L’ottimizzazione SEO del blog per i motori di ricerca è estremamente importante per gli addetti al web marketing. Con l’ottimizzazione SEO infatti si fa in modo che le pagine del sito e gli articoli del blog possano essere trovati dalle persone che effettuano ricerche su Google su determinate parole o frasi collegata all’attività della loro azienda. Fare SEO non è così intuitivo e facile, tuttavia si possono imparare una serie di tattiche e buone prassi che permettono di ottimizzare un articolo del blog per una determinata parola chiave. Il pannello SEO di HubSpot Blog tiene conto di questi accorgimenti fondamentali e guida gli addetti marketing nell'ottimizzazione del contenuto per i motori di ricerca. Le tattiche dell’ottimizzazione SEO di un contenuto sul blog 1. Scegliere una o due keyword a coda lunga Sulla base all’argomento trattato nell’articolo, è bene selezionare una o due parole chiave che sono più rilevanti per il contenuto generale. Tra queste va identificata la keyword primaria ed eventualmente una variazione di essa. Limitare il numero delle keyword permette di rimanere affini all’argomento di cui si vuole parlare nell’articolo e di poter ottimizzare quella parola chiave. Per il blog le parole chiave a coda lunga sono più efficaci in quanto generano un traffico più interessato e aumenta la possibilità di conversione. 2. Includere le keyword in specifiche parti del post Le parole chiave vanno incorporate in specifiche sezioni del post per poter ottimizzare al meglio la pagina per i motori di ricerca. I quattro elementi principali sono: il titolo, il corpo del testo, l’URL e la meta descriprion. 2.1 Titolo Il titolo dell’articolo viene visualizzato su Google come testo di colore blu sottolineato e viene anche visualizzato sulla scheda del browser. Un titolo deve seguire queste linee guida: Non superare i 70 caratteri Includere la parola chiave a coda lunga Ogni tuo titolo deve essere unico In caso il titolo dell’articolo sia più lungo di 70 caratteri, è bene inserire la parola chiave all’inizio o comunque entro i primi 65 caratteri, che sono quelli visibili sulla SERP di Google. 2.2 Contenuto della pagina La parola chiave principale e le altre keyword devono essere utilizzate alcune volte all’interno del testo. Non serve preoccuparsi della densità o della posizione, vanno utilizzate in modo naturale. Lo scopo dell’articolo è offrire valore ed essere d’aiuto. Si può sottolineare o mettere in grassetto la keyword principale almeno una volta. 2.3 URL I motori di ricerca leggono l’URL per individuare il contenuto dell’articolo ed è il primo elemento che analizzano. Perciò è molto importante che l’indirizzo URL contenga la keyword primaria. Ogni parola dell’URL deve essere separata da un trattino e possibilmente non contenere caratteri speciali o simboli 2.4 Scrivere la meta description La meta description è il testo che compare sulla pagina dei risultati di Google sotto il titolo. Questo breve testo ha molta importanza per aiutare l’utente nella decisione di aprire o meno una pagina rispetto agli altri risultati elencati. Una buona meta description per la SEO dovrebbe: Essere tra i 150 e 160 caratteri Includere la parola chiave primaria e almeno una delle secondarie Fornire una valida ragione per la quale un utente dovrebbe visualizzare la pagina Essere descrittiva e non un elenco di parole 3. Ottimizzare le immagini Tutte le immagini utilizzate devono essere ottimizzate per fare in modo che i motori di ricerca possano “leggere” l’immagine. Utilizzate la parola chiave principale per denominare l’immagine ed eventualmente la parola chiave secondaria per le altre (se presenti). Le immagini possono essere ottimizzate in due modi: Nome del file: ogni parola deve essere separata da un trattino, ad esempio inbound-marketing-software.jpg ALT text: l’ALT Text deve essere identico al nome del file, senza i trattini. 