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Come trovare rivenditori per i propri prodotti o servizi con il sito web

    Indice

Come trovare rivenditori con il proprio sito web? 

Proviamo a cercare di rispondere a questa esigenza sempre viva e sempre presente per qualsiasi attività B2B: trovare rivenditori è una parte essenziale per la crescita della propria azienda.

Ma come farlo con il sito web?

Se si ha un prodotto da vendere e si stanno cercando rivenditori per coprire le esigenze di un territorio più o meno grande, il sito web è lo strumento più affidabile, che permette anche di risparmiare tempo e denaroCi vuole naturalmente una strategia, ben studiata e calibrata sulle esigenze promozionali dell'impresa, ovvero pronta a rispondere ai bisogni dei clienti.

Come dimostrano i dati che danno il B2B ed il B2C online in forte crescita, Internet è il luogo più idoneo per far incontrare le diverse realtà aziendali tra di loro, oltre che le aziende e i consumatori, in modo da poter offrire un confronto sulle caratteristiche dei prodotti e sui prezzi o di entrare in relazione commerciale.

Ciò consente all'azienda stessa di ridefinire le politiche aziendali e le proprie offerte, per rispondere maggiormente alle richieste dei clienti, che condividono opinioni e pensieri su internet, anche su marchi e prodotti.

Per trovare rivenditori grazie al sito web, innanzitutto il sito web deve essere - e dimostrare di essere - in ottima salute, che c'è interesse attorno al brand e ai prodotti/servizi proposti e, ovviamente, che gli interessati, ovvero i possibili rivenditori, arrivino sul nostro sito.

Ecco quindi qualche accorgimento da prendere se la vostra idea è quella di trovare rivenditori con il sito web.

Le pagine con i prodotti multilingua

Innanzitutto è bene attrezzare un sito internet con la presentazione dei prodotti in vendita. Il sito può essere fatto in vari modi, ma deve tenere conto delle lingue, perché se oltre all'Italia si vuole distribuire all'estero, è necessario che rivenditori e distributori locali possano capire i contenuti.

Le pagine dei prodotti poi devono essere chiare ed esaustive, devono capirsi tutti i pro e i contro del prodotto/servizio, a chi è indirizzato... insomma quante più informazioni utili possibili: d'altronde un rivenditore è attirato anche dalla capacità dell'azienda di fornire informazioni, vero?

Solo generazione lead o anche e-commerce?

Successivamente si può decidere il modo, ovvero se attrezzare il sito solo per pubblicizzare i prodotti e per fornire i contatti dell'azienda, oppure se avviare il metodo e-commerce, dedicato ai rivenditori e ai distributori, in modo che possano gestire con maggiore autonomia i propri ordini, velocizzando le procedure.

Far capire che il proprio sito ha un sistema per gli ordinativi B2B che rendono autonomi i rivenditori, contribuisce a costruire quegli aspetti del brand che possono farlo risultare interessante per possibili rivenditori. Ci si differenzia dalla maggior parte dei siti B2B italiani, dove il mercato dellla vendita online riservata alla propria rete di distribuzione non è ancora decollato. 

Pagine sui social e azioni pubblicitarie

Quindi è opportuno collegare il proprio sito alle proprie pagine sui social network, in modo da poter pubblicare dei post, dei video e delle immagini sui social network legati al sito, perché questi rimandino al sito istituzionale dell'azienda.

A questo punto si possono fare degli investimenti, modesti, che permettano di ottenere velocemente un alto livello di visibilità. Grazie a programmi dedicati i social network permettono, con la spesa di pochi euro, di pubblicizzare pagine e post, permettendo di raggiungere molte persone e di avere una visibilità, in primo piano, di lunga durata. Questa azione ha un doppio scopo, quello di raggiungere potenziali rivenditori e distributori, ma anche di raggiungere i consumatori.

Creando un interesse tra i consumatori finali, si crea attenzione anche tra rivenditori e distributori, che vorranno il prodotto da rivendere sul mercato: vedono che sui social c'è movimento e potrebbero voler partecipare a "quel movimento".

Un investimento in ore lavoro

Se si lavora online, è utile fare anche un altro investimento, quello sul personale dedicato, perché possa venire a conoscenza delle strategie, migliorando il proprio lavoro e puntando maggiormente, in maniera adeguata, sull'assistenza ai clienti.

Il personale avrà il compito di aggiornare con alta frequenza i social network, creando non solo offerte e pubblicità dei prodotti, ma anche storie e notizie di una qualche utilità per i lettori e che creino un rapporto più diretto tra il marchio ed il consumatore.

SEO

Oltre a ciò sarà utile lavorare maggiormente sui motori di ricerca, investendo sulle parole chiave più utili per far sì che il marchio, l'azienda ed i prodotti siano sempre in buona posizione sui risultati delle ricerche (a seconda del piano le cifre possono variare, ma sono comunque più basse rispetto alle pubblicità offline).

