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Come migliorare la brand identity della tua azienda con il sito web

    Indice

La brand identity rappresenta l’insieme degli aspetti e degli elementi grafici e di comunicazione che concorrono a determinare la percezione e la reputazione di un brand da parte del pubblico. Chi è la tua azienda? Che valori rappresenta? A chi parla? Come si comporta? Questa è la brand identity di un’azienda.

Inutile dire che un fattore molto importante è oggi rappresentato dalla presenza online di un’azienda. I canali social, le pubblicità sui siti web, le email mandate… e, ovviamente, il sito web.

Il sito web è il perno della strategia digitale di un’azienda, da cui poi l’azienda si dirama cont tutti gli strumenti a disposizione del web marketing.

Per ottimizzare il sito web di un'azienda, con l'obiettivo di migliorarne la sua brand identity, è necessario curare ogni aspetto del sito e comprendere le logiche alla base dell'inbound marketing

Perché l’inbound marketing aiuta a migliorare la brand identity?

L’inbound markerting è la forma di marketing più in linea con le aspettative degli utenti del web, quella più di tendenza, perché parte dall'assunto che sia l'utente a cercare e a trovare l'azienda.

L’azienda non interrompe più il potenziale cliente, sbagliando tempi e modi, con annunci promozionali invadenti, ma aspetta che sia il cliente ad aver bisogno di lei. E se non rompi le scatole, ma riesci a farti pubblicità lo stesso, beh...il tuo brand non può che beneficiarne!

Si rovesciano, in questo modo, i canoni tradizionali del marketing e, se vogliamo, anche della pubblicità. Infatti, fino a qualche anno fa, le aziende entravano in competizione tra loro soprattutto nel campo dell'outbound marketing, ovvero erano le imprese a cercare di conquistare i clienti e a promuovere i propri prodotti cercando di farsi notare in ogni modo e con qualunque mezzo.

Con l'avvento della rete e, soprattutto, del web 2.0, il ruolo dell'utente è diventato sempre più centrale. Le aziende sono chiamate ad interpretare ciò che gli utenti fanno quando navigano in Internet e devono essere brave a farsi trovare. Quello dovrebbe essere il ruolo principale del sito web dell'azienda, oltre a quello di presentare i prodotti o i servizi proposti, nel modo più completo possibile.

 

Cosa fare per migliorare il proprio sito web ed aumentare le positività sul proprio brand?

1. Continua ottimizzazione SEO: aumenta la brand awareness facendoti trovare

Ebbene, le aziende che si trovano nelle prime posizioni dei risultati del motore di ricerca, per determinate parole chiave, avranno fatto un buon lavoro con i contenuti e, nella logica della metodologia dell’inbound marketing, sono quelle che riescono ad attrarre meglio l’utente che ha specifiche richieste. Se non ci sei quando qualcuno cerca qualcosa relazionato a quello che tu potresti offrire, non fai nessun marketing. Ecco perchè il sito dovebbe essere, a monte, pensato e ottimizzato SEO. E perchè sulla SEO si dovrebbe continaure a lavorare.

Le strategie e le tattiche SEO (Search Engine Optimization) puntano a migliorare il posizionamento in generale sui browser; non è errato dire che, al momento, quando si parla di motori di ricerca, ci si riferisce soprattutto a Google, perché è quello utilizzato dalla stragrande maggioranza degli utenti.

Il lavoro di SEO è importante ma non basta. Perchè una volta trovato il sito deve esserci molto di più dietro.

2. Accessibilità per tutti: migliorare l’esperienza del brand

Il sito deve essere facilmente accessibile. Ciò significa che quando gli utenti vi accedono non devono incontrare difficoltà nel suo utilizzo. Quando si realizza un sito web si dovrebbe pensare al fatto che ci potrebbero essere anche utenti affetti da disabilità di ogni tipo, o da poca dimestichezza con il computer e, dunque, le pagine web vanno progettate in modo tale che tutti o quasi possano utilizzarle senza alcuna difficoltà.

