli interessa sulla tua pagina di vendita. Per non sbagliare, prima di iniziare a scrivere, rispondi a questa domanda: in che modo questo prodotto o servizio migliora la vita del tuo potenziale cliente? 3. Usa Tu, tuo, tue, tuoi L’uso del tu ti farà entrare in empatia con il tuo lettore e ti avvicinerà a lui. La scrittura deve essere quanto più possibile personale: scrivi nel modo in cui parli, usa frasi corte, sii divertente. 4. Ottenere fiducia Tra gli errori frequenti, quando ci si approccia alla scrittura persuasiva, c’è la tentazione di spingere su promesse ostentate, che non saranno rispettate. L’esagerazione è controproducente, porta alla perdita di fiducia nei confronti dell’utente che, sentendo di aver perso il proprio tempo, non acquisterà più quel prodotto o servizio, anzi potrebbe farti una brutta pubblicità. Scrittura persuasiva: è l’unica cosa che conta? In questo articolo abbiamo visto l'importanza del copywriting persuasivo e come può aiutarti a convertire con una landing page. In realtà per ottenere un risultato ottimale non basta solo la scrittura, ma alla buona riuscita della landing contribuisce anche il design e la user experience. Una landing dai colori spenti, immagini senza senso e una struttura disordinata, di certo non attrae il visitatore. Il design deve essere pulito, efficace e soprattutto ottimizzato per i dispositivi mobili, dove ormai naviga la maggior parte delle persone. Il percorso per gli utenti deve essere più chiaro possibile per massimizzare la conversione. Conclusioni La persuasione fa la differenza in ogni progetto di content marketing. È lo strumento che facilita il passaggio del tuo messaggio, ma non pensare che esistano formule magiche o scorciatoie. Ogni contenuto ha un obiettivo specifico quindi non esistono testi preimpostati dai quali “copiare”. Una landing page strutturata e persuasiva può fare la differenza. Se vuoi conoscere tutti gli strumenti digital per trovare nuovi contatti puoi scaricare l’ebook gratuito che trovi in basso dove scoprirai come fare campagne di lead generation per trovare clienti online. Image by yanalya on Freepik
Tutte le aziende hanno un obiettivo in comune: attirare nuovi clienti, implementare le vendite e aumentare il fatturato. Questo è ovvio, ma non sono così scontate le strategie per perseguire questi obiettivi. Oggi però c’è un sistema moderno e valido per tutti i brand: la lead generation. Di cosa si tratta? È un'operazione che consente di acquisire potenziali clienti che hanno mostrato interesse verso il prodotto, ma non l’hanno ancora acquistato. La lead generation dà quella “spintarella” che convince l’utente ad acquistare, trasformandolo da lead a cliente. Si possono seguire strategie di inbound marketing, che attirano le persone offrendo qualcosa in cambio, e di outbound marketing, che mirano a raggiungere un segmento di pubblico che ha mostrato interesse ma ancora non ha avuto contatti con il tuo brand. Se tu vendi articoli di tennis, puoi indirizzare le tue campagne pubblicitarie verso persone che giocano a tennis, quindi con un’elevata probabilità di essere convertite in clienti. Successivamente devi adottare tecniche di lead nurturing per accompagnare per mano il cliente all’acquisto. L’uso dei cases history sono uno strumento che può far la differenza in una strategia di lead generation e far aumentare le vendite. Nei prossimi paragrafi vedremo nei dettagli tutti i vantaggi e come strutturarli al meglio. Case study o case history: cos’è e come crearlo I cases history sono elementi fondamentali nelle fasi decisionali dell’inbound marketing. Conferiscono autorità al tuo brand e rassicurano gli utenti, che si fidano di te e della tua professionalità. Non basta dire ad un cliente che deve fidarsi di te perché sei il migliore, devi dimostrarlo. E per farlo puoi raccontare i case history di successo che vedono protagonista proprio la tua azienda, ancor meglio se riguardano partner autorevoli e conosciuti nel tuo settore di riferimento. Una case history è la storia di un’azienda che spiega come è riuscita a risolvere i problemi dei clienti, proprio tramite l’utilizzo di uno dei suoi prodotti o dei suoi servizi. La storia racconta, step by step, come il problema è stato analizzato e risolto e quali sono i risultati raggiunti. Per dare maggiore credibilità alla case history raccontata, i numeri rappresentano un grande alleato. Tutti possono mentire, ma i numeri non mentono mai. In particolare risulta molto efficace pubblicare, ad esempio, i numeri di vendita di un tuo cliente prima e dopo il tuo intervento. Presumibilmente nella prima tabella, cioè antecedente al tuo intervento, i numeri di vendita saranno molto bassi. Nella seconda tabella, quindi dopo il tuo intervento, i numeri schizzeranno. Il pubblico viene quindi convinto della bontà del tuo prodotto o del tuo servizio e, grazie alla riprova sociale della case history, si fiderà molto di più e si rivolgerà a te per risolvere lo stesso problema o uno simile. Quali sono i vantaggi per un