Nel mondo competitivo del business, la capacità di mantenere i clienti esistenti è fondamentale per la crescita e la sostenibilità di un'azienda. Il Customer Churn rate, o tasso di abbandono clienti, è una metrica chiave che misura la percentuale di clienti che interrompono la loro relazione commerciale con un'azienda entro un determinato periodo di tempo. Comprendere e gestire il churn rate è essenziale per le aziende che desiderano mantenere la loro base clienti e massimizzare il valore a lungo termine dei loro clienti. Infatti, quando si analizza l'andamento di un business, considerare i propri fallimenti è importante tanto quanto verificare i propri successi: capire cosa si sbaglia nel proprio approccio di vendita è fondamentale per migliorare le future relazioni con i clienti e mantenerli più a lungo. Ed è esattamente a questo proposito che è nata - negli Stati Uniti ovviamente, come molte delle novità inerenti al settore marketing & sales - una nuova metrica per giudicare la percentuale di clienti persi in relazione al numero di quelli acquisiti: questo numero è stato definito Customer Churn rate, che può essere tradotto come Tasso d'abbandono dei clienti. Un pò macchinoso da pronunciare, per cui manterremo la definizione anglofona. Che cos'è il Customer Churn rate? Come già anticipato, è quella cifra che indica il numero - in percentuale - dei clienti che hai perso in un determinato periodo di tempo: si può calcolare dividendo il numero dei clienti che hanno reciso i contatti in quel lasso di tempo per il numero di clienti che avevi all'inizio dello stesso periodo. Per fare un esempio pratico: se hai iniziato il mese con 400 clienti e lo hai concluso con 380, la tua churn rate è del 5%, poiché hai perso il 5% dei tuoi clienti. In realtà, questo è solo uno dei modi per calcolare questo numero: da azienda ad azienda, può essere più comodo valutare semplicemente il numero di clienti che hanno deciso di abbandonarci, oppure la percentuale del guadagno perso. Da ciò, si può intuire che per alcuni business la churn rate può essere positiva: per esempio, com'è vero che un determinato periodo di tempo può portare alla perdita di clienti, può succedere che - se il business è in incremento - esso veda un guadagno di clienti, portando la churn rate ad un valore negativo, la situazione ideale per un'attività. Come si calcola il tasso di abbandono dei clienti Calcolare il churn rate è un processo fondamentale per le aziende che vogliono valutare il loro grado di fidelizzazione dei clienti. Questa metrica fornisce una panoramica chiara sul tasso di perdita di clienti nel corso di un determinato periodo di tempo e può essere determinante per formulare strategie di retention e migliorare la stabilità del business nel lungo termine. Il metodo per calcolare il churn rate è relativamente diretto. Si inizia registrando il numero totale di clienti all'inizio del periodo preso in considerazione. Questo potrebbe essere un mese, un trimestre o un altro intervallo di tempo rilevante per l'attività dell'azienda. Quindi, si registra il numero di clienti che hanno cessato di fare affari con l'azienda durante lo stesso periodo. Una volta ottenuti questi dati, si procede dividendo il numero di clienti che hanno lasciato l'azienda per il numero totale di clienti all'inizio del periodo. Il risultato di questa divisione viene quindi moltiplicato per 100 per ottenere la percentuale del churn rate. Ad esempio, se un'azienda inizia un trimestre con 1000 clienti e durante quel trimestre ne perde 50, il churn rate sarà del 5%. Questa formula fornisce un'indicazione chiara della percentuale di clienti che l'azienda ha perso nel corso del periodo specifico. Un churn rate più elevato indica una maggiore instabilità nella base clienti, mentre un churn rate più basso suggerisce una maggiore fedeltà dei clienti e una maggiore stabilità commerciale. Monitorare attentamente il churn rate e comprendere le sue cause possono aiutare le aziende a identificare i problemi sottostanti e adottare misure correttive mirate. Queste misure potrebbero includere miglioramenti del prodotto o del servizio, iniziative di fidelizzazione dei clienti, o strategie di comunicazione più efficaci per mantenere i clienti soddisfatti e impegnati nel lungo termine. Perché la churn rate è importante? Per verificare con precisione l'andamento di un business vanno considerati anche i dati negativi - forse con maggior attenzione, addirittura, di quelli positivi - al fine di poter migliorare i punti deboli della propria strategia: osservare dove e perché i clienti decidono che non sei la soluzione migliore per loro è il metodo più adatto per incrementare l'efficacia delle proprie relazioni professionali. Inoltre, avere un dato su cui impostare un obiettivo è fondamentale per poter lavorare meglio: monitorare la propria churn rate mese dopo mese permette di farti capire se stai procedendo nel modo corretto - o se stai sbagliando qualcosa e devi correggere la rotta. Un errore in cui si può ricadere è pensare che la churn rate, con i suoi numeri solitamente molto ridotti, non vada ad influire sul fatturato totale: grave sbaglio. A supporto di questa affermazione, consideriamo i numeri precedentemente utilizzati per l'esempio: 400 clienti ad inizio mese e 20 clienti in meno alla fine del periodo di analisi, per un 5% di churn rate finale. Possiamo anche considerare - per andare incontro alle aziende id dimensioni più modeste - la semplificazione di queste cifre, 20 clienti e un solo abbandono: ciò che ci interessa è la percentuale di rinuncia. Un numero apparentemente insignificante come il 5% può trarre in inganno: quel solo cliente, se mantenuto, poteva generare un incremento di fatturato decisamente maggiore al suo rapporto numerico con gli altri clienti. In altre parole, un cliente solo fa la differenza, soprattutto se ricorrente: il perno di questo ragionamento è il mantenimento di clienti abituali, che forniranno all'azienda un guadagno continuo - e molto meno sudato - dell'intero procedimento di ricerca ed acquisizione di nuovi nomi. Cedendo la parola ai numeri di HubSpot, un incremento del 5% di churn rate può portare addirittura ad aumento del 25% del proprio profitto: nessuna spesa operativa, introiti ripetuti e possibilità di dedicare più tempo al tuo business. La sfida del Churn Rate nella vendita diretta al consumatore (DTC) La vendita diretta al consumatore (DTC) ha rivoluzionato il modo in cui le aziende interagiscono con i propri clienti, consentendo loro di stabilire una connessione diretta e immediata con il pubblico di riferimento. Questa strategia è diventata sempre più popolare nel panorama commerciale contemporaneo, poiché offre agli imprenditori un controllo senza precedenti sull'intera esperienza di acquisto, dall'inizio alla fine. Con la vendita DTC, le aziende possono bypassare intermediari e rivenditori, raggiungendo direttamente i consumatori attraverso canali online, fisici o una combinazione di entrambi. Questo approccio non solo consente un maggiore controllo sui processi di produzione, distribuzione e marketing, ma anche una maggiore capacità di adattamento alle esigenze e ai feedback dei clienti in tempo reale. Tuttavia, nonostante i vantaggi evidenti della vendita DTC, il churn rate rimane una sfida cruciale che le aziende devono affrontare per mantenere la propria competitività nel mercato. Poiché le aziende DTC sono direttamente responsabili della gestione della relazione con i clienti, qualsiasi aumento del churn rate può avere un impatto significativo sulla salute finanziaria e sulla crescita a lungo termine dell'azienda. Un churn rate elevato potrebbe indicare una serie di problemi sottostanti, tra cui la scarsa qualità del prodotto, un'esperienza di acquisto online non ottimale o una comunicazione inefficace con i clienti. Per affrontare efficacemente il churn rate nella vendita DTC, le aziende devono adottare un approccio proattivo che comprenda una serie di strategie mirate. Innanzitutto, è essenziale comprendere appieno le esigenze e le preferenze dei propri clienti attraverso ricerche di mercato approfondite, analisi dei dati e feedback diretto. Questa conoscenza approfondita dei clienti può consentire alle aziende di personalizzare l'esperienza di acquisto, migliorare la qualità del prodotto e offrire un servizio clienti di prima classe. Le aziende DTC devono concentrarsi sull'offerta di un'esperienza di acquisto senza soluzione di continuità, sia online che offline. Ciò significa garantire che i siti web e le piattaforme di e-commerce siano intuitivi, facili da navigare e ottimizzati per la conversione, mentre i punti vendita fisici devono offrire un ambiente accogliente e coinvolgente per i clienti. Inoltre, è importante investire nella formazione del personale per garantire che siano in grado di fornire un servizio clienti eccezionale e risolvere prontamente eventuali problemi o dubbi dei clienti. Queste aziende DTC devono implementare strategie di retention mirate per mantenere alta la fedeltà dei clienti e ridurre al minimo il churn rate. Ciò può includere l'offerta di programmi fedeltà, sconti esclusivi, omaggi e contenuti personalizzati che tengano i clienti impegnati e soddisfatti nel lungo termine. Sebbene la vendita diretta al consumatore offra numerose opportunità per le aziende di stabilire connessioni più profonde e durature con i propri clienti, il churn rate rimane una sfida critica che richiede un'attenzione costante e strategie mirate per essere affrontata con successo. Solo attraverso un impegno continuo per offrire un valore eccezionale ai clienti e per soddisfare le loro esigenze in evoluzione, le aziende DTC possono sperare di mantenere la loro base clienti stabile e in crescita nel lungo termine. Conclusione Mirare ad abbassare la propria Customer Churn è dunque un ottimo modo per incrementare il valore del proprio business. Ecco tre consigli utili per ridurre la churn rate della tua azienda: concentrati sui tuoi clienti migliori: sii realistico e pragmatico, e riconosci che alcuni dei tuoi clienti staranno considerando l'abbandono. Piuttosto che dilapidare le tue risorse - e il tuo tempo - cercando di salvare tutti, mira a mantenere i più promettenti, leali e produttivi: può sembrare cinico, ma non tutti i clienti hanno lo stesso valore; analizza gli abbandoni e traine vantaggio: una volta che un cliente ha deciso di andarsene, non insistere troppo. Se ha già preso una decisione, è giusto rispettarla; ciò non significa che tu non possa chiedere lui cosa lo ha convinto ad andarsene e trarre vantaggio dalla situazione, preparando delle misure preventive per far sì che ciò non riaccada; dimostra ai tuoi clienti che ci tieni: può sembrare banale, ma un costante interesse nei confronti dei tuoi clienti già acquisiti significa molto per loro. Mostra interesse per la loro situazione, tienili informati e fornisci loro informazioni utili e loro saranno ben felici di essere - e rimanere - tuoi clienti. Ricorda: mantenere i propri clienti è ancora più importante di procurarsene di nuovi. Fai in modo che i tuoi acquirenti migliori restino tali!
