Già sappiamo che Shopify Plus è l’upgrade della versione base di Shopify pensato per le aziende di grandi dimensioni. In Shopify hanno ben presente un principio: l'innovazione è uguale alla longevità. Se non stai costantemente innovando, lo faranno sicuramente i tuoi concorrenti e questo ti porterà a perdere quote di mercato e nel lungo periodo potrai anche rischiare di chiudere la tua attività. Shopify ha preso a cuore questo principio ed è diventato un leader: non rappresentare solamente un’azienda che sviluppa la tecnologia per siti e-commerce, ma una forza trainante in questo settore che mai come ora, sta diventando davvero strategico per la vita delle aziende e dei loro business. Shopify ha recentemente annunciato alcuni importanti aggiornamenti alla sua piattaforma di livello aziendale Shopify Plus. In questo articolo ti forniremo alcune informazioni di base su questi aggiornamenti, spiegheremo le nuove funzionalità e delineeremo cosa possono fare per te. Come è nata la piattaforma Shopify Plus Dal suo inizio nel 2006, Shopify ha sempre rappresentato una grande piattaforma di e-commerce per le piccole imprese. Nel 2014 Shopify ha ampliato la propria portata con la sua soluzione di e-commerce pronta per le grandi aziende: Shopify Plus. È stato progettato per attrarre aziende più grandi e lanciare Shopify come un’alternativa concreta a Magento. Shopify Plus non è stato subito un successo. La tecnologia era più potente e flessibile di Shopify base, ma presentava un costo aggiuntivo che non convinceva il mercato. Le nuove funzionalità, semplicemente, non sembravano valere l'investimento aggiuntivo. Shopify ha ampliato ogni aspetto della piattaforma Plus per soddisfare le esigenze di quasi tutti i commercianti, non importa quanto grandi o complesse siano tali esigenze. Vediamo insieme quali sono le funzionalità che hanno diversificato l’offerta di Shopify Plus. Soluzioni multicanale La vendita al dettaglio multicanale può essere difficile perché implica un'aggregazione dei dati dei clienti. Tradizionalmente, i dati e la raccolta dei pagamenti vengono elaborati da due sistemi completamente diversi, uno in negozio e uno online, senza alcun meccanismo per lo scambio o l'integrazione di questi dati. Shopify ha cercato di risolvere questo problema creando il proprio sistema POS. Ma aveva alcune limitazioni rispetto alle altre piattaforme POS più popolari presenti sul mercato. Shopify ha riconosciuto la necessità di migliorare il proprio sistema POS e colmare veramente il divario di dati. Hanno notevolmente migliorato il loro POS con nuove funzionalità come: Ritorni e scambi multicanale; Ordine online con ritiro in negozio; Opzioni di mancia; App complementare per migliorare l'esperienza di pagamento per i clienti in negozio. Shopify Plus ha anche rilasciato un nuovo sistema di pagamento premium e lettore di chip. Questo prodotto accetta un'ampia varietà di opzioni di pagamento, inclusi metodi no-touch come Google Pay e Apple Pay. Strumenti di marketing migliorati Uno dei motivi per cui amiamo Shopify è che riduce il sovraccarico tecnico. Semplificando e razionalizzando la manutenzione dei dadi e dei bulloni, Shopify libera i commercianti di concentrarsi sulla loro crescita e sul marketing. Le prossime funzionalità di Shopify Plus porteranno questo a un nuovo livello con aggiunte come: Una nuova dashboard di marketing; “Buy One Get One” e sconti sulla quantità; Checkout dinamico. Nuovo dashboard di marketing Shopify Plus ora includerà una dashboard di marketing all-in-one per aiutarti a comprendere i tuoi clienti e migliorare le tue campagne. Siamo piuttosto entusiasti di questo e merita alcune spiegazioni. Per analizzare i clienti è necessario aggregare i dati, analizzarli e quindi utilizzarli per apportare modifiche pratiche. Può essere un compito impegnativo e non finire mai. La maggior parte delle piattaforme di e-commerce non lo rende più facile perché ogni singola applicazione raccoglie i propri dati, ma non ha la possibilità di aggregarli. Per i commercianti Shopify Plus, la nuova dashboard di marketing risolve questo problema. Aggregherà i dati provenienti da email marketing, social media, campagne pubblicitarie a pagamento, banner di sconto, campagne di riferimento, promozioni del negozio e molto altro. Inoltre, confronterà i risultati della campagna e fornirà consigli per ottimizzare le campagne future. Strumenti promozionali In passato, gli strumenti promozionali di Shopify non sono stati eccezionali. Anche con le app, Shopify, ha lottato per competere con i rivali del settore. Shopify sta affrontando questo problema con aggiornamenti progettati per offrire ai propri clienti maggiore flessibilità. Le nuove funzionalità promozionali includono: Compra uno prendi uno; Acquista X / Ottieni Y; Sconti sulla quantità; Sconti sulla spedizione. Checkout dinamico I professionisti dell'e-commerce lavorano duramente per creare un'esperienza cliente semplice e priva di attriti. La nuova funzione Checkout dinamico renderà questo lavoro più facile. Dynamic Checkout consente ai tuoi clienti registrati di effettuare il check-out direttamente dalla pagina del prodotto con un solo clic. Nuovi strumenti di back office Shopify Plus sta anche migliorando l'esperienza del commerciante con una serie di nuovi strumenti di back-office. Storicamente, i commercianti digitali si sono affidati a servizi di terze parti per attività come la gestione dell'inventario o la gestione degli storni di addebito. Non ci aspettavamo queste funzioni dalla nostra piattaforma di e-commerce, fino ad ora. Ecco una rapida carrellata: Posizioni: ora puoi gestire e monitorare l'inventario tra le sedi direttamente dal pannello di amministrazione di Shopify o dall'app mobile di Shopify. Protezione dalle frodi per Shopify Payments: aderisci a questo servizio per proteggerti da addebiti fraudolenti su Shopify Payments. Shopify Ping: questa app mobile gratuita semplifica le attività di marketing e aggrega le conversazioni aziendali per semplificarti la vita in movimento. Kit: Kit è un dipendente virtuale che può imparare dai dati del sito, aiutarti a pianificare la strategia di marketing e creare campagne di marketing. Kit funziona con Facebook e Instagram, oltre a un elenco crescente di servizi di terze parti compatibili come le app Yotpo, Shoelace e Bold. La parte migliore: è gratis! Funzionalità in lingua madre: questa funzione agevola i commercianti di tutto il mondo convertendo l'amministratore di Shopify in tedesco, giapponese, francese, spagnolo, portoghese brasiliano o italiano. Metodi di pagamento rilevanti a livello locale: le preferenze di pagamento variano ampiamente in base alla località e alla cultura. Scegli le opzioni di pagamento specifiche del paese e apri un nuovo mondo di possibilità di transazione. Conclusioni Dal 2018 Shopify ad oggi ha dato nuovo impulso al proprio business. Ha una maggiore capacità di ascoltare i propri clienti, di sviluppare il loro prodotto e adottare un approccio olistico all'innovazione. Queste nuove funzionalità risolvono notevoli problemi per i commercianti e rendono l'esperienza di acquisto perfetta per i clienti. Se Shopify continua a questo ritmo, i fornitori di servizi software di terze parti potrebbero fare la fine di fax e dinosauri. Potrebbe davvero esserci un futuro in cui un commerciante potrebbe gestire un'attività di successo da un'unica piattaforma? Forse o forse no, ma una cosa è certa: Shopify renderà divertente scoprirlo! Interessato a passare a Shopify o ad ampliare il tuo negozio Shopify? Abbiamo l'esperienza per aiutarti. ICT Sviluppo è un partner Shopify Plus e il nostro team ha sviluppato specifiche strategie per supportarti nella creazione, sviluppo e valorizzazione del tuo e-commerce. Perché tu raggiunga gli obiettivi di business che ti sei prefissato hai bisogno di un partner che conosca le dinamiche del mercato online e le strategie di web marketing ottimizzate per potenziare il tuo commercio in rete.
