Fattura elettronica con Shopify, come possiamo fare? Ovviamente utilizzando dei servizi, allineati con la normativa italiana, che permettono di fatturare secondo le nuove disposizioni legislative (ovvero emettendo una fattura elettronica), gli ordini che raccogli su Shopify. Integrazione Shopify con i gestionali ed ERP più utilizzati tramite connettori Per permetterci di emettere una fattura elettronica, dopo aver raccolto un ordine su Shopify, dobbiamo dotarci di un connettore. Un connettore è un'applicazione che fa, per dirla nel modo corretto, data integration, ovvero permette ai dati raccolti da un software di essere trasmessi - passati - in modo automatico ad un altro. Non sono propriamente integrazioni che si trovano nello store di Shopify, però i connettori per la sincronizzazione dei dati sono potenti strumenti che fanno interagire i vari gestionali / erp con un commerce in questione I connettori sono la soluzione ideale per chi è alla ricerca di un servizio funzionale per soddisfare esigenze più o meno strutturate, o per chi già utilizza un determinato gestionale e non vuole cambiare: il punto di forza dei connettori è la possibilità di usufruire di un servizio di scambio dati, che può essere anche altamente personalizzato rispetto alle proprie esigenze specifiche, per creare report, analisi e archiviazioni ad hoc. Tra i software gestionali più diffusi, abbiamo sviluppato connettori con: - Navision - Dynamics - TeamSystem - SAP ERP - Zucchetti - Fatture in Cloud - Fattura24 - e molti altri 1. Fattura elettronica con Shopify per piccole aziende e negozi (soluzioni standard semplificate) Spesso la necessità non è quella di integrare Shopify con un sistema di informazioni completo, ma semplicemente poter emettere una fattura elettronica a seguito dell'ordine. Shopify ha moltissimi vantaggi ma, essendo una piattaforma sviluppata oltreoceano (più precisamente in Canada), non possiede uno strumento nativo con cui inviare e ricevere fatture elettroniche. Ma niente paura, abbiamo già pensato una soluzione per chi ha una piccola azienda o non ha bisogni aggiuntivi, oltre all'emissione della fattura: a) Fatturazione elettronica con Shopify e Fatture in Cloud Con il connettore Shopify con Fatture in Cloud è possibile far ricevere le fatture ai propri clienti direttamente dopo l'ordine su Shopify senza doverle inviarle dal software: questo perché l'integrazione consente di sincronizzare i dati e le informazioni, ottenute da chi acquista, in tempo reale con il proprio gestionale (Fatture in Cloud) e, di conseguenza, di automatizzare il processo e di risparmiare tempo, azzerando le complicazioni che possono sorgere con l'intervento umano. Fatture in Cloud è un software SaaS di TeamSystem con piani che partano da 99 € / anno. Abbiamo sviluppato l'integrazione tra Shopify e Fatture in Cloud al costo di 197 € di configurazione e un canone di 19 € al mese. b) Fatture elettroniche con Shopify e Fattura24 Fattura24 è un progetto che propone soluzioni per la fatturazione online a piccole imprese ed a liberi professionisti: già in passato è stata tra le prime aziende a creare un'interfaccia per chi aveva la necessità di gestire fatture e documenti online, e anche oggi si conferma tra i primi sul mercato a fornire un servizio efficiente a chi vende attraverso e-commerce. C'è un'app nello store dei Shopify, che permette di generare in automatico la fattura, di passare i dati al sistema di fatturazione e di generare la fattura elettronica. 2. Fattura elettronica con Shopify e gestionale / ERP personalizzata (custom) Shopify e la sua libreria di API permettono di sviluppare connettori ed integrazioni con qualsiasi software di fatturazione, ma non solo: è possibile anche sincronizzare i dati ottenuti dal tuo negozio online con il tuo software gestionale in tempo reale, senza rischiare di perdere informazioni nel passaggio. Quando si sviluppa una soluzione personalizzata non si pensa solamente alla fatturazione elettronica, ma si mette in piedi un sistema di scambio dati bidirezionale. Di solito i dati che vengono passati dal gestionale a Shopify sono: prodotti giacenze / quantità anagrafiche Mentre da Shopify vengono inviati al gestionale gli ordini prodotti venduti prezzi a cui sono stati venduti anagrafiche In questo caso sviluppiamo connettori tra gestionali ed ERP custom, rispondendo alle esigenze di ogni singolo business. Approfondimento: Fatture elettroniche e e-commerce La fatturazione elettronica non è obbligatoria per tutti i negozi online, ma dipende dal tipo di prodotto e dalle richieste dei clienti. Per essere più precisi: - nel caso di vendita di beni immateriali, quindi prestazioni, servizi, software e musica, la legislazione prevede che sia obbligatoria l'emissione di fattura, che è diventata elettronica dopo il primo gennaio 2019 (e-commerce diretto); - per i prodotti fisici, quindi consegnati materialmente al cliente, non è previsto l'obbligo di fatturazione a meno che non sia il cliente a richiedere in modo specifico di voler ricevere la fattura (e-commerce indiretto). Sotto questi termini, diventa obbligatorio fornire il proprio e-commerce degli strumenti più adatti per emettere fattura e dei software per la conservazione migliori in base alle esigenze.