Nell'era digitale, le ricerche vocali sono diventate una parte fondamentale della nostra interazione quotidiana con i dispositivi. Grazie agli assistenti digitali come Siri, Google Assistant, e Alexa, ora possiamo accedere alle informazioni in modo rapido e semplice, senza nemmeno toccare il nostro smartphone. Questo cambiamento comporta una nuova sfida per i siti web: ottimizzare per le ricerche vocali non è più un'opzione, ma una necessità per garantire visibilità e rilevanza nell'immensa biblioteca di internet. Come possiamo quindi adattare le nostre strategie SEO per soddisfare le esigenze degli utenti che preferiscono parlare piuttosto che digitare? Esploreremo tecniche e consigli su come fare proprio questo. Cos’è la voice search La voice search rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui interagiamo con la tecnologia. Grazie all'avanzamento dell'AI nel comprendere il linguaggio naturale, gli assistenti vocali possono ora fornire risposte precise a comandi e ricerche vocali dirette. Questo implica un adeguamento nelle strategie SEO, dove il focus si sposta dalle parole chiave singole alle keyword long-tail, che riflettono un linguaggio più conversazionale, tipico delle ricerche vocali. Se ad esempio hai una marca di scarpe preferita, il sistema salverà questa informazione e la utilizzerà in futuro. Nel momento in cui imposterai una ricerca vocale per acquistare un paio di scarpe, il sistema in automatico ti fornirà prima i modelli del tuo brand preferito. Entrando più nel tecnico la VEO, acronimo di voice engine optimization che può essere considerato la “cugina” della SEO, richiede due cambiamenti fondamentali in un sito: Le query vocali rispetto a quelle scritte sono più lunghe, mediamente da 2 a 7 parole; Le keyword singole vengono sostituite dalle keyword long-tail. La maggior parte delle richieste degli utenti prevedono delle domande, per questo è opportuno basarsi sulle question words. In pratica, i contenuti di un sito web devono essere pensati e ottimizzati per rispondere alle domande più frequenti che gli utenti possono porre. La rivalutazione di questi parametri è importante per le tue strategie di inbound marketing perché permettono ai tuoi contenuti di essere trovati dagli utenti nelle loro fasi del customer journey. Una volta trovati i tuoi contenuti l'utente potrebbe diventare un lead e, con una buona campagna di lead nurturing, diventare a sua volta un cliente finale. Come ottimizzare siti per le ricerche vocali Per rimanere al passo con l'aumento delle ricerche vocali, è cruciale che i siti web siano veloci, reattivi e ottimizzati per dispositivi mobili. Gli utenti di oggi, abituati alla rapidità di ecommerce e ricerche vocali, si aspettano risposte immediate. Un sito lento o poco responsive può facilmente perdere traffico a favore di competitor più veloci e ottimizzati per le ricerche vocali. Vediamo più nello specifico cosa intendiamo, approfondendo punto per punto. Prima di capire come funziona la ricerca vocale Google o su altri motori di ricerca è opportuno ricordare una cosa: innanzitutto il sito deve essere ottimizzato in chiave SEO. In caso contrario ogni altra strategia basata sulla ricerca vocale risulterebbe fallimentare. Un altro aspetto fondamentale è la velocità di caricamento del sito che deve essere scattante e reattivo, Hubspot CMS rappresenta una piattaforma sicuramente in grado di offrire tutto ciò. L’utente medio non solo è pigro ma anche impaziente, quindi la sua soglia di tolleranza è di massimo 4-5 secondi. Se il tuo sito non si apre in tempi brevi, stai pur certo che l’utente andrà a cercare altrove ciò di cui ha bisogno. Riguardo all’utente medio, tieni a mente un’altra cosa: è “infedele”. Cosa significa? Che se trova un sito più veloce, performante e completo non ci impiegherà molto per abbandonarti e lanciarsi nelle braccia dei competitor, soprattutto se gli forniscono ciò che sta cercando. Per questo motivo il tuo sito deve essere ricco di contenuti pertinenti e di qualità, che diano davvero un valore aggiunto al tuo sito e che conferiscano autorevolezza al tuo brand, facendolo risaltare come un punto di riferimento nel settore. I testi devono essere suddivisi in paragrafi con titoli H1, H2 e H3 e avere una lunghezza adeguata di parole, che mediamente oscilla tra le 500 e le 800 (molto dipende anche dal settore in cui operi). In questo senso un sito Hubspot garantisce sia la velocità di caricamento, il fatto di poter impostare facilmente gli heading tag ma soprattutto di essere desing responsive ossia di essere ottimizzato anche per la versione mobile. Ciò è fondamentale per la vocal search visto che la maggior parte delle ricerche vocali attualmente provengono dagli smartphone. L’importanza degli snippet e del mark-up Per il seo delle ricerche vocali, gli snippet in primo piano e un markup schema ben strutturato sono essenziali. Questi elementi aiutano i motori di ricerca a comprendere e presentare i contenuti del tuo sito in modo efficace, aumentando la probabilità che il tuo sito appaia nei risultati delle ricerche vocali. Che sia una ricerca vocale Android o Apple, gli snippet in primo piano rappresentano, quindi, un fattore fondamentale per raggiungere il successo. Lo snippet è un elemento introdotto da Google per fornire in poche righe una risposta rapida all’utente e si trova nella pagina superiore dei risultati dei motori di ricerca. Google in automatico prende le informazioni necessarie da una pagina web ben strutturata e considerata affidabile, per poi mostrarle al visitatore. Lo snippet riveste quindi un ruolo di primaria importanza, dal momento che viene visualizzato addirittura prima degli annunci. Se il tuo sito viene inserito in uno snippet in primo piano, ci sono maggiori probabilità di apparire anche nei primissimi risultati della ricerca vocale che vengono poi suggeriti agli assistenti digitali. Di pari importanza è il mark-up dello schema, che possiamo considerare una sorta di glossario globale che i motori di ricerca utilizzano per comprendere meglio i contenuti presenti all’interno della pagina di un sito. Questo schema trasmette ai motori di ricerca tutte le informazioni necessarie per capire di cosa si occupa e di cosa tratta un sito o un ecommerce. Così facendo il lavoro dei motori di ricerca è molto più veloce e immediato, anche per quanto riguarda le ricerche vocali. Consigli per ottimizzare le ricerche vocali Ci sono delle “best practices” che consentono di ottimizzare il sito per la ricerca vocale e di proiettarlo verso le prime posizioni dei motori di ricerca. Le strategie possono variare a seconda del business ma, per una panoramica più ampia, ecco alcuni consigli che ti saranno sicuramente molto utili: Focus sulle parole chiave a coda lunga - considera come le persone parlano naturalmente e includi queste espressioni nel tuo contenuto; Usa le schede di Google My Business: Per il local marketing, è fondamentale comunicare la posizione della tua attività in modo chiaro e preciso. Migliora la leggibilità dei contenuti - adatta i tuoi contenuti per rispondere direttamente alle domande degli utenti in modo chiaro e conciso, utilizzando un linguaggio colloquiale ed elenchi puntati. Approfondiamo nei prossimi paragrafi ciascun punto. Potrebbe interessarti leggere il seguente articolo: Vantaggi e svantaggi dell'intelligenza artificiale per ecommerce Focus sulle parole chiave a coda lunga per intercettare le ricerche vocali Le parole chiave possono essere a coda corta oppure a coda lunga. Le parole chiave a coda corta sono generalmente composte da uno o due termini, risultano piuttosto generiche e hanno una concorrenza molto alta. Questo significa che per il tuo sito diventa piuttosto complesso e problematico imporsi e posizionarsi con quella specifica parola chiave a coda corta. Il discorso cambia se facciamo riferimento alle parole chiave a coda lunga, note anche come long-tail keywords, che invece sono più descrittive, dettagliate e caratterizzate da un tasso di conversione più elevato. Le long-tail keywords sono quelle sulle quali devi lavorare per intercettare le ricerche vocali, poiché sono più conversazionali e in un certo senso gli utenti durante la vocal research “conversano” con i dispositivi, ai quali rivolgono domande estremamente specifiche. Per ottimizzare i tuoi contenuti per la ricerca vocale devi: Utilizzare molte parole chiave a coda lunga; Rispondere alle domande in varie “salse” introducendo parole quali: come, perché, dove, quando, cosa, chi ecc.; Usa parole di riempimento, come del, per, tra, sul ecc. che vengono usate nel linguaggio colloquiale e che quindi con ogni probabilità saranno utilizzate anche dagli utenti durante le loro ricerche vocali. Usa le schede di Google My Business per il local marketing Se fai local marketing, quindi i tuoi servizi sono rivolti in un’area geografica limitata e ristretta, le schede di Google My Business rappresentano un validissimo alleato poiché comunicano a Google che la tua attività è operativa in un determinato luogo. Nel momento in cui un utente cerca un negozio specifico in una zona, la tua attività potrebbe classificarsi per quella determinata query di ricerca se lavori correttamente. Google My Business a sua volta fornisce agli utenti tutti i dati della tua attività, inoltre ti aiuta a migliorare la SEO a livello locale. Ricordati di inserire nella scheda la cosiddetta NAP (nome, indirizzo e telefono), fornendo ai potenziali clienti tutti i dati per trovarti e per contattarti. Se lo desideri, per una questione di completezza delle informazioni, puoi aggiungere ulteriori dettagli utili sui servizi e sui prodotti offerti, news, aggiornamenti, eventi, sconti, promozioni, offerte ecc. Migliora la leggibilità dei contenuti Più volte abbiamo sottolineato la necessità di scrivere articoli corretti in italiano, di facile comprensione per gli utenti e in grado di fornire informazioni e dati realmente utili. Tutto questo è ancora valido, ma i contenuti devono essere rivisti per soddisfare i nuovi standard delle ricerche sempre più colloquiali e vicine al linguaggio quotidiano di tutti i giorni. All’interno dei contenuti devono quindi essere inserite preferibilmente domande e risposte brevi e concise, più adatte ad una tipologia di ricerca vocale. Ecco una serie di piccoli consigli per migliorare ulteriormente la leggibilità dei contenuti: Usa un linguaggio colloquiale, inserendo anche parole utilizzate maggiormente nella quotidianità di tutti i giorni o addirittura appartenenti ad uno slang specifico di quel settore; Usa elenchi puntati per rendere più veloce e facile la lettura e un concetto molto più chiaro e accessibile; Includi una sezione specifica dedicata alle FAQ (Frequently Asked Questions), cioè le domande più frequenti che pongono gli utenti così da consentire a Google di estrarre i contenuti più pertinenti secondo la ricerca e usarli come snippet. Conclusioni Se hai un sito o un e-commerce e vuoi migliorarne le prestazioni, non puoi certo ignorare le nuove tendenze come appunto la ricerca vocale destinata a dominare gli anni futuri. In particolare ecommerce e ricerche vocali stanno diventando sempre più intrecciati, con l'intelligenza artificiale che gioca un ruolo cruciale nell'evoluzione del seo per ricerche vocali. Adattarsi a queste tendenze non solo migliorerà la visibilità del tuo sito ma risponderà anche meglio alle esigenze degli utenti, offrendo esperienze di ricerca veloci, accurate e soddisfacenti. Image by user18526052 on Freepik