case history di un brand? Una storia di successo assicura due importanti vantaggi ad un’azienda. Per prima cosa rafforza la fiducia dei vecchi clienti, ancora più convinti di aver fatto la scelta giusta. Secondariamente accresce la reputazione dell’azienda agli occhi dei nuovi clienti, che saranno quindi invogliati a provare i tuoi servizi e i tuoi prodotti. Attirare e conquistare nuovi clienti solitamente ha costi molto elevati, sia economicamente sia in termini di risorse ed energie, ma una case history consente di perseguire questo obiettivo in modo naturale e senza eccessivi investimenti. Stiamo parlando di una testimonianza concreta che ha riscontri reali e che dimostra quanto siano effettivamente efficienti i tuoi servizi o prodotti. Nulla è più convincente e persuasivo di un caso di successo che dimostra le tue effettive capacità e competenze nel tuo settore di riferimento. Content marketing e case history: un’accoppiata vincente! Come scrivere una case history? Basta un semplice articolo ma scritto in modo mirato. In tal caso ti viene in soccorso il content marketing, una disciplina che consente di creare contenuti che interessano il tuo target per convertire gli utenti in clienti. Innanzitutto devi affiancare al tuo portale aziendale o e-commerce un blog curato, operazione che puoi fare comodamente dal sito Shopify. Il content marketing si differenzia dalla pubblicità tradizionale, poiché mira soprattutto a fornire contenuti di valore con informazioni utili, piuttosto che sponsorizzare e promuovere questo o quel prodotto. Ottieni due vantaggi. Fornisci informazioni utili ai tuoi lettori, dando così una risposta alle loro domande. Inoltre accresci la web reputation, dimostrando la tua competenza e la tua autorevolezza in quel campo. Se quindi quel lettore un domani dovrà fare un acquisto, avrà te come punto di riferimento proprio perché è stato fidelizzato dai tuoi contenuti. In tale ottica un bel contenuto di case history di successo è un ottimo punto di partenza per fidelizzare i clienti e dimostrare la tua affidabilità. Best case history: esempi che vendono Gli esempi di case history ci aiutano a capire come evidenziare la bontà e l’efficacia di un prodotto o di un servizio venduto. Ma come realizzare un case history che sia realmente efficace e che arrivi dritto al cuore di chi legge? Ecco le regole da seguire per realizzare un case study di grande impatto. Progetta la struttura del case history Per prima cosa delinea la struttura del case history secondo queste linee guida: esponi il problema del cliente; descrivi la soluzione adottata per risolvere il problema; elenca i vantaggi di cui ha beneficiato il cliente; parla della partnership nata tra te e il cliente; elenca tutti i contatti aziendali, così chi è interessato può contattarti facilmente; inserisci la foto che descrive il servizio o il prodotto utilizzato Usa una comunicazione fresca e facilmente accessibile per il tuo target Anche se commercializzi prodotti o servizi molto tecnici, usa sempre un linguaggio semplice e facilmente accessibile per tutti. Se usi un gergo troppo tecnico, chi non mastica della materia rischia di non capire. Usa le 5 W Nel giornalismo esistono 5 W per scrivere un articolo: who (chi); what (cosa); when (quando); where (dove); why (perché). Seguendo questo schema ti risulta più facile scrivere il tuo case history. No all’eccessiva autoreferenzialità Il case study non deve essere una sviolinata alla tua azienda, quindi utilizza un linguaggio sobrio, attendibile e che non sia troppo autoreferenziale. Metti in evidenza numeri, dati, statistiche e percentuali I numeri non mentono mai. Ecco perché devi fornire dati concreti come numeri, statistiche e percentuali che non possono essere messi in discussione e che conferiscono grande attendibilità al tuo racconto. Usa le virgolette nelle parole del cliente Le parole dirette del cliente che ha usato il tuo servizio sono la migliore testimonianza. Vale sicuramente la pena riportare le sue frasi, magari virgolettate, così da rendere il racconto ancora più concreto. Se poi il cliente è disponibile, puoi mettere anche la sua foto che conferisce ulteriore credibilità. Crea un titolo e un sottotitolo accattivante Infine devi scegliere un titolo e un sottotitolo accattivante, che catturi subito l’attenzione del lettore e che mostri un elevato grado di appeal. Se possibile, fai emergere almeno un vantaggio, così da incuriosire subito il lettore. Tramite quali canali diffondere i case history di successo? C’è da porsi un’altra domanda ancora. Quale canale usare per diffondere il case history? Hai piena libertà di scelta. Puoi diffondere i case history sui social, dove trovano facilmente linfa vitale per diffondersi e propagarsi rapidamente. Oppure puoi creare un bel contenuto sul tuo blog. Il resto lo fanno la SEO e il passaparola online, due strumenti potentissimi che possono portare grandi benefici ad ogni azienda. I video rappresentano uno strumento molto potente per diffondere esempi di case