Mettiamo in chiaro una cosa fin da subito: fare il sito web dell'azienda che generi risultati, sia in termini di traffico che di acquisizione di nuovi clienti, non è un lavoro semplice per semplici appassionati del web o programmatori amatoriali improvvisati. E nemmeno economico. Certo, anche il cugino smanettone di pc o il nipote mago dei social network possono mettere in piedi un sito web in poco tempo e con poche risorse. D'altronde oggi, grazie a piattaforme di successo come Wordpress, guide gratuite e video tutorial su YouTube, anche una persona qualunque che non sa nulla di linguaggio di programmazione può essere in grado mandare online un sito perfettamente funzionante, almeno nelle sue funzioni base. Ma allora, per quale motivo bisognerebbe scegliere dei professionisti del settore piuttosto che prendere al volo l’occasione di risparmiare affidandosi al parente o amico di turno che, oltre a conoscerlo, chiederà sicuramente un compenso inferiore a qualsiasi agenzia web specializzata? Di seguito riporto i motivi che ritengo più importanti: Professionalità e competenza. Un sito web, anche se di piccole dimensioni, è una struttura estremamente complessa e che richiede competenze diverse e specifiche non solo per essere realizzata, ma anche perché funzioni nel tempo: web designer, sviluppatore, copywriter, esperto SEO e d’indicizzazione e specialista del web marketing sono, come minimo, le figure professionali coinvolte nello sviluppo di un qualsiasi progetto web che punti ad avere successo. Il “cugino della situazione” raccoglie tutte queste diverse conoscenze? Sì, davvero? Ma allora perché continua a fare siti web per hobby e non per lavoro? Flessibilità e adattabilità. Un’agenzia web è composta da un team di esperti in vari settori e abituati a gestire progetti web di varie dimensioni e con diverse finalità, con una suddivisione dei ruoli in base alle varie fasi di realizzazione del sito. Ciò vuol dire che è perfettamente in grado di fare un’analisi specifica e completa sulle esigenze del cliente e in base ad esse trovare la soluzione migliore sia dal punto di vista tecnico, sia da quello economico. Puoi dire la stessa cosa di tuo cugino? Visione a medio/lungo termine. Ok, l’amico del fratello del tuo dipendente bravo con i computer ha finalmente ultimato il nuovo sito della tua azienda e l’ha messo online. E adesso? Aspettiamo che i visitatori capitino magicamente dentro al sito? Il lavoro di un’agenzia web non si esaurisce nel momento della messa online del sito. Anzi, è proprio adesso che viene il bello: bisogna sviluppare tutta la parte del brand, che va dalla creazione della sua identità fino al posizionamento sui motori di ricerca, sui Social e nelle varie piattaforme online. E poi tutto ciò che ruota attorno al web marketing per far conoscere il sito e la tua attività: dalla semplice pubblicità dei tuoi prodotti/servizi tramite gli annunci di Google fino alla pianificazione e sviluppo di contenuti per attirare i clienti sul sito tipiche dell’inbound marketing. Tuo cugino sa fare anche tutto questo? Caspita! Mi piacerebbe tanto conoscerlo questo cugino, avrei una proposta di lavoro per lui...
Uno dei modi migliori per aumentare la conversione in clienti dei visitatori del tuo sito aziendale è la sua velocità. Cosa intendo per velocità del sito? Intendo il tempo che impiega un qualsiasi browser (Chrome, Mozilla o Safari che sia) a caricare le pagine del tuo sito sul pc, il tablet o lo smartphone di un tuo futuro cliente. E qui mi dirai: ma come può il fatto di velocizzare il sito web dell’azienda incidere sul tasso di conversione della stessa? Perché la velocità di caricamento di un sito web influisce pesantemente su due fattori determinanti per il suo successo: usabilità e page rank. La prima voce si riferisce all’esperienza d’utilizzo di chi naviga nel tuo sito: se carica le pagine troppo lentamente, cioè in un lasso di tempo superiore a qualche secondo, rischi di perdere numerosi visitatori che usciranno dal sito ancora prima che la pagina venga visualizzata completamente. Non lo fai anche tu normalmente? La seconda voce, invece, ha a che fare con il posizionamento sui motori di ricerca. La velocità di caricamento delle pagine è considerata infatti da Google (il motore di ricerca più usato al mondo) come un fattore di ranking, ossia come la possibilità di piazzarsi in posizione migliore tra i risultati di ricerca per una certa keyword. Ovviamente le ragioni per velocizzare il caricamento delle pagine di un sito web non sono solo quelle appena citate, ma resta il fatto che l’obiettivo è sempre lo stesso: deliziare e soddisfare i visitatori, far loro una buona impressione, fornire un buon servizio e, alla