Durante il Black Friday Cyber Monday (BFCM) 2020 per effetto della pandemia e di, quasi sicuri, nuovi lockdown si preferirà comprare da e-commerce più o meno conosciuti rispetto ai negozi tradizionali. Questo articolo è pensato proprio per tutti quelli che vorranno essere i protagonisti del prossimo Black Friday Cyber Monday. Ma il lavoro da fare è tanto ed è meglio organizzarsi per tempo: le campagne pubblicitarie, le vendite, gli ordini da evadere e la gestione delle richieste. Realizzare al meglio ogni singolo passaggio farà la differenza per il tuo fatturato al termine del week end dello shopping. Quali sono i principali aspetti da considerare? Ce ne sono alcuni di carattere tecnico, altri organizzativi e, infine, pubblicitari/promozionali. 1. Aspetti tecnici Per quanto riguarda questi aspetti ti dovrai concentrare perché il tuo sito sia impostato alla perfezione per offrire agli utenti una delle migliori esperienze di acquisto. Uno dei primi interventi tecnici è sicuramente testare il tuo sito web per un improvviso aumento del traffico. Troppe richieste nello stesso momento possono causare un malfunzionamento del sito. Ad esempio i server di Shopify garantiscono un uptime del 99,98%. Ci sono strumenti per sottoporre il tuo server ad un test di carico e verificare la velocità di caricamento delle pagine. Concentrati, ad esempio, sull’homepage e sulle pagine più trafficate. Per dare maggior supporto e risposte più rapide agli utenti che entrano nel tuo e-commerce un utile strumento è la chat dal vivo. Ti permette di gestire il follow up dopo l’invio di newsletter o promozioni dirette ai vostri clienti e può risolvere i dubbi degli utenti nel momento in cui si trovano sulle pagine prodotto del vostro negozio online o nelle fasi di check del proprio carrello. Il tuo sito è mobile friendly? Ormai gran parte degli acquisti online avviene da smartphone e il tuo sito e-commerce deve essere, prima di tutto, pensato in ottica mobile. E il tuo sito e-commerce com’è sul tuo cellulare? Si adatta al formato mobile? O tutte le immagini e i testi sono incasinati? Ti consiglio di fare questo check il prima possibile e di intervenire subito sull’e-commerce se non è adattivo. Anche il checkout è un aspetto da non sottovalutare. Quanti passaggi deve fare un utente del tuo sito e-commerce per effettuare un acquisto? Cerca di semplificarli e di ridurli al minimo per una migliore esperienza di acquisto sul tuo negozio online. 2. Aspetti organizzativi Trattandosi di e-commerce, uno degli aspetti organizzativi su cui concentrarsi per il week end dello shopping è lo stock di merce a disposizione nel tuo magazzino o, se operi in dropshipping, in quello dei tuoi fornitori. Ti starai chiedendo: come posso prevedere con un certo anticipo cosa gli utenti compreranno sul mio store online? Innanzitutto potresti analizzare i report di vendita dello scorso BFCM. Se non hai improntato dei report specifici con cui monitorare l’andamento delle vendite del tuo e-commerce, puoi comunque analizzare quello che è stato lo scorso BFCM. Potresti risalire alle date dello scorso Black Friday Cyber Monday e vedere quali prodotti sono stati più acquistati: in questo modo potrai inserire nell’inventario i prodotti che ti permetteranno di ottenere il maggior fatturato possibile. Creato lo stock di merce per il BFCM dovrai ottimizzare i flussi di lavoro e di evasione degli ordini. Avrai, innanzitutto, da allestire lo spazio di preparazione degli ordini e potrai aver bisogno di personale aggiuntivo per evaderli e spedirli. Per gestire al meglio tutto il personale ti consiglio di creare una timeline degli ordini con cui verificare il rispetto dei lavori e dei tempi legati ad ogni singolo ordine. Per ogni ordine ricevuto, prevedi già una politica di reso facile e senza problemi. Comunicala per bene sul tuo e-commerce perché gli utenti vogliono essere rassicurati del fatto di poter restituire la merce acquistata se non li soddisfa. 3. Aspetti promozionali/pubblicitari Gli aspetti analizzati in precedenza, come hai notato, riguardano principalmente l’organizzazione del sito e di tutte le attività legate alla gestione degli ordini, compresi i resi di merce. In questa ultima sezione ti farò una panoramica su quali aspetti promozionali e pubblicitari sono necessari per aumentare il traffico sul sito e di come gestirli. Quali sono gli strumenti o le attività che potrebbero fare al caso tuo per presentare le tue migliori offerte per il week end mondiale dello shopping. Per prima cosa potresti pensare di vendere su più canali per intercettare tutti i tuoi potenziali clienti e procedere con un’offerta dedicata in base al canale con cui sono entrati in contatto con il tuo marchio. Marketplace verticali o orizzontali sono ormai una tappa fissa degli utenti online. Per te è importante individuare quali siano i più indicati per il tuo marchio e prodotto. Non decidere sulla base delle sensazioni personali, fai un’analisi approfondita dei pro e contro di alcune piattaforme a cui sei interessato. Sul web saranno attivi anche i tuoi concorrenti. Stila una lista, dai concorrenti diretti a quelli allargati, e cerca di capire come stanno formulando la propria offerta per il BFCM. Avere un quadro di come si stanno comportando ti permetterà di modulare la tua offerta in modo esclusivo e di diversificarti rispetto ai tuoi concorrenti. Dopo le analisi dei canali di vendita e dei concorrenti è giunto per te il momento di definire cosa vendere, come venderlo e come pubblicizzarlo. Dato che ci troviamo in piena pandemia, potresti integrare i prodotti che già vendi sul tuo e-commerce con altre categorie merceologiche che hanno avuto un boom di vendite durante il lockdown. I mobili e gli accessori per l’ufficio, le attrezzature per il fitness e i prodotti per la cura di sé e di bellezza sono solo alcune delle categorie merceologiche che hanno incrementato, e non poco, le vendite negli ultimi mesi. Se, poi, su alcune categorie merceologiche avete poco magazzino e i tempi per i riordini sono decisamente lunghi, proponi già sul tuo e-commerce la possibilità di acquistare buoni regalo o gift card. I tuoi clienti saranno soddisfatti perché comunque si portano a casa qualcosa e tu ti assicuri una vendita in più. Fai un’analisi del tuo catalogo prodotti e individua quelli che potrebbero essere “acchiappa utenti”: quelli cioè che attraggono gli utenti sui siti e-commerce. Stai sicuro che, nel momento in cui entrano nel tuo store, non acquisteranno solo il prodotto in offerta, ma anche tutta una serie di altri prodotti. L’offerta non deve essere generica, ma declinata sui prodotti con un forte potere attrattivo. Ok, ora abbiamo tutti gli elementi che ci servono: i prodotti e il prezzo sbalorditivo a cui non si può rinunciare. È il momento di pubblicizzare le tue offerte per il BFCM. Un consiglio che ti do è quello di creare delle campagne adv ad hoc sulle tue offerte per il BFCM con banner dalle grafiche accattivanti. Utilizza i tuoi profili social per veicolare queste offerte pazzesche. Crea engagement con i tuoi follower in modo da poter aumentare la diffusione dei tuoi messaggi promozionali per il BFCM. Anche l’email marketing è un utile strumento per aumentare i tassi di conversione durante il BFCM. Ti consiglio di segmentare i clienti del tuo database a cui invierai una proposta dedicata tramite mail. Questo potrebbe essere anche un buon modo per costruire relazioni più durature e avere la possibilità di ottenere dati personali dei vari utenti a cui dar seguito con ulteriori offerte personalizzate. Il rapporto instaurato durante il BFCM non si esaurisce in quel week end, ma potrà essere alimentato con tutta una serie di offerte successive con cui stimolare i tuoi clienti. Conclusioni Tutto quello esposto in questo articolo rappresenta una serie di spunti che potrebbero, a circa un mese di distanza dal BFCM, aiutarti ad affrontarlo in modo migliore rispetto agli altri anni. Ti consiglio, anche se hai già programmato tutto e credi che funzionerà, di prevedere un piano B per avere già a disposizione altre soluzioni che potrebbero risolverti gli imprevisti verificatisi. E, al termine del week end dello shopping, prenditi qualche giorno per analizzare cosa ha funzionato e cosa, invece, ha fallito. Sarà la base per organizzare il BFCM 2021 ancora meglio, ma, soprattutto, potrai valutare quali attività possano essere realizzate con regolarità.
