Call to action (CTA): cos'è, come si fa ed alcuni esempi

Indice

Le call to action sono strumenti preziosissimi per le aziende e gli e-commerce, ma devono essere utilizzate nel modo giusto. Sono inviti all’azione e servono per spingere il visitatore a compiere l’azione desiderata.

Cos'è una CTA

Cos’è la call to action (o CTA)? Letteralmente significa “chiamata all’azione” e rappresenta appunto un invito diretto a compiere una determinata attività. Il suo utilizzo corretto riduce il tasso di rimbalzo e aiuta a migliorare il tasso di conversione di un e-commerce, ma anche di un sito web o di un blog.

Che tipo di azione? Questo dipende da te: può essere qualsiasi cosa, da scaricare un documento gratuito a iscriversi alla newsletter, ottenere uno sconto, partecipare a un evento, prenotare un appuntamento ecc.

Le CTA inoltre vengono scritte come messaggio testuale e poi veicolate tramite un bottone oppure un widget. Sono elementi fondamentali per la realizzazione di campagne di inbound marketing, quindi vanno scelte con estrema attenzione e accuratezza.

Devono saper toccare le giuste corde emotive del cliente, sorprenderlo e soprattutto suscitare la sua curiosità. Allo stesso tempo devono essere brevi e concise, per arrivare subito al dunque.

Come scrivere una call to action efficace e capace di arrivare dritti al punto senza troppi giri di parole? Nei seguenti paragrafi analizziamo tutto quello che bisogna sapere sulle call to action!

 

Call to action: caratteristiche e modalità di utilizzo

Una call to action efficace, chiamata più brevemente con l’acronimo CTA, per assicurare una notevole forza d’impatto deve avere le seguenti caratteristiche:

  • utilizzo del modo imperativo per incentivarne la forza;
  • un bottone con colori a contrasto per una veste grafica attraente e stimolante;
  • frasi brevi ma concise, che prevedano l’utilizzo di determinate parole da scegliere in base al settore di riferimento.

Le CTA sono fondamentali per ogni strategia di inbound marketing: dai blog ai siti aziendali, dalle newsletter ai social media fino agli e-commerce.

Sono strumenti versatili, poiché si adattano ad ogni necessità. Possono essere usati in strategie di lead generation, per invogliare a chiedere un preventivo, per spingere all’acquisto o per scaricare un ebook.

La struttura di una call to action e le parole da usare variano in base all’obiettivo finale, che deve essere quello di convincere il cliente a completare o a compiere un’azione già avviata.

 

CTA primarie e secondarie: le differenze principali

Per far compiere una determinata azione all'utente, si possono distinguere fondamentalmente due tipologie di Call to action: primarie e secondarie.

Le CTA primarie sono caratterizzate da frasi brevi e concise, che richiedono una partecipazione maggiore da parte dell’utente. Supponiamo che su un e-commerce ci sia la call to action “Acquista adesso” sotto la vetrina dei prodotti online. Per acquistare l’articolo il cliente deve cliccare sulla CTA, scegliere il prodotto, inserirlo nel carrello e poi completare la transazione con il pagamento finale. Questo è solo un esempio di Call to action primaria, ma ce ne sono tanti altri.

Le CTA secondarie invece richiedono un coinvolgimento minore da parte dell’utente. Possono ad esempio invitare a leggere un articolo o a scaricare un ebook, a seguire il brand sui social o magari a condividere un articolo.

Tra CTA primarie e secondarie ci deve essere una perfetta armonia, affinché le une non sovrastino le altre e viceversa. La cosa interessante è che le call to action possono essere comodamente personalizzate in base ai propri scopi e al mercato di riferimento.

Hubspot ad esempio mette a disposizione uno strumento specifico per le CTA, con il quale personalizzare il messaggio in base alla posizione, alla fonte, al tipo di dispositivo, al settore, alla persona e tanto altro ancora. Lo stesso programma ti fornisce utili suggerimenti per la creazione di call to action efficaci e convincenti, capaci di aumentare in modo significativo il tasso di conversione. Le CTA però sono solo una minima parte di quello che è Hubspot, perché questa piattaforma consente di pianificare strategie di marketing che riescano ad includere molti altri strumenti.