3. Usabilità da dispositivi mobile

Altro aspetto importante da tenere in considerazione è legato alle tecnologie e agli strumenti che gli utenti possono adoperare per accedere ad Internet e ai siti web.

Per diversi anni, l'unico mezzo disponibile è stato il personal computer ma negli ultimi anni le cose sono cambiate: con l'arrivo dei dispositivi mobile come smartphone e tablet, che hanno il vantaggio di essere poco ingombranti sotto l'aspetto fisico, oggi è possibile connettersi e navigare in Internet in pochi secondi ed effettuare qualunque tipo di operazione.

Ecco perché, dunque, diventa necessario realizzare un sito web che sia ottimizzato anche per i dispositivi mobile. Le ricerche degli ultimi anni ci dicono che tali dispositivi potrebbero presto soppiantare del tutto i vecchi computer da scrivania. Avere un sito web non ottimizzato per il mobile potrebbe comportare gravi difficoltà per l'azienda nel suo rapporto con utenti e clienti. 

4. Velocità e reattività

Il sito web deve, inoltre, garantire una buona velocità. Questo perché gli utenti non accettano di buon grado siti web che non rispondono alle loro richieste in tempi relativamente brevi. Nella nostra quotidiana esperienza di navigatori sul web siamo ormai abituati a pretendere da Internet tutto ciò che vogliamo nel giro di pochi secondi e siamo poco propensi a tollerare ritardi.

La lentezza di un sito web potrebbe dipendere da molti fattori, uno fra tutti dai contenuti che esso ospita.

Sotto questo aspetto, bisogna fare molta attenzione all'eventuale presenza di immagini e di altri contenuti audiovisivi. Questo non vuol dire che contenuti del genere vadano eliminati. Anzi, un sito web senza immagini difficilmente piacerà agli utenti. Bisogna, però, lavorare bene sulle immagini e sui video, cercando di non utilizzare formati dalle grandi dimensioni che possono incidere negativamente sulla velocità del sito web. 

5. La grafica

La grafica di un sito web, comunque, va curata nei minimi dettagli. Se l'azienda ha un logo o dei colori grazie ai quali da sempre è riconosciuta, non si può pensare di ignorare questi aspetti quando si va a costruire il sito web.

L'azienda deve essere coerente sotto tutti i punti di vista e, dunque, deve riuscire a rappresentare se stessa sul web allo stesso modo in cui gli utenti percepiscono il suo brand nella vita quotidiana. Ovvio che la scelta dei colori va ben ponderata. Bisogna tenere conto di quei fattori di leggibilità che servono per consentire agli utenti di non avere difficoltà di lettura e comprensione di ciò che è presente su un sito web.

I colori dello sfondo e dei testi vanno scelti in modo tale che si crei contrasto. Non c'è leggibilità migliore, sulla rete, di un sito web che abbia testi in nero e fondo bianco. Ovviamente, sono possibili anche altre combinazioni.

6. L’importanza dei contenuti ben realizzati

Gli aspetti grafici, come abbiamo visto, sono molto importanti ma non esauriscono ciò che è necessario fare per ottimizzare un sito web e per migliorare l'identità del brand. C'è un fattore che, forse, c'entra con tutti gli altri, in vario modo, ma li supera per l'importanza che ricopre nel momento in cui qualcuno è interessato a quello che scriviamo o mostriamo: i contenuti.

Un sito deve, innanzitutto, veicolare contenuti di qualità, che siano interessanti per gli utenti e che vadano al di là della semplice promozione del prodotto o del servizio offerto al pubblico. Si deve scrivere per gli utenti, ma si deve scrivere anche per i motori di ricerca: chi scrive per il web deve sapere che ogni pagina che viene pubblicata dovrebbe essere costruita attorno ad una parola chiave che la rappresenti il meglio possibile. 