Quanto ti piacerebbe che un visitatore trovi il tuo blog o faccia clic su un tuo annuncio e si converta immediatamente in una vendita o lead. Ma quante volte succede? Si contano sulle dita di una mano. Il più delle volte le persone visiteranno il tuo sito più volte prima della conversione. Visiteranno il tuo sito, leggeranno il tuo post sul blog, torneranno direttamente una settimana dopo e il giorno successivo faranno clic su un annuncio di retargeting. Quindi, finalmente si convertiranno! Ecco che qui sorge la classica domanda: a quale canale di marketing attribuire la conversione di questo lead? Sarà stato il tuo blog responsabile della nuova vendita? O forse è stato l’annuncio di Facebook? Al giorno d’oggi ci sono diversi punti di contatto nel percorso dell'acquirente e ogni canale gioca la sua parte. C’è bisogno, quindi, di gestire dei modelli di attribuzione per sapere, in ogni istante, quale sia il canale utilizzato dagli acquirenti sul tuo sito. Iniziamo con una semplice domanda. Cosa sono i modelli di attribuzione del marketing? I modelli di attribuzione sono un framework per analizzare quali touchpoint, o canali di marketing, portano ad una conversione. Ogni modello di attribuzione distribuisce il valore di una conversione in ogni punto di contatto in modo diverso. Uno strumento di confronto dei modelli consente di analizzare come ogni modello distribuisca il valore di una conversione. Esistono sei modelli di attribuzione comuni: ultima interazione, prima interazione, ultimo clic non diretto, lineare, decadimento temporale e basato sulla posizione (o a forma di U). I modelli di attribuzione sono utili, ma sono anche uno degli argomenti più complicati del marketing. Analizzando ogni modello di attribuzione, puoi avere un'idea migliore del ROI per ogni canale di marketing e puoi confrontare le prestazioni in ogni modello per comprendere l'importanza di più punti di contatto nel percorso del cliente. Determinare quale sia il canale di marketing a cui attribuire una conversione dipende dal tipo di attività online dell’azienda. Non si tratta di usare sempre e solo questo o quel modello di attribuzione, ma cercare di combinare insieme quelli più indicati per analizzare cosa ha portato il lead a compiere una determinata azione. Confrontando più modelli di attribuzione, è più facile capire come due (o più) canali di marketing collaborano per generare conversioni, in modo da poter assegnare un valore di conversione a ciascun canale. Comprendere i passaggi che un cliente esegue prima della conversione può essere altrettanto prezioso per i professionisti del marketing quanto la vendita stessa. Nella nostra guida completa ai modelli di attribuzione, illustreremo i modelli di attribuzione primari e quando utilizzarli. Quali sono i diversi tipi di modelli di attribuzione? 1. Attribuzione ultima interazione L'attribuzione dell'ultima interazione viene anche definita ultimo clic o ultimo tocco. Come suggerisce il nome, questo modello attribuisce il 100% del merito all'ultima interazione che la tua azienda ha avuto con un lead prima della conversione. Ad esempio, un visitatore trova il tuo sito web tramite la ricerca organica. Una settimana dopo vedono un annuncio di Facebook e fanno clic sull'annuncio. Più tardi quel giorno, accedono direttamente al tuo sito web ed effettuano un acquisto. Il traffico diretto, in questo caso, ottiene tutto il credito per quell'acquisto. Il 100% del valore viene assegnato a quest'ultima interazione. Questo è il modello di attribuzione predefinito nella maggior parte delle piattaforme, incluso Google Analytics. Se stai esaminando i rapporti di conversione standard in Google Analytics, vedrai ogni obiettivo attribuito all'ultima interazione che il tuo cliente ha avuto con la tua attività. Pro e contro: L'attribuzione Ultima interazione è la più semplice da implementare e valutare. Spesso è anche il più preciso. Il marketing digitale oggi è sparso. Le persone possono accedere da più dispositivi, cancellare i cookie o utilizzare più browser. Ciò rende difficile tenere traccia del loro intero viaggio. Tuttavia, puoi sempre essere certo della loro ultima interazione prima della conversione. Lo svantaggio è che questo modello ignora tutto ciò che accade prima dell'interazione finale. Molte delle interazioni e dei punti di contatto precedenti a quell'ultimo clic saranno altrettanto importanti. Questo modello potrebbe essere adatto a te se hai un breve ciclo di acquisto. Se non ci sono molti punti di contatto prima della conversione, solo il monitoraggio dell'ultimo ti darà una buona idea dei tuoi canali più forti. Troverai anche questo modello particolarmente utile se la tua canalizzazione di vendita è ampia in alto, ma stretta in basso. 2. Attribuzione della prima interazione Prima Interazione è simile a Ultima Interazione, in quanto assegna il 100% del credito a un clic/interazione. La prima interazione (chiamata anche Primo clic) assegna tutto il credito per una conversione alla prima interazione della tua attività con il cliente. Ad esempio, se un cliente trova per la prima volta la tua attività su Pinterest, Pinterest ottiene tutto il credito per qualsiasi vendita avvenuta dopo tale interazione. Non importa se il cliente ti ha trovato su Pinterest, poi ha fatto clic su un annuncio display una settimana dopo e poi è andato direttamente al tuo sito. Pinterest, in questo esempio, ottiene il pieno merito. Pro e contro: L'attrattiva principale dell'utilizzo dell'attribuzione Prima Interazione è quanto sia semplice e diretta. Tuttavia, questo modello ignora gli effetti di eventuali canali di marketing potenzialmente importanti che intervengono in un momento successivo. Questo modello è utile anche se il tuo settore ha un ciclo di acquisto breve. Se c'è una tendenza a convertire i clienti immediatamente, il loro primo punto di contatto è particolarmente importante. Oppure, se il tuo obiettivo aziendale principale è portare nuovi clienti al vertice della canalizzazione, Prima Interazione è un ottimo modello per valutare ogni canale. 3. Ultimo clic non diretto Il modello dell'ultimo clic non diretto è leggermente più utile di un modello standard dell'ultimo clic. Il 100% del valore è ancora assegnato a una singola interazione. Tuttavia, con l'ultimo clic non diretto, elimina tutte le interazioni dirette che si verificano subito prima della conversione. Il traffico diretto si verifica quando qualcuno accede direttamente al tuo sito inserendo manualmente il tuo URL o facendo clic su un collegamento aggiunto ai segnalibri. Quindi questo visitatore conosce già la tua azienda. Come hanno saputo della tua azienda? Cosa li ha spinti a visitare direttamente il tuo sito web? Eliminando il traffico diretto nel modello dell'ultimo clic, puoi assegnare più valore alla strategia di marketing che ha portato alla conversione. Pro e contro: Come accennato in precedenza, l'eliminazione dei clic diretti rende questo modello più intuitivo rispetto all'ultima interazione. Tuttavia, assegna comunque il 100% del valore ad un'interazione. Se il tuo cliente aveva 4 punti di contatto prima di quell'ultimo clic non diretto, vengono completamente ignorati. 4. Attribuzione lineare Con un modello di attribuzione lineare, dividi equamente la conversione tra tutte le interazioni che il cliente ha avuto con la tua attività. Ad esempio, un cliente ti trova su Instagram, si iscrive alla tua lista e-mail e in seguito fa clic su un collegamento e-mail. La settimana successiva accedono direttamente al tuo sito e fanno un acquisto di $ 120. Ci sono 3 punti di contatto in questa situazione. Ogni touchpoint riceve il 33% del credito o un valore di conversione di $ 40 attribuito al canale quando è stato effettuato l'acquisto. Pro e contro: L'attribuzione lineare offre uno sguardo più equilibrato all'intera strategia di marketing rispetto a un modello di attribuzione a singolo evento. Tuttavia, questo significa che assegna anche uguale importanza a tutto. Alcune strategie di marketing sono più efficaci di altre e questo modello non evidenzierà le strategie più efficaci. Se desideri un modello di attribuzione che sia semplice e facile da spiegare ai clienti, l'attribuzione lineare potrebbe essere una buona scelta per te. È un ottimo modo per dimostrare come ogni canale abbia un proprio valore. 