history. Hanno un notevole impatto sulla percezione delle persone, grazie anche all’accompagnamento musicale che deve essere scelto con attenzione per toccare le giuste corde emotive. Ci sono poi strumenti più tradizionali, ma altrettanto efficaci, come le email. Nelle newsletter che invii ai tuoi clienti puoi tranquillamente inserire, di tanto in tanto, un esempio di case history. Dimostri ai tuoi clienti la tua forza sul mercato e rinsaldi ulteriormente il rapporto di fiducia. Conclusioni Se i tuoi prodotti e i tuoi servizi hanno aiutato un cliente a risolvere un problema non tenerlo per te, ma condividilo con tutti i tuoi contatti. Coinvolgi anche il cliente protagonista della storia, fatti raccontare dalla sua viva voce come ha sfruttato i tuoi prodotti e come è riuscito a trovare il bandolo della matassa. Non importa che sia una piccola o una grande azienda, ciò che conta è che i tuoi prodotti hanno fornito un aiuto reale a persone o attività per risolvere una criticità. Tutto questo si inserisce nell’ambito della lead generation, una strategia moderna che ti consente di ottenere tanti nuovi contatti e potenziali clienti. Poiché la lead generation deve essere il punto di partenza per ogni futura campagna pubblicitaria, ti consiglio di scaricare l’ebook gratuito a fondo pagina che ti spiega cos’è, come funziona e come sfruttare al massimo tutti i vantaggi. Image by jcomp on Freepik
Come fare una landing page efficace? Una domanda che devi assolutamente porti se sei il titolare di un sito web aziendale o di un e-commerce. La landing page rappresenta un elemento fondamentale per chi fa marketing online, poiché è la pagina dove “atterrano” gli utenti. Può essere considerato il biglietto da visita del tuo sito e il suo scopo principale è convertire, cioè spingere l’utente a compiere l’azione desiderata e trasformarlo così in cliente. Attenzione però: ogni landing page ha obiettivi specifici e univoci, quindi la sua struttura può variare sensibilmente in base ai risultati che si intende ottenere. Errori base nelle landing page La premessa da fare quando si parla degli errori di una landing page è che questo tipo di pagina non va confusa con la home page: pensare di realizzare una home page invece che una pagina di atterraggio è il primo errore concettuale in cui molti ricadono. Sono due concetti differenti perché landing page è una sezione creata appositamente per canalizzare gli utenti che possono arrivare da Google, da social o da campagne di email marketing per favorirne la conversione. Quale struttura adottare per una landing page senza errori? Dipende dal prodotto e dal servizio che tratti. Se ad esempio vendi un bene di lusso, o comunque un articolo dall’alto valore economico, sarà più difficile concludere una vendita immediata. In questi casi meglio indurre il cliente a compilare un modulo, così da instaurare una relazione con lui e convincerlo della bontà della tua offerta. Se invece i tuoi prodotti hanno costi piuttosto contenuti, puoi provare a spingere sulla vendita immediata. A questo punto analizziamo gli errori da evitare e le “best practices” da seguire per realizzare una landing page vincente. 5 errori da evitare nella tua futura landing page Prima di conoscere quello che bisogna fare, capiamo prima quello che non bisogna fare. Piccoli ma fatali errori possono determinare un clamoroso insuccesso della sua strategia. Ecco la lista dei 5 errori da evitare: Poca coerenza del titolo. Il titolo del tuo annuncio su Google Adwords o su Facebook deve essere coerente con quello che offri, perché l’utente si aspetta di trovare continuità nella tua comunicazione. Se nel titolo parli di offerte di cellulari, ma poi il tuo contenuto si concentra su tariffe telefoniche o anche pc o tablet, mandi in confusione il cliente, perdi la sua fiducia ma soprattutto non gli proponi quello che veramente sta cercando; Creare landing page troppo specifiche e settoriali. La tua landing page non deve rivolgersi ad un’unica tipologia di acquirente. Le tue stesse buyer personas potrebbero a loro volta suddividersi e segmentarsi in tante altre categorie. In tal caso può esserti molto utile HubSpot CMS che ti aiuta a suddividere i tuoi clienti e identificare le loro peculiari necessità e caratteristiche. Per arrivare a quante più persone possibili e fornire un quadro chiaro fai un elenco puntato dei benefici offerti, mostra testimonianze e feedback positivi e crea CTA chiare e coinvolgenti; Non rilasciare alcun “gadget” al visitatore. Molti degli utenti che atterrano sulla tua landing page sono lì per la prima volta. Perché non invogliarli a tornare, magari con un piccolo omaggio? Uno sconto del 15%, l’incontro online con un esperto del settore oppure un ebook gratuito sono sicuramente argomenti più convincenti di un semplice e banale “Contattaci”; Non fare test A/B. Potresti avere diverse idee per la landing page e scegliere quella migliore non è sempre facile. Meglio solo la foto del prodotto, o magari è preferibile mostrarlo quando è in