Abbiamo spesso stressato nel nostro blog l'importanza di avere una strategia implementata per il proprio e-commerce: è assolutamente essenziale se si vuole sopravvivere nel mercato online a lungo termine. Bisogna considerare ogni aspetto del piano se si vuole eseguirlo correttamente. Avere un negozio online sotto molti aspetti non è dissimile da un negozio tradizionale, ma ci sono alcune variabili delle quali bisogna assolutamente tenere conto. Tra le tante strategie da prendere in considerazione prima di aprire un'attività online e successivamente, noi ne abbiamo selezionati nove: 1- Semplifica tutto I clienti abbandonano il proprio carrello quando il processo di acquisto diventa troppo complicato o richiede troppo tempo. In questo caso, l'automazione può venirti in aiuto eliminando molti passi che ritardano il momento della conversione, ossia dell'acquisto. In parole povere: bisogna sempre mirare a ridurre la distanza fra la tazza e le labbra per evitare di rovesciare il caffè: investi sempre nel metodo di checkout più efficiente e dolce possibile per il tuo cliente. 2- Locale e glocale Hai un negozio fisico e vuoi iniziare a vendere anche online? I tuoi clienti attuali potrebbero essere i migliori acquirenti del tuo nuovo ecommerce. Pensa a questo: perché i tuoi clienti più fidelizzati comprano da te? Per la tua simpatia? Per la scelta mirata dei prodotti? Per il servizio personalizzato? Bene, prendi tutto questo e pensa come tramutarlo in un'esperienza online che puoi offrire ad altri. Questi nuovi clienti molto probabilmente avranno gli stessi bisogni degli attuali: ricorda sempre chi sei e la tua mission. Non tradirli. 3- Sono persone, non robot Ogni cliente che entra nel tuo negozio è unico. Proprio come chi entra nel tuo negozio online. Impara a conoscere i tuoi clienti e proponi i prodotti adatti alle loro esigenze: rivolgiti agli utenti usando il loro nome quando invii newsletter, offerte, o rispondi alle loro richieste attraverso il tuo customer care. Esistono strumenti, come CRM gratuiti e integrati a piattaforme ecommerce come Shopify, che ti permettono di tracciare ogni utente dall'inizio alla fine del loro percorso, spedire email personalizzate con offerte, promozioni o semplicemente con le ultime info per far sapere che hai in vendita quel fantastico paio di pantaloni introvabili da domani pomeriggio, ma lui in quanto Roberto Stefani può acquistarli in anteprima da oggi con lo sconto. 4- Social Media Amore Come comunichi con i tuoi clienti? Li saluti quando vi incontrate per strada? Ti informi se quel paio di scarpe o il vestito per il pranzo di Natale è piaciuto? Visto che visiti le fiere di settore, ti chiedono spesso se una cosa andrà o sarà fuori moda l'anno prossimo? Hai a disposizione uno strumento favoloso per fare tutto questo, e mantenere attiva la conversazione: il social network. Scegli le piattaforme più utilizzate dai tuoi clienti e intrattienili con delle conversazioni stimolanti sui tuoi prodotti. Ricorda: è finito il tempo della pubblicità che urla delle offerte ad un deserto. I tuoi clienti comprano da te perché hanno fiducia nella tua offerta e nel tuo servizio, e questa fiducia devi guadagnartela. 5- Spedizioni gratuite Dobbiamo spiegare ancora perché questa è una grande strategia? Direi di no. 6- Vendite cross-selling Incoraggiare i tuoi clienti a considerare altri prodotti mentre ne stanno osservando un altro è un ottimo modo per incrementare le vendite. Per quel che riguarda questa strategia, dovremmo imparare dai commessi di Foot Locker, che lo hanno capito ormai da anni: un bellissimo paio di jeans ha bisogno di un paio di scarpe, o di una t-shirt, così come le sneakers necessitano dei lacci giusti. e perché non proporre dei total look? Ricorda: sei tu che sei nel settore da oltre 30 anni, ormai hai sviluppato un occhio da esperto per combinare stili, look, mietitrebbia e olio per la manutenzione dello stesso. Ciò a cui devi puntare ad avere è un sistema integrato nel tuo e-commerce che ti permetta di farlo. Ad esempio Shopify ha molti plugin che ti permettono di farlo secondo delle regole fluide pre-impostate, al contrario di altre piattaforme di e-commerce che richiedono un intervento umano o logiche molto rigide. 7- Cura quei dannati contenuti Metteresti un vestito macchiato in vetrina? E una moto senza carene, sporca di olio? Un casco sbeccato? Risposta: ovviamente no. Devi diventare ossessionato con i contenuti: dalle foto al testo, alla catalogazione nel menù e al SEO. Stai vendendo dei prodotti senza che i tuoi clienti li possano toccare, annusare, leccare o sentire. Investi nel colmare queste lacune. Descrivili al meglio usando il testo, assumi un fotografo professionista, pensa a quello che vuoi che appaia se qualcuno ricerca il tuo prodotto su un motore di ricerca. 8- Recensioni L'essere umano sopravvive per imitazione: la migliore strategia di sopravvivenza è copiare chi è già sopravvissuto. La stessa cosa funziona per le vendite. È un dato di fatto che chi vede delle recensioni positive su un prodotto ha un 80% di possibilità in più di comprarlo. Non puoi permetterti di ignorare questo dato. Implementa sempre un sistema che permetta di lasciare delle recensioni sui singoli prodotti o sul tuo e-commerce. Sono medaglie d'onore che potrai portare sempre al petto durante tutta la tua avventura nel commercio online. 9- Usa i marketplace in modo saggio Esistono centinaia di marketplace nel quale vendere i tuoi prodotti. Ma qual è quello giusto per te? Se vendi prodotti di alta moda, magari dei marketplace che puntano al miglior prezzo non fanno per te. Il discorso è diverso invece se parte dei prodotti sopra descritti fanno parte di 3 collezioni fa e vuoi liberarti del magazzino. Analizza le possibilità e scegli i marketplace giusti per i prodotti giusti. Per concludere C'è un film, Valerian e la città dei mille pianeti, in cui una scena è ambientata in uno spiazzo deserto che ospita un mercato virtuale, a cui si accede indossando degli occhiali 3D. Nel momento in cui i protagonisti indossavano questi occhiali, ecco che il posto si animava di migliaia di persone e altrettanti negozi, un via vai continuo. Ecco, è proprio così che mi immagino i negozi online: un gigantesco mercato sul web, un po' incasinato, in cui diventa difficile emergere dalla massa. I consigli di cui abbiamo parlato sopra sono un ottimo modo per attuare una strategia vincente per il tuo e-commerce, ma non devi fermarti qui: ciò che intendiamo dire, è che un cliente vuole sentirsi coccolato e importante, quindi diventa fondamentale trovare sempre delle risposte originali e personalizzate, inventarsi nuove promozioni e sconti dedicati per risaltare sui tuoi competitors.