4. Aggiungere link interni Utilizzare la parola chiave della pagina o degli articoli del sito come anchor text del collegamento ipertestuale. È consigliato includere uno o due link interni ad articolo di contenuto simile per ottimizzare le varie pagine e aggiornare i link interni man mano che vengono creati nuovi post. 5. Non utilizzare categorie di argomento simili (topic /tag) I topic permettono di organizzare il contenuto del blog ma devono essere utilizzati correttamente o potrebbero essere penalizzanti a livello SEO. Questo perché quando si crea un nuovo topic si crea una nuova pagina che contiene tutti i contenuti appartenenti a quel topic. Topic troppo simili dal punto di vista semantico potrebbero essere considerati come contenuti duplicati. 6. Aggiungere una Call-to-action Ogni articolo deve contenere almeno una call-to-action. Poiché il blog su HubSpot viene creato con il fine di fare lead generation, ogni articolo deve avere una call-to-action che inviti un utente a compiere un’azione. È il motivo per il quale viene pubblicato quel determinato articolo, su quel particolare argomento e quella specifica parola chiave. Inoltre una CTA fornisce un link interno. Il pannello SEO di HubSpot Poiché un blog aziendale veste un importante ruolo per la promozione di contenuti sul web, all’interno della piattaforma HubSpot Marketing nell’area di gestione del blog è stato incluso un pannello per il controllo degli elementi più importanti per una corretta ottimizzazione SEO di ogni articolo su un determinato argomento. Per aprire il pannello seleziona l’icona con il grafico sul menù laterale a sinistra. Per primo, inserisci la parola chiave (o due parole chiave) nel box per creare l’elenco dei suggerimenti. Gli elementi che verranno verificati sono: Titolo Presenza della keyword nel titolo: nel titolo dev’essere contenuta la parola chiave intorno alla quale è stato scritto tutto l’articolo. Lunghezza del titolo: poiché Google visualizza solo i primi 65 caratteri di un titolo, nel pannello SEO ne viene indicata la lunghezza complessiva con avviso se si superano i 70 caratteri. Corpo del testo Presenza della Keyword nel testo: il corpo del testo deve contenere la parola chiave stabilita almeno una volta per permettere ai motori di ricerca di comprendere l’argomento del post. Controllo link interni: presenza di link a pagine con lo stesso dominio del tuo sito/blog in HubSpot. Ripetizione della Keyword nel testo: viene verificato che la parola chiave non sia utilizzata troppe volte e viene segnalato una ripetizione superiore alle 5 volte. Call to Action: presenza di almeno una call-to-action nella pagina del blog. Immagine Immagine nel post: viene verificato che ci sia almeno un elemento nel post. Alt Text dell’immagine: quando viene inserita l’immagine, lo strumento verifica la corretta presenza dell’Alt Text. Meta Keyword nella URL: viene verificata la presenza della parola chiave (o di almeno una delle parole chiavi) nella URL dell’articolo del blog. Meta description: viene verificata la lunghezza del testo della meta description, compresa tra 1-155 caratteri. Keyword nella meta description: verifica della presenza di almeno una delle parole chiavi nella meta description. Fonti: How does the blog seo panel help me with my seo How can I optimiza my pages for seo Blog SEO: How to Search Engine Optimize Your Blog Content
Un preventivo SEO non è una cosa semplice e, sopratutto, va personalizzato sulle specifiche esigenze di ogni azienda. Detto questo, prima di passare in rassegna tutti gli elementi che possono concorrere alla definizione di un costo per la consulenza o l’ottimizzazione del sito web in ottica SEO, specifico che noi i progetti SEO li inseriamo solo all’interno di un progetto complessivo di inbound marketing, con realizzazione di contenuti annessa e – di preferenza — con la piattaforma software HubSpot Marketing. Premessa: non credo nel potere curativo della SEO. Troppe aziende pensano che per fare business online basti avere un sito e fare SEO per attirare