fine, convertire, trasformando semplici visitatori in veri clienti. Lo scopo di ogni strategia di inbound marketing che si rispetti. Vediamo adesso alcuni suggerimenti utili e facili da mettere in pratica su come velocizzare il sito della tua azienda. Scegli il provider giusto su cui ospitare il tuo sito web Come quando si costruisce una casa si sceglie il terreno più adatto per sostenerla, altrettanto si dovrebbe fare con il servizio di hosting che ospiterà il nostro sito web appena realizzato. Quindi poni molta attenzione alla fase in cui fai una proiezione reale del possibile traffico in entrata del tuo sito, in modo da poter scegliere se optare per un hosting condiviso (l’opzione più comune e più economica, perfetta per un sito alle prime armi o che non fa grandissimi numeri in fatto di traffico), un server virtuale (si tratta sempre di un servizio di hosting condiviso ma puoi gestirlo come fosse tuo e basta) piuttosto che un server dedicato (la scelta migliore quando il sito comincia a macinare accessi rilevanti). Ripulisci il codice e/o riorganizzalo Il compito di un browser è di per sé semplice: caricare tutta una serie di file che regolano la grafica e il funzionamento della pagina web che si vuole visualizzare. Per questo motivo pulire il codice html con cui sono costruite le pagine del tuo sito e accorpare in un unico file i vari elementi Java Script e Css ove possibile, consente una velocità di lettura maggiore di questi file da parte del browser e quindi una minore attesa per il visitatore per il caricamento completo della pagina sullo schermo del suo device. Ottimizza le immagini Le immagini che carichi sul sito devono essere sempre ottimizzate, ossia pesare il meno possibile (in genere poche decine di kb, senza però andare a scapito della definizione) ed essere della risoluzione e dimensione necessarie. E’ del tutto inutile infatti andare a caricare una foto larga 2500 pixel in alta qualità dove poi sul sito verrà visualizzata a 800 pixel, un terzo della grandezza. Tutto lavoro inutile per il browser e tempo di attesa ulteriore per il visitatore. Tieni solo l’indispensabile Ti serve proprio quello slider così figo per mostrare le immagini in galleria? Lo usi Google Analitycs o lo tieni solo “perché ce l’hanno tutti”? Il widget di anteprima dei post della tua pagina Facebook è veramente così utile ai tuoi visitatori? Elimina tutto ciò che non è strettamente necessario, soprattutto tutte quelle funzioni accessorie, per non dire superflue, che non servono altro che allungare il tempo di caricamento delle pagine del tuo sito e far decidere ad un tuo potenziale cliente di abbandonarlo ancora prima di vedere i tuoi prodotti e servizi.
Acquisire nuovi clienti? A chi non piacerebbe? Farlo con il sito web? Più facile che non suonando campanelli . Scrivere dei contenuti interessanti per attirare nuovi visitatori sul tuo sito web aziendale è solo la prima parte di una buona strategia di inbound marketing, mirata ad acquisire clienti online. Il secondo passo consiste nell’offrire loro dei contenuti utili, che siano in grado di dare loro la soluzione ai loro problemi. Arrivati a questa fase, però, commettiamo spesso tutti lo stesso grosso errore: quando pensiamo ai contenuti web per acquisire clienti online, ci vengono in mente quasi sempre solo i testi. Eppure il web trabocca di tipologie diverse di contenuti, multimediali e non, e tutte possono essere una valida soluzione per presentare i tuoi prodotti e/o servizi sul sito web della tua azienda. L’importante è capire di volta in volta quale sia il tipo di contenuto migliore per la tua comunicazione. 7 contenuti per acquisire clienti online Andiamo allora a scoprire, tra le varie possibilità che offre la galassia dei contenuti online, quelli più utilizzati e che garantiscono un ritorno maggiore di contatti e potenziali nuovi clienti. 1. Articolo del blog Partiamo dal contenuto più utilizzato, più facile da realizzare ma spesso anche il più efficace. Infatti i benefici legati alla pubblicazione periodica di post sul blog aziendale sono molteplici e ben riconosciuti, tra cui migliorare il posizionamento del sito nella SERP di Google, e quindi di aumentare il traffico in entrata, e di creare autorevolezza del brand attorno a certi argomenti di settore. Fondamentale però è riuscire a mantenere la frequenza di pubblicazione che è stata fissata quando è stato redatto il piano editoriale. 2. Infografica Questa tipologia di contenuto permette una rappresentazione visiva di dati e numeri in maniera facile e intuitiva, perché ha la capacità di raccontare storie e diffondere delle informazioni mixando assieme contenuti testuali e visivi come schemi, icone e immagini semplificate. Unico problema è che necessita di competenze grafiche non banali, di saper utilizzare almeno un software specifico e di avere il dono della sintesi. 