azione? Funziona di più un video breve di pochi secondi oppure un video di 3-4 minuti? Quali dati richiedere al cliente? Tutti o magari solo l’email? Poiché è così complicato trovare una risposta, devi effettuare test A/B, procedimento molto semplice con Hubspot. Sono per l’appunto test che misurano le prestazioni delle differenti tipologie di landing page e, in base ai risultati ottenuti, puoi individuare quelle più performanti; Non sfruttare la “thank you page”. Ecco un altro errore che commettono molti marketer. La pagina “thank you page” è quella mostrata al cliente subito dopo la conversione, cioè dopo l’acquisto o il rilascio dei dati. Perché è importante? Perché un grazie non costa nulla e fa sempre piacere sentirselo dire. Ma soprattutto aumenta il tasso di fidelizzazione del cliente e lo induce più facilmente a compiere altre azioni in futuro. Dopo averlo ringraziato, spiegagli cosa accadrà in base all’azione svolta. Se ha acquistato un prodotto, avvisalo entro quanto tempo lo riceverà; oppure se ha rilasciato i suoi dati, indicagli entro quanto tempo riceverà l’ebook promesso. Invitalo poi ad iscriversi ai tuoi canali social e, perché no, suggerisci di visitare le altre proposte del tuo sito magari con un’offerta correlata. Le “best practices” da adottare per una landing page che converte Una volta analizzati gli errori da non fare, possiamo concentrarci sulle azioni virtuose che bisogna adottare. La prima cosa da monitorare attentamente è il contenuto, che deve essere chiaro, conciso e dare tutte le informazioni necessarie e i benefici che gli utenti possono trarre dall’acquisto di un prodotto, dall’iscrizione ad una newsletter o da qualsiasi altra azione suggerita. Usa il copywriting persuasivo, tenendo sempre a mente i bisogni dei tuoi potenziali clienti e fornendo soluzioni efficaci ai loro problemi. Come già precedentemente indicato, assicurati che ci sia coerenza e continuità tra il titolo e il testo presente nella landing page. Il design è importante tanto quanto il contenuto della landing. La user experience svolge un ruolo cruciale nel processo di fidelizzazione dei clienti. Una landing dai colori smorti, immagini piazzate a caso qua e là e una struttura poco ordinata di certo non attrae il visitatore, anzi. La landing page è lo specchio della tua azienda, quindi rischi di dare un’idea di semplicità se non viene curata. Crea un design pulito, efficace e soprattutto ottimizzato per i dispositivi mobile, dove ormai naviga la maggior parte delle persone. Inserisci gli elementi in posizione ordinata, trasmettendo un’idea di pulizia e affidabilità. A tal proposito, la fiducia è un altro elemento chiave. Ormai è noto che le persone, prima di effettuare acquisti, leggono le recensioni di altri utenti. Per conquistare la fiducia dei tuoi lead inserisci nella landing le testimonianze reali dei tuoi precedenti clienti, così da rassicurarli sulla tua serietà e professionalità. Wordpress, Instagram e Facebook: cosa cambia nella creazione di una landing page? Come creare una landing page sui vari canali? Non cambia molto, ciò che conta non è tanto il canale utilizzato quanto piuttosto l’impostazione. Analizziamo comunque la creazione di una landing page sui canali principali: Wordpress, Instagram e Facebook. Come fare una landing page con Wordpress La creazione di una landing page su Wordpress è piuttosto simile alla modifica della home page. Per iniziare clicca sul menu a sinistra nella sezione “Pagine” e poi clicca su “Aggiungi nuova”. Attribuisci un titolo alla pagina e infine inserisci il testo e le immagini nel box dell’editor. Se realizzi un sito HubSpot puoi creare più facilmente landing page mirate alla lead generation. Come creare una landing page su Instagram Su Instagram puoi mettere in evidenza i tuoi post e trasformarli in un’inserzione istantaneamente con un semplice tocco. La tua landing page deve essere creata in modo da personalizzare il percorso di ogni utente, raccogliendo sempre più contatti ed email a beneficio delle vendite e dei profitti. Nell’ottica della lead generation la personalizzazione dei contenuti è fondamentale e, in tal senso, Instagram offre davvero tante alternative e opzioni. Come creare una landing page su Facebook Anche su Facebook la creazione di una landing page risulta piuttosto intuitiva. Una volta che sei andato nella sezione dedicata alla gestione delle inserzioni, puoi iniziare. Crea la tua inserzione, scegli i tuoi obiettivi e definisci un target di riferimento. Stabilisci un budget dell’advertising e, dopo aver scelto il formato pubblicitario, puoi inserire il titolo e selezionare il video o la foto per la pagina. Visualizza l’anteprima per dare il tuo ok o per apportare qualche ulteriore modifica. Conclusioni Una landing page ben fatta e perfettamente strutturata ti aiuta ad aumentare i contatti e far crescere il tuo fatturato. Del resto, in un mercato così saturo e competitivo, è necessario sfruttare alla perfezione gli innovativi strumenti digitali. Le aziende competitor sono agguerrite e perfettamente attrezzate e sono i dettagli che fanno la differenza. Ecco perché una landing page strutturata secondo i criteri che abbiamo analizzato può fare la differenza. Generare contatti dal sito web è uno step fondamentale per la crescita della tua azienda, perciò ti consiglio di leggere il nostro ebook gratuito a fine articolo che ti svela 15 piccoli trucchi per le tue strategie di lead generation. Image by rawpixel.com on Freepik