Se desideri aumentare il volume delle vendite nel tuo store online, sei nel posto giusto. In questo articolo abbiamo raccolto una serie di idee e strategie che potrebbero interessarti per incrementare il volume di vendita del tuo ecommerce, sia agendo al suo interno, che appoggiandosi a piattaforme esterne. Dentro l’ecommerce Gli strumenti da implementare nel tuo negozio online sono: I saldi Gli articoli correlati I coupon Email marketing Il carrello abbandonato Saldi Un primo modo per aumentare le vendite nel tuo eShop sono le campagne di saldi. Al contrario degli anni passati, adesso non si parla più solo di saldi estivi e invernali, ma anche eventualmente di mid season sale, cioè i saldi fuori stagione, che si possono trovare ogni 2-3 mesi in base al brand e alla frequenza con cui vengono rinnovate le collezioni. Puoi quindi decidere di segnare nel tuo calendario commerciale sia i periodi di saldo (generalmente dopo Natale per quelli invernali, dal primo sabato di luglio per quelli estivi) e programmare lo sconto previsto su tutti gli articoli o solo su una selezione che deciderai tu. Articoli correlati/ Cross selling Utilizza bene la scheda prodotto della tua offerta: oltre alla presentazione del prodotto con foto e descrizione, ti consigliamo di aggiungere gli articoli correlati, ossia quelli che ti saltano fuori sotto la categoria “Potrebbe piacerti anche...’. Non devono essere prodotti sostitutivi a quelli che il cliente desidera acquistare, ma piuttosto accessori che si possano abbinare: se il cliente li troverà utili, sarà più stimolato ad acquistarli in modo da non doverci pensare in un secondo momento. Coupon I coupon, o codici sconto, possono essere di varie tipologie (sconto percentuale, sconto fisso, sconto a raggiungimento di un importo minimo, spedizione gratis, ...) e vengono inseriti dal cliente durante la fase di checkout. I vantaggi: aumento del tasso di conversione del cliente, ossia crescono le vendite; aumento del traffico di clienti all’interno del tuo sito; fidelizzazione del cliente se saprai offrire supporto e risolvere ogni eventuale inconveniente. Gli svantaggi: il valore medio del carrello in termini di costo sarà più basso; tendenza ad acquistare da parte del cliente solo in presenza di promozioni. Email marketing Desideri aumentare la tua lista di contatti mail tramite la newsletter? Nessun problema, offri un 10% di sconto a tutti coloro che decideranno di iscriversi: il coupon arriverà via mail e potranno utilizzarlo già da subito per acquistare. Ti ricordiamo che, in questo modo, raccoglierai anche gli indirizzi mail di tutti coloro che effettueranno un ordine. Come potresti utilizzare poi la lista di email ottenuta? wishlist reminder email: il contatto riceve una mail che gli ricorda che cosa ha lasciato nella sua wishlist, magari accompagnata da un messaggio che invogli all’acquisto (‘presto, stiamo per finire!’ o ‘portaci con te prima che sia troppo tardi!’); recommended product email: mail con selezione di prodotti che potrebbero interessare al cliente in base ad acquisti precedenti; frequent buyers/VIP: puoi selezionare i tuoi clienti migliori in modo che ricevano promozioni esclusive o che possano acquistare in anticipo le nuove collezioni. Carrello abbandonato Spesso capita di fare un giro in un sito, curiosare tra i prodotti, aggiungerne due o tre che ci sembrano interessanti al carrello e poi…uscire. Questo può capitare fino al 70% dei casi, quindi ci sembrava importante fartelo notare. Spesso il cliente è ad un passo dall’acquistare, ma per una piccola indecisione (o un crash del pc!) esce dal sito. Cosa fare in questo caso? Puoi accettare di aver perso un potenziale cliente, oppure puoi implementare nel tuo sito la mail automatica di “Abandoned Cart Recovery”, letteralmente “recupero del carrello abbandonato”, in modo che il cliente riceva, dopo un determinato intervallo di tempo, una mail che riporti gli articoli nel carrello e il link al tuo sito, così che possa concludere l’acquisto. Se vuoi, puoi offrire anche un piccolo sconto (o le spese di spedizione gratuite) come incentivo. Fuori l’ecommerce In alternativa, puoi decidere di attuare delle strategie al di fuori del tuo ecommerce, per esempio: L’utilizzo di marketplace (eBay e Amazon) Essere presenti su comparatori di prezzi La vendita sui social network (Facebook, Instagram…) Marketplace Il marketplace è come un grande centro commerciale online in cui sono presenti moltissimi negozi indipendenti, i quali affittano uno spazio all’interno dell’ “edificio” principale. In questo modo, ogni store può approfittare di tutto il traffico di utenti che visita la piattaforma ogni giorno, senza preoccuparsi di crearlo. Tra i vantaggi elenchiamo: Un maggior numero di visite: attraverso portali come Amazon e Ebay, si gode di una visibilità più ampia rispetto a quella del tuo ecommerce, perché il traffico è già generato; Aumento delle vendite: tutto questo traffico può portare più facilmente ad alti volumi di affari per il tuo store; Maggiore sicurezza all’acquisto: i clienti conoscono già Amazon, magari hanno fatto acquisti in passato e quindi sono più disponibili a fidarsi e procedere a comprare. Tuttavia, sono presenti anche alcuni svantaggi: Sei uguale a tutti gli altri: non puoi emergere grazie al tuo logo in evidenza o ad un template personalizzato. Hai a disposizione uno spazio uguale a quello di tutti i venditori, perciò le strategie di marketing non sono applicabili; Vince chi ha il prezzo più basso: purtroppo, una strategia basata sul brand è una cosa irrealizzabile all’interno di un marketplace, perciò l’unica cosa che puoi fare per competere con gli altri negozi è quella di abbassare i tuoi prezzi, oppure mantenerli e sperare che il cliente scelga te invece che il tuo competitor con un mega sconto; I prezzi applicati: vendere all’interno di un marketplace non è gratuito, infatti la piattaforma richiede (sia Amazon che Ebay) un pagamento fisso mensile associato ad una percentuale sulle vendite. Comparatori di prezzi I comparatori di prezzi sono siti che permettono al consumatore di confrontare il costo di più prodotti, la loro disponibilità e le aziende produttrici. Tra i più famosi, nominiamo Kelkoo, Trovaprezzi e Google Shopping. Il vantaggio di inserire i propri prodotti all’interno di questi portali è la possibilità di generare un traffico qualificato, ossia di portare al proprio