3. Case study Il case study, conosciuto anche come case history o caso di successo, è un documento testuale corredato da immagini con il quale l’azienda racconta e spiega come è riuscita a risolvere i problemi di un suo cliente tramite i suoi prodotti o servizi. In sostanza, non è altro che una testimonianza reale di come lavori e un esempio concreto di cosa puoi fare e che risultati ottenere per i tuoi clienti. Cosa c’è di meglio per convincere nuovi visitatori del tuo sito ad affidarsi a te? 4. Video Sull’efficacia dei video non si discute, soprattutto oggi nell’era dei dispositivi mobile. L’immediatezza di un contenuto video è insuperabile, purché si faccia attenzione a non annoiare lo spettatore e non tirarla troppo per le lunghe: un video della durata di 30 secondi (ossia la soglia di attenzione massima per non perdere lo spettatore secondo gli ultimi rilevamenti) crea livelli di engagement e di condivisione molto alti. Anche in questo caso, bisogna saper padroneggiare dei programmi di video editing e conoscere il linguaggio della comunicazione video. 5. E-book gratuito L’e-book come tipologia di contenuto è molto simile all’articolo del blog, la differenza sta più che altro nella struttura e nel formato in cui viene offerto: in questo caso si tratta quasi sempre di un documento da scaricare in PDF composto da più capitoli e pagine. L’argomento trattato deve essere però sviluppato in maniera più estesa e approfondita rispetto ad un semplice articolo, in modo da condensare nelle pagine un certo valore aggiunto da condividere con chi lo leggerà. 6. Checklist La checklist è una lista di controllo formata da un elenco di cose da fare per eseguire correttamente una determinata attività o da verificare successivamente in fase di analisi. Tra le più usate troviamo quelle dei “Pro e Contro” o “Vantaggi e Svantaggi” nell’utilizzo di un certo prodotto o servizio. Diventa quindi uno strumento molto utile e immediato per mostrare al visitatore che è approdato sul tuo sito in cerca di informazioni per quale motivo dovrebbe affidarsi a te. 7. Webinar Letteralmente “seminario via web”, il webinar è un evento trasmesso tramite internet che permette a più persone di collegarsi live e partecipare anche attivamente a una lezione, un corso, un workshop o una conferenza. O di scaricarsi il podcast video dell'evento per riguardselo offline in un secondo momento. Uno strumento estremamente efficace per entrare in contatto con potenziali clienti, ad esempio offrendo una dimostrazione di utilizzo in tempo reale del tuo prodotto o una consulenza gratuita per un tuo servizio.
Aumentare il traffico e le visite al sito web aziendale ormai non è più un argomento esclusivo che interessa solo agli esperti di SEO e web marketing. Anzi, è uno dei pensieri che sempre più spesso assilla direttamente gli stessi imprenditori. Tutto questo nasce dal fatto che molti di loro lamentano di aver perso una percentuale significativa del loro traffico di ricerca nel corso degli ultimi anni e, come conseguenza, di non aver portato a casa nuovi clienti attraverso il sito web. Ma allora, come può un’azienda di piccole o medie dimensioni come la tua competere sul web senza poter contare sui budget enormi e gli uffici marketing dedicati tipici dei colossi online come Amazon, Zalando e compagnia bella? Come può ritagliarsi la sua piccola fetta di mercato di ricerche su Google per aumentare le visite al sito web dell’azienda? Con questo articolo tento di mostrare alcune linee guida facilmente attuabili per ottenere un aumento del volume di traffico al sito web della tua azienda. Certo, molte di queste strategie sono pensate per portare risultati sul medio-lungo termine, ma si può rimanere sorpresi di quanto velocemente comincino a generare riscontri anche nel breve periodo: segui questi consigli e magari affiancati ad una agenzia di inbound marketing, e vedrai levitare i numeri in entrata sul tuo sito. Crea contenuti Sfruttando il blog della tua azienda (perché ce l’hai già un blog aziendale, giusto?), crea contenuti interessanti per i tuoi potenziali clienti, in ogni formato possibile: articoli, video, infografiche, e-book, slide, webinar. L’importante è che parlino degli argomenti più importanti del tuo settore e siano “utili” a chi capita nel tuo sito in cerca di informazioni. Per fare un esempio, recentemente un’agenzia di marketing ha svolto un esperimento in cui, postando 10 articoli alla settimana invece dei soliti 2, ha riscontrato un aumento del 300% del traffico sul suo sito in appena due mesi. E