I formati pubblicitari per Facebook, LinkedIn, YouTube e Google Ads

Indice
La gente si ricorda quello che vede più di quello che legge. Questo perché siamo in grado di comprendere le informazioni visive meglio del testo.
Significa che per le nostre pubblicità, per farsi notare, dobbiamo creare immagini altamente coinvolgenti e attraenti, soprattutto per i social media, dove le sollecitazione visive concorrenti alla nostra sono molte. Anche perché, quando si paga, ogni euro conta, e proprio per questo bisogna tentare di farlo fruttare.
Parte importante della creazione degli annunci, quindi, va dedicata alla realizzazione dell’immagine. Ma poi non bisogna dimenticare che per ogni tipologia di pubblicità, di canale e di strumento, ci sono formati differenti.
Ci sono requisiti differenti per ogni piattaforma social, con varie dimensioni in cui la pubblicità sarà mostrata.
Bisogna tenere il passo sulle modifiche ai formati. Dotcominfoway ha presentato questa infografica per darci una mano. Noi di ICT(DigitalThink) l’abbiamo portata in italiano (salvatela e tenetela a portata di mano!)

Giovanni Fracasso
Digital Manager Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti. BIO Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2. Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri. Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei. Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane. Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.