sito degli utenti realmente interessati alla vostra offerta. Lo svantaggio, però, è piuttosto evidente: per poter essere scelti dalla clientela, è necessario molte volte esporre prezzi più bassi rispetto alla concorrenza, in quanto gli utenti utilizzano questi siti di comparazione proprio per cercare l’offerta più conveniente. Social Network I social sono un ottimo veicolo per portare traffico al tuo ecommerce, infatti possono raggiungere un bacino di utenza molto ampio e ti permettono di costruire una maggior consapevolezza attorno al tuo brand. Alcune tecniche per aumentare le tue vendite tramite i social sono: L’utilizzo di recensioni: un feedback positivo da parte di un cliente fa in modo che un altro utente si convinca all’acquisto più velocemente; La pubblicità degli influencer: pagare personaggi influenti in determinati settori può essere un’ottima mossa per aumentare in modo considerevole le tue vendite, perché la loro opinione risulta molto autorevole agli occhi dei potenziali clienti; Vendere direttamente all’interno della piattaforma social: in questo modo, il percorso di conversione è ridotto e risulta anche molto più comodo acquistare per il tuo cliente.
Molto probabilmente, se stai leggendo questo articolo, significa che hai già affrontato diversi problemi con la piattaforma Magento e non vedi l'ora di passare ad un'altra piattaforma e-commerce, oppure sei ancora indeciso su quale servizio di vendita utilizzare: in ogni caso, il nostro post è fatto apposta per te. Leggi -> Costo di un ecommerce enterprise: Magento e Shopify plus a confronto Qui sotto, troverai le otto ragioni per cui è consigliato non scegliere Magento come e-commerce. Premessa Prima di imbarcarti in un’impresa disastrosa che potrebbe far affondare in breve o alla lunga il tuo progetto ecommerce, accertati di aver valutato tutti i pro e i contro. Magento ha un seguito immenso, questo perché, molto probabilmente, dieci anni fa era difficile trovare un’opzione open source come la sua. È per questa ragione che così tante persone lo hanno scelto e ora si ritrovano bloccate in una trappola senza fine di configurazioni, bug, funzioni limitate e un sito lentissimo. Ma non è colpa di nessuno: purtroppo Magento è difficoltoso anche per gli sviluppatori più capaci. Gestire tutte le strutture richieste da Magento è un lavoro incredibilmente impegnativo che richiede un sacco di soldi come supporto, oppure uno sforzo a tempo pieno. Sarà quasi troppo tardi, prima che tu capisca che ci sono troppe app che fanno funzionare, ognuna, una piccola parte del software differente, che la struttura è troppo sotto tensione e che avresti moltissime cose e novità che vorresti provare, ma che non puoi perché non sono supportate da Magento. Ed è qui che capisci che il programma non è il massimo e che hai bisogno di un’alternativa. Noi lo abbiamo usato per un sacco di tempo e abbiamo deciso che è tempo di cambiare. Le nostre otto ragioni Queste sono le caratteristiche peggiori di Magento che vi faranno scegliere un'altra piattaforma di e-commerce Magento è un bestione: è molto pesante sia dal punto di vista del caricamento, che della navigazione. Per farti un’idea, sono presenti più di 28 000 file solo nell’installazione di default, senza contare i file media del tema che non puoi comunque fare a meno di implementare. Hosting: proprio per il fatto che è grosso, ti servirà un hosting o un server altrettanto potente per fare in modo che il sito sia veloce e facilmente navigabile dai tuoi clienti e utenti. Migrazione: passare da una piattaforma e-commerce a Magento (e viceversa) è un’operazione lunga, dispendiosa e non sempre dà esito positivo. I tool di migrazione sono pochi e poco affidabili. Dimenticati gli aggiornamenti: prima di aggiornare, pensaci molto ma molto bene. L’update ti comporterà un sacco di problemi con i quali perderai giorni di lavoro. Infatti, è possibile che le modifiche applicate alla nuova versione non siano supportate dalla tua. Spesso è consigliato e, anzi, necessario crearsi un ambiente di stage dove testare l’effettiva compatibilità tra componenti in essere e la nuova versione rilasciata. Occhio alle estensioni: dato che non sono controllate dal team di programmazione di Magento, esse potrebbero non essere supportate dalla tua versione del software, oppure potrebbero entrare in conflitto con gli altri plugin. Il rischio è che si blocchi tutto il sito a causa di errori nel codice. Creare i temi: sviluppare (o far sviluppare un tema da un team di web designer) comporta costi e tempi molto onerosi. Senza considerare che non sarà garantito alcun supporto in caso di aggiornamento della piattaforma. Acquistare un tema già comprato vincola alcune scelte di comunicazione, ossia è necessario che la vostra strategia commerciale si adatti al tema, non il contrario. Supporto: la community attorno a Magento, data la sua complessità di utilizzo, vanta pochi membri e lunghi tempi di risoluzione dei casi. I BUG: i bug sono una vera piaga di Magento. Purtroppo, anche il bug più stupido può arrivare a bloccarvi il sito. Inoltre, essendo open source e sviluppato in PHP, è soggetto ad attacchi se non protetto a sufficienza. In questo caso, il problema può diventare critico: pensaci, come e-commerce, devi garantire la sicurezza dei dati e dei pagamenti dei tuoi clienti. Le alternative Tra tutti gli e-commerce presenti sul mercato, la soluzione che noi abbiamo scelto per i nostri clienti è Shopify. Shopify è la prima alternativa, semplice e velocissima, per vendere online: i suoi costi non arriveranno mai a raggiungere quelli di Magento (a meno che tu non abbia necessità di Shopify Plus, il quale viene utilizzato da colossi come Nestlé) e tra le tantissime qualità, sono da elencare in particolare la sua facilità di utilizzo e il supporto da parte del team Shopify 24 ore su 24. Se vuoi approfondire l'argomento, leggi i nostri articoli su: Comparazione Magento vs Shopify Come funziona un e-commerce? Ulteriore alternativa è data da BigCommerce, piattaforma ecommerce più complessa rispetto a Shopify ma con funzionalità avanzate per grandi business ed ecommerce con logiche B2B. Ti lasciamo questo ebook gratuito per un confronto tra le piattaforme di Magento e BigCommerce e un approfondimento riguardo quest'ultima, utilissimo in caso volessi iniziare (...o scegliere una piattaforma su cui migrare) con un tuo progetto ecommerce.