questo non è un caso isolato. Anche un'altra società americana ha attuato un esperimento simile, ottenendo alla fine risultati ancora migliori. Sii social Non è sufficiente produrre grandi contenuti e sperare che le persone li trovino perché ben posizionati sui motori di ricerca. Devi avere un atteggiamento attivo, distribuendo e promuovendo i tuoi contenuti tramite i canali di social media. E quando parlo di social media, intendo TUTTI i social media disponibili e adatti alla tua attività. Ad esempio, Facebook con i suoi annunci e post sponsorizzati ti permette di rivolgerti ad un pubblico profilato. Twitter è l'ideale per comunicare velocemente e in tempo reale con chi è interessato a certi argomenti, prodotti o brand. La pagina Google+ della tua azienda compare nei risultati di ricerca di Google. LinkedIn è perfetto se sei un’azienda di prodotti B2B, mentre invece Pinterest e Instagram vanno alla grande per mettersi in contatto col consumatore finale attraverso contenuti emozionali a forte impatto visivo. Non trascurare l’email marketing Spesso molte aziende sono così concentrate sull’attività di attrarre nuovi visitatori attraverso nuovi strumenti e soluzioni che si dimenticano dei metodi più tradizionali. L'email marketing può essere uno strumento potente: infatti un'e-mail mandata al momento giusto alle persone giuste può portare ad un piccolo ma significativo aumento del traffico al tuo sito web, se non addirittura nuovi clienti. Basta solo fare attenzione a non bombardare le persone con messaggi di posta elettronica a ogni singola novità del tuo business, cosa che porta a risultati negativi. Inoltre, non trascurare l'efficacia del “word-of-mouth marketing”, ossia del passaparola, soprattutto da parte di quelle persone che stanno già usufruendo dei tuoi prodotti o servizi. Un’email promemoria scritta in modo informale e amichevole circa un nuovo servizio o prodotto può aiutare a incrementare i numeri delle visite al tuo sito. Ottimizza il sito in ottica SEO Adesso fermati un secondo, analizza attentamente le pagine del tuo sito e dimmi: i titoli degli articoli del blog in cui parli dei tuoi prodotti e/o servizi contengono la parola chiave con la quale vengono cercati dagli utenti su Google? Le URL delle pagine sono composte da una serie casuale di numeri e lettere oppure sono “parlanti” per facilitarne la comprensione al motore di ricerca e ai tuoi visitatori? I meta title e le meta description sono compilate e scritte nel modo giusto? E il tag ALT delle immagini l'hai inserito? Ecco, questi sono solo alcuni degli accorgimenti di cui tener conto per ottimizzare le pagine e i contenuti del tuo sito, con lo scopo di posizionarti meglio nei risultati di ricerca di Google e aumentare di conseguenza il traffico organico in entrata. Assicurati che il sito sia responsive I giorni in cui la navigazione in internet era fatta esclusivamente da PC sono ormai lontani. Oggi più che mai, le persone utilizzano i dispositivi mobili per accedere al web e fare le proprie ricerche. E forzare i visitatori a ingrandire e zoommare di continuo per visitare il tuo sito, praticamente è come dire loro di andare altrove a cercare le informazioni che cercano. Per questo assicurati che il tuo sito sia accessibile e comodamente visualizzabile in una vasta gamma di dispositivi, in particolare su quelli mobile. Fai pubblicità Sì ok, questo è ovvio, ma non bisogna mai trascurare le cose più scontate. Le ricerche a pagamento, gli annunci sui social media e il display advertising sono tutti ottimi modi per attirare nuovi visitatori sul sito, facendo così conoscere il tuo brand e cosa puoi fare per loro. Utilizza sia keyword della “long-tail”, ossia le parole chiave meno ricercate (e quindi anche molto meno costose) ma che esprimono un bisogno più specifico da parte del consumatore, sia quelle più utilizzate nel tuo settore. La concorrenza su questi termini di ricerca sarà più accanita e dispendiosa, ma l’aumento di contatti ne può valere la pena. In ogni caso ricorda che ogni canale a pagamento ha i suoi pro e i suoi contro, perciò rifletti attentamente circa i tuoi obiettivi prima di tirare fuori la carta di credito. Conclusione Aumentare il traffico di visite sul tuo sito web significa convertire un più alto numero di lead, cioè possibili clienti, ovvero una più alta probabilità di aumento di fatturato. Non è un'operazione alla portata di tutti: bisogna saper creare contenuti efficaci ed interessanti, e riuscire a posizionarli bene sul web. Se pensi di averne bisogno, ma non sei in grado - o non hai tempo - di portare avanti un'azione che abbia un buon risultato di posizionamento, pensa seriamente di rivolgerti agli esperti del settore.