 

Come creare una call to action vincente: i 4 step fondamentali

Come deve essere una call to action perfetta? Molto dipende dal settore in cui operi e dal target di riferimento. Sicuramente ci sono alcune regole fondamentali che devi seguire e ne possiamo individuare almeno 4:

  • Scegli il prodotto o il servizio che intendi promuovere;
  • Stabilisci i tuoi obiettivi;
  • Decidi che tipo di Call To Action vuoi utilizzare e pianifica il suo design;
  • Scegli dove posizionare la CTA;

Premessa: la CTA è un gioco di squadra

Anticipo da subito che una cta che funziona davvero non è fatta solamente da una frase accattivante o un'immagine che colpisce il lettore, ma ha successo anche - e soprattutto - grazie all'aspettativa che si crea intorno ad essa.

Mi spiego meglio: ogni racconto segue lo stesso formato. Per prima cosa, ti cattura nella storia, poi crea interesse intorno alla premessa iniziale e infine arriva al climax, ossia il momento cruciale in cui il lettore si trova a chiedersi "come andrà a finire?".

La cta si trova proprio in questo punto, e il suo successo è dato da quanto sei stato bravo a costruire l'aspettativa per portare l'utente a cliccare sull'offerta.

Ecco che, quindi, il copy nel tuo sito e del tuo blog diventa essenziale per incoraggiare l'utente all'azione, così come anche il design e la facilità di navigazione.

 

Scegli il servizio o il prodotto da spingere

Non puoi pensare di applicare la stessa CTA a prodotti o servizi diversi tra di loro. Se vendi prodotti diversi per ognuno di loro devi pensare ad una Call to Action diversificata, che crei la giusta interazione con l’utente per invogliarlo con le parole chiave adatte ad effettuare l’azione desiderata.

 

Quali sono i tuoi obiettivi?

Quando crei una CTA devi stilare delle priorità. Se intendi vendere un prodotto devi spingere sulle soluzioni che offre. Se invece il tuo obiettivo è instaurare un rapporto di fiducia, prova a farti rilasciare i dati degli utenti. Le Call to Action che offrono un incentivo sono perfette per la lead generation, poiché offrono un tornaconto immediato all’utente che compie l’azione indicata.

 

Come deve essere la tua CTA?

Le tipologie più diffuse di CTA sono le seguenti:

  • Raccolta di informazioni;
  • Pulsanti per l’acquisto;
  • Sottoscrizione di abbonamenti;
  • Condivisione sui social.

Ce ne sono anche altre e devi capire qual è la modalità di approccio più pertinente secondo il tuo pubblico. Un utente che non ti conosce ad esempio avrà bisogno di maggiori informazioni per fidarsi del tuo brand.

Le Call To Action pertanto devono avere determinate caratteristiche che risultino impattanti agli occhi dell'utente che naviga il tuo sito, specialmente se quest'ultimo è un sito Hubspot. Da considerare quindi sono anche aspetti che riguardano il design e il contenuto della CTA, che analizziamo in seguito.

Design e colore delle CTA

Dato che deve attirare l'attenzione, anche l'occhio vuole la sua parte: più un bottone di invito all'azione risalta rispetto al testo è meglio è.

Questo significa dimenticarsi almeno momentaneamente delle linee guida di brand e utilizzare colori che contrastano con il design del sito web. 

Inoltre, opta per un bottone di dimensioni abbastanza grandi da essere facilmente notato, come fa per esempio HubSpot che utilizza cta larghe 225px e alte 45px.

Contenuto della Call to Action

Non basta inserire un semplice "scarica" al copy della call to action per farla funzionare, ma deve esserci una frase concisa, con un linguaggio pulito (senza giochi di parole, termini dialettali e gergali) e che utilizzi dei verbi di azione.

Inoltre, l'utente deve capire esattamente che cosa lo aspetta quando ci clicca sopra: potrà scaricare un ebook? Otterrà una demo di prodotto o si iscriverà alla newsletter? Ad esempio in un ecommerce, la scelta di come scrivere la CTA è molto importante e potrebbe anche indicare una fase di passaggio da uno step all'altro. O ancora potrebbe indicare i metodi di pagamento disponibili.