Tra la moltitudine di piattaforme e-commerce presenti sull'Internet, chiunque abbia anche solo un minimo di esperienza nel settore avrà sentito parlare di Magento, una delle più utilizzate al mondo sia nell'ambito B2B che nell'ambito B2C, sebbene con una predominanza nel primo dei due. La nascita e la vita di Magento La compagnia californiana Varien ha iniziato a lavorare su Magento agli inizi del 2007, producendo una versione beta il 31 agosto dello stesso anno: questa rimase attiva per 7 mesi, prima di essere sostituita dalla prima versione ufficiale, che si presentava come un CMS open source. Con i suoi pregi e i suoi difetti, esso si è inizialmente diffuso a macchia d'olio negli USA, per poi trovare spazio anche in Europa, sebbene lì abbia dovuto confrontarsi con altre piattaforme importate precedentemente; si sono susseguite diverse versioni, la più importante delle quali (Magento 2.0) è stata rilasciata il 17 novembre 2015. Un fattore che ha contribuito enormemente alla diffusione di Magento è stata, nel febbraio 2011, l'acquisizione della piattaforma da parte di eBay, prima parziale e poi totale: l'accordo durò per oltre un anno, prima di concludersi con la rinascita di Magento come società indipendente. Leggi -> Costo di un e-commerce enterprise: Magento e Shopify plus a confronto Efficienza e funzionalità: pro e contro Vediamo di analizzare i motivi per cui Magento ha visto un così largo utilizzo. La piattaforma di Magento è una delle più complete ed efficienti su tutto il web: dà accesso a gestione e personalizzazione pressoché assolute del catalogo online dei tuoi prodotti, dei metodi di pagamento e dell'aspetto estetico del tuo e-commerce, il tutto in modo impeccabile e professionale. Ma il vantaggio forse più importante è la possibilità di ottimizzazione SEO, oggi come oggi uno degli elementi fondamentali per un negozio online al fine di farsi notare dai suoi potenziali clienti. Vi chiederete perché, dunque, Magento sta venendo superato (stando ai dati di Google Trends), in numeri di users, da altre piattaforme e-commerce, prima delle quali Shopify: la risposta sta primariamente nella complessità insita di Magento, in quanto pensato per le grandi aziende dotate di staff specializzati; qualunque compagnia che non disponga di esperti sarà per questo molto svantaggiata, a meno di non assumere nuovo personale o assoldare qualche professionista esterno, soluzioni problematiche per la maggior parte delle piccole e medie aziende. La natura complessa di Magento richiede anche periodici aggiornamenti e quindi costi aggiuntivi, nonché attenzioni extra che possono sfociare in malumori del personale adibito. Costi della piattaforma In teoria, Magento è gratis, poiché scaricarlo e installarlo non costa nulla; in pratica, però, bisogna fare i conti con l'inevitabile affitto, o acquisto, di un piano dedicato all'host del CMS stesso: questo, oltre al costo di un professionista per la possibile installazione, richiede sia un investimento iniziale che un costo di mantenimento mensile. Inoltre, se si vuole aggiornare alla versione Enterprise (quella più avanzata), bisognerà richiedere un preventivo. Questo è un altro dei motivi principali per il quale altre realtà e-commerce stanno emergendo a scapito di Magento: i costi di queste sono talvolta molto minori, sebbene offrano di fondo gli stessi servizi, in alcuni casi (come per esempio il già citato Shopify: se sei interessato a confrontare le due proposte, leggi questo articolo) addirittura migliori in certi ambiti. Si può intuire, quindi, quanto il concetto di gratuito, se riferito a Magento, sia di fatto ingannevole: è per questo che può essere uno strumento potente in mano ad aziende ben avviate e con un certo numero di impiegati (in poche parole, a quelle che possono permettersi un investimento cospicuo), ma decisamente sconsigliabile se rivolto a chi non abbia grandi conoscenze informatiche e/o discreti budget a disposizione. In conclusione... Analizzate le caratteristiche di Magento, non sarebbe corretto imputare a qualche suo difetto il fatto che altre piattaforme e-commerce lo stiano superando in visibilità e utilizzo: semplicemente, le sue caratteristiche non sono adatte alle piccole imprese, che rappresentano una grossissima fetta del panorama e-commerce attuale; di contro, una media o grande azienda potrebbe non trovare nulla di meglio per la gestione dei suoi affari, dopo aver valutato attentamente l'investimento di tempo e denaro richiesti per padroneggiare la piattaforma. - > Per approfondire: Comparazione Magento vs Shopify - > Per approfondire: Che cos'è Shopify
Oltre metà degli americani dicono di preferire lo shopping online, e l’eCommerce sta aumentando del 23% ogni anno. Per molti business avere una presenza online non è più un’opzione: è una necessità. La necessità di sopravvivere in un mercato sempre più orientato all’online. Se vuoi iniziare a vendere nel mondo degli eCommerce shop online, devi anche rimanere aggiornato sui trend sempre mutevoli del mercato. Ecco i migliori 9 trends che incrementeranno la loro diffusione nel 2018. 1- Omni piattaforma e omni device Nel 2018, le differenti piattaforme che le persone utilizzano e i differenti device ai quali hanno accesso diventeranno progressivamente più integrati. Non sarà necessario avere una presenza online su canali multipli: dovrai integrare quei canali gli uni con gli altri. Questo è estremamente semplificato nella logica degli ads che si basano sulla tecnologia dei cookie. Se un utente fa una ricerca su Google per una nuova bicicletta, ad esempio, può ricevere degli annunci targetizzati nel suo Facebook feed il giorno successivo. 2- Ricerche online Un trend che continua da anni precedenti, sempre più utenti cercano un oggetto online prima di fare un acquisto (sia online che offline). Secondo Salesforce questo avviene per l’85% delle volte. Questo dimostra quanto i prezzi mostrati online siano importanti:l’utente cercherà sempre la comparazione del prezzo dell’articolo. 