5. Attribuzione del decadimento temporale L'attribuzione del decadimento temporale è simile all'attribuzione lineare: distribuisce il valore su più eventi. Ma a differenza dell'attribuzione lineare, il modello Decadimento temporale prende in considerazione anche il momento in cui si è verificato il punto di contatto. Alle interazioni che avvengono più vicino al momento dell'acquisto viene assegnato più valore. La prima interazione ottiene meno peso, mentre l'ultima interazione ottiene il massimo. Pro e contro: Se la costruzione di relazioni è un fattore importante per il successo di un'azienda, l'utilizzo dell'attribuzione del decadimento temporale può essere un modo utile per concettualizzarlo. Tieni presente che questo modello riduce al minimo l'effetto delle tecniche di marketing top of the funnel. Potresti voler utilizzare un modello di attribuzione Decadimento temporale quando hai a che fare con un ciclo di vendita particolarmente lungo, ad esempio per costosi acquisti B2B. 6. Attribuzione basata sulla posizione Il modello di attribuzione basata sulla posizione (chiamato anche attribuzione a forma di U) suddivide l’incidenza per una vendita tra la prima interazione di un potenziale cliente con il tuo marchio e il momento in cui si converte in lead. Il 40% del credito viene assegnato a ciascuno di questi punti, con il restante 20% distribuito tra le altre interazioni avvenute nel mezzo. Ad esempio, se un potenziale cliente entra in contatto con la tua azienda tramite una ricerca su Google, guarda la tua pagina Facebook e in seguito si iscrive alla tua newsletter, la prima e terza azione ricevono ciascuna il 40% del credito e la visita Facebook riceve il restante 20%. Pro e contro: Basato sulla posizione è un modello di attribuzione efficace per molti tipi di attività che hanno più punti di contatto prima di una conversione. Dà almeno un po' di credito ad ogni interazione. Tuttavia, dà un peso maggiore alle tue due interazioni più importanti: la prima volta che un cliente ti ha trovato e l'interazione che ha provocato una conversione. Bonus: modelli di attribuzione personalizzati Conosci un peso o una valutazione particolare che desideri che ogni punto di contatto abbia? Hai una canalizzazione molto specifica che vuoi valutare? Puoi creare modelli di attribuzione personalizzati in Google Analytics. Un modello di attribuzione personalizzato consente alle aziende di attribuire un peso personalizzato ai punti di contatto che ritengono più importanti. Pro e contro: Un modello di attribuzione personalizzato offre uno sguardo più focalizzato su ciò che ti fa aumentare le vendite. Tuttavia, può essere difficile da creare e questo tipo di modello richiede molti dati. Le aziende che hanno un lungo ciclo di acquisto e molti dati a disposizione sono i migliori candidati per l'utilizzo di un modello di attribuzione personalizzato. Conclusioni Poiché i professionisti del marketing investono in più canali e mezzi digitali, ottenere una visione unificata del percorso di un cliente sta diventando sempre più difficile. Data la crescente frammentazione delle piattaforme e dei tipi di media che i professionisti del marketing hanno a disposizione, l'attribuzione non è mai stata così importante dal punto di vista della misurazione del marketing, afferma Simon Poulton, direttore senior dell'intelligenza digitale presso l'agenzia di marketing digitale Wpromote. Sfortunatamente, la natura dell'attribuzione è quella in cui i pali della porta vengono costantemente spostati e, proprio come un asintoto, non saremo mai in grado di raggiungere il punto di attribuzione del 100%. Questi modelli di attribuzione rappresentano una visione statica di quello che avviene nelle interazioni di un potenziale acquirente. Ma non danno il peso di come tutte le varie piattaforme incidano sul dato finale. Nel futuro assisteremo allo sviluppo di soluzioni di analisi della varianza all'interno delle piattaforme che consentiranno agli operatori di marketing di comprendere meglio l'impatto esistente delle loro strategie, ha aggiunto Poulton. E, forse, sarà davvero una visione più completa di come attribuire il giusto peso ai vari canali di marketing che hanno determinato una conversione.
Alcuni strumenti per analizzare lo stato di salute del tuo commerciale Quando è stata l'ultima volta che hai fatto un controllo sanitario? Probabilmente non abbastanza recentemente. Con i clienti del tuo e-commerce cerca di essere un po’ più costante e preciso perché ti potrebbe aiutare ad impedire al tuo shop online di finire fuori pista. Nell’articolo ti riporto un insieme fondamentale di metriche che dovresti tenere d'occhio, cosa ti dicono e che scelte adottare con tutti questi splendidi dati a disposizione. Quando hai determinato le tue metriche confrontale con il mercato di riferimento e la tua nicchia per avere un’idea di come stanno andando le tue performance. Crescita dei clienti acquisiti vs crescita dei clienti persi Le due formule mettono a confronto la velocità con cui acquisisci clienti rispetto a quella con cui li perdi. La velocità di acquisizione dovrebbe essere maggiore della velocità con cui perdi clienti. Tieni sempre presente: i tuoi clienti esistenti valgono più dei nuovi clienti. Costa da sei a sette volte di più acquisire un nuovo cliente che mantenerne uno esistente. Inoltre, la probabilità di vendere a un cliente esistente è compresa tra il 60% e il 70%, rispetto a una probabilità del 5% - 20% con un nuovo cliente, secondo Digital Velocity. Ti consiglio di ripetere trimestralmente il calcolo di questi due parametri. Base clienti attiva I clienti fedeli e attivi sono la base di qualsiasi attività di e-commerce sostenibile e di successo. Potrebbe sembrare un dato di fatto, ma tenere d'occhio i tuoi clienti attivi è una metrica essenziale per il successo dell'e-commerce. La definizione di cliente attivo varia da azienda ad azienda; prendere in considerazione formule come il gap degli ordini ti aiuterà a determinare i parametri di un cliente attivo. Meglio ripetere una volta al mese quest’analisi. Tasso di fidelizzazione dei clienti La fidelizzazione dei clienti mostra la percentuale di quelli che sono rimasti con te e acquistano regolarmente sul tuo e-commerce. È un fattore chiave per aiutarti a capire quanto è brava la tua azienda a mantenere attivi i clienti, ma dipende anche dalla natura della tua attività e dal tuo mercato e varierà notevolmente in base al costo / tipo di prodotto. Perché la fidelizzazione dei clienti è così importante? Secondo Bain & Co, l'aumento dei tassi di fidelizzazione dei clienti di appena il 5% aumenta i profitti dal 25% al 95%. Per aumentare la fidelizzazione dei tuoi clienti è necessario che la tua capacità di engagement sia molto elevata: devi fornire esperienze altamente personalizzate, pertinenti e su misura per i tuoi diversi clienti, poiché tu conosci le loro preferenze e profili. Calcolare il tasso di fidelizzazione è un’attività da ripetere una volta al mese. Frequenza di riacquisto Cosa ci dice: la percentuale di clienti che hanno fatto acquisti più di una volta. Supponiamo che tu abbia 100 clienti, di cui 23 hanno fatto acquisti più di una volta, il tuo tasso di riacquisto sarebbe del 23%. Secondo Adobe, gli operatori di marketing devono attirare sette acquirenti per eguagliare le entrate di un acquirente ripetuto. Gli studi hanno dimostrato che in media circa il 14% degli acquirenti sono clienti abituali. Tuttavia, la NRF ha dimostrato che una cifra di riferimento dei siti con le migliori prestazioni è di circa il 40%. La personalizzazione è fondamentale per aumentare i tassi di riacquisto: solo con una buona conoscenza dei tuoi clienti e offrendo loro sempre prodotti pertinenti in base alle loro preferenze e alla cronologia degli acquisti riusciresti a mantenerli interessati a ciò che hai da dire. È molto importante ripetere questa metrica una volta al mese. Analisi del gap degli ordini Con questo parametro potrai, in qualsiasi momento, conoscere meglio i modelli di acquisto dei tuoi clienti e creare campagne di marketing più efficaci. L'obiettivo finale è utilizzare queste informazioni per evitare di bombardare inutilmente il tuo pubblico, aiutare a prevenire il rischio di abbandono, ma anche come impostare il tipo di messaggistica in base al loro rapporto con il tuo marchio, al fine di raggiungere i clienti quando è più probabile che acquisteranno di nuovo: l'occasione perfetta per una campagna email pertinente con offerte o promozioni. È consigliato calcolare questo indice una volta al trimestre o due volte all'anno. Lifetime value medio del cliente Rappresenta quanto vale in termini monetari ogni cliente, e quindi quanto un reparto marketing dovrebbe essere disposto a spendere per acquisire ogni cliente. Molti rivenditori conoscono il loro CLV medio, ma per creare veramente campagne di marketing personalizzate, è necessario sapere molto di più. Ad esempio, puoi determinare il CLV per vari segmenti e persone in base alla cronologia degli acquisti, che ti fornirà una vasta gamma di informazioni per la creazione di messaggi di posta elettronica mirati. Come per qualsiasi cosa, dipende dal tipo di attività in cui ti trovi. Un rivenditore di letti dovrebbe (si spera) avere un ampio ciclo di ripetizione, mentre un commerciante di dentifricio online (ad esempio) avrebbe un breve tasso di ripetizione. Dosaggio: una volta ogni trimestre / ogni due anni Conclusioni È facile nell'e-commerce dimenticare che le tue metriche sono vive: le schede tecniche rappresentano esseri umani reali, con modelli e comportamenti unici di acquisto. Sono indici facili da calcolare e da analizzare. Ti forniscono un quadro molto dettagliato delle abitudini di acquisto della tua base di clienti. Potrai, con questi dati alla mano, definire cluster di clienti omogenei e creare attività di marketing mirate con cui potrai migliorare la loro percezione della tua azienda per fidelizzarne il maggior numero possibile. Non lasciare che la salute del tuo cliente soccomba ai vizi dell'umanità: attraverso controlli regolari basati su queste metriche fondamentali lo manterrai in vita, consapevole e redditizio.