 

Dove posizionare la CTA?

Ecco un altro aspetto importante da valutare: dove posizionare la Call to Action? La posizione è determinante per il traffico. Potrebbe essere collocata all’inizio di una pagina web, dopo un post sul blog o alla fine di un’email.

Come puoi capire qual è il posto giusto per piazzare il tuo bottone? Testando! 

Tra i posti migliori in cui inserire una cta c'è:

  • l'above the fold della tua pagina del sito/articolo del blog;
  • alla fine della pagina;
  • sotto l'header aiutandosi con delle frecce direzionali;

 

La CTA nella landing page

Una call-to-action diventa più efficace se collegata ad una landing page dedicata invece di una pagina generica del tuo sito.

Creare un bottone con su scritto solamente "contattaci" oppure "scarica" e collegarlo a pagine altrettanto poco specifiche può non portare allo stesso tasso di conversione di una cta elaborata che consente di accedere ad un contenuto dedicato.

Non dimentichiamoci poi di collocare la Call to Action nella giusta posizione all'interno del funnel di vendita dei tuoi utenti: non vorrai proporre una demo di prodotto a chi si approccia per la prima volta al tuo sito aziendale, vero?

Per ulteriori informazioni ti consigliamo di visitare il nostro articolo che parla delle CTA nelle landing page.

 

Consigli per scrivere un invito all’azione efficace

Una volta fatto ciò, devi domandarti quali sono i criteri da rispettare per scrivere una call to action ecommerce davvero incisiva. Ecco un elenco di consigli utili per raggiungere lo scopo prefissato:

  • Attenzione ai verbi che usi. Il modo imperativo è quello maggiormente utilizzato poiché agisce in maniera più efficace invitando l’utente a compiere quell’azione subito per approfittare dei vantaggi. Affinché il messaggio sia quanto più diretto e forte possibile, è opportuno usare verbi corti che sono più incisivi. “Inizia ora”, “chiama ora”, “accedi subito” sono frasi che spingono a compiere un’azione immediata;
  • Non abusare degli avverbi. Non dovresti utilizzare troppi avverbi, anzi quelli lunghi come velocemente, immediatamente o sicuramente andrebbero eliminati perché rischiano di risultare elementi di distrazione. Se proprio vuoi usarli affidati ad avverbi corti, come subito e ora;
  • Usa un linguaggio comune. Il tuo messaggio deve suscitare un’emozione, ma allo stesso tempo basarsi su un linguaggio di facile comprensione. Non pensare quindi a frasi troppo arzigogolate o parole tecniche o strane, potrebbero “spaventare” l’utente e ottenere l’effetto contrario a quello desiderato;
  • Mantieni la promessa fatta. La tua CTA deve essere pertinente. Se prometti una risorsa gratuita, come ad esempio un ebook, la tua CTA non deve rimandare ad una landing page o ad una pagina prodotti. Rischi di perdere credibilità e di giocarti la fiducia del cliente;
  • Punta sull’esclusività. Creare una CTA diversificata con poche parole che sappia distinguersi dai competitor non è un’impresa facile. Ecco perché devi sfruttare le emozioni, che rappresentano la principale molla che spinge l’utente ad acquistare. L’esclusività è una delle caratteristiche che maggiormente colpiscono gli acquirenti. Frasi come “ultima possibilità” o “solo pochi articoli rimasti” suscitano nell’utente il desiderio di acquistare per non perdere l’occasione.

 

Esempi di call to action

Sei in cerca di ispirazione per le CTA da inserire nel tuo e-commerce, blog o sito aziendale? Allora eccoti una serie di esempi di CTA dai quali prendere spunto, personalizzandoli in base alle tue esigenze.