3- Aumento dell’utilizzo del mobile Il Mobile diventerà un player molto importante nel 2018. Le stime dicono che il 50% delle vendite online deriveranno dal mobile il prossimo anno. Secondo le previsioni di Goldman Sachs, le vendite mCommerce (Mobile Commerce) nel 2018 saranno uguali alle vendite totali dell’eCommerce nel 2013. Stiamo parlando di cifre come 626 miliardi di dollari. Il Mobile Commerce incrementerò le vendite totali di tutto il commercio online perché le persone potranno fare acquisti ovunque si trovino - non solo a casa o in ufficio con i loro computer. 4- Personalizzazione dell'esperienza di acquisto Lo shopping online crea ampie opportunità per creare esperienze di acquisto uniche, anche personalizzate sul singolo utente. Amazon, ad esempio, suggerisce prodotti basati sugli acquisti passati e Netflix propone show che ti piacerebbe guardare basandosi su quelli che hai visto in passato. eCommerce come Good Earth Tea creano una shopping esperience unica per ogni cliente. Il visitatore del sito può effettuare un piccolo quiz che gli chiede alcune preferenze, come il posto dove vorrebbero trascorrere una vacanza. Propone quindi un te personalizzato sui loro gusti e personalità. Esperienze d'acquisto simili diventeranno molto comuni nel 2018. 5- Più opzioni di spedizione Un altro trend che è cresciuto nel 2017 e che crescerà ancora nel 2018 è un incremento nelle opzioni di spedizione. Sempre più siti stanno offrendo sistemi di spedizione rapida - a volte permettendo agli shopper di ricevere il loro ordine il giorno successivo o il giorno stesso. Stanno spuntando anche opzioni creative di ordinazione e consegna online, come ordini ricorrenti di articoli acquistati frequentemente e la possibilità di ritirare gli acquisti online in negozio. Sempre più aziende offrono ora servizi di consegna in concorrenza con grandi player come USPS, UPS e FedEx. 6- Big Data e Analytics Big data e analytics stanno trasformando tutti i tipi di industrie, incluso l'eCommerce. Quasi ogni azione che gli utenti prendono online può essere tradotta in dati, molti dei quali possono essere utilizzati, dopo l'analisi, per ottimizzare i siti di e-commerce. L'analisi dei big data può aiutare a prevedere la domanda, personalizzare le esperienze dei clienti e ottimizzare i prezzi per aumentare le vendite. Questo è fondamentale perché solo un aumento dell'1% del prezzo può portare a un aumento medio dell'8,7% dei profitti, ma il 30% delle decisioni umane sui prezzi non raggiunge il miglior prezzo possibile. 7- Applicazioni Messenger e Chatbots Le chatbots che operano tramite Facebook Messenger giocheranno un ruolo molto più importante nell'eCommerce del 2018. I business che usano queste tecnologie possono inviare agli utenti offerte di marketing personalizzate, suggerire acquisti e proporre offerte speciali e coupons. Possono anche aiutare con semplici richieste dei clienti, liberando lo staff per lavorare su più importanti problematiche e altri progetti. Mentre la tecnologia migliora, le chatbots e i messenger di marketing diventeranno molto più utili e popolari. 8- Acquisti a voce Gli smartphone recenti dispongono tutti di assistenti vocali che è possibile utilizzare per eseguire azioni sul telefono o per effettuare ricerche in Internet semplicemente parlando. Anche gli altoparlanti domestici, come Amazon Echo e Google Home, stanno guadagnando popolarità. Questi assistenti vocali possono anche aiutare gli utenti a cercare opzioni di acquisto e persino a comprare oggetti online. In effetti, il 40% dei millennial ha già utilizzato un assistente vocale prima di effettuare un acquisto. L'eCommerce sta diventando un settore sempre più vitale del mercato in cui le aziende possono essere coinvolte. Senza una presenza online, potresti perdere parte delle tue potenziali vendite. Tenere il passo con le mutevoli tendenze dell'eCommerce può aiutarti a catturare questo crescente pubblico online e aumentare le vendite e i profitti. 8- Ecommerce SaaS (Software as a Service) Le aziende che propongono la gestione del proprio shop online come servizio sono un trend in rapida crescita. Lo dimostra il caso di Shopify, che offre servizi specializzati di e-Commerce a fronte di un pagamento mensile che può essere differenziato a seconda dei livelli e delle funzioni che si vogliono avere. Questo non significa che tutti gli e-Commerce Saas sono uguali e costano tutti poco, ma offrono una bassa barriera all'ingresso al fronte di un costo superiore (anche ai 16.000 € per la sola messa online) degli ecommerce customizzati derivanti da sistemi open source, come ad esempio Prestashop o Magento. Facilmente aggiornabili e con costi certi, questi sistemi sono destinati a prendere sempre più piede in un mercato servercentrico come quello italiano. Negli Stati Uniti, ad esempio, l'utilizzo di Shopify fra i piccoli commercianti è aumentato nel 2016 del 25%, arrivando a gestire 377.500 online stores. Qui sopra è possibile vedere le ricerche effettuate su Google negli ultimi 5 anni in tutto il mondo delle 3 principali piattaforme Ecommerce. Due Open Source (Magento e Prestahsop) e una SaaS (Shopify). Il 14 gennaio 2017 Shopify ha superato ampiamente le prime due, il cui trend ha ora un outlook negativo. E in Italia? In Italia siamo ancora palesemente indietro. Ecco il servercentrismo del quale si parlava prima. Il piccolo rivenditore preferisce ancora le piattaforme proprietarie, magari hostate su server con alti costi di gestione e con alto livello di customizzazione e conseguenti costi iniziali. Trend che, quasi sicuramente, si accoderà nel 2018 al resto del mondo, scoprendo le piattaforme SaaS come soluzione ecommerce per piccoli e medi commercianti che hanno l'esigenza di partire subito a vendere online con costi certi.