L’email marketing è una delle strategie migliori per intercettare e approcciarsi a nuovi clienti. Uno dei principali obiettivi delle aziende è migliorare il tasso di engagement, che si può raggiungere proprio con un’efficace strategia di email marketing. La cosa però non è così automatica come sembra. L’email può essere uno strumento vincente, ma deve essere usato nel modo giusto. Per misurare le prestazioni ci viene in soccorso l’open rate email marketing, una strategia che fotografa perfettamente le prestazioni delle newsletter. Partiamo da un presupposto: inviare un’email capace di catturare l’attenzione di un utente non è facile. Perché? I motivi sono tanti. Le persone vengono bombardate ogni giorno da email promozionali, molte delle quali finiscono direttamente nello spam senza neanche essere aperte. Le email quindi devono contenere parole chiave, frasi mirate e CTA capaci di solleticare la fantasia dell’utente in pochi secondi. Potresti stare chiuso nel tuo studio a lavorare giorni e settimane intere per creare la newsletter perfetta, ma se non vengono aperte risulta tutto inutile. Per prima cosa dobbiamo quindi capire come migliorare l’open rate newsletter. Open rate: cos’è e come misurarlo L’open rate rappresenta il valore determinato dal rapporto tra il numero di email inviate e l’apertura dei messaggi. Questa metrica ti fornisce utilissime indicazioni per capire se l’apertura delle email, il primo passaggio da valutare, è alto o basso. Altro fattore importante è il click through rate (CTR), che indica il rendimento di un link all’interno di un’email. Solitamente si inseriscono delle call to action all’interno del messaggio di posta elettronica e il click through rate ti consente di verificare se e quanti utenti svolgono effettivamente l’azione suggerita. Qual è la formula del click to open rate? Il CTR si ottiene dividendo il numero degli utenti che hanno cliccato sulla CTA per il numero di volte in cui il link è stato inviato tramite email. Ti stai chiedendo qual è il valore ideale del click to open rate per la tua azienda? Generalmente, in tutti i settori, la percentuale media di apertura delle email dovrebbe aggirarsi tra il 18 e il 37%. Ovviamente hanno un’alta incidenza anche le tipologie di email. Le email inviate dal team di vendita in “one-to-one” e fortemente personalizzate in genere presentano tassi di apertura maggiori rispetto alle notifiche automatizzate. Molto dipende dalla tua attività, ma anche dall’“età” della tua azienda. Un brand che si affaccia da poco sul mercato avrà probabilmente un open rate più basso rispetto ad una multinazionale, poiché meno noto. Se quindi hai intenzione di lanciare un progetto e-commerce devi per prima cosa pianificare ogni azione e adottare strategie “agili” per investire in modo intelligente le tue risorse. Open rate email marketing: 5 strategie vincenti Come aumentare il tasso di open rate? La bacchetta magica naturalmente non esiste, ma ci sono delle strategie vincenti che vanno seguite. Innanzitutto è consigliabile integrare il proprio sito con HubSpot CRM, un software di marketing automation all-in-one che aiuta le aziende a promuovere il proprio brand e velocizzare tutti i processi necessari per il successo delle strategie di marketing e di vendita. Esaminiamo adesso quali sono le strategie vincenti da seguire. 1- Acquistare una mailing list? Meglio di no Alcune aziende, desiderose di raccogliere subito risultati e costruire un database ampio, sono tentate dall’idea di acquistare mailing list. Una pratica assolutamente sconsigliabile per vari motivi. I titolari di quegli indirizzi email non hanno accettato esplicitamente di ricevere contenuti da te, inoltre potrebbero non rientrare nel tuo target di pubblico. A tutto questo si aggiungono i rischi di violazione della privacy in termini di GDPR. In sostanza sprecheresti tempo e denaro e rischi di incappare in salate sanzioni. 2- Accertati che il processo di opt-in rispetti il GDPR Ritorniamo nuovamente sul GDPR, che risulta abbastanza rigido per quanto riguarda l’invio di e-mail. Quando sviluppi le tue campagne di email marketing attieniti al Regolamento in vigore, dando ai tuoi utenti l’opzione di scegliere se ricevere o meno il materiale informativo via email. Tra l’altro in questo modo hai la certezza che i tuoi messaggi di posta arrivino unicamente alle persone realmente interessate ai tuoi servizi e ai tuoi prodotti. 