Il tasso di conversione è la percentuale di traffico che accede sul tuo sito che effettua una determinata azione o conversione. Parlando di e-commerce uno si aspetta sempre che questo indice sia relativo solamente alle vendite effettuate, ma alcune volte l’obiettivo può essere diverso; potrebbe riguardare il numero di utenti che si iscrive alla newsletter o che condivide sui propri profili social un determinato post o molto altro ancora. C’è un valore di riferimento per affermare che è un buon tasso di conversione? Ci sono diverse variabili da considerare per determinare il tasso di conversione: · il prodotto venduto sull’e-commerce · la nicchia di mercato dell’azienda · il device utilizzato per accedere all’e-commerce · la fonte del traffico · la geolocalizzazione degli utenti. In relazione alle variabili indicate come possiamo interpretare il tasso di conversione? Se il tuo e-commerce fa 10.000 accessi al mese e 100 vendite il tasso di conversione è dell’1%. Se però andiamo a valutare alcuni aspetti come il tipo di device o l’area dove si concentrano gli acquisti ecco che il tasso di conversione cambia completamente. Proseguiamo con l’esempio. Se delle 100 vendite, 20 sono effettuate da utenti di Roma attraverso piattaforma desktop il tasso di conversione, sicuramente, sarà diverso. Dalle statistiche vedi che gli utenti di Roma che visitano il tuo sito sono 200. Quelli che comprano sono 20, in questo caso il tasso di conversione è il 10% ben superiore a quello calcolato precedentemente sulla base degli accessi e delle vendite per mese. Un tasso di conversione medio si attesta tra l’1-4%, con punte di oltre il 10% per alcune fonti di traffico. I migliori tassi di conversione si ottengono da attività di email newsletter o da link di altri siti, i referral, mentre i social network sono quelli che offrono le performance peggiori. Per garantirti, almeno, dei tassi di conversione medi è necessario che ti dedichi all’ottimizzazione del tuo sito o delle pagine che gli utenti visitano maggiormente. Come si ottimizzano i siti o singole pagine? Per impostare una strategia di ottimizzazione ti consiglio di scoprire il tasso di conversione del tuo mercato di riferimento e, se possibile, anche quello dei tuoi principali competitor. Questo ti permetterebbe di porti l’obiettivo da raggiungere in relazione al tuo tasso di conversione. Ci sono strumenti che ti permettono di misurare la situazione attuale: Google Analytics ti darà la possibilità di raccogliere informazioni importanti sulle fonti del traffico e sul comportamento degli utenti che accedono al tuo e-commerce. Alcuni suggerimenti per migliorare il tasso di conversione del tuo e-commerce Il primo aspetto da tenere in considerazione è la facilità d’uso del tuo e-commerce. L’user experience deve essere il primo aspetto su cui lavorare, per riuscire a convincere l’utente a compiere determinate azioni. Ci sono altri aspetti da considerare e ottimizzare affinché il tuo e-commerce aumenti il proprio tasso di conversione. Il Copywriting I tuoi prodotti devono essere caricati con foto professionali e descrizioni adeguate. Sei consumatore prima che venditore online e anche a te sarà capitato di entrare in e-commerce che avevano foto scadenti e descrizioni pressoché nulle. Hai acquistato in quel sito? E allora perché dovremmo noi acquistare da te se i tuoi prodotti si presentano nella stessa forma? Quindi cerca di essere il più esauriente possibile nel descrivere i prodotti, i materiali, i benefit che offre il tuo prodotto. E poi fai fotografie emozionanti anche se vendi bulloni per macchine agricole. Le call to action (CTA) Quante volte la tua agenzia ti avrà consigliato di creare Call to action dirette e che attirino l’attenzione del cliente a compiere una determinata azione? Immagino milioni di volte e perché non l’hai ancora fatto? Cerca sempre di pensare cosa il consumatore si aspetta e poi crea le tue CTA con quell’obiettivo. Usa i colori, le forme, uno stile diretto e scegli una posizione ben visibile all’interno della pagina. Una volta che l’hai creata, testala per vedere se funziona davvero. Con la giusta Call to action vedrai che il tasso di conversione aumenterà. La velocità con cui si carica il sito Non nascondiamoci dietro un dito, la velocità di caricamento di un sito, soprattutto un e-commerce, è l’aspetto fondamentale. Le decisioni di acquisto online si prendono in nanosecondi, un prodotto ti emoziona e click comprato! La pagina si carica in qualche secondo non ti dico nemmeno quante vendite stai perdendo. Ci sono strumenti che ti permettono di capire quanto tempo le tue pagine ci mettono a caricarsi e ti suggeriscono le possibili soluzioni. Le statistiche di Google Analytics Ho fatto un breve cenno all’inizio su Google Analytics. Altri aspetti che puoi monitorare utilizzando questo strumento riguardano il traffico e il device. Se dai dati statistici scopri che il traffico viene da un determinato referral potresti concentrare i tuoi investimenti pubblicitari su un determinato sito perché ti procura maggiori vendite. Un altro aspetto è il device con cui gli utenti si collegano al tuo e-commerce. Se il maggiore traffico arriva da mobile o tablet allora dovrai ottimizzare il tuo sito per la navigazione da quei device. Altrimenti rischi di perdere clienti e di non migliorare il tuo tasso di conversione. Conclusioni Il tasso di conversione è un dato fondamentale del tuo e-commerce. Ma come si può ottimizzare? Si possono aumentare il numero delle visite al sito e, di conseguenza, aumenteranno anche le vendite. Oppure si possono seguire i suggerimenti che ti ho indicato e far aumentare le vendite a parità di traffico. La prima soluzione, aumentare il traffico al sito, implica azioni che prevedono l’allocazione di maggiori budget, in particolare in pubblicità. Se raddoppi i soldi che stai investendo attualmente e il numero delle vendite raddoppia, ma il tuo tasso di conversione rimarrà esattamente lo stesso. Se invece ragioni sul tasso di conversione le cose potrebbero essere diverse. A parità di traffico potresti notare un vero aumento delle vendite. I suggerimenti dell’articolo sono a basso costo e questo potrebbe fare la differenza per il bilancio della tua azienda.