Trovare nuovi clienti online è l’obiettivo di tutte le aziende che iniziano un’attività di qualche genere su web. Ovvio no? Ma non sempre questa è una strada semplice da percorrere, perché bisogna mettere in campo competenze, strumenti adeguati e, soprattutto, una strategia e una metodologia di lavoro. Tutto ciò si trasforma in risorse. E le risorse costano.Ma quali sono le azioni che puoi attivare fin da subito per trovare nuovi clienti con il sito web aziendale? Ecco una lista di 10 azioni, dalle più “strategiche” alle più operative, che non hanno bisogno di attendere oltre. Sei pronto? allora partiamo! 1. Definisci con precisione il tuo target. “Donne dai 35 ai 55 anni” potrebbe essere un inizio, ma non è sicuramente sufficiente. Crea un profilo dettagliato del tuo cliente ideale. E più profili riesci ad individuare, maggiori saranno i possibili clienti che potrai avvicinare. Ah, ovviamente: contenuti e offerte differenti per ogni profilo cliente, perchè la segmentazione è fondamentale. Per fare un esempio: una boutique di abbigliamento femminile che vende solitamente a donne proprietarie di auto BMW, definirà come proprie clienti ideali donne che guidano una certa tipologia di vetture, che frequentano una certa classe di parrucchieri, che sono iscritte al centro benessere e che amano scattare e condividere foto su Instagram. E quando si penseranno a dello offerte o a dei contenuti per loro, si avrà più o meno chiaro a cosa potrebbero essere interessate. 2. Sviluppa un'offerta chiara e mirata per ogni tuo potenziale profilo cliente. Offri gratuitamente (o con un forte sconto) un tuo prodotto o la prova di un tuo servizio che a te costa poco, ma che invece viene percepito con un alto valore dal tuo cliente. Ecco alcuni esempi: una nuova società di consulenza informatica potrebbe offrire un buono del valore di due 2 di riparazione/manutenzione computer a tutti i nuovi clienti; una gioielleria la pulizia gratuita dei gioielli a tutte le clienti di un salone di parrucchieri; un consulente di marketing un seminario gratuito su come gestire le vendite di spazi pubblicitari sui giornali locali; un negozio di quadri delle cornici regalo ai 200 migliori clienti del fotografo con cui lavora. 3. Pianifica una strategia per convertire i clienti occasionali in clienti abituali. Questo, dopotutto, è l'obiettivo a lungo termine e di ogni impresa che vuole fare affari. Perchè la salubrità di un'azienda si misura su quanti clienti di ritorno ha. Ad esempio, per una boutique di abbigliamento per donne che ha venduto un vestito tramite il sito, la strategia a lungo termine sarà quella di incoraggiare la cliente a visitare anche il negozio fisico per provare altri capi. Così come per un pasticciere un approccio lungimirante sarà quello di regalare a tutti i nuovi clienti un buono omaggio “Compra 5, 1 è gratis” per il prossimo acquisto. Qualunque sia il piano specifico, premiare i tuoi clienti rimane il modo più efficace per far crescere rapidamente una clientela qualificata e ricettiva nei confronti di nuove attività o azioni commerciali. Invece di attirare singoli clienti occasionali sparando nel mucchio con annunci pubblicitari generici, è di gran lunga più remunerativo (perchè spesso meno dispendioso) lavorare su quelli già acquisiti per fidelizzarli al brand. 4. Crea un Blog aziendale. Questo è assolutamente il punto di partenza di ogni strategia di comunicazione su web per attirare e trovare nuovi clienti verso un sito internet. Infatti i motori di ricerca (Google in primis) amano chi crea contenuti di valore e li premiano dando loro maggiore visibilità sulla pagina delle ricerche. Ed il blog è il luogo ideale dove organizzare e mostrare i tuoi contenuti editoriali tramite articoli, workshop ed e-book. Il marketing contenutistico con il blog è il terreno ideale su cui fare pratica per poi abbracciare in toto la metodologia dell'inbound marketing e convertire in clienti i tuoi visitatori. 5. Utilizza i Social media e il web 2.0. Devi approfittare di ogni opportunità che ti offrono sia social media che il web 2.0, aprendo profili non solo su LinkedIn e Facebook, ma anche nei forum e comunità online più specializzate nel tuo settore. Costruire profili ricchi e ottimizzare i link, le immagini e i video perchè reindirizzino al tuo sito aziendale è una parte fondamentale della tua strategia. 6. Non avere paura delle opinioni. Siti di valutazione e recensione come Yelp, MerchantCircle e CitySearch sono aggregatori di contenuti generati dagli stessi utenti e sono diventati ormai di uso comune. E con gli articoli del blog e i post sui social avrai numerosi contenuti interessanti da sottoporre ai tuoi potenziali clienti. 7. Sfrutta le testimonianze dei tuoi clienti. Ogni azienda deve recuperare le testimonianze dei clienti soddifatti in ogni formato: scritto, audio e video. Questo perché si tratta di una delle forme più efficaci per costruire e trasmettere la fiducia nel brand nei consumatori attraverso i vari canali di comunicazione a tua disposizione. 8. Mostra i Case history. I casi di successo dei clienti che hai già reso felici con il tuo prodotto o servizio sono un ottimo esempio per mostrare le tue capacità e farti conoscere e apprezzare da nuovi potenziali compratori. Quando infatti le persone si immedesimano in una storia di successo, sono più propense ad affidarsi a chi l'ha resa possibile. 9. Costruisci la pagina delle FAQ. Non si può negare il valore delle informazioni confezionate in questa maniera. Però bisogna andare oltre alle domande che normalmente vengono poste dai clienti, comprendendo anche quelle inespresse, in particolare quelle che ti consentono di posizionarti in modo favorevole rispetto alla concorrenza. 10. Utilizza la pubblicità a pagamento. Grazie a strumenti come Google AdWords e Facebook Ads puoi intercettare i bisogni dei tuoi consumatori nel giusto momento in cui essi li esprimono. Le campagne Pay Per Click su Google, ad esempio, servono per attrarre i clienti sul tuo sito web utilizzando le parole chiave (keyword) che, si ipotizza, possano essere utilizzate dagli utenti sui motori di ricerca per trovare contenuti/prodotti/servizi desiderati. Gli annunci o i post sponsorizzati su Facebook, invece, sono utili per comunicare con quelle persone che hanno espresso un interese verso un particolare argomento, evento o brand.