potenziali clienti e vendere di più. NON FUNZIONA PROPRIO IN QUESTO MODO... L'attività di SEO è un di cui di una strategia web più grande! Vuoi acquisire nuovi contatti, segmentarli in base agli interessi e qualificarli commercialmente per poter vendere di più e meglio? Scopri la metodologia inbound (all'interno c'è anche la SEO, ma è solo una parte!) Quindi, ne parlo in maniera lontanta. Noi non vendiamo consuelnza SEO disgiunta da un progetto più compelto di inbound marketing o ecommerce. E in questo articolo sviluppiamo un tema che dovrebbe stare a cuore a molte aziende, di qualsiasi dimensione: la capacità valutare un preventivo SEO e di evitare fregature, dando degli spunti di riflessione che permettano di comprendere il costo dell’attività SEO che l’azienda dovrebbe affrontare; inoltre cercheremo di farti capire come orientarvi tra le proposte dei differenti professionisti e a cosa stare attenti quando si è alla ricerca di qualcuno che si occupi dell’attività di ottimizzazione del proprio sito web. Parliamo di un costo, per una consulenza mensile continuativa di 6-12 mesi, che può partire, mediamente, dai 400 € / 700 € al mese. Ma è un preventivo che, per quanto si possa offrire a pacchetti, per fornire dei parametri standard di comparazione, ha bisogno sempre e comunque di essere personalizzato sulle reali necessità dell’azienda. Oggi quindi parliamo del costo dell’attività di SEO e quali sono i parametri di un preventivo SEO di un professionista. 1# Cos’è l’attività di SEO, cos’è la SEO Quando si dice SEO (letteralmente “search engine optimization” – ottimizzazione per i motori di ricerca) si intende quel lavoro di ottimizzazione che viene effettuate su un sito web, affinché aumenti il traffico organico che arriva dai motori di ricerca. La SEO quindi intercetta, con la sua attività di analisi, di ottimizzazione, di link building, sviluppo contenuti, tecniche semantiche, dati strutturati e quant’altro, quelle che sono le esigenze dei possibili clienti di un’azienda, portandoli direttamente nel sito: se la vostra attività su web non viene trovata per i prodotti o servizi che offrite, i possibili clienti che li stanno cercando si rivolgeranno ad un vostro concorrente. Per approfondire cosa significa fare SEO, consiglio la lettura, di un paio di articoli in inglese sui siti più quotati e più autorevoli quando si trattano i temi legati all’ottimizzazione per i motori di ricerca: – Questo su Search Engine Land spiega molto bene cos’è la SEO: http://searchengineland.com/guide/what-is-seo – Questo su Moz anticipa anche qualche pratica basilare per l’attività di SEO: https://moz.com/learn/seo/what-is-seo La definizione su Wikipedia invece è molto meno interessante e completa rispetto ai due siti citati, ma merita comunque un confronto: https://en.wikipedia.org/wiki/Search_engine_optimization 2# Da dove partire per un preventivo SEO Un preventivo per l’attività di SEO è un costo che deve essere certo per l’azienda che si trova a pagare un consulente SEO. Il costo dell’attività di ottimizzazione può però variare da un consulente SEO all’altro, a seconda della preparazione, del tipo di servizio proposto e del posizionamento del consulente SEO Quando un’azienda vuole intraprendere la strada dell’ottimizzazione SEO del suo sito web, intraprende un’attività volta ad incrementare i visitatori del proprio sito web. Ma alle spalle di questo c’è sempre la volontà di aumentare il fatturato dell’azienda e di utilizzare il sito web per trovare nuovi possibili clienti. Per chi vuole fare SEO si tratta, per la stragrande maggioranza dei casi aziendali, di fare inbound marketing, ovvero di trovare clienti da web (differente è invece il modello di business di chi ha .progetti editoriali che si basano sulle entrate pubblicitarie degli inserzionisti) L’attività del professionista SEO può toccare diversi aspetti del web marketing dell’azienda, a partire dall’intervento sul sito esistente, per arrivare alla