Il Big Ben ha suonato!!! È il momento per te, PMI italiana che non hai un sito web, di andare online con o senza voglia e fare di tutto per promuovere il tuo e-commerce. Questo articolo vuole aiutare i piccoli e medi imprenditori italiani ad avere suggerimenti completi per la loro nuova esistenza da titolari di siti e-commerce e come impostare una prima attività di promozione del proprio store online. Internet ha reso il successo finanziario raggiungibile sia per i piccoli imprenditori che per le grandi società. Le piccole imprese possono essere ugualmente competitive purché riescano ad attrarre clienti online. E per portarli sul proprio sito hanno bisogno di mettere in atto le migliori e più creative azioni a loro disposizione. Tuttavia, attirare traffico e conversioni è una sfida, soprattutto in un momento come quello attuale in cui sembra che la nuova corsa all’oro sia la propria presenza nel mercato del commercio digitale. L’ azienda per cui lavoro, ICT Sviluppo, crea negozi online personalizzati. Da quasi un decennio di lavoro con clienti di vari settori commerciali, ha raggiunto la saggezza dell'e-commerce che potrebbe rappresentare la svolta per i nuovi imprenditori dell’e-commerce, anche quelli più riluttanti. In questo post esamineremo i tipi di nuovi imprenditori nel commercio elettronico, consigli di marketing e piccole pillole di strategie social media. Tre tipi strani che si avvicinano all’e-commerce I nuovi proprietari di siti e-commerce tendono a rientrare in una delle seguenti tre categorie. Cerca anche tu la tua categoria d’appartenenza leggendo le brevi descrizioni di seguito: 1. Artigiani e produttori di nicchia È una benedizione guadagnare soldi dalle tue passioni. Tu sei l’esperto della tua nicchia e questo aspetto rappresenta il tuo punto di forza. Più il tuo prodotto è di nicchia e maggiore dovrà essere il pubblico a cui ti rivolgi: la più grande sfida è raggiungere il maggior numero possibile di acquirenti e trasformarli in clienti fidelizzati. 2. Fondatori di start up nella fase iniziale Sei tu e quegli imprenditori come te che vogliono un lavoro a tempo pieno lanciando sul mercato le proprie startup. Trova una categoria di prodotti che non sia stata ancora sfruttata, quindi commercializzala attraverso un sito web. Queste nuove startup dovrebbero concentrarsi sulla creazione e testare il proprio modello di business online con i costi più bassi possibili. 3. Imprenditori che vogliono espandere il loro business I numeri di chi preferisce lo shopping online sono in costante aumento. Ciò significa che i negozi fisici hanno nuovi concorrenti: i negozi digitali. Tu che sei un rivenditore tradizionale avrai sicuramente deciso di creare il tuo shop online per resistere alla concorrenza. La più grande sfida per te è costruire un negozio online professionale che rifletta il tuo marchio e sia integrato nel tuo business offline. Tutte e tre queste categorie richiedono uno sviluppo web rapido e conveniente per poter raggiungere gli obiettivi aziendali esistenti. Ma che succede dopo aver pianificato il design del sito web? Se pensi che basti creare il tuo e-commerce con il design più accattivante e attraente e tutto finisca lì ti dovrai un attimo ricredere. Adesso viene il bello: trovare acquirenti e coinvolgerli attraverso una serie di azioni che li tengano sempre sintonizzati sul tuo marchio. I suggerimenti che riporto nel resto del post ti aiuteranno, nel regno dell'e-commerce, ad acquisire i tuoi primi prospect e, attraverso attività di engagement, farli diventare i tuoi clienti più fedeli. Le strategie promozionali da applicare al tuo nuovo e-commerce e il digital marketing possono aiutarti a raggiungere un numero maggiore di clienti, oltre a raggiungere un tasso di conversione più elevato. Ecco le linee guida che possono aiutarti a commercializzare e aumentare il tasso di conversione: 1. Localizzare la tua sede per garantirti una migliore SEO Rendere chiara la tua posizione è fondamentale, soprattutto se il tuo pubblico principale è locale. Google utilizza l'algoritmo Pigeon per rilevare le posizioni delle aziende e restituire risultati pertinenti a livello locale. Un sito web ottimizzato per il mercato locale consentirà di ottenere risultati di ricerca migliori soprattutto per quei consumatori che si trovano nella stessa area. Ad esempio, Googlando gioielli vicino a me potrebbe apparire un annuncio o una mappa per le gioiellerie che hanno stabilito la loro posizione in un particolare distretto o area geografica. Il targeting della tua posizione nei titoli delle pagine web e nelle descrizioni dei prodotti può indirizzare i clienti verso il tuo negozio e non ti costa nulla. 2. Tieni sempre in considerazione i fattori che permettono di incrementare le conversioni I migliori incentivi per la conversione dei visitatori del tuo e-commerce sono: · prezzo, · sconto, · velocità e costi di spedizione. Non è un segreto che gli acquirenti online visitino più negozi per confrontare i prezzi. Prezzi più bassi o grandi sconti possono far risaltare il tuo prodotto tra i tuoi concorrenti. Un'altra strategia prevede l'offerta di coupon, dal momento che molti consumatori amano tali offerte. In effetti, la ricerca di sconti è ormai un vero e proprio stile di vita online. Se non puoi offrire prezzi più bassi, considera la spedizione gratuita. La maggior parte degli acquirenti considera la spedizione gratuita un fattore importante o critico nella loro decisione di acquisto e la consegna nello stesso giorno è un'opzione auspicabile. 3. Punta su scarsità di prodotto Puoi rendere scarsa la tua offerta utilizzando versioni limitate, offerte dell'ultimo giorno e vendite flash. Considera questa vendita di Modcloth, che include la frase TEMPO LIMITATO. Questo aiuta a convincere gli acquirenti che il momento giusto per acquistare è adesso. Mostra il numero di articoli rimanenti disponibili e crea urgenza impostando un conto alla rovescia fino alla fine di un'offerta. 4. Fai sentire i clienti sicuri Fornisci ai tuoi clienti informazioni pertinenti in anticipo. In questo modo, è più probabile che siano incentivati ad effettuare un acquisto. Le testimonianze dei clienti pubblicate sul tuo negozio possono aumentare le conversioni del 34%. Consenti ai tuoi clienti di recensire i prodotti e offri loro alcuni incentivi, come un codice coupon, per farlo. Inoltre, considera la possibilità di offrire rendimenti facili e una garanzia di rimborso. Più della metà degli acquirenti online effettua un acquisto solo se è soddisfatto della politica di restituzione del negozio. 5. Metti a disposizione un numero di telefono gratuito o una chat Oltre la metà (57%) degli acquirenti online preferisce utilizzare il telefono per contattare i fornitori in caso di problemi. I telefoni possono essere di vecchia scuola, ma dati i contatti che altrimenti potresti perdere, offri ai clienti questa alternativa di contatto non appena il tuo business online è abbastanza redditizio da permetterselo. Strategie sui social media Uno dei primi passi più importanti per ogni nuova azienda online è farsi notare. Utilizzando i social media, le aziende possono trovare un pubblico per qualsiasi prodotto o servizio. Il passaparola sui social media influenza la decisione di acquisto di una buona fetta degli acquirenti. Sono sicuro che sarà successo anche a te. La sfida più grande è trovare il giusto approccio nei confronti dei tuoi potenziali clienti e trasferire il desiderio incondizionato di acquistare i tuoi prodotti sul tuo sito e-commerce. I seguenti suggerimenti ti aiuteranno a “nutrire” i tuoi clienti attraverso i social network. 1. Crea un canale Youtube Le aziende di successo pubblicano contenuti video che dimostrano come i consumatori possono utilizzare i loro prodotti o in che modo i loro prodotti superano quelli dei loro concorrenti. Blendtec, un produttore di frullatori, ha iniziato il suo Will it Blend? Campagna YouTube nel 2006 quando voleva dimostrare che il suo prodotto poteva frullare qualsiasi cosa. Blendtec ha pubblicato video in cui il suo frullatore ha masticato tutto, dai marmi agli iPhone. La campagna Blendtec ha avuto un enorme successo attirando milioni di visualizzazioni e centinaia di migliaia di abbonati. Blendtec ha influenzato molti marketer, che hanno iniziato a mostrare i loro prodotti in modo divertente e insolito. 2. Produrre regolarmente contenuti di valore aggiunto Più contenuti crei, più materiale hai a disposizione per attirare i tuoi potenziali clienti. Condividi prontamente contenuti utili e coinvolgenti su Facebook, Twitter, Instagram e altri social network. Questo è un buon modo per diffondere il tuo messaggio e aumentare le visite al tuo negozio online. 3. Promuovi lo stile di vita dei tuoi prodotti Puoi utilizzare i contenuti per educare i tuoi clienti sul tipo di stile di vita adatto al tuo prodotto. Considera Beardbrand, una società di toelettatura per uomini. Nel proprio canale YouTube ha postato video che parlavano di molti aspetti legati alla barba: · stili di barba, · mangiare con la barba · le icone della barba con specifiche interviste. Beardbrand ha iniziato dal canale YouTube e successivamente si è dedicata alla vendita online di prodotti per la cura e lo styling della barba. La strategia di usare il proprio canale in modo “educational” si è dimostrata così efficace da spianare la strada a un fiorente business online. Conclusioni Per promuovere il tuo sito e-commerce hai a disposizione moltissimi strumenti online e offline. Tutto, però, dipende dalla tua capacità di pianificare una serie di interventi coerenti con la tua strategia aziendale. Marketing e Social Media sono la chiave perché attività base come follow-up e-mail, sconti e raccolta di testimonianze possano determinare un immediato aumento delle vendite. Inoltre, i social network sono gli strumenti migliori per aumentare la fiducia e la consapevolezza dei clienti sulla tua attività online e aumentare il numero di persone che entrano in contatto con il tuo marchio ed e-commerce. Il lavoro dietro le quinte del marketing e dei social media di successo è garantire un traffico costante verso il tuo negozio online e quindi un profitto costante.