In un'era dove la gestione efficace delle relazioni con i clienti è cruciale, HubSpot emerge come una solida piattaforma CRM, notevole per la sua capacità di adattarsi dinamicamente ai bisogni in costante evoluzione delle imprese. Il segreto di questa adattabilità sta nella sua integrazione fluida con un'ampia varietà di applicazioni disponibili nel HubSpot App Marketplace. Queste integrazioni arricchiscono HubSpot, trasformandolo da un potente sistema CRM in una soluzione ancora più completa, su misura per le esigenze di ogni business. Il Marketplace di HubSpot si presenta come una fonte preziosa per le aziende in cerca di modi per rafforzare la loro strategia in ambiti come marketing, vendite, assistenza clienti e operazioni. Con un assortimento diversificato di app, ognuna progettata per potenziare ed estendere le capacità di HubSpot in modi distinti e creativi, il Marketplace offre opzioni per ogni fase del percorso del cliente. In questo articolo approfondiremo come le integrazioni disponibili nel HubSpot App Marketplace possano migliorare l'utilizzo del CRM HubSpot, rendendo i processi più efficaci, personalizzati e produttivi. Vedremo in che modo queste app non solo potenziano le funzionalità preesistenti di HubSpot, ma introducono anche nuove funzionalità, supportando le aziende nel mantenersi competitive in un mercato che cambia rapidamente. Perché scegliere un CRM integrabile La scelta di un CRM integrabile è un elemento fondamentale per un'azienda che mira a crescere e ad adattarsi efficacemente nel contesto digitale attuale. HubSpot, come piattaforma CRM all-in-one, dimostra il suo valore non solo per le sue funzionalità intrinseche ma anche per la sua capacità di integrarsi in modo naturale con una vasta gamma di software di terze parti. Questa versatilità apre la porta a numerosi vantaggi strategici. Vediamoli di seguito: Integrazione e sincronizzazione totale: HubSpot permette una perfetta integrazione con gli strumenti più utilizzati nelle aziende, garantendo la sincronizzazione e l'allineamento dei dati tra le diverse unità di business. Questo allineamento è fondamentale per garantire coerenza ed efficienza nelle operazioni e nelle strategie di marketing, vendita e customer service. Versatilità nelle operazioni: a differenza di altri CRM, HubSpot offre una varietà di integrazioni che vanno oltre i limiti interni della piattaforma, abbracciando strumenti esterni. Questo permette alle aziende di utilizzare HubSpot come nucleo centrale da cui gestire attività variegate, basandosi su un unico deposito di dati condivisi. Automazione e personalizzazione: le integrazioni disponibili per HubSpot come Shopify per l'e-commerce, o strumenti come Lucky Orange per l'analisi dettagliata del comportamento degli utenti sul sito, permettono di automatizzare e personalizzare le attività di marketing in base alle interazioni e ai dati raccolti dai clienti. Miglioramento continuo e aggiornamento: HubSpot si rinnova costantemente, ampliando le sue capacità di integrazione con nuove app e sistemi. Questo assicura che la piattaforma rimanga sempre al passo con le ultime tendenze e tecnologie, offrendo alle aziende gli strumenti per rimanere competitive. Facilità di integrazione e gestione: grazie alle sue API e ai diversi connettori disponibili sul mercato, HubSpot facilita l'integrazione con sistemi di terze parti, rendendo il processo di integrazione semplice e privo di rischi di perdita di dati. Questo rende HubSpot una scelta ideale per le aziende che cercano una soluzione CRM che si adatti senza problemi al loro ecosistema tecnologico esistente. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come fare per scegliere le App da integrare con il tuo CRM. Potrebbe interessarti leggere anche i seguenti articoli: HubSpot, un’unica soluzione per automation marketing e vendite 5 errori di marketing automation da evitare CRM Cloud vs On-Premise: vantaggi e svantaggi delle due possibilità Programmatic Advertising: cos'è e perché è utile Remarketing e retargeting: differenze e come sfruttarli nell'ecommerce Come scegliere le App giuste per il tuo CRM HubSpot Nel selezionare le integrazioni più adatte per HubSpot, è fondamentale considerare le specifiche esigenze e gli obiettivi della tua azienda. Sincronizzazione dei dati: assicurati che le integrazioni con altri CRM permettano una sincronizzazione fluida dei dati, per mantenere la coerenza delle informazioni tra le diverse piattaforme. Compatibilità e facilità d'uso: scegli integrazioni che siano compatibili con i tuoi sistemi esistenti e che offrano un'interfaccia user-friendly, per ridurre la curva di apprendimento e facilitare l'adozione da parte del team. Sicurezza dei dati: considera la sicurezza dei dati una priorità. Le integrazioni dovrebbero garantire la protezione dei dati sensibili e la conformità con le normative vigenti, come il GDPR. Cos’è l’App marketplace di Hubspot L'App Marketplace di HubSpot è una componente essenziale nell'ambito del sistema HubSpot, funzionando come una piattaforma dove gli utenti possono esplorare e integrare un'ampia varietà di applicazioni nel loro ambiente HubSpot. Questo marketplace è stato creato per ampliare e arricchire le funzionalità del CRM di HubSpot, proponendo soluzioni su misura per rispondere alle diverse necessità aziendali in svariati settori. Nel Marketplace di HubSpot, è possibile trovare un'ampia selezione di app che coprono aree come marketing, vendite, assistenza clienti, gestione dei dati e ottimizzazione della produttività. L'utilizzo del marketplace è intuitivo e accessibile: gli utenti possono cercare le app in base a specifiche esigenze di business o tramite il nome dell'applicazione. Possono anche navigare attraverso collezioni selezionate o utilizzare filtri per affinare la ricerca per categoria. Per ogni app di interesse, è possibile approfondire i dettagli, come le caratteristiche principali, i requisiti tecnici, le politiche sulla privacy e le opzioni di tariffazione. Il Marketplace di HubSpot si distingue per la sua natura dinamica e in costante aggiornamento, con l'aggiunta e l'aggiornamento periodico delle app per rimanere al passo con le novità del settore e le mutevoli esigenze del mercato. Questo assicura che gli utenti di HubSpot abbiano sempre a disposizione le soluzioni più innovative, potendo integrare nuove tecnologie nel loro ecosistema in modo da ottimizzare l'utilizzo del CRM. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come funziona l’App marketplace. Come funziona l’App marketplace L’App Marketplace di Hubspot ha un funzionamento molto intuitivo, anche per coloro che sono neofiti. È sufficiente scrivere nella barra di ricerca l’esigenza che si ha o se la si conosce, direttamente il nome dell’App. A sinistra della barra di ricerca c’è un menù a tendina che ti permette di filtrare la tua ricerca per categoria. Il sistema ti restituisce una serie di nomi di App, di cui puoi leggere dettagliatamente le caratteristiche e poi scegliere di installarle o meno. Ti è sufficiente cliccare sull’App e verrai direzionato su di una pagina che ti racconterà tutto dell’App da integrare. Se vuoi saperne di più in merito a come collegare le app a Hubspot, visita la pagina del knowledge base di Hubspot e scopri tutti i dettagli che ti interessano. Conclusioni L'importanza dell'integrazione in un sistema CRM nel contesto aziendale moderno non può essere sottovalutata. In un'epoca in cui l'efficienza, la personalizzazione e l'adattabilità sono più cruciali che mai, la capacità di un CRM di integrarsi con una vasta gamma di applicazioni diventa un fattore determinante nel suo successo. L'integrazione del CRM non solo semplifica e ottimizza i processi aziendali, ma apre anche la strada a un'analisi più profonda e a una comprensione più accurata dei clienti, contribuendo direttamente alla crescita e al successo dell'azienda. In questo scenario, HubSpot si posiziona come una scelta eccellente per le aziende di ogni dimensione. Con il suo App Marketplace, HubSpot offre un'eccezionale flessibilità e un'ampia gamma di opzioni di personalizzazione, rendendolo un sistema CRM altamente adattabile a svariate esigenze aziendali. Che si tratti di migliorare le strategie di marketing, ottimizzare i processi di vendita, migliorare l'assistenza clienti o incrementare la produttività generale, HubSpot fornisce gli strumenti necessari per raggiungere questi obiettivi. La forza di HubSpot risiede nella sua capacità di integrare senza soluzione di continuità con un'ampia varietà di app e strumenti, offrendo soluzioni su misura che si adattano alle specifiche esigenze aziendali. Questa caratteristica, unita alla costante evoluzione e aggiornamento del suo Marketplace, assicura che le aziende possano sempre accedere alle tecnologie più recenti e più efficaci. Inoltre, la facilità d'uso, la sicurezza dei dati e la robusta assistenza clienti di HubSpot ne fanno una scelta ideale sia per le piccole imprese sia per le grandi organizzazioni.