realizzazione del nuovo sito per l’azienda o il prodotto che si vuole promuovere e far trovare su web. Ma ha anche – e soprattutto – a che fare con la formazione del personale e sul cambio di mentalità da portare all’interno dell’azienda del cliente: internet è un canale commerciale fenomenale e si può utilizzare per trovare contatti, vendere di più e migliorare i propri margini. Nessuna magia, solo duro lavoro e un impegno continuo, che passa attraverso realizzazioni, prove e analisi, per trovare la strada migliore per trovare più contatti sul web. 3# Il mercato dei professionisti della consulenza SEO. Poche sono le aziende che possono permettersi dei professionisti preparati e motivati all’interno, e così sta crescendo in Italia l’offerta dei consulenti SEO a partita IVA. Un indubbio vantaggio per le aziende, che si trovano dei consulenti che possono accompagnarle nella fase di impostazione del progetto e poi ricorrere ai loro servizi solo quando c’è la reale necessità, evitando quindi di assumere all’interno costi fissi, spesso non giustificati nel lungo periodo. Essendo comunque una professionalità relativamente giovane e non essendoci un albo professionale che ne determina competenze e prezzi, spesso l’azienda si trova in difficoltà nello scegliere qualcuno di cui fidarsi e a valutare il preventivo per l’attività SEO che gli viene proposto. Anche perché quando si parla di SEO non tutti la pensano allo stesso modo: c’è chi insiste sui link in entrata, chi sui contenuti, che pensa a contenuti orientati agli esseri umani e chi ai motori di ricerca, chi guarda i dati strutturati, chi ne fa un tempio della tecnica. Come riconoscere un buon professionista SEO da un venditore di fuffa? a# Diffidate da chi parla troppo difficile Diffidate dai consulenti che usano paroloni che non capite. Un bravo consulente vi vuol far capire bene quello che fa e perciò vorrà spiegarvi nel miglior modo possibili le attività che intraprende, anche per dare un valore a quello che sta facendo. I clienti che ha avuto un consulente SEO, i progetti che segue o che ha seguito, quello che dice nel suo sito internet sono altri modi per valutarlo prima di contattarlo o per scremare dopo un primo contatto. b# Diffidate dai tuttologi Mannaggia a quelli che sono consulenti SEO, ma sono anche programmatori, vi realizzano i contenuti, vi seguono la grafica del sito, vi gestiscono il server e vengono a cucinare a casa vostra…lasciateli perdere. Davvero. O sono dei geni smisurati – e non si capisce perché non siano i proprietari di Google – o avete già capito dove voglio parare… Io, per esempio, faccio consulenza di web marketing e posso gestire operativamente social media e contenuti, perché intimamente collegati all’attività di SEO. Ma non mi sognerei mai di realizzare un sito per venderlo a un mio cliente. Sono capace? Un po’ sì, per esempio questo sito me lo sono fatto io. Ma non mi sognerei mai di farlo per vendere. Addirittura, se c’è da mettere mano al codice di una pagina, valuto attentamente con il cliente se farlo io o rivolgermi a dei programmatori o sistemisti. Quindi avete capito: one man show, qui non esiste. Se lo incrociate, girategli al largo. c# Diffidate dalle società mosse solo dal commerciale Diffidate anche dalle grandi società che hanno più spinta commerciale che motivazionale. Dovete sapere in che mani vi mettete. d# Diffidate da quelli che vi garantiscono qualcosa in campo SEO E, soprattutto, cercate di smascherare i venditori di fuffa: quelli che ti posizionano in prima pagina sicuro, quelli che parlando di posizionare il nome della tua azienda, quelli che non hanno alle spalle una professionalità riconosciuta in qualche modo. Leggendo qualche articolo del mio blog potreste trovare quelle informazioni essenziali che vi permettono di valutare il valore della proposta che vi viene fatta. Come quelli di cui parlo nell’articolo linkato qualche riga fa… e# Diffidate da quelli che parlano di inbound marketing