Non è certamente la scelta della piattaforma che si utilizza per costruire un negozio di ecommerce che può sopperire a strampalate idee di business o a modelli di vendita pensati e nati male… Ma, se quello che vendi ha un senso per il mercato e la tua strategia commerciale ha delle chance di farcela, sicuramente con Shopify puoi trovare un valido supporto per tutta la tua attività di promozione, gestione e funzionamento del progetto di vendita online. Non è mia prassi fare marchette a questo o quel marchio, ma per quest’azienda farò uno strappo alla regola. Vuole essere una specie di biopic come ne abbiamo visti tanti al cinema, The founder, The social network, Jobs, per parlare delle loro storie di successo e di come è cambiata la nostra vita con i loro prodotti e servizi. La strategia di business di Shopify Shopify è una multinazionale canadese di e-commerce con sede a Ottawa, Ontario. Nata da un’esigenza di uno dei soci fondatori: creare un sito per la vendita di articoli per lo snowboard. E Snowdevil, questo il nome dell’e-commerce di Lütke, Weinand e Lake, creato da un framework web open source, dopo un paio d’anni è diventato Shopify. Era l’anno 2006. Da quel giorno ad oggi le cose sono davvero evolute in maniera repentina. Si sono concentrati subito sul lancio di una piattaforma API (Application Programming Interface) e un App Store per permettere agli sviluppatori di creare applicazioni per i negozi online e poterle rivendere nello store Shopify. Hanno fatto alcune acquisizioni strategiche per aumentare il numero di servizi integrati nella piattaforma. Penso, ad esempio, a Select Start Studios Inc (S3), uno sviluppatore di software mobile, insieme a 20 ingegneri e designer mobili della società. Oberlo è un’altra società acquisita da Shopify. Si tratta dell’applicazione che collega i commercianti di Shopify con i fornitori che spediscono i prodotti direttamente ai consumatori. Altre acquisizioni: Handshake, una piattaforma di e-commerce business-to-business per prodotti all'ingrosso e 6 River Systems, una società di soluzioni di evasione degli ordini con sede nel Massachusetts. Ha sviluppato nuovi sistemi per migliorare l’experience sulla propria piattaforma: Shopify Payments per consentire ai commercianti di accettare carte di credito senza richiedere un gateway di pagamento di terze parti e Shopify Studios, una casa di produzione di contenuti e film televisivi a servizio completo. Altro aspetto da non sottovalutare è anche la capacità dimostrata dalla società di raccogliere finanziamenti per sostenere il proprio capitale di rischio: in tre diverse fasi Shopify ha ottenuto più di $ 120 milioni. Nel 2015 Shopify è sbarcata in borsa, sia a Wall Street che al Toronto Stock Exchange, raccogliendo $ 131 milioni solo nel primo giorno di IPO. Lascio a te scoprire con quali social media il sistema Shopify è integrato, ma la risposta non è molto difficile. Esatto, i primi tre che ti vengono in mente. Se il progetto non fosse stato ben pianificato fin dalla sua nascita, molto probabilmente non sarei qui a fare questa marchetta. Ma è proprio questo che voglio sottolineare: Shopify ha avuto un grande successo proprio perché chi l’ha fondata aveva chiare le fasi di sviluppo della piattaforma. E lo dimostrano anche i numeri dei commercianti che hanno scelto di adottare Shopify per il proprio negozio online. Nel 2014 erano più di 120.000 e-commerce, a giugno 2019 le aziende sulla piattaforma sono circa 1.000.000 in 175 paesi e con un volume totale lordo di vendite per $ 41,1 miliardi nell’anno 2018. E come scrivo nel titolo, il successo di Shopify è il successo di tutte quelle aziende che l’hanno scelto per il proprio shop online. La tua piattaforma e-commerce ti offre tutto questo? Ti dà la possibilità di scegliere un app video, un sistema di pagamento integrato e di formulare offerte diverse per clienti b2b o consumatori finali? Con Shopify puoi fare tutto questo e anche di più. Un’altra domanda: quando sei alla ricerca di un prodotto per soddisfare le tue esigenze come ti comporti? Cerchi la soluzione più economica, la più immediata o quella migliore? Se il tuo approccio ti porta sempre a scegliere la soluzione migliore, allora per il tuo e-commerce la risposta è Shopify, senza se e senza ma! Me la cavo bene a fare marchette. Forse è il caso che cambi lavoro. A parte tutto, non fraintendere. Ti invito a vedere siti realizzati con Shopify e siti creati con tutte le altre piattaforme e-commerce. La noti la differenza? Vedi come sono più performanti gli shop online Shopify? E sono, soprattutto, semplici, immediati, facili da navigare e ti fanno vendere senza problemi tutti i tuoi prodotti o servizi. Un’ultima proposta Shopify: Hub per imprenditori Secondo un comunicato stampa, Shopify si sta avventurando fuori dal cyberspazio con una sede permanente a Los Angeles, dove i proprietari delle imprese possono andare sia per ottenere consigli dallo staff, sia per entrare in contatto con gli imprenditori. Nel loro nuovo locale, gli aspiranti imprenditori possono frequentare corsi di formazione e partecipare a un seminario per promuovere la loro carriera. Inoltre, si terranno mensilmente eventi per mostrare nuovi prodotti, offrire opportunità di networking e ospitare pannelli per discutere degli alti e bassi della proprietà aziendale indipendente. Come per ogni storia di successo non mancano i detrattori Nel 2017, è stata lanciata la campagna hashtag #DeleteShopify per boicottare Shopify con scuse un po’ campate per aria. Il fondatore della Citron Research, il piccolo venditore Andrew Left, ha pubblicato un rapporto dettagliato che descriveva la piattaforma di e-commerce come uno schema arricchisci rapidamente ponendo anche una domanda al quanto tendenziosa Al di fuori dei circa 50.000 commercianti verificabili che lavorano con Shopify, chi sono gli altri 450.000 che la società afferma di avere? Nel 2019 The Street, sito di informazione finanziaria riferendosi a Shopify, disse: Penso ancora che siano i migliori della classe. Magari è capitato anche a te parlandone con i tuoi collaboratori o con l’agenzia web e tutti a dirti che no Shopify non fa per te senza però fornirti precise motivazioni. Prova invece ad approfondire la conoscenza della piattaforma, vai sul sito Shopify o contatta le agenzie partner, non sarà tempo sprecato, te l’assicuro. Conclusioni Forse a questo punto del post non ci sei nemmeno arrivato perché l’hai abbandonato dopo la seconda riga. Se invece stai leggendo le conclusioni hai capito quello che voglio sostenere con questo articolo. Il successo di Shopify è, nel bene e nel male, una delle tante altre storie di grandi aziende, nate per un’esigenza personale, che hanno segnato un punto di svolta nel proprio mercato di riferimento. Ma sarà parte anche del tuo successo perché offre un servizio semplice, unico, completo ed integrato che soddisferà le tue esigenze più complicate. Qual è un’altra piattaforma che ti mette a disposizione un insieme così variegato di applicazioni per sviluppare il tuo business e far vivere al tuo consumatore un’esperienza unica? Se stai pensando di creare il tuo e-commerce o di aggiornare quello che hai già a disposizione è il momento di farlo con Shopify!