Sai cos’è il podcasting marketing? Negli ultimi anni, il podcasting è emerso come un elemento cruciale all'interno delle strategie di marketing aziendale, svelando il suo notevole potenziale, specialmente per la generazione di lead qualificati. Questo formato di contenuto audio digitale ha catturato l'attenzione degli ascoltatori, dimostrando di essere un mezzo altamente efficace per la condivisione di informazioni in modo coinvolgente. Contemporaneamente, nel campo della pubblicità, il podcasting ha conquistato una posizione di rilievo, emergendo come il canale ideale per promuovere prodotti e servizi direttamente e con grande impatto tra i potenziali clienti. Molte aziende hanno adottato il podcasting come il mezzo preferito per comunicare con il loro pubblico, e i risultati positivi in termini di conversione hanno confermato la saggezza di questa scelta strategica. Il Podcasting Marketing, ovvero l'utilizzo dei podcast come strumento di marketing per la promozione di prodotti, servizi o marchi, è stato abbracciato da aziende di tutte le dimensioni. Questo formato audio digitale offre un'ampia gamma di possibilità per le imprese. Possono creare i propri podcast in cui condividono conoscenze rilevanti sul loro settore, offrono preziosi consigli, intervistano esperti del settore o conducono tavole rotonde in formato audio. Questa strategia non solo consente di consolidare la presenza del marchio ma permette anche di costruire una base di fan fedeli all'interno di una nicchia di mercato specifica. In alternativa, le aziende possono optare per la sponsorizzazione di podcast già esistenti. In questa modalità, versano un compenso per inserire annunci o messaggi promozionali all'interno degli episodi di podcast di successo che raggiungono il loro pubblico target. Questa tattica si dimostra particolarmente vantaggiosa, in quanto consente di raggiungere direttamente un pubblico interessato e rappresenta un modo efficace per aumentare la visibilità del marchio. Nel paragrafo successivo, approfondiremo ulteriormente il fenomeno in rapida crescita del podcasting e analizzeremo in dettaglio i vantaggi che questa scelta offre alle aziende nell'era digitale. Podcast marketing: l'aumento della popolarità dei podcast Il podcasting marketing è un trend che stava già guadagnando notorietà prima della pandemia, ma durante il lockdown ha assunto un ruolo cruciale nelle strategie pubblicitarie e di inbound marketing delle aziende. Il tasso di crescita annuale del podcasting è in costante aumento, e questa tendenza è facilmente comprensibile. Le vite delle persone sono diventate sempre più frenetiche, con poco tempo da dedicare alla lettura di articoli o all'analisi di contenuti complessi. Il podcast si inserisce perfettamente in questa realtà, offrendo la possibilità di informarsi su argomenti specifici senza richiedere un impegno eccessivo di tempo o attenzione. Questo ha portato a una chiara deduzione: il podcasting rappresenta un ottimo strumento per la pubblicità. Tuttavia, è importante sottolineare che ci sono regole e linee guida da seguire quando si intraprende il podcast advertising. La chiave del successo sta nel saper creare contenuti pubblicitari che si integrino in modo naturale all'interno degli episodi dei podcast, evitando intrusioni o interruzioni sgradevoli per gli ascoltatori. Nel paragrafo successivo, esamineremo in dettaglio queste regole e scopriremo come sfruttare al meglio il podcasting come strumento efficace di pubblicità aziendale. Podcasting advertising: il boom di un trend Il podcast è un trend che funzionava bene già da prima della pandemia. In seguito però al lockdown, il podcasting ha assunto un ruolo determinante nelle strategie pubblicitarie e di inbound marketing. Il tasso di crescita annuale del podcasting mostra una netta propensione verso questa modalità comunicativa. La motivazione non è difficile comprenderla: le vite delle persone sono diventate molto impegnate e difficilmente si trova il tempo di leggere un articolo. Il podcast in questo senso combacia il perfetto desiderio di informarsi su degli argomenti specifici, con quello di non impegnare tutte le proprie energie e attenzioni su di una sola azione. Da qui è divenuto facile dedurre poi che il podcasting potesse diventare un ottimo modo anche di fare pubblicità. Chiaramente però ci sono delle regole da seguire quando si fa podcast advertising. Vediamo nel prossimo paragrafo di quali si tratta. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: Marketing One-to-One: Cos'è e come funzionano le strategie Strategie vincenti di email marketing Come integrare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale I podcast advertising sono forme di pubblicità che si manifestano mediante spot audio durante gli stessi podcast. Questa tipologia di pubblicità è divenuta molto più impattante rispetto ad altre, in quanto: profila il target meglio di una pubblicità classica, intercettando pubblico di qualità; è in grado di intercettare meglio anche il pubblico più giovane; offre al target la possibilità di avere il pieno controllo di quale argomento ascoltare. A differenza per esempio di piattaforme come Youtube, l’annuncio pubblicitario non viene saltato, perché non se ne ha proprio la possibilità. All'interno del mondo del podcast advertising, emergono tre categorie principali di approcci pubblicitari: Podcast Standard: In questo modello, le aziende o gli sponsor pagano gli host dei podcast, i team di produzione o le aziende stesse per ottenere spazi pubblicitari all'interno delle trasmissioni. Questi annunci possono essere pre-registrati o letti dagli stessi conduttori e possono essere fissi o dinamici; Affiliate Marketing: Questa strategia si concentra sulla monetizzazione dei podcast attraverso recensioni di prodotti. I conduttori dei podcast promuovono prodotti o servizi che conoscono e in cui hanno fiducia, utilizzando link di affiliazione nelle note o trascrizioni dello show. Spesso, vengono offerti codici coupon per incentivare gli ascoltatori all'acquisto; Branded Content: In questa categoria, le aziende creano contenuti propri, integrati nell'ambito del podcast. L'obiettivo è offrire al pubblico contenuti di valore che aumentino l'engagement e la consapevolezza del brand, costruendo la reputazione e la credibilità aziendale e, di conseguenza, stimolando le vendite. Come si può comprendere il podcasting advertising diventa sempre più specifico e personalizzato per le aziende, che oggi hanno maggiori possibilità di farsi conoscere. Tipologie di Podcast advertising Le modalità di podcasting advertising sono diverse. Vediamo di seguito quali sono. Annunci incorporati - il podcast advertising in questo caso è un messaggio pubblicitario facente parte del contenuto del podcast, che viene registrato durante il record dell’originale, restando quindi una parte permanente dell’episodio. Non è ovviamente modificabile e l’annuncio del brand resta in pratica fisso nell’episodio “N” del podcast. In questo modo lo stesso host diviene veicolo promozionale; Annunci inseriti dinamicamente - Viene diffuso attraverso un server pubblicitario e inserito nel momento in cui viene richiesto un file podcast. Gli annunci dinamici, già registrati in anticipo, vengono inseriti in modo selettivo all'interno di un episodio podcast. Questi annunci possono essere registrati dagli inserzionisti stessi o da terze parti, e spiccano facilmente rispetto al resto della trasmissione. Questa evidente distinzione consente agli ascoltatori di saltarli con facilità. Dato che questi annunci non sono incorporati direttamente nell'episodio del podcast, è possibile modificarli in modo semplice, persino dopo il rilascio dell'episodio stesso. Questa flessibilità deriva dal fatto che gli annunci dinamici possono essere adattati in base al contenuto dell'episodio, alle caratteristiche demografiche degli ascoltatori e ai tempi delle promozioni. Ora che ci siamo concentrati sulle potenzialità del podcast e quante tipologie ce ne sono, approfondiamo quali sono i vantaggi nel prossimo paragrafo. Vantaggi del Podcasting advertising per le aziende Sia il podcasting advertising incorporato che quello dinamico presentano vantaggi e svantaggi, vediamo nello specifico di cosa si tratta. Gli annunci incorporati offrono un notevole vantaggio sia all’host che al brand. L’host ha l’opportunità di diventare autorevole per la materia che tratta, infatti solitamente queste persone divengono influencer, nell’ottica in cui sono esperti della materia di cui parlano. Lo svantaggio è che il podcast advertising incorporato non può essere preso in considerazione per le offerte stagionali, così come non è possibile fare dei test per valutare quale tipo di creatività coinvolge di più il pubblico. Gli annunci dinamici hanno il vantaggio di poter prendere in considerazione la stagionalità di un prodotto o servizio, avendo sempre a continua disposizione nuovi dati da analizzare, in base ai quali si possono decidere operazioni di marketing specifiche. Lo svantaggio è che questo tipo di pubblicità è meno efficiente rispetto a quella integrata, in merito alla risposta diretta e al ROI. Un altro aspetto che un’azienda deve considerare è il costo del podcast advertising. In linee generali queste sono le differenze: Posizionamento dello spot - la distinzione che bisogna fare è tra: Pre - roll: annunci inseriti all’inizio del podcast (15-30 secondi); Mid - roll: annunci riprodotti nel mezzo dell’episodio (30-90 secondi); Post - roll - annunci riprodotti alla fine di un episodio (15-30 secondi); Modello di sponsorizzazione CPM (costo per mille). Costo per ogni mille impressioni o riproduzioni dell’audio. Consigliato per i podcast impegnativi; CPA (costo per acquisizione). Costo di un modello di marketing di affiliazione. In questa tipologia di modello funzionano molto i codici sconto o codici promozionali; Forfettario - costo fisso che viene accordato tra brand e azienda. Ora che abbiamo compreso tutto su tipologie, costi e modelli, approfondiamo nel prossimo paragrafo come creare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale. Come integrare una strategia di podcasting di successo nel marketing aziendale Integrare una strategia di podcasting di successo in un contesto di marketing aziendale richiede una pianificazione oculata e una comprensione approfondita del proprio pubblico di riferimento. In primo luogo, è fondamentale definire gli obiettivi chiave: se si tratta di aumentare la consapevolezza del brand, creare un rapporto più intimo con i clienti o promuovere prodotti e servizi specifici. Una volta stabiliti gli obiettivi, è essenziale sviluppare contenuti podcast di alta qualità, capaci di coinvolgere ed educare l'audience. Questi contenuti dovrebbero essere mirati, pertinenti e rispecchiare l'identità del brand. Oltre a creare contenuti interessanti, è importante adottare una pianificazione regolare e coerente per mantenere l'attenzione degli ascoltatori nel tempo. Collaborazioni con influencer del settore o esperti riconosciuti possono arricchire ulteriormente il valore dei podcast aziendali. È cruciale anche promuovere i podcast attraverso i canali appropriati, sfruttando i social media, il sito web dell'azienda e altri mezzi di comunicazione. Ad esempio, una linea strategica che può andare di pari passo con il podcasting marketing, è quella di content marketing. Ad esempio, all’interno di un articolo, nell’introduzione, può essere incluso il podcast sul tema trattato dall’articolo. In questo modo sia chi ha tempo per leggere, sia chi invece vuole mantenersi aggiornato, ma deve comunque dedicarsi ad altro, può restare informato ascoltando il podcast. Ad ogni modo è molto importante monitorare attentamente le metriche di ascolto e raccogliere il feedback dell'audience, in modo tale che la strategia possa essere costantemente ottimizzata.. Tutto questo inoltre deve essere integrato con il CRM, in modo da usare i dati derivanti dai podcast per fare ulteriori azioni di marketing per accompagnare il contatto acquisito alla vendita. L'integrazione di una strategia di podcasting ben pianificata può fornire all'azienda una voce autorevole nel settore, rafforzare i legami con il pubblico e raggiungere nuove vette di successo nel marketing. Conclusioni Il podcasting marketing si è affermato come una rivoluzione nel panorama del marketing, dimostrando un impatto significativo e una risposta positiva da parte del pubblico. Questa forma di comunicazione ha saputo cogliere il crescente interesse delle persone per il podcasting, sia in termini di informazione che di intrattenimento. Nel campo pubblicitario, il podcasting si è dimostrato un canale altamente efficace, in grado di combinare informazione e promozione in modo coinvolgente ed efficace. L'esplosione del podcasting advertising, poi, è stata alimentata dal suo adattamento alle dinamiche della vita moderna, in cui il tempo è prezioso e le persone cercano modalità di fruizione flessibili e multitasking. Il podcast offre una soluzione ideale, consentendo agli ascoltatori di informarsi e divertirsi senza dover dedicare un'attenzione esclusiva. In una strategia di Inbound Marketing avvalersi del podcasting advertising può sicuramente rappresentare una scelta corretta per fare lead generation. Hubspot rappresenta un CRM in cui è possibile integrare questa modalità di pubblicità e analizzarne i risultati. Per ulteriori informazioni ti consigliamo di scaricare il nostro ebook gratuito sulla lead generation.