Le caselle di posta dal Black Friday in poi vengono letteralmente bombardate da sconti, offerte e promozioni. Per chi ha un E-commerce riuscire a stimolare ulteriormente l’acquisto, dopo il periodo natalizio, diventa una missione alquanto ardua. Se hai un E-commerce, sai bene di cosa stiamo parlando. Dal Black Friday al Cyber Monday, fino alle feste di Natale avrai tentato in tutti i modi di incentivare gli acquisti e, ora, come ogni anno, dopo il picco di vendite durante le feste, risenti del calo del tuo E-commerce. Per non parlare della depressione che ti assale quando vedi che inizia il tran tran dei resi, che creano ovviamente disordine e confusione. Cosa fare quindi per rimediare a questo calo delle vendite? Se non sai più che carte giocarti, in questo articolo ti forniremo alcuni consigli per rendere il periodo dopo le feste più fruttuoso. 1. Anno nuovo-vita nuova Chi non pensa agli errori commessi nell’anno precedente e a come migliorarsi nell'anno che inizierà? Dopo le abbuffate e i regali di fine anno arrivano i buoni propositi per l’anno nuovo all’insegna dell’autocontrollo, della parsimonia e del benessere. L'arrivo del nuovo anno cambia drasticamente la mentalità dei consumatori, infonde in loro il voler essere delle persone migliori. Aiutali a realizzare i loro buoni propositi, in linea con la loro nuova mentalità depurata e con i piani futuri. Proponi loro prodotti che permettano di essere più organizzati e produttivi, prodotti che migliorano lo stato di salute e il fisico, insomma può andare bene tutto quello che può essere logicamente collegato con i buoni propositi dell'anno nuovo. 2. Invita i tuoi clienti a coccolarsi Le feste di Natale sono, o dovrebbero essere, all’insegna dell’altruismo. Le persone sono rimaste focalizzate per settimane nella ricerca del regalo perfetto per i loro cari, nell'organizzazione di eventi, cene, pranzi, nell'elaborare ogni volta un nuovo menù...e spesso hanno trascurato loro stesse. Porta l’attenzione dei tuoi clienti su loro stessi, invitandoli a prendersi del tempo dedicato esclusivamente a loro e mostrando quei prodotti che potrebbero farli sentire viziati e coccolati. Incentivali a farsi un regalo speciale! 3. Super saldi sui prodotti avanzati Potresti essere stanco di inviare coupon, sconti, offerte speciali...ma forse non tutti i tuoi clienti sono stanchi di riceverli! Tenta i tuoi clienti con offerte super vantaggiose sulla merce che ha una scadenza vicina (come i prodotti alimentari), o i prodotti che “portano la scritta” dell’anno appena passato o di tutti quelli relativi a mode del momento. Mentre ti starai sbarazzando dei prodotti ormai diventati meno appetibili starai facendo spazio nel tuo magazzino e, allo stesso tempo, portando traffico al tuo sito…non lasciarti sfuggire l’occasione per proporre altri articoli! 4. Cross-selling e Up-selling sugli acquisti di Natale Conoscere la cronologia degli acquisti di Natale ti offre un vantaggio per suggerire dei prodotti correlati che stuzzichino la fantasia dei clienti. Mostra e consiglia prodotti caratterizzati da una qualità maggiore, un valore più elevato che siano in qualche modo collegati a quelli acquistati durante il periodo natalizio. N.B: Gli acquisti effettuati erano probabilmente regali destinati ad altre persone. Quando offri ai tuoi clienti una promozione, incoraggiali a condividerla con altri, in questo modo potrai ovviare al fatto di non sapere per chi fosse l'acquisto avvenuto durante il periodo natalizio. 5. Non dimenticarti dei Social media e del Remarketing I social media tornano sempre utili, in qualsiasi periodo dell'anno. Utilizzali per proporre nuove offerte e mettere in mostra con foto e video accattivanti i tuoi prodotti o per organizzare concorsi post-Natale. Inoltre, secondo KissMetrics le azioni di remarketing sono incredibilmente potenti, infatti: il remarketing porta a un aumento del tasso di conversione Il Click Through Rate medio nelle ads di remarketing è migliore rispetto a quello delle ads display Gli utenti che visualizzano ads di remarketing avranno maggiori probabilità di convertire sul sito 6. Coinvolgi i tuoi clienti con un sondaggio Lanciare un sondaggio è un ottimo modo per comunicare con i tuoi clienti e per darti un'idea di cosa pensano della tua attività e dei tuoi prodotti. Inoltre è un'occasione d'oro per raccogliere informazioni utili su futuri acquisti, dove prefertiscono ricevere informazioni di marketing e altre informazioni più o meno generiche. Questi sono solo alcuni consigli per incentivare le vendite dopo il periodo natalizio. Buon lavoro!