Stamattina, come ogni giorno appena arrivo in ufficio, ho aperto la casella di posta per controllare le nuove email. Il mio occhio è caduto subito su una che, a prima vista, richiedeva immediatamente la mia attenzione. L'oggetto e la preview del testo dell'email sembravano pertinenti con il ruolo che io svolgo all'interno della mia azienda, visto che tra i miei doveri c'è proprio quello di controllare le fatture e la relativa documentazione che solitamente arrivano via email da clienti e fornitori. Una volta aperta, ad un primo sguardo superficiale anche il corpo della email non destava alcun allarme: scritta con un buon italiano e strutturata in modo classico con i giusti riferimenti all'azienda e alla normativa sulla privacy. Visto che si trattava di una fattura, di istinto la prima cosa che ho fatto è stata quella di andare ad aprire l'allegato. Fortunatamente però mi sono fermato appena in tempo perchè alcuni particolari hanno fatto scattare degli allarmi nella mia testa: L'email, oltre a non essere stata riconosciuta, aveva un suffisso .ru che non aveva nulla a che fare con l'azienda che mi aveva mandato la fattura (Ragusa) L'allegato era in .zip, mentre di solito le fatture si mandano in .pdf (è buona prassi non aprire MAI file .zip o .exe che arrivano via email, se non esplicitamente avvisati da un vostro collega o cliente) Nell'intestazione della mail non c'era il nome della mia azienda o di chi teneva i contatti, ma il generico info preso dalla mail presente sulla pagina dei contatti. Quelli che ho descritto sono i tipici segnali di pericolo indicativi di una email sospetta contentente un virus e, visto che è passata indenne attraverso i controlli dell'antivirus del server email, probabilmente si trattava proprio del cryptolocker, un ransomware che sta facendo parecchie vittime ultimamente chiedendo soldi come riscatto per riavere accesso a tutti i file del vostro pc. Certo, mi potreste dire che solo uno sprovveduto avrebbe aperto l'allegato di una email del genere. Ma vi assicuro che, nonostante la mia esperienza, lo stavo per fare perchè sopra pensiero e per forza dell'abitudine. Solo vedere il .ru nella email del mittente mi ha fatto scattare l'allarme. Quello che voglio dire è che basta una sola e piccola disattenzione per dire addio a tutti i dati e il lavoro memorizzati sul vostro computer.
Essenziale per sopravvivere, il cibo è anche uno dei più grandi piaceri della vita. Nutrirsi bene, evitare lo spreco e salvaguardare la freschezza degli alimenti è importante non solo per la nostra salute o per valorizzare i sapori, ma anche per prenderci cura degli altri e contribuire all'informazione e alla responsabilità. Negli ultimi anni sono nate moltissime applicazioni per smartphone e tablet che ci aiutano non poco a gestire il nostro rapporto con il cibo, e ad avere un comportamento più ragionato ed etico. Edo Edo - Ora sai cosa mangi è un'applicazione disponibile per iOs e Android, sviluppata di recente da un gruppo di italiani, che ci fornisce informazioni dettagliate sui prodotti alimentari che consumiamo o che siamo in procinto di acquistare. Per utilizzare l'app è sufficiente registrarsi e inserire alcuni dati considerati rilevanti, tra cui sesso ed età. Fatto questo, è possibile effettuare immediatamente una ricerca manuale del prodotto o scannerizzare il codice a barre presente sulla confezione. L'applicazione è organizzata in modo semplice e schematico, tale da rendere intuitivo il suo utilizzo. Una volta effettuata la ricerca, infatti, i risultati ottenuti saranno suddivisi in tre schermate che forniscono informazioni relative agli ingredienti di cui il prodotto è composto, al suo apporto calorico e alla composizione di ogni singola porzione. Nello specifico, la prima schermata assegna un punteggio all'alimento cha va da 1 a 10 sulla base della sua qualità e indica una serie di prodotti alternativi considerati più salutari. La seconda schermata, certamente la più interessante, fornisce un elenco dettagliato di PRO e CONTRO, come ad esempio la presenza di vitamine o sali minerali, da considerarsi positiva o, al contrario, un eccessivo contenuto di grassi. La terza ed ultima schermata, infine, ci informa circa gli ingredienti e la loro percentuale di presenza all'interno del prodotto tramite un grafico molto chiaro ed esplicativo. Vai al sito: http://www.edoapp.it L'orto in tasca Per chi ama il cibo sano, i prodotti più genuini, soprattutto quelli di stagione e a Km 0, l'applicazione creata da Eva De Marco, giovane mamma di due bimbi particolarmente attenta all'alimentazione, è assolutamente perfetta. Scaricabile gratuitamente su iOs e Android, l'Orto in Tasca è un app semplice e utilissima che permette di individuare in tempo reale l'azienda agricola più vicina a noi che abbia a disposizione il prodotto che