Il marketing funnel, o imbuto di marketing, è un modello concettuale utilizzato per descrivere il percorso che un potenziale cliente segue dalla prima fase di consapevolezza dell’esistenza di un prodotto o servizio, fino all'acquisto effettivo dello stesso. Questo modello è fondamentale per capire e ottimizzare le strategie di Inbound marketing, le quali si focalizzano su come attrarre i clienti attraverso contenuti rilevanti e utili, piuttosto che intrusivi. L'ottimizzazione del marketing funnel aiuta le aziende a guidare più efficacemente i potenziali clienti attraverso le varie fasi di consapevolezza, considerazione e decisione, massimizzando così le opportunità di conversione e successo commerciale. Il marketing funnel si articola attraverso 3 fasi, anche descritte come quelle che delineano il percorso dell’utente verso il passaggio da lead a contatto. Parliamo delle fasi di awareness, consideration, decision. L’obiettivo di un funnel è quello di fare in modo che il target si convinca ad acquistare un prodotto o servizio di un’azienda. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come si fa un funnel marketing, da cosa bisogna partire. Come si fa funnel marketing Il funnel marketing, come abbiamo spiegato anche nel precedente paragrafo è una strategia di business che impone il susseguirsi di una serie di azioni di marketing. Un esempio di strada possibile da seguire è la seguente: Creazione di landing page: fondamentali per acquisire nuovi lead. Esempio: una pagina che offre un ebook gratuito in cambio dell'indirizzo email del visitatore. Generazione di traffico: usare metodi come annunci a pagamento e social media per indirizzare le persone alle landing page. Utilizzo di Lead Magnet: per raccogliere email, ad esempio offrendo risorse gratuite come guide o webinar. Campagna di email marketing: per costruire relazioni e guidare i lead verso l'acquisto. Analisi e ottimizzazione: monitorare costantemente le prestazioni del funnel e apportare miglioramenti. Chiaramente, per capire se la strada ha funzionato, quindi se ci sono state conversioni, è necessario analizzare bene i dati e valutare cosa ha funzionato e cosa no. In base a questa linea è possibile quindi stabilire la prossima mossa. L’importante quando si acquisiscono nuovi clienti, è di non abbandonarli in seguito alla loro conversione e di reputare quindi concluso il proprio lavoro. Prima abbiamo accennato alle 3 fasi protagoniste di un funnel marketing, approfondiamo quali sono nel prossimo paragrafo. Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: Campagna di inbound marketing: cos'è e come si fa Che cos’è un Buyer Personas, a cosa serve ed esempi utili Content marketing: cos'è, esempi e come pianificare una strategia Funnel Marketing: le 3 fasi del percorso Il funnel marketing si articola in tre fasi fondamentali che descrivono il percorso di un potenziale cliente: dalla prima consapevolezza del prodotto o servizio, fino alla decisione di acquisto. Le 3 fasi del funnel marketing sono: Awareness (Consapevolezza). Questa fase riguarda la creazione della consapevolezza del brand o del prodotto tra il pubblico. In questa tappa, i potenziali clienti vengono a conoscenza del prodotto o servizio, spesso attraverso campagne di marketing, contenuti sui social media o pubblicità. Consideration (Considerazione). In questa fase, i potenziali clienti valutano attivamente il prodotto o servizio come una possibile soluzione alle loro esigenze o problemi. Qui, il contenuto informativo ed educativo, come blog, webinar, e recensioni di prodotti, gioca un ruolo chiave. Decision (Decisione). L'ultima fase, in cui i clienti prendono la decisione finale di acquisto. Le attività di marketing qui sono focalizzate su offerte, dimostrazioni di prodotto, testimonianze e incentivi, al fine di convertire il lead in un cliente effettivo. Queste fasi sono essenziali per comprendere come attrarre e convertire i potenziali clienti, utilizzando strategie mirate in ogni step del processo. Comprendere e ottimizzare ciascuna di queste fasi è cruciale per massimizzare l'efficacia del marketing Inbound e migliorare i risultati complessivi della strategia di vendita. Approfondiamo con degli esempi ogni fase del funnel. Awareness La fase di Awareness nel funnel marketing è dedicata alla creazione di consapevolezza del brand, prodotto o servizio. In questa tappa iniziale, l'obiettivo è catturare l'attenzione del pubblico e informarlo dell'esistenza del prodotto o del servizio offerto. Nella maggior parte dei casi, non si conosce l’azienda e non si ha confidenza con la sua offerta, motivo per cui questa è reputata una delle fasi più delicate del funnel. Anche un semplice e minimo errore può decretare l’abbandono da parte del cliente. Le strategie utilizzate solitamente includono pubblicità, contenuti sui social media, articoli di blog, PR e altri metodi di marketing digitale. L'intento è quello di raggiungere un pubblico ampio e diversificato, creando interesse e curiosità verso il marchio o l'offerta. Questa è una fase cruciale, poiché pone le basi per le interazioni future con i potenziali clienti. Un esempio di come possiamo agire nella fase awareness è il seguente. Campagne pubblicitarie digitali: utilizzo di piattaforme come Google Ads o social media per creare annunci mirati che aumentano la visibilità del brand. Content marketing: pubblicazione di articoli di blog, video, infografiche, o podcast che attirano l'attenzione e informano il pubblico sul brand o sui suoi prodotti. Social media marketing: attività su piattaforme social come Facebook, Instagram, e LinkedIn per raggiungere un vasto pubblico e aumentare la consapevolezza del brand. Eventi e sponsorizzazioni: partecipazione a eventi di settore o sponsorizzazione di eventi per aumentare la visibilità del marchio. PR e media relation: collaborazione con i media per ottenere copertura e visibilità attraverso comunicati stampa, interviste, e articoli. Consideration La fase di consideration è la fase del funnel di marketing in cui si creano le basi solide per l’acquisizione di un nuovo cliente. È una fase delicata, dove un minimo errore può far perdere il contatto. In questo momento, il consumatore sta valutando attentamente le sue opzioni, confrontando i vantaggi e gli svantaggi dei diversi prodotti o servizi disponibili sul mercato. Il nostro compito è quello di influenzare positivamente questa fase, offrendo informazioni pertinenti, dimostrando il valore del proprio prodotto o servizio e creando un legame emotivo con il cliente potenziale. La brand consideration si basa sulla comprensione delle esigenze e dei desideri del consumatore, e mira a fornire loro le informazioni necessarie per prendere una decisione informata. È una parte cruciale del percorso del cliente e può influenzare notevolmente il successo di un'azienda nel mercato. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come possiamo guidare il consumatore all’acquisto. Agire in modo strategico utilizzando strumenti di marketing come blog, annunci pubblicitari (ads), email marketing (DEM), e SMS è determinante per diversi motivi: fornire informazioni rilevanti: i blog consentono all'azienda di condividere informazioni dettagliate sui propri prodotti o servizi, rispondendo alle domande e alle preoccupazioni dei consumatori potenziali. Gli annunci pubblicitari possono evidenziare i punti di forza del prodotto o servizio. Le email marketing e gli SMS possono contenere offerte speciali o informazioni promozionali che attirano l'attenzione del consumatore; costruire fiducia: durante la fase di consideration, i consumatori cercano di comprendere se un prodotto o servizio soddisferà le loro esigenze. L'utilizzo del content marketing, di blog informativi e contenuti di qualità può aiutare a stabilire l'azienda come un esperto nel settore, contribuendo a creare fiducia nei confronti del marchio; targeting specifico: gli annunci pubblicitari online consentono di raggiungere in modo mirato il pubblico giusto, mostrando i messaggi di marketing alle persone che sono più propense a essere interessate al prodotto o servizio in questione; personalizzazione: le email marketing (DEM) e gli SMS possono essere personalizzati in base alle preferenze e al comportamento dei consumatori, offrendo loro contenuti pertinenti e offerte su misura; rimozione degli ostacoli: attraverso le varie tattiche di marketing, è possibile affrontare le preoccupazioni o gli ostacoli che i consumatori potenziali potrebbero avere riguardo all'acquisto, aiutandoli a superarli e a prendere una decisione positiva; mantenere l'attenzione: la consideration può essere un periodo prolungato durante il quale i consumatori valutano attentamente le loro opzioni. Utilizzare una combinazione di blog, annunci, email e SMS può mantenere il marchio e il prodotto in cima alla mente del consumatore durante questo processo. Consideration marketing: come guidare il consumatore all’acquisto Per guidare efficacemente un consumatore attraverso la fase di consideration e convincerlo all'acquisto, è fondamentale adottare una strategia mirata. Come possiamo farlo? Agendo in modo strategico e utilizzando strumenti di marketing come blog, annunci pubblicitari (ADS), email marketing (DEM), e SMS, il tutto coordinato grazie a software come i CRM. Vediamo nello specifico in che modi questi strumenti possono guidare il consumatore. Fornendo informazioni rilevanti: i blog consentono all'azienda di condividere informazioni dettagliate sui propri prodotti o servizi, rispondendo alle domande e alle preoccupazioni dei consumatori potenziali. Gli annunci pubblicitari possono evidenziare i punti di forza del prodotto o servizio. Le email marketing e gli SMS possono contenere offerte speciali o informazioni promozionali che attirano l'attenzione del consumatore; costruendo fiducia: durante la fase di consideration, i consumatori cercano di comprendere se un prodotto o servizio soddisferà le loro esigenze. L'utilizzo di blog informativi e contenuti di qualità può aiutare a stabilire l'azienda come un esperto nel settore, contribuendo a creare fiducia nei confronti del marchio; individuando un targeting specifico: gli annunci pubblicitari online consentono di raggiungere in modo mirato il pubblico giusto, mostrando i messaggi di marketing alle persone che sono più propense a essere interessate al prodotto o servizio in questione; personalizzando le azioni: le email marketing (DEM) e gli SMS possono essere personalizzati in base alle preferenze e al comportamento dei consumatori, offrendo loro contenuti pertinenti e offerte su misura; rimuovendo gli ostacoli: attraverso le varie tattiche di marketing, è possibile affrontare le preoccupazioni o gli ostacoli che i consumatori potenziali potrebbero avere riguardo all'acquisto, aiutandoli a superarli e a prendere una decisione positiva; mantenendo l'attenzione: la consideration può essere un periodo prolungato durante il quale i consumatori valutano attentamente le loro opzioni. Utilizzare una combinazione di blog, annunci, email e SMS può mantenere il marchio e il prodotto in cima alla mente del consumatore durante questo processo. Qualsiasi azienda entri nel business del digital marketing, sa che costruire una strategia di funnel marketing efficace è fondamentale. Approfondiamo nel prossimo paragrafo il perché di questa affermazione. Decision La fase Decision del funnel marketing è il momento in cui i potenziali clienti decidono se acquistare o meno il prodotto o servizio offerto. In questa fase, le azioni di marketing si concentrano su: Offerte e promozioni: proporre sconti limitati nel tempo, pacchetti speciali od offerte esclusive per incentivare l'acquisto. Prove e dimostrazioni: fornire demo del prodotto, campioni gratuiti o versioni di prova per permettere ai clienti di testare il prodotto prima dell'acquisto. Testimonianze e recensioni: utilizzare feedback positivi di altri clienti per aumentare la fiducia nel prodotto o servizio. Follow-up personalizzato: invio di email o messaggi personalizzati che rispondono a dubbi specifici o offrono assistenza personalizzata per la decisione di acquisto. Costruire una strategia di Inbound marketing: perché conviene a un’azienda Adottare una strategia di inbound marketing è una scelta fondamentale per le aziende, poiché offre numerosi vantaggi che possono avere un impatto significativo sul successo complessivo. Innanzitutto, il funnel fornisce un quadro chiaro e strutturato per comprendere il percorso del cliente, dalla fase iniziale di sensibilizzazione fino all'acquisto effettivo e, in alcuni casi, oltre l'acquisto stesso. Questa suddivisione in fasi consente alle aziende di identificare con precisione dove si trovano i potenziali clienti nel processo decisionale e di adottare approcci mirati per catturare l'attenzione e convincerli. Inoltre, l'inbound marketing permette alle aziende di ottimizzare le proprie risorse, concentrando gli sforzi e le risorse sulla conversione dei lead più promettenti. Ciò significa che le aziende possono massimizzare l'efficienza e ottenere un migliore ritorno sull'investimento (ROI) dalle proprie attività di marketing. Oltre a ciò, la strategia dell'inbound marketing promuove una comunicazione mirata e personalizzata con i clienti potenziali, aumentando le probabilità di conversione. Un altro vantaggio significativo è la possibilità di misurare e analizzare i risultati in ogni fase del funnel, consentendo alle aziende di apportare miglioramenti continui e ottimizzare la strategia di marketing. In questo caso è molto utile avere un progetto CRM, che aiuta l'impresa a raccogliere dati, segmentare e avere la percezione dei problemi che ci sono in tutta la strategia di marketing. Inoltre, il funnel marketing favorisce l'acquisizione di dati preziosi sui comportamenti e le preferenze dei clienti, che possono essere utilizzati per adattare ulteriormente le tattiche di marketing e perfezionare le strategie di vendita. È soprattutto la fase di analisi dei dati che ci aiuta a capire come procedere e che decisioni prendere per il futuro, in merito alla nostra strategia di marketing. A volte capita di dover cambiare piano di marketing strada facendo, poiché ci si rende conto che in realtà i dati ci dicono cose diverse da quelle che pensavamo. Conclusioni In conclusione, l'inbound marketing si dimostra sempre più cruciale nell'ambito delle strategie di marketing moderno. Attraverso un approccio centrato sul cliente, l'inbound marketing attira, coinvolge e fidelizza i clienti in modo efficace. Inoltre, l'implementazione di un progetto CRM (Customer Relationship Management) può essere fondamentale per gestire e migliorare le relazioni con i clienti, raccogliendo dati preziosi che alimentano strategie sempre più mirate. In sintesi, un'efficace strategia di inbound marketing, integrata con un progetto CRM ben strutturato, può portare a un incremento delle conversioni, della fedeltà dei clienti e del successo aziendale nel mercato competitivo di oggi.