3- Cancella dal database i contatti ormai inattivi Potresti avere dei tentennamenti a cancellare utenti dal tuo database, anche se non sono attivi da molto tempo. In realtà è preferibile eliminare quei contatti che ormai non interagiscono più con le tue email, poiché la loro inattività rischia di minare i tassi di open rate e CTR nelle tue campagne. Come spiegato precedentemente, il tuo obiettivo è inviare email esclusivamente a contatti che sono realmente interessati a ciò che proponi, quindi vanno esclusi i destinatari che ormai non hanno più alcun interesse verso le tue comunicazioni. Inoltre indirizzi disabilitati o non validi impattano negativamente sul “sender score”, cioè la reputazione del mittente. Una volta eliminati vedrai i tassi di open rate e CTR notevolmente migliorati. 4- Invia ai nuovi contatti un’email entro 24 ore Un cliente che si è appena iscritto alla tua newsletter è un contatto “caldo”, poiché ha appena interagito con la tua azienda e ha apprezzato ciò che viene proposto. Approfittane e invia un’email, entro massimo 24 ore, per dargli il benvenuto, ringraziarlo, presentarti e magari proporgli un’offerta per fidelizzarlo subito. 5- Messaggi concisi e personalizzati con una sola CTA L’utente medio oggi è pigro, o magari è super indaffarato. Ad ogni modo non ha tempo per leggere email lunghissime. Sii conciso e racchiudi in poche parole il tuo messaggio che deve essere chiaro e diretto. Scrivi email personalizzate e non automatizzate, altrimenti i clienti potrebbero percepire che il messaggio è stato inviato da un robot e non da una persona in carne e ossa. Sempre nell’ottica della chiarezza e della linearità inserisci un’unica CTA, intuitiva e facilmente individuabile, così da favorire la navigazione stessa dell’utente. Le parole che abbassano le open rate: ecco quali non devi usare nell’oggetto Nell’invio dell’email riveste una grande importanza l’oggetto, che anticipa ciò che sarà trovato nel messaggio di posta. Le parole vanno quindi scelte con estrema cura per attirare l’attenzione dell’utente e invogliarlo ad aprire l’email. Tuttavia alcune parole, che potrebbero sembrare perfette, in realtà possono generare l’effetto contrario e spingere l’utente a non aprire l’email. Ecco quali sono: Ultima possibilità; Promemoria; Sconto; Offerta; Gratis. Si potrebbe pensare che queste parole facilitino l’apertura delle email, ma non è così. Ciò che conta è comunque differenziarsi in modo originale, scegliendo parole semplici ma efficaci. 4 “best practices” da adottare nella strategia di open rate email marketing Abbiamo analizzato le strategie e le parole da evitare nell’oggetto. Per concludere ecco un rapido elenco delle “best practices” da adottare per creare un’email realmente efficace e capace di coinvolgere attivamente gli utenti. 1- Fai domande ai tuoi utenti Un cliente, per sentirsi realmente soddisfatto e apprezzato, deve essere considerato. Ecco perché di tanto in tanto dovresti inviare delle email contenenti domande circa i servizi ricevuti. “Cosa ti piacerebbe trovare sul nostro sito?”; “Cosa non dovrebbe mancare nella nostra community?” ; “Quali servizi secondo te possono essere migliorati?”. Queste domande coinvolgono realmente i tuoi utenti e ti consentono di raccogliere utili informazioni per fornire servizi rispondenti alle loro reali esigenze. 2- Pensa ad almeno 5 oggetti diversi L’oggetto è composto da poche parole, che devono essere semplici, dirette e coinvolgenti. Per nulla facile, vero? Allora scrivine di più, almeno 5, dando libero sfogo alla tua fantasia. Puoi usare quello che più ti piace dopo un’attenta scrematura, oppure utilizzarne più di uno per poi valutare quale ha ottenuto le prestazioni migliori. 3- Non bombardare i clienti di email Ti è mai capitato di ricevere un fuoco di fila di email della stessa azienda nel giro di pochi giorni? Cosa mai potrà proporre di nuovo ogni giorno questo brand? Ecco, è esattamente quello che si chiederebbero i tuoi clienti se ricevessero continuamente email da te. Una cascata di email non ha mai convinto nessuno ad aprirle, anzi si rischia di ottenere l’effetto contrario. Invia le tue email con cadenza periodica, senza risultare troppo invadente. Qual è la frequenza ideale? Potrebbe essere giornaliera, settimanale o mensile. Molto dipende dal tuo target di pubblico, quindi ti consiglio di fare dei test per capire la risposta dei tuoi utenti e la frequenza ideale di invio dei messaggi. 4- Non inviare email che neanche tu vorresti ricevere Le tue email devono avere un valore. Cosa significa? Che forniscono dati e informazioni realmente utili. Se sei iscritto ad una newsletter, sai di cosa parlo. Non vedi l’ora che arrivi l’email del tuo e-commerce di abbigliamento sportivo preferito, magari perché vuoi conoscere le nuove offerte sulle tute o sulle scarpe da ginnastica. Con ogni probabilità ti sei invece cancellato da quelle newsletter che non dicono niente e hanno scarso valore. Quando scrivi un’email mettiti nei panni di chi la riceve e chiediti se rappresenta davvero un valore aggiunto. Conclusioni Il tasso di apertura è un fattore cruciale che incide significativamente sulla qualità e sull’efficacia della tua strategia di email marketing. Segui i nostri consigli per migliorare l’open rate delle newsletter e, per ottimizzare ulteriormente l’efficacia delle tue email e newsletter, leggi il nostro contenuto gratuito disponibile a fondo pagina. Image by rawpixel.com on Freepik