  • Acquista ora. Probabilmente non è il massimo dell’originalità, però è estremamente sintetica e riesce a raggiungere due obiettivi: invita l’utente ad acquistare (del resto è lì per quello) e a farlo nell’immediato;
  • Aggiungi al carrello. Altra CTA tipica per i negozi di e-commerce. L’utente può salvare i prodotti interessati e navigare contemporaneamente per sfogliare il catalogo e individuare altri articoli. Un ottimo sistema per aumentare il volume di spesa totale;
  • Scopri di più. Una Call to Action generica che lascia la porta aperta all’utente, facendogli intendere che può trovare tante altre sorprese se continua la sua navigazione. In tal caso è importante scrivere anche contenuti coinvolgenti e accattivanti, capaci di dire cose interessanti e di suscitare la curiosità del navigante;
  • Lascia un commento. Questa è una CTA molto diffusa su e-commerce, blog, marketplace, social ecc. Del resto oggi i feedback sono richiestissimi dalle aziende, considerando che molti utenti prima di acquistare un bene o un servizio leggono i commenti dei precedenti clienti;
  • Iscriviti alla newsletter. Ecco un’altra Call to Action molto gettonata tra gli e-commerce, che può essere ulteriormente rafforzata con frasi aggiuntive come “per restare sempre aggiornato” oppure “per essere il primo a conoscere le novità”.

Di seguito presentiamo alcuni esempi di come una call to action deve essere per invitare gli utenti a compiere l'azione. Non considereremo quindi i classici "clicca qui" oppure "acquista ora" che, seppur banali come CTA, restano i maggiori esempi di inviti all'azione riscontrabili in qualunque sito internet.

Netflix

Tra i dubbi che assillano più spesso gli utenti sul web, tra i primi posti c'è il disagio di dover cancellare un'iscrizione nel caso in cui non vogliano più utilizzare il prodotto/servizio desiderato.

Netflix risolve questo problema rassicurandoti che puoi disdire l'abbonamento in ogni momento e fa molto di più: ti fa provare gratuitamente il servizio, così, anche se dovessi cambiare idea (cosa che non farai perché Netflix è fantastico!), hai 30 giorni di tempo per disdire il tutto senza sborsare un centesimo.

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Spotify

Entrando nella home di Spotify, è chiaro come l'azienda abbia come obiettivo principale quello di attirare nuovi clienti disposti a pagare per un account premium, infatti la cta che risalta più di tutte è proprio quella che propone di passare alla versione pro - se non bastasse la proposta di utilizzare per tre mesi premium a prezzo ridotto.

Non è solamente la posizione della Call to Action che cattura l'attenzione, ma anche il suo colore che fa passare il secondo bottone "ulteriori informazioni" decisamente in secondo piano.

spotify

Stripe

Con questa schermata iniziale della home del sito, Stripe riesce a catturare due tipi di pubblico: chi è già pronto a comprare il servizio e iniziare ad utilizzarlo (che cliccherà su "inizia ora") e chi vuole maggiori informazioni sul prodotto mettendosi in contatto con il team commerciale.

Anche in questo caso, come per Spotify, l'obiettivo dell'azienda è chiaro, ed è quello di far utilizzare da subito il servizio, non a caso il bottone "inizia ora" è inserito prima dell'altro e gioca con un colore più acceso per attirare l'attenzione.

stripe

Google Drive

Semplice e pulito: Google Drive punta sul vantaggio che si ottiene dall'utilizzo della piattaforma per l'archiviazione dei propri dati e direttamente sotto inserisce una cta che consente di accedere al servizio.

Scorrendo ancora più in basso è possibile ottenere maggiori informazioni sul drive in questione mentre la cta ti seguirà fino alla fine dello scroll.

google-drive

 

Considerazioni finali

Prima delle conclusioni ti consigliamo di leggere il nostro articolo sulle Call to Action in Hubspot.

Per essere sicuro di scrivere una CTA convincente, ti consiglio di metterti nei panni dei tuoi clienti per capire cosa vogliono, cosa desiderano e se quelle chiamate all’azione siano davvero così accattivanti. La Call to Action deve risolvere un problema oppure suscitare curiosità o desiderio.

Poiché le CTA dipendono anche dagli articoli scritti, ti consiglio di scaricare il nostro e-book a fondo pagina che ti spiega come costruire una strategia di contenuti estremamente efficace.

 

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