La customer satisfaction non è solo una metrica, ma un indicatore importante delle prestazioni aziendali e del livello di soddisfazione dei clienti. È un parametro che non può e non deve essere sottovalutato, in special modo quando si ha l’obiettivo di creare una strategia di marketing efficace sul lungo periodo. Spesso, però, le aziende hanno una percezione errata di questo aspetto, credendo di offrire un servizio eccellente che non corrisponde alla realtà percepita dai clienti. Da qui nasce l’esigenza di utilizzare parametri e tool specifici per fare la propria analisi e stabilire magari una nuova strada seguire. In questi casi, è fondamentale rivedere le politiche di customer satisfaction: una soluzione efficace può essere l'adozione del HubSpot Service Hub. Approfondiamo nei prossimi paragrafi di cosa si tratta e come può aiutarti nella definizione del servizio di assistenza clienti aziendale. Cos’è e come funziona HubSpot Service Hub HubSpot Service Hub è una sezione di Hubspot integrata direttamente con la parte di CRM di HubSpot. È stata creata per una gestione ottimale dei clienti prospect, offrendo assistenza continua prima, durante e dopo l'acquisto, fornendo dati e informazioni pertinenti e risposte a eventuali criticità presentate dai clienti. Questo approccio all-in-one consente alle aziende di gestire le interazioni con il cliente in modo più efficiente e personalizzato. Il presidente e responsabile delle operazioni interne di HubSpot, JD Sherman, ha spiegato che è stato un passo logico e quasi obbligato per HubSpot, visto che con l’inbound marketing la possibilità di attirare nuovi clienti utilizzando il web è diventata alla portata di tutti, semplicemente creando i propri contenuti e gestendo l’attività di attrazione e vendita con una piattaforma come HubSpot. Ma poi “ha senso prendersi cura dei proprio clienti, sia per mantenerli fedeli, sia per trasformarli in ambasciatori, che con il passaparola potrebbero aiutare ad attirare nuovi clienti”, dice Sherman. Vuoi approfondire l’argomento leggendo di più in merito alla customer satisfacton? Leggi i seguenti articoli Come calcolare la Customer Satisfaction? Customer Care: come prendersi cura dei propri clienti Come aumentare la customer satisfaction con Hubspot Service Hub L'importanza del Customer Service nell'ecommerce Come utilizzare l'Agile CX per la gestione della customer experience Come costruire una strategia digital che spacca! (Con NPS e Referral Program) Servizio di ticketing per migliorare l’assistenza clienti Quando si verifica qualche problema o qualche criticità, magari nell’acquisto di un prodotto o nel reso di un articolo, il cliente ha naturalmente bisogno di supporto. Ed è in quest’occasione che subentra il ticketing, un sistema che ti consente di prendere in carico la segnalazione di un problema e smistarlo al team opportuno per risolverlo nel più breve tempo possibile. Il sistema proposto da HubSpot Service Hub ti consente inoltre di dividere i ticket interni da quelli esterni, oppure distribuirli tra i diversi team a seconda delle loro competenze. Su ogni ticket puoi registrare tutte le problematiche riscontrate, mentre i membri dei diversi team possono aggiungere note, creare attività o contattare le persone. Tutto questo direttamente dal ticket, riducendo i tempi morti e velocizzando notevolmente il lavoro del team di assistenza. L’help desk di HubSpot ti permette di ricevere le richieste di supporto, analizzarle, risolverle e migliorarsi in continuazione. Ci sono 4 step del ticket: Apertura; Lavorazione; Attesa; Chiusura. In ogni momento puoi verificare in quale stato si trova il ticket, così da poter dare indicazioni precise al cliente che non si spazientisce dal momento che riceve informazioni dettagliate. Il servizio ti permette poi di gestire le priorità secondo due diversi criteri: Per ordine di arrivo; Per ordine di importanza. Generalmente i ticket vanno smaltiti e risolti in base all’ordine cronologico di arrivo. In alcuni casi però determinati problemi richiedono una priorità maggiore rispetto ad altri. Questo succede spesso nella customer satisfaction nell’ambito della sanità, dove è necessario dare priorità ad alcuni clienti piuttosto che ad altri, proprio perché si tratta di questioni di salute. Infine c’è un’altra domanda alla quale rispondere: quale canale utilizzare per risolvere il ticket? Ogni canale ha i suoi pro e i suoi contro, ma HubSpot Italia te ne mette a disposizione diversi così puoi scegliere quello più in linea con le tue necessità. I canali a disposizione sono: Telefono: un canale tradizionale ma che consente di fornire assistenza in tempo reale e personalizzata ad un cliente che deve risolvere un problema urgente; Email: altro canale di stampo tradizionale per richieste non urgentissime che permette di inserire link e screenshot; Live chat: uno dei canali più efficaci e moderni che può puntare sulla velocità e sull’immediatezza del supporto; Form: per le aziende che hanno risorse limitate il modulo di contatto è una soluzione perfetta per fornire una risposta pertinente senza gravare eccessivamente sul budget aziendale. Ad ogni modo, qualunque sia il canale utilizzato per fornire supporto al cliente, con HubSpot puoi raccogliere tutte le richieste in un unico posto, così da averle costantemente sott’occhio e monitorare lo stato di avanzamento. Customer satisfaction: questionari e sondaggi Il questionario è una cassa di risonanza importante per quantificare e capire come calcolare la customer satisfaction. Considera che un cliente soddisfatto diventerà ambasciatore del tuo brand, poiché ne elogia i vantaggi e le caratteristiche peculiari sia online che offline. Occhio però all’altra faccia della medaglia: un cliente poco soddisfatto dei tuoi servizi non parlerà certo bene della tua azienda. Per tastare il polso della situazione puoi quindi effettuare dei sondaggi, per raccogliere feedback, recensioni, commenti e opinioni da parte dei tuoi clienti. Puoi anche raccogliere utili dati e informazioni per individuare le eventuali criticità e migliorarle, oppure per rafforzare ulteriormente i punti di forza. Puoi impostare 3 tipi di sondaggi: Net Promoter Score: puoi capire se un tuo cliente è disposto a consigliare a un amico, un collega o un conoscente i tuoi servizi o prodotti; Customer Satisfaction Surveys: i clienti in questi sondaggi possono condividere le loro esperienze ed esprimere il loro livello di soddisfazione; Customer Effort Scores: consente di comprendere qual è stato il livello di difficoltà nel risolvere un determinato problema che si è venuto a creare. Ti consiglio di inviarlo al tuo cliente subito dopo aver risolto un problema e chiuso il ticket, sfruttando così l’onda emotiva. Sono tre tipologie di sondaggi facili da completare e intuitivi per i clienti. Per invogliare gli utenti a compilare il questionario puoi incentivarli con uno sconto sul futuro acquisto o comunque con altri benefici tangibili. A corredo dei sondaggi, puoi anche sfruttare i servizi di automation. Dopo un sondaggio tra i clienti è emerso che qualcuno è insoddisfatto del servizio ricevuto? Tramite Service Hub puoi creare automaticamente un ticket da inviare ai clienti per provare a capire quali sono le criticità che hanno riscontrato. Il knowledge base Il knowledge di base è uno strumento self-service molto utile per te, ma anche per gli stessi clienti. Capita, ad esempio, che molti clienti pongano sempre la stessa domanda o che avanzino perplessità piuttosto diffuse. Perché non trasformare una criticità in un’opportunità? Se tutti fanno la stessa domanda, evidentemente c’è stata qualche frattura nella comunicazione tra te e gli utenti. Come risolvere il problema? Trasformando le domande più frequenti in articoli, affinché i visitatori possano trovare rapidamente una risposta completa ed esaustiva alle loro domande. Tutto questo si traduce in un notevole vantaggio per lo stesso team di assistenza, che viene sgravato di un grande lavoro e può concentrarsi nel rispondere alle domande più complesse e alle problematiche meno frequenti. Una volta raccolte le domande più frequenti, puoi definire gli argomenti sui quali scrivere. Tieni a mente che i tuoi articoli devono rispondere a domande precise e risolvere problemi concreti. Adotta quindi un linguaggio semplice e asciutto, senza giri di parole o argomentazioni troppo tecniche, aiutandoti magari con elenchi puntati, immagini ed eventualmente video. Usa lo stesso template per ogni articolo, così da dare una piacevole continuità stilistica sia al sito sia alla tipologia di comunicazione. Elimina gli articoli che non servono più, oppure aggiornali a seconda delle ultime novità per dare un’idea di freschezza al tuo portale. I vantaggi della customer satisfaction La customer satisfaction è essenziale per il successo di un'azienda, offrendo diversi benefici: Fidelizzazione: un cliente soddisfatto è più incline a effettuare ulteriori acquisti. Ambasciatori del brand: clienti contenti spesso parlano positivamente dell'azienda, attirando nuovi clienti. Disponibilità a spendere di più: i clienti soddisfatti possono essere disposti a pagare di più per i prodotti o servizi, incrementando la reputazione online dell'azienda. Personalizzazione e fidelizzazione con HubSpot: utilizzando HubSpot Service Hub, le aziende possono porre il cliente al centro del loro progetto, migliorando la comunicazione e utilizzando le informazioni disponibili per incrementare la fidelizzazione. Conclusioni L'implementazione di HubSpot Service Hub rappresenta un passo essenziale per qualsiasi azienda che desidera migliorare la sua assistenza clienti e la customer satisfaction. Con il suo approccio integrato, HubSpot Service Hub offre una piattaforma completa per gestire le interazioni con i clienti, migliorare la loro esperienza e costruire relazioni più forti e durature. Se hai un progetto CRM da implementare, di sicuro questo strumento di Hubspot può darti un aiuto concreto.