Nel 2020, ogni venditore online che si rispetti deve pensare al mobile. L'e-commerce mobile è davvero in forte espansione ed è più che mai necessario adattarsi. Va detto che il comportamento di acquisto sul cellulare è leggermente diverso. Essendo un software di e-commerce molto utilizzato, Shopify è quindi logicamente in prima linea. Ma come si adatta un negozio online Shopify per renderlo mobile friendly? È possibile creare un negozio mobile Shopify oltre alla versione desktop? Ti dirò tutto ciò che devi sapere su Shopify sul cellulare. Perché passare a Shopify mobile? Oggi, l'e-commerce è sempre più orientato al mobile. È vero che lo smartphone è diventato uno strumento molto comune nella vita di tutti i giorni. In pausa pranzo o la sera quando arrivano a casa le persone non fanno altro che smanettare sul proprio cellulare. Leggono le ultime news, si ordinano da mangiare, acquistano i prodotti per i propri animali domestici e tantissime altre cose. Inoltre, sempre più venditori stanno approfittando di un acquisto ultra facile. O anche un po' troppo facile, come potrebbe testimoniare Amazon. Al colosso dell'e-commerce fu infatti ordinato di compensare i genitori il cui bambino di 3 anni aveva acquistato un divano sull'applicazione mobile. La colpa? si fa per dire, il sistema di acquisto pensato affinché un bimbo di 3 anni possa usarlo. Resta il fatto che ci sono sempre più acquirenti da dispositivi mobili. A questo si deve aggiungere che Google, aggiornamento dopo aggiornamento, si sta davvero concentrando sull'indicizzazione dei negozi seo friendly come una priorità. Una pratica che suggerisce il famoso “mobilegeddon” così temuto dai siti che non hanno ancora una propria versione mobile. Lo smartphone, ma anche il tablet, stanno quindi diventando attori essenziali nel commercio elettronico. Tuttavia, ci sono ancora troppi siti non adatti alla navigazione mobile. Ma come fai a sapere se hai a che fare con un negozio mobile Shopify? Come faccio a sapere se un negozio Shopify è ottimizzato per i dispositivi mobile? Pensi di aver creato un negozio mobile Shopify, ma hai dei dubbi sull'ottimizzazione? Esistono due test molto semplici per determinarlo, fatto salvo ovviamente aver optato per un design responsive. Per iniziare, puoi testare il tuo negozio con il test di ottimizzazione mobile di Google. Quest'ultimo assegna una valutazione al tuo negozio mobile Shopify, che ti dà indicazioni sulla sua ottimizzazione per la navigazione mobile. Sulla base di questa valutazione, saprai se il sito che hai creato è adatto per dispositivi mobili o meno. Google ti dà anche alcune indicazioni e suggerimenti per ottimizzare il tuo sito e-commerce da desktop. Un altro suggerimento per testare un negozio mobile Shopify è l'ispezione tramite Google Chrome. Il browser offre una funzione di ispezione che consente di vedere l'aspetto della versione mobile di un sito. Se questi test sono buoni indicatori, dovresti sapere che non sono sufficienti. Un negozio mobile Shopify deve infatti essere, almeno, responsive. La migliore soluzione è il design adattivo. Altrimenti, non è necessario eseguire alcun test di ottimizzazione perché il risultato sarebbe negativo qualunque cosa accada. Il problema è che molti negozi Shopify sono stati creati senza pensare ai dispositivi mobili. Sarà quindi necessario adattare quello esistente per passare a un negozio mobile Shopify. È anche possibile creare un altro sito Web, interamente progettato per il cellulare. Shopify mobile: negozio dedicato o no? Coloro che hanno appena iniziato l'e-commerce con Shopify avranno due scelte. La prima è creare un negozio online sul desktop, che poi si adatterà alla navigazione mobile. Come ho detto sopra, il design adattivo è la scelta migliore in questo caso. Al di là del design responsive, è davvero un design su misura, progettato per adattarsi alle dimensioni di ogni schermo. L'utente pertanto non perde alcuna funzionalità o elemento di design con il negozio mobile Shopify. L'altra opzione è quella di creare un secondo negozio Shopify, dedicato solo ai dispositivi mobili questa volta. In questo caso, dovrai gestire due URL separati: uno per la versione desktop e uno per la versione mobile. Questa soluzione ha il vantaggio di offrire un negozio mobile Shopify dedicato e perfettamente ottimizzato. Non ci saranno inoltre problemi in caso di aggiornamento o riprogettazione del sito, che sarà molto facile da eseguire su un sito separato. D'altra parte, la creazione di due siti comporta il doppio del lavoro di progettazione e manutenzione., per cui la creazione di un negozio mobile Shopify diverso è consigliata a chi fa grandissimi volumi con le vendite da mobile. Se effettui solo poche vendite al mese tramite cellulare, non ha senso intraprendere un simile progetto. Da qui l'interesse a tenere d'occhio le tue statistiche, al fine di conoscere il tuo tasso di conversione su cellulare. Scelta del tema Shopify mobile giusto Sia che tu voglia creare un negozio mobile Shopify dedicato o adattare quello esistente, la scelta del tema è essenziale. Alcuni temi di Shopify sono noti per ridurre considerevolmente la velocità di caricamento del negozio. Questo di solito è il caso di temi pesanti e carichi, che richiedono molta larghezza di banda per essere visualizzati. Tuttavia, l'utente mobile è molto più impaziente che sul desktop. La navigazione mobile è impulsiva e tollera molto lentamente il caricamento lento. Assicurati quindi di fornire un servizio mobile Shopify rapido ed efficiente in ogni circostanza. La scelta di un tema adatto al tuo negozio è fondamentale per garantire un'esperienza utente mobile ottimale. Alcuni temi di Shopify, come New York o Supply, ad esempio, sono già ottimizzati per i dispositivi mobili. È meglio sceglierne uno da questo elenco per evitare problemi. Oltre al tema mobile di Shopify, ci sarà anche molto lavoro sui contenuti. Lavora i contenuti Lo schermo di un computer è notevolmente più grande di uno schermo di smartphone o tablet. Il display è quindi necessariamente diverso da un supporto all'altro determinando a volte differenze notevoli, che possono portare a disparità funzionali. In altre parole, alcune funzionalità disponibili sul desktop potrebbero essere trascurate nel negozio mobile di Shopify. Questo è spesso il caso della lista dei desideri, che può essere inaccessibile sul cellulare, ad esempio. L'acquirente non può quindi convalidare il suo carrello e procedere all'acquisto tramite il suo smartphone. Lo stesso vale per determinati contenuti, che l'utente non può trovare sui dispositivi mobili. Tuttavia, queste disparità possono influire sul tasso di conversione del commercio elettronico. Ad esempio, immagina un acquirente che individua un prodotto di interesse sul tuo negozio desktop. Approfitta quindi della sua pausa pranzo per acquistare il suddetto prodotto dal proprio cellulare. Ma una volta nella versione mobile di Shopify del tuo negozio, l'orrore: non trova più la sua wishlist. E così facendo hai perso un cliente che, molto probabilmente, avrà acquistato da uno dei tuoi competitor. La priorità sui dispositivi mobili deve pertanto essere data ai contenuti, al fine di garantire due versioni completamente identiche. Shopify offre molti suggerimenti per ottimizzare il tuo negozio mobile ed è per questo che è il software più indicato per creare un sito e-commerce efficiente e ottimizzato. Conclusioni Le abitudini di acquisto della maggior parte dei consumatori stanno cambiando velocemente. E tu come stai reagendo? Avevi già previsto la versione mobile del tuo e-commerce? O hai atteso anni e ora ti trovi ad inseguire i consumatori perché non hai gli strumenti online adatti ad attrarre, convertire e mantenere le relazioni? Sei ancora in tempo per dare maggiore slancio al tuo business a patto, però, che tu riesca a dotarti di quelli più efficaci. Scegli Shopify e tutte le soluzioni create ad hoc per portare al successo il tuo marchio e tutto il catalogo prodotti.