Come realizzare una landing page ottimizzata SEO

Indice

Quando crei una landing page, il copy e il design non bastano. Se vuoi che converta, e quindi ti porti nuovi contatti e potenziali clienti, deve anche essere ottimizzata in chiave SEO.

La SEO è un processo formato da tante, tantissime, attività che aumentano la qualità e la quantità del traffico che visita un determinato sito web attraverso l'incremento della visibilità delle sue pagine.

Sembra complicato? Un pò lo è, ma andiamo per gradi.

 

Come funziona la SEO?

La priorità di Google è quella di mostrare alle persone che effettuano la ricerca dei contenuti pertinenti rispetto al loro intento, ed è proprio qui che viene in aiuto la SEO.

SEO è l'acronimo di Search Engine Optimization e si riferisce al processo di modifica ed elaborazione per fare in modo che le pagine del proprio sito siano mostrate da Google (e da tutti gli altri motori di ricerca) tra i primi risultati da chi effettua una ricerca sul web inserendo una determinata parola chiave.

Per definire chi va a ricoprire i primi risultati della SERP, Google utilizza un algoritmo proprietario frutto di anni e anni di analisi dei comportamenti degli utenti su internet e proprio per questo viene aggiornato in continuazione.

Per saperne di più su SEO e funzionamento dell'algoritmo di Google, consiglio la lettura di The Art of SEO.

 

Come realizzare una landing page ottimizzata SEO 

Ma nello specifico, come si fa SEO - e più in particolare ancora, come si rende una landing page SEO-friendly?

Premessa: in alcune situazioni, lo sforzo di ottimizzare una landing page in ottica SEO non vale la candela, come, per esempio, nel caso in cui la pagina che stai creando è temporanea e verrà messa online per una campagna che scadrà a breve.

In tutti gli altri casi, la SEO ti aiuterà a:

  • aumentare le possibilità che tu sia visualizzato nella parte alta dei risultati di ricerca
  • rafforzare il tuo brand
  • migliorare le user experience

Detto questo, iniziamo!

 

Ottimizza l'URL

Rendere l'URL SEO-friendly comporta principalmente tre vantaggi:

  1. migliora l'esperienza di navigazione sia per le persone che cercano informazioni sul web ma anche per il motore di ricerca. Un URL facile da leggere e non troppo lungo fornisce già tutte le informazioni necessarie per capire cosa aspettarsi nel momento in cui viene aperta la pagina;
  2. ottimizza il ranking della pagina se viene inserita la parola chiave al suo interno (ne parleremo meglio dopo)
  3. se scritto bene, può essere addirittura usato come un vero e proprio anchor text senza dover inserire il link all'interno di una frase, ma utilizzando il link stesso.

Perciò un URL deve: essere corto e dritto al punto, includere la keyword - le keyword in alcuni casi - con cui vuoi posizionare la pagina, essere senza spazi bianchi, accenti, segni di punteggiatura e lettere maiuscole.

 

Scegli con cura le keyword 

Per essere trovati da chi effettua determinate ricerche su Google, lo step in cui scegliere le parole è fondamentale, necessario, irrinunciabile.

Il processo di analisi e ricerca delle keyword di interesse è lungo e, per molti versi, faticoso, ma se fatto con cura porta esattamente ai risultati attesi.

Per cercare i termini più diffusi con cui le persone effettuano le ricerche su Google, ci sono diversi strumenti a disposizione (gratuiti e non):

  • SEMrush e SEOZoom, le piattaforme di analisi traffico e di ricerca keyword più famose sul mercato, con cui è possibile anche osservare le scelte semantiche dei competitor;
  • Ubersuggest, strumento free con cui capire i volumi di ricerca e i trend stagionali di ogni keyword;
  • la barra di ricerca di Google, che, non appena inizi a scrivere ti propone dei suggerimenti di ricerca

Il principale consiglio è quello di utilizzare delle keyword a coda lunga che permettono di raggiungere un mercato più piccolo ma di persone altamente interessate al tuo prodotto o servizio. Al contrario, le keyword più generiche sono tendenzialmente già utilizzate dai big player del mercato (con cui non vuoi competere direttamente, per esempio amazon) e hanno tassi di conversione molto bassi.

 

Inserisci le keyword nei posti giusti

Dopo aver scelto la keyword con cui vuoi posizionare la landing page, è importante posizionarla in modo strategico al suo interno (senza cadere nella trappola del keyword stuffing!).