Il Pay-Per-Click (PPC) è un modello della pubblicità tipico del web marketing, particolarmente utilizzato dalle aziende per generare conversione e quindi vendite. La caratteristica distintiva del PPC è che l’inserzionista si assume un costo, noto come Costo Per Click (CPC), solo quando un utente effettivamente interagisce con l'annuncio, cliccandolo. Questa metodologia offre un approccio mirato e misurabile per attirare traffico qualificato, rendendola un'opzione attraente per molte aziende che cercano di massimizzare l'efficacia delle loro campagne pubblicitarie online. Approfondiamo nei prossimi paragrafi come sono strutturate le campagne Pay-per-click e come funzionano. Cosa sono le pubblicità Pay per Click Le pubblicità Pay per Click (PPC) sono una forma di pubblicità digitale dove gli inserzionisti pubblicano annunci su una piattaforma come quella di Google Ads e ogni volta che qualcuna clicca su quell'annuncio pagano una commissione. Nell'aspetto più pratico il risultato sarà quello di vedere gli annunci visualizzati nella parte superiore della pagina dei risultati del motore di ricerca in utilizzo. Un aspetto distintivo del PPC è la sua capacità di targettizzare con precisione il pubblico, collegando gli annunci a specifiche parole chiave ricercate dagli utenti. Questo rende il PPC un metodo efficace per raggiungere un pubblico altamente interessato, massimizzando le opportunità di conversione e migliorando il ritorno sull'investimento pubblicitario. Indubbiamente con la pubblicità PPC è più facile ottenere risultati nell’immediato, ma non può essere certamente considerata la sola base solida di una strategia di marketing. Approfondiamo nel prossimo paragrafo come creare campagne Pay-per-click efficaci. Pay per Click: tipi di campagne e come crearne di efficaci Prima di focalizzarci su come strutturare una campagna efficace, è importante distinguere tra le varie tipologie a disposizione. A seconda dell’obiettivo che ti sei predisposto, al tempo che hai a disposizione e a quello che puoi investire, puoi optare per un determinato tipo di pubblicità. Vediamo di seguito le principali tipologie di campagne che si possono creare su Google ADS, la principale piattaforma da cui poter creare campagne pay per click. Tipologie di campagne PPC Search campaigns: si tratta di annunci testuali nei risultati di ricerca, ottimi per guidare vendite, lead o traffico al sito web. Queste campagne consentono di raggiungere persone che cercano attivamente prodotti o servizi offerti e sono caratterizzate da una configurazione semplice e un targeting molto specifico. Display campaigns: queste campagne permettono di raggiungere un pubblico rilevante con annunci visivamente accattivanti mentre navigano su milioni di siti web, app e proprietà di Google come YouTube. Sono ideali per espandere la portata e rimanere impressi nella mente del pubblico, con la possibilità di utilizzare segmenti di dati per seguire persone che hanno già visitato il sito web o utilizzato l'app. Video campaigns: consentono di mostrare annunci video su YouTube e altri siti web. Queste campagne possono aumentare la consapevolezza generale del brand o essere orientate a guidare conversioni o acquisti sul sito web. Offrono diverse sottocategorie, come campagne per massimizzare la portata o per raccontare una storia attraverso una sequenza di annunci video. Shopping campaigns: campagne ideali per i rivenditori che desiderano vendere il proprio inventario di prodotti. Gli annunci di shopping compaiono nei risultati di ricerca e nella scheda Google Shopping, e ci sono anche annunci di inventario locale per promuovere prodotti disponibili nelle sedi fisiche Ora che abbiamo chiarito il punto sulle campagne pay-per-click tra le quali puoi scegliere, possiamo concentrarci sulle fasi più importanti che serve seguire per creare una campagna pubblicitaria online. Creare campagne PPC efficaci: da dove partire Per lanciare campagne PPC di successo, inizia definendo un obiettivo pubblicitario chiaro, come migliorare le vendite, acquisire lead, o aumentare la notorietà del brand. Questa scelta guiderà la selezione del tipo di campagna più efficace per il tuo target. Successivamente, seleziona il tipo di campagna che meglio si adatta alle tue esigenze, tenendo conto delle varie opzioni e delle loro specifiche best practice. Prendiamo in prestito la fonte di Google in merito alla creazione di una campagna e mostriamo lo screenshot delle fasi da seguire passo dopo passo. Fase 1 Fase 2 Durante la configurazione della campagna, è cruciale prestare attenzione alle notifiche e suggerimenti forniti dalla piattaforma. L’ottimizzazione di una campagna durante la sua creazione è probabilmente una delle fasi determinanti per raggiungere il successo. Le indicazioni che trapelano in questa fase possono aiutare a identificare e risolvere potenziali problemi che influiscono sul rendimento della campagna, come il targeting, le offerte, il budget e altre impostazioni. Ma quali sono gli strumenti delle campagne PPC? Vediamolo nel prossimo paragrafo. Strumenti delle campagne Pay per Click Probabilmente lo strumento di cui hai sentito parlare di più è Google Ads, ma non è l’unico. Vediamo quali sono tutti gli strumenti più utili di una campagna Pay-per-click. Google Ads Questo strumento tuttofare consente di effettuare ricerche, lanciare e monitorare annunci. Include funzioni come il Keyword Planner per la ricerca di parole chiave. Gli annunci possono apparire su piattaforme Google come il motore di ricerca, YouTube e Gmail, nonché su siti partner. Google Analytics Collegando il tuo account Google Ads a Google Analytics, puoi ottenere informazioni più dettagliate sulle tue campagne, come il numero di clic, il costo per clic (CPC) e metriche del sito web come sessioni, tasso di rimbalzo e tasso di conversione. 5 vantaggi di una campagna PPC Risultati rapidi: approvazione degli annunci che consente di pubblicare rapidamente le inserzioni in posizioni privilegiate online. Targetizzazione mirata: possibilità di selezionare accuratamente il pubblico target basandosi su vari criteri, come la collocazione geografica e le abitudini di navigazione. Varietà di formati di annunci: ampia gamma di formati disponibili, adatti a diversi obiettivi di campagna, da annunci per e-commerce a strategie di remarketing. Monitoraggio efficiente delle campagne: strumenti per tracciare il rendimento delle campagne, compresi dati su conversioni, valore degli ordini, lead e ROI. Controllo totale: gestione completa su pubblicazione degli annunci, costi per click e budget, permettendo flessibilità e trasparenza nella pianificazione degli investimenti. Conclusioni Se sei alla guida di un'azienda e desideri massimizzare la visibilità e l'efficienza delle tue strategie di marketing, le campagne Pay-Per-Click (PPC) offrono una soluzione potente e flessibile. Attraverso il PPC, puoi avere un controllo preciso sulla tua pubblicità, targettizzare segmenti specifici di mercato e monitorare i risultati in modo dettagliato. Questo metodo ti permette di raggiungere un pubblico altamente interessato, incrementando le possibilità di conversione. In breve, il PPC rappresenta uno strumento strategico che può arricchire significativamente la tua strategia di marketing digitale, offrendoti risultati rapidi e misurabili.
L'affiliate marketing rappresenta una delle strategie di marketing digitale più efficaci e in rapida espansione. Si basa sulla creazione di una partnership tra un'azienda, l'inserzionista, e un affiliato esterno, che si assume il compito di promuovere i prodotti o servizi dell'azienda alla propria audience. Ma come funzionano le affiliazioni? E quali sono i suoi vantaggi? Questa strategia di marketing si fonda sul principio della condivisione dei profitti: ogni volta che un cliente acquista un prodotto tramite il link fornito dall'affiliato, quest'ultimo riceve una commissione. Questo modello offre vantaggi significativi sia per l'inserzionista che per l'affiliato. Per l'azienda, significa ridurre i costi pubblicitari e i rischi associati, poiché paga solo per i risultati effettivi. Inoltre, consente di raggiungere un pubblico più ampio attraverso la rete dell'affiliato. Per l'affiliato invece, questa strategia offre l'opportunità di creare un flusso di entrate passivo, pubblicizzando prodotti che risuonano con la propria base di follower. In altre parole, permette agli influencer, blogger, o proprietari di siti web di monetizzare il proprio pubblico consigliando prodotti che ritengono validi. La chiave del successo dell'affiliate marketing risiede nella creazione di una partnership forte e trasparente tra azienda e affiliato. È fondamentale quindi che l'affiliato creda nel prodotto che sta promuovendo e che ne parli in modo autentico e convincente alla sua audience. Allo stesso tempo, l'azienda deve fornire tutto il supporto necessario, inclusi materiali promozionali di alta qualità e valutare con attenzione il contenuto fornito dall'affiliato. In conclusione, l'affiliate marketing è una strategia che, quando implementata correttamente, può portare a un incremento significativo delle vendite per l'azienda e a un flusso di entrate sostanzioso per l'affiliato. Potrebbe esserti utile leggere l’articolo Come usare i programmi di affiliazione per il tuo ecommerce se vuoi saperne di più sul mondo dell’affiliazione. È fondamentale approcciarsi a questa tecnica con una strategia ben definita e una comprensione chiara dei propri obiettivi e del pubblico di riferimento. Vuoi approfondire il significato dell’affiliate marketing? Continua la lettura di questo articolo. Cos’è e definizione dell’affiliate marketing Abbiamo parlato di affiliate marketing in modo generico, ma se dovessimo soffermarci esattamente su una definizione di marketing di affiliazione, potremo dire che è una tipologia di performance marketing che aiuta il brand a generare nuovi clienti. L’obiettivo è fare leva sulla capacità di promozione di alcuni prodotti presenti in specifiche nicchie di mercato, in modo continuativo e mirato. L’affiliazione si concretizza in un accordo commerciale tra advertiser e un affiliato, dove il primo è rappresentato da un’azienda che intende vendere un prodotto e un servizio e il secondo, invece, è colui che promuove il servizio o prodotto dell’advertiser. Ora che abbiamo chiara cos’è l’affiliazione, approfondiamo nel prossimo paragrafo come funziona e quali sono i suoi protagonisti. Marketing di affiliazione: come funziona e quali sono i protagonisti Gli attori dell'affiliate marketing sono fondamentali per il suo funzionamento, che è intuitivo e coinvolge diverse parti. I 4 soggetti principali in questo scenario includono: L'affiliante o inserzionista: questa è l'azienda che produce prodotti o servizi e sceglie di esternalizzare una parte della loro pubblicità a degli affiliati esterni. L'affiliante paga questi affiliati solamente quando una vendita è effettuata tramite il loro link di affiliazione, riducendo così le spese pubblicitarie. L'affiliato: questo è l'individuo o l'entità con capacità di marketing e vendita, che promuove i prodotti dell'affiliante e guadagna una commissione per ogni vendita o azione effettuata tramite il suo link di affiliazione. Il guadagno dell'affiliato dipende dalla quantità di vendite generate tramite il suo link. La piattaforma di affiliazione: questa piattaforma funge da intermediario tra gli inserzionisti e gli affiliati, facilitando la comunicazione, la gestione e il monitoraggio