Non bisogna, però, riempire il testo di parole chiave. E' necessario che le keyword siano distribuite in maniera coerente lungo il testo, in frasi di senso compiuto, pensando che comunque il nostro principale interlocutore è l'essere umano che potrebbe diventare nostro cliente.

La lettura su schermo è molto più faticosa rispetto a quella su carta. Di conseguenza, chi scrive un contenuto per il web deve sapere che il testo va diviso in paragrafi, spezzettato in capitoli e che privilegiare un linguaggio semplice, caratterizzato da frasi brevi e senza costrutti complessi, è un plus sia nei confronti del navigatore (non sappiamo quanto istruito sia sulla materia di cui stiamo parlando, quindi meglio parlare facile) sia nei confronti del motore di ricerca (è un software che cerca di capire e catalogare quello che diciamo).

Per facilitare la lettura, è possibile - o meglio, consigliato - inserire parole in grassetto ma anche elenchi puntati o numerati. Si tratta di strumenti che richiamano maggiormente l'attenzione del lettore dal punto di vista grafico e che lo spingono a continuare a leggere il contenuto presente nella pagina.

Sul web si utilizza, come metodo di scrittura, la piramide invertita, uno strumento che i giornalisti conoscono bene: prevede la presenza del contenuto principale all'inizio del testo e l'aggiunta dei dettagli in una fase successiva. In questo modo l'utente capisce subito se è interessato, lo legge e poi, eventualmente, prosegue nella lettura per approfondire il tema.

7. Newsletter, Social e pubblicità online

Il web mette, comunque, a disposizione delle aziende anche altri potenti strumenti, come le email, i social network, la pubblicità.

Una campagna di email marketing, ad esempio, è diversa rispetto ad una di social media marketing. Una mail può essere personalizzata, nel senso che può essere indirizzata ad uno specifico utente, a patto che sia l'utente stesso ad iscriversi ad una Newsletter e ad accettare l'invio di comunicazioni sulla propria casella di posta elettronica (e qui si potrebbe parlare dell'importanza della segmentazione del vostro database, al fine di mandare le email interessanti alle persone giuste...).

Le newsletter restano uno strumento molto valido, anche per migliorare la brand identity di un'azienda, purchè siano utilizzate in maniera intelligente per la lead nurturing dei potenziali clienti e non come uno spam autorizzato. La piattaforma HubSpot diventa determinante per lavorare al meglio in questa direzione.

Con il social media marketing, invece, si cerca di coinvolgere gli utenti affinchè condividano e commentino determinati contenuti, con l'azienda chiamata a monitorare tutto ciò che accade sui vari account social, nonché su blog e sui forum di settore, e a rispondere prontamente anche alle critiche che potrebbero pervenire dagli utenti.

I social media sono ottimi per definire al meglio l'identità del proprio brand, per farlo conoscere ed aumentarne l'awareness. Anche i social si devono utilizzare in modo intelligente, non sfruttandoli solo come un canale di promozione dei prodotti ma anche, e soprattutto, come un'opportunità di costruire relazioni. Si veda l'articolo "Come aumentare la portata sui social ed ottenere più like e follower" per approfondire il tema della presenza social dell'azienda con il fine di aumentare la propria popolarità.

Diverso, invece, il discorso della pubblicità online, la quale non è vista di buon occhio sulla rete, soprattutto quando si intromette tra l'utente e l'operazione che sta per svolgere. Chi vuole investire in pubblicità su Internet deve farlo in maniera mirata, scegliendo i giusti canali. Solo così una strategia di web advertising potrà sortire gli effetti sperati sul variegato pubblico di Internet. 

Molte statistiche parlando di rendimenti in caduta verticale e della necessità di aumentare i budget per le pubblicità indifferenziate, quindi, anche in questa pratica di interruption marketing (outbound marketing), meglio cercare di essere fortemente selettivi.

 

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Giovanni Fracasso

Giovanni Fracasso

Digital Manager Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti. BIO Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2. Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri. Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei. Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane. Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.