Tutti state pensando di vendere di più con il web. Ok, qualcuno può non averlo ancora capito, ma oggi, grazie al web, il commerciale può funzionare meglio. Chi sta pensando a come vendere di più col web, può trovare alcuni spunti interessanti nella teoria dei micro momenti, brevi cicli in cui un utente cerca, valuta, decide e compie un acquisto grazie al fatto di poter utilizzare un dispositivo mobile in qualunque momento. Gli smartphone sono ormai molto più che un mezzo per fare e ricevere telefonate e scambiare messaggi. Ciò che siamo in grado di fare con gli smartphone oggi, solo 5 anni fa era impensabile. Le aziende non sembrano però dare ancora la giusta importanza a quanto le abitudini dei consumatori siano cambiate grazie (a causa?) degli smartphone. O forse non ne hanno ancora avuto il tempo. La rivoluzione, se così vogliamo considerarla, sta nel fatto che i possibili acquirenti, grazie al fatto di avere a disposizione un dispositivo mobile, possono soddisfare il loro desiderio di acquisto in qualsiasi momento: a chi si rivolgeranno? La tua azienda è pronta a rispondere? O meglio, gli utenti sapranno trovare la tua azienda online? Alcuni consigli su ciò che devi considerare nella tua strategia digitale per vendere online. La teoria dei Micro Momenti di Google Google, è la società che probabilmente più al mondo conosce quanto e come gli utenti utilizzano gli strumenti tecnologi mobile, ha pubblicato uno studio su una strategia di marketing basata sui cosiddetti Micro momenti. Li definisce come “i momenti di forte intento in cui una persona si rivolge ad un dispositivo per agire sull’impulso di sapere, andare, fare o comprare”. Lo studio identifica 4 categorie di momenti che chi vuole vendere online deve considerare: Voglio sapere: momento in cui le persone sono in fase di ricerca ed esplorazione, ma non necessariamente di acquisto. Voglio andare: momento in cui le persone ricercano un’azienda locale o stanno considerando l’acquisto in un negozio nelle vicinanze Voglio fare: momento in cui le persone ricercano aiuto per completare una mansione o stanno provando qualcosa di nuovo Voglio comprare: momento in cui una persona è pronta all’acquisto e ha bisogno di aiuto per decidere cosa e come comprare. Dal lato della strategia di marketing di un'azienda, la teoria dei micromomenti viene sintetizzato dalla seguente espressione: esserci, essere utili, essere veloci. Esserci: il tuo prodotto/servizio dev’essere dove i tuoi clienti lo cercano. Presenza quindi nei punti di distribuzione migliori; pubblicità nelle riviste di settore; partecipazione alle fiere. E online? Sai trovare e farti trovare online dai tuoi possibili clienti? Essere utili: online l’utente sceglie in base alle informazioni che gli vengono fornite. Migliori sono, ovvero più rilevanti e pertinenti la ricerca, maggiore il numero di conversioni. Essere veloci: l'utente, specie quello da dispositivo mobile è alla ricerca della gratificazione immediata ed acquista in urgenza. Vuole risposte rapide. Perciò, più velocemente il navigatore può compiere la sua azione su un sito, migliore la risposta. Un sito penalizzato dagli utenti è un sito che si carica troppo lentamente (e per lentamente si intende più di 3 secondi!) o che richiede troppi passaggi. Cosa significa per chi vuole vendere online? Quali soluzioni serve adottare per il proprio sito e-commerce? In questo caso, si tratta di saper adottare i giusti accorgimenti SEO – search engine optimization – per far trovare alle persone i tuoi prodotti e il tuo brand, fare content marketing per offrire le giuste informazioni e fare attenzione alla User Experience per rendere più veloci possibili le operazioni sul sito. Accorgimenti per il tuo sito e-commerce Quando parti con il tuo progetto e-commerce bisogna considerare le diverse strategie e i diversi strumenti di web marketing a disposizione per far funzionare l’attività. Avere una visione globale degli obiettivi di business e i relativi piani di marketing permetterà di effettuare le giuste scelte ed eviterà di dover tentare di correre ai ripari (e spendere di più di quanto ipotizzato). Chi già conosce un po' la metodologia di Inbound Marketing, riconoscerà gli elementi alla base della strategia basata sui micromomenti: l’importanza dell’analisi dei comportamenti degli utenti e la definizione delle 3 fasi del percorso di acquisto (spesso indicato come Buyer's Journey o customer's journey): consapevolezza, analisi, decisione. La nuova strategia mette in risalto il fatto che, grazie ai dispositivi mobili, il processo decisionale richiede tempi brevi, anzi brevissimi, e il percorso di acquisto si può esaurire in pochi minuti. Pensate ad un persona che si trova in una città per lavoro e cerca un ristorante per pranzare. Che cosa fa? Cerca su GoogleMaps i ristoranti vicino a lui e sceglie a quale andare in base alle informazioni che legge sulla scheda del locale. (a proposito... la tua azienda è su GoogleMaps? Sulla tua scheda ci sono le informazioni più importanti per contattarti, far sapere quando sei aperto e indicare che cosa offri?) Esserci: fai attività SEO Esserci sul web, o meglio, farsi trovare sul web! Saper fare bene l’ottimizzazione del sito e-commerce per i motori di ricerca richiede esperienza. Google penalizza i siti mal fatti o che tentano di “imbrogliare” ma allo stesso tempo premia i siti che sanno fare una buona ottimizzazione SEO. Parti scegliendo la giusta piattaforma e i giusti software che permettano di gestire la tua strategia SEO per promuovere il tuo brand e i tuoi prodotti: scegli le giuste parole chiavi per la tua attività e fare il giusto piano redazionale delle parole da utilizzare su che pagine o per quali prodotti e quali ti serviranno per le campagne AdWords a pagamento verifica che le pagine del tuo sito non contengano errori, pagine mancanti o contenuti e descrizioni duplicate controlla che il caricamento della pagina sia veloce cura la pagine del chi siamo, dove siamo e contatti Essere utile: fai content marketing