ma alla fine sono consulenti SEO Lo so, ho un rapporto molto difficile, a livello di stima, verso quella gente che fa SEO e scrive libri sull'inbound non specificando a chiare lettere, all'inizio, che tutto quello che riportano è preso del libro di Halligan e Shah, oltre che dall'accademia di Hubspot, società a loro fondata e software da loro commercializzato. Una volta che il rapporto è iniziato, attivate degli strumenti di monitoraggio per valutare il suo lavoro. Anzi, fateveli attivare da lui: lo pagate per qualcosa no? 4# Preventivo per l’attività di SEO Nel cercare il supporto di un professionista SEO, una delle prime cose con le quali si deve fare i conti è il preventivo per i costi da sostenere per l’attività di ottimizzazione. Per me è sempre difficile ragionare sull’attività di SEO indipendentemente dai contenuti, perché sono i contenuti – uniti ad una buona impostazione tecnica, che fanno la differenza nel tempo. Vediamo i costi per differenti attività SEO: l’ottimizzazione di un sito esistente, la consulenza mensile e la realizzazione del sito web. CONSIDERANDO CHE POI OGNI PREVENTIVO HA UNA STORIA A SE E VA NECESSARIAMENTE PERSONALIZZATO SULLE VOSTRE NECESSITÀ, oltre al fatto che dipende dal professionista/azienda a cui vi rivolgete. 1. Analisi iniziale SEO del sito e settore di riferimento – Analisi per le parole chiave correlate ai servizi/prodotti offerti – Individuazione dei concorrenti online su Google o altri motori, a seconda del progetto – Verifica architettura e struttura del sito, dei contenuti e della link jouce distribution interna – Proposta di una strategia pratica SEO/Contenuti/Web marketing Tempistica: 15/20 giorni Costo attività di SEO base: 600/2.000 € – Una tantum 2.Consulenza SEO mensile L’attività di SEO è spesso un lavoro quotidiano di analisi, verifiche, miglioramenti, aggiustamenti e produzione dei contenuti. A seconda del livello dell’intervento richiesto, possono entrare in campo più professionalità (da quella tecnica a quella con vocazione più umanistica, dall’analista al creativo). E alla fine…tutto si converte in ore lavoro...E stando ad un’indagine di Moz, l’ora lavoro media di un professionista SEO, a seconda del livello di competenza, di abilità e di responsabilità, va da 50 € ai 180 € l’ora. Quante vogliamo mettercene ore al mese di consulenza e formazione? 2/10? Dai 600 ai 2000 euro 3.Realizzazione sito web ottimizzato SEO Questo è un argomento particolarmente ostico per qualcuno: bisogna capire che se non si ha un sito ottimizzato dal punto di vista della struttura, del codice, delle immagini, dei testi, nella grafica etc…l’attività di SEO risulterà molto, ma molto più difficile. Capita spesso che per partire in modo ottimale ci sia bisogno di rifare il sito esistente. Un consulente SEO non è un tuttologo: SEO, grafico, programmatore…no. Quindi se un professionista vi dice che dovete cambiare il sito, dovreste fidarvi. – Installazione e configurazione software per sito dinamico o utilizzo di una piattaforma avanzata come HUBSPOT. – Realizzazione grafica personalizzata sul progetto di marketing del cliente – Attività di SEO sulle pagine (predisposizione h1 / h2 / dati schema.org) – Ottimizzazione account Social media (Google Ny Business) – Attivazione software di monitoraggio Google Analytics e anonimizzazione dello stesso – Attivazione Google Webmaster tools – Attivazione gestione social integrata Tempistica: da 30 giorni lavoro Costo: 3.500/5.000 € – Una tantum [Vai qui per farti un’idea più completa su quanto costa realizzare un sito web] 5# Il costo per l’attività SEO da un altro punto di vista… Facciamo i conti in tasca a chi si occupa di SEO, per capire se certe cifre che vi propongono hanno un senso o sono fuffa. Il professionista SEO ha bisogno di strumenti per analizzare e verificare la sua attività (e quella dei competitor) su un determinato sito. Semrush, Majestic, Moz…Ipotizziamo che abbia un costo, solo per le piattaforme di 100/150 € al mese. A cui si devono sommare le ore lavoro da dedicare all’analisi del vostro sito, all’interpretazione dei dati, alle redazione di report o fogli di calcolo. Un paio di ore? Ecco che aggiungiamo altri 150/200 € al mese. Poi c’è l’attività di coordinamento, spiegazione e coinvolgimento/formazione del cliente. Quanto facciamo? 