delle pubblicità. L'utilizzo di queste piattaforme è opzionale, ma si è rivelato molto efficace. Il cliente: è il consumatore finale che acquista i prodotti o servizi dell'affiliante, permettendo all'affiliato di guadagnare una commissione. Il processo inizia con l'inserzionista che fornisce un link di affiliazione all'affiliato, il quale ha il compito di promuovere i prodotti in modo convincente, spingendo l'audience all'acquisto tramite il link. È importante però ricordare che l'affiliate marketing non si basa solo sulle vendite. Esistono diversi modelli di compenso, come CPA (Cost Per Action), CPC (Cost Per Click), CPM (Cost Per Mille), e CPL (Cost Per Lead). Questi modelli permettono all'affiliato di guadagnare in vari modi, ad esempio, per ogni azione compiuta tramite il link, per ogni click sul link, per mille visualizzazioni della pubblicità, o per ogni lead acquisito. Altre forme di compenso possono essere concordate tramite specifiche clausole contrattuali, adattando la strategia alle esigenze di entrambe le parti. Ora che i punti base di una strategia di affiliazione sono stati affrontati è importante capire come avere successo con questa strategia. Affiliation marketing: come iniziare ad avere successo Iniziare un percorso di successo nell'ambito dell'affiliate marketing richiede una strategia ben ponderata e un approccio interdisciplinare. Se stai pensando di avventurarti in questo settore, ci sono diversi aspetti fondamentali da considerare per garantire una partenza efficace e fruttuosa. Per l'azienda ciò che è importante è concentrarsi sulle diverse aree chiave che servono a massimizzare il successo della propria strategia di affiliate marketing. Gli step che potremmo consigliare di seguire per raggiungere obiettivi interessanti con l’affiliate marketing sono i seguenti: 1. Scelta degli Affiliati Inizia facendo una vera e propria ricerca e selezione degli affiliati che sono in linea con i valori e il pubblico del tuo e-commerce. Seleziona affiliati che abbiano una presenza online consolidata e un pubblico ricettivo e rilevante. 2. Condizioni di pagamento/commissioni Offri all'affiliato scelto commissioni competitive in modo da incentivarlo a promuovere i tuoi prodotti o servizi. Chiarezza e trasparenza sono due aspetti che devono essere rispettati da entrambi i protagonisti della strategia. 4. Fornire materiali di marketing Per l'affiliato è importante ricevere risorse e materiali di marketing di qualità, banner, link di tracciamento, contenuti promozionali da poter utilizzare ect.. in modo da semplificare il lavoro degli affiliati nella promozione dei tuoi prodotti o servizi 5. Assistenza e supporto Con gli affiliati mantieni una comunicazione un rapporto chiaro, rimani disponibile a rispondere alle loro domande, fornisci assistenza e cerca di anticipare eventuali dubbi. 6. Monitora e analizza Utilizza strumenti analitici per monitorare il traffico e le conversioni dei link di affiliazione. Strumenti di tracciamento in grado di monitorare le prestazioni degli affiliati in modo da valutarne l'efficacia e ottimizzare dove è necessario. 7. Ritorno sull'investimento (ROI) Analizza il ritorno sugli investimenti generato attraverso il programma di affiliazione. Quanto e cosa mi ha effettivamente portato a casa la strategia di affiliation marketing? 8. Aggiornamenti regolari Da non dimenticare di mantenere il programma di affiliazione aggiornato (link, sconti eventuali, prodotti pubblicizzati). Rispondi alle tendenze di mercato per mantere alto l'interesse sia degli affiliati che dei clienti finali Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’affiliate marketing? Scopriamolo nel prossimo paragrafo. Affiliate marketing: vantaggi e svantaggi Questa interessante forma di marketing presenta diversi vantaggi e svantaggi. Vantaggi del marketing di affiliazione L'affiliate marketing rappresenta un'opportunità di business pratica e conveniente per gli affiliati che desiderano guadagnare denaro extra. Inoltre, l'affiliato può scegliere di promuovere solo prodotti a lui cari e interessanti, in modo da consigliare utili servizi alla propria audience e costruire una relazione di fiducia con i propri seguaci. Per l'azienda, invece, l'affiliate marketing rappresenta un'ottima opportunità per testare la domanda e capire quali prodotti vanno di più in un certo settore, a bassi costi. Inoltre, i costi per la pubblicità sono ridotti, poiché il compenso viene rilasciato solo in base alla performance e alle vendite o azioni effettuate. Affidarsi a un affiliato con un'audience di un certo tipo, che rispecchia certi interessi e certe preferenze, permette di pubblicizzare uno o l'altro prodotto a seconda di cosa potrebbe essere più adatto a quel pubblico. In questo modo, il ROI incrementa e i rischi di pubblicità diminuiscono, poiché la promozione viene veicolata ad un pubblico già interessato e coinvolto. In definitiva, l'affiliate marketing rappresenta una soluzione vincente per tutte le parti coinvolte, che possono beneficiare di una maggiore visibilità, vendite e profitti. Svantaggi dell’affiliate marketing Per quanto riguarda gli ostacoli, è impegnativo per l'affiliato monitorare e cercare di sorpassare la concorrenza, quindi gli altri affiliati con lo stesso inserzionista che promuovono lo stesso prodotto. Devono escogitare nuove strategie per sembrare più convincenti degli altri per fare lead generation. Inoltre, è importante ragionare e selezionare con cura i prodotti da promuovere, perché si potrebbe rischiare una perdita di credibilità se si pubblicizza qualcosa non in linea con le tematiche tipiche della persona (le stesse che la rendono conosciuta e famosa). Anche da parte dell'azienda ci sono degli ostacoli a cui far fronte: deve essere prestata una particolare attenzione alla scelta dell'appropriato affiliato tramite il quale promuovere i propri prodotti. Infine, non bisogna dare per scontato che l'affiliato scelto sia un venditore professionista e che faccia tutto il lavoro per noi senza alcun bisogno di monitoraggio: è consigliato seguire l'attività promozionale del nostro affiliato per assicurarsi che veicoli una promozione efficace e adatta alla sua audience e all'incremento delle vendite. Differenze tra affiliate marketing, dropshipping e referral marketing? L'affiliate marketing, il dropshipping e il referral marketing sono 3 modelli di business popolari nel mondo dell'e-commerce, ma presentano differenze sostanziali nel funzionamento e nella struttura. Marketing di affiliazione Nell'affiliate marketing, l'affiliato promuove prodotti o servizi di un'altra azienda, guadagnando una commissione su ogni vendita realizzata tramite i suoi link di affiliazione. L'affiliato non gestisce l'inventario né si occupa di spedizioni; la sua principale responsabilità è quella di guidare i consumatori verso i prodotti, utilizzando vari canali come blog, siti web o social media. In questo modello, l'investimento iniziale è generalmente basso, concentrato principalmente su attività di marketing e creazione di contenuti. Un esempio concreto di affiliate marketing potrebbe essere un blogger che scrive recensioni di prodotti tecnologici; ogni volta che un lettore acquista un prodotto tramite il link fornito nel suo blog, il blogger guadagna una percentuale della vendita. Qui, l'affiliato si concentra principalmente su attività di marketing e creazione di contenuti, senza gestire l'inventario né occuparsi delle spedizioni. Dropshipping Il dropshipping, d'altra parte, coinvolge la vendita di prodotti al consumatore senza tenerli fisicamente in stock. Quando un cliente effettua un ordine, il dettagliante (dropshipper) lo acquista da un terzo fornitore, che poi spedisce direttamente il prodotto al cliente. In questo modello, il dropshipper gestisce il proprio negozio online, stabilisce i prezzi dei prodotti e si occupa del servizio clienti, ma non ha l'onere della gestione dell'inventario o della spedizione. Tuttavia, richiede un maggior controllo sulla qualità dei prodotti e sulla logistica di consegna. Nel dropshipping si assume un ruolo più attivo nella vendita e nel processo post-vendita, pur non gestendo direttamente l'inventario. Entrambi i modelli offrono la flessibilità e il potenziale per generare entrate online, ma richiedono approcci diversi in termini di marketing, gestione della clientela e controllo della catena di fornitura. Referral Marketing Il referral marketing è una tecnica invece, che sfrutta il passaparola, fondamentale per promuovere prodotti o servizi. Al centro di questa strategia vi è il referral, ossia un cliente che, soddisfatto di un servizio o prodotto, lo raccomanda ad altre persone. Questo genera un effetto a catena benefico, particolarmente prezioso per le piccole e medie imprese che, avendo risorse limitate rispetto alle multinazionali, devono fare affidamento sulla potenza delle idee e sul coinvolgimento dei clienti. Anche le grandi aziende, in un mercato sempre più competitivo, traggono vantaggio da questa strategia. Il referral marketing, però, non si limita semplicemente al consigliare un prodotto o un servizio ad amici o conoscenti; include anche attività come lasciare recensioni positive su siti web o sui social media. Sebbene idealmente questo processo dovrebbe svilupparsi spontaneamente, non sempre accade in modo naturale. Per incentivare il passaparola, le aziende possono adottare diverse strategie e tecniche. Queste possono includere la creazione di programmi di referral con incentivi, sconti o benefici per i clienti che condividono recensioni positive o raccomandano i prodotti a nuovi potenziali clienti. Questo tipo di strategia stimola i clienti a diventare ambasciatori del marchio, promuovendolo attivamente sia online che offline, e contribuendo così alla crescita organica dell'azienda. Nella branca dell’affiliate marketing esiste un altro settore che è in procinto di ottenere ottimi risultati: l’high ticket affiliate marketing. Approfondiamo nel prossimo paragrafo di cosa si tratta. Cos'è l'high ticket affiliate marketing e perché è così efficace L'high ticket affiliate marketing è una branca dell'affiliate marketing che si concentra sulla promozione e vendita di prodotti o servizi con un elevato valore monetario. A differenza dell'affiliate marketing tradizionale, dove gli affiliati guadagnano commissioni relativamente basse promuovendo prodotti a basso costo, l'high ticket affiliate marketing mira a prodotti di lusso o soluzioni costose, come software aziendali, corsi di formazione avanzati, servizi finanziari, o articoli di fascia alta. La chiave di questo approccio è che, nonostante il numero di vendite possa essere inferiore rispetto a prodotti più economici, le commissioni per ogni vendita sono significativamente più alte, risultando in potenziali guadagni maggiori per vendita. Questo rende l'high ticket affiliate marketing particolarmente efficace per gli affiliati che possono raggiungere e convincere un pubblico disposto a spendere somme maggiori, sfruttando strategie di marketing mirate e costruendo relazioni di fiducia con una clientela di fascia alta. Conclusioni L’affiliazione è certamente una strada che può portare molti frutti al tuo business, se progettata bene. Un progetto ecommerce che investe in affiliate marketing ha il 50% in più di possibilità di fare una buona lead generation, aumentando quindi le conversioni. Un progetto Shopify per il tuo ecommerce potrebbe essere il primo passo verso un importante evoluzione del tuo business.