Fare marketing dei contenuti è il moderno imperativo categorico del web. Content is king, il contenuto è re, proclamano gli addetti del marketing da anni. Pubblicare contenuti originali serve ad un doppio scopo, per questo gli addetti di web marketing ne fanno un caposaldo della strategia digitale. Da un lato, contribuisce a migliorare il posizionamento sui motori di ricerca in quanto fornisce molti più argomenti di cui trattare legati alla tua attività e lo fa in modo naturale, non artificioso. Dall’altro, ti permette di mettere a disposizione dei tuoi potenziali acquirenti le informazioni che lo aiuteranno a scegliere se la tua soluzione/prodotto è quello che sta cercando. Per questo la pubblicazione di contenuti originali viene considerato LO strumento per trovare nuovi clienti. Se vendi dove le persone non possono utilizzare i 5 sensi per valutare un prodotto e dove non c’è comunicazione diretta per spiegare i vantaggi della tua soluzione, devi utilizzare altri modi per raccontarti e raccontare ciò che fai. Essere veloce: fai attenzione all’esperienza utente e all’ottimizzazione del sito L’esigenza di velocità dei nuovi utenti va in due direzioni: velocità a compiere le azioni sul sito e navigare tra le pagine, soprattutto dai dispositivi mobili: struttura delle pagine, architettura del sito, e, importantissimo per gli e-commerce, facilità a completare la procedura d’ordine. Ridurre, quindi, il più possibile il numero di passaggi per completare le azioni. velocità a trovare le informazioni rilevanti: testi, immagini, caratteristiche, tutto deve essere il più immediato ed esaustivo possibile. Offrire subito le informazioni più importanti per far capire rapidamente ai visitatori che sono nel posto giusto e mettere in evidenza le azioni che l’utente deve compiere sul tuo sito che più sono importanti per il tuo business. Lavorare sui fattori che incidono sulla velocità è un lavoro continuo, fatto di test, piccole modifiche e costante verifica: l’importante è impostare fin dall’inizio del progetto quali sono gli obiettivi di breve, medio e lungo periodo e gli step per realizzarli. La tecnologia cambia le abitudini delle persone e per le aziende non è sempre facile capire quali cambiamenti sono mode passeggere o vere e proprie rivoluzioni. Però non si possono ignorare certi trend ancora a lungo: aumenta il numero di dispositivi mobili utilizzati dalle persone (che in alcuni casi ne hanno anche più di uno), diminuisce il tempo decisionale e aumenta il mobile commerce, tanto in alcuni Stati le vendite da mobile hanno già superato quelle da pc. No, non si può ignorare questi trend.
Quando si pianifica una strategia di business per vendere online i propri prodotti e servizi, uno degli aspetti chiave che si analizza sono le caratteristiche e le abitudini di chi compra su internet, al fine di individuare quanto del nostro pubblico possiamo intercettare e dove e quali strumenti è meglio utilizzare. Ogni paese ha le sue caratteristiche: chi è e come si comporta il cliente 2.0 italiano? Lo scorso mese di maggio si è tenuto l’E-commerce Forum, nel corso del quale il consorzio NETCOMM ha presentato un rapporto sullo stato del commercio elettronico al dettaglio italiano nel 2016. Abbiamo riassunto i dati salienti emersi dal rapporto in una Infografica, per dare un'immagine veloce del Cliente 2.0 italiano. Com'è fatto l'italiano che compra su internet [infografica] Sempre in base ai risultati esposti, cresce il livello di soddisfazione del cliente in merito all’esperienza di acquisto on line e con questa la propensione al riacquisto. Il 62,5% compra da un venditore online già utilizzato in precedenza, il 16% da un venditore trovato sul web e il 10.9% da un venditore conosciuto ma non ancora utilizzato. I pagamenti in contante (contrassegno) o con bonifico bancario anticipato sono in calo, mentre offrire Paypal in alternativa alle carte di pagamento, sembra essere la scelta migliore per favorire la conclusione degli acquisti. Gli e-shopper acquistano principalmente viaggi e turismo, elettronica, servizi assicurativi, abbigliamento e accessori; articoli per il benessere e alimentari sono invece le categorie in maggiore espansione al momento. L'importanza della visualizzazione da dispositivi mobili. L’analisi presentata mette in luce come, seppur ancora predominanti gli acquisti fatti da pc, sono in crescita quelli fatti da dispositivi mobili: sarà quindi ancora più importante per le aziende avere un sito e-commerce correttamente visualizzabile da tutti i dispositivi, ovvero puntare sul mobile commerce. Tanto più, come si evince dai dati forniti da Consumerbarometer, problemi di navigazione portano il 22% degli intervistati a cercare un altro sito. Come il sito web influenza le vendite tradizionali Con la diffusione de dispositivi mobili è cambiato, inoltre, anche il modo di cercare informazioni da parte degli utenti, con un 34% di italiani che ricercano prodotti o servizi online e li comprano online e un 23% di utenti che ricerca informazioni online e compra offline. Per il pubblico italiano intervistato, metodo di consegna privilegiato è proprio il ritiro in negozio (69%) mentre la spedizione a casa è stata scelta dal 22%. Sono dati molto interessanti per le aziende che hanno un negozio e vogliono vendere online. La scelta prevalente di ritirare in negozio, può essere letta come una propensione a ricercare online informazioni sul mercato locale, non solo il miglior prezzo. La presenza online, quindi, sia con un sito web o un sito e-commerce, lavorare su e con i canali social e soprattutto curare l’ottimizzazione delle pagine per i motori di ricerca è utile per lo sviluppo del mercato locale. Ogni mercato ha le sue caratteristiche, i suoi vantaggi e le sue sfide, anche quello digitale. I segnali sono positivi, le vendite online crescono, si diffondono gli strumenti digitali e cambiano le abitudini degli italiani, che si informano, chiedono e ricercano online informazioni per attività o acquisti, anche, nella propria zona.