2/4 ore al mese? sono altri 150/200 €. C’è l’attività vera e propria di ottimizzazione del sito, rispondendo agli stimoli del mercato, necessità commerciali e quello che fanno gli altri siti. Meno di 4/5 ore al mese davvero, non fai nulla…anche per progetti di piccole dimensioni e che non hanno fretta almeno 1 giorno al mese mi sembra doveroso. Che fanno 400/500 €. Tutto questo senza dimenticare che lo specialista SEO è costretto, per la natura stessa del suo lavoro, ad uno studio GIORNALIERO, ad una continua ricerca di confronti ed approfondimenti, test e controtest…per poter poi applicare al vostro caso quello che sta funzionando ora. E ve lo assicuro: sono tante le ore per in “formazione” che rubo alla mia famiglia o, anche, al mio fatturato, per l’impossibilità di seguire bene troppi clienti. Ma è un costo di formazione e studio che, alla fine, si trovano a pagare i clienti. Ecco che una spesa di 800/2.000 € al mese per l’attività di SEO sarebbe un inizio ottimo. Ma meno di 4/500 € – solo per analisi e formazione – non possono essere una proposta commerciale seria. Ovviamente restano escluse le spese per la realizzazione dei contenuti o per l’attività di public relations alla ricerca di link. Che, per l’appunto, sono un costo a parte, ma al quale, alla lunga, è difficile sfuggire. Puoi arrangiarti o puoi rivolgerti ad un professionista (di qua i differenti pacchetti che ho presentato sopra), ma pur sempre di un costo aziendale importante si tratta. L'attività di link building, con un minimo di serietà, non può costarem da sola, meno di 300/400 € al mese. Altri esempi di costi sui preventivi SEO, da altri consulenti SEO – Su SEO Garden trovare un esempio di costi per l’ottimizzazione del sito web: http://www.seogarden.net/costi-seo.html – Roberto Varriale vi da altre chiavi per valutare la serietà di un preventivo SEO: https://www.linkedin.com/pulse/preventivo-seo-come-valutarlo-quanto-costa-cosa-roberto-varriale-seo – Valentino Mea parla dei differenti modelli di preventivi SEO: http://www.valentinomea.it/preventivo-seo/ – Anche su Social Engagment si parla dei differenti modelli di offerta SEO: http://socialengagement.it/preventivo-seo/ – Forbes va oltre e presenta dei costi SEO molto dettagliati, differenziando le categorie su base locale e dimensionale (http://www.forbes.com/sites/joshsteimle/2013/09/12/what-does-seo-cost-infographic/). Una piccola attività locale su una città piccola avrà un costo di consulenza tra i 250 e i 500 $ / mese, su una metropoli / grande città 700/1.500 $ mese, su base nazionale o macroregionale oltre i 10.000 $ al mese. Vi dovreste trovare… – Search Engine Watch elenca una serie di costi altrettanto dettagliati su questo articolo: http://searchenginewatch.com/sew/how-to/2267471/how-much-should-you-spend-on-seo-services. Particolarmente d’accordo con SEW quando identifica il costo di un progetto web tra i 1.000 € e i 30.000 €. Perché…dipende :) Stando alle loro indagini l’ora media del costo dello specialista di ottimizzazione è tra gli 80 € e i 250 € orari. Conclusione Insomma, volete investire sul vostro sito per trovare clienti online stando comodamente seduti dietro alla scrivania? Bisogna lavorare comunque e molto. Il falso mito dei clienti che corrono da te solo perché hai un sito web, dovrebbe essere ormai sfato ai giorni nostri…no? Altri approfondimenti Se vuoi approfondire altri aspetti del web marketing, al di la del preventivo per l’attività di ottimizzazione SEO, puoi leggere anche altri articoli pubblicati: Qui abbiamo visto quanto costa realizzare un sito web. Qui abbiamo visto quanto costa un sito di E-commerce.