Dove inserire la keyword:

  • nel title della pagina, che viene mostrato come prima cosa tra i risultati di ricerca e nella tab in alto una volta aperta la pagina. Il suo scopo non è solo quello di indicare quale sarà l'argomento trattato in pagina, ma anche di attirare l'attenzione delle persone con un titolo accattivante;
  • negli header, in particolare nell'H1 (uno solo per pagina!) e in almeno uno degli H2, i quali vanno a indicare a Google che il contenuti al loro interno è prioritario rispetto al resto;
  • all'interno dell'alt-name dell'immagine 
  • nel testo della landing page, integrando la parola in modo armonico perché ricorda, stai parlando con degli esseri umani prima di tutto e l'ottimizzazione SEO dovrebbe essere posta in secondo piano rispetto all'utente.

 

Utilizza i dati strutturati

Come dice Riccardo Mares nel blog di SEMrush, i dati strutturati si possono volgarmente tradurre così: “Vuoi che io (motore di ricerca) capisca alla perfezione il tuo messaggio? Perfetto: fammelo trovare scritto così.”

Questo è esattamente ciò che fanno: utilizzano uno schema per facilitare la comunicazione a Google dei dati presenti all'interno della pagina web senza dare spazio a interpretazioni errate.

Attraverso i dati strutturati le informazioni sono trasmesse al motore di ricerca in modo più accurato e completo, migliorando così anche la possibilità di essere posizionati nelle prime posizione della SERP rispetto a chi, invece, non ne fa uso.

 

Ottimizza per il mobile

Il traffico web si sta spostando sempre di più verso il mobile, quindi il minimo che si può fare è rendere la propria landing page ottimizzata per qualsiasi dispositivo e qualsiasi dimensione di schermo.

Ricorda che le pagine da mobile:

  • vengono consultate in verticale, qualsiasi scroll orizzontale risulta fastidioso
  • devono caricarsi velocemente (parliamo di secondi, 2 o 3 al massimo)
  • devono avere lo stesso contenuto della landing page visibile da desktop
  • non devono presentare popup o altri elementi che disturbano la concentrazione di chi cerca informazioni

 

Velocizza il tempo di caricamento

Vediamo alcune statistiche presentate da Kissmetrics per capire quanto è importante che la tua landing page si carichi il più velocemente possibile: 

  1. il 47% delle persone si aspetta che una pagina web si carichi in meno di due secondi
  2. il 40% delle persone abbandonano la pagina se questa impiega più di 3 secondi per caricarsi
  3. un secondo di ritardo sul caricamento può ridurre le conversioni del 7%
  4. se un e-commerce guadagna circa 100000 dollari al giorno, il ritardo di un secondo costerebbe potenzialmente 2,5 milioni di dollari di perdite di fatturato in un anno

Per capire quanto è veloce la tua landing page, Google mette a disposizione il PageSpeed Insights che fornisce informazioni sia sulla versione mobile del tuo sito che di quella desktop e ti propone delle soluzioni per migliorare le prestazioni.

 

La lunghezza della pagina conta (relativamente)

Solitamente si tende a pensare che una landing page debba andare dritta al punto e quindi la lunghezza del copy può essere tranquillamente trascurata.

Non proprio: content is king che sta a significare che il contenuto è importantissimo SE di qualità e se fornisce puntuale e complete informazioni alle persone che atterrano sulla tua pagina.

Nel caso della landing page, non è necessario scrivere poco, quanto dire le informazioni importanti in modo chiaro e preciso.

 

 

Scarica la pagina perfetta per presentare i prodotti sul sito web

Nikla Lazzari

Nikla Lazzari

Inbound Marketing Specialist Seguo i clienti nella realizzazione di progetti di inbound marketing, metodologia, e scuola di pensiero, in cui credo fermamente. I racconti e le parole hanno sempre fatto parte del mio quotidiano, sin da quando ascoltavo le Fiabe Sonore: da qui è nata la mia passione per la musica (rock, di cui non posso fisicamente fare a meno) e per i libri.
Ho letto Harry Potter e da lì non ho più smesso, proprio nel senso che ancora oggi passo qualche serata a sfogliare gli ultimi capitoli della saga. Poi, come era prevedibile, ho deciso di iniziare il mio primo romanzo (convinta di scrivere il next great americal novel) che, ahimè, ha avuto vita breve e quindi ho ripiegato su pagine e pagine di diari segreti, libricini in cui annotare i sogni notturni, testi di canzoni fino ad arrivare a produrre contenuti persuasivi per ICT Sviluppo e per i nostri clienti.
Nel mentre ho frequentato il liceo linguistico, ho insegnato italiano per un'estate in Inghilterra, mi sono laureata in economia aziendale a Venezia e mi sono appassionata al digital marketing. Oltre che in ufficio, mi potete trovare in giro a concerti, a camminare in montagna, sull'amaca a leggere un buon libro ascoltando musica oppure sul divano a vedere la serie tv del momento (vi consiglio Dark: stupenda, fantastica, meravigliosa!)