In che modo l’implementazione di un CRM può aiutarti nella riduzione dei costi aziendali e nello svolgimento delle normali attività quotidiane? Per rispondere a questa domanda ipotizziamo come scenario un’azienda priva di CRM. Ogni giorno l’azienda incamera una serie di dati e documenti che, in alcuni casi, vanno stampati. Magari hai dimenticato qualcosa, quindi devi aggiungere dei commenti a mano. Tutte queste carte e questi documenti devono essere custoditi in ampi e pesanti faldoni, che vanno ad occupare molto spazio, rendendo gli uffici poco operativi e molto ingombranti a discapito della produttività. Quando hai bisogno di un documento devi cercare tra i vari faldoni, perdendo così tempo prezioso che potresti impiegare in qualcosa di più produttivo. Naturalmente la stampa genera costi per quanto riguarda la carta, il consumo energetico, l’usura della stampante e delle cartucce ecc. E che dire dei fogli Excel che devi aggiornare di continuo mese per mese? Si potrebbero elencare ancora tante altre criticità, ma ormai ti è ben chiaro il quadro della situazione di un’azienda priva di un software CRM. Nei seguenti paragrafi analizziamo quindi il significato, le funzionalità e i vantaggi offerti da questo strumento che ormai fa parte di ogni strategia aziendale moderna. Cos'è il CRM e perché aiuta a ridurre i costi in azienda Per prima cosa analizziamo il significato di CRM (Customer Relationship Management), che sta ad indicare la Gestione della Relazione con i Clienti. In realtà un CRM software si occupa di gestire e mantenere in ordine tutte le principali attività all’interno di un’azienda. Un CRM ha il compito di automatizzare le vendite, gestire tutti i processi marketing e fornire supporto ai clienti. Fornisce la scheda completa di un cliente, sia azienda che privato, elencando in un’unica schermata tutti i dati di riferimento. Facile capire quanto sia importante uno strumento del genere. Conoscere i dati di un cliente consente di costruire un rapporto duraturo con lui, ma anche individuarne bisogni, desideri e comportamenti abituali per offrire un servizio estremamente personalizzato. Il CRM, oltre ad attirare nuovi lead e fidelizzare i clienti, riduce i costi del marketing, del customer care e del reparto commerciale. Diventa quindi il cuore pulsante dell’azienda, sostituendo strumenti obsoleti come documenti cartacei, stampe o post-it. Ridurre i costi negli ecommerce con il CRM Il CRM è uno strumento trasversale, poiché risulta efficace in ogni azienda dove bisogna costruire una relazione solida con i clienti. In tale ottica l’e-commerce rappresenta il luogo per eccellenza dove è necessario un CRM. L’e-commerce può essere considerato a tutti gli effetti come un negozio online, dove però i clienti vogliono vivere un’esperienza quanto più simile possibile ad un punto vendita fisico. Cosa fa quindi il CRM? Fornisce tutte le informazioni di un cliente, evidenziando le interazioni che ha avuto con la tua azienda che possono essere email, telefonate, contratti, preventivi, fatture, pagamenti, newsletter, chat ecc. Insomma hai un quadro completo del cliente con il quale ti interfacci. Tra i migliori CRM per e-commerce spicca HubSpot CRM, capace di immagazzinare dati e contatti e segmentarli in base ai comportamenti d’acquisto o alla tipologia di navigazione all’interno della piattaforma. Tutto questo si traduce in un notevole risparmio di tempo che, a sua volta, significa un bel taglio alle spese. HubSpot ti offre un CRM gratis oppure un CRM a pagamento che comprende un maggior ventaglio di funzionalità. Mai come nell’epoca che stiamo vivendo, dominata dalla digitalizzazione e dalla tecnologia, il tempo è denaro. Arrivare prima dei competitor e rispondere in modo immediato alle esigenze dei clienti significa acquisire un vantaggio strategico, che tra l’altro alleggerisce il budget aziendale. I 7 step per ridurre i costi aziendali con il CRM Il CRM svolge una serie di funzionalità fondamentali all’interno di un’azienda, compresa la diminuzione dei costi aziendali. L’ottimizzazione delle risorse in un’azienda, in particolar modo in questo periodo, è sempre stata la chiave per aprire la porta del successo. Con il CRM in mano hai una Ferrari, ma devi anche saperla guidare. Eccoti quindi 7 utili consigli che ti aiutano a capire come utilizzare perfettamente il CRM e sfruttare appieno fino in fondo tutte le sue potenzialità. 1. Pianifica le operazioni in anticipo In una singola giornata ci sono tante attività da svolgere, anzi alcune possono comparire anche all’improvviso. Tra queste ci sono call, meeting, telefonate, email ecc. Magari qualcuna ha una maggiore priorità rispetto alle altre. Con un CRM puoi pianificare tutto con largo anticipo, riuscendo a gestire con calma tutti gli impegni della giornata e dare la giusta importanza a quelle che hanno maggiore priorità. Oltre ad ottimizzare i tempi sarai in grado di lavorare con maggiore serenità e meno stress. 