stiamo cercando. Che siano cavoli appena colti o uova fresche, basta inserire i dati di ricerca per ottenere un elenco di aziende che si trovano nei paraggi, con i relativi numeri di telefono, indirizzi e orari di apertura e chiusura. Diversa per finalità, ma simile nella valorizzazione dell'alimentazione corretta, Di Stagione è un applicazione gratuita che fornisce informazioni circa la stagionalità di frutta e verdura, aiutandoci nella scelta dei prodotti più freschi e genuini. Colorata, vivace e accattivante, questa applicazione è anche ricca di ricette e consigli sulla cottura dei cibi. Vai al sito: http://www.ortointasca.it Sos Pizza Italy e Justeat.it Chi non ha voglia o tempo di cucinare, ma non vuole rinunciare ad un pasto caldo e gustoso puo' affidarsi o SOS PIZZA ITALY o JUSTEAT.IT. La prima delle due applicazioni ci fornisce un elenco completo delle pizzerie aperte nel raggio di pochi km, in modo da facilitarci la scelta e contattarle senza dovere effetturare lunghe ricerche. La seconda, invece, collegata direttamente al famoso portale Just Eat, permette di selezionare una tipologia specifica di ristoranti che effettuano il servizio a domicilio. Inserendo il nostro CAP e la nostra preferenza, come ad esempio ristoranti di cucina cinese, ci verrà fornita una lista di quelli che sono pronti alla consegna. E' possibile, inoltre, salvare in memoria i contatti dei ristoranti preferiti, così da poter comunicare con loro velocemente anche in futuro. Vai al sito: https://itunes.apple.com/it/app/sos-pizza/id537161846?mt=8 Famezero Nutrirsi con coscienza e comprendere l'importanza di un'alimentazione corretta e sana, vanno di pari passo con la consapevolezza che il cibo è necessario, prezioso e non va sprecato per nessuna ragione. Quest'ottica di responsabilità e avvedutezza sta alla base di Famezero, un'applicazione sviluppata per iOS e Android che nasce dall'idea di Monsignor Francisco Frojan della Segreteria di Stato della Santa Sede. Famezero, semplicissima da scaricare e utilizzare, ci permette di devolvere eventuali rimanenze di cibo alle associazioni di beneficienza e alle mense. Con pochi semplici click sul nostro smartphone, possiamo segnalare ai volontari più vicini a noi che abbiamo del cibo in eccesso da donare. Gli incaricati, ricevuta la segnalazione, si occuperanno velocemente e in prima persona del ritiro del cibo all'indirizzo da noi indicato, e della sua consegna presso i centri di raccolta. La serietà deve essere garantita da entrambe le parti: questo è il motivo per cui i donatori riceveranno un punteggio sulla base della qualità e della buona o cattiva conservazione del cibo inviato; allo stesso modo, i volontari saranno riconoscibili da un voucher digitale a garanzia della loro identità. Famezero, dunque, è doppiamente utile: ci aiuta a non dimenticarci dei più bisognosi, e ci permette di dare il nostro piccolo contributo direttamente da casa, senza doverci recare personalmente nei centri di raccolta. FrigoOK Anche FrigoOK ha lo scopo di evitare lo spreco del cibo, ma ad un livello più personale rispetto a FameZero. Quest'applicazione, disponibile per iOS, è stata progettata da Bofrost, azienda leader nella vendita di surgelati, e permette di monitorare costantemente i cibi presenti all'interno del nostro frigorifero. Utilizzare FrigoOK è molto semplice: basta fotografare col proprio smartphone gli alimenti in freezer o in frigo e indicarne la quantità e la data di scadenza. In questo modo, attivando le notifiche, riceveremo avvisi quando uno o più prodotti si avvicinano alla data di scandenza e devono, pertanto, essere consumati. Se ci si trova lontani da casa, quest'applicazione ci offre il vantaggio di verificare la presenza o l'assenza in frigo di un particolare alimento, così da potere fare una spesa ragionata ed evitare di accumulare cibo in eccesso, col rischio che vada a finire nella pattumiera. Vai al sito: http://www.ecoblog.it/post/135438/frigook-la-app-utile-per-non-sprecare-cibo Buycott Di origini americane ma arrivata da poco anche in Italia su iOS e Android, Buycott è l'applicazione etica per eccellenza. La sua finalità è rivelata subito dal suo nome, che nasce dalla combinazione di buy e boycott, comprare e boicottare. Con l'intento preciso di informare i consumatori e renderli consapevoli e attenti, Buycott fornisce dettagli circa l'orgine degli alimenti, le modalità di produzione e la filosofia di lavoro dell'azienda produttrice. Per ricevere tutte queste informazioni basta scannerizzare il codice a barre presente nelle confezioni esterne dei prodotti al supermercato e decidere, una volta presa coscienza di ciò, se quello che abbiamo in mano sia conforme ai nostri principi, alla nostra etica e sia, dunque, meritevole di andare a finire sulla nostra tavola. Vai al sito: http://www.buycott.com