D'altronde: se non veniamo trovati, come fa a trovarci un distributore? E, soprattutto, se vengono trovati altri anzichè noi, perchè l'attenzione dei rivenditori dovrebbe essere nei nostri confronti, anzichè verso gli altri?

Content marketing

La creazione della domanda permette ovviamente di trovare più facilmente i clienti, i rivenditori e distributori a cui affidate i prodotti, rendendoli uno staus symbol, un vero e proprio oggetto del desiderio del consumatore finale.

L'attività di pubblicazione online, a seconda del prodotto venduto, potrebbe anche essere legato a notizie di approfondimento del settore, con legami all'ambito della salute, della natura o di quegli ambiti della vita delle persone per cui il prodotto venduto è pensato.

Le persone troveranno così curiosità, notizie interessanti ed utili ed anche suggerimenti da usare nella vita quotidiana. Questo farà sì che possano seguire in maniera continua i post, ovvero le notizie, e che le possano commentare e condividere, avviando così un vero e proprio effetto moltiplicatore.

Presenza sui portali di settore e siti dove vanno i possibili clienti

La presenza su internet, attraverso un sito web, permette anche di venire collegati a siti di settore, in cui vengono raccolte le informazioni sull'azienda, oppure di essere recensiti su altri siti dedicati a categorie di prodotti ed imprese, favorendo l'incontro tra domanda ed offerta.

Non va dimenticato che sul web esistono rivenditori e distributori che svolgono la loro attività interamente online, vendendo da internet, con siti di e-commerce, prodotti di vari marchi, offrendo anche sconti e promozioni che invogliano il cliente a servirsi da loro. Avere quindi un sito da collegare a loro potrebbe portare una maggiore promozione del marchio e della merce, ma anche creare un controllo sulla vendita dei prodotti.

Sono importanti i feedback che possono arrivare dalle vendite, così come un vero e proprio studio delle esigenze e delle mode online con l'utilizzo dei social network. Legare un sito internet al social network significa adottare una strategia di comunicazione con richiami continui destinati al consumatore finale ed ovviamente a chi si trova tra azienda e consumatore, come distributori e rivenditori.

E un rivenditore è sicuramente più attirato dai dei prodotti che il pubblico acquista, da un brand in salute, da una forte attività di engagment tra il marchio e i suoi consumatori: bisogna che questo emerga, al fine da far risultare appetibile la rappresentanza dei nostri prodotti e arrivi al rivenditore.

I rivenditori che lavorano su web...

Gli stessi rivenditori, nella maggior parte dei casi, lavorano sul web perché è un modo per loro di interagire direttamente con i clienti, di fare promozione, di rendersi visibili e di conquistare fette di mercato nell'ambito del commercio elettronico.

Un passo necessario, soprattutto partendo dal sito internet, è quello di predisporre dei materiali promozionali dei prodotti che possano essere interattivi ed innovativi. Su questo viene in aiuto proprio il web, offrendo strumenti facili e gratuiti, o comunque a costi molto contenuti, per realizzare filmati animati, immagini o materiale che possa contenere particolari elementi. 

Starà a voi poi capire se, come politica aziendale, vorrete permettere anche ad altri soggetti la vendita online dei vostri prodotti: ci sono aziende che fanno firmare patti blindati ai loro rivenditori per non permettere la rivendita online. Ma questa è una scelta che dipende molto dal mercato e dalla vostra posizione all'interno di quel mercato

Di sicuro avere molti rivenditori che vendono online, permette di raggiungere molti più clienti - che alla fine sono sempre i vostri - risparmoiando soldi e tempo: costa meno e si può arrivare a risparmiare l'80% rispetto alla pubblicità offline, e con un tempo di reazione più veloce. Online si possono trovare un numero di clienti superiore a quelli che si possono trovare offline con approcci tradizionali. In media il 60% in più.

Certo, si espone il vostro marchio ad una presenza commerciale più capillare. Ma è un male? 

L'importante, se optate per l'opzione dei rivenditori online, è che forniate - per l'appunto - tutti i materiali e tutto il supporto a loro per promuovere su web i vostri prodotti, e monitoriate per garantire l'armonicità della vostra immagine e il rispetto delle linee guida sul vostro brand. 

Una pagina dedicata: "vuoi diventare un rivenditore / vuoi rivendere i nostri prodotti?" 

Ecco, se state cercando dei rivenditori per il vostri prodotti o servizi, io credo che inserire una pagina che espliciti la vostra offerta sia essenziale. Altrimenti, atterrando sul vostro sito, come fa una persona a capire che state cerando qualcuno che rivenda il prodotto?

Spiegare quali vantaggi ci sono nel diventare vostro rivenditore, predisporre un form di contatto che raccolga le informazioni che vi interessano, spiegare anche per che zone li state cercando... Se il vostro obiettivo oggi è trovare rivenditori, una pagina simile non può mancare e non può non essere pubblicizzata.

 

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Giovanni Fracasso

Giovanni Fracasso

Digital Manager Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti. BIO Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2. Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri. Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei. Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane. Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.