2. Aggiorna tutto in tempo reale: saluta il tasto “Stampa” Come già anticipato precedentemente, con il CRM puoi aggiornare in qualsiasi momento le schede clienti o documenti. Non dovrai quindi preoccuparti di stampare decine di fogli ogni giorno. Ridurrai così il consumo energetico e di carta e ti ringrazierà anche il pianeta. 3. Sincronizza tutto Puoi sincronizzare il tuo calendario con il CRM quando vuoi e in qualunque posto tu sia. Questo ti consente di tenere sempre aggiornate tutte le informazioni. 4. Massima condivisione tra i reparti Tutti i reparti aziendali possono accedere al CRM e condividere, in qualsiasi momento, documenti ed email. Il CRM si trasforma così in uno strumento collaborativo e di comunicazione che permette a tutti i team di essere sempre aggiornati. Viene migliorata la comunicazione non solo interna, ma anche esterna verso i clienti, che apprezzano la perfetta sinergia tra i reparti che hanno lo storico sempre disponibile in un unico luogo e riescono ad aumentare efficienza ed efficacia del loro operato. 5. Raccogli le informazioni di contatto dei clienti e delle aziende Per raccogliere i dati di un’azienda o i riferimenti di una persona, spesso sei costretto a navigare tra le pagine di un sito web aziendale. Tempo e risorse sprecati. Puoi invece raccogliere tutte le informazioni di un’azienda o i dati personali di un singolo cliente in un unico sistema centralizzato. Con il CRM puoi reperire in pochi secondi i dati che ti servono, senza sprecare neanche un secondo del tuo prezioso tempo. 6. Un reporting sempre aggiornato L’Excel, per quanto sia uno strumento utile nelle attività aziendali, risulta piuttosto obsoleto per quanto riguarda l’aggiornamento dei dati di vendita. Perché non usare invece un CRM per aggiornare le vendite e monitorare le prestazioni delle varie attività? Avendo una panoramica reale e completa della situazione puoi adottare le migliori decisioni strategiche, che ti consentono di ridurre i costi, gravare il meno possibile sul budget e incrementare profitti e guadagni. 7. Organizza la tua mailing list Con il CRM puoi costruirti nel tempo una lista di prospect, chiara e ordinata, dove inserire i lead più qualificati da convertire facilmente in clienti. In questo modo puoi gestire comunicazioni mirate che riducono in modo importante tutti i costi necessari per acquisire nuovi clienti. Le tipologie di CRM che aiutano a ridurre i costi aziendali Secondo Wikipedia il CRM “è legato al concetto di gestione della base clienti e fidelizzazione dei clienti”. Considerare il CRM come uno strumento pensato esclusivamente per ottimizzare i rapporti con i clienti e fidelizzarli è però riduttivo. Il CRM può essere considerato il cervello pensante di un’azienda, anche perché può essere utilizzato nei più disparati ambiti fornendo sempre prestazioni di rilievo. Possiamo individuare ben 6 tipologie di CRM, tutte utili ad ottimizzare costi e risorse aziendali: CRM strategico: in tal caso si costruisce una cultura aziendale basata sul cliente, attorno il quale si sviluppa ogni strategia; CRM analitico: ogni giorno l’azienda accumula una quantità enorme di dati, che vengono analizzati e segmentati per avere una visione più ordinata e lineare; CRM operativo: si può parlare di CRM marketing, suddiviso in 3 componenti principali: automazioni delle attività di marketing, automazioni del singolo marketing e ottimizzazione del supporto clienti; CRM collaborativo: vengono raccolti dati e informazioni su aziende partner, clienti e fornitori e poi suddivisi tra i vari reparti per facilitarne la lettura; Agile CRM: nella concezione moderna di azienda oggi si parla di organizzazione agile, basata su processi più snelli in ogni reparto; CRM come database: consente di creare un database completo che comprende tutti i dati e le informazioni sui clienti, dai quali trarre utili spunti per le strategie future. Conclusioni L’implementazione di un CRM, come principale vantaggio, riduce sensibilmente i costi e contribuisce a creare una relazione stabile e personalizzata con i propri clienti. I benefici però non si esauriscono qui e, anzi, nell’ottica della digital transformation aiutano a creare una cultura digitale all’interno dell’azienda per essere realmente competitivi. Per avere un quadro ancora più ampio dei vantaggi apportati da un CRM all’interno della tua azienda, ti consiglio di leggere il nostro ebook gratuito, disponibile alla fine dell’articolo, dove ti indichiamo almeno 4 buoni motivi per usare un CRM. Nello specifico imparerai a maneggiare perfettamente un CRM e quali sono le domande giuste da porti per sfruttare al massimo tutte le potenzialità e le caratteristiche del software che meglio si adattano alle tue specifiche esigenze. Buona lettura! Image by rawpixel.com on Freepik